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Internet better life - l'ebook versione 1.0
1. Ver. 1.0
internet
better
life
manifesto
Una produzione Fondazione Sistema Toscana
2. “Internet sta certamente cambiando il modo di fare politica. La rende più aperta,
trasparente e partecipata (forse anche un po’ più populistica). Ma la questione è
soprattutto in che modo la Rete riesce a cambiare le regole del gioco politico: le
strategie del confronto elettorale, le logiche del racconto giornalistico, le priorità
dell’agenda pubblica – per finire all’azione di governo, alla pubblica
amministrazione e a un confronto/interazione continuo con i cittadini
che sul web non può più interrompersi il giorno dopo del voto.”
Antonio Sofi
Cap. 1.0
+trasparenza
ToscanaLab Manifesto +trasparenza 01
3. “Fare la guerra a Internet significa
fare la guerra ai nostri figli: non
possiamo impedire loro di essere
creativi, ma se criminalizziamo la
tecnologia, li rendiamo
pirati e clandestini.”
Lawrence Lessig
Cap. 1.0
+Trasparenza = +libero +accessibile
il vetro, La società digitale è trasparente:
ci si vede (ci si deve vedere) attraverso.
l’acqua Le nuove tecnologie consentono:
limpida, il
1. di rendere trasparenti gli atti amministrativi e, quindi, le decisioni e i risultati
migliorando quindi il rapporto dei cittadini con la burocrazia e la competitività delle
libro di
scelte aziendali.
2. di smascherare green e social washing
Nabokov,
3. di dare valore alle buone pratiche
4. di facilitare le decisioni di acquisto
i vestiti, il
Perché sia possibile è fondamentale che Internet sia accessibile in termini economici e di
utilizzo.
plexiglass, la garza,
il cellophane
ToscanaLab Manifesto +trasparenza 02
4. “Gli strumenti sociali non creano l’azione collettiva, semplicemente ne rimuovono gli
ostacoli. Questi ultimi sono stati però così significativi e invasivi che, nel momento in
cui vengono rimossi, il mondo comincia diventare un mondo diverso. Ecco perché i
cambiamenti più significativi non sono basati sulle tecnologie scintillanti e complesse,
ma piuttosto su strumenti semplici e facili da usare […]. Le rivoluzioni
non avvengono quando le persone abbracciano nuove tecnologie ma
quando adottano nuovi comportamenti”
Clay Shirky
Cap. 2.0
+partecipazione
ToscanaLab Manifesto +Trasparenza
+partecipazione 03
01
5. “La libertà non è star sopra
un albero,non è neanche
il volo di un moscone,la
libertà non è uno spazio
libero,libertà è
partecipazione.”
Giorgio Gaber
Cap. 2.0
+Partecipazione
corteo, In politica:
commenti,
La rete agevola la cittadinanza attiva, degli adulti e dei bambini, azzerando la distanza con
il decisore finale.
reply, La cittadinanza attiva è “la capacità dei cittadini di organizzarsi in modo multiforme, di
mobilitare risorse umane e di agire con modalità e strategie differenziate per tutelare diritti,
esercitando poteri e responsabilità volti alla cura e allo sviluppo dei beni comuni”
libertà, azione,
comportamento In produzione:
La diffusione di soluzioni hardware e software semplici e a basso costo consente di
realizzare soluzioni creative al di fuori delle pratiche e delle routine professionali e al di fuori
del mercato e di sviluppare prodotti creati da altri.
ToscanaLab Manifesto +Trasparenza
+partecipazione 04
01
6. “La domanda che dobbiamo porci è quale tipo di informazione sia
importante nel mondo, quale tipo di informazione può realizzare
le riforme. Esiste una montagna di informazioni. Le informazioni
che le organizzazioni con un grosso sforzo economico stanno
cercando di occultare, è un segnale molto positivo che
dice che quando l’informazione viene a galla, c’è una
speranza di fare qualcosa di buono”
Julian Assange
Cap. 3.0
+informazione
ToscanaLab Manifesto +informazione 05
01
7. “La qualità dell’informazione in rete,
dunque, non si impone: la si arricchisce
con il pensiero e l’iniziativa. Solo vivendo
criticamente la rete se ne scoprono i problemi,
si immaginano possibili soluzioni,
si sperimentano iniziative per
realizzarle”
Luca De Biase
Cap. 3.0
+Informazione
tag, L’informazione diventa più profonda e diffusa.
Si trasforma in racconto e narrazione, agevola lo
pluralismo,
svilupparsi di intelligenze collettive.
meta
I nuovi media consentono:
1. di informare “dal basso” aggirando le logiche dei media tradizionali;
data, browsing
2. di creare una nuova opinione pubblica più attiva, informata e meno manipolabile;
3. di moltiplicare il potenziale delle intelligenze coinvolte nei processi sociali,
aumentando l’efficacia dell’azione amministrativa e l’esercizio dei diritti dei cittadini
pensiero (dal manifesto per l’open governement).
ToscanaLab Manifesto +informazione 06
01
8. “Per una generazione di clienti
abituati a cercare ciò che desiderano
acquistare attraverso i motori di
ricerca, un marchio non è più quello
che dice di essere, ma
quello che Google dice
essere.”
Chris Anderson
Cap. 4.0
+ascolto
ToscanaLab Manifesto +ascolto 07
9. “Bisogna imparare facendo le
cose. Sebbene si possa credere
di saperle fare, finché non si
prova, non se ne potrà avere la
certezza.”
Diogene
Cap. 4.0
+Ascolto
orecchio, Pubblica, comunica, genera contenuti, si aggrega, si
esprime: l’audience non è più muta!
metriche, Porsi in ascolto per dire meglio, per comprendere, per aprirsi all’esterno e al nuovo, per
cinguetii,
scoprire tendenze e, in ultima analisi, per agire più efficacemente.
reciprocità,
rispetto, search,
feedback
ToscanaLab Manifesto +ascolto 08
10. “Adesso ogni singola capacità
intellettiva è tenuta insieme e
amplificata dal potere della
tecnologia: Il nuovo e potente
“noi” è più capace
di ogni singolo
“io”.”
Barry Libert
Cap. 5.0
+condivisione
ToscanaLab Manifesto +condivisione 09
11. “La città digitale è memoria e cultura rese disponibili online: un archivio storico
digitale che ricordi a cittadini vecchi e nuovi le radici del loro vivere insieme;
biblioteche civiche che si aprono alla Rete; cura di come la città viene rappresentata
online, dai siti istituzionali a Wikipedia, da YouTube a Facebook, perché nell’età di
Internet quella è l’unica città che la maggior parte del mondo vede. La
città digitale è integrazione: con molti nuovi cittadini provenienti da
altre culture, la Rete è opportunità di inserimento nella vita della città.”
Juan Carlos De Martin
Cap. 5.0
+Condivisione
retweet, La rete permette una costruzione collettiva del senso
perché:
sharing, 1. i contenuti/bisogni/notizie fluiscono in modo circolare per l’attività di tutti i nodi della
copyleft,
rete;
2. diffonde saperi ed esperienze;
3. consente lo scambio di conoscenze.
software libero, Un “global benchmark” che permette di conoscere punti di vista e buone pratiche per
integrazione concordare politiche efficaci e comuni, per confrontarsi ed arricchire il patrimonio, personale
e collettivo, di idee e di buone pratiche.
ToscanaLab Manifesto +condivisione 10
12. “Esiste una sola missione
sostenibile: migliorare la vita
delle persone della comunità
di cui fate parte.”
Gianluca Diegoli
Cap. 6.0
+local = +comunity
ToscanaLab Manifesto +local = +comunity 11
13. “Siamo tentati dal rendere la comunità sempre più grande,
dall’avere sempre più membri e dal diffondere sempre più
informazioni. Questo decade, tuttavia, nel momento in cui
si sovrappongono gli effetti di una comunità più forte. Una
comunità che comunica più velocemente, con
più emozione e alacrità, è una comunità che
vive.”
Seth Godin
Cap. 6.0
+local = +comunity
glocale, I nuovi media consentono di portare alla ribalta il “locale”:
1. mettendo in luce passioni e riscoprendo tradizioni e territori;
social
commerce,
2. facilitando l’espressione di bisogni;
3. agevolando la creazione di reti di relazioni legate da interessi specifici.
vita, emozione, Le community on line sviluppano un forte senso di adesione e appartenenza che può
diventare un vero valore aggiunto per l’innovazione e il cambiamento.
comunità
ToscanaLab Manifesto +local = +comunity 12
14. “Ciò che tiene unita una intelligenza collettiva
non è il possesso del sapere – relativamente
statico – ma il processo sociale di acquisizione
della conoscenza in quanto dinamico e
partecipativo, che continuamente
mette alla prova e riafferma i
legami del gruppo.”
Henry Jenkins
Cap. 7.0
+comunity = +global
ToscanaLab Manifesto +comunity = +global 13
15. “…siamo nel bel mezzo di una globale reinvenzione di massa.
Non semplicemente un passaggio dall’analogico al digitale, ma
un passaggio dal controllo centralizzato a sistemi distribuiti.
Dall’esperienza d’uso del singolo utente verso una struttura sociale
globale. I device mobili sono per la nostra generazione
ciò che è stata la stampa di Gutenberg per i suoi
contemporanei. Questa non è una bolla, è una rivoluzione.
Bruce Sterling
Cap. 7.0
+comunity = +global
coscienza, Le reti di relazioni sono opportunità di cambiamento reale
Il locale diventa globale: le idee, le produzioni di nicchia, i talenti trovano nella rete un
opinione volano di sviluppo e diffusione.
pubblica,
La rete consente di mettere in pratica la moltiplicazione delle intelligenze, le une in rapporto
alle altre all’interno del tempo reale di un’esperienza, di un progetto (D. De Kerckhove).
dinamismo,
responsabilità,
rivoluzione
ToscanaLab Manifesto +comunity = +global 14
16. “La quantità di conoscenza e talento
dispersi all’interno della razza umana
ha sempre superato la nostra capacità
di sfruttarla. Il crowdsourcing corregge
questo difetto, ma nel farlo,
ne scatena anche le forze di
distruzione creativa. ”
Clay Shirky
Cap. 8.0
+competitività
ToscanaLab Manifesto +competitività 15
17. Cap. 8.0
+competitività
qualità, La società diventa più competitiva perché:
motivazione,
1. La rete non esclude, ma include; non emargina, ma coinvolge: veicola una cultura
collaborativa che si basa sulla conoscenza e sulla fiducia reciproca, sulla volontà
e sulla capacità di esprimere, riconoscere e strutturare in modo articolato interessi/
bisogni individuali e collettivi;
crowdsourcing,
creatività, 2. La rete consente di avvicinare i singoli soggetti e le singole realtà territoriali alle
istituzioni locali facilitando la costruzione di una “intelligenza collettiva e connettiva” a
supporto di un progetto;
competenze
3. La rete facilita la diffusione di buone pratiche di sostegno e solidarietà e la diffusione
di istanze di natura culturale e ambientale;
4. La rete agevola il posizionamento rispetto ad un contesto globale nella
consapevolezza della propria identità.
ToscanaLab Manifesto +competitività 16
18. “I progetti sul software libero ci hanno mostrato che
i progetti basati sulla produzione condivisa possono
anche essere strutturati, sia tecnicamente che
culturalmente, allo scopo di consentire ad ognuno di
contribuire a diversi livelli in base alle
competenze, alla motivazione ed alla
disponibilità.”
Yochai Benkler
Cap. 8.0
+competitività
qualità, Le imprese diventano più competitive perché:
motivazione,
1. Grazie alla rete un progetto può iniziare la fase di start up con costi e tempi ridotti;
2. La rete semplifica gli iter burocratici e facilita l’accesso ai finanziamenti;
crowdsourcing, 3. La rete disintermedia la comunicazione consentendo al consumer di diventare
creatività, “prosumer” intervenendo, rettificando, aggiornando in tempo reale il prodotto e la sua
narrazione.
competenze
ToscanaLab Manifesto +competitività 17
19. “Tutte le ricerche dimostrano che le comunità di pratica che crescono intorno a
questa cultura partecipativa sono potenti ambienti di pedagogia, alimentata da
passione e curiosità e dal desiderio di condividere con gli altri ciò che impariamo
e pensiamo. Come per le culture popolari più antiche, le soluzioni pedagogiche
informali prosperano quando le persone si riuniscono per apprendere
sulla base di interessi condivisi piuttosto che su ruoli e responsabilità
prefissati. ”
Pilar La Casa
Cap. 9.0
+Learning by doing
by thinking
by loving
ToscanaLab Manifesto +Learning by doing 18
20. “Gli errori non esistono. Gli eventi che ci
accadono, non importa quanto sgradevoli, ci
permettono di apprendere ciò che abbiamo
bisogno di imparare; tutte le decisioni che
prendiamo, sono necessarie per
raggiungere i luoghi dove abbiamo
scelto di andare.”
Richard Bach
Cap. 9.0
+comunity = +global
like, La rete è un enorme e-learning network...
...consente di condividere le competenze per risolvere i problemi (cooperative learning),
pensiero riflettere sull’esperienza per identificare esattamente gli elementi appresi (learning by
collettivo,
thinking), farne un insegnamento, ideare piani d’azione utili ad affrontare nuove e diverse
situazioni, trovare e condividere motivazioni (learning by loving).
login,
camminare
pedagogia
ToscanaLab Manifesto +Learning by doing 19
21. internet
better
life
manifesto
to be continued...
+ cultura digitale
Una produzione Fondazione Sistema Toscana