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Molecular-Level Machines


             What are the possibilities of small but movable machines? [...]
             Lubrication might not be necessary. Bearings could run dry;
             they wouldn’t run hot because heat escapes from such a small
             device very, very rapidly. [...]
             An internal combustion engine of that size is impossible. Other
             chemical reactions, liberating energy when cold, can be used
             instead. [...]


             What would be the utility of such machines? Who knows? [...]
             I cannot see exactly what would happen, but I can hardly doubt
             that when we have some control of things on a molecular scale
             we will get an enormously greater range of possible properties
             that substances can have, and of the different things we can do.



Richard Feynman
Dispositivi e macchine (macroscopici)
                          oggetto inventato e costruito per uno scopo
  dispositivo
                          particolare

                          un apparato per l’utilizzo di una forza
  macchina
                          meccanica, fatto di diverse parti ognuna
                          con una funzione definita

   motore                  una macchina che fornisce forza motrice
                           (per un veicolo o un altro dispositivo con
                           parti in movimento)


Un dispositivo molecolare è un insieme ordinato di componenti molecolari
(struttura sopramolecolare) capace di svolgere una funzione (complessa) che è il
risultato della cooperazione di semplici “atti” compiuti da ogni componente

Una macchina molecolare è un tipo particolare di dispositivo molecolare che
produce un moto meccanico, cioè, i cui componenti possono essere messi in
moto in seguito ad uno stimolo esterno
Congegno macroscopico
            componenti          congegno
            macroscopici       macroscopico




Congegno molecolare
                                 sistema
           componenti
            molecolari       supramolecolare




            atti semplici   funzione complessa
progettazione
     e sintesi


                         autoassemblaggio, sintesi
        componenti
        molecolari




                                    sistema
           proprietà
                                supramolecolare
           (chimiche,
         fotochimiche,
           redox, …)
                                 FUNZIONE
Macchine molecolari artificiali : pinze molecolari



                                   Pinze macroscopiche




                                            Pinze molecolari

                                            (controllate per via
                                            fotochimica)
Azobenzeni




molecola




polimero
Azobenzeni


      Pinza ottica




Cavità di dimensioni variabili
Macchine e motori molecolari


   Le macchine molecolari, come i loro corrispettivi macroscopici, sono
   caratterizzati da:


(1) Il tipo di energia fornito per farli lavorare
(2) il tipo di movimento eseguito dai loro componenti
(3) Il modo in cui la loro operazione può essere controllata e monitorata
(4) la possibilità di ripetere l’operazione a piacere (processo ciclico)
(5) la scala temporale necessaria per completare un ciclo di operazione
(6) la funzione eseguita
Motori molecolari naturali
La “fabbrica” dell’ATP, un motore molecolare rotante

                                                 10 nm

                                                   β
                                         α               α
                                                   γ
                                         β               β             3
                                                   α
      F1
                                                                           Bassa concentrazione
                                                                                di ioni idrogeno
                                                                  H+                 H+
                    H+                       γ
                                                              2




                                                                                H+
                +
      F0    H            C
                   +
             H + H H+
             +
           H
                      H+
             H + H+
             H+ + H+ +
                 H     H                                     H+
                                     +
                                 H           +
                                                                   H+ H+
                                         H         1
           Alta concentrazione
                                  H+                                                 H+
           di ioni idrogeno
                                                                   H+      H+



                       T. Elston, H. Wang, G. Oster, Nature, 1998, 391, 510.
Un nanocongegno artificiale
azionato da un motore molecolare naturale



      Ni rod (~1 μm)




                       ATP
        γ
                         ADP + P i
  β             β
        α
                      Histidine tag



      Ni post




            C.D. Montemagno et al., Science, 2000, 290, 1555; Nature Materials, 2002, 1, 173.
Molecular Tweezers basati su effetti allosterici

Effetto allosterico : modifica dalla capacità di legame (o di un’altra proprietà) di un sito
in una molecola o specie sopramolecolare derivata da un riarrangiamento
conformazionale indotto dal legame con un altro sito remoto; l’effetto allosterico può
essere positivo o negativo




Schema del funzionamento dell’enzima aspartato transcarbamilasi (ATCasi). Le
sottounità catalitiche e regolatorie sono mostrate rispettivamente in bianco e grigio. (a) Il
sito attivo è disponibile; (b) la citidina trifosfato (CTP), uno dei prodotti finali della catena
enzimatica, si lega a un dominio regolatorio, chiudendo il sito attivo.
sarcomero (~3 μm)




filamento di miosina




filamento di actina




               forma espansa   forma contratta
Teste della miosina




      filamenti interdigitati di miosina (“spessi”)
      e di actina (“sottili”) nei sarcomeri
Base molecolare della contrazione

Durante la contrazione ogni testa si estende e
si lega fortemente al sottile filamento formando
dei ponti


Quando tocca il filamento, la testa della miosina
si piega immediatamente verso il centro del
sarcomero (power stroke)

 Quindi il filamento sottile si muove di 5-15 nm
 lungo il filamento spesso

Diversamente dagli altri motori, la miosina
rimane in contatto con il suo cargo solo ~ 5%
del tempo


 Il movimento sembra continuo (2 nm/ms)
 perché ogni filamento viene in contatto con
 circa 100 teste di miosina
(1) Energia fornita

Energia chimica

                     • usata nei motori molecolari naturali per produrre lavoro
                     meccanico (idrolisi dell’ATP)
                     • moltissime reazioni chimiche disponibili
                     • è necessario fornire “combustibile” e rimuovere i “prodotti di
                     scarto”

 Energia elettrica

                  • processi redox
                  - Facilità di controllo (switching on/off rapido e facile)
                  - Facilità di implementazione (elettrodi)
                  - Gli elettroni, oltre a fornire energia, possono anche essere
                  usati per “leggere” lo stato del sistema (e.g. voltammetria)
                  - Necessità di “collegare” il sistema
                  • campi elettrici
Energia luminosa
• usata nei dispositivi molecolari naturali per scopi di conversione dell’energia
(produzione di combustibili, e.g. ATP)
- Processi di electron-transfer fotoindotti
• l’uso della luce ha molti vantaggi
- switching on/off rapido e facile
- Possibilità di lavorare in spazi molto piccoli (fino a livello di singola molecola,
anche se esiste il limite di diffrazione) e su scale temporali brevi
- Non si ha la necessità di “toccare” o “collegare” il sistema
- I fotoni, oltre a fornire energia, possono anche essere usati per “leggere” lo
stato del sistema (e.g. spettroscopia)


                        (2) Tipo di movimento


 • Cambiamenti della struttura molecolare (e.g. sistemi allosterici)
 • Assemblaggio/disassemblaggio (e.g. di sistemi host/guest)
 • Trasporto (e.g. di ioni metallici)
 • Movimenti lineari (e.g. un anello lungo un filo)
 • Contrazione/estensione (muscoli artificiali)
 • Moti rotatori (e.g. di sottounità attorno a un legame covalente)
 • …….
(3) Controllo e monitoraggio

  • A livello di “insieme” (e.g. in soluzione)
  • A livello di singola molecola

  • Per permettere il controllo e il monitoraggio dell’operazione di una macchina
  molecolare, i cambiamenti di posizione dei componenti mobili devono provocare
  cambiamenti leggibili delle proprietà del sistema. A questo scopo, si può usare
  qualsiasi tipo di tecnica chimica o fisica.
   - Tecniche spettroscopiche (NMR, EPR, Assorbimento UV-vis-IR, Luminescenza)
   - Metodi elettrochimici (voltammetria, …)
   - Scanning probe microscopies (STM, STS, …)

                           (4) Reset (ciclicità del processo)

Dato che le macchine e i motori lavorano in modo ciclico, tutte le reazioni chimiche
legate ai movimenti eseguiti dai componenti devono essere reversibili.
La reversibilità è soddisfatta ragionevolmente bene da diverse reazioni, e.g.
  - Reazioni di trasferimento di protoni
  - Reazioni di trasferimento di elettroni
  - Processi di fotoisomerizzaione
  - Reazioni di coordinazione metallo-ligando
Pseudorotaxani, catenani e rotaxani: macchine molecolari
artificiali



   pseudorotassano


   rotassano




   catenano
Rotassani e catenani




                             O Si
                O   O   O
                                                    O   O   O    O   O
                        N+
       +N
                                                            N+
                                              +N




       +N               N+
                                              +N            N+
Si O   O    O   O                                   O   O   O    O   O




                                                   Catenano
       Rotassano
Sintesi di rotassani e catenani
                                                                                 rotassano
                                 2x

                         autoassem-
                           blaggio
                +                                   pseudorotassano




                                                                             catenano




                                      Interazioni                    O   O
                                                                 O
                                        elettron                             O
                                                             O
                 +
                                       donatore/
                 N
                                       accettore
                            N
                            +                                            O
                                                         O
                                                                     O
                                                             O   O


                    +                 Legami a                       O
                                                                 O
                                                                         O
                                                             O
                    N
                                      idrogeno
                    H2
                                                                         O
                                                             O       O
                                                                 O
Rotassani e catenani: prototipi di macchine
           molecolari artificiali

                                      ruota
                                    “wheel
                                    andasse
                                     e axle”



                                    “shuttling”
                                    shuttling




                                     rotazione
                                   mutual
                                   ring rotation
                                      relativa
                                   (“ball and
                                    degli anelli
                                   socket joint”)
                                    molecolari


                                       giunto
                                   “universal
                                     cardanico
                                   joint”
Un “meccano” molecolare
π-elettron donatori


                                                        π-elettron
                                                        accettori




                                    componenti per
                                    legami a idrogeno
             fotosensibilizzatori
Moti lineari in un rotassano: una “navetta” molecolare


                            Stimolo

                            Stimolo




                                      Energia
Energia




            Posizione                           Posizione
“Navetta” molecolare azionata chimicamente

                                              _ H+
            OO           +
             H           N
           O N2 O
           O+O
                                 N
                                              + H+
           OO                    +


  stazione              stazione
 ammonio                bipiridinio


 Architettura supramolecolare “a tre rami”


            OO
       O
                                             H2 +
                                              N
              O
      O
          O
       OO               OO
                    O        O
                                      +
                    O        O
                        OO
       OO
          O
                                                    + NH2
                                      +NH2
      O
           O
       O
         OO
N
                                      OO
                                 O
                                                                       autoassem-
                                           O
     +N                          O
                                                                         blaggio
                                          O
                                     OO            OO
                                               O        O
                             +
            +NH2
                                               O        O
                                                   OO
                                     OO
                                          O
                                 O
                   +     +
                                           O
                   N    N
                   H2            O
                                      OO
                                                                         OO
                                                                     O              piattaforma
         H2N +
                             N
                                                                            O
                                                                    O H2N +
                                                                      OO                          O
                                                                                          O
N   N+
                                                                                      O                O
                                                                                              + NH2
                                                                                      O                O
                                                                                          O       O
                                                            +N            O
                                                                      O      O
                                                                    O H2N +   O
                                               telaio                O      O
                                                                        O
                                                                                                  N+
                                                            N
                                                                +
                                                                      +N

                                                                                              N
                                                                                          +


                                                                           N
                                                                           +
Un prototipo di “ascensore” molecolare
 azionato chimicamente in soluzione




                        +
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                        +




J.D. Badjić, V. Balzani, A. Credi, S. Silvi, J.F. Stoddart, Science, 2004, 303, 1845
Un prototipo di “ascensore” molecolare
 azionato chimicamente in soluzione




                        +
                        +                       +
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                        +
                        +




J.D. Badjić, V. Balzani, A. Credi, S. Silvi, J.F. Stoddart, Science, 2004, 303, 1845
Modello dell’ ”ascensore” molecolare

                           3.5 nm




2.5 nm
Ripetizione del moto dell’ “ascensore” con cicli acido-base




                             CH3CN, RT, C = 5 μM

                                                               Aggiunta di base (t-BuP1)
                      1.35
Assorbanza a 310 nm




                                                               Aggiunta di acido (CF3COOH)
                      1.25
      A (310 nm)




                      1.05



                                        Numero di cicli
Alcune considerazioni energetiche


                  3.5 nm




                                    – 3H+
  2.5
  nm

                                    + 3H+




Spostamento della piattaforma:       ~0.7 nm
Energia liberata:
                                    ~22 kcal/mol = 1.5 x 10–19 J/molecola
          moto su→giù (agg. base):
                                    >4 kcal/mol = 2.8 x 10–20 J/molecola
          moto giù→su (agg. acid):
Forza massima che può essere
potenzialmente sviluppata (su→giù): 200 pN (miosina V, 3 pN)
Quale futuro per l’ “ascensore” molecolare?


      • fissare ed azionare l’ “ascensore” su una superficie
    • far funzionare il congegno a livello di molecola singola




                              – 3H+
                                                   +
+
                                                   +
+                                                                +
              +
                                                                 +
              +               + 3H+                +
+
                                                   +
+
Quale futuro per l’ “ascensore” molecolare?


 • controllo della capacità di catturare/rilasciare altre molecole



                                             azione di “dita”
    apertura/chiusura
                                               molecolari
di una cavità nanometrica




     +                                       +
     +                                       +
                  +                                         +
                  +                                         +
     +                                           molecola
                                             +    ospite
     +                                       +
Un nanomotore autonomo azionato dalla luce visibile




                     hν
Fotosensibiliz-        Spaziatore     Elettron     Elettron
                                                                                              Stopper
              zatore e stopper          rigido     accettore A2 accettore A1
                                                                         O
                                                                                 O
                                                                     O
                                                   +
                                                   N         +                    O
                                                                     +
                                                            N    O
                                                                     N            +
                           N                                                     N    O
                   N                                                                      O
                                                                 O
                               N
                       RuII                                                      O
                   N
                               N                                     O
                                                Macrociclo
                       N                                                     O

                                             elettron donatore




                                   Componente
                                     filiforme
                                                                                                    Macrociclo


                                                                                               “East side”

“West side”




                                                                                                  Chem. Eur. J. 2000, 6, 3558
Meccanismo
                  e-
    hν
1
                                                                   di funzionamento
                  2                      R

                            A2           A1            T
         P    S




                                                               3
                                                                       R
                                                                            _
                             P+                                        A1
                                                  A2                            T
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Un nanomotore molecolare “a quattro tempi”

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                                                       5


                                                                                     6
                                                                     R

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Rotazione di macrocicli in catenani




               rotazione degenere
Rotazione controllata di macrocicli in catenani




          Rotazione di un macrociclo asimmetrico
          rispetto a quella di uno simmetrico in un
          [2]catenano, controllato da uno stimolo
          esterno
Rotazione unidirezionale di macrocicli in catenani
Muscoli artificiali




Cu(II) stato pentacoordinato
Cu(I) stato tetracoordinato
forma espansa                   forma contratta




Stato contratto (PPR8+) e stato esteso (PPR12+) del prototipo di muscolo
molecolare.
Modificazione della molecola (introduzione di ponti disolfuri
terminali) per permetterne l’ancoraggio a un substrato (oro)
Attuatore chemomeccanico
Interruttori molecolari:
  catenani

[A0] rappresenta sia la struttura dello stato
fondamentale del [2]catenano sia lo stato
“aperto” del dispositivo. Quando il
[2]catenano viene ossidato (applicando
una tensione di -2 V), i gruppi TTF (verde)
vengono ionizzati e sono soggetti a una
repulsione Coulombiana da parte del
ciclofano tetracationico (blu), provocando
la rotazione dell’anello e la formazione del
coconformero [B1]. Quando la tensione
viene riportata circa a zero, si forma il
conformero [B0], che rappresenta
l’interruttore “chiuso”.
9.3   P  Motori

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9.3 P Motori

  • 1. Molecular-Level Machines What are the possibilities of small but movable machines? [...] Lubrication might not be necessary. Bearings could run dry; they wouldn’t run hot because heat escapes from such a small device very, very rapidly. [...] An internal combustion engine of that size is impossible. Other chemical reactions, liberating energy when cold, can be used instead. [...] What would be the utility of such machines? Who knows? [...] I cannot see exactly what would happen, but I can hardly doubt that when we have some control of things on a molecular scale we will get an enormously greater range of possible properties that substances can have, and of the different things we can do. Richard Feynman
  • 2. Dispositivi e macchine (macroscopici) oggetto inventato e costruito per uno scopo dispositivo particolare un apparato per l’utilizzo di una forza macchina meccanica, fatto di diverse parti ognuna con una funzione definita motore una macchina che fornisce forza motrice (per un veicolo o un altro dispositivo con parti in movimento) Un dispositivo molecolare è un insieme ordinato di componenti molecolari (struttura sopramolecolare) capace di svolgere una funzione (complessa) che è il risultato della cooperazione di semplici “atti” compiuti da ogni componente Una macchina molecolare è un tipo particolare di dispositivo molecolare che produce un moto meccanico, cioè, i cui componenti possono essere messi in moto in seguito ad uno stimolo esterno
  • 3. Congegno macroscopico componenti congegno macroscopici macroscopico Congegno molecolare sistema componenti molecolari supramolecolare atti semplici funzione complessa
  • 4. progettazione e sintesi autoassemblaggio, sintesi componenti molecolari sistema proprietà supramolecolare (chimiche, fotochimiche, redox, …) FUNZIONE
  • 5. Macchine molecolari artificiali : pinze molecolari Pinze macroscopiche Pinze molecolari (controllate per via fotochimica)
  • 7. Azobenzeni Pinza ottica Cavità di dimensioni variabili
  • 8. Macchine e motori molecolari Le macchine molecolari, come i loro corrispettivi macroscopici, sono caratterizzati da: (1) Il tipo di energia fornito per farli lavorare (2) il tipo di movimento eseguito dai loro componenti (3) Il modo in cui la loro operazione può essere controllata e monitorata (4) la possibilità di ripetere l’operazione a piacere (processo ciclico) (5) la scala temporale necessaria per completare un ciclo di operazione (6) la funzione eseguita
  • 10. La “fabbrica” dell’ATP, un motore molecolare rotante 10 nm β α α γ β β 3 α F1 Bassa concentrazione di ioni idrogeno H+ H+ H+ γ 2 H+ + F0 H C + H + H H+ + H H+ H + H+ H+ + H+ + H H H+ + H + H+ H+ H 1 Alta concentrazione H+ H+ di ioni idrogeno H+ H+ T. Elston, H. Wang, G. Oster, Nature, 1998, 391, 510.
  • 11. Un nanocongegno artificiale azionato da un motore molecolare naturale Ni rod (~1 μm) ATP γ ADP + P i β β α Histidine tag Ni post C.D. Montemagno et al., Science, 2000, 290, 1555; Nature Materials, 2002, 1, 173.
  • 12. Molecular Tweezers basati su effetti allosterici Effetto allosterico : modifica dalla capacità di legame (o di un’altra proprietà) di un sito in una molecola o specie sopramolecolare derivata da un riarrangiamento conformazionale indotto dal legame con un altro sito remoto; l’effetto allosterico può essere positivo o negativo Schema del funzionamento dell’enzima aspartato transcarbamilasi (ATCasi). Le sottounità catalitiche e regolatorie sono mostrate rispettivamente in bianco e grigio. (a) Il sito attivo è disponibile; (b) la citidina trifosfato (CTP), uno dei prodotti finali della catena enzimatica, si lega a un dominio regolatorio, chiudendo il sito attivo.
  • 13. sarcomero (~3 μm) filamento di miosina filamento di actina forma espansa forma contratta
  • 14. Teste della miosina filamenti interdigitati di miosina (“spessi”) e di actina (“sottili”) nei sarcomeri
  • 15. Base molecolare della contrazione Durante la contrazione ogni testa si estende e si lega fortemente al sottile filamento formando dei ponti Quando tocca il filamento, la testa della miosina si piega immediatamente verso il centro del sarcomero (power stroke) Quindi il filamento sottile si muove di 5-15 nm lungo il filamento spesso Diversamente dagli altri motori, la miosina rimane in contatto con il suo cargo solo ~ 5% del tempo Il movimento sembra continuo (2 nm/ms) perché ogni filamento viene in contatto con circa 100 teste di miosina
  • 16. (1) Energia fornita Energia chimica • usata nei motori molecolari naturali per produrre lavoro meccanico (idrolisi dell’ATP) • moltissime reazioni chimiche disponibili • è necessario fornire “combustibile” e rimuovere i “prodotti di scarto” Energia elettrica • processi redox - Facilità di controllo (switching on/off rapido e facile) - Facilità di implementazione (elettrodi) - Gli elettroni, oltre a fornire energia, possono anche essere usati per “leggere” lo stato del sistema (e.g. voltammetria) - Necessità di “collegare” il sistema • campi elettrici
  • 17. Energia luminosa • usata nei dispositivi molecolari naturali per scopi di conversione dell’energia (produzione di combustibili, e.g. ATP) - Processi di electron-transfer fotoindotti • l’uso della luce ha molti vantaggi - switching on/off rapido e facile - Possibilità di lavorare in spazi molto piccoli (fino a livello di singola molecola, anche se esiste il limite di diffrazione) e su scale temporali brevi - Non si ha la necessità di “toccare” o “collegare” il sistema - I fotoni, oltre a fornire energia, possono anche essere usati per “leggere” lo stato del sistema (e.g. spettroscopia) (2) Tipo di movimento • Cambiamenti della struttura molecolare (e.g. sistemi allosterici) • Assemblaggio/disassemblaggio (e.g. di sistemi host/guest) • Trasporto (e.g. di ioni metallici) • Movimenti lineari (e.g. un anello lungo un filo) • Contrazione/estensione (muscoli artificiali) • Moti rotatori (e.g. di sottounità attorno a un legame covalente) • …….
  • 18. (3) Controllo e monitoraggio • A livello di “insieme” (e.g. in soluzione) • A livello di singola molecola • Per permettere il controllo e il monitoraggio dell’operazione di una macchina molecolare, i cambiamenti di posizione dei componenti mobili devono provocare cambiamenti leggibili delle proprietà del sistema. A questo scopo, si può usare qualsiasi tipo di tecnica chimica o fisica. - Tecniche spettroscopiche (NMR, EPR, Assorbimento UV-vis-IR, Luminescenza) - Metodi elettrochimici (voltammetria, …) - Scanning probe microscopies (STM, STS, …) (4) Reset (ciclicità del processo) Dato che le macchine e i motori lavorano in modo ciclico, tutte le reazioni chimiche legate ai movimenti eseguiti dai componenti devono essere reversibili. La reversibilità è soddisfatta ragionevolmente bene da diverse reazioni, e.g. - Reazioni di trasferimento di protoni - Reazioni di trasferimento di elettroni - Processi di fotoisomerizzaione - Reazioni di coordinazione metallo-ligando
  • 19. Pseudorotaxani, catenani e rotaxani: macchine molecolari artificiali pseudorotassano rotassano catenano
  • 20. Rotassani e catenani O Si O O O O O O O O N+ +N N+ +N +N N+ +N N+ Si O O O O O O O O O Catenano Rotassano
  • 21. Sintesi di rotassani e catenani rotassano 2x autoassem- blaggio + pseudorotassano catenano Interazioni O O O elettron O O + donatore/ N accettore N + O O O O O + Legami a O O O O N idrogeno H2 O O O O
  • 22. Rotassani e catenani: prototipi di macchine molecolari artificiali ruota “wheel andasse e axle” “shuttling” shuttling rotazione mutual ring rotation relativa (“ball and degli anelli socket joint”) molecolari giunto “universal cardanico joint”
  • 23. Un “meccano” molecolare π-elettron donatori π-elettron accettori componenti per legami a idrogeno fotosensibilizzatori
  • 24. Moti lineari in un rotassano: una “navetta” molecolare Stimolo Stimolo Energia Energia Posizione Posizione
  • 25. “Navetta” molecolare azionata chimicamente _ H+ OO + H N O N2 O O+O N + H+ OO + stazione stazione ammonio bipiridinio Architettura supramolecolare “a tre rami” OO O H2 + N O O O OO OO O O + O O OO OO O + NH2 +NH2 O O O OO
  • 26. N OO O autoassem- O +N O blaggio O OO OO O O + +NH2 O O OO OO O O + + O N N H2 O OO OO O piattaforma H2N + N O O H2N + OO O O N N+ O O + NH2 O O O O +N O O O O H2N + O telaio O O O N+ N + +N N + N +
  • 27. Un prototipo di “ascensore” molecolare azionato chimicamente in soluzione + + + + + + J.D. Badjić, V. Balzani, A. Credi, S. Silvi, J.F. Stoddart, Science, 2004, 303, 1845
  • 28. Un prototipo di “ascensore” molecolare azionato chimicamente in soluzione + + + + + + J.D. Badjić, V. Balzani, A. Credi, S. Silvi, J.F. Stoddart, Science, 2004, 303, 1845
  • 29. Modello dell’ ”ascensore” molecolare 3.5 nm 2.5 nm
  • 30. Ripetizione del moto dell’ “ascensore” con cicli acido-base CH3CN, RT, C = 5 μM Aggiunta di base (t-BuP1) 1.35 Assorbanza a 310 nm Aggiunta di acido (CF3COOH) 1.25 A (310 nm) 1.05 Numero di cicli
  • 31. Alcune considerazioni energetiche 3.5 nm – 3H+ 2.5 nm + 3H+ Spostamento della piattaforma: ~0.7 nm Energia liberata: ~22 kcal/mol = 1.5 x 10–19 J/molecola moto su→giù (agg. base): >4 kcal/mol = 2.8 x 10–20 J/molecola moto giù→su (agg. acid): Forza massima che può essere potenzialmente sviluppata (su→giù): 200 pN (miosina V, 3 pN)
  • 32. Quale futuro per l’ “ascensore” molecolare? • fissare ed azionare l’ “ascensore” su una superficie • far funzionare il congegno a livello di molecola singola – 3H+ + + + + + + + + + 3H+ + + + +
  • 33. Quale futuro per l’ “ascensore” molecolare? • controllo della capacità di catturare/rilasciare altre molecole azione di “dita” apertura/chiusura molecolari di una cavità nanometrica + + + + + + + + + molecola + ospite + +
  • 34. Un nanomotore autonomo azionato dalla luce visibile hν
  • 35. Fotosensibiliz- Spaziatore Elettron Elettron Stopper zatore e stopper rigido accettore A2 accettore A1 O O O + N + O + N O N + N N O N O O N RuII O N N O Macrociclo N O elettron donatore Componente filiforme Macrociclo “East side” “West side” Chem. Eur. J. 2000, 6, 3558
  • 36. Meccanismo e- hν 1 di funzionamento 2 R A2 A1 T P S 3 R _ P+ A1 A2 T S e- 4 R _ P+ A2 A1 T S e- 5 6 R A2 A1 P T S
  • 37. Un nanomotore molecolare “a quattro tempi” e- hν 1 2 R A2 A1 T P S 3 R _ P+ A1 A2 T S e- 4 R _ P+ A2 A1 T S e- 5 6 R A2 A1 P T S
  • 38. Rotazione di macrocicli in catenani rotazione degenere
  • 39. Rotazione controllata di macrocicli in catenani Rotazione di un macrociclo asimmetrico rispetto a quella di uno simmetrico in un [2]catenano, controllato da uno stimolo esterno
  • 40.
  • 41. Rotazione unidirezionale di macrocicli in catenani
  • 42. Muscoli artificiali Cu(II) stato pentacoordinato Cu(I) stato tetracoordinato
  • 43.
  • 44. forma espansa forma contratta Stato contratto (PPR8+) e stato esteso (PPR12+) del prototipo di muscolo molecolare.
  • 45. Modificazione della molecola (introduzione di ponti disolfuri terminali) per permetterne l’ancoraggio a un substrato (oro)
  • 47. Interruttori molecolari: catenani [A0] rappresenta sia la struttura dello stato fondamentale del [2]catenano sia lo stato “aperto” del dispositivo. Quando il [2]catenano viene ossidato (applicando una tensione di -2 V), i gruppi TTF (verde) vengono ionizzati e sono soggetti a una repulsione Coulombiana da parte del ciclofano tetracationico (blu), provocando la rotazione dell’anello e la formazione del coconformero [B1]. Quando la tensione viene riportata circa a zero, si forma il conformero [B0], che rappresenta l’interruttore “chiuso”.