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RASSEGNA STAMPA SELEZIONATA
Settembre 2013 – Giugno 2014
INDICE
Mensili e periodici
Principali testate
pag. 2
Il giornale dell’Arte – Vedere in Lombardia
ArteCultura
Arte
Settimanali
Principali testate
pag. 8
BergamoSette
Il Sole 24 Ore - Domenica
La Repubblica – Tutto Milano
Il Popolo Cattolico
L’inserto – Eco di Bergamo
Quotidiani
Principali testate
pag. 17
Corriere della Sera – ed. Bergamo
Eco di Bergamo
Il Giorno
Web pag. 42
Bergamo News
L’Eco di Bergamo.it
Corriere della Sera ed. Bergamo.it
Corriere della Sera – IO Donna.it
Il Giornale dell’Arte
Artribune
Art Economy 24 – Il Sole 24 ore
Artslife
Exibart
ATP Diary
Murmur of Art
Freenewspos
MAM – Multimedia Art Magazine
My TemplArt Magazine
IlPensieroArtistico
Bebeap
Undo.net
Cerchio Magazine
OK Arte
Bolognainforma
GDA Press
Ordine degli Architetti di Bergamo
Accademia Santa Giulia - Brescia
Comune di Bergamo
Comune di Bergamo – Politiche Giovanili
IstruzioneLombardia.gov
Santalessandro
Fondazione Bergamo
Cinemaitaliano
Treviglio.tv
ProLocoTreviglio.it
BergamoAvvenimenti.it
AccademiaSantaGiulia.it
Reti TV pag. 225
Bergamo TV
Treviglio TV
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15/6/2014 BERGAMO: The BlankKitchen, cena con Salvatore Arancio
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ALTRI SPORT
SCUOLA
GO TURISMO
GOSSIP
BERGAMO
The Blank Kitchen, cena con Salvatore Arancio
Con la cultura si mangia. Anzi, si pasteggia parlando direttamente con chi fa della creazione il proprio pane quotidiano. Mercoledì 26 marzo alle ore 20.00, presso la
residenza dell’associazione culturale The Blank, nuovo appuntamento con The Blank Kitchen: a cena dall’artista. Il progetto accoglie per la stagione in corso artisti italiani
che vivono e lavorano all’estero. L’ospite di turno è
Salvatore Arancio, nato a Catania ma residente a Londra. Il suo principale interesse risiede nel potenziale delle immagini. Partendo dal loro significato letterale, l’artista
crea nuove giustapposizioni raggiungendo così, nelle sue opere, risultati evocativi e a tratti inquietanti. Lavora con una vasta gamma di supporti, come foto-incisioni,
scultura, collage, animazioni e video, guardando alla natura e alla scienza come fonte di ispirazione: i suoi paesaggi contengono un senso sia di familiare sia di ignoto,
caratteristica che esalta la loro lettura in chiave simbolica. Dove: associazione The Blank in via Quarenghi, 50 Quando: il 26 marzo 2014 alle 20:00
Autore:cfb
Pubblicato il: 26 Marzo 2014
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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dell​ecologia domestica
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Arancio antidepressivo, verde aiuta la concentrazione, blu ovvero pace, rosso
rivit...
RHO: Agrumi: giunti in Europa grazie ad Alessandro Magno
Notizie del limone risalgono invece alla Roma antica, del primo secolo a.C.
Si parla di:
Salvatore Arancio
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The Blank organizza «Artdate 2014 ­ Dialogo nel Tempo», 
appuntamento con l’arte contemporanea a Bergamo. A partire da 
giovedì 15 e fino a domenica 18 maggio sarà possibile visitare musei, 
istituzioni, gallerie che animeranno la città. Oltre 60 eventi, tra 
studio visit, residenza d’artista, inaugurazioni e aperture 
straordinarie di musei, gallerie, fondazioni e project spaces del 
territorio, collezioni private eccezionalmente aperte al pubblico. 
Infine, novità di quest’anno, visite guidate ad aziende che operano nell’ambito dei materiali 
artistici (cava di marmo di Zandobbio, azienda Freri e Brignoli, Multiconsult e Studio Temp) e 
itinerari nei luoghi storici della città e non solo (Palazzo Moroni in Città Alta e alcune delle più 
importanti chiese di Albino), sulle orme dei più grandi artisti bergamaschi di ieri e di oggi. 
Programma completo su www.theblank.it. Quando: dal 15 maggio 2014 al 18 maggio 2014  
Autore: cfb 
Pubblicato il:  14 Maggio 2014 
©  RIPRODUZIONE RISERVATA 
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15/6/2014 Mladen Miljanovic The BlankBergamo
http://www.undo.net/it/evento/168876 1/2
TH E B LA NK
B e rga m o
v ia Qua re nghi, 50
035 19903477
W EB - EM A IL - LINEA DIRETTA
M LA DEN M ILJ A NOV IC
da l 23/ 11/ 2013 a l 23/ 11/ 2013
ore 20
SEGNA LA TO DA
Letizia Ferrari
A P P ROF ONDIM ENTI
Mladen Miljanovic
Stefano Raimondi
Maria Zanc hi
23/11/2013
Mladen Miljanovic
THE B LA N K , B E R GA M O
C O M U NI C AT O ST AM P A
La residenza dell’associazione culturale The Blank,
con sede a Bergamo in via Quarenghi 50, ospiterà
sabato 23 novembre dalle ore 20.00 un importante
artista internazionale. All’interno del progetto The
Blank Kitchen, ideato da Stefano Raimondi e curato
in questa occasione da Maria Zanchi, l’artista
cucinerà un menu speciale ideato appositamente
per gli ospiti, raccontando durante la serata la sua
pratica artistica.
Questo settimo appuntamento vede la partecipazione di Mladen Miljanović, artista
nato nel 1981 a Zenica e rappresentante della sua nazione alla 55° Biennale di
Venezia con "The Garden of Delights”. L’opera, che sancisce dopo ben dieci anni il
ritorno della Bosnia Erzegovina all’Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia, è
incentrata “sui sogni personali ed i piaceri individuali, e quando questi piaceri
divengono un assurdo, una discordia collettiva”. Miljanović colleziona così, in questo
come in gran parte dei suoi lavori, una serie di immagini basate sull’esperienza
biografica, caratterizzate da un forte legame con le sue origini balcaniche,
riflettendo su quali siano le “delizie” del nostro presente, sull’estetica nell’arte e
nella società, sul pluralismo delle idee e la pluralità di visioni differenti, all’interno
del dialogo tra popoli diversi. Quest’ultimo aspetto è stato trattato con particolare
attenzione nella sua partecipazione alla mostra curata da Francesco Bonami e
Emanuela Mazzonis "The sea is my land. Artisti dal Mediterraneo", tenutasi il 4
luglio scorso al MAXXI di Roma.
Mladen Miljanovic frequenta, dopo il liceo, la Reserve Officer School dove consegue
il grado di sergente; al termine dell’esperienza militare si iscrive all’Accademia di
Belle Arti di Banja Luka, dove diventerà professore, e che lo porterà nel 2007 a
vincere il premio ZVONO come miglior giovane artista bosniaco. Il suo percorso
artistico tocca in modo particolare le tematiche della guerra, della povertà,
dell’isolamento del suo paese d’origine, nonché la rigida educazione ricevuta alla
scuola militare. Tra le sue mostre personali si contano, oltre alla partecipazione alla
55 Biennale di Venezia con “The Garden of Delights”, il lavoro "Good Night - State
of Body” presentato nel 2013 alla MC gallery di New York, “Sarajevo Service“ alla
Galleria Nazionale della Bosnia- Erzegovina di Sarajevo nel 2010 e “Kill”, un lavoro
nello spazio pubblico di Parigi a Le mur Saint Martin.
Tra le collettive, sono da ricordare nel 2010 “Condensations of the Social” allo
Smack Mellon di New York, nel 2009 “Henkel Art.Award” al Mumok di Vienna e
“Busan video”, la mostra internazionale di video-art a Busan (Corea del Sud).
The Blank Kitchen nasce con il desiderio di ospitare nella città di Bergamo alcuni
dei più interessanti artisti emergenti del panorama internazionale, per farli entrare
in relazione con gli appassionati d’arte, i curiosi o più semplicemente gli amanti
della cucina, attraverso uno strumento trasversale e unificante come quello del
cibo. L’obiettivo è quello di annullare la distanza che le persone immaginano esserci
tra artista e pubblico, proiettando all’estero, anche a supporto di Bergamo Capitale
Europea della Cultura 2019, l’immagine di una città ricca di connessioni e scambi.
L’atto del cucinare è una delle modalità più dirette e semplici per rompere le
barriere: mettendo l’artista al servizio dei suoi ospiti sarà ancora più interessante
creare una conversazione e approfondire il suo lavoro.
Le cene sono su prenotazione, riservate a un massimo di venti persone e hanno un
costo di 20,00 Euro. L’artista presenterà il suo lavoro e converserà in inglese, è
quindi consigliata una conoscenza di base della lingua.
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The Blank Kitchen. La residenza dell'associazione culturale The
Blank ospita all'interno del progetto The Blank Kitchen l'artista che
cucinera' un menu speciale ideato appositamente per gli ospiti,
raccontando durante la serata la sua pratica artistica.
15/6/2014 More than one can take The BlankBergamo
http://www.undo.net/it/mostra/169613 1/1
TH E B LA NK
B e rga m o
v ia Qua re nghi, 50
035 19903477
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M ORE TH A N ONE CA N TA KE
da l 7/ 12/ 2013 a l 21/ 12/ 2013
mar-ven 9-13
SEGNA LA TO DA
Letizia Ferrari
A P P ROF ONDIM ENTI
Alis / Filliol
Franc esc o Arena
Ric c ardo Beretta
Mario Cresc i
Cec ile B. Evans
Andrea Mastrovito
Alessandro Verdi
Davide Allieri
Filippo Berta
Simone Berti
Mariella Bettinesc hi
Davide Casari
Emma Cic eri
Cuoghi Corsello
Mario Cresc i
Giovanni De Lazzari
Ettore Favini
Arianna Ferrari
Ferdinando Ferrario
Ferrario Freres
Pasquale Gadaleta
Osc ar Giac onia
Marc o Grimaldi
Miguel Guzman Pastor
Adelita Husni- Bey
Alex Martinis Roe
Andrea Mastrovito
Franc esc o Pedrini
Alexandros Pissorious
Grayson Revoir
Andrea Romano
Giuseppe Stampone
Maria Franc esc a T assi
Gian Maria T osatti
7/12/2013
More than one can take
THE B LA N K , B E R GA M O
C O M U NI C AT O ST AM P A
The Blank Benefit
The Blank è felice di presentare il lavoro di artisti
italiani e internazionali che hanno donato le loro
opere con la finalità di raccogliere i fondi necessari
per sostenere le attività dell’associazione. The
Blank Contemporary Art è un’associazione
culturale senza scopo di lucro nata nel 2010 con
l’obiettivo di diffondere e ampliare la passione e la
curiosità verso l’arte contemporanea.
The Blank ha sviluppato in poco tempo numerosi
progetti, da Artdate, ad Artpassport, o ancora The
Blank Kitchen, e si è impegnata per riunire in
un’unica rete le principali istituzioni pubbliche e
private della città di Bergamo.
Dal 2011 è inoltre attivo il progetto The Blank
Residency, che prevede la partecipazione di artisti
italiani ed internazionali accolti nella residenza di
via Quarenghi 50, dove hanno la possibilità di
soggiornare per instaurare relazioni e scambi con il
territorio e le sue istituzioni culturali.
Per sostenere le iniziative dell’associazione, The Blank ha creato The Blank Benefit.
More than one can take, un appuntamento/mostra annuale che si svolge grazie alla
generosità degli artisti che hanno collaborato e che partecipano alle iniziative di The
Blank: le opere che gli artisti hanno deciso di donare saranno acquistabili dal
pubblico, per raccogliere fondi necessari a supporto dell'associazione.
Per l’occasione saranno presentati i lavori di alcuni artisti del territorio di Bergamo
e del panorama nazionale ed internazionale, riassumendo così l’essenza
dell’associazione come network.
Tra gli artisti che partecipano all’iniziativa: Alis/Filliol, Davide Allieri, Francesco
Arena, Riccardo Beretta, Filippo Berta, Simone Berti, Mariella Bettineschi, Davide
Casari, Emma Ciceri, Cuoghi Corsello, Mario Cresci, Giovanni De Lazzari, Cècile B.
Evans, Ettore Favini, Arianna Ferrari, Ferdinando Ferrario/Ferrario Freres,
Pasquale Gadaleta, Oscar Giaconia, Marco Grimaldi, Miguel Guzmán Pastor, Adelita
Husni-Bey, Alex Martinis Roe, Andrea Mastrovito, Francesco Pedrini, Alexandros
Pissorious, Grayson Revoir, Andrea Romano, Giuseppe Stampone, Maria Francesca
Tassi, Gian Maria Tosatti, Alessandro Verdi.
“More than one can take” vuole rimandare al concetto di valore totale di un’opera
d’arte, che comprendendo un insieme di significati estetici, umani e culturali, va
ben oltre la mera accezione economica.
Inaugurazione sabato 7 Dicembre 2013 ore 18
The Blank
via Quarenghi 50, Bergamo
Dal martedì al venerdì ore 9 - 13, gli altri giorni su appuntamento
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©2 0 1 3 N OKI A
The Blank Benefit: artisti italiani e internazionali hanno donato le
loro opere con la finalita' di raccogliere i fondi necessari per sostenere
l'attivita' dell'associazione The Blank.
Codiceabbonamento:
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15/6/2014 Interview with Mladen Miljanovic / The BlankKitchen | Art * Texts * Pics
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Interview with Mladen Miljanovic /
The Blank Kitchen
I n t e rv i e w
w i t h
Ml a d e n
Mi l j a n o v i c
/ T h e
B l a n k
Ki t c h e n
15/6/2014 Interview with Mladen Miljanovic / The BlankKitchen | Art * Texts * Pics
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MLA D EN MI LJ A N O V I C T H E G A R D EN O F D ELI G H T S D ET A I L EN G R A V ED D R A W I N G O N G R A N I T E 20 1 3
P H O T O D R A G O V EJ N O V I C CO U R T ESY BY A R T I ST
(Scroll down for the English version)
Testo e intervista di Valentina Gervasoni
Uno shot di rakija in mano in attesa di cuocere i ćevapčići, il piatto forte della cena affinché possa
esser servito ben caldo. Il chiacchiericcio degli ospiti della serata – che aspettano curiosi lo chef del
mese e la fetta di Bosnia che ha scelto di portare in tavola – popola le stanze della residenza di The
Blank facendo aumentare l’agitazione e l’emozione del nostro che confessa come discorsi e
congratulazioni durante gli opening non fanno per lui. Mladen Miljanovic racconta di come preferisce
nascondersi dietro a performance inaugurali. È stato così anche a giugno, alla Biennale di Venezia,
durante l’inaugurazione del padiglione della Bosnia e Herzegovina The Garden of Delights dove, per
circa due ore, si è nascosto sotto il peso dei desideri, ovvero dietro una lastra di granito, sperando che
i più desistessero. Ma l’insolita “performance” ai fornelli si sta per concludere e la serata avere inizio.
The Blank Kitchen ospita nella città di Bergamo alcuni dei più interessanti artisti emergenti del
panorama internazionale, facendoli entrare in relazione con gli appassionati d’arte e i curiosi
attraverso uno strumento trasversale e unificante come quello del cibo e della cucina.
Un’intervista per conoscere meglio Mladen:
Valentina Gervasoni: Come ricordi la Bosnia Herzegovina di vent’anni fa?
Mladen Miljanovic: A quel tempo avevo 12 anni e da allora fino a oggi è stato un periodo molto
S i t e :
h t t p ://w w w .m l a de n m i l j a n o v i c .c o m /
15/6/2014 Interview with Mladen Miljanovic / The BlankKitchen | Art * Texts * Pics
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turbolento e di difficili cambiamenti per la Bosnia Herzegovina e la sua società. Vent’anni fa, il
periodo peggiore della guerra è coinciso con il periodo della mia infanzia, affrontato con tutte le
difficoltà dell’andare alla scuola elementare, del perdere membri di mezza famiglia in guerra, del
camminare otto chilometri in una direzione per arrivare a scuola e lavorare con mio nonno nei campi
per sfamare tre famiglie. Ma, tutto sommato, quel periodo per me è ancora il migliore da cui
attingere conoscenza e senso di responsabilità verso gli altri, per apprezzare i valori della vita e della
famiglia. Questo è stato il punto più buio in tutta la storia della Bosnia Herzegovina di sempre,
credo. Chris Jenks afferma che è la cultura che ci definisce dalla nostra stessa nascita, il che significa
che il carattere specifico di una comunità forma ognuno di noi e come si cresce. Un modo per
interpretare o estendere la sua idea è dire che non tutto è possibile in qualsiasi luogo e non tutto è
possibile in qualsiasi momento. Così, il mio esser cresciuto durante la guerra si riflette chiaramente
nella maggior parte dei miei primi lavori; tuttavia, queste opere mostrano una tendenza a sublimare i
ricordi attraverso l’arte, nonostante la loro qualità riflessiva. Christa Wolf ha scritto nelle sue memorie
che è più facile romanzare il passato piuttosto che ricordarlo, e considerando questo atteggiamento, le
mie aspirazioni artistiche sono state quella di cercare, di partecipare alla creazione di una nuova
realtà che non cancella il passato , ma piuttosto lo ricicla.
V.G.: Cosa ti ha dato la pratica dell’insegnamento più dell’esperienza artistica?
M.M.: L’aspetto didattico è qualcosa che gioca un ruolo molto importante non solo a livello artistico,
ma anche nella mia vita. Posso dire che i migliori insegnanti sono quelli che al momento della
didattica imparano a loro volta. Non molto tempo fa ero studente e ora con questi ricordi ancora
freschi sto cercando di non creare distanza tra loro e me, siamo insieme nel creare uno spazio di
lavoro sulle idee in cui mostro loro gli strumenti per svilupparle e realizzarle. È molto prezioso e
responsabile poter guardare come i giovani studenti/artisti si sviluppano e come plasmano la scena
dell’arte e della cultura nelle loro società.
V.G.: Quale opera d’arte avresti voluto realizzare?
M.M.:Non ho mai avuto pensieri in tale proposito ma se potessi scegliere artisti di cui mi sarebbe
piaciuto avere la coscienza nella creazione di un lavoro sarebbero Marcel Duchamp e Joseph Beuys.
Sarebbe interessante incrociare questi diversi approcci uno basato sul modo di avvicinarsi all’arte
proprio dell’avanguardia che sposta i confini dell’arte verso nuove aree, e un altro esperto, consapevole
della vita e della sua trasformazione in arte e viceversa .
V.G.: In che modo la storia sarà raccontata in futuro?
M.M.: Per immagini, questo è sicuro! In realtà, ogni immagine è fatta di storia già nel momento
successivo alla sua creazione. Siamo testimoni di come oggigiorno la società stia mutando la
quotidiana forma d’iscrizione dal testo all’immagine. Ciò significa che duecento anni fa il testo aveva il
ruolo principe nel documentare la vita e ciò che chiamiamo zeitgeist (spirito del tempo), e che in quel
momento le persone durante la lettura di testi immaginavano per immagini. Oggi leggiamo immagini
che di continuo creano testo che è l’opposto a quanto accadeva prima. Ciò significa che oggi, e in
futuro, la storia verrà raccontata da immagini e dal loro potere. La responsabilità dell’artista sta,
infatti, nell’avere la legittimazione a usare quel potere; in realtà chiunque abbia il permesso di
rivolgere/presentare immagini in pubblico detiene questo potere. Rappresentare le immagini
pubblicamente significa affrontare il potere di qualcuno e formare un potere che poi è o potrebbe
15/6/2014 Interview with Mladen Miljanovic / The BlankKitchen | Art * Texts * Pics
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esser letto come un fatto storico.
V.G.: L’ arte apre conflitti?
M.M.: L’arte è il puro prodotto di un conflitto! L’arte è un prodotto formale del nostro conflitto
interiore o il prodotto di conflitti del nostro immaginario interiore nel momento in cui si scontra con
la realtà. Noi siamo i nostri peggiori nemici; quando vinciamo noi stessi, vinceremo la guerra. Questo
tipo di atteggiamento può sembrare troppo brusco o può sembrare mutuato da un gergo politico, ma
è indice della maturità spirituale e intellettuale di una persona. Il linguaggio dell’espressione artistica
può essere una simulazione, ma ciò che appartiene a un’opera d’arte non è certamente un mondo
inesistente perché l’arte è espressione della consapevolezza del mondo. È impossibile separare la
consapevolezza della verità dal mondo dall’arte; secondo Ješa Denegri l’arte di oggi è l’impatto totale
dell’arte del passato. Devo dire anche che chiudiamo un occhio sulla verità, e per la maggior parte,
l’impegno artistico presente è un confronto con quest’ultima. Solo in questo modo possiamo prevenire
la guerra: se sappiamo come fare la guerra attraverso l’arte. È possibile cambiare coscienza sociale su
scala più ampia con l’aiuto dell’arte. Sfatiamo questo mito sull’arte. L’arte non esiste, è solo una scusa.
Dovremmo iniziare la guerra delle idee in noi stessi: è così che vorrei affrontare la guerra dell’arte:
portando la guerra fuori per essere tranquillo all’interno.
V.G.: E la cucina, con il suo essere insieme di varie influenze culturali, appiana i conflitti? A tal
proposito, cosa pensi del progetto The Blank Kitchen?
Penso che questa idea di invitare gli artisti a cucinare per gli altri, possa sembrare non chiara o
abituale per qualcuno che non vede la connessione tra cibo e cultura. In realtà, la base di entrambi gli
elementi è l’agricoltura. In entrambi produrre significa prendersi cura di qualcosa e di qualcuno.
Dall’altro lato c’è l’aspetto più importante di The Blank Kitchen: quello della socializzazione e del
diffondere la conoscenza dell’arte attraverso il consumo di un cibo. Ricerche di psicologia elementare
hanno dimostrato che le persone sono più emotivamente e intellettualmente aperte a ciò che le
circonda e agli altri in momenti in cui stanno consumando del cibo. Perché aprire il nostro corpo
nell’accettare del cibo equivale inconsciamente all’aprire le nostre emozioni e stati d’animo agli
altri. Per questo motivo questo happening tra cibo e arte è un approccio unico e sono stato entusiasta
di accettare questa esperienza. Dall’altro lato, le differenze manifestate attraverso la pratica artistica di
artisti provenienti da diverse culture può essere visibile anche nel portare gli spettatori, in questo caso
i consumatori, a una visione delle differenze proprie della cultura alimentare.
15/6/2014 Interview with Mladen Miljanovic / The BlankKitchen | Art * Texts * Pics
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MLA D EN MI LJ A N O V I C T H E SW EET SI MP H O N Y O F A BSU R D I T Y 20 1 3 P H O T O D R A G O V EJ N O V I C – CO U R T ESY BY A R T I ST CO P I A
Interview with Mladen Miljanovic
V.G.: How do you remind Bosnia and Herzegovina of 20 years ago?
M.M: At that time I had 12, and period from that time till now is one very turbulent and difficult
period of changes for Bosnia and Herzegovina and its society. 20 years ago when was the worst
period of war and period of my childhood which was faced with all its difficulties of going to the
elementary school, lost of half family members in war, walking 8km to school in one direction and
working with grandfather in agriculture to feed three families. All in all, that period for me is still
period of getting knowledge and feeling of responsibility for others, appreciation of values of life and
family. That was the most darkness spot in whole history of Bosnia and Herzegovina ever I
think. Chris Jenks says it is culture that defines us from our very birth, which means the specific
character of a community shapes each one of us as we grow up. One way to interpret or expand on
his idea is to say that not everything is possible at any place and not everything is possible at any
time. Thus, my growing up during the war is clearly reflected in most of my early works; nevertheless,
these works show a tendency to sublimate memories through art, in spite of their reflective quality.
Christa Wolf wrote in her memoirs that it is easier to fictionalise a past than to remember it, and in
view of this attitude, my artistic aspirations have been to try and participate in the creation of a new
reality which does not erase the past, but rather recycles it.
What has given you the teaching practice more than artistic experience?
The teaching aspect is something that play very important role not only in my art but as well in my
life. I can say that best teachers are those who at time of teaching are being teached too. Not so long
ago I was student and now with these fresh memories of that I’m trying to not to create distance
between them and me, we are all together creating one space of labor of ideas in which I’m showing
them tools how to develop and realize ideas. It’s very precious and responsible to watch young
students/artists development and how they shaping art scene and culture in their own societies.
th
15/6/2014 Interview with Mladen Miljanovic / The BlankKitchen | Art * Texts * Pics
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Whose piece of art do you wish you had created?
I never thought about that, but if I could choose artists whose consciences I would like to have and in
creating work that would be Marcel Duchamp and Joseph Beuys. It would be interesting to intercross
these to different approaches, one based on avangard way of approaching art and moving the borders
of art in to the new areas, and other experienced one with awareness of life and its transformation to
art and vice versa.
How will history be told in the future?
In pictures, that’s sure! Actually, any picture is fact of history already in the moment after their
creation. Today we are witnessing that nowadays society is switching form of everyday life inscription
from text to picture. That means, 200 years ago text had main role in documenting life and that
what we call zeitgeist, and at that time people while reading texts where imagining pictures. Today we
are reading pictures who in continuum are creating text and that is opposite of that how was before.
That means today, and in the future history will be told by pictures, and there is her power. Artist
responsibility today is in fact that he/she has legitimization of that to use power, actually anyone who
has permission to address/present pictures publicly means having power. Representing pictures
publicly means addressing power to someone and forming power which later is/could read as
historical fact.
Does the art open conflicts?
Art is pure product of conflict! Art is one formal product of our inner conflict, or its product of
conflict of our inner imaginary world in moment of clash with reality. We are our greatest enemies;
when we overcome ourselves, we will win the war. This kind of attitude may sound too sharp or it
may sound like political jargon, but that is an indication of a person’s spiritual and intellectual
maturity. The language of artistic expression may be a simulation, but what an artwork pertains to is
most certainly not a non-existent world, because art is an expression of the awareness of the world. It
is impossible to separate that awareness of the truth and of the world from art, according to Ješa
Denegri: today’s art is the total impact of past art. I should also say that we turn a blind eye to the
truth, and for the most part, today’s engaged art is confrontation with that truth. Only in this way we
can prevent war: if we know how to make war with art. Let’s change social conscience on a broader
scale by means of art. Let’s break this myth of art. Art doesn’t exist, it’s just an excuse. We should
start the war of ideas in ourselves: that’s how I would like to approach the war of art, bringing war
outside and being peaceful inside.
The cooking with its being set of different cultural influence, smooth out these one (conflicts)? For this
reason, what do you think about the project The Blank Kitchen?
I think that this idea of inviting artists to cooking for others looks obscurely or common for someone
who don’t see connection between food and culture. Actually the basis of those both is in one and that
is agriculture. In both those to produce them means to care about something and about someone.
From the other side there is more important aspect of “The Blank Kitchen” is aspect of socialization
and spreading awareness of art trough consuming food. Researches on elementary psychology were
shown that people are more emotionally and intellectually open to their surrounding and others in
process when they are consuming food. Because, to open our body and accept food are unconsciously
open our emotions and state of mind to others. From that reason this happening of food and art is
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one unique approach and I was trilled to accept this to experience. From the other side, differences
manifested trough art of artists from different cultures are can be also visible in bringing to viewers
in this case consumers an insight in difference’s also of food culture.
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18/4/2014 The BlankKitchen - Incontri - Eventi bergamo - Corriere di Bergamo
http://bergamo.corriere.it/bergamo/eventi/441962_scheda.shtml 1/1
The Blank Residency
Via Giacomo Quarenghi 50
Bergamo (BG)
01 marzo - Dalle 20:00
INCONTRI
The Blank Kitchen
Ripartono gli appuntamenti con «The Blank Kitchen: a cena
dall'artista»: primo ospite Andrea Mastrovito, artista nato a
Bergamo nel 1978 e attualmente di casa a New York, dove è
impegnato in un programma di residenza presso l'International
Studio & Curatorial Program e in un vasto progetto pubblico nel
quartiere di Bushwick
Corriere Della Sera > Bergamo > Eventi > The Blank Kitchen
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18/4/2014 THE BLANK KITCHEN - a cena con il regista - Bergamo Film Meeting
http://www.bergamofilmmeeting.it/texts/view/the-blank-kitchen-a-cena-con-il-regista 1/4
(/)
(http://www.bergamofilmmeeting.it/eng)
(http://www.bergamofilmmeeting.it/ita)
THE BLANK KITCHEN - a cena con il regista
In collaborazione con The Blank: Bergamo Modern and Contemporary Art (https://www.facebook.com/theblankbergamo),
appuntamento con Valentin Hotea, regista di Roxanne (http://bergamofilmmeeting.it/Films/view/4600) in concorso a
BFM32.
THE BLANK KITCHEN - A CENA CON IL REGISTA
Domenica 9 Marzo 2014, ore 20.30
The Blank, Via Quarenghi, 50 – Bergamo
Dopo il successo dello scorso anno, che aveva visto la partecipazione della regista di animazione Regina Pessoa,
prosegue la ricca collaborazione tra The Blank e Bergamo Film Meeting: con l’iniziativa “a cena con il regista” le due
associazioni culturali propongono un momento di incontro, un appuntamento dedicato al mondo del cinema d’autore in
cui il pubblico potrà conoscere alcuni dei protagonisti del Festival in un ambiente informale e attraverso un elemento
trasversale e unificante come quello del cibo.
Ospite della cena di Domenica 9 Marzo sarà Valentin Hotea (Bucarest, Romania, 1967), laureato in regia all’UNATC
(National University of Theatre and Film I.L. Caragiale) di Bucarest nel 1995, ha diretto diversi cortometraggi, tra gli altri
Unde mergi tu, mielule? (1990), Şi ce dacă? (1992), Meditaţia (1994) e due documentari − D’ale Bucurestilor (1995), Lucy
Castle-Hotea (1996) − oltre a numerosi videoclip e spot commerciali. Dal 2000 ha diretto alcune serie tv per la
televisione nazionale (TVR), tra cui Serviciul omoruri (Homicide Squad, 2008) ed è stato direttore artistico per i primi
episodi di Fetele marinarului (Sailor’s Daughters, 2008) prodotto da Antena 1. Roxanne è il suo esordio nel
lungometraggio, presentato al festival di Locarno nel 2013 (Concorso Cineasti del presente).
L’iniziativa The Blank Kitchen – a cena con il regista testimonia ancora una volta l’importanza della
collaborazione tra The Blank e Bergamo Film Meeting, per offrire stimolanti momenti di dialogo culturale e artistico
nella città.
La cena è esclusivamente su prenotazione, riservata a un massimo di quaranta persone e ha un costo di 20,00 Euro.
Per informazioni e prenotazioni: associazione@theblank.it. Tel: 03519903477 – da martedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00
18/4/2014 THE BLANK KITCHEN - a cena con il regista - Bergamo Film Meeting
http://www.bergamofilmmeeting.it/texts/view/the-blank-kitchen-a-cena-con-il-regista 2/4
(http://www.addthis.com/bookmark.php?v=300&winname=addthis&pub=ra-5280ec046d56c289&source=tbx-
(/img/texts/1602174_652333261481093_486837647_o.jpg)
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18/4/2014 Andrea Mastrovito, alias Mastrochef | Art * Texts * Pics
http://atpdiary.com/exhibit/andrea-mastrovito/ 1/5
Andrea Mastrovito, alias Mastrochef
A N D R EA MA ST R O V I T O , D R A CU LA , 20 0 8, V I D EO P R O I EZ I O N E SU LI BR I , P H O T O D A V I D E V I CO
A n d re a
Ma s t ro v i t o ,
a l i a s
Ma s t ro c h e f
18/4/2014 Andrea Mastrovito, alias Mastrochef | Art * Texts * Pics
http://atpdiary.com/exhibit/andrea-mastrovito/ 2/5
In principio erano i Sardella & Co che all’interno delle loro settimanali spedizioni per il Belpaese
dedicavano spazio a qualche ricetta locale. Poi, La prova del cuoco ha aperto le porte a un format,
quello del programma di cucina, che, oggi, non conosce rivali se non nei talent show. Così, nasce il
fenomeno Masterchef, la sfida ai fornelli in cui aspiranti chef si contendono il titolo di vincitore della
serie.
Dalla cucina per la cucina, alla cucina per lo spettacolo: su pubblicità, libri, trasmissioni televisive,
blog e social, la presentazione visiva e orgasmica del cibo, allettante e spettacolare, è diventata
transmediale e condivisa.
Un’ossessione che rischia di alterare il rapporto di scambio e condivisione inscritto nel cucinare e nel
cibo. Quel rapporto autentico che, invece, continua nel progetto The Blank Kitchen: la cucina
dell’associazione The Blank – un appartamento che ha l’aria di uno studio d’artista, di una co-
housing, una residenza, che per sua natura è spazio di crossing-over – ospita una serie di
appuntamenti culinari dove il menu, pensato e preparato da un artista, è pretesto conviviale per
favorire conversazioni tra le parti. Soprattutto quando lo chef d’eccezione è l’incontenibile Andrea
Mastrovito, alias Mastrochef (per adeguarsi, giustamente, ai tempi che corrono).
Così, in occasione dell’appuntamento di sabato 1 marzo, Mastrochef consiglia “Pasta ‘alla Mastrovito’,
ovvero l’unica che so far finta di cucinare”.
ATPdiary non poteva di certo mancare e ha approfittato del momento per far qualche domanda ad
Andrea.
Valentina Gervasoni: Andrea Mastrovito, un bergamasco a New York, impegnato in un programma di
residenza presso l’International Studio & Curatorial Program. Che significato ha per te “casa”?
Andrea Mastrovito: Sai Valentina che è una domanda che, ultimamente, mi faccio sempre più
spesso? L’ultima volta è successo proprio il mattino prima di tornare qui in Italia, mercoledì scorso.
Dalla finestra del mio appartamento a Brooklyn è entrato un raggio di sole – il primo dopo mesi di
neve – e mi son sentito davvero a casa. E poi, subito dopo, ho guardato l’orologio e mi son detto: “È
tardi, devo fare la valigia per tornare a cas…” e non ho finito la frase. Da un paio d’anni passo metà
tempo lì, a NY, e metà qui, in Italia.
Forse, alla fine, la vera “casa”non sta in nessun posto, ma nella distanza mentale che le separa.
V.G.: …E cucina?
A.M.: Cucina, sì. In verità devo dirti che proprio in cucina ho imparato a disegnare e dipingere. Da
piccolo facevo i compiti in cucina, come tanti. Poi quando finivo mia madre copriva con i giornali il
tavolo e io ci davo dentro con pennelli e colori, i colori della Giotto, che all’epoca sembravano
fichissimi e guai a sprecarli.
Così anche ora, a Brooklyn, lavoro sullo stesso tavolo su cui mangio. Il problema è che spesso
confondo le due cose e mi capita, a volte, di bere l’acqua dei pennelli.
V.G.: Oggi stai preparando una cena e una mostra. Ci sono “ingredienti” in comune? Se sì, quali?
A.M.: Sì certo. Tu, Stefano e Sara che arriva fra poco. (n.d.r.: Stefano Raimondi e Sara Fumagalli,
curatori di At the End of the Line, GAMeC, 2014)
18/4/2014 Andrea Mastrovito, alias Mastrochef | Art * Texts * Pics
http://atpdiary.com/exhibit/andrea-mastrovito/ 3/5
Per il resto direi di no, perché stasera cucino delle buonissime pennette con gamberi zucchine panna e
zafferano – che è in fondo l’unico piatto che so preparare (oltre al caffellatte, dai) – quindi, vado sul
sicuro.
In mostra no: sto lavorando su qualcosa che non ho mai provato prima e, come al solito, fino alla fine
neanch’io saprò quel che sarà.
D’altronde con le mostre è cosa buona rischiare, mentre con le cene lo è meno. Mi è già capitato di
prendere salmonella e intossicazioni varie. E noto che qui c’è solo un bagno e saremo in sessanta. No,
no facciamo qualcosa di tranquillo va…
V.G.: Ci parli del progetto che stai portando avanti nel quartiere di Bushwick, NY?
A.M.: Sì, ti racconto solo che c’è un grande entusiasmo attorno a questo progetto. L’obiettivo è
collaborare attivamente con circa trecento bambini e adolescenti della comunità sudamericana di
Bushwick. Molti di loro non sono neanche mai stati a Manhattan (che è a dodici minuti di metro) e
vivono la strada più che la casa o la scuola. Passerò un mese con loro, cercando di raccontare, a
grandi linee, la storia dell’arte e, soprattutto, proverò a spiegare come sia possibile ottenere risultati
enormi con pochissimo, semplicemente osservando le cose da un diverso punto di vista.
Così, tra il 17 e il 18 maggio, un grande playground abbandonato da decenni tornerà a vivere grazie a
questi ragazzi, qualche chilo di polvere di grafite e un centinaio di palloni da calcio, per un risultato
che poi diventerà installazione permanente.
Come? Sorpresa!
V.G.:
Mi fermai a esaminare e analizzare tutti i dettagli della relazione di causa ed effetto, così come
si presenta nel passaggio dalla vita alla morte e della morte alla vita, fino a quando, dal
profondo di questa oscurità una luce improvvisa mi colpì – una luce così brillante e meravigliosa
– e assieme così semplice, che, mentre mi sentivo stordito di fronte alle immense prospettive che
essa mi presentava, fui sorpreso che fra tanti uomini di genio che avevano diretto le loro
ricerche verso la stessa scienza, solo a me dovesse essere riservato di scoprire un segreto così
stupefacente
Non una citazione a caso. È Victor Frankestein che parla. Hai un rapporto particolare con il romanzo
di Mary Shelley? C’è un filo conduttore che parte dal libro visibile non solo nel tuo lavoro The
Modern Prometeus, 2012 ma anche in At the End of the Line, tua mostra personale che sta per
inaugurare alla GAMeC di Bergamo, di cui presto avremo modo di parlare approfonditamente.
A.M.: Senz’altro. Per The Modern Prometheus avevo applicato il metodo di Victor Frankenstein al
romanzo stesso, utilizzando una collezione di oltre ottanta differenti edizioni del libro per ottenerne
una nuova, costruita dalle differenti pagine tratte da ogni volume. Quest’idea della collezione, della
ricerca, del portare alla luce il particolare per poi incastrarlo in una visione più universale,
semplicemente scoprendo le “correspondances” tra i vari elementi, è al centro del mio lavoro e nella
mostra che inaugura in GAMeC questo aspetto diventa manifesto nel grande lavoro a terra. Per
realizzarlo ho davvero dovuto aggirarmi – anche di nascosto – nei cimiteri del Nord Italia e dello
stato di New York, una barretta di grafite al posto della vanga e un rotolo di carta al posto del sacco.
Tra mille vicissitudini: dalla neve alta un metro, alle tombe che si aprivano e io che ci cascavo dentro.
E proprio ora che te ne parlo mi sovvengo di Leonardo e Michelangelo, e di Gericault, che si
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http://atpdiary.com/exhibit/andrea-mastrovito/ 4/5
aggiravano nei cimiteri e negli obitori per studiare di nascosto l’anatomia umana e poter dar vita alle
loro creature…
V.G.: Prometeo uomo di scienza e di arte; lo scienziato come l’artista e viceversa. Analizzare
Frankestein è stato un po’ analizzare te stesso e la tua genesi creativa?
A.M.: Sì, io stesso ho una formazione scientifica di base, precedente agli studi all’Accademia di Belle
Arti. Sostanzialmente Frankenstein è ossessionato dall’inaccettabilità della perdita. Vuole riavere quello
che gli è stato tolto. Per questo cerca la vita nella morte (fondamentale la metafora del buio luminoso,
che tra l’altro riprendo nella videoproiezione in GAMeC). Cerca di esorcizzare i suoi fantasmi,
creandone di nuovi che, alla fine, si rivelano ancora più mostruosi.
Se ci penso, è esattamente quello che faccio anch’io: riportare la vita laddove non sembra esserci
più. O almeno ci provo.
Testo e intervista a cura di Valentina Gervasoni
A N D R EA MA ST R O V I T O , F R A N KEN ST EI N O R T H E MO D ER N P R O MET H EU S, A R T I ST BO O K, 20 1 2
18/4/2014 Andrea Mastrovito, alias Mastrochef | Art * Texts * Pics
http://atpdiary.com/exhibit/andrea-mastrovito/ 5/5
A N D R EA MA ST R O V I T O , F R A N KEN ST EI N O R T H E MO D ER N P R O MET H EU S, 20 1 2
Nel mese di marzo, la nuova stagione di The Blank Kitchen prevede altri due eventi: domenica 9
Marzo, in collaborazione con Bergamo Film Meeting, sarà il regista rumeno Valentin Hotea a cucinare
per gli ospiti; mentre, mercoledì 26 Marzo, sarà la volta dell’artista catanese Salvatore Arancio.
Andrea Mastrovito inaugura la sua mostra personale At the end of the line alla GAMeC di Bergamo
il 12 marzo. La mostra è a cura di Sara Fumagalli e Stefano Raimondi e sarà visibile fino al 25
maggio 2014.
the end of the line presenta un corpus di lavori inediti realizzati da Andrea Mastrovito per lo Spazio
Zero del museo: una sintesi di elementi espressivi della ricerca condotta dall’artista negli ultimi
anni, in particolare la rilettura personale e intima di temi e questioni relative alla storia, al mito, alla
società, alla relazione con lo spazio e con l’identità dei luoghi espositivi.
Il progetto si sviluppa attraverso una serie di frottage posizionati sull’intero pavimento dello spazio
espositivo, come un reperto archeologico che scorre sotto i piedi del visitatore.
© 2 0 1 4 A R T * T E X T S * P I C S . A l l r i g h t s r e s e r v e d.
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15/6/2014 The BlankKitchen ☞ Intervista con Salvatore Arancio | Art * Texts * Pics
http://atpdiary.com/exhibit/intervista-salvatore-arancio/ 1/6
The Blank Kitchen ☞ Intervista con
Salvatore Arancio
T h e
B l a n k
Ki t c h e n ☞
I n t e rv i s t a
c o n
S a l v a t o re
A ra n c i o
15/6/2014 The BlankKitchen ☞ Intervista con Salvatore Arancio | Art * Texts * Pics
http://atpdiary.com/exhibit/intervista-salvatore-arancio/ 2/6
SA LV A T O R E A R A N CI O , BF I SLA N D A 38, 20 1 4, G LA Z ED C ER A MI C
Nuovo appuntamento con The Blank Kitchen, a cena da Salvatore Arancio per gustare il suo the best
of. Salvatore raccoglie in un menu le sue preparazioni migliori e regala agli ospiti profumi e sapori
che riflettono l’attenzione ai dettagli propria del suo lessico artistico: se l’olio di tartufo a crudo esalta
il gusto speciale della zuppa di patate e sedano rapa, il caramello al Grand Marnier avvolge
pienamente le arance.
La ricerca di Salvatore genera dal potenziale narrativo illimitato delle immagini cui si accosta per
manipolazione e ripetizione, e, come racconta lo stesso agli ospiti attenti della serata, senza
prescindere da una sorta di fascinazione estetica capace di coinvolgere lo spettatore.
ATPdiary curiosa nuovamente all’interno della cucina dell’associazione The Blank, che continua ad
accogliere artisti italiani che vivono e lavorano all’estero per raccontare quel “nomadismo insito nella
ricerca artistica – sempre mobile, dinamica e mutevole – che ci porta a conoscere culture e storie
diverse”.
Valentina Gervasoni: Prima di parlare di cucina – in genere, è un argomento che “spaventa” molto il
povero artista-chef – inizierei con il chiederti un breve trattatello (scherzo, ovviamente) del perché
abiteresti, o non abiteresti, lo spazio di una tua opera.
Salvatore Arancio: Beh, a essere sincero, ho cucinato per più di 6 anni in un ristorante per
mantenermi durante i miei studi in Inghilterra, quindi, più che spaventarmi, la cucina mi riporta alla
mente molti incubi! Scherzi a parte, la tua domanda mi intriga…
15/6/2014 The BlankKitchen ☞ Intervista con Salvatore Arancio | Art * Texts * Pics
http://atpdiary.com/exhibit/intervista-salvatore-arancio/ 3/6
Forse non ho mai considerato questa possibilità, presumo per lo più perché ho sempre pensato ai miei
paesaggi come fantastiche visioni senza tempo associabili a un futuro, o passato, distanti, a
una temporalità remota e inaccessibile. Comunque, di sicuro, sarei affascinato dall’idea di vivere
dentro uno dei miei lavori e investigare questi spazi; la parola che mi viene subito in mente è
curiosità. Penso mi ritroverei al posto di uno dei goffi scienziati che di solito abitano le immagini
originali che utilizzo per i miei photo-etchings…
V.G.: In riferimento alla tua produzione artistica, mi piace usare con una certa liquidità, quasi fossero
sinonimi, le parole spazio e opera. Qui, racchiudi campionature diverse, sul modello delle collezioni di
naturalia e artificialia di memoria settecentesca. Così, offri al pubblico una visione del tuo “museo”
privato, quasi in una sorta di rituale che enfatizza un modo di vedere organico ed eterogeneo…
S.A.: Sì, condivido l’idea del mio lavoro come una sequenza di visioni soggettive, create attraverso un
continuo sampling e riutilizzo di materiale d’archivio. Questo materiale di origini diverse a sua volta
viene nuovamente collezionato e reinventato in qualcosa di più personale, mischiando presente e
passato, creando, così, delle temporalità ambigue. Il fatto che tutto alla fine sembra eterogeneo e
organico, presumo provenga anche dalla mia attenzione nel mantenere una coerenza concettuale tra la
tecnica e il soggetto.
V.G.: Salvatore, sei cosmopolita per necessità o vocazione? La storia di un catanese, che scappa nella
grigia Londra, ha dell’epico e surreale al contempo.
S.A.: Presumo che tu ti riferisca, in parte, alle condizioni climatiche… Diciamo che, dopo 20 anni, non
mi sono totalmente abituato al grigiore londinese; forse nemmeno gli inglesi, cosa che mi fa sentire un
po’ meglio… Beh, ho lasciato l’ Italia per diverse ragioni: politiche, personali, specialmente perché sono
cresciuto in Sicilia, seguendo una forte influenza culturale anglosassone. È stata veramente dura
all’inizio ma Londra non smette mai di sorprendermi; dopo tutti questi anni, trovo sempre un angolo,
un dettaglio, un’atmosfera che non conoscevo prima e, quindi, continuamente un confronto. Ho
sempre avuto un forte desiderio di conoscere che solo una metropoli pluriculturale di queste
dimensioni può soddisfare.
V.G.: Lontano dalla realtà artistico-culturale italiana (oserei anche un politica, ma non è questo il
“luogo” adatto), come vedi e, soprattutto, come vivi le sue problematiche?
S.A.: Visto un po’ dall’esterno, devo ammettere che mi sembra che in Italia, in contrasto con le varie
problematiche e difficoltà finanziarie, esista una forte energia e multiple interessanti realtà; basti
pensare alle varie fondazioni, riviste e spazi no-profit sparsi qua e là nel nostro paese. Questo a volte
mi sorprende perché il sistema italiano, al contrario di quello Olandese, Francese o Tedesco, si basa
per la maggior parte sul supporto di collezionisti privati invece che su finanziamenti pubblici e,
quindi, la mancanza di grants fa diventare sicuramente tutto più difficile. A queste difficoltà si
aggiunge anche la mancanza di un forte network di sostegno delle istituzioni museali per la giovane
arte italiana, ma questo a poco, a poco, forse, sta un leggermente cambiando. Un fenomeno che trovo
decisamente positivo è la migrazione di diversi interessanti curatori italiani in varie istituzioni di
rilievo nel mondo: sono sicuro che non solo aiuterà a far conoscere un po’ di più quanto viene
prodotto in Italia, ma anche a creare interessanti connessioni.
Mi sembra, comunque, che diverse problematiche nel mondo dell’arte contemporanea, in Italia, siano
causate dai suoi vari regionalismi; basti pensare, per esempio, all’anomalo numero di fiere che
15/6/2014 The BlankKitchen ☞ Intervista con Salvatore Arancio | Art * Texts * Pics
http://atpdiary.com/exhibit/intervista-salvatore-arancio/ 4/6
esistono nel nostro paese se comparate alle altre realtà Europee e d’oltreoceano. Sostenersi a vicenda e
fare network mi sembra una essenziale maniera per crescere.
V.G.: Mi sembra di intuire che per te, seppur in forme diverse, l’incontro tra arte e cucina non sia
una novità da The Blank Kitchen. Sbaglio forse?
S.A.: A me piace molto cucinare, è un altro modo per esprimere la mia creatività e riesce a
gratificarmi immediatamente, ma sopratutto è anche una maniera, quando ho un po’ di tempo, per
viziare gli amici…
Ho pensato a un menu che contenesse alcuni dei miei piatti forti, un po’ come una cena ideale, un
best of… tutto da condividere in maniera rilassata, a lume di candela e con molto vino! Forse la parte
della mia pratica artistica che più mi fa pensare alla cucina è il lavorare con l’argilla. La maniera in
cui si preparano le lastre, per esempio, non è tanto distante dal preparare della pasta fresca… O
quando mi è capitato di dover mischiare vari ingredienti chimici per creare alcuni smalti: tutto molto
preciso, di sicuro, in quel caso cucinare sarebbe stato molto più divertente!
Valentina Gervasoni
A R A N CE CA R A MELLA T E A L G R A N D MA R N I ER
15/6/2014 The BlankKitchen ☞ Intervista con Salvatore Arancio | Art * Texts * Pics
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SA LV A T O R E A R A N CI O , O U LE SO LEI L R EC O MP O SE SA G EO MET R I E D E LU MI ER E, 20 1 2, I N K A N D
CO LLA G E O N P R I N T ED P A P ER
15/6/2014 The BlankKitchen ☞ Intervista con Salvatore Arancio | Art * Texts * Pics
http://atpdiary.com/exhibit/intervista-salvatore-arancio/ 6/6
SA LV A T O R E A R A N CI O , A S Y ET U N T I LED , 20 1 3, G LA Z ED CER A MI C
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18/4/2014 The BlankConversations - Giulia Cenci | Artribune
http://www.artribune.com/dettaglio/?type=event&id=32772 4/14
luglio 2011
giugno 2011
maggio 2011
aprile 2011
marzo 2011
magazine
Artribune Magazine #18
Artribune Magazine – Speciale Design 2014
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Bergamo - dal 01/04/2014 al 04/04/2014
The Blank Conversations - Giulia Cenci
​THE BLANK RESIDENCY
​ via Quarenghi 50
sito web
Più informazioni su questa sede
Eventi in corso nei dintorni
Un progetto trasversale che coinvolge residenza d'artista, interviste, pubblicazioni, fotografia per creare un
18/4/2014 The BlankConversations - Giulia Cenci | Artribune
http://www.artribune.com/dettaglio/?type=event&id=32772 5/14
Tw eet 0 0
nuovo veicolo di comunicazione che racconti l'arte contemporanea in una chiave spontanea e accessibile. Il
primo incontro ha come protagonista Giulia Cenci.
info-box
Vernissage:
01/04/2014
Genere:
incontro - conferenza
Autori:
Giulia Cenci
Curatori:
Claudia Santeroni
Email:
associazione@theblank.it
da martedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00
Prima di commentare, consulta le nostre norme per la community
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THE BLANK
RESIDENCY
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18/4/2014 Giulia Cenci | MAM Multimedia Art Magazine
http://progettovolpinimagazine.wordpress.com/tag/giulia-cenci/ 1/4
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MAM Multimedia Art Magazine
Archivi tag: Giulia Cenci
1 aprile 2014 – The Blank Conversations – The
Blank via Quarenghi, 5 Bergamo
01 martedì apr 2014
PUBBLICATO DA REDAZIONE IN ANNO 2014, BERGAMO
≈ LASCIA UN COMMENTO
Claudia Santeroni, Conversations, Giulia Cenci, TheBlank
18/4/2014 Giulia Cenci | MAM Multimedia Art Magazine
http://progettovolpinimagazine.wordpress.com/tag/giulia-cenci/ 2/4
A cura di Claudia Santeroni
L’associazione culturale The Blank lancia The Blank Conversations, un progetto trasversale che
coinvolge residenza d’artista, interviste, pubblicazioni, fotografia per creare un nuovo veicolo di
comunicazione che racconti l’arte contemporanea in una chiave spontanea e accessibile.
Con The Blank Conversations si vuole ripristinare il contatto diretto tra tutti i protagonisti del mondo
18/4/2014 Giulia Cenci | MAM Multimedia Art Magazine
http://progettovolpinimagazine.wordpress.com/tag/giulia-cenci/ 3/4
Con The Blank Conversations si vuole ripristinare il contatto diretto tra tutti i protagonisti del mondo
dell’arte, gli artisti i curatori e il pubblico, per stimolare occasioni di ricerca, spunti di riflessione e
percorsi comuni da seguire, in favore di un’arte non più percepita come elitaria ed inaccessibile.
Scopo dell’iniziativa è indagare la pratica artistica in modo non convenzionale, attraverso una serie
di interviste che si propongono di esplorare l’approccio emotivo che gli artisti contemporanei hanno
verso le loro opere e, in generale, verso tutto il panorama artistico attuale. Nel corso del 2014 saranno
coinvolti tre artisti italiani sotto i 35 anni, invitati a trascorrere un breve periodo nella residenza
dell’associazione The Blank per rispettivi appuntamenti in primavera, autunno e inverno.
Il primo incontro avrà come protagonista Giulia Cenci, che dall’1 al 4 Aprile 2014 sarà ospite nella
residenza di The Blank in via Quarenghi, 50 a Bergamo. In questo periodo il pubblico avrà la
possibilità di incontrare l’artista assistendo ed intervenendo attivamente alle conversazioni. The
Blank Conversations è organizzato in momenti di conversazione, sia nell’ambiente “domestico”
della quotidianità presso la sede di The Blank, che ogni anno ospita artisti internazionali con il
progetto di residenza The Blank Residency, sia in luoghi diversi della città di Bergamo. Gli artisti
potranno così parlare del loro lavoro e della genesi della ricerca che ne sta alla base. Secondo le
parole di Claudia Santeroni, ideatrice e curatrice del progetto, è fondamentale “il rapporto dialettico,
il confronto verbale serrato tra l’artista e il curatore. In tal modo, passando del tempo con gli artisti,
ascoltandoli, raccontandoli per divulgarne il pensiero, si offre anche al pubblico la possibilità di
innamorarsi di una situazione, non più percepita come elitaria”.
Con The Blank Conversations si raccontano storie (stra)ordinarie, per riavvicinare le persone all’arte
e alla creatività. Tutto il materiale raccolto nei tre giorni di permanenza dell’artista verranno poi
trasferite in una pubblicazione dedicata, corredata da fotografie che testimoniano lo scambio
avvenuto fra il curatore, l’artista, la realtà di The Blank e la città di Bergamo. L’intento di The Blank
Conversations si riflette a pieno anche nei cataloghi, editi da Lubrina Editore: piccoli, leggeri, pratici,
stampati su carta riciclata e totalmente gratuiti. Vogliono allontanarsi dall’idea del catalogo
convenzionale proponendo un oggetto a cui avvicinarsi senza riserve o soggezione, pensato per
essere collezionato. Per ogni appuntamento saranno disponibili 200 cataloghi, rintracciabili presso la
Residenza di The Blank e presso i membri aderenti al Network di The Blank.
Il primo volume sarà presentato Domenica 18 Maggio, dalle 13.00 alle 15.00 in occasione di Art Date
2014 | Dialogo nel tempo, appuntamento con l’arte contemporanea a Bergamo, organizzato da The
Blank e giunto quest’anno alla sua quarta edizione. Dopo l’Accademia di Belle Arti di Bologna,
Giulia Cenci frequenta attualmente il Master in Fine Art presso la Joost Academy di Breda –‘den
Bosh in Olanda. Ha partecipato a numerosi workshop e programmi di residenze d’artista in Italia e
all’estero, tra cui il progetto “Are We Really Free?” a Como e la Residency organizzata dallo HIAP
di Helsinki. Le sue opere sono state esposte in occasione di Present Future, Artissima Fair di Torino
nel 2013, presso lo SpazioA Gallery di Pistoia, Yart Project di Bologna e ancora Farnè Sapzio di
Milano. Tra le mostre collettive: nel 2009 “Schhh”, presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna
curata da John Duncan, nel 2012 “Corso Aperto”, curata da Andrea Lissoni, presso la Fondazione
Antonio Ratti di Como; nel 2013 “Still Light” curated by Taru Elfving, Augusta Gallery, Hiap,
Helsinki, “cartabiancaxpalermo”, curata da Silvia Cini, Teatro Garibaldi, Palermo e “Xohouille”,
curata da Emmanuel Lambion, w-o-l-k-e, Brussel.
Sarà possibile incontrare l’artista Giulia Cenci in qualsiasi momento
Per informazioni e appuntamenti con l’artista: email: associazione@theblank.it tel: 03519903477 –
da martedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00
18/4/2014 Giulia Cenci | MAM Multimedia Art Magazine
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The Blank
via Quarenghi, 5 Bergamo
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18/4/2014 The BlankConversations The BlankBergamo
http://www.undo.net/it/conferenza/174864 1/2
TH E B LA NK
B e rga m o
v ia Qua re nghi, 50
035 19903477
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TH E B LA NK CONV ERSA TIONS
da l 1/ 4/ 2014 a l 4/ 4/ 2014
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Assoc iazione T he Blank
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Giulia Cenc i
Claudia Santeroni
1/4/2014
The Blank Conversations
THE B LA N K , B E R GA M O
C O M U NI C AT O ST AM P A
A cura di Claudia Santeroni
L’associazione culturale The Blank lancia The
Blank Conversations, un progetto trasversale che
coinvolge residenza d’artista, interviste,
pubblicazioni, fotografia per creare un nuovo
veicolo di comunicazione che racconti l’arte
contemporanea in una chiave spontanea e
accessibile.
Con The Blank Conversations si vuole ripristinare
il contatto diretto tra tutti i protagonisti del mondo
dell’arte, gli artisti i curatori e il pubblico, per
stimolare occasioni di ricerca, spunti di riflessione
e percorsi comuni da seguire, in favore di un'arte
non più percepita come elitaria ed inaccessibile.
Scopo dell’iniziativa è indagare la pratica artistica
in modo non convenzionale, attraverso una serie di
interviste che si propongono di esplorare
l’approccio emotivo che gli artisti contemporanei
hanno verso le loro opere e, in generale, verso tutto il panorama artistico attuale.
Nel corso del 2014 saranno coinvolti tre artisti italiani sotto i 35 anni, invitati a
trascorrere un breve periodo nella residenza dell’associazione The Blank per
rispettivi appuntamenti in primavera, autunno e inverno.
Il primo incontro avrà come protagonista Giulia Cenci, che dall’1 al 4 Aprile 2014
sarà ospite nella residenza di The Blank in via Quarenghi, 50 a Bergamo. In questo
periodo il pubblico avrà la possibilità di incontrare l’artista assistendo ed
intervenendo attivamente alle conversazioni. The Blank Conversations è
organizzato in momenti di conversazione, sia nell’ambiente “domestico” della
quotidianità presso la sede di The Blank, che ogni anno ospita artisti internazionali
con il progetto di residenza The Blank Residency, sia in luoghi diversi della città di
Bergamo. Gli artisti potranno così parlare del loro lavoro e della genesi della ricerca
che ne sta alla base. Secondo le parole di Claudia Santeroni, ideatrice e curatrice del
progetto, è fondamentale “il rapporto dialettico, il confronto verbale serrato tra
l’artista e il curatore. In tal modo, passando del tempo con gli artisti, ascoltandoli,
raccontandoli per divulgarne il pensiero, si offre anche al pubblico la possibilità di
innamorarsi di una situazione, non più percepita come elitaria”.
Con The Blank Conversations si raccontano storie (stra)ordinarie, per riavvicinare
le persone all’arte e alla creatività. Tutto il materiale raccolto nei tre giorni di
permanenza dell’artista verranno poi trasferite in una pubblicazione dedicata,
corredata da fotografie che testimoniano lo scambio avvenuto fra il curatore,
l'artista, la realtà di The Blank e la città di Bergamo. L’intento di The Blank
Conversations si riflette a pieno anche nei cataloghi, editi da Lubrina Editore:
piccoli, leggeri, pratici, stampati su carta riciclata e totalmente gratuiti. Vogliono
allontanarsi dall’idea del catalogo convenzionale proponendo un oggetto a cui
avvicinarsi senza riserve o soggezione, pensato per essere collezionato. Per ogni
appuntamento saranno disponibili 200 cataloghi, rintracciabili presso la Residenza
di The Blank e presso i membri aderenti al Network di The Blank.
W W W .T U T T OCI T T A .I T
©2 0 1 3 N OKI A
Un progetto trasversale che coinvolge residenza d'artista, interviste,
pubblicazioni, fotografia per raccontare l'arte contemporanea in una
chiave spontanea e accessibile. Il primo incontro ha come protagonista
Giulia Cenci.
18/4/2014 The BlankConversations The BlankBergamo
http://www.undo.net/it/conferenza/174864 2/2
Il primo volume sarà presentato Domenica 18 Maggio, dalle 13.00 alle 15.00 in
occasione di Art Date 2014 | Dialogo nel tempo, appuntamento con l’arte
contemporanea a Bergamo, organizzato da The Blank e giunto quest’anno alla sua
quarta edizione. Dopo l’Accademia di Belle Arti di Bologna, Giulia Cenci frequenta
attualmente il Master in Fine Art presso la Joost Academy di Breda –‘den Bosh in
Olanda. Ha partecipato a numerosi workshop e programmi di residenze d’artista in
Italia e all’estero, tra cui il progetto “Are We Really Free?” a Como e la Residency
organizzata dallo HIAP di Helsinki. Le sue opere sono state esposte in occasione di
Present Future, Artissima Fair di Torino nel 2013, presso lo SpazioA Gallery di
Pistoia, Yart Project di Bologna e ancora Farnè Sapzio di Milano. Tra le mostre
collettive: nel 2009 “Schhh”, presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna curata da
John Duncan, nel 2012 “Corso Aperto”, curata da Andrea Lissoni, presso la
Fondazione Antonio Ratti di Como; nel 2013 “Still Light” curated by Taru Elfving,
Augusta Gallery, Hiap, Helsinki, “cartabiancaxpalermo”, curata da Silvia Cini,
Teatro Garibaldi, Palermo e “Xohouille”, curata da Emmanuel Lambion, w-o-l-k-e,
Brussel.
Sarà possibile incontrare l'artista Giulia Cenci in qualsiasi momento
Per informazioni e appuntamenti con l’artista: email: associazione@theblank.it tel:
03519903477 - da martedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00
The Blank
via Quarenghi, 5 Bergamo
 
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Venerdì 11 aprile alla Casa del Pellegrino di Sotto il Monte Giovanni XXIII la Fondazione Bernareggi apre la
mostra "51 (11 aprile 1963)" di Maria Francesca Tassi. Saranno esposte 51 sculture di carta che prendono
ispirazione dall'enciclica "Pacem in Terris" di Papa Roncalli.
Le 51 sculture di carta
di Maria Francesca Tassi
in mostra a Sotto il Monte
CULTURA
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Nel contesto dell’accoglienza offerta ai molti visitatori che arrivano a Sotto il Monte attratti
dalla memoria di Papa Giovanni XXIII, La Fondazione Bernareggi promuove due volte all’anno
istallazioni di arte contemporanea negli spazi riqualificati della casa del pellegrino.
Giovani artisti vengono chiamati a confrontarsi attraverso il loro lavoro con alcuni dei più
importanti temi legati al magistero del papa bergamasco.
Le istallazioni, realizzate in collaborazione con l’Associazione Giovanni XXIII, hanno l’intenzione
di evidenziare la densità culturale di cui è portatrice la figura di Giovanni XXIII, e di renderla
nuovamente attuale attraverso nuove meditazioni artistiche. In questo modo la devozione
religiosa a un papa diventa anche profondo esercizio culturale. Per credenti e non credenti.
Maria Francesca Tassi decide di lavorare su uno dei testi per i quali papa Giovanni è divenuto
Sculture di carta a Sotto il Monte
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più celebre e ascoltato in tutto il mondo.
Si tratta dell’enciclica Pacem in Terris, promulgata il giorno 11 Aprile 1963, e alla quale si deve
anche il premio Balzan conferito al papa da importanti organizzazioni internazionali in virtù del
suo impegno per la pacificazione dell’ordine internazionale. L’enciclica di Giovanni XXIII colloca
il tema della pace nell’intersezione di molte questioni strutturali legate alla costruzione di un
mondo umano, dall’economia alla geopolitica, dalla dignità umana alla cura del pianeta, dalla
qualità della politica al discernimento delle coscienze.
Un testo di grande respiro e di grande forza profetica. Di questo documento ispiratore Maria
Francesca Tassi acquisisce soprattutto il non ingenuo respiro ecologista che lega la
costruzione di un mondo umano e pacifico alla rispettosa conservazione dell’equilibrio
ecologico del pianeta, alla misura dello sfruttamento delle sue risorse naturali, alla limitazione
dell’impatto umano sull’intero sistema organico del pianeta. Questa responsabilità dell’uomo
nei confronti del pianeta, che è una acquisizione alquanto recente nella coscienza comune
della nostra cultura, ha in molti passaggi della Pacem in Terris parole del tutto esplicite e
preconizzatrici.
Maria Tassi sceglie questo spiraglio specifico per meditare artisticamente il testo magisteriale
del papa. Lo traduce dando vita, attraverso a particolari tecniche di lavorazione scultorea
della carta, a una biosfera immaginaria, popolata di creature vegetali, a volte reali a volte
immaginarie, che rappresentano il grande generoso metabolismo della natura che trasforma se
stessa generando continuamente risorse nuove.
Quei depositi di materia da cui l’uomo occidentale ha imparato ha trarre la propria energia è il
frutto infatti di un millenario depositarsi di sostanze, di esseri, di creazioni evolutive, che
depositate, stratificate e fossilizzate si sono tramutate in materia combustibile. Questa miniera
energetica, pazientemente accumulata dalla natura nei depositi della terra, rischia di essere
depredata senza criterio dalla mancanza di limite della società contemporanea, non lasciando
all’ecosistema il tempo e le condizioni di mantenersi nel suo vitale metabolismo. Il lavoro di
Maria Tassi, che con le sue sculture di carta mette in luce anche la bellezza depositata nelle
forme della natura, intende dare da pensare sul laborioso sedimentarsi delle risorse naturali e
sulla facilità della loro depredazione. Il visitatore vedrà sulla grande parete della Casa del
pellegrino un insieme di sculture, ottenute attraverso la lavorazione della carta, in cui si potrà
immaginare un sottobosco fossile, variegato e affascinante, evocazione artistica del silente
servizio offerto dalla natura alla ricchezza del pianeta. Una vegetazione fantastica come
piacere degli occhi e sollecitazione della mente. Un lavoro di profonda poesia e di grande
intelligenza. Per suscitare nostalgia di un mondo imperturbato ma soprattutto per sollecitare
le responsabilità di cui l’uomo continua a non essere troppo cosciente.
Curatela di Fondazione Adriano Bernareggi in collaborazione con l’Associazione Papa Giovanni
Sotto il Monte Giovanni XXIII
Vorrei un mondo nuovo Work shop in collaborazione con The Blank ‐ Art date Casa del
Pellegrino 16 maggio 2014, dalle 17.00 alle 20.00
Progettazione e costruzione di forme naturali di carta, con la stessa tecnica delle sculture.
Alla fine del laboratorio i partecipanti potranno portare a casa una piccola scultura. Rudimenti
di costruzione geometrica tridimensionale. Il work‐shop è dedicato ad adulti e bambini; i
bambini dovranno essere accompagnati da un adulto.
Mercoledì, 9 Aprile, 2014
Autore: Redazione Bergamonews
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Def, Piga: «Così l'economia del 
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27/4/2014 ARTDATE 2014 - Dialogo nel Tempo
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ARTDATE 2014 - Dialogo nel Tempo
appuntamento con l’arte contemporanea a Bergamo. 15 ‐ 16 ‐ 17 ‐ 18 maggio 2014
¬¬¬¬¬ARTDATE 2014 - Dialogo nel Tempo
15 ‐ 16 ‐ 17 ‐ 18 maggio 2014
The Blank organizza ARTDATE 2014 - Dialogo nel Tempo, appuntamento con l’arte contemporanea a Bergamo.
Giunta alla sua quarta edizione, ARTDATE si conferma un’occasione unica per scoprire la città di Bergamo e il
suo territorio attraverso l’arte contemporanea.
The Blank dedica l’edizione di ARTDATE 2014 - Dialogo nel tempo al rapporto tra arte contemporanea e arte
antica, come omaggio alla futura riapertura dell’Accademia Carrara di Bergamo.
STUDIO VISIT: apertura al pubblico di alcuni tra i più significativi studi d’artista in città
THE BLANK OPEN FACTORY: visite guidate presso aziende che operano nella lavorazione dei materiali per l’arte,
studi di grafica e di comunicazione per la cultura
THE BLANK ONCE UPON A TIME: aperture straordinarie dei luoghi storici simbolo dell’arte lombarda
THE BLANK RESIDENCY: la II edizione del progetto di residenza internazionale d’artista presso la Residenza di
The Blank
THE BLANK KITCHEN: a pranzo con l’artista
FESTA FINALE ARTDATE: performance di Luigi Presicce - Respiro ultimo con Legno a lato diritto e gallo a lato
manco
A partire da giovedì 15 e fino a domenica 18 maggio 2014, grazie ad ARTDATE 2014 - Dialogo nel tempo sarà
possibile visitare musei, istituzioni, gallerie che animeranno la città con inaugurazioni, performance, visite
guidate e concerti, testimoniando ancora una volta il successo di ARTDATE nel panorama culturale di Bergamo e
non solo.
Oltre 60 eventi, tra studio visit, residenza d’artista, inaugurazioni e aperture straordinarie di musei, gallerie,
fondazioni e project spaces del territorio, collezioni private eccezionalmente aperte al pubblico, visite guidate ad
aziende che operano nell’ambito dei materiali artistici e itinerari nei luoghi storici della città, sulle orme dei più
grandi artisti bergamaschi di ieri e di oggi.
Tutte le mostre e gli eventi di ARTDATE 2014 e organizzati da The Blank saranno incentrati sul dialogo tra arte
contemporanea e arte antica: un modo per raccontare l’arte attraverso il tempo e per celebrare la futura
riapertura dell’Accademia Carrara.
Due le novità per questa edizione di ARTDATE 2014: Open factory, visite guidate presso realtà aziendali
bergamasche che si dedicano all’arte e alla cultura, e Once upon a time, itinerari alla scoperta dei luoghi storici
simbolo dell’arte lombarda, nella città di Bergamo e dintorni.
Per ARTDATE 2014, The Blank ha infatti voluto intensificare l’interazione con il territorio di Bergamo, dando la
possibilità al pubblico di visitare alcune aziende caratterizzate dall’attenzione e dall’utilizzo di materiali
costantemente impiegati dagli artisti: con Open Factory sarà possibile visitare la cava di marmo di Zandobbio e
l’azienda Freri e Brignoli, nonché gli studi Multiconsult e Studio Temp, impegnati nella comunicazione e nella
grafica per l’arte.
Grazie all’iniziativa Once upon a time sarà possibile visitare Palazzo Moroni in Città Alta e alcune delle più
importanti chiese di Albino (BG), sulle orme di Giovan Battista Moroni, Giovanni Cavagna, Antonio Cifrondi e
Enea Salmeggia.
Il viaggio nella storia dell’arte della città è possibile anche grazie alle significative collaborazioni che The Blank
ha avviato con la storica Biblioteca Angelo Maj e con la Fondazione Bergamo nella Storia, che in occasione di
ARTDATE 2014 apriranno le porte al pubblico con visite guidate, performance e proiezioni.
Per l’iniziativa Studio Visit quest’anno sarà la volta di Matteo Rubbi, Domenico Pievani, Virgilio Fidanza e Marco
Grimaldi, oltre agli studi di architettura e design Studio Balini, Spazio AZERO e Baleri Abitare. Confermata
anche per questa edizione la visita a un’importante collezione privata della città, una collezione d'artista che nel
corso della sua vita ha raccolto opere d'arte antica e opere a lui contemporanee.
Come ogni anno interviste e immagini inedite verranno pubblicate sul sito www.theblank.it: con il progetto
Collezione e Passione si indagherà la pratica del collezionismo, con The Blank Board sarà possibile conoscere e
approfondire le storie degli artisti protagonisti di ARTDATE.
Anche presso la sede dell’associazione The Blank in via Quarenghi 50 non mancheranno gli appuntamenti. Ci
saranno infatti gli artisti selezionati per il programma internazionale di residenza d’artista: tema di questa II
edizione di The Blank Residency è il rapporto tra l’artista e le comunità locali, il loro confrontarsi con le
caratteristiche socio-culturali della città e del territorio. Christian Fogarolli e Jan Kaesbach esporranno al
pubblico i risultati dei propri progetti durante la giornata di Open Studio.
Giulia Cenci sarà la protagonista di The Blank Kitchen: a pranzo dall’artista. In questa occasione verrà
presentato il primo catalogo della serie The Blank Conversations - progetto trasversale che coinvolge residenza
d’artista, interviste, pubblicazioni e fotografia -.
27/4/2014 ARTDATE 2014 - Dialogo nel Tempo
http://www.murmurofart.com/testo-2.asp?Progr=18256 2/6
d’artista, interviste, pubblicazioni e fotografia -.
Le iniziative di ARTDATE si estenderanno anche alla provincia di Bergamo. Treviglio, Sotto il Monte, Albino,
Seriate, Albano Sant'Alessandro, Treviolo, San Paolo d’Argon testimoniano la loro attenzione verso il mondo
dell’arte con un fitto programma di inaugurazioni, performance e workshop aperti al pubblico.
Dopo il successo delle edizioni passate The Blank ripropone ARTPASSPORT: la partecipazione agli eventi
durante le giornate di ARTDATE darà diritto a timbrare il proprio ART PASSPORT, il passaporto dell’arte, con
timbri in edizione speciale. Anche in questa occasione ciascun membro dell’associazione o spazio che aderisce
all’iniziativa collaborerà con un artista per la realizzazione di un timbro personalizzato.
The Blank è un’associazione culturale senza scopo di lucro che dal 2010 opera per promuovere l’arte e la
cultura contemporanea nel territorio di Bergamo. The Blank riunisce in un unico network
gli operatori pubblici e privati di arte contemporanea a Bergamo: dalla GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e
Contemporanea, all’Accademia Carrara di Belle Arti, dal Museo Bernareggi alla Basilica di Santa Maria
Maggiore, da ALT Arte Contemporanea, Spazio Fausto Radici a TBS, da Ars Arte + Libri, alla BAF – Bergamo
Arte Fiera, dallo Spazio Polaresco a Upper Lab, a Baco Arte Contemporanea e Contemporary Locus, fino alle
gallerie d’arte Elleni, Studio d’arte Fioretti, Shots Gallery, Studio Vanna Casati, Galleria Marelia, Thomas
Brambilla, Triangolo Arte e Viamoronisedici.
The Blank crede che lo sviluppo di una progettualità culturale sia più efficace se condiviso e costruito da una
molteplicità di operatori. Con ARTDATE 2014 - Dialogo nel tempo The Blank porta avanti il proprio progetto di
Network culturale, creando un’occasione unica e rara per vivere e vedere la città di Bergamo attraverso l’arte e
la cultura.
ARTDATE 2014 - Dialogo nel Tempo
Bergamo, 15 - 18 maggio 2014
Per ulteriori richieste e informazioni:
Letizia Ferrari
THE BLANK | Ufficio Stampa
cell. +39 348 7627898
press@theblank.it - ltz.ferrari@gmail.com
ARTDATE 2014 – Dialogo nel tempo
Bergamo, 15 – 18 maggio 2014
PROGRAMMA
Giovedì 15 maggio
h.18.30 – 22.00
GAMeC – GALLERIA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA, Via San Tomaso 53, Bergamo
Robert Overby. Opere 1969 – 1987
a cura di Alessandro Rabottini
Inaugurazione
Artists’ Film International. Yuri Ancarani. Il capo
a cura di Sara Fumagalli e Stefano Raimondi
Inaugurazione
Matteo Fato. Senza titolo con Fiamma
In visione alla GAMeC come artista selezionato al progetto Level 0 – ArtVerona 2013
Inaugurazione
Riscoprire la Carrara: Mantegna, Bellini, Raffaello, Moroni. Restauri e capolavori in dialogo
a cura dell'Accademia Carrara di Bergamo
Andrea Mastrovito. At the end of the line
a cura di Sara Fumagalli e Stefano Raimondi
h. 18.30 – 20.30
ACCADEMIA DI BELLE ARTI G. CARRARA, Piazza Carrara 82/d, Bergamo
Galleria Accademia. Mostra collettiva degli allievi dell'Accademia Carrara di Belle Arti.
a cura di Francesco Pedrini, Emma Ciceri, Carloalberto Treccani
Inaugurazione
h. 18.30 – 21.00
ARS ARTE+LIBRI, Via Pignolo 116, Bergamo
Triplo ritratto, ovvero le tre età. Francesco De Francesco, Giovanni De Francesco, Rio Cicolari
Inaugurazione
h. 19.00 – 23.00
TRAFFIC GALLERY, Via San Tomaso 92, Bergamo
Mustafa Sabbagh. Risen from the Dead solo show
Special Guest: Karin Andersen
a cura di Roberto Ratti con post scriptum di Antonio Mancinelli, Stefania Seoni, Fabiola Triolo
Inaugurazione
h. 19.00 – 23.00
BACO – Project Space, Via Nazario Sauro 1, Bergamo
Jacopo Miliani, GUST
a cura di Stefano Raimondi e Mauro Zanchi
Inaugurazione
Venerdì 16 maggio
h. 10.00 – 12.30
27/4/2014 ARTDATE 2014 - Dialogo nel Tempo
http://www.murmurofart.com/testo-2.asp?Progr=18256 3/6
h. 10.00 – 12.30
The Blank Open Factory
Cava di marmo di Zandobbio, Via Della Vena, Zandobbio
Dalla natura all’uomo: visita guidata
(su prenotazione: associazione@theblank.it, tel. 035 19903477)
h. 10.00 – 12.30
The Blank Open Factory
Freri e Brignoli, Via Volta 23, San Paolo D'Argon
Dalla pietra all’opera: visita guidata
Andrea Romano. Claque & Shill. Lavori realizzati in collaborazione con l’azienda
h. 16.00 – 18.30
Studio Balini, Via Alberico da Rosciate 16 f, Bergamo
Proprio così (40.50.60 anni di astrazione). Elena Mezzadra, Romano Rizzato, Giacomo Nuzzo
Inaugurazione
h. 16.00 – 19.00
spazio AZERO, Via Corridoni 19 G, Bergamo
Sonia Ciscato
a cura di Luciano Passoni
Inaugurazione
h. 16.00 – 18.00
Walk with the artist
Stefania Migliorati. Direzioni di percorso
A cura dell’Associazione 22:37
(partecipazione gratuita, su prenotazione: news22e37@gmail.com, tel. 3347458490. Info su
walkwiththeartist.wordpress.com)
h. 17.00 – 19.00
A spasso nella storia dell’arte: opere, collezioni, restauri
Le botteghe dell’arte
Studio di Restauro Minerva Tramonti Maggi, Palazzo Agliardi, Via Pignolo 86, Bergamo
h. 17.00 – 21.30
Auditorium del Centro Civico Culturale, Vicolo Bicetti 11, Treviglio
Frenetica. In the White Room #0
eclettico, bianco, frenetico: l'arte contemporanea raccontata dagli addetti ai lavori
Proiezione in loop
h. 17.00 – 21.30
Centro Civico Culturale, Sala Crociera, Vicolo Bicetti 11, Treviglio
Treviglio contemporanea. Opere dalle collezioni trevigliesi
a cura di Sara Fontana e del Museo Civico, progetto di Alessandro Frecchiami
h. 18.00 – 21.00
Spazio19, Via Sangalli 19, Treviglio
Marisol Malatesta. A∆B
a cura di Alessandro Frecchiami
Inaugurazione
h. 19.00 – 21.00
Spazio SanPaolo Invest, via Cavallotti 31B, Treviglio
Matteo Fato. (PARENTESI)
a cura di Sara Fontana
Include un intervento nella collezione del Museo Civico Della Torre (Vicolo Bicetti 11, Treviglio)
Inaugurazione
h. 20.00 – 21.30
Centro Civico Culturale. In Con Tra, Vicolo Bicetti 12, Treviglio
Daniela Peracchi. Airbag
a cura di Sara Fontana
Inaugurazione e performance
h. 21.30 – 24.00
Centro Civico Culturale. Chiostro, Vicolo Bicetti 11, Treviglio
Jammin’ Cafe + DJ set Bond Street
Aperitivo e DJ set
h. 17.00 – 20.00
Casa del Pellegrino, Viale Pacem in Terris 30, Sotto il Monte
Maria Francesca Tassi. Vorrei un mondo nuovo
Workshop all’interno della mostra 51 (11 aprile 1963) di Maria Francesca Tassi
a cura di Fondazione Adriano Bernareggi in collaborazione con l’Associazione Papa Giovanni Sotto il Monte
Giovanni XXIII
h. 18.00 – 21.00
FONDAZIONE ADRIANO BERNAREGGI, Ex Oratorio San Lupo, Via San Tomaso 7, Bergamo
Claudio Parmiggiani. Parmiggiani a San Lupo
Inaugurazione
h. 18.00 – 21.00
Banca Popolare di Bergamo, Chiostro di Santa Marta, Piazza Vittorio Veneto 8
IN BETWEEN. Invito all’opera di Anish Kapoor
a cura di Enrico De Pascale
18.00 – 19.00 Proiezione video sull’opera di Anish Kapoor
19.00 Anish Kapoor. UNTITLED (collezione UBI Banca Popolare di Bergamo)
Visita guidata a cura di Massimo Minini ed Enrico De Pascale
27/4/2014 ARTDATE 2014 - Dialogo nel Tempo
http://www.murmurofart.com/testo-2.asp?Progr=18256 4/6
Visita guidata a cura di Massimo Minini ed Enrico De Pascale
20.00 Aperitivo e concerto ZAYT TRIO (Anahì Gendler vox/perc, Dudu Kouate vox/perc, Roger Rota sax)
h. 18.00 – 21.00
Banca Popolare di Bergamo, atrio sede, Piazza Vittorio Veneto 8, Bergamo
ART UP. Ferrario Freres. All blood of watermelon
a cura di Enrico De Pascale
Inaugurazione
h. 18.00 – 21.00
SPAZIO POLARESCO, Via del Polaresco 15, Bergamo
CONTEMPORANEAMENTE. Una visione al femminile
Esposizione del workshop curato da Pamela del Curto, Michela Benaglia e Paola Bonacina con le ragazze degli
Spazi Giovanili del Comune di Bergamo
Inaugurazione
Pietro Bonfanti. IL BALCONE DEL DUCE
a cura di Daniele Maffeis nell’ambito di POLAREXPO
Inaugurazione
Sabato 17 maggio
h. 9.00 – 11.00
Studio visit
Domenico Pievani, Via San Lorenzo 22, Bergamo
h. 10.00 – 11.00
The Blank Once Upon a Time
Visita guidata Palazzo Moroni, Via Porta Dipinta 12, Bergamo
(su prenotazione: associazione@theblank.it, tel. 035 19903477)
h. 10.00 - 12.00
Biblioteca Angelo Mai, Piazza Vecchia, Bergamo
10.00 e 11.00 visite guidate
(su prenotazione: associazione@theblank.it, tel. 035 19903477)
h. 11.00 - 12.30
S. Rocco, Piazza Mercato delle Scarpe, Bergamo
CONTEMPORARY LOCUS 6. Margherita Moscardini, Jo Thomas
a cura di Paola Tognon
Inaugurazione
h. 11.00 - 13.00
BACO - Palazzo della Misericordia, Via Arena 9, Bergamo
Annika Kahrs. Playing to the birds
Sara Benaglia. Running reverse. Inaugurazione
Le regard se fait lieu. Enrico De Pascale e Mauro Zanchi presentano il catalogo di Domenico Pievani
Ogni cosa a suo tempo. Presentazione del catalogo e ri-allestimento della mostra
a cura di Stefano Raimondi e Mauro Zanchi
Collettivo dyzerotre. POST FATA RESURGO. Performance
h. 14.30 – 20.30
Credito Bergamasco, Palazzo Creberg, Largo Porta Nuova 2, Bergamo
Italiani a Parigi. Da Severini a Savinio, da de Chirico a Campigli
Renato Birolli, Giovanni Boldini, Anselmo Bucci, Massimo Campigli, Giorgio de Chirico, Filippo de Pisis, Carlo
Levi, Alberto Magnelli, Francesco Menzio, Amedeo Modigliani, René Paresce, Fausto Pirandello, Enrico
Prampolini, Gino Rossi, Alberto Savinio, Gino Severini, Ardengo Soffici, Mario Tozzi, Federico Zandomeneghi.
Sabato 14.30 – 20.30 - Visite guidate gratuite
Domenica 10.30 – 19.30 - Visite guidate gratuite
René Paresce. Un italiano a Parigi
28 opere tratte dalla collezione del Banco Popolare
Sabato 14.30 - 20.30. Visite guidate gratuite
Domenica 10.30 - 19.30. Visite guidate gratuite
h. 14.30-16.30
The Blank Open Factory
Studio Temp - Dal 1923 al 2050, Via Locatelli 62, Bergamo
h. 14.00 – 16.00
The Blank Open Factory
Multiconsult - Dalla strategia al progetto, Via Locatelli 31, Bergamo
h. 15.00 - 17.00
Residenza Casarotto, Via Frizzoni 5, Albegno di Treviolo
Matthew Attard. We are all posers
Preview
h. 16.00 – 17.00
Museo Storico di Bergamo - Fondazione Bergamo nella Storia, Convento di San Francesco, Piazza Mercato del
Fieno 6a, Bergamo
Enrico Prometti. Dal mito dalla storia dalla strada
Visita guidata
(su prenotazione: info@bergamoestoria.it, tel. 035 247116)
h. 16.00 – 18.00
Walk with the artist
Silvia Giambrone. Vice Veritatis
A cura dell’Associazione 22:37
(partecipazione gratuita, su prenotazione: news22e37@gmail.com, tel. 3347458490. Info su
27/4/2014 ARTDATE 2014 - Dialogo nel Tempo
http://www.murmurofart.com/testo-2.asp?Progr=18256 5/6
(partecipazione gratuita, su prenotazione: news22e37@gmail.com, tel. 3347458490. Info su
walkwiththeartist.wordpress.com)
h. 16.00 – 18.00
Sala Galmozzi, Via Tasso 4, Bergamo
L'humour le ombre proiettate, testo di Yves Bonnefoy, incisioni di Maura Cantamessa, introduzione di Fabio
Scotto
Presentazione del libro d'artista con interventi di Fabio Scotto, Enrico De Pascale e Maura Cantamessa
h. 18.00 – 21.00
ELLENI, Via Broseta 37, Bergamo
Mario Cresci. WELCOME BACK SIGNOR CONTE!
Inaugurazione
h. 18.00 – 21.00
VIAMORONISEDICI SPAZIOARTE, Via Moroni 16, Bergamo
Valerio Ambiveri. a e u o i euòi. A(mbiveri)
h. 18.00 – 21.00
STUDIO VANNA CASATI, Via Borgo Palazzo 42, Bergamo
Uno sguardo al passato con il linguaggio dell'oggi. Alessandra Baldoni, Lino Invernizzi, Rosa Velasco
Inaugurazione
h. 14.00 – 19.00
THOMAS BRAMBILLA, Via Casalino 25, Bergamo
Erik Saglia. SNIFFINGLUE
h. 21.00 – 24.00
GALLERIA MARELIA, Via Torretta 4, Bergamo
FuturoAnteriore. Marco Manzoni, Elena Tortia
a cura di Paolo Plebani e Paola Silvia Ubiali
Inaugurazione
h. 18.30 – 22.00
STUDIO D’ARTE FIORETTI, presso IKONOS, via C.A. Dalla Chiesa 10, Treviolo
ARTE, MUSICA E MOTORI GIOIE E DOLORI. Andy, Ben Vautier, Massimo Caccia, Niki Cooper, Spaghetti pop
a cura di Marco Fioretti con il critico Igor Zanti e Edizioni Ikonos
Inaugurazione
h. 18.00 – 22.00
TRIANGOLOARTE, Via Palma il Vecchio 18/e, Bergamo
Gaetano Orazio. Omaggio a J.F.Millet: Elemento Germinante
A cura di Paolo Bosc
Inaugurazione
h. 20.00 – 24.00
GAMeC – GALLERIA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA, Via San Tomaso 53, Bergamo
20.30 e 21.30 visite guidate gratuite alle mostre in occasione della Notte Europea dei Musei.
(su prenotazione: visiteguidate@gamec.it, tel. 035 270272 int. 408)
h. 21.00 – 24.00
upper Lab, Via Pescaria 1, Bergamo
Matteo Maino. Cinque nanosecondi fa
A cura di upper Art
Inagurazione
Domenica 18 maggio
h. 10.00 - 12.00
A spasso nella storia dell’arte tra XVI e il XXI secolo: visita a una collezione d’artista
Collezione privata, Bergamo
(su prenotazione: associazione@theblank.it, tel. 035 19903477)
h. 10.00–12.00
Studio visit
Virgilio Fidanza, Via Spiazzi 6, Albino
h. 10.00 – 12.00
Walking Talking Studio Visit
Matteo Rubbi, Via Colombo 4, Albano Sant’Alessandro
h. 10.00 ritrovo e partenza del percorso
h. 11.30 – 13.00
The Blank Once Upon a Time
Visita guidata ad Albino e dintorni
11.30 ritrovo e partenza della visita presso S.M. Assunta, Vall’Alta (parcheggio via Monte Grappa), a seguire S.
Barbara Bondo Petello (parcheggio via Crespi) e S. Giuliano, Albino (parcheggio piazzale Pio la Torre)
(su prenotazione: associazione@theblank.it, 035 19903477)
h. 11.00 – 13.00
Baleri Abitare, Via Alessandro Volta 2/4, Albino
Clara Luiselli. Tra
a cura di Mauro Zanchi
Inaugurazione
h. 13.00 – 15.00
The Blank Kitchen, The Blank Residency, Via Quarenghi 50, Bergamo
A pranzo dagli artisti. Giulia Cenci, Ian Kaesbach, Christian Fogarolli
27/4/2014 ARTDATE 2014 - Dialogo nel Tempo
http://www.murmurofart.com/testo-2.asp?Progr=18256 6/6
A pranzo dagli artisti. Giulia Cenci, Ian Kaesbach, Christian Fogarolli
(su prenotazione - al costo di 15 €: associazione@theblank.it, 035 19903477)
Conversation 1 | Meeting Giulia Cenci. Presentazione del volume a cura di Claudia Santeroni.
h. 13.00 – 15.00
The Blank Project Proposal Residency, II edizione, The Blank Residency, Via Quarenghi 50, Bergamo
Christian Fogarolli, Jan Kaesbach - Open studio
h. 15.00 – 17.00
Studio visit e presentazione di nuovi lavori
Marco Grimaldi, Via Cervino angolo via Gran S. Bernardo 2, Seriate
h. 15.30 – 17.30
GAMeC – GALLERIA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA, Via San Tomaso 53, Bergamo
Tutti giù per terra
Laboratorio per bambini dai 5 agli 11 anni
(su prenotazione: visiteguidate@gamec.it, tel. 035 270272 int. 408)
h. 16.00 – 18.00
Walk with the artist
Borders.de & Bernardo Giorgi. in between
A cura dell’Associazione 22:37
(partecipazione gratuita, su prenotazione: news22e37@gmail.com, tel. 334.7458490. Info su
walkwiththeartist.wordpress.com)
h. 16.30 – 18.00
Complesso "Promessi Sposi" - Via Promessi Sposi, Bergamo
Andrea Mastrovito. Neverending End - 100 Last Pages
Opera permanente vincitrice del concorso Qui l'arte è di casa
Visita guidata a cura di The Blank
h. 17.00 - 19.00
Parco 8 Marzo, Via Leopardi, Bergamo
Lighting Moods – Atmosfere di luce. Installazioni nel parco
a cura di sybin - Susanna Bianchini
h. 19.00 – 24.00
Museo Storico di Bergamo - Fondazione Bergamo nella Storia, Sala Capitolare, Convento di San Francesco,
Piazza Mercato del Fieno 6 a, Bergamo
Proiezione a cura di Bergamo Film Meeting
h. 19.00 – 24.00
Museo Storico di Bergamo - Fondazione Bergamo nella Storia, Chiostro, Convento di San Francesco, Piazza
Mercato del Fieno 6a, Bergamo
20.00 – 21.00 TrainDogs. La linea dell'orizzonte
Spettacolo di racconti e musica
h. 21.30
Festa ARTDATE
Luigi Presicce. Respiro ultimo con Legno a lato diritto e gallo a lato manco
Performance
Letizia F errari
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28/4/2014 ARTDATE 2014 - Bergamo Avvenimenti
http://www.bergamoavvenimenti.it/calendario/event/4129/ARTDATE-2014/ 1/3
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15 maggio 2014 | 18 maggio 2014 | Bergamo
ARTDATE 2014
The Blank organizza la quarta edizione di “ARTDATE 2014 – Dialogo nel tempo”, appuntamento imperdibile per chi ama l'arte.
Si terranno oltre 60 eventi, tra cui studio visit, inaugurazioni, visite ad aziende artistiche e a luoghi storici di Bergamo, aperture
straordinarie di musei, gallerie, fondazioni e collezioni private, eccezionalmente accessibili al pubblico.
artdate artdate 2014 arte arte antica arte contemporanea bergamo cultura eventi a bergamo gallerie musei ospiti visite
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28/4/2014 ARTDATE 2014 - Bergamo Avvenimenti
http://www.bergamoavvenimenti.it/calendario/event/4129/ARTDATE-2014/ 2/3
Informazioni
Inizio: 15 Mag, 08:00
Fine: 18 Mag, 23:59
Per la città
associazione@theblank.it
http://www.theblank.it/
Evento segnalato da:
Bergamo Avvenimenti
Rivista mensile sugli eventi di città e provincia. Seguici e commenta i tuoi eventi preferiti!
http://www.bergamoavvenimenti.it/
Tel. 035.358853
Map data ©2014 Google
28/4/2014 ARTDATE 2014 DIALOGO NEL TEMPO 15-18 MAGGIO | Bergamo - EventViva
https://eventviva.com/event/1492352137660241 1/16
ARTDATE 2014 DIALOGO NEL TEMPO 15-18
MAGGIO
 Thu, 15 May 2014, 12:00 am to Thu, 15 May 2014, 12:00 am
 ​The Blank: Bergamo Modern and Contemporary Art, Via Quarenghi 50, Bergamo,
Lombardy, italy
 Details of organizer
ARTDATE 2014 - Dialogo nel Tempo
15 ‐ 16 ‐ 17 ‐ 18 maggio 2014
The Blank organizza ARTDATE 2014 - Dialogo nel Tempo, appuntamento con l’arte contemporanea a
Bergamo.
Giunta alla sua quarta edizione, ARTDATE si conferma un’occasione unica per scoprire la città di
Bergamo e il suo territorio attraverso l’arte contemporanea.
The Blank dedica l’edizione di ARTDATE 2014 - Dialogo nel tempo al rapporto tra arte
contemporanea e arte antica, come omaggio alla futura riapertura dell’Accademia Carrara di
Bergamo.
STUDIO VISIT: apertura al pubblico di alcuni tra i più significativi studi d’artista in città
THE BLANK OPEN FACTORY: visite guidate presso aziende che operano nella lavorazione dei
materiali per l’arte, studi di grafica e di comunicazione per la cultura
THE BLANK ONCE UPON A TIME: aperture straordinarie dei luoghi storici simbolo dell’arte lombarda
THE BLANK RESIDENCY: la II edizione del progetto di residenza internazionale d’artista presso la
Residenza di The Blank
THE BLANK KITCHEN: a pranzo con l’artista
FESTA FINALE ARTDATE: performance di Luigi Presicce - Respiro ultimo con Legno a lato diritto e
gallo a lato manco
A partire da giovedì 15 e fino a domenica 18 maggio 2014, grazie ad ARTDATE 2014 - Dialogo nel
tempo sarà possibile visitare musei, istituzioni, gallerie che animeranno la città con inaugurazioni,
performance, visite guidate e concerti, testimoniando ancora una volta il successo di ARTDATE nel
panorama culturale di Bergamo e non solo.
Oltre 60 eventi, tra studio visit, residenza d’artista, inaugurazioni e aperture straordinarie di musei,
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  • 2. INDICE Mensili e periodici Principali testate pag. 2 Il giornale dell’Arte – Vedere in Lombardia ArteCultura Arte Settimanali Principali testate pag. 8 BergamoSette Il Sole 24 Ore - Domenica La Repubblica – Tutto Milano Il Popolo Cattolico L’inserto – Eco di Bergamo Quotidiani Principali testate pag. 17 Corriere della Sera – ed. Bergamo Eco di Bergamo Il Giorno Web pag. 42 Bergamo News L’Eco di Bergamo.it Corriere della Sera ed. Bergamo.it Corriere della Sera – IO Donna.it Il Giornale dell’Arte Artribune Art Economy 24 – Il Sole 24 ore Artslife Exibart ATP Diary Murmur of Art Freenewspos MAM – Multimedia Art Magazine My TemplArt Magazine IlPensieroArtistico Bebeap Undo.net Cerchio Magazine OK Arte Bolognainforma
  • 3. GDA Press Ordine degli Architetti di Bergamo Accademia Santa Giulia - Brescia Comune di Bergamo Comune di Bergamo – Politiche Giovanili IstruzioneLombardia.gov Santalessandro Fondazione Bergamo Cinemaitaliano Treviglio.tv ProLocoTreviglio.it BergamoAvvenimenti.it AccademiaSantaGiulia.it Reti TV pag. 225 Bergamo TV Treviglio TV
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  • 7. 5 / 7 Data Pagina Foglio 07-2014 27/30 Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. 102214 Trimestrale Codiceabbonamento:
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  • 9. 2 / 5 Data Pagina Foglio 06-2014 173/78 Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. 102214 Mensile Codiceabbonamento:
  • 11. 15/6/2014 BERGAMO: The BlankKitchen, cena con Salvatore Arancio http://www.bergamosette.it/notizie/cultura/bergamo-the-blank-kitchen-cena-con-salvatore-arancio-3273872.html 2/6 ALTRI SPORT SCUOLA GO TURISMO GOSSIP BERGAMO The Blank Kitchen, cena con Salvatore Arancio Con la cultura si mangia. Anzi, si pasteggia parlando direttamente con chi fa della creazione il proprio pane quotidiano. Mercoledì 26 marzo alle ore 20.00, presso la residenza dell’associazione culturale The Blank, nuovo appuntamento con The Blank Kitchen: a cena dall’artista. Il progetto accoglie per la stagione in corso artisti italiani che vivono e lavorano all’estero. L’ospite di turno è Salvatore Arancio, nato a Catania ma residente a Londra. Il suo principale interesse risiede nel potenziale delle immagini. Partendo dal loro significato letterale, l’artista crea nuove giustapposizioni raggiungendo così, nelle sue opere, risultati evocativi e a tratti inquietanti. Lavora con una vasta gamma di supporti, come foto-incisioni, scultura, collage, animazioni e video, guardando alla natura e alla scienza come fonte di ispirazione: i suoi paesaggi contengono un senso sia di familiare sia di ignoto, caratteristica che esalta la loro lettura in chiave simbolica. Dove: associazione The Blank in via Quarenghi, 50 Quando: il 26 marzo 2014 alle 20:00 Autore:cfb Pubblicato il: 26 Marzo 2014 © RIPRODUZIONE RISERVATA Ti potrebbero interessare anche: Belgioioso: Officinalia Torna a Belgioioso la mostra mercato della alimentazione biologica e dell​ecologia domestica Belgioioso: Al Castello di Belgioioso è il week-end di Officinalia Carrara nel cuore della città RHO:Colore alle pareti: ogni stato d'animo ha la propria tinta Arancio antidepressivo, verde aiuta la concentrazione, blu ovvero pace, rosso rivit... RHO: Agrumi: giunti in Europa grazie ad Alessandro Magno Notizie del limone risalgono invece alla Roma antica, del primo secolo a.C. Si parla di: Salvatore Arancio Commenti Hai a disposizione 2500 caratteri Ne stai uililizzando 20 ShareShareShareShare
  • 12. 1 Data Pagina Foglio 10-05-2014 3 Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. 102214 Settimanale Codiceabbonamento:
  • 13. 1 Data Pagina Foglio 11-05-2014 4 Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. 102214 Settimanale Codiceabbonamento:
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  • 15. |   COS'È INETWEEK?    |   MIGLIORA INETWEEK Cerca...     PROVALO GRATIS  ABBONATI SUBITO  HOME  NERA  CRONACA  POLITICA  SPORT  SCUOLA  GOSSIP  BERGAMO  Art Date, le giornate dell'arte  contemporanea   Per commentare devi essere loggato.  The Blank organizza «Artdate 2014 ­ Dialogo nel Tempo»,  appuntamento con l’arte contemporanea a Bergamo. A partire da  giovedì 15 e fino a domenica 18 maggio sarà possibile visitare musei,  istituzioni, gallerie che animeranno la città. Oltre 60 eventi, tra  studio visit, residenza d’artista, inaugurazioni e aperture  straordinarie di musei, gallerie, fondazioni e project spaces del  territorio, collezioni private eccezionalmente aperte al pubblico.  Infine, novità di quest’anno, visite guidate ad aziende che operano nell’ambito dei materiali  artistici (cava di marmo di Zandobbio, azienda Freri e Brignoli, Multiconsult e Studio Temp) e  itinerari nei luoghi storici della città e non solo (Palazzo Moroni in Città Alta e alcune delle più  importanti chiese di Albino), sulle orme dei più grandi artisti bergamaschi di ieri e di oggi.  Programma completo su www.theblank.it. Quando: dal 15 maggio 2014 al 18 maggio 2014   Autore: cfb  Pubblicato il:  14 Maggio 2014  ©  RIPRODUZIONE RISERVATA  Commenti  Viste   Consigliate   Persone   (iN) Evidenza  Iscriviti alla nostra Newsletter  (iN)Anteprima(iN)Omaggio  Indirizzo E­mail:     Iscriviti subito Ho capito ed accetto che registrandomi a questo  servizio acconsento al trattamento dei miei dati  personali e condivido la Privacy Policy di questo sito.  Tipologie News PROVINCE  TESTATE  SPECIALI ﴾IN﴿ETWORK  ABBONAMENTI  RSS  CHI SIAMO  LOG­IN      Comune   1 Data Pagina Foglio 14-05-2014 Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. 102214Codiceabbonamento:
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  • 41. 1 Data Pagina Foglio 13-05-2014 51 Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. 102214 Quotidiano Codiceabbonamento:
  • 61. 15/6/2014 Mladen Miljanovic The BlankBergamo http://www.undo.net/it/evento/168876 1/2 TH E B LA NK B e rga m o v ia Qua re nghi, 50 035 19903477 W EB - EM A IL - LINEA DIRETTA M LA DEN M ILJ A NOV IC da l 23/ 11/ 2013 a l 23/ 11/ 2013 ore 20 SEGNA LA TO DA Letizia Ferrari A P P ROF ONDIM ENTI Mladen Miljanovic Stefano Raimondi Maria Zanc hi 23/11/2013 Mladen Miljanovic THE B LA N K , B E R GA M O C O M U NI C AT O ST AM P A La residenza dell’associazione culturale The Blank, con sede a Bergamo in via Quarenghi 50, ospiterà sabato 23 novembre dalle ore 20.00 un importante artista internazionale. All’interno del progetto The Blank Kitchen, ideato da Stefano Raimondi e curato in questa occasione da Maria Zanchi, l’artista cucinerà un menu speciale ideato appositamente per gli ospiti, raccontando durante la serata la sua pratica artistica. Questo settimo appuntamento vede la partecipazione di Mladen Miljanović, artista nato nel 1981 a Zenica e rappresentante della sua nazione alla 55° Biennale di Venezia con "The Garden of Delights”. L’opera, che sancisce dopo ben dieci anni il ritorno della Bosnia Erzegovina all’Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia, è incentrata “sui sogni personali ed i piaceri individuali, e quando questi piaceri divengono un assurdo, una discordia collettiva”. Miljanović colleziona così, in questo come in gran parte dei suoi lavori, una serie di immagini basate sull’esperienza biografica, caratterizzate da un forte legame con le sue origini balcaniche, riflettendo su quali siano le “delizie” del nostro presente, sull’estetica nell’arte e nella società, sul pluralismo delle idee e la pluralità di visioni differenti, all’interno del dialogo tra popoli diversi. Quest’ultimo aspetto è stato trattato con particolare attenzione nella sua partecipazione alla mostra curata da Francesco Bonami e Emanuela Mazzonis "The sea is my land. Artisti dal Mediterraneo", tenutasi il 4 luglio scorso al MAXXI di Roma. Mladen Miljanovic frequenta, dopo il liceo, la Reserve Officer School dove consegue il grado di sergente; al termine dell’esperienza militare si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Banja Luka, dove diventerà professore, e che lo porterà nel 2007 a vincere il premio ZVONO come miglior giovane artista bosniaco. Il suo percorso artistico tocca in modo particolare le tematiche della guerra, della povertà, dell’isolamento del suo paese d’origine, nonché la rigida educazione ricevuta alla scuola militare. Tra le sue mostre personali si contano, oltre alla partecipazione alla 55 Biennale di Venezia con “The Garden of Delights”, il lavoro "Good Night - State of Body” presentato nel 2013 alla MC gallery di New York, “Sarajevo Service“ alla Galleria Nazionale della Bosnia- Erzegovina di Sarajevo nel 2010 e “Kill”, un lavoro nello spazio pubblico di Parigi a Le mur Saint Martin. Tra le collettive, sono da ricordare nel 2010 “Condensations of the Social” allo Smack Mellon di New York, nel 2009 “Henkel Art.Award” al Mumok di Vienna e “Busan video”, la mostra internazionale di video-art a Busan (Corea del Sud). The Blank Kitchen nasce con il desiderio di ospitare nella città di Bergamo alcuni dei più interessanti artisti emergenti del panorama internazionale, per farli entrare in relazione con gli appassionati d’arte, i curiosi o più semplicemente gli amanti della cucina, attraverso uno strumento trasversale e unificante come quello del cibo. L’obiettivo è quello di annullare la distanza che le persone immaginano esserci tra artista e pubblico, proiettando all’estero, anche a supporto di Bergamo Capitale Europea della Cultura 2019, l’immagine di una città ricca di connessioni e scambi. L’atto del cucinare è una delle modalità più dirette e semplici per rompere le barriere: mettendo l’artista al servizio dei suoi ospiti sarà ancora più interessante creare una conversazione e approfondire il suo lavoro. Le cene sono su prenotazione, riservate a un massimo di venti persone e hanno un costo di 20,00 Euro. L’artista presenterà il suo lavoro e converserà in inglese, è quindi consigliata una conoscenza di base della lingua. W W W .T U T T OCI T T A .I T ©2 0 1 3 N OKI A The Blank Kitchen. La residenza dell'associazione culturale The Blank ospita all'interno del progetto The Blank Kitchen l'artista che cucinera' un menu speciale ideato appositamente per gli ospiti, raccontando durante la serata la sua pratica artistica.
  • 62. 15/6/2014 More than one can take The BlankBergamo http://www.undo.net/it/mostra/169613 1/1 TH E B LA NK B e rga m o v ia Qua re nghi, 50 035 19903477 W EB - EM A IL - LINEA DIRETTA M ORE TH A N ONE CA N TA KE da l 7/ 12/ 2013 a l 21/ 12/ 2013 mar-ven 9-13 SEGNA LA TO DA Letizia Ferrari A P P ROF ONDIM ENTI Alis / Filliol Franc esc o Arena Ric c ardo Beretta Mario Cresc i Cec ile B. Evans Andrea Mastrovito Alessandro Verdi Davide Allieri Filippo Berta Simone Berti Mariella Bettinesc hi Davide Casari Emma Cic eri Cuoghi Corsello Mario Cresc i Giovanni De Lazzari Ettore Favini Arianna Ferrari Ferdinando Ferrario Ferrario Freres Pasquale Gadaleta Osc ar Giac onia Marc o Grimaldi Miguel Guzman Pastor Adelita Husni- Bey Alex Martinis Roe Andrea Mastrovito Franc esc o Pedrini Alexandros Pissorious Grayson Revoir Andrea Romano Giuseppe Stampone Maria Franc esc a T assi Gian Maria T osatti 7/12/2013 More than one can take THE B LA N K , B E R GA M O C O M U NI C AT O ST AM P A The Blank Benefit The Blank è felice di presentare il lavoro di artisti italiani e internazionali che hanno donato le loro opere con la finalità di raccogliere i fondi necessari per sostenere le attività dell’associazione. The Blank Contemporary Art è un’associazione culturale senza scopo di lucro nata nel 2010 con l’obiettivo di diffondere e ampliare la passione e la curiosità verso l’arte contemporanea. The Blank ha sviluppato in poco tempo numerosi progetti, da Artdate, ad Artpassport, o ancora The Blank Kitchen, e si è impegnata per riunire in un’unica rete le principali istituzioni pubbliche e private della città di Bergamo. Dal 2011 è inoltre attivo il progetto The Blank Residency, che prevede la partecipazione di artisti italiani ed internazionali accolti nella residenza di via Quarenghi 50, dove hanno la possibilità di soggiornare per instaurare relazioni e scambi con il territorio e le sue istituzioni culturali. Per sostenere le iniziative dell’associazione, The Blank ha creato The Blank Benefit. More than one can take, un appuntamento/mostra annuale che si svolge grazie alla generosità degli artisti che hanno collaborato e che partecipano alle iniziative di The Blank: le opere che gli artisti hanno deciso di donare saranno acquistabili dal pubblico, per raccogliere fondi necessari a supporto dell'associazione. Per l’occasione saranno presentati i lavori di alcuni artisti del territorio di Bergamo e del panorama nazionale ed internazionale, riassumendo così l’essenza dell’associazione come network. Tra gli artisti che partecipano all’iniziativa: Alis/Filliol, Davide Allieri, Francesco Arena, Riccardo Beretta, Filippo Berta, Simone Berti, Mariella Bettineschi, Davide Casari, Emma Ciceri, Cuoghi Corsello, Mario Cresci, Giovanni De Lazzari, Cècile B. Evans, Ettore Favini, Arianna Ferrari, Ferdinando Ferrario/Ferrario Freres, Pasquale Gadaleta, Oscar Giaconia, Marco Grimaldi, Miguel Guzmán Pastor, Adelita Husni-Bey, Alex Martinis Roe, Andrea Mastrovito, Francesco Pedrini, Alexandros Pissorious, Grayson Revoir, Andrea Romano, Giuseppe Stampone, Maria Francesca Tassi, Gian Maria Tosatti, Alessandro Verdi. “More than one can take” vuole rimandare al concetto di valore totale di un’opera d’arte, che comprendendo un insieme di significati estetici, umani e culturali, va ben oltre la mera accezione economica. Inaugurazione sabato 7 Dicembre 2013 ore 18 The Blank via Quarenghi 50, Bergamo Dal martedì al venerdì ore 9 - 13, gli altri giorni su appuntamento W W W .T U T T OCI T T A .I T ©2 0 1 3 N OKI A The Blank Benefit: artisti italiani e internazionali hanno donato le loro opere con la finalita' di raccogliere i fondi necessari per sostenere l'attivita' dell'associazione The Blank.
  • 71. 15/6/2014 Interview with Mladen Miljanovic / The BlankKitchen | Art * Texts * Pics http://atpdiary.com/exhibit/mladen-miljanovic/ 1/7 Interview with Mladen Miljanovic / The Blank Kitchen I n t e rv i e w w i t h Ml a d e n Mi l j a n o v i c / T h e B l a n k Ki t c h e n
  • 72. 15/6/2014 Interview with Mladen Miljanovic / The BlankKitchen | Art * Texts * Pics http://atpdiary.com/exhibit/mladen-miljanovic/ 2/7 MLA D EN MI LJ A N O V I C T H E G A R D EN O F D ELI G H T S D ET A I L EN G R A V ED D R A W I N G O N G R A N I T E 20 1 3 P H O T O D R A G O V EJ N O V I C CO U R T ESY BY A R T I ST (Scroll down for the English version) Testo e intervista di Valentina Gervasoni Uno shot di rakija in mano in attesa di cuocere i ćevapčići, il piatto forte della cena affinché possa esser servito ben caldo. Il chiacchiericcio degli ospiti della serata – che aspettano curiosi lo chef del mese e la fetta di Bosnia che ha scelto di portare in tavola – popola le stanze della residenza di The Blank facendo aumentare l’agitazione e l’emozione del nostro che confessa come discorsi e congratulazioni durante gli opening non fanno per lui. Mladen Miljanovic racconta di come preferisce nascondersi dietro a performance inaugurali. È stato così anche a giugno, alla Biennale di Venezia, durante l’inaugurazione del padiglione della Bosnia e Herzegovina The Garden of Delights dove, per circa due ore, si è nascosto sotto il peso dei desideri, ovvero dietro una lastra di granito, sperando che i più desistessero. Ma l’insolita “performance” ai fornelli si sta per concludere e la serata avere inizio. The Blank Kitchen ospita nella città di Bergamo alcuni dei più interessanti artisti emergenti del panorama internazionale, facendoli entrare in relazione con gli appassionati d’arte e i curiosi attraverso uno strumento trasversale e unificante come quello del cibo e della cucina. Un’intervista per conoscere meglio Mladen: Valentina Gervasoni: Come ricordi la Bosnia Herzegovina di vent’anni fa? Mladen Miljanovic: A quel tempo avevo 12 anni e da allora fino a oggi è stato un periodo molto S i t e : h t t p ://w w w .m l a de n m i l j a n o v i c .c o m /
  • 73. 15/6/2014 Interview with Mladen Miljanovic / The BlankKitchen | Art * Texts * Pics http://atpdiary.com/exhibit/mladen-miljanovic/ 3/7 turbolento e di difficili cambiamenti per la Bosnia Herzegovina e la sua società. Vent’anni fa, il periodo peggiore della guerra è coinciso con il periodo della mia infanzia, affrontato con tutte le difficoltà dell’andare alla scuola elementare, del perdere membri di mezza famiglia in guerra, del camminare otto chilometri in una direzione per arrivare a scuola e lavorare con mio nonno nei campi per sfamare tre famiglie. Ma, tutto sommato, quel periodo per me è ancora il migliore da cui attingere conoscenza e senso di responsabilità verso gli altri, per apprezzare i valori della vita e della famiglia. Questo è stato il punto più buio in tutta la storia della Bosnia Herzegovina di sempre, credo. Chris Jenks afferma che è la cultura che ci definisce dalla nostra stessa nascita, il che significa che il carattere specifico di una comunità forma ognuno di noi e come si cresce. Un modo per interpretare o estendere la sua idea è dire che non tutto è possibile in qualsiasi luogo e non tutto è possibile in qualsiasi momento. Così, il mio esser cresciuto durante la guerra si riflette chiaramente nella maggior parte dei miei primi lavori; tuttavia, queste opere mostrano una tendenza a sublimare i ricordi attraverso l’arte, nonostante la loro qualità riflessiva. Christa Wolf ha scritto nelle sue memorie che è più facile romanzare il passato piuttosto che ricordarlo, e considerando questo atteggiamento, le mie aspirazioni artistiche sono state quella di cercare, di partecipare alla creazione di una nuova realtà che non cancella il passato , ma piuttosto lo ricicla. V.G.: Cosa ti ha dato la pratica dell’insegnamento più dell’esperienza artistica? M.M.: L’aspetto didattico è qualcosa che gioca un ruolo molto importante non solo a livello artistico, ma anche nella mia vita. Posso dire che i migliori insegnanti sono quelli che al momento della didattica imparano a loro volta. Non molto tempo fa ero studente e ora con questi ricordi ancora freschi sto cercando di non creare distanza tra loro e me, siamo insieme nel creare uno spazio di lavoro sulle idee in cui mostro loro gli strumenti per svilupparle e realizzarle. È molto prezioso e responsabile poter guardare come i giovani studenti/artisti si sviluppano e come plasmano la scena dell’arte e della cultura nelle loro società. V.G.: Quale opera d’arte avresti voluto realizzare? M.M.:Non ho mai avuto pensieri in tale proposito ma se potessi scegliere artisti di cui mi sarebbe piaciuto avere la coscienza nella creazione di un lavoro sarebbero Marcel Duchamp e Joseph Beuys. Sarebbe interessante incrociare questi diversi approcci uno basato sul modo di avvicinarsi all’arte proprio dell’avanguardia che sposta i confini dell’arte verso nuove aree, e un altro esperto, consapevole della vita e della sua trasformazione in arte e viceversa . V.G.: In che modo la storia sarà raccontata in futuro? M.M.: Per immagini, questo è sicuro! In realtà, ogni immagine è fatta di storia già nel momento successivo alla sua creazione. Siamo testimoni di come oggigiorno la società stia mutando la quotidiana forma d’iscrizione dal testo all’immagine. Ciò significa che duecento anni fa il testo aveva il ruolo principe nel documentare la vita e ciò che chiamiamo zeitgeist (spirito del tempo), e che in quel momento le persone durante la lettura di testi immaginavano per immagini. Oggi leggiamo immagini che di continuo creano testo che è l’opposto a quanto accadeva prima. Ciò significa che oggi, e in futuro, la storia verrà raccontata da immagini e dal loro potere. La responsabilità dell’artista sta, infatti, nell’avere la legittimazione a usare quel potere; in realtà chiunque abbia il permesso di rivolgere/presentare immagini in pubblico detiene questo potere. Rappresentare le immagini pubblicamente significa affrontare il potere di qualcuno e formare un potere che poi è o potrebbe
  • 74. 15/6/2014 Interview with Mladen Miljanovic / The BlankKitchen | Art * Texts * Pics http://atpdiary.com/exhibit/mladen-miljanovic/ 4/7 esser letto come un fatto storico. V.G.: L’ arte apre conflitti? M.M.: L’arte è il puro prodotto di un conflitto! L’arte è un prodotto formale del nostro conflitto interiore o il prodotto di conflitti del nostro immaginario interiore nel momento in cui si scontra con la realtà. Noi siamo i nostri peggiori nemici; quando vinciamo noi stessi, vinceremo la guerra. Questo tipo di atteggiamento può sembrare troppo brusco o può sembrare mutuato da un gergo politico, ma è indice della maturità spirituale e intellettuale di una persona. Il linguaggio dell’espressione artistica può essere una simulazione, ma ciò che appartiene a un’opera d’arte non è certamente un mondo inesistente perché l’arte è espressione della consapevolezza del mondo. È impossibile separare la consapevolezza della verità dal mondo dall’arte; secondo Ješa Denegri l’arte di oggi è l’impatto totale dell’arte del passato. Devo dire anche che chiudiamo un occhio sulla verità, e per la maggior parte, l’impegno artistico presente è un confronto con quest’ultima. Solo in questo modo possiamo prevenire la guerra: se sappiamo come fare la guerra attraverso l’arte. È possibile cambiare coscienza sociale su scala più ampia con l’aiuto dell’arte. Sfatiamo questo mito sull’arte. L’arte non esiste, è solo una scusa. Dovremmo iniziare la guerra delle idee in noi stessi: è così che vorrei affrontare la guerra dell’arte: portando la guerra fuori per essere tranquillo all’interno. V.G.: E la cucina, con il suo essere insieme di varie influenze culturali, appiana i conflitti? A tal proposito, cosa pensi del progetto The Blank Kitchen? Penso che questa idea di invitare gli artisti a cucinare per gli altri, possa sembrare non chiara o abituale per qualcuno che non vede la connessione tra cibo e cultura. In realtà, la base di entrambi gli elementi è l’agricoltura. In entrambi produrre significa prendersi cura di qualcosa e di qualcuno. Dall’altro lato c’è l’aspetto più importante di The Blank Kitchen: quello della socializzazione e del diffondere la conoscenza dell’arte attraverso il consumo di un cibo. Ricerche di psicologia elementare hanno dimostrato che le persone sono più emotivamente e intellettualmente aperte a ciò che le circonda e agli altri in momenti in cui stanno consumando del cibo. Perché aprire il nostro corpo nell’accettare del cibo equivale inconsciamente all’aprire le nostre emozioni e stati d’animo agli altri. Per questo motivo questo happening tra cibo e arte è un approccio unico e sono stato entusiasta di accettare questa esperienza. Dall’altro lato, le differenze manifestate attraverso la pratica artistica di artisti provenienti da diverse culture può essere visibile anche nel portare gli spettatori, in questo caso i consumatori, a una visione delle differenze proprie della cultura alimentare.
  • 75. 15/6/2014 Interview with Mladen Miljanovic / The BlankKitchen | Art * Texts * Pics http://atpdiary.com/exhibit/mladen-miljanovic/ 5/7 MLA D EN MI LJ A N O V I C T H E SW EET SI MP H O N Y O F A BSU R D I T Y 20 1 3 P H O T O D R A G O V EJ N O V I C – CO U R T ESY BY A R T I ST CO P I A Interview with Mladen Miljanovic V.G.: How do you remind Bosnia and Herzegovina of 20 years ago? M.M: At that time I had 12, and period from that time till now is one very turbulent and difficult period of changes for Bosnia and Herzegovina and its society. 20 years ago when was the worst period of war and period of my childhood which was faced with all its difficulties of going to the elementary school, lost of half family members in war, walking 8km to school in one direction and working with grandfather in agriculture to feed three families. All in all, that period for me is still period of getting knowledge and feeling of responsibility for others, appreciation of values of life and family. That was the most darkness spot in whole history of Bosnia and Herzegovina ever I think. Chris Jenks says it is culture that defines us from our very birth, which means the specific character of a community shapes each one of us as we grow up. One way to interpret or expand on his idea is to say that not everything is possible at any place and not everything is possible at any time. Thus, my growing up during the war is clearly reflected in most of my early works; nevertheless, these works show a tendency to sublimate memories through art, in spite of their reflective quality. Christa Wolf wrote in her memoirs that it is easier to fictionalise a past than to remember it, and in view of this attitude, my artistic aspirations have been to try and participate in the creation of a new reality which does not erase the past, but rather recycles it. What has given you the teaching practice more than artistic experience? The teaching aspect is something that play very important role not only in my art but as well in my life. I can say that best teachers are those who at time of teaching are being teached too. Not so long ago I was student and now with these fresh memories of that I’m trying to not to create distance between them and me, we are all together creating one space of labor of ideas in which I’m showing them tools how to develop and realize ideas. It’s very precious and responsible to watch young students/artists development and how they shaping art scene and culture in their own societies. th
  • 76. 15/6/2014 Interview with Mladen Miljanovic / The BlankKitchen | Art * Texts * Pics http://atpdiary.com/exhibit/mladen-miljanovic/ 6/7 Whose piece of art do you wish you had created? I never thought about that, but if I could choose artists whose consciences I would like to have and in creating work that would be Marcel Duchamp and Joseph Beuys. It would be interesting to intercross these to different approaches, one based on avangard way of approaching art and moving the borders of art in to the new areas, and other experienced one with awareness of life and its transformation to art and vice versa. How will history be told in the future? In pictures, that’s sure! Actually, any picture is fact of history already in the moment after their creation. Today we are witnessing that nowadays society is switching form of everyday life inscription from text to picture. That means, 200 years ago text had main role in documenting life and that what we call zeitgeist, and at that time people while reading texts where imagining pictures. Today we are reading pictures who in continuum are creating text and that is opposite of that how was before. That means today, and in the future history will be told by pictures, and there is her power. Artist responsibility today is in fact that he/she has legitimization of that to use power, actually anyone who has permission to address/present pictures publicly means having power. Representing pictures publicly means addressing power to someone and forming power which later is/could read as historical fact. Does the art open conflicts? Art is pure product of conflict! Art is one formal product of our inner conflict, or its product of conflict of our inner imaginary world in moment of clash with reality. We are our greatest enemies; when we overcome ourselves, we will win the war. This kind of attitude may sound too sharp or it may sound like political jargon, but that is an indication of a person’s spiritual and intellectual maturity. The language of artistic expression may be a simulation, but what an artwork pertains to is most certainly not a non-existent world, because art is an expression of the awareness of the world. It is impossible to separate that awareness of the truth and of the world from art, according to Ješa Denegri: today’s art is the total impact of past art. I should also say that we turn a blind eye to the truth, and for the most part, today’s engaged art is confrontation with that truth. Only in this way we can prevent war: if we know how to make war with art. Let’s change social conscience on a broader scale by means of art. Let’s break this myth of art. Art doesn’t exist, it’s just an excuse. We should start the war of ideas in ourselves: that’s how I would like to approach the war of art, bringing war outside and being peaceful inside. The cooking with its being set of different cultural influence, smooth out these one (conflicts)? For this reason, what do you think about the project The Blank Kitchen? I think that this idea of inviting artists to cooking for others looks obscurely or common for someone who don’t see connection between food and culture. Actually the basis of those both is in one and that is agriculture. In both those to produce them means to care about something and about someone. From the other side there is more important aspect of “The Blank Kitchen” is aspect of socialization and spreading awareness of art trough consuming food. Researches on elementary psychology were shown that people are more emotionally and intellectually open to their surrounding and others in process when they are consuming food. Because, to open our body and accept food are unconsciously open our emotions and state of mind to others. From that reason this happening of food and art is
  • 77. 15/6/2014 Interview with Mladen Miljanovic / The BlankKitchen | Art * Texts * Pics http://atpdiary.com/exhibit/mladen-miljanovic/ 7/7 one unique approach and I was trilled to accept this to experience. From the other side, differences manifested trough art of artists from different cultures are can be also visible in bringing to viewers in this case consumers an insight in difference’s also of food culture. MLA D EN MI LJ A N O V I C T H E G A R D EN O F D ELI G H T S EN G R A V ED D R A W I N G O N G R A N I T E 20 1 3 P H O T O D R A G O V EJ N O V I C CO U R T ESY BY A R T I ST © 2 0 1 4 A R T * T E X T S * P I C S . A l l r i g h t s r e s e r v e d. 34Like
  • 80. 18/4/2014 The BlankKitchen - Incontri - Eventi bergamo - Corriere di Bergamo http://bergamo.corriere.it/bergamo/eventi/441962_scheda.shtml 1/1 The Blank Residency Via Giacomo Quarenghi 50 Bergamo (BG) 01 marzo - Dalle 20:00 INCONTRI The Blank Kitchen Ripartono gli appuntamenti con «The Blank Kitchen: a cena dall'artista»: primo ospite Andrea Mastrovito, artista nato a Bergamo nel 1978 e attualmente di casa a New York, dove è impegnato in un programma di residenza presso l'International Studio & Curatorial Program e in un vasto progetto pubblico nel quartiere di Bushwick Corriere Della Sera > Bergamo > Eventi > The Blank Kitchen
  • 88. 18/4/2014 THE BLANK KITCHEN - a cena con il regista - Bergamo Film Meeting http://www.bergamofilmmeeting.it/texts/view/the-blank-kitchen-a-cena-con-il-regista 1/4 (/) (http://www.bergamofilmmeeting.it/eng) (http://www.bergamofilmmeeting.it/ita) THE BLANK KITCHEN - a cena con il regista In collaborazione con The Blank: Bergamo Modern and Contemporary Art (https://www.facebook.com/theblankbergamo), appuntamento con Valentin Hotea, regista di Roxanne (http://bergamofilmmeeting.it/Films/view/4600) in concorso a BFM32. THE BLANK KITCHEN - A CENA CON IL REGISTA Domenica 9 Marzo 2014, ore 20.30 The Blank, Via Quarenghi, 50 – Bergamo Dopo il successo dello scorso anno, che aveva visto la partecipazione della regista di animazione Regina Pessoa, prosegue la ricca collaborazione tra The Blank e Bergamo Film Meeting: con l’iniziativa “a cena con il regista” le due associazioni culturali propongono un momento di incontro, un appuntamento dedicato al mondo del cinema d’autore in cui il pubblico potrà conoscere alcuni dei protagonisti del Festival in un ambiente informale e attraverso un elemento trasversale e unificante come quello del cibo. Ospite della cena di Domenica 9 Marzo sarà Valentin Hotea (Bucarest, Romania, 1967), laureato in regia all’UNATC (National University of Theatre and Film I.L. Caragiale) di Bucarest nel 1995, ha diretto diversi cortometraggi, tra gli altri Unde mergi tu, mielule? (1990), Şi ce dacă? (1992), Meditaţia (1994) e due documentari − D’ale Bucurestilor (1995), Lucy Castle-Hotea (1996) − oltre a numerosi videoclip e spot commerciali. Dal 2000 ha diretto alcune serie tv per la televisione nazionale (TVR), tra cui Serviciul omoruri (Homicide Squad, 2008) ed è stato direttore artistico per i primi episodi di Fetele marinarului (Sailor’s Daughters, 2008) prodotto da Antena 1. Roxanne è il suo esordio nel lungometraggio, presentato al festival di Locarno nel 2013 (Concorso Cineasti del presente). L’iniziativa The Blank Kitchen – a cena con il regista testimonia ancora una volta l’importanza della collaborazione tra The Blank e Bergamo Film Meeting, per offrire stimolanti momenti di dialogo culturale e artistico nella città. La cena è esclusivamente su prenotazione, riservata a un massimo di quaranta persone e ha un costo di 20,00 Euro. Per informazioni e prenotazioni: associazione@theblank.it. Tel: 03519903477 – da martedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00
  • 89. 18/4/2014 THE BLANK KITCHEN - a cena con il regista - Bergamo Film Meeting http://www.bergamofilmmeeting.it/texts/view/the-blank-kitchen-a-cena-con-il-regista 2/4 (http://www.addthis.com/bookmark.php?v=300&winname=addthis&pub=ra-5280ec046d56c289&source=tbx- (/img/texts/1602174_652333261481093_486837647_o.jpg) ShareShare Share
  • 92. 18/4/2014 Andrea Mastrovito, alias Mastrochef | Art * Texts * Pics http://atpdiary.com/exhibit/andrea-mastrovito/ 1/5 Andrea Mastrovito, alias Mastrochef A N D R EA MA ST R O V I T O , D R A CU LA , 20 0 8, V I D EO P R O I EZ I O N E SU LI BR I , P H O T O D A V I D E V I CO A n d re a Ma s t ro v i t o , a l i a s Ma s t ro c h e f
  • 93. 18/4/2014 Andrea Mastrovito, alias Mastrochef | Art * Texts * Pics http://atpdiary.com/exhibit/andrea-mastrovito/ 2/5 In principio erano i Sardella & Co che all’interno delle loro settimanali spedizioni per il Belpaese dedicavano spazio a qualche ricetta locale. Poi, La prova del cuoco ha aperto le porte a un format, quello del programma di cucina, che, oggi, non conosce rivali se non nei talent show. Così, nasce il fenomeno Masterchef, la sfida ai fornelli in cui aspiranti chef si contendono il titolo di vincitore della serie. Dalla cucina per la cucina, alla cucina per lo spettacolo: su pubblicità, libri, trasmissioni televisive, blog e social, la presentazione visiva e orgasmica del cibo, allettante e spettacolare, è diventata transmediale e condivisa. Un’ossessione che rischia di alterare il rapporto di scambio e condivisione inscritto nel cucinare e nel cibo. Quel rapporto autentico che, invece, continua nel progetto The Blank Kitchen: la cucina dell’associazione The Blank – un appartamento che ha l’aria di uno studio d’artista, di una co- housing, una residenza, che per sua natura è spazio di crossing-over – ospita una serie di appuntamenti culinari dove il menu, pensato e preparato da un artista, è pretesto conviviale per favorire conversazioni tra le parti. Soprattutto quando lo chef d’eccezione è l’incontenibile Andrea Mastrovito, alias Mastrochef (per adeguarsi, giustamente, ai tempi che corrono). Così, in occasione dell’appuntamento di sabato 1 marzo, Mastrochef consiglia “Pasta ‘alla Mastrovito’, ovvero l’unica che so far finta di cucinare”. ATPdiary non poteva di certo mancare e ha approfittato del momento per far qualche domanda ad Andrea. Valentina Gervasoni: Andrea Mastrovito, un bergamasco a New York, impegnato in un programma di residenza presso l’International Studio & Curatorial Program. Che significato ha per te “casa”? Andrea Mastrovito: Sai Valentina che è una domanda che, ultimamente, mi faccio sempre più spesso? L’ultima volta è successo proprio il mattino prima di tornare qui in Italia, mercoledì scorso. Dalla finestra del mio appartamento a Brooklyn è entrato un raggio di sole – il primo dopo mesi di neve – e mi son sentito davvero a casa. E poi, subito dopo, ho guardato l’orologio e mi son detto: “È tardi, devo fare la valigia per tornare a cas…” e non ho finito la frase. Da un paio d’anni passo metà tempo lì, a NY, e metà qui, in Italia. Forse, alla fine, la vera “casa”non sta in nessun posto, ma nella distanza mentale che le separa. V.G.: …E cucina? A.M.: Cucina, sì. In verità devo dirti che proprio in cucina ho imparato a disegnare e dipingere. Da piccolo facevo i compiti in cucina, come tanti. Poi quando finivo mia madre copriva con i giornali il tavolo e io ci davo dentro con pennelli e colori, i colori della Giotto, che all’epoca sembravano fichissimi e guai a sprecarli. Così anche ora, a Brooklyn, lavoro sullo stesso tavolo su cui mangio. Il problema è che spesso confondo le due cose e mi capita, a volte, di bere l’acqua dei pennelli. V.G.: Oggi stai preparando una cena e una mostra. Ci sono “ingredienti” in comune? Se sì, quali? A.M.: Sì certo. Tu, Stefano e Sara che arriva fra poco. (n.d.r.: Stefano Raimondi e Sara Fumagalli, curatori di At the End of the Line, GAMeC, 2014)
  • 94. 18/4/2014 Andrea Mastrovito, alias Mastrochef | Art * Texts * Pics http://atpdiary.com/exhibit/andrea-mastrovito/ 3/5 Per il resto direi di no, perché stasera cucino delle buonissime pennette con gamberi zucchine panna e zafferano – che è in fondo l’unico piatto che so preparare (oltre al caffellatte, dai) – quindi, vado sul sicuro. In mostra no: sto lavorando su qualcosa che non ho mai provato prima e, come al solito, fino alla fine neanch’io saprò quel che sarà. D’altronde con le mostre è cosa buona rischiare, mentre con le cene lo è meno. Mi è già capitato di prendere salmonella e intossicazioni varie. E noto che qui c’è solo un bagno e saremo in sessanta. No, no facciamo qualcosa di tranquillo va… V.G.: Ci parli del progetto che stai portando avanti nel quartiere di Bushwick, NY? A.M.: Sì, ti racconto solo che c’è un grande entusiasmo attorno a questo progetto. L’obiettivo è collaborare attivamente con circa trecento bambini e adolescenti della comunità sudamericana di Bushwick. Molti di loro non sono neanche mai stati a Manhattan (che è a dodici minuti di metro) e vivono la strada più che la casa o la scuola. Passerò un mese con loro, cercando di raccontare, a grandi linee, la storia dell’arte e, soprattutto, proverò a spiegare come sia possibile ottenere risultati enormi con pochissimo, semplicemente osservando le cose da un diverso punto di vista. Così, tra il 17 e il 18 maggio, un grande playground abbandonato da decenni tornerà a vivere grazie a questi ragazzi, qualche chilo di polvere di grafite e un centinaio di palloni da calcio, per un risultato che poi diventerà installazione permanente. Come? Sorpresa! V.G.: Mi fermai a esaminare e analizzare tutti i dettagli della relazione di causa ed effetto, così come si presenta nel passaggio dalla vita alla morte e della morte alla vita, fino a quando, dal profondo di questa oscurità una luce improvvisa mi colpì – una luce così brillante e meravigliosa – e assieme così semplice, che, mentre mi sentivo stordito di fronte alle immense prospettive che essa mi presentava, fui sorpreso che fra tanti uomini di genio che avevano diretto le loro ricerche verso la stessa scienza, solo a me dovesse essere riservato di scoprire un segreto così stupefacente Non una citazione a caso. È Victor Frankestein che parla. Hai un rapporto particolare con il romanzo di Mary Shelley? C’è un filo conduttore che parte dal libro visibile non solo nel tuo lavoro The Modern Prometeus, 2012 ma anche in At the End of the Line, tua mostra personale che sta per inaugurare alla GAMeC di Bergamo, di cui presto avremo modo di parlare approfonditamente. A.M.: Senz’altro. Per The Modern Prometheus avevo applicato il metodo di Victor Frankenstein al romanzo stesso, utilizzando una collezione di oltre ottanta differenti edizioni del libro per ottenerne una nuova, costruita dalle differenti pagine tratte da ogni volume. Quest’idea della collezione, della ricerca, del portare alla luce il particolare per poi incastrarlo in una visione più universale, semplicemente scoprendo le “correspondances” tra i vari elementi, è al centro del mio lavoro e nella mostra che inaugura in GAMeC questo aspetto diventa manifesto nel grande lavoro a terra. Per realizzarlo ho davvero dovuto aggirarmi – anche di nascosto – nei cimiteri del Nord Italia e dello stato di New York, una barretta di grafite al posto della vanga e un rotolo di carta al posto del sacco. Tra mille vicissitudini: dalla neve alta un metro, alle tombe che si aprivano e io che ci cascavo dentro. E proprio ora che te ne parlo mi sovvengo di Leonardo e Michelangelo, e di Gericault, che si
  • 95. 18/4/2014 Andrea Mastrovito, alias Mastrochef | Art * Texts * Pics http://atpdiary.com/exhibit/andrea-mastrovito/ 4/5 aggiravano nei cimiteri e negli obitori per studiare di nascosto l’anatomia umana e poter dar vita alle loro creature… V.G.: Prometeo uomo di scienza e di arte; lo scienziato come l’artista e viceversa. Analizzare Frankestein è stato un po’ analizzare te stesso e la tua genesi creativa? A.M.: Sì, io stesso ho una formazione scientifica di base, precedente agli studi all’Accademia di Belle Arti. Sostanzialmente Frankenstein è ossessionato dall’inaccettabilità della perdita. Vuole riavere quello che gli è stato tolto. Per questo cerca la vita nella morte (fondamentale la metafora del buio luminoso, che tra l’altro riprendo nella videoproiezione in GAMeC). Cerca di esorcizzare i suoi fantasmi, creandone di nuovi che, alla fine, si rivelano ancora più mostruosi. Se ci penso, è esattamente quello che faccio anch’io: riportare la vita laddove non sembra esserci più. O almeno ci provo. Testo e intervista a cura di Valentina Gervasoni A N D R EA MA ST R O V I T O , F R A N KEN ST EI N O R T H E MO D ER N P R O MET H EU S, A R T I ST BO O K, 20 1 2
  • 96. 18/4/2014 Andrea Mastrovito, alias Mastrochef | Art * Texts * Pics http://atpdiary.com/exhibit/andrea-mastrovito/ 5/5 A N D R EA MA ST R O V I T O , F R A N KEN ST EI N O R T H E MO D ER N P R O MET H EU S, 20 1 2 Nel mese di marzo, la nuova stagione di The Blank Kitchen prevede altri due eventi: domenica 9 Marzo, in collaborazione con Bergamo Film Meeting, sarà il regista rumeno Valentin Hotea a cucinare per gli ospiti; mentre, mercoledì 26 Marzo, sarà la volta dell’artista catanese Salvatore Arancio. Andrea Mastrovito inaugura la sua mostra personale At the end of the line alla GAMeC di Bergamo il 12 marzo. La mostra è a cura di Sara Fumagalli e Stefano Raimondi e sarà visibile fino al 25 maggio 2014. the end of the line presenta un corpus di lavori inediti realizzati da Andrea Mastrovito per lo Spazio Zero del museo: una sintesi di elementi espressivi della ricerca condotta dall’artista negli ultimi anni, in particolare la rilettura personale e intima di temi e questioni relative alla storia, al mito, alla società, alla relazione con lo spazio e con l’identità dei luoghi espositivi. Il progetto si sviluppa attraverso una serie di frottage posizionati sull’intero pavimento dello spazio espositivo, come un reperto archeologico che scorre sotto i piedi del visitatore. © 2 0 1 4 A R T * T E X T S * P I C S . A l l r i g h t s r e s e r v e d. 36Like
  • 98. 15/6/2014 The BlankKitchen ☞ Intervista con Salvatore Arancio | Art * Texts * Pics http://atpdiary.com/exhibit/intervista-salvatore-arancio/ 1/6 The Blank Kitchen ☞ Intervista con Salvatore Arancio T h e B l a n k Ki t c h e n ☞ I n t e rv i s t a c o n S a l v a t o re A ra n c i o
  • 99. 15/6/2014 The BlankKitchen ☞ Intervista con Salvatore Arancio | Art * Texts * Pics http://atpdiary.com/exhibit/intervista-salvatore-arancio/ 2/6 SA LV A T O R E A R A N CI O , BF I SLA N D A 38, 20 1 4, G LA Z ED C ER A MI C Nuovo appuntamento con The Blank Kitchen, a cena da Salvatore Arancio per gustare il suo the best of. Salvatore raccoglie in un menu le sue preparazioni migliori e regala agli ospiti profumi e sapori che riflettono l’attenzione ai dettagli propria del suo lessico artistico: se l’olio di tartufo a crudo esalta il gusto speciale della zuppa di patate e sedano rapa, il caramello al Grand Marnier avvolge pienamente le arance. La ricerca di Salvatore genera dal potenziale narrativo illimitato delle immagini cui si accosta per manipolazione e ripetizione, e, come racconta lo stesso agli ospiti attenti della serata, senza prescindere da una sorta di fascinazione estetica capace di coinvolgere lo spettatore. ATPdiary curiosa nuovamente all’interno della cucina dell’associazione The Blank, che continua ad accogliere artisti italiani che vivono e lavorano all’estero per raccontare quel “nomadismo insito nella ricerca artistica – sempre mobile, dinamica e mutevole – che ci porta a conoscere culture e storie diverse”. Valentina Gervasoni: Prima di parlare di cucina – in genere, è un argomento che “spaventa” molto il povero artista-chef – inizierei con il chiederti un breve trattatello (scherzo, ovviamente) del perché abiteresti, o non abiteresti, lo spazio di una tua opera. Salvatore Arancio: Beh, a essere sincero, ho cucinato per più di 6 anni in un ristorante per mantenermi durante i miei studi in Inghilterra, quindi, più che spaventarmi, la cucina mi riporta alla mente molti incubi! Scherzi a parte, la tua domanda mi intriga…
  • 100. 15/6/2014 The BlankKitchen ☞ Intervista con Salvatore Arancio | Art * Texts * Pics http://atpdiary.com/exhibit/intervista-salvatore-arancio/ 3/6 Forse non ho mai considerato questa possibilità, presumo per lo più perché ho sempre pensato ai miei paesaggi come fantastiche visioni senza tempo associabili a un futuro, o passato, distanti, a una temporalità remota e inaccessibile. Comunque, di sicuro, sarei affascinato dall’idea di vivere dentro uno dei miei lavori e investigare questi spazi; la parola che mi viene subito in mente è curiosità. Penso mi ritroverei al posto di uno dei goffi scienziati che di solito abitano le immagini originali che utilizzo per i miei photo-etchings… V.G.: In riferimento alla tua produzione artistica, mi piace usare con una certa liquidità, quasi fossero sinonimi, le parole spazio e opera. Qui, racchiudi campionature diverse, sul modello delle collezioni di naturalia e artificialia di memoria settecentesca. Così, offri al pubblico una visione del tuo “museo” privato, quasi in una sorta di rituale che enfatizza un modo di vedere organico ed eterogeneo… S.A.: Sì, condivido l’idea del mio lavoro come una sequenza di visioni soggettive, create attraverso un continuo sampling e riutilizzo di materiale d’archivio. Questo materiale di origini diverse a sua volta viene nuovamente collezionato e reinventato in qualcosa di più personale, mischiando presente e passato, creando, così, delle temporalità ambigue. Il fatto che tutto alla fine sembra eterogeneo e organico, presumo provenga anche dalla mia attenzione nel mantenere una coerenza concettuale tra la tecnica e il soggetto. V.G.: Salvatore, sei cosmopolita per necessità o vocazione? La storia di un catanese, che scappa nella grigia Londra, ha dell’epico e surreale al contempo. S.A.: Presumo che tu ti riferisca, in parte, alle condizioni climatiche… Diciamo che, dopo 20 anni, non mi sono totalmente abituato al grigiore londinese; forse nemmeno gli inglesi, cosa che mi fa sentire un po’ meglio… Beh, ho lasciato l’ Italia per diverse ragioni: politiche, personali, specialmente perché sono cresciuto in Sicilia, seguendo una forte influenza culturale anglosassone. È stata veramente dura all’inizio ma Londra non smette mai di sorprendermi; dopo tutti questi anni, trovo sempre un angolo, un dettaglio, un’atmosfera che non conoscevo prima e, quindi, continuamente un confronto. Ho sempre avuto un forte desiderio di conoscere che solo una metropoli pluriculturale di queste dimensioni può soddisfare. V.G.: Lontano dalla realtà artistico-culturale italiana (oserei anche un politica, ma non è questo il “luogo” adatto), come vedi e, soprattutto, come vivi le sue problematiche? S.A.: Visto un po’ dall’esterno, devo ammettere che mi sembra che in Italia, in contrasto con le varie problematiche e difficoltà finanziarie, esista una forte energia e multiple interessanti realtà; basti pensare alle varie fondazioni, riviste e spazi no-profit sparsi qua e là nel nostro paese. Questo a volte mi sorprende perché il sistema italiano, al contrario di quello Olandese, Francese o Tedesco, si basa per la maggior parte sul supporto di collezionisti privati invece che su finanziamenti pubblici e, quindi, la mancanza di grants fa diventare sicuramente tutto più difficile. A queste difficoltà si aggiunge anche la mancanza di un forte network di sostegno delle istituzioni museali per la giovane arte italiana, ma questo a poco, a poco, forse, sta un leggermente cambiando. Un fenomeno che trovo decisamente positivo è la migrazione di diversi interessanti curatori italiani in varie istituzioni di rilievo nel mondo: sono sicuro che non solo aiuterà a far conoscere un po’ di più quanto viene prodotto in Italia, ma anche a creare interessanti connessioni. Mi sembra, comunque, che diverse problematiche nel mondo dell’arte contemporanea, in Italia, siano causate dai suoi vari regionalismi; basti pensare, per esempio, all’anomalo numero di fiere che
  • 101. 15/6/2014 The BlankKitchen ☞ Intervista con Salvatore Arancio | Art * Texts * Pics http://atpdiary.com/exhibit/intervista-salvatore-arancio/ 4/6 esistono nel nostro paese se comparate alle altre realtà Europee e d’oltreoceano. Sostenersi a vicenda e fare network mi sembra una essenziale maniera per crescere. V.G.: Mi sembra di intuire che per te, seppur in forme diverse, l’incontro tra arte e cucina non sia una novità da The Blank Kitchen. Sbaglio forse? S.A.: A me piace molto cucinare, è un altro modo per esprimere la mia creatività e riesce a gratificarmi immediatamente, ma sopratutto è anche una maniera, quando ho un po’ di tempo, per viziare gli amici… Ho pensato a un menu che contenesse alcuni dei miei piatti forti, un po’ come una cena ideale, un best of… tutto da condividere in maniera rilassata, a lume di candela e con molto vino! Forse la parte della mia pratica artistica che più mi fa pensare alla cucina è il lavorare con l’argilla. La maniera in cui si preparano le lastre, per esempio, non è tanto distante dal preparare della pasta fresca… O quando mi è capitato di dover mischiare vari ingredienti chimici per creare alcuni smalti: tutto molto preciso, di sicuro, in quel caso cucinare sarebbe stato molto più divertente! Valentina Gervasoni A R A N CE CA R A MELLA T E A L G R A N D MA R N I ER
  • 102. 15/6/2014 The BlankKitchen ☞ Intervista con Salvatore Arancio | Art * Texts * Pics http://atpdiary.com/exhibit/intervista-salvatore-arancio/ 5/6 SA LV A T O R E A R A N CI O , O U LE SO LEI L R EC O MP O SE SA G EO MET R I E D E LU MI ER E, 20 1 2, I N K A N D CO LLA G E O N P R I N T ED P A P ER
  • 103. 15/6/2014 The BlankKitchen ☞ Intervista con Salvatore Arancio | Art * Texts * Pics http://atpdiary.com/exhibit/intervista-salvatore-arancio/ 6/6 SA LV A T O R E A R A N CI O , A S Y ET U N T I LED , 20 1 3, G LA Z ED CER A MI C © 2 0 1 4 A R T * T E X T S * P I C S . A l l r i g h t s r e s e r v e d. 42Like
  • 104. 18/4/2014 The BlankConversations - Giulia Cenci | Artribune http://www.artribune.com/dettaglio/?type=event&id=32772 4/14 luglio 2011 giugno 2011 maggio 2011 aprile 2011 marzo 2011 magazine Artribune Magazine #18 Artribune Magazine – Speciale Design 2014 Artribune Magazine #17 Artribune Magazine #16 Artribune Magazine #15 Artribune Magazine Speciale Estate 2013 Artribune Magazine #13 Artribune Magazine #12 Artribune Magazine – Speciale Design 2013 Artribune Magazine #11 Tags architettura artisti aste Avvenire berlino Biennale di Venezia Bologna bookcrossing cinema Corriere della Sera design Editoria festival Fiera Firenze Fondazione fotografia galleria Il Fatto Quotidiano Il Giornale intervista L'Unità La Repubblica La Stampa Libero Londra Macro Maxxi mercato milano moda mostraMuseo musica Napoli New Yorkparigi performance politica Quotidiano Nazionale roma Sotheby's Teatro torino Venezia Bergamo - dal 01/04/2014 al 04/04/2014 The Blank Conversations - Giulia Cenci ​THE BLANK RESIDENCY ​ via Quarenghi 50 sito web Più informazioni su questa sede Eventi in corso nei dintorni Un progetto trasversale che coinvolge residenza d'artista, interviste, pubblicazioni, fotografia per creare un
  • 105. 18/4/2014 The BlankConversations - Giulia Cenci | Artribune http://www.artribune.com/dettaglio/?type=event&id=32772 5/14 Tw eet 0 0 nuovo veicolo di comunicazione che racconti l'arte contemporanea in una chiave spontanea e accessibile. Il primo incontro ha come protagonista Giulia Cenci. info-box Vernissage: 01/04/2014 Genere: incontro - conferenza Autori: Giulia Cenci Curatori: Claudia Santeroni Email: associazione@theblank.it da martedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00 Prima di commentare, consulta le nostre norme per la community 0Like THE BLANK RESIDENCY Map data ©2014 GoogleSegnala un errore nella mappa
  • 106. 18/4/2014 Giulia Cenci | MAM Multimedia Art Magazine http://progettovolpinimagazine.wordpress.com/tag/giulia-cenci/ 1/4 Tag MAM Multimedia Art Magazine Archivi tag: Giulia Cenci 1 aprile 2014 – The Blank Conversations – The Blank via Quarenghi, 5 Bergamo 01 martedì apr 2014 PUBBLICATO DA REDAZIONE IN ANNO 2014, BERGAMO ≈ LASCIA UN COMMENTO Claudia Santeroni, Conversations, Giulia Cenci, TheBlank
  • 107. 18/4/2014 Giulia Cenci | MAM Multimedia Art Magazine http://progettovolpinimagazine.wordpress.com/tag/giulia-cenci/ 2/4 A cura di Claudia Santeroni L’associazione culturale The Blank lancia The Blank Conversations, un progetto trasversale che coinvolge residenza d’artista, interviste, pubblicazioni, fotografia per creare un nuovo veicolo di comunicazione che racconti l’arte contemporanea in una chiave spontanea e accessibile. Con The Blank Conversations si vuole ripristinare il contatto diretto tra tutti i protagonisti del mondo
  • 108. 18/4/2014 Giulia Cenci | MAM Multimedia Art Magazine http://progettovolpinimagazine.wordpress.com/tag/giulia-cenci/ 3/4 Con The Blank Conversations si vuole ripristinare il contatto diretto tra tutti i protagonisti del mondo dell’arte, gli artisti i curatori e il pubblico, per stimolare occasioni di ricerca, spunti di riflessione e percorsi comuni da seguire, in favore di un’arte non più percepita come elitaria ed inaccessibile. Scopo dell’iniziativa è indagare la pratica artistica in modo non convenzionale, attraverso una serie di interviste che si propongono di esplorare l’approccio emotivo che gli artisti contemporanei hanno verso le loro opere e, in generale, verso tutto il panorama artistico attuale. Nel corso del 2014 saranno coinvolti tre artisti italiani sotto i 35 anni, invitati a trascorrere un breve periodo nella residenza dell’associazione The Blank per rispettivi appuntamenti in primavera, autunno e inverno. Il primo incontro avrà come protagonista Giulia Cenci, che dall’1 al 4 Aprile 2014 sarà ospite nella residenza di The Blank in via Quarenghi, 50 a Bergamo. In questo periodo il pubblico avrà la possibilità di incontrare l’artista assistendo ed intervenendo attivamente alle conversazioni. The Blank Conversations è organizzato in momenti di conversazione, sia nell’ambiente “domestico” della quotidianità presso la sede di The Blank, che ogni anno ospita artisti internazionali con il progetto di residenza The Blank Residency, sia in luoghi diversi della città di Bergamo. Gli artisti potranno così parlare del loro lavoro e della genesi della ricerca che ne sta alla base. Secondo le parole di Claudia Santeroni, ideatrice e curatrice del progetto, è fondamentale “il rapporto dialettico, il confronto verbale serrato tra l’artista e il curatore. In tal modo, passando del tempo con gli artisti, ascoltandoli, raccontandoli per divulgarne il pensiero, si offre anche al pubblico la possibilità di innamorarsi di una situazione, non più percepita come elitaria”. Con The Blank Conversations si raccontano storie (stra)ordinarie, per riavvicinare le persone all’arte e alla creatività. Tutto il materiale raccolto nei tre giorni di permanenza dell’artista verranno poi trasferite in una pubblicazione dedicata, corredata da fotografie che testimoniano lo scambio avvenuto fra il curatore, l’artista, la realtà di The Blank e la città di Bergamo. L’intento di The Blank Conversations si riflette a pieno anche nei cataloghi, editi da Lubrina Editore: piccoli, leggeri, pratici, stampati su carta riciclata e totalmente gratuiti. Vogliono allontanarsi dall’idea del catalogo convenzionale proponendo un oggetto a cui avvicinarsi senza riserve o soggezione, pensato per essere collezionato. Per ogni appuntamento saranno disponibili 200 cataloghi, rintracciabili presso la Residenza di The Blank e presso i membri aderenti al Network di The Blank. Il primo volume sarà presentato Domenica 18 Maggio, dalle 13.00 alle 15.00 in occasione di Art Date 2014 | Dialogo nel tempo, appuntamento con l’arte contemporanea a Bergamo, organizzato da The Blank e giunto quest’anno alla sua quarta edizione. Dopo l’Accademia di Belle Arti di Bologna, Giulia Cenci frequenta attualmente il Master in Fine Art presso la Joost Academy di Breda –‘den Bosh in Olanda. Ha partecipato a numerosi workshop e programmi di residenze d’artista in Italia e all’estero, tra cui il progetto “Are We Really Free?” a Como e la Residency organizzata dallo HIAP di Helsinki. Le sue opere sono state esposte in occasione di Present Future, Artissima Fair di Torino nel 2013, presso lo SpazioA Gallery di Pistoia, Yart Project di Bologna e ancora Farnè Sapzio di Milano. Tra le mostre collettive: nel 2009 “Schhh”, presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna curata da John Duncan, nel 2012 “Corso Aperto”, curata da Andrea Lissoni, presso la Fondazione Antonio Ratti di Como; nel 2013 “Still Light” curated by Taru Elfving, Augusta Gallery, Hiap, Helsinki, “cartabiancaxpalermo”, curata da Silvia Cini, Teatro Garibaldi, Palermo e “Xohouille”, curata da Emmanuel Lambion, w-o-l-k-e, Brussel. Sarà possibile incontrare l’artista Giulia Cenci in qualsiasi momento Per informazioni e appuntamenti con l’artista: email: associazione@theblank.it tel: 03519903477 – da martedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00
  • 109. 18/4/2014 Giulia Cenci | MAM Multimedia Art Magazine http://progettovolpinimagazine.wordpress.com/tag/giulia-cenci/ 4/4 The Blank via Quarenghi, 5 Bergamo Blog su WordPress.com. The Chateau Theme. Iscriviti Segui “MAM Multimedia Art Magazine” Con tecnologia WordPress.com
  • 110. 18/4/2014 The BlankConversations The BlankBergamo http://www.undo.net/it/conferenza/174864 1/2 TH E B LA NK B e rga m o v ia Qua re nghi, 50 035 19903477 W EB - EM A IL - LINEA DIRETTA TH E B LA NK CONV ERSA TIONS da l 1/ 4/ 2014 a l 4/ 4/ 2014 W EB SEGNA LA TO DA Assoc iazione T he Blank A P P ROF ONDIM ENTI Giulia Cenc i Claudia Santeroni 1/4/2014 The Blank Conversations THE B LA N K , B E R GA M O C O M U NI C AT O ST AM P A A cura di Claudia Santeroni L’associazione culturale The Blank lancia The Blank Conversations, un progetto trasversale che coinvolge residenza d’artista, interviste, pubblicazioni, fotografia per creare un nuovo veicolo di comunicazione che racconti l’arte contemporanea in una chiave spontanea e accessibile. Con The Blank Conversations si vuole ripristinare il contatto diretto tra tutti i protagonisti del mondo dell’arte, gli artisti i curatori e il pubblico, per stimolare occasioni di ricerca, spunti di riflessione e percorsi comuni da seguire, in favore di un'arte non più percepita come elitaria ed inaccessibile. Scopo dell’iniziativa è indagare la pratica artistica in modo non convenzionale, attraverso una serie di interviste che si propongono di esplorare l’approccio emotivo che gli artisti contemporanei hanno verso le loro opere e, in generale, verso tutto il panorama artistico attuale. Nel corso del 2014 saranno coinvolti tre artisti italiani sotto i 35 anni, invitati a trascorrere un breve periodo nella residenza dell’associazione The Blank per rispettivi appuntamenti in primavera, autunno e inverno. Il primo incontro avrà come protagonista Giulia Cenci, che dall’1 al 4 Aprile 2014 sarà ospite nella residenza di The Blank in via Quarenghi, 50 a Bergamo. In questo periodo il pubblico avrà la possibilità di incontrare l’artista assistendo ed intervenendo attivamente alle conversazioni. The Blank Conversations è organizzato in momenti di conversazione, sia nell’ambiente “domestico” della quotidianità presso la sede di The Blank, che ogni anno ospita artisti internazionali con il progetto di residenza The Blank Residency, sia in luoghi diversi della città di Bergamo. Gli artisti potranno così parlare del loro lavoro e della genesi della ricerca che ne sta alla base. Secondo le parole di Claudia Santeroni, ideatrice e curatrice del progetto, è fondamentale “il rapporto dialettico, il confronto verbale serrato tra l’artista e il curatore. In tal modo, passando del tempo con gli artisti, ascoltandoli, raccontandoli per divulgarne il pensiero, si offre anche al pubblico la possibilità di innamorarsi di una situazione, non più percepita come elitaria”. Con The Blank Conversations si raccontano storie (stra)ordinarie, per riavvicinare le persone all’arte e alla creatività. Tutto il materiale raccolto nei tre giorni di permanenza dell’artista verranno poi trasferite in una pubblicazione dedicata, corredata da fotografie che testimoniano lo scambio avvenuto fra il curatore, l'artista, la realtà di The Blank e la città di Bergamo. L’intento di The Blank Conversations si riflette a pieno anche nei cataloghi, editi da Lubrina Editore: piccoli, leggeri, pratici, stampati su carta riciclata e totalmente gratuiti. Vogliono allontanarsi dall’idea del catalogo convenzionale proponendo un oggetto a cui avvicinarsi senza riserve o soggezione, pensato per essere collezionato. Per ogni appuntamento saranno disponibili 200 cataloghi, rintracciabili presso la Residenza di The Blank e presso i membri aderenti al Network di The Blank. W W W .T U T T OCI T T A .I T ©2 0 1 3 N OKI A Un progetto trasversale che coinvolge residenza d'artista, interviste, pubblicazioni, fotografia per raccontare l'arte contemporanea in una chiave spontanea e accessibile. Il primo incontro ha come protagonista Giulia Cenci.
  • 111. 18/4/2014 The BlankConversations The BlankBergamo http://www.undo.net/it/conferenza/174864 2/2 Il primo volume sarà presentato Domenica 18 Maggio, dalle 13.00 alle 15.00 in occasione di Art Date 2014 | Dialogo nel tempo, appuntamento con l’arte contemporanea a Bergamo, organizzato da The Blank e giunto quest’anno alla sua quarta edizione. Dopo l’Accademia di Belle Arti di Bologna, Giulia Cenci frequenta attualmente il Master in Fine Art presso la Joost Academy di Breda –‘den Bosh in Olanda. Ha partecipato a numerosi workshop e programmi di residenze d’artista in Italia e all’estero, tra cui il progetto “Are We Really Free?” a Como e la Residency organizzata dallo HIAP di Helsinki. Le sue opere sono state esposte in occasione di Present Future, Artissima Fair di Torino nel 2013, presso lo SpazioA Gallery di Pistoia, Yart Project di Bologna e ancora Farnè Sapzio di Milano. Tra le mostre collettive: nel 2009 “Schhh”, presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna curata da John Duncan, nel 2012 “Corso Aperto”, curata da Andrea Lissoni, presso la Fondazione Antonio Ratti di Como; nel 2013 “Still Light” curated by Taru Elfving, Augusta Gallery, Hiap, Helsinki, “cartabiancaxpalermo”, curata da Silvia Cini, Teatro Garibaldi, Palermo e “Xohouille”, curata da Emmanuel Lambion, w-o-l-k-e, Brussel. Sarà possibile incontrare l'artista Giulia Cenci in qualsiasi momento Per informazioni e appuntamenti con l’artista: email: associazione@theblank.it tel: 03519903477 - da martedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00 The Blank via Quarenghi, 5 Bergamo
  • 112.   N Oggi B Domani N Dopo domani 09 Aprile 2014 ‐ Ultimo aggiornamento: 17:12 In evidenza Immigrazione, l'assessore “Dati preoccupanti, stop a nuovi arrivi” Siamo orgogliosi di essere cacciatori: a Bergamo la prima Giornata nazionale Movida in Santa Caterina I 7 comandamenti di Gori, il M5S sta con i residenti 1 of 2 seguente › REGIONE LOMBARDIA L'INIZIATIVA BERGAMO Cerca Fondazione della comunità bergamasca “Autori del cambiamento” Cambia il welfare, servizi minori si ripensano Visita l'archivio Gallery correlate Seguici su facebook Ti trovi in: Home > Cultura e Spettacolo Venerdì 11 aprile alla Casa del Pellegrino di Sotto il Monte Giovanni XXIII la Fondazione Bernareggi apre la mostra "51 (11 aprile 1963)" di Maria Francesca Tassi. Saranno esposte 51 sculture di carta che prendono ispirazione dall'enciclica "Pacem in Terris" di Papa Roncalli. Le 51 sculture di carta di Maria Francesca Tassi in mostra a Sotto il Monte CULTURA Tweet Nel contesto dell’accoglienza offerta ai molti visitatori che arrivano a Sotto il Monte attratti dalla memoria di Papa Giovanni XXIII, La Fondazione Bernareggi promuove due volte all’anno istallazioni di arte contemporanea negli spazi riqualificati della casa del pellegrino. Giovani artisti vengono chiamati a confrontarsi attraverso il loro lavoro con alcuni dei più importanti temi legati al magistero del papa bergamasco. Le istallazioni, realizzate in collaborazione con l’Associazione Giovanni XXIII, hanno l’intenzione di evidenziare la densità culturale di cui è portatrice la figura di Giovanni XXIII, e di renderla nuovamente attuale attraverso nuove meditazioni artistiche. In questo modo la devozione religiosa a un papa diventa anche profondo esercizio culturale. Per credenti e non credenti. Maria Francesca Tassi decide di lavorare su uno dei testi per i quali papa Giovanni è divenuto Sculture di carta a Sotto il Monte HOME BERGAMO PROVINCIA POLITICA ECONOMIA SPORT SPETTACOLI OPINIONI ITALIA‐MONDO LOMBARDIA BLOG COMUNI RUBRICHE EUROPEE 1 / 2 Data Pagina Foglio 09-04-2014 Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. 102214Codiceabbonamento:
  • 113. AGGIUNGI UN COMMENTO più celebre e ascoltato in tutto il mondo. Si tratta dell’enciclica Pacem in Terris, promulgata il giorno 11 Aprile 1963, e alla quale si deve anche il premio Balzan conferito al papa da importanti organizzazioni internazionali in virtù del suo impegno per la pacificazione dell’ordine internazionale. L’enciclica di Giovanni XXIII colloca il tema della pace nell’intersezione di molte questioni strutturali legate alla costruzione di un mondo umano, dall’economia alla geopolitica, dalla dignità umana alla cura del pianeta, dalla qualità della politica al discernimento delle coscienze. Un testo di grande respiro e di grande forza profetica. Di questo documento ispiratore Maria Francesca Tassi acquisisce soprattutto il non ingenuo respiro ecologista che lega la costruzione di un mondo umano e pacifico alla rispettosa conservazione dell’equilibrio ecologico del pianeta, alla misura dello sfruttamento delle sue risorse naturali, alla limitazione dell’impatto umano sull’intero sistema organico del pianeta. Questa responsabilità dell’uomo nei confronti del pianeta, che è una acquisizione alquanto recente nella coscienza comune della nostra cultura, ha in molti passaggi della Pacem in Terris parole del tutto esplicite e preconizzatrici. Maria Tassi sceglie questo spiraglio specifico per meditare artisticamente il testo magisteriale del papa. Lo traduce dando vita, attraverso a particolari tecniche di lavorazione scultorea della carta, a una biosfera immaginaria, popolata di creature vegetali, a volte reali a volte immaginarie, che rappresentano il grande generoso metabolismo della natura che trasforma se stessa generando continuamente risorse nuove. Quei depositi di materia da cui l’uomo occidentale ha imparato ha trarre la propria energia è il frutto infatti di un millenario depositarsi di sostanze, di esseri, di creazioni evolutive, che depositate, stratificate e fossilizzate si sono tramutate in materia combustibile. Questa miniera energetica, pazientemente accumulata dalla natura nei depositi della terra, rischia di essere depredata senza criterio dalla mancanza di limite della società contemporanea, non lasciando all’ecosistema il tempo e le condizioni di mantenersi nel suo vitale metabolismo. Il lavoro di Maria Tassi, che con le sue sculture di carta mette in luce anche la bellezza depositata nelle forme della natura, intende dare da pensare sul laborioso sedimentarsi delle risorse naturali e sulla facilità della loro depredazione. Il visitatore vedrà sulla grande parete della Casa del pellegrino un insieme di sculture, ottenute attraverso la lavorazione della carta, in cui si potrà immaginare un sottobosco fossile, variegato e affascinante, evocazione artistica del silente servizio offerto dalla natura alla ricchezza del pianeta. Una vegetazione fantastica come piacere degli occhi e sollecitazione della mente. Un lavoro di profonda poesia e di grande intelligenza. Per suscitare nostalgia di un mondo imperturbato ma soprattutto per sollecitare le responsabilità di cui l’uomo continua a non essere troppo cosciente. Curatela di Fondazione Adriano Bernareggi in collaborazione con l’Associazione Papa Giovanni Sotto il Monte Giovanni XXIII Vorrei un mondo nuovo Work shop in collaborazione con The Blank ‐ Art date Casa del Pellegrino 16 maggio 2014, dalle 17.00 alle 20.00 Progettazione e costruzione di forme naturali di carta, con la stessa tecnica delle sculture. Alla fine del laboratorio i partecipanti potranno portare a casa una piccola scultura. Rudimenti di costruzione geometrica tridimensionale. Il work‐shop è dedicato ad adulti e bambini; i bambini dovranno essere accompagnati da un adulto. Mercoledì, 9 Aprile, 2014 Autore: Redazione Bergamonews Invia Anteprima INTERVISTA Def, Piga: «Così l'economia del  Paese non cresce» EDITORIA Agenzie di informazione, i  nuovi contratti del governo INFERTILITÀ Fecondazione eterologa,  Consulta: «Divieto è  incostituzionale» ICONE Ultimate Warrior, addio all'eroe  del ring I piu letti DA NON PERDERE: 2 / 2 Data Pagina Foglio 09-04-2014 Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. 102214Codiceabbonamento:
  • 114. 27/4/2014 ARTDATE 2014 - Dialogo nel Tempo http://www.murmurofart.com/testo-2.asp?Progr=18256 1/6 Home Page <<< torna indietro ARTDATE 2014 - Dialogo nel Tempo appuntamento con l’arte contemporanea a Bergamo. 15 ‐ 16 ‐ 17 ‐ 18 maggio 2014 ¬¬¬¬¬ARTDATE 2014 - Dialogo nel Tempo 15 ‐ 16 ‐ 17 ‐ 18 maggio 2014 The Blank organizza ARTDATE 2014 - Dialogo nel Tempo, appuntamento con l’arte contemporanea a Bergamo. Giunta alla sua quarta edizione, ARTDATE si conferma un’occasione unica per scoprire la città di Bergamo e il suo territorio attraverso l’arte contemporanea. The Blank dedica l’edizione di ARTDATE 2014 - Dialogo nel tempo al rapporto tra arte contemporanea e arte antica, come omaggio alla futura riapertura dell’Accademia Carrara di Bergamo. STUDIO VISIT: apertura al pubblico di alcuni tra i più significativi studi d’artista in città THE BLANK OPEN FACTORY: visite guidate presso aziende che operano nella lavorazione dei materiali per l’arte, studi di grafica e di comunicazione per la cultura THE BLANK ONCE UPON A TIME: aperture straordinarie dei luoghi storici simbolo dell’arte lombarda THE BLANK RESIDENCY: la II edizione del progetto di residenza internazionale d’artista presso la Residenza di The Blank THE BLANK KITCHEN: a pranzo con l’artista FESTA FINALE ARTDATE: performance di Luigi Presicce - Respiro ultimo con Legno a lato diritto e gallo a lato manco A partire da giovedì 15 e fino a domenica 18 maggio 2014, grazie ad ARTDATE 2014 - Dialogo nel tempo sarà possibile visitare musei, istituzioni, gallerie che animeranno la città con inaugurazioni, performance, visite guidate e concerti, testimoniando ancora una volta il successo di ARTDATE nel panorama culturale di Bergamo e non solo. Oltre 60 eventi, tra studio visit, residenza d’artista, inaugurazioni e aperture straordinarie di musei, gallerie, fondazioni e project spaces del territorio, collezioni private eccezionalmente aperte al pubblico, visite guidate ad aziende che operano nell’ambito dei materiali artistici e itinerari nei luoghi storici della città, sulle orme dei più grandi artisti bergamaschi di ieri e di oggi. Tutte le mostre e gli eventi di ARTDATE 2014 e organizzati da The Blank saranno incentrati sul dialogo tra arte contemporanea e arte antica: un modo per raccontare l’arte attraverso il tempo e per celebrare la futura riapertura dell’Accademia Carrara. Due le novità per questa edizione di ARTDATE 2014: Open factory, visite guidate presso realtà aziendali bergamasche che si dedicano all’arte e alla cultura, e Once upon a time, itinerari alla scoperta dei luoghi storici simbolo dell’arte lombarda, nella città di Bergamo e dintorni. Per ARTDATE 2014, The Blank ha infatti voluto intensificare l’interazione con il territorio di Bergamo, dando la possibilità al pubblico di visitare alcune aziende caratterizzate dall’attenzione e dall’utilizzo di materiali costantemente impiegati dagli artisti: con Open Factory sarà possibile visitare la cava di marmo di Zandobbio e l’azienda Freri e Brignoli, nonché gli studi Multiconsult e Studio Temp, impegnati nella comunicazione e nella grafica per l’arte. Grazie all’iniziativa Once upon a time sarà possibile visitare Palazzo Moroni in Città Alta e alcune delle più importanti chiese di Albino (BG), sulle orme di Giovan Battista Moroni, Giovanni Cavagna, Antonio Cifrondi e Enea Salmeggia. Il viaggio nella storia dell’arte della città è possibile anche grazie alle significative collaborazioni che The Blank ha avviato con la storica Biblioteca Angelo Maj e con la Fondazione Bergamo nella Storia, che in occasione di ARTDATE 2014 apriranno le porte al pubblico con visite guidate, performance e proiezioni. Per l’iniziativa Studio Visit quest’anno sarà la volta di Matteo Rubbi, Domenico Pievani, Virgilio Fidanza e Marco Grimaldi, oltre agli studi di architettura e design Studio Balini, Spazio AZERO e Baleri Abitare. Confermata anche per questa edizione la visita a un’importante collezione privata della città, una collezione d'artista che nel corso della sua vita ha raccolto opere d'arte antica e opere a lui contemporanee. Come ogni anno interviste e immagini inedite verranno pubblicate sul sito www.theblank.it: con il progetto Collezione e Passione si indagherà la pratica del collezionismo, con The Blank Board sarà possibile conoscere e approfondire le storie degli artisti protagonisti di ARTDATE. Anche presso la sede dell’associazione The Blank in via Quarenghi 50 non mancheranno gli appuntamenti. Ci saranno infatti gli artisti selezionati per il programma internazionale di residenza d’artista: tema di questa II edizione di The Blank Residency è il rapporto tra l’artista e le comunità locali, il loro confrontarsi con le caratteristiche socio-culturali della città e del territorio. Christian Fogarolli e Jan Kaesbach esporranno al pubblico i risultati dei propri progetti durante la giornata di Open Studio. Giulia Cenci sarà la protagonista di The Blank Kitchen: a pranzo dall’artista. In questa occasione verrà presentato il primo catalogo della serie The Blank Conversations - progetto trasversale che coinvolge residenza d’artista, interviste, pubblicazioni e fotografia -.
  • 115. 27/4/2014 ARTDATE 2014 - Dialogo nel Tempo http://www.murmurofart.com/testo-2.asp?Progr=18256 2/6 d’artista, interviste, pubblicazioni e fotografia -. Le iniziative di ARTDATE si estenderanno anche alla provincia di Bergamo. Treviglio, Sotto il Monte, Albino, Seriate, Albano Sant'Alessandro, Treviolo, San Paolo d’Argon testimoniano la loro attenzione verso il mondo dell’arte con un fitto programma di inaugurazioni, performance e workshop aperti al pubblico. Dopo il successo delle edizioni passate The Blank ripropone ARTPASSPORT: la partecipazione agli eventi durante le giornate di ARTDATE darà diritto a timbrare il proprio ART PASSPORT, il passaporto dell’arte, con timbri in edizione speciale. Anche in questa occasione ciascun membro dell’associazione o spazio che aderisce all’iniziativa collaborerà con un artista per la realizzazione di un timbro personalizzato. The Blank è un’associazione culturale senza scopo di lucro che dal 2010 opera per promuovere l’arte e la cultura contemporanea nel territorio di Bergamo. The Blank riunisce in un unico network gli operatori pubblici e privati di arte contemporanea a Bergamo: dalla GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, all’Accademia Carrara di Belle Arti, dal Museo Bernareggi alla Basilica di Santa Maria Maggiore, da ALT Arte Contemporanea, Spazio Fausto Radici a TBS, da Ars Arte + Libri, alla BAF – Bergamo Arte Fiera, dallo Spazio Polaresco a Upper Lab, a Baco Arte Contemporanea e Contemporary Locus, fino alle gallerie d’arte Elleni, Studio d’arte Fioretti, Shots Gallery, Studio Vanna Casati, Galleria Marelia, Thomas Brambilla, Triangolo Arte e Viamoronisedici. The Blank crede che lo sviluppo di una progettualità culturale sia più efficace se condiviso e costruito da una molteplicità di operatori. Con ARTDATE 2014 - Dialogo nel tempo The Blank porta avanti il proprio progetto di Network culturale, creando un’occasione unica e rara per vivere e vedere la città di Bergamo attraverso l’arte e la cultura. ARTDATE 2014 - Dialogo nel Tempo Bergamo, 15 - 18 maggio 2014 Per ulteriori richieste e informazioni: Letizia Ferrari THE BLANK | Ufficio Stampa cell. +39 348 7627898 press@theblank.it - ltz.ferrari@gmail.com ARTDATE 2014 – Dialogo nel tempo Bergamo, 15 – 18 maggio 2014 PROGRAMMA Giovedì 15 maggio h.18.30 – 22.00 GAMeC – GALLERIA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA, Via San Tomaso 53, Bergamo Robert Overby. Opere 1969 – 1987 a cura di Alessandro Rabottini Inaugurazione Artists’ Film International. Yuri Ancarani. Il capo a cura di Sara Fumagalli e Stefano Raimondi Inaugurazione Matteo Fato. Senza titolo con Fiamma In visione alla GAMeC come artista selezionato al progetto Level 0 – ArtVerona 2013 Inaugurazione Riscoprire la Carrara: Mantegna, Bellini, Raffaello, Moroni. Restauri e capolavori in dialogo a cura dell'Accademia Carrara di Bergamo Andrea Mastrovito. At the end of the line a cura di Sara Fumagalli e Stefano Raimondi h. 18.30 – 20.30 ACCADEMIA DI BELLE ARTI G. CARRARA, Piazza Carrara 82/d, Bergamo Galleria Accademia. Mostra collettiva degli allievi dell'Accademia Carrara di Belle Arti. a cura di Francesco Pedrini, Emma Ciceri, Carloalberto Treccani Inaugurazione h. 18.30 – 21.00 ARS ARTE+LIBRI, Via Pignolo 116, Bergamo Triplo ritratto, ovvero le tre età. Francesco De Francesco, Giovanni De Francesco, Rio Cicolari Inaugurazione h. 19.00 – 23.00 TRAFFIC GALLERY, Via San Tomaso 92, Bergamo Mustafa Sabbagh. Risen from the Dead solo show Special Guest: Karin Andersen a cura di Roberto Ratti con post scriptum di Antonio Mancinelli, Stefania Seoni, Fabiola Triolo Inaugurazione h. 19.00 – 23.00 BACO – Project Space, Via Nazario Sauro 1, Bergamo Jacopo Miliani, GUST a cura di Stefano Raimondi e Mauro Zanchi Inaugurazione Venerdì 16 maggio h. 10.00 – 12.30
  • 116. 27/4/2014 ARTDATE 2014 - Dialogo nel Tempo http://www.murmurofart.com/testo-2.asp?Progr=18256 3/6 h. 10.00 – 12.30 The Blank Open Factory Cava di marmo di Zandobbio, Via Della Vena, Zandobbio Dalla natura all’uomo: visita guidata (su prenotazione: associazione@theblank.it, tel. 035 19903477) h. 10.00 – 12.30 The Blank Open Factory Freri e Brignoli, Via Volta 23, San Paolo D'Argon Dalla pietra all’opera: visita guidata Andrea Romano. Claque & Shill. Lavori realizzati in collaborazione con l’azienda h. 16.00 – 18.30 Studio Balini, Via Alberico da Rosciate 16 f, Bergamo Proprio così (40.50.60 anni di astrazione). Elena Mezzadra, Romano Rizzato, Giacomo Nuzzo Inaugurazione h. 16.00 – 19.00 spazio AZERO, Via Corridoni 19 G, Bergamo Sonia Ciscato a cura di Luciano Passoni Inaugurazione h. 16.00 – 18.00 Walk with the artist Stefania Migliorati. Direzioni di percorso A cura dell’Associazione 22:37 (partecipazione gratuita, su prenotazione: news22e37@gmail.com, tel. 3347458490. Info su walkwiththeartist.wordpress.com) h. 17.00 – 19.00 A spasso nella storia dell’arte: opere, collezioni, restauri Le botteghe dell’arte Studio di Restauro Minerva Tramonti Maggi, Palazzo Agliardi, Via Pignolo 86, Bergamo h. 17.00 – 21.30 Auditorium del Centro Civico Culturale, Vicolo Bicetti 11, Treviglio Frenetica. In the White Room #0 eclettico, bianco, frenetico: l'arte contemporanea raccontata dagli addetti ai lavori Proiezione in loop h. 17.00 – 21.30 Centro Civico Culturale, Sala Crociera, Vicolo Bicetti 11, Treviglio Treviglio contemporanea. Opere dalle collezioni trevigliesi a cura di Sara Fontana e del Museo Civico, progetto di Alessandro Frecchiami h. 18.00 – 21.00 Spazio19, Via Sangalli 19, Treviglio Marisol Malatesta. A∆B a cura di Alessandro Frecchiami Inaugurazione h. 19.00 – 21.00 Spazio SanPaolo Invest, via Cavallotti 31B, Treviglio Matteo Fato. (PARENTESI) a cura di Sara Fontana Include un intervento nella collezione del Museo Civico Della Torre (Vicolo Bicetti 11, Treviglio) Inaugurazione h. 20.00 – 21.30 Centro Civico Culturale. In Con Tra, Vicolo Bicetti 12, Treviglio Daniela Peracchi. Airbag a cura di Sara Fontana Inaugurazione e performance h. 21.30 – 24.00 Centro Civico Culturale. Chiostro, Vicolo Bicetti 11, Treviglio Jammin’ Cafe + DJ set Bond Street Aperitivo e DJ set h. 17.00 – 20.00 Casa del Pellegrino, Viale Pacem in Terris 30, Sotto il Monte Maria Francesca Tassi. Vorrei un mondo nuovo Workshop all’interno della mostra 51 (11 aprile 1963) di Maria Francesca Tassi a cura di Fondazione Adriano Bernareggi in collaborazione con l’Associazione Papa Giovanni Sotto il Monte Giovanni XXIII h. 18.00 – 21.00 FONDAZIONE ADRIANO BERNAREGGI, Ex Oratorio San Lupo, Via San Tomaso 7, Bergamo Claudio Parmiggiani. Parmiggiani a San Lupo Inaugurazione h. 18.00 – 21.00 Banca Popolare di Bergamo, Chiostro di Santa Marta, Piazza Vittorio Veneto 8 IN BETWEEN. Invito all’opera di Anish Kapoor a cura di Enrico De Pascale 18.00 – 19.00 Proiezione video sull’opera di Anish Kapoor 19.00 Anish Kapoor. UNTITLED (collezione UBI Banca Popolare di Bergamo) Visita guidata a cura di Massimo Minini ed Enrico De Pascale
  • 117. 27/4/2014 ARTDATE 2014 - Dialogo nel Tempo http://www.murmurofart.com/testo-2.asp?Progr=18256 4/6 Visita guidata a cura di Massimo Minini ed Enrico De Pascale 20.00 Aperitivo e concerto ZAYT TRIO (Anahì Gendler vox/perc, Dudu Kouate vox/perc, Roger Rota sax) h. 18.00 – 21.00 Banca Popolare di Bergamo, atrio sede, Piazza Vittorio Veneto 8, Bergamo ART UP. Ferrario Freres. All blood of watermelon a cura di Enrico De Pascale Inaugurazione h. 18.00 – 21.00 SPAZIO POLARESCO, Via del Polaresco 15, Bergamo CONTEMPORANEAMENTE. Una visione al femminile Esposizione del workshop curato da Pamela del Curto, Michela Benaglia e Paola Bonacina con le ragazze degli Spazi Giovanili del Comune di Bergamo Inaugurazione Pietro Bonfanti. IL BALCONE DEL DUCE a cura di Daniele Maffeis nell’ambito di POLAREXPO Inaugurazione Sabato 17 maggio h. 9.00 – 11.00 Studio visit Domenico Pievani, Via San Lorenzo 22, Bergamo h. 10.00 – 11.00 The Blank Once Upon a Time Visita guidata Palazzo Moroni, Via Porta Dipinta 12, Bergamo (su prenotazione: associazione@theblank.it, tel. 035 19903477) h. 10.00 - 12.00 Biblioteca Angelo Mai, Piazza Vecchia, Bergamo 10.00 e 11.00 visite guidate (su prenotazione: associazione@theblank.it, tel. 035 19903477) h. 11.00 - 12.30 S. Rocco, Piazza Mercato delle Scarpe, Bergamo CONTEMPORARY LOCUS 6. Margherita Moscardini, Jo Thomas a cura di Paola Tognon Inaugurazione h. 11.00 - 13.00 BACO - Palazzo della Misericordia, Via Arena 9, Bergamo Annika Kahrs. Playing to the birds Sara Benaglia. Running reverse. Inaugurazione Le regard se fait lieu. Enrico De Pascale e Mauro Zanchi presentano il catalogo di Domenico Pievani Ogni cosa a suo tempo. Presentazione del catalogo e ri-allestimento della mostra a cura di Stefano Raimondi e Mauro Zanchi Collettivo dyzerotre. POST FATA RESURGO. Performance h. 14.30 – 20.30 Credito Bergamasco, Palazzo Creberg, Largo Porta Nuova 2, Bergamo Italiani a Parigi. Da Severini a Savinio, da de Chirico a Campigli Renato Birolli, Giovanni Boldini, Anselmo Bucci, Massimo Campigli, Giorgio de Chirico, Filippo de Pisis, Carlo Levi, Alberto Magnelli, Francesco Menzio, Amedeo Modigliani, René Paresce, Fausto Pirandello, Enrico Prampolini, Gino Rossi, Alberto Savinio, Gino Severini, Ardengo Soffici, Mario Tozzi, Federico Zandomeneghi. Sabato 14.30 – 20.30 - Visite guidate gratuite Domenica 10.30 – 19.30 - Visite guidate gratuite René Paresce. Un italiano a Parigi 28 opere tratte dalla collezione del Banco Popolare Sabato 14.30 - 20.30. Visite guidate gratuite Domenica 10.30 - 19.30. Visite guidate gratuite h. 14.30-16.30 The Blank Open Factory Studio Temp - Dal 1923 al 2050, Via Locatelli 62, Bergamo h. 14.00 – 16.00 The Blank Open Factory Multiconsult - Dalla strategia al progetto, Via Locatelli 31, Bergamo h. 15.00 - 17.00 Residenza Casarotto, Via Frizzoni 5, Albegno di Treviolo Matthew Attard. We are all posers Preview h. 16.00 – 17.00 Museo Storico di Bergamo - Fondazione Bergamo nella Storia, Convento di San Francesco, Piazza Mercato del Fieno 6a, Bergamo Enrico Prometti. Dal mito dalla storia dalla strada Visita guidata (su prenotazione: info@bergamoestoria.it, tel. 035 247116) h. 16.00 – 18.00 Walk with the artist Silvia Giambrone. Vice Veritatis A cura dell’Associazione 22:37 (partecipazione gratuita, su prenotazione: news22e37@gmail.com, tel. 3347458490. Info su
  • 118. 27/4/2014 ARTDATE 2014 - Dialogo nel Tempo http://www.murmurofart.com/testo-2.asp?Progr=18256 5/6 (partecipazione gratuita, su prenotazione: news22e37@gmail.com, tel. 3347458490. Info su walkwiththeartist.wordpress.com) h. 16.00 – 18.00 Sala Galmozzi, Via Tasso 4, Bergamo L'humour le ombre proiettate, testo di Yves Bonnefoy, incisioni di Maura Cantamessa, introduzione di Fabio Scotto Presentazione del libro d'artista con interventi di Fabio Scotto, Enrico De Pascale e Maura Cantamessa h. 18.00 – 21.00 ELLENI, Via Broseta 37, Bergamo Mario Cresci. WELCOME BACK SIGNOR CONTE! Inaugurazione h. 18.00 – 21.00 VIAMORONISEDICI SPAZIOARTE, Via Moroni 16, Bergamo Valerio Ambiveri. a e u o i euòi. A(mbiveri) h. 18.00 – 21.00 STUDIO VANNA CASATI, Via Borgo Palazzo 42, Bergamo Uno sguardo al passato con il linguaggio dell'oggi. Alessandra Baldoni, Lino Invernizzi, Rosa Velasco Inaugurazione h. 14.00 – 19.00 THOMAS BRAMBILLA, Via Casalino 25, Bergamo Erik Saglia. SNIFFINGLUE h. 21.00 – 24.00 GALLERIA MARELIA, Via Torretta 4, Bergamo FuturoAnteriore. Marco Manzoni, Elena Tortia a cura di Paolo Plebani e Paola Silvia Ubiali Inaugurazione h. 18.30 – 22.00 STUDIO D’ARTE FIORETTI, presso IKONOS, via C.A. Dalla Chiesa 10, Treviolo ARTE, MUSICA E MOTORI GIOIE E DOLORI. Andy, Ben Vautier, Massimo Caccia, Niki Cooper, Spaghetti pop a cura di Marco Fioretti con il critico Igor Zanti e Edizioni Ikonos Inaugurazione h. 18.00 – 22.00 TRIANGOLOARTE, Via Palma il Vecchio 18/e, Bergamo Gaetano Orazio. Omaggio a J.F.Millet: Elemento Germinante A cura di Paolo Bosc Inaugurazione h. 20.00 – 24.00 GAMeC – GALLERIA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA, Via San Tomaso 53, Bergamo 20.30 e 21.30 visite guidate gratuite alle mostre in occasione della Notte Europea dei Musei. (su prenotazione: visiteguidate@gamec.it, tel. 035 270272 int. 408) h. 21.00 – 24.00 upper Lab, Via Pescaria 1, Bergamo Matteo Maino. Cinque nanosecondi fa A cura di upper Art Inagurazione Domenica 18 maggio h. 10.00 - 12.00 A spasso nella storia dell’arte tra XVI e il XXI secolo: visita a una collezione d’artista Collezione privata, Bergamo (su prenotazione: associazione@theblank.it, tel. 035 19903477) h. 10.00–12.00 Studio visit Virgilio Fidanza, Via Spiazzi 6, Albino h. 10.00 – 12.00 Walking Talking Studio Visit Matteo Rubbi, Via Colombo 4, Albano Sant’Alessandro h. 10.00 ritrovo e partenza del percorso h. 11.30 – 13.00 The Blank Once Upon a Time Visita guidata ad Albino e dintorni 11.30 ritrovo e partenza della visita presso S.M. Assunta, Vall’Alta (parcheggio via Monte Grappa), a seguire S. Barbara Bondo Petello (parcheggio via Crespi) e S. Giuliano, Albino (parcheggio piazzale Pio la Torre) (su prenotazione: associazione@theblank.it, 035 19903477) h. 11.00 – 13.00 Baleri Abitare, Via Alessandro Volta 2/4, Albino Clara Luiselli. Tra a cura di Mauro Zanchi Inaugurazione h. 13.00 – 15.00 The Blank Kitchen, The Blank Residency, Via Quarenghi 50, Bergamo A pranzo dagli artisti. Giulia Cenci, Ian Kaesbach, Christian Fogarolli
  • 119. 27/4/2014 ARTDATE 2014 - Dialogo nel Tempo http://www.murmurofart.com/testo-2.asp?Progr=18256 6/6 A pranzo dagli artisti. Giulia Cenci, Ian Kaesbach, Christian Fogarolli (su prenotazione - al costo di 15 €: associazione@theblank.it, 035 19903477) Conversation 1 | Meeting Giulia Cenci. Presentazione del volume a cura di Claudia Santeroni. h. 13.00 – 15.00 The Blank Project Proposal Residency, II edizione, The Blank Residency, Via Quarenghi 50, Bergamo Christian Fogarolli, Jan Kaesbach - Open studio h. 15.00 – 17.00 Studio visit e presentazione di nuovi lavori Marco Grimaldi, Via Cervino angolo via Gran S. Bernardo 2, Seriate h. 15.30 – 17.30 GAMeC – GALLERIA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA, Via San Tomaso 53, Bergamo Tutti giù per terra Laboratorio per bambini dai 5 agli 11 anni (su prenotazione: visiteguidate@gamec.it, tel. 035 270272 int. 408) h. 16.00 – 18.00 Walk with the artist Borders.de & Bernardo Giorgi. in between A cura dell’Associazione 22:37 (partecipazione gratuita, su prenotazione: news22e37@gmail.com, tel. 334.7458490. Info su walkwiththeartist.wordpress.com) h. 16.30 – 18.00 Complesso "Promessi Sposi" - Via Promessi Sposi, Bergamo Andrea Mastrovito. Neverending End - 100 Last Pages Opera permanente vincitrice del concorso Qui l'arte è di casa Visita guidata a cura di The Blank h. 17.00 - 19.00 Parco 8 Marzo, Via Leopardi, Bergamo Lighting Moods – Atmosfere di luce. Installazioni nel parco a cura di sybin - Susanna Bianchini h. 19.00 – 24.00 Museo Storico di Bergamo - Fondazione Bergamo nella Storia, Sala Capitolare, Convento di San Francesco, Piazza Mercato del Fieno 6 a, Bergamo Proiezione a cura di Bergamo Film Meeting h. 19.00 – 24.00 Museo Storico di Bergamo - Fondazione Bergamo nella Storia, Chiostro, Convento di San Francesco, Piazza Mercato del Fieno 6a, Bergamo 20.00 – 21.00 TrainDogs. La linea dell'orizzonte Spettacolo di racconti e musica h. 21.30 Festa ARTDATE Luigi Presicce. Respiro ultimo con Legno a lato diritto e gallo a lato manco Performance Letizia F errari <<< torna indietro
  • 120. 28/4/2014 ARTDATE 2014 - Bergamo Avvenimenti http://www.bergamoavvenimenti.it/calendario/event/4129/ARTDATE-2014/ 1/3 Rivista Newsletter Eventi Passati Registrati Login Login E-mail Password Ricordami: Se selezionato rimarrai loggato per 3 settimane Login Password dimenticata 15 maggio 2014 | 18 maggio 2014 | Bergamo ARTDATE 2014 The Blank organizza la quarta edizione di “ARTDATE 2014 – Dialogo nel tempo”, appuntamento imperdibile per chi ama l'arte. Si terranno oltre 60 eventi, tra cui studio visit, inaugurazioni, visite ad aziende artistiche e a luoghi storici di Bergamo, aperture straordinarie di musei, gallerie, fondazioni e collezioni private, eccezionalmente accessibili al pubblico. artdate artdate 2014 arte arte antica arte contemporanea bergamo cultura eventi a bergamo gallerie musei ospiti visite Tw eet 0 Lascia un Commento 0Mi piace
  • 121. 28/4/2014 ARTDATE 2014 - Bergamo Avvenimenti http://www.bergamoavvenimenti.it/calendario/event/4129/ARTDATE-2014/ 2/3 Informazioni Inizio: 15 Mag, 08:00 Fine: 18 Mag, 23:59 Per la città associazione@theblank.it http://www.theblank.it/ Evento segnalato da: Bergamo Avvenimenti Rivista mensile sugli eventi di città e provincia. Seguici e commenta i tuoi eventi preferiti! http://www.bergamoavvenimenti.it/ Tel. 035.358853 Map data ©2014 Google
  • 122. 28/4/2014 ARTDATE 2014 DIALOGO NEL TEMPO 15-18 MAGGIO | Bergamo - EventViva https://eventviva.com/event/1492352137660241 1/16 ARTDATE 2014 DIALOGO NEL TEMPO 15-18 MAGGIO  Thu, 15 May 2014, 12:00 am to Thu, 15 May 2014, 12:00 am  ​The Blank: Bergamo Modern and Contemporary Art, Via Quarenghi 50, Bergamo, Lombardy, italy  Details of organizer ARTDATE 2014 - Dialogo nel Tempo 15 ‐ 16 ‐ 17 ‐ 18 maggio 2014 The Blank organizza ARTDATE 2014 - Dialogo nel Tempo, appuntamento con l’arte contemporanea a Bergamo. Giunta alla sua quarta edizione, ARTDATE si conferma un’occasione unica per scoprire la città di Bergamo e il suo territorio attraverso l’arte contemporanea. The Blank dedica l’edizione di ARTDATE 2014 - Dialogo nel tempo al rapporto tra arte contemporanea e arte antica, come omaggio alla futura riapertura dell’Accademia Carrara di Bergamo. STUDIO VISIT: apertura al pubblico di alcuni tra i più significativi studi d’artista in città THE BLANK OPEN FACTORY: visite guidate presso aziende che operano nella lavorazione dei materiali per l’arte, studi di grafica e di comunicazione per la cultura THE BLANK ONCE UPON A TIME: aperture straordinarie dei luoghi storici simbolo dell’arte lombarda THE BLANK RESIDENCY: la II edizione del progetto di residenza internazionale d’artista presso la Residenza di The Blank THE BLANK KITCHEN: a pranzo con l’artista FESTA FINALE ARTDATE: performance di Luigi Presicce - Respiro ultimo con Legno a lato diritto e gallo a lato manco A partire da giovedì 15 e fino a domenica 18 maggio 2014, grazie ad ARTDATE 2014 - Dialogo nel tempo sarà possibile visitare musei, istituzioni, gallerie che animeranno la città con inaugurazioni, performance, visite guidate e concerti, testimoniando ancora una volta il successo di ARTDATE nel panorama culturale di Bergamo e non solo. Oltre 60 eventi, tra studio visit, residenza d’artista, inaugurazioni e aperture straordinarie di musei,