2. Il film è drammatico. Racconta, infatti, la terribile situazione vissuta dalla protagonista che, dopo essere stata costretta a travestirsi da maschio, ha il terrore di essere scoperta e uccisa dai talebani. Alla fine verrà data in sposa ad un vecchio islamico e - a quel punto - sarà intrappolata per sempre.
3. Il trailer ci illustra la storia di una ragazza afghana di nome Osama che ha vissuto la sua vita nell’ombra, perdendo per sempre la sua fanciullezza e la sua femminilità. http://www.youtube.com/watch?v=cLMnB6OeJgU TRAILER DEL FILM
4. Regista: Siddiq Barmak Afghanistan, 2003 Durata: 82' Genere: drammatico Sceneggiatura: Siddiq Barmak Fotografia: Ebrahim Ghafuri Musiche: Mahammad Reza Darwishi Montaggio: Siddiq Barmak Cast: Marina Golbahari, Khwaja Nader, Arif Herati, Zubaida Sahar Scheda Tecnica
6. Mullah saib, poi marito di Osama, uomo spregevole Amico del padre di Osama, uomo buono Personaggi secondari
7. Il film prende spunto da una storia vera Noi pensiamo che queste cose non ci riguardano, che non siano accadute sulla Terra, ma su Marte. Invece sono accadute in una terra chiamata Afghanistan, fra il 1996 e il 2001. "Dateci lavoro, non vogliamo fare politica, abbiamo fame". Tanti cartelli, un mare di veli azzurri, decine e decine di donne in marcia lungo stradine sterrate e fangose. Le immagini si aprono così, su una manifestazione di vedove costrette a scendere in piazza perché non sanno più come procurarsi da mangiare: i loro mariti, padri e fratelli sono morti in guerra, e alle donne è vietato uscire di casa senza un uomo che le accompagni. La repressione dei talebani è feroce.
8. Secondo noi tutte le donne hanno il diritto di lavorare e di uscire di casa senza essere sempre accompagnate da un uomo. Hanno fatto bene, perciò, a protestare e dovrebbero continuare a farlo per conquistare il diritto alla libertà che ogni essere umano merita.
9. Secondo noi tutte le donne devono essere libere, devono avere il diritto di parola e non devono essere sottomesse da nessuno
10.
11.
12.
13.
14. Osama Tra le scene più significative del film vi è quella – ripetuta tante volte – di Osama che immagina di saltare con la corda. L’immagine esprime un desiderio di libertà e di gioia infantile che purtroppo Maria-Osama non potrà avere nel corso della sua vita.
15. Ci è piaciuta la scena di Osama che pianta la sua treccia in un vaso e la innaffia. Questa sequenza è molto commovente e ci ha fatto capire la sofferenza di Maria, costretta a spogliarsi della sua femminilità, per trasformarsi in Osama.
16.
17. Osama Queste due foto del film testimoniano che nell’Afghanistan dei talebani, le donne non potevano nemmeno mostrare i piedi nudi, perché questo gesto era considerato provocatorio: secondo gli integralisti islamici, infatti, in questo modo le donne attiravano gli uomini nel peccato.
18.
19.
20.
21. La fanciullezza si vive una volta sola… … è un reato spezzarla con il dolore e la discriminazione
22. La vita è una ... “ Non posso dimenticare, ma posso perdonare.” La vita non va solo ricordata, ma va vissuta. La libertà di una bambina non si può negare ..
23.
24.
25. Prima la chiamavano Maria ed era una ragazzina di 12 anni. Poi, perché potesse sopravvivere al regime crudele e insensato dei Talebani, hanno deciso di travestirla da maschio e di chiamarla Osama. Impara presto l'orrore che porta con sé ogni dittatura, anche religiosa. È molto bello il film di Siddiq Barmak, vincitore di un Golden Globe e di una menzione speciale a Cannes, ma anche molto triste. Di quella tristezza che lascia sgomenti, che fa montare la rabbia, fa urlare la mente e la ragione. Perché, a subire ingiustizie sono sempre donne e bambini. Durò sei anni il regime dei Talebani in Afghanistan e Osama ne narra la barbarie, le feroci persecuzioni, le atrocità psicologiche. RECENSIONE