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LA TIROIDE
TIROIDE
       Due lobi congiunti da un istmo

situata anteriormente e caudalmente rispetto
          alle cartilagini del laringe
…non sempre è nella corretta
posizione.
È una ghiandola molto vascolarizzata
Da un punto di vista anatomico la tiroide
ha importanti connessioni con:
1) le ghiandole paratiroidi




 2) il nervo laringeo ricorrente
Cellule follicolari
                                   Colloide
                                   Cellule parafollicolari



                                    Follicoli = Unità Funzionali (15-500 µm)


                                       TIREOCITI


                                          Colloide costituita da TG

Polo Apicale -> Lume Follicolare


                                        Cellule C -> CALCITONINA
Sintesi Ormoni Tiroidei

Captazione dello Iodio: processo
 
 attivo mediante una pompa dello
 iodio
 Sintesi della Tireoglobulina

 Organificazione dello Ioduro e

 condensazione delle iodotirosine
NIS=Na+/I- symporter
1. Espresso tiroide (membrana basalolaterale)
2. Regolato negativamente dallo I
3. Espresso (poco) g. salivari, mammella, placenta
1) I entra (NIS) sotto forma di Ioduro (I-)
2) Viene trasportato (pendrina) verso il versante apicale
3) Ossidato in iodio libero (2I- ⇒ I2 + 2e-) (TPO)

4) Liberato all’interfaccia cellula-colloide

5) Accoppiato a residui tirosinici della tireoglobulina (TG)
    (iodotirosine)
Le iodotirosine (MIT e DIT) sono accoppiate
    tramite un legame di etere a formare le
           triiodotironine (3 I – T3) o
           tetraiodotironine (4 I – T4)
La TG è ricatturata dalla cellula in endosomi (pinocitosi)
Gli endosomi fondono con i lisosomi (fagosomi)
Proteasi e peptidasi liberano iodotironine (T3 e T4)

La iodotirosina dealogenasi recupera I dalle iodotironine inattive
IODIO = BENZINA TIROIDE


Fabbisogno:
1) Adulti: 150 µg/die
2) Bambini: 90-120 µg/die
3) Gravidanza: 200 µg/die

 Tiroide:
 1) Immagazzina 95% I
 2) Gradiente I sangue:tiroide= 1:25
      può aumentare (1:250) in ipertiroidismo
      o diminuire (1:5) in ipotiroidismo
IODIO = BENZINA TIROIDE

Metabolismo:
1) Assorbito dall’intestino
2) Concentrato dalla tiroide
3) Escreto dal rene


Fonti:
1) Deiodinazione ormoni tiroidei
2) Acqua
3) Alimenti (pesce; carne; latte; uova)
4) Composti iodati (farmaci; mezzi di contrasto; sale)
alimenti
acqua

                    suolo

                  mare aria
   evaporazione
Regolazione della funzione tiroidea
TRH
•peptide costituito da tre aminoacidi
•raggiunge l’ipofisi col circolo portale
•stimola recettore accoppiato a proteine G e calcio
•stimola sintesi, processazione e rilascio del TSH
•T3 inibisce sintesi di TRH
•T3 riduce TRH recettore sul tireotropo
TSH
•Glicoproteina formata da due subunità α (crom. 6) e β (crom. 19).
•La subunità α è comune a LH e FSH, mentre quella β è specifica
•Gli zuccheri sono necessari per l’azione biologica e l’emivita
Regolazione del TSH
MAGGIORI REGOLATORI:
TRH = ⇑ sintesi e rilascio TSH
T3= ⇓ espressione di subunità α e β

MINORI REGOLATORI
SS e DA = ⇓ secrezione TSH
Estrogeni = ⇑ secrezione TSH
Glicocorticoidi = ⇓ secrezione TSH
TNFα e IL1= ⇓ secrezione TSH
Struttura degli ormoni tiroidei
                               Ci sono 2 ormoni tiroidei biologicamente
                               attivi: la tiroxina (T4) e la triiodotironina (T3).
       Tiroxina (T4)
                               La T4 è prodotta esclusivamente dalla
                               tiroide, mentre la T3 deriva da
                               deiodinazione in molti diversi tessuti.
                               La tiroide contiene T3 e T4 incorporate nella
                               tireoglobulina, quindi rapidamente
 3,5,3-Triiodotironina (T3)
                               mobilizzabili.




 3,3,5-Triiodotironina (rT3)



                                     Gruppo               Residuo
                                     fenilico            tirosinico

                                                     Atomi di iodio
Il TRH aumenta la sintesi di TSH, che
stimola la sintesi e la secrezione di T3 e
T4 da parte della tiroide.

T3 e T4 inibiscono la secrezione di TSH,
sia direttamente che indirettamente
sopprimendo il rilascio di TRH.

La T4 è convertita a T3 nel fegato ed in
molti altri tessuti tramite l’azione
enzimatica delle monodeiodasi.

Parte di T4 e T3 è coniugata con
glucuronide e solfato nel fegato, escreta
nella bile e parzialmente idrolizzata
nell’intestino.

Parte della T4 e T3 formata nell’intestino
può venire riassorbita.

+ = vie stimolatorie   - = vie inibitorie
∗
                *


Coniugazione a livello epatico

         *5’- desiodasi
         ∗5 - desiodasi
Trasporto degli Ormoni Tiroidei
ORMONI CIRCOLANTI
 T4 : 80 – 90 %
 T3 : 10 – 20 % (solo 2 – 5 % tiroideo)
 T4 e T3 circolano legati a proteine
 0,04 % di T4 e 0,4 % di T3 sono libere
         Solo le frazioni libere sono biologicamente attive
     
PROTEINE DI TRASPORTO
 TBG: thyroid hormone binding globulin
 
  TBPA: thyroxin binding prealbumin

  Albumina

Effetti biologici ormoni tiroidei

 Crescita e maturazione tissutale

 Respirazione cellulare (consumo O2)

 Ricambio di tutti i substrati essenziali
 Sintesi proteica
 
Gluconeogenesi e glicogenolisi
Sintesi mobilizz. e catab. colesterolo


• Anabolico a concentrazioni fisiologiche
• Catabolico a concentrazioni patologiche
Effetti clinici di T3 sul
                    Sistema cardio-vascolare

Cronotropo ed inotropo
Effetti di T3 sull’osso
 Osteoblasti


           IGF-1?


T3 fondamentale per crescita e
Sviluppo del t. osseo




  Osteoclasti
Effetti di T3 sul Fegato




Effetti di T3 sul fegato:
1) Induzione enzimatica
    (malato, G6PD, sintasi
     acidi grassi)
2) Metabolismo colesterolo
   (recettore LDL, col idrolasi,
    col acetiltransferasi)
3) SHBG
Effetti clinici di T3 sul
Tessuto adiposo


Effetti sul tessuto adiposo
chiaro:
1) Differenziazione
2) Enzimi lipolitici e lipogenetici




    Effetti sul tessuto adiposo bruno:
    1) Stimolo di proteine disaccoppianti mitocondriali (UCP)
    2) Induzione recettori adrenergici β3
    3) Termogenesi
Effetti clinici di T3 sul
Sistema nervoso centrale




Effetti sullo sviluppo (specialmente in fasi precoci)
(proteina basica della mielina con TRE)

Crescita assonale e arborizzazione dendritica:
1) Corteccia (visiva e uditiva)
2) Cervelletto
3) Ippocampo
Facile e obbligatoria è la palpazione della tiroide


Quando la ghiandola è di dimensioni normali (o ridotte)
    è difficilmente apprezzabile con la palpazione
Immagine ecografica tipica di una tiroide di normali
           dimensioni e ecostruttura




Il powerdoppler
permette di valutare
la vascolarizzazione
DOSAGGI ORMONALI

    TSH: 0,2 – 4,5 mU/l

    TT4:    4 – 11 µg/dl

    TT3:    75 – 220 ng/dl

    FT4:    7 – 16 pg/ml

    FT3:    2,5 – 5,8 pg/ml

    TG:     5 – 25 ng/ml

    Anticorpi anti-Tg e anti-TPO

Sospetto patologia funzionale tiroide




AUMENTATO                NORMALE                DIMINUITO



                         NULLA
    FT4                                             FT4


                                       ⇓
                                                    ⇔     ⇑
          ⇔
⇓                 ⇑
                IPERTIR II/        IPOTIR. II
IPOTIR. I                                             IPERTIR. I
               RESISTENZA
131I
99nTc pertecnetato
                                            • trattamento ablativo
• ione monovalente
• breve emivita (6h) Scintigrafia tiroide
• captato ma non
  organificato                                     123I
• poco costoso
                                                   • come Tc
                                                   • più fisiologico
Grant’s Atlas
La tiroide
Istologia della tiroide




http://arbl.cvmbs.colostate.edu/hbooks/pathphys/endocrine/thyroid/anatomy.html
Struttura della cellula follicolare della tiroide
La cellula follicolare della tiroide

                                      TG
                        -         -
 Na+                    I         I
                  Na+
      -       -
          I-
  I
TSH-R                       TPO
          G
 AC

Na+       Na+
K+        K+
Ormoni tiroidei

                                    OH
    OH
                                            I
            I
I


                                                I
                I
                                    O
    O

                                                        NH2
                        NH2             I
        I

                                                        OH
                        OH                          O
                    O




Thyroxine (T4)                3,5,3’-Triiodothyronine (T3)
Gli ormoni tiroidei (2)

                T4          T3

 Potenza        1           10

Legame a       10-20            1
 proteine
 Emivita       5-7d        < 24h

Produzione   100 ug/d      6 ug/d
  tiroidea
Feedback sulla regolazione dell’asse
             Ipotalamo-Ipofisi-tiroide

  Gli ormoni ipotalamici che
  controllano la produzione
  di altri ormoni si chiamano
          ormoni trofici.


TRH - Thyrophin Releasing Hormone
TSH - Thyroid Stimulating Hormone
T4/T3 - Ormoni tiroidei
Trasporto degli ormoni tiroidei

• Circa il 99.98% della T4 viaggia legato alle
  3 proteine sieriche:
  • Thyroid binding globulin (TBG) ~75%;
  • Thyroid binding prealbumin (TBPA o
    Transtiretina) 15-20%;
  • Albumina ~5-10%
• Solo ~0.02% della T4 totale nel sangue è
  libera o non legata alle proteine.
• Solo ~0.4% della T3 è libera nel sangue.
Metabolismo degli ormoni tiroidei




                                             2
                                            NH
                               I
                          OH




                                                 OH
                                    I
“Step up”                                                  “Step down”




                                             O
                          I



                                   O

                                        I
                                   T4




                                                           I
         I




                                                      OH
    OH




                                                                      R




                                                                I
                      R
              I




                                                      I



                                                               O
             O




             T3                                                rT3
                  I




                               I
                          OH

                                             R
                                        I
                                    O


                               3,3’-T2




                                                                      2
                                                                     NH

                                                                          OH
                                                                R=




                                                                      O
Azioni specifiche degli ormoni tiroidei:
          Effetti metabolici

 • Regolazione metabolismo basale (BMR).
 • Aumento consumo di O2 nella maggior
   pate dei tessuti bersaglio.
 • Azioni permissive: Glo OT aumentano la
   sensibilità alle catecolamine, e quindi
   favoriscono lipolisi, glicogenolisi, e
   gluconeogenesi.
Azioni specifiche degli ormoni tiroidei:
               Sviluppo
 • Gli OT svolgono azioni essenziali nello sviluppo
   dello scheletro e della muscolatura.
 • Sono fondamentali per lo sviluppo del cervello,
   per la formazione delle sinapsi, per l’interazione
   neuronale, la mielinizzazione e la migrazione
   cellulare.
 • Cretinismo è il termine utilizzato per indicare
   l’insieme dei difetti che si sviluppano in
   conseguenza dell’ipotiroidismo neonatale.
Dimensioni della tiroide:
         Metodi di valutazione

• Esame Obiettivo (ispezione, palpazione)
• Ecografia tiroidea
• Tireoscintigrafia
• RX collo per trachea (TAC, RNM)
Valutazione della Funzionalità


     • Sintomatologia
       (Esame Obiettivo)
     • Dosaggio del TSH e
       degli ormoni tiroidei
Valutazione dei Noduli

• (Sintomatologia)
• Esame obiettivo (ispezione, palpazione)
• Ecografia tiroidea
• Tireoscintigrafia
• Agoaspirazione del nodulo per citologia
Tiroide normale
   Ecografia
Figure 18-3. Scintiscans of thyroid. The scan on the left is normal. A typical scan of a quot;coldquot; thyroid
nodule failing to accumulate iodide isotope is shown on the right. Incidentally, a pyramidal lobe is also
seen on this scan, which might suggest the presence of Hashimoto's Thyroiditis.
Adenoma tossico della tiroide:
scintigrafia prima e dopo la terapia con 131I
Metatstasi cerebrale da carcinoma
    differenziato della tiroide
Curva di captazione
Malattie della Tiroide
• Alterazione di volume della ghiandola
  (“GOZZO”)
• Alterazioni della funzione
  (ipertiroidismo, ipotiroidismo)
• Patologia infiammatoria (Tiroiditi)
• Noduli tiroidei
Patologia tiroidea
 Carenza iodica        Gozzo

 Ipotiroidismi         Ipotiroidismo congenito
                        Tiroiditi, altri ipotiroidismi

 Ipertiroidismi        Morbo di Basedow
                        Adenoma tossico
                        GMN tossico

 Neoplasie             Carcinomi derivati dalle
                          cellule follicolari
                        Carcinomi midollari
Gozzo
Gozzo “normofunzionante”


     • Gozzo endemico

     • Gozzo sporadico

     • Gozzo familiare
Patogenesi del gozzo

     Fattori ambientali




                          Fattori endogeni



 Gozzo              Gozzo                Gozzo
endemico           sporadico            familiare
Gozzo endemico

• Definizione:
  • Presente in più del 10% della
    popolazione di una determinata
    area geografica
Gozzo endemico
 PATOGENESI
  –   CARENZA IODICA (< 100 µg/die)
  –   Gozzigeni naturali (tioglucosidi)
  –   Eccesso di Calcio e Fluoro
  –   Eccesso di iodio
  –   Fattori familiari/genetici

 GRADI DI ENDEMIA GOZZIGENA
  – Grado I (lieve): Ioduria 50-100 µg/L
  – Grado II (moderata): Ioduria 25-50 µg/L
  – Grado III (grave): Ioduria < 25 µg/L
Carenza iodica nel mondo




         ICCIDD 2003
Gozzo endemico
        Anatomia patologica

• Iperplasia (gozzo microfollicolare)
• Accumulo colloide, dilatazione follicoli
  (gozzo colloide)
• Formazione di cisti (Gozzo colloido-cistico)
• Progressiva evoluzione nodulare (Gozzo
  multinodulare); autonomia funzionale
Gozzo endemico
       Quadro clinico

• Tumefazione tiroidea diffusa ed
  asintomatica
• Ipotiroidismo lieve tardivo
  (grave endemia)
Gozzo endemico

• Classificazione clinica (WHO)
      0: Assenza di gozzo
  •
      IA: palpabile, non visibile
  •
      IB: Palpabile, visibile (a collo esteso)
  •
      II : Ben visibile
  •
      III: Visibile a distanza
  •
Disordini da carenza iodica
                Aborto,
                Mortalità neonatale,
  Feto          Anomalie congenite,
                Mortalità perinatale,
                Cretinismo
                Ipotiroidismo neonatale,
  Neonato       Gozzo neonatale
                Gozzo,
                Ipotiroidismo giovanile,
  Adolescente   Ritardo mentale,
                Difetti neuropsichici minori,
                Ritardo di accrescimento
                Gozzo e sue complicanze,
  Adulto        Ipotiroidismo,
                Deficit intellettivo
Gozzo endemico
             Complicanze
• Fenomeni
                     • Gozzo mediastinico
  compressivi
  tracheo-esofagei
Distribuzione dei vari istotipi di carcinoma tiroideo
   in aree di endemia gozzigena e di controllo


  80


  60


  40


  20


   0
       Papillifero        Follicolare   Anaplastico         Midollare

                     Area di endemia    Area di controllo
Evoluzione del gozzo endemico
                Gozzo non tossico




                 Gozzo nodulare
                  non tossico
?                                             ?
                 Gozzo nodulare
                                    Carcinoma tiroideo
                 Con autonomia
Ipotiroidismo
                                       (Follicolare)



                 Gozzo nodulare
                    tossico
Metodi di iodoprofilassi

• Sale fortificato con iodio

• Olio iodato per via orale o sottocutanea
  (in aree in via di sviluppo)
• Iodazione delle acque
• Aggiunta di iodio al pane
0,8                                                       250


Supplementazione
                                                                  0,7
                                                                                                                            200




                                               Ioduria (!mol/L)
                                                                  0,6




                                                                                                            Tg (pmol/L)
                                                                  0,5                                                       150

  con oli iodati:                                                 0,4
                                                                                                                            100
                                                                  0,3
                                                                  0,2
                                                                                                                                 50

 effetti biochimici                                               0,1
                                                                    0                                                             0
                                                                        Inizio              Fine                                        Inizio   Fine
                                                                                                                                 15
                                                                  2,4
                                                                                                                                 14
                                                                  2,2




                                                                                                                  FT3 (pmol/L)
                                                 TSH (mU/L)
                                                                    2                                                            13
                                                                  1,8
                                                                                                                                 12
                                                                  1,6
                                                                  1,4
                                                                                                                                 11
                                                                  1,2
                                                                                                                                 10
                                                                    1
                                                                                                                                        Inizio   Fine
                                                                        Inizio                       Fine
                                                                                                       6




                                                                                 Vol. tiroide (ml)
                                                                                                     5,5

                                                                                                       5

                                                                                                     4,5

                                                                                                       4
                                                                                                            Inizio                    Fine
  Van der Briel, et al.J Nutr. 2001;131 2701
          Briel,         Nutr.
Gozzo sporadico
 Se presente in < 10% della popolazione
 Etiopatogenesi ignota
  – Perdita di iodio
  – Gozzigeni naturali
  – Fattori genetici
 Autoimmunità (Autoanticorpi stimolanti la
  crescita tiroidea?)
 Patologia e clinica sovrapponibili al gozzo
  endemico
Gozzo familiare
 Difetti congeniti ormonogenesi tiroidea

 Difetto di captazione dello ioduro
 Difetto di organificazione dello ioduro
  (perossidasi e altri)
 Sindrome di Pendred
   – Gozzo familiare (deficit perossidasi)
   – Sordomutismo
 Ridotta/alterata sintesi della Tg
Ipotiroidismo
Ipotiroidismo
• L’ipotiroidismo è uno stato che interessa
  l’intero organismo dovuto a diminuita o
  insufficiente produzione di ormoni ormoni
  tiroidei circolanti.

• Eccezionalmente è dovuto ad una
  resistenza “periferica” tissutale all’azione
  degli ormoni tiroidei.
Ipotiroidismi
 Ipotiroidismo primario
 Ipotiroidismo secondario
  • Ipopituitarismo
  • TSH biologicamente inattivo
 Ipotiroidismo terziario

 Sindrome da resistenza generalizzata
  agli ormoni tiroidei
Cause di ipotiroidismo primario
    Ipotiroidismo congenito
       – Disgenesia tiroidea
       – Disormonogenesi
      Carenza iodica grave
      Tiroiditi croniche autoimmuni
      Ipotiroidismi iatrogeni
       – Farmaci antirtiroidei
       – Chirurgia
       – Alimenti
    Ipotiroidismi transitori
Ipotiroidismo Congenito
Epidemiologia
     dellʼipotiroidismo congenito

 Incidenza:             1/3000-4000

 M/F:                   1/2-3

 Differenze razziali:   Africani  <
                         Caucasici <
                         Indiani

 Stagionalità:          > Ottobre - Dicembre
Effetti della rimozione degli
           ormoni tiroidei sulla crescita
           500

           400
Peso (g)




           300

           200

           100

             0
                 0   20        40            60        80      100
                          Giorni dalla tiroidectomia

                                Tx      Controllo
                                                            Ratti TX
Epidemiologia
         dell’ipotiroidismo congenito


                                    Agenesia
                      22-42%
    15-20%                          Ectopia
                                    Ipoplasia
                                    IC con gozzo




                           35-42%
24-36%
Ipotiroidismo congenito

Atireosi     Ectopia      Ipoplasia               Gozzo
                                      Normale




                                       Disormonogenesi
             Disgenesia
Morfogenesi della tiroide
                      Diverticolo tiroideo



                      Corpi ultimo-brachiali




                        Tiroide
                         Cellule follicolari:
                                   Tg, TPO, TSHr

     Cellule C : Ct
La cellula follicolare della tiroide

                                      TG
                        -         -
 Na+                    I         I
                  Na+
      -       -
          I-
  I
TSH-R                       TPO
          G
 AC

Na+       Na+
K+        K+
Ipotiroidismo dell’adulto: cause
Ipotiroidismo Primitivo
Mancanza o distruzione del tessuto tiroideo
  – Tiroidite autoimmune
  – Da cause iatrogene (tiroidectomia, terapia con
    131I, RX sul collo.

  – Malattie infiltrative della tiroide

Ipotiroidismo Centrale
  – Malattie ipofisarie
  – Malattie ipotalmiche
Segni e sintomi di ipotiroidismo


                  • Rallentamento dei
                    processi metabolici
                  • Accumulo sostanze
                    nella matrice
                    extracellulare
                  • Altri
Segni e sintomi dellʼipotiroidismo
   Rallentamento dei processi metabolici


 Sintomi                             Segni
 •Affaticamento, debolezza           •Movimenti rallentati
 •Intolleranza al freddo             •Lentezza linguaggio
 •Dispnea da sforzo                  •Riflessi tendinei rallentati
 •Aumento di peso                    •Bradicardia
 •Rallentamento funz. intellettive
 •Costipazione
Segni e sintomi dellʼipotiroidismo
Accumulo sostanze nella matrice extracellulare

Sintomi                           Segni
•Cute secca                       •Viso gonfio ed edema
•Rumori umidi alla respirazione   palpebrale
•Edema                            •Allargamento della
                                  lingua
Segni e sintomi dellʼipotiroidismo
                               Altri

Sintomi                                Segni
•Ipoacusia                             •Ipertensione diastolica
•Mialgie e parestesie                  •Ascite
•Depressione                           •Versamenti pleurici e
•Alterazioni cicli mestruali           pericardici
•Artralgie                             •Galattorrea
Alterazioni metaboliche nellʼipotiroidismo

         Sodio (ridotta clearance di acqua)
         Clearance di farmaci (antiepilettici,
          anticoagulanti, narcotici)




        Colesterolo
        Trigliceridi
        Creatinina
Ipertiroidismo
Ipertiroidismi

                 Tireotossicosi

                Scintigrafia tiroidea




Ad elevata captazione           Con ridotta captazione
Classificazione delle tireotossicosi:
  Tireotossicosi con elevata captazione
 Patologie a carattere autoimmune
   – Morbo di Basedow
   – Hashitossicosi
 Patologia tiroidea con autonomia funzionale
   – Gozzo multinodulare tossico
   – Adenoma tossico (adenoma di Plummer)
 Ipertiroidismi mediati da TSH
   – Adenomi ipofisari producenti TSH
 Ipertiroidismi mediati dalla gonadotropina corionica
   – Iperemesi gravidica
   – Malattia trofoblastica
Classificazione delle tireotossicosi:
     Tireotossicosi con ridotta captazione

 Tiroiditi subacute
 Da somministrazione esogena di ormoni tiroidei
  – Ipertiroidismo factizio
 Tireotossicosi da produzione ectopica di ormoni
  tiroidei
  – Struma ovarico
  – Metastasi da carcinoma follicolare
Tireotossicosi:
                 Sintomatologia

    Nervosismo              • Iperattività
•
    Astenia                 • Tachicardia
•
    Facile stancabilità     • Ipertensione sistolica con
•
                              aumento della
    Sudorazione aumentata
•
                              difefrenziale
    Intolleranza al caldo
•
                            • Pelle calda, umida e
    Tremori
•                             sottile
    Iperattività
•                           • Occhi “sbarrati”
    Palpitazioni
•                           • Tremori
    Insonnia
•                           • Iperriflessia
    Dimagrimento
•                           • Debolezza muscolare
    Aumento appetito
•
Manifestazioni cliniche dellʼipertiroidismo
 Cute              Calda, sudata, liscia

                    Sguardo fisso, retraz. palpebrale,
 Occhi
                    oftalmopatia basedowiana


 Cuore             Tachicardia, fibrillaz. atriale, extr.

 Sistema GI        Diarrea, calo ponderale

 Sistema GU        Nicturia, alterazioni mestruali

 Ossa/muscoli      Oteoporosi, debolezza

 Sistema nervoso   Nervosismo, ansia, remori, psicosi
Alterazioni metaboliche nellʼipertiroidismo

       Colesterolo
       Colesterolo totale/colesterolo HDL
       Ipossiemia


       Ipercapnia
       Massa globuli rossi (anemia normocromica
        normocitica)
       Ferritina
       Fibrinogeno
       Fosfatasi alcalina
       SHBG (estradiolo)
Morbo di Basedow
    Eʼ la piú frequente causa di tireotossicosi
    F/M = 5/1
    Incidenza max = 25-45 anni




    Ipertiroidismo
                     Gozzo
                             Oftalmopatia
                                            Dermopatia
Morbo di Basedow
               Patogenesi

Malattia a carattere autoimmunitario




   (TSAb)

   Crescita
   Produzione di ormoni
Morbo di Basedow
         Fattori favorenti

• Componente genetica

    Eccesso di iodio (?)
•
    Terapia con litio
•
    Infezioni batteriche e/o virali
•
    Sospensione trattamento con
•
    glucocorticoidi
Morbo di Basedow
   Oftalmopatia
Morbo di Basedow
    Patogenesi dellʼoftalmopatia


                           H2O
              1                    2




5                    4                 3
Adenoma tossico
   Patogenesi




                  FT3, FT4
Tiroiditi
Tiroiditi

Malattie il cui quadro anatomo-patologico
 é caratterizzato da infiammazione della
                   tiroide
Classificazione delle tiroiditi in
   base al decorso clinico
  Tiroiditi acute e subacute
   – Tiroidite suppurativa acuta
   – Tiroidite subacuta (di de Qurvain)
   – Tiroidite silente (painless)
   – Tiroidite postpartum
  Tiroiditi croniche
   – Tiroidite linfocitaria (di Hashimoto)
   – Tiroidite lignea (di Riedel)
Tiroidite linfocitaria cronica
              di Hashimoto


 Tiroidite più frequente
 Principale causa di gozzo nei paesi
  a sufficiente apporto di ioidio
 Patologia autoimmunitaria:
   –  Ab TPO
   –  Ab Tg
 Spesso associata ad altre patologie
  autoimmunitarie
 F>M, 30-50 anni
Tiroidite di Hashimoto
                 Anatomia patologica
 Forma tipica
    – Infiltrato linfo-plasmacellulare diffuso con formazione di follicoli
      linfoidi secondari con c. germinativi
    – Grado variabile di distruzione cellule follicolari
    – Cellule di Askenazy (o di Hürthle)
    Variante giovanile

    Variante fibrosa

    Variante atrofica (mixedema idiopatico)

    Variante focale

Tiroidite di Hashimoto
Associazione con altre malattie autoimmuni
          Gastrite atrofica/Anemia perniciosa
      •
          M. di Addison (s. di Schmidt)
      •
          Diabete mellito di tipo 1
      •
          M. celiaco
      •
          Vitiligine
      •
          Miastenia grave
      •
          Anemie emolitiche autoimmuni
      •
          Porpora trombocitopenica idiopatica
      •
          Epatite biliare
      •
          Ipoparatiroidismo idiopatico
      •
Tiroidite di Hashimoto
                 Quadro clinico

• Gozzo diffuso di modesta entità con eutiroidismo o lieve
  ipotiroidismo
• Ipotiroidismo conclamato (var. fibrosa, var. atrofica)
• Simil-tumorale (var. fibrosa)
• Fasi transitorie di ipertiroidismo (“Hashitossicosi”)
• Evoluzione in linfoma (evento raro, ma temibile)
Tiroidite di Hashimoto
                Diagnosi

• Quadro clinico – Associazioni –
  Familiarità
• Anti-Tg, Anti-TPO (/M) (positività >90%)
• TRAb (bloccanti) solo in casi selezionati
• Ecografia tiroidea: ipoecogenicità
• Es. citologico: linfociti in vari stadi di
  maturazione
Tiroidite di Hashimoto
Quadro ecografico (var. classica)




T: tiroide, M: muscoli, TR: trachea, VC: col vert, C: carotide com.
Tiroidite subacuta linfocitaria
   29-50% di tutte le tiroiditi
   Incidenza maggiore nelle donne, 30-50 anni
   2 sottogruppi:
      – Postpartum
      – Sporadica
   Duadro cinico caratteristico:
      –   Fase iniziale di ipertiroidismo(2-9 sett.)
      –   Eutiroidismo
      –   Ipotiroidismo 40% (4-10 sett.)
      –   In genere recupero dell’eutiroidismo
   La forma postpartum si manifesta entro un anno dal
    parto, con un rischio maggiore per le gravidanze
    successive
   Presenza possibile di AbTg ed AbTPO
   Tiroide non captante alla scintigrafia
Andamento clinico delle
                   tiroiditi subacute

                 T4                     TSH          Captazione RAIU
                  
                                                           
                                                     
                         
                                              
                                 
                                                          
normalità
Range di




                                                                
                                                                        
                                                                     
                                                                        
                                                           
                                       
                                                    
                                       
                             
                                           
                      


            0      1     2       3      4     5      6     7     8      9
                Tireotossicosi       Ipotiroidismo       Eutiroidismo
Tiroidite subacuta di De Quervain
 Caratteristiche generali
    –   Tiroidite granulomatosa
    –   F/M 3/1, Età di insorgenza 30-50 anni
    –   Infiammazione tiroidea di probabile origine virale
    –   Decorso acuto-subacuto
    –   Risoluzione spontanea


 Anatomia patologica
    – Distruzione follicoli
    – Istiociti e cellule giganti da c.estraneo (granuloma,
      pseudo-TBC)
    – Necrosi e infiltrazione polimorfonucleati
    – Risoluzione (scarsa fibrosi)
Tiroidite subacuta di De Quervain

             SINTOMI
         
             –   Pregressa faringite
             –   Malessere, artralgia
             –   Dolore al collo (deglutizione)

             SEGNI e QUADRO LABORATORISTICO
         
             –   Tiroide ingrandita e dolente
             –   Febbre
             –   VES elevata
             –   Leucocitosi
             –   Ormoni tiroidei variabili
             –   Assente captazione alla TSG
Tiroiditi acute

 Cause
   – 68% Batteriche (S. aureus, S. pyogenes)
   – 15% da funghi
   – 9% da micobatteri

 Spesso secondarie a
   –   Fistole del seno piriforme
   –   Infezioni faringee
   –   Permanenza del dotto tireoglosso
   –   Infezioni post-chirurgia sulla tiroide (rare)   Batterica   Parassiti   Micobatteri   Sifilide   Funghi



 Più frequente in pazienti HIV positivi                    Farwell A. Inflammatory thyroid disorders.
                                                                                            disorders.
                                                                Otolaryngol Clin North Am, 1996
                                                                                       Am,
Tiroiditi acute

 Cause
   – 68% Batteriche (S. aureus, S. pyogenes)
   – 15% da funghi
   – 9% da micobatteri

 Spesso secondarie a
   –   Fistole del seno piriforme
   –   Infezioni faringee
   –   Permanenza del dotto tireoglosso
   –   Infezioni post-chirurgia sulla tiroide (rare)
                                                        Costa et al. Revista Brasileira de
                                                       Otorrinolaringologia, 1998, 64 515-7
                                                       Otorrinolaringologia,

 Più frequente in pazienti HIV positivi
Tiroiditi acute

 Cause
   – 68% Batteriche (S. aureus, S. pyogenes)
   – 15% da funghi
   – 9% da micobatteri

 Spesso secondarie a
   –   Fistole del seno piriforme
   –   Infezioni faringee
   –   Permanenza del dotto tireoglosso
   –   Infezioni post-chirurgia sulla tiroide (rare)

 Più frequente in pazienti HIV positivi
Tiroiditi infettive
                (acute suppurative)
 SINTOMATOLOGIA
  – Intenso dolore, febbre, tumefazione asimmetrica
  – Ascessualizzazione e flemmone

 DIAGNOSI
  –   Quadro clinico tipico con tumefazione dolente
  –   VES elevata, leucocitosi neutrofila
  –   Ecografia           area ipoecogena
  –   TSG                 area “fredda”
  –   Funzione tiroidea  normale
  –   Agoaspirato, coltura
  –   Individuazione elementi predisponenti
Tiroidite “lignea” di Riedel
         Rara forma di tiroidite
       
         Colpisce generalmente donne di 40-50 anni
       
         Sospetta eziologia autoimmunitaria
       
         Sostituzione del parenchima ghiandolare con
       
         tessuto fibroso
        Diagnosi:
           – Voluminoso gozzo non dolente con consistenza
             lignea
           – Ab presenti in 2/3 dei casi
           – Captazione assente
           – Spesso necessaria biopsia per diagnosi
Quadro istopatologico nella tiroidite
            di Riedel
Tiroiditi iatrogene

           Amiodarone
       •
           Interferone
       •
           Citochine
       •
           Alcool
       •

       • Tiroidite da radiazioni
I tumori della tiroide
Frequenza approssimativa dei
   vari tumori della tiroide

              Istotipo       %
              Papillifero    75
              Follicolare    15
              Midollare     5-10
              Anaplastico    <5
              Altri           1
Epidemiologia dei tumori tiroidei
    3-5% di tutti i tumori umani

    Incidenza: 8,2/100.000/Anno (U.S.A., 2003)

    0,3% dei noduli tiroidei è tumore clinicamente manifesto

    Casi di morte per ca. tiroideo 0,5/100.000/anno

    Sesso: F/M = 2/1

    Età: tutte le età possono essere colpite, ma la frequenza

    varia con l’istotipo:
     –   Papillare: (infantile) 15-30 aa; >50 aa
     –   Follicolare: >40 aa
     –   Midollare: età media (se parte di MEN, anche bambini)
     –   Anaplastico/Linfomi: >50-60 a
Tumori della tiroide
                   Quadro clinico
 Nodulo asintomatico (TSG “freddo”)
 Linfonodi satellite (>papillare)
 Segni di compressione/infiltrazione strutture
  cervicali
  –   Paralisi corde vocali (n. ricorrente)
  –   Disfagia, disturbi respiratori (casi avanzati)
  –   Metastasi (possono essere primo segno clinico!)
           Papillari: Linfonodi > Polmone > Ossa
       
           Follicolari: Polmone > Ossa > Linfonodi
       
           Midollari: Linfonodi > Fegato > Polmone > Ossa
       

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  • 2. TIROIDE Due lobi congiunti da un istmo situata anteriormente e caudalmente rispetto alle cartilagini del laringe
  • 3. …non sempre è nella corretta posizione.
  • 4. È una ghiandola molto vascolarizzata
  • 5. Da un punto di vista anatomico la tiroide ha importanti connessioni con: 1) le ghiandole paratiroidi 2) il nervo laringeo ricorrente
  • 6. Cellule follicolari Colloide Cellule parafollicolari Follicoli = Unità Funzionali (15-500 µm) TIREOCITI Colloide costituita da TG Polo Apicale -> Lume Follicolare Cellule C -> CALCITONINA
  • 7. Sintesi Ormoni Tiroidei Captazione dello Iodio: processo  attivo mediante una pompa dello iodio Sintesi della Tireoglobulina  Organificazione dello Ioduro e  condensazione delle iodotirosine
  • 8. NIS=Na+/I- symporter 1. Espresso tiroide (membrana basalolaterale) 2. Regolato negativamente dallo I 3. Espresso (poco) g. salivari, mammella, placenta
  • 9. 1) I entra (NIS) sotto forma di Ioduro (I-) 2) Viene trasportato (pendrina) verso il versante apicale 3) Ossidato in iodio libero (2I- ⇒ I2 + 2e-) (TPO) 4) Liberato all’interfaccia cellula-colloide 5) Accoppiato a residui tirosinici della tireoglobulina (TG) (iodotirosine)
  • 10. Le iodotirosine (MIT e DIT) sono accoppiate tramite un legame di etere a formare le triiodotironine (3 I – T3) o tetraiodotironine (4 I – T4)
  • 11. La TG è ricatturata dalla cellula in endosomi (pinocitosi) Gli endosomi fondono con i lisosomi (fagosomi) Proteasi e peptidasi liberano iodotironine (T3 e T4) La iodotirosina dealogenasi recupera I dalle iodotironine inattive
  • 12. IODIO = BENZINA TIROIDE Fabbisogno: 1) Adulti: 150 µg/die 2) Bambini: 90-120 µg/die 3) Gravidanza: 200 µg/die Tiroide: 1) Immagazzina 95% I 2) Gradiente I sangue:tiroide= 1:25 può aumentare (1:250) in ipertiroidismo o diminuire (1:5) in ipotiroidismo
  • 13. IODIO = BENZINA TIROIDE Metabolismo: 1) Assorbito dall’intestino 2) Concentrato dalla tiroide 3) Escreto dal rene Fonti: 1) Deiodinazione ormoni tiroidei 2) Acqua 3) Alimenti (pesce; carne; latte; uova) 4) Composti iodati (farmaci; mezzi di contrasto; sale)
  • 14. alimenti acqua suolo mare aria evaporazione
  • 16. TRH •peptide costituito da tre aminoacidi •raggiunge l’ipofisi col circolo portale •stimola recettore accoppiato a proteine G e calcio •stimola sintesi, processazione e rilascio del TSH •T3 inibisce sintesi di TRH •T3 riduce TRH recettore sul tireotropo
  • 17. TSH •Glicoproteina formata da due subunità α (crom. 6) e β (crom. 19). •La subunità α è comune a LH e FSH, mentre quella β è specifica •Gli zuccheri sono necessari per l’azione biologica e l’emivita
  • 18. Regolazione del TSH MAGGIORI REGOLATORI: TRH = ⇑ sintesi e rilascio TSH T3= ⇓ espressione di subunità α e β MINORI REGOLATORI SS e DA = ⇓ secrezione TSH Estrogeni = ⇑ secrezione TSH Glicocorticoidi = ⇓ secrezione TSH TNFα e IL1= ⇓ secrezione TSH
  • 19. Struttura degli ormoni tiroidei Ci sono 2 ormoni tiroidei biologicamente attivi: la tiroxina (T4) e la triiodotironina (T3). Tiroxina (T4) La T4 è prodotta esclusivamente dalla tiroide, mentre la T3 deriva da deiodinazione in molti diversi tessuti. La tiroide contiene T3 e T4 incorporate nella tireoglobulina, quindi rapidamente 3,5,3-Triiodotironina (T3) mobilizzabili. 3,3,5-Triiodotironina (rT3) Gruppo Residuo fenilico tirosinico Atomi di iodio
  • 20. Il TRH aumenta la sintesi di TSH, che stimola la sintesi e la secrezione di T3 e T4 da parte della tiroide. T3 e T4 inibiscono la secrezione di TSH, sia direttamente che indirettamente sopprimendo il rilascio di TRH. La T4 è convertita a T3 nel fegato ed in molti altri tessuti tramite l’azione enzimatica delle monodeiodasi. Parte di T4 e T3 è coniugata con glucuronide e solfato nel fegato, escreta nella bile e parzialmente idrolizzata nell’intestino. Parte della T4 e T3 formata nell’intestino può venire riassorbita. + = vie stimolatorie - = vie inibitorie
  • 21. * Coniugazione a livello epatico *5’- desiodasi ∗5 - desiodasi
  • 22. Trasporto degli Ormoni Tiroidei ORMONI CIRCOLANTI  T4 : 80 – 90 %  T3 : 10 – 20 % (solo 2 – 5 % tiroideo)  T4 e T3 circolano legati a proteine  0,04 % di T4 e 0,4 % di T3 sono libere Solo le frazioni libere sono biologicamente attive  PROTEINE DI TRASPORTO  TBG: thyroid hormone binding globulin  TBPA: thyroxin binding prealbumin  Albumina 
  • 23. Effetti biologici ormoni tiroidei  Crescita e maturazione tissutale  Respirazione cellulare (consumo O2)  Ricambio di tutti i substrati essenziali  Sintesi proteica  Gluconeogenesi e glicogenolisi Sintesi mobilizz. e catab. colesterolo • Anabolico a concentrazioni fisiologiche • Catabolico a concentrazioni patologiche
  • 24. Effetti clinici di T3 sul Sistema cardio-vascolare Cronotropo ed inotropo
  • 25. Effetti di T3 sull’osso Osteoblasti IGF-1? T3 fondamentale per crescita e Sviluppo del t. osseo Osteoclasti
  • 26. Effetti di T3 sul Fegato Effetti di T3 sul fegato: 1) Induzione enzimatica (malato, G6PD, sintasi acidi grassi) 2) Metabolismo colesterolo (recettore LDL, col idrolasi, col acetiltransferasi) 3) SHBG
  • 27. Effetti clinici di T3 sul Tessuto adiposo Effetti sul tessuto adiposo chiaro: 1) Differenziazione 2) Enzimi lipolitici e lipogenetici Effetti sul tessuto adiposo bruno: 1) Stimolo di proteine disaccoppianti mitocondriali (UCP) 2) Induzione recettori adrenergici β3 3) Termogenesi
  • 28. Effetti clinici di T3 sul Sistema nervoso centrale Effetti sullo sviluppo (specialmente in fasi precoci) (proteina basica della mielina con TRE) Crescita assonale e arborizzazione dendritica: 1) Corteccia (visiva e uditiva) 2) Cervelletto 3) Ippocampo
  • 29. Facile e obbligatoria è la palpazione della tiroide Quando la ghiandola è di dimensioni normali (o ridotte) è difficilmente apprezzabile con la palpazione
  • 30. Immagine ecografica tipica di una tiroide di normali dimensioni e ecostruttura Il powerdoppler permette di valutare la vascolarizzazione
  • 31. DOSAGGI ORMONALI TSH: 0,2 – 4,5 mU/l  TT4: 4 – 11 µg/dl  TT3: 75 – 220 ng/dl  FT4: 7 – 16 pg/ml  FT3: 2,5 – 5,8 pg/ml  TG: 5 – 25 ng/ml  Anticorpi anti-Tg e anti-TPO 
  • 32. Sospetto patologia funzionale tiroide AUMENTATO NORMALE DIMINUITO NULLA FT4 FT4 ⇓ ⇔ ⇑ ⇔ ⇓ ⇑ IPERTIR II/ IPOTIR. II IPOTIR. I IPERTIR. I RESISTENZA
  • 33. 131I 99nTc pertecnetato • trattamento ablativo • ione monovalente • breve emivita (6h) Scintigrafia tiroide • captato ma non organificato 123I • poco costoso • come Tc • più fisiologico
  • 37. Struttura della cellula follicolare della tiroide
  • 38. La cellula follicolare della tiroide TG - - Na+ I I Na+ - - I- I TSH-R TPO G AC Na+ Na+ K+ K+
  • 39. Ormoni tiroidei OH OH I I I I I O O NH2 NH2 I I OH OH O O Thyroxine (T4) 3,5,3’-Triiodothyronine (T3)
  • 40. Gli ormoni tiroidei (2) T4 T3 Potenza 1 10 Legame a 10-20 1 proteine Emivita 5-7d < 24h Produzione 100 ug/d 6 ug/d tiroidea
  • 41. Feedback sulla regolazione dell’asse Ipotalamo-Ipofisi-tiroide Gli ormoni ipotalamici che controllano la produzione di altri ormoni si chiamano ormoni trofici. TRH - Thyrophin Releasing Hormone TSH - Thyroid Stimulating Hormone T4/T3 - Ormoni tiroidei
  • 42. Trasporto degli ormoni tiroidei • Circa il 99.98% della T4 viaggia legato alle 3 proteine sieriche: • Thyroid binding globulin (TBG) ~75%; • Thyroid binding prealbumin (TBPA o Transtiretina) 15-20%; • Albumina ~5-10% • Solo ~0.02% della T4 totale nel sangue è libera o non legata alle proteine. • Solo ~0.4% della T3 è libera nel sangue.
  • 43. Metabolismo degli ormoni tiroidei 2 NH I OH OH I “Step up” “Step down” O I O I T4 I I OH OH R I R I I O O T3 rT3 I I OH R I O 3,3’-T2 2 NH OH R= O
  • 44. Azioni specifiche degli ormoni tiroidei: Effetti metabolici • Regolazione metabolismo basale (BMR). • Aumento consumo di O2 nella maggior pate dei tessuti bersaglio. • Azioni permissive: Glo OT aumentano la sensibilità alle catecolamine, e quindi favoriscono lipolisi, glicogenolisi, e gluconeogenesi.
  • 45. Azioni specifiche degli ormoni tiroidei: Sviluppo • Gli OT svolgono azioni essenziali nello sviluppo dello scheletro e della muscolatura. • Sono fondamentali per lo sviluppo del cervello, per la formazione delle sinapsi, per l’interazione neuronale, la mielinizzazione e la migrazione cellulare. • Cretinismo è il termine utilizzato per indicare l’insieme dei difetti che si sviluppano in conseguenza dell’ipotiroidismo neonatale.
  • 46. Dimensioni della tiroide: Metodi di valutazione • Esame Obiettivo (ispezione, palpazione) • Ecografia tiroidea • Tireoscintigrafia • RX collo per trachea (TAC, RNM)
  • 47. Valutazione della Funzionalità • Sintomatologia (Esame Obiettivo) • Dosaggio del TSH e degli ormoni tiroidei
  • 48. Valutazione dei Noduli • (Sintomatologia) • Esame obiettivo (ispezione, palpazione) • Ecografia tiroidea • Tireoscintigrafia • Agoaspirazione del nodulo per citologia
  • 49. Tiroide normale Ecografia
  • 50. Figure 18-3. Scintiscans of thyroid. The scan on the left is normal. A typical scan of a quot;coldquot; thyroid nodule failing to accumulate iodide isotope is shown on the right. Incidentally, a pyramidal lobe is also seen on this scan, which might suggest the presence of Hashimoto's Thyroiditis.
  • 51.
  • 52. Adenoma tossico della tiroide: scintigrafia prima e dopo la terapia con 131I
  • 53. Metatstasi cerebrale da carcinoma differenziato della tiroide
  • 54.
  • 56.
  • 57. Malattie della Tiroide • Alterazione di volume della ghiandola (“GOZZO”) • Alterazioni della funzione (ipertiroidismo, ipotiroidismo) • Patologia infiammatoria (Tiroiditi) • Noduli tiroidei
  • 58. Patologia tiroidea  Carenza iodica Gozzo  Ipotiroidismi Ipotiroidismo congenito Tiroiditi, altri ipotiroidismi  Ipertiroidismi Morbo di Basedow Adenoma tossico GMN tossico  Neoplasie Carcinomi derivati dalle cellule follicolari Carcinomi midollari
  • 59. Gozzo
  • 60. Gozzo “normofunzionante” • Gozzo endemico • Gozzo sporadico • Gozzo familiare
  • 61. Patogenesi del gozzo Fattori ambientali Fattori endogeni Gozzo Gozzo Gozzo endemico sporadico familiare
  • 62. Gozzo endemico • Definizione: • Presente in più del 10% della popolazione di una determinata area geografica
  • 63. Gozzo endemico  PATOGENESI – CARENZA IODICA (< 100 µg/die) – Gozzigeni naturali (tioglucosidi) – Eccesso di Calcio e Fluoro – Eccesso di iodio – Fattori familiari/genetici  GRADI DI ENDEMIA GOZZIGENA – Grado I (lieve): Ioduria 50-100 µg/L – Grado II (moderata): Ioduria 25-50 µg/L – Grado III (grave): Ioduria < 25 µg/L
  • 64.
  • 65. Carenza iodica nel mondo ICCIDD 2003
  • 66. Gozzo endemico Anatomia patologica • Iperplasia (gozzo microfollicolare) • Accumulo colloide, dilatazione follicoli (gozzo colloide) • Formazione di cisti (Gozzo colloido-cistico) • Progressiva evoluzione nodulare (Gozzo multinodulare); autonomia funzionale
  • 67.
  • 68. Gozzo endemico Quadro clinico • Tumefazione tiroidea diffusa ed asintomatica • Ipotiroidismo lieve tardivo (grave endemia)
  • 69. Gozzo endemico • Classificazione clinica (WHO) 0: Assenza di gozzo • IA: palpabile, non visibile • IB: Palpabile, visibile (a collo esteso) • II : Ben visibile • III: Visibile a distanza •
  • 70.
  • 71.
  • 72.
  • 73. Disordini da carenza iodica Aborto, Mortalità neonatale, Feto Anomalie congenite, Mortalità perinatale, Cretinismo Ipotiroidismo neonatale, Neonato Gozzo neonatale Gozzo, Ipotiroidismo giovanile, Adolescente Ritardo mentale, Difetti neuropsichici minori, Ritardo di accrescimento Gozzo e sue complicanze, Adulto Ipotiroidismo, Deficit intellettivo
  • 74.
  • 75.
  • 76.
  • 77. Gozzo endemico Complicanze • Fenomeni • Gozzo mediastinico compressivi tracheo-esofagei
  • 78. Distribuzione dei vari istotipi di carcinoma tiroideo in aree di endemia gozzigena e di controllo 80 60 40 20 0 Papillifero Follicolare Anaplastico Midollare Area di endemia Area di controllo
  • 79. Evoluzione del gozzo endemico Gozzo non tossico Gozzo nodulare non tossico ? ? Gozzo nodulare Carcinoma tiroideo Con autonomia Ipotiroidismo (Follicolare) Gozzo nodulare tossico
  • 80. Metodi di iodoprofilassi • Sale fortificato con iodio • Olio iodato per via orale o sottocutanea (in aree in via di sviluppo) • Iodazione delle acque • Aggiunta di iodio al pane
  • 81. 0,8 250 Supplementazione 0,7 200 Ioduria (!mol/L) 0,6 Tg (pmol/L) 0,5 150 con oli iodati: 0,4 100 0,3 0,2 50 effetti biochimici 0,1 0 0 Inizio Fine Inizio Fine 15 2,4 14 2,2 FT3 (pmol/L) TSH (mU/L) 2 13 1,8 12 1,6 1,4 11 1,2 10 1 Inizio Fine Inizio Fine 6 Vol. tiroide (ml) 5,5 5 4,5 4 Inizio Fine Van der Briel, et al.J Nutr. 2001;131 2701 Briel, Nutr.
  • 82. Gozzo sporadico  Se presente in < 10% della popolazione  Etiopatogenesi ignota – Perdita di iodio – Gozzigeni naturali – Fattori genetici  Autoimmunità (Autoanticorpi stimolanti la crescita tiroidea?)  Patologia e clinica sovrapponibili al gozzo endemico
  • 83. Gozzo familiare Difetti congeniti ormonogenesi tiroidea  Difetto di captazione dello ioduro  Difetto di organificazione dello ioduro (perossidasi e altri)  Sindrome di Pendred – Gozzo familiare (deficit perossidasi) – Sordomutismo  Ridotta/alterata sintesi della Tg
  • 85. Ipotiroidismo • L’ipotiroidismo è uno stato che interessa l’intero organismo dovuto a diminuita o insufficiente produzione di ormoni ormoni tiroidei circolanti. • Eccezionalmente è dovuto ad una resistenza “periferica” tissutale all’azione degli ormoni tiroidei.
  • 86. Ipotiroidismi  Ipotiroidismo primario  Ipotiroidismo secondario • Ipopituitarismo • TSH biologicamente inattivo  Ipotiroidismo terziario  Sindrome da resistenza generalizzata agli ormoni tiroidei
  • 87. Cause di ipotiroidismo primario  Ipotiroidismo congenito – Disgenesia tiroidea – Disormonogenesi  Carenza iodica grave  Tiroiditi croniche autoimmuni  Ipotiroidismi iatrogeni – Farmaci antirtiroidei – Chirurgia – Alimenti  Ipotiroidismi transitori
  • 89.
  • 90. Epidemiologia dellʼipotiroidismo congenito  Incidenza: 1/3000-4000  M/F: 1/2-3  Differenze razziali: Africani < Caucasici < Indiani  Stagionalità: > Ottobre - Dicembre
  • 91.
  • 92.
  • 93. Effetti della rimozione degli ormoni tiroidei sulla crescita 500 400 Peso (g) 300 200 100 0 0 20 40 60 80 100 Giorni dalla tiroidectomia Tx Controllo Ratti TX
  • 94. Epidemiologia dell’ipotiroidismo congenito Agenesia 22-42% 15-20% Ectopia Ipoplasia IC con gozzo 35-42% 24-36%
  • 95. Ipotiroidismo congenito Atireosi Ectopia Ipoplasia Gozzo Normale Disormonogenesi Disgenesia
  • 96. Morfogenesi della tiroide Diverticolo tiroideo Corpi ultimo-brachiali Tiroide Cellule follicolari: Tg, TPO, TSHr Cellule C : Ct
  • 97. La cellula follicolare della tiroide TG - - Na+ I I Na+ - - I- I TSH-R TPO G AC Na+ Na+ K+ K+
  • 98.
  • 99.
  • 100. Ipotiroidismo dell’adulto: cause Ipotiroidismo Primitivo Mancanza o distruzione del tessuto tiroideo – Tiroidite autoimmune – Da cause iatrogene (tiroidectomia, terapia con 131I, RX sul collo. – Malattie infiltrative della tiroide Ipotiroidismo Centrale – Malattie ipofisarie – Malattie ipotalmiche
  • 101.
  • 102. Segni e sintomi di ipotiroidismo • Rallentamento dei processi metabolici • Accumulo sostanze nella matrice extracellulare • Altri
  • 103. Segni e sintomi dellʼipotiroidismo Rallentamento dei processi metabolici Sintomi Segni •Affaticamento, debolezza •Movimenti rallentati •Intolleranza al freddo •Lentezza linguaggio •Dispnea da sforzo •Riflessi tendinei rallentati •Aumento di peso •Bradicardia •Rallentamento funz. intellettive •Costipazione
  • 104. Segni e sintomi dellʼipotiroidismo Accumulo sostanze nella matrice extracellulare Sintomi Segni •Cute secca •Viso gonfio ed edema •Rumori umidi alla respirazione palpebrale •Edema •Allargamento della lingua
  • 105. Segni e sintomi dellʼipotiroidismo Altri Sintomi Segni •Ipoacusia •Ipertensione diastolica •Mialgie e parestesie •Ascite •Depressione •Versamenti pleurici e •Alterazioni cicli mestruali pericardici •Artralgie •Galattorrea
  • 106. Alterazioni metaboliche nellʼipotiroidismo  Sodio (ridotta clearance di acqua)  Clearance di farmaci (antiepilettici, anticoagulanti, narcotici) Colesterolo Trigliceridi Creatinina
  • 108. Ipertiroidismi Tireotossicosi Scintigrafia tiroidea Ad elevata captazione Con ridotta captazione
  • 109. Classificazione delle tireotossicosi: Tireotossicosi con elevata captazione  Patologie a carattere autoimmune – Morbo di Basedow – Hashitossicosi  Patologia tiroidea con autonomia funzionale – Gozzo multinodulare tossico – Adenoma tossico (adenoma di Plummer)  Ipertiroidismi mediati da TSH – Adenomi ipofisari producenti TSH  Ipertiroidismi mediati dalla gonadotropina corionica – Iperemesi gravidica – Malattia trofoblastica
  • 110. Classificazione delle tireotossicosi: Tireotossicosi con ridotta captazione  Tiroiditi subacute  Da somministrazione esogena di ormoni tiroidei – Ipertiroidismo factizio  Tireotossicosi da produzione ectopica di ormoni tiroidei – Struma ovarico – Metastasi da carcinoma follicolare
  • 111. Tireotossicosi: Sintomatologia Nervosismo • Iperattività • Astenia • Tachicardia • Facile stancabilità • Ipertensione sistolica con • aumento della Sudorazione aumentata • difefrenziale Intolleranza al caldo • • Pelle calda, umida e Tremori • sottile Iperattività • • Occhi “sbarrati” Palpitazioni • • Tremori Insonnia • • Iperriflessia Dimagrimento • • Debolezza muscolare Aumento appetito •
  • 112. Manifestazioni cliniche dellʼipertiroidismo  Cute Calda, sudata, liscia Sguardo fisso, retraz. palpebrale,  Occhi oftalmopatia basedowiana  Cuore Tachicardia, fibrillaz. atriale, extr.  Sistema GI Diarrea, calo ponderale  Sistema GU Nicturia, alterazioni mestruali  Ossa/muscoli Oteoporosi, debolezza  Sistema nervoso Nervosismo, ansia, remori, psicosi
  • 113. Alterazioni metaboliche nellʼipertiroidismo  Colesterolo  Colesterolo totale/colesterolo HDL  Ipossiemia  Ipercapnia  Massa globuli rossi (anemia normocromica normocitica)  Ferritina  Fibrinogeno  Fosfatasi alcalina  SHBG (estradiolo)
  • 114. Morbo di Basedow  Eʼ la piú frequente causa di tireotossicosi  F/M = 5/1  Incidenza max = 25-45 anni Ipertiroidismo Gozzo Oftalmopatia Dermopatia
  • 115. Morbo di Basedow Patogenesi Malattia a carattere autoimmunitario (TSAb) Crescita Produzione di ormoni
  • 116. Morbo di Basedow Fattori favorenti • Componente genetica Eccesso di iodio (?) • Terapia con litio • Infezioni batteriche e/o virali • Sospensione trattamento con • glucocorticoidi
  • 117. Morbo di Basedow Oftalmopatia
  • 118. Morbo di Basedow Patogenesi dellʼoftalmopatia H2O 1 2 5 4 3
  • 119.
  • 120.
  • 121. Adenoma tossico Patogenesi FT3, FT4
  • 123. Tiroiditi Malattie il cui quadro anatomo-patologico é caratterizzato da infiammazione della tiroide
  • 124. Classificazione delle tiroiditi in base al decorso clinico  Tiroiditi acute e subacute – Tiroidite suppurativa acuta – Tiroidite subacuta (di de Qurvain) – Tiroidite silente (painless) – Tiroidite postpartum  Tiroiditi croniche – Tiroidite linfocitaria (di Hashimoto) – Tiroidite lignea (di Riedel)
  • 125. Tiroidite linfocitaria cronica di Hashimoto  Tiroidite più frequente  Principale causa di gozzo nei paesi a sufficiente apporto di ioidio  Patologia autoimmunitaria: –  Ab TPO –  Ab Tg  Spesso associata ad altre patologie autoimmunitarie  F>M, 30-50 anni
  • 126. Tiroidite di Hashimoto Anatomia patologica  Forma tipica – Infiltrato linfo-plasmacellulare diffuso con formazione di follicoli linfoidi secondari con c. germinativi – Grado variabile di distruzione cellule follicolari – Cellule di Askenazy (o di Hürthle) Variante giovanile  Variante fibrosa  Variante atrofica (mixedema idiopatico)  Variante focale 
  • 127. Tiroidite di Hashimoto Associazione con altre malattie autoimmuni Gastrite atrofica/Anemia perniciosa • M. di Addison (s. di Schmidt) • Diabete mellito di tipo 1 • M. celiaco • Vitiligine • Miastenia grave • Anemie emolitiche autoimmuni • Porpora trombocitopenica idiopatica • Epatite biliare • Ipoparatiroidismo idiopatico •
  • 128. Tiroidite di Hashimoto Quadro clinico • Gozzo diffuso di modesta entità con eutiroidismo o lieve ipotiroidismo • Ipotiroidismo conclamato (var. fibrosa, var. atrofica) • Simil-tumorale (var. fibrosa) • Fasi transitorie di ipertiroidismo (“Hashitossicosi”) • Evoluzione in linfoma (evento raro, ma temibile)
  • 129. Tiroidite di Hashimoto Diagnosi • Quadro clinico – Associazioni – Familiarità • Anti-Tg, Anti-TPO (/M) (positività >90%) • TRAb (bloccanti) solo in casi selezionati • Ecografia tiroidea: ipoecogenicità • Es. citologico: linfociti in vari stadi di maturazione
  • 130. Tiroidite di Hashimoto Quadro ecografico (var. classica) T: tiroide, M: muscoli, TR: trachea, VC: col vert, C: carotide com.
  • 131. Tiroidite subacuta linfocitaria  29-50% di tutte le tiroiditi  Incidenza maggiore nelle donne, 30-50 anni  2 sottogruppi: – Postpartum – Sporadica  Duadro cinico caratteristico: – Fase iniziale di ipertiroidismo(2-9 sett.) – Eutiroidismo – Ipotiroidismo 40% (4-10 sett.) – In genere recupero dell’eutiroidismo  La forma postpartum si manifesta entro un anno dal parto, con un rischio maggiore per le gravidanze successive  Presenza possibile di AbTg ed AbTPO  Tiroide non captante alla scintigrafia
  • 132. Andamento clinico delle tiroiditi subacute T4 TSH Captazione RAIU          normalità Range di                     0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Tireotossicosi Ipotiroidismo Eutiroidismo
  • 133. Tiroidite subacuta di De Quervain  Caratteristiche generali – Tiroidite granulomatosa – F/M 3/1, Età di insorgenza 30-50 anni – Infiammazione tiroidea di probabile origine virale – Decorso acuto-subacuto – Risoluzione spontanea  Anatomia patologica – Distruzione follicoli – Istiociti e cellule giganti da c.estraneo (granuloma, pseudo-TBC) – Necrosi e infiltrazione polimorfonucleati – Risoluzione (scarsa fibrosi)
  • 134. Tiroidite subacuta di De Quervain SINTOMI  – Pregressa faringite – Malessere, artralgia – Dolore al collo (deglutizione) SEGNI e QUADRO LABORATORISTICO  – Tiroide ingrandita e dolente – Febbre – VES elevata – Leucocitosi – Ormoni tiroidei variabili – Assente captazione alla TSG
  • 135. Tiroiditi acute  Cause – 68% Batteriche (S. aureus, S. pyogenes) – 15% da funghi – 9% da micobatteri  Spesso secondarie a – Fistole del seno piriforme – Infezioni faringee – Permanenza del dotto tireoglosso – Infezioni post-chirurgia sulla tiroide (rare) Batterica Parassiti Micobatteri Sifilide Funghi  Più frequente in pazienti HIV positivi Farwell A. Inflammatory thyroid disorders. disorders. Otolaryngol Clin North Am, 1996 Am,
  • 136. Tiroiditi acute  Cause – 68% Batteriche (S. aureus, S. pyogenes) – 15% da funghi – 9% da micobatteri  Spesso secondarie a – Fistole del seno piriforme – Infezioni faringee – Permanenza del dotto tireoglosso – Infezioni post-chirurgia sulla tiroide (rare) Costa et al. Revista Brasileira de Otorrinolaringologia, 1998, 64 515-7 Otorrinolaringologia,  Più frequente in pazienti HIV positivi
  • 137. Tiroiditi acute  Cause – 68% Batteriche (S. aureus, S. pyogenes) – 15% da funghi – 9% da micobatteri  Spesso secondarie a – Fistole del seno piriforme – Infezioni faringee – Permanenza del dotto tireoglosso – Infezioni post-chirurgia sulla tiroide (rare)  Più frequente in pazienti HIV positivi
  • 138. Tiroiditi infettive (acute suppurative)  SINTOMATOLOGIA – Intenso dolore, febbre, tumefazione asimmetrica – Ascessualizzazione e flemmone  DIAGNOSI – Quadro clinico tipico con tumefazione dolente – VES elevata, leucocitosi neutrofila – Ecografia  area ipoecogena – TSG  area “fredda” – Funzione tiroidea  normale – Agoaspirato, coltura – Individuazione elementi predisponenti
  • 139. Tiroidite “lignea” di Riedel Rara forma di tiroidite  Colpisce generalmente donne di 40-50 anni  Sospetta eziologia autoimmunitaria  Sostituzione del parenchima ghiandolare con  tessuto fibroso  Diagnosi: – Voluminoso gozzo non dolente con consistenza lignea – Ab presenti in 2/3 dei casi – Captazione assente – Spesso necessaria biopsia per diagnosi
  • 140. Quadro istopatologico nella tiroidite di Riedel
  • 141. Tiroiditi iatrogene Amiodarone • Interferone • Citochine • Alcool • • Tiroidite da radiazioni
  • 142. I tumori della tiroide
  • 143. Frequenza approssimativa dei vari tumori della tiroide Istotipo % Papillifero 75 Follicolare 15 Midollare 5-10 Anaplastico <5 Altri 1
  • 144. Epidemiologia dei tumori tiroidei 3-5% di tutti i tumori umani  Incidenza: 8,2/100.000/Anno (U.S.A., 2003)  0,3% dei noduli tiroidei è tumore clinicamente manifesto  Casi di morte per ca. tiroideo 0,5/100.000/anno  Sesso: F/M = 2/1  Età: tutte le età possono essere colpite, ma la frequenza  varia con l’istotipo: – Papillare: (infantile) 15-30 aa; >50 aa – Follicolare: >40 aa – Midollare: età media (se parte di MEN, anche bambini) – Anaplastico/Linfomi: >50-60 a
  • 145. Tumori della tiroide Quadro clinico  Nodulo asintomatico (TSG “freddo”)  Linfonodi satellite (>papillare)  Segni di compressione/infiltrazione strutture cervicali – Paralisi corde vocali (n. ricorrente) – Disfagia, disturbi respiratori (casi avanzati) – Metastasi (possono essere primo segno clinico!) Papillari: Linfonodi > Polmone > Ossa  Follicolari: Polmone > Ossa > Linfonodi  Midollari: Linfonodi > Fegato > Polmone > Ossa 