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Ti con zero news
                                                                  Le News di Ticonzero/steppa.net
                                                                        n. 19 – aprile 2012
                                                                                  ------------------
                                                                                aperiodico
                                                                          Palomar/Asilomar blog:
                                                                   e-mail: palbin(at)tin.it; venezian(at)alice.it;
                                                                siti: www.webalice.it/venezian; www.steppa.net;
                                                                            issuu.com/Ti con zero




                           Una nuova rubrica
Biopolitiche di Fabrizio Rufo
    1. Matteo Borri, Storia della malattia di
       Alzheimer

La storia della malattia di Alzheimer presentata
da Matteo Borri offre importanti momenti di
riflessione su un tema medico e scientifico che è
ancora oggi oggetto di studio. La malattia di
Alzheimer è in molte parti del mondo un grave e
complesso problema sociale e sanitario ma, per
la comunità scientifica, rappresenta una sfida
ancora da vincere. In questo contesto ha un
valore specifico il contributo della storia
descritta nel nuovo libro di Borri: dal “fatto”
della scoperta e della documentazione di un
“nuovo” reperto neuropatologico da parte di
Alois Alzheimer - medico tedesco attento e
rigoroso ricercatore - alle attuali posizioni sul
concetto di malattia… [continua]


 Meccanica della fantasia di Antonio Castronuovo
                                                    8. Scrittori e lettori elettro-meccanici

 Può un elaboratore essere programmato a pensare in modo creativo? Ecco il quesito che attraversa
 l’immaginazione di molti e che ha stimolato l’invenzione di macchine che creano letteratura. A
 cominciare dal robot che Isaac Asimov ideò nel racconto Il correttore di bozze (1957).
         Siamo nel 2033 e si narra di EZ-27, il primo modello di robot correttore che la United States
 Robots and Mechanical Men Corporation ha messo in circolazione, macchina di struttura umana,
 dotata di cervello positronico, alta più di due metri e del peso di mezza tonnellata. La sua qualità è
 saper leggere e correggere alla perfezione un volume in pochi minuti. Articolando le dita metalliche
 apre il libro e, nel breve lasso di tempo… [continua]
Labirinti di lettura di PierLuigi Albini
                                                    24.IV. La speranza del bruco. Una prospettiva storico-
                                                    biologica [7. Esercizi tecno-scientifici di previsione, 2;
                                                    8.Singolarità]

                                                    Non abbiamo finito di occuparci delle previsioni
                                                    tecnico/scientifiche sul futuro, perché ci sono ancora un
                                                    libro e alcune informazioni supplementari che vale la
                                                    pena di esaminare. Il libro è Fisica del futuro, del fisico
                                                    teorico Michio Kaku [Torino, Codice, 2012], che è uno
                                                    dei massimi teorici della teoria delle stringhe. Kaku
                                                    esplora le tecnologie a gruppi e ne distribuisce le
                                                    previsioni di sviluppo su tre finestre temporali: futuro
                                                    prossimo (fino al 2030), futuro a medio termine (dal 2030
                                                    al 2070) e futuro remoto (dal 2070 al 2100), talvolta
                                                    lasciandosi andare alla suggestione di tempi davvero più
                                                    remoti, ma organizzandole in modo realistico su un scala
                                                    decrescente di probabilità. Di sicuro, non si può dire che
                                                    questo sia un libro di fantasia né di un visionario. Certo, è
                                                    un tipo eccentrico che sul suo sito vende persino t-shirt
                                                    con la sua immagine trapunta di stelle, ma nessuno degli
                                                    sviluppi tecnologici immaginati dall’autore confligge con
                                                    le leggi fisico-chimiche e tutte le previsioni a breve
                                                    termine si basano su ricerche e sperimentazioni in corso.
                                                    [continua]

Articoli di Autori Vari
35. Fabio Minazzi, Ludovico Geymonat epistemologo,
di Maurizio Brignoli

Il volume di Minazzi raccoglie una serie di studi originati
dalle celebrazioni del 2008 per il centesimo anniversario
della nascita di Geymonat.
Minazzi periodizza la ricerca epistemologica di
Geymonat in cinque fasi: positivista nella prima parte
degli anni ‘30; neopositivista dalla seconda metà degli
anni ‘30 agli anni ‘40, neoilluminista negli anni ‘50,
storicista negli anni ‘60 e materialistico-dialettica negli
anni ‘70 e ‘80.
Non si tratta di radicali separazioni tra un periodo e
l’altro considerato che vi sono temi che si intrecciano
trasversalmente alle differenti fasi e che soprattutto è
possibile individuare un punto di riflessione critica
costante incentrato sulla comprensione del valore della
conoscenza scientifica e tecnologica secondo un progetto
che … [continua]
Note critiche di Luigi Agostini
                                                                            11. Una nuova semantica del
                                                           consumo. Beni relazionali, Beni privati, Beni comuni

                                                                  Nel grande dibattito sulle questioni aperte dalla
                                                           crisi, forse per la prima volta, al tema del come e cosa
                                                           produrre, si affianca anche il tema del come e cosa
                                                           consumare. Nelle versioni più varie: dalla necessità di
                                                           un consumo “austero”, antitetico allo spreco
                                                           consumistico, alla teorizzazione della necessità di beni
                                                           nuovi e sostitutivi. Probabilmente, ciò è dovuto al
                                                           crescere della consapevolezza circa la natura della crisi
                                                           in corso, crisi che almeno in Occidente, ha assunto il
                                                           carattere di una crisi da eccesso di capacità produttiva;
                                                           un eccesso di capacità è impossibile colmarlo soltanto
                                                           con una semplice riattivazione della domanda, ma
                                                           richiede una profonda ristrutturazione sia della offerta
                                                           che della domanda, cioè in termini più semplici, del
                                                           modello di sviluppo nella sua globalità, sia dal lato
                                                           della offerta sia dal lato della domanda. [continua]




EPS – EconomiaPoliticaSocietà di Aa.Vv.
   30. Luciano Gallino, Finanzcapitalismo. La civiltà
del denaro in crisi - libera sintesi di Mario Boyer

Il Finanzcapitalismo

_ NOZIONE: Il capitalismo finanziario è sempre stata
una componente dell’economia capitalistica,
necessaria al suo funzionamento complessivo e al suo
continuo sviluppo.
A partire dal 1980, la componente finanziaria del
capitalismo ha avuto un sopravvento sempre più
marcato sulla componente produttiva di merci, sia in
termini di volumi di attività sia di tassi di incremento
e valori dell’accumulazione.
Nel 1980 il valore degli attivi finanziari globali e il
Pil annuale del mondo erano pari a 27 trilioni di
dollari ciascuno. Nel 2007 gli attivi finanziari globali
valevano 4,50 volte il Pil mondiale: 241 trilioni di
dollari contro 54 trilioni. [continua]
Racconti   di Maria Rosaria Valentini
                                                                                           Lo spread di un topo

                                                          Lo spread è sceso sotto i 400 punti e siamo tutti
                                                          contenti; le borse per prime, ma anche la gente.
                                                          Sorridiamo perché i giornali e le signore dei tiggì ci
                                                          hanno parlato di ripresa. L’Italia è più credibile.
                                                          Io non ci credo.
                                                          Poi se chiedi cosa sia questo benedetto spread te lo
                                                          sanno dire in pochi, ma non importa. Certo le parole
                                                          fanno miracoli! Ne bastano alcune, collocate nella fila
                                                          giusta, e gli umori cambiano.
                                                          A me, francamente, le variazioni dello spread dicono
                                                          poco. D’altra parte non sono un’economista, ma
                                                          piuttosto un’idealista; probabilmente per questa
                                                          ragione presto maggiore attenzione ad altri margini.
                                                          Questa mattina non sono stati gli indici finanziari a
                                                          rasserenarmi; comunque ho sorriso anch’io con
                                                          meraviglia e gratitudine. Come prima cosa, infatti, ho
                                                          pronunciato un grazie ad alta voce, soffiandolo nel
                                                          vuoto, indirizzandolo a un uomo che purtroppo non
                                                          conosco, ma che mi ha illuminato l’orizzonte con i
                                                          suoi gesti pazienti.
                                                          Si chiama Peter Vogel, è un professore di zoologia.
                                                          [continua]

Racconti di Daniela Piegai
             Lo strano caso della bomba delle otto

La bomba scoppiò alle otto in punto, programmata
dal timer di Massud, e unì due donne in maniera
assolutamente inaspettata.
Lucia e Giulia Vittoria erano così diverse, che bastava
descriverne una e dire che l’altra era l’opposto.
Lucia era una scombinata ragazza fiorentina, hippy
fuori tempo massimo, senza famiglia, con una
manciata di amici sparsi per l’intero globo, che
passava il suo tempo cercando panorami da dipingere,
e più erano remoti e meglio era. Campava vendendo
ciò che produceva, a volte semplicemente in cambio
di un buon pasto, a volte, quando andava bene, per
una settimana di pensione. [continua]




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Altrove e Dintorni di Emanuela D’Alessio
                           12. Helen Humphreys. La verità soltanto la verità

Una dolente, appassionata e tragica storia d’amore, una storia vera con il sapore
della fantasia, una rivisitazione inconsueta della vita di personaggi come Victor
Hugo, sua moglie Adèle e il poeta Charles Sainte-Beuve. Una realtà già
romanzesca è resa straordinaria dalla scrittura fluida, intensa e delicata di Helen
Humphreys. In una Parigi ottocentesca, attraversata da fremiti rivoluzionari e
dal colera, ci imbattiamo in un giovane Victor Hugo ancora alla ricerca di
celebrità, egocentrico e tirannico in famiglia, ma al contempo fragile e
desideroso di compiacere la comunità letteraria dell’epoca. [continua]




                             A proposito di film di Alessandra Bailetti


                             4. J. Edgar / La talpa / La chiave di Sara

                             5. L’industriale / Shame / The iron Lady

                             6. The help / Paradiso amaro / E ora dove
                             andiamo? / Quasi amici
Tutte le Rubriche


M. Agostinelli         ■ Energenze                           G. Corchia             ■ Cultura&Società
L. Agostini            ■ Note critiche                       E. D’Alessio           ■ Altrove e Dintorni
P. L. Albini           ■ Labirinti di lettura                A. De Marco            ■ Bioculture
P.L. Albini            ■ Recensioni di saggistica            G. Grütter             ■ Disegno e Immagine
Autori Vari            ■ EconomiaPoliticaSocietà             M. Maggi               ■ Tecnorischio&Ambiente
Autori Vari            ■ Frodi&Favole                        P. Manzelli            ■ Scienza e Arte
Autori Vari            ■ Contributi                          L. Michelini           ■ Civitas
A. Bailetti            ■ A proposito di film                 R. Nobili              ■ Filosofia scientifica
C. E. Bugatti          ■ 900t’Arte                           P. Pallottino          ■ Figure
G. Camarda             ■ Cronache di politica econ.          P. Pignalosa           ■ Spettri musicali
A. Castronuovo         ■ Meccanica della fantasia            F. Rufo                ■ Biopolitiche
O. Cilona              ■ Democrazia&Impresa                  F. Zucco               ■ Bioetica: Donne & Scienza



                                                                        Segnalazioni

                                                                 Mali’s Tuareg Rebellion
                                                                                           An interview with Andy Morgan

                                                             I cinque anni di Neodemos.it
                                      Già cammina con le sue gambe, ma, a 5 anni, è ancora solo un bambino.

                                                                     Insetti intelligenti
                                                Anche le api sono capaci di riconoscere concetti astratti
                                                                                                    [da Le Scienze]

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                                         per errore, la segnalazione nel n. 17/18 dell’articolo di Ghisi Grütter
                                             2. Appunti sull'architettura romana degli anni venti e trenta
                                                   non puntava sulla corretta pagina di riferimento




 “Erano giorni in cui non ci aspettavamo più sorprese, - raccontò Qfwfq – come sarebbero andate le cose ormai era
chiaro. Chi c’era c’era, dovevamo vedercela tra noi: chi sarebbe arrivato più lontano, chi sarebbe rimasto lì dov’era,
chi non ce l’avrebbe fatta a sopravvivere. La scelta era tra un numero di possibilità limitate.
  Invece, una mattina, sento un canto, da fuori, che non avevo mai sentito. O meglio (dato che il canto non si sapeva
ancora cosa fosse): sento fare un verso che nessuno aveva fatto mai. M’affaccio. Vedo un animale sconosciuto che
cantava su di un ramo. Aveva ali zampe coda unghie speroni penne piume aculei becco denti corna cresta bargigli e
una stella in fronte. Era un uccello; voi l’avevate già capito ; io no; non se n’erano mai visti. Cantò: “Koaxpf… Koaxpf…
Koaaaccch…”, sbatté le ali striate di colori cangianti, s’alzò a volo, tornò a posarsi più in là, riprese il canto.”
                                                                            Italo Calvino, Ti con zero, L’origine degli Uccelli

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N 19 aprile

  • 1. Ti con zero news Le News di Ticonzero/steppa.net n. 19 – aprile 2012 ------------------ aperiodico Palomar/Asilomar blog: e-mail: palbin(at)tin.it; venezian(at)alice.it; siti: www.webalice.it/venezian; www.steppa.net; issuu.com/Ti con zero Una nuova rubrica Biopolitiche di Fabrizio Rufo 1. Matteo Borri, Storia della malattia di Alzheimer La storia della malattia di Alzheimer presentata da Matteo Borri offre importanti momenti di riflessione su un tema medico e scientifico che è ancora oggi oggetto di studio. La malattia di Alzheimer è in molte parti del mondo un grave e complesso problema sociale e sanitario ma, per la comunità scientifica, rappresenta una sfida ancora da vincere. In questo contesto ha un valore specifico il contributo della storia descritta nel nuovo libro di Borri: dal “fatto” della scoperta e della documentazione di un “nuovo” reperto neuropatologico da parte di Alois Alzheimer - medico tedesco attento e rigoroso ricercatore - alle attuali posizioni sul concetto di malattia… [continua] Meccanica della fantasia di Antonio Castronuovo 8. Scrittori e lettori elettro-meccanici Può un elaboratore essere programmato a pensare in modo creativo? Ecco il quesito che attraversa l’immaginazione di molti e che ha stimolato l’invenzione di macchine che creano letteratura. A cominciare dal robot che Isaac Asimov ideò nel racconto Il correttore di bozze (1957). Siamo nel 2033 e si narra di EZ-27, il primo modello di robot correttore che la United States Robots and Mechanical Men Corporation ha messo in circolazione, macchina di struttura umana, dotata di cervello positronico, alta più di due metri e del peso di mezza tonnellata. La sua qualità è saper leggere e correggere alla perfezione un volume in pochi minuti. Articolando le dita metalliche apre il libro e, nel breve lasso di tempo… [continua]
  • 2. Labirinti di lettura di PierLuigi Albini 24.IV. La speranza del bruco. Una prospettiva storico- biologica [7. Esercizi tecno-scientifici di previsione, 2; 8.Singolarità] Non abbiamo finito di occuparci delle previsioni tecnico/scientifiche sul futuro, perché ci sono ancora un libro e alcune informazioni supplementari che vale la pena di esaminare. Il libro è Fisica del futuro, del fisico teorico Michio Kaku [Torino, Codice, 2012], che è uno dei massimi teorici della teoria delle stringhe. Kaku esplora le tecnologie a gruppi e ne distribuisce le previsioni di sviluppo su tre finestre temporali: futuro prossimo (fino al 2030), futuro a medio termine (dal 2030 al 2070) e futuro remoto (dal 2070 al 2100), talvolta lasciandosi andare alla suggestione di tempi davvero più remoti, ma organizzandole in modo realistico su un scala decrescente di probabilità. Di sicuro, non si può dire che questo sia un libro di fantasia né di un visionario. Certo, è un tipo eccentrico che sul suo sito vende persino t-shirt con la sua immagine trapunta di stelle, ma nessuno degli sviluppi tecnologici immaginati dall’autore confligge con le leggi fisico-chimiche e tutte le previsioni a breve termine si basano su ricerche e sperimentazioni in corso. [continua] Articoli di Autori Vari 35. Fabio Minazzi, Ludovico Geymonat epistemologo, di Maurizio Brignoli Il volume di Minazzi raccoglie una serie di studi originati dalle celebrazioni del 2008 per il centesimo anniversario della nascita di Geymonat. Minazzi periodizza la ricerca epistemologica di Geymonat in cinque fasi: positivista nella prima parte degli anni ‘30; neopositivista dalla seconda metà degli anni ‘30 agli anni ‘40, neoilluminista negli anni ‘50, storicista negli anni ‘60 e materialistico-dialettica negli anni ‘70 e ‘80. Non si tratta di radicali separazioni tra un periodo e l’altro considerato che vi sono temi che si intrecciano trasversalmente alle differenti fasi e che soprattutto è possibile individuare un punto di riflessione critica costante incentrato sulla comprensione del valore della conoscenza scientifica e tecnologica secondo un progetto che … [continua]
  • 3. Note critiche di Luigi Agostini 11. Una nuova semantica del consumo. Beni relazionali, Beni privati, Beni comuni Nel grande dibattito sulle questioni aperte dalla crisi, forse per la prima volta, al tema del come e cosa produrre, si affianca anche il tema del come e cosa consumare. Nelle versioni più varie: dalla necessità di un consumo “austero”, antitetico allo spreco consumistico, alla teorizzazione della necessità di beni nuovi e sostitutivi. Probabilmente, ciò è dovuto al crescere della consapevolezza circa la natura della crisi in corso, crisi che almeno in Occidente, ha assunto il carattere di una crisi da eccesso di capacità produttiva; un eccesso di capacità è impossibile colmarlo soltanto con una semplice riattivazione della domanda, ma richiede una profonda ristrutturazione sia della offerta che della domanda, cioè in termini più semplici, del modello di sviluppo nella sua globalità, sia dal lato della offerta sia dal lato della domanda. [continua] EPS – EconomiaPoliticaSocietà di Aa.Vv. 30. Luciano Gallino, Finanzcapitalismo. La civiltà del denaro in crisi - libera sintesi di Mario Boyer Il Finanzcapitalismo _ NOZIONE: Il capitalismo finanziario è sempre stata una componente dell’economia capitalistica, necessaria al suo funzionamento complessivo e al suo continuo sviluppo. A partire dal 1980, la componente finanziaria del capitalismo ha avuto un sopravvento sempre più marcato sulla componente produttiva di merci, sia in termini di volumi di attività sia di tassi di incremento e valori dell’accumulazione. Nel 1980 il valore degli attivi finanziari globali e il Pil annuale del mondo erano pari a 27 trilioni di dollari ciascuno. Nel 2007 gli attivi finanziari globali valevano 4,50 volte il Pil mondiale: 241 trilioni di dollari contro 54 trilioni. [continua]
  • 4. Racconti di Maria Rosaria Valentini Lo spread di un topo Lo spread è sceso sotto i 400 punti e siamo tutti contenti; le borse per prime, ma anche la gente. Sorridiamo perché i giornali e le signore dei tiggì ci hanno parlato di ripresa. L’Italia è più credibile. Io non ci credo. Poi se chiedi cosa sia questo benedetto spread te lo sanno dire in pochi, ma non importa. Certo le parole fanno miracoli! Ne bastano alcune, collocate nella fila giusta, e gli umori cambiano. A me, francamente, le variazioni dello spread dicono poco. D’altra parte non sono un’economista, ma piuttosto un’idealista; probabilmente per questa ragione presto maggiore attenzione ad altri margini. Questa mattina non sono stati gli indici finanziari a rasserenarmi; comunque ho sorriso anch’io con meraviglia e gratitudine. Come prima cosa, infatti, ho pronunciato un grazie ad alta voce, soffiandolo nel vuoto, indirizzandolo a un uomo che purtroppo non conosco, ma che mi ha illuminato l’orizzonte con i suoi gesti pazienti. Si chiama Peter Vogel, è un professore di zoologia. [continua] Racconti di Daniela Piegai Lo strano caso della bomba delle otto La bomba scoppiò alle otto in punto, programmata dal timer di Massud, e unì due donne in maniera assolutamente inaspettata. Lucia e Giulia Vittoria erano così diverse, che bastava descriverne una e dire che l’altra era l’opposto. Lucia era una scombinata ragazza fiorentina, hippy fuori tempo massimo, senza famiglia, con una manciata di amici sparsi per l’intero globo, che passava il suo tempo cercando panorami da dipingere, e più erano remoti e meglio era. Campava vendendo ciò che produceva, a volte semplicemente in cambio di un buon pasto, a volte, quando andava bene, per una settimana di pensione. [continua] Ti con zero è anche in slideshare Ti con zero è anche su Issuu, In formato .pdf in formato magazine
  • 5. Altrove e Dintorni di Emanuela D’Alessio 12. Helen Humphreys. La verità soltanto la verità Una dolente, appassionata e tragica storia d’amore, una storia vera con il sapore della fantasia, una rivisitazione inconsueta della vita di personaggi come Victor Hugo, sua moglie Adèle e il poeta Charles Sainte-Beuve. Una realtà già romanzesca è resa straordinaria dalla scrittura fluida, intensa e delicata di Helen Humphreys. In una Parigi ottocentesca, attraversata da fremiti rivoluzionari e dal colera, ci imbattiamo in un giovane Victor Hugo ancora alla ricerca di celebrità, egocentrico e tirannico in famiglia, ma al contempo fragile e desideroso di compiacere la comunità letteraria dell’epoca. [continua] A proposito di film di Alessandra Bailetti 4. J. Edgar / La talpa / La chiave di Sara 5. L’industriale / Shame / The iron Lady 6. The help / Paradiso amaro / E ora dove andiamo? / Quasi amici
  • 6. Tutte le Rubriche M. Agostinelli ■ Energenze G. Corchia ■ Cultura&Società L. Agostini ■ Note critiche E. D’Alessio ■ Altrove e Dintorni P. L. Albini ■ Labirinti di lettura A. De Marco ■ Bioculture P.L. Albini ■ Recensioni di saggistica G. Grütter ■ Disegno e Immagine Autori Vari ■ EconomiaPoliticaSocietà M. Maggi ■ Tecnorischio&Ambiente Autori Vari ■ Frodi&Favole P. Manzelli ■ Scienza e Arte Autori Vari ■ Contributi L. Michelini ■ Civitas A. Bailetti ■ A proposito di film R. Nobili ■ Filosofia scientifica C. E. Bugatti ■ 900t’Arte P. Pallottino ■ Figure G. Camarda ■ Cronache di politica econ. P. Pignalosa ■ Spettri musicali A. Castronuovo ■ Meccanica della fantasia F. Rufo ■ Biopolitiche O. Cilona ■ Democrazia&Impresa F. Zucco ■ Bioetica: Donne & Scienza Segnalazioni Mali’s Tuareg Rebellion An interview with Andy Morgan I cinque anni di Neodemos.it Già cammina con le sue gambe, ma, a 5 anni, è ancora solo un bambino. Insetti intelligenti Anche le api sono capaci di riconoscere concetti astratti [da Le Scienze] Visitare la StreetArt nel mondo su streetlocator.com si possono vedere le foto dei lavori sparsi per il mondo, basta cliccare sulla mappa Errata Corridge per errore, la segnalazione nel n. 17/18 dell’articolo di Ghisi Grütter 2. Appunti sull'architettura romana degli anni venti e trenta non puntava sulla corretta pagina di riferimento “Erano giorni in cui non ci aspettavamo più sorprese, - raccontò Qfwfq – come sarebbero andate le cose ormai era chiaro. Chi c’era c’era, dovevamo vedercela tra noi: chi sarebbe arrivato più lontano, chi sarebbe rimasto lì dov’era, chi non ce l’avrebbe fatta a sopravvivere. La scelta era tra un numero di possibilità limitate. Invece, una mattina, sento un canto, da fuori, che non avevo mai sentito. O meglio (dato che il canto non si sapeva ancora cosa fosse): sento fare un verso che nessuno aveva fatto mai. M’affaccio. Vedo un animale sconosciuto che cantava su di un ramo. Aveva ali zampe coda unghie speroni penne piume aculei becco denti corna cresta bargigli e una stella in fronte. Era un uccello; voi l’avevate già capito ; io no; non se n’erano mai visti. Cantò: “Koaxpf… Koaxpf… Koaaaccch…”, sbatté le ali striate di colori cangianti, s’alzò a volo, tornò a posarsi più in là, riprese il canto.” Italo Calvino, Ti con zero, L’origine degli Uccelli