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                LICLINIC
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                                         Il Periodico
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                                                  30 Giugno 2008          www.policlinicoumberto1.it
                                                                          ufficiostampa@policlinicoumberto1.it



                                                E D I TO R I A L E




                         La salute delle donne
                   tra differenze di sesso e di genere
                                                                     “Il sesso è un fenomeno strettamente legato alla biologia
                                                                     (cromosomi, ormoni, tipo di cervello...), l’identità di genere
                                                                     è invece una parte del Sistema del Sé che comincia a costi-
                                                                     tuirsi sin dalla nascita” (Alfred Kinsey, 1948). Intervista alla
                                                                     dott.ssa Alessandra Sturani, specialista in Nefrologia e Iper-
                                                                     tensione Arteriosa.
                                                                  La definizione inglese di “sex”                donna. Questo perchè, sebbene la dimensione
                                                                  si riferisce alle differenze biolo-            sessuale (sex), ossia la realtà materiale del cor-
                                                                  giche tra uomo e donna, men-                  po, abbia una particolare importanza in cam-
              La dott.ssa Alessandra Sturani,   tre quella di “gender” indica piuttosto le diffe-                po sanitario, la salute è influenzata anche da
  specialista in Nefrologia e Ipertensione      renze psicologiche, sociali e culturali tra i sessi,            fattori socio-culturali che nascono dalle varie
                Arteriosa presso l’Umberto I
                                                ovvero cosa voglia dire essere uomo e donna                     interconnessioni tra sesso e genere (gender).
                         Policlinico di Roma
                                                in una determinata società. Questa distinzione                  L’essere donna e l’essere uomo sono, infatti,
                                                linguistica, mutuata dall’inglese, trova confer-                anche il prodotto di un processo storico che
                        SOMMARIO                ma anche nel settore sanitario e permette di                    ha attraversato le diverse culture e società, al-
                                                evidenziare le dimensioni biologiche della sa-                  l’interno delle quali sono stati diversamente
              PRIMO PIANO                       lute nonché i fattori sociali che la influenzano.                definiti il maschile e il femminile e dove si
  Il Centro di Rianimazione:
                                                Tra questi, le condizioni di vita e di lavoro, la               sono create specifiche identità collettive e in-
una realtà all’avanguardia 
                                                mentalità, i comportamenti e le disparità d’ac-                 dividuali (includenti comportamenti, doveri,
            RICERCA E CURA                      cesso all’assistenza sanitaria (Organizzazione                  responsabilità e aspettative connessi alla con-
                 Riabilitazione                 Mondiale della Sanità 2002). Durante il Con-                    dizione femminile o maschile).
       all’Umberto I: il Reparto                vegno “Donne, Medicina e Sviluppo”, tenu-                       Uomini e donne NON sono uguali e la ri-
               che mancava                     tosi il 6 marzo scorso al Policlinico Umberto                   cerca scientifica deve tenere conto di tutti i
                                                I, si è parlato di salute delle donne, di come                  fattori che incidono sulla salute sia dal punto
      APPROFONDIMENTI                           si procede nella ricerca scientifica applicata al                di vista femminile che maschile. Un farma-
 Dimmi come mangi (e bevi)                      sesso femminile, di come si intersecano i con-                  co ha gli stessi effetti sull’uomo e sulla don-
     e ti dirò chi sei. I giovani               cetti di sesso e genere nell’ambito sanitario e di              na? La ricerca farmaceutica viene condotta
  e la dieta mediterranea                      come la politica possa influire positivamente                    egualmente sui due sessi o questa differenza
                                                per il miglioramento della qualità della vita                   viene trascurata? La domanda è aperta, ma
                                                della donna.                                                    sicuramente le strategie di promozione della
        RELAZIONIAMOCI
“Grazie a loro ho ancora mio                    In medicina le differenze di appartenenza ses-                   salute, di prevenzione e di assistenza sanitaria
         marito accanto”                       suale sono state correlate per lo più a fattori                 vanno impostate sia in base alla specificità del
                                                biologici, ma il discorso non si può esaurire                   genere che tenendo nella giusta considerazio-
                                                nelle malattie specifiche dell’uomo e della                      ne la dimensione dell’appartenenza sessuale.
               1
                                                                                                                                    P A G I N A S U C C E S S I VA
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                                                                                                    E D I TO R I A L E




 Abbiamo cercato di capirne di più, parlando-                      una carenza nelle misure di prevenzione e di
 ne con la dott.ssa Alessandra Sturani, speciali-                  intervento. Non tenere conto che la cardiopa-
 sta in Nefrologia e Ipertensione Arteriosa.                       tia ischemica si manifesta nella donna, gene-
 Dott.ssa Sturani, è vero che - sottoposti ai                      ralmente, con l’insorgenza di palpitazione, dif-
 medesimi fattori di rischio - uomini e don-                       ficoltà respiratoria o mal di stomaco, piuttosto
 ne sviluppano malattie del tutto diverse?                         che con un dolore toracico oppressivo (tipico
 Assolutamente sì. Prendiamo, ad esempio, il                       del sesso maschile) pro-                               Alfred Charles Kinsey
 tumore del polmone: secondo un documento                          voca spesso un ritardo                                 (1894 - 1956),

 pubblicato dall’Organizzazione Mondiale del-                      nella diagnosi di in-                                  autore di due
                                                                                                                          celebri rapporti
 la Sanità, nei paesi ricchi la mortalità per can-                 farto e di conseguenza
                                                                                                                          sul comportamento
 cro del polmone nella popolazione maschile si                     un minore accesso a                                    sessuale dell’essere
 è stabilizzata o è addirittura in flessione, men-                  procedure interventi-                                  umano,
 tre in quella femminile no e, anzi, in alcune                     stiche di emergenza o                                  fondò il “Kinsey
 realtà è in crescita.                                             farmacologiche di pre-                                 Institute for

 Perché? È una questione di genere o di ses-                       venzione secondaria,                                   Research in
                                                                                                                          Sex, Gender and
 so?                                                               con un tasso più alto
                                                                                                                          Reproduction”
 È sicuramente una questione di genere, legata                     di mortalità femminile
 più all’emancipazione femminile, ovvero più a                     piuttosto che maschile,
 fattori socio-culturali che al sesso. Questo è il                 nonostante poi siano
 dato più evidente, ma ve ne sono altri legati al                  gli uomini a presenta-
 sesso. Per esempio, scendendo nell’analisi del                    re più frequentemente
 tipo di tumori, si è visto che negli uomini è più                 questa patologia.
 diffuso il carcinoma a cellule squamose, men-                      Come deve comportarsi la medicina per
 tre nelle donne l’adenocarcinoma, nonostante                      prevenire l’insorgenza di questa malattia
 questo sia il cancro del polmone più diffuso                       nelle donne?
 tra i non fumatori, sia maschi che femmine.                       L’approccio, come già detto, deve essere di-
 Questo significa una diversità biologica tra                       verso: bisogna valutare come incidono i vari
 i due sessi?                                                      fattori di rischio (fumo, diabete, ipertensione)
 È probabile, ma può anche darsi che si tratti                     nei due sessi; si devono intensificare i controlli
 dell’effetto del maggiore consumo di sigarette                     clinico-laboratoristici soprattutto nella don-
 light da parte della popolazione femminile.                       na che entra in menopausa, vero spartiacque
 Infatti, alcuni studi indicano che l’uso di que-                  per la malattia cardiovascolare, dato che in
 ste ultime sembra promuovere più spesso que-                      post menopausa la prevalenza di ipertensione
 sto tipo di tumore. Insomma, non è poi così                       arteriosa, cardiopatia ischemica ed ictus rad-
 chiaro se di sesso o di genere si tratti. Sarebbe                 doppia; inoltre le donne, in questa fase della
 invece una questione di sesso se alcuni fattori                   loro vita, dovrebbero essere informate che il
 riproduttivi, come l’età alla prima mestruazio-                   fumo accelera in maniera drammatica la pro-
 ne, la durata del ciclo e altri, confermassero il                 gressione della malattia coronaria e potenzia
 loro effetto protettivo nei confronti del tumo-                    l’effetto pro-trombogeno della terapia sostitu-
 re. Infatti alcune indagini indicherebbero che                    tiva, rendendo quindi indispensabile smettere
 quanto più tardi avviene la maturazione ses-                      di fumare. Sarebbe auspicabile che venissero
 suale, quanto maggiore è la protezione.                           creati centri di medicina e salute dedicati alle
 È vero che le donne sono immuni dall’in-                          donne per interventi mirati (non solo alla sfera
 farto?                                                            riproduttiva) e dove la valutazione di genere
 Assolutamente no. Continuare a ritenere                           fosse sempre utilizzata nelle decisioni cliniche,
 che la donna sia immune da tale patologia,                        farmacologiche e di ricerca, perché se è vero
 in quanto protetta dal cosiddetto “ombrello                       che le donne vivono più a lungo degli uomini,
 estrogenico”, la espone soltanto ad un rischio                    è anche vero che si ammalano di più e la loro
 maggiore rispetto ad un uomo di pari età, per                     qualità di vita è inferiore.
                                                                                                                                          2
              PAG I N A P R E C E D E N T E •   P A G I N A S U C C E S S I VA
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                                    Il Periodico
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                                                     PRIMO PIANO




                                              Il Centro di Rianimazione:
                                               una realtà all’avanguardia
                                                                  Tra i primi al mondo, dal 1963 il Policlinico Umberto I ospita la
                                                                  struttura che risponde a esigenze che da sole costituiscono più di un
                                                                  quinto della spesa ospedaliera. Da allora nuovi scenari hanno ri-
                                                                  chiesto nuove tecnologie e nuove competenze: domande alle quali il
                                                                  Centro continua a rispondere prontamente.
                                                                   Inaugurato nel lontano 1963, il       sto recentemente si pone una grande attenzio-
                                                                   Centro di Rianimazione del Poli-      ne sull’appropriatezza delle cure, definite in
                                                                   clinico Umberto I di Roma è pro-      tal modo quando i benefici da essa prodotti
                                                                   babilmente il più antico Centro       eccedono i costi o le conseguenze negative.
                    Il Centro di Rianimazione del    italiano della disciplina ed uno dei primi al       Il Centro di Rianimazione del Policlinico ha
                    Policlinico Umberto I, diretto   mondo. In realtà, per collocare cronologica-        avuto fin dalla sua apertura un indirizzo ge-
                dal prof. Paolo Pietropaoli, dopo
                                                     mente l’inizio della moderna terapia intensiva,     nerale e si è sempre preso cura dei pazienti in
               i recenti lavori di aggiornamento
                                                     si fa di solito riferimento all’epidemia di po-     condizione critica come conseguenza delle più
                                       strutturale
                                                     liomielite del 1952 avvenuta a Copenhagen,          varie etiologie. Durante i primi anni di attività
                                                     ma ci sono voluti altri dieci anni per centra-      la casistica era rappresentata prevalentemente
                                                     lizzare in un unico ambiente i Centri di Ria-       da soggetti con insufficienza cardiorespirato-
                                                     nimazione e i malati critici, bisognosi di cure     ria per cause tra le più disparate, tra le quali
                                                     e assistenze intensive. Durante questi 44 anni      molti casi d’intossicazioni acute, molto fre-
                                                     la medicina ha segnato importanti progressi         quenti in tale periodo, e di Blocco A-V (atrio-
                                                     e contemporaneamente le Terapie Intensive           ventricolare) che sono stati lo stimolo alla co-
                                                     hanno dovuto fronteggiare condizioni clini-         stituzione dei primi centri specifici di livello
                                                     che sempre più complesse. Nel corso degli           nazionale, come i CAV (Centro Anti Veleni)
                                                     ultimi anni, con l’evoluzione della Medicina        o i CESC (Centro Elettrostimolazione Car-
                                                     degli stati critici, è stato ritenuto necessario    diaca). Le modificazioni sociali e le conquiste
                                                     rendere autonome le Terapie Intensive, post-        scientifiche intervenute hanno prodotto del-
                                                     Neurochirurgiche e post-Trapianto, anch’es-         le variazioni non soltanto nella vita civile ma
                                                     se iniziate nella Rianimazione Generale. Nel        anche nelle patologie attualmente trattate nel
                                                     corso di oltre un quarantennio queste cure          Centro di Rianimazione. L’aumento della vita
                                                     e assistenze sono divenute più complesse e          media, insieme ad una tecnologia diagnostica
                                                     sofisticate e rappresentano una consistente          e terapeutica più sofisticata hanno contribuito
                                                     frazione (più del 20%) dell’intera spesa ospe-      insieme alla necessità e alla possibilità di in-
                                                     daliera. Pertanto in ogni parte del mondo le        tervenire su soggetti più anziani, con ridotte
                                                     amministrazioni monitorizzano con estrema           riserve funzionali, quindi più compromessi di
                                                     attenzione quest’attività con l’obiettivo di ra-    quanto non lo fossero in passato. I Centri di
                                                     zionalizzare il rapporto dei costi con i benefici.   Rianimazione, dal canto loro, hanno dovuto
                                                     Numerosi studi epidemiologici hanno messo           prendersi cura di soggetti affetti da molteplici
                                                     in evidenza che una gran parte delle cure – e       insufficienze d’organo, bisognosi di controlli
                                                     quindi dei costi – viene consumata durante gli      continui di numerosi parametri la cui gestione
                                                     ultimi giorni e mesi di vita, ovvero in quelle      si avvale di prese d’atto e d’intervento in tem-
                                                     condizioni definite “senza speranza”. Per que-       po reale con il supporto sempre più intenso
                      3
                                                                                             PAG I N A P R E C E D E N T E •   P A G I N A S U C C E S S I VA
LICLINIC
             PO



                                    Il Periodico
                      O
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   BERTO




                          DI
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UM




                                                                                                   PRIMO PIANO




 dell’informatica. Il Centro di Rianimazione                       presentato dai pazienti all’ingresso in reparto
 del Policlinico Umberto I, oggetto recente-                       mette in evidenza che il tasso di mortalità atte-
 mente di importanti lavori di aggiornamento                       sa per quei livelli di compromissione è sempre
 strutturale, possiede i più avanzati requisiti                    più elevato di quello osservato. Considerando
 tecnologici oggi disponibili che, accanto alla                    che la composizione della casistica è coerente
 professionalità del personale, medico ed infer-                   all’attività clinica dell’Azien-
 mieristico, consentono livelli di attività e risul-               da e al suo bacino d’utenza,
 tati lusinghieri. Le attività del Centro vengono                  non è ipotizzabile che possa-
 inoltre costantemente monitorate da una serie                     no verificarsi importanti va-
 di telecamere a circuito chiuso che permetto-                     riazioni etiologiche o demo-
 no repentini interventi in caso di emergenza.                     grafiche nel prossimo futuro.
 Confrontando le casistiche trattate dal Centro                    Tuttavia, poiché i pazienti
 negli anni 2005 e 2006 (vedi tabelle), si os-                     provenienti dalle divisioni
 serva che le differenze riguardano soprattutto                     di medicina generale o spe-
 il volume di attività che deriva dalla diversa                    cialistica presentano fin dal-
 consistenza del personale di assistenza nei due                   l’inizio un livello di gravità
 anni, mentre non sono significativamente di-                       maggiore di quelli ricoverati per altre ragioni       Un sistema di telecamere a circuito
 versi l’età media e l’indice di gravità delle due                 e di conseguenza anche un tasso di mortalità          chiuso monitorizza costantentemente

 casistiche. La degenza media è contenuta in 7-                    più elevato (sempre più basso di quello atteso        le attività del Centro di
                                                                                                                         Rianimazione, permettendo interventi
 8 giornate e naturalmente si articola in un ran-                  ma con un margine di miglioramento inferio-
                                                                                                                         tempestivi in casi di emergenza
 ge diversificato in rapporto alla causa che ha                     re rispetto agli altri raggruppamenti) sembra
 motivato il ricovero: più breve dopo chirurgia                    ragionevole ipotizzare che un più precoce
 d’elezione e più lunga dopo un traumatismo.                       trasferimento di questi verso la Rianimazione
 La mortalità media nelle due annate è attorno                     possa contribuire a migliorare ulteriormente i
 al 25%, ovvero un caso ogni quattro ricoveri,                     risultati osservati e quindi a ridurre il rapporto
 ma un’analisi comparativa del livello di gravità                  costi-benefici.
                                                                     CASISTICA 2005
                                         n. casi      Età media              SAPS II*       Deg. Media         % Mort.    % Mort. Attesa
                          Totale          482       63,71 (±16,68) 43,26 (±20,92)           8,74 (±12,83)      27,39%           31,09%
     RICOVERO A SEGUITO DI:
        Chirugia d’elezione               177       66,64 (±14,41) 29,12 (±13,85)            2,69 (±5,40)       6,21%            9,78%
       Chirurgia d’urgenza                52        68,62 (±13,61) 51,71(±18,17) 10,19 (±14,72)                32,69%           50,03%
                      Traumi              54        44,43 (±19,99) 38,78 (±15,26) 16,44 (±15,37)               12,96%           22,58%
                           Altro          199       65,05 (±14,83) 54,84 (±20,18) 11,66 (±14,04)               48,74%           57,18%

                                                                    CASISTICA 2006
                                         n. casi      Età media              SAPS II*       Deg. Media         % Mort.    % Mort. Attesa
                          Totale          565       61,11 (±18,74) 40,77 (±22,65)             7 (±12,11)       22,30%           26,17%
     RICOVERO A SEGUITO DI:
        Chirugia d’elezione               245        64,8 (±16,39)        28,36 (±15,80)     2,36 (±4,18)       6,12%            9,08%
         Chirugia d’urgenza               65        62,02 (±18,66) 52,38 (±22,76)              7 (±8,34)       32,31%           51,58%
                      Traumi              66         41,7 (±19,69)        37,88 (±15,97) 16,88 (±21,75)        10,61%             21,06
                           Altro          189       62,82 (±17,27) 54,02 (±22,93)           9,57 (±12,70)      43,91%           55,36%
 *SAPS II: Simplified Acute Physiology Score: rappresenta il grado di compromissione delle condizioni cliniche del paziente.


                                                                                                                                                     4
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UM




                                                     RICERCA E CURA




                                         Riabilitazione all’Umberto I:
                                           il Reparto che mancava
                                                                         Due palestre con le migliori attrezzature e una sala per la
                                                                         terapia occupazionale, per aiutare i pazienti a riprendere
                                                                         confidenza con i gesti e le abitudini quotidiane subito dopo
                                                                         la fase acuta. La struttura, che ora dispone di 12 posti letto,
                                                                         entrerà a pieno regime a luglio, con una dotazione comples-
                                                                         siva di 24 letti.

                                                                             Un’unica struttura dove         psichiatra Philippe Pinel introdusse questo
                                                                             coesistono degenza e te-        metodo. “Il lavoro manuale – scriveva Pinel
                    clicca sull’immagine per avviare il filmato
                                                                             rapia riabilitativa, per ga-    - eseguito in modo rigoroso, rappresenta il
                   Da sinistra: il prof. Vincenzo        rantire la continuità assistenziale e un più        metodo più efficace per migliorare il morale
                 Maria Saraceni e il prof. Valter        rapido inserimento del paziente nella vita          e la disciplina”.
                     Santilli, direttori del nuovo
                                                         sociale. Questo il vero punto di forza del          “Il primo intento del nuovo reparto – spie-
                    reparto di Medicina Fisica e
                                                         nuovo reparto di Medicina Fisica e Riabili-         ga il prof. Santilli, Responsabile dell’Unità
              Riabilitativa, insieme al prof. Ciro
                 Villani, responsabile dell’Unità
                                                         tativa, diretto dal prof. Valter Santilli e dal     Operativa Complessa (UOC) di Medicina
              Operativa Complessa di Ortopedia           prof. Vincenzo Maria Saraceni. La struttu-          Fisica e Riabilitativa B dell’Umberto I - è
               e Traumatologia B del Policlinico         ra dispone attualmente di 12 posti letto che        innanzitutto quello di dare la possibilità al
                                        Umberto I        diventeranno il doppio entro il mese di lu-         Policlinico di riabilitare nella stessa struttu-
                                                         glio. La presenza di due palestre, attrezzate       ra ospedaliera quei pazienti che, dopo aver
                                                         di diversi presidi e ausili ortopedici (letto di    subito un intervento delicato e magari aver
                                                         Bobath, step system, vibra-power, laser, ma-        da poco lasciato la terapia intensiva, dovreb-
                                                         gneto ed ultrasuoni terapy, cicloergometro,         bero poi affrontare anche il disagio di essere
                                                         etc.) permetterà al terapista di seguire con as-    trasferiti all’esterno. Si tratta in molti casi di
                                                         siduità i pazienti e scegliere, per ogni singolo    pazienti che necessiterebbero di una terapia
                                                         soggetto, quegli atti terapeutici riabilitativi     riabilitativa il prima possibile. Un problema
                                                         specifici, utili ad un suo rapido reinserimen-       questo che il Policlinico ha avuto per molto
                                                         to nella vita quotidiana. Il cuore del reparto      tempo e che finalmente questo nuovo reparto
                                                         è però costituito dalla sala della “terapia oc-     ha risolto. Si tratta inoltre di un’importante
                                                         cupazionale” (o anche ergoterapia o occupa-         opportunità per una regione come il Lazio,
                                                         tional therapy), una struttura che ripropone        che ha già una notevole disponibilità di po-
                                                         le caratteristiche di un ambiente familiare ca-     sti letto nel circuito privato ma che è anco-
                                                         salingo (letto, cucina, bagno, etc.) e che abi-     ra piuttosto deficitaria per quanto riguarda
                                                         tua il paziente, affetto da malattie e disordini     quello pubblico dei grandi ospedali”.
                                                         fisici e psichici, sia con disabilità temporanee     Poiché al Policlinico Umberto I trovano sede
                                                         che permanenti, ad acquisire nuovamente             ben due Scuole di Specializzazione in Medi-
                                                         dimestichezza con i gesti e le abitudini di         cina Fisica e Riabilitativa (per le quali sono
                                                         tutti i giorni. Tale disciplina nasce negli Stati   in corso, a livello nazionale, le procedure di
                                                         Uniti alla fine della prima guerra mondiale,         accreditamento) questo nuovo reparto con-
                                                         ma le sue origini risalgono al 1700 quando lo       sentirà, ai futuri fisiatri, di acquisire le com-
                      5
                                                                                                 PAG I N A P R E C E D E N T E •   P A G I N A S U C C E S S I VA
LICLINIC
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                                    Il Periodico
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                          DI
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                                                                                                 RICERCA E CURA




 petenze specifiche dell’attività riabilitativa.                    individuati gli strumenti che sostituiscano
 L’Umberto I, inoltre, in quanto Policlinico                       quel deficit funzionale che ha il paziente e in
 Universitario, offre i Corsi di Laurea per                         questo consiste la “terapia occupazionale”. Il
 Fisioterapisti e Terapisti Occupazionali e il                     nuovo reparto consentirà inoltre di lavorare
 Corso di Laurea Specialistica per il biennio                      in équipe dando la possibilità, ai singoli spe-
 successivo al triennio delle lauree brevi per le                  cialisti, di confrontarsi continuamente con le
 professioni sanitarie della riabilitazione. L’in-                 diverse professionalità mediche e di applicare
 tera offerta formativa risulterebbe riduttiva                      e sviluppare metodologie
 senza uno specifico reparto di riabilitazione                      di recupero all’avanguar-
 dove mettere in pratica ciò che si è acquisito a                  dia.
 livello teorico. “Un grande Policlinico come                      “È un momento impor-
 l’Umberto I – sottolinea infatti il prof. Sara-                   tante per il nostro Dipar-
 ceni, Responsabile della UOC di Medicina                          timento di Ortopedia e
 Fisica e Riabilitativa A dell’Umberto I - non                     Riabilitazione – aggiunge
 poteva non avere una Degenza Riabilitati-                         il prof. Ciro Villani, Re-
 va, non soltanto per la risposta assistenziale                    sponsabile della UOC di
 che dobbiamo dare ai pazienti ma anche per                        Ortopedia e Traumato-
 gli aspetti legati alla didattica e alla ricerca                  logia B dell’Umberto I
 in medicina riabilitativa. Inoltre è bene che                     - perché la disciplina di             clicca sull’immagine per accedere alla photogallery
 un paziente, che è stato trattato nella nostra                    medicina riabilitativa è
 struttura dal punto di vista ortopedico, pro-                     nata proprio qui a Roma e proprio in questo                  Personale sanitario dell’Umberto I
 segua la terapia riabilitativa nel medesimo                       Dipartimento, allora Istituto, che tuttavia                  intervenuto all’inaugurazione del nuovo

 ambiente ospedaliero. La riabilitazione è                         fino ad oggi non aveva mai avuto un reparto                   reparto, che rappresenta un’importante
                                                                                                                                opportunità non solo per la cura pazienti
 innanzitutto “presa in carico del paziente”,                      dedicato. È importante per il turn-over dei
                                                                                                                                ma anche per quanto riguarda la
 in maniera globale, non soltanto in rapporto                      malati perché d’ora in avanti sarà possibile                 formazione e la ricerca nell’ambito della
 al suo bisogno assistenziale e clinico ma an-                     trasferire in pochi giorni il paziente chirur-               medicina riabilitativa
 che alla sua necessità di recuperare le proprie                   gico in un ambiente riabilitativo, cosa inve-
 capacità di relazione sociale. Personalmente                      ce molto difficoltosa da realizzare con una
 sono convinto che il poter trasferire il pa-                      struttura esterna. Viene così attuata una con-
 ziente nel nostro reparto subito dopo la fase                     tinuità di trattamento e il raggiungimento
 acuta - e quindi farcene carico per tutte le                      dell’end point del percorso terapeutico potrà
 sue necessità (cliniche, fisiche, psicologiche                     avvenire con risultati più rapidi e probabil-
 e sociali) - abbia anche grande significato dal                    mente migliori. Per noi l’end point, come
 punto di vista etico”.                                            risultato finale di qualsiasi terapia, è sempre
 Dopo un intervento delicato o una lunga                           il reinserimento del soggetto nel proprio am-
 terapia farmacologia, il malato deve infatti                      biente lavorativo e familiare. Per questo è fon-
 poter tornare alla propria vita quotidiana e                      damentale la “continuità” anche dal punto di
 ciò significa dover mettere in atto tutta una                      vista dell’interlocutore del paziente; passare da
 serie di “comportamenti”.                                         una struttura all’altra, infatti, comporta anche
 Non si tratta soltanto di parametri biologici,                    l’ansia di dover cambiare ambiente e sentirsi al-
 che sono invece l’oggetto esclusivo di altre                      lontanato dal personale sanitario che lo aveva
 discipline cliniche. Qui i professionisti si oc-                  in cura fino quel momento. I contatti umani,
 cupano soprattutto di “comportamenti”: il                         ribadisco, sono essenziali per una terapia di ria-
 paziente deve cioè re-imparare ad utilizzare                      bilitazione efficace. D’altra parte gli studenti
 la propria cucina, re-imparare a muoversi nel                     avranno adesso la possibilità di seguire il pazien-
 proprio appartamento. Deve inoltre ripren-                        te anche dopo l’intervento, potranno capire se
 dere i rapporti con le persone e tutto questo                     l’operazione è andata a buon fine, seguire l’evol-
 può essere complicato se si ha una disabi-                        versi della situazione e studiare l’efficacia di uno
 lità. Quando questo non è possibile vanno                         specifico trattamento post-operatorio”.
                                                                                                                                                          6
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                                                      APPROFONDIMENTI




                Dimmi come mangi (e bevi) e ti dirò chi sei:
                    i giovani e la dieta mediterranea
                                                                     Due bicchieri e mezzo di vino al giorno uniti alla dieta medi-
                                                                     terranea come “elisir” della salute. Lo dicono medici ed esperti
                                                                     di vini ad un convegno che si è svolto all’Umberto I che trat-
                                                                     tava il problema delle cattive abitudini alimentari nei giovani
                                                                     d’oggi.
                                                                      Il timballo di maccheroni servi-    “fai da te”, che possono portare ad un calo
                                                                      to da tre servitori su un vassoio   ponderale ma vengono meno le corrette abi-
                                                                      d’argento, durante il pranzo        tudini alimentari che stanno alla base di una
   Il dott. Martino Massimiliano Trapani,
                                                      dato dal Principe di Salina, nel famoso “Gat-       dieta bilanciata. Il termine dieta viene dal
                  Consigliere d’ Amministrazione      topardo” di Tomasi di Lampedusa, è uno dei          greco “diaita”, “modo di vivere”, non signi-
                     della Sapienza, Università di    primi piatti più celebri nella letteratura ita-     fica restrizione alimentare. Una dieta equi-
              Roma, intervenuto al convegno su        liana. L’oro brunito dell’involucro, una sorta      librata prevede un buon apporto di frutta e
       “Alimentazione dei giovani studenti:
                                                      di glassa, il profumo di zucchero e cannella        verdure (almeno 5 porzioni nell’arco della
                il ruolo fondamentale della dieta
                                                      che si sprigiona, il vapore carico di aromi:        giornata) e una riduzione di zuccheri e dolci
                                      mediterranea”
                                                      squarciando la crosta si intravedono fegatini       e di succhi di frutta. Evitare le carni grasse
                                                      di pollo, uova sode, prosciutto, tartufi. Tutti      e i salumi, le margarine, che aumentano il
                                                      i commensali dimenticano le buone maniere           colesterolo, usare il buon olio extra vergine,
                                                      per lanciarsi sul prelibato pasto, assaporando      abbondiamo in cereali il pesce, anche surge-
                                                      i sapori di una dieta che più mediterranea          lato (quello azzurro contiene i preziosi grassi
                                                      non si può. E proprio di dieta mediterranea         insaturi omega 3 in quantità anche superiore
                                                      hanno parlato medici ed esperti enologi du-         che quello bianco!), i legumi, ricchi di fer-
                                                      rante il convegno che si è svolto all’Umber-        ro, il latte. Poco sale, niente fritti a favore
                                                      to I, il 18 aprile scorso: “Alimentazione dei       della cucina a vapore, al forno, al cartoccio
                                                      giovani studenti: il ruolo fondamentale del-        e beviamo molta acqua… senza disdegnare
                                                      la dieta mediterranea”. I ritmi della società       il vino! Giuseppe Trapani, gastroenterologo
                                                      moderna hanno trasformato il pranzo in un           ed enologo, probabilmente consiglierebbe
                                                      momento fugace e si diffonde soprattutto tra         “un buon rosso sui 12 gradi, due bicchieri
                                                      i giovani, il bindgedrinking (baldoria-beven-       e mezzo al giorno, durante i pasti e non pri-
                                                      do). Il pranzo è una pausa pasto, durante la        ma dei 18 anni, a sviluppo inoltrato”. Ma
                                                      quale si continua a parlare di lavoro, non è        la tendenza che preoccupa maggiormen-
                                                      un momento produttivo. Sempre più diffuso            te è l’abuso di alcool tra i giovani. “Si sta
                                                      il fuori pasto (patatine, snack al cioccolato,      diffondendo una vera e propria cultura del
                                                      pizzette) e il pasto “light”, con un ridotto con-   bindgedrinking, cioè fare baldoria bevendo
                                                      tenuto di lipidi, le carni magre, e si riduce il    - dice il dott. Martino Massimiliano Trapa-
                                                      consumo di frutta e verdura. Abitudine tut-         ni, Consigliere d’Amministrazione della Sa-
                                                      ta americana che ha portato alla “globesità”,       pienza, Università di Roma - ma l’uso scon-
                                                      quando in altri paesi si ripropone la nostra        siderato di alcolici può provocare patologie
                                                      dieta mediterranea: un occhio alla bilancia         come la cirrosi, oltre ad essere un pericolo
                                                      ma soprattutto alla salute. In Italia, una per-     per gli altri, quando questi ragazzi si metto-
                                                      sona su 10 è obesa; molti ricorrono a diete         no al volante”.
                      7
                                                                                              PAG I N A P R E C E D E N T E •   P A G I N A S U C C E S S I VA
LICLINIC
             PO



                                    Il Periodico
                      O
         I
   BERTO




                          DI
                             ROMA
                                                                                                             TORNA AL SOMMARIO
UM




                                                                           RELAZIONIAMOCI




                                         “Grazie a loro ho ancora
                                           mio marito accanto”
 Pubblichiamo la lettera di Flavia Fontanesi, pervenuta in re-
 dazione. Il racconto di una notte come tante al Policlinico
 Umberto I, la storia di un dottore, del suo staff e di una strut-
 tura pronta alle emergenze. Un caso di buona sanità.
 Si può pensare alla sorte, al destino, al fato.   Salvati, coadiuvato da una
 Capire perché qualcosa di straordinario           valida équipe medica ed
 accada o meno, cercarne le cause e le mo-         infermieristica. Determi-
 tivazioni, provare a darsi una spiegazione        nante la presenza dell’anestesista dott. Ric-    L’ingresso del Pronto Soccorso
 sul perché in quel dato luogo, in quel dato       cardo Bellucci, che non ho più avuto il pia-     del Policlinico Umberto I
 momento, qualcosa che pensavamo impen-            cere di incontrare ma al quale desidero far
 sabile è infine successo davvero. Tutti noi        giungere i miei più sinceri ringraziamenti,
 cerchiamo risposte a queste domande, chi          così come è stato fondamentale nel decor-
                                                                                                                     Editore:
 nelle proprie radici, chi nella fede religiosa    so post-operatorio l’operato professionale e
                                                                                                        Azienda Policlinico Umberto I
 o nelle convinzioni culturali.                    puntuale dello staff del Centro di Rianima-               Rappresentante Legale:
 Flavia Fontanesi, la moglie dell’uomo sul         zione e della prof.ssa Monica Rocco.                     Dr. Ubaldo Montaguti
 quale si è accanita la sorte il 31 gennaio        Dopo quattro giorni mio marito ha lascia-                Direzione e redazione:
                                                                                                           tel. 06/499.77071-79418
 scorso, non cerca motivazioni trascenden-         to la Rianimazione ed è stato trasferito al             fax 06/499.77670-79419
 tali per farsi una ragione dello sfortunato       IV padiglione. Anche lì il personale si è di-            Direttore Responsabile:
 caso del marito. Lo espone, così com’è, ce        mostrato davvero qualificato, ma è soprag-                  Manuela Astrologo

 lo racconta perché vuole dire “grazie” agli       giunta una pancreatite acuta: anche questa           Resp.le Coordinatore Editoriale:
                                                                                                             Maria Grazia Panasci
 eroi di ogni giorno, quelli in prima linea        volta il prof. Salvati è intervenuto immedia-                    Redazione:
 dei quali nessuno parla, e rompe gli schemi       tamente, e il suo intervento ha scongiurato            Luisa Dimengo Santarelli,
 per dire che esiste anche la Buona Sanità.        ancora una volta il peggio.                                   Anna Mancia,
                                                                                                             Roberta Manfredini,
 “Il 31 gennaio mio marito, Augusto Bac-           Tutta la mia fiducia al prof. Salvati, stima e
                                                                                                             Massimiliano Talucci
 ci, è stato trasportato d’urgenza dal Pronto      riconoscenza sotto il profilo professionale,             Realizzazione Editoriale
 Soccorso dell’Ospedale Fatebenefratelli al        morale, umano, aspetti che ritengo fon-                     e progetto grafico:
 Policlinico Umberto I di Roma: aneurisma          damentali per sostenere i pazienti affinché                    Mediawork s.r.l.
                                                                                                                     Stampa:
 dell’aorta addominale ed emorragia in atto.       possano riprendersi fisicamente e moral-                     Tipografia Menna
 Contrariamente alle critiche mosse di so-         mente.
 vente verso le strutture sanitarie pubbliche,     Adesso che siamo tornati a casa non pote-              Registrazione presso il Tribunale
                                                                                                               di Roma n. di Prot. 58
 devo riconoscere l’assoluta tempestività e        vo esimermi dallo scrivere e inviare questa                    del 14/02/2008.

 attenzione posta in atto nel nostro caso.         lettera, perché è giusta la critica o la pena-                 ANNO II /N.5

 Al nostro arrivo al Policlinico Umberto I il      lizzazione di chi viene meno all’etica pro-
 prof. Bruno Salvati, tutto il suo staff e la       fessionale in ogni suo aspetto, ma è ancora
 sala operatoria erano già pronti per l’inter-     più giusto gratificare medici e infermieri
 vento, per affrontare una battaglia che sem-       che credono nella loro missione e agiscono
 brava quasi persa.                                responsabilmente ogni giorno per salvare
 Mio marito, dopo otto interminabili ore           vite umane. Grazie a loro, oggi, posso con-
 di sala operatoria, è uscito, vivo, grazie al     tinuare a vivere la mia vita accanto a mio
 magistrale intervento eseguito dal prof.          marito”.
                                                                                                                                    8
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Il periodico Del Policlinico Umberto I di Roma - 30 giugno 2008

  • 1. 15 LICLINIC PO O Il Periodico I BERTO DI ROMA UM 30 Giugno 2008 www.policlinicoumberto1.it ufficiostampa@policlinicoumberto1.it E D I TO R I A L E La salute delle donne tra differenze di sesso e di genere “Il sesso è un fenomeno strettamente legato alla biologia (cromosomi, ormoni, tipo di cervello...), l’identità di genere è invece una parte del Sistema del Sé che comincia a costi- tuirsi sin dalla nascita” (Alfred Kinsey, 1948). Intervista alla dott.ssa Alessandra Sturani, specialista in Nefrologia e Iper- tensione Arteriosa. La definizione inglese di “sex” donna. Questo perchè, sebbene la dimensione si riferisce alle differenze biolo- sessuale (sex), ossia la realtà materiale del cor- giche tra uomo e donna, men- po, abbia una particolare importanza in cam- La dott.ssa Alessandra Sturani, tre quella di “gender” indica piuttosto le diffe- po sanitario, la salute è influenzata anche da specialista in Nefrologia e Ipertensione renze psicologiche, sociali e culturali tra i sessi, fattori socio-culturali che nascono dalle varie Arteriosa presso l’Umberto I ovvero cosa voglia dire essere uomo e donna interconnessioni tra sesso e genere (gender). Policlinico di Roma in una determinata società. Questa distinzione L’essere donna e l’essere uomo sono, infatti, linguistica, mutuata dall’inglese, trova confer- anche il prodotto di un processo storico che SOMMARIO ma anche nel settore sanitario e permette di ha attraversato le diverse culture e società, al- evidenziare le dimensioni biologiche della sa- l’interno delle quali sono stati diversamente PRIMO PIANO lute nonché i fattori sociali che la influenzano. definiti il maschile e il femminile e dove si Il Centro di Rianimazione: Tra questi, le condizioni di vita e di lavoro, la sono create specifiche identità collettive e in- una realtà all’avanguardia  mentalità, i comportamenti e le disparità d’ac- dividuali (includenti comportamenti, doveri, RICERCA E CURA cesso all’assistenza sanitaria (Organizzazione responsabilità e aspettative connessi alla con- Riabilitazione Mondiale della Sanità 2002). Durante il Con- dizione femminile o maschile). all’Umberto I: il Reparto vegno “Donne, Medicina e Sviluppo”, tenu- Uomini e donne NON sono uguali e la ri- che mancava  tosi il 6 marzo scorso al Policlinico Umberto cerca scientifica deve tenere conto di tutti i I, si è parlato di salute delle donne, di come fattori che incidono sulla salute sia dal punto APPROFONDIMENTI si procede nella ricerca scientifica applicata al di vista femminile che maschile. Un farma- Dimmi come mangi (e bevi) sesso femminile, di come si intersecano i con- co ha gli stessi effetti sull’uomo e sulla don- e ti dirò chi sei. I giovani cetti di sesso e genere nell’ambito sanitario e di na? La ricerca farmaceutica viene condotta e la dieta mediterranea  come la politica possa influire positivamente egualmente sui due sessi o questa differenza per il miglioramento della qualità della vita viene trascurata? La domanda è aperta, ma della donna. sicuramente le strategie di promozione della RELAZIONIAMOCI “Grazie a loro ho ancora mio In medicina le differenze di appartenenza ses- salute, di prevenzione e di assistenza sanitaria marito accanto”  suale sono state correlate per lo più a fattori vanno impostate sia in base alla specificità del biologici, ma il discorso non si può esaurire genere che tenendo nella giusta considerazio- nelle malattie specifiche dell’uomo e della ne la dimensione dell’appartenenza sessuale. 1 P A G I N A S U C C E S S I VA
  • 2. LICLINIC PO Il Periodico O I BERTO DI ROMA TORNA AL SOMMARIO UM E D I TO R I A L E Abbiamo cercato di capirne di più, parlando- una carenza nelle misure di prevenzione e di ne con la dott.ssa Alessandra Sturani, speciali- intervento. Non tenere conto che la cardiopa- sta in Nefrologia e Ipertensione Arteriosa. tia ischemica si manifesta nella donna, gene- Dott.ssa Sturani, è vero che - sottoposti ai ralmente, con l’insorgenza di palpitazione, dif- medesimi fattori di rischio - uomini e don- ficoltà respiratoria o mal di stomaco, piuttosto ne sviluppano malattie del tutto diverse? che con un dolore toracico oppressivo (tipico Assolutamente sì. Prendiamo, ad esempio, il del sesso maschile) pro- Alfred Charles Kinsey tumore del polmone: secondo un documento voca spesso un ritardo (1894 - 1956), pubblicato dall’Organizzazione Mondiale del- nella diagnosi di in- autore di due celebri rapporti la Sanità, nei paesi ricchi la mortalità per can- farto e di conseguenza sul comportamento cro del polmone nella popolazione maschile si un minore accesso a sessuale dell’essere è stabilizzata o è addirittura in flessione, men- procedure interventi- umano, tre in quella femminile no e, anzi, in alcune stiche di emergenza o fondò il “Kinsey realtà è in crescita. farmacologiche di pre- Institute for Perché? È una questione di genere o di ses- venzione secondaria, Research in Sex, Gender and so? con un tasso più alto Reproduction” È sicuramente una questione di genere, legata di mortalità femminile più all’emancipazione femminile, ovvero più a piuttosto che maschile, fattori socio-culturali che al sesso. Questo è il nonostante poi siano dato più evidente, ma ve ne sono altri legati al gli uomini a presenta- sesso. Per esempio, scendendo nell’analisi del re più frequentemente tipo di tumori, si è visto che negli uomini è più questa patologia. diffuso il carcinoma a cellule squamose, men- Come deve comportarsi la medicina per tre nelle donne l’adenocarcinoma, nonostante prevenire l’insorgenza di questa malattia questo sia il cancro del polmone più diffuso nelle donne? tra i non fumatori, sia maschi che femmine. L’approccio, come già detto, deve essere di- Questo significa una diversità biologica tra verso: bisogna valutare come incidono i vari i due sessi? fattori di rischio (fumo, diabete, ipertensione) È probabile, ma può anche darsi che si tratti nei due sessi; si devono intensificare i controlli dell’effetto del maggiore consumo di sigarette clinico-laboratoristici soprattutto nella don- light da parte della popolazione femminile. na che entra in menopausa, vero spartiacque Infatti, alcuni studi indicano che l’uso di que- per la malattia cardiovascolare, dato che in ste ultime sembra promuovere più spesso que- post menopausa la prevalenza di ipertensione sto tipo di tumore. Insomma, non è poi così arteriosa, cardiopatia ischemica ed ictus rad- chiaro se di sesso o di genere si tratti. Sarebbe doppia; inoltre le donne, in questa fase della invece una questione di sesso se alcuni fattori loro vita, dovrebbero essere informate che il riproduttivi, come l’età alla prima mestruazio- fumo accelera in maniera drammatica la pro- ne, la durata del ciclo e altri, confermassero il gressione della malattia coronaria e potenzia loro effetto protettivo nei confronti del tumo- l’effetto pro-trombogeno della terapia sostitu- re. Infatti alcune indagini indicherebbero che tiva, rendendo quindi indispensabile smettere quanto più tardi avviene la maturazione ses- di fumare. Sarebbe auspicabile che venissero suale, quanto maggiore è la protezione. creati centri di medicina e salute dedicati alle È vero che le donne sono immuni dall’in- donne per interventi mirati (non solo alla sfera farto? riproduttiva) e dove la valutazione di genere Assolutamente no. Continuare a ritenere fosse sempre utilizzata nelle decisioni cliniche, che la donna sia immune da tale patologia, farmacologiche e di ricerca, perché se è vero in quanto protetta dal cosiddetto “ombrello che le donne vivono più a lungo degli uomini, estrogenico”, la espone soltanto ad un rischio è anche vero che si ammalano di più e la loro maggiore rispetto ad un uomo di pari età, per qualità di vita è inferiore. 2 PAG I N A P R E C E D E N T E • P A G I N A S U C C E S S I VA
  • 3. LICLINIC PO Il Periodico O I BERTO DI ROMA TORNA AL SOMMARIO UM PRIMO PIANO Il Centro di Rianimazione: una realtà all’avanguardia Tra i primi al mondo, dal 1963 il Policlinico Umberto I ospita la struttura che risponde a esigenze che da sole costituiscono più di un quinto della spesa ospedaliera. Da allora nuovi scenari hanno ri- chiesto nuove tecnologie e nuove competenze: domande alle quali il Centro continua a rispondere prontamente. Inaugurato nel lontano 1963, il sto recentemente si pone una grande attenzio- Centro di Rianimazione del Poli- ne sull’appropriatezza delle cure, definite in clinico Umberto I di Roma è pro- tal modo quando i benefici da essa prodotti babilmente il più antico Centro eccedono i costi o le conseguenze negative. Il Centro di Rianimazione del italiano della disciplina ed uno dei primi al Il Centro di Rianimazione del Policlinico ha Policlinico Umberto I, diretto mondo. In realtà, per collocare cronologica- avuto fin dalla sua apertura un indirizzo ge- dal prof. Paolo Pietropaoli, dopo mente l’inizio della moderna terapia intensiva, nerale e si è sempre preso cura dei pazienti in i recenti lavori di aggiornamento si fa di solito riferimento all’epidemia di po- condizione critica come conseguenza delle più strutturale liomielite del 1952 avvenuta a Copenhagen, varie etiologie. Durante i primi anni di attività ma ci sono voluti altri dieci anni per centra- la casistica era rappresentata prevalentemente lizzare in un unico ambiente i Centri di Ria- da soggetti con insufficienza cardiorespirato- nimazione e i malati critici, bisognosi di cure ria per cause tra le più disparate, tra le quali e assistenze intensive. Durante questi 44 anni molti casi d’intossicazioni acute, molto fre- la medicina ha segnato importanti progressi quenti in tale periodo, e di Blocco A-V (atrio- e contemporaneamente le Terapie Intensive ventricolare) che sono stati lo stimolo alla co- hanno dovuto fronteggiare condizioni clini- stituzione dei primi centri specifici di livello che sempre più complesse. Nel corso degli nazionale, come i CAV (Centro Anti Veleni) ultimi anni, con l’evoluzione della Medicina o i CESC (Centro Elettrostimolazione Car- degli stati critici, è stato ritenuto necessario diaca). Le modificazioni sociali e le conquiste rendere autonome le Terapie Intensive, post- scientifiche intervenute hanno prodotto del- Neurochirurgiche e post-Trapianto, anch’es- le variazioni non soltanto nella vita civile ma se iniziate nella Rianimazione Generale. Nel anche nelle patologie attualmente trattate nel corso di oltre un quarantennio queste cure Centro di Rianimazione. L’aumento della vita e assistenze sono divenute più complesse e media, insieme ad una tecnologia diagnostica sofisticate e rappresentano una consistente e terapeutica più sofisticata hanno contribuito frazione (più del 20%) dell’intera spesa ospe- insieme alla necessità e alla possibilità di in- daliera. Pertanto in ogni parte del mondo le tervenire su soggetti più anziani, con ridotte amministrazioni monitorizzano con estrema riserve funzionali, quindi più compromessi di attenzione quest’attività con l’obiettivo di ra- quanto non lo fossero in passato. I Centri di zionalizzare il rapporto dei costi con i benefici. Rianimazione, dal canto loro, hanno dovuto Numerosi studi epidemiologici hanno messo prendersi cura di soggetti affetti da molteplici in evidenza che una gran parte delle cure – e insufficienze d’organo, bisognosi di controlli quindi dei costi – viene consumata durante gli continui di numerosi parametri la cui gestione ultimi giorni e mesi di vita, ovvero in quelle si avvale di prese d’atto e d’intervento in tem- condizioni definite “senza speranza”. Per que- po reale con il supporto sempre più intenso 3 PAG I N A P R E C E D E N T E • P A G I N A S U C C E S S I VA
  • 4. LICLINIC PO Il Periodico O I BERTO DI ROMA TORNA AL SOMMARIO UM PRIMO PIANO dell’informatica. Il Centro di Rianimazione presentato dai pazienti all’ingresso in reparto del Policlinico Umberto I, oggetto recente- mette in evidenza che il tasso di mortalità atte- mente di importanti lavori di aggiornamento sa per quei livelli di compromissione è sempre strutturale, possiede i più avanzati requisiti più elevato di quello osservato. Considerando tecnologici oggi disponibili che, accanto alla che la composizione della casistica è coerente professionalità del personale, medico ed infer- all’attività clinica dell’Azien- mieristico, consentono livelli di attività e risul- da e al suo bacino d’utenza, tati lusinghieri. Le attività del Centro vengono non è ipotizzabile che possa- inoltre costantemente monitorate da una serie no verificarsi importanti va- di telecamere a circuito chiuso che permetto- riazioni etiologiche o demo- no repentini interventi in caso di emergenza. grafiche nel prossimo futuro. Confrontando le casistiche trattate dal Centro Tuttavia, poiché i pazienti negli anni 2005 e 2006 (vedi tabelle), si os- provenienti dalle divisioni serva che le differenze riguardano soprattutto di medicina generale o spe- il volume di attività che deriva dalla diversa cialistica presentano fin dal- consistenza del personale di assistenza nei due l’inizio un livello di gravità anni, mentre non sono significativamente di- maggiore di quelli ricoverati per altre ragioni Un sistema di telecamere a circuito versi l’età media e l’indice di gravità delle due e di conseguenza anche un tasso di mortalità chiuso monitorizza costantentemente casistiche. La degenza media è contenuta in 7- più elevato (sempre più basso di quello atteso le attività del Centro di Rianimazione, permettendo interventi 8 giornate e naturalmente si articola in un ran- ma con un margine di miglioramento inferio- tempestivi in casi di emergenza ge diversificato in rapporto alla causa che ha re rispetto agli altri raggruppamenti) sembra motivato il ricovero: più breve dopo chirurgia ragionevole ipotizzare che un più precoce d’elezione e più lunga dopo un traumatismo. trasferimento di questi verso la Rianimazione La mortalità media nelle due annate è attorno possa contribuire a migliorare ulteriormente i al 25%, ovvero un caso ogni quattro ricoveri, risultati osservati e quindi a ridurre il rapporto ma un’analisi comparativa del livello di gravità costi-benefici. CASISTICA 2005 n. casi Età media SAPS II* Deg. Media % Mort. % Mort. Attesa Totale 482 63,71 (±16,68) 43,26 (±20,92) 8,74 (±12,83) 27,39% 31,09% RICOVERO A SEGUITO DI: Chirugia d’elezione 177 66,64 (±14,41) 29,12 (±13,85) 2,69 (±5,40) 6,21% 9,78% Chirurgia d’urgenza 52 68,62 (±13,61) 51,71(±18,17) 10,19 (±14,72) 32,69% 50,03% Traumi 54 44,43 (±19,99) 38,78 (±15,26) 16,44 (±15,37) 12,96% 22,58% Altro 199 65,05 (±14,83) 54,84 (±20,18) 11,66 (±14,04) 48,74% 57,18% CASISTICA 2006 n. casi Età media SAPS II* Deg. Media % Mort. % Mort. Attesa Totale 565 61,11 (±18,74) 40,77 (±22,65) 7 (±12,11) 22,30% 26,17% RICOVERO A SEGUITO DI: Chirugia d’elezione 245 64,8 (±16,39) 28,36 (±15,80) 2,36 (±4,18) 6,12% 9,08% Chirugia d’urgenza 65 62,02 (±18,66) 52,38 (±22,76) 7 (±8,34) 32,31% 51,58% Traumi 66 41,7 (±19,69) 37,88 (±15,97) 16,88 (±21,75) 10,61% 21,06 Altro 189 62,82 (±17,27) 54,02 (±22,93) 9,57 (±12,70) 43,91% 55,36% *SAPS II: Simplified Acute Physiology Score: rappresenta il grado di compromissione delle condizioni cliniche del paziente. 4 PAG I N A P R E C E D E N T E • P A G I N A S U C C E S S I VA
  • 5. LICLINIC PO Il Periodico O I BERTO DI ROMA TORNA AL SOMMARIO UM RICERCA E CURA Riabilitazione all’Umberto I: il Reparto che mancava Due palestre con le migliori attrezzature e una sala per la terapia occupazionale, per aiutare i pazienti a riprendere confidenza con i gesti e le abitudini quotidiane subito dopo la fase acuta. La struttura, che ora dispone di 12 posti letto, entrerà a pieno regime a luglio, con una dotazione comples- siva di 24 letti. Un’unica struttura dove psichiatra Philippe Pinel introdusse questo coesistono degenza e te- metodo. “Il lavoro manuale – scriveva Pinel clicca sull’immagine per avviare il filmato rapia riabilitativa, per ga- - eseguito in modo rigoroso, rappresenta il Da sinistra: il prof. Vincenzo rantire la continuità assistenziale e un più metodo più efficace per migliorare il morale Maria Saraceni e il prof. Valter rapido inserimento del paziente nella vita e la disciplina”. Santilli, direttori del nuovo sociale. Questo il vero punto di forza del “Il primo intento del nuovo reparto – spie- reparto di Medicina Fisica e nuovo reparto di Medicina Fisica e Riabili- ga il prof. Santilli, Responsabile dell’Unità Riabilitativa, insieme al prof. Ciro Villani, responsabile dell’Unità tativa, diretto dal prof. Valter Santilli e dal Operativa Complessa (UOC) di Medicina Operativa Complessa di Ortopedia prof. Vincenzo Maria Saraceni. La struttu- Fisica e Riabilitativa B dell’Umberto I - è e Traumatologia B del Policlinico ra dispone attualmente di 12 posti letto che innanzitutto quello di dare la possibilità al Umberto I diventeranno il doppio entro il mese di lu- Policlinico di riabilitare nella stessa struttu- glio. La presenza di due palestre, attrezzate ra ospedaliera quei pazienti che, dopo aver di diversi presidi e ausili ortopedici (letto di subito un intervento delicato e magari aver Bobath, step system, vibra-power, laser, ma- da poco lasciato la terapia intensiva, dovreb- gneto ed ultrasuoni terapy, cicloergometro, bero poi affrontare anche il disagio di essere etc.) permetterà al terapista di seguire con as- trasferiti all’esterno. Si tratta in molti casi di siduità i pazienti e scegliere, per ogni singolo pazienti che necessiterebbero di una terapia soggetto, quegli atti terapeutici riabilitativi riabilitativa il prima possibile. Un problema specifici, utili ad un suo rapido reinserimen- questo che il Policlinico ha avuto per molto to nella vita quotidiana. Il cuore del reparto tempo e che finalmente questo nuovo reparto è però costituito dalla sala della “terapia oc- ha risolto. Si tratta inoltre di un’importante cupazionale” (o anche ergoterapia o occupa- opportunità per una regione come il Lazio, tional therapy), una struttura che ripropone che ha già una notevole disponibilità di po- le caratteristiche di un ambiente familiare ca- sti letto nel circuito privato ma che è anco- salingo (letto, cucina, bagno, etc.) e che abi- ra piuttosto deficitaria per quanto riguarda tua il paziente, affetto da malattie e disordini quello pubblico dei grandi ospedali”. fisici e psichici, sia con disabilità temporanee Poiché al Policlinico Umberto I trovano sede che permanenti, ad acquisire nuovamente ben due Scuole di Specializzazione in Medi- dimestichezza con i gesti e le abitudini di cina Fisica e Riabilitativa (per le quali sono tutti i giorni. Tale disciplina nasce negli Stati in corso, a livello nazionale, le procedure di Uniti alla fine della prima guerra mondiale, accreditamento) questo nuovo reparto con- ma le sue origini risalgono al 1700 quando lo sentirà, ai futuri fisiatri, di acquisire le com- 5 PAG I N A P R E C E D E N T E • P A G I N A S U C C E S S I VA
  • 6. LICLINIC PO Il Periodico O I BERTO DI ROMA TORNA AL SOMMARIO UM RICERCA E CURA petenze specifiche dell’attività riabilitativa. individuati gli strumenti che sostituiscano L’Umberto I, inoltre, in quanto Policlinico quel deficit funzionale che ha il paziente e in Universitario, offre i Corsi di Laurea per questo consiste la “terapia occupazionale”. Il Fisioterapisti e Terapisti Occupazionali e il nuovo reparto consentirà inoltre di lavorare Corso di Laurea Specialistica per il biennio in équipe dando la possibilità, ai singoli spe- successivo al triennio delle lauree brevi per le cialisti, di confrontarsi continuamente con le professioni sanitarie della riabilitazione. L’in- diverse professionalità mediche e di applicare tera offerta formativa risulterebbe riduttiva e sviluppare metodologie senza uno specifico reparto di riabilitazione di recupero all’avanguar- dove mettere in pratica ciò che si è acquisito a dia. livello teorico. “Un grande Policlinico come “È un momento impor- l’Umberto I – sottolinea infatti il prof. Sara- tante per il nostro Dipar- ceni, Responsabile della UOC di Medicina timento di Ortopedia e Fisica e Riabilitativa A dell’Umberto I - non Riabilitazione – aggiunge poteva non avere una Degenza Riabilitati- il prof. Ciro Villani, Re- va, non soltanto per la risposta assistenziale sponsabile della UOC di che dobbiamo dare ai pazienti ma anche per Ortopedia e Traumato- gli aspetti legati alla didattica e alla ricerca logia B dell’Umberto I in medicina riabilitativa. Inoltre è bene che - perché la disciplina di clicca sull’immagine per accedere alla photogallery un paziente, che è stato trattato nella nostra medicina riabilitativa è struttura dal punto di vista ortopedico, pro- nata proprio qui a Roma e proprio in questo Personale sanitario dell’Umberto I segua la terapia riabilitativa nel medesimo Dipartimento, allora Istituto, che tuttavia intervenuto all’inaugurazione del nuovo ambiente ospedaliero. La riabilitazione è fino ad oggi non aveva mai avuto un reparto reparto, che rappresenta un’importante opportunità non solo per la cura pazienti innanzitutto “presa in carico del paziente”, dedicato. È importante per il turn-over dei ma anche per quanto riguarda la in maniera globale, non soltanto in rapporto malati perché d’ora in avanti sarà possibile formazione e la ricerca nell’ambito della al suo bisogno assistenziale e clinico ma an- trasferire in pochi giorni il paziente chirur- medicina riabilitativa che alla sua necessità di recuperare le proprie gico in un ambiente riabilitativo, cosa inve- capacità di relazione sociale. Personalmente ce molto difficoltosa da realizzare con una sono convinto che il poter trasferire il pa- struttura esterna. Viene così attuata una con- ziente nel nostro reparto subito dopo la fase tinuità di trattamento e il raggiungimento acuta - e quindi farcene carico per tutte le dell’end point del percorso terapeutico potrà sue necessità (cliniche, fisiche, psicologiche avvenire con risultati più rapidi e probabil- e sociali) - abbia anche grande significato dal mente migliori. Per noi l’end point, come punto di vista etico”. risultato finale di qualsiasi terapia, è sempre Dopo un intervento delicato o una lunga il reinserimento del soggetto nel proprio am- terapia farmacologia, il malato deve infatti biente lavorativo e familiare. Per questo è fon- poter tornare alla propria vita quotidiana e damentale la “continuità” anche dal punto di ciò significa dover mettere in atto tutta una vista dell’interlocutore del paziente; passare da serie di “comportamenti”. una struttura all’altra, infatti, comporta anche Non si tratta soltanto di parametri biologici, l’ansia di dover cambiare ambiente e sentirsi al- che sono invece l’oggetto esclusivo di altre lontanato dal personale sanitario che lo aveva discipline cliniche. Qui i professionisti si oc- in cura fino quel momento. I contatti umani, cupano soprattutto di “comportamenti”: il ribadisco, sono essenziali per una terapia di ria- paziente deve cioè re-imparare ad utilizzare bilitazione efficace. D’altra parte gli studenti la propria cucina, re-imparare a muoversi nel avranno adesso la possibilità di seguire il pazien- proprio appartamento. Deve inoltre ripren- te anche dopo l’intervento, potranno capire se dere i rapporti con le persone e tutto questo l’operazione è andata a buon fine, seguire l’evol- può essere complicato se si ha una disabi- versi della situazione e studiare l’efficacia di uno lità. Quando questo non è possibile vanno specifico trattamento post-operatorio”. 6 PAG I N A P R E C E D E N T E • P A G I N A S U C C E S S I VA
  • 7. LICLINIC PO Il Periodico O I BERTO DI ROMA TORNA AL SOMMARIO UM APPROFONDIMENTI Dimmi come mangi (e bevi) e ti dirò chi sei: i giovani e la dieta mediterranea Due bicchieri e mezzo di vino al giorno uniti alla dieta medi- terranea come “elisir” della salute. Lo dicono medici ed esperti di vini ad un convegno che si è svolto all’Umberto I che trat- tava il problema delle cattive abitudini alimentari nei giovani d’oggi. Il timballo di maccheroni servi- “fai da te”, che possono portare ad un calo to da tre servitori su un vassoio ponderale ma vengono meno le corrette abi- d’argento, durante il pranzo tudini alimentari che stanno alla base di una Il dott. Martino Massimiliano Trapani, dato dal Principe di Salina, nel famoso “Gat- dieta bilanciata. Il termine dieta viene dal Consigliere d’ Amministrazione topardo” di Tomasi di Lampedusa, è uno dei greco “diaita”, “modo di vivere”, non signi- della Sapienza, Università di primi piatti più celebri nella letteratura ita- fica restrizione alimentare. Una dieta equi- Roma, intervenuto al convegno su liana. L’oro brunito dell’involucro, una sorta librata prevede un buon apporto di frutta e “Alimentazione dei giovani studenti: di glassa, il profumo di zucchero e cannella verdure (almeno 5 porzioni nell’arco della il ruolo fondamentale della dieta che si sprigiona, il vapore carico di aromi: giornata) e una riduzione di zuccheri e dolci mediterranea” squarciando la crosta si intravedono fegatini e di succhi di frutta. Evitare le carni grasse di pollo, uova sode, prosciutto, tartufi. Tutti e i salumi, le margarine, che aumentano il i commensali dimenticano le buone maniere colesterolo, usare il buon olio extra vergine, per lanciarsi sul prelibato pasto, assaporando abbondiamo in cereali il pesce, anche surge- i sapori di una dieta che più mediterranea lato (quello azzurro contiene i preziosi grassi non si può. E proprio di dieta mediterranea insaturi omega 3 in quantità anche superiore hanno parlato medici ed esperti enologi du- che quello bianco!), i legumi, ricchi di fer- rante il convegno che si è svolto all’Umber- ro, il latte. Poco sale, niente fritti a favore to I, il 18 aprile scorso: “Alimentazione dei della cucina a vapore, al forno, al cartoccio giovani studenti: il ruolo fondamentale del- e beviamo molta acqua… senza disdegnare la dieta mediterranea”. I ritmi della società il vino! Giuseppe Trapani, gastroenterologo moderna hanno trasformato il pranzo in un ed enologo, probabilmente consiglierebbe momento fugace e si diffonde soprattutto tra “un buon rosso sui 12 gradi, due bicchieri i giovani, il bindgedrinking (baldoria-beven- e mezzo al giorno, durante i pasti e non pri- do). Il pranzo è una pausa pasto, durante la ma dei 18 anni, a sviluppo inoltrato”. Ma quale si continua a parlare di lavoro, non è la tendenza che preoccupa maggiormen- un momento produttivo. Sempre più diffuso te è l’abuso di alcool tra i giovani. “Si sta il fuori pasto (patatine, snack al cioccolato, diffondendo una vera e propria cultura del pizzette) e il pasto “light”, con un ridotto con- bindgedrinking, cioè fare baldoria bevendo tenuto di lipidi, le carni magre, e si riduce il - dice il dott. Martino Massimiliano Trapa- consumo di frutta e verdura. Abitudine tut- ni, Consigliere d’Amministrazione della Sa- ta americana che ha portato alla “globesità”, pienza, Università di Roma - ma l’uso scon- quando in altri paesi si ripropone la nostra siderato di alcolici può provocare patologie dieta mediterranea: un occhio alla bilancia come la cirrosi, oltre ad essere un pericolo ma soprattutto alla salute. In Italia, una per- per gli altri, quando questi ragazzi si metto- sona su 10 è obesa; molti ricorrono a diete no al volante”. 7 PAG I N A P R E C E D E N T E • P A G I N A S U C C E S S I VA
  • 8. LICLINIC PO Il Periodico O I BERTO DI ROMA TORNA AL SOMMARIO UM RELAZIONIAMOCI “Grazie a loro ho ancora mio marito accanto” Pubblichiamo la lettera di Flavia Fontanesi, pervenuta in re- dazione. Il racconto di una notte come tante al Policlinico Umberto I, la storia di un dottore, del suo staff e di una strut- tura pronta alle emergenze. Un caso di buona sanità. Si può pensare alla sorte, al destino, al fato. Salvati, coadiuvato da una Capire perché qualcosa di straordinario valida équipe medica ed accada o meno, cercarne le cause e le mo- infermieristica. Determi- tivazioni, provare a darsi una spiegazione nante la presenza dell’anestesista dott. Ric- L’ingresso del Pronto Soccorso sul perché in quel dato luogo, in quel dato cardo Bellucci, che non ho più avuto il pia- del Policlinico Umberto I momento, qualcosa che pensavamo impen- cere di incontrare ma al quale desidero far sabile è infine successo davvero. Tutti noi giungere i miei più sinceri ringraziamenti, cerchiamo risposte a queste domande, chi così come è stato fondamentale nel decor- Editore: nelle proprie radici, chi nella fede religiosa so post-operatorio l’operato professionale e Azienda Policlinico Umberto I o nelle convinzioni culturali. puntuale dello staff del Centro di Rianima- Rappresentante Legale: Flavia Fontanesi, la moglie dell’uomo sul zione e della prof.ssa Monica Rocco. Dr. Ubaldo Montaguti quale si è accanita la sorte il 31 gennaio Dopo quattro giorni mio marito ha lascia- Direzione e redazione: tel. 06/499.77071-79418 scorso, non cerca motivazioni trascenden- to la Rianimazione ed è stato trasferito al fax 06/499.77670-79419 tali per farsi una ragione dello sfortunato IV padiglione. Anche lì il personale si è di- Direttore Responsabile: caso del marito. Lo espone, così com’è, ce mostrato davvero qualificato, ma è soprag- Manuela Astrologo lo racconta perché vuole dire “grazie” agli giunta una pancreatite acuta: anche questa Resp.le Coordinatore Editoriale: Maria Grazia Panasci eroi di ogni giorno, quelli in prima linea volta il prof. Salvati è intervenuto immedia- Redazione: dei quali nessuno parla, e rompe gli schemi tamente, e il suo intervento ha scongiurato Luisa Dimengo Santarelli, per dire che esiste anche la Buona Sanità. ancora una volta il peggio. Anna Mancia, Roberta Manfredini, “Il 31 gennaio mio marito, Augusto Bac- Tutta la mia fiducia al prof. Salvati, stima e Massimiliano Talucci ci, è stato trasportato d’urgenza dal Pronto riconoscenza sotto il profilo professionale, Realizzazione Editoriale Soccorso dell’Ospedale Fatebenefratelli al morale, umano, aspetti che ritengo fon- e progetto grafico: Policlinico Umberto I di Roma: aneurisma damentali per sostenere i pazienti affinché Mediawork s.r.l. Stampa: dell’aorta addominale ed emorragia in atto. possano riprendersi fisicamente e moral- Tipografia Menna Contrariamente alle critiche mosse di so- mente. vente verso le strutture sanitarie pubbliche, Adesso che siamo tornati a casa non pote- Registrazione presso il Tribunale di Roma n. di Prot. 58 devo riconoscere l’assoluta tempestività e vo esimermi dallo scrivere e inviare questa del 14/02/2008. attenzione posta in atto nel nostro caso. lettera, perché è giusta la critica o la pena- ANNO II /N.5 Al nostro arrivo al Policlinico Umberto I il lizzazione di chi viene meno all’etica pro- prof. Bruno Salvati, tutto il suo staff e la fessionale in ogni suo aspetto, ma è ancora sala operatoria erano già pronti per l’inter- più giusto gratificare medici e infermieri vento, per affrontare una battaglia che sem- che credono nella loro missione e agiscono brava quasi persa. responsabilmente ogni giorno per salvare Mio marito, dopo otto interminabili ore vite umane. Grazie a loro, oggi, posso con- di sala operatoria, è uscito, vivo, grazie al tinuare a vivere la mia vita accanto a mio magistrale intervento eseguito dal prof. marito”. 8 PAG I N A P R E C E D E N T E