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Liceo Benedetto Varchi, Montevarchi




       Simbologia

Tra Cristianesimo e Paganesimo
Avvertenze
- Sfortunatamente non è stato possibile procedere all'acquisizione di dati
identificativi completi a causa di penuria degli stessi; per questo motivo mi
scuso anticipatamente per il disagio.
E' possibile trovare i dati identificativi alle diapositive numero 53 e 54, ordinate
rispetto alle diapositive (i dati identificativi della prima figura saranno riportati
nella prima riga, quelli della seconda verranno riportati nella seconda riga,
etc.)

- I numeri dentro le parentesi quadre ( ad esempio [9]) presenti in fondo ad
ogni spiegazione del simbolo, rimandano alle diapositive numero 51 e 52
dove è possibile consultare la bibliografia e la sitografia.

- In quasi tutte le diapositive è presente una parte di testo colorata in blu ed
una colorata di rosso. La parte in blu spiega come i pagani interpretavano il
simbolo trattato, mentre la parta in rosso espone l'interpretazione Cristiana.
Quando invece io testo è in nero significa che l'interpretazione del simbolo è
comune sia ai cristiani sia ai pagani.

-
Airone

Airone era molto noto per il suo bellissimo canto. Dopo aver
vinto una competizione che gli aveva fruttato
numerose ricchezze, si imbarca per tornare a casa. Il capitano
della nave vuole ucciderlo per poi derubarlo ma Airone esprime
come ultimo desiderio quello di cantare. Airone canta così bene
da impietosire gli dei che mandano alcuni delfini per salvarlo.
[21]

Per i cristiani questo mito sta a simboleggiare l'intervento
divino. [21]
Amore e Psiche
Nel mito, Psiche era una fanciulla bellissima che suscitò l'invidia di Venere, la quale manda suo figlio
Amore per far innamorare Psiche di un mostro. Amore porta Psiche (che si era innamorata di Amore) di
notte in un castello a patto che essa non dovesse vedere mai il volto del suo amante. Ma Psiche per
curiosità accende una lampada e Amore scompare. Psiche va a chiedere a Venere dove poteva ritrovare
l'amato Amore. Venere risponde che le dirà dove si trova suo figlio soltanto se Psiche riuscirà ad affrontare
quattro prove. Dopo molte peripezie Psiche riesce ad affrontare le prove ma apre un vaso che non doveva
essere aperto, cadendo quindi in un sonno profondo. Successivamente Amore riporterà in vita Psiche con
un bacio.[21]

Per i Cristiani, questo mito assumerà il simbolo di risurrezione.[21]
Anello

L'anello è il simbolo dell'unione dell'uomo con Dio e grazie alla
sua forma circolare può anche simboleggiare l'eternità.[21]
Ape

In ambito pagano, l'ape simboleggiava la sopravvivenza dell'anima dopo la morte. [21]

I cristiani oltre a riprendere il concetto suddetto, associano due aspetti che designano
Cristo: il miele evoca il Cristo dolce e misericordioso mentre il pungiglione evoca
l'immagine del Cristo giudice. Un'altro aspetto è più anatomico: la parte superiore
dell'insetto rappresenta lo spirito mentre quella inferiore, la carne; il sottile segmento che
unisce le due parti, metaforicamente, tiene in equilibrio anima e corpo.[21]
Apollo Helios

Apollo ogni giorno portava il sole sulla terra con
il suo carro alato illuminando il mondo.[21]

Apollo viene associato alla figura di Cristo-luce
che squarcia le tenebre con la sua luminosità.
[21]
Bue ed Asino
Nel paganesimo questi due
animali erano animali saturnini,
cioè, caratteristici del dio Saturno.

Nel Cristianesimo il Bue e l'Asino,
sono presenti alla nascita del
Cristo e lo tengono caldo e lo
proteggono durante le sue prime
ore di vita.[5]
Candelora

Per la religione romana, la Candelora si teneva per le calende di febbraio, illuminavano la città per tutta la
notte con fiaccole e candele, in onore della dea Februa, madre di Marte, dio della guerra, e imploravano dal
figlio la vittoria contro i nemici.[17]

Dopo l'avvento del Cristianesimo la Chiesa mantiene questo rito, e lo dedica a Maria.[17]
Coniglio

Nel Paganesimo il Coniglio era utilizzato come simbolo di fecondità.[7]

Nel Cristianesimo è il simbolo della timidezza ma anche della paura fino ad arrivare a casi 
estremi di vigliaccheria, ma è anche simbolo di abbondanza ed esuberanza. [8]
La cornucopia

Sia per la religione pagana che per quella cristiana, la
Cornucopia è simbolo della abbondanza e generosità delle
rispettive divinità. [21]
La Croce
Sia nella cultura Pagana che in quella Crisitiana, la
croce è una delle rappresentazioni grafiche di
congiunzione astrologica degli opposti.[5]

Nella Croce confluisce la simbologia pre-cristiana
dell’albero cosmico, asse del mondo e immagine di
rigenerazione periodica (risurrezione) della natura. [9]

Nel Cristianesimo, la croce, svela il mistero della
salvezza, il sacrificio di Cristo che riscatta la colpa
ancestrale di Adamo.[5]
Culto dei Santi
I primi cristiani avevano la più totale repulsione per
ogni tipo di onore o devozione sia per le persone
che per le statue o immagini, essendo rigidamente
monoteisti come gli ebrei. Non appena il
cristianesimo iniziò a diffondersi in terre pagane, la
prima e più immediata esigenza dei nuovi convertiti
era di trovare un corrispettivo alle divinità protettrici
del politeismo. Poiché i dèi pagani erano sempre
protettori di qualche categoria di persone, si pensò
bene di attribuire ad ogni santo una particolare
predisposizione nel proteggere persone, luoghi o
eventi.
La festa del dio locale diventò la "festa del patrono".
Anche molti templi dedicati agli dèi e alle dèe
pagane furono rinominati con nomi di santi simili ai
nomi delle antiche divinità.[17]
Delfino

Il delfino è associato ad un animale che compie salvataggi tanto che è spesso raffigurato
nelle tombe pagane come l'accompagnatore del defunto durante il tragitto ai Campi Elisei.
Ad alimentare la fama del delfino-salvatore sono stati soprattutto i miti come, ad esempio,
quello di Enalo e Fineide oppure quello di Falanto ed Icadio.[21]

Nell'allegoria cristiana il delfino-salvatore vuole rappresentare il Cristo salvatore
dell'umanità.[21]
Ercole
Ercole è famoso presso i popoli pagani grazie
alla sua forza sovrumana. A causa dell'uccisione
dei figli avuti con Megara (figlia del re Creonte),
Ercole deve espiare questo delitto attraverso
dodici difficilissime imprese chiamate "dodici
fatiche". Dopo avere espiato le dodici fatiche,
Ercole, raggiungerà l'immortalità. [22]

Per i Cristiani è il simbolo dell'uomo che dopo
essersi redento dal peccato raggiunge la grazia
di Dio[23]
La Fenice
La fenice è un uccello
leggendario dallo spettacolare
piumaggio che quando
sente l'approssimarsi della
morte si dirige in Egitto dove si
getta nel fuco del tempio più
importante di Heliopolis. Dalle
ceneri nascerà un uovo che
contiene un'altra fenice
ricominciando quindi, il ciclo
vitale.[21]

Per i cristiani il simbolo della
fenice interpreta il significato
della risurrezione. [21]
Foglia di Acanto

Secondo la leggenda, si narra che Callimaco (l'inventore del capitello corinzio) aveva assistito ad una
cerimonia funebre di una donna morta precocemente per questo la nutrice depose sulla tomba una cesta
con i suoi oggetti più amati, ricoprendola con una tegola quadrata per proteggerla dai furti. In primavera,
l’architetto Callimaco passò da quelle parti e notò che la tegola era sollevata da un cespuglio armonioso di
foglie d’acanto, cresciute sul sepolcro ad indicare l’immortalità della fanciulla.
Da questa leggenda possiamo capire che l'acanto nel mondo Pagano denotava la tensione dell'anima al
cielo.[15]

Successivamente anche il cristianesimo adotterà l'acanto come simbolo di risurrezione.
Nel Medioevo, la foglie di Acanto, a cause delle spine presenti sul sul fusto, verranno usate come
protezione contro gli spiriti maligni.[14]
Gallo

Come è risaputo il gallo è colui che vigila il pollaio; i pagani associano al simbolo del gallo un significato di
vigilanza e protezione della casa.[21]

La simbologia cristiana prende in considerazione un'altro aspetto di questo animale: il gallo è l'animale che
annuncia il nuovo giorno con il suo caratteristico verso. Viene quindi associato al simbolo dell'attesa del
giorno nuovo in cui il Cristo ritornerà. Inoltre il gallo viene usato per ricordare l'episodio del rinnegamento di
San Pietro.[21]
Giglio

Per i pagani era simbolo di purezza e verginità.[21]

Per i cristiani, colpiti dalla bellezza e dal colore radioso del
fiore, simboleggia la magnificenza di Cristo.[21]
Globo
Il globo era simbolo del potere ed
era spesso rappresentato con un
nuovo, con una allusione al buon
governo (se si stringe troppo si
rompe). [21]

I cristiani aggiungono una croce
sopra il globo per significare la
potenza creatrice e provvidenziale di
Dio.[21]
Grifone
Il Grifone è un animale leggendario
alato molto grosso con gli artigli pari
a quelli di un leone. Secondo la
leggenda i Grifoni sono posti a
guardia delle miniere d'oro. Questo
animale simboleggia la forza e non è
raro trovare talismani che raffigurano
grifoni. [21]

I cristiani usano il simbolo del
grifone come guardiano del
paradiso, oppure più raramente,
come colui che porta le anime
all'aldilà.[21]
Ibis

L'ibis è un uccello simbolo del dio Teuth.[21]

Nel Cristianesimo, l'ibis assume soltanto connotati negativi in
quanto è un animale che si ciba soltanto di carogne.[21]
Icaro
Grazie alle ali costruite dal padre Dedalo
(architetto del labirinto di Micene), Icaro riesce a
volare con delle ali di piuma e cera. Tuttavia
(ignorando le raccomandazioni del padre), Icaro si
avvicina troppo al sole il quale scioglie le ali,
determinando la morte di Icaro.[21]

All'inizio del Cristianesimo la figura di Icaro era
associata a quella dell'anima che riesce a
scappare dalle passioni terrene (rappresentato dal
labirinto) e che riesce a scappare verso i luoghi
celesti. Tuttavia nel Medioevo divenne il simbolo
dell'ambizione smodata.[21]
Intrecci

L'intreccio, sia per il Paganesimo sia per il Cristianesimo, ha spesso una derivazione simbolica dai due
serpenti attorcigliati che simboleggiano vigore e fertilità.[14]
ICTYS
                  (Iesus Cristos Theou Soter)
Per i pagani, il pesce era un simbolo che rappresentava la magna mater; era
inoltre simbolo di fertilità e abbondanza.[10]

I La simbologia cristiana dei tempi delle Persecuzione dei cristiani nell'impero
romano (I-IV secolo) è molto ricca. A causa della diffidenza di cui erano oggetto da
parte delle autorità Imperiali, i seguaci di Gesù sentirono l'esigenza di inventare nuovi
sistemi di riconoscimento che sancissero la loro appartenenza alla comunità senza
destare sospetti tra i pagani. Risalgono a questo periodo, tra gli altri, i noti simboli
del chi-rho e dell'ancora.
In particolare, l'ichthýs è uno dei più antichi simboli cristiani giunti fino a noi. Veniva
presumibilmente adoperato come segno di riconoscimento: quando un cristiano
incontrava uno sconosciuto di cui aveva bisogno di conoscere la lealtà, tracciava nella
sabbia uno degli archi che compongono l'ichthýs. Se l'altro completava il segno, i due
individui si riconoscevano come seguaci di Cristo e sapevano di potersi fidare l'uno
dell'altro.
Le comunità cristiane adottarono questo simbolo probabilmente per rivocare il brano
evangelico in cui Gesù si rivolge a Simone dicendogli «μή φοβού ἀπὸ τοῦ νῦν
ἀνθρώπους ἔσῃ ζωγρῶν»: Non temere; d'ora in poi sarai pescatore di uomini (Lc, 5,10);
come ci rivela Agostino di Ippona nella Città di Dio, inoltre, il termine greco Ἰχϑύς è a
sua volta l'acronimo delle parole: Iesus Cristos Theou Soter (Gesù Cristo Figlio di Dio)
[[11]]
Maggio

Per i pagani, era il mese dedicato alla dea Maia.[17]

I Cristiani dedicarono il mese di maggio alla Madonna.[17]
Magna Mater - Madonna

Nel Paganesimo la Magna Mater (conosciuta con nome di Cibele) era la dea della natura, degli animali
(potnia theron) e dei luoghi selvatici.[3]

Nel Cristianesimo il simbolo della Magna Mater venne espropriato da Maria madre di Gesù Cristo.[4]
Melagrana

La melagrana è l'attributo di Persefone, regina degli inferi. [21]

Secondo i Cristiani la melagrana era simbolo di risurrezione in
quanto trascorrevano ben 6 mesi prima che nascesse una
nuova pianta.[21]
Monogramma di Cristo
Nell'Atene democratica, le lettere P e X
costituivano l'abbreviazione per Arconte,
una tra le più alte cariche politiche.
Questo simbolo è stato trovato in
numerose monete.[21]

Il Crisianesimo sfrutta questo simbolo
per richiamare il nome di Cristo. Essi
aggiungono ai lati una alfa ed una
omega per distinguersi dal simbolo
pagano.[21]
Mosca

La mosca aveva una connotazione negativa richiamata anche
nell'Iliade di Omero.[21]

Il Cristianesimo mantiene il connotato negativo della mosca
che viene associata alla corruzione delle carni e ai desideri
carnali. Più tardi il simbolo della mosca verrà associato a
Balzebù che verrà appellato anche "re delle Mosche".[21]
Moscoforo - Buon Pastore
Il moscoforo era una figura che
portava un vitello da sacrificare agli
dei.[21]

I Cristiani sostituirono il vitello
all'agnello e il Moscoforo divenne il
Buon Pastore che riporta l'agnello
smarrito, alludendo alla figura di
Cristo.[21]
Natività di Cristo Signore
                       Natalis Solis Invictis
Il Natalis Solis Invictis il Natale del Sole Invitto, celebrava il nuovo sole
“rinato” dopo il solstizio invernale.[6]


La natività di Cristo Signore, ricorda, appunto, la nascita di Gesù
Cristo. Nel vangelo di Luca, si narra soltanto che nel periodo in cui nacque
Gesù, c'erano a Betlemme dei pastori che vegliavano di notte, facendo la
guardia al gregge. Tuttavia sappiamo che i pastori ebrei partivano per i
pascoli all'inizio della primavera, in occasione della loro Pasqua, e
tornavano in autunno, è evidente che il Cristo nacque tra la fine di marzo e
il primo autunno; tant'è vero che fino alla fine del III secolo il Natale, era
festeggiato, secondo i luoghi, in date differenti: il 28 marzo, il 18 aprile o il
29 maggio.[6]
Nimbo
Tra i pagani viene raffigurato
in alcune stele funerarie per
esprimere deferenza a chi
appartiene all'aldilà.[21]

Anche tra i primi Cristiani il
nimbo significava deferenza
rispetto al mondo terreno. In
seguito il nimbo assume
significato di santità e viene
associato a Cristo ed a tutti i
santi.[21]
Orfeo ed Euridice
Orfeo è il leggendario poeta che
riesce a discendere all'Ade per
riprendersi la moglie che era stata
morsa da una vipera. Plutone
acconsente che Euridice torni in vita a
patto che Orfeo non guardasse in
faccia Euridice durante la risalita;
tuttavia il poeta la guarda e l'amata
ritorna per sempre nell'Ade.[21]

Durante il Cristianesimo la figura di
Orfeo divenne il simbolo della discesa
di Cristo nel Limbo.[21]
Palma
Sia per i pagani che per i cristiani, la palma
è simbolo di vittoria significato derivato dal
fatto che la palma che popola le oasi
sembra vincere e sconfiggere la morte che
incombe nel deserto.
Inoltre il colore sempreverde di questa
pianta è simbolo di vita eterna.[21]
Pellicano
Gli antichi ammiravano il pellicano per il suo spirito di sacrifico: infatti pensavano che il
pellicano si ferisse per dare da mangiare ai cuccioli.[21]

Anche i Cristiani ammiravano il Pellicano per gli stessi motivi e associarono la sua figura
a quella di Cristo che si sacrifica per l'umanità.[21]
Piante centrali degli edifici religiosi

L'uomo fin dalle origini osservando la ciclicità degli eventi astronomici,delle stagioni,e quindi della vita
umana. Alla base di tutto questo 'Ordine', l'uomo ha individuato l'esistenza di un creatore o di un essere
che regolasse i fenomeni.
Il cerchio e la ciclicità hanno quindi da sempre rappresentato il divino; per questo motivo molti edifici
religiosi sia Cristiani che Pagani sono di forma circolare.[16]
Pentacolo

Secondo i pagani (soprattutto secondo i pitagorici), il pentacolo è rappresentazione del microcosmo e del
macrocosmo, ed ha al suo interno tutta la misticità della creazione, l’insieme delle leggi che governano il
cosmo.[13]

Durante il Cristianesimo il Pentacolo assume un valore negativo e viene associato alle forze del male ed al
demonio. Oggi, infatti, il Pentacolo è il simbolo adottato dai satanisti.[14]
Pavone
Spesso il pavone e la fenice
venivano confuse poiché
entrambe gli animali erano
molto belli e
simboleggiavano lo stesso
significato: l'immortalità e l'in
corruttibilità dell'anima.
Infatti la carne di pavone
riesce a mantenersi molto a
lungo.[21]
Prometeo
Prometeo era una divinità pagana che aveva collaborato alla
ascesa al potere di Zeus e alla successiva creazione della
Terra. Tuttavia, Prometeo per aiutare gli uomini, aveva osato
sfidare la potenza di Zeus per donare agli uomini il fuoco. Per
questo motivo Prometeo verrà incatenato ad una montagna
dove gli uccelli ogni giorni gli mangeranno le interiora le quali
ogni giorno ricrescerrano, facendo in modo che la sofferenza
sia perpetua. Prometeo verrà in seguito liberato da Ercole. [19]

I Cristiani associeranno alla figura di Prometeo la figura di
Cristo: come Gesù, Prometeo si sacrifica per salvare l'uomo da
un destino misero e la punizione di Prometeo operata da Zeus
viene associata alla passione di Cristo.
Tuttavia nel Basso Medioevo, Prometeo viene associato alla
ribellione contro Dio. [20]
La rosa

Nel Paganesimo, la rosa era emblema del femminile per antonomasia, attraverso il culto di Iside si
spiritualizza e l’Iniziato dopo aver sperimentato la schiavitù della concupiscenza, sublimava gli istinti e,
nutrendosi di rose, dava il via alla propria rigenerazione interiore.[12]

Durante il cristianesimo, il simbolo della rosa verrà spesso associato alla figura di Maria.[12]
San Giovenale

Questo santo non è mai esistito, si tratta di una denominazione
vagamente "cristianizzata" con cui si rinominavano i templi di
Giove trasformati in chiese.[17]
Satiro - Satana
Nel Paganesimo  il satiro era una figura mitica
maschile che abita boschi e montagne. È
personificazione della fertilità e della forza vitale
della natura, connessa con il culto dionisiaco.
I satiri sono generalmente raffigurati come
esseri umani barbuti con caratteristiche animali,
come le corna, la coda e le zampe di capra. Il
loro aspetto perse gradualmente, con il passare
del tempo, qualche attributo animale.
Vengono rappresentati come esseri lascivi,
spesso dediti al vino, a danzare con le ninfe ed
a suonare il flauto.[1]

Nel Cristianesimo il satiro viene associato ad
un elemento negativo diventando, in seguito, un
demone cattivo contrapposto al Dio buono. Il
satiro quindi, anche in seguito alla influenza
ebraica verrà trasformato in Satana.[2]
Serpente
Per i pagani è simbolo di sessualità,
incantamento, astuzia e perversità.
[21]

Per i Crisitiani il serpente è simbolo
del male con chiaro riferimento al
serpente che tentò Eva nell'Eden.
Nel mosaico qui illustrato vediamo
che Cristo pesta il serpente (simbolo
del peccato originario) ed il leone
(simbolo della mondanità).[21]
Sirena Bicaudata

Sirena era il nome, nella Grecia antica, con cui venivano chiamate le ragazze vergini che si rifiutavano di
donare la loro purezza agli Dei e che per questo furono trasformate in uccelli col busto di donna.
Il primo documento che parla delle sirene come esseri con il corpo metà donna e meta pesce è del VI
secolo (Trattato "De Monstris).
La sirena a due code (bicaudata) è simbolo di femminilità e di fertilità.[14]

Nel Cristianesimo la Sirena simboleggia la duplicità della natura umana divisa tra il bene e la ragione e tra il
male e l'istinto.[14]
Spiga di Grano

Sia nel paganesimo sia nel cristianesimo, la spiga di grano serviva a spiegare il ciclo della vita la spiga
compie il suo ciclo vitale in estate per poi morire e il chicco di grano sotterrato nel grembo della Terra
rinasce a primavera, Morte e Rinascita della natura insomma, quella stessa natura che in inverno pareva
morta sotto la neve e a primavera rifiorisce rigogliosa ogni anno.
L'economia della società romana e di quella medievale era prevalentemente fondata sull'agricoltura: non è
quindi raro imbattersi in simboli che rimandano alla natura e alla coltivazione.[7]
Struzzo
I pagani pensavano che lo struzzo
avesse le piume della stessa
lunghezza e lo consideravano simbolo
di giustizia ed uguaglianza [21].

I cristiani invece ritenevano lo struzzo
privo di intelligenza e incurante delle
proprie uova: infatti questo animale per
andare a cibarsi lascia le
uova incustodite per alcune ore.[21]
Ulisse

Per i pagani, Ulisse era un abile eroe e condottiero che grazie alla sua intelligenza riesce a superare molti
ostacoli durante il suo ritorno a casa.[18]

I Cristiani riprendono alcuni episodi del mito di Ulisse e lo rileggono in chiave cristiana, ad esempio: Ulisse
quando scappa dalla maga Circe rappresenta l'uomo che ha ritrovato la fede che scappa dal peccato.[18]
Uovo

Nel paganesimo è un naturale simbolo di rinascita, inoltre presso molte culture simboleggia l'Uovo Cosmico
che lo fa diventare simbolo di rinascita del mondo[7]

Secondo i pagani l'uovo simboleggia la rinascita primaverile di Madre Terra . [7]

Secondo i Cristiani simboleggia la rinascita del mondo in seguito al sacrificio di Cristo.[7]
Vespa

La vespa è vista come animale negativo perché punge, non
produce miele e la sua arnia è costruita sottoterra, nel mondo
delle tenebre.[21]
Viaggio di Dionisio

Secondo il mito, Dionisio venne catturato dai pirati e per
liberarsi fece ogni sorta di prodigio. Alla fine i pirati furono
scaraventati in mare.[21]

Per i primi cristiani questo mito si prestava bene al tema della
conversione.[21]
Bibliografia e Sitografia
 –   http://it.wikipedia.org/wiki/Satiro_(mitologia)
 –    http://it.wikipedia.org/wiki/Paganesimo
 –   http://it.wikipedia.org/wiki/Magna_Mater
 –   http://it.wikipedia.org/wiki/Maria_(madre_di_Ges%C3%B9)
 –   www.filosofiatv.org/news_files/71_Mito%20rito%20e%20simbolo%20nel%20Cristianesimo.DOC
 –   http://tonykospan21.wordpress.com/2010/12/15/i-simboli-del-natale-dal-paganesimo-al-cristianesimo-2/
 –   .http://aliceoltrelospecchio.blogspot.com/2010/04/pasqua-festa-pagana-o-cristiana.html
 –    http://www.collezione-online.it/simbologia_storia_dellarte.html
 –   9. Cfr. ELIADE, Mircea, Trattato di storia delle religioni, cit., pp. 294-315. Una breve sintesi della
     simbologia dell’albero-croce si trova nell’articolo dell’autrice La comparazione religiosa: l’approccio
     morfologico di Mircea Eliade, in Quaderno n°3/2000, anno XXI, Associazione Filosofica Trevigiana, pp.
     3-14.
10.http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20090912035753AAX9fLF
11. http://it.wikipedia.org/wiki/Ichthys
12.http://www.templarioggi.it/Templari_oggi_Tradizione_e_Simboli_3.htm
13.http://www.esoterya.com/il-pentacolo/1562/
14.http://www.piccolapenna.it/nodo%20di%20Salomone.htm
15.http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20090621084459AAz9qYf
16.http://www.duepassinelmistero.com/le_chiese_circolari_.htm
17.http://www.cristianesimo.it/radicipagane.htm
18.Marco Lorandi, Orietta Pinessi, Il mito di Ulisse nella pittura del Cinquecento, Editoriale Jaca Book 1996
19.http://www.italica.rai.it/rinascimento/parole_chiave/schede/prometeo.htm
20.http://www.rivistazetesis.it/Prometeo.htm
21.Maurizo Chelli, Manuale dei Simboli dell'Arte nell'era Paleocristiana e Bizantina, 2008, EDUP, Roma
22.http://www.italica.rai.it/rinascimento/parole_chiave/schede/ercole.htm
23. http://www.italica.rai.it/rinascimento/saggi/mitologia_allegoria/capitoli/f_02.htm
Dati identificativi

•   Anonimo, Sarcofago di Amore e Psiche, Chiesa di San Pietro in Valle Ferentillo
•   Anonimo, Domus Romana del mosaico del Leone (particolare, mosaico, Teramo
•   Anonimo, Cristo come Apollo-Helios, Catacombe vaticane, Città del Vaticano
•   Caravaggio, Adorazione dei Pastori, 1609, 314 x 211 cm, olio su tela, Messina, Museo Nazionale
•   Anonimo, Lepre con uova e melograno, mosaico, Tunisia
•   Anonimo, Cesto colmo di Frutti, Mosaico, Chiesa di San Vitale, Ravenna
•   Anonimo, Croix géante et chemin de croix à sa base, 2006, Texas, Stati Uniti d'America
•   Anonimo, Icona bizantina di San Giorgio
•   Anonimo, Il Delfino, mosaico, Chiesa di San Vitale Ravenna
•   Anonimo, Ercole, Palazzo del Melograno, Genova
•   Anonimo, Portale della Facciata della Basilica di Saint Jean, 1300 ca, Lione
•   Anonimo, Particolare Chiesa di San Leonardo in Treponzio
•   Anonimo, Gallo nella Vialla Romana di Casale Amerina, 200 ca, mosaico
•   Maestro della Manta, I nove Prodi (dettaglio), 1416-1426, affresco, Manta
•   Anonimo, Sarcofago delle Amazzoni, 170-180, pietra bianca, Museo Archeologico, Palermo
•   Fredrich Lenghton, Dedalo ed Icaro, 1869, 138 x 106 cm, olio su tela, Collezione privata
•   Anonimo, Raffigurazione tratta dal Clavicolo di Salomone Re d'Israel figlio de David, 1889, Bodleian Library
•   Anonimo, Pesce e pane eaucaristico, inizio del III secolo, Pittura su parete, 32X30cm, Catacombe di
    San Callisto, cripta di Lucina, Roma
•   Anonimo, Cibele, marmo, Formia
•   Anonimo, Albero di Melograno, mosaico, 5,37 x 3,58 mt, casa di Farid el-Masri, Gerusalemme
•   Anonimo, Il monogramma di Cristo, Museo del Bardo, Tunisi
•   Anonimo, Moscoforos, ca 570-560 a.C., altezza 162 cm, scultura in levare, Marmo dell'Imetto, Atene,
    M
    Museo dell'Acropoli.
•   Giorgione da Castelfranco, Adorazione dei Pastori, 1500-1510, 91 x 111 cm, olio su tela, Washington
    D.C., National Gallery of Art
•   Anonimo, Teodora (particolare), Chiesa di San Vitale, Ravenna
•   Antonio Canova, Orfeo ed Euridice, 1775, 203 x 85 x 84, pietra di Vicenza, Venezia, Museo
    Correrr,Salone da ballo
•   Anonimo, Palma, mosaico, Gerusalemme
•   Anonimo, Pellicano, mosaico, Chiesa della Santissima Trinità al Pozzarello
•   Anonimo, Chiesa di Santa Maria in Tortilliano, IX sec, Vignola
•   Anonimo, Pavone, mosaico, Chiesa di San Vitale, Ravenna
•   Nicolas Sebastien-Adam, Prometeo Incatenato, Marmo bianco, Parigi, Louvre
•   Anonimo, Madonna della rosa, Santuario di Cresole d'Alba, Cuneo
•   William Blake, Satana distribuisce la peste a Hiob, 1827, 31 x 43 cm, tempera, Londra, Tate Gallery
•   Anonimo, Cristo Guerriero calpesta leone e serpente, V - VI secolo, mosaico, Ravenna Cappella
    Arcivescovile
•   Anonimo, Pieve di San Gennaro
•   Giuspeppe Scauilich, Grano
•   Anonimo, Struzzo, ceramica
•   Jakob Jordanes, Odysseus in der Höhle Polyphems, 1749, Olio su tela, 76 x 96 cm, Puschkin-
    Museum der bildenden Künste, Mosca
•   Faberge'che, Maria Fiore Immarcescibile, 11, 5 x 7,5 cm, tempera su legno, Russia
•   Exekias, Dionisio in una barca, 530 a.C., kylik rosso figure nere, 13,6 x 12,5, Vulci

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Simbologia cristiana e_pagana

  • 1. Liceo Benedetto Varchi, Montevarchi Simbologia Tra Cristianesimo e Paganesimo
  • 2. Avvertenze - Sfortunatamente non è stato possibile procedere all'acquisizione di dati identificativi completi a causa di penuria degli stessi; per questo motivo mi scuso anticipatamente per il disagio. E' possibile trovare i dati identificativi alle diapositive numero 53 e 54, ordinate rispetto alle diapositive (i dati identificativi della prima figura saranno riportati nella prima riga, quelli della seconda verranno riportati nella seconda riga, etc.) - I numeri dentro le parentesi quadre ( ad esempio [9]) presenti in fondo ad ogni spiegazione del simbolo, rimandano alle diapositive numero 51 e 52 dove è possibile consultare la bibliografia e la sitografia. - In quasi tutte le diapositive è presente una parte di testo colorata in blu ed una colorata di rosso. La parte in blu spiega come i pagani interpretavano il simbolo trattato, mentre la parta in rosso espone l'interpretazione Cristiana. Quando invece io testo è in nero significa che l'interpretazione del simbolo è comune sia ai cristiani sia ai pagani. -
  • 3. Airone Airone era molto noto per il suo bellissimo canto. Dopo aver vinto una competizione che gli aveva fruttato numerose ricchezze, si imbarca per tornare a casa. Il capitano della nave vuole ucciderlo per poi derubarlo ma Airone esprime come ultimo desiderio quello di cantare. Airone canta così bene da impietosire gli dei che mandano alcuni delfini per salvarlo. [21] Per i cristiani questo mito sta a simboleggiare l'intervento divino. [21]
  • 4. Amore e Psiche Nel mito, Psiche era una fanciulla bellissima che suscitò l'invidia di Venere, la quale manda suo figlio Amore per far innamorare Psiche di un mostro. Amore porta Psiche (che si era innamorata di Amore) di notte in un castello a patto che essa non dovesse vedere mai il volto del suo amante. Ma Psiche per curiosità accende una lampada e Amore scompare. Psiche va a chiedere a Venere dove poteva ritrovare l'amato Amore. Venere risponde che le dirà dove si trova suo figlio soltanto se Psiche riuscirà ad affrontare quattro prove. Dopo molte peripezie Psiche riesce ad affrontare le prove ma apre un vaso che non doveva essere aperto, cadendo quindi in un sonno profondo. Successivamente Amore riporterà in vita Psiche con un bacio.[21] Per i Cristiani, questo mito assumerà il simbolo di risurrezione.[21]
  • 5. Anello L'anello è il simbolo dell'unione dell'uomo con Dio e grazie alla sua forma circolare può anche simboleggiare l'eternità.[21]
  • 6. Ape In ambito pagano, l'ape simboleggiava la sopravvivenza dell'anima dopo la morte. [21] I cristiani oltre a riprendere il concetto suddetto, associano due aspetti che designano Cristo: il miele evoca il Cristo dolce e misericordioso mentre il pungiglione evoca l'immagine del Cristo giudice. Un'altro aspetto è più anatomico: la parte superiore dell'insetto rappresenta lo spirito mentre quella inferiore, la carne; il sottile segmento che unisce le due parti, metaforicamente, tiene in equilibrio anima e corpo.[21]
  • 7. Apollo Helios Apollo ogni giorno portava il sole sulla terra con il suo carro alato illuminando il mondo.[21] Apollo viene associato alla figura di Cristo-luce che squarcia le tenebre con la sua luminosità. [21]
  • 8. Bue ed Asino Nel paganesimo questi due animali erano animali saturnini, cioè, caratteristici del dio Saturno. Nel Cristianesimo il Bue e l'Asino, sono presenti alla nascita del Cristo e lo tengono caldo e lo proteggono durante le sue prime ore di vita.[5]
  • 9. Candelora Per la religione romana, la Candelora si teneva per le calende di febbraio, illuminavano la città per tutta la notte con fiaccole e candele, in onore della dea Februa, madre di Marte, dio della guerra, e imploravano dal figlio la vittoria contro i nemici.[17] Dopo l'avvento del Cristianesimo la Chiesa mantiene questo rito, e lo dedica a Maria.[17]
  • 10. Coniglio Nel Paganesimo il Coniglio era utilizzato come simbolo di fecondità.[7] Nel Cristianesimo è il simbolo della timidezza ma anche della paura fino ad arrivare a casi  estremi di vigliaccheria, ma è anche simbolo di abbondanza ed esuberanza. [8]
  • 11. La cornucopia Sia per la religione pagana che per quella cristiana, la Cornucopia è simbolo della abbondanza e generosità delle rispettive divinità. [21]
  • 12. La Croce Sia nella cultura Pagana che in quella Crisitiana, la croce è una delle rappresentazioni grafiche di congiunzione astrologica degli opposti.[5] Nella Croce confluisce la simbologia pre-cristiana dell’albero cosmico, asse del mondo e immagine di rigenerazione periodica (risurrezione) della natura. [9] Nel Cristianesimo, la croce, svela il mistero della salvezza, il sacrificio di Cristo che riscatta la colpa ancestrale di Adamo.[5]
  • 13. Culto dei Santi I primi cristiani avevano la più totale repulsione per ogni tipo di onore o devozione sia per le persone che per le statue o immagini, essendo rigidamente monoteisti come gli ebrei. Non appena il cristianesimo iniziò a diffondersi in terre pagane, la prima e più immediata esigenza dei nuovi convertiti era di trovare un corrispettivo alle divinità protettrici del politeismo. Poiché i dèi pagani erano sempre protettori di qualche categoria di persone, si pensò bene di attribuire ad ogni santo una particolare predisposizione nel proteggere persone, luoghi o eventi. La festa del dio locale diventò la "festa del patrono". Anche molti templi dedicati agli dèi e alle dèe pagane furono rinominati con nomi di santi simili ai nomi delle antiche divinità.[17]
  • 14. Delfino Il delfino è associato ad un animale che compie salvataggi tanto che è spesso raffigurato nelle tombe pagane come l'accompagnatore del defunto durante il tragitto ai Campi Elisei. Ad alimentare la fama del delfino-salvatore sono stati soprattutto i miti come, ad esempio, quello di Enalo e Fineide oppure quello di Falanto ed Icadio.[21] Nell'allegoria cristiana il delfino-salvatore vuole rappresentare il Cristo salvatore dell'umanità.[21]
  • 15. Ercole Ercole è famoso presso i popoli pagani grazie alla sua forza sovrumana. A causa dell'uccisione dei figli avuti con Megara (figlia del re Creonte), Ercole deve espiare questo delitto attraverso dodici difficilissime imprese chiamate "dodici fatiche". Dopo avere espiato le dodici fatiche, Ercole, raggiungerà l'immortalità. [22] Per i Cristiani è il simbolo dell'uomo che dopo essersi redento dal peccato raggiunge la grazia di Dio[23]
  • 16. La Fenice La fenice è un uccello leggendario dallo spettacolare piumaggio che quando sente l'approssimarsi della morte si dirige in Egitto dove si getta nel fuco del tempio più importante di Heliopolis. Dalle ceneri nascerà un uovo che contiene un'altra fenice ricominciando quindi, il ciclo vitale.[21] Per i cristiani il simbolo della fenice interpreta il significato della risurrezione. [21]
  • 17. Foglia di Acanto Secondo la leggenda, si narra che Callimaco (l'inventore del capitello corinzio) aveva assistito ad una cerimonia funebre di una donna morta precocemente per questo la nutrice depose sulla tomba una cesta con i suoi oggetti più amati, ricoprendola con una tegola quadrata per proteggerla dai furti. In primavera, l’architetto Callimaco passò da quelle parti e notò che la tegola era sollevata da un cespuglio armonioso di foglie d’acanto, cresciute sul sepolcro ad indicare l’immortalità della fanciulla. Da questa leggenda possiamo capire che l'acanto nel mondo Pagano denotava la tensione dell'anima al cielo.[15] Successivamente anche il cristianesimo adotterà l'acanto come simbolo di risurrezione. Nel Medioevo, la foglie di Acanto, a cause delle spine presenti sul sul fusto, verranno usate come protezione contro gli spiriti maligni.[14]
  • 18. Gallo Come è risaputo il gallo è colui che vigila il pollaio; i pagani associano al simbolo del gallo un significato di vigilanza e protezione della casa.[21] La simbologia cristiana prende in considerazione un'altro aspetto di questo animale: il gallo è l'animale che annuncia il nuovo giorno con il suo caratteristico verso. Viene quindi associato al simbolo dell'attesa del giorno nuovo in cui il Cristo ritornerà. Inoltre il gallo viene usato per ricordare l'episodio del rinnegamento di San Pietro.[21]
  • 19. Giglio Per i pagani era simbolo di purezza e verginità.[21] Per i cristiani, colpiti dalla bellezza e dal colore radioso del fiore, simboleggia la magnificenza di Cristo.[21]
  • 20. Globo Il globo era simbolo del potere ed era spesso rappresentato con un nuovo, con una allusione al buon governo (se si stringe troppo si rompe). [21] I cristiani aggiungono una croce sopra il globo per significare la potenza creatrice e provvidenziale di Dio.[21]
  • 21. Grifone Il Grifone è un animale leggendario alato molto grosso con gli artigli pari a quelli di un leone. Secondo la leggenda i Grifoni sono posti a guardia delle miniere d'oro. Questo animale simboleggia la forza e non è raro trovare talismani che raffigurano grifoni. [21] I cristiani usano il simbolo del grifone come guardiano del paradiso, oppure più raramente, come colui che porta le anime all'aldilà.[21]
  • 22. Ibis L'ibis è un uccello simbolo del dio Teuth.[21] Nel Cristianesimo, l'ibis assume soltanto connotati negativi in quanto è un animale che si ciba soltanto di carogne.[21]
  • 23. Icaro Grazie alle ali costruite dal padre Dedalo (architetto del labirinto di Micene), Icaro riesce a volare con delle ali di piuma e cera. Tuttavia (ignorando le raccomandazioni del padre), Icaro si avvicina troppo al sole il quale scioglie le ali, determinando la morte di Icaro.[21] All'inizio del Cristianesimo la figura di Icaro era associata a quella dell'anima che riesce a scappare dalle passioni terrene (rappresentato dal labirinto) e che riesce a scappare verso i luoghi celesti. Tuttavia nel Medioevo divenne il simbolo dell'ambizione smodata.[21]
  • 24. Intrecci L'intreccio, sia per il Paganesimo sia per il Cristianesimo, ha spesso una derivazione simbolica dai due serpenti attorcigliati che simboleggiano vigore e fertilità.[14]
  • 25. ICTYS (Iesus Cristos Theou Soter) Per i pagani, il pesce era un simbolo che rappresentava la magna mater; era inoltre simbolo di fertilità e abbondanza.[10] I La simbologia cristiana dei tempi delle Persecuzione dei cristiani nell'impero romano (I-IV secolo) è molto ricca. A causa della diffidenza di cui erano oggetto da parte delle autorità Imperiali, i seguaci di Gesù sentirono l'esigenza di inventare nuovi sistemi di riconoscimento che sancissero la loro appartenenza alla comunità senza destare sospetti tra i pagani. Risalgono a questo periodo, tra gli altri, i noti simboli del chi-rho e dell'ancora. In particolare, l'ichthýs è uno dei più antichi simboli cristiani giunti fino a noi. Veniva presumibilmente adoperato come segno di riconoscimento: quando un cristiano incontrava uno sconosciuto di cui aveva bisogno di conoscere la lealtà, tracciava nella sabbia uno degli archi che compongono l'ichthýs. Se l'altro completava il segno, i due individui si riconoscevano come seguaci di Cristo e sapevano di potersi fidare l'uno dell'altro. Le comunità cristiane adottarono questo simbolo probabilmente per rivocare il brano evangelico in cui Gesù si rivolge a Simone dicendogli «μή φοβού ἀπὸ τοῦ νῦν ἀνθρώπους ἔσῃ ζωγρῶν»: Non temere; d'ora in poi sarai pescatore di uomini (Lc, 5,10); come ci rivela Agostino di Ippona nella Città di Dio, inoltre, il termine greco Ἰχϑύς è a sua volta l'acronimo delle parole: Iesus Cristos Theou Soter (Gesù Cristo Figlio di Dio) [[11]]
  • 26. Maggio Per i pagani, era il mese dedicato alla dea Maia.[17] I Cristiani dedicarono il mese di maggio alla Madonna.[17]
  • 27. Magna Mater - Madonna Nel Paganesimo la Magna Mater (conosciuta con nome di Cibele) era la dea della natura, degli animali (potnia theron) e dei luoghi selvatici.[3] Nel Cristianesimo il simbolo della Magna Mater venne espropriato da Maria madre di Gesù Cristo.[4]
  • 28. Melagrana La melagrana è l'attributo di Persefone, regina degli inferi. [21] Secondo i Cristiani la melagrana era simbolo di risurrezione in quanto trascorrevano ben 6 mesi prima che nascesse una nuova pianta.[21]
  • 29. Monogramma di Cristo Nell'Atene democratica, le lettere P e X costituivano l'abbreviazione per Arconte, una tra le più alte cariche politiche. Questo simbolo è stato trovato in numerose monete.[21] Il Crisianesimo sfrutta questo simbolo per richiamare il nome di Cristo. Essi aggiungono ai lati una alfa ed una omega per distinguersi dal simbolo pagano.[21]
  • 30. Mosca La mosca aveva una connotazione negativa richiamata anche nell'Iliade di Omero.[21] Il Cristianesimo mantiene il connotato negativo della mosca che viene associata alla corruzione delle carni e ai desideri carnali. Più tardi il simbolo della mosca verrà associato a Balzebù che verrà appellato anche "re delle Mosche".[21]
  • 31. Moscoforo - Buon Pastore Il moscoforo era una figura che portava un vitello da sacrificare agli dei.[21] I Cristiani sostituirono il vitello all'agnello e il Moscoforo divenne il Buon Pastore che riporta l'agnello smarrito, alludendo alla figura di Cristo.[21]
  • 32. Natività di Cristo Signore Natalis Solis Invictis Il Natalis Solis Invictis il Natale del Sole Invitto, celebrava il nuovo sole “rinato” dopo il solstizio invernale.[6] La natività di Cristo Signore, ricorda, appunto, la nascita di Gesù Cristo. Nel vangelo di Luca, si narra soltanto che nel periodo in cui nacque Gesù, c'erano a Betlemme dei pastori che vegliavano di notte, facendo la guardia al gregge. Tuttavia sappiamo che i pastori ebrei partivano per i pascoli all'inizio della primavera, in occasione della loro Pasqua, e tornavano in autunno, è evidente che il Cristo nacque tra la fine di marzo e il primo autunno; tant'è vero che fino alla fine del III secolo il Natale, era festeggiato, secondo i luoghi, in date differenti: il 28 marzo, il 18 aprile o il 29 maggio.[6]
  • 33. Nimbo Tra i pagani viene raffigurato in alcune stele funerarie per esprimere deferenza a chi appartiene all'aldilà.[21] Anche tra i primi Cristiani il nimbo significava deferenza rispetto al mondo terreno. In seguito il nimbo assume significato di santità e viene associato a Cristo ed a tutti i santi.[21]
  • 34. Orfeo ed Euridice Orfeo è il leggendario poeta che riesce a discendere all'Ade per riprendersi la moglie che era stata morsa da una vipera. Plutone acconsente che Euridice torni in vita a patto che Orfeo non guardasse in faccia Euridice durante la risalita; tuttavia il poeta la guarda e l'amata ritorna per sempre nell'Ade.[21] Durante il Cristianesimo la figura di Orfeo divenne il simbolo della discesa di Cristo nel Limbo.[21]
  • 35. Palma Sia per i pagani che per i cristiani, la palma è simbolo di vittoria significato derivato dal fatto che la palma che popola le oasi sembra vincere e sconfiggere la morte che incombe nel deserto. Inoltre il colore sempreverde di questa pianta è simbolo di vita eterna.[21]
  • 36. Pellicano Gli antichi ammiravano il pellicano per il suo spirito di sacrifico: infatti pensavano che il pellicano si ferisse per dare da mangiare ai cuccioli.[21] Anche i Cristiani ammiravano il Pellicano per gli stessi motivi e associarono la sua figura a quella di Cristo che si sacrifica per l'umanità.[21]
  • 37. Piante centrali degli edifici religiosi L'uomo fin dalle origini osservando la ciclicità degli eventi astronomici,delle stagioni,e quindi della vita umana. Alla base di tutto questo 'Ordine', l'uomo ha individuato l'esistenza di un creatore o di un essere che regolasse i fenomeni. Il cerchio e la ciclicità hanno quindi da sempre rappresentato il divino; per questo motivo molti edifici religiosi sia Cristiani che Pagani sono di forma circolare.[16]
  • 38. Pentacolo Secondo i pagani (soprattutto secondo i pitagorici), il pentacolo è rappresentazione del microcosmo e del macrocosmo, ed ha al suo interno tutta la misticità della creazione, l’insieme delle leggi che governano il cosmo.[13] Durante il Cristianesimo il Pentacolo assume un valore negativo e viene associato alle forze del male ed al demonio. Oggi, infatti, il Pentacolo è il simbolo adottato dai satanisti.[14]
  • 39. Pavone Spesso il pavone e la fenice venivano confuse poiché entrambe gli animali erano molto belli e simboleggiavano lo stesso significato: l'immortalità e l'in corruttibilità dell'anima. Infatti la carne di pavone riesce a mantenersi molto a lungo.[21]
  • 40. Prometeo Prometeo era una divinità pagana che aveva collaborato alla ascesa al potere di Zeus e alla successiva creazione della Terra. Tuttavia, Prometeo per aiutare gli uomini, aveva osato sfidare la potenza di Zeus per donare agli uomini il fuoco. Per questo motivo Prometeo verrà incatenato ad una montagna dove gli uccelli ogni giorni gli mangeranno le interiora le quali ogni giorno ricrescerrano, facendo in modo che la sofferenza sia perpetua. Prometeo verrà in seguito liberato da Ercole. [19] I Cristiani associeranno alla figura di Prometeo la figura di Cristo: come Gesù, Prometeo si sacrifica per salvare l'uomo da un destino misero e la punizione di Prometeo operata da Zeus viene associata alla passione di Cristo. Tuttavia nel Basso Medioevo, Prometeo viene associato alla ribellione contro Dio. [20]
  • 41. La rosa Nel Paganesimo, la rosa era emblema del femminile per antonomasia, attraverso il culto di Iside si spiritualizza e l’Iniziato dopo aver sperimentato la schiavitù della concupiscenza, sublimava gli istinti e, nutrendosi di rose, dava il via alla propria rigenerazione interiore.[12] Durante il cristianesimo, il simbolo della rosa verrà spesso associato alla figura di Maria.[12]
  • 42. San Giovenale Questo santo non è mai esistito, si tratta di una denominazione vagamente "cristianizzata" con cui si rinominavano i templi di Giove trasformati in chiese.[17]
  • 43. Satiro - Satana Nel Paganesimo  il satiro era una figura mitica maschile che abita boschi e montagne. È personificazione della fertilità e della forza vitale della natura, connessa con il culto dionisiaco. I satiri sono generalmente raffigurati come esseri umani barbuti con caratteristiche animali, come le corna, la coda e le zampe di capra. Il loro aspetto perse gradualmente, con il passare del tempo, qualche attributo animale. Vengono rappresentati come esseri lascivi, spesso dediti al vino, a danzare con le ninfe ed a suonare il flauto.[1] Nel Cristianesimo il satiro viene associato ad un elemento negativo diventando, in seguito, un demone cattivo contrapposto al Dio buono. Il satiro quindi, anche in seguito alla influenza ebraica verrà trasformato in Satana.[2]
  • 44. Serpente Per i pagani è simbolo di sessualità, incantamento, astuzia e perversità. [21] Per i Crisitiani il serpente è simbolo del male con chiaro riferimento al serpente che tentò Eva nell'Eden. Nel mosaico qui illustrato vediamo che Cristo pesta il serpente (simbolo del peccato originario) ed il leone (simbolo della mondanità).[21]
  • 45. Sirena Bicaudata Sirena era il nome, nella Grecia antica, con cui venivano chiamate le ragazze vergini che si rifiutavano di donare la loro purezza agli Dei e che per questo furono trasformate in uccelli col busto di donna. Il primo documento che parla delle sirene come esseri con il corpo metà donna e meta pesce è del VI secolo (Trattato "De Monstris). La sirena a due code (bicaudata) è simbolo di femminilità e di fertilità.[14] Nel Cristianesimo la Sirena simboleggia la duplicità della natura umana divisa tra il bene e la ragione e tra il male e l'istinto.[14]
  • 46. Spiga di Grano Sia nel paganesimo sia nel cristianesimo, la spiga di grano serviva a spiegare il ciclo della vita la spiga compie il suo ciclo vitale in estate per poi morire e il chicco di grano sotterrato nel grembo della Terra rinasce a primavera, Morte e Rinascita della natura insomma, quella stessa natura che in inverno pareva morta sotto la neve e a primavera rifiorisce rigogliosa ogni anno. L'economia della società romana e di quella medievale era prevalentemente fondata sull'agricoltura: non è quindi raro imbattersi in simboli che rimandano alla natura e alla coltivazione.[7]
  • 47. Struzzo I pagani pensavano che lo struzzo avesse le piume della stessa lunghezza e lo consideravano simbolo di giustizia ed uguaglianza [21]. I cristiani invece ritenevano lo struzzo privo di intelligenza e incurante delle proprie uova: infatti questo animale per andare a cibarsi lascia le uova incustodite per alcune ore.[21]
  • 48. Ulisse Per i pagani, Ulisse era un abile eroe e condottiero che grazie alla sua intelligenza riesce a superare molti ostacoli durante il suo ritorno a casa.[18] I Cristiani riprendono alcuni episodi del mito di Ulisse e lo rileggono in chiave cristiana, ad esempio: Ulisse quando scappa dalla maga Circe rappresenta l'uomo che ha ritrovato la fede che scappa dal peccato.[18]
  • 49. Uovo Nel paganesimo è un naturale simbolo di rinascita, inoltre presso molte culture simboleggia l'Uovo Cosmico che lo fa diventare simbolo di rinascita del mondo[7] Secondo i pagani l'uovo simboleggia la rinascita primaverile di Madre Terra . [7] Secondo i Cristiani simboleggia la rinascita del mondo in seguito al sacrificio di Cristo.[7]
  • 50. Vespa La vespa è vista come animale negativo perché punge, non produce miele e la sua arnia è costruita sottoterra, nel mondo delle tenebre.[21]
  • 51. Viaggio di Dionisio Secondo il mito, Dionisio venne catturato dai pirati e per liberarsi fece ogni sorta di prodigio. Alla fine i pirati furono scaraventati in mare.[21] Per i primi cristiani questo mito si prestava bene al tema della conversione.[21]
  • 52. Bibliografia e Sitografia – http://it.wikipedia.org/wiki/Satiro_(mitologia) – http://it.wikipedia.org/wiki/Paganesimo – http://it.wikipedia.org/wiki/Magna_Mater – http://it.wikipedia.org/wiki/Maria_(madre_di_Ges%C3%B9) – www.filosofiatv.org/news_files/71_Mito%20rito%20e%20simbolo%20nel%20Cristianesimo.DOC – http://tonykospan21.wordpress.com/2010/12/15/i-simboli-del-natale-dal-paganesimo-al-cristianesimo-2/ – .http://aliceoltrelospecchio.blogspot.com/2010/04/pasqua-festa-pagana-o-cristiana.html – http://www.collezione-online.it/simbologia_storia_dellarte.html – 9. Cfr. ELIADE, Mircea, Trattato di storia delle religioni, cit., pp. 294-315. Una breve sintesi della simbologia dell’albero-croce si trova nell’articolo dell’autrice La comparazione religiosa: l’approccio morfologico di Mircea Eliade, in Quaderno n°3/2000, anno XXI, Associazione Filosofica Trevigiana, pp. 3-14. 10.http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20090912035753AAX9fLF 11. http://it.wikipedia.org/wiki/Ichthys 12.http://www.templarioggi.it/Templari_oggi_Tradizione_e_Simboli_3.htm 13.http://www.esoterya.com/il-pentacolo/1562/ 14.http://www.piccolapenna.it/nodo%20di%20Salomone.htm 15.http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20090621084459AAz9qYf 16.http://www.duepassinelmistero.com/le_chiese_circolari_.htm 17.http://www.cristianesimo.it/radicipagane.htm 18.Marco Lorandi, Orietta Pinessi, Il mito di Ulisse nella pittura del Cinquecento, Editoriale Jaca Book 1996
  • 53. 19.http://www.italica.rai.it/rinascimento/parole_chiave/schede/prometeo.htm 20.http://www.rivistazetesis.it/Prometeo.htm 21.Maurizo Chelli, Manuale dei Simboli dell'Arte nell'era Paleocristiana e Bizantina, 2008, EDUP, Roma 22.http://www.italica.rai.it/rinascimento/parole_chiave/schede/ercole.htm 23. http://www.italica.rai.it/rinascimento/saggi/mitologia_allegoria/capitoli/f_02.htm
  • 54. Dati identificativi • Anonimo, Sarcofago di Amore e Psiche, Chiesa di San Pietro in Valle Ferentillo • Anonimo, Domus Romana del mosaico del Leone (particolare, mosaico, Teramo • Anonimo, Cristo come Apollo-Helios, Catacombe vaticane, Città del Vaticano • Caravaggio, Adorazione dei Pastori, 1609, 314 x 211 cm, olio su tela, Messina, Museo Nazionale • Anonimo, Lepre con uova e melograno, mosaico, Tunisia • Anonimo, Cesto colmo di Frutti, Mosaico, Chiesa di San Vitale, Ravenna • Anonimo, Croix géante et chemin de croix à sa base, 2006, Texas, Stati Uniti d'America • Anonimo, Icona bizantina di San Giorgio • Anonimo, Il Delfino, mosaico, Chiesa di San Vitale Ravenna • Anonimo, Ercole, Palazzo del Melograno, Genova • Anonimo, Portale della Facciata della Basilica di Saint Jean, 1300 ca, Lione • Anonimo, Particolare Chiesa di San Leonardo in Treponzio • Anonimo, Gallo nella Vialla Romana di Casale Amerina, 200 ca, mosaico • Maestro della Manta, I nove Prodi (dettaglio), 1416-1426, affresco, Manta • Anonimo, Sarcofago delle Amazzoni, 170-180, pietra bianca, Museo Archeologico, Palermo • Fredrich Lenghton, Dedalo ed Icaro, 1869, 138 x 106 cm, olio su tela, Collezione privata • Anonimo, Raffigurazione tratta dal Clavicolo di Salomone Re d'Israel figlio de David, 1889, Bodleian Library • Anonimo, Pesce e pane eaucaristico, inizio del III secolo, Pittura su parete, 32X30cm, Catacombe di San Callisto, cripta di Lucina, Roma • Anonimo, Cibele, marmo, Formia • Anonimo, Albero di Melograno, mosaico, 5,37 x 3,58 mt, casa di Farid el-Masri, Gerusalemme • Anonimo, Il monogramma di Cristo, Museo del Bardo, Tunisi
  • 55. Anonimo, Moscoforos, ca 570-560 a.C., altezza 162 cm, scultura in levare, Marmo dell'Imetto, Atene, M Museo dell'Acropoli. • Giorgione da Castelfranco, Adorazione dei Pastori, 1500-1510, 91 x 111 cm, olio su tela, Washington D.C., National Gallery of Art • Anonimo, Teodora (particolare), Chiesa di San Vitale, Ravenna • Antonio Canova, Orfeo ed Euridice, 1775, 203 x 85 x 84, pietra di Vicenza, Venezia, Museo Correrr,Salone da ballo • Anonimo, Palma, mosaico, Gerusalemme • Anonimo, Pellicano, mosaico, Chiesa della Santissima Trinità al Pozzarello • Anonimo, Chiesa di Santa Maria in Tortilliano, IX sec, Vignola • Anonimo, Pavone, mosaico, Chiesa di San Vitale, Ravenna • Nicolas Sebastien-Adam, Prometeo Incatenato, Marmo bianco, Parigi, Louvre • Anonimo, Madonna della rosa, Santuario di Cresole d'Alba, Cuneo • William Blake, Satana distribuisce la peste a Hiob, 1827, 31 x 43 cm, tempera, Londra, Tate Gallery • Anonimo, Cristo Guerriero calpesta leone e serpente, V - VI secolo, mosaico, Ravenna Cappella Arcivescovile • Anonimo, Pieve di San Gennaro • Giuspeppe Scauilich, Grano • Anonimo, Struzzo, ceramica • Jakob Jordanes, Odysseus in der Höhle Polyphems, 1749, Olio su tela, 76 x 96 cm, Puschkin- Museum der bildenden Künste, Mosca • Faberge'che, Maria Fiore Immarcescibile, 11, 5 x 7,5 cm, tempera su legno, Russia • Exekias, Dionisio in una barca, 530 a.C., kylik rosso figure nere, 13,6 x 12,5, Vulci