2. LIBRO), CON QUESTO SI :
CHE COSA SONO GLI E.BOOK?
IL TERMINE E.BOOK È POLISEMICO
(COME DEL RESTO IL TERMINE LIBRO)
Il contenuto, ovvero il formato
digitale del file (e.Pub, PDF, Mobi,
AWZ…)
Il dispositivo specifico che
supporta il fili (e.Book Reader, device…)
3. UN FILE E.BOOK SI PUÒ LEGGERE
SU QUALSIASI DISPOSITIVO IN CUI
SIA PRESENTE UN SOFTWARE DI
LETTURA!
Quindi anche su
PC, Tablet, Smartphone ….
4. CONTENUTI POSSIBILI DI UN FILE
E.BOOK
Testi lineari: testi tradizionali con
immagini statiche;
Ipertesti: testi navigabili con link
interni e esterni;
Ipermedia: testi con contenuti
multimediali, immagini in
movimento, animazioni etc.
5. EBOOK READER (HARDWARE)
Le caratteristiche essenziali che un e.Book
reader dovrebbe avere sono:
Essere dotato di una fonte autonoma di
energia (minimo 15 giorni)
Avere dimensioni e peso simili a quelle di
un libro cartaceo
Avere lo schermo non retroilluminato e,
possibilmente, a inchiostro elettrico (e.Ink)
Questi tre caratterestiche permettono una
visualizzazione ottimale!
6. PRIMA GENERAZIONE DI
DISPOSITIVI
Anni 1990-2000
1998: immissione sul mercato dei primi
dispositivi portatili per la lettura degli e-book
(Rocket e-Book della Nuvomedia e Softbook
della Soft press): peso di circa 1 kg e display
retroilluminati a cristalli liquidi.
Oggetti ingombranti e poco maneggevoli e pratici;
schermi inadeguati alla lettura prolungata con
conseguente affaticamento della vista;
assolutamente non concorrenziali con i libri
cartacei
7. LA “SECONDA TORNATA”
Svolta con e-paper: prototipo negli anni 70, perfezionata
negli anni 2000. Estremamente flessibile, elimina il
problema dei riflessi.
1998: J. Jacobson inventa l’inchiostro elettronico o e-
Ink: milioni di microcapsule contenenti ciascuna una
quantita di particelle di colore bianco, con carica
positiva, immerse in un liquido scuro.
Dal 2004 usando il brevetto e-Ink diverse aziende hanno
iniziato a produrre dispositivi di lettura per e-book leggeri
maneggevoli e dotati di e-Paper.
8. L’AMAZON KINDLE
Nel 2009 l’Amazon Kindle viene lanciato in tutto il
mondo ed è a tutt’oggi il dispositivo più diffuso.
Dal 2011 presente anche sul mercato italiano in diverse
versioni, compresa quella Fire , vero e proprio tablet.
10. FORMATI DEI TESTI ELETTRONICI
(SOFTWARE)
Non esiste ancora un formato standard universale per
la codifica. La “Guerra dei formati” non è una
questione tecnica, ma anche di interessi economici:
LIT di Microsoft: basato XML, formato proprietario, ma
obsoleto e ormai non più utilizzato.
PDF di Adobe: ha l’impaginazione fissa funzionale alla
stampa, facile da fruire attraverso il software gratuito Adobe
reader., ma assai poco versatile La maggior parte dei lettori
supporta il PDF.
MOBI: Nasce come formato per i palmari e ora per i
cellulari. Consente il caricamento di documenti autoprodotti
11. FORMATI DEI TESTI ELETTRONICI
(SOFTWARE) 2
AZW di Amazon; derivato dal Mobi, è il formato esclusivo
di Kindle. Formato ultraprotetto, solo sei spostamenti da un
device a un altro sempre di casa Amazon.
ePub: realizzato nel 2007, promosso dall’Open eBook
Forum (ora International digital publishing forum), formato
non proprietario e aperto, ovvero le specifiche per la sua
creazione sono pubbliche. E’ basato sul linguggio XML.
Tutti i nuovi device lo supportano, tranne Kindle.
12. CAMBIARE FORMATO? SI PUÒ…
Tra i convertitori di formato reperibili in rete
spicca fra tutti Calibre, software open source
compatibile con Microsoft, Mac e Linux.
Consente di leggere, conservare, organizzare i
propri e-book e convertirli nel formato leggibile
dal proprio lettore. Non legge il formato
AZW, ma riesce a convertirlo in formato non
proprietario. Con Calibre si possono inoltre
realizzare e-book a partire da documenti in txt e in
Word.
13. DRM: I DIRITTI DIGITALI
Si tratta di sistemi studiati per impedire all’utente di violare il
diritto d’autore: architetture digitali (hardware e software)
che consentono di distribuire gli e-Book con modalità
predefinite dagli editori quali ad esempio la Licenza d’uso
(stabilisce quali sono le azioni permesse: es. limiti sul
numero degli hardware su cui può essere letto).
I DRM in particolare bloccano gli interventi sul formato,
grazie ai metodi crittografici ( filigrana digitale). Come
alternativa ai DRM troppo restrittivi ci sono le Creative
Commons (CC)