1. Convegno SISVSP2012
PRENDERE DECISIONI. IL RUOLO DELLA STATISTICA PER LA CONOSCENZA E LA GOVERNANCE.
ROMA, 19 – 20 APRILE 2012
La «Banca Dati di Indicatori Territoriali
per le Politiche di Sviluppo»:
un patrimonio informativo al servizio del
policymaker
Roberta Mosca Istat – Valutazione delle politiche, metodologie ed analisi territoriali
rmosca@istat.it
Silvia Da Valle Istat – Sede territoriale per la Toscana
davalle@istat.it
2. Sommario
• IL CONTESTO DI RIFERIMENTO
• LA BANCA DATI DI INDICATORI TERRITORIALI PER
LE POLITICHE DI SVILUPPO
• IL SUPPORTO ALLA POLICY
• GLI SVILUPPI
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3. 1 – IL CONTESTO DI RIFERIMENTO
• Con il processo di unificazione dell’Europa si intende
perseguire l’obiettivo di promuovere uno “sviluppo
armonioso, equilibrato e sostenibile dell'insieme della
Comunità” (art. 2, Trattato CE).
• Tutto ciò comporta la necessità di attuare una politica di
coesione economica e sociale volta a “ridurre il divario tra i
livelli di sviluppo delle varie regioni ed il ritardo delle regioni
meno favorite […]” .” (Titolo XVII, art. 158-162, Trattato CE)
• Per il raggiungimento degli obiettivi di politica regionale
l’Europa dispone di strumenti finanziari i Fondi
Strutturali, finalizzati alla coesione territoriale, alla rimozione
degli squilibri economici e sociali tra diverse aree geografiche,
al miglioramento della competitività regionale.
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4. 1 – IL CONTESTO DI RIFERIMENTO
• Nell’attuale ciclo di programmazione 2007-2013:
– le priorità programmatiche a livello europeo sono indicate negli
Orientamenti Strategici Comunitari, individuati dalla
Commissione Europea e adottati dal Consiglio dell'Unione europea
(cioè da tutti gli Stati membri);
– gli Stati membri recepiscono gli indirizzi comunitari nel Quadro
Strategico Nazionale (QSN), un documento programmatico
pluriennale, che descrive la strategia del paese e propone una
serie di Programmi Operativi nazionali e regionali.
• La programmazione e l’implementazione degli interventi di
politica regionale, finanziata dai Fondi, seguono una
procedura strutturata in cui risulta centrale la fase della
valutazione lungo tutto l’arco del processo.
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5. 1 - IL CONTESTO DI RIFERIMENTO
• E’ necessaria una ampia base informativa a livello territoriale di
supporto al policymaker:
– ex ante, nella programmazione degli interventi, per misurare
l’evoluzione dei territori e descrivere i cambiamenti che si intende
produrre
– in itinere, per monitorare e re-indirizzare gli interventi
– ex post, per sostenere la valutazione complessiva dell’efficacia
dell’azione pubblica
• A tali finalità, principalmente, risponde la Convenzione tra
Istat e Ministero per lo sviluppo economico
Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica (DPS)
«Informazione statistica territoriale e settoriale per le politiche strutturali»
Il DPS è responsabile delle attività di coordinamento e monitoraggio
degli interventi previsti dal QSN.
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6. 1 - IL CONTESTO DI RIFERIMENTO
• Stipulata nel 2001 e rinnovata nel 2010
• prevede la predisposizione da parte di Istat di informazione
statistica adeguata, tempestiva, a livello regionale e
sub-regionale supportare la definizione e la valutazione
della politica pubblica sul territorio.
• Si prefigge l’obiettivo di adeguare gli strumenti di cui
l’Amministrazione Pubblica deve disporre per la
programmazione e la valutazione degli interventi di sviluppo
locale
migliorando la qualità e la quantità dell’informazione
statistica territoriale disponibile, in primo luogo con
riferimento agli indicatori strettamente funzionali al processo
di valutazione delle politiche.
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7. 2 - LA BANCA DATI DI INDICATORI TERRITORIALI
PER LE POLITICHE DI SVILUPPO: caratteristiche
Oltre 160 indicatori, di cui 19 articolati per genere.
Disponibili per tutte le regioni italiane (più Trento e Bolzano), le
ripartizioni e gli aggregati funzionali del ciclo di programmazione
2000-2006 (Ob.1 e non Ob.1) e del nuovo ciclo 2007-2013
(“Conv” e “CRO”).
La serie storica, quando possibile, parte dal 1995.
Aggiornati mensilmente, indicativamente il 20 di ogni mese.
Corredata da una ampia serie di Metadati (modalità di calcolo,
variabili associate, fonti, note) a supporto di una corretta lettura
ed interpretazione dell’indicatore.
Presenti indicatori anche di fonte esterna: TERNA per dati su
energia rinnovabile.
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8. 2 - LA BANCA DATI DI INDICATORI TERRITORIALI
PER LE POLITICHE DI SVILUPPO: fruibilità
Disponibile on line all’indirizzo istituzionale dell’Istat:
www.istat.it
Nella sezione “Prodotti Banche dati”
Disponibili TRE livelli di interrogazione:
? ?
per Assi e
per Priorità del Variabili di rottura
QSN 2007-2013 del QCS 2000-2006
?
per Aree Tematiche Trasversali
8
9. Primo livello di interrogazione: Priorità del QSN 2007-2013
Priorità N. indicatori
QSN 2007-2013
1 Miglioramento e valorizzazione delle risorse umane 9
2 Promozione, valorizzazione e diffusione della ricerca e dell'innovazione 8
3 Energia e ambiente: uso sostenibile ed efficiente delle risorse per lo 17
sviluppo
4 Inclusione sociale e servizi per la qualità della vita e l'attrattività territoriale 9
5 Valorizzazione delle risorse naturali e culturali per l'attrattività e lo sviluppo 8
6 Reti e collegamenti per la mobilità 2
7 Competitività dei sistemi produttivi e occupazione 11
8 Competitività e attrattività delle città e dei sistemi urbani 5
9 Apertura internazionale e attrazione di investimenti, consumi e risorse 3
9
10. Secondo livello di interrogazione: Assi del QCS 2000-2006
Assi N.
QCS 2000-2006 indicatori
1 Risorse naturali 27
2 Risorse culturali 12
3 Risorse umane 32
4 Sistemi locali di sviluppo 34
5 Città 16
6 Reti e nodi di servizio 27
Variabili di rottura 13
Asse di Genere 19
10
11. Terzo livello di interrogazione: Aree tematiche trasversali
Aree Tematiche N. Aree Tematiche N.
indicatori indicatori
1 Acqua 6 12 Internazionalizzazione 8
2 Aria 1 13 Mercato dei capitali e finanza 5
3 Rifiuti 5 d'impresa
4 Ambiente (altro) 10 14 Ricerca e innovazione 8
5 Energia 8 15 Società dell'informazione 9
6 Beni culturali 12 16 Esclusione sociale 3
7 Lavoro 10 17 Legalità e sicurezza 8
8 Istruzione e formazione 15 18 Capitale sociale 2
9 Competitività 5 19 Servizi di cura 4
10 Dinamiche settoriali 13 20 Città 12
11 Demografia 4 21 Trasporti e mobilità 10
d'impresa 22 Turismo 3
11
13. 3 – IL SUPPORTO ALLA POLICY: INDICATORI CON TARGET
Oltre 80 indicatori, riconducibili alle priorità del QSN, di descrizione e
osservazione del fenomeno e del contesto in cui intervengono i
Programmi.
Per alcuni settori considerati prioritari, definiti indicatori con target,
specifici traguardi misurabili da raggiungere entro la fine del periodo di
programmazione (2013)
Funzione: ridurre il grado di indeterminatezza delle politiche e
responsabilizzare i decisori Indicatori collegati a meccanismi premiali
A) Indicatori con target per aree di policy comuni
(target diversificati per gruppi di regioni)
B) Indicatori per Obiettivi di Servizio
(target uguali per le regioni del Mezzogiorno)
http://www.dps.mef.gov.it
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14. 3 – IL SUPPORTO ALLA POLICY: INDICATORI CON TARGET
A) Indicatori con target per aree di policy comuni
Aree di policy interessate:
ambiente, energia, turismo, legalità, risorse umane, ricerca e
competitività
6 indicatori con target QSN per Mezzogiorno e Obiettivo Convergenza
3 indicatori con target QSN per Centro-Nord e Obiettivo Competitività
Target preliminari (al 2010) e target finali (al 2013)
I target di ciascun indicatore sono:
- definiti a livello aggregato per gruppo regionale
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15. INDICATORI DEL QSN 2007-2013 CON TRAGUARDI QUANTIFICATI
INDICATORE AREE TARGET VALORI/TARGET CONVERGENZA MEZZOGIORNO COMPETITIVITA' CENTRO NORD
valore QSN (2005) 7,32 6,15
Km di coste non
balneabili per ultimo valore disponibile (2009) 8,35 6,80
Mezz/CONV
inquinamento su km di target 2010 6,60 5,46
coste totali (%)
target 2013 4,80 4,28
valore QSN (2005) 0,97 1,02
Presenze turistiche per ultimo valore disponibile (2010) 0,95 1,01
abitante nei mesi non Mezz/CONV
estivi target 2010 1,13 1,21
target 2013 1,36 1,44
valore QSN (2006) 5,37 5,53 6,43 6,41
Percentuale di adulti
Mezz/CONV ultimo valore disponibile (2010) 5,23 5,49 6,56 6,54
che partecipano
all'apprendimento
CN/CRO target 2010 6,28 6,62 7,19 7,27
permanente
target 2013 8,20 8,46 7,90 7,94
valore QSN (2004) 0,24 0,24 0,59 0,62
Spese in R&S delle Mezz/CONV ultimo valore disponibile (2009) 0,29 0,28 0,77 0,80
imprese pubbliche e
private sul PIL (%) CN/CRO target 2010 0,32 0,31 0,92 0,99
target 2013 0,40 0,38 1,24 1,33
valore QSN (2004) 19,86 19,21
Unità di lavoro ultimo valore disponibile (2009) 19,35 18,87
irregolari sul totale Mezz/CONV
delle unità di lavoro (%) target 2010 19,27 18,35
target 2013 17,60 16,80
valore QSN (2005) 4,07 3,96 3,88 3,90
Consumi di energia
elettrica coperti da Mezz/CONV ultimo valore disponibile (2010) 14,26 13,83 5,57 4,96
fonti rinnovabili (a
meno dell'idroelettrico) CN/CRO target 2010 10,32 10,04 4,99 4,61
(in %)
15 target 2013 18,65 17,42 7,49 6,94
16. 3 – IL SUPPORTO ALLA POLICY: INDICATORI CON TARGET
B) Indicatori per Obiettivi di Servizio (regioni del Mezzogiorno)
Il QSN identifica 4 obiettivi strategici espressi in termini di servizio
reso:
4. Istruzione
5. Servizi di cura per l’infanzia e gli anziani
6. Gestione dei rifiuti urbani
7. Servizio idrico integrato
Selezionati 11 indicatori per misurare tali obiettivi
Definiti target da conseguire entro 2013
Introdotto un meccanismo di Premialità: 3 miliardi di euro
destinati agli Obiettivi di Servizio.
Per ogni indicatore soddisfatto, l'Amministrazione ha diritto
all'assegnazione di una quota di tale premio.
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17. OS: Aumentare i servizi per l'infanzia e di cura degli anziani
per favorire la partecipazione femminile al mercato del lavoro
Indicatore - Diffusione dei servizi per l'infanzia:
Percentuale di Comuni che hanno attivato servizi per l'infanzia (asilo nido, micronidi o servizi integrativi e innovativi) sul
totale dei Comuni della regione
Baseline Valore attuale % distanza colmata
Regione/Ripartizione Target 2013
(valore 2004) (2010) rispetto al target
Abruzzo 23,6 60,3 35,0 100%
Molise 2,2 11,8 35,0 29%
Campania 30,5 44,3 35,0 100%
Puglia 24,0 36,4 35,0 100%
Basilicata 16,8 24,4 35,0 42%
Calabria 6,6 16,4 35,0 35%
Sicilia 33,1 36,2 35,0 100%
Sardegna 14,9 36,3 35,0 100%
Mezzogiorno 21,1 35,8 35,0 100%
Centro-Nord 47,6
Italia 39,2
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18. 3 – IL SUPPORTO ALLA POLICY
Strumento per la quantificazione degli obiettivi delle politiche regionali
in specifici settori di intervento (Scuola, Mercato del lavoro, etc…)
Contribuiscono ad aumentare il grado di responsabilizzazione dei
soggetti coinvolti nei processi decisionali
Orientano l’azione dei decisori politici nella fase della programmazione
(individuazione criticità e ritardi di sviluppo)
Consentono monitoraggio in itinere, eventuali correzioni degli
interventi e re-indirizzamento delle risorse
Supportano la valutazione ex post degli effetti e dell’efficacia degli
interventi, ma…
…non forniscono informazioni sulla situazione controfattuale
(assenza del «trattamento»), non consentono di isolare gli effetti dai
fattori esogeni e di stabilire un nesso causale univoco tra le
azioni intraprese e gli obiettivi-risultato.
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19. 4 – GLI SVILUPPI LAVORI IN CORSO!
Codice unico
Revisione delle aree tematiche
Nuovi indicatori
(anche per aree tematiche aggiuntive: PPAA, Benessere, Servizi alle imprese,
Trasporti)
Diffusione dati di base
Dettaglio sub-regionale
Visualizzazione tramite Explorer
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20. PER CONCLUDERE…
Spunti di riflessione
Esigenze conoscitive spingono verso approfondimento e ampliamento
dell’informazione (fenomeni osservati, indicatori, dettaglio territoriale)
Gli indicatori sono il risultato di vari compromessi e negoziazioni
rispetto ad una serie di vincoli, in primis disponibilità di dati territoriali
e garanzia di qualità del dato di fonte esterna.
Gli indicatori possiedono una loro validità e significatività autonoma,
ma la loro capacità interpretativa si esplica all’interno dei processi di
programmazione e attuazione delle politiche ai vari livelli istituzionali
BD di indicatori territoriali patrimonio informativo in quanto
pubblica, user-friendly, tempestivamente aggiornata, al servizio del
policymaker (utenza specifica), ma anche di una utenza non
specialistica.
E’ un esempio concreto di come la statistica ufficiale riesca a
supportare la definizione, l’orientamento, la valutazione delle politiche
pubbliche.
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21. IL GRUPPO DI LAVORO
Coordinatore: Luigi De Iaco
Massimo Armenise
Francesco Barbalace
Raffaella Chiocchini
Silvia Da Valle
Marianna Mantuano
Rosalba Mengoni
Roberta Mosca
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22. PRENDERE DECISIONI. IL RUOLO DELLA STATISTICA PER LA CONOSCENZA E LA GOVERNANCE.
ROMA, 19 – 20 APRILE 2012
La «Banca Dati di Indicatori Territoriali per le Politiche di Sviluppo»:
un patrimonio informativo al servizio del policymaker
Grazie per l’attenzione!
Roberta Mosca Istat – Valutazione delle politiche, metodologie ed analisi territoriali
rmosca@istat.it
Silvia Da Valle Istat – Sede territoriale per la Toscana
davalle@istat.it