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Didattica
Corso Istruttori CRI di Protezione Civile
Simone Barni
Croce Rossa Italiana - Comitato Locale di Lainate
Al termine del modulo i partecipanti saranno in grado di:
 riconoscere i meccanismi di base della progettazione di
percorsi di apprendimento
-> prima unità
 preparare slide efficaci a supporto della lezione
-> seconda unità
 gestire un aula
-> terza unità
 selezionare gli opportuni strumenti di valutazione
-> quarta unità
 effettuare una presentazione efficace
-> quinta unità
Obiettivi generali e macro-progettazione
Didattica - prima unità
Progettazione didattica
Al termine dell'unità i partecipanti saranno in grado di:
 ricordare e applicare le basi teoriche della progettazione
didattica
 saper progettare un percorso formativo
Obiettivi specifici
Apprendimento
"Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco"
Confucio
Dale, E. (1969). Audio-visual methods in teaching.
New York: Dryden
Cono dell'apprendimento
Dale, E. (1969). Audio-visual methods in teaching.
New York: Dryden
Cono dell'apprendimento
PASSIVEACTIVE
After 2 weeks
we tend to remember Nature of Involvement
Apprendimento: il ruolo del docente
"Dimmi ed io dimentico, mostrami ed io ricordo,
coinvolgimi ed io comprendo"
Benjamin Franklin
Ma siamo realisti…
Da insegnante
a facilitatore dell’apprendimento
InsegnanteInsegnante
• Pianifica la trasmissione dei
contenuti
• Trasmette contenuti
• Controlla/verifica che gli
studenti ricevano i
contenuti
FacilitatoreFacilitatore
• Elabora il progetto di
apprendimento
• Gestisce il progetto di
apprendimento
• Si pone come risorsa per
l’apprendimento
Chi progetta insegnamento…
“Dato un repertorio di contenuti da
trasmettere, qual è il modo più
funzionale per trasmetterlo?”
Chi progetta apprendimento…
“Date alcune conoscenze da
far acquisire ad un soggetto, alcuni
comportamenti da far acquisire, alcuni
atteggiamenti da far assumere,
qual è il percorso che egli dovrà compiere?”
Progettare un percorso: il processo di lavoro
Definire le finalità generali del corso e
gli obiettivi specifici di apprendimento
1.
Disegnare l’architettura modulare
2.
Progettare l’architettura del singolo
modulo
3.
Individuare il percorso di apprendimento
4.
Definire finalità e obiettivi
In un corso di formazione, gli obiettivi si distinguono in:
Gli obiettivi servono per orientare le
scelte di progettazione
Obiettivi o finalità generali:
il richiamo della meta dell’intervento di formazione
Obiettivi specifici:
sono le singole componenti
delle competenze, articolati quindi
in conoscenze, abilità operative e comportamenti
Esempio di finalità e obiettivi specifici
Titolo dell’intervento: LA GESTIONE DEL TEMPO
Finalità
generale
Obiettivi
Specifici
Garantire ai partecipanti le conoscenze per gestire il
tempo in modo efficace, nell’ambito delle attività
lavorative.
Al termine i partecipanti saranno in grado di:
• stendere un programma settimanale che a partire
dalla definizione degli obiettivi di 1 settimana di
lavoro giunga a definire in dettaglio l’agenda
settimanale;
• applicare all’organizzazione delle attività il
principio di Pareto, programmando per priorità;
• identificare quali attività possono essere delegate
al fine di migliorare l’efficienza del personale.
Precisione nella formulazione degli obiettivi
CONOSCENZECONOSCENZE
CAPACITA’CAPACITA’
QUALITA’QUALITA’
 Definire, descrivere, ricordare,
identificare, riconoscere,
distinguere, citare, indicare,
formulare, elencare, enunciare…
 Redigere, controllare,
diagnosticare, usare, calcolare,
risolvere, applicare, costruire,
eseguire, programmare…
 Svolgere con precisione…
 Eseguire con responsabilità…
 Collegare rapidamente…
 Realizzare, collaborando con un
team di lavoro…
Disegnare l’architettura modulare
Modulo formativo: attività di formazione che ha
come scopo il trasferimento di una specifica
competenza o di un insieme di competenze
in stretta relazione tra loro.
BISOGNI
Obiettivo 1 Obiettivo 2 Obiettivo 3 Obiettivo 4 Obiettivo 5
FINALITÀ
MODULO 1 MODULO 2
 Un esempio di macro e micro-progettazione.
Esercizio
A piccoli gruppi (4-5 persone)
Didattica – seconda unità
Le presentazioni
Al termine dell'unità i partecipanti saranno in grado di:
individuare gli elementi fondamentali per la comunicazione
attraverso presentazioni
scegliere un modello di presentazione adatto al contesto
costruire delle slide efficaci
Obiettivi specifici
In generale
Molti stili, determinati da:
• grafica
• linguaggio
• gestione presentazione
• etc…
Tutto dipende da:
• contesto
• obiettivi
• argomento
• relatore
Elementi di base
• sfondo
• colori
• font
• uso immagini
• quantità di testo
• titoli
• struttura logica e argomentativa
Guardiamo assieme
Esempi reali:
 convegno nazionale SeP, Vitorchiano 2010, presentazione
conclusiva
 lezione corso SOP sui processi decisionali
 lezione sulla cartella clinica
E su questo, esercizio, a piccoli gruppi…
Didattica – terza unità
Gestire l'aula
Al termine dell'unità i partecipanti saranno in grado di:
 impostare correttamente il rapporto docente/corsista
 gestire i tempi d'aula
 coinvolgere efficacemente i corsisti (se ne hanno voglia!!)
Obiettivi specifici
Esercizio:
 cosa ho fatto o sto facendo con voi, facciamo un elenco…
Come sto andando?
Per un corretto ed efficace rapporto tra docente e corsisti:
 presentarsi (il docente)
 far presentare i corsisti, per quanto possibile
 conoscere la classe
 essere reattivi e disposti al confronto
 rispettare e far rispettare i tempi
 condividere sempre gli obiettivi didattici
 etc etc…
 essere competenti sulla materia e aver qualcosa da dire…
Per un buon rapporto
Il nostro maggior nemico…
Gibbs (1992), Lecturing to more students
Livellodiattenzione
Tempo (minuti)
Spezzare, variare, muovere:
 cambiare registro
 introdurre momenti di stacco, anche di pochi secondi
 cambiare attività
 stimolare domande
 imporre interazione
 gestire le pause
 etc etc
Come tenere alta l'attenzione?
 slide
• attenzione formati
• c'è la dotazione tecnologica?
 video
• impianto audio?
• formati?
 lavagna
 spazi
Gli strumenti a disposizione
Didattica – quarta unità
Metodologie di valutazione
Al termine dell'unità i partecipanti saranno in grado di:
 conoscere le principali metodologie didattiche disponibili
saper scegliere lo strumento di valutazione più idoneo in
relazione a obiettivi e al contesto
Obiettivi specifici
La valutazione è parte integrante di un processo formativo.
•per chi apprende: per acquisire consapevolezza
•per chi certifica o rilascia titoli: per mantenere credibilità
•per il formatore: per verificare l'impianto didattico
Perché valutare
Diversi approcci
•autovalutazione
•valutazione tra pari
•eterovalutazione
Chi può valutare
Molte possibilità:
• test, domande/risposte di varia tipologia:
- single/multiple choice
- vero/falso
- fill in the gap
- matching
- a risposta aperta
• temi o progetti scritti
• esercitazioni scritte
• esercitazioni pratiche
• simulazioni
• etc…
Gli strumenti
Definire lo strumento di valutazione partendo dagli obiettivi
didattici posti inizialmente.
Partendo dagli obiettivi
CONOSCENZECONOSCENZE
CAPACITA’CAPACITA’
QUALITA’QUALITA’
 Definire, descrivere, ricordare,
identificare, riconoscere,
distinguere, citare, indicare,
formulare, elencare, enunciare…
 Redigere, controllare,
diagnosticare, usare, calcolare,
risolvere, applicare, costruire,
eseguire, programmare…
 Svolgere con precisione…
 Eseguire con responsabilità…
 Collegare rapidamente…
 Realizzare, collaborando con un
team di lavoro…
Ricapitolando
Obiettivi Chi Come
conoscere • autovalutazione
• tra pari
• etero
• test
• domande aperte
• colloquio
capacità • autovalutazione
• tra pari
• etero
• esercitazioni scritte
• esercitazioni pratiche
• simulazioni
qualità • autovalutazione (?)
• tra pari
• etero (indiretta)
• simulazioni
• fuori dal percorso formativo
• all'inizio, verifica delle competenze in ingresso
• durante, verifica in itinere
• alla fine, verifica di fine corso
• ex-post, verifica sul medio-lungo periodo
Quando
Grazie per l'attenzione

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CRI - Corso Istruttori Protezione Civile - Modulo Didattica

  • 1. Didattica Corso Istruttori CRI di Protezione Civile Simone Barni Croce Rossa Italiana - Comitato Locale di Lainate
  • 2. Al termine del modulo i partecipanti saranno in grado di:  riconoscere i meccanismi di base della progettazione di percorsi di apprendimento -> prima unità  preparare slide efficaci a supporto della lezione -> seconda unità  gestire un aula -> terza unità  selezionare gli opportuni strumenti di valutazione -> quarta unità  effettuare una presentazione efficace -> quinta unità Obiettivi generali e macro-progettazione
  • 3. Didattica - prima unità Progettazione didattica
  • 4. Al termine dell'unità i partecipanti saranno in grado di:  ricordare e applicare le basi teoriche della progettazione didattica  saper progettare un percorso formativo Obiettivi specifici
  • 5. Apprendimento "Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco" Confucio
  • 6. Dale, E. (1969). Audio-visual methods in teaching. New York: Dryden Cono dell'apprendimento
  • 7. Dale, E. (1969). Audio-visual methods in teaching. New York: Dryden Cono dell'apprendimento PASSIVEACTIVE After 2 weeks we tend to remember Nature of Involvement
  • 8. Apprendimento: il ruolo del docente "Dimmi ed io dimentico, mostrami ed io ricordo, coinvolgimi ed io comprendo" Benjamin Franklin Ma siamo realisti…
  • 9. Da insegnante a facilitatore dell’apprendimento InsegnanteInsegnante • Pianifica la trasmissione dei contenuti • Trasmette contenuti • Controlla/verifica che gli studenti ricevano i contenuti FacilitatoreFacilitatore • Elabora il progetto di apprendimento • Gestisce il progetto di apprendimento • Si pone come risorsa per l’apprendimento
  • 10. Chi progetta insegnamento… “Dato un repertorio di contenuti da trasmettere, qual è il modo più funzionale per trasmetterlo?”
  • 11. Chi progetta apprendimento… “Date alcune conoscenze da far acquisire ad un soggetto, alcuni comportamenti da far acquisire, alcuni atteggiamenti da far assumere, qual è il percorso che egli dovrà compiere?”
  • 12. Progettare un percorso: il processo di lavoro Definire le finalità generali del corso e gli obiettivi specifici di apprendimento 1. Disegnare l’architettura modulare 2. Progettare l’architettura del singolo modulo 3. Individuare il percorso di apprendimento 4.
  • 13. Definire finalità e obiettivi In un corso di formazione, gli obiettivi si distinguono in: Gli obiettivi servono per orientare le scelte di progettazione Obiettivi o finalità generali: il richiamo della meta dell’intervento di formazione Obiettivi specifici: sono le singole componenti delle competenze, articolati quindi in conoscenze, abilità operative e comportamenti
  • 14. Esempio di finalità e obiettivi specifici Titolo dell’intervento: LA GESTIONE DEL TEMPO Finalità generale Obiettivi Specifici Garantire ai partecipanti le conoscenze per gestire il tempo in modo efficace, nell’ambito delle attività lavorative. Al termine i partecipanti saranno in grado di: • stendere un programma settimanale che a partire dalla definizione degli obiettivi di 1 settimana di lavoro giunga a definire in dettaglio l’agenda settimanale; • applicare all’organizzazione delle attività il principio di Pareto, programmando per priorità; • identificare quali attività possono essere delegate al fine di migliorare l’efficienza del personale.
  • 15. Precisione nella formulazione degli obiettivi CONOSCENZECONOSCENZE CAPACITA’CAPACITA’ QUALITA’QUALITA’  Definire, descrivere, ricordare, identificare, riconoscere, distinguere, citare, indicare, formulare, elencare, enunciare…  Redigere, controllare, diagnosticare, usare, calcolare, risolvere, applicare, costruire, eseguire, programmare…  Svolgere con precisione…  Eseguire con responsabilità…  Collegare rapidamente…  Realizzare, collaborando con un team di lavoro…
  • 16. Disegnare l’architettura modulare Modulo formativo: attività di formazione che ha come scopo il trasferimento di una specifica competenza o di un insieme di competenze in stretta relazione tra loro. BISOGNI Obiettivo 1 Obiettivo 2 Obiettivo 3 Obiettivo 4 Obiettivo 5 FINALITÀ MODULO 1 MODULO 2  Un esempio di macro e micro-progettazione.
  • 17. Esercizio A piccoli gruppi (4-5 persone)
  • 18. Didattica – seconda unità Le presentazioni
  • 19. Al termine dell'unità i partecipanti saranno in grado di: individuare gli elementi fondamentali per la comunicazione attraverso presentazioni scegliere un modello di presentazione adatto al contesto costruire delle slide efficaci Obiettivi specifici
  • 20. In generale Molti stili, determinati da: • grafica • linguaggio • gestione presentazione • etc… Tutto dipende da: • contesto • obiettivi • argomento • relatore
  • 21. Elementi di base • sfondo • colori • font • uso immagini • quantità di testo • titoli • struttura logica e argomentativa
  • 22. Guardiamo assieme Esempi reali:  convegno nazionale SeP, Vitorchiano 2010, presentazione conclusiva  lezione corso SOP sui processi decisionali  lezione sulla cartella clinica E su questo, esercizio, a piccoli gruppi…
  • 23. Didattica – terza unità Gestire l'aula
  • 24. Al termine dell'unità i partecipanti saranno in grado di:  impostare correttamente il rapporto docente/corsista  gestire i tempi d'aula  coinvolgere efficacemente i corsisti (se ne hanno voglia!!) Obiettivi specifici
  • 25. Esercizio:  cosa ho fatto o sto facendo con voi, facciamo un elenco… Come sto andando?
  • 26. Per un corretto ed efficace rapporto tra docente e corsisti:  presentarsi (il docente)  far presentare i corsisti, per quanto possibile  conoscere la classe  essere reattivi e disposti al confronto  rispettare e far rispettare i tempi  condividere sempre gli obiettivi didattici  etc etc…  essere competenti sulla materia e aver qualcosa da dire… Per un buon rapporto
  • 27. Il nostro maggior nemico… Gibbs (1992), Lecturing to more students Livellodiattenzione Tempo (minuti)
  • 28. Spezzare, variare, muovere:  cambiare registro  introdurre momenti di stacco, anche di pochi secondi  cambiare attività  stimolare domande  imporre interazione  gestire le pause  etc etc Come tenere alta l'attenzione?
  • 29.  slide • attenzione formati • c'è la dotazione tecnologica?  video • impianto audio? • formati?  lavagna  spazi Gli strumenti a disposizione
  • 30. Didattica – quarta unità Metodologie di valutazione
  • 31. Al termine dell'unità i partecipanti saranno in grado di:  conoscere le principali metodologie didattiche disponibili saper scegliere lo strumento di valutazione più idoneo in relazione a obiettivi e al contesto Obiettivi specifici
  • 32. La valutazione è parte integrante di un processo formativo. •per chi apprende: per acquisire consapevolezza •per chi certifica o rilascia titoli: per mantenere credibilità •per il formatore: per verificare l'impianto didattico Perché valutare
  • 33. Diversi approcci •autovalutazione •valutazione tra pari •eterovalutazione Chi può valutare
  • 34. Molte possibilità: • test, domande/risposte di varia tipologia: - single/multiple choice - vero/falso - fill in the gap - matching - a risposta aperta • temi o progetti scritti • esercitazioni scritte • esercitazioni pratiche • simulazioni • etc… Gli strumenti
  • 35. Definire lo strumento di valutazione partendo dagli obiettivi didattici posti inizialmente. Partendo dagli obiettivi CONOSCENZECONOSCENZE CAPACITA’CAPACITA’ QUALITA’QUALITA’  Definire, descrivere, ricordare, identificare, riconoscere, distinguere, citare, indicare, formulare, elencare, enunciare…  Redigere, controllare, diagnosticare, usare, calcolare, risolvere, applicare, costruire, eseguire, programmare…  Svolgere con precisione…  Eseguire con responsabilità…  Collegare rapidamente…  Realizzare, collaborando con un team di lavoro…
  • 36. Ricapitolando Obiettivi Chi Come conoscere • autovalutazione • tra pari • etero • test • domande aperte • colloquio capacità • autovalutazione • tra pari • etero • esercitazioni scritte • esercitazioni pratiche • simulazioni qualità • autovalutazione (?) • tra pari • etero (indiretta) • simulazioni • fuori dal percorso formativo
  • 37. • all'inizio, verifica delle competenze in ingresso • durante, verifica in itinere • alla fine, verifica di fine corso • ex-post, verifica sul medio-lungo periodo Quando

Hinweis der Redaktion

  1. 08/07/13 08/07/13
  2. 08/07/13 08/07/13
  3. 08/07/13 08/07/13
  4. 08/07/13 08/07/13
  5. 08/07/13 08/07/13
  6. 08/07/13 08/07/13
  7. 08/07/13 08/07/13
  8. 08/07/13 08/07/13
  9. 08/07/13 08/07/13
  10. 08/07/13 08/07/13
  11. 08/07/13 08/07/13
  12. 08/07/13 08/07/13
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