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Società dei Sogni, Umanità Creativa e Anarconomia  Il futuro della società visto dal CIFS (The Copenhagen Institute of Future Studies) Bruno Sfogliarini
L’Umanità Creativa Il futuro consumatore, lavoratore e cittadino ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Logiche: la genesi della società industriale ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Logiche: la storia della società dei sogni ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
The Six Markets of Dream Society ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Logiche: l’avvento dell’umanità creativa ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Logiche: un modello delle logiche sociali Per comprendere come si evolverà la logica sociale, ci si può riferire alle teorie psico-sociali dei bisogni umani. La teoria più nota è quella della Piramide dei Bisogni di Maslow, che implica la naturale progressione nella soddisfazione dei bisogni da più elementari (necessari alla sopravvivenza) ai più complessi (di carattere sociale). Questa scala di identificazione è stata criticata, perché semplifica in maniera drastica i reali bisogni dell'uomo e, soprattutto, il loro livello di "importanza".
Logiche: un modello delle logiche sociali Alderfer ha riformulato la teoria di Maslow in tre bisogni fondamentali (ERG: esistenza, relatività e sviluppo) che si cerca di  soddisfare simultaneamente. La teoria ERG riconosce che l’importanza delle tre categorie può variare per individuo e tra culture diverse. MASLOW ALDERFER
Logiche: un modello delle logiche sociali Il CIFS ha riformulato la teoria dei bisogni riducendoli a tre sfere generali (materaili, sociali e di crescita personale), senza ordine di importanza. LE TRE SFERE DEI BISOGNI
Logiche: un modello delle logiche sociali Sulla base della teoria delle tre sfere dei bisogni, si può interpretare ognuna delle tre logiche sociali come generata primariamente da una delle sfere. Questo risultato conduce a una conseguenza fondamentale: le tre logiche sociali di fatto convivono nella società contemporanea! Le tre logiche sociali non sono mutuamente esclusive, anzi si sovrappongono, e la condizione ottimale per l’individuo è di trovarsi al centro della loro intersezione. Come funziona nella realtà questa teoria?
Conseguenze: l’avvento del “prosumatore” ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Conseguenze: la creatività come attività per il tempo libero ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
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Conseguenze: la gestione delle persone creative ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Conseguenze: la formazione delle persone creative ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Anarconomia – Di cosa si tratta? Nel settembre 2009, il CIFS pubblica sul web il primo rapporto sul fenomeno della cosiddetta Arconomia, cioè l’incontro di Anarchia ed Economia. Negli ultimi anni infatti si assiste a una decisa proliferazione di contenuti e servizi gratuiti su internet. Questi contenuti sono creati e distribuiti dagli utenti stessi che si organizzano spontaneamente in rete, secondo principi di stampo anarchico. Una forte relazione infatti collega l’ideale anarchico e internet: basti pensare a Wikipedia, Linux, Firefox, OpenOffice e al progetto Gutenberg. La previsione del CIFS è che in futuro l’Anarconomia si emanciperà da internet e stimolerà cambiamenti radicali anche nell’economia del mondo fisico.
Anarconomia – I concetti fondamentali Il concetto teorico che sta alla base dell’Anarconomia è che un bene a disponibilità illimitata tende a non avere un prezzo, cioè diventa gratuito. In teoria, i prodotti della conoscenza (le idee ad esempio) possono godere di disponibilità illimitata pur mantenendosi la proprietà di chi li ha generati. In più molti prodotti oggi sviluppano un valore “inclusivo” (opposto di esclusivo), cioè più persone li possiedono più valgono. Alcuni esempi sono gli account di posta elettronica, i social network, le piattaforme software e in generale le idee. La maggiore disponibilità di beni (virtuali) gratuiti costringe le aziende ad aumentare la qualità (e il valore) dei prodotti commerciali corrispondenti.
Anarconomia – Il tema dei diritti di proprietà intellettuale La forza propulsiva dell’Anarconomia, e in particolare di Open Content/Source, è la decentralizzazione di sviluppo, produzione e distribuzione centrate sul concetto pivotale di “copyleft” (  ). Copyleft i ndividua un modello di gestione dei diritti d'autore basato su un sistema di licenze attraverso le quali l'autore (in quanto detentore originario dei diritti sull'opera) indica ai fruitori dell'opera che essa può essere utilizzata, diffusa e spesso anche modificata liberamente, pur nel rispetto di alcune condizioni essenziali. Le licenze pubbliche Creative Commons concretizzano il concetto di Copyleft. Per prevedere il futuro dell’Anarconomia, è pertanto cruciale valutare se e come si modificheranno le regole sui diritti della proprietà intellettuale (IP). D’altra parte da secoli esistono interi sistemi che proliferano senza il vincolo della IP: basti pensare al mondo delle Università! ©
Anarconomia – Due scenari per il 2025 Si possono delineare due scenari estremi per il futuro dell’Anarconomia: da una parte che le regole dell’IP vengano rilassate e dall’altra che vengano inasprite. Quali conseguenze comporteranno i due scenari nei prossimi decenni? Scenario 1:  Ribelli contro Cartelli  - Le regole dell’IP verranno inasprite Le conseguenze saranno da una parte maggiore facilità a commercializzare prodotti su ampia scala e dall’altra la nascita di una controcultura “piratesca” (oggi segni anticipatori sono Pirate Party e Pirate Bay). Scenario 2:  L’età dell’autoaffermazione  - Le regole dell’IP verranno allentate Le conseguenze saranno una maggiore difficoltà per le aziende a lucrare su contenuti commerciali e migliori opportunità per le persone creative.
Anarconomia – I modelli di business L’Anarconomia sfida e sgretola i modelli di business correnti. Emergeranno nuovi modelli e le aziende potranno aumentare la propria competitività sfruttando l’opportunità offerta dalla libera disponibilità di Open Content e Open Source. Si potrà regalare il prodotto e far soldi con il servizio, la pubblicità e altre idee creative. Ad esempio nell’IT si diffonderà sempre più il Freemium, un modello economico tipico del Web secondo il quale vengono offerte due versioni dello stesso prodotto o servizio: la prima è gratuita e limitata nell'uso; la seconda, a pagamento è completa o offre funzioni aggiuntive. Più in generale, c’è bisogno di una profonda revisione del pensiero economico per poter interpretare e incorporare il concetto di Anarconomia.
Anarconomia – La situazione ad oggi ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Anarconomia – Il barometro della motivazione Tra idealismo e egoismo: il ventaglio delle motivazioni che spingono la persona creativa a creare contenuti gratuiti su internet.
Nel marzo di quest’anno il CIFS ha pubblicato il nuovo testo “Out Of Control”.
Anarconomia – Out Of Control ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Anarconomia – Le critiche alla teoria La critica più pesante alla teoria dell’Anarconomia proviene da uno dei suoi padri fondatori, anche se non facente parte del CIFS. Ci riferiamo a Chris Anderson, l’autore di Free! e editore capo di Wired. Proprio sul sito di Wired è apparso il 17 agosto un editoriale di Chris Anderson e Michael Wolff, che sentenzia la morte del web, cioè del concetto di interfaccia libera e aperta dove poter pubblicare facilmente e liberamente, e decreta invece la lunga vita di internet ed in particolare delle piattaforme commerciali dedicate (le cosiddette “apps”). In bocca al lupo quindi a iPhone, iPod, iPad e soprattutto iTunes, ma il dibattito in rete è aperto. Tim O’ Reilly, uno dei padri del Web 2.0, ha scritto: “ the big challenge is not to keep the web completely “open” but to keep it open enough that it keeps generating new opportunities”
Licenza di utilizzo del documento Quest'opera è stata rilasciata sotto la licenza Creative Commons Attribution-NonCommercial-ShareAlike 2.5 Italy. Per leggere una copia della licenza visita il sito web http://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/2.5/it/ o spedisci una lettera a Creative Commons, 171 Second Street, Suite 300, San Francisco, California, 94105, USA.

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  • 1. Società dei Sogni, Umanità Creativa e Anarconomia Il futuro della società visto dal CIFS (The Copenhagen Institute of Future Studies) Bruno Sfogliarini
  • 2.
  • 3.
  • 4.
  • 5.
  • 6.
  • 7. Logiche: un modello delle logiche sociali Per comprendere come si evolverà la logica sociale, ci si può riferire alle teorie psico-sociali dei bisogni umani. La teoria più nota è quella della Piramide dei Bisogni di Maslow, che implica la naturale progressione nella soddisfazione dei bisogni da più elementari (necessari alla sopravvivenza) ai più complessi (di carattere sociale). Questa scala di identificazione è stata criticata, perché semplifica in maniera drastica i reali bisogni dell'uomo e, soprattutto, il loro livello di "importanza".
  • 8. Logiche: un modello delle logiche sociali Alderfer ha riformulato la teoria di Maslow in tre bisogni fondamentali (ERG: esistenza, relatività e sviluppo) che si cerca di soddisfare simultaneamente. La teoria ERG riconosce che l’importanza delle tre categorie può variare per individuo e tra culture diverse. MASLOW ALDERFER
  • 9. Logiche: un modello delle logiche sociali Il CIFS ha riformulato la teoria dei bisogni riducendoli a tre sfere generali (materaili, sociali e di crescita personale), senza ordine di importanza. LE TRE SFERE DEI BISOGNI
  • 10. Logiche: un modello delle logiche sociali Sulla base della teoria delle tre sfere dei bisogni, si può interpretare ognuna delle tre logiche sociali come generata primariamente da una delle sfere. Questo risultato conduce a una conseguenza fondamentale: le tre logiche sociali di fatto convivono nella società contemporanea! Le tre logiche sociali non sono mutuamente esclusive, anzi si sovrappongono, e la condizione ottimale per l’individuo è di trovarsi al centro della loro intersezione. Come funziona nella realtà questa teoria?
  • 11.
  • 12.
  • 13.
  • 14.
  • 15.
  • 16.
  • 17. Anarconomia – Di cosa si tratta? Nel settembre 2009, il CIFS pubblica sul web il primo rapporto sul fenomeno della cosiddetta Arconomia, cioè l’incontro di Anarchia ed Economia. Negli ultimi anni infatti si assiste a una decisa proliferazione di contenuti e servizi gratuiti su internet. Questi contenuti sono creati e distribuiti dagli utenti stessi che si organizzano spontaneamente in rete, secondo principi di stampo anarchico. Una forte relazione infatti collega l’ideale anarchico e internet: basti pensare a Wikipedia, Linux, Firefox, OpenOffice e al progetto Gutenberg. La previsione del CIFS è che in futuro l’Anarconomia si emanciperà da internet e stimolerà cambiamenti radicali anche nell’economia del mondo fisico.
  • 18. Anarconomia – I concetti fondamentali Il concetto teorico che sta alla base dell’Anarconomia è che un bene a disponibilità illimitata tende a non avere un prezzo, cioè diventa gratuito. In teoria, i prodotti della conoscenza (le idee ad esempio) possono godere di disponibilità illimitata pur mantenendosi la proprietà di chi li ha generati. In più molti prodotti oggi sviluppano un valore “inclusivo” (opposto di esclusivo), cioè più persone li possiedono più valgono. Alcuni esempi sono gli account di posta elettronica, i social network, le piattaforme software e in generale le idee. La maggiore disponibilità di beni (virtuali) gratuiti costringe le aziende ad aumentare la qualità (e il valore) dei prodotti commerciali corrispondenti.
  • 19. Anarconomia – Il tema dei diritti di proprietà intellettuale La forza propulsiva dell’Anarconomia, e in particolare di Open Content/Source, è la decentralizzazione di sviluppo, produzione e distribuzione centrate sul concetto pivotale di “copyleft” ( ). Copyleft i ndividua un modello di gestione dei diritti d'autore basato su un sistema di licenze attraverso le quali l'autore (in quanto detentore originario dei diritti sull'opera) indica ai fruitori dell'opera che essa può essere utilizzata, diffusa e spesso anche modificata liberamente, pur nel rispetto di alcune condizioni essenziali. Le licenze pubbliche Creative Commons concretizzano il concetto di Copyleft. Per prevedere il futuro dell’Anarconomia, è pertanto cruciale valutare se e come si modificheranno le regole sui diritti della proprietà intellettuale (IP). D’altra parte da secoli esistono interi sistemi che proliferano senza il vincolo della IP: basti pensare al mondo delle Università! ©
  • 20. Anarconomia – Due scenari per il 2025 Si possono delineare due scenari estremi per il futuro dell’Anarconomia: da una parte che le regole dell’IP vengano rilassate e dall’altra che vengano inasprite. Quali conseguenze comporteranno i due scenari nei prossimi decenni? Scenario 1: Ribelli contro Cartelli - Le regole dell’IP verranno inasprite Le conseguenze saranno da una parte maggiore facilità a commercializzare prodotti su ampia scala e dall’altra la nascita di una controcultura “piratesca” (oggi segni anticipatori sono Pirate Party e Pirate Bay). Scenario 2: L’età dell’autoaffermazione - Le regole dell’IP verranno allentate Le conseguenze saranno una maggiore difficoltà per le aziende a lucrare su contenuti commerciali e migliori opportunità per le persone creative.
  • 21. Anarconomia – I modelli di business L’Anarconomia sfida e sgretola i modelli di business correnti. Emergeranno nuovi modelli e le aziende potranno aumentare la propria competitività sfruttando l’opportunità offerta dalla libera disponibilità di Open Content e Open Source. Si potrà regalare il prodotto e far soldi con il servizio, la pubblicità e altre idee creative. Ad esempio nell’IT si diffonderà sempre più il Freemium, un modello economico tipico del Web secondo il quale vengono offerte due versioni dello stesso prodotto o servizio: la prima è gratuita e limitata nell'uso; la seconda, a pagamento è completa o offre funzioni aggiuntive. Più in generale, c’è bisogno di una profonda revisione del pensiero economico per poter interpretare e incorporare il concetto di Anarconomia.
  • 22.
  • 23. Anarconomia – Il barometro della motivazione Tra idealismo e egoismo: il ventaglio delle motivazioni che spingono la persona creativa a creare contenuti gratuiti su internet.
  • 24. Nel marzo di quest’anno il CIFS ha pubblicato il nuovo testo “Out Of Control”.
  • 25.
  • 26. Anarconomia – Le critiche alla teoria La critica più pesante alla teoria dell’Anarconomia proviene da uno dei suoi padri fondatori, anche se non facente parte del CIFS. Ci riferiamo a Chris Anderson, l’autore di Free! e editore capo di Wired. Proprio sul sito di Wired è apparso il 17 agosto un editoriale di Chris Anderson e Michael Wolff, che sentenzia la morte del web, cioè del concetto di interfaccia libera e aperta dove poter pubblicare facilmente e liberamente, e decreta invece la lunga vita di internet ed in particolare delle piattaforme commerciali dedicate (le cosiddette “apps”). In bocca al lupo quindi a iPhone, iPod, iPad e soprattutto iTunes, ma il dibattito in rete è aperto. Tim O’ Reilly, uno dei padri del Web 2.0, ha scritto: “ the big challenge is not to keep the web completely “open” but to keep it open enough that it keeps generating new opportunities”
  • 27. Licenza di utilizzo del documento Quest'opera è stata rilasciata sotto la licenza Creative Commons Attribution-NonCommercial-ShareAlike 2.5 Italy. Per leggere una copia della licenza visita il sito web http://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/2.5/it/ o spedisci una lettera a Creative Commons, 171 Second Street, Suite 300, San Francisco, California, 94105, USA.