Il periodico Del Policlinico Umberto I di Roma - 30 giugno 2008
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30 Giugno 2008 www.policlinicoumberto1.it
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E D I TO R I A L E
La salute delle donne
tra differenze di sesso e di genere
“Il sesso è un fenomeno strettamente legato alla biologia
(cromosomi, ormoni, tipo di cervello...), l’identità di genere
è invece una parte del Sistema del Sé che comincia a costi-
tuirsi sin dalla nascita” (Alfred Kinsey, 1948). Intervista alla
dott.ssa Alessandra Sturani, specialista in Nefrologia e Iper-
tensione Arteriosa.
La definizione inglese di “sex” donna. Questo perchè, sebbene la dimensione
si riferisce alle differenze biolo- sessuale (sex), ossia la realtà materiale del cor-
giche tra uomo e donna, men- po, abbia una particolare importanza in cam-
La dott.ssa Alessandra Sturani, tre quella di “gender” indica piuttosto le diffe- po sanitario, la salute è influenzata anche da
specialista in Nefrologia e Ipertensione renze psicologiche, sociali e culturali tra i sessi, fattori socio-culturali che nascono dalle varie
Arteriosa presso l’Umberto I
ovvero cosa voglia dire essere uomo e donna interconnessioni tra sesso e genere (gender).
Policlinico di Roma
in una determinata società. Questa distinzione L’essere donna e l’essere uomo sono, infatti,
linguistica, mutuata dall’inglese, trova confer- anche il prodotto di un processo storico che
SOMMARIO ma anche nel settore sanitario e permette di ha attraversato le diverse culture e società, al-
evidenziare le dimensioni biologiche della sa- l’interno delle quali sono stati diversamente
PRIMO PIANO lute nonché i fattori sociali che la influenzano. definiti il maschile e il femminile e dove si
Il Centro di Rianimazione:
Tra questi, le condizioni di vita e di lavoro, la sono create specifiche identità collettive e in-
una realtà all’avanguardia
mentalità, i comportamenti e le disparità d’ac- dividuali (includenti comportamenti, doveri,
RICERCA E CURA cesso all’assistenza sanitaria (Organizzazione responsabilità e aspettative connessi alla con-
Riabilitazione Mondiale della Sanità 2002). Durante il Con- dizione femminile o maschile).
all’Umberto I: il Reparto vegno “Donne, Medicina e Sviluppo”, tenu- Uomini e donne NON sono uguali e la ri-
che mancava tosi il 6 marzo scorso al Policlinico Umberto cerca scientifica deve tenere conto di tutti i
I, si è parlato di salute delle donne, di come fattori che incidono sulla salute sia dal punto
APPROFONDIMENTI si procede nella ricerca scientifica applicata al di vista femminile che maschile. Un farma-
Dimmi come mangi (e bevi) sesso femminile, di come si intersecano i con- co ha gli stessi effetti sull’uomo e sulla don-
e ti dirò chi sei. I giovani cetti di sesso e genere nell’ambito sanitario e di na? La ricerca farmaceutica viene condotta
e la dieta mediterranea come la politica possa influire positivamente egualmente sui due sessi o questa differenza
per il miglioramento della qualità della vita viene trascurata? La domanda è aperta, ma
della donna. sicuramente le strategie di promozione della
RELAZIONIAMOCI
“Grazie a loro ho ancora mio In medicina le differenze di appartenenza ses- salute, di prevenzione e di assistenza sanitaria
marito accanto” suale sono state correlate per lo più a fattori vanno impostate sia in base alla specificità del
biologici, ma il discorso non si può esaurire genere che tenendo nella giusta considerazio-
nelle malattie specifiche dell’uomo e della ne la dimensione dell’appartenenza sessuale.
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Abbiamo cercato di capirne di più, parlando- una carenza nelle misure di prevenzione e di
ne con la dott.ssa Alessandra Sturani, speciali- intervento. Non tenere conto che la cardiopa-
sta in Nefrologia e Ipertensione Arteriosa. tia ischemica si manifesta nella donna, gene-
Dott.ssa Sturani, è vero che - sottoposti ai ralmente, con l’insorgenza di palpitazione, dif-
medesimi fattori di rischio - uomini e don- ficoltà respiratoria o mal di stomaco, piuttosto
ne sviluppano malattie del tutto diverse? che con un dolore toracico oppressivo (tipico
Assolutamente sì. Prendiamo, ad esempio, il del sesso maschile) pro- Alfred Charles Kinsey
tumore del polmone: secondo un documento voca spesso un ritardo (1894 - 1956),
pubblicato dall’Organizzazione Mondiale del- nella diagnosi di in- autore di due
celebri rapporti
la Sanità, nei paesi ricchi la mortalità per can- farto e di conseguenza
sul comportamento
cro del polmone nella popolazione maschile si un minore accesso a sessuale dell’essere
è stabilizzata o è addirittura in flessione, men- procedure interventi- umano,
tre in quella femminile no e, anzi, in alcune stiche di emergenza o fondò il “Kinsey
realtà è in crescita. farmacologiche di pre- Institute for
Perché? È una questione di genere o di ses- venzione secondaria, Research in
Sex, Gender and
so? con un tasso più alto
Reproduction”
È sicuramente una questione di genere, legata di mortalità femminile
più all’emancipazione femminile, ovvero più a piuttosto che maschile,
fattori socio-culturali che al sesso. Questo è il nonostante poi siano
dato più evidente, ma ve ne sono altri legati al gli uomini a presenta-
sesso. Per esempio, scendendo nell’analisi del re più frequentemente
tipo di tumori, si è visto che negli uomini è più questa patologia.
diffuso il carcinoma a cellule squamose, men- Come deve comportarsi la medicina per
tre nelle donne l’adenocarcinoma, nonostante prevenire l’insorgenza di questa malattia
questo sia il cancro del polmone più diffuso nelle donne?
tra i non fumatori, sia maschi che femmine. L’approccio, come già detto, deve essere di-
Questo significa una diversità biologica tra verso: bisogna valutare come incidono i vari
i due sessi? fattori di rischio (fumo, diabete, ipertensione)
È probabile, ma può anche darsi che si tratti nei due sessi; si devono intensificare i controlli
dell’effetto del maggiore consumo di sigarette clinico-laboratoristici soprattutto nella don-
light da parte della popolazione femminile. na che entra in menopausa, vero spartiacque
Infatti, alcuni studi indicano che l’uso di que- per la malattia cardiovascolare, dato che in
ste ultime sembra promuovere più spesso que- post menopausa la prevalenza di ipertensione
sto tipo di tumore. Insomma, non è poi così arteriosa, cardiopatia ischemica ed ictus rad-
chiaro se di sesso o di genere si tratti. Sarebbe doppia; inoltre le donne, in questa fase della
invece una questione di sesso se alcuni fattori loro vita, dovrebbero essere informate che il
riproduttivi, come l’età alla prima mestruazio- fumo accelera in maniera drammatica la pro-
ne, la durata del ciclo e altri, confermassero il gressione della malattia coronaria e potenzia
loro effetto protettivo nei confronti del tumo- l’effetto pro-trombogeno della terapia sostitu-
re. Infatti alcune indagini indicherebbero che tiva, rendendo quindi indispensabile smettere
quanto più tardi avviene la maturazione ses- di fumare. Sarebbe auspicabile che venissero
suale, quanto maggiore è la protezione. creati centri di medicina e salute dedicati alle
È vero che le donne sono immuni dall’in- donne per interventi mirati (non solo alla sfera
farto? riproduttiva) e dove la valutazione di genere
Assolutamente no. Continuare a ritenere fosse sempre utilizzata nelle decisioni cliniche,
che la donna sia immune da tale patologia, farmacologiche e di ricerca, perché se è vero
in quanto protetta dal cosiddetto “ombrello che le donne vivono più a lungo degli uomini,
estrogenico”, la espone soltanto ad un rischio è anche vero che si ammalano di più e la loro
maggiore rispetto ad un uomo di pari età, per qualità di vita è inferiore.
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PRIMO PIANO
Il Centro di Rianimazione:
una realtà all’avanguardia
Tra i primi al mondo, dal 1963 il Policlinico Umberto I ospita la
struttura che risponde a esigenze che da sole costituiscono più di un
quinto della spesa ospedaliera. Da allora nuovi scenari hanno ri-
chiesto nuove tecnologie e nuove competenze: domande alle quali il
Centro continua a rispondere prontamente.
Inaugurato nel lontano 1963, il sto recentemente si pone una grande attenzio-
Centro di Rianimazione del Poli- ne sull’appropriatezza delle cure, definite in
clinico Umberto I di Roma è pro- tal modo quando i benefici da essa prodotti
babilmente il più antico Centro eccedono i costi o le conseguenze negative.
Il Centro di Rianimazione del italiano della disciplina ed uno dei primi al Il Centro di Rianimazione del Policlinico ha
Policlinico Umberto I, diretto mondo. In realtà, per collocare cronologica- avuto fin dalla sua apertura un indirizzo ge-
dal prof. Paolo Pietropaoli, dopo
mente l’inizio della moderna terapia intensiva, nerale e si è sempre preso cura dei pazienti in
i recenti lavori di aggiornamento
si fa di solito riferimento all’epidemia di po- condizione critica come conseguenza delle più
strutturale
liomielite del 1952 avvenuta a Copenhagen, varie etiologie. Durante i primi anni di attività
ma ci sono voluti altri dieci anni per centra- la casistica era rappresentata prevalentemente
lizzare in un unico ambiente i Centri di Ria- da soggetti con insufficienza cardiorespirato-
nimazione e i malati critici, bisognosi di cure ria per cause tra le più disparate, tra le quali
e assistenze intensive. Durante questi 44 anni molti casi d’intossicazioni acute, molto fre-
la medicina ha segnato importanti progressi quenti in tale periodo, e di Blocco A-V (atrio-
e contemporaneamente le Terapie Intensive ventricolare) che sono stati lo stimolo alla co-
hanno dovuto fronteggiare condizioni clini- stituzione dei primi centri specifici di livello
che sempre più complesse. Nel corso degli nazionale, come i CAV (Centro Anti Veleni)
ultimi anni, con l’evoluzione della Medicina o i CESC (Centro Elettrostimolazione Car-
degli stati critici, è stato ritenuto necessario diaca). Le modificazioni sociali e le conquiste
rendere autonome le Terapie Intensive, post- scientifiche intervenute hanno prodotto del-
Neurochirurgiche e post-Trapianto, anch’es- le variazioni non soltanto nella vita civile ma
se iniziate nella Rianimazione Generale. Nel anche nelle patologie attualmente trattate nel
corso di oltre un quarantennio queste cure Centro di Rianimazione. L’aumento della vita
e assistenze sono divenute più complesse e media, insieme ad una tecnologia diagnostica
sofisticate e rappresentano una consistente e terapeutica più sofisticata hanno contribuito
frazione (più del 20%) dell’intera spesa ospe- insieme alla necessità e alla possibilità di in-
daliera. Pertanto in ogni parte del mondo le tervenire su soggetti più anziani, con ridotte
amministrazioni monitorizzano con estrema riserve funzionali, quindi più compromessi di
attenzione quest’attività con l’obiettivo di ra- quanto non lo fossero in passato. I Centri di
zionalizzare il rapporto dei costi con i benefici. Rianimazione, dal canto loro, hanno dovuto
Numerosi studi epidemiologici hanno messo prendersi cura di soggetti affetti da molteplici
in evidenza che una gran parte delle cure – e insufficienze d’organo, bisognosi di controlli
quindi dei costi – viene consumata durante gli continui di numerosi parametri la cui gestione
ultimi giorni e mesi di vita, ovvero in quelle si avvale di prese d’atto e d’intervento in tem-
condizioni definite “senza speranza”. Per que- po reale con il supporto sempre più intenso
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PRIMO PIANO
dell’informatica. Il Centro di Rianimazione presentato dai pazienti all’ingresso in reparto
del Policlinico Umberto I, oggetto recente- mette in evidenza che il tasso di mortalità atte-
mente di importanti lavori di aggiornamento sa per quei livelli di compromissione è sempre
strutturale, possiede i più avanzati requisiti più elevato di quello osservato. Considerando
tecnologici oggi disponibili che, accanto alla che la composizione della casistica è coerente
professionalità del personale, medico ed infer- all’attività clinica dell’Azien-
mieristico, consentono livelli di attività e risul- da e al suo bacino d’utenza,
tati lusinghieri. Le attività del Centro vengono non è ipotizzabile che possa-
inoltre costantemente monitorate da una serie no verificarsi importanti va-
di telecamere a circuito chiuso che permetto- riazioni etiologiche o demo-
no repentini interventi in caso di emergenza. grafiche nel prossimo futuro.
Confrontando le casistiche trattate dal Centro Tuttavia, poiché i pazienti
negli anni 2005 e 2006 (vedi tabelle), si os- provenienti dalle divisioni
serva che le differenze riguardano soprattutto di medicina generale o spe-
il volume di attività che deriva dalla diversa cialistica presentano fin dal-
consistenza del personale di assistenza nei due l’inizio un livello di gravità
anni, mentre non sono significativamente di- maggiore di quelli ricoverati per altre ragioni Un sistema di telecamere a circuito
versi l’età media e l’indice di gravità delle due e di conseguenza anche un tasso di mortalità chiuso monitorizza costantentemente
casistiche. La degenza media è contenuta in 7- più elevato (sempre più basso di quello atteso le attività del Centro di
Rianimazione, permettendo interventi
8 giornate e naturalmente si articola in un ran- ma con un margine di miglioramento inferio-
tempestivi in casi di emergenza
ge diversificato in rapporto alla causa che ha re rispetto agli altri raggruppamenti) sembra
motivato il ricovero: più breve dopo chirurgia ragionevole ipotizzare che un più precoce
d’elezione e più lunga dopo un traumatismo. trasferimento di questi verso la Rianimazione
La mortalità media nelle due annate è attorno possa contribuire a migliorare ulteriormente i
al 25%, ovvero un caso ogni quattro ricoveri, risultati osservati e quindi a ridurre il rapporto
ma un’analisi comparativa del livello di gravità costi-benefici.
CASISTICA 2005
n. casi Età media SAPS II* Deg. Media % Mort. % Mort. Attesa
Totale 482 63,71 (±16,68) 43,26 (±20,92) 8,74 (±12,83) 27,39% 31,09%
RICOVERO A SEGUITO DI:
Chirugia d’elezione 177 66,64 (±14,41) 29,12 (±13,85) 2,69 (±5,40) 6,21% 9,78%
Chirurgia d’urgenza 52 68,62 (±13,61) 51,71(±18,17) 10,19 (±14,72) 32,69% 50,03%
Traumi 54 44,43 (±19,99) 38,78 (±15,26) 16,44 (±15,37) 12,96% 22,58%
Altro 199 65,05 (±14,83) 54,84 (±20,18) 11,66 (±14,04) 48,74% 57,18%
CASISTICA 2006
n. casi Età media SAPS II* Deg. Media % Mort. % Mort. Attesa
Totale 565 61,11 (±18,74) 40,77 (±22,65) 7 (±12,11) 22,30% 26,17%
RICOVERO A SEGUITO DI:
Chirugia d’elezione 245 64,8 (±16,39) 28,36 (±15,80) 2,36 (±4,18) 6,12% 9,08%
Chirugia d’urgenza 65 62,02 (±18,66) 52,38 (±22,76) 7 (±8,34) 32,31% 51,58%
Traumi 66 41,7 (±19,69) 37,88 (±15,97) 16,88 (±21,75) 10,61% 21,06
Altro 189 62,82 (±17,27) 54,02 (±22,93) 9,57 (±12,70) 43,91% 55,36%
*SAPS II: Simplified Acute Physiology Score: rappresenta il grado di compromissione delle condizioni cliniche del paziente.
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Riabilitazione all’Umberto I:
il Reparto che mancava
Due palestre con le migliori attrezzature e una sala per la
terapia occupazionale, per aiutare i pazienti a riprendere
confidenza con i gesti e le abitudini quotidiane subito dopo
la fase acuta. La struttura, che ora dispone di 12 posti letto,
entrerà a pieno regime a luglio, con una dotazione comples-
siva di 24 letti.
Un’unica struttura dove psichiatra Philippe Pinel introdusse questo
coesistono degenza e te- metodo. “Il lavoro manuale – scriveva Pinel
clicca sull’immagine per avviare il filmato
rapia riabilitativa, per ga- - eseguito in modo rigoroso, rappresenta il
Da sinistra: il prof. Vincenzo rantire la continuità assistenziale e un più metodo più efficace per migliorare il morale
Maria Saraceni e il prof. Valter rapido inserimento del paziente nella vita e la disciplina”.
Santilli, direttori del nuovo
sociale. Questo il vero punto di forza del “Il primo intento del nuovo reparto – spie-
reparto di Medicina Fisica e
nuovo reparto di Medicina Fisica e Riabili- ga il prof. Santilli, Responsabile dell’Unità
Riabilitativa, insieme al prof. Ciro
Villani, responsabile dell’Unità
tativa, diretto dal prof. Valter Santilli e dal Operativa Complessa (UOC) di Medicina
Operativa Complessa di Ortopedia prof. Vincenzo Maria Saraceni. La struttu- Fisica e Riabilitativa B dell’Umberto I - è
e Traumatologia B del Policlinico ra dispone attualmente di 12 posti letto che innanzitutto quello di dare la possibilità al
Umberto I diventeranno il doppio entro il mese di lu- Policlinico di riabilitare nella stessa struttu-
glio. La presenza di due palestre, attrezzate ra ospedaliera quei pazienti che, dopo aver
di diversi presidi e ausili ortopedici (letto di subito un intervento delicato e magari aver
Bobath, step system, vibra-power, laser, ma- da poco lasciato la terapia intensiva, dovreb-
gneto ed ultrasuoni terapy, cicloergometro, bero poi affrontare anche il disagio di essere
etc.) permetterà al terapista di seguire con as- trasferiti all’esterno. Si tratta in molti casi di
siduità i pazienti e scegliere, per ogni singolo pazienti che necessiterebbero di una terapia
soggetto, quegli atti terapeutici riabilitativi riabilitativa il prima possibile. Un problema
specifici, utili ad un suo rapido reinserimen- questo che il Policlinico ha avuto per molto
to nella vita quotidiana. Il cuore del reparto tempo e che finalmente questo nuovo reparto
è però costituito dalla sala della “terapia oc- ha risolto. Si tratta inoltre di un’importante
cupazionale” (o anche ergoterapia o occupa- opportunità per una regione come il Lazio,
tional therapy), una struttura che ripropone che ha già una notevole disponibilità di po-
le caratteristiche di un ambiente familiare ca- sti letto nel circuito privato ma che è anco-
salingo (letto, cucina, bagno, etc.) e che abi- ra piuttosto deficitaria per quanto riguarda
tua il paziente, affetto da malattie e disordini quello pubblico dei grandi ospedali”.
fisici e psichici, sia con disabilità temporanee Poiché al Policlinico Umberto I trovano sede
che permanenti, ad acquisire nuovamente ben due Scuole di Specializzazione in Medi-
dimestichezza con i gesti e le abitudini di cina Fisica e Riabilitativa (per le quali sono
tutti i giorni. Tale disciplina nasce negli Stati in corso, a livello nazionale, le procedure di
Uniti alla fine della prima guerra mondiale, accreditamento) questo nuovo reparto con-
ma le sue origini risalgono al 1700 quando lo sentirà, ai futuri fisiatri, di acquisire le com-
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petenze specifiche dell’attività riabilitativa. individuati gli strumenti che sostituiscano
L’Umberto I, inoltre, in quanto Policlinico quel deficit funzionale che ha il paziente e in
Universitario, offre i Corsi di Laurea per questo consiste la “terapia occupazionale”. Il
Fisioterapisti e Terapisti Occupazionali e il nuovo reparto consentirà inoltre di lavorare
Corso di Laurea Specialistica per il biennio in équipe dando la possibilità, ai singoli spe-
successivo al triennio delle lauree brevi per le cialisti, di confrontarsi continuamente con le
professioni sanitarie della riabilitazione. L’in- diverse professionalità mediche e di applicare
tera offerta formativa risulterebbe riduttiva e sviluppare metodologie
senza uno specifico reparto di riabilitazione di recupero all’avanguar-
dove mettere in pratica ciò che si è acquisito a dia.
livello teorico. “Un grande Policlinico come “È un momento impor-
l’Umberto I – sottolinea infatti il prof. Sara- tante per il nostro Dipar-
ceni, Responsabile della UOC di Medicina timento di Ortopedia e
Fisica e Riabilitativa A dell’Umberto I - non Riabilitazione – aggiunge
poteva non avere una Degenza Riabilitati- il prof. Ciro Villani, Re-
va, non soltanto per la risposta assistenziale sponsabile della UOC di
che dobbiamo dare ai pazienti ma anche per Ortopedia e Traumato-
gli aspetti legati alla didattica e alla ricerca logia B dell’Umberto I
in medicina riabilitativa. Inoltre è bene che - perché la disciplina di clicca sull’immagine per accedere alla photogallery
un paziente, che è stato trattato nella nostra medicina riabilitativa è
struttura dal punto di vista ortopedico, pro- nata proprio qui a Roma e proprio in questo Personale sanitario dell’Umberto I
segua la terapia riabilitativa nel medesimo Dipartimento, allora Istituto, che tuttavia intervenuto all’inaugurazione del nuovo
ambiente ospedaliero. La riabilitazione è fino ad oggi non aveva mai avuto un reparto reparto, che rappresenta un’importante
opportunità non solo per la cura pazienti
innanzitutto “presa in carico del paziente”, dedicato. È importante per il turn-over dei
ma anche per quanto riguarda la
in maniera globale, non soltanto in rapporto malati perché d’ora in avanti sarà possibile formazione e la ricerca nell’ambito della
al suo bisogno assistenziale e clinico ma an- trasferire in pochi giorni il paziente chirur- medicina riabilitativa
che alla sua necessità di recuperare le proprie gico in un ambiente riabilitativo, cosa inve-
capacità di relazione sociale. Personalmente ce molto difficoltosa da realizzare con una
sono convinto che il poter trasferire il pa- struttura esterna. Viene così attuata una con-
ziente nel nostro reparto subito dopo la fase tinuità di trattamento e il raggiungimento
acuta - e quindi farcene carico per tutte le dell’end point del percorso terapeutico potrà
sue necessità (cliniche, fisiche, psicologiche avvenire con risultati più rapidi e probabil-
e sociali) - abbia anche grande significato dal mente migliori. Per noi l’end point, come
punto di vista etico”. risultato finale di qualsiasi terapia, è sempre
Dopo un intervento delicato o una lunga il reinserimento del soggetto nel proprio am-
terapia farmacologia, il malato deve infatti biente lavorativo e familiare. Per questo è fon-
poter tornare alla propria vita quotidiana e damentale la “continuità” anche dal punto di
ciò significa dover mettere in atto tutta una vista dell’interlocutore del paziente; passare da
serie di “comportamenti”. una struttura all’altra, infatti, comporta anche
Non si tratta soltanto di parametri biologici, l’ansia di dover cambiare ambiente e sentirsi al-
che sono invece l’oggetto esclusivo di altre lontanato dal personale sanitario che lo aveva
discipline cliniche. Qui i professionisti si oc- in cura fino quel momento. I contatti umani,
cupano soprattutto di “comportamenti”: il ribadisco, sono essenziali per una terapia di ria-
paziente deve cioè re-imparare ad utilizzare bilitazione efficace. D’altra parte gli studenti
la propria cucina, re-imparare a muoversi nel avranno adesso la possibilità di seguire il pazien-
proprio appartamento. Deve inoltre ripren- te anche dopo l’intervento, potranno capire se
dere i rapporti con le persone e tutto questo l’operazione è andata a buon fine, seguire l’evol-
può essere complicato se si ha una disabi- versi della situazione e studiare l’efficacia di uno
lità. Quando questo non è possibile vanno specifico trattamento post-operatorio”.
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APPROFONDIMENTI
Dimmi come mangi (e bevi) e ti dirò chi sei:
i giovani e la dieta mediterranea
Due bicchieri e mezzo di vino al giorno uniti alla dieta medi-
terranea come “elisir” della salute. Lo dicono medici ed esperti
di vini ad un convegno che si è svolto all’Umberto I che trat-
tava il problema delle cattive abitudini alimentari nei giovani
d’oggi.
Il timballo di maccheroni servi- “fai da te”, che possono portare ad un calo
to da tre servitori su un vassoio ponderale ma vengono meno le corrette abi-
d’argento, durante il pranzo tudini alimentari che stanno alla base di una
Il dott. Martino Massimiliano Trapani,
dato dal Principe di Salina, nel famoso “Gat- dieta bilanciata. Il termine dieta viene dal
Consigliere d’ Amministrazione topardo” di Tomasi di Lampedusa, è uno dei greco “diaita”, “modo di vivere”, non signi-
della Sapienza, Università di primi piatti più celebri nella letteratura ita- fica restrizione alimentare. Una dieta equi-
Roma, intervenuto al convegno su liana. L’oro brunito dell’involucro, una sorta librata prevede un buon apporto di frutta e
“Alimentazione dei giovani studenti:
di glassa, il profumo di zucchero e cannella verdure (almeno 5 porzioni nell’arco della
il ruolo fondamentale della dieta
che si sprigiona, il vapore carico di aromi: giornata) e una riduzione di zuccheri e dolci
mediterranea”
squarciando la crosta si intravedono fegatini e di succhi di frutta. Evitare le carni grasse
di pollo, uova sode, prosciutto, tartufi. Tutti e i salumi, le margarine, che aumentano il
i commensali dimenticano le buone maniere colesterolo, usare il buon olio extra vergine,
per lanciarsi sul prelibato pasto, assaporando abbondiamo in cereali il pesce, anche surge-
i sapori di una dieta che più mediterranea lato (quello azzurro contiene i preziosi grassi
non si può. E proprio di dieta mediterranea insaturi omega 3 in quantità anche superiore
hanno parlato medici ed esperti enologi du- che quello bianco!), i legumi, ricchi di fer-
rante il convegno che si è svolto all’Umber- ro, il latte. Poco sale, niente fritti a favore
to I, il 18 aprile scorso: “Alimentazione dei della cucina a vapore, al forno, al cartoccio
giovani studenti: il ruolo fondamentale del- e beviamo molta acqua… senza disdegnare
la dieta mediterranea”. I ritmi della società il vino! Giuseppe Trapani, gastroenterologo
moderna hanno trasformato il pranzo in un ed enologo, probabilmente consiglierebbe
momento fugace e si diffonde soprattutto tra “un buon rosso sui 12 gradi, due bicchieri
i giovani, il bindgedrinking (baldoria-beven- e mezzo al giorno, durante i pasti e non pri-
do). Il pranzo è una pausa pasto, durante la ma dei 18 anni, a sviluppo inoltrato”. Ma
quale si continua a parlare di lavoro, non è la tendenza che preoccupa maggiormen-
un momento produttivo. Sempre più diffuso te è l’abuso di alcool tra i giovani. “Si sta
il fuori pasto (patatine, snack al cioccolato, diffondendo una vera e propria cultura del
pizzette) e il pasto “light”, con un ridotto con- bindgedrinking, cioè fare baldoria bevendo
tenuto di lipidi, le carni magre, e si riduce il - dice il dott. Martino Massimiliano Trapa-
consumo di frutta e verdura. Abitudine tut- ni, Consigliere d’Amministrazione della Sa-
ta americana che ha portato alla “globesità”, pienza, Università di Roma - ma l’uso scon-
quando in altri paesi si ripropone la nostra siderato di alcolici può provocare patologie
dieta mediterranea: un occhio alla bilancia come la cirrosi, oltre ad essere un pericolo
ma soprattutto alla salute. In Italia, una per- per gli altri, quando questi ragazzi si metto-
sona su 10 è obesa; molti ricorrono a diete no al volante”.
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RELAZIONIAMOCI
“Grazie a loro ho ancora
mio marito accanto”
Pubblichiamo la lettera di Flavia Fontanesi, pervenuta in re-
dazione. Il racconto di una notte come tante al Policlinico
Umberto I, la storia di un dottore, del suo staff e di una strut-
tura pronta alle emergenze. Un caso di buona sanità.
Si può pensare alla sorte, al destino, al fato. Salvati, coadiuvato da una
Capire perché qualcosa di straordinario valida équipe medica ed
accada o meno, cercarne le cause e le mo- infermieristica. Determi-
tivazioni, provare a darsi una spiegazione nante la presenza dell’anestesista dott. Ric- L’ingresso del Pronto Soccorso
sul perché in quel dato luogo, in quel dato cardo Bellucci, che non ho più avuto il pia- del Policlinico Umberto I
momento, qualcosa che pensavamo impen- cere di incontrare ma al quale desidero far
sabile è infine successo davvero. Tutti noi giungere i miei più sinceri ringraziamenti,
cerchiamo risposte a queste domande, chi così come è stato fondamentale nel decor-
Editore:
nelle proprie radici, chi nella fede religiosa so post-operatorio l’operato professionale e
Azienda Policlinico Umberto I
o nelle convinzioni culturali. puntuale dello staff del Centro di Rianima- Rappresentante Legale:
Flavia Fontanesi, la moglie dell’uomo sul zione e della prof.ssa Monica Rocco. Dr. Ubaldo Montaguti
quale si è accanita la sorte il 31 gennaio Dopo quattro giorni mio marito ha lascia- Direzione e redazione:
tel. 06/499.77071-79418
scorso, non cerca motivazioni trascenden- to la Rianimazione ed è stato trasferito al fax 06/499.77670-79419
tali per farsi una ragione dello sfortunato IV padiglione. Anche lì il personale si è di- Direttore Responsabile:
caso del marito. Lo espone, così com’è, ce mostrato davvero qualificato, ma è soprag- Manuela Astrologo
lo racconta perché vuole dire “grazie” agli giunta una pancreatite acuta: anche questa Resp.le Coordinatore Editoriale:
Maria Grazia Panasci
eroi di ogni giorno, quelli in prima linea volta il prof. Salvati è intervenuto immedia- Redazione:
dei quali nessuno parla, e rompe gli schemi tamente, e il suo intervento ha scongiurato Luisa Dimengo Santarelli,
per dire che esiste anche la Buona Sanità. ancora una volta il peggio. Anna Mancia,
Roberta Manfredini,
“Il 31 gennaio mio marito, Augusto Bac- Tutta la mia fiducia al prof. Salvati, stima e
Massimiliano Talucci
ci, è stato trasportato d’urgenza dal Pronto riconoscenza sotto il profilo professionale, Realizzazione Editoriale
Soccorso dell’Ospedale Fatebenefratelli al morale, umano, aspetti che ritengo fon- e progetto grafico:
Policlinico Umberto I di Roma: aneurisma damentali per sostenere i pazienti affinché Mediawork s.r.l.
Stampa:
dell’aorta addominale ed emorragia in atto. possano riprendersi fisicamente e moral- Tipografia Menna
Contrariamente alle critiche mosse di so- mente.
vente verso le strutture sanitarie pubbliche, Adesso che siamo tornati a casa non pote- Registrazione presso il Tribunale
di Roma n. di Prot. 58
devo riconoscere l’assoluta tempestività e vo esimermi dallo scrivere e inviare questa del 14/02/2008.
attenzione posta in atto nel nostro caso. lettera, perché è giusta la critica o la pena- ANNO II /N.5
Al nostro arrivo al Policlinico Umberto I il lizzazione di chi viene meno all’etica pro-
prof. Bruno Salvati, tutto il suo staff e la fessionale in ogni suo aspetto, ma è ancora
sala operatoria erano già pronti per l’inter- più giusto gratificare medici e infermieri
vento, per affrontare una battaglia che sem- che credono nella loro missione e agiscono
brava quasi persa. responsabilmente ogni giorno per salvare
Mio marito, dopo otto interminabili ore vite umane. Grazie a loro, oggi, posso con-
di sala operatoria, è uscito, vivo, grazie al tinuare a vivere la mia vita accanto a mio
magistrale intervento eseguito dal prof. marito”.
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