LA PRESENTE RICERCA SI SVOLGE SEGUENDO DUE VIE SINERGICHE CHE DA UN LATO APPROFONDISCE I RAPPORTI FRA GLI ASPETTI PSICOPATOLOGICI , L’ ATTACCAMENTO E LE DIMENSIONI METACOGNITIVE, DALL’ALTRO STUDIA LE CORRELAZIONI FRA QUESTE ULTIME ED I SISTEMI MOTIVAZIONALI
3. PRESENTAZIONE
LA PRESENTE RICERCA SI SVOLGE
SEGUENDO DUE VIE SINERGICHE CHE
DA UN LATO APPROFONDISCE I
RAPPORTI FRA GLI ASPETTI
PSICOPATOLOGICI , L’ ATTACCAMENTO
E LE DIMENSIONI METACOGNITIVE,
DALL’ALTRO STUDIA LE CORRELAZIONI
FRA QUESTE ULTIME ED I SISTEMI
MOTIVAZIONALI
4. QUADRO TEORICO
Nel corso degli anni sono state
condotte alcune ricerche con lo scopo
di indagare la correlazione fra
metacognizione e stili di attaccamento
e metacognizione e stati mentali
5. QUADRO TEORICO
METACOGNIZIONE E
PSICOPATOLOGIA
Diversi autori hanno evidenziato come
un malfunzionamento metacognitivo
contribuisca all'esordio ed al
mantenimento della sintomatologia
6. QUADRO TEORICO
- nei disturbi di personalità (Fonagy, 1991,
2001; Semerari, 1999; Di Maggio e Semerari,
2003);
- nella schizofrenia (Frith, 1992; Brune, 2003);
- nell'autismo (Baron - Cohen, 1985, 1995);
- nell’ansia (Wells – 2005);
- nella depressione (Teasdale. 2002).
7. QUADRO TEORICO
ATTACCAMENTO E PSICOPATOLOGIA
Ulteriori studi più recenti hanno indagato la
relazione tra il disturbo d’ansia generalizzato
(DAG) e stati mentali relativi all'attaccamento,
evidenziando una maggiore vulnerabilità sociale
e cognitiva nei soggetti con DAG derivante da un
attaccamento infantile insicuro. (Cassidy et al.,
2009)
8. QUADRO TEORICO
ATTACCAMENTO E PSICOPATOLOGIA
Un serio deficit nel monitoraggio metacognitivo,
ovvero della capacità di osservare le operazioni
mentali del pensiero e dell’affettività mentre si
svolgono, così da poterne controllare il decorso,
sembra essere caratteristico delle relazioni al cui
interno compare la disorganizzazione
dell’attaccamento (Main, 1991; Main, 1995; Main &
Hesse, 1992; Main & Morgan, 1996).
9. METACOGNIZIONE
Capacità dell’ individuo di compiere attività
cognitive euristiche sulle proprie ed altrui
condotte psicologiche, nonché la capacità di
utilizzare tali conoscenze a fini strategici per la
soluzione di compiti e per padroneggiare
specifici stati mentali, fonte di sofferenza
soggettiva” (Carcione et al., 1997 e
Semerari,1999 - 2003).
10. METACOGNIZIONE
Per contenuti metacognitivi intendiamo
le idee e le convinzioni con cui
vengono interpretati e valutati i
contenuti e i processi mentali. Per
funzioni metacognitive, intendiamo
quell’insieme di abilità che ci
consentono di comprendere i fenomeni
mentali e di operare su di essi per la
risoluzione di compiti e per
padroneggiare gli stati mentali
11. OBIETTIVI DI RICERCA
Determinati aspetti sintomatici sono
correlabili a specifiche funzioni
metacognitive e particolari stili
d’attaccamento.
Le dimensioni metacognitive sono
correlabili all’attivazione di sistemi
motivazionali
12. CAMPIONE DI RICERCA
30 soggetti di
entrambi i sessi di
età compresa tra i
25 e i 60 anni
13. METODO DI RICERCA
Ad ogni soggetto sono stati
somministrati i seguenti strumenti di
indagine:
SCL-90R
ASQ
AAI
SVaM 4.0
14. METODO DI RICERCA
I dati sono stati codificati ed analizzati
ARC90 per la gestione dello strumento SCL-
90R Cryteria Technologies
Matrice proprietaria per ASQ
SPSS Statistic Standard versione 19 IBM
15. METODO DI RICERCA
Il campione è stato suddiviso in due
sottogruppi per ciascuna variabile indipendente
(VI = valori ottenuti alle diverse scale della
SCL-90R), che è stata codificata come
variabile dicotomica:
1 = valori < 60 (assenza di patologia)
2 = valori > 60 (presenza di patologia)
VD : punteggi ottenuti alla SVaM e ASQ
16. METODO DI RICERCA
Le analisi statistiche sono state
condotte alfine di verificare
un effetto diretto significativo della VI
(= sintomatologia) sulle diverse VD (=
stili di attaccamento e funzioni
metacognitive).
17. RISULTATI
- Scala Sensibilità Interpersonale : i soggetti con
sintomatologia positiva mostrano una significativa
minore fiducia nelle relazioni d’attaccamento, come
evidenziato da tutte le scale ASQ (“Fiducia” p < .019,
“Disagio Intimità” p < .007, “Secondarietà Relazioni” p
< .019, “Bisogno Approvazione” p < .001,
“Preoccupazione Relazioni” p < .012).
- Non si evidenziano invece correlazioni significative
tra punteggi SVaM e scala IS
19. RISULTATI
Scala Ossessione-Compulsione: si evidenziano, per i
soggetti patologici, punteggi relativi alla scala
ASQ-”Disagio Intimità” significativamente più elevati
rispetto ai soggetti appartenenti al campione non
patologico (ASQI p < .026).
- Scala Depressione: i soggetti con sintomatologia
depressiva presentano una configurazione dello stile
di attaccamento di tipo ansioso più marcata e la
funzione di monitoraggio/autoriflessività risulta
maggiormente attivata rispetto ai soggetti non
depressi (ASQA p < .025, ASQP p < .016);
SVaMam<.048.
22. RISULTATI
- Scala ANX: i soggetti con sintomatologia ansiosa
evidenziano punteggi significativamente maggiori nella
sottoscala “Bisogno di Approvazione” dello strumento
ASQ (p < .011). La funzione metacognitiva di
autoriflessività risulta maggiormente ingaggiata in tutte
le sottoscale rispetto ai soggetti non patologici
(SVaMam p < .005, SVaMad p < .052, SVaMai p < .
053).
24. RISULTATI
- Scala HOS: permette di evidenziare che i soggetti
con punteggi elevati in questa scala mostrano minori
punteggi nella scala “Fiducia” dell’ASQ rispetto ai
soggetti non patologici (p > .051).
- Inoltre differenze significative di punteggio nella
direzione dell’insicurezza si evidenziano nella scala
ASQI (p < .009), ASQR (p < .012), ASQP (p < .020), in
cui presentano punteggi maggiori rispetto ai non
patologici.
26. RISULTATI
- Scala PHOB: non sono emerse differenze
significative;
- Scala PAR: per i soggetti con sintomatologia
paranoica, si evidenzia una differenza significativa
alle scale “Secondarietà delle Relazioni” e
“Preoccupazione delle Relazioni”( rispettivamente
con p < .050 e p < .022) dove ottengono punteggi più
alti.
28. RISULTATI
- Scala PSY: i soggetti con punteggi elevati
evidenziano significative differenze nella direzione
dell’insicurezza, in particolare nelle scale “Disagio
per l’Intimità” (p < .002), “Bisogno di Approvazione”(p
< .013) e “Preoccupazione delle Relazioni” (p < .
001).
30. CONCLUSIONI
Una tendenza ad una maggiore insicurezza nelle
relazioni di attaccamento nei soggetti con punteggi
elevati nelle singole dimensioni rilevate dalla SCL-
90R, nello specifico pressoché tutte le suddette
dimensioni correlano in maniera altamente
significativa alle scale della ASQ, questo dato che
viene inoltre confortato dalle precedenti ricerche
condotte in quest’ambito (Shaver e Cassidy, 1999)
31. CONCLUSIONI
I soggetti con sintomatologia depressiva
presentano una configurazione più marcata
dello stile di attaccamento di tipo ansioso,
inoltre risulta positivamente ingaggiata la
funzione metacognitiva
monitoraggio/autoriflessività rispetto ai
soggetti non depressi (SVAMAM p < 0,048).
32. CONCLUSIONI
I soggetti con sintomatologia ansiosa
evidenziano punteggi significativamente
maggiori nella sottoscala “Bisogno di
Approvazione” dello strumento ASQ (p < .011).
La funzione metacognitiva di autoriflessività
risulta maggiormente ingaggiata nelle sottoscale
Monitoraggio, Differenziazione ed Integrazione
rispetto ai soggetti non patologici (SVAMAM p
< .005, SVAMAD p < .052, SVAMAI p < .053).
33. CONCLUSIONI
Una correlazione lineare negativa e
significativa ( p < 0,036 ; r = - 0,385)
tra la ASQR ( preoccupazione delle
relazioni ) e la sottoscala
metacognitiva della Differenziazione
34. SISTEMI MOTIVAZIONALI
«L’uomo ha una vita di relazione fondata su alcune forme
basilari, cui è predisposto per via innata; queste forme di
relazione appaiono come condotte soggette a regole, ogni
sistema di regolazione di una data forma di relazione
corrisponde a un valore evoluzionistico di sopravvivenza e
di successo riproduttivo per tutti i contraenti della relazione.
Ogni forma di relazione dunque può essere considerato
come un insieme o sistema di regole di condotta sociale
che è comodo chiamare per brevità, “sistema
comportamentale” o “sistema motivazionale
interpersonale”» (Liotti, 1994)
35. SISTEMI MOTIVAZIONALI
I sistemi motivazionali (SMI) fondano su
disposizioni innate, selezionate dai processi
evoluzionistici. Queste tendenze sono
universali ed operano in tutti gli individui
della specie anche se le loro espressioni
concrete nel comportamento variano in
funzione dell’esperienza del singolo
individuo, particolarmente per l’uomo.
36. SISTEMI MOTIVAZIONALI
SCHEMA DI RICERCA
E’ STATO ESEGUITO UNO STUDIO
PILOTA SU 10 DEI 30 SOGGETTI
PRIMA CONSIDERATI, UTILIZZANDO
GLI ITEMS 6-11 INCLUSI DELLA
ADULT ATTACHMENT INTERVIEW.
SONO STATI APPLICATI COME
STRUMENTI DI ANALISI SIA LA
SVAM CHE L’AIMIT
37. SISTEMI MOTIVAZIONALI
SCHEMA DI RICERCA
ITEMS AAI
6. Da bambino quando era preoccupato cosa faceva? Quando era preoccupato
emotivamente. Può illustrarlo con episodi specifici?
Può ricordare cosa capitava quando ai faceva un po' male fisicamente? Ancora,
le vengono in mente episodi specifici?
E' stato mai malato da piccolo? Ricorda cosa succedeva?
Come si comportavano i suoi genitori? (Indagare come ogni genitore trattava
tali disagi)
7. Qual è stata la prima volta che ricorda di essere stato separato dai suoi
genitori? Come ha risposto e come hanno risposto loro? Ci sono altre
separazioni che le vengono in mente?
8. Si è mai sentito rifiutato quando era piccolo? Naturalmente, guardando
indietro adesso, può rendersi conto che non era realmente in rifiuto, ma quello
che voglio chiederle è se si ricorda di essersi mai sentito rifiutato nell'infanzia.
E ricorda sensazioni di rifiuto da parte di altre persone (altri adulti significativi o
compagni)?
38. SISTEMI MOTIVAZIONALI
SCHEMA DI RICERCA
ITEMS AAI
9. Alcune persone ricordano episodi di maltrattamento all'interno della propria famiglia
nella loro infanzia. E' capitato qualcosa di simile nella sua famiglia? Che gravità ha
avuto? Con che frequenza accadeva?
10. Come pensa che queste esperienze con i suoi genitori abbiano influenzato la sua
personalità adulta? Pensa che possano avere rappresentato un ostacolo o una
difficoltà per lei?
Cosa pensa sul perché i tuoi genitori si sono comportati come hanno fatto, durante la
tua infanzia?
Ci sono stati dei cambiamenti nei rapporto con i suoi genitori dall'infanzia ad oggi?
Come vive il rapporto con i suoi genitori ora che è adulto?
11. Ci sono stati adulti a cui era legato quando era bambino? (Adulti importanti, anche
se non parenti.) Che età avevano? Vivevano nella sua casa? Avevano qualche
responsabilità nei suoi confronti? Si prendevano cura di lei in qualche modo? Perché
ritiene che fossero importanti?
39. SISTEMI MOTIVAZIONALI
SCHEMA DI RICERCA
MON = Monitoraggio (Autoriflessività)
DIF = Differenziazione (Autoriflessività)
INT = Integrazione (Autoriflessività)
CMD = Decentramento (Comprensione
Mente Altrui)
CMM = Monitoraggio (Comprensione
Mente Altrui)
MA = Mastery
per la Svam
40. SISTEMI MOTIVAZIONALI
SCHEMA DI RICERCA
AT = ATTACCAMENTO
AC = ACCUDIMENTO
RA = RANGO-AGONISTICO
GIO = GIOCO
AF = AFFILIAZIONE
DIF = DIFESA
PA = PARITETICO-COOPERATIVO
SEX = SESSUALE
per l’ AIMIT
41. SISTEMI MOTIVAZIONALI
SCHEMA DI RICERCA
E’ stata utilizzata una codifica binaria sia per la Svam
che per l’AIMIT e precisamente :
0 = non ingaggiata
1= ingaggiata per la SvAM
0 = SMI assente
1 = SMI presente per l’AIMIT
42. SISTEMI MOTIVAZIONALI
SCHEMA DI RICERCA
I DATI OTTENUTI SONO STATI
ANALIZZATI SEGUENDO L’IPOTESI
DI UNA CORRELAZIONE TRA
DIMENSIONI ATTIVATE DELLA
METACOGNIZIONE E SISTEMI
MOTIVAZIONALI.
43. SISTEMI MOTIVAZIONALI
RISULTATI
CORRELAZIONE LINEARE MODERATA POSITIVA AD
ALTISSIMA SIGNIFICATIVITA’ (p< 0,001)TRA IL
SISTEMA MOTIVAZIONALE DELL’ATTACCAMENTO
SEGUENTI DIMENSIONI DELLA METACOGNIZIONE :
AUTORIFLESSIVITA’ : MONITORAGGIO
DIFFERENZIAZIONE
INTEGRAZIONE
COMPRENSIONE MENTE ALTRUI : MONITORAGGIO
45. SISTEMI MOTIVAZIONALI
RISULTATI
CORRELAZIONE LINEARE
NEGATIVA MODERATA AD
ALTA SIGNIFICATIVITA’ (p<
0,05) TRA I SISTEMI
MOTIVAZIONALI RANGO E
PARITETICO
48. SISTEMI MOTIVAZIONALI
RISULTATI
SI E’ ANCHE CONSIDERATA L’IPOTESI CHE LE
DOMANDE STIMOLO POSSANO ELICITARE UN
PARTICOLARE SISTEMA MOTIVAZIONALE
RISPETTO AD UN ALTRO.
CONSEGUENTEMENTE SI SONO ANALIZZATE
LE CORRELAZIONI DELLE DOMANDE STIMOLO
INDIPENDENTEMENTE DAI SOGGETTI
49. SISTEMI MOTIVAZIONALI
CONCLUSIONI
A) IL SISTEMA MOTIVAZIONALE
DELL’ATTACCAMENTO ELICITA LE
FUNZIONI DI AUTORIFLESSIVITA’
DELLA METACOGNIZIONE
B) AUMENTO DELLA CAPACITA’ DI
INTEGRAZIONE
50. SISTEMI MOTIVAZIONALI
CONCLUSIONI
C) NON PRIVILEGIA IL
DECENTRAMENTO
D) LO SMI RANGO E PARITETICO
SONO NEGATIVAMENTE
CORRELATI