1. A cura di Bottel Jacques
LE CHIESE CRISTIANE IN ORIENTE
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2. A cura di Bottel Jacques
LA CHIESA ASSIRA
La santa Chiesa cattolica e apostolica assira d'Oriente è una Chiesa cristiana, nota
anche come Chiesa nestoriana.
A livello teologico, si caratterizza per il riconoscimento dei soli primi due Concili
ecumenici e di Nestorio come santo. La Chiesa assira d'Oriente non è in comunione
con le Chiese orientali antiche poiché queste ultime riconoscono, invece, la validità
dei primi tre Concili ecumenici.
La chiesa assira comprende i territori dell'attuale Iraq occidentale e dell'Iran. Dalla
Mesopotamia, sua terra d'origine, essa ha conosciuto una rapida espansione che ha
portato i suoi missionari a fondare comunità fino all'India (dove è nota con il nome
di “Chiesa siro-caldea”) ed alla Cina. La comunità monastica assira di Chang'an
(antico nome di Xi'an, capitale della Dinastia Tang) fu, nel VII secolo, la prima
documentata comunità cristiana in Cina.
L'attuale catholicos (“primate”), è dal 1975 Sua Beatitudine Mar Dinkha IV (già
vescovo di Teheran). Dalla Persia la sede è stata trasferita a Chicago (Stati Uniti). La
Chiesa assira conta circa 400.000 fedeli, di cui solo una minoranza vive ancora nella
terra natale.
LE CHIESE ORIENTALI ANTICHE
Per Chiese orientali antiche si intendono le chiese che, nel primo millennio cristiano,
si sono distinte dalle chiese greca e latina. Si definiscono Chiese pre-calcedoniane
perché la divisione si è formalmente consumata in seguito alla mancata accettazione
dei canoni di perlomeno tutti i Concili ecumenici dall'anno 451 (Concilio di
Calcedonia) in poi. Quindi tali chiese riconosco la validità dei soli primi tre concili
ecumenici. Pur essendo legate ad un singolo popolo o a una determinata lingua
liturgica, le Chiese orientali antiche sono in comunione tra loro. Esse sono:
Chiesa
Chiesa ortodossa siriaca
Chiesa apostolica armena
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Popolo
Area siro-libanese
Armenia
Lingua liturgica
Siriaco
Armeno
Cristologia
Monofisismo1
Miafisismo2
Vedi appendice di approfondimento.
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3. A cura di Bottel Jacques
Chiesa copta ortodossa
Chiesa ortodossa etiopica
Egitto
Etiopia
Copto
Gheez
Miafisismo
Miafisismo
Alcuni dei membri di queste chiese, nel corso di più epoche storiche, hanno aderito
alla dottrina teologica cattolica e sono ritornate in comunione con Roma, pur
mantenendo il rito e la lingua liturgica originaria. Per ciascuna di queste comunità
orientali, quindi, esiste una parallela chiesa cattolica. Tali chiese in comunione con la
Chiesa di Roma sono dette chiese orientali cattoliche e fanno parte delle chiese sui
iuris. Fa eccezione la Chiesa maronita che, storicamente, non si è mai separata dalla
comunione con Roma.
Chiese di rito liturgico antiocheno o siriaco occidentale:
Chiesa maronita
Chiesa cattolica sira
Chiesa cattolica siro-malankarese
Chiese di rito liturgico siriaco orientale:
Chiesa cattolica caldea
Chiesa cattolica siro-malabarese
Chiesa di rito liturgico armeno:
Chiesa armeno-cattolica
Chiese di rito liturgico alessandrino:
Chiesa cattolica copta
Chiesa cattolica etiope
LA CHIESA ORTODOSSA
La Chiesa cattolica ortodossa, più conosciuta semplicemente come Chiesa
ortodossa, ovvero letteralmente chiesa “di corretta opinione”, è una comunione di
Chiese cristiane autocefale e autonome 3 , erede della cristianità dell'Impero
bizantino, che riconosce un primato d'onore al Patriarca ecumenico di
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Vedi appendice di approfondimento.
Vedi appendice di approfondimento.
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4. A cura di Bottel Jacques
Costantinopoli. Essa ritiene che al proprio interno sussista, in via esclusiva, la
continuità della Chiesa fondata da Gesù.
Le Chiese Ortodosse più importanti sono la Chiesa ortodossa greca e la Chiesa
ortodossa russa. La Chiesa ortodossa russa (in russo: Русская Православная
Церковь), o Patriarcato di Mosca (in russo: Московский Патриархат), è una Chiesa
ortodossa autocefala2, guidata dal Patriarca di Mosca e di tutte le Russie e in piena
comunione con le altre Chiese ortodosse, occupa il quinto posto nel dittico
ortodosso, dopo il Patriarcato di Costantinopoli, il Patriarcato greco-ortodosso di
Alessandria, la Chiesa greco-ortodossa di Antiochia e la Chiesa greco-ortodossa di
Gerusalemme.
Nel suo complesso, la Chiesa Ortodossa orientale è per dimensioni la terza maggiore
confessione cristiana, contando 250 milioni di fedeli in tutto il mondo, in larga
prevalenza, nei paesi dell'Europa orientale.
Patriarcati dell'antica pentarchia4:
Gerusalemme (Chiesa greco-ortodossa di Gerusalemme)
Antiochia (Chiesa greco-ortodossa di Antiochia)
Alessandria (Chiesa greco-ortodossa di Alessandria)
Costantinopoli (Chiesa greco-ortodossa di Costantinopoli)
Patriarcati moderni:
Patriarcato di Mosca (Chiesa ortodossa russa)
Patriarcato di Sofia (Chiesa ortodossa bulgara)
Chiesa ortodossa georgiana
Chiesa ortodossa serba
Chiesa ortodossa rumena
Le altre Chiese nazionali autocefale:
Chiesa ortodossa di Cipro
Chiesa ortodossa greca
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Queste cinque chiese rivestirono per tutto il primo millennio un certo rilievo per la tradizione
apostolica di cui erano accreditate: Roma e Antiochia, in quanto sedi di san Pietro, Alessandria per
la figura di san Marco, Gerusalemme come luogo di origine della fede cristiana e Costantinopoli
per successione dell'apostolo Andrea, fratello di Simon Pietro.
Il Grande Scisma d'Oriente del 1054 mise fine alla pentarchia originale.
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5. A cura di Bottel Jacques
Chiesa ortodossa polacca
Chiesa ortodossa albanese
Chiesa ortodossa ceca e slovacca
Chiesa ortodossa in America5
Chiese autonome:
Chiesa ortodossa del Monte Sinai (sotto il patriarcato di Gerusalemme)
Chiesa ortodossa finlandese (sotto il patriarcato di Costantinopoli)
Chiesa ortodossa estone (chiesa semi-autonoma sotto il patriarcato di Mosca)
Chiesa ortodossa apostolica estone (sotto il patriarcato di Costantinopoli)6
Chiesa ortodossa giapponese (sotto il patriarcato di Mosca)
Chiesa ortodossa cinese (sotto il patriarcato di Mosca) - sostanzialmente
defunta
Chiesa ortodossa lettone (sotto il patriarcato di Mosca)
Chiesa ortodossa ucraina (sotto il Patriarcato di Mosca)
Metropolia dell'Europa occidentale (sotto il patriarcato di Mosca)7
Arcivescovado ortodosso di Ocrida (sotto il patriarcato serbo-ortodosso di
Belgrado)
5
L’autocefalia accordata dal patriarcato di Mosca ma non accettata dal patriarcato ecumenico di
Costantinopoli)
6
Autonomia accordata dal Patriarcato ecumenico di Costantinopoli ma non riconosciuta dal
patriarcato di Mosca
7
Giurisdizione non universalmente riconosciuta
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6. A cura di Bottel Jacques
LE CHIESE CRISTIANE IN OCCIDENTE
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7. A cura di Bottel Jacques
LA CHIESA CATTOLICA
La Chiesa cattolica afferma l'esistenza di un unico Dio in tre persone distinte e
consustanziali, Padre, Figlio e Spirito Santo, creatore dell'universo e datore della vita
e di bene. L'uomo, creato a immagine e somiglianza di Dio, è dotato di libero
arbitrio, in grado cioè di scegliere fra il bene e il male. Dio ha progressivamente
rivelato se stesso e ha stabilito un'alleanza dapprima con il popolo d'Israele e poi
attraverso Israele a tutte le genti portando l'alleanza a pieno compimento in Gesù
Cristo il Messia, Figlio di Dio della stessa natura del Padre; Egli ha compiuto l'Antica
Legge, e ha portato la nuova Salvezza a tutti popoli con una nuova alleanza. L'opera
di Gesù Cristo prosegue nella Chiesa cattolica, guidata dallo Spirito Santo e istituita
da Dio per la salvezza di tutte le genti.
La missione della Chiesa si esercita con gli insegnamenti, la preghiera, la liturgia e
l'amministrazione dei sacramenti attraverso cui Dio offre in dono la grazia. La
rivelazione viene trasmessa, secondo la Chiesa cattolica, attraverso la Scrittura e la
Tradizione. Per lo sviluppo e l'esposizione della dottrina, vengono considerati
autorevoli i canoni di 21 concili ecumenici, di cui i primi sette in comune con le
Chiese ortodosse orientali, e gli scritti dei Padri della Chiesa e il magistero ordinario,
con cui il papa insegna in qualità di successore di Pietro.
Una moderna sintesi di tutta la dottrina cattolica può essere trovata nel Catechismo
della Chiesa Cattolica, la cui ultima versione è stata redatta nel 1992 sotto papa
Giovanni Paolo II da una commissione con a capo il cardinale Joseph Ratzinger, dal
2005 papa Benedetto XVI. Nel 2005 è stato pubblicato il Compendio del Catechismo,
con la formula a domande e risposte per una più agile comprensione.
La fede cattolica è condensata nel simbolo apostolico che riassume le principali
verità del credo.
È composto di 12 articoli:
1. « Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra
2. e in Gesù Cristo, Suo unico Figlio, nostro Signore,
3. il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine,
4. patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto;
5. discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte;
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8. A cura di Bottel Jacques
6. salì al cielo, siede alla destra di Dio, Padre onnipotente:
7. di là verrà a giudicare i vivi e i morti.
8. Credo nello Spirito Santo,
9. la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi,
10. la remissione dei peccati,
11. la risurrezione della carne,
12. la vita eterna. Amen. »
IL PROTESTANTESIMO
Il Protestantesimo è una forma di Cristianesimo sorta nel XVI secolo per riformare la
Chiesa cattolica considerata nella dottrina e nella prassi non più conforme alla
parola di Dio, a seguito del movimento politico e religioso noto come "Riforma
protestante", derivato dalla predicazione dei riformatori, fra i quali i più importanti
sono Martin Lutero, Huldrych Zwingli, Giovanni Calvino e John Knox.
IL BATTISMO
Il battismo è un movimento nato nell'alveo del protestantesimo che affonda le
proprie radici storiche nel puritanesimo inglese del XVII secolo. Esso è così chiamato
per la pratica del battesimo dei credenti che l'assimilava al precedente movimento
anabattista. I battisti sono una delle principali comunioni di chiese protestanti del
mondo.
Il movimento battista condivide le affermazioni centrali della Riforma protestante
del XVI secolo:
La giustificazione del peccatore per la grazia di Dio mediante la fede. La
giustificazione del peccatore, la sua riconciliazione con Dio e la sua salvezza
avviene solamente a motivo della grazia di Dio, per mezzo della fede e mai
attraverso i propri sforzi o le proprie opere religiose [Efesini 2:8].
La Scrittura come unica autorità in materia di fede nella chiesa. I battisti
rivendicano il principio del Sola Scriptura, ritengono cioè che la Bibbia sia
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9. A cura di Bottel Jacques
Chiesa copta ortodossa
Chiesa ortodossa etiopica
Egitto
Etiopia
Copto
Gheez
Miafisismo
Miafisismo
Alcuni dei membri di queste chiese, nel corso di più epoche storiche, hanno aderito
alla dottrina teologica cattolica e sono ritornate in comunione con Roma, pur
mantenendo il rito e la lingua liturgica originaria. Per ciascuna di queste comunità
orientali, quindi, esiste una parallela chiesa cattolica. Tali chiese in comunione con la
Chiesa di Roma sono dette chiese orientali cattoliche e fanno parte delle chiese sui
iuris. Fa eccezione la Chiesa maronita che, storicamente, non si è mai separata dalla
comunione con Roma.
Chiese di rito liturgico antiocheno o siriaco occidentale:
Chiesa maronita
Chiesa cattolica sira
Chiesa cattolica siro-malankarese
Chiese di rito liturgico siriaco orientale:
Chiesa cattolica caldea
Chiesa cattolica siro-malabarese
Chiesa di rito liturgico armeno:
Chiesa armeno-cattolica
Chiese di rito liturgico alessandrino:
Chiesa cattolica copta
Chiesa cattolica etiope
LA CHIESA ORTODOSSA
La Chiesa cattolica ortodossa, più conosciuta semplicemente come Chiesa
ortodossa, ovvero letteralmente chiesa “di corretta opinione”, è una comunione di
Chiese cristiane autocefale e autonome 3 , erede della cristianità dell'Impero
bizantino, che riconosce un primato d'onore al Patriarca ecumenico di
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Vedi appendice di approfondimento.
Vedi appendice di approfondimento.
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10. A cura di Bottel Jacques
battesimo infantile perché ritengono che la fede necessaria al battesimo sia
quella del battezzando e non quella dei genitori, dei padrini o della chiesa.
La libertà di coscienza. In materia di fede ogni individuo ha libertà di scegliere
in coscienza ciò che è giusto e ciò che non lo è, e risponde unicamente a Dio
per le proprie decisioni. Né la famiglia, né la Chiesa, né lo Stato, possono
decidere per la coscienza altrui o forzare questa decisione. Ciascuno è
ritenuto sempre libero di cambiare idea.
Il congregazionalismo. Il modello di organizzazione ecclesiastica
congregazionalista consiste nel lasciare autonomia a ciascuna chiesa locale
per quanto riguarda la predicazione, l'attività di testimonianza,
l'organizzazione e la vita ecclesiastica interna. Le chiese battiste non
sottostanno al controllo diretto, né amministrativo né dottrinale, di alcuno,
sia esso un organismo direttivo o un Sinodo, oppure una persona a ciò
preposta, come un vescovo o un papa. Agli insiemi denominazionali di chiese
battiste come le associazioni, le unioni, le convenzioni e le federazioni non
viene riconosciuto alcun valore ecclesiologico, ma solo organizzativo su base
volontaria e il processo decisionale all'interno delle chiese e delle
denominazioni è democratico a partire dalle assemblee delle chiese locali.
Fanno eccezione alcuni battisti riformati, che sono organizzati secondo un
sistema presbiteriano, come ad esempio i battisti episcopali del Congo e
alcuni altri.
La Separazione fra Stato e Chiesa. I battisti, che nel passato sono stati
perseguitati o uccisi per la loro fede, hanno avuto un ruolo importante nella
lotta per la libertà religiosa e per la separazione tra Chiesa e Stato in
Inghilterra, negli Stati Uniti e in altri Paesi. Nel 1612 John Smyth scriveva: "Il
magistrato non deve in ragione del suo ufficio interferire in materia di
religione, o in materia di coscienza”. Anabattisti e quaccheri condividono un
ruolo significativo nella storia dello sviluppo dell'idea di avere come due entità
distinte e separate, Chiesa e Stato: lo spunto originale di questo orientamento
fu l'opposizione al fatto che l'autorità statale desse disposizioni sull'attività
religiosa o sull'esistenza di una “chiesa nazionale”, e non implicava l'idea di un
divieto per i cristiani di partecipare alla vita politica e all'impegno nella
società. Il dibattito contemporaneo sulla laicità vede contrapporsi idee diverse
sull'opportunità che gruppi religiosi possano, o debbano prendere posizione o
parte attiva nella politica. Questo problema riguarda negli Stati Uniti
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11. A cura di Bottel Jacques
l'atteggiamento dei battisti fondamentalisti, i quali sembrano aver superato il
principio battista della separazione tra Chiesa e Stato con numerosi interventi
in materia di moralità.
PRESBITERIANESIMO
Con il termine presbiterianesimo si intende quella forma di organizzazione della
chiesa cristiana che nasce soprattutto dalla riforma calvinista e che prevede
l'applicazione del modello neotestamentario alla comunità cristiana locale. Alla base
di questa organizzazione vi sono gli "anziani" o presbiteri, responsabili della
comunità cristiana locale, eletti dall'assemblea dei suoi membri. A loro volta questi
"anziani" così eletti, si riuniscono in un organismo regionale superiore che li
raccoglie, chiamato presbiterio che così amministra l'insieme delle comunità.
Un'entità ancora superiore a questo secondo livello e chiamato sinodo o "assemblea
generale", che raccoglie i rappresentanti dei diversi presbiteri.
Questa forma organizzativa della chiesa si differenzia dall'episcopalismo che
concepisce sia nella versione cattolica che in quella anglicana il clero organizzato
gerarchicamente, come pure dal congregazionalismo che prevede l'assoluta
autonomia della comunità cristiana locale.
Il termine “presbiterianesimo” passa poi storicamente a designare le chiese che
sono organizzate in questo modo tanto da chiamarsi "chiese presbiteriane".
Diffusione
Il presbiterianesimo è tipico delle chiese protestanti della Scozia, stabilito
originalmente da John Knox nel 1560 e diventa formalmente fede di stato nel 1592
dopo essere emerso vincitore nelle precedenti guerre civili. Dopo le persecuzioni in
Inghilterra, successive a Cromwell, venne riconosciuta dall'Inghilterra come fede di
stato in Scozia nel 1707, come condizione fondamentale del Atto di Unione (1707).
In Inghilterra i presbiteriani, e nella fattispecie il puritanesimo presbiteriano, ebbero
il massimo successo nel periodo di Oliver Cromwell, ma in seguito, già dopo la morte
di Cromwell, vennero perseguitati e si spezzarono in diversi movimenti e solo nel
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12. A cura di Bottel Jacques
1876 si sono riuniti nella Chiesa presbiteriana d'Inghilterra. Nel 1972 questa si è fusa
con la Chiesa congregazionalista in Inghilterra e Galles per formare la United
Reformed Church in Great Britain.
Notevole successo hanno avuto i presbiteriani nell'Irlanda non cattolica (soprattutto
Ulster) con la Presbyterian Church in Ireland ed altre formazioni minori indipendenti,
come la Free Presbyterian Church, diventata famosa per l'opera del predicatore e
politico Ian Paisley.
LE CHIESE AVVENTISTE
L'avventismo è un sottoinsieme di Chiese e gruppi religiosi cristiani che si rifanno ad
un filone specifico del mondo protestante. Ad esempio nell'Enciclopedia delle
religioni in Italia, gli autori, nell'approccio al protestantesimo, hanno identificato
diverse categorie, o «protestantesimi». Nel quadro di questa proposta tipologica la
Chiesa cristiana avventista del settimo giorno si pone come esponente di spicco, ma
non l'unico, all'interno del «protestantesimo avventista.
La caratteristica saliente dell'avventismo, inteso in senso generico, è appunto la fede
nell'imminenza della seconda venuta di Gesù Cristo. In realtà, si potrebbe dire che
ogni Chiesa cristiana sia “avventista” in quanto l'attesa del ritorno di Gesù Cristo è
comune pressoché a tutte. Tuttavia, diversa è l'enfasi posta su questa dottrina e sul
posizionamento temporale di questo evento. Le Chiese e i gruppi che si rifanno al
paradigma avventista situano l'evento della seconda venuta di Gesù Cristo in un
tempo storico futuro in qualche modo vicino, intendendo tale evento come reale e
universale.
TESTIMONI DI GEOVA
I testimoni di Geova affermano di professare il Cristianesimo del I secolo.
Il loro movimento pone grande accento sull'interpretazione delle Sacre Scritture,
considerate come Parola di Dio infallibile; l'attività interpretativa è svolta dal Corpo
direttivo dei Testimoni di Geova nella sede centrale dei testimoni di Geova a
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13. A cura di Bottel Jacques
Brooklyn. Tale interpretazione risulta dottrinalmente difforme da tutte quelle
fornite dalle altre confessioni cristiane.
Interpretazione delle sacre scritture
La questione della corretta interpretazione della Bibbia è centrale nel movimento
dei testimoni di Geova: la sua stessa fondazione si deve alla volontà di ritornare ad
una lettura considerata più esatta del testo biblico attraverso il suo studio da parte
di un gruppo di devoti, non a caso soprannominati “studenti biblici” quando il
movimento non aveva ancora un nome ufficiale. Essendo lo studio della Bibbia
l'esigenza principale di ogni fedele, vengono stampate e diffuse gratuitamente copie
della Bibbia in tutte le lingue del mondo. I testimoni hanno inoltre un sito web
ufficiale che consente sia la lettura della loro traduzione della Bibbia on-line in
moltissime lingue sia il raffronto di ogni singolo passo con analoghe citazioni in ogni
altro punto della Bibbia.
Inoltre, per i Testimoni di Geova è il Corpo Direttivo (che rappresenta lo "schiavo,
fedele e discreto" menzionato nei vangeli Matteo 24:45 e Luca 12:42) che fornisce la
corretta interpretazione delle Sacre Scritture. Dunque i fedeli accettano tali
interpretazioni e non è permessa una libera interpretazione delle Sacre Scritture.
Pienamente convinti che la Bibbia è l'esatta parola di Dio, interpretazioni in chiave
puramente secolare e personale vanno rifiutate. Ne consegue che sono vietate le
manifestazioni di dissenso di un testimone dall'interpretazione fornita dal Corpo
Direttivo, pena la disassociazione, ovvero l'allontanamento dalla congregazione.
Inoltre, i Testimoni di Geova insistono sull'unicità di Dio e rigettano la dottrina
trinitaria, secondo la quale Dio sarebbe uno e trino (Padre, Figlio e Spirito Santo),
sulla scorta di una analisi delle Sacre Scritture che per loro né esplicita né lascia
supporre il concetto trinitario.
I testimoni sono incoraggiati a studiare la Bibbia ogni giorno sia attraverso la lettura
diretta del testo sia attraverso i testi pubblicati dalle società dei testimoni stessi. In
queste pubblicazioni, corredate da versetti della Bibbia (principalmente tradotti
sulla base della versione nota come Traduzione del Nuovo Mondo) e con domande
predisposte, viene spiegato il punto di vista biblico dei Testimoni agli aderenti.
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14. A cura di Bottel Jacques
SOCIETÀ DEGLI AMICI (QUACCHERI)
I quaccheri - nome con cui è conosciuta la Società degli Amici - sono i fedeli di un
movimento cristiano nato nel XVII secolo in Inghilterra appartenente al calvinismo
puritano.
LA COMUNIONE ANGLICANA
La Comunione anglicana è l'insieme delle chiese che hanno una struttura,
organizzazione e pratica derivata dall'anglicanesimo e sono in comunione fra loro.
Fra queste la più importante storicamente e per numero di fedeli è la Chiesa
d'Inghilterra.
Secondo alcuni le Chiese anglicane non rientrano strettamente nella definizione di
chiese protestanti, in quanto il termine "protestante" è spesso sinonimo di
"luterano", "calvinista" o "evangelico". Tuttavia esse hanno avuto origine dalla
Riforma religiosa del XVI secolo.
In particolare, le Chiese anglicane potrebbero essere idealmente suddivise in due
correnti:
quella "alta", vicina alle posizioni cattoliche;
quella "bassa", più influenzata dalle posizioni protestanti.
LA CHIESA ANGLICANA
Chiesa anglicana (inglese: Church of England; latino: Anglicana ecclesia) è il nome
assunto dalla Chiesa d'Inghilterra dopo la separazione dalla Chiesa cattolica nel XVI
secolo. Il termine latino è precedente alla Riforma protestante e indicava
genericamente la chiesa cattolica inglese, allo stesso modo in cui la chiesa francese
era denominata Chiesa Gallicana. In seguito, dopo lo scisma avvenuto durante il
regno di Enrico VIII (1534) e per influsso delle dottrine protestanti provenienti dal
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15. A cura di Bottel Jacques
continente europeo (Lutero fu scomunicato nel 1521), la Chiesa anglicana ha
assunto una particolare fisionomia dottrinale ed organizzativa (vedi anglicanesimo).
La base dottrinale della Chiesa anglicana è contenuta nei Trentanove articoli di
religione. La Chiesa anglicana, però, è essenzialmente pluralista. Nel suo interno
convivono - e spesso si scontrano - tendenze diverse, ed ogni comunità può fare
capo ad esse ed assumere una forma di culto molto diversa. Vi sono, ad esempio, gli
"anglo-cattolici", che si differenziano poco dal cattolicesimo (presentano una forma
di culto molto simile alla Messa cattolica), i neo-liberali, i riformati (che si attengono
al calvinismo), gli evangelicali, i pentecostali/carismatici.
La Chiesa anglicana è attualmente composta dalle due province ecclesiastiche di
Canterbury e York, a cui fanno capo tutte le diocesi inglesi. La sede primaziale è
quella di Canterbury, il cui arcivescovo ha un primato d'onore su tutta la comunione
anglicana. Il Papa non ha alcuna giurisdizione ecclesiastica in quanto le funzioni di
governatore supremo della Chiesa sono svolte dal Sovrano inglese.
Le comunità anglicane presenti in molte città d'Italia fanno capo alla diocesi europea
con sede a Gibilterra. La Chiesa Anglicana d'Inghilterra ammonta a circa 25.000.000
di fedeli ed è la comunità più grande in seno alla comunione anglicana.
Dal 1992 la Chiesa anglicana ha dato la possibilità alle donne di diventare sacerdoti.
LA CHIESA METODISTA
Il metodismo, o movimento metodista, è una Chiesa cristiana protestante fondata
dal pastore anglicano John Wesley nel XVIII secolo. L'intenzione di Wesley era
originariamente quella di creare un movimento di risveglio all'interno della Chiesa
anglicana che portasse a una maggiore attenzione agli evidenti problemi sociali della
Gran Bretagna all'epoca della rivoluzione industriale; solo in seguito il metodismo
assunse i connotati di dottrina indipendente dalla matrice anglicana.
Il movimento metodista si diffuse velocemente in Gran Bretagna e in Nord America;
da segnalare Richard Allen, fondatore della Chiesa metodista episcopale africana. Un
esempio di organizzazione metodista, ma indipendente dalle altre matrici
protestanti ed evangeliche, è l'Esercito della salvezza (EdS), che si dedica
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16. A cura di Bottel Jacques
principalmente all'aiuto agli emarginati, senza tetto, alcolizzati, tossicodipendenti,
prostitute.
La dottrina
I metodisti credono nell'esistenza della grazia preveniente, ma, a differenza dei
calvinisti, non credono che sia una grazia irresistibile, credono cioè che possa essere
rifiutata dall'uomo.
La dottrina metodista può essere riassunta in alcuni insegnamenti di Wesley che
derivano proprio dal suo impegno pratico verso i diseredati e gli emarginati dalla
società:
« La rivelazione dell'amore di Dio per l'uomo è una verità interiore che si palesa
nell'esperienza della carità umana »
Il significato di questo motto è che l'insegnamento incarnato nel Cristo - che Dio ha
amato l'uomo indipendentemente da quello che egli è - deve essere letto come
valore sociale e impegno di vita per tutti i fedeli, che sono tenuti a esprimere la loro
fede attraverso l'azione sociale.
Distinguere l'opera missionaria e sociale di Wesley e del suo movimento dal suo
pensiero teologico, dunque, non è possibile; le due cose sono esplicitamente
dichiarate come interdipendenti. Secondo i metodisti Dio ha dato tutto (dottrina
teologica) e tutti i fedeli devono dare (impegno sociale). Si pone un collegamento
indissolubile tra la salvezza ricevuta da Dio come dono gratuito in Cristo e la
salvezza, soprattutto materiale, offerta come dono riconoscente al fratello.
Le caratteristiche sociali
Una delle caratteristiche del metodismo è l'avere oltre ai pastori, uomini e donne,
un rilevante numero di predicatori laici, che ricevono una accurata preparazione
teologica che in seguito esercitano con la predicazione nelle comunità. Sebbene le
donne non avessero inizialmente accesso al ministero pastorale, Wesley dimostrò la
propria propensione in questo senso consentendo subito che le donne predicassero
pubblicamente, atteggiamento decisamente progressista nella società del
Settecento. Fra le opere sociali create e amministrate dalla comunità metodista si
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17. A cura di Bottel Jacques
contano numerose scuole, ospedali e centri di accoglienza in moltissimi paesi del
mondo.
MORMONISMO
Il termine mormonismo (e derivati: il sostantivo e aggettivo “mormone”) derivano
da Mormon, nome del profeta a cui è attribuito il Libro di Mormon, testo che Joseph
Smith pubblicò nel marzo del 1830 dichiarando di averlo tradotto in inglese da una
antica e sconosciuta lingua. L'epiteto di "mormone" fu coniato e utilizzato in
maniera spregiativa dai primi detrattori del nuovo movimento religioso "restaurato"
da Smith.
In seguito, l'appellativo fu ufficiosamente accettato dai fedeli del nuovo movimento
e ritenuto non più offensivo. Lo stesso Joseph Smith asserì che non c'era nulla di cui
vergognarsi nell'appellativo 'mormone'. Spiegò l’etimologia del nome di persona
“Mormon”, affermando che derivava da "mor-mon", nome composto di origine
egizia che significa “più buono”.
Le origini
In seguito a diverse visioni angeliche, il 6 aprile 1830 in Fayette (New York), nella
casa di Peter Whitmer Sr., Joseph Smith insieme ad altre cinque persone organizzò
ufficialmente, secondo le leggi dello Stato, la Chiesa di Cristo (ingl. Church of Christ).
Il 3 maggio 1834 il nome mutò in Chiesa dei Santi degli Ultimi Giorni (ingl. Church of
Latter-day Saints). Il 26 aprile 1838 a seguito di una rivelazione divina, il nome
ufficiale divenne Chiesa di Gesù Cristo dei santi degli ultimi giorni (ingl. Church of
Jesus Christ of Latter-day Saints).[4].
Fino alla morte di Smith, esistette sostanzialmente una sola organizzazione religiosa
mormone, benché non siano mancati dei piccoli scismi. Si trattò, tuttavia, di gruppi
con poche decine di affiliati che non durarono più di qualche anno.
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Costantinopoli. Essa ritiene che al proprio interno sussista, in via esclusiva, la
continuità della Chiesa fondata da Gesù.
Le Chiese Ortodosse più importanti sono la Chiesa ortodossa greca e la Chiesa
ortodossa russa. La Chiesa ortodossa russa (in russo: Русская Православная
Церковь), o Patriarcato di Mosca (in russo: Московский Патриархат), è una Chiesa
ortodossa autocefala2, guidata dal Patriarca di Mosca e di tutte le Russie e in piena
comunione con le altre Chiese ortodosse, occupa il quinto posto nel dittico
ortodosso, dopo il Patriarcato di Costantinopoli, il Patriarcato greco-ortodosso di
Alessandria, la Chiesa greco-ortodossa di Antiochia e la Chiesa greco-ortodossa di
Gerusalemme.
Nel suo complesso, la Chiesa Ortodossa orientale è per dimensioni la terza maggiore
confessione cristiana, contando 250 milioni di fedeli in tutto il mondo, in larga
prevalenza, nei paesi dell'Europa orientale.
Patriarcati dell'antica pentarchia4:
Gerusalemme (Chiesa greco-ortodossa di Gerusalemme)
Antiochia (Chiesa greco-ortodossa di Antiochia)
Alessandria (Chiesa greco-ortodossa di Alessandria)
Costantinopoli (Chiesa greco-ortodossa di Costantinopoli)
Patriarcati moderni:
Patriarcato di Mosca (Chiesa ortodossa russa)
Patriarcato di Sofia (Chiesa ortodossa bulgara)
Chiesa ortodossa georgiana
Chiesa ortodossa serba
Chiesa ortodossa rumena
Le altre Chiese nazionali autocefale:
Chiesa ortodossa di Cipro
Chiesa ortodossa greca
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Queste cinque chiese rivestirono per tutto il primo millennio un certo rilievo per la tradizione
apostolica di cui erano accreditate: Roma e Antiochia, in quanto sedi di san Pietro, Alessandria per
la figura di san Marco, Gerusalemme come luogo di origine della fede cristiana e Costantinopoli
per successione dell'apostolo Andrea, fratello di Simon Pietro.
Il Grande Scisma d'Oriente del 1054 mise fine alla pentarchia originale.
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19. A cura di Bottel Jacques
Divisione
Divisione interna
Testo sacro, note
Anno scisma
CHIESA ASSIRA
Riconosce i primi due concili ecumenici (Conc. I sec. d.C.
di Nicea I - 325 d.C , Conc. di Costantinopoli I 381 d.C), Nestorio santo
CHIESE ORIENTALI ANTICHE
Riconoscono i primi tre concili ecumenici (Conc.
di Nicea I - 325 d.C , Conc. di Costantinopoli I 381 d.C, Conc. di Efeso I - 431 d.C.). Dal 451
(Concilio di Calcedonia) non riconoscono tutti i
concili ecumenini.
CHIESA ORTODOSSA
Comunione di decine di Chiese Bibbia (canone alessandrino), trinitaria
autocefale e autonome
1054
CHIESA CATTOLICA
Chiese sui iuris (autononome)
Bibbia (canone alessandrino), trinitaria
XVI sec.
CHIESE PROTESTANTI,
RIFORMATE
Luterani
Calvinisti
Battismo
Chiesa avventista
Società degli amici (quaccheri)
Chiesa presbiteriana
Testimoni di Geova
Bibbia (canone palestinese), trinitaria
Bibbia (canone palestinese), trinitaria
1534
Bibbia (canone palestinese), anti-trinitaria
Fine 1800
CRISTIANI
COMUNIONE ANGLICANA
Pluralità di chiese di cui la più Bibbia (canone palestinese), trinitaria
importante è la Chiesa d’Inghilterra
Trentanove precetti della religione
Chiesa metodista
XVI secolo
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20. A cura di Bottel Jacques
ALTRI GRUPPI RELIGIOSI
Mormoni
Bibbia + Libro di Mormon, anti-trinitaria
1800
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22. A cura di Bottel Jacques
MONOFISISMO, MIAFISISMO, ARIANESIMO
MONOFISISMO
La teoria monofisita venne sviluppata da Eutiche (378 - 454), archimandrìta di un
monastero con più di trecento monaci a Costantinopoli. Nel 448 Eutiche scese in
campo nella disputa teologica con Nestorio, che affermava la presenza di due nature
distinte (l'una divina e l'altra umana) in Cristo. Eutiche, invece, fondatore della teoria
del monofisismo, affermò che prima dell'incarnazione c'erano due nature, mentre
dopo l'incarnazione, vi è una sola natura (physis) e una sola persona, divina. Era
solito riassumere il concetto, affermando che la Divinità aveva accolto l'Umanità,
come il mare accoglie una goccia d'acqua.
Alcuni autori, però, trovano già venature interpretabili in senso monofisita, in testi
attribuiti a Cirillo di Alessandria (376-444), vescovo e padre della Chiesa; altri,
invece, considerano Apollinare di Laodicea quale iniziatore di tale visione
cristologica.
SECONDO CONCILIO DI EFESO
La chiave di volta per la diffusione del monofisismo fu il Secondo concilio di Efeso
del 449, presieduto da Flaviano di Costantinopoli, in cui l'insegnamento di Eutiche fu
dichiarato ortodosso. Durante il concilio, Dioscoro di Alessandria operò in modo che
fossero destituiti i più importanti teologi antiocheni, con l'accusa di nestorianesimo,
e perfino Flaviano venne aggredito da sostenitori di Eutiche e ucciso. Il concilio si
concluse con l'assoluzione di Eutiche e la scomunica di Flaviano e di papa Leone I
(440-461).
In preparazione del concilio, papa Leone aveva inviato due rappresentanti, latori di
una lunga lettera, nota come Tomus ad Flavianum, in cui sottolineava la propria
posizione contraria al monofisismo. Di fronte all'insuccesso, egli dichiarò nullo il
concilio, definendolo un latrocinium, ma l'imperatore Teodosio II (408-450) lo
ritenne valido.
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23. A cura di Bottel Jacques
Chiesa ortodossa polacca
Chiesa ortodossa albanese
Chiesa ortodossa ceca e slovacca
Chiesa ortodossa in America5
Chiese autonome:
Chiesa ortodossa del Monte Sinai (sotto il patriarcato di Gerusalemme)
Chiesa ortodossa finlandese (sotto il patriarcato di Costantinopoli)
Chiesa ortodossa estone (chiesa semi-autonoma sotto il patriarcato di Mosca)
Chiesa ortodossa apostolica estone (sotto il patriarcato di Costantinopoli)6
Chiesa ortodossa giapponese (sotto il patriarcato di Mosca)
Chiesa ortodossa cinese (sotto il patriarcato di Mosca) - sostanzialmente
defunta
Chiesa ortodossa lettone (sotto il patriarcato di Mosca)
Chiesa ortodossa ucraina (sotto il Patriarcato di Mosca)
Metropolia dell'Europa occidentale (sotto il patriarcato di Mosca)7
Arcivescovado ortodosso di Ocrida (sotto il patriarcato serbo-ortodosso di
Belgrado)
5
L’autocefalia accordata dal patriarcato di Mosca ma non accettata dal patriarcato ecumenico di
Costantinopoli)
6
Autonomia accordata dal Patriarcato ecumenico di Costantinopoli ma non riconosciuta dal
patriarcato di Mosca
7
Giurisdizione non universalmente riconosciuta
5
24. A cura di Bottel Jacques
monofisismo, per cui in Gesù Cristo la natura divina assorbe totalmente
quella umana (professato da Eutiche, 378-454);
arianesimo, che professa la creaturalità di Gesù, negando perciò la
consustanzialità dal Figlio al Padre, e accentuandone l'umanità (Ario, 256336);
Credo di Calcedonia (accettato tuttora da cattolici, ortodossi e protestanti),
secondo cui Gesù Cristo è "due nature in una persona". Le due nature sono
coesistenti «senza confusione, immutabili, indivise, inseparabili» (Concilio di
Calcedonia, 451);
nestorianesimo, che afferma che Gesù Cristo è sia uomo che Dio (sussistono
perciò non solo due nature, ma due persone distinte), ma non ammette la
contemporaneità di tali nature (come fu professato da Nestorio, 381 - ca.
451).
I miafisiti hanno accettato tutte le decisioni dei concili ecumenici fino a quelle di
Efeso (431). Con il Concilio di Calcedonia (451), il credo ecumenico ha introdotto la
concezione delle due nature di Cristo. I miafisiti non hanno aderito alla definizione
calcedonese, preferendo parlare di "unica natura del Verbo incarnato" (secondo le
parole di Cirillo di Alessandria così come interpretate da Severo di Antiochia). La
natura di Cristo è unica, ed è frutto dell'unione di quella umana e divina. Tale
dottrina si basa sull'idea biblica che ad ogni natura corrisponda una persona.
Essendo Cristo una sola Persona della Trinità, Egli deve essere necessariamente di
un'unica natura; due nature invece costituirebbero due persone.
Nei decenni successivi le Chiese miafisite si sono allontanate dalle Chiese
dell'Impero romano (latina e bizantina). Da allora le Chiese miafisite non sono più in
comunione con le altre Chiese della cristianità.
ARIANESIMO
L'arianesimo è il nome con cui è conosciuta una dottrina cristologica elaborata dal
monaco e teologo cristiano Ario (256- 336), condannata al primo concilio di Nicea
(325). Sosteneva che la natura divina di Gesù fosse sostanzialmente inferiore a
quella di Dio e che, pertanto, vi fu un tempo in cui il Verbo di Dio non esisteva e
dunque che fosse stato creato in seguito. In tal senso contraddiceva l'idea della
Trinità maturata attorno agli scritti di Giustino di Nablus.
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25. A cura di Bottel Jacques
Sebbene Ario fosse stato scomunicato per eresia (Liber Pontificalis - XXXIIII. Silvester
- par. 4) e la sua dottrina condannata, l’Arianesimo resistette a lungo, tanto da
diventare religione ufficiale dell'impero romano durante il regno di Costanzo II.
Originatasi in Egitto e diffusa soprattutto in Oriente, nel IV secolo si espanse
largamente anche in Italia. I germani cristianizzati furono inoltre i maggiori seguaci
dell'arianesimo, fino al VII secolo.
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AUTOCEFALIA
Nelle Chiese cristiane dotate di una precisa gerarchia ecclesiale e, in particolar
modo, nelle Chiesa ortodossa, l’autocefalia (in greco Αυτοκεφαλία) rappresenta lo
status di una Chiesa il cui capo non riconosce alcuna autorità religiosa al di sopra di
sé.
Quando, in seguito ad un concilio ecumenico o un sinodo, un Patriarca o un Primate
rilascia una Provincia ecclesiastica dall'autorità di quel Vescovo e la nuova Chiesa
indipendente rimane in piena comunione con la gerarchia cui ha cessato di
appartenere, il concilio o il primate è chiamato autocefalo.
Il primo esempio noto è il caso della Chiesa di Cipro, che ottenne l'autocefalia
durante il Concilio di Efeso e, da allora, è guidata dall'arcivescovo di Cipro il quale
non è soggetto ad alcuna autorità religiosa nel governo, sebbene la sua Chiesa
rimanesse allora in piena comunione con le Chiese partecipanti al concilio e sebbene
lo sia adesso con le altre Chiese ortodosse orientali
Allo stesso modo, tra le Chiese orientali antiche, la Chiesa copta dell'Etiopia ottenne
l’autocefalia nel 1950 dal Patriarca di Alessandria; la Chiesa ortodossa albanese
divenne indipendente dal Patriarcato di Costantinopoli nel 1937, mentre la Chiesa
ortodossa americana ricevette l’autocefalia dal Patriarcato di Mosca nel 1970. Al
contrario, la Chiesa ortodossa greca del Nordamerica non è autocefala (nonostante
vari tentativi in tal senso) essendo ancora soggetta al patriarca di Costantinopoli.
Qualcuno preferirebbe utilizzare il termine cristocefalo per stigmatizzare il fatto che
Cristo è il capo della Chiesa[senza fonte]. In senso lato tutte le chiese locali
dovrebbero essere cristocefale, anche se, in senso stretto, la denominazione riporta
ad un'autorità più terrena, cioè ad un capo "terrestre".
Comunemente autocefalo viene tradotto con autogoverno, ma in realtà significa con
un proprio capo. In greco antico Kephalé significa “testa, capo”. Dunque, autocefalo
vuol dire “con un proprio capo”, mentre autonomo vuol dire “con una propria
legislazione”, ma non con un proprio capo. Infatti Nomos, in greco, significa legge.
Dunque l’autocefalia implica una indipendenza maggiore rispetto all’autonomia.
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27. A cura di Bottel Jacques
Il concetto omologo nella ecclesiologia latina è sui iuris, pur sottintendendo
un'autonomia piuttosto che un’autocefalia, a ragione dell'esercizio del primato
papale nella Chiesa cattolica.
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28. A cura di Bottel Jacques
LE CHIESE CRISTIANE IN OCCIDENTE
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29. A cura di Bottel Jacques
Bigliografia:
http://it.wikipedia.org/wiki/Arianesimo
http://it.wikipedia.org/wiki/Autocefalia
http://it.wikipedia.org/wiki/Battismo
http://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_anglicana
http://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_assira
http://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_Avventista
http://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_cattolica
http://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_metodista
http://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_ortodossa
http://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_ortodossa_russa
http://it.wikipedia.org/wiki/Chiese_orientali_antiche
http://it.wikipedia.org/wiki/Comunione_anglicana
http://it.wikipedia.org/wiki/Miafisismo
http://it.wikipedia.org/wiki/Monofisismo
http://it.wikipedia.org/wiki/Mormoni
http://it.wikipedia.org/wiki/Pentarchia
http://it.wikipedia.org/wiki/Presbiterianesimo
http://it.wikipedia.org/wiki/Quaccheri
http://it.wikipedia.org/wiki/Testimoni_di_Geova
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