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STILI DI ATTACCAMENTO,
METACOGNIZIONE E
SISTEMI MOTIVAZIONALI :
UNO STUDIO
CORRELAZIONALE

Cafari Maurizio*, Calabrò Gabriella*, Castaldo Giovanna*, Gallo Emanuela*,
Ganucci Cancellieri Uberta*, Giordano Francesca*, Impiduglia Giovanna*,
Mangano Piera*, Marino Iolanda*, Minutolo Fabiana*, Montesanti Marzia*,
Morabito Simona*, Patti Luciana*, Pitasi Antonia*, Sarcone Fiorella*, Timpano
Francesco*, Zaccone Sabrina*.
* Scuola di Psicoterapia Cognitiva di Reggio Calabria
XVI CONGRESSO
NAZIONALE SITCC 
Roma 4 - 7 Ottobre 2012
PRESENTAZIONE

  LA PRESENTE RICERCA SI SVOLGE
SEGUENDO DUE VIE SINERGICHE CHE
    DA UN LATO APPROFONDISCE I
     RAPPORTI FRA GLI ASPETTI
PSICOPATOLOGICI , L’ ATTACCAMENTO
  E LE DIMENSIONI METACOGNITIVE,
DALL’ALTRO STUDIA LE CORRELAZIONI
  FRA QUESTE ULTIME ED I SISTEMI
          MOTIVAZIONALI
QUADRO TEORICO


   Nel corso degli anni sono state
condotte alcune ricerche con lo scopo
   di indagare la correlazione fra
metacognizione e stili di attaccamento
  e metacognizione e stati mentali
QUADRO TEORICO

       METACOGNIZIONE E
        PSICOPATOLOGIA

Diversi autori hanno evidenziato come
 un malfunzionamento metacognitivo
     contribuisca all'esordio ed al
 mantenimento della sintomatologia
QUADRO TEORICO


- nei disturbi di personalità (Fonagy, 1991,
2001; Semerari, 1999; Di Maggio e Semerari,
2003);
- nella schizofrenia (Frith, 1992; Brune, 2003);
- nell'autismo (Baron - Cohen, 1985, 1995);
- nell’ansia (Wells – 2005);
- nella depressione (Teasdale. 2002).
QUADRO TEORICO

   ATTACCAMENTO E PSICOPATOLOGIA

    Ulteriori studi più recenti hanno indagato la
   relazione tra il disturbo d’ansia generalizzato
  (DAG) e stati mentali relativi all'attaccamento,
evidenziando una maggiore vulnerabilità sociale
e cognitiva nei soggetti con DAG derivante da un
 attaccamento infantile insicuro. (Cassidy et al.,
                         2009)
QUADRO TEORICO

     ATTACCAMENTO E PSICOPATOLOGIA


  Un serio deficit nel monitoraggio metacognitivo,
  ovvero della capacità di osservare le operazioni
   mentali del pensiero e dell’affettività mentre si
 svolgono, così da poterne controllare il decorso,
 sembra essere caratteristico delle relazioni al cui
        interno compare la disorganizzazione
dell’attaccamento (Main, 1991; Main, 1995; Main &
        Hesse, 1992; Main & Morgan, 1996).
METACOGNIZIONE

  Capacità dell’ individuo di compiere attività
    cognitive euristiche sulle proprie ed altrui
 condotte psicologiche, nonché la capacità di
utilizzare tali conoscenze a fini strategici per la
    soluzione di compiti e per padroneggiare
    specifici stati mentali, fonte di sofferenza
       soggettiva” (Carcione et al., 1997 e
              Semerari,1999 - 2003).
METACOGNIZIONE

Per contenuti metacognitivi intendiamo
    le idee e le convinzioni con cui
    vengono interpretati e valutati i
   contenuti e i processi mentali. Per
  funzioni metacognitive, intendiamo
      quell’insieme di abilità che ci
consentono di comprendere i fenomeni
 mentali e di operare su di essi per la
       risoluzione di compiti e per
     padroneggiare gli stati mentali
OBIETTIVI DI RICERCA


Determinati aspetti sintomatici sono
  correlabili a specifiche funzioni
   metacognitive e particolari stili
           d’attaccamento.
Le dimensioni metacognitive sono
 correlabili all’attivazione di sistemi
             motivazionali
CAMPIONE DI RICERCA



    30 soggetti di
  entrambi i sessi di
  età compresa tra i
    25 e i 60 anni
METODO DI RICERCA

   Ad ogni soggetto sono stati
somministrati i seguenti strumenti di
             indagine:
              SCL-90R
                ASQ
                 AAI
              SVaM 4.0
METODO DI RICERCA


  I dati sono stati codificati ed analizzati

ARC90 per la gestione dello strumento SCL-
       90R Cryteria Technologies
       Matrice proprietaria per ASQ
 SPSS Statistic Standard versione 19 IBM
METODO DI RICERCA

      Il campione è stato suddiviso in due
sottogruppi per ciascuna variabile indipendente
  (VI = valori ottenuti alle diverse scale della
     SCL-90R), che è stata codificata come
              variabile dicotomica:
      1 = valori < 60 (assenza di patologia)
      2 = valori > 60 (presenza di patologia)

    VD : punteggi ottenuti alla SVaM e ASQ
METODO DI RICERCA



Le analisi statistiche sono state
condotte alfine di verificare
un effetto diretto significativo della VI
(= sintomatologia) sulle diverse VD (=
stili di attaccamento e funzioni
metacognitive).
RISULTATI

- Scala Sensibilità Interpersonale : i soggetti con
sintomatologia positiva mostrano una significativa
minore fiducia nelle relazioni d’attaccamento, come
evidenziato da tutte le scale ASQ (“Fiducia” p < .019,
“Disagio Intimità” p < .007, “Secondarietà Relazioni” p
< .019, “Bisogno Approvazione” p < .001,
“Preoccupazione Relazioni” p < .012).
- Non si evidenziano invece correlazioni significative
tra punteggi SVaM e scala IS
Sensibilità
Interpersonale
RISULTATI

Scala Ossessione-Compulsione: si evidenziano, per i
soggetti patologici, punteggi relativi alla scala
ASQ-”Disagio Intimità” significativamente più elevati
rispetto ai soggetti appartenenti al campione non
patologico (ASQI p < .026).
- Scala Depressione: i soggetti con sintomatologia
depressiva presentano una configurazione dello stile
di attaccamento di tipo ansioso più marcata e la
funzione    di  monitoraggio/autoriflessività risulta
maggiormente attivata rispetto ai soggetti non
depressi (ASQA p < .025, ASQP p < .016);
SVaMam<.048.
Ossessione-
Compulsione
Depressione
RISULTATI


- Scala ANX: i soggetti con sintomatologia ansiosa
evidenziano punteggi significativamente maggiori nella
sottoscala “Bisogno di Approvazione” dello strumento
ASQ (p < .011). La funzione metacognitiva di
autoriflessività risulta maggiormente ingaggiata in tutte
le sottoscale rispetto ai soggetti non patologici
(SVaMam p < .005, SVaMad p < .052, SVaMai p < .
053).
Ansia
RISULTATI


- Scala HOS: permette di evidenziare che i soggetti
con punteggi elevati in questa scala mostrano minori
punteggi nella scala “Fiducia” dell’ASQ rispetto ai
soggetti non patologici (p > .051).
- Inoltre differenze significative di punteggio nella
direzione dell’insicurezza si evidenziano nella scala
ASQI (p < .009), ASQR (p < .012), ASQP (p < .020), in
cui presentano punteggi maggiori rispetto ai non
patologici.
Ostilità
RISULTATI

- Scala PHOB:      non   sono   emerse    differenze
significative;

- Scala PAR: per i soggetti con sintomatologia
paranoica, si evidenzia una differenza significativa
alle scale “Secondarietà delle Relazioni” e
“Preoccupazione delle Relazioni”( rispettivamente
con p < .050 e p < .022) dove ottengono punteggi più
alti.
Ideazione
Paranoide
RISULTATI


- Scala PSY: i soggetti con punteggi elevati
evidenziano significative differenze nella direzione
dell’insicurezza, in particolare nelle scale “Disagio
per l’Intimità” (p < .002), “Bisogno di Approvazione”(p
< .013) e “Preoccupazione delle Relazioni” (p < .
001).
Psicoticismo
CONCLUSIONI

 Una tendenza ad una maggiore insicurezza nelle
relazioni di attaccamento nei soggetti con punteggi
elevati nelle singole dimensioni rilevate dalla SCL-
  90R, nello specifico pressoché tutte le suddette
     dimensioni correlano in maniera altamente
 significativa alle scale della ASQ, questo dato che
  viene inoltre confortato dalle precedenti ricerche
condotte in quest’ambito (Shaver e Cassidy, 1999)
CONCLUSIONI


I soggetti con sintomatologia depressiva
presentano una configurazione più marcata
dello stile di attaccamento di tipo ansioso,
inoltre risulta positivamente ingaggiata la
funzione metacognitiva
monitoraggio/autoriflessività rispetto ai
soggetti non depressi (SVAMAM p < 0,048).
CONCLUSIONI


I soggetti con sintomatologia ansiosa
evidenziano punteggi significativamente
maggiori nella sottoscala “Bisogno di
Approvazione” dello strumento ASQ (p < .011).
La funzione metacognitiva di autoriflessività
risulta maggiormente ingaggiata nelle sottoscale
Monitoraggio, Differenziazione ed Integrazione
rispetto ai soggetti non patologici (SVAMAM p
< .005, SVAMAD p < .052, SVAMAI p < .053).
CONCLUSIONI



Una correlazione lineare negativa e
significativa ( p < 0,036 ; r = - 0,385)
tra la ASQR ( preoccupazione delle
relazioni ) e la sottoscala
metacognitiva della Differenziazione
SISTEMI MOTIVAZIONALI
 «L’uomo ha una vita di relazione fondata su alcune forme
 basilari, cui è predisposto per via innata; queste forme di
relazione appaiono come condotte soggette a regole, ogni
    sistema di regolazione di una data forma di relazione
corrisponde a un valore evoluzionistico di sopravvivenza e
di successo riproduttivo per tutti i contraenti della relazione.
  Ogni forma di relazione dunque può essere considerato
  come un insieme o sistema di regole di condotta sociale
        che è comodo chiamare per brevità, “sistema
         comportamentale” o “sistema motivazionale
                 interpersonale”» (Liotti, 1994)
SISTEMI MOTIVAZIONALI


  I sistemi motivazionali (SMI) fondano su
disposizioni innate, selezionate dai processi
    evoluzionistici. Queste tendenze sono
  universali ed operano in tutti gli individui
  della specie anche se le loro espressioni
   concrete nel comportamento variano in
     funzione dell’esperienza del singolo
    individuo, particolarmente per l’uomo.
SISTEMI MOTIVAZIONALI
   SCHEMA DI RICERCA

 E’ STATO ESEGUITO UNO STUDIO
  PILOTA SU 10 DEI 30 SOGGETTI
PRIMA CONSIDERATI, UTILIZZANDO
  GLI ITEMS 6-11 INCLUSI DELLA
 ADULT ATTACHMENT INTERVIEW.
   SONO STATI APPLICATI COME
   STRUMENTI DI ANALISI SIA LA
         SVAM CHE L’AIMIT
SISTEMI MOTIVAZIONALI
                 SCHEMA DI RICERCA
ITEMS AAI

6. Da bambino quando era preoccupato cosa faceva? Quando era preoccupato
emotivamente. Può illustrarlo con episodi specifici?
Può ricordare cosa capitava quando ai faceva un po' male fisicamente? Ancora,
le vengono in mente episodi specifici?
E' stato mai malato da piccolo? Ricorda cosa succedeva?
Come si comportavano i suoi genitori? (Indagare come ogni genitore trattava
tali disagi)
7. Qual è stata la prima volta che ricorda di essere stato separato dai suoi
genitori? Come ha risposto e come hanno risposto loro? Ci sono altre
separazioni che le vengono in mente?
8. Si è mai sentito rifiutato quando era piccolo? Naturalmente, guardando
indietro adesso, può rendersi conto che non era realmente in rifiuto, ma quello
che voglio chiederle è se si ricorda di essersi mai sentito rifiutato nell'infanzia.
E ricorda sensazioni di rifiuto da parte di altre persone (altri adulti significativi o
compagni)?
SISTEMI MOTIVAZIONALI
                      SCHEMA DI RICERCA
ITEMS AAI

9. Alcune persone ricordano episodi di maltrattamento all'interno della propria famiglia
nella loro infanzia. E' capitato qualcosa di simile nella sua famiglia? Che gravità ha
avuto? Con che frequenza accadeva?

10. Come pensa che queste esperienze con i suoi genitori abbiano influenzato la sua
personalità adulta? Pensa che possano avere rappresentato un ostacolo o una
difficoltà per lei?
Cosa pensa sul perché i tuoi genitori si sono comportati come hanno fatto, durante la
tua infanzia?
Ci sono stati dei cambiamenti nei rapporto con i suoi genitori dall'infanzia ad oggi?
Come vive il rapporto con i suoi genitori ora che è adulto?

11. Ci sono stati adulti a cui era legato quando era bambino? (Adulti importanti, anche
se non parenti.) Che età avevano? Vivevano nella sua casa? Avevano qualche
responsabilità nei suoi confronti? Si prendevano cura di lei in qualche modo? Perché
ritiene che fossero importanti?
SISTEMI MOTIVAZIONALI
       SCHEMA DI RICERCA

MON = Monitoraggio (Autoriflessività)
DIF      = Differenziazione (Autoriflessività)
INT      = Integrazione (Autoriflessività)
CMD = Decentramento (Comprensione
Mente            Altrui)
CMM = Monitoraggio (Comprensione
Mente            Altrui)
MA       = Mastery
 per la Svam
SISTEMI MOTIVAZIONALI
     SCHEMA DI RICERCA
AT = ATTACCAMENTO
AC = ACCUDIMENTO
RA = RANGO-AGONISTICO
GIO = GIOCO
AF = AFFILIAZIONE
DIF = DIFESA
PA = PARITETICO-COOPERATIVO
SEX = SESSUALE
per l’ AIMIT
SISTEMI MOTIVAZIONALI
          SCHEMA DI RICERCA
E’ stata utilizzata una codifica binaria sia per la Svam
che per l’AIMIT e precisamente :

 0 = non ingaggiata
 1= ingaggiata             per la SvAM

 0 = SMI assente
 1 = SMI presente          per l’AIMIT
SISTEMI MOTIVAZIONALI
   SCHEMA DI RICERCA


  I DATI OTTENUTI SONO STATI
ANALIZZATI SEGUENDO L’IPOTESI
   DI UNA CORRELAZIONE TRA
  DIMENSIONI ATTIVATE DELLA
  METACOGNIZIONE E SISTEMI
         MOTIVAZIONALI.
SISTEMI MOTIVAZIONALI
            RISULTATI

CORRELAZIONE LINEARE MODERATA POSITIVA AD
ALTISSIMA SIGNIFICATIVITA’ (p< 0,001)TRA IL
SISTEMA MOTIVAZIONALE DELL’ATTACCAMENTO
SEGUENTI DIMENSIONI DELLA METACOGNIZIONE :

 AUTORIFLESSIVITA’ : MONITORAGGIO
                     DIFFERENZIAZIONE
                     INTEGRAZIONE
 COMPRENSIONE MENTE ALTRUI : MONITORAGGIO
ATTACCAMENTO
SISTEMI MOTIVAZIONALI
     RISULTATI


 CORRELAZIONE LINEARE
NEGATIVA MODERATA AD
ALTA SIGNIFICATIVITA’ (p<
   0,05) TRA I SISTEMI
MOTIVAZIONALI RANGO E
       PARITETICO
SISTEMI MOTIVAZIONALI
      RISULTATI
SISTEMI MOTIVAZIONALI
        RISULTATI
SISTEMI MOTIVAZIONALI
           RISULTATI


SI E’ ANCHE CONSIDERATA L’IPOTESI CHE LE
DOMANDE STIMOLO POSSANO ELICITARE UN
  PARTICOLARE SISTEMA MOTIVAZIONALE
          RISPETTO AD UN ALTRO.
 CONSEGUENTEMENTE SI SONO ANALIZZATE
LE CORRELAZIONI DELLE DOMANDE STIMOLO
    INDIPENDENTEMENTE DAI SOGGETTI
SISTEMI MOTIVAZIONALI
        CONCLUSIONI

 A) IL SISTEMA MOTIVAZIONALE
DELL’ATTACCAMENTO ELICITA LE
 FUNZIONI DI AUTORIFLESSIVITA’
    DELLA METACOGNIZIONE
B) AUMENTO DELLA CAPACITA’ DI
          INTEGRAZIONE
SISTEMI MOTIVAZIONALI
     CONCLUSIONI


    C) NON PRIVILEGIA IL
      DECENTRAMENTO

D) LO SMI RANGO E PARITETICO
     SONO NEGATIVAMENTE
          CORRELATI

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Stili di Attaccamento. Metacognizione e Sistemi Motivazionali: uno studio Correlazionale

  • 1. STILI DI ATTACCAMENTO, METACOGNIZIONE E SISTEMI MOTIVAZIONALI : UNO STUDIO CORRELAZIONALE Cafari Maurizio*, Calabrò Gabriella*, Castaldo Giovanna*, Gallo Emanuela*, Ganucci Cancellieri Uberta*, Giordano Francesca*, Impiduglia Giovanna*, Mangano Piera*, Marino Iolanda*, Minutolo Fabiana*, Montesanti Marzia*, Morabito Simona*, Patti Luciana*, Pitasi Antonia*, Sarcone Fiorella*, Timpano Francesco*, Zaccone Sabrina*. * Scuola di Psicoterapia Cognitiva di Reggio Calabria
  • 3. PRESENTAZIONE LA PRESENTE RICERCA SI SVOLGE SEGUENDO DUE VIE SINERGICHE CHE DA UN LATO APPROFONDISCE I RAPPORTI FRA GLI ASPETTI PSICOPATOLOGICI , L’ ATTACCAMENTO E LE DIMENSIONI METACOGNITIVE, DALL’ALTRO STUDIA LE CORRELAZIONI FRA QUESTE ULTIME ED I SISTEMI MOTIVAZIONALI
  • 4. QUADRO TEORICO Nel corso degli anni sono state condotte alcune ricerche con lo scopo di indagare la correlazione fra metacognizione e stili di attaccamento e metacognizione e stati mentali
  • 5. QUADRO TEORICO METACOGNIZIONE E PSICOPATOLOGIA Diversi autori hanno evidenziato come un malfunzionamento metacognitivo contribuisca all'esordio ed al mantenimento della sintomatologia
  • 6. QUADRO TEORICO - nei disturbi di personalità (Fonagy, 1991, 2001; Semerari, 1999; Di Maggio e Semerari, 2003); - nella schizofrenia (Frith, 1992; Brune, 2003); - nell'autismo (Baron - Cohen, 1985, 1995); - nell’ansia (Wells – 2005); - nella depressione (Teasdale. 2002).
  • 7. QUADRO TEORICO ATTACCAMENTO E PSICOPATOLOGIA Ulteriori studi più recenti hanno indagato la relazione tra il disturbo d’ansia generalizzato (DAG) e stati mentali relativi all'attaccamento, evidenziando una maggiore vulnerabilità sociale e cognitiva nei soggetti con DAG derivante da un attaccamento infantile insicuro. (Cassidy et al., 2009)
  • 8. QUADRO TEORICO ATTACCAMENTO E PSICOPATOLOGIA Un serio deficit nel monitoraggio metacognitivo, ovvero della capacità di osservare le operazioni mentali del pensiero e dell’affettività mentre si svolgono, così da poterne controllare il decorso, sembra essere caratteristico delle relazioni al cui interno compare la disorganizzazione dell’attaccamento (Main, 1991; Main, 1995; Main & Hesse, 1992; Main & Morgan, 1996).
  • 9. METACOGNIZIONE Capacità dell’ individuo di compiere attività cognitive euristiche sulle proprie ed altrui condotte psicologiche, nonché la capacità di utilizzare tali conoscenze a fini strategici per la soluzione di compiti e per padroneggiare specifici stati mentali, fonte di sofferenza soggettiva” (Carcione et al., 1997 e Semerari,1999 - 2003).
  • 10. METACOGNIZIONE Per contenuti metacognitivi intendiamo le idee e le convinzioni con cui vengono interpretati e valutati i contenuti e i processi mentali. Per funzioni metacognitive, intendiamo quell’insieme di abilità che ci consentono di comprendere i fenomeni mentali e di operare su di essi per la risoluzione di compiti e per padroneggiare gli stati mentali
  • 11. OBIETTIVI DI RICERCA Determinati aspetti sintomatici sono correlabili a specifiche funzioni metacognitive e particolari stili d’attaccamento. Le dimensioni metacognitive sono correlabili all’attivazione di sistemi motivazionali
  • 12. CAMPIONE DI RICERCA 30 soggetti di entrambi i sessi di età compresa tra i 25 e i 60 anni
  • 13. METODO DI RICERCA Ad ogni soggetto sono stati somministrati i seguenti strumenti di indagine: SCL-90R ASQ AAI SVaM 4.0
  • 14. METODO DI RICERCA I dati sono stati codificati ed analizzati ARC90 per la gestione dello strumento SCL- 90R Cryteria Technologies Matrice proprietaria per ASQ SPSS Statistic Standard versione 19 IBM
  • 15. METODO DI RICERCA Il campione è stato suddiviso in due sottogruppi per ciascuna variabile indipendente (VI = valori ottenuti alle diverse scale della SCL-90R), che è stata codificata come variabile dicotomica: 1 = valori < 60 (assenza di patologia) 2 = valori > 60 (presenza di patologia) VD : punteggi ottenuti alla SVaM e ASQ
  • 16. METODO DI RICERCA Le analisi statistiche sono state condotte alfine di verificare un effetto diretto significativo della VI (= sintomatologia) sulle diverse VD (= stili di attaccamento e funzioni metacognitive).
  • 17. RISULTATI - Scala Sensibilità Interpersonale : i soggetti con sintomatologia positiva mostrano una significativa minore fiducia nelle relazioni d’attaccamento, come evidenziato da tutte le scale ASQ (“Fiducia” p < .019, “Disagio Intimità” p < .007, “Secondarietà Relazioni” p < .019, “Bisogno Approvazione” p < .001, “Preoccupazione Relazioni” p < .012). - Non si evidenziano invece correlazioni significative tra punteggi SVaM e scala IS
  • 19. RISULTATI Scala Ossessione-Compulsione: si evidenziano, per i soggetti patologici, punteggi relativi alla scala ASQ-”Disagio Intimità” significativamente più elevati rispetto ai soggetti appartenenti al campione non patologico (ASQI p < .026). - Scala Depressione: i soggetti con sintomatologia depressiva presentano una configurazione dello stile di attaccamento di tipo ansioso più marcata e la funzione di monitoraggio/autoriflessività risulta maggiormente attivata rispetto ai soggetti non depressi (ASQA p < .025, ASQP p < .016); SVaMam<.048.
  • 22. RISULTATI - Scala ANX: i soggetti con sintomatologia ansiosa evidenziano punteggi significativamente maggiori nella sottoscala “Bisogno di Approvazione” dello strumento ASQ (p < .011). La funzione metacognitiva di autoriflessività risulta maggiormente ingaggiata in tutte le sottoscale rispetto ai soggetti non patologici (SVaMam p < .005, SVaMad p < .052, SVaMai p < . 053).
  • 23. Ansia
  • 24. RISULTATI - Scala HOS: permette di evidenziare che i soggetti con punteggi elevati in questa scala mostrano minori punteggi nella scala “Fiducia” dell’ASQ rispetto ai soggetti non patologici (p > .051). - Inoltre differenze significative di punteggio nella direzione dell’insicurezza si evidenziano nella scala ASQI (p < .009), ASQR (p < .012), ASQP (p < .020), in cui presentano punteggi maggiori rispetto ai non patologici.
  • 26. RISULTATI - Scala PHOB: non sono emerse differenze significative; - Scala PAR: per i soggetti con sintomatologia paranoica, si evidenzia una differenza significativa alle scale “Secondarietà delle Relazioni” e “Preoccupazione delle Relazioni”( rispettivamente con p < .050 e p < .022) dove ottengono punteggi più alti.
  • 28. RISULTATI - Scala PSY: i soggetti con punteggi elevati evidenziano significative differenze nella direzione dell’insicurezza, in particolare nelle scale “Disagio per l’Intimità” (p < .002), “Bisogno di Approvazione”(p < .013) e “Preoccupazione delle Relazioni” (p < . 001).
  • 30. CONCLUSIONI Una tendenza ad una maggiore insicurezza nelle relazioni di attaccamento nei soggetti con punteggi elevati nelle singole dimensioni rilevate dalla SCL- 90R, nello specifico pressoché tutte le suddette dimensioni correlano in maniera altamente significativa alle scale della ASQ, questo dato che viene inoltre confortato dalle precedenti ricerche condotte in quest’ambito (Shaver e Cassidy, 1999)
  • 31. CONCLUSIONI I soggetti con sintomatologia depressiva presentano una configurazione più marcata dello stile di attaccamento di tipo ansioso, inoltre risulta positivamente ingaggiata la funzione metacognitiva monitoraggio/autoriflessività rispetto ai soggetti non depressi (SVAMAM p < 0,048).
  • 32. CONCLUSIONI I soggetti con sintomatologia ansiosa evidenziano punteggi significativamente maggiori nella sottoscala “Bisogno di Approvazione” dello strumento ASQ (p < .011). La funzione metacognitiva di autoriflessività risulta maggiormente ingaggiata nelle sottoscale Monitoraggio, Differenziazione ed Integrazione rispetto ai soggetti non patologici (SVAMAM p < .005, SVAMAD p < .052, SVAMAI p < .053).
  • 33. CONCLUSIONI Una correlazione lineare negativa e significativa ( p < 0,036 ; r = - 0,385) tra la ASQR ( preoccupazione delle relazioni ) e la sottoscala metacognitiva della Differenziazione
  • 34. SISTEMI MOTIVAZIONALI «L’uomo ha una vita di relazione fondata su alcune forme basilari, cui è predisposto per via innata; queste forme di relazione appaiono come condotte soggette a regole, ogni sistema di regolazione di una data forma di relazione corrisponde a un valore evoluzionistico di sopravvivenza e di successo riproduttivo per tutti i contraenti della relazione. Ogni forma di relazione dunque può essere considerato come un insieme o sistema di regole di condotta sociale che è comodo chiamare per brevità, “sistema comportamentale” o “sistema motivazionale interpersonale”» (Liotti, 1994)
  • 35. SISTEMI MOTIVAZIONALI I sistemi motivazionali (SMI) fondano su disposizioni innate, selezionate dai processi evoluzionistici. Queste tendenze sono universali ed operano in tutti gli individui della specie anche se le loro espressioni concrete nel comportamento variano in funzione dell’esperienza del singolo individuo, particolarmente per l’uomo.
  • 36. SISTEMI MOTIVAZIONALI SCHEMA DI RICERCA E’ STATO ESEGUITO UNO STUDIO PILOTA SU 10 DEI 30 SOGGETTI PRIMA CONSIDERATI, UTILIZZANDO GLI ITEMS 6-11 INCLUSI DELLA ADULT ATTACHMENT INTERVIEW. SONO STATI APPLICATI COME STRUMENTI DI ANALISI SIA LA SVAM CHE L’AIMIT
  • 37. SISTEMI MOTIVAZIONALI SCHEMA DI RICERCA ITEMS AAI 6. Da bambino quando era preoccupato cosa faceva? Quando era preoccupato emotivamente. Può illustrarlo con episodi specifici? Può ricordare cosa capitava quando ai faceva un po' male fisicamente? Ancora, le vengono in mente episodi specifici? E' stato mai malato da piccolo? Ricorda cosa succedeva? Come si comportavano i suoi genitori? (Indagare come ogni genitore trattava tali disagi) 7. Qual è stata la prima volta che ricorda di essere stato separato dai suoi genitori? Come ha risposto e come hanno risposto loro? Ci sono altre separazioni che le vengono in mente? 8. Si è mai sentito rifiutato quando era piccolo? Naturalmente, guardando indietro adesso, può rendersi conto che non era realmente in rifiuto, ma quello che voglio chiederle è se si ricorda di essersi mai sentito rifiutato nell'infanzia. E ricorda sensazioni di rifiuto da parte di altre persone (altri adulti significativi o compagni)?
  • 38. SISTEMI MOTIVAZIONALI SCHEMA DI RICERCA ITEMS AAI 9. Alcune persone ricordano episodi di maltrattamento all'interno della propria famiglia nella loro infanzia. E' capitato qualcosa di simile nella sua famiglia? Che gravità ha avuto? Con che frequenza accadeva? 10. Come pensa che queste esperienze con i suoi genitori abbiano influenzato la sua personalità adulta? Pensa che possano avere rappresentato un ostacolo o una difficoltà per lei? Cosa pensa sul perché i tuoi genitori si sono comportati come hanno fatto, durante la tua infanzia? Ci sono stati dei cambiamenti nei rapporto con i suoi genitori dall'infanzia ad oggi? Come vive il rapporto con i suoi genitori ora che è adulto? 11. Ci sono stati adulti a cui era legato quando era bambino? (Adulti importanti, anche se non parenti.) Che età avevano? Vivevano nella sua casa? Avevano qualche responsabilità nei suoi confronti? Si prendevano cura di lei in qualche modo? Perché ritiene che fossero importanti?
  • 39. SISTEMI MOTIVAZIONALI SCHEMA DI RICERCA MON = Monitoraggio (Autoriflessività) DIF = Differenziazione (Autoriflessività) INT = Integrazione (Autoriflessività) CMD = Decentramento (Comprensione Mente Altrui) CMM = Monitoraggio (Comprensione Mente Altrui) MA = Mastery per la Svam
  • 40. SISTEMI MOTIVAZIONALI SCHEMA DI RICERCA AT = ATTACCAMENTO AC = ACCUDIMENTO RA = RANGO-AGONISTICO GIO = GIOCO AF = AFFILIAZIONE DIF = DIFESA PA = PARITETICO-COOPERATIVO SEX = SESSUALE per l’ AIMIT
  • 41. SISTEMI MOTIVAZIONALI SCHEMA DI RICERCA E’ stata utilizzata una codifica binaria sia per la Svam che per l’AIMIT e precisamente : 0 = non ingaggiata 1= ingaggiata per la SvAM 0 = SMI assente 1 = SMI presente per l’AIMIT
  • 42. SISTEMI MOTIVAZIONALI SCHEMA DI RICERCA I DATI OTTENUTI SONO STATI ANALIZZATI SEGUENDO L’IPOTESI DI UNA CORRELAZIONE TRA DIMENSIONI ATTIVATE DELLA METACOGNIZIONE E SISTEMI MOTIVAZIONALI.
  • 43. SISTEMI MOTIVAZIONALI RISULTATI CORRELAZIONE LINEARE MODERATA POSITIVA AD ALTISSIMA SIGNIFICATIVITA’ (p< 0,001)TRA IL SISTEMA MOTIVAZIONALE DELL’ATTACCAMENTO SEGUENTI DIMENSIONI DELLA METACOGNIZIONE : AUTORIFLESSIVITA’ : MONITORAGGIO DIFFERENZIAZIONE INTEGRAZIONE COMPRENSIONE MENTE ALTRUI : MONITORAGGIO
  • 45. SISTEMI MOTIVAZIONALI RISULTATI CORRELAZIONE LINEARE NEGATIVA MODERATA AD ALTA SIGNIFICATIVITA’ (p< 0,05) TRA I SISTEMI MOTIVAZIONALI RANGO E PARITETICO
  • 48. SISTEMI MOTIVAZIONALI RISULTATI SI E’ ANCHE CONSIDERATA L’IPOTESI CHE LE DOMANDE STIMOLO POSSANO ELICITARE UN PARTICOLARE SISTEMA MOTIVAZIONALE RISPETTO AD UN ALTRO. CONSEGUENTEMENTE SI SONO ANALIZZATE LE CORRELAZIONI DELLE DOMANDE STIMOLO INDIPENDENTEMENTE DAI SOGGETTI
  • 49. SISTEMI MOTIVAZIONALI CONCLUSIONI A) IL SISTEMA MOTIVAZIONALE DELL’ATTACCAMENTO ELICITA LE FUNZIONI DI AUTORIFLESSIVITA’ DELLA METACOGNIZIONE B) AUMENTO DELLA CAPACITA’ DI INTEGRAZIONE
  • 50. SISTEMI MOTIVAZIONALI CONCLUSIONI C) NON PRIVILEGIA IL DECENTRAMENTO D) LO SMI RANGO E PARITETICO SONO NEGATIVAMENTE CORRELATI