2. _________________________________________________ The Magic Time MAGAZINE
TINO
FIMIANI
Tino Fimiani, grandissimo artista della comicità Italiana: clown,
ventriloquo, illusionista, giocoliere, equilibrista, per un mix di comicità e
magia. Tino, sono veramente contento di porti questa intervista, per il “The
Magic Time”, rivista magica ufficiale del Magico Gruppo “Artisti della
Magia Italiana” (MAGIC PAGE).
Quindi
cominciamo
subito…
1)
Sicuramente
una
delle
cose
che
i
nostri
lettori
vorranno
sapere,
è
come
e
quando
è
nata
questa
tua
passione
per
l’arte
magica?...
Con
la
classica
scatola
delle
meraviglie?
O
hai
avuto
qualcuno
in
famiglia
che
ti
ha
indirizzato
sulla
nostra
nobile
arte?
No,
non
sono
figlio
d'arte.
Il
mio
primo
vero
interesse
fu
per
il
paranormale,
non
perdevo
occasione
per
leggere,
nella
biblioteca
del
mio
quartiere,
libri
che
trattavano
l'argomento
poi
,
non
ricordo
in
che
occasione,
comprensibilmente
,
a
12
anni,
mi
spaventai
;
e
da
li
in
poi,
il
gusto
dell'impossibile
si
trasferì
naturalmente
nella
prestigiazione
e
fu
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una
vera
folgorazione.
Come
hai
detto
tu,
ho
iniziato
con
la
fatidica
scatola
magica
hocus
pocus
,ricordo
che
i
giochi
che
imparavo
li
provavo
per
gli
increduli
vicini
dei
palazzi
adiacenti,
sul
balcone
di
casa
mia
al
quinto
piano;
non
mi
sono
più'
esibito
ad
"altezze
del
genere
"
2)
Hai
iniziato
come
"prestigiatore
classico"
e
hai
poi
trovato/studiato
una
tua
strada?
Insomma,
come
nasce
artisticamente
Tino
Fimiani?
Nasco come mago classico mutando poi
in un “ibrido”, anche se in realtà il
richiamo per l' illusione e l’illusionismo e'
stato il vero motore che mi ha portato a
studiare il mimo , la ventriloquia e la
recitazione . Far vivere un pupazzo ,
creare l'illusione di qualcosa che non c'e' ,
simulare la vita attraverso un monologo o
la creazione di un personaggio ha sempre
suscitato in me meraviglia tanto quanto la
prestigiazione .
Anche se razionalmente si possono fare
delle distinzioni di categoria,
emotivamente le considero tutte sullo
stesso piano . Comunque la prestigiazione
rimane la mia matrice fondamentale, una
sorta di “abito mentale”.
3)Come e soprattutto quanto ha influito su di te artisticamente e
professionalmente la scuola di circo di Stato che hai frequentato a
Mosca?
La scuola di Circo di stato di Mosca è stata un esperienza speciale in cui mi sono
arricchito molto.
In Russia il regime era caduto da pochi anni e si respirava sia l'aria del cambiamento
che le glorie e la sapienza del passato , la scuola di circo ne era il riflesso.
Fra le tantissime discipline disponibili mi sono dedicato solo allo studio della
clownerie.
Ho avuto la possibilità di stare insieme clown anziani, artisti oramai in pensione che
mettevano a disposizione della scuola la loro preziosa esperienza come insegnanti.
I loro consigli, l’insegnamento della tecnica, le entrèe della tradizione russa
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clownesca, ma soprattutto la grande sensibilità e poetica. Sono cose che porterò con
me per sempre.
4)Su quali libri di testo o fonti di sei
basato principalmente agli inizi
della tua carriera?
“Il grande libro dei giochi di prestigio”
di Patrick Page.
“Stupire”, l’enciclopedia in due volumi di
Carlo Faggi
“Il trucco c'è ... ma non si vede”,
di Carlo Rossetti
Tamariz , “Cinque punti nella magia”.
Magic and Showmanship Henning Nelms
COMPLETE TARBELL COURSE IN
MAGIC
E naturalmente il Manuale di Paperinik !
5)Per chi inizia soltanto adesso ad
affacciarsi a questo mondo magico,
che consigli daresti per ottenere
degli ottimi risultati a livello
professionale?
Studiare , studiare , e ancora studiare ...Il talento senza lo studio non è nulla,
avere l’umiltà di mettersi in discussione.
Estendere le proprie competenze anche oltre il palcoscenico : comprendere e usare ,
per il proprio business, gli strumenti di comunicazione , marketing e vendita di se
stessi e del proprio spettacolo , in questo, Francesco Tesei fa scuola.
6)Chi sono stati i tuo punti di ispirazione e di riferimento?
Sono stato influenzato tantissimo da Sergio Bustic , Jeff McBride,Vito Lupo, Doug
Henning e il primo David Copperfield .
A mio avviso geni assoluti che hanno veramente spezzato i legami con il passato
dando un'immagine nuova più dinamica e moderna alla magia rivoluzionando e
cambiando il modo di concepirla.
In tutti questi credo ci sia un comune denominatore: mettere il gioco di prestigio al
servizio della storia ,del personaggio e della teatralità. Io nel mio piccolo ho cercato
sempre di seguire il loro esempio.
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7)E’ nettamente in voga la diffusione di diversi effetti magici tramite
dvd esplicativi, dove diversi artisti illustrano i loro effetti, svolti
durante lo show, tu Tino
cosa ne pensi di questo
modo di diffusione non
basata più sui libri di
testo? Hai mai pensato di
realizzarne uno?
Storicamente ho passato tutte le
fasi : libri e solo libri , l’avvento
del videoregistratore , dvd, you
tube. Oggi siamo arrivati al
punto di poter avere e vedere
tutto quello che vogliamo,
spesso la pappa è già bella che
pronta , la scorciatoia per
ottenere qualcosa è sempre lì a
portata di mano è di carta di
credito ..., ma tutto questo a mio
avviso non ci fa scoprire nulla .
Prima la magia era come il
gioco del telefono senza fili,
conoscete le regole?
(cito da wikipedia )
“ I partecipanti devono disporsi
in fila. Uno dei giocatori inizia
il gioco bisbigliando una parola
o una frase all'orecchio del suo vicino. Questi deve ripetere la stessa frase al prossimo
giocatore, e così via fino all'ultimo della fila, che ripete la frase ad alta voce. Il
divertimento deriva dal fatto che la frase riportata dall'ultimo giocatore è spesso
molto diversa da quella di partenza, a causa del combinarsi e sommarsi di errori
successivi di interpretazione.”
Ecco, quello che nel gioco del telefono senza fili viene chiamato errore, secondo me,
nella magia e nell’arte è virtù . Ricordo quando ci ritrovavamo a lavorare su un
effetto visto in una conferenza o su uno spettacolo di magia live ; lavoravamo non
proprio sul ricordo preciso, ma sul riverbero di questo . Risultato ,quello che ne
veniva fuori era una cosa completamente singolare o magari somigliante , ma con
uno stile completamente diverso.
Il pericolo di guardare i dvd ,di cui parlavi tu , è quello di far si che questa
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“elaborazione” NON avvenga e possa inibire la creatività e lo stile . Il libro, la
fotografia, il racconto, fa si che i maghi si mettano volontariamente in questa
condizione .
8) Quale artista nel contesto mondiale consideri più innovativo, riferendoci alla
magia comica? Perché?
Tommy Cooper sopra a tutti . Un personaggio veramente tridimensionale, in lui come
nei grandi personaggi comici, coesistono il comico, la tragedia e nel suo caso anche
la magia del gioco di prestigio. Tutto ciò che lui toccava diventava oro.
9) Come ha influito su di te lavorare per la Rai e a Zelig?
Ogni volta in ogni singolo lavoro in tv ne esco lievemente traumatizzato !
Mi spiego
Una cosa che ho capito con il tempo , non subito, è che il lavoro che un artista fa in
teatro è completamente diverso da ciò che fa in televisione . Andando in televisione si
hanno due scelte : o adattare ciò che si fa dal vivo o reinventare appositamente tutto
pensando per il piccolo schermo.
In televisione, oggi, nell’ambito dello spettacolo, purtroppo, una sola cosa conta , al
di là dei contenuti, da ciò che è bello o da ciò che è brutto , da ciò che è magico o no :
E’ FUNZIONARE . Se una cosa funziona viene tenuta ,diversamente viene scartata.
Gli autori , i registi , i produttori hanno si delle linee generali , una grammatica su cui
basarsi , ma spesso tutto è il contrario di tutto . La televisione crea se stessa attraverso
approssimazioni successive basate sui dati di gradimento e d’ ascolto.
Consapevole del fatto che farla aumenta il mio curriculm e crea un indotto di lavoro,
passare da l’utero materno del teatro, dello spettacolo dal vivo, alla fredda e finta
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televisione appunto mi traumatizza.
Diverso è stato andare a Zelig. La situazione di Zelig è quella che preferisco : uno
spettacolo dal vivo ripreso dalla televisione . L’artista si trova equidistante dalle due
realtà e pur dovendosi adattare rende tutto più umano.
10) Parlaci un po’ del tuo duo con
Luca Regina, “Il Lucchettino”?
Riassumere in poche parole l’esperienza con
Luca Regina sarebbe impossibile , abbiamo
lavorato 12 anni insieme e condiviso i più bei
successi della nostra carriera in tutto i mondo
. Attualmente con mia grande gioia dopo una
pausa di 7 anni abbiamo ripreso a lavorare
insieme in occasione dello Show celebrativo
del 40° Anniversario del Circolo Amici della
Magia di Torino al teatro Colosseo, direi che
i 1.600 spettatori hanno confermato che forse
era il caso di proseguire! Luca Regina è un
grande amico e un superbo professionista .
11) Dove stai lavorando
attualmente?
Sto’registrando per un totale di 30 puntate la stagione televisiva su Rai Due nel
programma televisivo Cartoon Magic .Da un idea di Walter Rolfo , questo
programma ha per scopo di far conoscere tanti trucchi di magia a bambini e giovani.
Nel programma interpreto uno dei professori , un mago pasticcione alle prese con una
classe di piccoli apprendisti stregoni indisciplinati .
Inoltre sarò prestissimo in tournè in tutt’Italia con lo spettacolo “MAGIKO!”,
prodotto da Arte Brachetti e che nasce proprio dalla volontà di Arturo Brachetti di
portare la Magia e il Varietà in Teatro. Il Cast è di tutto rilievo con Erix Logan, Luca
Bono, Mister David, Sara Maya . Un operazione interessante perché contamina la
magia e il varietà in un’atmosfera che solo la mente di Arturo Brachetti riesce a
mettere in scena. Sarà davvero un’esperienza interessante e, per il pubblico,
un “gran bel vedere”.
E' questo un periodo ricco di soddisfazioni professionali anche a livello
internazionale:
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dopo aver superato i casting al ‘Piccolo’ di Milano, fra più di 200 partecipanti, sono
entrato a far parte dell'organico del 'Cirque du soleil' per ricoprire un ruolo nei loro
show sparsi per il mondo.
E' di questi giorni inoltre la conferma della mia partecipazione all' 'Edinburgh
International Magic Festival 2012' che si terrà dal 29 giugno al 6 luglio prossimi in
Scozia.
Biglietto da visita è stata la mia partecipazione al concorso europeo, nella categoria
'comedy magic', nell'ambito del congresso magico di Blackpool dello scorso anno.
In ultimo sto’ realizzando lo spettacolo one man show “riflessioni di un uomo che
non fa niente e non vorrebbe fare neanche quello” con la regia del regista comico
Domenico Lannutti .
12) Che domanda avresti voluto trovare in questa intervista?
Qual’è l’indirizzo del tuo sito ?
L’indirizzo del mio sito dici? www.tinofimiani.it seguitemi !
13) In conclusione Tino ti chiedo se
puoi fare un saluto a tutti i lettori
della nostra rivista magica
“The Magic Time”.
Un saluto e un bacio grande a tutti i lettori
colleghi ed amici di “The Magic Time”
e grazie tante dell’attenzione.
Grazie a te Tino, da tutti i Membri del
Magico Gruppo
“Artisti della Magia Italiana”
(MAGIC PAGE) e da tutti i lettori del
“THE MAGIC TIME”
Gabriele Fichera
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