1. 56 5-10-2012 - GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 42
7.1 Vigilanza sedi te del CAA di appartenenza (e per conoscenza allâorganismo pagato-
Il dipartimento predispone un piano annuale di controlli a cam- re), con lâinvito ad eliminare le cause che hanno portato alla conte-
pione da effettuare su almeno il 5% delle sedi operative attive nel ter- stazione stessa, entro un termine massimo di sessanta giorni.
In caso di mancata ottemperanza entro il suddetto termine, il
5. dalla legge regionale 5 aprile 2011 n. 5; zioni di impianti tecnici, telematici, fotovoltaici, qualora
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 6 giu- tali interventi riguardino le coperture cosĂŹ come definite al
gno 2001 n. 380 âTesto Unico in materia ediliziaâ reso successivo art. 3 del presente decreto.
applicabile in Sicilia in virtĂč di quanto disposto dalla legge Le disposizioni di cui agli articoli seguenti si applica-
regionale 2 agosto 2002, n.7, art. 36 e dalla legge regiona- no a tutti gli interventi eseguiti su edifici, di nuova costru-
le 19 maggio 2003 n. 7, art. 24 di recepimento del DPR n. zione o giĂ esistenti, per i quali Ăš necessario presentare
327/01, artt. 9 e 16; richiesta di permesso di costruire o dichiarazione di inizio
Vista la legge 21 dicembre 2001 n. 443, art. 1 commi 6, attivitĂ c.d. DIA (dal 31 luglio 2010 segnalazione certifica-
7, 8, 9 e 10 reso applicabile in Sicilia in virtĂč della legge ta di inizio attivitĂ c.d. SCIA, art. 19 L. 241/90), qualora
regionale 26 marzo 2002 art. 14 (D.I.A.); tali interventi riguardino le coperture cosĂŹ come definite al
Visto il D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 âAttuazione dellâart. successivo art. 3 del presente decreto.
1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela Le stesse disposizioni si applicano anche in caso di
della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoroâ, aggior- interventi edilizi da eseguire in sanatoria ai sensi dellâart.
nato ed integrato con il D.Lgs 3 agosto 2009, n. 106; 36 D.P.R. n. 380/01 o come varianti in corso dâopera che
Visto il decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387, comportano modifiche alle strutture portanti della coper-
attuazione della direttiva 2001/77/CE relativa alla promo- tura, escluse le varianti di assestamento di cui art. 22,
zione dellâenergia elettrica prodotta da fonti energetiche comma 2, D.P.R. n. 380/01. Sono esclusi gli interventi edi-
rinnovabili ed in particolare lâart. 12 concernente la razio- lizi da eseguire senza alcun titolo abilitativo, art. 6 della
nalizzazione e semplificazione delle procedure autorizza- legge regionale n. 37/85.
tive, cosĂŹ come modificato dallâart. 2 della legge 24 dicem- Le disposizioni di cui al presente decreto non si appli-
bre 2007, n. 244; cano alle istanze per il rilascio dei titoli abilitativi o per le
Visto il decreto presidenziale 9 marzo 2009 âEmana- varianti ai medesimi, relative alle coperture, che siano
zione della Delibera di Giunta regionale n. 1 del 3 febbra- state presentate prima dellâentrata in vigore del presente
io 2009, relativa al Piano Energetico Ambientale Regiona- decreto.
le Siciliano (P.E.A.R.S.)â;
Le disposizioni contenute nel presente decreto sono
Visto il decreto del Ministero dello sviluppo economi- da considerare immediatamente efficaci e prevalgono
co del 10 settembre 2010 âLinee guida per l'autorizzazio- sulle norme regolamentari dei comuni della Regione sici-
ne degli impianti alimentati da fonti rinnovabiliâ; liana, che si ponessero in contrasto con le presenti dispo-
6. Preso atto dei numerosi incidenti, spesso mortali, che sizioni.
avvengono per lâespletamento di lavori sulle coperture in
mancanza di adeguate misure di tutela della sicurezza dei Art. 3
lavoratori; Definizioni
Preso atto della necessitĂ di prevenire tali infortuni
garantendo adeguati interventi per la prevenzione delle
cadute dallâalto; Ai fini del presente decreto, anche in conformitĂ a
Ritenuto opportuno dovere emanare disposizioni sulle quanto indicato dalla norma UNI 8088, si intende per:
a) Accesso alla copertura: il punto, raggiungibile
âmisure di prevenzione e protezione dai rischi di caduta
dallâalto da predisporre negli edifici per lâesecuzione dei mediante un percorso, in grado di consentire il trasferi-
lavori di manutenzione sulle coperture in condizioni di mento in sicurezza di un operatore e di eventuali materia-
sicurezzaâ; li ed utensili da lavoro sulla copertura;
Visto il parere del dipartimento regionale dellâurbani- b) Ancoraggio strutturale (UNI EN 795:2002): elemen-
stica dellâAssessorato del territorio e dellâambiente prot. n. to o elementi fissati in modo permanente ad una struttu-
14345 del 2 luglio 2012; ra, a cui si puĂČ applicare un dispositivo di ancoraggio o un
dispositivo di protezione individuale;
Decreta: c) Apprestamenti: opere provvisionali necessarie ai
fini della tutela della salute e della sicurezza dei lavorato-
Art. 1
ri, come ponteggi, trabattelli, ponti su cavalletti, impalca-
FinalitĂ ti, parapetti, andatoie, passerelle di cui allâallegato XV del
Il presente decreto intende dettare norme per lâattua- D.Lgs. n.81/2008;
zione di misure di prevenzione e protezione da adottare d) Arresto caduta: prevenire lâimpatto a terra, con una
nella progettazione e realizzazione di interventi per lâac- struttura o qualsiasi altro ostacolo durante la caduta libe-
cesso, il transito e lâesecuzione dei lavori di manutenzione ra del lavoratore mediante un sistema di protezione perso-
sulle coperture in condizioni di sicurezza. nale dalle cadute;
e) Componente: parte di un sistema fornito con imbal-
Art. 2 laggio, marcatura ed informazione del fabbricante ( per
esempio imbracature e cordini);
Ambito di applicazione f) Copertura: delimitazione superiore dellâinvolucro
Le disposizioni di cui al presente decreto si applicano edilizio finalizzata alla protezione dello stesso dagli agen-
a tutti gli interventi di nuove costruzioni e ristrutturazio- ti atmosferici, costituita da una struttura portante e da un
ni, cosĂŹ come definiti dallâart. 36 della legge regionale n. manto di copertura. La copertura assume differenti deno-
71/78 âNorme integrative e modificative della legislazione minazioni in relazione sia al materiale usato per la strut-
vigente nel territorio della Regione siciliana in materia tura o per il manto superficiale, sia alla configurazione
urbanisticaâ e dagli artt. 5 e 6 della legge regionale n. strutturale (a tetto, a terrazza, a cupola, a shed, etcâŠ);
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g) Copertura fortemente inclinata: copertura con pen- gamento in quota e/o installazione fissa per lâaccesso al
denza oltre il 50% (26°); tetto. Utilizzata per lavori in copertura, consentono di
h) Copertura inclinata: copertura con pendenza oltre ripartire e sostenere il carico in maniera uniforme permet-
11. quota; alternative previste nel progetto;
ee) Punto di ancoraggio (UNI EN 795): elemento a cui c) planimetria in scala adeguata della copertura, evi-
il dispositivo di protezione individuale puĂČ essere applica- denziando il punto di accesso e la presenza di even-
to dopo lâinstallazione del dispositivo di ancoraggio; tuali dispositivi per lâaccesso o di protezione collet-
ff) Rete di protezione (UNI EN 13374): dispositivo di tiva, specificando per ciascuno di essi la classe di
protezione collettiva costituito da reti sostenute da una appartenenza ed il numero massimo, presunto, di
fune sul bordo, da altri elementi di supporto o da una utilizzatori contemporanei;
combinazione di questi, progettati per fermare la caduta d) relazione di calcolo redatta da un professionista abi-
dall'alto delle persone; litato, contenente la verifica della resistenza degli
gg) Scalino posapiede (UNI EN 516): dispositivo ester- elementi strutturali della copertura alle azioni tra-
no permanente per lâaccesso al tetto utilizzato per lavori in smesse dagli ancoraggi e il progetto del relativo si-
copertura e costituito da una piattaforma della dimensio- stema di fissaggio, ovvero attestazione del professio-
ne minima di cm13x13, avente sui due fianchi laterali un nista che tali elementi sono parte integrante del cal-
listello o bordo rialzato non inferiore a 2 cm., per impedi- colo esecutivo degli elementi strutturali;
re lo scivolamento dellâoperatore, e deve altresĂŹ essere e) certificazione del produttore di dispositivi di anco-
dotata di maniglia o fori di presa; raggio, linee di ancoraggio e/o ganci di sicurezza da
hh) Sistema di arresto caduta (UNI EN 363): dispositi- tetto eventualmente installati, secondo le norme
vo di protezione individuale contro le cadute dallâalto UNI vigenti;
comprendente un dispositivo di presa per il corpo (imbra- f) dichiarazione di conformitĂ dellâinstallatore
catura) e un sottosistema di collegamento (assorbitore di riguardante la corretta installazione di eventuali
energia e cordino) ad un punto di ancoraggio sicuro, desti- dispositivi di ancoraggio, linee di ancoraggio e/o
nati ad arrestare le cadute; ganci di sicurezza da tetto, in cui sia indicato il
ii) Sistemi di sicurezza: apprestamenti e mezzi di pre- rispetto delle norme di buona tecnica, delle indica-
venzione degli infortuni che possono derivare dalla cadu- zioni del produttore e dei contenuti di cui alle let-
ta di persone o di cose dallâalto; tere b) e c);
jj) Tirante dâaria: minimo spazio libero di caduta in g) manuale dâuso degli eventuali dispositivi di anco-
sicurezza; raggio, linee di ancoraggio e/o ganci di sicurezza da
kk) Transito e lavori su coperture: PossibilitĂ di sposta- tetto installati, con eventuale documentazione
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Nel caso di interventi edilizi per i quali debba essere Art. 7
certificata lâabitabilitĂ o lâagibilitĂ ai sensi della vigente Misure di prevenzione e protezione: criteri generali
normativa regionale, il professionista abilitato, al momen- di progettazione
15. i contenuti di cui allâarticolo 4, lettere da a) a h) - che gli ostacoli fissi, che per ragioni tecniche non
deve essere consegnato al proprietario del fabbrica- possono essere eliminati, siano chiaramente segna-
to, o altro soggetto avente titolo, alla fine dei lavo- lati e, se del caso, protetti in modo da non costituire
ri. pericolo;
Lâelaborato tecnico della copertura deve essere messo - che sia previsto un dimensionamento in relazione ai
a disposizione dei soggetti interessati, quali imprese edili, carichi di esercizio, tenendo conto dei prevedibili
manutentori, installatori, antennisti, etc., in occasione di ingombri di materiali ed utensili da trasportare, con
ogni intervento successivo da eseguirsi sulle coperture, ed una larghezza non inferiore a 0,60 metri per il solo
aggiornato in occasione di interventi alle parti strutturali transito dellâoperatore.
Ă altresĂŹ necessario che:
delle stesse e, in caso di passaggio di proprietĂ , consegna-
- i percorsi orizzontali abbiano i lati prospicienti il
to al nuovo proprietario o avente titolo.
vuoto protetti contro il rischio di caduta dallâalto;
Art. 6 - i percorsi verticali siano prioritariamente realizzati
con scale fisse a gradini a sviluppo rettilineo.
Cause ostative Nel caso di percorsi non permanenti devono essere
La mancata presentazione degli elaborati di cui allâar- individuate posizioni e spazi in grado di ospitare le solu-
ticolo 4, lettere a) e b) costituisce causa ostativa al rilascio zioni prescelte.
della concessione edilizia o D.I.A. o autorizzazione ed I percorsi non permanenti si realizzano tramite:
impedisce, altresĂŹ, l'utile decorso del termine per l'effica- a) scale opportunamente vincolate alla zona di sbar-
cia della denuncia di inizio dell'attivitĂ . co;
La mancata presentazione degli elaborati di cui allâar- b) apparecchi di sollevamento certificati anche per il
trasferimento di persone in quota;
ticolo 4, lettere a), b), c), d), e) ed f) costituisce causa osta-
c) apprestamenti.
tiva al rilascio della concessione in sanatoria di cui alla
legge 28 febbraio 1985, n. 47 e la legge 23 dicembre 1994
Art. 9
n. 724, art. 39 commi 1° e seguenti.
La mancata presentazione degli elaborati di cui allâar- Accessi alla copertura
ticolo 4, lettere a), b), c), d), e) ed f) costituisce altresĂŹ La copertura deve essere dotata almeno di un accesso,
causa ostativa al rilascio del certificato di agibilitĂ /abitabi-
interno od esterno, in grado di garantire il passaggio ed il
litĂ . trasferimento di un operatore e di materiali ed utensili in
La mancata presentazione al comune di copia del condizioni di sicurezza.
fascicolo di cui allâart. 91, comma 1, lettera b), del decreto In particolare un accesso interno deve possedere le
legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i., nei casi in cui Ăš pre- seguenti caratteristiche:
vista la redazione, costituisce causa ostativa al rilascio del 1. ove sia costituito da una apertura verticale, la stes-
certificato di abitabilitĂ /agibilitĂ . sa deve avere una larghezza minima di 0,70 metri
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ed unâaltezza minima di 1,20 metri; Vista la legge regionale n. 30 del 3 novembre 1993
2. ove sia costituito da una apertura orizzontale od âNorme in tema di programmazione sanitaria e di riorga-
inclinata, la stessa deve essere dimensionata sui nizzazione territoriale delle unitĂ sanitarie localiâ;
17. prevedibili ingombri di materiali ed utensili da tra- Vista la legge regionale n. 10 del 15 maggio 2000 âNor-
sportare; se di forma rettangolare, il lato inferiore me sulla dirigenza e sui rapporti di impiego e di lavoro alle
libero di passaggio deve essere almeno 0,70 metri e dipendenze della Regione siciliana. Conferimento di fun-
comunque di superficie non inferiore a 0,80 metri zioni e compiti agli enti locali. Istituzione dello Sportello
quadrati; unico per le attivitĂ produttive. Disposizioni in materia di
3. i serramenti delle aperture di accesso non devono protezione civile. Norme in materia di pensionamentoâ;
presentare parti taglienti o elementi sporgenti ed il Vista la legge regionale n. 19 del 16 dicembre 2008
âNorme per la riorganizzazione dei Dipartimenti regio-
sistema di apertura dellâanta deve essere agevole e
sicuro. nali, ordinamento del Governo e dellâAmministrazione
regionaleâ che ha istituito il dipartimento per le attivitĂ
Art. 10 sanitarie ed osservatorio epidemiologico;
Vista la legge regionale n. 5 del 14 aprile 2009 âNorme
Transito ed esecuzione dei lavori sulle coperture
per il riordino del servizio sanitario regionaleâ;
Il transito e lâesecuzione dei lavori sulle coperture deve Visto il D.A. 3 maggio 2007 âDirettive per la gestione
garantire, a partire dal punto di accesso, il passaggio e la delle attivitĂ di formazione ed aggiornamento presso le
sosta in sicurezza mediante elementi protettivi, quali ad
aziende sanitarie della Regioneâ;
esempio: Visto il D.A. del 13 gennaio 2010 con il quale Ăš stata
a) parapetti; istituita presso il dipartimento ASOE la rete dei referenti
b) linee di ancoraggio; per le attivitĂ di formazione del settore sanitario;
c) dispositivi di ancoraggio; Visto il decreto presidenziale 18 luglio 2011âPiano
d) passerelle o andatoie per il transito di persone e regionale della salute 2011-2013â;
materiali; Visto il D.A. n. 1050 dellâ8 giugno 2011 âLinee guida
e) reti di sicurezza; per il riordino del sistema siciliano di formazione conti-
f) impalcati; nua ECMâ;
g) ganci di sicurezza da tetto. Visto il D.A. n. 2768 del 30 dicembre 2011 con il quale
Ăš stato approvato il Piano di formazione continua regiona-
Art. 11 le 2011-2013;
Vista la nota prot. n. 56971 del 19 luglio 2012 riguar-