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SISTRI

UNA STORIA DEI NOSTRI
       TEMPI



                 sergio benassai
INDICE


Dedica ed introduzione


1. PREMESSA


2. LA TRACCIABILITA’ DEI RIFIUTI

  2.1 Il brevetto ANPA
  2.2 Il progetto Sirenetta
  2.3 Telematica e trasporti
  2.4 I primi passi verso il SISTRI, stanziamenti e segreti
  2.5 Gli operatori interessati
  2.6 Cambio del governo
  2.7 Intanto la Selex ….
  2.8 Il progetto SITRA
  2.9 Nunzio vobis gaudium magnum: habebitis SISTRI
  2.10 E Selex naturalmente si dà da fare
  2.11 E il SISTRI arriva


3. IL PRIMO ANNO DEL SISTRI

  3.1   Prima proroga e ricorso al TAR
  3.2   Verso la seconda proroga
  3.3   Ancora il SITRA
  3.4   Indagini giudiziarie e squadre di calcio
  3.5   Piattaforma telematica per merci pericolose
  3.6   Terza proroga e sanzioni
  3.7   Quarta proroga


4. E SIAMO AL 2011

  4.1   TAR, click-day e quinta proroga
  4.2   Inchieste giudiziarie e sesta proroga
  4.3   Ma che bel paradosso !
  4.4   Verso il caos


5. IL CAOS

  5.1 Abrogazione del SISTRI …..
  5.2 … anzi, no ! Settima proroga
  5.3 Nel frattempo …
  5.4 La Commissione
5.5 Rimozione del segreto, nuovi test e nuove grane
  5.6 Un aggiornamento sul ricorso al TAR


6. NUOVO GOVERNO

  6.1 Il caos continua
  6.2 Richiesta risarcimento
  6.3 Regalo per Capodanno: ottava proroga


7. ANNO 2012

  7.1 Errare humanum est, perseverare autem diabolicum
  7.2 Il Parlamento discute
  7.3 Il SISTRI vince un premio !
  7.4 Parlamento, Regione Lombardia e Governo
  7.5 Proroga, proroga !
  7.6 Parla la Selex: segreto ? No !
  7.7 Non pagare
  7.8 Aggiornamenti
  7.9 Ma il Parlamento non è convinto …
  7.10 … e neppure le Regioni
  7.11 Il Ministero prende tempo
  7.12 Adesso è tutto chiaro … o no ?
  7.13 Parlano tutti
  7.14 … e non smettono di parlare e discutere, ma ancora non si decide !
  7.15 Ancora Selex, Eldim Security Abruzzo Engineering
  7.16 Rinviare (rivedere) il SISTRI !
  7.17 E adesso parla Stornelli
  7.18 Arriva l’OBU


8. ADDIO SISTRI ?

  8.1 Sembra di sì
  8.2 Ma c’è chi non ci sta
  8.3 Ed ecco il decreto-legge !
  8.4 Il futuro


9. UNA STORIA … ITALIANA: PERCHÉ …..

  9.1 Lo spreco
  9.2 Intrecci perversi
  9.3 Decadenza culturale
  9.4 Il distacco della politica dal paese
  9.5 Lamenti senza proposte
  9.6 Anche il terzo potere e il quarto potere sono italiani
Dedica ed introduzione




Questa “storia” è dedicata a tutte/i quelle/gli operatrici/ori del settore rifiuti che hanno sofferto, e
non poco, per cercare di far fronte a questo grande “disastro” che è il SISTRI.



La vicenda SISTRI è molto complessa e quindi questa “storia” avrà sicuramente dimenticato
qualche aspetto importante.



Questa storia si conclude con il capitolo “Una storia … italiana: perché …..”
Penso infatti che la storia del SISTRI sia solo una delle tante epifanie dei problemi che gravano da
tempo sul nostro paese.
E naturalmente la speranza e l’augurio è che, come si diceva una volta, la storia sia maestra di vita e
che da tale insegnamento nasca la volontà di cambiare, tenendo conto, come penso da tempo, che
siamo in una fase di cambiamento epocale, di crisi generale della cultura occidentale, e che,
comunque, il nostro paese ha urgente bisogno di un rinnovamento che solo un nuovo impegno
culturale, politico, sociale, tecnico e scientifico (soprattutto da parte delle nuove generazioni) potrà
garantire.



Buon lavoro a tutte/i
1. PREMESSA

La gestione dei rifiuti è da molto tempo, e giustamente, oggetto di grande attenzione da parte della
pubblica opinione e delle istituzioni e, di conseguenza, è da tempo oggetto di numerose proposte ed
iniziative, normative e gestionali, volte a renderla più efficace.




In questo quadro naturalmente è di grande importanza l’attività di controllo, volta ad assicurare che
ogni fase della gestione venga svolta in maniera corretta.

Elementi fondamentali per poter esercitare efficacemente un’attività di controllo sono costituiti dai
documenti sui quali sono riportati i dati rilevanti al fine di identificare le caratteristiche dei rifiuti,
le quantità, le responsabilità dei diversi operatori, le modalità di gestione.

Data la sempre crescente disponibilità ed affermazione (come strumento ormai indispensabile) delle
tecnologie informatiche, naturalmente anche il settore rifiuti non poteva non fare i conti con queste
nuove tecnologie e non poteva quindi sottrarsi all’idea che l’insieme delle informazioni richieste al
fine di garantire un efficace controllo sulla corretta gestione dei rifiuti dovesse essere gestito
attraverso strumenti informatici.




Naturalmente non va sottovalutato il fatto che l’adozione di sistemi informatici non è di per sé
garanzia di una più efficace azione di controllo.

A tale proposito non vanno trascurati i seguenti aspetti:
- la sostituzione di una documentazione cartacea con un supporto informatico è efficace solo se,
oltre ovviamente a garantire almeno lo stesso livello di informazione, il sistema informatico è
progettato in modo tale da non creare oneri particolarmente gravosi (in termini gestionali,
economici, formativi, ecc.) per gli operatori
- il sistema informatico in genere non è di per sé in grado di garantire controlli nel caso che tali
controlli non fossero già effettuabili in presenza di documentazione cartacea (dovrebbe essere
abbastanza evidente che le ecomafie, che ovviamente si guardano bene dall’adempiere agli obblighi
documentali sotto forma cartacea, non saranno certo indotte a documentare le loro attività illecite
sotto forma informatica)
- un sistema informatico per la gestione dei rifiuti dovrebbe tener conto della contemporanea (o
prevista) presenza di altri sistemi informatici che incidano sulla gestione dei rifiuti (è questo il caso
ad esempio dei sistemi informatici volti a controllare il trasporto stradale di merci).

Non si può comunque eludere il problema della informatizzazione.
2. LA TRACCIABILITÀ DEI RIFIUTI


2.1 Il brevetto ANPA

Non si può non ricordare come, già il 4 luglio 2000, l’ANPA (l’Agenzia nazionale per la protezione
dell’ambiente) avesse depositato la richiesta di un brevetto per un Sistema e metodo per la
gestione ed il controllo di dati relativi al trattamento di materiale, in particolare rifiuti, che
venne registrato il 26 marzo 2003 col codice




                                             0001315952




Il sistema, denominato Check-Rif, progettato da Massimo Bagatti, un ingegnere dell’ANPA,
prevedeva la consegna agli operatori del settore rifiuti di smart-card dedicate (Rif-card) e di
appositi apparecchi (Rif-Mat)
Il produttore dei rifiuti avrebbe consegnato la propria Rif-card al trasportatore, che la avrebbe
inserita nel suo Rif-Mat (il Rif-Mat avrebbe letto i dati contenuti nelle Rif-card quali: produttore,
luogo di produzione, data e ora, trasportatore, tipo e targa del veicolo, ecc.).
Il Rif-Mat, tramite collegamento Gsm con la Centrale Operativa dell'ANPA, avrebbe effettuato la
verifica dell'abilitazione al ritiro di quella tipologia e quantità di rifiuto, richiedendo quindi i dati
dell'impianto di conferimento (ragione sociale, indirizzo, ecc.).
Il Rif-Mat avrebbe trasmesso i dati alla Centrale operativa e, una volta ricevuta l'abilitazione,
rilasciato una ricevuta al produttore e un’altra ricevuta che avrebbe costituito il documento di
trasporto.
Giunto all'impianto di recupero o smaltimento, il trasportatore avrebbe consegnato la propria Rif-
card al gestore dell’impianto, che la avrebbe inserita nel proprio Rif-Mat, che a sua volta avrebbe
inviato i dati alla Centrale operativa e rilasciato due ricevute, una per il trasportatore e una per il
gestore dell'impianto

Questo brevetto comunque cadde nel nulla.

Ma non fu questa l’unica iniziativa intrapresa in Italia prima del SISTRI.


2.2 Il progetto Sirenetta

Con ordinanza del 30 novembre 2000 il Commissario all’emergenza rifiuti in Campania lanciò il
progetto Sirenetta (Sistema informativo regionale. Emergenza rifiuti - Network e Tecnologia
ambientale).
Il progetto venne aggiudicato il 21 settembre 2001 al raggruppamento temporaneo d'imprese
costituito da Enterprise Digital Architects Ericsson SpA, Daelit srl e Cid Software studio srl, con un
investimento iniziale di oltre 8 milioni di euro. Secondo le previsioni doveva (grazie a scatole nere
installate sui veicoli ed un sistema satellitare) ricostruire i percorsi dei camion di rifiuti, segnalare
deviazioni, scoprire posti proibiti di carico e scarico, coinvolgendo a tale scopo 1060 automezzi e
60 siti di stoccaggio.
Nel 2005 però solo 510 automezzi e 8 siti fissi risultavano coinvolti.
A ottobre 2007 la Enterprise fu dichiarata fallita e messa in liquidazione; la conseguenza fu lo
scioglimento del raggruppamento d'imprese e la fine (provvisoria) del progetto Sirenetta.


2.3 Telematica e trasporti

Naturalmente l’adozione di sistemi informatizzati per il controllo di certe attività non era specifica
del mondo dei rifiuti.
Infatti già da tempo erano in atto iniziative in tal senso nel campo dei trasporti e, in particolare, nel
campo del trasporto di merci pericolose, nelle quali erano impegnate le istituzioni (Ministero dei
trasporti), le università, le agenzie come l’ASI.

Ad esempio, l’ASI (Agenzia Spaziale Italiana), aveva avviato nel 2004 il Progetto DANGER -
Macro Progetto Applicativo “Sicurezza nel Trasporto delle Merci Pericolose”. DANGER costituiva
un set completo di strumenti a supporto del trasporto di merci pericolose lungo tutta la fase del
trasporto, incluso il supporto alla gestione delle emergenze. Il sistema DANGER era basato sulle
tecnologie GNSS ed in particolare sull’uso di Galileo e EGNOS/GPS, e (secondo l’ASI) definiva
un sistema di comunicazioni inter-veicolari innovative, fondamentali a garantire sostenibilità
economica del sistema, condizione necessaria per un suo utilizzo a livello nazionale.
Su tale linea, alla fine del 2007, venne firmata un’intesa fra il Ministro dei trasporti, Alessandro
Bianchi, ed il Presidente dell’ASI, Giovanni Fabrizio Bignami, per una collaborazione che avrebbe
portato a sviluppare nuove applicazioni e servizi satellitari basati sui sistemi EGNOS e Galileo. In
particolare sarebbe stato dato nuovo slancio a quattro progetti preliminari già intrapresi dall’ASI, tra
i quali quello per la sicurezza nel trasporto merci pericolose.




Altre attività rilevanti sono state svolte da UIRNet S.p.A., società degli Interporti.
Il 28 dicembre 2006, UIRNet S.p.A stipulò con il Ministero dei trasporti una convenzione per la
progettazione, la realizzazione e l'esercizio di una piattaforma hardware e software localizzata,
aperta e modulare, in grado di integrare fornitori di servizi e contenuti orientati alla gestione dei
processi logistici e del trasporto merci: l’aspetto tecnologico era curato dal Raggruppamento
Tecnologico d'Imprese costituito da Elsag Datamat S.p.A, Telespazio S.p.A e Autostrade per l'Italia
S.p.A.
2.4 I primi passi verso il SISTRI, stanziamenti e segreti

      Nel settembre 2006 il senatore Turroni, consulente del Ministero dell’ambiente, convoca la Selex
      Management SpA, società del gruppo Finmeccanica, per discutere su un progetto di tracciabilità di
      rifiuti.1

      Nel frattempo, con la legge 296/2006, vengono stanziati 5 milioni di euro per realizzare un sistema
      integrato per il controllo e la tracciabilità dei rifiuti

                             Al comma 1116 dell’articolo 1 della legge 296/2006 viene stabilito:
27 dicembre 2006:            Per l'anno 2007 una quota non inferiore a 5 milioni di euro delle risorse del Fondo unico
pubblicazione del            investimenti per la difesa del suolo e tutela ambientale del Ministero dell'ambiente e della
Supplemento Ordinario        tutela del territorio e del mare … e' riservata in sede di riparto alla realizzazione di un sistema
n. 244 alla Gazzetta         integrato per il controllo e la tracciabilita' dei rifiuti, in funzione della sicurezza nazionale ed
Ufficiale n. 299             in rapporto all'esigenza di prevenzione e repressione dei gravi fenomeni di criminalita'
                             organizzata nell'ambito dello smaltimento illecito dei rifiuti.




      Il sistema viene comunque considerato di importanza strategica e degno di “essere posto al sicuro”.
      Infatti il 17 febbraio 2007, con un decreto del Ministero dell’ambiente, viene apposto il segreto di
      stato2 al SSTR (sistema sicuro tracciabilità rifiuti).




      La ragione dell’apposizione del segreto di stato non sta tanto nella necessità (prevista dall’articolo
      12 della legge 801/1977) di evitare che si possa recar danno alla integrità dello stato democratico,
      ecc., ma (come previsto dall’articolo 17 del DLgs 163/2006) nella possibilità, per i contratti relativi
      ad attività protette da segreto di stato, di essere eseguiti in deroga alle disposizioni relative alla
      pubblicità delle procedure di affidamento dei contratti pubblici, a condizione che i contratti siano
      eseguiti da operatori economici in possesso dell'abilitazione di sicurezza, a seguito di gara
      informale a cui siano invitati almeno cinque operatori economici (se sussistono in tale numero
      soggetti qualificati in relazione all'oggetto del contratto e sempre che la negoziazione con più di un
      operatore economico sia compatibile con le esigenze di segretezza)1.

      E l’operatore economico prescelto (non risulta che siano stati interpellati altri operatori) per
      presentare un progetto è la Selex Management SpA, società del gruppo Finmeccanica.




      1
          Vedi dichiarazioni di Stornelli al punto 7.17
      2
          Il segreto verrà rimosso dal ministro Prestigiacomo nell’ottobre 2011 (vedi al punto 5.5)
2.5 Gli operatori interessati

      Nel 2008, con il DLgs 4/2008, vengono definiti i soggetti che dovranno assoggettarsi al nuovo
      sistema informatico.

29 gennaio 2008:          Al comma 24 dell’articolo 2 del DLgs 4/2008 viene stabilito, modificando l’articolo 189 del
pubblicazione del         DLgs 152/2006:
Supplemento Ordinario     3. Chiunque effettua a titolo professionale attività di raccolta e trasporto di rifiuti, i
n. 24 alla Gazzetta       commercianti e gli intermediari di rifiuti senza detenzione, le imprese e gli enti che effettuano
Ufficiale n. 24           operazioni di recupero e di smaltimento di rifiuti, i Consorzi istituiti per il recupero ed il
                          riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti, nonche' le imprese e gli enti produttori iniziali di
                          rifiuti pericolosi e le imprese e gli enti produttori iniziali di rifiuti non pericolosi di cui
                          all'articolo 184, comma 3, lettere c), d) e g) …
                           Sono esonerati da tale obbligo gli imprenditori agricoli di cui all'articolo 2135 del codice civile
                          con un volume di affari annuo non superiore a euro ottomila, le imprese che raccolgono e
                          trasportano i propri rifiuti non pericolosi, di cui all'articolo 212, comma 8, nonche', per i soli
                          rifiuti non pericolosi, le imprese e gli enti produttori iniziali che non hanno più di dieci
                          dipendenti.
                          3-bis. Senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, a partire dall'istituzione di un
                          sistema informatico di controllo della tracciabilità dei rifiuti, ai fini della trasmissione e
                          raccolta di informazioni su produzione, detenzione, trasporto e smaltimento di rifiuti e la
                          realizzazione in formato elettronico del formulario di identificazione dei rifiuti, dei registri di
                          carico e scarico e del M.U.D., da stabilirsi con apposito decreto del Ministro dell'ambiente e
                          della tutela del territorio e del mare, le categorie di soggetti di cui al comma precedente
                          sono assoggettati all'obbligo di installazione e utilizzo delle apparecchiature elettroniche.».

      La precisazione che l’installazione e l’utilizzo delle apparecchiature non devono comportare oneri
      per la finanza pubblica rappresenta una chiara affermazione del fatto che il nuovo sistema
      comporterà un onere finanziario per gli operatori, quanto meno per l’acquisto, l’installazione ed il
      funzionamento delle apparecchiature (senza voler considerare gli oneri indiretti connessi con la
      necessaria riorganizzazione aziendale e la necessaria formazione degli addetti).

      E’ dunque nella XV legislatura (governo Prodi), con Alfonso Pecoraro Scanio Ministro per
      l’ambiente, che viene decisa l’istituzione di un sistema informatico di controllo della tracciabilità
      dei rifiuti.
2.6 Cambio del governo

       Ma, il 24 gennaio 2008, il governo Prodi viene sfiduciato e, a seguito di elezioni, l’8 maggio 2008
       si insedia il governo Berlusconi IV, con Stefania Prestigiacomo Ministro dell'ambiente.




       Il tema della istituzione di un sistema informatico di controllo della tracciabilità dei rifiuti viene
       ripreso dal nuovo governo che, a sua volta, in data 5 settembre 2008, con decreto del Presidente del
       consiglio dei ministri, attribuisce nuovamente al progetto istitutivo del sistema di tracciabilità la
       classifica di segreto, in quanto incidente su questioni di interesse strategico nazionale e rilevanti per
       la sicurezza interna dello Stato.

       L’attuazione del sistema diviene di stretta attualità con la pubblicazione della direttiva 2008/98 che
       richiede agli stati membri di porre in essere entro il 12 dicembre 2010 un sistema di tracciabilità dei
       rifiuti (ma limitatamente a quelli classificati come pericolosi)

                            All’articolo 17 della direttiva 2008/98 viene stabilito:
22 novembre 2008:
                            Gli Stati membri adottano le misure necessarie affinché la produzione, la raccolta, il trasporto,
pubblicazione della         lo stoccaggio e il trattamento dei rifiuti pericolosi siano eseguiti in condizioni tali da garantire
Gazzetta Ufficiale          la protezione dell’ambiente e della salute umana … comprese misure volte a garantire la
Europea L 312               tracciabilità dalla produzione alla destinazione finale e il controllo dei rifiuti pericolosi …



       2.7 Intanto la Selex ….

       Il 26 giugno 2008 il presidente della Regione Toscana Claudio Martini e l’amministratore delegato
       di Finmeccanica Pier Francesco Guarguaglini siglano un accordo che prevede, nell’ambito del
       progetto E.O.S. – Analisi di scenario per il monitoraggio e la radiolocalizzazione satellitare dei
       materiali pericolosi, la creazione di un Centro monitoraggio del trasporto di rifiuti e merci
       pericolose. Le attività di R&D saranno supportate dalla SELEX - Service Management (SELEX-
       SEMA) già impegnata in un progetto finanziato dal Ministero dell’Ambiente, che prevede la
       costituzione di una nuova società controllata dalla stessa SELEX-SEMA. La società avrà due sedi,
       una a Cecina che ospiterà il centro operativo per il monitoraggio dei mezzi che trasportano rifiuti e
       tutta la gestione dell’archivio dei dati; e l’altra a Collesalvetti, che ospiterà, oltre agli uffici
       amministrativi della società, il centro operativo per il monitoraggio dei mezzi che trasportano merci
       pericolose. Le due sedi del centro dovrebbero generare nei primi 6-8 mesi dall’avvio operativo circa
       20 nuove assunzioni, tra cui personale altamente specializzato in gestioni di sistemi informatici e
       gestione dati. Nei primi tre anni di attività sono previste circa 40 nuove assunzioni di personale
       altamente specializzato.
Ma il tutto, nonostante un nuovo impegno ufficiale siglato nel 2009 col comune di Cecina, finisce
   praticamente nel nulla. Le uniche realizzazioni sono: la nuova cabina di trasformazione,
   l'allestimento degli uffici e una targhetta a una porta con su scritto Selex.

   Però a Roma la Selex è in campo: come dichiarato dall’allora amministratore delegato Sabatino
   Stornelli3, nel dicembre 2008 la Selex viene di nuovo contattata dal Ministero dell’ambiente tramite
   la Sogesid4 .



   2.8 Il progetto SITRA

   Con il riesplodere della crisi dei rifiuti in Campania si decide poi di estendere il sistema informatico
   di controllo della tracciabilità dei rifiuti ai rifiuti urbani della regione Campania


3 gennaio 2009:          Al comma 2bis dell’articolo 2 della legge 210/2008 viene stabilito:
pubblicazione della      Il Sottosegretario di Stato … in collaborazione con l'Agenzia regionale per la protezione
Gazzetta Ufficiale       ambientale della Campania, nell'ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie
n. 2                     disponibili a legislazione vigente, avvia un progetto pilota per garantire la piena tracciabilita'
                         dei rifiuti, al fine di ottimizzare la gestione integrata dei rifiuti stessi.



   Si tratta del progetto SITRA che prevede una “resurrezione” del progetto Sirenetta, da attuarsi in
   due fasi.
   Viene quindi costituita un commissione tecnico-operativa, che, a sua volta, istituisce un tavolo
   tecnico per attivare il progetto SITRA, che si dovrà integrare anche con il progetto SIGER (Sistema
   informativo per la gestione emergenza rifiuti in Campania: un sistema per la raccolta e l’analisi dei
   flussi di dati ed informazioni sui rifiuti urbani).




   3
       Vedi punto 7.17
   4
     La Sogesid è una società interamente posseduta dal Ministero del tesoro e svolge attività
   strumentali alle esigenze, finalità, competenze ed alle attribuzioni istituzionali del Ministero
   dell'Ambiente e del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti
Il tavolo tecnico approva un progetto suddiviso in due fasi:
        - reingegnerizzazione del progetto Sirenetta
        - interfaccia col sistema SISTRI



   2.9 Nunzio vobis gaudium magnum: habebitis SISTRI

   Nell’agosto del 2009, con la legge 102/2009, si richiede al Ministro dell’ambiente di definire, entro
   sei mesi, le modalità ed i tempi di attivazione e di operabilità del sistema informatico di controllo
   della tracciabilità dei rifiuti.


4 agosto 2009:          All’articolo 14bis della legge 102/2009 viene stabilito:
pubblicazione del       Entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente
Supplemento Ordinario   decreto, il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, con uno o piu' decreti
n. 14 alla Gazzetta     adottati in attuazione … e relativi all'istituzione di un sistema informatico di controllo della
Ufficiale n. 179        tracciabilita' dei rifiuti, di cui al predetto articolo 189 del decreto legislativo n. 152 del 2006,
                        definisce, anche in modo differenziato in relazione alle caratteristiche dimensionali e alle
                        tipologie delle attivita' svolte, eventualmente prevedendo la trasmissione dei dati attraverso
                        modalita' operative semplificate, in particolare i tempi e le modalita' di attivazione nonche' la
                        data di operativita' del sistema, le informazioni da fornire, le modalita' di fornitura e di
                        aggiornamento dei dati, le modalita' di interconnessione e interoperabilita' con altri sistemi
                        informativi, le modalita' di elaborazione dei dati, le modalita' con le quali le informazioni
                        contenute nel sistema informatico dovranno essere detenute e messe a disposizione delle
                        autorita' di controllo che ne facciano richiesta, le misure idonee per il monitoraggio del
                        sistema e per la partecipazione dei rappresentanti delle categorie interessate al medesimo
                        monitoraggio, anche attraverso un apposito comitato senza oneri per il bilancio dello Stato,
                        nonche' l'entita' dei contributi da porre a carico dei soggetti di cui al comma 3 del predetto
                        articolo 189 del decreto legislativo n. 152 del 2006 a copertura degli oneri derivanti dalla
                        costituzione e dal funzionamento del sistema, da versare all'entrata del bilancio dello Stato
                        per essere riassegnati, con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, al capitolo 7082
                        dello stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. Il
                        Governo, su proposta del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, entro
                        novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto,
                        con uno o piu' regolamenti, ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n.
                        400, e successive modificazioni, opera la ricognizione delle disposizioni, ivi incluse quelle
                        contenute nel decreto legislativo n. 152 del 2006, le quali, a decorrere dalla data di
                        operativita' del sistema informatico, come definita dai decreti di cui al periodo precedente,
                        sono abrogate in conseguenza di quanto stabilito dal presente articolo.




   E’ da presumere che funzionari del ministero siano da tempo al lavoro sul nuovo sistema.
   Però, forse perché il sistema è classificato come segreto, ben pochi hanno informazioni su quali
   saranno i veri contenuti del decreto previsto dalla legge di cui sopra, tanto che, ad una riunione delle
   associazioni degli operatori del settore rifiuti, tenutasi nell’autunno avanzato del 2009, viene
   consegnata una prima bozza del decreto che però viene ritirata al termine della riunione, al fine di
   evitarne la divulgazione.

   Gli operatori del settore sono allarmati per le non sempre veritiere anticipazioni sui contenuti del
   decreto. Dal 28 al 31 ottobre 2009, in occasione di Ecomondo (Fiera Internazionale del Recupero
   di Materia ed Energia e dello Sviluppo Sostenibile), si scatena il panico tra gli operatori del settore i
quali apprendono per la prima volta quanto si sta prefigurando, mentre le software house lanciano
un allarme intuendo le non trascurabili conseguenze di un tale provvedimento sia rispetto alla loro
attività sia rispetto alla normale prassi operativa.



2.10 E Selex naturalmente si dà da fare
Chi certamente è ben a conoscenza del sistema è la Selex, che, come si è visto, già dai tempi del
governo Prodi aveva avuto l’incarico di sviluppare un sistema di tracciabilità dei rifiuti.




Il 14 dicembre 2009 viene firmato il contratto fra Ministero e Selex per la realizzazione e la
gestione del SISTRI.

Per svolgere le attività previste dal contratto la Selex appalta parte di tali attività.
In particolare assegna a Sedin e Eldim Security la formattazione e predisposizione delle chiavette
USB.

Interessante notare che la Eldim Security fa un’offerta alla Selex e inizia a lavorare (si suppone in
seguito alla stipula del contratto) a novembre 2009 ben prima che sia firmato il contratto fra Selex e
Ministero ambiente il 14 dicembre 2009.
Ed è da segnalare in questo quadro il coinvolgimento di dipendenti della Abruzzo Engineering
(partecipata al 30% dalla Selex), che sarà successivamente oggetto di inchiesta giudiziaria5.
A tale proposito circolano diverse voci (non verificabili).

                       Il 18 ottobre 2009 alcuni dipendenti sarebbero partiti per Nepi6 e
                       Castellammare di Stabia7 con autobus messi a disposizione dall'azienda. Il
                       lavoro sarebbe consistito nella formattazione e copia di un software per
                       100.000 chiavette USB. Il lavoro termina a fine novembre.
                       Poco prima di Natale una nuova chiamata. Per i lavoratori si tratta di molte
                       giornate “vuote”, fino a marzo 2010, senza fare assolutamente nulla.
                       A marzo 2010 arriva di nuovo il lavoro: le chiavette già formattate adesso
                       vanno abbinate alle utenze in rete.
                       Una settimana di lavoro e all'improvviso Selex toglie il lavoro ad Abruzzo
                       Engineering, assegnandolo a giovani del luogo con contratto co.co.co,
                       risparmiando così su alloggio, vitto, trasporto.

5
    Vedi al successivo punto 3.4
6
    A Nepi è situata una sede di Sedin
7
 A Castellammare di Stabia ha sede la Eldim Security. Vedi in proposito, al punto 7.15, quanto
dichiara Di Martino
E non vanno trascurate alcune intercettazioni telefoniche come questa, riguardante l’inchiesta sulla
     P4:
                            Nel dicembre 2009 Roberto Colombo, manager delle Poste Italiane (con un passato in
                            Finmeccanica), telefona alla segreteria di Bisignani:
                            “Sto cercando il dottore per dirgli che quella cosa che si aspettava da parte della Selex …
                            per l’ambiente … quella cosa che si attendeva da Finmeccanica, è stata firmata.”




     2.11 E il SISTRI arriva

     Il 13 gennaio 2010 viene pubblicato il decreto del 17 dicembre 2009, con il quale viene
     ufficialmente varato il SISTRI (il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti)


13 gennaio 2010:         Decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare del 17 dicembre
pubblicazione del        2009, recante «Istituzione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, ai sensi dell’art.
Supplemento Ordinario    189 del decreto legislativo n. 152 del 2006 e dell’art. 14 -bis del decreto-legge n. 78 del 2009,
                         convertito, con modificazioni, dalla legge n. 102 del 2009»
n. 10 alla Gazzetta
Ufficiale n. 9
3. IL PRIMO ANNO DEL SISTRI

Il 5 gennaio 2010 viene nominata dal Ministero una “Commissione tecnica di vigilanza”, con il
compito di verificare periodicamente il funzionamento del SISTRI. La commissione è composta da:
    - Prof. Avv. Carlo Malinconico (presidente)
    - Avv. Luigi Pelaggi (ministero)
    - Colonnello Sergio De Caprio (carabinieri)
    - Dott. Renato Masia (polizia di stato)
    - Un rappresentante della Corte dei conti

                            Carlo Malinconico Castriota Scanderbeg è Professore ordinario di diritto dell’Unione
                            europea nell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” e Avvocato abilitato alla
                            difesa davanti alle giurisdizioni superiori. Dal 9 luglio 2008 è Presidente della
                            Federazione Italiana Editori Giornali.

                            Luigi Pelaggi è capo dell’ufficio tecnico del ministro dell’ambiente, consigliere di
                            amministrazione della Sogesid spa, Acea spa, commissario straordinario per
                            l’emergenza acqua nelle isole eolie, ecc.

                            Sergio De Caprio è vicecomandante del Comando Carabinieri per la Tutela
                            dell'Ambiente, ma è più noto come “Capitano Ultimo” e per l’arresto di Salvatore Riina.

                            Renato Masia è al vertice dell'Ufficio centrale ispettivo del ministero dell'Interno:

Una commissione dunque composta da persone con altisonanti qualifiche ma certamente non molto
qualificata sotto il profilo tecnologico.

Già si è visto come molte fossero le preoccupazioni degli operatori del settore, ma il Ministro
Prestigiacomo rassicura.
Ad esempio, il 4 febbraio, a seguito dell’incontro con le associazioni dei trasportatori, afferma che il
Ministero ha individuato indirizzi e soluzioni per venire incontro alle istanze di questo importante
comparto produttivo.

Dietro le quinte continuano contatti “sospetti”.


                      Nel gennaio 2010 Roberto Colombo vuole di nuovo parlare con Bisignani del SISTRI:
                     “… fare il punto della situazione … c’è parecchia roba in pentola …”

                     Nel febbraio 2010 Sabatino Stornelli, amministratore delegato della Selex, si incontra più
                     volte con Luigi Pelaggi, capo della segreteria del ministro Prestigiacomo, anche per:
                     “… obbligare con delle sanzioni i trasportatori di rifiuti e le aziende ad iscriversi e pagare per
                     usufruire del servizio … “
3.1 Prima proroga e ricorso al TAR


       Ma soprattutto si moltiplicano le proteste degli operatori.

       Il Ministero deve prendere atto che non è possibile completare le procedure di iscrizione nei tempi
       previsti (anche per difficoltà gestionali e burocratiche, oltre che per procedure non certo “user-
       friendly”) ed è quindi “costretto” a rinviare di 30 giorni i termini previsti per l’iscrizione al SISTRI
       (I proroga).


27 febbraio 2010:            All’articolo 1 del decreto del 15 febbraio 2010 viene stabilito:.
pubblicazione della          1. I termini di cui all’art. 3, comma 1 del decreto ministeriale 17 dicembre 2009, entro i quali
Gazzetta Ufficiale n. 48          i soggetti individuati nel medesimo articolo sono tenuti all’iscrizione al SISTRI, sono
                                  prorogati di trenta giorni.


       Ma il problema è ben più vasto, come messo in evidenza dalle migliaia di interventi degli operatori
       sui forum dedicati al SISTRI:
       - malfunzionamenti delle chiavette USB
       - ritardi nelle installazioni delle blackbox e malfunzionamento delle stesse (con specifici problemi
           per le batterie dei veicoli)
       - procedure confuse e poco chiare (per molti casi specifici)
       - problemi di formazione del personale
       - problemi di interfacciabilità dei software
       - difficoltà operative dovute all’assenza di campo
       - ecc.




       Quindi aumenta la protesta degli operatori e va segnalato in particolare che il 24 marzo 2010 alcune
       software house (Nica, Mind Informatica, Byte Elaborazioni, Global Service Communication Sas di
       Assirelli Mauro & c, B.M.B. Informatica di Bollani Giuseppina & c. Impresa Individuale Econ Des
       Prenn Egon e Softline) depositano un ricorso presso il TAR del Lazio, chiedendo l’annullamento
       del decreto e richiedendo di acquisire dal Ministero dell’ambiente alcuni documenti rilevanti, tra i
       quali quelli relativi alle modalità di aggiudicazione dell’appalto per la fornitura di hardware e
       software.


       Continua l’attività dietro le quinte:
Pelaggi afferma:
                     “Bisogna far capire a quelle aziende che gli conviene ritirare il ricorso”

Comunque l’11 giugno 2010 il TAR del Lazio rinvia ogni decisione al 18 novembre 2010,
richiedendo peraltro di acquisire dal Ministero dell’ambiente alcuni documenti rilevanti, tra i quali
quelli relativi alle modalità di aggiudicazione dell’appalto per la fornitura di hardware e software.


3.2 Verso la seconda proroga

Nel frattempo si apre un altro problema per gli operatori: quello del sito SISTRI.
Da notare che, all’inizio, il sito SISTRI è registrato dalla Selex; solo in seguito il sito passerà nella
disponibilità del Ministero dell’ambiente.

Sul sito comunque è ben presente una clausola di esclusione di responsabilità: “I soggetti privati e
pubblici preposti e coinvolti nella gestione operativa e di controllo del sistema SISTRI non si
assumono alcuna responsabilità per quanto riguarda le informazioni contenute nel sito o generate
da esso”.

Su tale sito, insieme ad altre informazioni, vengono pubblicate le guide ed i manuali che spiegano le
modalità di funzionamento del sistema. Ebbene, guide e manuali sono soggetti ad un continuo
processo di revisione, comportando, per le persone volenterose che li stampano per studiarli, un
impegno di tempo ed un consumo di carta che poco si attanaglia alle caratteristiche del SISTRI,
così definite dal Ministro Prestigiacomo il 12 febbraio 2010: vantaggi in termini di legalità,
risparmio, efficienza, trasparenza, semplificazione, informatizzazione.




Un esempio ?

                       Cronologia degli aggiornamenti del Manuale operativo

                                  Test 1.0 del 1/08/2010
                                  Test 1.0 del 1/08/2010
                                  Test 1.0 del 2/08/2010
                                  Test 1.1 del 12/08/2010
                                  Test 1.2 del 30/09/2010
                                  Test 1.3 del 16/11/2010
                                  Test 1.4 del 26/11/2010
                                  Test 1.5 del 30/11/2010
                                  Versione 2.0 del 14/04/2011
                                  Versione 2.1 del 15/04/2011
                                  Versione 2.2 del 18/04/2011
                                  Versione 2.3 del 19/04/2011
Versione 2.4 del 26/04/2011
                                       …. e altri seguiranno !
                                       Nota: anzi, no …. Il Manuale operativo è
                                       scomparso ed è “sostituito”, a dicembre 2011,
                                       dalle “guide rapide”(anch’esse soggette ad
                                       aggiornamenti !)


      Vista la situazione il Ministero è costretto, con il decreto del 9 luglio 2010, a rivedere i termini di
      entrata in vigore del SISTRI (II proroga)

13 luglio 2010:             All’articolo 1 del decreto del 9 luglio 2010 viene stabilito:
pubblicazione della         I termini di cui agli articoli 1, comma 1 e 4, e 2 del decreto ministeriale 17 dicembre 2009
                            relativi all’operabilità del SISTRI, sono prorogati al 1 ottobre 2010.
Gazzetta Ufficiale n. 161



      3.3 Ancora il SITRA

      La Regione Campania, alla quale è stata trasferita la responsabilità del progetto SITRA, provvede
      ad invitare il raggruppamento temporaneo di imprese costituito da Vitrociset SpA, Cid Software
      studio srl e Di.Elle.Ti. srl (che aveva acquisito le altre due società, fallite, già presenti nel progetto
      Sirenetta, e cioè Enterprise Digital Architects Ericsson SpA, Daelit srl) alla procedura negoziata,
      senza previa pubblicazione del bando di gara, per la realizzazione della prima fase del SITRA, che
      sembra consistere nel riprogrammare le “scatole nere” del progetto Sirenetta. Lo stanziamento
      previsto per l’applicazione del SITRA/Sirenetta a 40 veicoli e 7 siti fissi è di 1,4 milioni di euro.


      3.4 Indagini giudiziarie e squadre di calcio

      Intanto si apre il capitolo delle indagini giudiziarie.

      Nell’agosto 2010 la Abruzzo Engineering (che, come ricordato sopra, riceveva commesse dalla
      Selex) è sotto inchiesta da parte della Procura dell’Aquila..

      E sui quotidiani locali emergono strane storie di intrecci fra Selex, Abruzzo Engineering, Eldim
      Security e una squadra di calcio.

      Di particolare interesse il fatto che sembrerebbe che parte dei soldi ricevuti dalla Selex siano stati
      impiegati per finanziare la squadra di calcio Pescina-Valle del Giovenco (presieduta da Stornelli,
      che, si ricorda, è anche l’amministratore della Selex).
Ah … l’amore per la propria squadra di calcio (Stornelli è nato ad Avezzano) a cosa conduce !

      Ma … come mai nell’aprile 2010 alla presidenza della squadra troviamo Paolo Di Martino, il
      presidente della Eldim Security (con partecipazioni in Valdim Immobiliare, Ingeco srl, Wise spa,
      Istituto Santa Croce, Enterprise Security service srl) che ha ricevuto un appalto dalla Selex8 e che è
      di Castellammare di Stabia e non abruzzese ?

      Ma la Selex non si scompone più di tanto.
      Infatti il 17 novembre 2010, al London Investor Day, Giovanni Soccodato, direttore della Direzione
      Strategie di Finmeccanica, nel presentare “Resilience and Opportunities in Domestic Markets”, fa
      presente che ci si attende un’entrata di 300 milioni dal contratto ottenuto dal Ministero
      dell’ambiente per la creazione di un “Integrated System for Waste Management Tracking and
      Security”.



      3.5 Piattaforma telematica per merci pericolose

      Ricordiamo che, nel frattempo, proseguono altre iniziative governative in materia di controllo
      telematico delle merci pericolose.
      Infatti il 27 settembre 2010 l’Autorità di Gestione del Programma Operativo Nazionale “Reti e
      Mobilità 2007 – 2013” con proprio Decreto n. 10288/R.U. ammette al finanziamento di 3.445.000
      euro il progetto denominato “Piattaforma telematica integrata per il Controllo e la Gestione delle
      Merci Pericolose” (PICOGE-MP).



      3.6 Terza proroga e sanzioni

      I problemi di funzionamento del SISTRI comunque sono ben lungi dall’essere risolti e così, con il
      decreto del 28 settembre 2010, i termini di entrata in vigore del SISTRI (con riferimento in
      particolare alla funzionalità delle chiavette USB e all’installazione delle blackbox) vengono
      ulteriormente prorogati (e siamo così alla III proroga).
                            All’articolo 1 del decreto 28 settembre 2010 viene stabilito:
1 ottobre 2010:
                            1. Ferma restando la data di operativita' del SISTRI … :
pubblicazione della         a) il termine previsto … per il completamento della distribuzione dei dispositivi USB e
Gazzetta Ufficiale n. 230   l'installazione delle black box e' prorogato al 30 novembre 2010;
                            b) il termine di un mese previsto dall'art. 12, comma 2, del decreto ministeriale 17 dicembre
                            2009 e successive modifiche e integrazioni, e' prorogato al 31 dicembre 2010.


      Mentre non si arresta la protesta degli operatori per il non funzionamento del SISTRI, si arriva al 18
      novembre 2010, giorno in cui, non essendo pervenuti i richiesti documenti dal Ministero
      dell’ambiente, il giudizio del TAR Lazio è rinviato al 27 gennaio 2011.


      Nel mese di dicembre viene pubblicato il DLgs 205/2010 che recepisce la direttiva 2008/98 e nel
      quale vengono definite le (pesantissime) sanzioni per chi non ottempera alle disposizioni del
      SISTRI.

      8
          Vedi punto 2.10
10 dicembre 2010:           Decreto Legislativo 3 dicembre 2010, n.205 recante “Disposizioni di attuazione della direttiva
pubblicazione del           2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 novembre 2008 relativa ai rifiuti e
Supplemento Ordinario       che abroga alcune direttive"
n. 269 alla Gazzetta
Ufficiale n. 288




       3.7 Quarta proroga

       Ma il vero problema è che tutto il sistema SISTRI continua a creare problemi agli operatori.

       E si arriva così ad un ulteriore rinvio (IV proroga) dell’entrata in vigore del SISTRI, con il decreto
       del 22 dicembre 2010:

28 dicembre 2010:           All’articolo 1 del decreto del 22 dicembre 2010 viene stabilito:
pubblicazione della         1. Il termine di cui all'art. 12, comma 2, del decreto ministeriale 17 dicembre 2009, come
Gazzetta Ufficiale n. 302   modificato dall'art. 1, comma 1, lettera b) del decreto ministeriale 28 settembre 2010, e'
                            prorogato al 31 maggio 2011.
                            2. All'art. 12, comma 1, del decreto ministeriale 17 dicembre 2009 (e successive modifiche e
                            integrazioni), sono apportate le seguenti modifiche:
                            a) le parole "Entro il 31 dicembre 2010," sono sostituite dalle seguenti: "Entro il 30 aprile
                            2011, con riferimento alle informazioni relative all'anno 2010, ed entro il 31 dicembre 2011,
                            con riferimento alle informazioni relative all'anno 2011";
                            b) conseguentemente, le parole "relative al periodo dell'anno 2010 precedente all'operativita'
                            del sistema Sistri" sono soppresse.
4. E SIAMO AL 2011

      Il 24 gennaio, pochi giorni prima della prevista udienza al TAR, le software house chiedono un
      rinvio.

      Il Ministero, rendendosi conto della non completa congruità dei vari provvedimenti adottati,
      provvede a “razionalizzare” la normativa SISTRI con l’emanazione del nuovo decreto n. 52 del 18
      febbraio 2011.


26 aprile 2011:             Decreto del ministero del’ambiente n. 52 del 18 febbraio 2011: Regolamento recante
pubblicazione del           istituzione del sistema di controllo della tracciabilita' dei rifiuti, ai sensi dell'articolo 189 del
Supplemento Ordinario       decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e dell'articolo 14-bis del decreto-legge 1° luglio 2009,
n. 107 alla Gazzetta        n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2009, n. 102
Ufficiale n. 95



      4.1 TAR, click-day e quinta proroga

      Il 30 aprile 2011 le software house ritirano il ricorso al TAR per dichiarata sopravvenuta carenza di
      interesse (le software house avrebbero raggiunto un accordo, i cui termini non sono a quel
      momento noti, con Ministero/Selex per garantire l’interoperabilità col SISTRI dei loro software)9.


      L’11 maggio 2011 si realizza il click-day (verifica dell’operatività del SISTRI).
      Secondo il Ministero: un successo.
      Secondo gli operatori: un fallimento !

      Comunque sicuramente qualche problema esiste, dal momento che il Ministero, con il decreto del
      26 maggio 2011, proroga ancora ( V proroga) l’entrata in funzione del SISTRI !

30 maggio 2011:             Decreto del ministero dell’ambiente del 26 maggio 2011: Proroga del termine di cui
pubblicazione della         all’articolo 12, comma 2, del decreto 17 dicembre 2009, recante l’istituzione del sistema di
Gazzetta Ufficiale n. 124   controllo della tracciabilità dei rifiuti.



      La novità di tale proroga sta nel fatto che i termini di entrata in vigore del SISTRI sono diversi per
      le diverse categorie di operatori interessati: il che rende ancor più (se possibile) confuse le modalità
      di entrata in vigore.




      4.2 Inchieste giudiziarie e sesta proroga
      9
          Vedi ai punti 5.4 e 5.6 le dichiarazioni di Maresca e Paone
La giustizia continua il suo corso.

       L’8 giugno 2011, su richiesta della Procura di Napoli, nell'ambito dell'inchiesta sulle presunte
       irregolarità nell'aggiudicazione dell'appalto per la realizzazione del Sistri, la Guardia di Finanza
       acquisisce documentazione nelle sedi delle società Selex Management (Finmeccanica) e Viacom e
       presso il Ministero dell'ambiente.

       Indagati l'amministratore delegato di Selex, Sabatino Stornelli, l'amministratore delegato di
       Viacom, Francesco Paolo Di Martino, e il dirigente del Ministero dell'ambiente, Luigi Pelaggi.
       Le ipotesi di reato sono: associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato, abuso
       d'ufficio e fatturazioni inesistenti.


       Nel frattempo, vista la situazione, si procede, con la legge 106/2011, ad una nuova proroga (VI
       proroga) per alcune categorie di operatori

12 luglio 2011:             All’articolo 6, f-octies, della legge n. 106/2011, viene stabilito:
pubblicazione della         Per i produttori di rifiuti con non più di 10 dipendenti il SISTRI non entrerà in vigore prima del 1
Gazzetta Ufficiale n. 160   giugno 2012 (la data effettiva, comunque successiva al i giugno 2012, dovrà essere stabilita
                            con decreto del ministero dell’ambiente)




       Ma non si ferma l’azione della magistratura.
       Il 14 luglio, sempre su richiesta della Procura di Napoli, nell'ambito dell'inchiesta sulle presunte
       irregolarità nell'aggiudicazione dell'appalto per la realizzazione del Sistri, la Guardia di Finanza ha
       perquisito nuovamente la sede della Selex e la sede della società Burcardo srl, una immobiliare. E’
       stato inoltre raggiunto da un avviso di garanzia per associazione per delinquere finalizzata alla
       truffa ai danni dello Stato, all'abuso d'ufficio e alle fatturazioni inesistenti, Maurizio Stornelli,
       fratello di Sabatino Stornelli, l'amministratore delegato di Selex.


       4.3 Ma che bel paradosso !

       La Terza sezione penale della Corte di cassazione con la sentenza n. 29973 del 21 giugno 2011,
       depositata in data 27 luglio 2011, afferma che il trasporto di rifiuti pericolosi senza il formulario di
       identificazione dei rifiuti o con formulario che riporti dati incompleti o inesatti, previsto come
       delitto dall'art. 258, comma quarto, del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 nella formulazione previgente
       alle modifiche introdotte dal D.Lgs. 3 dicembre 2010, n. 205, non è più previsto dalla legge come
       reato.


       4.4 Verso il caos

       Dal 26 al 28 luglio ha luogo la sperimentazione dei servizi SISTRI per i trasportatori, organizzata
       con il supporto e l’assistenza del Ministero dell’ambiente e dell’Albo Gestori Ambientali. Dai
       report stilati dalle aziende associate alla Fai (Federazione autotrasportatori italiani) che hanno
       partecipato all’evento, risulta che solo il 25 per cento circa delle operazioni effettuate è terminato
       con esito positivo (“naturalmente” secondo il Ministero la sperimentazione ha dato un risultato
       positivo !).
Ancora alla ribalta le sanzioni: con il DLgs 12/2001 vengono aggiornate le sanzioni per chi non
        rispetti le disposizioni del SISTRI:


1 agosto 2011:               Decreto legislativo n. 121/2011 in attuazione della direttiva 2008/99/CE sulla tutela penale
pubblicazione della          dell'ambiente, nonché della direttiva 2009/123/CE che modifica la direttiva 2005/35/CE
Gazzetta Ufficiale n. 177    relativa all'inquinamento provocato dalle navi e all'introduzione di sanzioni per violazioni.



        Mentre si moltiplicano le richieste di ulteriore rinvio del SISTRI (le ultime da parte di regione
        Lombardia e regione Piemonte) l’11 agosto 2011, sul sito del SISTRI, è pubblicato un comunicato
        nel quale si “anticipano” i contenuti di un “prossimo” decreto che conterrebbe molte novità, in
        termini gestionali ed operativi.
        Le “novità” riguarderebbero:
        - la facoltà per gli operatori di richiedere ulteriori dispositivi per unità locali e unità operative
        - la possibilità di conservare i dispositivi USB presso altra unità locale o unità operativa
        - la procedura per il caso in cui un soggetto tenuto alla compilazione della scheda SISTRI AREA
        MOVIMENTAZIONE si trovi a non disporre temporaneamente dei mezzi informatici
        - la procedura da applicarsi nei casi in cui si verifichino rallentamenti del funzionamento del
        SISTRI
        - le modalità operative per tener conto che, per le varie tipologie degli operatori, sono previste date
        diverse per l’avvio della piena operatività del SISTRI
        - la procedura di comunicazione al SISTRI in tutti i casi in cui si verifichino cambiamenti nella
        titolarità dell’azienda o del ramo d’azienda
        - una norma relativa al dispositivo USB per l’interoperabilità che abilita i sistemi gestionali
        utilizzati dalle aziende ad interoperare direttamente con il SISTRI

        Ma il decreto non arriva.
        E invece … arriva … il caos !
5. IL CAOS




         5.1 Abrogazione del SISTRI …..

         Il 13 agosto 2011 viene pubblicato il decreto-legge 138/2011 che ABROGA IL SISTRI !!!!

                             All’articolo 6 del DL 138/2011 viene stabilito che:
13 agosto 2011:
                             …
pubblicazione della
                             2. A decorrere dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, sono abrogati:
Gazzetta Ufficiale n. 188
                             a) il comma 1116, dell’articolo 1, della legge 27 dicembre 2006, n. 296;
                             b) l’articolo 14-bis del decreto-legge 1° luglio 2009, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla
                             legge 3 agosto 2009, n. 102;
                             c) il comma 2, lettera a), dell’articolo 188-bis, e l’articolo 188-ter, del decreto legislativo 3
                             aprile 2006 n. 152 e successive modificazioni;
                             d) l’articolo 260-bis del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e successive modificazioni;
                             e) il comma 1, lettera b), dell’articolo 16 del decreto legislativo 3 dicembre 2010, n. 205;
                             f) l’articolo 36, del decreto legislativo 3 dicembre 2010, n. 205, limitatamente al capoverso
                             «articolo 260-bis»;
                             g) il decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare in data 17
                             dicembre 2009 e successive modificazioni;
                             h) il decreto del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, 18 febbraio
                             2011 n. 52
                             3. Resta ferma l’applicabilità delle altre norme in materia di gestione dei rifiuti; in particolare,
                             ai sensi dell’articolo 188-bis, comma 2, lettera b), del decreto legislativo n. 152 del 2006, i
                             relativi adempimenti possono essere effettuati nel rispetto degli obblighi relativi alla tenuta
                             de registri di carico e scarico nonché del formulario di identificazione di cui agli articoli 190 e
                             193 del decreto legislativo n. 152 del 2006 e successive modificazioni
                             ….




         Vibranti proteste (ovviamente) del Ministro Prestigiacomo.
         Ma proteste anche delle associazioni ambientaliste, della CGIL, di procuratori antimafia, ecc.
Proteste che risultano efficaci, tanto che, nella commissione bilancio del Senato, il 4 settembre
        2011, viene approvato il seguente emendamento (votato all’unanimità)

                            «2. Al fine di garantire un adeguato periodo transitorio per consentire la progressiva entrata
                            in operatività del Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, nonché l'efficacia del
                            funzionamento delle tecnologie connesse al SISTRI, il Ministero dell'ambiente e della tutela del
                            territorio e del mare, attraverso il concessionario SISTRI, assicura, a decorrere dalla data di
                            entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto-legge e sino al 15 dicembre
                            2011, la verifica tecnica delle componenti software e hardware, anche ai fini dell'eventuale
                            implementazione di tecnologie di utilizzo più semplice rispetto a quelle attualmente previste,
                            organizzando, in collaborazione con le associazioni di categoria maggiormente
                            rappresentative, test di funzionamento con l'obiettivo della più ampia partecipazione degli
                            utenti. Conseguentemente, fermo quanto previsto dall'articolo 6, comma 2, lettera f-octies del
                            decreto-legge 13 maggio 2011, n. 70, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 2011,
                            n. 106 per i soggetti di cui all'articolo 1, comma 5, del decreto del Ministro dell'ambiente e
                            della tutela del territorio e del mare 26 maggio 2011, per gli altri soggetti di cui all'articolo 1
                            del predetto decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare 26
                            maggio 2011, il termine di entrata in operatività del SISTRI è il 9 febbraio 2012.
                            Dall'attuazione della presente disposizione non devono derivare nuovi o maggiori oneri a
                            carico della finanza pubblica.
                            3. Con decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del Mare, di concerto
                            con il Ministro per la semplificazione normativa, sentite le categorie interessate, entro
                            novanta giorni dall'entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, sono
                            individuate specifiche tipologie di rifiuti, alle quali, in considerazione della quantità e
                            dell'assenza di specifiche caratteristiche di criticità ambientale, sono applicate, ai fini del
                            sistema di controllo di tracciabilità dei rifiuti, le procedure previste per i rifiuti speciali non
                            pericolosi».
                             3-bis. Gli operatori che producono esclusivamente rifiuti soggetti a ritiro obbligatorio da parte
                            di sistemi di gestione regolati per legge, possono delegare la realizzazione dei propri
                            adempimenti relativi al SISTRI ai consorzi di recupero, secondo le modalità già previste per le
                            associazioni di categoria,




        5.2 … anzi, no ! Settima proroga

        E questo emendamento, che rinvia (VII proroga) l’entrata in vigore del SISTRI al 9 febbraio 2012,
        è presente nella legge di conversione del decreto-legge 138/2011.

        .
16 settembre 2011:          legge 148/2011 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 13 agosto 2011, n.
pubblicazione della         138, recante ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo.
Gazzetta Ufficiale n.216


        Da notare comunque che il 14 settembre 2011, nel corso della seduta della Camera che ha
        approvato definitivamente la manovra correttiva, è stato accettato dal Governo un ordine dal giorno
        che impegna il Governo a prevedere nella normativa di attuazione del SISTRI che i vettori
        stranieri operanti nel trasporto dei rifiuti possano proseguire l'attività solo aderendo al SISTRI e
        che il sistema entri per essi in vigore nello stesso momento in cui entra in vigore per le imprese
        italiane.
5.3 Nel frattempo …

       Senza che si tenga conto di quanto sta decidendo il Parlamento, viene intanto pubblicato il testo
       dell’accordo con le regioni e le autonomie locali in materia di gestione delle informazioni
       provenienti dal SISTRI, facendo ancora riferimento al decreto del 26 maggio 2011 !


                             CONFERENZA UNIFICATA. ACCORDO 27 luglio 2011. Accordo fra Governo, Regioni e
5 settembre 2011:
                             Autonomie locali in merito alla gestione delle informazioni sulla tracciabilità dei rifiuti, ai sensi
pubblicazione della
                             dell’articolo 9, comma 2, lett. c) , del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281.
Gazzetta Ufficiale n.206




       5.4 La Commissione

       Si attiva anche la Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo
       dei rifiuti che il 13 e il 15 settembre convoca il Ministro dell`ambiente, Stefania Prestigiacomo, e
       Catello Maresca, sostituto procuratore presso la direzione antimafia di Napoli, che sta indagando sul
       SISTRI.

       Obiettivo della Commissione è quello di chiarire le modalità di affidamento del contratto alla Selex
       e di valutare i problemi incontrati dagli operatori.

       Ma vi è anche l’obiettivo di capire se vi sia una sovrapposizione fra Sistri e Uirnet, la piattaforma
       telematica finalizzata alla ottimizzazione dei flussi di trasporto commerciale sulle strade italiane,
       realizzata da Elsag, Telespazio, Autostrade per l`Italia.10
       Il problema che si pone è dunque quello del perché non utilizzare un prodotto telematico già
       esistente e che risulta decisamente meno costoso (la convenzione con Telecom, incaricata di
       monitorare la movimentazione dei mezzi, costerà 15 milioni di euro in dieci anni).




       Nel corso della sua audizione presso la commissione il Ministro Prestigiacomo dichiara, tra l’altro,
       quanto segue:
       10
            Vedi punto 2.3
Il sistema Sistri è più facile rispetto alla compilazione dei moduli cartacei: non ha nessun senso
difendere l’attuale sistema che garantisce una finta tracciabilità dei rifiuti pericolosi, perché i dati
più aggiornati risalgono a tre anni fa.
Tre anni fa, in piena emergenza in Campania, abbiamo deciso di estenderlo anche i rifiuti urbani
di quella regione. Dalla Sicilia ci è giunta richiesta analoga.
 Come tutte le innovazioni, e questa è un’innovazione che va nel senso della semplificazione,
incontra delle resistenze: da un lato le resistenze vengono perché si trattava di lanciare
un’operazione di vera alfabetizzazione per imprese spesso piccole che non hanno alcuna
dimestichezza con questo tipo di procedure telematiche. Ma io credo che le resistenze vere siano di
altra natura. In Italia c’è una sorta di allergia ai controlli: è una cosa inconfessabile, ma è così e
quindi nel caso del Sistri si è preferito dire che noi volevamo vessare i piccoli artigiani, i
parrucchieri.
Tutti i test hanno dimostrato che il Sistri, che è tarato per milioni di accessi, funziona
Si è chiesto a DigitPa (Ente nazionale per la digitalizzazione della pubblica amministrazione) di
fare un verifica ‘terza’ sul test di funzionamento.




Catello Maresca (sostituto procuratore presso la direzione antimafia di Napoli), nella sua audizione,
dichiara, fra l’altro, quanto segue:

Il segreto apposto al SISTRI è legato alla possibilità di ricorrere alle procedure di appalto
semplificato. Non risulta però che siano state invitate cinque società, ma l’appalto è stato dato
direttamente alla Selex.
Il contratto prevede che, oltre ai 5 milioni di euro già stanziati con la legge 296/2006, la Selex
riceva fra i 60 e i 70 milioni di euro all’anno, fino alla scadenza del contratto (durata prevista: 5
anni). Tale cifra deriva interamente dai pagamenti effettuati dagli operatori per l’acquisto delle
chiavette USB, le blackbox, ecc. In attesa di ricevere tali somme, la Selex ha stipulato una cessione
di contratto (factoring) con Unicredit e Monte dei Paschi di Siena con un interesse dell’ordine del
6-9% (con un conseguente incremento dei costi che non è chiaro se sia stato valutato nella stesura
del contratto).
Non risulta sia stata effettuata una valutazione comparata con altri sistemi esistenti: Uirnet, il
sistema sviluppato dall’Agenzia delle dogane, ecc.
Il SISTRI non permette di controllare i rimorchi dei veicoli e non è applicabile ai trasporti
transfrontalieri e ai trasportatori esteri.
Le software house che hanno presentato ricorso al TAR hanno successivamente ritirato il ricorso a
fronte di un accordo transattivo con Ministero/Selex, ottenendo contratti di subappalto.
Il SISTRI è un sistema anacronistico perché si limita a controllare il flusso”regolare” dei rifiuti,
senza poter controllare la gestione dei rifiuti da parte delle ecomafie, che agiscono anche con
nuove modalità rispetto al passato.
In conclusione della riunione del 15 settembre il presidente della Commissione, Gaetano Pecorella,
ha comunicato che una delegazione della Commissione, nell'ambito dell'approfondimento sul
sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI), si recherà presso la sede del Ministero
dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per verificare l'operatività del sistema stesso.


5.5 Rimozione del segreto, nuovi test e nuove grane

Il 4 ottobre il Ministro Prestigiacomo annuncia la rimozione del segreto amministrativo sul SISTRI
e, successivamente, annuncia che, dal 24 ottobre in poi, si svolgeranno 4 test sul SISTRI su
specifici aspetti, e quindi, entro il 10 novembre, un grande test con le aziende con oltre 50
dipendenti, e, entro novembre, un test per le aziende da 11 a 50 dipendenti. L’obiettivo è di testare,
entro il termine fissato, tutti gli utenti Sistri per i quali il sistema entrerà in funzione in febbraio.
Naturalmente è prevista la individuazione di eventuali correttivi ove si rendessero necessari in base
agli esiti delle sperimentazioni.

Ma gli operatori non ci stanno: basta guardare il grafico degli accessi al SISTRI (che va dal 1
maggio al 4 novembre 2011) per rendersi conto che in ottobre non c’è stato alcun incremento
significativo (e quindi nessun serio coinvolgimento degli operatori nei test previsti)




E poi: gli operatori iniziano ad organizzarsi, non solo per ribadire tutte le critiche al SISTRI, per
chiederne una profonda modifica, per chiederne un rinvio, ma, addirittura, si propongono di
promuovere una class action contro il Ministero e chiedere il rimborso delle spese finora effettuate.


5.6 Un aggiornamento sul ricorso al TAR

Nell’audizione presso la Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al
ciclo dei rifiuti dell’8 novembre 2011, Paone e Dorsi, amministratori rispettivamente di NICA e
Softline, due softwarehouse tra quelle che avevano presentato il ricorso, smentiscono
l’affermazione del sostituto procuratore Maresca relativamente al fatto di aver ritirato il ricorso a
fronte di contratti ottenuti da ministeri/SELEX e affermano che il ritiro del ricorso è avvenuto a
fronte di garanzie per l’interoperabilità dei loro software col SISTRI.
6. NUOVO GOVERNO


Il 12 novembre 2011 Berlusconi si dimette. Quindi crisi di governo.
Il 16 novembre 2011 si insedia il nuovo governo, presieduto da Mario Monti. Nuovo Ministro
dell’ambiente è Corrado Clini, già direttore generale dello stesso Ministero.




6.1 Il caos continua

Il 14 novembre 2011 il Capo della Segreteria Tecnica del Ministro dell’ambiente, della tutela del
territorio e del mare, facendo riferimento all’articolo 6 della legge148/2011, comunica il seguente
calendario di effettuazione dei test di funzionamento del SISTRI:
- 23 e 24 novembre: test dedicato ai soggetti produttori di rifiuti speciali con oltre 10 dipendenti,
alle imprese di trasporto ed agli impianti di gestione;
- 25 novembre: test dedicato alla filiera dei rifiuti urbani della Regione Campania.
Per partecipare ai test gli utenti dovranno essere preventivamente individuati dalle Associazioni,
che comunicheranno al SISTRI l’elenco di tali utenti almeno 7 giorni prima della data di
effettuazione dei test (naturalmente, vista l’assurda tempistica, la maggior parte degli utenti sarà
all’oscuro di tutto !).
Ma la cosa più sconvolgente è che, in vista di questi test, sono state emesse, il 18 novembre (5
giorni prima del primo test !!!) nuove versioni delle guide per produttori, trasportatori, recuperatori-
smaltitori, intermediari, che prevedono procedure semplificate rispetto a quelle previste finora dal
SISTRI (in pratica un mezzo azzeramento del SISTRI !).
GUIDA RAPIDA
                                        TRASPORTATORI




                                       18 novembre 2011
                                          www.sistri.it


E naturalmente non mancano le proteste di operatori ed associazioni.

Risultati dei test ?
L’unica cosa certa è la scarsissima partecipazione.


Di ciò devono essersi accorti anche i responsabili del SISTRI, tanto che, sul sito del SISTRI, il 7
dicembre compare un nuovo comunicato nel quale, fra l’altro, viene detto che:

… Al di là del contenuto numero di partecipanti, i test hanno dato buona prova della funzionalità
della piattaforma tecnologica e della semplicità degli adempimenti procedurali previsti per la
compilazione delle schede di registrazione cronologica e di movimentazione …
… I risultati acquisiti devono però poter essere condivisi da un’ampia platea di utenti. In tal senso,
nella riunione del Comitato di vigilanza e controllo del SISTRI del 6 dicembre u.s. - dove sono state
presenti le principali organizzazioni imprenditoriali dei diversi settori produttivi - si è convenuto di
estendere a tutti gli utenti che dovranno rispettare la scadenza del prossimo 9 febbraio la
partecipazione ad una fase di test permanente …
… È stato così deciso di effettuare il “test permanente” dal 12 al 31 dicembre p.v. …


Anche questo “test permanente” peraltro non registra alcuna significativa partecipazione.


Ma al SISTRI non si scoraggiano, e lavorano, lavorano …. Così il 22 dicembre, ad un mese di
distanza dalla prima edizione, pubblicano una seconda edizione delle Guide rapide.


6.2 Richiesta risarcimento

Nel frattempo Confcommercio decide di passare all’azione, dando incarico allo studio legale
Picozzi e Morigi di avviare un’azione collettiva risarcitoria nei confronti del Ministero
dell’ambiente (curiosità: l’avv. Picozzi fa parte del Comitato nazionale dell’albo gestori ambientali;
dello stesso studio fa parte l’avv. Pernice, che entra ed esce ed entra, come dirigente, al Ministero
dell’ambiente).
Le stime di Confcommercio sono le seguenti:
      - le imprese direttamente coinvolte nel SISTRI sono 325.000
      - è prevista l’installazione di 504.000 chiavette USB e di 90.000 blackbox
      - i contributi per l’iscrizione al SISTRI ammontano a oltre 70 milioni di euro
      - per quanto riguarda gli altri costi sostenuti dalle aziende, si fa l’esempio di un trasportatore di
      medie dimensioni, che ha dovuto sostenere costi pari a 35.000 euro nei due anni di avvio del
      sistema (contributi versati, spese per montaggio delle blackbox e danno stimato per il fermo
      automezzi necessario all’installazione delle blackbox, la formazione del personale, ecc.)



      6.3 Regalo per Capodanno: ottava proroga




      Con il decreto-legge n. 216 del 29 dicembre 2011 l’entrata in vigore del SISTRI è rinviata (VIII
      proroga) al 2 aprile 2012.

                          All’articolo 13 del DL 216/2011 viene stabilito che:
29 dicembre 2011:         …
pubblicazione della       3. All’articolo 6, comma 2, secondo periodo, del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138,
Gazzetta Ufficiale n.     convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, n. 148, le parole: “9 febbraio
302                       2012” sono sostituite dalle seguenti: “2 aprile 2012.”
7. ANNO 2012


       7.1 Errare humanum est, perseverare autem diabolicum

       E, come se tutto procedesse normalmente, ecco arrivare un nuovo decreto.


5 gennaio 2012:             Decreto n. 219 del 10 novembre 2011 Regolamento recante modifiche e integrazioni al
pubblicazione del           decreto ministeriale del 18 febbraio 2011, n. 52, concernente il regolamento di istituzione del
Supplemento Ordinario       sistema di controllo della tracciabilita' dei rifiuti (SISTRI).
n. 5 alla Gazzetta
Ufficiale n. 4


       Insomma, dopo il Capodanno, arriva la Befana.




       E la Befana porta questo decreto del 10 novembre 2011 (che dunque era stato firmato due giorni
       prima della crisi di governo) che fa un po’ di maquillage normativo, oltre a cercare di garantire
       l’interoperabilità dei software.

       Il Ministero al SISTRI non rinuncia !


       7.2 Il Parlamento discute

       Il 18 gennaio la Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera esprime parere
       favorevole al decreto-legge 216/2011 con, tra l’altro, la seguente osservazione:
       … all'articolo 13, comma 3, valutino le Commissioni di merito - al fine di pervenire definitivamente
       all'adozione di una disciplina stabile e efficace del sistema di tracciabilità dei rifiuti - l'opportunità
       di estendere in modo congruo il termine di proroga per l'entrata in operatività del sistema
       medesimo ...

       Successivamente, nelle Commissioni Bilancio e Affari Costituzionali, vengono presentati altri
       emendamenti con diverse opzioni: proroga al 30 maggio, al 31 ottobre, al 31 dicembre,
       cancellazione, recupero contributi, eliminazione chiavette USB, ecc.
Il 31 gennaio la Camera approva un testo contenente il rinvio dell’operatività del SISTRI al 30
giugno 2012 e lo trasmette al Senato.



7.3 Il SISTRI vince un premio !

E, il 31 gennaio, a Londra, la SELEX Elsag attraverso la sua controllata SELEX Service
Management, si è aggiudicata, per il SISTRI (!!!!), il Cisco Innovation Award 2012 (un
riconoscimento che premia le soluzioni innovative che, tramite l’utilizzo di tecnologie
all’avanguardia, rappresentano le “Best Practice” nell’ambito dell’Information Communication
Technology).




Sarà perché il SISTRI funziona con (vecchie) apparecchiature della CISCO ?



7.4 Parlamento, Regione Lombardia e Governo

Tornando all’iter della legge di conversione del decreto-legge 216/2011, anche al Senato vengono
presentati, nelle Commissioni Bilancio e Affari Costituzionali, emendamenti volti al rinvio
dell’operatività del SISTRI.

Il 7 febbraio il Consiglio regionale della Lombardia approva una mozione che impegna la Giunta
regionale a sollecitare l’operatività del SISTRI, impegnandosi per consentire a tutte le aziende,
anche le più piccole, di sostenere agevolmente gli oneri relativi.

Il 13 febbraio il Ministro dell’ambiente, Clini, intervenendo alla presentazione del rapporto di
Legambiente “Rifiuti Spa”, afferma, a proposito del Sistri:
Stiamo lavorando per cercare di superare le criticità del sistema e per renderlo più semplice,
perché non si possono trattare tutti i tipi di rifiuti allo stesso modo.




Il 15 febbraio il Senato approva con modifiche la legge di conversione del decreto-legge 216/2011
(resta confermato il rinvio del SISTRI al 30 giugno) e lo ritrasmette alla Camera.
Il 23 febbraio la Camera approva.


     7.5 Proroga, proroga !

     Ed eccoci così alla IX proroga: il SISTRI entrerà in vigore il 30 giugno 2012


                          legge 14/2012 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 29 dicembre 2011,
27 febbraio 2012:         n. 216, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative. Differimento di termini
pubblicazione del         relativi all’esercizio di deleghe legislative.
Supplemento Ordinario
n. 36 alla Gazzetta       L’articolo 13 del DL 216/2011 viene così modificato:
                          …
Ufficiale n. 48
                          3. All’articolo 6, comma 2, secondo periodo, del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138,
                          convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, n. 148, le parole: “9 febbraio
                          2012” sono sostituite dalle seguenti: “30 giugno 2012.”


     Oltre alla proroga al 30 giugno, la legge prevede l’affidamento all’ISPRA di tutte le attività relative
     al SISTRI, ad esclusione di quelle concernenti il sistema informatico e il sito internet che restano
     affidate alla Selex.
     Inoltre, entro trenta giorni, il Ministero dell’ambiente emanerà un decreto per potersi avvalere delle
     competenze di DigitPA (l’ente nazionale per la digitalizzazione della pubblica amministrazione).


     7.6 Parla la Selex: segreto ? No !

     Il 7 marzo 2012, presso la Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite
     connesse al ciclo dei rifiuti c’è l’audizione dei rappresentanti della Selex in merito al SISTRI.
     Paolo Aielli, amministratore delegato della società Selex Elsag, svolge una relazione iniziale.




     Quindi, in considerazione della delicatezza degli argomenti in discussione (riferendosi in particolare
     agli aspetti finanziari del SISTRI), chiede che i lavori proseguano in seduta segreta. La
     Commissione accetta; ma, terminata l’esposizione, la stessa Commissione desecreta gli interventi
     svolti.

     Qualche notizia risultante dall’esposizione dei rappresentanti della Selex:
     - il SISTRI è gestito da Selex Management (una controllata di Selex Elsag del gruppo
     Finmeccanica) sulla base di un contratto col Ministero dell’ambiente firmato il 14 dicembre 2009
     - al 31 dicembre 2010 sono iscritte al SISTRI 301.000 aziende e 282.000 hanno pagato il
     contributo
     - al 31 dicembre 2011 sono iscritte al SISTRI 299.000 aziende e 71.000 hanno pagato il contributo
     - per il 2012 si prevede un ulteriore calo
     - la previsione era di incassare una media di 70 milioni/anno per 5 anni: nel 2010 sono stati
     incassati 73 milioni, nel 2011 solo 24 milioni
- l’incasso va al Ministero che dovrebbe poi garantire alla Selex almeno una quota fissa (intorno
ai 30 milioni/anno)
- era previsto di dover distribuire 641.000 chiavette USB; ne sono state distribuite 528.000
- era previsto di dover distribuire 243.000 blackbox; ne sono state distribuite 94.000
- gli utenti compilano la scheda movimentazione mediamente in 2 minuti
- sono possibili 42.000 accessi contemporanei (il contratto ne prevedeva 12.000) con tempi di
risposta inferiori a 1 secondo
- i problemi ancora esistenti di interoperabilità derivano dalle circa 90                 richieste di
modifiche/semplificazioni e dal fatto che la documentazione non viene tempestivamente aggiornata
alle modifiche
- è possibile pensare di consentire, in futuro, a chi utilizza il SISTRI, di poter usufruire anche dei
servizi delle rete per la logistica UIRnet.

E naturalmente i rappresentanti della Selex non hanno mancato di citare il Cisco Innovation Award
2012 appena ricevuto a conferma della bontà e dell’eccellenza del SISTRI.



7.7 Non pagare

Il 13 marzo Aci, Cia, Claai, Confagricoltura, Confapi, Confindustria e Rete Imprese Italia scrivono
al Ministro dell'Ambiente, facendo notare che le imprese hanno già versato per il SISTRI, nel 2010
e 2011, settanta milioni di euro, senza alcun ritorno, e chiedono quindi la soppressione del
contributo SISTRI richiesto entro il 30 aprile 2012.



7.8 Aggiornamenti

Quello che non si può dire è che al SISTRI non si diano da fare: soprattutto per l’interoperabilità.
Un esempio ?


                                  Prot. N.:               SISTRI-ICD_SIS-001

                                  Versione:                     1.16

                                  Data:                      30/03/2012




Il documento “Interoperabilità SISTRI - Documento di specifica delle interfacce” è stato emesso,
per la prima volta, il 21 giugno 2010, poi nel 2010 e 2011 sono state pubblicate altre quattordici
edizioni. E, nel 2012, al 30 marzo, siano già alla sedicesima edizione.

Qualche problema ? Beh … in fondo si tratta ogni volta di leggere, capire ed applicare solo 126
pagine di istruzioni “software”. Anzi no … bisogna aggiungere anche le altre 138 pagine del
documento “Appendici WSDL dei servizi di Interoperabilità” (anche questo ovviamente alla
sedicesima edizione).
7.9 Ma il Parlamento non è convinto …

Nonostante sia stata approvata la legge 14/2012, il Parlamento continua ad occuparsi del SISTRI.

In fase di approvazione della legge di conversione del decreto-legge 5/2012 alcuni deputati hanno
presentato un emendamento richiedente l’abrogazione del SISTRI (emendamento bocciato), mentre
in Commissione ambiente della Camera si riesaminano varie proposte di legge sul SISTRI, alcune
delle quali (ad esempio: richiesta di spostare la partenza del SISTRI al 1 gennaio 2012 !) peraltro
ormai … fuori tempo massimo.



7.10 … e neppure le Regioni

Il 4 aprile la Conferenza delle Regioni presenta alla Conferenza Stato-Regioni la richiesta di
esentare le imprese dal versamento del contributo SISTRI richiesto per l’anno 2012.



7.11 Il Ministero prende tempo

Il 20 aprile il Ministero dell’Ambiente comunica di star procedendo ad una revisione del Sistri in
modo da semplificare e rendere più efficienti le procedure e di aver proposto alla Confindustria e
alle associazioni interessate di valutare insieme le modalità per rendere finalmente operativo il
sistema, senza aggiungere oneri amministrativi.
Per tale ragione si provvederà al differimento al 30 novembre 2012 del termine per il pagamento
dei contributi per l’anno in corso, che scade il 30 aprile prossimo.

Una scelta abbastanza creativa: il SISTRI dovrebbe comunque entrare in funzione il 1 luglio 2012,
ma procedure e modalità devono essere riviste (prima del 1 luglio ?) e comunque il contributo verrà
richiesto a fine anno.



7.12 Adesso è tutto chiaro … o no ?

Il giorno 11 maggio 2012 sul sito web del giornale “la Repubblica” viene pubblicato il testo
integrale del contratto firmato il 19 dicembre 2009 fra il Ministero dell’ambiente e della tutela del
territorio e del mare e la Società Selex Service Management SpA, avente per oggetto l'affidamento
del servizio di progettazione, gestione e manutenzione del sistema integrato per la sicurezza e la
tracciabilità dei rifiuti.
Nota: il giorno 16 maggio, su ingiunzione dei legali della Selex, il documento viene rimosso dal
sito: ma ormai lo hanno letto in tante/i !

Naturalmente alcune cose erano già note: vedi, ad esempio, al punto 7.6, quanto dichiarato da
Paolo Aielli.
Però chi ha spulciato le 87 pagine del contratto, mette in evidenza, fra l’altro, alcuni interessanti
aspetti:
- le blackbox montate sulle motrici dei camion, che il Ministero paga 500 €/anno, sono prodotte
dalla Viacom che le affitta normalmente a 35 €/anno
- alcune attrezzature utilizzate, secondo contratto, dalla Selex, sono della Cisco (quella che ha
assegnato alla Selex l’Innovation Award 2012: vedi al punto 6.3), ma, come risulta dal sito della
Cisco: This product is no longer being sold and might not be supported
- per quanto riguarda lo sbandierato controllo dei veicoli (a questo dovrebbero servire le blackbox),
la comunicazione fra blackbox e centro SISTRI avviene …. solo alla fine del viaggio.

Interessante poi il comunicato stampa della Selex, emesso il giorno stesso, là dove si precisa che nel
2012 si sono iscritte al SISTRI 541 aziende (erano circa 300.000 nel 2010).

E il 13 maggio, su Rai 3, c’è una puntata di “Report” che, tra l’altro, si occupa anche del SISTRI.,
rifacendone la storia a partire dal brevetto ANPA, per poi illustrare la “strana” vicenda della
Abruzzo Engineering, passando per il segreto di stato e per gli abnormi costi delle chiavette USB.
Da notare, nel corso della trasmissione, la presa di distanza da quanto accaduto da parte dell’attuale
Ministro dell’ambiente, Corrado Clini.



7.13 Parlano tutti
Il 16 maggio 2012 (ma che è successo ?) intervengono tutti.

1) Alla Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti
Bonfiglio Mariotti, presidente di Assosoftware, oltre ad esprimere un giudizio negativo sulle
apparecchiature del SISTRI (chiavette USB e blackbox) e, più in generale, su tutto il sistema,
ricorda che, a seguito di un protocollo d’accordo firmato nell’aprile 2011 fra Ministero
dell’ambiente, Assosoftware e Assintech, sono iniziate riunioni con la Selex per discutere eventuali
modifiche da apportare al sistema: nonostante l’accordo prevedesse la verbalizzazione delle
riunioni, il Ministero non ha predisposto alcun verbale e non si è quindi in grado di capire se le
modifiche richieste siano state apportate. Tanto che il 16 febbraio 2012 Assosoftware ha inviato una
lettera al Ministro Clini, indicando le modifiche che sarebbe necessario introdurre per far
funzionare il SISTRI, dal momento che, così com’è, non può partire.

2) Nel pomeriggio dello stesso giorno, presso la stessa Commissione viene “audito” il Ministro
Clini che tra l’altro precisa che:
- il contratto con la Selex non prevedeva, per il prodotto fornito dalla Selex, né un controllo
preventivo, né una valutazione di congruità, né un collaudo
- adesso il Ministero ha richiesto alla DigitPA (del Ministero della Ricerca) di concludere, con un
parere scritto, la verifica del sistema: la risposta di DigitPA è attesa entro il 31 maggio
- poiché il pagamento richiesto alle imprese, è, per legge, connesso all’iscrizione e non al
funzionamento del sistema, il pagamento resta comunque un obbligo (così si è espressa anche
l’Avvocatura dello stato)
- è in attesa del parere del Consiglio di Stato un decreto per semplificare gli obblighi per le piccole
e medie imprese, per piccole quantità di rifiuti
- il Ministero ha in corso una verifica della congruità dei contributi richiesti alle imprese
- il Ministero è impegnato per far entrare in funzione il SISTRI il 30 giugno

3) Contemporaneamente, nel corso della seduta 724 del Senato, il senatore Lannutti presenta
un’interrogazione a risposta scritta, con la quale, dopo aver riepilogato la storia del SISTRI,
richiede ai Ministri dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e dell’economia e delle
finanze di conoscere le modalità di affidamento dell’appalto alla Selex, l’ammontare dei contributi
versati, le iniziative che si intendono intraprendere e se non si ritenga opportuno risolvere il
contratto con la Selex.

4) Nel frattempo al Forum PA, in corso presso la Fiera di Roma, Massimo Veltroni, Ad di Selex
Service Management dichiara che
- tutti i test del SISTRI, compreso quello effettuato da un organismo indipendente a fronte di una
quantità di dati quattro volte superiore a quella prevista dal sistema, non hanno evidenziato
problemi
- il SISTRI farà risparmiare alle imprese fino al 70% delle spese per la controllabilità dei rifiuti
(l’attuale sistema cartaceo costa alle imprese circa 800 milioni di euro all'anno)
- il sistema è a vantaggio degli imprenditori onesti, che finora hanno subito la concorrenza sleale di
quelli che agiscono in maniera poco trasparente e che non vogliono per questo essere sottoposti al
controllo continuo ed istantaneo previsto dal SISTRI


7.14 … e non smettono di parlare e discutere, ma ancora non si decide !

Il 24 maggio i senatori Del Luca e Coronella, della Commissione parlamentare di inchiesta sulle
attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, dopo aver visitato gli impianti della Selex, dichiarano
che il SISTRI è assolutamente necessario e che il sistema è perfettamente funzionante.
Nello stesso giorno, in Commissione Ambiente alla Camera, il Ministero dell’Ambiente,
rispondendo ad una interrogazione del deputato Di Biagio, comunica che il 3 maggio la DigitPA ha
inviato la propria relazione sul SISTRI, con i seguenti suggerimenti::
- la necessità di attivare un monitoraggio del Contratto attraverso una società specializzata
selezionata con gara. In attesa dell'aggiudicazione di tale gara, l'attività di monitoraggio potrebbe
essere affidata ad un gruppo interno all'Amministrazione con competenze ITC;
- la formazione di un gruppo interno per la gestione tecnica del Contratto con il compito di seguire
il SISTRI anche nei successivi contratti garantendo, in tal modo, la continuità e l'evoluzione delle
conoscenze specifiche;
- la realizzazione di indagini di rilevazione della customer satisfaction con lo scopo di valutare se
la qualità dei servizi erogati è adeguata alle esigenze di chi li utilizza ed addivenire, quindi,
all'ottimizzazione dell'erogazione del servizio;
- la necessità di procedere ad un collaudo del Sistema ad integrazione delle verifiche già effettuate
dalla Commissione di Vigilanza prevista dall'articolo 5 del Contratto.


E il giorno dopo, il 25 maggio, si riunisce il Consiglio dei Ministri, che però non discute, come
previsto, il decreto legge sugli incentivi che, nelle bozze circolate, prevede il rinvio del SISTRI al
31 dicembre 2013.
La ragione ?
Forse sta in quello che succede lo stesso giorno nel Comitato di vigilanza e monitoraggio del
SISTRI, dove si scontrano le opinioni del Ministero dell’ambiente (favorevole all’entrata in vigore
del SISTRI per il 30 giugno 2012) e quelle dei Ministeri dello sviluppo economico e della ricerca
(favorevoli allo slittamento al 31 dicembre 2013).

Intanto sui blog si scatenano ancora una volta operatori e, soprattutto, trasportatori, ormai sempre
più determinati nel richiedere l’abbandono del SISTRI così com’è.

Ma, ancora lo stesso giorno, Massimiliano Veltroni, ad di Selex, sul Sole-24 ore dichiara che:
- l’entrata in vigore del SISTRI il 30 giugno è prevista da una legge dello Stato: serve un’altra
legge per cambiarlo. Mi auguro non succeda visti i benefici prodotti dal Sistri
- una commissione di controllo ministeriale ci fa le pulci ogni settimana. E l’ateneo di Roma Tre ha
certificato la bontà delle scelte architetturali e tecnologiche
- i 75euro di cui si parla per ogni chiavetta USB non includono solo il costo dell’hardware, ma
tante altre voci: dalla logistica alla licenza per il software, alla manutenzione. E per le blackbox: i
500 euro sono il costo totale a cui noi le abbiamo venduto al ministero. Non le abbiamo comprate
dalla Viacom: loro hanno prodotto dei prototipi, le abbiamo realizzate in casa.


7.15 Ancora Selex, Eldim Security e Abruzzo Engineering

Il 30 maggio viene ascoltato dalla Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite
connesse al ciclo dei rifiuti il presidente della Eldim Security srl, Francesco Paolo Di Martino, con
riferimento ai suoi rapporti con Selex e Abruzzo Engineerineg11 .
Nel corso dell’audizione Di Martino afferma che:
- non è mai stato oggetto di avviso di garanzia e, pur avendolo richiesto, non è mai stato ascoltato
dai magistrati che indagano su Selex e Abruzzo Engineering
- attraverso le conoscenze maturate negli anni con Selex, nel 2009 gli viene richiesto di predisporre
un’offerta per il caricamento dei dati sulle chiavette USB per il SISTRI, la loro manutenzione, la
gestione delle codifiche e la spedizione del materiale
- viene quindi firmato un primo contratto nel 2009 con Selex per 175.000 chiavette USB per un
importo di 9,45 milioni di € e un secondo contratto nel 2010 per 150.000 chiavette USB per un
importo di 8,1 milioni di €
- per il caricamento di dati su ogni chiavetta è stimato un tempo medio di 15-20 minuti con un
costo di 20 €
- nella fase iniziale lavoravano per adempiere al contratto con Selex 150 tecnici: adesso sono solo
50
- dal novembre 2009 al marzo 2010, su richiesta della Selex, la Eldim Security (ipotizzando che
tale richiesta derivasse dalla necessità di fornire un aiuto a persone in cassa integrazione e colpite
dal terremoto) ha utilizzato il lavoro di 26 dipendenti della Abruzzo Engineering, pagando un
corrispettivo di 300.000 € a Selex; e, anche se due o tre di tali dipendenti non erano soddisfatti
della situazione, tutti e 26 hanno lavorato per 40 ore (distribuite su 4 giorni) alla settimana presso
la Eldim Security di Castellammare di Stabia
- la Eldim Security si è trasferita da Castellammare di Stabia a Roma per evitare l’attenzione di
gruppi criminali, pur non avendo mai ricevuto alcuna intimidazione



7.16 Rinviare (rivedere) il SISTRI !

Il rinvio (e una completa revisione) del SISTRI è richiesto ufficialmente da Conftrasporto,
Confcommercio, Confartigianato, Assintel.




11
     Vedi precedente punto 2.10
7.17 E adesso parla Stornelli

Il 5 giugno viene ascoltato dalla Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite
connesse al ciclo dei rifiuti l’ex amministratore delegato di Selex, Sabatino Stornelli.
Nel corso dell’audizione Stornelli afferma che:
- pur essendo indagato dalla procura di Napoli per abuso d’ufficio, associazione a delinquere,
corruzione, non è mai stato ascoltato dalla magistratura
- nel settembre 2006 la Selex, in quanto società esperta in telematica, viene contattata dal senatore
Turroni, consulente del Ministero dell’ambiente, per lo sviluppo di un sistema tracciabilità rifiuti e
viene quindi costituito un gruppo di lavoro con Ministero ambiente, Carabinieri, ISPRA; a
dicembre 2006 la Selex presenta uno studio di fattibilità; a marzo 2007 il Ministero chiede un
progetto esecutivo
- il Sistri è un ottima sistema, preso a riferimento anche in Germania, è la “best practice” europea
- i problemi del Sistri non sono di tipo tecnologico, ma sono dovuti alle scelte normative
- le secretazioni del 2007 e 2008 sono dovute, secondo il Ministero, alla considerazione che la
diffusione del progetto (e quindi anche l’indizione di una gara) recherebbe danno alla sicurezza
nazionale
- a Sedim e Seldin Security vengono riconosciuti 42 €/chiavetta, comprensivi anche di 5 anni di
manutenzione


7.18 Arriva l’OBU !

Sono passati tre anni dal terremoto che ha distrutto L’Aquila: e le macerie sono ancora lì !
Devono essere rimosse: ma, giustamente, ci si deve preoccupare che la gestione di questi “rifiuti”
avvenga in piena legalità.
Ed ecco che allora il commissario delegato per la ricostruzione – presidente della regione Abruzzo
comunica che, dal 15 giugno 2012, le imprese che intendono effettuare trasporti dei rifiuti prodotti
dal terremoto de L’Aquila del 2009 dovranno registrarsi ed inserire sui loro veicoli i dispositivi
OBU (On Board Unit) per tracciare i percorsi.




Ma …. non c’è il SISTRI ?
Il commissario non lo sa ? Oppure, lo sa, e decide che è meglio affidarsi all’OBU piuttosto che al
SISTRI ?

E chi fornisce l’OBU ?

Secondo la convenzione firmata il 18 maggio 2012 è l’ACI (Automobile Club d’Italia) che, secondo
tale convenzione, richiederà ai trasportatori 135 € per la cessione della OBU e 140 €/anno per il
canone: tali costi sono al netto dell’IVA e potranno essere rivisti annualmente.
8. ADDIO SISTRI ?

8.1 Sembra di sì

Si moltiplicano le dichiarazioni in merito al possibile slittamento dell’entrata in vigore del SISTRI
al 31 dicembre 2012, o 30 giugno 2013, o 31 dicembre 2013, che sarebbe previsto nel testo del
decreto sviluppo tuttora in gestazione.

Ed ecco che il 12 giugno, il Ministro allo sviluppo economico, Corrado Passera, dichiara alla
Confartigianato:
… mi sono convinto che il Sistri andasse sospeso e questo succederà attraverso il prossimo decreto
cui stiamo lavorando …

E, nello stesso giorno, ecco il comunicato del Ministero dell’ambiente:

Il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini ha proposto al Consiglio dei Ministri la sospensione del
SISTRI allo scopo di effettuare le verifiche richieste dopo il parere di DIGITPA (Ente nazionale per
la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione) sulla funzionalità del sistema.
 ….
 Il parere di DigitPA solleva una serie di questioni in merito alle procedure seguite da parte del
Ministero per l’affidamento a SELEX-FINMECCANICA della progettazione e realizzazione del
SISTRI, in merito ai costi ed al funzionamento del sistema.
Il Ministro ha trasmesso questa relazione all’Avvocatura dello Stato ed al Comando del Nucleo
Operativo Ecologico dell’Arma dei Carabinieri per le valutazioni di competenza.
Clini ha inoltre richiesto agli organi competenti del Ministero di effettuare una valutazione interna
in merito a quanto osservato da DigitPA.
Le verifiche avviate richiedono tempi non compatibili con l’entrata in funzione del SISTRI il 1
luglio prossimo.
 Per questo motivo il Ministro ha proposto di sospendere gli effetti del contratto stipulato tra il
Ministero dell’ambiente e la SELEX. Contestualmente il Ministro ha proposto di sospendere il
pagamento dei contributi da parte delle imprese per l’anno 2012.
Il periodo di sospensione sarà necessario per chiarire tutti gli aspetti relativi al SISTRI, e decidere
definitivamente se il sistema funziona, se deve essere modificato o sostituito, entro al più tardi il
30 giugno 2013. Perché in ogni caso è necessario avere a disposizione un sistema efficiente per la
tracciabilità dei rifiuti.


8.2 Ma c’è chi non ci sta

Il 12 giugno la Selex fa sapere che:
Lo slittamento dell'entrata in vigore del Sistri verificatosi per ben 7 volte, è sempre stato dovuto a
fattori esterni alla nostra società. Ogni qualvolta il ministero competente ha ritenuto di dover
apportare modifiche alla normativa, la nostra Azienda è sempre stata pronta ad adeguare il
Sistema alle richieste avanzate
La piattaforma digitale è attiva e funzionante dal 13 gennaio 2010 ed è stata progettata in modo da
applicare le normative vigenti al momento della sua introduzione. È pertanto pronta per essere
utilizzata da tutti gli utenti che, a regime, ridurranno così i loro costi di circa il 70% rispetto
all'attuale sistema cartaceo.
Un ulteriore rinvio dell'entrata in vigore del Sistri, o peggio la sua sospensione, farebbe perdere al
nostro Paese il vantaggio tecnologico finora acquisito rispetto ai partner europei e non sarebbe di
certo un aiuto per le imprese che chiedono oggi soprattutto certezza delle regole e riduzione della
burocrazia negli adempimenti.


E lo stesso giorno il segretario nazionale della UILM, Giovanni Contento dichiara:
La Uilm non e' assolutamente d'accordo con la sospensione del Sistri.
C’è una virata improvvisa da parte del Governo sulla spinta della lobby del trasporto su gomma
che parla di un servizio che fa lievitare i costi della burocrazia, ma che in realtà serviva proprio ad
abbattere quei costi una volta andato a regime
Il sistema di tracciabilità dei rifiuti messo a punto dalla Selex Service Management soprattutto
sarebbe stato utile per la lotta alle eco-mafie
Il pensiero della Uilm va ai circa duecento assunti della societa' del gruppo di Finmeccanica che
finora hanno lavorato al progetto del sistema in questione che rischiano il posto dal primo del
mese prossimo. Poi, c'e' da considerare le oltre 325.000 imprese finora iscritte al suddetto sistema,
che saranno soggette a vere e proprie condizioni di competitività illegittima. Il governo lo tenga
presente.

E, come se tutto procedesse nel migliore dei modi, sul sito SISTRI, del Ministero dell’ambiente, il
13 giugno viene pubblicata la 17^ versione aggiornata dei documenti di specifica delle interfacce di
interoperabilità12


8.3 Ed ecco il decreto-legge !

Il 15 giugno il Consiglio dei Ministri approva il pacchetto sviluppo, al cui interno è inserito un
articolo che prevede che, per consentire i necessari accertamenti sul funzionamento del sistema di
tracciabilità dei rifiuti (SISTRI), vengono sospesi il termine di entrata in operatività del sistema e i
conseguenti adempimenti delle imprese, ferma restando la disciplina di controllo preesistente.




       SISTRI




                                                                        ?
12
     Vedi anche il precedente punto 7.8
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  • 1. SISTRI UNA STORIA DEI NOSTRI TEMPI sergio benassai
  • 2. INDICE Dedica ed introduzione 1. PREMESSA 2. LA TRACCIABILITA’ DEI RIFIUTI 2.1 Il brevetto ANPA 2.2 Il progetto Sirenetta 2.3 Telematica e trasporti 2.4 I primi passi verso il SISTRI, stanziamenti e segreti 2.5 Gli operatori interessati 2.6 Cambio del governo 2.7 Intanto la Selex …. 2.8 Il progetto SITRA 2.9 Nunzio vobis gaudium magnum: habebitis SISTRI 2.10 E Selex naturalmente si dà da fare 2.11 E il SISTRI arriva 3. IL PRIMO ANNO DEL SISTRI 3.1 Prima proroga e ricorso al TAR 3.2 Verso la seconda proroga 3.3 Ancora il SITRA 3.4 Indagini giudiziarie e squadre di calcio 3.5 Piattaforma telematica per merci pericolose 3.6 Terza proroga e sanzioni 3.7 Quarta proroga 4. E SIAMO AL 2011 4.1 TAR, click-day e quinta proroga 4.2 Inchieste giudiziarie e sesta proroga 4.3 Ma che bel paradosso ! 4.4 Verso il caos 5. IL CAOS 5.1 Abrogazione del SISTRI ….. 5.2 … anzi, no ! Settima proroga 5.3 Nel frattempo … 5.4 La Commissione
  • 3. 5.5 Rimozione del segreto, nuovi test e nuove grane 5.6 Un aggiornamento sul ricorso al TAR 6. NUOVO GOVERNO 6.1 Il caos continua 6.2 Richiesta risarcimento 6.3 Regalo per Capodanno: ottava proroga 7. ANNO 2012 7.1 Errare humanum est, perseverare autem diabolicum 7.2 Il Parlamento discute 7.3 Il SISTRI vince un premio ! 7.4 Parlamento, Regione Lombardia e Governo 7.5 Proroga, proroga ! 7.6 Parla la Selex: segreto ? No ! 7.7 Non pagare 7.8 Aggiornamenti 7.9 Ma il Parlamento non è convinto … 7.10 … e neppure le Regioni 7.11 Il Ministero prende tempo 7.12 Adesso è tutto chiaro … o no ? 7.13 Parlano tutti 7.14 … e non smettono di parlare e discutere, ma ancora non si decide ! 7.15 Ancora Selex, Eldim Security Abruzzo Engineering 7.16 Rinviare (rivedere) il SISTRI ! 7.17 E adesso parla Stornelli 7.18 Arriva l’OBU 8. ADDIO SISTRI ? 8.1 Sembra di sì 8.2 Ma c’è chi non ci sta 8.3 Ed ecco il decreto-legge ! 8.4 Il futuro 9. UNA STORIA … ITALIANA: PERCHÉ ….. 9.1 Lo spreco 9.2 Intrecci perversi 9.3 Decadenza culturale 9.4 Il distacco della politica dal paese 9.5 Lamenti senza proposte 9.6 Anche il terzo potere e il quarto potere sono italiani
  • 4. Dedica ed introduzione Questa “storia” è dedicata a tutte/i quelle/gli operatrici/ori del settore rifiuti che hanno sofferto, e non poco, per cercare di far fronte a questo grande “disastro” che è il SISTRI. La vicenda SISTRI è molto complessa e quindi questa “storia” avrà sicuramente dimenticato qualche aspetto importante. Questa storia si conclude con il capitolo “Una storia … italiana: perché …..” Penso infatti che la storia del SISTRI sia solo una delle tante epifanie dei problemi che gravano da tempo sul nostro paese. E naturalmente la speranza e l’augurio è che, come si diceva una volta, la storia sia maestra di vita e che da tale insegnamento nasca la volontà di cambiare, tenendo conto, come penso da tempo, che siamo in una fase di cambiamento epocale, di crisi generale della cultura occidentale, e che, comunque, il nostro paese ha urgente bisogno di un rinnovamento che solo un nuovo impegno culturale, politico, sociale, tecnico e scientifico (soprattutto da parte delle nuove generazioni) potrà garantire. Buon lavoro a tutte/i
  • 5. 1. PREMESSA La gestione dei rifiuti è da molto tempo, e giustamente, oggetto di grande attenzione da parte della pubblica opinione e delle istituzioni e, di conseguenza, è da tempo oggetto di numerose proposte ed iniziative, normative e gestionali, volte a renderla più efficace. In questo quadro naturalmente è di grande importanza l’attività di controllo, volta ad assicurare che ogni fase della gestione venga svolta in maniera corretta. Elementi fondamentali per poter esercitare efficacemente un’attività di controllo sono costituiti dai documenti sui quali sono riportati i dati rilevanti al fine di identificare le caratteristiche dei rifiuti, le quantità, le responsabilità dei diversi operatori, le modalità di gestione. Data la sempre crescente disponibilità ed affermazione (come strumento ormai indispensabile) delle tecnologie informatiche, naturalmente anche il settore rifiuti non poteva non fare i conti con queste nuove tecnologie e non poteva quindi sottrarsi all’idea che l’insieme delle informazioni richieste al fine di garantire un efficace controllo sulla corretta gestione dei rifiuti dovesse essere gestito attraverso strumenti informatici. Naturalmente non va sottovalutato il fatto che l’adozione di sistemi informatici non è di per sé garanzia di una più efficace azione di controllo. A tale proposito non vanno trascurati i seguenti aspetti: - la sostituzione di una documentazione cartacea con un supporto informatico è efficace solo se, oltre ovviamente a garantire almeno lo stesso livello di informazione, il sistema informatico è progettato in modo tale da non creare oneri particolarmente gravosi (in termini gestionali, economici, formativi, ecc.) per gli operatori
  • 6. - il sistema informatico in genere non è di per sé in grado di garantire controlli nel caso che tali controlli non fossero già effettuabili in presenza di documentazione cartacea (dovrebbe essere abbastanza evidente che le ecomafie, che ovviamente si guardano bene dall’adempiere agli obblighi documentali sotto forma cartacea, non saranno certo indotte a documentare le loro attività illecite sotto forma informatica) - un sistema informatico per la gestione dei rifiuti dovrebbe tener conto della contemporanea (o prevista) presenza di altri sistemi informatici che incidano sulla gestione dei rifiuti (è questo il caso ad esempio dei sistemi informatici volti a controllare il trasporto stradale di merci). Non si può comunque eludere il problema della informatizzazione.
  • 7. 2. LA TRACCIABILITÀ DEI RIFIUTI 2.1 Il brevetto ANPA Non si può non ricordare come, già il 4 luglio 2000, l’ANPA (l’Agenzia nazionale per la protezione dell’ambiente) avesse depositato la richiesta di un brevetto per un Sistema e metodo per la gestione ed il controllo di dati relativi al trattamento di materiale, in particolare rifiuti, che venne registrato il 26 marzo 2003 col codice 0001315952 Il sistema, denominato Check-Rif, progettato da Massimo Bagatti, un ingegnere dell’ANPA, prevedeva la consegna agli operatori del settore rifiuti di smart-card dedicate (Rif-card) e di appositi apparecchi (Rif-Mat) Il produttore dei rifiuti avrebbe consegnato la propria Rif-card al trasportatore, che la avrebbe inserita nel suo Rif-Mat (il Rif-Mat avrebbe letto i dati contenuti nelle Rif-card quali: produttore, luogo di produzione, data e ora, trasportatore, tipo e targa del veicolo, ecc.). Il Rif-Mat, tramite collegamento Gsm con la Centrale Operativa dell'ANPA, avrebbe effettuato la verifica dell'abilitazione al ritiro di quella tipologia e quantità di rifiuto, richiedendo quindi i dati dell'impianto di conferimento (ragione sociale, indirizzo, ecc.). Il Rif-Mat avrebbe trasmesso i dati alla Centrale operativa e, una volta ricevuta l'abilitazione, rilasciato una ricevuta al produttore e un’altra ricevuta che avrebbe costituito il documento di trasporto. Giunto all'impianto di recupero o smaltimento, il trasportatore avrebbe consegnato la propria Rif- card al gestore dell’impianto, che la avrebbe inserita nel proprio Rif-Mat, che a sua volta avrebbe inviato i dati alla Centrale operativa e rilasciato due ricevute, una per il trasportatore e una per il gestore dell'impianto Questo brevetto comunque cadde nel nulla. Ma non fu questa l’unica iniziativa intrapresa in Italia prima del SISTRI. 2.2 Il progetto Sirenetta Con ordinanza del 30 novembre 2000 il Commissario all’emergenza rifiuti in Campania lanciò il progetto Sirenetta (Sistema informativo regionale. Emergenza rifiuti - Network e Tecnologia ambientale). Il progetto venne aggiudicato il 21 settembre 2001 al raggruppamento temporaneo d'imprese costituito da Enterprise Digital Architects Ericsson SpA, Daelit srl e Cid Software studio srl, con un
  • 8. investimento iniziale di oltre 8 milioni di euro. Secondo le previsioni doveva (grazie a scatole nere installate sui veicoli ed un sistema satellitare) ricostruire i percorsi dei camion di rifiuti, segnalare deviazioni, scoprire posti proibiti di carico e scarico, coinvolgendo a tale scopo 1060 automezzi e 60 siti di stoccaggio. Nel 2005 però solo 510 automezzi e 8 siti fissi risultavano coinvolti. A ottobre 2007 la Enterprise fu dichiarata fallita e messa in liquidazione; la conseguenza fu lo scioglimento del raggruppamento d'imprese e la fine (provvisoria) del progetto Sirenetta. 2.3 Telematica e trasporti Naturalmente l’adozione di sistemi informatizzati per il controllo di certe attività non era specifica del mondo dei rifiuti. Infatti già da tempo erano in atto iniziative in tal senso nel campo dei trasporti e, in particolare, nel campo del trasporto di merci pericolose, nelle quali erano impegnate le istituzioni (Ministero dei trasporti), le università, le agenzie come l’ASI. Ad esempio, l’ASI (Agenzia Spaziale Italiana), aveva avviato nel 2004 il Progetto DANGER - Macro Progetto Applicativo “Sicurezza nel Trasporto delle Merci Pericolose”. DANGER costituiva un set completo di strumenti a supporto del trasporto di merci pericolose lungo tutta la fase del trasporto, incluso il supporto alla gestione delle emergenze. Il sistema DANGER era basato sulle tecnologie GNSS ed in particolare sull’uso di Galileo e EGNOS/GPS, e (secondo l’ASI) definiva un sistema di comunicazioni inter-veicolari innovative, fondamentali a garantire sostenibilità economica del sistema, condizione necessaria per un suo utilizzo a livello nazionale. Su tale linea, alla fine del 2007, venne firmata un’intesa fra il Ministro dei trasporti, Alessandro Bianchi, ed il Presidente dell’ASI, Giovanni Fabrizio Bignami, per una collaborazione che avrebbe portato a sviluppare nuove applicazioni e servizi satellitari basati sui sistemi EGNOS e Galileo. In particolare sarebbe stato dato nuovo slancio a quattro progetti preliminari già intrapresi dall’ASI, tra i quali quello per la sicurezza nel trasporto merci pericolose. Altre attività rilevanti sono state svolte da UIRNet S.p.A., società degli Interporti. Il 28 dicembre 2006, UIRNet S.p.A stipulò con il Ministero dei trasporti una convenzione per la progettazione, la realizzazione e l'esercizio di una piattaforma hardware e software localizzata, aperta e modulare, in grado di integrare fornitori di servizi e contenuti orientati alla gestione dei processi logistici e del trasporto merci: l’aspetto tecnologico era curato dal Raggruppamento Tecnologico d'Imprese costituito da Elsag Datamat S.p.A, Telespazio S.p.A e Autostrade per l'Italia S.p.A.
  • 9. 2.4 I primi passi verso il SISTRI, stanziamenti e segreti Nel settembre 2006 il senatore Turroni, consulente del Ministero dell’ambiente, convoca la Selex Management SpA, società del gruppo Finmeccanica, per discutere su un progetto di tracciabilità di rifiuti.1 Nel frattempo, con la legge 296/2006, vengono stanziati 5 milioni di euro per realizzare un sistema integrato per il controllo e la tracciabilità dei rifiuti Al comma 1116 dell’articolo 1 della legge 296/2006 viene stabilito: 27 dicembre 2006: Per l'anno 2007 una quota non inferiore a 5 milioni di euro delle risorse del Fondo unico pubblicazione del investimenti per la difesa del suolo e tutela ambientale del Ministero dell'ambiente e della Supplemento Ordinario tutela del territorio e del mare … e' riservata in sede di riparto alla realizzazione di un sistema n. 244 alla Gazzetta integrato per il controllo e la tracciabilita' dei rifiuti, in funzione della sicurezza nazionale ed Ufficiale n. 299 in rapporto all'esigenza di prevenzione e repressione dei gravi fenomeni di criminalita' organizzata nell'ambito dello smaltimento illecito dei rifiuti. Il sistema viene comunque considerato di importanza strategica e degno di “essere posto al sicuro”. Infatti il 17 febbraio 2007, con un decreto del Ministero dell’ambiente, viene apposto il segreto di stato2 al SSTR (sistema sicuro tracciabilità rifiuti). La ragione dell’apposizione del segreto di stato non sta tanto nella necessità (prevista dall’articolo 12 della legge 801/1977) di evitare che si possa recar danno alla integrità dello stato democratico, ecc., ma (come previsto dall’articolo 17 del DLgs 163/2006) nella possibilità, per i contratti relativi ad attività protette da segreto di stato, di essere eseguiti in deroga alle disposizioni relative alla pubblicità delle procedure di affidamento dei contratti pubblici, a condizione che i contratti siano eseguiti da operatori economici in possesso dell'abilitazione di sicurezza, a seguito di gara informale a cui siano invitati almeno cinque operatori economici (se sussistono in tale numero soggetti qualificati in relazione all'oggetto del contratto e sempre che la negoziazione con più di un operatore economico sia compatibile con le esigenze di segretezza)1. E l’operatore economico prescelto (non risulta che siano stati interpellati altri operatori) per presentare un progetto è la Selex Management SpA, società del gruppo Finmeccanica. 1 Vedi dichiarazioni di Stornelli al punto 7.17 2 Il segreto verrà rimosso dal ministro Prestigiacomo nell’ottobre 2011 (vedi al punto 5.5)
  • 10. 2.5 Gli operatori interessati Nel 2008, con il DLgs 4/2008, vengono definiti i soggetti che dovranno assoggettarsi al nuovo sistema informatico. 29 gennaio 2008: Al comma 24 dell’articolo 2 del DLgs 4/2008 viene stabilito, modificando l’articolo 189 del pubblicazione del DLgs 152/2006: Supplemento Ordinario 3. Chiunque effettua a titolo professionale attività di raccolta e trasporto di rifiuti, i n. 24 alla Gazzetta commercianti e gli intermediari di rifiuti senza detenzione, le imprese e gli enti che effettuano Ufficiale n. 24 operazioni di recupero e di smaltimento di rifiuti, i Consorzi istituiti per il recupero ed il riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti, nonche' le imprese e gli enti produttori iniziali di rifiuti pericolosi e le imprese e gli enti produttori iniziali di rifiuti non pericolosi di cui all'articolo 184, comma 3, lettere c), d) e g) … Sono esonerati da tale obbligo gli imprenditori agricoli di cui all'articolo 2135 del codice civile con un volume di affari annuo non superiore a euro ottomila, le imprese che raccolgono e trasportano i propri rifiuti non pericolosi, di cui all'articolo 212, comma 8, nonche', per i soli rifiuti non pericolosi, le imprese e gli enti produttori iniziali che non hanno più di dieci dipendenti. 3-bis. Senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, a partire dall'istituzione di un sistema informatico di controllo della tracciabilità dei rifiuti, ai fini della trasmissione e raccolta di informazioni su produzione, detenzione, trasporto e smaltimento di rifiuti e la realizzazione in formato elettronico del formulario di identificazione dei rifiuti, dei registri di carico e scarico e del M.U.D., da stabilirsi con apposito decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, le categorie di soggetti di cui al comma precedente sono assoggettati all'obbligo di installazione e utilizzo delle apparecchiature elettroniche.». La precisazione che l’installazione e l’utilizzo delle apparecchiature non devono comportare oneri per la finanza pubblica rappresenta una chiara affermazione del fatto che il nuovo sistema comporterà un onere finanziario per gli operatori, quanto meno per l’acquisto, l’installazione ed il funzionamento delle apparecchiature (senza voler considerare gli oneri indiretti connessi con la necessaria riorganizzazione aziendale e la necessaria formazione degli addetti). E’ dunque nella XV legislatura (governo Prodi), con Alfonso Pecoraro Scanio Ministro per l’ambiente, che viene decisa l’istituzione di un sistema informatico di controllo della tracciabilità dei rifiuti.
  • 11. 2.6 Cambio del governo Ma, il 24 gennaio 2008, il governo Prodi viene sfiduciato e, a seguito di elezioni, l’8 maggio 2008 si insedia il governo Berlusconi IV, con Stefania Prestigiacomo Ministro dell'ambiente. Il tema della istituzione di un sistema informatico di controllo della tracciabilità dei rifiuti viene ripreso dal nuovo governo che, a sua volta, in data 5 settembre 2008, con decreto del Presidente del consiglio dei ministri, attribuisce nuovamente al progetto istitutivo del sistema di tracciabilità la classifica di segreto, in quanto incidente su questioni di interesse strategico nazionale e rilevanti per la sicurezza interna dello Stato. L’attuazione del sistema diviene di stretta attualità con la pubblicazione della direttiva 2008/98 che richiede agli stati membri di porre in essere entro il 12 dicembre 2010 un sistema di tracciabilità dei rifiuti (ma limitatamente a quelli classificati come pericolosi) All’articolo 17 della direttiva 2008/98 viene stabilito: 22 novembre 2008: Gli Stati membri adottano le misure necessarie affinché la produzione, la raccolta, il trasporto, pubblicazione della lo stoccaggio e il trattamento dei rifiuti pericolosi siano eseguiti in condizioni tali da garantire Gazzetta Ufficiale la protezione dell’ambiente e della salute umana … comprese misure volte a garantire la Europea L 312 tracciabilità dalla produzione alla destinazione finale e il controllo dei rifiuti pericolosi … 2.7 Intanto la Selex …. Il 26 giugno 2008 il presidente della Regione Toscana Claudio Martini e l’amministratore delegato di Finmeccanica Pier Francesco Guarguaglini siglano un accordo che prevede, nell’ambito del progetto E.O.S. – Analisi di scenario per il monitoraggio e la radiolocalizzazione satellitare dei materiali pericolosi, la creazione di un Centro monitoraggio del trasporto di rifiuti e merci pericolose. Le attività di R&D saranno supportate dalla SELEX - Service Management (SELEX- SEMA) già impegnata in un progetto finanziato dal Ministero dell’Ambiente, che prevede la costituzione di una nuova società controllata dalla stessa SELEX-SEMA. La società avrà due sedi, una a Cecina che ospiterà il centro operativo per il monitoraggio dei mezzi che trasportano rifiuti e tutta la gestione dell’archivio dei dati; e l’altra a Collesalvetti, che ospiterà, oltre agli uffici amministrativi della società, il centro operativo per il monitoraggio dei mezzi che trasportano merci pericolose. Le due sedi del centro dovrebbero generare nei primi 6-8 mesi dall’avvio operativo circa 20 nuove assunzioni, tra cui personale altamente specializzato in gestioni di sistemi informatici e gestione dati. Nei primi tre anni di attività sono previste circa 40 nuove assunzioni di personale altamente specializzato.
  • 12. Ma il tutto, nonostante un nuovo impegno ufficiale siglato nel 2009 col comune di Cecina, finisce praticamente nel nulla. Le uniche realizzazioni sono: la nuova cabina di trasformazione, l'allestimento degli uffici e una targhetta a una porta con su scritto Selex. Però a Roma la Selex è in campo: come dichiarato dall’allora amministratore delegato Sabatino Stornelli3, nel dicembre 2008 la Selex viene di nuovo contattata dal Ministero dell’ambiente tramite la Sogesid4 . 2.8 Il progetto SITRA Con il riesplodere della crisi dei rifiuti in Campania si decide poi di estendere il sistema informatico di controllo della tracciabilità dei rifiuti ai rifiuti urbani della regione Campania 3 gennaio 2009: Al comma 2bis dell’articolo 2 della legge 210/2008 viene stabilito: pubblicazione della Il Sottosegretario di Stato … in collaborazione con l'Agenzia regionale per la protezione Gazzetta Ufficiale ambientale della Campania, nell'ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie n. 2 disponibili a legislazione vigente, avvia un progetto pilota per garantire la piena tracciabilita' dei rifiuti, al fine di ottimizzare la gestione integrata dei rifiuti stessi. Si tratta del progetto SITRA che prevede una “resurrezione” del progetto Sirenetta, da attuarsi in due fasi. Viene quindi costituita un commissione tecnico-operativa, che, a sua volta, istituisce un tavolo tecnico per attivare il progetto SITRA, che si dovrà integrare anche con il progetto SIGER (Sistema informativo per la gestione emergenza rifiuti in Campania: un sistema per la raccolta e l’analisi dei flussi di dati ed informazioni sui rifiuti urbani). 3 Vedi punto 7.17 4 La Sogesid è una società interamente posseduta dal Ministero del tesoro e svolge attività strumentali alle esigenze, finalità, competenze ed alle attribuzioni istituzionali del Ministero dell'Ambiente e del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti
  • 13. Il tavolo tecnico approva un progetto suddiviso in due fasi: - reingegnerizzazione del progetto Sirenetta - interfaccia col sistema SISTRI 2.9 Nunzio vobis gaudium magnum: habebitis SISTRI Nell’agosto del 2009, con la legge 102/2009, si richiede al Ministro dell’ambiente di definire, entro sei mesi, le modalità ed i tempi di attivazione e di operabilità del sistema informatico di controllo della tracciabilità dei rifiuti. 4 agosto 2009: All’articolo 14bis della legge 102/2009 viene stabilito: pubblicazione del Entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente Supplemento Ordinario decreto, il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, con uno o piu' decreti n. 14 alla Gazzetta adottati in attuazione … e relativi all'istituzione di un sistema informatico di controllo della Ufficiale n. 179 tracciabilita' dei rifiuti, di cui al predetto articolo 189 del decreto legislativo n. 152 del 2006, definisce, anche in modo differenziato in relazione alle caratteristiche dimensionali e alle tipologie delle attivita' svolte, eventualmente prevedendo la trasmissione dei dati attraverso modalita' operative semplificate, in particolare i tempi e le modalita' di attivazione nonche' la data di operativita' del sistema, le informazioni da fornire, le modalita' di fornitura e di aggiornamento dei dati, le modalita' di interconnessione e interoperabilita' con altri sistemi informativi, le modalita' di elaborazione dei dati, le modalita' con le quali le informazioni contenute nel sistema informatico dovranno essere detenute e messe a disposizione delle autorita' di controllo che ne facciano richiesta, le misure idonee per il monitoraggio del sistema e per la partecipazione dei rappresentanti delle categorie interessate al medesimo monitoraggio, anche attraverso un apposito comitato senza oneri per il bilancio dello Stato, nonche' l'entita' dei contributi da porre a carico dei soggetti di cui al comma 3 del predetto articolo 189 del decreto legislativo n. 152 del 2006 a copertura degli oneri derivanti dalla costituzione e dal funzionamento del sistema, da versare all'entrata del bilancio dello Stato per essere riassegnati, con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, al capitolo 7082 dello stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. Il Governo, su proposta del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, con uno o piu' regolamenti, ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, e successive modificazioni, opera la ricognizione delle disposizioni, ivi incluse quelle contenute nel decreto legislativo n. 152 del 2006, le quali, a decorrere dalla data di operativita' del sistema informatico, come definita dai decreti di cui al periodo precedente, sono abrogate in conseguenza di quanto stabilito dal presente articolo. E’ da presumere che funzionari del ministero siano da tempo al lavoro sul nuovo sistema. Però, forse perché il sistema è classificato come segreto, ben pochi hanno informazioni su quali saranno i veri contenuti del decreto previsto dalla legge di cui sopra, tanto che, ad una riunione delle associazioni degli operatori del settore rifiuti, tenutasi nell’autunno avanzato del 2009, viene consegnata una prima bozza del decreto che però viene ritirata al termine della riunione, al fine di evitarne la divulgazione. Gli operatori del settore sono allarmati per le non sempre veritiere anticipazioni sui contenuti del decreto. Dal 28 al 31 ottobre 2009, in occasione di Ecomondo (Fiera Internazionale del Recupero di Materia ed Energia e dello Sviluppo Sostenibile), si scatena il panico tra gli operatori del settore i
  • 14. quali apprendono per la prima volta quanto si sta prefigurando, mentre le software house lanciano un allarme intuendo le non trascurabili conseguenze di un tale provvedimento sia rispetto alla loro attività sia rispetto alla normale prassi operativa. 2.10 E Selex naturalmente si dà da fare Chi certamente è ben a conoscenza del sistema è la Selex, che, come si è visto, già dai tempi del governo Prodi aveva avuto l’incarico di sviluppare un sistema di tracciabilità dei rifiuti. Il 14 dicembre 2009 viene firmato il contratto fra Ministero e Selex per la realizzazione e la gestione del SISTRI. Per svolgere le attività previste dal contratto la Selex appalta parte di tali attività. In particolare assegna a Sedin e Eldim Security la formattazione e predisposizione delle chiavette USB. Interessante notare che la Eldim Security fa un’offerta alla Selex e inizia a lavorare (si suppone in seguito alla stipula del contratto) a novembre 2009 ben prima che sia firmato il contratto fra Selex e Ministero ambiente il 14 dicembre 2009. Ed è da segnalare in questo quadro il coinvolgimento di dipendenti della Abruzzo Engineering (partecipata al 30% dalla Selex), che sarà successivamente oggetto di inchiesta giudiziaria5. A tale proposito circolano diverse voci (non verificabili). Il 18 ottobre 2009 alcuni dipendenti sarebbero partiti per Nepi6 e Castellammare di Stabia7 con autobus messi a disposizione dall'azienda. Il lavoro sarebbe consistito nella formattazione e copia di un software per 100.000 chiavette USB. Il lavoro termina a fine novembre. Poco prima di Natale una nuova chiamata. Per i lavoratori si tratta di molte giornate “vuote”, fino a marzo 2010, senza fare assolutamente nulla. A marzo 2010 arriva di nuovo il lavoro: le chiavette già formattate adesso vanno abbinate alle utenze in rete. Una settimana di lavoro e all'improvviso Selex toglie il lavoro ad Abruzzo Engineering, assegnandolo a giovani del luogo con contratto co.co.co, risparmiando così su alloggio, vitto, trasporto. 5 Vedi al successivo punto 3.4 6 A Nepi è situata una sede di Sedin 7 A Castellammare di Stabia ha sede la Eldim Security. Vedi in proposito, al punto 7.15, quanto dichiara Di Martino
  • 15. E non vanno trascurate alcune intercettazioni telefoniche come questa, riguardante l’inchiesta sulla P4: Nel dicembre 2009 Roberto Colombo, manager delle Poste Italiane (con un passato in Finmeccanica), telefona alla segreteria di Bisignani: “Sto cercando il dottore per dirgli che quella cosa che si aspettava da parte della Selex … per l’ambiente … quella cosa che si attendeva da Finmeccanica, è stata firmata.” 2.11 E il SISTRI arriva Il 13 gennaio 2010 viene pubblicato il decreto del 17 dicembre 2009, con il quale viene ufficialmente varato il SISTRI (il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti) 13 gennaio 2010: Decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare del 17 dicembre pubblicazione del 2009, recante «Istituzione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, ai sensi dell’art. Supplemento Ordinario 189 del decreto legislativo n. 152 del 2006 e dell’art. 14 -bis del decreto-legge n. 78 del 2009, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 102 del 2009» n. 10 alla Gazzetta Ufficiale n. 9
  • 16. 3. IL PRIMO ANNO DEL SISTRI Il 5 gennaio 2010 viene nominata dal Ministero una “Commissione tecnica di vigilanza”, con il compito di verificare periodicamente il funzionamento del SISTRI. La commissione è composta da: - Prof. Avv. Carlo Malinconico (presidente) - Avv. Luigi Pelaggi (ministero) - Colonnello Sergio De Caprio (carabinieri) - Dott. Renato Masia (polizia di stato) - Un rappresentante della Corte dei conti Carlo Malinconico Castriota Scanderbeg è Professore ordinario di diritto dell’Unione europea nell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” e Avvocato abilitato alla difesa davanti alle giurisdizioni superiori. Dal 9 luglio 2008 è Presidente della Federazione Italiana Editori Giornali. Luigi Pelaggi è capo dell’ufficio tecnico del ministro dell’ambiente, consigliere di amministrazione della Sogesid spa, Acea spa, commissario straordinario per l’emergenza acqua nelle isole eolie, ecc. Sergio De Caprio è vicecomandante del Comando Carabinieri per la Tutela dell'Ambiente, ma è più noto come “Capitano Ultimo” e per l’arresto di Salvatore Riina. Renato Masia è al vertice dell'Ufficio centrale ispettivo del ministero dell'Interno: Una commissione dunque composta da persone con altisonanti qualifiche ma certamente non molto qualificata sotto il profilo tecnologico. Già si è visto come molte fossero le preoccupazioni degli operatori del settore, ma il Ministro Prestigiacomo rassicura. Ad esempio, il 4 febbraio, a seguito dell’incontro con le associazioni dei trasportatori, afferma che il Ministero ha individuato indirizzi e soluzioni per venire incontro alle istanze di questo importante comparto produttivo. Dietro le quinte continuano contatti “sospetti”. Nel gennaio 2010 Roberto Colombo vuole di nuovo parlare con Bisignani del SISTRI: “… fare il punto della situazione … c’è parecchia roba in pentola …” Nel febbraio 2010 Sabatino Stornelli, amministratore delegato della Selex, si incontra più volte con Luigi Pelaggi, capo della segreteria del ministro Prestigiacomo, anche per: “… obbligare con delle sanzioni i trasportatori di rifiuti e le aziende ad iscriversi e pagare per usufruire del servizio … “
  • 17. 3.1 Prima proroga e ricorso al TAR Ma soprattutto si moltiplicano le proteste degli operatori. Il Ministero deve prendere atto che non è possibile completare le procedure di iscrizione nei tempi previsti (anche per difficoltà gestionali e burocratiche, oltre che per procedure non certo “user- friendly”) ed è quindi “costretto” a rinviare di 30 giorni i termini previsti per l’iscrizione al SISTRI (I proroga). 27 febbraio 2010: All’articolo 1 del decreto del 15 febbraio 2010 viene stabilito:. pubblicazione della 1. I termini di cui all’art. 3, comma 1 del decreto ministeriale 17 dicembre 2009, entro i quali Gazzetta Ufficiale n. 48 i soggetti individuati nel medesimo articolo sono tenuti all’iscrizione al SISTRI, sono prorogati di trenta giorni. Ma il problema è ben più vasto, come messo in evidenza dalle migliaia di interventi degli operatori sui forum dedicati al SISTRI: - malfunzionamenti delle chiavette USB - ritardi nelle installazioni delle blackbox e malfunzionamento delle stesse (con specifici problemi per le batterie dei veicoli) - procedure confuse e poco chiare (per molti casi specifici) - problemi di formazione del personale - problemi di interfacciabilità dei software - difficoltà operative dovute all’assenza di campo - ecc. Quindi aumenta la protesta degli operatori e va segnalato in particolare che il 24 marzo 2010 alcune software house (Nica, Mind Informatica, Byte Elaborazioni, Global Service Communication Sas di Assirelli Mauro & c, B.M.B. Informatica di Bollani Giuseppina & c. Impresa Individuale Econ Des Prenn Egon e Softline) depositano un ricorso presso il TAR del Lazio, chiedendo l’annullamento del decreto e richiedendo di acquisire dal Ministero dell’ambiente alcuni documenti rilevanti, tra i quali quelli relativi alle modalità di aggiudicazione dell’appalto per la fornitura di hardware e software. Continua l’attività dietro le quinte:
  • 18. Pelaggi afferma: “Bisogna far capire a quelle aziende che gli conviene ritirare il ricorso” Comunque l’11 giugno 2010 il TAR del Lazio rinvia ogni decisione al 18 novembre 2010, richiedendo peraltro di acquisire dal Ministero dell’ambiente alcuni documenti rilevanti, tra i quali quelli relativi alle modalità di aggiudicazione dell’appalto per la fornitura di hardware e software. 3.2 Verso la seconda proroga Nel frattempo si apre un altro problema per gli operatori: quello del sito SISTRI. Da notare che, all’inizio, il sito SISTRI è registrato dalla Selex; solo in seguito il sito passerà nella disponibilità del Ministero dell’ambiente. Sul sito comunque è ben presente una clausola di esclusione di responsabilità: “I soggetti privati e pubblici preposti e coinvolti nella gestione operativa e di controllo del sistema SISTRI non si assumono alcuna responsabilità per quanto riguarda le informazioni contenute nel sito o generate da esso”. Su tale sito, insieme ad altre informazioni, vengono pubblicate le guide ed i manuali che spiegano le modalità di funzionamento del sistema. Ebbene, guide e manuali sono soggetti ad un continuo processo di revisione, comportando, per le persone volenterose che li stampano per studiarli, un impegno di tempo ed un consumo di carta che poco si attanaglia alle caratteristiche del SISTRI, così definite dal Ministro Prestigiacomo il 12 febbraio 2010: vantaggi in termini di legalità, risparmio, efficienza, trasparenza, semplificazione, informatizzazione. Un esempio ? Cronologia degli aggiornamenti del Manuale operativo Test 1.0 del 1/08/2010 Test 1.0 del 1/08/2010 Test 1.0 del 2/08/2010 Test 1.1 del 12/08/2010 Test 1.2 del 30/09/2010 Test 1.3 del 16/11/2010 Test 1.4 del 26/11/2010 Test 1.5 del 30/11/2010 Versione 2.0 del 14/04/2011 Versione 2.1 del 15/04/2011 Versione 2.2 del 18/04/2011 Versione 2.3 del 19/04/2011
  • 19. Versione 2.4 del 26/04/2011 …. e altri seguiranno ! Nota: anzi, no …. Il Manuale operativo è scomparso ed è “sostituito”, a dicembre 2011, dalle “guide rapide”(anch’esse soggette ad aggiornamenti !) Vista la situazione il Ministero è costretto, con il decreto del 9 luglio 2010, a rivedere i termini di entrata in vigore del SISTRI (II proroga) 13 luglio 2010: All’articolo 1 del decreto del 9 luglio 2010 viene stabilito: pubblicazione della I termini di cui agli articoli 1, comma 1 e 4, e 2 del decreto ministeriale 17 dicembre 2009 relativi all’operabilità del SISTRI, sono prorogati al 1 ottobre 2010. Gazzetta Ufficiale n. 161 3.3 Ancora il SITRA La Regione Campania, alla quale è stata trasferita la responsabilità del progetto SITRA, provvede ad invitare il raggruppamento temporaneo di imprese costituito da Vitrociset SpA, Cid Software studio srl e Di.Elle.Ti. srl (che aveva acquisito le altre due società, fallite, già presenti nel progetto Sirenetta, e cioè Enterprise Digital Architects Ericsson SpA, Daelit srl) alla procedura negoziata, senza previa pubblicazione del bando di gara, per la realizzazione della prima fase del SITRA, che sembra consistere nel riprogrammare le “scatole nere” del progetto Sirenetta. Lo stanziamento previsto per l’applicazione del SITRA/Sirenetta a 40 veicoli e 7 siti fissi è di 1,4 milioni di euro. 3.4 Indagini giudiziarie e squadre di calcio Intanto si apre il capitolo delle indagini giudiziarie. Nell’agosto 2010 la Abruzzo Engineering (che, come ricordato sopra, riceveva commesse dalla Selex) è sotto inchiesta da parte della Procura dell’Aquila.. E sui quotidiani locali emergono strane storie di intrecci fra Selex, Abruzzo Engineering, Eldim Security e una squadra di calcio. Di particolare interesse il fatto che sembrerebbe che parte dei soldi ricevuti dalla Selex siano stati impiegati per finanziare la squadra di calcio Pescina-Valle del Giovenco (presieduta da Stornelli, che, si ricorda, è anche l’amministratore della Selex).
  • 20. Ah … l’amore per la propria squadra di calcio (Stornelli è nato ad Avezzano) a cosa conduce ! Ma … come mai nell’aprile 2010 alla presidenza della squadra troviamo Paolo Di Martino, il presidente della Eldim Security (con partecipazioni in Valdim Immobiliare, Ingeco srl, Wise spa, Istituto Santa Croce, Enterprise Security service srl) che ha ricevuto un appalto dalla Selex8 e che è di Castellammare di Stabia e non abruzzese ? Ma la Selex non si scompone più di tanto. Infatti il 17 novembre 2010, al London Investor Day, Giovanni Soccodato, direttore della Direzione Strategie di Finmeccanica, nel presentare “Resilience and Opportunities in Domestic Markets”, fa presente che ci si attende un’entrata di 300 milioni dal contratto ottenuto dal Ministero dell’ambiente per la creazione di un “Integrated System for Waste Management Tracking and Security”. 3.5 Piattaforma telematica per merci pericolose Ricordiamo che, nel frattempo, proseguono altre iniziative governative in materia di controllo telematico delle merci pericolose. Infatti il 27 settembre 2010 l’Autorità di Gestione del Programma Operativo Nazionale “Reti e Mobilità 2007 – 2013” con proprio Decreto n. 10288/R.U. ammette al finanziamento di 3.445.000 euro il progetto denominato “Piattaforma telematica integrata per il Controllo e la Gestione delle Merci Pericolose” (PICOGE-MP). 3.6 Terza proroga e sanzioni I problemi di funzionamento del SISTRI comunque sono ben lungi dall’essere risolti e così, con il decreto del 28 settembre 2010, i termini di entrata in vigore del SISTRI (con riferimento in particolare alla funzionalità delle chiavette USB e all’installazione delle blackbox) vengono ulteriormente prorogati (e siamo così alla III proroga). All’articolo 1 del decreto 28 settembre 2010 viene stabilito: 1 ottobre 2010: 1. Ferma restando la data di operativita' del SISTRI … : pubblicazione della a) il termine previsto … per il completamento della distribuzione dei dispositivi USB e Gazzetta Ufficiale n. 230 l'installazione delle black box e' prorogato al 30 novembre 2010; b) il termine di un mese previsto dall'art. 12, comma 2, del decreto ministeriale 17 dicembre 2009 e successive modifiche e integrazioni, e' prorogato al 31 dicembre 2010. Mentre non si arresta la protesta degli operatori per il non funzionamento del SISTRI, si arriva al 18 novembre 2010, giorno in cui, non essendo pervenuti i richiesti documenti dal Ministero dell’ambiente, il giudizio del TAR Lazio è rinviato al 27 gennaio 2011. Nel mese di dicembre viene pubblicato il DLgs 205/2010 che recepisce la direttiva 2008/98 e nel quale vengono definite le (pesantissime) sanzioni per chi non ottempera alle disposizioni del SISTRI. 8 Vedi punto 2.10
  • 21. 10 dicembre 2010: Decreto Legislativo 3 dicembre 2010, n.205 recante “Disposizioni di attuazione della direttiva pubblicazione del 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 novembre 2008 relativa ai rifiuti e Supplemento Ordinario che abroga alcune direttive" n. 269 alla Gazzetta Ufficiale n. 288 3.7 Quarta proroga Ma il vero problema è che tutto il sistema SISTRI continua a creare problemi agli operatori. E si arriva così ad un ulteriore rinvio (IV proroga) dell’entrata in vigore del SISTRI, con il decreto del 22 dicembre 2010: 28 dicembre 2010: All’articolo 1 del decreto del 22 dicembre 2010 viene stabilito: pubblicazione della 1. Il termine di cui all'art. 12, comma 2, del decreto ministeriale 17 dicembre 2009, come Gazzetta Ufficiale n. 302 modificato dall'art. 1, comma 1, lettera b) del decreto ministeriale 28 settembre 2010, e' prorogato al 31 maggio 2011. 2. All'art. 12, comma 1, del decreto ministeriale 17 dicembre 2009 (e successive modifiche e integrazioni), sono apportate le seguenti modifiche: a) le parole "Entro il 31 dicembre 2010," sono sostituite dalle seguenti: "Entro il 30 aprile 2011, con riferimento alle informazioni relative all'anno 2010, ed entro il 31 dicembre 2011, con riferimento alle informazioni relative all'anno 2011"; b) conseguentemente, le parole "relative al periodo dell'anno 2010 precedente all'operativita' del sistema Sistri" sono soppresse.
  • 22. 4. E SIAMO AL 2011 Il 24 gennaio, pochi giorni prima della prevista udienza al TAR, le software house chiedono un rinvio. Il Ministero, rendendosi conto della non completa congruità dei vari provvedimenti adottati, provvede a “razionalizzare” la normativa SISTRI con l’emanazione del nuovo decreto n. 52 del 18 febbraio 2011. 26 aprile 2011: Decreto del ministero del’ambiente n. 52 del 18 febbraio 2011: Regolamento recante pubblicazione del istituzione del sistema di controllo della tracciabilita' dei rifiuti, ai sensi dell'articolo 189 del Supplemento Ordinario decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e dell'articolo 14-bis del decreto-legge 1° luglio 2009, n. 107 alla Gazzetta n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2009, n. 102 Ufficiale n. 95 4.1 TAR, click-day e quinta proroga Il 30 aprile 2011 le software house ritirano il ricorso al TAR per dichiarata sopravvenuta carenza di interesse (le software house avrebbero raggiunto un accordo, i cui termini non sono a quel momento noti, con Ministero/Selex per garantire l’interoperabilità col SISTRI dei loro software)9. L’11 maggio 2011 si realizza il click-day (verifica dell’operatività del SISTRI). Secondo il Ministero: un successo. Secondo gli operatori: un fallimento ! Comunque sicuramente qualche problema esiste, dal momento che il Ministero, con il decreto del 26 maggio 2011, proroga ancora ( V proroga) l’entrata in funzione del SISTRI ! 30 maggio 2011: Decreto del ministero dell’ambiente del 26 maggio 2011: Proroga del termine di cui pubblicazione della all’articolo 12, comma 2, del decreto 17 dicembre 2009, recante l’istituzione del sistema di Gazzetta Ufficiale n. 124 controllo della tracciabilità dei rifiuti. La novità di tale proroga sta nel fatto che i termini di entrata in vigore del SISTRI sono diversi per le diverse categorie di operatori interessati: il che rende ancor più (se possibile) confuse le modalità di entrata in vigore. 4.2 Inchieste giudiziarie e sesta proroga 9 Vedi ai punti 5.4 e 5.6 le dichiarazioni di Maresca e Paone
  • 23. La giustizia continua il suo corso. L’8 giugno 2011, su richiesta della Procura di Napoli, nell'ambito dell'inchiesta sulle presunte irregolarità nell'aggiudicazione dell'appalto per la realizzazione del Sistri, la Guardia di Finanza acquisisce documentazione nelle sedi delle società Selex Management (Finmeccanica) e Viacom e presso il Ministero dell'ambiente. Indagati l'amministratore delegato di Selex, Sabatino Stornelli, l'amministratore delegato di Viacom, Francesco Paolo Di Martino, e il dirigente del Ministero dell'ambiente, Luigi Pelaggi. Le ipotesi di reato sono: associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato, abuso d'ufficio e fatturazioni inesistenti. Nel frattempo, vista la situazione, si procede, con la legge 106/2011, ad una nuova proroga (VI proroga) per alcune categorie di operatori 12 luglio 2011: All’articolo 6, f-octies, della legge n. 106/2011, viene stabilito: pubblicazione della Per i produttori di rifiuti con non più di 10 dipendenti il SISTRI non entrerà in vigore prima del 1 Gazzetta Ufficiale n. 160 giugno 2012 (la data effettiva, comunque successiva al i giugno 2012, dovrà essere stabilita con decreto del ministero dell’ambiente) Ma non si ferma l’azione della magistratura. Il 14 luglio, sempre su richiesta della Procura di Napoli, nell'ambito dell'inchiesta sulle presunte irregolarità nell'aggiudicazione dell'appalto per la realizzazione del Sistri, la Guardia di Finanza ha perquisito nuovamente la sede della Selex e la sede della società Burcardo srl, una immobiliare. E’ stato inoltre raggiunto da un avviso di garanzia per associazione per delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato, all'abuso d'ufficio e alle fatturazioni inesistenti, Maurizio Stornelli, fratello di Sabatino Stornelli, l'amministratore delegato di Selex. 4.3 Ma che bel paradosso ! La Terza sezione penale della Corte di cassazione con la sentenza n. 29973 del 21 giugno 2011, depositata in data 27 luglio 2011, afferma che il trasporto di rifiuti pericolosi senza il formulario di identificazione dei rifiuti o con formulario che riporti dati incompleti o inesatti, previsto come delitto dall'art. 258, comma quarto, del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 nella formulazione previgente alle modifiche introdotte dal D.Lgs. 3 dicembre 2010, n. 205, non è più previsto dalla legge come reato. 4.4 Verso il caos Dal 26 al 28 luglio ha luogo la sperimentazione dei servizi SISTRI per i trasportatori, organizzata con il supporto e l’assistenza del Ministero dell’ambiente e dell’Albo Gestori Ambientali. Dai report stilati dalle aziende associate alla Fai (Federazione autotrasportatori italiani) che hanno partecipato all’evento, risulta che solo il 25 per cento circa delle operazioni effettuate è terminato con esito positivo (“naturalmente” secondo il Ministero la sperimentazione ha dato un risultato positivo !).
  • 24. Ancora alla ribalta le sanzioni: con il DLgs 12/2001 vengono aggiornate le sanzioni per chi non rispetti le disposizioni del SISTRI: 1 agosto 2011: Decreto legislativo n. 121/2011 in attuazione della direttiva 2008/99/CE sulla tutela penale pubblicazione della dell'ambiente, nonché della direttiva 2009/123/CE che modifica la direttiva 2005/35/CE Gazzetta Ufficiale n. 177 relativa all'inquinamento provocato dalle navi e all'introduzione di sanzioni per violazioni. Mentre si moltiplicano le richieste di ulteriore rinvio del SISTRI (le ultime da parte di regione Lombardia e regione Piemonte) l’11 agosto 2011, sul sito del SISTRI, è pubblicato un comunicato nel quale si “anticipano” i contenuti di un “prossimo” decreto che conterrebbe molte novità, in termini gestionali ed operativi. Le “novità” riguarderebbero: - la facoltà per gli operatori di richiedere ulteriori dispositivi per unità locali e unità operative - la possibilità di conservare i dispositivi USB presso altra unità locale o unità operativa - la procedura per il caso in cui un soggetto tenuto alla compilazione della scheda SISTRI AREA MOVIMENTAZIONE si trovi a non disporre temporaneamente dei mezzi informatici - la procedura da applicarsi nei casi in cui si verifichino rallentamenti del funzionamento del SISTRI - le modalità operative per tener conto che, per le varie tipologie degli operatori, sono previste date diverse per l’avvio della piena operatività del SISTRI - la procedura di comunicazione al SISTRI in tutti i casi in cui si verifichino cambiamenti nella titolarità dell’azienda o del ramo d’azienda - una norma relativa al dispositivo USB per l’interoperabilità che abilita i sistemi gestionali utilizzati dalle aziende ad interoperare direttamente con il SISTRI Ma il decreto non arriva. E invece … arriva … il caos !
  • 25. 5. IL CAOS 5.1 Abrogazione del SISTRI ….. Il 13 agosto 2011 viene pubblicato il decreto-legge 138/2011 che ABROGA IL SISTRI !!!! All’articolo 6 del DL 138/2011 viene stabilito che: 13 agosto 2011: … pubblicazione della 2. A decorrere dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, sono abrogati: Gazzetta Ufficiale n. 188 a) il comma 1116, dell’articolo 1, della legge 27 dicembre 2006, n. 296; b) l’articolo 14-bis del decreto-legge 1° luglio 2009, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2009, n. 102; c) il comma 2, lettera a), dell’articolo 188-bis, e l’articolo 188-ter, del decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152 e successive modificazioni; d) l’articolo 260-bis del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e successive modificazioni; e) il comma 1, lettera b), dell’articolo 16 del decreto legislativo 3 dicembre 2010, n. 205; f) l’articolo 36, del decreto legislativo 3 dicembre 2010, n. 205, limitatamente al capoverso «articolo 260-bis»; g) il decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare in data 17 dicembre 2009 e successive modificazioni; h) il decreto del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, 18 febbraio 2011 n. 52 3. Resta ferma l’applicabilità delle altre norme in materia di gestione dei rifiuti; in particolare, ai sensi dell’articolo 188-bis, comma 2, lettera b), del decreto legislativo n. 152 del 2006, i relativi adempimenti possono essere effettuati nel rispetto degli obblighi relativi alla tenuta de registri di carico e scarico nonché del formulario di identificazione di cui agli articoli 190 e 193 del decreto legislativo n. 152 del 2006 e successive modificazioni …. Vibranti proteste (ovviamente) del Ministro Prestigiacomo. Ma proteste anche delle associazioni ambientaliste, della CGIL, di procuratori antimafia, ecc.
  • 26. Proteste che risultano efficaci, tanto che, nella commissione bilancio del Senato, il 4 settembre 2011, viene approvato il seguente emendamento (votato all’unanimità) «2. Al fine di garantire un adeguato periodo transitorio per consentire la progressiva entrata in operatività del Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, nonché l'efficacia del funzionamento delle tecnologie connesse al SISTRI, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, attraverso il concessionario SISTRI, assicura, a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto-legge e sino al 15 dicembre 2011, la verifica tecnica delle componenti software e hardware, anche ai fini dell'eventuale implementazione di tecnologie di utilizzo più semplice rispetto a quelle attualmente previste, organizzando, in collaborazione con le associazioni di categoria maggiormente rappresentative, test di funzionamento con l'obiettivo della più ampia partecipazione degli utenti. Conseguentemente, fermo quanto previsto dall'articolo 6, comma 2, lettera f-octies del decreto-legge 13 maggio 2011, n. 70, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 2011, n. 106 per i soggetti di cui all'articolo 1, comma 5, del decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare 26 maggio 2011, per gli altri soggetti di cui all'articolo 1 del predetto decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare 26 maggio 2011, il termine di entrata in operatività del SISTRI è il 9 febbraio 2012. Dall'attuazione della presente disposizione non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. 3. Con decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del Mare, di concerto con il Ministro per la semplificazione normativa, sentite le categorie interessate, entro novanta giorni dall'entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, sono individuate specifiche tipologie di rifiuti, alle quali, in considerazione della quantità e dell'assenza di specifiche caratteristiche di criticità ambientale, sono applicate, ai fini del sistema di controllo di tracciabilità dei rifiuti, le procedure previste per i rifiuti speciali non pericolosi». 3-bis. Gli operatori che producono esclusivamente rifiuti soggetti a ritiro obbligatorio da parte di sistemi di gestione regolati per legge, possono delegare la realizzazione dei propri adempimenti relativi al SISTRI ai consorzi di recupero, secondo le modalità già previste per le associazioni di categoria, 5.2 … anzi, no ! Settima proroga E questo emendamento, che rinvia (VII proroga) l’entrata in vigore del SISTRI al 9 febbraio 2012, è presente nella legge di conversione del decreto-legge 138/2011. . 16 settembre 2011: legge 148/2011 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 13 agosto 2011, n. pubblicazione della 138, recante ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo. Gazzetta Ufficiale n.216 Da notare comunque che il 14 settembre 2011, nel corso della seduta della Camera che ha approvato definitivamente la manovra correttiva, è stato accettato dal Governo un ordine dal giorno che impegna il Governo a prevedere nella normativa di attuazione del SISTRI che i vettori stranieri operanti nel trasporto dei rifiuti possano proseguire l'attività solo aderendo al SISTRI e che il sistema entri per essi in vigore nello stesso momento in cui entra in vigore per le imprese italiane.
  • 27. 5.3 Nel frattempo … Senza che si tenga conto di quanto sta decidendo il Parlamento, viene intanto pubblicato il testo dell’accordo con le regioni e le autonomie locali in materia di gestione delle informazioni provenienti dal SISTRI, facendo ancora riferimento al decreto del 26 maggio 2011 ! CONFERENZA UNIFICATA. ACCORDO 27 luglio 2011. Accordo fra Governo, Regioni e 5 settembre 2011: Autonomie locali in merito alla gestione delle informazioni sulla tracciabilità dei rifiuti, ai sensi pubblicazione della dell’articolo 9, comma 2, lett. c) , del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281. Gazzetta Ufficiale n.206 5.4 La Commissione Si attiva anche la Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti che il 13 e il 15 settembre convoca il Ministro dell`ambiente, Stefania Prestigiacomo, e Catello Maresca, sostituto procuratore presso la direzione antimafia di Napoli, che sta indagando sul SISTRI. Obiettivo della Commissione è quello di chiarire le modalità di affidamento del contratto alla Selex e di valutare i problemi incontrati dagli operatori. Ma vi è anche l’obiettivo di capire se vi sia una sovrapposizione fra Sistri e Uirnet, la piattaforma telematica finalizzata alla ottimizzazione dei flussi di trasporto commerciale sulle strade italiane, realizzata da Elsag, Telespazio, Autostrade per l`Italia.10 Il problema che si pone è dunque quello del perché non utilizzare un prodotto telematico già esistente e che risulta decisamente meno costoso (la convenzione con Telecom, incaricata di monitorare la movimentazione dei mezzi, costerà 15 milioni di euro in dieci anni). Nel corso della sua audizione presso la commissione il Ministro Prestigiacomo dichiara, tra l’altro, quanto segue: 10 Vedi punto 2.3
  • 28. Il sistema Sistri è più facile rispetto alla compilazione dei moduli cartacei: non ha nessun senso difendere l’attuale sistema che garantisce una finta tracciabilità dei rifiuti pericolosi, perché i dati più aggiornati risalgono a tre anni fa. Tre anni fa, in piena emergenza in Campania, abbiamo deciso di estenderlo anche i rifiuti urbani di quella regione. Dalla Sicilia ci è giunta richiesta analoga. Come tutte le innovazioni, e questa è un’innovazione che va nel senso della semplificazione, incontra delle resistenze: da un lato le resistenze vengono perché si trattava di lanciare un’operazione di vera alfabetizzazione per imprese spesso piccole che non hanno alcuna dimestichezza con questo tipo di procedure telematiche. Ma io credo che le resistenze vere siano di altra natura. In Italia c’è una sorta di allergia ai controlli: è una cosa inconfessabile, ma è così e quindi nel caso del Sistri si è preferito dire che noi volevamo vessare i piccoli artigiani, i parrucchieri. Tutti i test hanno dimostrato che il Sistri, che è tarato per milioni di accessi, funziona Si è chiesto a DigitPa (Ente nazionale per la digitalizzazione della pubblica amministrazione) di fare un verifica ‘terza’ sul test di funzionamento. Catello Maresca (sostituto procuratore presso la direzione antimafia di Napoli), nella sua audizione, dichiara, fra l’altro, quanto segue: Il segreto apposto al SISTRI è legato alla possibilità di ricorrere alle procedure di appalto semplificato. Non risulta però che siano state invitate cinque società, ma l’appalto è stato dato direttamente alla Selex. Il contratto prevede che, oltre ai 5 milioni di euro già stanziati con la legge 296/2006, la Selex riceva fra i 60 e i 70 milioni di euro all’anno, fino alla scadenza del contratto (durata prevista: 5 anni). Tale cifra deriva interamente dai pagamenti effettuati dagli operatori per l’acquisto delle chiavette USB, le blackbox, ecc. In attesa di ricevere tali somme, la Selex ha stipulato una cessione di contratto (factoring) con Unicredit e Monte dei Paschi di Siena con un interesse dell’ordine del 6-9% (con un conseguente incremento dei costi che non è chiaro se sia stato valutato nella stesura del contratto). Non risulta sia stata effettuata una valutazione comparata con altri sistemi esistenti: Uirnet, il sistema sviluppato dall’Agenzia delle dogane, ecc. Il SISTRI non permette di controllare i rimorchi dei veicoli e non è applicabile ai trasporti transfrontalieri e ai trasportatori esteri. Le software house che hanno presentato ricorso al TAR hanno successivamente ritirato il ricorso a fronte di un accordo transattivo con Ministero/Selex, ottenendo contratti di subappalto. Il SISTRI è un sistema anacronistico perché si limita a controllare il flusso”regolare” dei rifiuti, senza poter controllare la gestione dei rifiuti da parte delle ecomafie, che agiscono anche con nuove modalità rispetto al passato.
  • 29. In conclusione della riunione del 15 settembre il presidente della Commissione, Gaetano Pecorella, ha comunicato che una delegazione della Commissione, nell'ambito dell'approfondimento sul sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI), si recherà presso la sede del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per verificare l'operatività del sistema stesso. 5.5 Rimozione del segreto, nuovi test e nuove grane Il 4 ottobre il Ministro Prestigiacomo annuncia la rimozione del segreto amministrativo sul SISTRI e, successivamente, annuncia che, dal 24 ottobre in poi, si svolgeranno 4 test sul SISTRI su specifici aspetti, e quindi, entro il 10 novembre, un grande test con le aziende con oltre 50 dipendenti, e, entro novembre, un test per le aziende da 11 a 50 dipendenti. L’obiettivo è di testare, entro il termine fissato, tutti gli utenti Sistri per i quali il sistema entrerà in funzione in febbraio. Naturalmente è prevista la individuazione di eventuali correttivi ove si rendessero necessari in base agli esiti delle sperimentazioni. Ma gli operatori non ci stanno: basta guardare il grafico degli accessi al SISTRI (che va dal 1 maggio al 4 novembre 2011) per rendersi conto che in ottobre non c’è stato alcun incremento significativo (e quindi nessun serio coinvolgimento degli operatori nei test previsti) E poi: gli operatori iniziano ad organizzarsi, non solo per ribadire tutte le critiche al SISTRI, per chiederne una profonda modifica, per chiederne un rinvio, ma, addirittura, si propongono di promuovere una class action contro il Ministero e chiedere il rimborso delle spese finora effettuate. 5.6 Un aggiornamento sul ricorso al TAR Nell’audizione presso la Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti dell’8 novembre 2011, Paone e Dorsi, amministratori rispettivamente di NICA e Softline, due softwarehouse tra quelle che avevano presentato il ricorso, smentiscono
  • 30. l’affermazione del sostituto procuratore Maresca relativamente al fatto di aver ritirato il ricorso a fronte di contratti ottenuti da ministeri/SELEX e affermano che il ritiro del ricorso è avvenuto a fronte di garanzie per l’interoperabilità dei loro software col SISTRI.
  • 31. 6. NUOVO GOVERNO Il 12 novembre 2011 Berlusconi si dimette. Quindi crisi di governo. Il 16 novembre 2011 si insedia il nuovo governo, presieduto da Mario Monti. Nuovo Ministro dell’ambiente è Corrado Clini, già direttore generale dello stesso Ministero. 6.1 Il caos continua Il 14 novembre 2011 il Capo della Segreteria Tecnica del Ministro dell’ambiente, della tutela del territorio e del mare, facendo riferimento all’articolo 6 della legge148/2011, comunica il seguente calendario di effettuazione dei test di funzionamento del SISTRI: - 23 e 24 novembre: test dedicato ai soggetti produttori di rifiuti speciali con oltre 10 dipendenti, alle imprese di trasporto ed agli impianti di gestione; - 25 novembre: test dedicato alla filiera dei rifiuti urbani della Regione Campania. Per partecipare ai test gli utenti dovranno essere preventivamente individuati dalle Associazioni, che comunicheranno al SISTRI l’elenco di tali utenti almeno 7 giorni prima della data di effettuazione dei test (naturalmente, vista l’assurda tempistica, la maggior parte degli utenti sarà all’oscuro di tutto !). Ma la cosa più sconvolgente è che, in vista di questi test, sono state emesse, il 18 novembre (5 giorni prima del primo test !!!) nuove versioni delle guide per produttori, trasportatori, recuperatori- smaltitori, intermediari, che prevedono procedure semplificate rispetto a quelle previste finora dal SISTRI (in pratica un mezzo azzeramento del SISTRI !).
  • 32. GUIDA RAPIDA TRASPORTATORI 18 novembre 2011 www.sistri.it E naturalmente non mancano le proteste di operatori ed associazioni. Risultati dei test ? L’unica cosa certa è la scarsissima partecipazione. Di ciò devono essersi accorti anche i responsabili del SISTRI, tanto che, sul sito del SISTRI, il 7 dicembre compare un nuovo comunicato nel quale, fra l’altro, viene detto che: … Al di là del contenuto numero di partecipanti, i test hanno dato buona prova della funzionalità della piattaforma tecnologica e della semplicità degli adempimenti procedurali previsti per la compilazione delle schede di registrazione cronologica e di movimentazione … … I risultati acquisiti devono però poter essere condivisi da un’ampia platea di utenti. In tal senso, nella riunione del Comitato di vigilanza e controllo del SISTRI del 6 dicembre u.s. - dove sono state presenti le principali organizzazioni imprenditoriali dei diversi settori produttivi - si è convenuto di estendere a tutti gli utenti che dovranno rispettare la scadenza del prossimo 9 febbraio la partecipazione ad una fase di test permanente … … È stato così deciso di effettuare il “test permanente” dal 12 al 31 dicembre p.v. … Anche questo “test permanente” peraltro non registra alcuna significativa partecipazione. Ma al SISTRI non si scoraggiano, e lavorano, lavorano …. Così il 22 dicembre, ad un mese di distanza dalla prima edizione, pubblicano una seconda edizione delle Guide rapide. 6.2 Richiesta risarcimento Nel frattempo Confcommercio decide di passare all’azione, dando incarico allo studio legale Picozzi e Morigi di avviare un’azione collettiva risarcitoria nei confronti del Ministero dell’ambiente (curiosità: l’avv. Picozzi fa parte del Comitato nazionale dell’albo gestori ambientali; dello stesso studio fa parte l’avv. Pernice, che entra ed esce ed entra, come dirigente, al Ministero dell’ambiente).
  • 33. Le stime di Confcommercio sono le seguenti: - le imprese direttamente coinvolte nel SISTRI sono 325.000 - è prevista l’installazione di 504.000 chiavette USB e di 90.000 blackbox - i contributi per l’iscrizione al SISTRI ammontano a oltre 70 milioni di euro - per quanto riguarda gli altri costi sostenuti dalle aziende, si fa l’esempio di un trasportatore di medie dimensioni, che ha dovuto sostenere costi pari a 35.000 euro nei due anni di avvio del sistema (contributi versati, spese per montaggio delle blackbox e danno stimato per il fermo automezzi necessario all’installazione delle blackbox, la formazione del personale, ecc.) 6.3 Regalo per Capodanno: ottava proroga Con il decreto-legge n. 216 del 29 dicembre 2011 l’entrata in vigore del SISTRI è rinviata (VIII proroga) al 2 aprile 2012. All’articolo 13 del DL 216/2011 viene stabilito che: 29 dicembre 2011: … pubblicazione della 3. All’articolo 6, comma 2, secondo periodo, del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, Gazzetta Ufficiale n. convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, n. 148, le parole: “9 febbraio 302 2012” sono sostituite dalle seguenti: “2 aprile 2012.”
  • 34. 7. ANNO 2012 7.1 Errare humanum est, perseverare autem diabolicum E, come se tutto procedesse normalmente, ecco arrivare un nuovo decreto. 5 gennaio 2012: Decreto n. 219 del 10 novembre 2011 Regolamento recante modifiche e integrazioni al pubblicazione del decreto ministeriale del 18 febbraio 2011, n. 52, concernente il regolamento di istituzione del Supplemento Ordinario sistema di controllo della tracciabilita' dei rifiuti (SISTRI). n. 5 alla Gazzetta Ufficiale n. 4 Insomma, dopo il Capodanno, arriva la Befana. E la Befana porta questo decreto del 10 novembre 2011 (che dunque era stato firmato due giorni prima della crisi di governo) che fa un po’ di maquillage normativo, oltre a cercare di garantire l’interoperabilità dei software. Il Ministero al SISTRI non rinuncia ! 7.2 Il Parlamento discute Il 18 gennaio la Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera esprime parere favorevole al decreto-legge 216/2011 con, tra l’altro, la seguente osservazione: … all'articolo 13, comma 3, valutino le Commissioni di merito - al fine di pervenire definitivamente all'adozione di una disciplina stabile e efficace del sistema di tracciabilità dei rifiuti - l'opportunità di estendere in modo congruo il termine di proroga per l'entrata in operatività del sistema medesimo ... Successivamente, nelle Commissioni Bilancio e Affari Costituzionali, vengono presentati altri emendamenti con diverse opzioni: proroga al 30 maggio, al 31 ottobre, al 31 dicembre, cancellazione, recupero contributi, eliminazione chiavette USB, ecc.
  • 35. Il 31 gennaio la Camera approva un testo contenente il rinvio dell’operatività del SISTRI al 30 giugno 2012 e lo trasmette al Senato. 7.3 Il SISTRI vince un premio ! E, il 31 gennaio, a Londra, la SELEX Elsag attraverso la sua controllata SELEX Service Management, si è aggiudicata, per il SISTRI (!!!!), il Cisco Innovation Award 2012 (un riconoscimento che premia le soluzioni innovative che, tramite l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia, rappresentano le “Best Practice” nell’ambito dell’Information Communication Technology). Sarà perché il SISTRI funziona con (vecchie) apparecchiature della CISCO ? 7.4 Parlamento, Regione Lombardia e Governo Tornando all’iter della legge di conversione del decreto-legge 216/2011, anche al Senato vengono presentati, nelle Commissioni Bilancio e Affari Costituzionali, emendamenti volti al rinvio dell’operatività del SISTRI. Il 7 febbraio il Consiglio regionale della Lombardia approva una mozione che impegna la Giunta regionale a sollecitare l’operatività del SISTRI, impegnandosi per consentire a tutte le aziende, anche le più piccole, di sostenere agevolmente gli oneri relativi. Il 13 febbraio il Ministro dell’ambiente, Clini, intervenendo alla presentazione del rapporto di Legambiente “Rifiuti Spa”, afferma, a proposito del Sistri: Stiamo lavorando per cercare di superare le criticità del sistema e per renderlo più semplice, perché non si possono trattare tutti i tipi di rifiuti allo stesso modo. Il 15 febbraio il Senato approva con modifiche la legge di conversione del decreto-legge 216/2011 (resta confermato il rinvio del SISTRI al 30 giugno) e lo ritrasmette alla Camera.
  • 36. Il 23 febbraio la Camera approva. 7.5 Proroga, proroga ! Ed eccoci così alla IX proroga: il SISTRI entrerà in vigore il 30 giugno 2012 legge 14/2012 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 29 dicembre 2011, 27 febbraio 2012: n. 216, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative. Differimento di termini pubblicazione del relativi all’esercizio di deleghe legislative. Supplemento Ordinario n. 36 alla Gazzetta L’articolo 13 del DL 216/2011 viene così modificato: … Ufficiale n. 48 3. All’articolo 6, comma 2, secondo periodo, del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, n. 148, le parole: “9 febbraio 2012” sono sostituite dalle seguenti: “30 giugno 2012.” Oltre alla proroga al 30 giugno, la legge prevede l’affidamento all’ISPRA di tutte le attività relative al SISTRI, ad esclusione di quelle concernenti il sistema informatico e il sito internet che restano affidate alla Selex. Inoltre, entro trenta giorni, il Ministero dell’ambiente emanerà un decreto per potersi avvalere delle competenze di DigitPA (l’ente nazionale per la digitalizzazione della pubblica amministrazione). 7.6 Parla la Selex: segreto ? No ! Il 7 marzo 2012, presso la Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti c’è l’audizione dei rappresentanti della Selex in merito al SISTRI. Paolo Aielli, amministratore delegato della società Selex Elsag, svolge una relazione iniziale. Quindi, in considerazione della delicatezza degli argomenti in discussione (riferendosi in particolare agli aspetti finanziari del SISTRI), chiede che i lavori proseguano in seduta segreta. La Commissione accetta; ma, terminata l’esposizione, la stessa Commissione desecreta gli interventi svolti. Qualche notizia risultante dall’esposizione dei rappresentanti della Selex: - il SISTRI è gestito da Selex Management (una controllata di Selex Elsag del gruppo Finmeccanica) sulla base di un contratto col Ministero dell’ambiente firmato il 14 dicembre 2009 - al 31 dicembre 2010 sono iscritte al SISTRI 301.000 aziende e 282.000 hanno pagato il contributo - al 31 dicembre 2011 sono iscritte al SISTRI 299.000 aziende e 71.000 hanno pagato il contributo - per il 2012 si prevede un ulteriore calo - la previsione era di incassare una media di 70 milioni/anno per 5 anni: nel 2010 sono stati incassati 73 milioni, nel 2011 solo 24 milioni
  • 37. - l’incasso va al Ministero che dovrebbe poi garantire alla Selex almeno una quota fissa (intorno ai 30 milioni/anno) - era previsto di dover distribuire 641.000 chiavette USB; ne sono state distribuite 528.000 - era previsto di dover distribuire 243.000 blackbox; ne sono state distribuite 94.000 - gli utenti compilano la scheda movimentazione mediamente in 2 minuti - sono possibili 42.000 accessi contemporanei (il contratto ne prevedeva 12.000) con tempi di risposta inferiori a 1 secondo - i problemi ancora esistenti di interoperabilità derivano dalle circa 90 richieste di modifiche/semplificazioni e dal fatto che la documentazione non viene tempestivamente aggiornata alle modifiche - è possibile pensare di consentire, in futuro, a chi utilizza il SISTRI, di poter usufruire anche dei servizi delle rete per la logistica UIRnet. E naturalmente i rappresentanti della Selex non hanno mancato di citare il Cisco Innovation Award 2012 appena ricevuto a conferma della bontà e dell’eccellenza del SISTRI. 7.7 Non pagare Il 13 marzo Aci, Cia, Claai, Confagricoltura, Confapi, Confindustria e Rete Imprese Italia scrivono al Ministro dell'Ambiente, facendo notare che le imprese hanno già versato per il SISTRI, nel 2010 e 2011, settanta milioni di euro, senza alcun ritorno, e chiedono quindi la soppressione del contributo SISTRI richiesto entro il 30 aprile 2012. 7.8 Aggiornamenti Quello che non si può dire è che al SISTRI non si diano da fare: soprattutto per l’interoperabilità. Un esempio ? Prot. N.: SISTRI-ICD_SIS-001 Versione: 1.16 Data: 30/03/2012 Il documento “Interoperabilità SISTRI - Documento di specifica delle interfacce” è stato emesso, per la prima volta, il 21 giugno 2010, poi nel 2010 e 2011 sono state pubblicate altre quattordici edizioni. E, nel 2012, al 30 marzo, siano già alla sedicesima edizione. Qualche problema ? Beh … in fondo si tratta ogni volta di leggere, capire ed applicare solo 126 pagine di istruzioni “software”. Anzi no … bisogna aggiungere anche le altre 138 pagine del documento “Appendici WSDL dei servizi di Interoperabilità” (anche questo ovviamente alla sedicesima edizione).
  • 38. 7.9 Ma il Parlamento non è convinto … Nonostante sia stata approvata la legge 14/2012, il Parlamento continua ad occuparsi del SISTRI. In fase di approvazione della legge di conversione del decreto-legge 5/2012 alcuni deputati hanno presentato un emendamento richiedente l’abrogazione del SISTRI (emendamento bocciato), mentre in Commissione ambiente della Camera si riesaminano varie proposte di legge sul SISTRI, alcune delle quali (ad esempio: richiesta di spostare la partenza del SISTRI al 1 gennaio 2012 !) peraltro ormai … fuori tempo massimo. 7.10 … e neppure le Regioni Il 4 aprile la Conferenza delle Regioni presenta alla Conferenza Stato-Regioni la richiesta di esentare le imprese dal versamento del contributo SISTRI richiesto per l’anno 2012. 7.11 Il Ministero prende tempo Il 20 aprile il Ministero dell’Ambiente comunica di star procedendo ad una revisione del Sistri in modo da semplificare e rendere più efficienti le procedure e di aver proposto alla Confindustria e alle associazioni interessate di valutare insieme le modalità per rendere finalmente operativo il sistema, senza aggiungere oneri amministrativi. Per tale ragione si provvederà al differimento al 30 novembre 2012 del termine per il pagamento dei contributi per l’anno in corso, che scade il 30 aprile prossimo. Una scelta abbastanza creativa: il SISTRI dovrebbe comunque entrare in funzione il 1 luglio 2012, ma procedure e modalità devono essere riviste (prima del 1 luglio ?) e comunque il contributo verrà richiesto a fine anno. 7.12 Adesso è tutto chiaro … o no ? Il giorno 11 maggio 2012 sul sito web del giornale “la Repubblica” viene pubblicato il testo integrale del contratto firmato il 19 dicembre 2009 fra il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e la Società Selex Service Management SpA, avente per oggetto l'affidamento del servizio di progettazione, gestione e manutenzione del sistema integrato per la sicurezza e la tracciabilità dei rifiuti.
  • 39. Nota: il giorno 16 maggio, su ingiunzione dei legali della Selex, il documento viene rimosso dal sito: ma ormai lo hanno letto in tante/i ! Naturalmente alcune cose erano già note: vedi, ad esempio, al punto 7.6, quanto dichiarato da Paolo Aielli. Però chi ha spulciato le 87 pagine del contratto, mette in evidenza, fra l’altro, alcuni interessanti aspetti: - le blackbox montate sulle motrici dei camion, che il Ministero paga 500 €/anno, sono prodotte dalla Viacom che le affitta normalmente a 35 €/anno - alcune attrezzature utilizzate, secondo contratto, dalla Selex, sono della Cisco (quella che ha assegnato alla Selex l’Innovation Award 2012: vedi al punto 6.3), ma, come risulta dal sito della Cisco: This product is no longer being sold and might not be supported - per quanto riguarda lo sbandierato controllo dei veicoli (a questo dovrebbero servire le blackbox), la comunicazione fra blackbox e centro SISTRI avviene …. solo alla fine del viaggio. Interessante poi il comunicato stampa della Selex, emesso il giorno stesso, là dove si precisa che nel 2012 si sono iscritte al SISTRI 541 aziende (erano circa 300.000 nel 2010). E il 13 maggio, su Rai 3, c’è una puntata di “Report” che, tra l’altro, si occupa anche del SISTRI., rifacendone la storia a partire dal brevetto ANPA, per poi illustrare la “strana” vicenda della Abruzzo Engineering, passando per il segreto di stato e per gli abnormi costi delle chiavette USB. Da notare, nel corso della trasmissione, la presa di distanza da quanto accaduto da parte dell’attuale Ministro dell’ambiente, Corrado Clini. 7.13 Parlano tutti Il 16 maggio 2012 (ma che è successo ?) intervengono tutti. 1) Alla Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti Bonfiglio Mariotti, presidente di Assosoftware, oltre ad esprimere un giudizio negativo sulle apparecchiature del SISTRI (chiavette USB e blackbox) e, più in generale, su tutto il sistema, ricorda che, a seguito di un protocollo d’accordo firmato nell’aprile 2011 fra Ministero
  • 40. dell’ambiente, Assosoftware e Assintech, sono iniziate riunioni con la Selex per discutere eventuali modifiche da apportare al sistema: nonostante l’accordo prevedesse la verbalizzazione delle riunioni, il Ministero non ha predisposto alcun verbale e non si è quindi in grado di capire se le modifiche richieste siano state apportate. Tanto che il 16 febbraio 2012 Assosoftware ha inviato una lettera al Ministro Clini, indicando le modifiche che sarebbe necessario introdurre per far funzionare il SISTRI, dal momento che, così com’è, non può partire. 2) Nel pomeriggio dello stesso giorno, presso la stessa Commissione viene “audito” il Ministro Clini che tra l’altro precisa che: - il contratto con la Selex non prevedeva, per il prodotto fornito dalla Selex, né un controllo preventivo, né una valutazione di congruità, né un collaudo - adesso il Ministero ha richiesto alla DigitPA (del Ministero della Ricerca) di concludere, con un parere scritto, la verifica del sistema: la risposta di DigitPA è attesa entro il 31 maggio - poiché il pagamento richiesto alle imprese, è, per legge, connesso all’iscrizione e non al funzionamento del sistema, il pagamento resta comunque un obbligo (così si è espressa anche l’Avvocatura dello stato) - è in attesa del parere del Consiglio di Stato un decreto per semplificare gli obblighi per le piccole e medie imprese, per piccole quantità di rifiuti - il Ministero ha in corso una verifica della congruità dei contributi richiesti alle imprese - il Ministero è impegnato per far entrare in funzione il SISTRI il 30 giugno 3) Contemporaneamente, nel corso della seduta 724 del Senato, il senatore Lannutti presenta un’interrogazione a risposta scritta, con la quale, dopo aver riepilogato la storia del SISTRI, richiede ai Ministri dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e dell’economia e delle finanze di conoscere le modalità di affidamento dell’appalto alla Selex, l’ammontare dei contributi versati, le iniziative che si intendono intraprendere e se non si ritenga opportuno risolvere il contratto con la Selex. 4) Nel frattempo al Forum PA, in corso presso la Fiera di Roma, Massimo Veltroni, Ad di Selex Service Management dichiara che - tutti i test del SISTRI, compreso quello effettuato da un organismo indipendente a fronte di una quantità di dati quattro volte superiore a quella prevista dal sistema, non hanno evidenziato problemi - il SISTRI farà risparmiare alle imprese fino al 70% delle spese per la controllabilità dei rifiuti (l’attuale sistema cartaceo costa alle imprese circa 800 milioni di euro all'anno) - il sistema è a vantaggio degli imprenditori onesti, che finora hanno subito la concorrenza sleale di quelli che agiscono in maniera poco trasparente e che non vogliono per questo essere sottoposti al controllo continuo ed istantaneo previsto dal SISTRI 7.14 … e non smettono di parlare e discutere, ma ancora non si decide ! Il 24 maggio i senatori Del Luca e Coronella, della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, dopo aver visitato gli impianti della Selex, dichiarano che il SISTRI è assolutamente necessario e che il sistema è perfettamente funzionante.
  • 41. Nello stesso giorno, in Commissione Ambiente alla Camera, il Ministero dell’Ambiente, rispondendo ad una interrogazione del deputato Di Biagio, comunica che il 3 maggio la DigitPA ha inviato la propria relazione sul SISTRI, con i seguenti suggerimenti:: - la necessità di attivare un monitoraggio del Contratto attraverso una società specializzata selezionata con gara. In attesa dell'aggiudicazione di tale gara, l'attività di monitoraggio potrebbe essere affidata ad un gruppo interno all'Amministrazione con competenze ITC; - la formazione di un gruppo interno per la gestione tecnica del Contratto con il compito di seguire il SISTRI anche nei successivi contratti garantendo, in tal modo, la continuità e l'evoluzione delle conoscenze specifiche; - la realizzazione di indagini di rilevazione della customer satisfaction con lo scopo di valutare se la qualità dei servizi erogati è adeguata alle esigenze di chi li utilizza ed addivenire, quindi, all'ottimizzazione dell'erogazione del servizio; - la necessità di procedere ad un collaudo del Sistema ad integrazione delle verifiche già effettuate dalla Commissione di Vigilanza prevista dall'articolo 5 del Contratto. E il giorno dopo, il 25 maggio, si riunisce il Consiglio dei Ministri, che però non discute, come previsto, il decreto legge sugli incentivi che, nelle bozze circolate, prevede il rinvio del SISTRI al 31 dicembre 2013. La ragione ? Forse sta in quello che succede lo stesso giorno nel Comitato di vigilanza e monitoraggio del SISTRI, dove si scontrano le opinioni del Ministero dell’ambiente (favorevole all’entrata in vigore del SISTRI per il 30 giugno 2012) e quelle dei Ministeri dello sviluppo economico e della ricerca (favorevoli allo slittamento al 31 dicembre 2013). Intanto sui blog si scatenano ancora una volta operatori e, soprattutto, trasportatori, ormai sempre più determinati nel richiedere l’abbandono del SISTRI così com’è. Ma, ancora lo stesso giorno, Massimiliano Veltroni, ad di Selex, sul Sole-24 ore dichiara che: - l’entrata in vigore del SISTRI il 30 giugno è prevista da una legge dello Stato: serve un’altra legge per cambiarlo. Mi auguro non succeda visti i benefici prodotti dal Sistri - una commissione di controllo ministeriale ci fa le pulci ogni settimana. E l’ateneo di Roma Tre ha certificato la bontà delle scelte architetturali e tecnologiche - i 75euro di cui si parla per ogni chiavetta USB non includono solo il costo dell’hardware, ma tante altre voci: dalla logistica alla licenza per il software, alla manutenzione. E per le blackbox: i
  • 42. 500 euro sono il costo totale a cui noi le abbiamo venduto al ministero. Non le abbiamo comprate dalla Viacom: loro hanno prodotto dei prototipi, le abbiamo realizzate in casa. 7.15 Ancora Selex, Eldim Security e Abruzzo Engineering Il 30 maggio viene ascoltato dalla Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti il presidente della Eldim Security srl, Francesco Paolo Di Martino, con riferimento ai suoi rapporti con Selex e Abruzzo Engineerineg11 . Nel corso dell’audizione Di Martino afferma che: - non è mai stato oggetto di avviso di garanzia e, pur avendolo richiesto, non è mai stato ascoltato dai magistrati che indagano su Selex e Abruzzo Engineering - attraverso le conoscenze maturate negli anni con Selex, nel 2009 gli viene richiesto di predisporre un’offerta per il caricamento dei dati sulle chiavette USB per il SISTRI, la loro manutenzione, la gestione delle codifiche e la spedizione del materiale - viene quindi firmato un primo contratto nel 2009 con Selex per 175.000 chiavette USB per un importo di 9,45 milioni di € e un secondo contratto nel 2010 per 150.000 chiavette USB per un importo di 8,1 milioni di € - per il caricamento di dati su ogni chiavetta è stimato un tempo medio di 15-20 minuti con un costo di 20 € - nella fase iniziale lavoravano per adempiere al contratto con Selex 150 tecnici: adesso sono solo 50 - dal novembre 2009 al marzo 2010, su richiesta della Selex, la Eldim Security (ipotizzando che tale richiesta derivasse dalla necessità di fornire un aiuto a persone in cassa integrazione e colpite dal terremoto) ha utilizzato il lavoro di 26 dipendenti della Abruzzo Engineering, pagando un corrispettivo di 300.000 € a Selex; e, anche se due o tre di tali dipendenti non erano soddisfatti della situazione, tutti e 26 hanno lavorato per 40 ore (distribuite su 4 giorni) alla settimana presso la Eldim Security di Castellammare di Stabia - la Eldim Security si è trasferita da Castellammare di Stabia a Roma per evitare l’attenzione di gruppi criminali, pur non avendo mai ricevuto alcuna intimidazione 7.16 Rinviare (rivedere) il SISTRI ! Il rinvio (e una completa revisione) del SISTRI è richiesto ufficialmente da Conftrasporto, Confcommercio, Confartigianato, Assintel. 11 Vedi precedente punto 2.10
  • 43. 7.17 E adesso parla Stornelli Il 5 giugno viene ascoltato dalla Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti l’ex amministratore delegato di Selex, Sabatino Stornelli. Nel corso dell’audizione Stornelli afferma che: - pur essendo indagato dalla procura di Napoli per abuso d’ufficio, associazione a delinquere, corruzione, non è mai stato ascoltato dalla magistratura - nel settembre 2006 la Selex, in quanto società esperta in telematica, viene contattata dal senatore Turroni, consulente del Ministero dell’ambiente, per lo sviluppo di un sistema tracciabilità rifiuti e viene quindi costituito un gruppo di lavoro con Ministero ambiente, Carabinieri, ISPRA; a dicembre 2006 la Selex presenta uno studio di fattibilità; a marzo 2007 il Ministero chiede un progetto esecutivo - il Sistri è un ottima sistema, preso a riferimento anche in Germania, è la “best practice” europea - i problemi del Sistri non sono di tipo tecnologico, ma sono dovuti alle scelte normative - le secretazioni del 2007 e 2008 sono dovute, secondo il Ministero, alla considerazione che la diffusione del progetto (e quindi anche l’indizione di una gara) recherebbe danno alla sicurezza nazionale - a Sedim e Seldin Security vengono riconosciuti 42 €/chiavetta, comprensivi anche di 5 anni di manutenzione 7.18 Arriva l’OBU ! Sono passati tre anni dal terremoto che ha distrutto L’Aquila: e le macerie sono ancora lì ! Devono essere rimosse: ma, giustamente, ci si deve preoccupare che la gestione di questi “rifiuti” avvenga in piena legalità. Ed ecco che allora il commissario delegato per la ricostruzione – presidente della regione Abruzzo comunica che, dal 15 giugno 2012, le imprese che intendono effettuare trasporti dei rifiuti prodotti dal terremoto de L’Aquila del 2009 dovranno registrarsi ed inserire sui loro veicoli i dispositivi OBU (On Board Unit) per tracciare i percorsi. Ma …. non c’è il SISTRI ? Il commissario non lo sa ? Oppure, lo sa, e decide che è meglio affidarsi all’OBU piuttosto che al SISTRI ? E chi fornisce l’OBU ? Secondo la convenzione firmata il 18 maggio 2012 è l’ACI (Automobile Club d’Italia) che, secondo tale convenzione, richiederà ai trasportatori 135 € per la cessione della OBU e 140 €/anno per il canone: tali costi sono al netto dell’IVA e potranno essere rivisti annualmente.
  • 44.
  • 45. 8. ADDIO SISTRI ? 8.1 Sembra di sì Si moltiplicano le dichiarazioni in merito al possibile slittamento dell’entrata in vigore del SISTRI al 31 dicembre 2012, o 30 giugno 2013, o 31 dicembre 2013, che sarebbe previsto nel testo del decreto sviluppo tuttora in gestazione. Ed ecco che il 12 giugno, il Ministro allo sviluppo economico, Corrado Passera, dichiara alla Confartigianato: … mi sono convinto che il Sistri andasse sospeso e questo succederà attraverso il prossimo decreto cui stiamo lavorando … E, nello stesso giorno, ecco il comunicato del Ministero dell’ambiente: Il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini ha proposto al Consiglio dei Ministri la sospensione del SISTRI allo scopo di effettuare le verifiche richieste dopo il parere di DIGITPA (Ente nazionale per la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione) sulla funzionalità del sistema. …. Il parere di DigitPA solleva una serie di questioni in merito alle procedure seguite da parte del Ministero per l’affidamento a SELEX-FINMECCANICA della progettazione e realizzazione del SISTRI, in merito ai costi ed al funzionamento del sistema. Il Ministro ha trasmesso questa relazione all’Avvocatura dello Stato ed al Comando del Nucleo Operativo Ecologico dell’Arma dei Carabinieri per le valutazioni di competenza. Clini ha inoltre richiesto agli organi competenti del Ministero di effettuare una valutazione interna in merito a quanto osservato da DigitPA. Le verifiche avviate richiedono tempi non compatibili con l’entrata in funzione del SISTRI il 1 luglio prossimo. Per questo motivo il Ministro ha proposto di sospendere gli effetti del contratto stipulato tra il Ministero dell’ambiente e la SELEX. Contestualmente il Ministro ha proposto di sospendere il pagamento dei contributi da parte delle imprese per l’anno 2012. Il periodo di sospensione sarà necessario per chiarire tutti gli aspetti relativi al SISTRI, e decidere definitivamente se il sistema funziona, se deve essere modificato o sostituito, entro al più tardi il 30 giugno 2013. Perché in ogni caso è necessario avere a disposizione un sistema efficiente per la tracciabilità dei rifiuti. 8.2 Ma c’è chi non ci sta Il 12 giugno la Selex fa sapere che: Lo slittamento dell'entrata in vigore del Sistri verificatosi per ben 7 volte, è sempre stato dovuto a fattori esterni alla nostra società. Ogni qualvolta il ministero competente ha ritenuto di dover apportare modifiche alla normativa, la nostra Azienda è sempre stata pronta ad adeguare il Sistema alle richieste avanzate La piattaforma digitale è attiva e funzionante dal 13 gennaio 2010 ed è stata progettata in modo da applicare le normative vigenti al momento della sua introduzione. È pertanto pronta per essere utilizzata da tutti gli utenti che, a regime, ridurranno così i loro costi di circa il 70% rispetto all'attuale sistema cartaceo.
  • 46. Un ulteriore rinvio dell'entrata in vigore del Sistri, o peggio la sua sospensione, farebbe perdere al nostro Paese il vantaggio tecnologico finora acquisito rispetto ai partner europei e non sarebbe di certo un aiuto per le imprese che chiedono oggi soprattutto certezza delle regole e riduzione della burocrazia negli adempimenti. E lo stesso giorno il segretario nazionale della UILM, Giovanni Contento dichiara: La Uilm non e' assolutamente d'accordo con la sospensione del Sistri. C’è una virata improvvisa da parte del Governo sulla spinta della lobby del trasporto su gomma che parla di un servizio che fa lievitare i costi della burocrazia, ma che in realtà serviva proprio ad abbattere quei costi una volta andato a regime Il sistema di tracciabilità dei rifiuti messo a punto dalla Selex Service Management soprattutto sarebbe stato utile per la lotta alle eco-mafie Il pensiero della Uilm va ai circa duecento assunti della societa' del gruppo di Finmeccanica che finora hanno lavorato al progetto del sistema in questione che rischiano il posto dal primo del mese prossimo. Poi, c'e' da considerare le oltre 325.000 imprese finora iscritte al suddetto sistema, che saranno soggette a vere e proprie condizioni di competitività illegittima. Il governo lo tenga presente. E, come se tutto procedesse nel migliore dei modi, sul sito SISTRI, del Ministero dell’ambiente, il 13 giugno viene pubblicata la 17^ versione aggiornata dei documenti di specifica delle interfacce di interoperabilità12 8.3 Ed ecco il decreto-legge ! Il 15 giugno il Consiglio dei Ministri approva il pacchetto sviluppo, al cui interno è inserito un articolo che prevede che, per consentire i necessari accertamenti sul funzionamento del sistema di tracciabilità dei rifiuti (SISTRI), vengono sospesi il termine di entrata in operatività del sistema e i conseguenti adempimenti delle imprese, ferma restando la disciplina di controllo preesistente. SISTRI ? 12 Vedi anche il precedente punto 7.8