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E NCICLOPEDIA E I N A UD I [ 1 9 8 2 ]
GIUSTIZIA
Salvatore Veca — GIUSTIZIA p ag .4
Giuseppe Papagno — CONSUETUDINE pag.7
Franco C o r d e r o — D IRIT T O pag.22
José Gil — GIUSTIZIA pag.77
Giuseppe Papagno — I STITUZIONI pag.98
José Gil — RESPONSABILITÁ pag.117
Giustizia 126
I27 Giustizia
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concetto analogia e metafora lessico
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esistenza argomentazione lingua
significato
filologia bello/brutto
essere interpretazione lingua/parola simbolo letteratura creatività
fenomeno linguaggio maniera espressione
formaastratt%oncreto metrica poetica fantastico
dialettica idea semantica alfabeto retorica gUsto
identità/difierenza proposizione e giudizio senso/significato ascolto imitazione
mediazione traduzione gCSto immaginazione anthropos
opposizion%ontraddizione universali/particolari lettura progetta cultura/culture
qualità/quantità luogo comune etnocentrismi
atti linguistici
riproduzion%iproducibilità
totalità orale/scritto discorso sensibilità natura/cultura
dicibil%ndicibile
uno/molti aziahtà
decisione enunciaxione comunicazione parola finzione sp
Srtl
ritmo
distribuzione statistica presupposizione e allusione errore genen artigianato
dato scrittura
glOChl referente informazione narrazione/narratività artista acculturazioneCtlCS voce stile
induzione statistica attribuzione civiltà
tema/motivo
probabilità
Sloaofis/Slosofic oggetto futuroantico/moderno testorappresentazione statistica ragione produzione artistica
catastrofi calendario selvaggio(barbaro/civilizzato
teoria/pratica
razionale/irrsrionale
soggetto/oggetm ciclo decadenza
armonia colore
uguaglianza evento escatologia escrementi
melodia disegno/progetto
caos/cosmo fertilitàvalori penodlzzazione età mitiche
ritmica/metrica abbigliamento visione nascita educazione
curve e superfici infinito yerb/falso tempo/temporalità genesi scala canto generazioni
geometria e topologia macrocosmo/microcosmo volontà passato/presente sensi
suon%umore sessualità infanzia coltivazione
invariante mondo progresso/reazione corpo
alchimia tonale/atonale danza cultws materiale
vecchiaia morte
natura storia
astrologia atlante maschera
amore industria rurale
osservazione vita/morte
cabala collezione moda desiderio materiali
deduzione/prova reale
elementi documento/monumento erosornamento prodotti
equivalenza unità armi credenze clinicaesoterico/essoterico fossile isteria
differenziale dialetto scena
formalizzazione frontiera
memoria pulsione angoscia/colpa r' cu(à/nortnsbsésztotttà
funzioni enigma
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z87 Giustizia
Giustizia carnano un ordine che appartiene al campo della necessità: gli uomini non tro
Consuetudine, Diritto, Giustizia,
vano interessante l'idea o il progetto di trasgredire leggi di natura. Come si sa,
Istituzioni, Responsabilità la natura non tincitur nisi parendo. Ora, gli uomini in società si conformano nei
loro comportamenti a leggi (ciò non ha nulla a che vedere con gli ovvi vincoli per
l'azione). Queste ultime sono ritenute possedere una inviolabilità pari a quella
riconosciuta alle leggi di natura. È chiaro come la credenza nella legittimità tra
r. V i sono almeno due modi principali per affrontare il ricorrente proble dizionale (propria di una complessa famiglia di credenze in società premoderne)
ma della+giustizia+. Essi dipendono da due modi alternativi di concettualizzare è prevalentemente associata alla rappresentazione religiosa dell'ordine simbolico
la società. Storicamente, le due versioni si distribuiscono nel tempo in fasi alter della società. Va1ela pena, forse, di osservare in proposito di sfuggita quanto sia
ne configurando uno spazio permanente di tensione e conflitto o una sorta di ampio, vario e complesso l'universo dei discorsi sulla «giustificazione» della con
controversia interminabile, come spesso accade alle nostre rivali interpretazioni formità a regole nelle società umane : come se il potere avesse una ineliminabile
del mondo. Concettualmente, l'opposizione riguarda quello che si potrebbe de necessità di generare discorsi. A differenza che nelle società di interesse etologi
finire un approccio olistico e quello che si potrebbe corrispondentemente defini co, le società degli animali umani sembrano non poter fare a meno di una produ
re un approccio individualistico alla società. Una ulteriore definizione potrebbe zione di discorsi sul potere. L'ingrediente della giustificazione è strategico e le
contrapporre uno schema della società in termini di fatti sociali e leggi a uno in società umane impegnano risorse culturali e simboliche a questo scopo. Le piu
termini di azione sociale e regole. «semplici » società di interesse antropologico presentano infatti lo spettacolo ubi
Nel primo caso(approccio olistico in termini di fatti sociali e leggi ) la giusti quo della produzione di discorsi e di giustificazioni della conformità a regole. La
zia di una società è considerata, per dir cosi, assumendo la società come un tutto, giustificàzione ha a che vedere, in ultima istanza, con qualcosa che si può chia
indipendentemente dalla valutazione degli individui che la compongono. Nel mare l'esito del funzionamento complessivo di istituzioni per individui e gruppi,
secondo (approccio individualistico in termini di azione sociale e regole) la giu Se si interpretano le+istituzioni+ come insiemi o fasci di regole permanenti nel
stizia di una società è considerata in modo dipendente e coerente con la valuta tempo, è chiaro che il loro funzionamento, la loro presenza e il loro disegno ge
zione degli individui che la compongono. In realtà, varia l'oggetto stesso che vie nerano un insieme di effetti sui piani di vita e sulle aspettative degli individui.
ne definito giusto. Nel primo caso, infatti, la giustizia di una società riguarda Il problema della+giustizia+ di una società si riformula quindi piu precisa
l'appropriata distribuzione di funzioni, oneri e benefici tra gli individui dal pun mente come il problema della giustificazione (o meno) di un determinato disegno
to di vista dell'insieme; si sostiene anche che tale insieme o «somma» sia qual delle sue istituzioni fondamentali. Ora, l'interpretazione del disegno delle isti
cosa di piu e comunque di diverso dalla semplice aggregazione degli individui. tuzioni «giusto» perché conforme a leggi (di dio, della natura, dell'etnia, degli
Nel secondo caso la società è giusta in quanto risultino giustificabili per gli indi antenati, ecc.) corrisponde a un caso previsto dell'approccio alla società come un
vidui i principi che modellano le loro interazioni o l'insieme pubblico dei loro tutto. Conviene quindi considerare come stanno le cose, se si esamina il caso al
trattamenti reciproci. ternativo, proprio dell'approccio individualistico.
È facile vedere come l'approccio olistico tenda a concettualizzare la società Come giustificare u determinato disegno delle+istituzioni+, se esso non cor
come un organismo o un sistema, di cui è possibile definire o scoprire o descri risponde a un disegno di dio, né a una legge di natura, né si può presentare insi
vere positivamente le uniformità di comportamento come leggi (simili a leggi di gnito della «sacertà» del tempo della tradizione, cosi simile in ciò all'inerzia della
natura). Da parte sua, l'approccio individualistico pone l'accento sulla radicale consuetudine? Ci si trova qui di fronte a qualcosa come il passaggio dalla legitti
differenza tra leggi e regole, identificando nella conformità di individui a queste mità tradizionale a quella razionale, per impiegare i classici termini della sociolo
ultime la ragione — l'unica ammissibile — di uniformità. Si osservi che è in gioco gia del potere di Max Weber. Il ragionamento in proposito si può presentare
anche una differente nozione di ragione: nel caso delle leggi di natura, si è infatti cosi: gli uomini sono animali che adottano regole (che potrebbero non adottare)
interessati alla causalità ; nel caso delle regole, alla motivazione e all'intenzionali e vi si conformano, a certe condizioni. Mentre essi non possono violare le leggi
tà. Questa differenza risulta difficilmente sottovalutabile, anche se qui viene pre di natura, possono trasgredire le regole. L'uomo, come sapeva Rousseau, è un
sentata in modo molto marcato per amore di contrasto e non manca naturalmen animale che sbaglia. È difficile d'altra parte pensare degli anarchici prima di
te la possibilità di ridurre in modo epistemologicamente piu avvertito la distanza Thomas Hobbes. Non vi è alcuna ragione per conformarsi a regole se non il fatto
tra formulazioni relative a leggi e formulazioni relative a regole. che le si è pattuite (o che le si sarebbero potute pattuire), È chiaro che in questo
Una stretta identificazione delle regole con leggi è propria, ad esempio, di caso la giustizia (giustificazione) di un disegno delle istituzioni dipende dalle
gran parte delle credenze nella legittimità tradizionale di ordinamenti e di dise scelte (valutazioni) degli'individui. Sarebbe come minimo singolare una società
gni di istituzioni. Un semplice ragionamento può essere in proposito il seguente : che qualcuno proclamasse giùsta, senza che nessuno degli individui che vi abita
le leggi di natura hanno la caratteristica della inviolabilità. Esse, per dir cosi, in no la riconoscesse come tale. Non è necessario infatti conoscere la legge di gravità
Sistematica locale z88 z8rl Giustizia
per coner conformarsia essa ma è necessario conoscere laregola (anche sesitratta di to meno che minimi di questo secolo conoscono all'inverso una massiccia dilata
conoscenza tacita) per conformarsi a essa. zione dell'area di competenza giuridica. Si può impressionisticamente suggerire
Il problema della+giustizia+ di un disegno delle +istituzioni+ sociali si pre che la moltiplicazione dell'instabilità, associata alla proliferazione del conflitto,
senta in tal modo come il problema di una piu generale teoria della scelta razio abbia generato una serie crescente di «armistizi » o « trattati di pace», corrispon
nale (nel caso che qui interessa, si tratta delle scelte di individui). Ma perché ciò denti a «regolazioni » di ambiti e centri di riferimento inediti. Quanto meno l'a
abbia sensoo anche solo rilevanza, occorre presupporre non soltantoche abbia zione collettiva è vincolata da un nucleo di regole etiche, tanto maggiore è l'arena
no luogo scelte, ma anche ovviamente che vi sia qualcuno che sceglie. Com è no da affidare alla regolazione, in senso lato, dell'apparato giuridico. Ma quest'ulti
to si tratta qui di quella secolarizzazione del classico dilemma religioso legato ai mo finisce con il tradire, nella sua permanente rielaborazione, la sua funzione
temi ricorrenti della libertà e della necessità, della volontà, del servo o libero ar principale. esso sembra diventare, da elemento cardine della riduzione di incer
bitrio con cui si consolida, nella modernizzazione europea, la nozione di indivi tezza, uno degli ingredienti del suo aumento.
duo o agente o persona. La grande macchina del diritto moderno guadagna, tra Su questo effetto perverso della «complessità», come destino del progetto
l'altro, in tal modo la sua definizione di soggetto, di attore cui è imputabile una moderno, mettono l'accento le teorie dei sistemi. Esse implicano la decostruzione
+responsabilità+. di alcune delle nozioni chiave su cui si basa l'approccio individualistico in termi
ni di azione sociale e di regole, perché denunziano la dissoluzione dell'idea stessa
z. + D i ritto+, +consuetudine+ e morale si spartiscono il campo nella gene di una razionalità dell'attore (o del soggetto) a favore di una razionalità del siste
razione di regole per l'agire collettivo, per la condotta di individui in società. In ma. In certo senso si può dire che la sfida dell'olismo ricompare oggi, nella sua
diversi modi, questi apparati sociali di disciplinamento e irreggimentazione della tensione permanente con l'approccio alternativo, nel linguaggio e nelle assun
condotta sono inevitabilmente associati a imperativi di stabilità o di ordine. In zioni delle teorie dei sistemi. Queste ultime non costituiscono altro che una va
questo senso è possibile parlare di differenti apparati di controllo sociale. La loro7 riante di quel modo di concettualizzare la società che ha trovato nel secolo xtx
logica profonda è basata sulla virtualità o la minaccia dell'instabilita, sull annun
)'
la sua piu potente espressione nel naturalismo e nello strutturalismo di Marx e,
zio possibile del disordine. Nelle piu diverse civilizzazioni ed epoche, la variabile nel nostro secolo, in modi diversi ha alimentato la grande sintesi funzionalista.
macchina del diritto con il suo corredo di annunzi di sanzioni e penalità, la legge Marxismo, funzionalismo e teorie dei sistemi condividono almeno l'idea di
non scritta della morale, i sistemi taciti di interdizione modellano i confini del base che le azioni e le scelte degli individui sono modellate e determinate da qual
possibile e dell'impossibile, rispondendo a un imperativo di equilibrio. La ra cosa che è piu che individuale. +Diritto+ e +istituzioni+ sono comunque spiega
zionalità del diritto moderno consiste in una riduzione dell'incertezza sul corso bili nei termini del « tutto» che può via via coincidere con il modo di produzione,
di azioni possibile e nell'aumento corrispondente di prevedibilità e calcolabilità. con il sistema dei ruoli, con il sistema tout court. Né, da questo punto di vista, ha
Le indicazioni di Weber sulle caratteristiche del tipo legale-razionale di le molto senso che si pongano genuini problemi di giustizia. Questo vale, s'intende
gittimità fanno pensare alla grande costruzione del normativismo di Kelsen. se con il termine+giustizia+ si vuole indicare la giustificabilità del disegno delle
L'osservazione di processi di instabilità e di collasso di legittimità ha piuttosto istituzioni o di una situazione sociale o di una configurazione o stato della società
suggerito a Cari Schmitt di spostare l'attenzione sui casi «straordinari» (affini a per individui razionali (capaci di scegliere). Quest'ultima osservazione consente
quello proprio della legittimità carismatica weberiana) in cui viene meno la con di prendere in esame una tradizione differente e rivale. Essa consiste in una ria
formità a regole nella condotta e prende corpo l'esigenza della decisione : come bilitazione dello spazio morale pubblico in società modernizzate.
dire, per comprendere la natura del diritto, conviene vedere che succede quando
esso non funziona, piuttosto che quando funziona. È lo stesso Schmitt, infine, ad La penetrante analisi di Max Weber dei processi di modernizzazione
avere accostato al tipo normativista e a quello decisionista di pensiero giuridico, aveva, nei primi anni del nostro secolo, individuato il destino delle società post
il tipo istituzionalista che rimanda alla storia individualizzante dell'ordinamento tradizionali nei termini di una pluralità di etiche che rimpiazzavano il monismo
concreto. Nelle società complesse, l'indebolimento e la corrosione delle etiche del «bene comune». Weber ha parlato in proposito di un politeismo dei valori o
tradizionali o, per dirla con Dahrendorf, delle legature ha generato un alone di dei fini. Se l'estensione della razionalità allo scopo, all'opera nella struttura della
possibile anomia e una caduta di senso per le opzioni di individui; d'altra parte, burocrazia, nella macchina statuale e nella crescita della organizzazione di impre
il conflitto sociale e la sua proliferazione, le tensioni cui è sottoposto il nucleo di sa capitalistica, consente una valutazione dell'adeguatezza di mezzi rispetto a fi
regole base (il patto sociale) hanno enormemente esteso le arene di competenza ni, la razionalità al valore non consente discussione razionale dei fini. Come nel
del diritto. L'idea guida con cui si è costituito lo Stato di diritto moderno, quella modello della razionalità della teoria economica neoclassica, si calcolano i mezzi
di una riduzione dell'area delle norme e, come dire, di un progressivo aumento rispetto a fini dati, non si soppesano tra loro fini. Ciascuno sacrifica al suo dio e
dell'«anarchia» non ha avuto l'esito corrispondente alle aspettative e ai progetti il politesimo è proprio di un ambiente morale di conflitto e lotta alla fine irridu
che la sorreggevano e l'accompagnavano allo stato nascente. Gli Stati estesi e cer cibile tra fini o valori alternativi.
Sistematica locale 290 29 I Giustizia
Weber ha riconosciuto questo stato di cose nella moderna biforcazione fra postmoderne si levasse anche solo una voce, si generasse anche solo un discorso,
etica della +responsabilità+ ed etica della convinzione. Società contrassegnate alloraoccorrerebbe misurarsicon lesue ragioni.Ciò ha achevedere, in un senso
dal politeismo conoscono solo lo scontro fra concezioni del bene rivali. L'argo non banale, con la politica e con i dilemmi ricorrenti fra etica e politica. Ha scrit
mentazione razionale, la discussione «libera da dominio» o il semplice ragiona to Weber in un'epoca non remota della nostra storia, in cui si aveva di fronte non
mento pratico intorno a fini e valori sono mosse precluse. Contrariamente al « la fioritura dell'estate, bensi per prima cosa una notte polare di fredde tenebre
l'approccio olistico alla società in termini di fatti sociali e leggi, l'approccio we e stenti » che «solo chi è sicuro di non venir meno anche se il mondo, considerato
beriano riconosce ovviamente uno spazio per l'azione, la razionalità strategica, dal suo punto di vista, è troppo stupido o volgare per ciò che egli vuoi offrirgli, e
la scelta e le sue motivazioni e quindi riconosce una rilevanza dell'etica. Vi sono, di poter ancora dire di fronte a tutto ciò : "Non importa, continuiamo!", solo un
forti e drammatici, dilemmi etici nel moderno. Ma l'etica si presenta, nella forma uomo siffatto ha la "vocazione" per la politica». [S.v.].
della crisi della razionalità classica, come un campo di conflitto tra fini. Non vi è
altra uscita coerente se non quella del relativismo etico. Né ha senso, di nuovo,
che si pongano genuine questioni di giustizia per la società. Come dire: la f ine
dell'etica. Apel, K. O.
E possibile considerare un'altra tradizione che, su piani e con metodi diversi, t973 Transformatzon der Philosophie, Suhrkamp, Frankfurt am Main (trad. it. parziale Ro
senberg e Sellier, Torino t977).
riconosce anch' essa la rilevanza dello spazio morale pubblico per una società e Bobbio, N.
tuttavia ritiene sia possibile, in vari e distinti modi, argomentare razionalmente t977 Dalla struttura alla funzione. Nuovi studi di teoria del diritto, Comunità, Milano.
— quando non dimostrare — non solo intorno ai mezzi, ma anche intorno ai fini Habermas, J.
o valori. Questa tradizione è quella del ragionamento pratico come insieme di t976 Zu r Rekonstruktion des historischen 1VEaterialismus,Suhrkamp, Frankfurt am Main (trad,
giustificazioni di scelte che hanno per oggetto il disegno delle istituzioni fonda
it. Etas Libri, Milano t979),
mentali della società. Se, nelle sue varie forme, il ragionamento pratico è intessu Hare, R. M.
to di argomentazioni a favore di scelte e di giustificazioni delle stesse per la con
I963 Fr e edom and Reason,Clarendon Presa, Oxford (trad. it. Il Saggiatore, Milano t97t).
Harsanyi, J. C.
dotta, è possibile assumere questo programma e, per dir cosi, estenderlo al caso 1977 Rational Behavior and Bargaining Equdzbnutn in Games and Social Situations, Cam
di scelte pubbliche, che riguardano le regole per individui morali che si pensano bridge University Presa, New York.
in società. Hart, H. L. A.
Nelle dottrine utilitariste è questo il caso della valutazione impersonale o t96t The Concept of Lazo, Clarendon Presa, Oxford (trad. it. Einaudi, Torino r963).
imparziale di una situazione sociale; nelle dottrine che in vari modi si rifanno Kelsen, H.
alla teoria morale di Kant, ci si riferisce piuttosto alla condizione di universaliz
t96o Re ine Rechtslehre,Deuticke, Wien t96os (trad. it. Einaudi, Torino 1975 ).
zabilità dei nostri giudizi morali; nelle dottrine contrattualiste della giustizia
Perelman, Ch.
1963 Th eIdea of justice and the Problem of Argument, Routledge and Kegan Paul, London.
sociale, infine, si pone l'accento su un principio di equità per la scelta dei prin Popper, K. R.
cipi che modellano il disegno delle istituzioni, i termini base del contratto sociale. t966 ' The Open Society and its Enemies. The Pligh Tide of Prophecy: Hegel, Marx and the
Può darsi, come è stato osservato, che impersonalità, imparzialità, universa Aftermath, Routledge and Kegan Paul, London r966 (trad. it. Armando, Roma t97«).
lizzabilità ed equità — riferite alle condizioni di scelta razionale — non costituisca Rawls, J.
no altro che versioni sofisticate della venerabile Regola d'oro. Esse soddisfano t97t A Theory ofgustice, The Belknap Presa of Harvard University Presa, Cambridge Mass.
(trad. it. Feltrinelli, Milano t98a).
infatti intuitivamente quei requisiti di reciprocità e simmetria tra le parti che da Ross, A.
sempre sono in vari modi associati ai giudizi intuitivi di giustizia delle istituzioni, t953 Om Ret og Retfardighed. Fn indfázelse i den analytiske retsfilosofi, Nyt Nordisk Forlag
delle regole, dei principi, delle clausole del patto sociale. Si tratta, in altri termi Busk, Kebenhavn (trad. it. Einaudi, Torino t963 ).
ni, di una sorta di nucleo normativo (come potrebberoriconoscere siaHabermas Schmttt, C.
sia Rawls) profondamente incorporato in alcuni termini chiave del «progetto r93« U b er dié drei Arten des Rechtszcissenschaftlichen Denkens,Hanseatische Verlagsanstalt,
moderno». Può darsi, inoltre, come alcuni sostengono, che questo nucleo nor
Hamburg (trad. it. in Le categorie del e politico a, Saggi di teoria politica, Il Mu l ino,
Bologna 1972, pp. 247-75).
mativo del progetto moderno non sia altro che una pallida replica o un residuo Sen, A. K.
dell'ultimo «discorso» possibile o della grande narrazione di un'epoca passata e r97o Co llective Choice and Soczal Weifare,Holden-Day, San Francisco.
chiusa, alle nostre spalle. Si dovrebbe in tal caso riconoscere che il nucleo gene Weber, M.
ratore dell'idea di uguaglianza dei moderni si sia inceppato nel suo dinamismo o I9I9 Pol it ik als Beruf, 14'issenschaft als Beruf, Duncker und Humblot, Berlin (trad. it. Ei
naudi, Torino I973 ).
esaurito e che forse ora il potere non abbia piu bisogno di «discorso».
Si può in ogni caso (o si deve, forse) replicare che se nel silenzio delle età
Consuetudine
r. I termini del problema.
Sia nel senso comune, sia in un ambito piu propriamente giuridico, la con
suetudine viene quasi sempre considerata in opposizione alla legge scritta e alla
norma positiva. Ma, anche se oggi il discorso sulla consuetudine tende a rica
dere soprattutto sul terreno giuridico, occorre non perdere di vista che il termi
ne ha coperto uno spettro di significati assai piu ampio. Nella sua massima
estensione esso identifica, infatti, tutte quelle società i cui membri conformano
tutti i loro comportamenti, di natura mora1%eligiosa/etica/giuridica, a un com
plesso di tradizioni per lo piu non scritte, divenute nel tempo regole e modi di
azione e conoscenza. Ed è appena il caso di accennare al numero e alla vastità
di tali società: buona parte del mondo extraeuropeo si fondava in epoca pre
coloniale sulle consuetudini, le quali ancor oggi non sono scomparse e vi hanno
grande spazio.
Non occorre tuttavia pensare che l'opposizione consuetudine / norma positi
va rappresenti una sorta di dicotomia Occidente / resto del mondo (con l'esclu
sione dei paesi socialisti), un binomio che fino a non molto tempo fa si leggeva
anche civiltà / mondo primitivo. Il campo della consuetudine pare, al contrario,
tutt' altro che ristretto o confinato a certe aree o popoli ; esso è presente, invece,
in tutte le società di cui v'è conoscenza. Ma, come fenomeno regolatore della
vita associata, la consuetudine ha una durata, per cui, mentre alcune società
sembrano ancor oggi scandire i loro ritmi globali all'insegna delle consuetudini,
altre hanno abbandonato quasi del tutto tale fondamento per sostituirvene uno
diverso. Una tale divisione però non identifica aree o civiltà; basti pensare alla
presenza della common lazv in tutto il mondo anglosassone per rendersene conto.
Se tale trasformazione appare comunque assai piu evidente nell'area giuri
dica, essa è nondimeno un fatto verificantesi piu o meno in tutti gli altri campi
in cui si sono venute suddividendo e specificando la conoscenza e l'azione de
gli uomini nella società. Dal momento in cui, infatti, tutte le forme di cono
scenza intessute nei miti e nelle leggende e tutte le forme di azione connesse
con la magia si sono staccate, mediante una serie di processi, dalle forme ori
ginarie per acquisire una propria autonomia strutturandosi in teorie scientifiche,
la consuetudine ha perso la sua validità nei confronti dell'organizzazione teorica
che si è costruita sui singoli aspetti dell'uomo. Questo meccanismo ha presen
tato tempi diversi, a seconda dei vari settori di attività e di conoscenza ; tuttavia
si può affermare che in linea generale i cambiamenti piu consistenti siá6o av
venuti, per quanto riguarda l'area occidentale (dall'America alla Russia euro
pea), in quell'arco di tempo che corre dalla prima metà del Settecento fino al
l'ultimo quarto del secolo successivo, approssimativamente. Durante questo pe
riodo quasi tutte le forme di conoscenza e di comportamento hanno fondato la
loro autonomia, creando degli statuti sulle loro attività e facendo nascere una
Consuetudine 8g6 8SV Consuetudine
o piu teorie scientifiche con linguaggi appropriati. In tal modo buona parte del hanno efficacia solo in quanto sono da essi richiamati» (art. 8), ma soprattutto
mondo delle consuetudini ha finito con l'essere relegato nel passato. affermando che «le leggi non sono abrogate che da leggi posteriori» (art. xg).
Cosi impostato, il discorso sulla consuetudine mostra tutta la sua ampiezza, Gli usi (o consuetudini ) restano quindi del tutto subordinati alla legge; la loro
tale da divenire onnicomprensiva perché investe, direttamente o meno, tutti i efFicacia, inoltre, dipende, sia in occasione di un richiamo espresso, sia dove non
fondamenti generali e specifici sui quali una società organizza il suo funziona esiste regolamentazione, dal fatto che essi vengano raccolti ufficialmente da certi
mento. Ma la massima apertura d'obiettivo non implica il rischio di sfumare il enti. Solo in questo caso, infatti, si presumono giuridicamente esistenti e vali
discorso specifico, confondendo i vari soggetti nella visione d'assieme? In realtà, di (art. ~l). Il manifesto richiamo agli usi, con le modalità suddette, si riscon
l'avere sin dall'inizio aBargato il raggio mira a stabilire, in via d'ipotesi, quale tra in ben cinque articoli del nostro codice che riguardano comunque materie
sia la portata effettiva della consuetudine, l'ambito del discorso al cui interno marginali, per lo piu attinenti al mondo agricolo e alle modalità di esecuzione
solamente si rivela poi possibile inquadrare e impostare piu correttamente il di certe prestazioni. A soggetti analoghi si riferiscono gli usi provinciali raccolti
problema della consuetudine nel campo giuridico. Il dibattito sulla consuetudi dalle Camere di commercio, industria e agricoltura. Viene rinviato agli usi lo
ne è stato infatti avvertito con particolare sensibilità nell'area delle norme, ed è cali, ad esempio, il problema di determinare se sia o no lecito poter procedere
risaltato in primo piano in tutti quei momenti in cui si è tentato di comporre ad un ulteriore taglio d'erba medica dopo l'ultimo sfalcio autunnale, di quel
una raccolta piu o meno sistematica di norme in un testo (codice). In tali fran foraggiocioè che forma una specie di«cotica» che protegge campo e pianticelle
genti sorgeva il problema sul valore da attribuire alle consuetudini, sia nella con dai rigori invernali. Questa materia ed altre consimili sono considerate varia
cezione del diritto, sia nella considerazione da tenere verso le singole consuetu mente da zona a zona, in connessione con la diversità delle coltivazioni e delle
dini, sia, infine, sulla collocazione che queste dovevano ricevere, eventualmente, condizioni tecniche e climatiche in cui avvengono, fatti che influenzano il per
all'interno dell'ordinamento giuridico. fezionamento dei rapporti economico-giuridici. Esse sono evidentemente trop
Giustiniano, ad esempio, aggirò in parte l'interrogativo teorico quando, la po capillari e specifiche ai luoghi per essere oggetto di attività normativa; per
sciando impregiudicate le opposte tendenze di Gaio e Pomponio sui consilia comodità si statuisce di rinviare pertanto agli usi locali, quando sono debita
prudentium (fonti per l'uno dello ius scriptum e per l'altro del non scriptum), di mente registrati [Balossini rgpg]. Risulta perciò chiaro che tali aspetti sono del
spose affinché fossero recepite nel Code@ solo quelle consuetudini considerate tutto marginali per la organizzazione della vita associata e che consuetudini e
vigenti e non desuete. La natura e la validità della consuetudine si trovarono usi di questo genere non rappresentano fatti di rilievo; costituiscono al piu
comunque, da quel momento in avanti, sulla via dei giuristi per una questione residui di peso infinitesimale che non intaccano il sistema generale delle regole
di fatto che di volta in volta doveva essere affrontata e risolta in campo teorico della società.
e pratico. Il problema fu quanto mai presente in tutto il periodo medievale,
tanto all'interno del diritto pubblico e privato quanto all'interno del diritto ca
nonico. L'età moderna ereditò pertanto la questione, che divenne di grande ri z. Gl i approcci giuridici alleconsuetudini.
lievo dalla seconda metà del Settecento, quando la redazione di codici moderni
— e di quello riapoleonico del i8og-8op, divenuto poi quasi un tipo — impose di In via di fatto il problema pare dunque risolto, almeno per quei sistemi giu
definire in maniera globale il posto della consuetudine nel nuovo ordinamento ridici conteinporanei che si rifanno al modello francese o a quello tedesco del
giuridico. La soluzione che allora venne data consistette in una drastica dimi i897: le consuetudini sono relegate in settori assai limitati e con una funzione
nuzione dell'importanza della consuetudine nei confronti della norma positiva, del tutto marginale e sussidiaria alla legge. Nell'ambito del dibattito teorico sul
che, alcontrario, doveva essere concepita,stesa, emanata da organi apposita la natura della consuetudine, le posizioni sono però ancora contrastanti e nes
mente previsti. Alla formulazione di tale principio si sono via via adeguati suna ipotesi sembra aver soddisfatto gli interrogativi posti. Norberto Bobbio ha
tutti quei codici successivi che hanno posto a loro fondamento il diritto romano colto assai bene il nocciolo della questione affermando che «l'elemento che de
e che hanno scelto come base la struttura del codice francese, Fanno quindi termina il passaggio dalla consuetudine non giuridica alla consuetudine giuri
eccezione gli ordinamenti dei paesi anglosassoni (Inghilterra, Stati Uniti, Au dica, dipende dalla nozione di diritto di volta in volta prescelta, e che pertanto
stralia, Nuova Zelanda e Canada) i quali si rifanno invece esplicitamente alla nella teoria relativa alla giuridicità delle norme consuetudinarie si ritrova la
common lan (diritto consuetudinario), che ha informato e che informa tuttora varietà delle teorie intorno alla nozione di diritto» [xg6t, p. pz']. Su questo
il loro sistema giuridico. campo si sono scontrate le teorie della scuola romano-canonista, storica, psi
Il Codice italiano del iil4z, ancor oggi in vigore, ha seguito abbastanza fe cologica, della teoria della consuetudine nel riconoscimento del giudice, di quel
delmente la linea tracciata da quello napoleonico e, anche se indica gli «usi» la sociologica, ecc. Nessuna delle loro coiiclusioni appare del tutto soddisfa
tra le fonti del diritto (art. i ), limita subito dopo la portata di tale affermazione, cente,anche se,d'accordo con Bobbio, «sipotrebbe rispondere dicendo che
specificando che «nelle materie regolate dalle leggi e dai regolamentigli usi nessuna è esclusiva» [ibid., p. yg5].
Consuetudine 859 Consuetudine
Ed è probabile che l'incapacità delle varie teorie di fornire una risposta piu naie che venivano ad essere sostituiti dalle obbligazioni individuali e dal con
compiuta ed esauriente stia proprio nel fatto che analizzare la consuetudine solo tratto. Un concetto analogo a quello della scuola storica, di cui Maine era un
nell'area dei comportamenti giuridici, usando strumenti di questa o quella teoria ferventeassertore inAmerica, era espresso dalla sociologia tedesca che fece capo
ma pur sempre facenti parte dell'attuale mentalità giuridica, possa rivelarsi alla a Tonnies [t887] quando qualificava questo passaggio come una transizione dal
fine un esercizio inconcludente. Con ciò si torna a quanto si accennava all'inizio : la «comunità» alla «società».
senza la percezione della totalità della dimensione in cui si muove il problema Le ricerche linguistiche di Benveniste hanno messo in luce recentemente
della consuetudine, ogni tentativo di risolvere il quesito rimanendo all'interno come in tutte le lingue indoeuropee non sia esistita un'idea del diritto compa
del solo discorso giuridico può significare — come osservò una volta Bismarck rabile a quella attuale. «Si hanno ragioni di considerare che ius, in generale, è
fare il secondo passo senza aver ancora compiuto il primo, che rimane pur sempre proprio unaformula e non un concetto astratto ; iura è la raccolta delle sentenze
quello piu generale del contesto storico, come suggerisce lo stesso Bobbio. di diritto», e che «ius designa proprio una formula, in questo caso la formula
Tuttavia, ancor prima di trovare nelle strutture delle società storiche una che enuncia la condotta che colui che giura deve tenere, la regola a cui deve
possibile spiegazione, occorre rispondere in qualche modo a un interrogativo di uniformarsi ». Se ne conclude, dunque, che «è un concetto che non è solo mora
fondo che la questione pone: consuetudine e norma positiva costituiscono due le, ma prima ancora religioso quello che dà alla parola [ius] il suo valore: la
sistemi giuridici differenti o, al contrario, il sistema delle leggi scritte rappresen nozione indoeuropea di conformità a una regola, di condizioni da soddisfare
ta nei confronti del diritto consuetudinario un fatto superiore nella scala evolu perché l'oggetto (cosa o persona) sia accettato, perché compia il suo ufficio e
tiva di concepire il diritto? La propensione a condividere quest'ultima posizione abbia tutta la sua efficacia... Cosi le origini religiose e orali del diritto sono chia
ha avuto maggiorfortuna. Il che porterebbe a concepire la regolamentazione ramente indicate nei suoi termini fondamentali». In tal modo il codice piu an
delle azioni umane in maniera progressiva: da una forma tradizionale i rapporti tico di Roma — la Legge delle XII tavole —era composto «in origine da sentenze
verrebbero gradualmente enucleati dal loro intreccio concreto per divenire via che formulavano lo stato di ius e che pronunciavano ;ita ius esto» [Benveniste
via regole astratte e autonome, cui deve poi far riferimento tutta la società nel I969, trad. it. pp. 369 e 373].
suo insieme. Molti elementi, insomma, porterebbero a far apparire la consuetudine come
Se questa fosse la prospettiva, il passaggio da un insieme disordinato (non una sorta di «preistoria» del diritto moderno, nel quale una serie di caratteri
sistematico) c cangiante di consuetudini alla redazione delle leggi diverrebbe stiche già comprese in nuce nelle forme consuetudinarie vengono progressiva
il percorso seguito dall'uomo dalla società primitiva all'epoca moderna, dal sel mente enucleate, razionalizzate e fissate una volta per tutte nelle norme positive
vaggio e dal barbaro all'uomo d' oggi. Non a caso il termine 'primitivo' ha ac astratte. Cosi l'aspetto di ritualità, che accompagna la consuetudine e che si
compagnato assai spesso gli studi che si sono occupati delle società del mon evidenzia con atteggiamenti, gesti, formule verbali, segni, ecc., sembra trovare
do antico, dell'epoca feudale al tempo delle invasioni barbariche e del mondo successivamente una determinazione piu precisa nel concetto di formula dello
extraeuropeo o extraoccidentale, dove modi di vivere e di organizzare la vita ius romano per divenire poi forma nel diritto moderno, con uno sganciamento
associata sono stati definiti con maggior frequenza costumi piuttosto che regole progressivo del singolo atto dalle sue radici magico-religiose fino a diventare
giuridiche. Un tale spirito si riscontra, in quest'u!tima area, sin dai primi con norma positiva, legge scritta del tutto autonoma non solo dalle derivazioni mi
tatti e rimarrà quasi una costante nei secoli successivi. Già Ca' da Mosto, uno tiche ma anche dai comportamenti concreti. Allo stesso modo laiuris prudentia
dei primi a descrivere i popoli dell'Africa, si espresse infatti in termini di «co 'giurisprudenza' — la serie di consilia emessi dai giureconsulti romani come
stumi» nelle sue Navigarioni di Messer divise da Ca' da 1VIosto(r5o7), parlando preambolo alle decisioni sui singoli casi concreti — cessa di essere raccolta di
delle genti che incontrò in Guinea. Anche Voltaire si valse del termine 'co detti, di formule e di ricette da conoscere, una sorta di casistica cui si rifanno
stume' nel titolo del suo monumentale Essai sur l'histoire générale et sur les sia le autorità sia le parti per determinare la giustezza di ogni fattispecie, per
mrr.urs et l'esprit des nations(r756). La parola ebbe grande fortuna tra gli esplo assurgere a dottrina, primo passo per superare la concezione del diritto come
ratori del secolo scorso, mentre gli antropologi preferirono ben presto sosti «un corpo di formule, e l'esercizio del diritto come una tecnica» [ibid., p. 38z]
tuirla con 'cultura', che pareva meno legata alla pura e semplice descrizione e per arrivare afare del diritto una scienza di norme generalizzate e astratte
esterna dei comportamenti e quindi piu pregnante [cfr. Kroeber e Kluckhohn che regolano tutti gli ipotetici comportamenti e azioni degli uomini nella so
'95z] cietà e a cui il giudice deve strettamente attenersi. Da ultimo, il sistema sanzio
In un'ottica evoluzionista si muoveva Henry Sumner Maine quando soste natorio e di coercizione posto in essere per tutti quei casi in cui viene riscon '
neva: «Noi possiamo affermare che il mutamento delle società in continuo pro trata una deviazione o una infrazione passerebbe attraverso analoghe forme di
gresso èstato fino ad ora nel senso di un passaggio dallo status alcontratto» razionalizzazione. Dall'ostracismo ateniese al bando medievale, all'interruzione
[Maine z86x, p. z65]. Tale progresso veniva poi individuato nel graduale dis di tutti i rapporti con colui che viene accusato di sorcery per omicidio, come
solvimento dei vincoli di natura familiare e parentelare o di dipendenza perso avviene presso certe popolazioni africane [Douglas x963, pp. r33-35], — atti la
Consuetudine 86o 86x Consuetudine
cui nota comune sembra essere quella della riprovazione sociale che si realizza che in un unico corpo, compatto ma soprattutto coerente in tutte le sue parti.
con sanzioni espresse dal gruppo o dalle sue autorità politico-religiose, — con Qualcosa di assai diverso, pertanto, dai codici medievali o postmedievali sul
l'apparizione del sistema delle leggi scritte si giunge alla creazione di corpi ap tipo, ad esempio, delle raccolte di consuetudini francesi (Coutumes généralesdu
positi che amministrano tutto il complesso di quel che viene definito oggi giu Royaume), filtrate dalle esperienze del Parlamento di Parigi, e redatte verso la
stizia. Anzitutto questa si separa dal potere politico-amministrativo e legisla metà del Quattrocento e nel rg8o [cfr. Craveri rg6g] o delle portoghesi Ordena
tivo e diviene quindi un potere autonomo a sé stante, secondo il principio della foes Afonsinas (r448 circa), Manuelinas (rgzr), e Filipinas(x6og), nelle quali,
separazione dei poteri elaborato teoricamente da Montesquieu nella sua opera a dispetto dei lodevoli sforzi effettuati, era concettualmente impossibileconfe
De l'esprit deslois (rp48). Inoltre essa viene dotata di organizzazioni che si oc rire un ordine sistematico e una organica coerenza a vecchie norme consuetu
cupano dell'investigazione (polizia), dell'attività giudicante vera e propria (ma dinarie generali e locali, a quanto rimaneva valido del fuero vij eo di Castiglia,
gistratura) e dell'esecuzione della sentenza con l'applicazione di multe, sanzio agli statuti sui privilegi della nobiltà, ai foralesdiconcelhos e villas,a cartas e
ni e pene detentive. Il giudizio sulle azioni viene insomma sottratto alle corti alvarás reali, a norme del diritto canonico che venivano recepite, a regole di
tradizionali, che erano assai spesso e contemporaneamente organi politici-am derivazione romanistica e ad ordinanze e statuti di varia natura e provenienza.
ministrativi-religiosi, per venire affidato a professionisti dotati di una prepara In tali raccolte, come in altre europee coeve, che pur vengono chiamate codici,
zione specifica e istituzionalmente indipendenti dagli altri poteri. In sintesi si contraddizioni vistose e incoerenza d'assieme costituiscono le note dominanti.
può affermare che dall'equità si passa all'applicazione della norma giuridica E ciò non deve stupire: la mancanza di una logica interna derivava dalla plura
astratta al fatto concreto, dalla giurisprudenza fondata sulla comparazione per lità delle fonti di produzione giuridica e dalla frequente diversità di scopi e di
analogia al codice come sistema generale di norme astratte dedotte con una fini che guidava ciascuna di esse. Nei codici moderni, a cominciare da quello
formale logica giuridica da uno o piu norme fondamentali. prussiano del xygr ma soprattutto a partire da quello francese del t8o4, le ca
In tale prospettiva consuetudine e legge scritta /norma positiva appaiono ratteristiche distintive sono, al contrario, la concezione unitaria e il metodo si
veramente come due grandezze, la prima delle quali (consuetudine) scema con stematico di raccolta e selezione delle norme nei confronti di una o piu norme
il progredire dei tempi e della società, mentre l'altra va progressivamente assu fondamentali e della visione complessiva che da esse scaturisce del sistema giu
mendo una dimensione ed una estensione maggiori. E in questo suo procedere ridico. Ogni codice risulta pertanto un insieme assiomatizzato, un meccanismo
la norma positiva non solo acquista uno spazio sempre piu dilatato, ma giunge tendenzialmente completo; qualsiasi modificazione fatta senza particolari av
anche a una sua completa autonomia, costruisce uno statuto di fondazione di vertenze, con un'approssimata visione della totalità e delle conseguenze che
sé come meccanismo generale che organizza le relazioni umane; perviene, in un'innovazione può comportare lungo tutta o parte della sua articolazione, ri
somma, a costituirsi come teoria scientifica con una sua filosofia che si esprime schia di provocare scompensi e incongruenze, tali da incrinare quella compat
nel formulare i principi primi e tutte le articolazioni successive. Il diritto diven tezzainterna e quella coerenza generale su cui esso sibasa.
ta pertanto la teoria di organizzare una comunità umana; visione che ha accom L'attività legislativa, la produzione di nuove norme, assurge a tecnica raffi
pagnato le varie teorie giuridiche, da quella giusnaturalista di Grozio a quella nata; essa deve ricreare di volta in volta il sistema delle compatibilità verso le
formalista di Kelsen, che non a caso infatti ha intitolato la sua opera piu famosa norme fondamentali e quelle particolari. Il legislatore cui facesse difetto la chia
Generai Theory of Law and State (rg45). rezza necessaria in tale situazione potrebbe provocare la paralisi del sistema
Ne consegue che a una situazione di compatibilità concrete vigenti nel si giuridico o di una sua parte per le contraddizioni che si vengono accumulando
stema consuetudinario (ogni fattispecie tende ad essereregolata facendo ricorso al suo interno. In questa eventualità, il giudice chiamato ad emettere una sen
al principio del precedente e, in mancanza di quest'ultimo, a quello dell'analo tenza viene a trovarsi di fronte ad un corpus di norme inceppato nella sua logica,
gia), i sistemi giuridici contemporanei di derivazione romanistica hanno oppo e il suo giudizio tende piu a riflettere una valutazione sulle compatibilità tra il
sto il concetto di coerenza interna di tutte le norme che formano un ordinamen corpus originario e le innovazioni successivamente apportatevi che la rigida e
to. Il diritto positivo risulta quindi un corpus di leggi che si devono presentare formale applicazione della norma alla fattispecie.
formalmente e sostanzialmente compatibili e coerenti tra loro e che discendono In quest'ottica lo studio delle consuetudini ha quindi significato di frequente
da principi generali elaborati dal diritto stesso. I codici e le raccolte di leggi fon analizzare le radici prime di questo continuum che è l'avvicinamento della so
date su questo assunto teorico diventano dei meccanismi normativi assai com cietà alla maturità giuridica. Queste tappe possono essere cosi rapidamente rias
plessi e delicati, che vanno quindi rimaneggiati con estrema cura. E il termine sunte. Un primo stadio, quello della società primitiva, nel quale le uniche isti
'codice' (assieme a quello di 'società a codice' o 'precodice') viene qui usato non tuzioni sono costituite dalla rappresaglia, dalla guerra privata e dalla faida. Il
nel suo significato generico di semplice raccolta di leggi, norme, ordinanze o di bisogno della pace sociale conduce a un altro stadio nel quale, per la sicurezza
sposizioni giuridiche di varia natura, ma nel senso di una raccolta in cui sia ma collettiva, vengono elaborate regole precise che trovano un'applicazione rigida
nifesto e chiaro il disegno di elaborare sistematicamentetutte le norme giuridi e formale che porta alla certezza del diritto (è l'epoca romana fino alla fine della
Consuetudine 86z 863 Consuetudine
repubblica). Vi succede poi una fase in cui si introducono il concetto di equità stupisce, né va sottolineato ; quel che importa è piuttosto che nessuna può essere
e principi etico-morali: è l'impero romano fino a Diocleziano e, saltando la fase del tutto accantonata, ad eccezione forse di quella psicologica dell'opinio iuris
di regresso del diritto romano dovuta alle invasioni barbariche e alle sue conse che si limita a considerare giuridica la norma che viene ritenuta tale, risolvendo
guenze, il periodo in cui la rinascita del diritto del xii secolo comincia a dare i la questione in una tautologia. E alle suddette difficoltà si potrebbero anche ag
suoi frutti con l'elaborazione nell'Europa continentale della teoria dei diritti giungere le incertezze che scaturiscono dal tentativo di differenziare le norme
naturali. L'elaborazione astratta di questi principi con la conseguente separa religiose e morali da quelle giuridiche nel campo della consuetudine.
zione del diritto dalla morale ad opera di Kant e dei suoi discepoli ha portato
alla fase attuale della maturità giuridica, pur nella diversità delle teorie (meta
fisica, storica, utilitarista, sociologica, positivista, formalista). 3. La consuetudine nelle società tradizionali.
Una marcia sicuramente non lineare — basti pensare alla pausa e al regresso
durato piu di un millennio tra la caduta dell'impero romano e il secolo xvtii —, Gli ostacoli che si riscontrano nel caratterizzare la giuridicità delle consue
ma pur sempre una marcia, un'accumulazione progressiva, anche se interrotta tudini vengono poi parzialmente confermati anche da coloro che hanno analiz
da fratture. Questo sviluppo del diritto e questa sua «evoluzione» seguono pa zato a fondo le società «primitive». Tuttavia è bene precisare subito che sarebbe
rallelamente il suo disancorarsi da principi non elaborati al suo interno (reli superficiale accostare risultati solo apparentemente analoghi senza tener conto
gione, etica, morale) fino all'affermazione di una teoria scientifica del diritto dei processi e degli obiettivi messi in atto dai protagonisti. Molti antropologi,
realizzata in completa autonomia che coincide, per l'appunto, con il distacco infatti, si sono avvicinati a questo problema con il fine di porre in evidenza che
dalla morale ad opera di Kant tramite il suo concetto di giustizia legale come la vita di tali società era tutt' altro che selvaggia e abbandonata agli istinti, ma
uguale possibilità offerta a tutti di realizzarsi con il minimo di costrizioni dal che in esse v'era un «ordine», un insieme di regole assai presenti nell'azione
l'esterno. Nelle teorie che condividono tale processo di «liberazione» del diritto quotidiana individuale e sociale. La conclusione cui arrivava, ad esempio, Ma
dalle pastoie in cui era avvolto, la consuetudine non può essere considerata se linowski [I926], per il quale «i comandamenti della legge e del costume sono
non un freno, una permanenza del primitivo o una sua ripresa durante i periodi sempre organicamente connessi e non isolati» (trad. it. p. rgz), portava a ne
di crisi. Per il metodo scientifico con cui si è strutturata ogni teoria del diritto gare un'autonomia della sfera giuridica nei Trobriandesi a vantaggio di una
si presentano perciò non poche difficoltà nella ricostruzione del sistema dei concezione che privilegiava piuttosto la totalità sociale. Ma, affermare che «il.
comportamenti in una società senza leggi scritte. Privato di una documentazione diritto non è contenuto in uno speciale sistema di decreti che prevedano e defi
esplicita e fissata chiaramente con formule e caratteri che si richiamano tra loro, niscano eventuali forme di inadempienza e forniscano appropriate barriere e
lo studioso incontra notevoli disagi tra regole che non contengono norme gene rimedi» [ibid., p. 94] significava anche indicare una via diversa nell'approccio
rali né tantomeno astratte, ma che sono una serie di decisioni su casi concreti, e all'analisi del sistema giuridico delle società tradizionali in genere, dove «ordine
che non applicano principi ma piu spesso sanzionano dei rapporti che si richia e diritto sorgono dagli stessi processi che essi governano» [ibid., p. r5o]. Una
mano l'un con l'altro. La deduzione dei principi normativi soffre pertanto di posizione, quindi, alquanto diversa da quella di coloro che si mostrano assai piu
quest'assenza di proposizioni chiare e dei cambiamenti, degli scarti che si ve preoccupati del problema definitorio e tendono pertanto a «staccare» il campo
rificano tra decisioni di casi analoghi nel tempo. Le regole formali che se ne del diritto (cioè le consuetudini giuridicamente stabilite ) dalle altre regole del
possono trarre finiscono con l'appartenere, usando gli strumenti classici, piu costume. Per Hoebel, ad esempio, nelle società primitive «una norma sociale
alla rilevazione statistica, che non è certo in grado di mettere in luce la logica diventa giuridica se la sua inosservanza o la sua infrazione viene contrastata
di un discorso formalmente giuridico, le cui radici affondano, al contrario, in regolarmente — di fatto o solo sotto forma di minaccia — con l'applicazione della
universi di tipo magico-religioso presso quasi tutti i popoli precodice. La mute forza fisica di coercizione da parte di un individuo, o un gruppo, che possiede il
volezza, singolare e complessiva, e la mancanza di una certezza del diritto por privilegio socialmente riconosciuto di agire in tal modo» [ i967, trad. it. p. gp].
terebbero dunque a respingere l'idea delle consuetudini come sistemagiuridico E infatti «la vera, fondamentale condizione sine qua non per l'esistenza del di
di una società. ritto in qualunque società — primitiva o civilizzata — è in realtà l'uso legittimo
Tali problemi vengono poi accresciuti dalla difficoltà che lo storico del della coercizione fisica da parte di un agente socialmente autorizzato» [ibid.,
diritto incontra nel distinguere le regole consuetudinarie giuridiche da quel p. y3].Affermazione che siaccorda con quella diThurnwald: «È la forza rico
le che non lo sono all'interno di quel vasto fenomeno che prende il nome di nosciuta che solleva un costume al livello di diritto» [r93i-34, V, p. 4].
costume. A questo fine si sono elencati taluni requisiti oggettivi e soggettivi Anche una parte di coloro che si sono occupati del diritto nelle società pri
(la ripetizione nel tempo, l'uniformità, la costanza, l'autorità che sanziona la mitive da un punto di vista antropologico giunge quindi ad affermare che sola
norma, l'opinioiuris et necessitatis del soggetto, la materia), che hanno dato vita mente se si verificano certe condizioni — produzione della norma da un'autorità
a interpretazioni varie e discordanti. E che vi sia difformità di valutazioni non riconosciuta, esistenza di un sistema di coercizione, regolarità dell'applicazione
Consuetudine 864 86g Consuetudine
delle sanzioni da un agente socialmente autorizzato, ecc. — i comportamenti e quindi anche le loro regole fondamentali, viene ritrasmesso ai giovani in parti
consuetudinari dànno luogo a un vero e proprio sistema giuridico. Insomma, colari e solenni circostanze e a gradi (Black Bagre, White Bagre), come avviene
anche per questa via si cerca di riscontrare nelle società primitive (precodice) piu o meno per tutti i miti. Vi è dunque anche un modo di apprendimento ba
caratteristiche, per quanto piu rudimentali e rozze, proprie del diritto contem sato sulla iterazione di un «modello» concreto (un insieme di segni sotto forma
poraneo, con un'operazione di archeologia giuridica che tende alla scoperta di di avvenimenti), divulgato, in maniera piu o meno fedele e con le innovazioni
un minimo comune denominatore sulla base dei risultati della scienza giuridica che la stessa storia di ogni società vi apporta, con forme solenni e con una sua
di oggi. Nel metodo usato e nei fini che si propone (l'individuazione di una sfera regolarità da persone particolarmente designate e autorevoli. In una parola, sia
giuridica autonoma), essa appare assai simile ad altre ricerche, come a quelle per quanto attiene alla forma sia per quel che riguarda i contenuti, la consue
condotte da Lévy-Bruhl sui processi di conoscenza dei popoli primitivi, dove tudine si manifesta come un metodo della conoscenza delle strutture della so
venivano poste a confronto le funzioni mentali dell'uomo europeo, quali la lo cietà e del loro funzionamento; con ciò essa diviene una delle forme attraverso
gica, la capacità di esprimere concetti e il principio di non-contraddizione qua le quali la struttura stessa può riprodursi storicamente.
lificati come forme «superiori» della conoscenza, con la mentalità prelogica o Il che, del resto, è poi molto meno lontano dalla nostra storia di quanto forse
«piu mistica che logica» dei primitivi [Lévy-Bruhl rgro; rgzz]. comunemente si possa credere. Fino alla diffusione della stampa i sistemi di
Ma il fatto che il mondo dei primitivi sia ancorato al concreto e che l'appren apprendimento facevano leva principalmente sul solo insegnamento orale che
dimento non avvenga tramite la definizione di categorie e concetti ma invece si concretizzava assai spesso nella ripetizione, da parte del maestro come del
con un metodo didattico fondato sulla trasmissione, per lo piu orale, di segni, l'allievo, di una serie di formule da memorizzare. La tradizione ha rappresentato
non qualifica come prescientifica la mentalità primitiva, per cui «è cosi difficile, pertanto un momento fondamentale nella trasmissione della cultura e ha con
e quasi sempre incerta, l'intelligenza delle istituzioni» [Lévy-Bruhl xgzz, trad. ferito, a chi la possedeva, un'autorevolezza del tutto speciale, come testimonia
it. p. 44r]. È merito di Lévi-Strauss aver ribaltato questa teoria e scoperto nel no il dixit e l'ex cathedra riferito ai dottori delle università europee e l'atmosfera
pensiero selvaggio una forma scientifica, la «scienza del concreto». «L'intera di prestigio che avvolge un «anziano» presso molte popolazioni extraeuropee
scienza si è eretta sulla distinzione tra contingente e necessario, che è poi la per esserequesti,a causa dell'età,ricco diesperienza culturale vissuta. Inoltre,
distinzione tra evento e struttura... Ora, la caratteristica del pensiero mitico, se il sistema critico del sapere può essere fatto risalire alla riflessione individuale
come del bricolagesul piano pratico, è di elaborare insiemi strutturati... ma sul testo con la nascita del senso filologico dovuta a Lorenzo Valla e al suo me
utilizzando residui e frammenti di eventi..., mentre la scienza... "cammina" todo usato per dimostrare la falsità della donazione costantiniana, la trasmis
in quanto si instaura, crea, sotto forma di eventi, i suoi strumenti e i suoi risul sione del sapere per via di strutture inizia solo con l'elaborazione delle teorie
tati, grazie alle strutture che fabbrica senza posa e che sono le sue ipotesi e le scientifiche in insiemi assiomatizzati, cioè a partire dalla seconda metà del Set
sue teorie. Ma non equivochiamo: non si tratta di due stadi o di due fasi del tecento. Nel campo delle costruzioni civili e militari, ad esempio, l'approccio
l'evoluzione del sapere, poiché i due modi di procedere sono ugualmente validi » empirico e consuetudinario è stato dominante fino ai tempi non lontani della
[Lévi-Strauss xg6z, trad. it. p. 34]. Il «carattere della totalità» inerisce pertanto fondazione della vera ingegneria, mentre tale non era certamente quella rina
ad entrambe le forme di pensiero, con la differenza che il mito (<si serve di una scimentale [cfr. Gille rg64].
struttura per produrre un oggetto assoluto che abbia l'aspetto di un insieme di Rimane infine ancor oggi un'ampia area che si può considerare come un
eventi (poiché ogni mito narra una storia)» [ibid., p. 38]. residuo vivente, sebbene in via di drastica diminuzione per l'Europa, di questa
E alla categoria della totalità il pensiero scientifico è pervenuto solo in tempi forma del sapere e del vivere della società. Si tratta di quell'ampia messe di fa
molto recenti, dal momento in cui Laplace si pose l'interrogativo se fosse possi vole, racconti popolari, detti vari, storie, miti che hanno a lungo costituito il
bile conoscere in modo vero e non solo probabile «una parte dell'universo se tramite privilegiato in campo popolare attraverso cui cultura, tecniche e regole
non si conosce tale universo nella sua totalità» [Geymonat rgpy, p. zt]. Il mo di comportamento sono state tramandate, apprese, fissate nella memoria e, da
do rovesciato con cui viene conosciuta questa totalità si riflette direttamente ultimo, ritrasmesse.
sui sistemi d'informazione; alla trasmissione di strutture e di teorie il mondo La consuetudine abbraccia dunque sfere piu vaste del solo diritto, essa appa
primitivo oppone un metodo che si basa prevalentemente sulla ripetizione orale re anzi lo specchio generale di certe società; se il senso della consuetudine si
di insiemi di segni, i miti e tutte le altre narrazioni di eventi che fanno par trova oggi per lo piu ristretto al solo ambito giuridico, ciò è dovuto in buona
te di quella cultura. Ne è un esempio assai completo il «mito del Fagiolo» dei parte al fatto che il nostro modo di vivere e di regolare la vita associata in tutti
LoDagea del Ghana che contiene in versi tutta la loro storia, negli aspetti mitici i suoi aspetti ne ha ridotto l'esistenza, e con essa il valore del termine, a certi
come negli aspetti materiali, quelli cioè indispensabili per la continuazione esi fatti residui nell'area dei comportamenti giuridici. Tuttavia è bene non perdere
stenziale della società (metodi e tempi di coltivazioni, qualità dei terreni, scelta di vista la sua ampiezza originaria, al fine di non cadere facilmente e inavverti
delle colture, ecc.) [Goody rgpz]. Il mito, che esprime l'universo dei LoDagea tamente nella tentazione di stabilire quella linea di continuità cui si è accennato.
Consuetudine 866 867 Consuetudine
La continuità appare come una sorta di fiusso che procede per via di accumula naria zande ha dovuto mantenere, pur con la contaminazione europea (belga),
zione in senso ascendente e per depauperazione in linea discendente. Essa porta una forma piu aderente almodo di pensare e di agire per conservare validità
a chiedersi solo quale sia la dimensione e la quantità con cui in un'epoca prece agli occhi degli Zande. E quelP«homme», cosi estraneo alla mentalità dei legi
dente si presenta il fenomeno attuale, la cui esistenza viene quindi postulata slatori moderni e ai nostri codici, resta in parte a testimoniare una concezione
sin dall'inizio della ricerca. La tendenza a delimitare l'autonomia della sfera diversa e del tutto «personalizzata» delle regole giuridiche.
giuridica della consuetudine può essere viziata da quest'assunto e dall'aver pro Ma cosa s'intende con tale espressione? Non esiste infatti un rapporto giuri
ceduto all'analisi della parte ancor prima di essersi impadroniti del carattere dico tra una persona e una cosa ma sempre un rapporto, in definitiva, tra per
totale che le consuetudini rifiettono in certe società. Analogamente è avvenuto, sone. Il diritto di proprietà, ad esempio, non si estrinseca tanto nello ius utendi
ad esempio, nell'ambito dell'economia, dove la ricerca di un settore autonomo et abutendi romanistico quanto soprattutto nel fatto che tale ius costituisce una
di tale attività ha indotto a retrodatare molti concetti propri della scienza eco relazione che può essere fatta valere nei confronti dei terzi. Tuttavia basta os
nomica contemporanea e a «scoprire» quindi forme economiche moderne nel servare la struttura di un codice e la sua ripartizione interna e l'insieme delle
tempo antico [cfr. Heichelheim rq58]. regole fondamentali di una società a base consuetudinaria per rendersi conto
La prospettiva generale può risultare diversa se invece di affermare che il che esistono profonde differenze nella logica dei testi. Nei postulati della società
diritto «sotto forma di consuetudine, nasce storicamente dal costume, secondo dei Trobriandesi non vi è nulla di analogo alla parte dedicata alla proprietà,
un processo di razionalizzazione» — secondo l'ipotesi dell'antiformalista Kan come nel libro III del Codice italiano del rqgz. Nel primo caso i riferimenti ai
torowicz [rgg8, trad. it. p. r z3], che parla poi conseguentemente del «pensiero beni non sono mai isolati, ma sempre accompagnati invece dai titolari personali :
giuridico pre-scientifico... per capire lo sviluppo della scienza giuridica» [ibid.] —, «Postulato VII, Corollario z: Ogni individuo eredita proprietà e rango dal fra
si parte dall'ipotesi opposta che una società che si regola sulla consuetudine pone tello della madre... Postulato IX: La priorità nel diritto alla terra e nel rango è
a fondamento della propria vita associata un sistema del tutto diverso, e quindi determinata dall'ordine di emersione dalle cavità della terra degli antenati del
non omologo neppure in una visione a lungo periodo, da quelle società che crea subclan... Postulato XI: La magia è necessaria per avere successo nella mag
no il loro ordinamento giuridico con i codici. Si tratta cioè di problematizzare gior parte delle attività» [Hoebel xg67, trad. it. pp. 273-74]. Ciò che riassume
in un ambito piu vasto la teoria della «scienza del concreto» di Lévi-Strauss e questi tre postulati sta nel senso della «qualità» che viene attribuita ad ogni re
di chiedersi se ad una peculiare scientificità nel campo del conoscere possa cor lazione e tale qualità si identifica negli attributi di capacità peculiari (la magia),
rispondere una analoga diversa forma di impostare il p roblemadelle norme del posto occupato nel lignaggio (status di erede) e del rango tra i lignaggi
giuridiche consuetudinarie. (l'ordine nelle pretese alla terra), che sono poi tutte pertinenti alla collocazione
Entrambi i sistemi pongono delle regole di comportamento e di organizza che ciascuno occupa nello schema delle relazioni interpersonali.
zione — e pertanto in tale accezione generale possono definirsi in una prima ap I beni non sono qui concepiti per se stessi né vengono considerati in maniera
prossimazione giuridici —, che presentano il carattere della solennità e ritualità, autonoma rispetto a chi li possiede, ma, al contrario, vengono connessi sistema
della regolarità della sanzione. Tuttavia i fondamenti su cui si basano hanno ticamente alla persona cui ineriscono come pertinenza, al luogo che essa occupa
caratteristiche talmente opposte da fame globalmente due sistemi diversi. La nel lignaggio e, infine, al rango di ciascun lignaggio nella totalità. Tuttavia la
differenza può essere resa. manifesta partendo proprio dalla norma e ponendo a struttura generale, la parentela, non è data come tale, non viene formulata come
confronto, ad esempio, un articolo dei nostri codici e una norma di diritto con norma astratta, ma risulta piuttosto come «carattere totale» dal risultato com
suetudinario africano, già inquinato peraltro dalla trascrizione fattane dai colo plessivo di una serie di eventi che di volta in volta la ricreano concretamente.
nizzatoriche tendevano ad europeizzare lasocietà indigena. Là dove laconsue L'averne individuato lo schema e tentato di esplicitarlo con regole generali da
tudine africana è stata cosi formulata: «Se l'uomo non ha finito di pagare il parte degli antropologi, raramente ha infatti conferito agli indigeni implicati
prezzo quando la donna va a vivere con lui, l'uomo completerà il prezzo com' era una migliore conoscenza di se stessi, del sistema generale astratto alla base dei
stato convenuto» [Verlinden tq69, art. r z, p. gz], la norma corrispondente del Co comportamenti e della loro organizzazione sociale, poiché tale struttura era co
dice italiano del rg4z — ma corrispondente solo a titolo d' esempioeperunasitua nosciuta quotidianamente dai rapporti reali con cui si riproponevano in ogni
zione opposta — si esprime in questi termini : « Il promittente può domandare la circostanza le «distanze» di ognuno rispetto agli altri. Con ogni probabilità,
restituzione dei doni fatti a causa della promessa di matrimonio, se questo non è quindi, la logica del discorso parentelare non si trova tanto nella sua raziona
stato contratto» (art. 8o). Il «promittente» (o il «chiunque» del codice penale, il lizzazione operata dagli uomini primitivi, quanto nella ricomposizione continua
«chi», il «proprietario», il «creditore», il «debitore», ecc.) e P«homme» rappre della serie di relazioni tra persone, e tra persone e beni tramite la consuetudine.
sentano veramente due universi che si avvertono con immediatezza nella dizione È ben vero che gli aborigeni australiani sanno memorizzare con estrema facilità
dei due articoli. Mentre nell'ultimo i rapporti e i soggetti si concepiscono in una tutti i legami di parentela che li uniscono con tutti i gruppi circostanti e per di piu
forma del tutto astratta ed ipotetica, il manuale di giurisprudenza consuetudi con capacità di estensione in profondità e collateralità per noi oggi impossibile.
Consuetudine 868 86g Consuetudine
Ciò comunque non dipende dalla conoscenza della struttura in quanto tale, ma rie di rapporti appartiene per coincidere essi con il sistema della vita concreta. Le
dei percorsi che, partendo dall'Ego, ognuno deve compiere per individuare le norme consuetudinariesuccessorie rappresentano dunque il modo attraverso
sue coordinate. È come se uno non conoscesse la struttura e la formula di una il quale le relazioni parentelari sostituiscono i vivi ai morti ripristinando in con
molecola ma ne sapesse ripercorrere le varie valenze 6no a completare tutti i creto la rete dei legami reciproci.
legami tra gli elementi. Ma con ciò non si vuoi dire che tali società siano prive di un sistema di
In tal modo la «logica» dei comportamenti giuridici delle società precodice scambio di beni; non solo esso si verifica localmente ma spesso avviene anche
si situa nella parentela a cui si aggiungono, a completamento, il matrimonio e su lunghe distanze [Polanyi e altri rtl57]. Quel che si vuole sottolineare è che il
la successione. E i legami nei quali l'individuo si trova avvinto hanno una tri meccanismo parentelare-magico-religioso risulta essere quello assorbente e che
plice dimensione: si estendono infatti al passato, dato che gli antenati costitui i beni stessi portano con sé la qualità personale delle parti implicate, nella forma
scono le radici ultime da cui si dipartono le serie di relazioni ; al presente, tramite descritta da Marcel Mauss [rqz8-z4] nello scambio dei doni dove lo hau segue
la parentela tra i lignaggi e in virtu del matrimonio ; al futuro, per le aspettative in senso inverso la trasmissione di un bene. Il fatto è che questo sistema si
che i nascituri o i nati conferiscono ai viventi. In quest'ottica la successione non fonda sulle relazioni e sui rapporti tra le persone e che i beni rappresentano
si configura come quel titolo sui beni che non trova una collocazione separata; delle «pertinenze» personali. In tal modo sia la circolazione dei beni, sia i me
a ben vedere quel che si eredita non è tanto una massa di beni (l'asse patrimo todi produttivi messi in atto tendono a sovrapporsi nell'area economica ai le
niale dei nostri codici ), quanto invece uno status. L'erede si mette «al posto di» gami parentelari che concretamente uniscono i membri dei gruppi sociali. I
nel luogo delle sue relazioni' totali, «uccide» il defunto per ricomporre con l'e comportamenti con cui si evidenziano in maniera ripetuta, le forme con cui essi
vento la struttura. Del resto la ricchezza principale in queste società è costituita appaiono, costituiscono appunto le consuetudini, che non presentano quindi
soprattutto dagli uomini e dalle donne, a tal punto che istituti come il sorora un'autonomia in se stesse ma rimandano invece ogni volta alla relazione sotto
to e il levitato sono tutt' altro che rari e stanno a significare che questa sorta di stante.
surroga del coniuge defunto può rappresentare un'aspirazione, se non una prete Alla 6ne ogni consuetudine che si realizza si pone al tempo stesso come
sa, delle famiglie di ripristinare il sistema di relazioni preesistente; e in tale strumento e come fine : nel primo caso perché è il modo con cui concretizza quel
eventualità matrimonio e successione confluiscono in un tutt'unico. particolare segmento all'interno della vasta rete di relazioni personali, nel se
Le relazioni parentelari attraverso cui si struttura questo tipo di società condo in quanto è attraverso la consuetudine, la iterazione dei comportamenti,
stanno alla base delle consuetudini che vi si formano e che consentono la con che si riproducono e perpetuano le relazioni stesse, in forma uguale o modificata.
tinua riproduzione del tessuto generale. Queste ultime possono storicamente Le norme consuetudinarie seguono pertanto la vita fisica delle persone che sono
differire da luogo a luogo e da tempo a tempo, ma tali diversità rappresentano implicate direttamente nella loro formulazione, interpretazione ed esecuzione,
i modi contingenti di realizzare dal concreto la logica della struttura. Il matri ne costituiscono il vestito aderente. Esse si palesano quindi plasticamente, si
monio potràessere esogamico o, piu raramente, endogamico, coincidere con il adattano alle circostanze mutevoli dei rapporti tra le persone quando questi
passaggio di beni dalla famiglia dello sposo a quella della sposa o viceversa. La mutano in maniera percettibile o impercettibile ; ma questi cambiamenti avven
residenza della nuova famiglia sarà fissata secondo criteri diversi (matriloca gono quando si producono fatti e avvenimenti che intaccano in qualche parte
le, patrilocale, uxorilocale, virolocale) ; la parentela può estendersi o contrarsi la «totalità» delle relazioni e non certamente in conseguenza di «storie» indi
in senso verticale od orizzontale (la manipolazione delle parentele è un gioco in viduali. Singole consuetudini possono quindi sorgere e altre essere abbandonate,
molte società primitive, ma anche nella società «occidentale» durante tutto il ma il sistema sopravvive in quanto tale solo se permane la condizione di base:
periodo feudale). In nessuna occasione comunque è stata mai smentita la sua va regolare in prima istanza i rapporti personali e la qualità delle persone. Cosi
lidità di cardine della distribuzione di ruoli e attribuzioni nelle società basate sui l'appezzamento di terra coltivato da una famiglia che viveva (o vive tuttora)
rapporti personali [cfr. Radcliffe-Brown e Forde ripago]. Nella stessa successione nell'ambito del diritto consuetudinario africano o dell'ayllu sudamericano non è
si presentano delle diversità (successione del 6glio maschio primogenito, di tutti configurabile come una proprietà nel senso odierno del termine, né come una
i 6gli maschi, di tutti i 6gli comprese le femmine, successione allo zio materno, proprietà del lignaggio, della tribu, dell'etnia, ecc. Nel nostro linguaggio la
dei figli con la concorrenza del coniuge, ecc.) ; tuttavia rimane ovunque domi relazione uomini-terra potrebbe forse essere meglio identificata come un diritto
nante il fatto che si succede alla persona defunta secondo le relazioni parentelari d'uso, si che la pretesa che può scaturire negli eredi va formulata come un'aspi
in atto, acquisendone perciò lo status e, di conseguenza, i beni eventuali. Diffi razione, per consuetudine legittima, a succedere in tale diritto d'uso.
cilmente si verifica pertanto la successione secondo la volontà del defunto (suc
cessionetestamentaria) ; il singolo non ha le fattezze di un individuo dotato di
ampia autonomia, ma è invece dotato di uno status che risulta da una somma
di relazioni che coinvolgono uno o piu linguaggi, ai quali in definitiva questa se
Consuetudine 87o 87i Consuetudine
golare anzitutto i loro rapporti interni nella nuova dimensione politica e solo
La consuetudine nell'età feudale. successivamente a uniformare il resto. Il problema della distribuzione delle cari
che e delle terre connesse comporta comunque già un'innovazione di rilievo.
Non sarà a questo punto scorretto stabilire una certa analogia con il Capi
Grandi e medie unità territoriali vengono affidate ai membri della «famiglia
tolare di Kiersy dell'877 di Carlo il Calvo o con l'analogo, ma piu esteso, Edictum
estesa» in conformità della qualità delle relazioni e delle «distanze» che si vanno
de beneficiis regni Italic di Corrado II il Salico del io87 con cui gli eredi di coloro
creando nella conquista tra i capi e i singoli individui della sua stirpe per le piu
che erano stati investiti di feuda dignitatis o di feuda regalia trovavano riconosci
varie ragioni (legami di sangue, matrimoni, «affiliazioni» e «adozioni» per at
mento sotto certe "condizioni alla loro pretesa di succedere in quella sorta di
ti di valore, per servizi resi, ecc.). Ma la capacità di ricomporre localmente la rete
«diritto d'uso» che era il feudo del de cuius. L'espressione è certamente impro
di relazioni consuetudinarie viene anche a dipendere dalla possibilità, per chiun
pria, ma può servire a fare da ponte tra la situazione quale si presenta nelle so
que sia investito di un feudo, di fungere da punto iniziale da cui si diparte un'al
cietà primitive e il mondo della feudalità europea.
tra e nuova serie di relazioni interpersonali. Ogni feudo tende quindi a diventare
Sotto l'urto delle invasioni barbariche nell'epoca del tardo impero romano,
un sistema a sé stante (Capitolare di Kiersy e Edictum de beneficiis regni Italici )
la vita si contrasse in spazi piu delimitati, la villa, e con essa anche le relazioni
e ciò incrina il sistema generale che va trasformandosi, nel suo strato superiore,
economiche subirono delle modificazioni. Nella villa romana scambio e produ
in un insieme di uguali senza legami reciproci o con legami assai attenuati. Ne
zione tendevano a svolgersi sulla linea dei vincoli personali che si instauravano
è una testimonianza la formazione delle curie feudali, nelle quali ciascuno viene
in maniera sempre piu estesa. La caduta dell'impero accelero il processo di
giudicato solo dai suoi pari. In tal modo la catena delle relazioni tende a sgranarsi
trasformazione perché alla crisi interna si sovrappose la concezione che gli in
nell'ambito piu elevato (re, feudatari ) e s'interrompe al di là di quanto rimane
vasori longobardi avevano della società. Il rapporto personale divenne quindi
di questa relazione, in quanto il sovrano non ha rapporti diretti con il sistema
preminente sui rapporti tra le cose. Ne è una testimonianza l'Edictum Lango
inaugurato da ogni singolo feudatario. In termini piu propriamente giuridici
bardorum,nelquale leantiquae legesaltro non sono che «laricerca e la stesura
la situazione è la seguente : «Non si deve dimenticare che potere politico feudale
scritta delle consuetudini» germaniche [Pepe iq6g, p. ry7]. E in effetti nei 888
significa potere esercitato non in nome e per conto altrui, ma in nome e per
capitoli attribuiti a Rotari, la stragrande maggioranza è dedicata alla regola
conto proprio; non piu cioè in qualità di pubblico ufficiale del re, ma in qualità
mentazione di tutti i rapporti interpersonali, mentre scarsissima attenzione ri
di signore autonomo, sia pure entro il riconoscimento della sovranità regia»
cevono i diritti sulle cose, quasi che queste, come nelle società primitive, siano
[Colorni ig59, p. z6]. E pertanto sia il re nei confronti dei sudditi del feudo sia
appunto pertinenze delle persone. Ciò si armonizzava, del resto, con il mundium
questi verso il re sono impediti dall'avere relazioni da un «diaframma» che li
su cui si fondava la famiglia germanica: «Il mundium("mundium id est domi
separa nettamente[Calasso aggio, p. 8z].
nium", o meglio, secondo la glossa cavense : "id est pertinentia"), o tuitio era la M " d 'Ma v è di piu. Per quanto la terra in quest'ambito sia una pertinenza nei
protezione che la famiglia e, per essa, il capo accordava ai minorenni e alle don
legami re-feudatari e, su ogni singolo feudo, feudatario-vassalli, essa si presenta
ne, che non erano mai sui iuris» [ibid., p. x 5z].
in altra dimensione in maniera alquanto diversa. Sulle terre oggetto dei bene
Ne scaturisce la concezione di un diritto «legato alla vita del gruppo, nel
ci preesistono o si formano ex novo relazioni uomo-terra di altra natura (pro
cui seno si è affermato liberamente per la cooperazione spontanea dei soggetti»
prietà allodiale, affitto in varie forme, lavoro in vario modo, ecc.). Nei confronti
[Calasso ig5y, pp. rzg-zy], sulla base della serie dei rapporti consuetudinari
di costoro, i vincoli di relazioni di dipendenza personale vengono ad instaurarsi
che vengono via via trascritti negli editti e nelle sentenze. Anche nella società
non direttamente, ma bensi in maniera mediata, per il fatto che questi ultimi
feudale il sistema delle relazioni in cui la persona è immersa ha valore e vigore
sono in qualche modo coniugati alla terra che delimita il feudo.
indipendentemente dalle circostanze e dai luoghi in cui viene a trovarsi. «Il
In due punti quindi il sistema delle relazioni personali subisce un'innova
fenomeno della legge personale ne resterà quindi enormemente amplificato co
zione di rilievo. In alto, dove al vincolo di dipendenza personale si va sosti
me mai per l'innanzi era stato, e la legge perciò sembrerà smarrire davvero ogni
tuendo la forma "ea del rapporto tra «parti » composte ciascuna da piu persone che
vincolo territoriale e apparir quasi inerente alla persona e seguirla dovunque»
si trovano nel medesimo status (grandi feudatari tedeschi e italiani e Impero,
[ibid., p, rx6].
re e baroni nel regno di Napoli, re e baroni in Inghilterra (3Iagna Charta) e
Tuttavia le consuetudini germaniche (longobarde e franche) fondate sulla
anche Comuni e Impero in Italia). La definizione di tali rapporti concreti, non
parentela, e quindi la concezione personale del diritto, si estendono nella società
piu tra persone ma tra «parti», costituisce la fonte piu importante delle norme
medievale in maniera difforme, a seconda dei vari strati in cui essa si va struttu
consuetudinarie feudali che vengono elaborate nel caso concreto (i già citati
rando. Al pari del clan Mbomu nello stato degli Zande del Sudan [Evans-Prit Capitolare ed Edictum o la pace di Costanza del ii88 tra Comuni e Impero) e,
chard rq65, trad. it. pp. ror-8y], i popoli germanici si impongono in buona parte
successivamente,facendo ricorso all'analogia con ilprecedente (Libri feudorum).
dell'Europa come conquistatori. Le loro consuetudini originarie tendono a re
Ma la crisi si manifesta piu eversiva, almeno in prospettiva, in basso, là
Consuetudine 87z 873 Consuetudine
dove il bene terra con tutto ciò che essa produce non si trova come accessorio
La logica sottesa al modo con cui vengono regolati i rapporti tra entità mi
alla relazione personale (persona- persona (terra)), ma tende ad invertire l'or surabili con precisi parametri si presenta del tutto diversa da quella «scienza
dine e a porrelepersone come accessorie alla terra (persona- terra (persona)). del concreto» che regge la consuetudine. Le nuove norme vanno infatti ade
In questo punto la consuetudine, fondata sulle relazioni parentelari nella sua
guate ai sistemi di misurazione in maniera quantitativa e astratta e debbono
origine ed evolutasi verso la forma piu generale delle relazioni personali usando
contemplare tutte le possibili combinazioni in cui vengono a trovarsi i beni tra
uno schema analogo, subisce un principio di disgregazione e di invalidità. Tale
loro. Ma la distruzione della qualità dei beni a vantaggio della quantità porta
fatto può essere seguito nelle trasformazioni del sistema delle successioni, dove, con sé anche l'eliminazione progressiva delle qualità per cui le persone si diffe
piu che altrove forse in questo periodo, si manifesta il rapporto uomo-beni.
renziano. Come in certi catasti (quello tavolare austriaco, ad esempio), sono i
Con il vtr secolo avviene la scomparsa del testamentum e della heredis institutio
beni che individuano le persone e conferiscono loro una nuova dimensione che
in tutta l'Europa facente parte delPex impero romano, in seguito alle invasioni
tende ad uguagliare gli individui e a concepire tra essi rapporti astratti analo
barbariche. Ad esso si sostituisce ovunque la successione legittima, nella quale,
ghi a quelli tra i beni stessi. Un tale sistema si struttura in maniera dal tutto
in netto contrasto con la volontà assoluta del testatore romano, prevale la ra
opposta a quello consuetudinario : qui i beni seguono le persone, là invece sono
gione della famiglia, che impone la redistribuzione preordinata dei beni secon
le persone a seguire i beni. I rapporti tra le persone si avviano a scaturire come
do la consuetudine germanica. «I barbari ignoravano il testamento... Poiché
conseguenza diretta delle relazioni che si instaurano tra i beni (produzione
tutti i membri del gruppo capaci di diritto sono comproprietari del patrimonio acquisto-vendita) mentre nell'altro sistema erano i beni a seguire le relazioni
familiare, la volontà del padre non può disporne: ne dispone invece Dio (Deus
personali (parentela-rango-status).
solusherectesfacere potest) vale a dire l'ordine naturale della parentela» [Calasso Tuttavia il mondo consuetudinario feudale possiede vitalità e capacità di
x954, p. rz9]. Solo una certa quota dei beni viene lasciata da Liutprando
(cap. resistenza, dato che vi è sottesa una visione della totalità vissuta e riproposta
vI) al libero arbitrio del de cuius, che ne dispone assai spesso per fare una do
continuamente nella vita concreta. Il suo modo di intendere la relazione uomo
natio pro anima a vantaggio per lo piu della Chiesa, al fine, sembra, di evitare beni riesce quindi a penetrare anche dove si verificano delle spinte che condu
la formalità delle donazioni tra vivi [Vismara r94x, I, p. z4 ]. La riapparizione cono nella direzione opposta. Il senso parentelare e la solidarietà di gruppo sono,
del. testamento verso la fine del xn secolo sta ad indicare che la relazione tra
ad esempio, l'elemento caratteristico della compagnia fraterna veneziana e del
l'uomo e i suoi beni tende in parte a sottrarsi alle relazioni parentelari e ad
l'albergo genovese. Nel primo caso i fratelli mantengono indiviso il patrimonio
acquistare una sua prima autonomia, per quanto essa rimanga ancora a lungo
del padre che rimane affidato per l'amministrazione al maggiore di essi. Solo
fortemente influenzata dal clima generale. E se è vero che la successione legitti
il minore contrae matrimonio per mantenere intatto il patrimonio e ritrasmet
ma è la piu usata anche nella forma testamentaria, ben diversa da quella roma
terlo ad una nuova generazione [Molmenti r9o5, I, p. xzo ]. A Genova, dove
na dato che essa «è una semplice disposizione patrimoniale che non può co
peraltro rimase il senso della patria potestà visibile in certe disposizioni testa
munque comprendere mai la totalità del patrimonio» [Calasso 1954, p. 256], mentarie [Belgrano r875, pp. 409-26], «ogni famiglia, ovvero piu casati riuniti
il ritorno del testamento come atto unilaterale e revocabile delinea una tenden
in albergo (imitazione di consorzi assai piu antichi marchionali e viscontili, e
ziale riappropriazione diretta dei beni senza la intermediazione della relazione
di che si ha memoria a partire dal secolo xtv ), possedeva una stanza pubblica,
personale-parentelare.
detta loggia, dove adunavansi di giorno e di notte, vuoi per conversare e vuoi
In generale poi, nel mondo delle consuetudini feudali, il salto si verifica
per trattar negozi» [ibid., p. 46]. All'interno di tale gruppo collettivo venivano
quando un bene comincia ad essere considerato dagli individui non piu per la
contratti i matrimoni, «non semplici alleanze ma legami di sangue atti a rin
qualità che lo lega al possessore, ma, al contrario, per le sue qualità intrinseche,
forzare i vincoli contrattuali che legavano genovesi di diversi gruppi di lignag
che possono essere valutate con altri beni sulla base di computi quantitativi
gio nel piu comprensivo albergo» [Hughes r976, p. 945]. Il consiglio del li
quali il prezzo, la reperibilità, la rarità, la capacità produttiva, il costo di pro
gnaggio (albergo) esercitava quindi una sovrintendenza generale sia sui pro
duzione, ecc. Il concretarsi di tale nuova mentalità quantitativa porta a spezza
blemi matrimoniali sia sulle successioni, a tal punto che i mariti provenienti
re il legame personale tra individuo e bene in due parti: da un lato il bene come
dall'esterno dovettero competere con l'albergo per affermare la loro autorità
valore in sé e dall'altro colui che casualmente entra in relazione con quel bene.
familiare. E in conclusione «il piu rimarchevole aspetto della pratica testamen
Gli oggetti non si configurano piu, tendenzialmente, come pertinenze delle per
taria in tutti i gruppi sociali di Genova non era tanto la sua varietà, quanto la
sone, ma acquistano una vita autonoma che si fonda sulla possibilità di deter
sua coerente aderenza al modello generale dell'eredità consuetudinaria» [ibid.].
minare astrattamente, cioè indipendentemente dal possessore, il loro valore.
Anche negli statuti delle civitatescomunali medievali avvenne un processo
S 1 d t momen t o i beni possono essere confrontati reciprocamente e
analogo. Contro le illusioni di Bartolo che cercava di trovare una unità tra i
oo a queso
globalmente in maniera sistematica senza passare attraverso la dimensione e edelle vari corpi giurisdizionali del suo tempo nella applicazione generale del diritto
qualità personali.
romano come diritto comune, avvenne invece che «tradottesi molte delle pa
Consuetudine 875 Consuetudine
role feudali con parole tolte alla terminologia romanistica, il senso romanistico
fino allo scoppio del r78q, che determinò l'estinzione totale del mondo consue
di queste fu in parte sopraffatto dal senso feudale di quelle» [Ercole rqgz, p. 8r ]. tudinario in Francia e in buona parte del continente per le conseguenze di quel
Il nuovo mondo mercantile cittadino, piu che tendere a rovesciare il sistema
l'avvenimento sullastoria europea. La norma fondamentale posta a base del
esistente, cercava invece di introdurre elementi romanistici nel mondo consue nuovo ordinamento rinviava pur sempre alla persona, ma a un livello di massima
tudinario feudale creando proprie consuetudini (Constitutum usu di Pisa del r r 6o astrattezza: la natura dell'uomo dotata di diritti imprescrittibili e inalienabili.
e Liber consuetudinum Mediolani del rzx6, primi esempi di questa tendenza). Il fine sotteso era chiaramente quello di svincolare il comportamento associato
Queste nuove consuetudini locali, che prevalevano su ogni altra regolamenta dal preesistente sistema di relazioni consuetudinarie radicate nella parentela per
zione compreso il diritto comune romano, contenevano comunque una novità
farlo dipendere invece da un valore assoluto e autonomo nei confronti degli indi
di rilievo. In molti casi gli abitanti delle città instaurarono un nuovo sistema di
vidui. La Déclaration des droits de l'homme et du citoyen(r7gr) obbediva a questo
relazioni individuali, inserendo il singolo in una associazione che radunava co principio di separazione dei diritti individuali dalle persone, soprattutto nei suoi
loro che svolgevano la medesima attività, dotandola di regole e autorità proprie primi quattro articoli, e fondava tutta la serie di relazioni interindividuali sulla
(corporazioni). Tale fenomeno si sviluppò soprattutto a Firenze per il peso che
concezione di una uguaglianza originaria e connaturata all'uomo in quanto tale.
ebbero le varie attività manifatturiere nella vita del Comune. La nascita e lo svi
Con la teoria dei diritti naturali l'uomo veniva dunque concettualmente pari
luppo delle Arti (maggiori e minori ) portò a concepire i reciproci legami all'in ficato alla considerazione che si aveva dei beni ; egli è anzi da questo momento
terno della vita politica ed economica come rapporti tra «parti», e non piu in avanti il bene per eccellenza. Ma quest'uguaglianza assoluta è affermata solo
quindi tra individui, che si identificavano non sui legami di parentela ma piut
nell'atto originario; al pari del valore, che esiste in tutti i beni e che permette
tosto sul piano delle attività economiche svolte. Per quanto gli statuti delle varie di fame una comparazione ma che si presenta in quantità diverse in ogni singolo
Arti riecheggiassero ancora una visione di tipo familiare nelle relazioni tra gar bene, l'uguaglianza filosofico-giuridica sanziona le differenze quantitative di
zoni e maestri, la novità stava soprattutto nella dimensione dei rapporti tra Arti fatto che esistono tra gli uomini, le postula dal momento che essa non è un fine
che venivano patteggiati tra «parti» rappresentative di attività generali e non di
ma l'inizio, Per correggere questa visione altri ha tentato di reimmettere la per
famiglia o lignaggi. In Italia, comunque, il sistema non resse per la forte con sona nella sua esistenza storica, partendo da questa visione per creare una nuova
ffittualità che generò; la fine del tumulto dei Ciompi nel rg78 può essere indi concezione giuridica [cfr. Jhering r877], o ne ha rovesciato completamente i
cata come la data che bloccò definitivamente le innovazioni apportate nel siste
termini ponendo l'uguaglianza come fine, come appunto Marx, per cui «il to
ma giuridico dalle corporazioni. Da questo momento l'estensione del metodo tale di queste relazioni di produzione costituisce la struttura economica della
contrattuale avverrà solamente o quasi nell'ambito delle attività mercantili e
società, il vero fondamento su cui sorgono le sovrastrutture giuridiche e politi
commerciali. In tal modo per tutto il periodo che si estende fino alla rivoluzione
che e a cui corrispondono forme determinate di coscienza sociale» [citato in
francese si assiste in certe regioni dell'Europa continentale alla esistenza di Kelsen rtl55, trad. it. p. 5].
diverse forme consuetudinarie (quella feudale vera e propria e quella comunale) Al di là delle diversità che emergono nelle varie teorie dell'Ottocento e del
e al distendersi del negozio giuridico e del contratto romanistici nel campo delle Novecento, rimane comunque il fatto che i nuovi sistemi dei rapporti generali
nuove attività economiche, nell'ambito cioè del diritto commerciale e privato. di qualsiasi codice moderno contengono al fondo questa comparazione tra uo
La coesistenza dei due sistemi è durata quindi a lungo, ma la conflittu alit mini e beni. Su questa base si sono venuti costruendo i nuovi sistemi giuridici,
non è mai venuta meno anche se si è presentata in maniera diversa da luogo a tendenzialmente assiomatizzati, che ad essa rinviano, pur senza dirlo e senza
luogo. In Italia la varietà delle situazioni politiche, l'esistenza delle autonomie porlo espressamente alla base del loro sistema logico; ed è chiaro che in tale
comunali e cittadine nel Nord conservatesi anche durante le alterne vicende struttura logica la consuetudine, con il suo modo di organizzare la società par
politiche, alcuni caratteri delle uninersitatesnel Sud hanno contribuito a mante tendo dal concretodellaparentela, si presenta come una forma di resistenza al
nere al di sotto di un livello critico gli antagonismi. E non va sottaciuto anche
nuovo, come, in definitiva, un atteggiamento di conservazione dell'ancien ré
un altro fattore, certo non ultimo: il ristagno delle attività economiche «mo gime nelle relazioni politiche, economiche, giuridiche e sociali. L'homo oecono
derne» che portavano con sé l'esigenza di erigere su altre basi l'associazione
micus,che comincia a prendere la sua forma attuale nelle pagine di Adam Smith
umana. Il carattere variegato e composito della realtà italiana, la possibilità di nella sua Wealth of Nations (r776), si muove seguendo itinerari di relazioni
entrare e uscire da certi sistemi giuridici ha contribuito a procrastinare il punto ben diversi da quelli del nobile feudatario polacco, cosi ben delineato da Witold
di massima tensione. Kula [rtl6z], per il quale le sue relazioni sociali stanno a fondamento della sua
Il contrario avvenne in Francia dove l'espandersi delle attività economiche mentalità economica.
e nuovi modi di intuire l'organizzazione generale della società si urtarono con
tro una feudalità particolarmente robusta e forte. I due sistemi rimasero netta
mente separati senza possibilità di integrazioni ; gli antagonismi si accumularono
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  • 1. E NCICLOPEDIA E I N A UD I [ 1 9 8 2 ] GIUSTIZIA Salvatore Veca — GIUSTIZIA p ag .4 Giuseppe Papagno — CONSUETUDINE pag.7 Franco C o r d e r o — D IRIT T O pag.22 José Gil — GIUSTIZIA pag.77 Giuseppe Papagno — I STITUZIONI pag.98 José Gil — RESPONSABILITÁ pag.117
  • 2. Giustizia 126 I27 Giustizia ùtO O 4 + OO Q O Ocpal N O E OO CP N V ctl O ct! ùbO O Q ca V Q k éù O O O ' + N Qb0 O O n + al k al O al al al O V N 2 ùà O O O al à0 v V co al cp N al A O QCp ctl O Ot N + à 0 + E E n OOOO al + CP O ~ 4P ca ùkp E 'vVv 4 O H Q O al O al OO V O él m CP O O O O cù O O O mv ùp lù O m ok E b0 V b0 cù ét at at cé O O V V V O V O O V O 4 N Q O QO 4P O o c n b0 b0 b0 à0 consuetudine 2 3 6 diritto 5 2 3 6 6 2 4 z 3 • 6 4 8 6 3 giustizia 3 5 3 S 3 2 4 36 2 S I 6 istituzioni 5 4 5 7 5 2 7 2 2 z 6 • 6 S 5 6 responsabilità 3 S 3 3 4 2 5 al N E ctl 00 cé ctl áù O Q Q4O O O à0 Q2 2 O rtct 4! 4P al cé O ctl 4P al O E R OOO O H CP al ON O4 Q al Q 'N cp O N +' O VI O ccl N O O, N O, E O ~m O m Q OCP O E O Q OOà0 al O ca + O at al ca 00 00 E ' o al N o o EO 00ca Q I i n Q cp ca E k Ct k 4t B o è O O O rà 4 k O O H ca Q 4 E O v S ON V Il 4P 4P O O PN ca N N V V V V consuetudine 3 5 4 2 2 4 3 2 5 I diritto 5 ' 7 5 1 5 8 6 6 6 4 4 S c} 6 2 4 2 2 8 6 I giustizia 2 3 3 4 4 3 4 3 é. 2 5 4 3 6 6 4 é 6 z istituzioni 5 5 z 4 6 7 7 3 556 7 7 5 6 S 8 4 7 8 6 6 3 3 • 6 6 4 3 responsabilità 3 3 2 2 4 4 2 2 2 4 z 6 4 2 ca al ca giustizia + H QO O m N N OQ uN + .2 N b s C t m giustizia 5 36 2 C}. responsabilità consuetudine is tituzioni diritto 5 S consuetudine 65 5 istituzioni 5 4 I responsabilità diritto
  • 3. ambiguità allegoria competenza/esecuzione codice Giustizia fonetica immagine avanguardia Giustiziametafora grammatica classico concetto analogia e metafora lessico segno CrltlCS esistenza argomentazione lingua significato filologia bello/brutto essere interpretazione lingua/parola simbolo letteratura creatività fenomeno linguaggio maniera espressione formaastratt%oncreto metrica poetica fantastico dialettica idea semantica alfabeto retorica gUsto identità/difierenza proposizione e giudizio senso/significato ascolto imitazione mediazione traduzione gCSto immaginazione anthropos opposizion%ontraddizione universali/particolari lettura progetta cultura/culture qualità/quantità luogo comune etnocentrismi atti linguistici riproduzion%iproducibilità totalità orale/scritto discorso sensibilità natura/cultura dicibil%ndicibile uno/molti aziahtà decisione enunciaxione comunicazione parola finzione sp Srtl ritmo distribuzione statistica presupposizione e allusione errore genen artigianato dato scrittura glOChl referente informazione narrazione/narratività artista acculturazioneCtlCS voce stile induzione statistica attribuzione civiltà tema/motivo probabilità Sloaofis/Slosofic oggetto futuroantico/moderno testorappresentazione statistica ragione produzione artistica catastrofi calendario selvaggio(barbaro/civilizzato teoria/pratica razionale/irrsrionale soggetto/oggetm ciclo decadenza armonia colore uguaglianza evento escatologia escrementi melodia disegno/progetto caos/cosmo fertilitàvalori penodlzzazione età mitiche ritmica/metrica abbigliamento visione nascita educazione curve e superfici infinito yerb/falso tempo/temporalità genesi scala canto generazioni geometria e topologia macrocosmo/microcosmo volontà passato/presente sensi suon%umore sessualità infanzia coltivazione invariante mondo progresso/reazione corpo alchimia tonale/atonale danza cultws materiale vecchiaia morte natura storia astrologia atlante maschera amore industria rurale osservazione vita/morte cabala collezione moda desiderio materiali deduzione/prova reale elementi documento/monumento erosornamento prodotti equivalenza unità armi credenze clinicaesoterico/essoterico fossile isteria differenziale dialetto scena formalizzazione frontiera memoria pulsione angoscia/colpa r' cu(à/nortnsbsésztotttà funzioni enigma logica castrazione e complesso j esc lusione/intégrszidah=='.=='='X infinitesimale rovina/restauro guerra fiaba soma/psiche fuoco possibilità(necessità analisi/sintesi imperi mostm ~sàhSSm= :o sonn%ogno censura j fa rrnaqo/drogs homolocale /globale referenza/verità anticipazione (, („ l' funzione nazione identificszionc e transfert I : tfoffiajdellrio sistemi di rifcnmento mano/manufatto ricorsiviri ipotesi , : hjl misura „;,"( stabilità/instabilità matematiche l((~~i~j((modello tattica/strategia inconscio, I ;" fncdfcitts/metjféáB6&i tccfucs alienazione utensilevaflazlollc centrato/acentrato ((('l l' 'ij teorix /modello ''( coscienza/autocoscienza demagogia combinatoria immaginazione sociale discriminazione demonl alimentazione grafo pace repressione ateo' ' ,' ' , ' " ' : . -.=";.=,=.. ' . : .:=== ~' divinazioapplicazioni animale labirinto serv%ignore 'castaterrore , cerimoniale assioma/postulato cucina , esso/prolrtbilitit chierico/laico . : .' .=-."' À ~ qfe~ à mito/ uomo continuo/discreto rete tolleranza/intolleranza caus effetto ' chiesa , ' . ", ==.=-=""~ mythos/fog omeaticsmcnto utopia tortura dipendenza/indipendenza abaco ,i/Átzynfo , ' " = =~ / . P"sà à famecertezza/dubbio violenza ,",pè~i ' ' : " -.= .'= Se(Bàffo~= fstttigfhr divisibilità aigoril o coerenm (j"h/iccfino inces ' vegetale lutto duabtà approssimazione j convenzione ll";(Sliio msàchile/fcmmihgé insieme calcolo categori%ategorizzazione determinato/indeterminato inatrimoniot conoscenxa peccato razionai%lgebrico/trascendente numero empiria/espcrienza pszc lit caccia/raccolta simmetria zero I coppie filosofiche esperimento sacro/Profsno ' ' '-==='-"'-~ ~ ~ ~ a tute Santità dono strutture matematiche j disciplina/discipline legge onomia qomd/donnaenciclopedia eccedente trasformazioni naturali / categorie / libertà/necessità ] formazioneeconomico-sociale / metsfisica. innoyazion%coperta pastorizia controll%etroazione naturaiejarrificisie insegnamento primitivo n tu ai j rt'fi 'si consenso/dissenso . = ~ .=- .-- ' ====( -:: mododi produzione energia / invenzione reciprocità/ridistribuzione egemonia/dittatura '-.~ ..: , '- ,-—.='" —=' - :. p r oprietà analogico/digitale equilibri%quilibrio paradigma rappresentazione intellettuali automa interazione I prev isione e possibilità/ ricerca libertà transizione intelligenza artificiale ordine/disordine . / r'duzione / sistematica e classificazione abbondanàa/scai/SA= ~a riduzione maggioranza/minoranza .áiistgtgil ==.-„.b. macchina organizzazione / pet'z' eIIPctlzloclc partiti programma semplic%omplesso r I scienza ùone simulazione Politica ' .-~ = --.~ tàgg mnc, ,' / ac cumula ' apicgxxfànd E apprendimento capitaistrumento soglia verlficabilità/falsificabilità cervello autoregolazion%quilibrazione cottfiittoh crisi vincolo comportamento cognizione . , ', Consuetudine .'-. coi6ftrùáàc'.= ==~ .=-' distribusione àfcsfO~lì e condizionamento induzione/deduzione fabbrica produzione/ths~ à .V controllo sociale lnnat%cqulsito diritt dem nerzxltt/dittàfhlzrè —.. . . . . ' , geiger' gestione --.=zmàbénè.==S'i astronomia emozione/motivazione istinto cosmologie impel ialismb . Scoambfts'~= atomo e molecola mente operazioni ' istituaioni gravitazione ,n /sioné impresv zàfrécts percezione hvctcstoluce conservazion%nvarianza ';résponssbilità ,: - àfotecc/sig(tt/rf@= = quoziente intellettuale nlctCcmateria entropia pubM. è&'mt - ~ ~ ' pàtqpaganda l fisica monefsspazio-tempo atmosfera cellula - . ' -=~ = ' fttofojstatus litosfera forza/campo adattamento difierenziamento 1OSC. moto' I oceani evoluzione immunità particella ((/~Y+~jlff ("j( lf/)/j',S pianeti mutazione/selezione individualità biologica sole plasma polimorfismo Unlvcrao propagazione mtegranone specie invecchiamento ';jj(()fi!/(.', ' quanti p jusvàiorè" '"'relatività organismo lnsesfizmcntof '- glfd/tl reversibilità/irreversibilità regolazione catalisi llligrszlotlc) città/campa~ stato fisico sviluppo e morfogenesi macromolecole metabolismo popalazione/ ; commi'~,= == = = omeostasi regione j ' indiiègcàa.=.'..'=.-=-.-:":==--' = ereditàorganico/inorganico il Iotsc j ' C Stmo ccoxofh~ ==: osmosi gene suolo g . ,~ ~ e@fi g(po vita genotipo/fenotipo razza sangue rr ' vigsggio <+
  • 4. z87 Giustizia Giustizia carnano un ordine che appartiene al campo della necessità: gli uomini non tro Consuetudine, Diritto, Giustizia, vano interessante l'idea o il progetto di trasgredire leggi di natura. Come si sa, Istituzioni, Responsabilità la natura non tincitur nisi parendo. Ora, gli uomini in società si conformano nei loro comportamenti a leggi (ciò non ha nulla a che vedere con gli ovvi vincoli per l'azione). Queste ultime sono ritenute possedere una inviolabilità pari a quella riconosciuta alle leggi di natura. È chiaro come la credenza nella legittimità tra r. V i sono almeno due modi principali per affrontare il ricorrente proble dizionale (propria di una complessa famiglia di credenze in società premoderne) ma della+giustizia+. Essi dipendono da due modi alternativi di concettualizzare è prevalentemente associata alla rappresentazione religiosa dell'ordine simbolico la società. Storicamente, le due versioni si distribuiscono nel tempo in fasi alter della società. Va1ela pena, forse, di osservare in proposito di sfuggita quanto sia ne configurando uno spazio permanente di tensione e conflitto o una sorta di ampio, vario e complesso l'universo dei discorsi sulla «giustificazione» della con controversia interminabile, come spesso accade alle nostre rivali interpretazioni formità a regole nelle società umane : come se il potere avesse una ineliminabile del mondo. Concettualmente, l'opposizione riguarda quello che si potrebbe de necessità di generare discorsi. A differenza che nelle società di interesse etologi finire un approccio olistico e quello che si potrebbe corrispondentemente defini co, le società degli animali umani sembrano non poter fare a meno di una produ re un approccio individualistico alla società. Una ulteriore definizione potrebbe zione di discorsi sul potere. L'ingrediente della giustificazione è strategico e le contrapporre uno schema della società in termini di fatti sociali e leggi a uno in società umane impegnano risorse culturali e simboliche a questo scopo. Le piu termini di azione sociale e regole. «semplici » società di interesse antropologico presentano infatti lo spettacolo ubi Nel primo caso(approccio olistico in termini di fatti sociali e leggi ) la giusti quo della produzione di discorsi e di giustificazioni della conformità a regole. La zia di una società è considerata, per dir cosi, assumendo la società come un tutto, giustificàzione ha a che vedere, in ultima istanza, con qualcosa che si può chia indipendentemente dalla valutazione degli individui che la compongono. Nel mare l'esito del funzionamento complessivo di istituzioni per individui e gruppi, secondo (approccio individualistico in termini di azione sociale e regole) la giu Se si interpretano le+istituzioni+ come insiemi o fasci di regole permanenti nel stizia di una società è considerata in modo dipendente e coerente con la valuta tempo, è chiaro che il loro funzionamento, la loro presenza e il loro disegno ge zione degli individui che la compongono. In realtà, varia l'oggetto stesso che vie nerano un insieme di effetti sui piani di vita e sulle aspettative degli individui. ne definito giusto. Nel primo caso, infatti, la giustizia di una società riguarda Il problema della+giustizia+ di una società si riformula quindi piu precisa l'appropriata distribuzione di funzioni, oneri e benefici tra gli individui dal pun mente come il problema della giustificazione (o meno) di un determinato disegno to di vista dell'insieme; si sostiene anche che tale insieme o «somma» sia qual delle sue istituzioni fondamentali. Ora, l'interpretazione del disegno delle isti cosa di piu e comunque di diverso dalla semplice aggregazione degli individui. tuzioni «giusto» perché conforme a leggi (di dio, della natura, dell'etnia, degli Nel secondo caso la società è giusta in quanto risultino giustificabili per gli indi antenati, ecc.) corrisponde a un caso previsto dell'approccio alla società come un vidui i principi che modellano le loro interazioni o l'insieme pubblico dei loro tutto. Conviene quindi considerare come stanno le cose, se si esamina il caso al trattamenti reciproci. ternativo, proprio dell'approccio individualistico. È facile vedere come l'approccio olistico tenda a concettualizzare la società Come giustificare u determinato disegno delle+istituzioni+, se esso non cor come un organismo o un sistema, di cui è possibile definire o scoprire o descri risponde a un disegno di dio, né a una legge di natura, né si può presentare insi vere positivamente le uniformità di comportamento come leggi (simili a leggi di gnito della «sacertà» del tempo della tradizione, cosi simile in ciò all'inerzia della natura). Da parte sua, l'approccio individualistico pone l'accento sulla radicale consuetudine? Ci si trova qui di fronte a qualcosa come il passaggio dalla legitti differenza tra leggi e regole, identificando nella conformità di individui a queste mità tradizionale a quella razionale, per impiegare i classici termini della sociolo ultime la ragione — l'unica ammissibile — di uniformità. Si osservi che è in gioco gia del potere di Max Weber. Il ragionamento in proposito si può presentare anche una differente nozione di ragione: nel caso delle leggi di natura, si è infatti cosi: gli uomini sono animali che adottano regole (che potrebbero non adottare) interessati alla causalità ; nel caso delle regole, alla motivazione e all'intenzionali e vi si conformano, a certe condizioni. Mentre essi non possono violare le leggi tà. Questa differenza risulta difficilmente sottovalutabile, anche se qui viene pre di natura, possono trasgredire le regole. L'uomo, come sapeva Rousseau, è un sentata in modo molto marcato per amore di contrasto e non manca naturalmen animale che sbaglia. È difficile d'altra parte pensare degli anarchici prima di te la possibilità di ridurre in modo epistemologicamente piu avvertito la distanza Thomas Hobbes. Non vi è alcuna ragione per conformarsi a regole se non il fatto tra formulazioni relative a leggi e formulazioni relative a regole. che le si è pattuite (o che le si sarebbero potute pattuire), È chiaro che in questo Una stretta identificazione delle regole con leggi è propria, ad esempio, di caso la giustizia (giustificazione) di un disegno delle istituzioni dipende dalle gran parte delle credenze nella legittimità tradizionale di ordinamenti e di dise scelte (valutazioni) degli'individui. Sarebbe come minimo singolare una società gni di istituzioni. Un semplice ragionamento può essere in proposito il seguente : che qualcuno proclamasse giùsta, senza che nessuno degli individui che vi abita le leggi di natura hanno la caratteristica della inviolabilità. Esse, per dir cosi, in no la riconoscesse come tale. Non è necessario infatti conoscere la legge di gravità
  • 5. Sistematica locale z88 z8rl Giustizia per coner conformarsia essa ma è necessario conoscere laregola (anche sesitratta di to meno che minimi di questo secolo conoscono all'inverso una massiccia dilata conoscenza tacita) per conformarsi a essa. zione dell'area di competenza giuridica. Si può impressionisticamente suggerire Il problema della+giustizia+ di un disegno delle +istituzioni+ sociali si pre che la moltiplicazione dell'instabilità, associata alla proliferazione del conflitto, senta in tal modo come il problema di una piu generale teoria della scelta razio abbia generato una serie crescente di «armistizi » o « trattati di pace», corrispon nale (nel caso che qui interessa, si tratta delle scelte di individui). Ma perché ciò denti a «regolazioni » di ambiti e centri di riferimento inediti. Quanto meno l'a abbia sensoo anche solo rilevanza, occorre presupporre non soltantoche abbia zione collettiva è vincolata da un nucleo di regole etiche, tanto maggiore è l'arena no luogo scelte, ma anche ovviamente che vi sia qualcuno che sceglie. Com è no da affidare alla regolazione, in senso lato, dell'apparato giuridico. Ma quest'ulti to si tratta qui di quella secolarizzazione del classico dilemma religioso legato ai mo finisce con il tradire, nella sua permanente rielaborazione, la sua funzione temi ricorrenti della libertà e della necessità, della volontà, del servo o libero ar principale. esso sembra diventare, da elemento cardine della riduzione di incer bitrio con cui si consolida, nella modernizzazione europea, la nozione di indivi tezza, uno degli ingredienti del suo aumento. duo o agente o persona. La grande macchina del diritto moderno guadagna, tra Su questo effetto perverso della «complessità», come destino del progetto l'altro, in tal modo la sua definizione di soggetto, di attore cui è imputabile una moderno, mettono l'accento le teorie dei sistemi. Esse implicano la decostruzione +responsabilità+. di alcune delle nozioni chiave su cui si basa l'approccio individualistico in termi ni di azione sociale e di regole, perché denunziano la dissoluzione dell'idea stessa z. + D i ritto+, +consuetudine+ e morale si spartiscono il campo nella gene di una razionalità dell'attore (o del soggetto) a favore di una razionalità del siste razione di regole per l'agire collettivo, per la condotta di individui in società. In ma. In certo senso si può dire che la sfida dell'olismo ricompare oggi, nella sua diversi modi, questi apparati sociali di disciplinamento e irreggimentazione della tensione permanente con l'approccio alternativo, nel linguaggio e nelle assun condotta sono inevitabilmente associati a imperativi di stabilità o di ordine. In zioni delle teorie dei sistemi. Queste ultime non costituiscono altro che una va questo senso è possibile parlare di differenti apparati di controllo sociale. La loro7 riante di quel modo di concettualizzare la società che ha trovato nel secolo xtx logica profonda è basata sulla virtualità o la minaccia dell'instabilita, sull annun )' la sua piu potente espressione nel naturalismo e nello strutturalismo di Marx e, zio possibile del disordine. Nelle piu diverse civilizzazioni ed epoche, la variabile nel nostro secolo, in modi diversi ha alimentato la grande sintesi funzionalista. macchina del diritto con il suo corredo di annunzi di sanzioni e penalità, la legge Marxismo, funzionalismo e teorie dei sistemi condividono almeno l'idea di non scritta della morale, i sistemi taciti di interdizione modellano i confini del base che le azioni e le scelte degli individui sono modellate e determinate da qual possibile e dell'impossibile, rispondendo a un imperativo di equilibrio. La ra cosa che è piu che individuale. +Diritto+ e +istituzioni+ sono comunque spiega zionalità del diritto moderno consiste in una riduzione dell'incertezza sul corso bili nei termini del « tutto» che può via via coincidere con il modo di produzione, di azioni possibile e nell'aumento corrispondente di prevedibilità e calcolabilità. con il sistema dei ruoli, con il sistema tout court. Né, da questo punto di vista, ha Le indicazioni di Weber sulle caratteristiche del tipo legale-razionale di le molto senso che si pongano genuini problemi di giustizia. Questo vale, s'intende gittimità fanno pensare alla grande costruzione del normativismo di Kelsen. se con il termine+giustizia+ si vuole indicare la giustificabilità del disegno delle L'osservazione di processi di instabilità e di collasso di legittimità ha piuttosto istituzioni o di una situazione sociale o di una configurazione o stato della società suggerito a Cari Schmitt di spostare l'attenzione sui casi «straordinari» (affini a per individui razionali (capaci di scegliere). Quest'ultima osservazione consente quello proprio della legittimità carismatica weberiana) in cui viene meno la con di prendere in esame una tradizione differente e rivale. Essa consiste in una ria formità a regole nella condotta e prende corpo l'esigenza della decisione : come bilitazione dello spazio morale pubblico in società modernizzate. dire, per comprendere la natura del diritto, conviene vedere che succede quando esso non funziona, piuttosto che quando funziona. È lo stesso Schmitt, infine, ad La penetrante analisi di Max Weber dei processi di modernizzazione avere accostato al tipo normativista e a quello decisionista di pensiero giuridico, aveva, nei primi anni del nostro secolo, individuato il destino delle società post il tipo istituzionalista che rimanda alla storia individualizzante dell'ordinamento tradizionali nei termini di una pluralità di etiche che rimpiazzavano il monismo concreto. Nelle società complesse, l'indebolimento e la corrosione delle etiche del «bene comune». Weber ha parlato in proposito di un politeismo dei valori o tradizionali o, per dirla con Dahrendorf, delle legature ha generato un alone di dei fini. Se l'estensione della razionalità allo scopo, all'opera nella struttura della possibile anomia e una caduta di senso per le opzioni di individui; d'altra parte, burocrazia, nella macchina statuale e nella crescita della organizzazione di impre il conflitto sociale e la sua proliferazione, le tensioni cui è sottoposto il nucleo di sa capitalistica, consente una valutazione dell'adeguatezza di mezzi rispetto a fi regole base (il patto sociale) hanno enormemente esteso le arene di competenza ni, la razionalità al valore non consente discussione razionale dei fini. Come nel del diritto. L'idea guida con cui si è costituito lo Stato di diritto moderno, quella modello della razionalità della teoria economica neoclassica, si calcolano i mezzi di una riduzione dell'area delle norme e, come dire, di un progressivo aumento rispetto a fini dati, non si soppesano tra loro fini. Ciascuno sacrifica al suo dio e dell'«anarchia» non ha avuto l'esito corrispondente alle aspettative e ai progetti il politesimo è proprio di un ambiente morale di conflitto e lotta alla fine irridu che la sorreggevano e l'accompagnavano allo stato nascente. Gli Stati estesi e cer cibile tra fini o valori alternativi.
  • 6. Sistematica locale 290 29 I Giustizia Weber ha riconosciuto questo stato di cose nella moderna biforcazione fra postmoderne si levasse anche solo una voce, si generasse anche solo un discorso, etica della +responsabilità+ ed etica della convinzione. Società contrassegnate alloraoccorrerebbe misurarsicon lesue ragioni.Ciò ha achevedere, in un senso dal politeismo conoscono solo lo scontro fra concezioni del bene rivali. L'argo non banale, con la politica e con i dilemmi ricorrenti fra etica e politica. Ha scrit mentazione razionale, la discussione «libera da dominio» o il semplice ragiona to Weber in un'epoca non remota della nostra storia, in cui si aveva di fronte non mento pratico intorno a fini e valori sono mosse precluse. Contrariamente al « la fioritura dell'estate, bensi per prima cosa una notte polare di fredde tenebre l'approccio olistico alla società in termini di fatti sociali e leggi, l'approccio we e stenti » che «solo chi è sicuro di non venir meno anche se il mondo, considerato beriano riconosce ovviamente uno spazio per l'azione, la razionalità strategica, dal suo punto di vista, è troppo stupido o volgare per ciò che egli vuoi offrirgli, e la scelta e le sue motivazioni e quindi riconosce una rilevanza dell'etica. Vi sono, di poter ancora dire di fronte a tutto ciò : "Non importa, continuiamo!", solo un forti e drammatici, dilemmi etici nel moderno. Ma l'etica si presenta, nella forma uomo siffatto ha la "vocazione" per la politica». [S.v.]. della crisi della razionalità classica, come un campo di conflitto tra fini. Non vi è altra uscita coerente se non quella del relativismo etico. Né ha senso, di nuovo, che si pongano genuine questioni di giustizia per la società. Come dire: la f ine dell'etica. Apel, K. O. E possibile considerare un'altra tradizione che, su piani e con metodi diversi, t973 Transformatzon der Philosophie, Suhrkamp, Frankfurt am Main (trad. it. parziale Ro senberg e Sellier, Torino t977). riconosce anch' essa la rilevanza dello spazio morale pubblico per una società e Bobbio, N. tuttavia ritiene sia possibile, in vari e distinti modi, argomentare razionalmente t977 Dalla struttura alla funzione. Nuovi studi di teoria del diritto, Comunità, Milano. — quando non dimostrare — non solo intorno ai mezzi, ma anche intorno ai fini Habermas, J. o valori. Questa tradizione è quella del ragionamento pratico come insieme di t976 Zu r Rekonstruktion des historischen 1VEaterialismus,Suhrkamp, Frankfurt am Main (trad, giustificazioni di scelte che hanno per oggetto il disegno delle istituzioni fonda it. Etas Libri, Milano t979), mentali della società. Se, nelle sue varie forme, il ragionamento pratico è intessu Hare, R. M. to di argomentazioni a favore di scelte e di giustificazioni delle stesse per la con I963 Fr e edom and Reason,Clarendon Presa, Oxford (trad. it. Il Saggiatore, Milano t97t). Harsanyi, J. C. dotta, è possibile assumere questo programma e, per dir cosi, estenderlo al caso 1977 Rational Behavior and Bargaining Equdzbnutn in Games and Social Situations, Cam di scelte pubbliche, che riguardano le regole per individui morali che si pensano bridge University Presa, New York. in società. Hart, H. L. A. Nelle dottrine utilitariste è questo il caso della valutazione impersonale o t96t The Concept of Lazo, Clarendon Presa, Oxford (trad. it. Einaudi, Torino r963). imparziale di una situazione sociale; nelle dottrine che in vari modi si rifanno Kelsen, H. alla teoria morale di Kant, ci si riferisce piuttosto alla condizione di universaliz t96o Re ine Rechtslehre,Deuticke, Wien t96os (trad. it. Einaudi, Torino 1975 ). zabilità dei nostri giudizi morali; nelle dottrine contrattualiste della giustizia Perelman, Ch. 1963 Th eIdea of justice and the Problem of Argument, Routledge and Kegan Paul, London. sociale, infine, si pone l'accento su un principio di equità per la scelta dei prin Popper, K. R. cipi che modellano il disegno delle istituzioni, i termini base del contratto sociale. t966 ' The Open Society and its Enemies. The Pligh Tide of Prophecy: Hegel, Marx and the Può darsi, come è stato osservato, che impersonalità, imparzialità, universa Aftermath, Routledge and Kegan Paul, London r966 (trad. it. Armando, Roma t97«). lizzabilità ed equità — riferite alle condizioni di scelta razionale — non costituisca Rawls, J. no altro che versioni sofisticate della venerabile Regola d'oro. Esse soddisfano t97t A Theory ofgustice, The Belknap Presa of Harvard University Presa, Cambridge Mass. (trad. it. Feltrinelli, Milano t98a). infatti intuitivamente quei requisiti di reciprocità e simmetria tra le parti che da Ross, A. sempre sono in vari modi associati ai giudizi intuitivi di giustizia delle istituzioni, t953 Om Ret og Retfardighed. Fn indfázelse i den analytiske retsfilosofi, Nyt Nordisk Forlag delle regole, dei principi, delle clausole del patto sociale. Si tratta, in altri termi Busk, Kebenhavn (trad. it. Einaudi, Torino t963 ). ni, di una sorta di nucleo normativo (come potrebberoriconoscere siaHabermas Schmttt, C. sia Rawls) profondamente incorporato in alcuni termini chiave del «progetto r93« U b er dié drei Arten des Rechtszcissenschaftlichen Denkens,Hanseatische Verlagsanstalt, moderno». Può darsi, inoltre, come alcuni sostengono, che questo nucleo nor Hamburg (trad. it. in Le categorie del e politico a, Saggi di teoria politica, Il Mu l ino, Bologna 1972, pp. 247-75). mativo del progetto moderno non sia altro che una pallida replica o un residuo Sen, A. K. dell'ultimo «discorso» possibile o della grande narrazione di un'epoca passata e r97o Co llective Choice and Soczal Weifare,Holden-Day, San Francisco. chiusa, alle nostre spalle. Si dovrebbe in tal caso riconoscere che il nucleo gene Weber, M. ratore dell'idea di uguaglianza dei moderni si sia inceppato nel suo dinamismo o I9I9 Pol it ik als Beruf, 14'issenschaft als Beruf, Duncker und Humblot, Berlin (trad. it. Ei naudi, Torino I973 ). esaurito e che forse ora il potere non abbia piu bisogno di «discorso». Si può in ogni caso (o si deve, forse) replicare che se nel silenzio delle età
  • 7. Consuetudine r. I termini del problema. Sia nel senso comune, sia in un ambito piu propriamente giuridico, la con suetudine viene quasi sempre considerata in opposizione alla legge scritta e alla norma positiva. Ma, anche se oggi il discorso sulla consuetudine tende a rica dere soprattutto sul terreno giuridico, occorre non perdere di vista che il termi ne ha coperto uno spettro di significati assai piu ampio. Nella sua massima estensione esso identifica, infatti, tutte quelle società i cui membri conformano tutti i loro comportamenti, di natura mora1%eligiosa/etica/giuridica, a un com plesso di tradizioni per lo piu non scritte, divenute nel tempo regole e modi di azione e conoscenza. Ed è appena il caso di accennare al numero e alla vastità di tali società: buona parte del mondo extraeuropeo si fondava in epoca pre coloniale sulle consuetudini, le quali ancor oggi non sono scomparse e vi hanno grande spazio. Non occorre tuttavia pensare che l'opposizione consuetudine / norma positi va rappresenti una sorta di dicotomia Occidente / resto del mondo (con l'esclu sione dei paesi socialisti), un binomio che fino a non molto tempo fa si leggeva anche civiltà / mondo primitivo. Il campo della consuetudine pare, al contrario, tutt' altro che ristretto o confinato a certe aree o popoli ; esso è presente, invece, in tutte le società di cui v'è conoscenza. Ma, come fenomeno regolatore della vita associata, la consuetudine ha una durata, per cui, mentre alcune società sembrano ancor oggi scandire i loro ritmi globali all'insegna delle consuetudini, altre hanno abbandonato quasi del tutto tale fondamento per sostituirvene uno diverso. Una tale divisione però non identifica aree o civiltà; basti pensare alla presenza della common lazv in tutto il mondo anglosassone per rendersene conto. Se tale trasformazione appare comunque assai piu evidente nell'area giuri dica, essa è nondimeno un fatto verificantesi piu o meno in tutti gli altri campi in cui si sono venute suddividendo e specificando la conoscenza e l'azione de gli uomini nella società. Dal momento in cui, infatti, tutte le forme di cono scenza intessute nei miti e nelle leggende e tutte le forme di azione connesse con la magia si sono staccate, mediante una serie di processi, dalle forme ori ginarie per acquisire una propria autonomia strutturandosi in teorie scientifiche, la consuetudine ha perso la sua validità nei confronti dell'organizzazione teorica che si è costruita sui singoli aspetti dell'uomo. Questo meccanismo ha presen tato tempi diversi, a seconda dei vari settori di attività e di conoscenza ; tuttavia si può affermare che in linea generale i cambiamenti piu consistenti siá6o av venuti, per quanto riguarda l'area occidentale (dall'America alla Russia euro pea), in quell'arco di tempo che corre dalla prima metà del Settecento fino al l'ultimo quarto del secolo successivo, approssimativamente. Durante questo pe riodo quasi tutte le forme di conoscenza e di comportamento hanno fondato la loro autonomia, creando degli statuti sulle loro attività e facendo nascere una
  • 8. Consuetudine 8g6 8SV Consuetudine o piu teorie scientifiche con linguaggi appropriati. In tal modo buona parte del hanno efficacia solo in quanto sono da essi richiamati» (art. 8), ma soprattutto mondo delle consuetudini ha finito con l'essere relegato nel passato. affermando che «le leggi non sono abrogate che da leggi posteriori» (art. xg). Cosi impostato, il discorso sulla consuetudine mostra tutta la sua ampiezza, Gli usi (o consuetudini ) restano quindi del tutto subordinati alla legge; la loro tale da divenire onnicomprensiva perché investe, direttamente o meno, tutti i efFicacia, inoltre, dipende, sia in occasione di un richiamo espresso, sia dove non fondamenti generali e specifici sui quali una società organizza il suo funziona esiste regolamentazione, dal fatto che essi vengano raccolti ufficialmente da certi mento. Ma la massima apertura d'obiettivo non implica il rischio di sfumare il enti. Solo in questo caso, infatti, si presumono giuridicamente esistenti e vali discorso specifico, confondendo i vari soggetti nella visione d'assieme? In realtà, di (art. ~l). Il manifesto richiamo agli usi, con le modalità suddette, si riscon l'avere sin dall'inizio aBargato il raggio mira a stabilire, in via d'ipotesi, quale tra in ben cinque articoli del nostro codice che riguardano comunque materie sia la portata effettiva della consuetudine, l'ambito del discorso al cui interno marginali, per lo piu attinenti al mondo agricolo e alle modalità di esecuzione solamente si rivela poi possibile inquadrare e impostare piu correttamente il di certe prestazioni. A soggetti analoghi si riferiscono gli usi provinciali raccolti problema della consuetudine nel campo giuridico. Il dibattito sulla consuetudi dalle Camere di commercio, industria e agricoltura. Viene rinviato agli usi lo ne è stato infatti avvertito con particolare sensibilità nell'area delle norme, ed è cali, ad esempio, il problema di determinare se sia o no lecito poter procedere risaltato in primo piano in tutti quei momenti in cui si è tentato di comporre ad un ulteriore taglio d'erba medica dopo l'ultimo sfalcio autunnale, di quel una raccolta piu o meno sistematica di norme in un testo (codice). In tali fran foraggiocioè che forma una specie di«cotica» che protegge campo e pianticelle genti sorgeva il problema sul valore da attribuire alle consuetudini, sia nella con dai rigori invernali. Questa materia ed altre consimili sono considerate varia cezione del diritto, sia nella considerazione da tenere verso le singole consuetu mente da zona a zona, in connessione con la diversità delle coltivazioni e delle dini, sia, infine, sulla collocazione che queste dovevano ricevere, eventualmente, condizioni tecniche e climatiche in cui avvengono, fatti che influenzano il per all'interno dell'ordinamento giuridico. fezionamento dei rapporti economico-giuridici. Esse sono evidentemente trop Giustiniano, ad esempio, aggirò in parte l'interrogativo teorico quando, la po capillari e specifiche ai luoghi per essere oggetto di attività normativa; per sciando impregiudicate le opposte tendenze di Gaio e Pomponio sui consilia comodità si statuisce di rinviare pertanto agli usi locali, quando sono debita prudentium (fonti per l'uno dello ius scriptum e per l'altro del non scriptum), di mente registrati [Balossini rgpg]. Risulta perciò chiaro che tali aspetti sono del spose affinché fossero recepite nel Code@ solo quelle consuetudini considerate tutto marginali per la organizzazione della vita associata e che consuetudini e vigenti e non desuete. La natura e la validità della consuetudine si trovarono usi di questo genere non rappresentano fatti di rilievo; costituiscono al piu comunque, da quel momento in avanti, sulla via dei giuristi per una questione residui di peso infinitesimale che non intaccano il sistema generale delle regole di fatto che di volta in volta doveva essere affrontata e risolta in campo teorico della società. e pratico. Il problema fu quanto mai presente in tutto il periodo medievale, tanto all'interno del diritto pubblico e privato quanto all'interno del diritto ca nonico. L'età moderna ereditò pertanto la questione, che divenne di grande ri z. Gl i approcci giuridici alleconsuetudini. lievo dalla seconda metà del Settecento, quando la redazione di codici moderni — e di quello riapoleonico del i8og-8op, divenuto poi quasi un tipo — impose di In via di fatto il problema pare dunque risolto, almeno per quei sistemi giu definire in maniera globale il posto della consuetudine nel nuovo ordinamento ridici conteinporanei che si rifanno al modello francese o a quello tedesco del giuridico. La soluzione che allora venne data consistette in una drastica dimi i897: le consuetudini sono relegate in settori assai limitati e con una funzione nuzione dell'importanza della consuetudine nei confronti della norma positiva, del tutto marginale e sussidiaria alla legge. Nell'ambito del dibattito teorico sul che, alcontrario, doveva essere concepita,stesa, emanata da organi apposita la natura della consuetudine, le posizioni sono però ancora contrastanti e nes mente previsti. Alla formulazione di tale principio si sono via via adeguati suna ipotesi sembra aver soddisfatto gli interrogativi posti. Norberto Bobbio ha tutti quei codici successivi che hanno posto a loro fondamento il diritto romano colto assai bene il nocciolo della questione affermando che «l'elemento che de e che hanno scelto come base la struttura del codice francese, Fanno quindi termina il passaggio dalla consuetudine non giuridica alla consuetudine giuri eccezione gli ordinamenti dei paesi anglosassoni (Inghilterra, Stati Uniti, Au dica, dipende dalla nozione di diritto di volta in volta prescelta, e che pertanto stralia, Nuova Zelanda e Canada) i quali si rifanno invece esplicitamente alla nella teoria relativa alla giuridicità delle norme consuetudinarie si ritrova la common lan (diritto consuetudinario), che ha informato e che informa tuttora varietà delle teorie intorno alla nozione di diritto» [xg6t, p. pz']. Su questo il loro sistema giuridico. campo si sono scontrate le teorie della scuola romano-canonista, storica, psi Il Codice italiano del iil4z, ancor oggi in vigore, ha seguito abbastanza fe cologica, della teoria della consuetudine nel riconoscimento del giudice, di quel delmente la linea tracciata da quello napoleonico e, anche se indica gli «usi» la sociologica, ecc. Nessuna delle loro coiiclusioni appare del tutto soddisfa tra le fonti del diritto (art. i ), limita subito dopo la portata di tale affermazione, cente,anche se,d'accordo con Bobbio, «sipotrebbe rispondere dicendo che specificando che «nelle materie regolate dalle leggi e dai regolamentigli usi nessuna è esclusiva» [ibid., p. yg5].
  • 9. Consuetudine 859 Consuetudine Ed è probabile che l'incapacità delle varie teorie di fornire una risposta piu naie che venivano ad essere sostituiti dalle obbligazioni individuali e dal con compiuta ed esauriente stia proprio nel fatto che analizzare la consuetudine solo tratto. Un concetto analogo a quello della scuola storica, di cui Maine era un nell'area dei comportamenti giuridici, usando strumenti di questa o quella teoria ferventeassertore inAmerica, era espresso dalla sociologia tedesca che fece capo ma pur sempre facenti parte dell'attuale mentalità giuridica, possa rivelarsi alla a Tonnies [t887] quando qualificava questo passaggio come una transizione dal fine un esercizio inconcludente. Con ciò si torna a quanto si accennava all'inizio : la «comunità» alla «società». senza la percezione della totalità della dimensione in cui si muove il problema Le ricerche linguistiche di Benveniste hanno messo in luce recentemente della consuetudine, ogni tentativo di risolvere il quesito rimanendo all'interno come in tutte le lingue indoeuropee non sia esistita un'idea del diritto compa del solo discorso giuridico può significare — come osservò una volta Bismarck rabile a quella attuale. «Si hanno ragioni di considerare che ius, in generale, è fare il secondo passo senza aver ancora compiuto il primo, che rimane pur sempre proprio unaformula e non un concetto astratto ; iura è la raccolta delle sentenze quello piu generale del contesto storico, come suggerisce lo stesso Bobbio. di diritto», e che «ius designa proprio una formula, in questo caso la formula Tuttavia, ancor prima di trovare nelle strutture delle società storiche una che enuncia la condotta che colui che giura deve tenere, la regola a cui deve possibile spiegazione, occorre rispondere in qualche modo a un interrogativo di uniformarsi ». Se ne conclude, dunque, che «è un concetto che non è solo mora fondo che la questione pone: consuetudine e norma positiva costituiscono due le, ma prima ancora religioso quello che dà alla parola [ius] il suo valore: la sistemi giuridici differenti o, al contrario, il sistema delle leggi scritte rappresen nozione indoeuropea di conformità a una regola, di condizioni da soddisfare ta nei confronti del diritto consuetudinario un fatto superiore nella scala evolu perché l'oggetto (cosa o persona) sia accettato, perché compia il suo ufficio e tiva di concepire il diritto? La propensione a condividere quest'ultima posizione abbia tutta la sua efficacia... Cosi le origini religiose e orali del diritto sono chia ha avuto maggiorfortuna. Il che porterebbe a concepire la regolamentazione ramente indicate nei suoi termini fondamentali». In tal modo il codice piu an delle azioni umane in maniera progressiva: da una forma tradizionale i rapporti tico di Roma — la Legge delle XII tavole —era composto «in origine da sentenze verrebbero gradualmente enucleati dal loro intreccio concreto per divenire via che formulavano lo stato di ius e che pronunciavano ;ita ius esto» [Benveniste via regole astratte e autonome, cui deve poi far riferimento tutta la società nel I969, trad. it. pp. 369 e 373]. suo insieme. Molti elementi, insomma, porterebbero a far apparire la consuetudine come Se questa fosse la prospettiva, il passaggio da un insieme disordinato (non una sorta di «preistoria» del diritto moderno, nel quale una serie di caratteri sistematico) c cangiante di consuetudini alla redazione delle leggi diverrebbe stiche già comprese in nuce nelle forme consuetudinarie vengono progressiva il percorso seguito dall'uomo dalla società primitiva all'epoca moderna, dal sel mente enucleate, razionalizzate e fissate una volta per tutte nelle norme positive vaggio e dal barbaro all'uomo d' oggi. Non a caso il termine 'primitivo' ha ac astratte. Cosi l'aspetto di ritualità, che accompagna la consuetudine e che si compagnato assai spesso gli studi che si sono occupati delle società del mon evidenzia con atteggiamenti, gesti, formule verbali, segni, ecc., sembra trovare do antico, dell'epoca feudale al tempo delle invasioni barbariche e del mondo successivamente una determinazione piu precisa nel concetto di formula dello extraeuropeo o extraoccidentale, dove modi di vivere e di organizzare la vita ius romano per divenire poi forma nel diritto moderno, con uno sganciamento associata sono stati definiti con maggior frequenza costumi piuttosto che regole progressivo del singolo atto dalle sue radici magico-religiose fino a diventare giuridiche. Un tale spirito si riscontra, in quest'u!tima area, sin dai primi con norma positiva, legge scritta del tutto autonoma non solo dalle derivazioni mi tatti e rimarrà quasi una costante nei secoli successivi. Già Ca' da Mosto, uno tiche ma anche dai comportamenti concreti. Allo stesso modo laiuris prudentia dei primi a descrivere i popoli dell'Africa, si espresse infatti in termini di «co 'giurisprudenza' — la serie di consilia emessi dai giureconsulti romani come stumi» nelle sue Navigarioni di Messer divise da Ca' da 1VIosto(r5o7), parlando preambolo alle decisioni sui singoli casi concreti — cessa di essere raccolta di delle genti che incontrò in Guinea. Anche Voltaire si valse del termine 'co detti, di formule e di ricette da conoscere, una sorta di casistica cui si rifanno stume' nel titolo del suo monumentale Essai sur l'histoire générale et sur les sia le autorità sia le parti per determinare la giustezza di ogni fattispecie, per mrr.urs et l'esprit des nations(r756). La parola ebbe grande fortuna tra gli esplo assurgere a dottrina, primo passo per superare la concezione del diritto come ratori del secolo scorso, mentre gli antropologi preferirono ben presto sosti «un corpo di formule, e l'esercizio del diritto come una tecnica» [ibid., p. 38z] tuirla con 'cultura', che pareva meno legata alla pura e semplice descrizione e per arrivare afare del diritto una scienza di norme generalizzate e astratte esterna dei comportamenti e quindi piu pregnante [cfr. Kroeber e Kluckhohn che regolano tutti gli ipotetici comportamenti e azioni degli uomini nella so '95z] cietà e a cui il giudice deve strettamente attenersi. Da ultimo, il sistema sanzio In un'ottica evoluzionista si muoveva Henry Sumner Maine quando soste natorio e di coercizione posto in essere per tutti quei casi in cui viene riscon ' neva: «Noi possiamo affermare che il mutamento delle società in continuo pro trata una deviazione o una infrazione passerebbe attraverso analoghe forme di gresso èstato fino ad ora nel senso di un passaggio dallo status alcontratto» razionalizzazione. Dall'ostracismo ateniese al bando medievale, all'interruzione [Maine z86x, p. z65]. Tale progresso veniva poi individuato nel graduale dis di tutti i rapporti con colui che viene accusato di sorcery per omicidio, come solvimento dei vincoli di natura familiare e parentelare o di dipendenza perso avviene presso certe popolazioni africane [Douglas x963, pp. r33-35], — atti la
  • 10. Consuetudine 86o 86x Consuetudine cui nota comune sembra essere quella della riprovazione sociale che si realizza che in un unico corpo, compatto ma soprattutto coerente in tutte le sue parti. con sanzioni espresse dal gruppo o dalle sue autorità politico-religiose, — con Qualcosa di assai diverso, pertanto, dai codici medievali o postmedievali sul l'apparizione del sistema delle leggi scritte si giunge alla creazione di corpi ap tipo, ad esempio, delle raccolte di consuetudini francesi (Coutumes généralesdu positi che amministrano tutto il complesso di quel che viene definito oggi giu Royaume), filtrate dalle esperienze del Parlamento di Parigi, e redatte verso la stizia. Anzitutto questa si separa dal potere politico-amministrativo e legisla metà del Quattrocento e nel rg8o [cfr. Craveri rg6g] o delle portoghesi Ordena tivo e diviene quindi un potere autonomo a sé stante, secondo il principio della foes Afonsinas (r448 circa), Manuelinas (rgzr), e Filipinas(x6og), nelle quali, separazione dei poteri elaborato teoricamente da Montesquieu nella sua opera a dispetto dei lodevoli sforzi effettuati, era concettualmente impossibileconfe De l'esprit deslois (rp48). Inoltre essa viene dotata di organizzazioni che si oc rire un ordine sistematico e una organica coerenza a vecchie norme consuetu cupano dell'investigazione (polizia), dell'attività giudicante vera e propria (ma dinarie generali e locali, a quanto rimaneva valido del fuero vij eo di Castiglia, gistratura) e dell'esecuzione della sentenza con l'applicazione di multe, sanzio agli statuti sui privilegi della nobiltà, ai foralesdiconcelhos e villas,a cartas e ni e pene detentive. Il giudizio sulle azioni viene insomma sottratto alle corti alvarás reali, a norme del diritto canonico che venivano recepite, a regole di tradizionali, che erano assai spesso e contemporaneamente organi politici-am derivazione romanistica e ad ordinanze e statuti di varia natura e provenienza. ministrativi-religiosi, per venire affidato a professionisti dotati di una prepara In tali raccolte, come in altre europee coeve, che pur vengono chiamate codici, zione specifica e istituzionalmente indipendenti dagli altri poteri. In sintesi si contraddizioni vistose e incoerenza d'assieme costituiscono le note dominanti. può affermare che dall'equità si passa all'applicazione della norma giuridica E ciò non deve stupire: la mancanza di una logica interna derivava dalla plura astratta al fatto concreto, dalla giurisprudenza fondata sulla comparazione per lità delle fonti di produzione giuridica e dalla frequente diversità di scopi e di analogia al codice come sistema generale di norme astratte dedotte con una fini che guidava ciascuna di esse. Nei codici moderni, a cominciare da quello formale logica giuridica da uno o piu norme fondamentali. prussiano del xygr ma soprattutto a partire da quello francese del t8o4, le ca In tale prospettiva consuetudine e legge scritta /norma positiva appaiono ratteristiche distintive sono, al contrario, la concezione unitaria e il metodo si veramente come due grandezze, la prima delle quali (consuetudine) scema con stematico di raccolta e selezione delle norme nei confronti di una o piu norme il progredire dei tempi e della società, mentre l'altra va progressivamente assu fondamentali e della visione complessiva che da esse scaturisce del sistema giu mendo una dimensione ed una estensione maggiori. E in questo suo procedere ridico. Ogni codice risulta pertanto un insieme assiomatizzato, un meccanismo la norma positiva non solo acquista uno spazio sempre piu dilatato, ma giunge tendenzialmente completo; qualsiasi modificazione fatta senza particolari av anche a una sua completa autonomia, costruisce uno statuto di fondazione di vertenze, con un'approssimata visione della totalità e delle conseguenze che sé come meccanismo generale che organizza le relazioni umane; perviene, in un'innovazione può comportare lungo tutta o parte della sua articolazione, ri somma, a costituirsi come teoria scientifica con una sua filosofia che si esprime schia di provocare scompensi e incongruenze, tali da incrinare quella compat nel formulare i principi primi e tutte le articolazioni successive. Il diritto diven tezzainterna e quella coerenza generale su cui esso sibasa. ta pertanto la teoria di organizzare una comunità umana; visione che ha accom L'attività legislativa, la produzione di nuove norme, assurge a tecnica raffi pagnato le varie teorie giuridiche, da quella giusnaturalista di Grozio a quella nata; essa deve ricreare di volta in volta il sistema delle compatibilità verso le formalista di Kelsen, che non a caso infatti ha intitolato la sua opera piu famosa norme fondamentali e quelle particolari. Il legislatore cui facesse difetto la chia Generai Theory of Law and State (rg45). rezza necessaria in tale situazione potrebbe provocare la paralisi del sistema Ne consegue che a una situazione di compatibilità concrete vigenti nel si giuridico o di una sua parte per le contraddizioni che si vengono accumulando stema consuetudinario (ogni fattispecie tende ad essereregolata facendo ricorso al suo interno. In questa eventualità, il giudice chiamato ad emettere una sen al principio del precedente e, in mancanza di quest'ultimo, a quello dell'analo tenza viene a trovarsi di fronte ad un corpus di norme inceppato nella sua logica, gia), i sistemi giuridici contemporanei di derivazione romanistica hanno oppo e il suo giudizio tende piu a riflettere una valutazione sulle compatibilità tra il sto il concetto di coerenza interna di tutte le norme che formano un ordinamen corpus originario e le innovazioni successivamente apportatevi che la rigida e to. Il diritto positivo risulta quindi un corpus di leggi che si devono presentare formale applicazione della norma alla fattispecie. formalmente e sostanzialmente compatibili e coerenti tra loro e che discendono In quest'ottica lo studio delle consuetudini ha quindi significato di frequente da principi generali elaborati dal diritto stesso. I codici e le raccolte di leggi fon analizzare le radici prime di questo continuum che è l'avvicinamento della so date su questo assunto teorico diventano dei meccanismi normativi assai com cietà alla maturità giuridica. Queste tappe possono essere cosi rapidamente rias plessi e delicati, che vanno quindi rimaneggiati con estrema cura. E il termine sunte. Un primo stadio, quello della società primitiva, nel quale le uniche isti 'codice' (assieme a quello di 'società a codice' o 'precodice') viene qui usato non tuzioni sono costituite dalla rappresaglia, dalla guerra privata e dalla faida. Il nel suo significato generico di semplice raccolta di leggi, norme, ordinanze o di bisogno della pace sociale conduce a un altro stadio nel quale, per la sicurezza sposizioni giuridiche di varia natura, ma nel senso di una raccolta in cui sia ma collettiva, vengono elaborate regole precise che trovano un'applicazione rigida nifesto e chiaro il disegno di elaborare sistematicamentetutte le norme giuridi e formale che porta alla certezza del diritto (è l'epoca romana fino alla fine della
  • 11. Consuetudine 86z 863 Consuetudine repubblica). Vi succede poi una fase in cui si introducono il concetto di equità stupisce, né va sottolineato ; quel che importa è piuttosto che nessuna può essere e principi etico-morali: è l'impero romano fino a Diocleziano e, saltando la fase del tutto accantonata, ad eccezione forse di quella psicologica dell'opinio iuris di regresso del diritto romano dovuta alle invasioni barbariche e alle sue conse che si limita a considerare giuridica la norma che viene ritenuta tale, risolvendo guenze, il periodo in cui la rinascita del diritto del xii secolo comincia a dare i la questione in una tautologia. E alle suddette difficoltà si potrebbero anche ag suoi frutti con l'elaborazione nell'Europa continentale della teoria dei diritti giungere le incertezze che scaturiscono dal tentativo di differenziare le norme naturali. L'elaborazione astratta di questi principi con la conseguente separa religiose e morali da quelle giuridiche nel campo della consuetudine. zione del diritto dalla morale ad opera di Kant e dei suoi discepoli ha portato alla fase attuale della maturità giuridica, pur nella diversità delle teorie (meta fisica, storica, utilitarista, sociologica, positivista, formalista). 3. La consuetudine nelle società tradizionali. Una marcia sicuramente non lineare — basti pensare alla pausa e al regresso durato piu di un millennio tra la caduta dell'impero romano e il secolo xvtii —, Gli ostacoli che si riscontrano nel caratterizzare la giuridicità delle consue ma pur sempre una marcia, un'accumulazione progressiva, anche se interrotta tudini vengono poi parzialmente confermati anche da coloro che hanno analiz da fratture. Questo sviluppo del diritto e questa sua «evoluzione» seguono pa zato a fondo le società «primitive». Tuttavia è bene precisare subito che sarebbe rallelamente il suo disancorarsi da principi non elaborati al suo interno (reli superficiale accostare risultati solo apparentemente analoghi senza tener conto gione, etica, morale) fino all'affermazione di una teoria scientifica del diritto dei processi e degli obiettivi messi in atto dai protagonisti. Molti antropologi, realizzata in completa autonomia che coincide, per l'appunto, con il distacco infatti, si sono avvicinati a questo problema con il fine di porre in evidenza che dalla morale ad opera di Kant tramite il suo concetto di giustizia legale come la vita di tali società era tutt' altro che selvaggia e abbandonata agli istinti, ma uguale possibilità offerta a tutti di realizzarsi con il minimo di costrizioni dal che in esse v'era un «ordine», un insieme di regole assai presenti nell'azione l'esterno. Nelle teorie che condividono tale processo di «liberazione» del diritto quotidiana individuale e sociale. La conclusione cui arrivava, ad esempio, Ma dalle pastoie in cui era avvolto, la consuetudine non può essere considerata se linowski [I926], per il quale «i comandamenti della legge e del costume sono non un freno, una permanenza del primitivo o una sua ripresa durante i periodi sempre organicamente connessi e non isolati» (trad. it. p. rgz), portava a ne di crisi. Per il metodo scientifico con cui si è strutturata ogni teoria del diritto gare un'autonomia della sfera giuridica nei Trobriandesi a vantaggio di una si presentano perciò non poche difficoltà nella ricostruzione del sistema dei concezione che privilegiava piuttosto la totalità sociale. Ma, affermare che «il. comportamenti in una società senza leggi scritte. Privato di una documentazione diritto non è contenuto in uno speciale sistema di decreti che prevedano e defi esplicita e fissata chiaramente con formule e caratteri che si richiamano tra loro, niscano eventuali forme di inadempienza e forniscano appropriate barriere e lo studioso incontra notevoli disagi tra regole che non contengono norme gene rimedi» [ibid., p. 94] significava anche indicare una via diversa nell'approccio rali né tantomeno astratte, ma che sono una serie di decisioni su casi concreti, e all'analisi del sistema giuridico delle società tradizionali in genere, dove «ordine che non applicano principi ma piu spesso sanzionano dei rapporti che si richia e diritto sorgono dagli stessi processi che essi governano» [ibid., p. r5o]. Una mano l'un con l'altro. La deduzione dei principi normativi soffre pertanto di posizione, quindi, alquanto diversa da quella di coloro che si mostrano assai piu quest'assenza di proposizioni chiare e dei cambiamenti, degli scarti che si ve preoccupati del problema definitorio e tendono pertanto a «staccare» il campo rificano tra decisioni di casi analoghi nel tempo. Le regole formali che se ne del diritto (cioè le consuetudini giuridicamente stabilite ) dalle altre regole del possono trarre finiscono con l'appartenere, usando gli strumenti classici, piu costume. Per Hoebel, ad esempio, nelle società primitive «una norma sociale alla rilevazione statistica, che non è certo in grado di mettere in luce la logica diventa giuridica se la sua inosservanza o la sua infrazione viene contrastata di un discorso formalmente giuridico, le cui radici affondano, al contrario, in regolarmente — di fatto o solo sotto forma di minaccia — con l'applicazione della universi di tipo magico-religioso presso quasi tutti i popoli precodice. La mute forza fisica di coercizione da parte di un individuo, o un gruppo, che possiede il volezza, singolare e complessiva, e la mancanza di una certezza del diritto por privilegio socialmente riconosciuto di agire in tal modo» [ i967, trad. it. p. gp]. terebbero dunque a respingere l'idea delle consuetudini come sistemagiuridico E infatti «la vera, fondamentale condizione sine qua non per l'esistenza del di di una società. ritto in qualunque società — primitiva o civilizzata — è in realtà l'uso legittimo Tali problemi vengono poi accresciuti dalla difficoltà che lo storico del della coercizione fisica da parte di un agente socialmente autorizzato» [ibid., diritto incontra nel distinguere le regole consuetudinarie giuridiche da quel p. y3].Affermazione che siaccorda con quella diThurnwald: «È la forza rico le che non lo sono all'interno di quel vasto fenomeno che prende il nome di nosciuta che solleva un costume al livello di diritto» [r93i-34, V, p. 4]. costume. A questo fine si sono elencati taluni requisiti oggettivi e soggettivi Anche una parte di coloro che si sono occupati del diritto nelle società pri (la ripetizione nel tempo, l'uniformità, la costanza, l'autorità che sanziona la mitive da un punto di vista antropologico giunge quindi ad affermare che sola norma, l'opinioiuris et necessitatis del soggetto, la materia), che hanno dato vita mente se si verificano certe condizioni — produzione della norma da un'autorità a interpretazioni varie e discordanti. E che vi sia difformità di valutazioni non riconosciuta, esistenza di un sistema di coercizione, regolarità dell'applicazione
  • 12. Consuetudine 864 86g Consuetudine delle sanzioni da un agente socialmente autorizzato, ecc. — i comportamenti e quindi anche le loro regole fondamentali, viene ritrasmesso ai giovani in parti consuetudinari dànno luogo a un vero e proprio sistema giuridico. Insomma, colari e solenni circostanze e a gradi (Black Bagre, White Bagre), come avviene anche per questa via si cerca di riscontrare nelle società primitive (precodice) piu o meno per tutti i miti. Vi è dunque anche un modo di apprendimento ba caratteristiche, per quanto piu rudimentali e rozze, proprie del diritto contem sato sulla iterazione di un «modello» concreto (un insieme di segni sotto forma poraneo, con un'operazione di archeologia giuridica che tende alla scoperta di di avvenimenti), divulgato, in maniera piu o meno fedele e con le innovazioni un minimo comune denominatore sulla base dei risultati della scienza giuridica che la stessa storia di ogni società vi apporta, con forme solenni e con una sua di oggi. Nel metodo usato e nei fini che si propone (l'individuazione di una sfera regolarità da persone particolarmente designate e autorevoli. In una parola, sia giuridica autonoma), essa appare assai simile ad altre ricerche, come a quelle per quanto attiene alla forma sia per quel che riguarda i contenuti, la consue condotte da Lévy-Bruhl sui processi di conoscenza dei popoli primitivi, dove tudine si manifesta come un metodo della conoscenza delle strutture della so venivano poste a confronto le funzioni mentali dell'uomo europeo, quali la lo cietà e del loro funzionamento; con ciò essa diviene una delle forme attraverso gica, la capacità di esprimere concetti e il principio di non-contraddizione qua le quali la struttura stessa può riprodursi storicamente. lificati come forme «superiori» della conoscenza, con la mentalità prelogica o Il che, del resto, è poi molto meno lontano dalla nostra storia di quanto forse «piu mistica che logica» dei primitivi [Lévy-Bruhl rgro; rgzz]. comunemente si possa credere. Fino alla diffusione della stampa i sistemi di Ma il fatto che il mondo dei primitivi sia ancorato al concreto e che l'appren apprendimento facevano leva principalmente sul solo insegnamento orale che dimento non avvenga tramite la definizione di categorie e concetti ma invece si concretizzava assai spesso nella ripetizione, da parte del maestro come del con un metodo didattico fondato sulla trasmissione, per lo piu orale, di segni, l'allievo, di una serie di formule da memorizzare. La tradizione ha rappresentato non qualifica come prescientifica la mentalità primitiva, per cui «è cosi difficile, pertanto un momento fondamentale nella trasmissione della cultura e ha con e quasi sempre incerta, l'intelligenza delle istituzioni» [Lévy-Bruhl xgzz, trad. ferito, a chi la possedeva, un'autorevolezza del tutto speciale, come testimonia it. p. 44r]. È merito di Lévi-Strauss aver ribaltato questa teoria e scoperto nel no il dixit e l'ex cathedra riferito ai dottori delle università europee e l'atmosfera pensiero selvaggio una forma scientifica, la «scienza del concreto». «L'intera di prestigio che avvolge un «anziano» presso molte popolazioni extraeuropee scienza si è eretta sulla distinzione tra contingente e necessario, che è poi la per esserequesti,a causa dell'età,ricco diesperienza culturale vissuta. Inoltre, distinzione tra evento e struttura... Ora, la caratteristica del pensiero mitico, se il sistema critico del sapere può essere fatto risalire alla riflessione individuale come del bricolagesul piano pratico, è di elaborare insiemi strutturati... ma sul testo con la nascita del senso filologico dovuta a Lorenzo Valla e al suo me utilizzando residui e frammenti di eventi..., mentre la scienza... "cammina" todo usato per dimostrare la falsità della donazione costantiniana, la trasmis in quanto si instaura, crea, sotto forma di eventi, i suoi strumenti e i suoi risul sione del sapere per via di strutture inizia solo con l'elaborazione delle teorie tati, grazie alle strutture che fabbrica senza posa e che sono le sue ipotesi e le scientifiche in insiemi assiomatizzati, cioè a partire dalla seconda metà del Set sue teorie. Ma non equivochiamo: non si tratta di due stadi o di due fasi del tecento. Nel campo delle costruzioni civili e militari, ad esempio, l'approccio l'evoluzione del sapere, poiché i due modi di procedere sono ugualmente validi » empirico e consuetudinario è stato dominante fino ai tempi non lontani della [Lévi-Strauss xg6z, trad. it. p. 34]. Il «carattere della totalità» inerisce pertanto fondazione della vera ingegneria, mentre tale non era certamente quella rina ad entrambe le forme di pensiero, con la differenza che il mito (<si serve di una scimentale [cfr. Gille rg64]. struttura per produrre un oggetto assoluto che abbia l'aspetto di un insieme di Rimane infine ancor oggi un'ampia area che si può considerare come un eventi (poiché ogni mito narra una storia)» [ibid., p. 38]. residuo vivente, sebbene in via di drastica diminuzione per l'Europa, di questa E alla categoria della totalità il pensiero scientifico è pervenuto solo in tempi forma del sapere e del vivere della società. Si tratta di quell'ampia messe di fa molto recenti, dal momento in cui Laplace si pose l'interrogativo se fosse possi vole, racconti popolari, detti vari, storie, miti che hanno a lungo costituito il bile conoscere in modo vero e non solo probabile «una parte dell'universo se tramite privilegiato in campo popolare attraverso cui cultura, tecniche e regole non si conosce tale universo nella sua totalità» [Geymonat rgpy, p. zt]. Il mo di comportamento sono state tramandate, apprese, fissate nella memoria e, da do rovesciato con cui viene conosciuta questa totalità si riflette direttamente ultimo, ritrasmesse. sui sistemi d'informazione; alla trasmissione di strutture e di teorie il mondo La consuetudine abbraccia dunque sfere piu vaste del solo diritto, essa appa primitivo oppone un metodo che si basa prevalentemente sulla ripetizione orale re anzi lo specchio generale di certe società; se il senso della consuetudine si di insiemi di segni, i miti e tutte le altre narrazioni di eventi che fanno par trova oggi per lo piu ristretto al solo ambito giuridico, ciò è dovuto in buona te di quella cultura. Ne è un esempio assai completo il «mito del Fagiolo» dei parte al fatto che il nostro modo di vivere e di regolare la vita associata in tutti LoDagea del Ghana che contiene in versi tutta la loro storia, negli aspetti mitici i suoi aspetti ne ha ridotto l'esistenza, e con essa il valore del termine, a certi come negli aspetti materiali, quelli cioè indispensabili per la continuazione esi fatti residui nell'area dei comportamenti giuridici. Tuttavia è bene non perdere stenziale della società (metodi e tempi di coltivazioni, qualità dei terreni, scelta di vista la sua ampiezza originaria, al fine di non cadere facilmente e inavverti delle colture, ecc.) [Goody rgpz]. Il mito, che esprime l'universo dei LoDagea tamente nella tentazione di stabilire quella linea di continuità cui si è accennato.
  • 13. Consuetudine 866 867 Consuetudine La continuità appare come una sorta di fiusso che procede per via di accumula naria zande ha dovuto mantenere, pur con la contaminazione europea (belga), zione in senso ascendente e per depauperazione in linea discendente. Essa porta una forma piu aderente almodo di pensare e di agire per conservare validità a chiedersi solo quale sia la dimensione e la quantità con cui in un'epoca prece agli occhi degli Zande. E quelP«homme», cosi estraneo alla mentalità dei legi dente si presenta il fenomeno attuale, la cui esistenza viene quindi postulata slatori moderni e ai nostri codici, resta in parte a testimoniare una concezione sin dall'inizio della ricerca. La tendenza a delimitare l'autonomia della sfera diversa e del tutto «personalizzata» delle regole giuridiche. giuridica della consuetudine può essere viziata da quest'assunto e dall'aver pro Ma cosa s'intende con tale espressione? Non esiste infatti un rapporto giuri ceduto all'analisi della parte ancor prima di essersi impadroniti del carattere dico tra una persona e una cosa ma sempre un rapporto, in definitiva, tra per totale che le consuetudini rifiettono in certe società. Analogamente è avvenuto, sone. Il diritto di proprietà, ad esempio, non si estrinseca tanto nello ius utendi ad esempio, nell'ambito dell'economia, dove la ricerca di un settore autonomo et abutendi romanistico quanto soprattutto nel fatto che tale ius costituisce una di tale attività ha indotto a retrodatare molti concetti propri della scienza eco relazione che può essere fatta valere nei confronti dei terzi. Tuttavia basta os nomica contemporanea e a «scoprire» quindi forme economiche moderne nel servare la struttura di un codice e la sua ripartizione interna e l'insieme delle tempo antico [cfr. Heichelheim rq58]. regole fondamentali di una società a base consuetudinaria per rendersi conto La prospettiva generale può risultare diversa se invece di affermare che il che esistono profonde differenze nella logica dei testi. Nei postulati della società diritto «sotto forma di consuetudine, nasce storicamente dal costume, secondo dei Trobriandesi non vi è nulla di analogo alla parte dedicata alla proprietà, un processo di razionalizzazione» — secondo l'ipotesi dell'antiformalista Kan come nel libro III del Codice italiano del rqgz. Nel primo caso i riferimenti ai torowicz [rgg8, trad. it. p. r z3], che parla poi conseguentemente del «pensiero beni non sono mai isolati, ma sempre accompagnati invece dai titolari personali : giuridico pre-scientifico... per capire lo sviluppo della scienza giuridica» [ibid.] —, «Postulato VII, Corollario z: Ogni individuo eredita proprietà e rango dal fra si parte dall'ipotesi opposta che una società che si regola sulla consuetudine pone tello della madre... Postulato IX: La priorità nel diritto alla terra e nel rango è a fondamento della propria vita associata un sistema del tutto diverso, e quindi determinata dall'ordine di emersione dalle cavità della terra degli antenati del non omologo neppure in una visione a lungo periodo, da quelle società che crea subclan... Postulato XI: La magia è necessaria per avere successo nella mag no il loro ordinamento giuridico con i codici. Si tratta cioè di problematizzare gior parte delle attività» [Hoebel xg67, trad. it. pp. 273-74]. Ciò che riassume in un ambito piu vasto la teoria della «scienza del concreto» di Lévi-Strauss e questi tre postulati sta nel senso della «qualità» che viene attribuita ad ogni re di chiedersi se ad una peculiare scientificità nel campo del conoscere possa cor lazione e tale qualità si identifica negli attributi di capacità peculiari (la magia), rispondere una analoga diversa forma di impostare il p roblemadelle norme del posto occupato nel lignaggio (status di erede) e del rango tra i lignaggi giuridiche consuetudinarie. (l'ordine nelle pretese alla terra), che sono poi tutte pertinenti alla collocazione Entrambi i sistemi pongono delle regole di comportamento e di organizza che ciascuno occupa nello schema delle relazioni interpersonali. zione — e pertanto in tale accezione generale possono definirsi in una prima ap I beni non sono qui concepiti per se stessi né vengono considerati in maniera prossimazione giuridici —, che presentano il carattere della solennità e ritualità, autonoma rispetto a chi li possiede, ma, al contrario, vengono connessi sistema della regolarità della sanzione. Tuttavia i fondamenti su cui si basano hanno ticamente alla persona cui ineriscono come pertinenza, al luogo che essa occupa caratteristiche talmente opposte da fame globalmente due sistemi diversi. La nel lignaggio e, infine, al rango di ciascun lignaggio nella totalità. Tuttavia la differenza può essere resa. manifesta partendo proprio dalla norma e ponendo a struttura generale, la parentela, non è data come tale, non viene formulata come confronto, ad esempio, un articolo dei nostri codici e una norma di diritto con norma astratta, ma risulta piuttosto come «carattere totale» dal risultato com suetudinario africano, già inquinato peraltro dalla trascrizione fattane dai colo plessivo di una serie di eventi che di volta in volta la ricreano concretamente. nizzatoriche tendevano ad europeizzare lasocietà indigena. Là dove laconsue L'averne individuato lo schema e tentato di esplicitarlo con regole generali da tudine africana è stata cosi formulata: «Se l'uomo non ha finito di pagare il parte degli antropologi, raramente ha infatti conferito agli indigeni implicati prezzo quando la donna va a vivere con lui, l'uomo completerà il prezzo com' era una migliore conoscenza di se stessi, del sistema generale astratto alla base dei stato convenuto» [Verlinden tq69, art. r z, p. gz], la norma corrispondente del Co comportamenti e della loro organizzazione sociale, poiché tale struttura era co dice italiano del rg4z — ma corrispondente solo a titolo d' esempioeperunasitua nosciuta quotidianamente dai rapporti reali con cui si riproponevano in ogni zione opposta — si esprime in questi termini : « Il promittente può domandare la circostanza le «distanze» di ognuno rispetto agli altri. Con ogni probabilità, restituzione dei doni fatti a causa della promessa di matrimonio, se questo non è quindi, la logica del discorso parentelare non si trova tanto nella sua raziona stato contratto» (art. 8o). Il «promittente» (o il «chiunque» del codice penale, il lizzazione operata dagli uomini primitivi, quanto nella ricomposizione continua «chi», il «proprietario», il «creditore», il «debitore», ecc.) e P«homme» rappre della serie di relazioni tra persone, e tra persone e beni tramite la consuetudine. sentano veramente due universi che si avvertono con immediatezza nella dizione È ben vero che gli aborigeni australiani sanno memorizzare con estrema facilità dei due articoli. Mentre nell'ultimo i rapporti e i soggetti si concepiscono in una tutti i legami di parentela che li uniscono con tutti i gruppi circostanti e per di piu forma del tutto astratta ed ipotetica, il manuale di giurisprudenza consuetudi con capacità di estensione in profondità e collateralità per noi oggi impossibile.
  • 14. Consuetudine 868 86g Consuetudine Ciò comunque non dipende dalla conoscenza della struttura in quanto tale, ma rie di rapporti appartiene per coincidere essi con il sistema della vita concreta. Le dei percorsi che, partendo dall'Ego, ognuno deve compiere per individuare le norme consuetudinariesuccessorie rappresentano dunque il modo attraverso sue coordinate. È come se uno non conoscesse la struttura e la formula di una il quale le relazioni parentelari sostituiscono i vivi ai morti ripristinando in con molecola ma ne sapesse ripercorrere le varie valenze 6no a completare tutti i creto la rete dei legami reciproci. legami tra gli elementi. Ma con ciò non si vuoi dire che tali società siano prive di un sistema di In tal modo la «logica» dei comportamenti giuridici delle società precodice scambio di beni; non solo esso si verifica localmente ma spesso avviene anche si situa nella parentela a cui si aggiungono, a completamento, il matrimonio e su lunghe distanze [Polanyi e altri rtl57]. Quel che si vuole sottolineare è che il la successione. E i legami nei quali l'individuo si trova avvinto hanno una tri meccanismo parentelare-magico-religioso risulta essere quello assorbente e che plice dimensione: si estendono infatti al passato, dato che gli antenati costitui i beni stessi portano con sé la qualità personale delle parti implicate, nella forma scono le radici ultime da cui si dipartono le serie di relazioni ; al presente, tramite descritta da Marcel Mauss [rqz8-z4] nello scambio dei doni dove lo hau segue la parentela tra i lignaggi e in virtu del matrimonio ; al futuro, per le aspettative in senso inverso la trasmissione di un bene. Il fatto è che questo sistema si che i nascituri o i nati conferiscono ai viventi. In quest'ottica la successione non fonda sulle relazioni e sui rapporti tra le persone e che i beni rappresentano si configura come quel titolo sui beni che non trova una collocazione separata; delle «pertinenze» personali. In tal modo sia la circolazione dei beni, sia i me a ben vedere quel che si eredita non è tanto una massa di beni (l'asse patrimo todi produttivi messi in atto tendono a sovrapporsi nell'area economica ai le niale dei nostri codici ), quanto invece uno status. L'erede si mette «al posto di» gami parentelari che concretamente uniscono i membri dei gruppi sociali. I nel luogo delle sue relazioni' totali, «uccide» il defunto per ricomporre con l'e comportamenti con cui si evidenziano in maniera ripetuta, le forme con cui essi vento la struttura. Del resto la ricchezza principale in queste società è costituita appaiono, costituiscono appunto le consuetudini, che non presentano quindi soprattutto dagli uomini e dalle donne, a tal punto che istituti come il sorora un'autonomia in se stesse ma rimandano invece ogni volta alla relazione sotto to e il levitato sono tutt' altro che rari e stanno a significare che questa sorta di stante. surroga del coniuge defunto può rappresentare un'aspirazione, se non una prete Alla 6ne ogni consuetudine che si realizza si pone al tempo stesso come sa, delle famiglie di ripristinare il sistema di relazioni preesistente; e in tale strumento e come fine : nel primo caso perché è il modo con cui concretizza quel eventualità matrimonio e successione confluiscono in un tutt'unico. particolare segmento all'interno della vasta rete di relazioni personali, nel se Le relazioni parentelari attraverso cui si struttura questo tipo di società condo in quanto è attraverso la consuetudine, la iterazione dei comportamenti, stanno alla base delle consuetudini che vi si formano e che consentono la con che si riproducono e perpetuano le relazioni stesse, in forma uguale o modificata. tinua riproduzione del tessuto generale. Queste ultime possono storicamente Le norme consuetudinarie seguono pertanto la vita fisica delle persone che sono differire da luogo a luogo e da tempo a tempo, ma tali diversità rappresentano implicate direttamente nella loro formulazione, interpretazione ed esecuzione, i modi contingenti di realizzare dal concreto la logica della struttura. Il matri ne costituiscono il vestito aderente. Esse si palesano quindi plasticamente, si monio potràessere esogamico o, piu raramente, endogamico, coincidere con il adattano alle circostanze mutevoli dei rapporti tra le persone quando questi passaggio di beni dalla famiglia dello sposo a quella della sposa o viceversa. La mutano in maniera percettibile o impercettibile ; ma questi cambiamenti avven residenza della nuova famiglia sarà fissata secondo criteri diversi (matriloca gono quando si producono fatti e avvenimenti che intaccano in qualche parte le, patrilocale, uxorilocale, virolocale) ; la parentela può estendersi o contrarsi la «totalità» delle relazioni e non certamente in conseguenza di «storie» indi in senso verticale od orizzontale (la manipolazione delle parentele è un gioco in viduali. Singole consuetudini possono quindi sorgere e altre essere abbandonate, molte società primitive, ma anche nella società «occidentale» durante tutto il ma il sistema sopravvive in quanto tale solo se permane la condizione di base: periodo feudale). In nessuna occasione comunque è stata mai smentita la sua va regolare in prima istanza i rapporti personali e la qualità delle persone. Cosi lidità di cardine della distribuzione di ruoli e attribuzioni nelle società basate sui l'appezzamento di terra coltivato da una famiglia che viveva (o vive tuttora) rapporti personali [cfr. Radcliffe-Brown e Forde ripago]. Nella stessa successione nell'ambito del diritto consuetudinario africano o dell'ayllu sudamericano non è si presentano delle diversità (successione del 6glio maschio primogenito, di tutti configurabile come una proprietà nel senso odierno del termine, né come una i 6gli maschi, di tutti i 6gli comprese le femmine, successione allo zio materno, proprietà del lignaggio, della tribu, dell'etnia, ecc. Nel nostro linguaggio la dei figli con la concorrenza del coniuge, ecc.) ; tuttavia rimane ovunque domi relazione uomini-terra potrebbe forse essere meglio identificata come un diritto nante il fatto che si succede alla persona defunta secondo le relazioni parentelari d'uso, si che la pretesa che può scaturire negli eredi va formulata come un'aspi in atto, acquisendone perciò lo status e, di conseguenza, i beni eventuali. Diffi razione, per consuetudine legittima, a succedere in tale diritto d'uso. cilmente si verifica pertanto la successione secondo la volontà del defunto (suc cessionetestamentaria) ; il singolo non ha le fattezze di un individuo dotato di ampia autonomia, ma è invece dotato di uno status che risulta da una somma di relazioni che coinvolgono uno o piu linguaggi, ai quali in definitiva questa se
  • 15. Consuetudine 87o 87i Consuetudine golare anzitutto i loro rapporti interni nella nuova dimensione politica e solo La consuetudine nell'età feudale. successivamente a uniformare il resto. Il problema della distribuzione delle cari che e delle terre connesse comporta comunque già un'innovazione di rilievo. Non sarà a questo punto scorretto stabilire una certa analogia con il Capi Grandi e medie unità territoriali vengono affidate ai membri della «famiglia tolare di Kiersy dell'877 di Carlo il Calvo o con l'analogo, ma piu esteso, Edictum estesa» in conformità della qualità delle relazioni e delle «distanze» che si vanno de beneficiis regni Italic di Corrado II il Salico del io87 con cui gli eredi di coloro creando nella conquista tra i capi e i singoli individui della sua stirpe per le piu che erano stati investiti di feuda dignitatis o di feuda regalia trovavano riconosci varie ragioni (legami di sangue, matrimoni, «affiliazioni» e «adozioni» per at mento sotto certe "condizioni alla loro pretesa di succedere in quella sorta di ti di valore, per servizi resi, ecc.). Ma la capacità di ricomporre localmente la rete «diritto d'uso» che era il feudo del de cuius. L'espressione è certamente impro di relazioni consuetudinarie viene anche a dipendere dalla possibilità, per chiun pria, ma può servire a fare da ponte tra la situazione quale si presenta nelle so que sia investito di un feudo, di fungere da punto iniziale da cui si diparte un'al cietà primitive e il mondo della feudalità europea. tra e nuova serie di relazioni interpersonali. Ogni feudo tende quindi a diventare Sotto l'urto delle invasioni barbariche nell'epoca del tardo impero romano, un sistema a sé stante (Capitolare di Kiersy e Edictum de beneficiis regni Italici ) la vita si contrasse in spazi piu delimitati, la villa, e con essa anche le relazioni e ciò incrina il sistema generale che va trasformandosi, nel suo strato superiore, economiche subirono delle modificazioni. Nella villa romana scambio e produ in un insieme di uguali senza legami reciproci o con legami assai attenuati. Ne zione tendevano a svolgersi sulla linea dei vincoli personali che si instauravano è una testimonianza la formazione delle curie feudali, nelle quali ciascuno viene in maniera sempre piu estesa. La caduta dell'impero accelero il processo di giudicato solo dai suoi pari. In tal modo la catena delle relazioni tende a sgranarsi trasformazione perché alla crisi interna si sovrappose la concezione che gli in nell'ambito piu elevato (re, feudatari ) e s'interrompe al di là di quanto rimane vasori longobardi avevano della società. Il rapporto personale divenne quindi di questa relazione, in quanto il sovrano non ha rapporti diretti con il sistema preminente sui rapporti tra le cose. Ne è una testimonianza l'Edictum Lango inaugurato da ogni singolo feudatario. In termini piu propriamente giuridici bardorum,nelquale leantiquae legesaltro non sono che «laricerca e la stesura la situazione è la seguente : «Non si deve dimenticare che potere politico feudale scritta delle consuetudini» germaniche [Pepe iq6g, p. ry7]. E in effetti nei 888 significa potere esercitato non in nome e per conto altrui, ma in nome e per capitoli attribuiti a Rotari, la stragrande maggioranza è dedicata alla regola conto proprio; non piu cioè in qualità di pubblico ufficiale del re, ma in qualità mentazione di tutti i rapporti interpersonali, mentre scarsissima attenzione ri di signore autonomo, sia pure entro il riconoscimento della sovranità regia» cevono i diritti sulle cose, quasi che queste, come nelle società primitive, siano [Colorni ig59, p. z6]. E pertanto sia il re nei confronti dei sudditi del feudo sia appunto pertinenze delle persone. Ciò si armonizzava, del resto, con il mundium questi verso il re sono impediti dall'avere relazioni da un «diaframma» che li su cui si fondava la famiglia germanica: «Il mundium("mundium id est domi separa nettamente[Calasso aggio, p. 8z]. nium", o meglio, secondo la glossa cavense : "id est pertinentia"), o tuitio era la M " d 'Ma v è di piu. Per quanto la terra in quest'ambito sia una pertinenza nei protezione che la famiglia e, per essa, il capo accordava ai minorenni e alle don legami re-feudatari e, su ogni singolo feudo, feudatario-vassalli, essa si presenta ne, che non erano mai sui iuris» [ibid., p. x 5z]. in altra dimensione in maniera alquanto diversa. Sulle terre oggetto dei bene Ne scaturisce la concezione di un diritto «legato alla vita del gruppo, nel ci preesistono o si formano ex novo relazioni uomo-terra di altra natura (pro cui seno si è affermato liberamente per la cooperazione spontanea dei soggetti» prietà allodiale, affitto in varie forme, lavoro in vario modo, ecc.). Nei confronti [Calasso ig5y, pp. rzg-zy], sulla base della serie dei rapporti consuetudinari di costoro, i vincoli di relazioni di dipendenza personale vengono ad instaurarsi che vengono via via trascritti negli editti e nelle sentenze. Anche nella società non direttamente, ma bensi in maniera mediata, per il fatto che questi ultimi feudale il sistema delle relazioni in cui la persona è immersa ha valore e vigore sono in qualche modo coniugati alla terra che delimita il feudo. indipendentemente dalle circostanze e dai luoghi in cui viene a trovarsi. «Il In due punti quindi il sistema delle relazioni personali subisce un'innova fenomeno della legge personale ne resterà quindi enormemente amplificato co zione di rilievo. In alto, dove al vincolo di dipendenza personale si va sosti me mai per l'innanzi era stato, e la legge perciò sembrerà smarrire davvero ogni tuendo la forma "ea del rapporto tra «parti » composte ciascuna da piu persone che vincolo territoriale e apparir quasi inerente alla persona e seguirla dovunque» si trovano nel medesimo status (grandi feudatari tedeschi e italiani e Impero, [ibid., p, rx6]. re e baroni nel regno di Napoli, re e baroni in Inghilterra (3Iagna Charta) e Tuttavia le consuetudini germaniche (longobarde e franche) fondate sulla anche Comuni e Impero in Italia). La definizione di tali rapporti concreti, non parentela, e quindi la concezione personale del diritto, si estendono nella società piu tra persone ma tra «parti», costituisce la fonte piu importante delle norme medievale in maniera difforme, a seconda dei vari strati in cui essa si va struttu consuetudinarie feudali che vengono elaborate nel caso concreto (i già citati rando. Al pari del clan Mbomu nello stato degli Zande del Sudan [Evans-Prit Capitolare ed Edictum o la pace di Costanza del ii88 tra Comuni e Impero) e, chard rq65, trad. it. pp. ror-8y], i popoli germanici si impongono in buona parte successivamente,facendo ricorso all'analogia con ilprecedente (Libri feudorum). dell'Europa come conquistatori. Le loro consuetudini originarie tendono a re Ma la crisi si manifesta piu eversiva, almeno in prospettiva, in basso, là
  • 16. Consuetudine 87z 873 Consuetudine dove il bene terra con tutto ciò che essa produce non si trova come accessorio La logica sottesa al modo con cui vengono regolati i rapporti tra entità mi alla relazione personale (persona- persona (terra)), ma tende ad invertire l'or surabili con precisi parametri si presenta del tutto diversa da quella «scienza dine e a porrelepersone come accessorie alla terra (persona- terra (persona)). del concreto» che regge la consuetudine. Le nuove norme vanno infatti ade In questo punto la consuetudine, fondata sulle relazioni parentelari nella sua guate ai sistemi di misurazione in maniera quantitativa e astratta e debbono origine ed evolutasi verso la forma piu generale delle relazioni personali usando contemplare tutte le possibili combinazioni in cui vengono a trovarsi i beni tra uno schema analogo, subisce un principio di disgregazione e di invalidità. Tale loro. Ma la distruzione della qualità dei beni a vantaggio della quantità porta fatto può essere seguito nelle trasformazioni del sistema delle successioni, dove, con sé anche l'eliminazione progressiva delle qualità per cui le persone si diffe piu che altrove forse in questo periodo, si manifesta il rapporto uomo-beni. renziano. Come in certi catasti (quello tavolare austriaco, ad esempio), sono i Con il vtr secolo avviene la scomparsa del testamentum e della heredis institutio beni che individuano le persone e conferiscono loro una nuova dimensione che in tutta l'Europa facente parte delPex impero romano, in seguito alle invasioni tende ad uguagliare gli individui e a concepire tra essi rapporti astratti analo barbariche. Ad esso si sostituisce ovunque la successione legittima, nella quale, ghi a quelli tra i beni stessi. Un tale sistema si struttura in maniera dal tutto in netto contrasto con la volontà assoluta del testatore romano, prevale la ra opposta a quello consuetudinario : qui i beni seguono le persone, là invece sono gione della famiglia, che impone la redistribuzione preordinata dei beni secon le persone a seguire i beni. I rapporti tra le persone si avviano a scaturire come do la consuetudine germanica. «I barbari ignoravano il testamento... Poiché conseguenza diretta delle relazioni che si instaurano tra i beni (produzione tutti i membri del gruppo capaci di diritto sono comproprietari del patrimonio acquisto-vendita) mentre nell'altro sistema erano i beni a seguire le relazioni familiare, la volontà del padre non può disporne: ne dispone invece Dio (Deus personali (parentela-rango-status). solusherectesfacere potest) vale a dire l'ordine naturale della parentela» [Calasso Tuttavia il mondo consuetudinario feudale possiede vitalità e capacità di x954, p. rz9]. Solo una certa quota dei beni viene lasciata da Liutprando (cap. resistenza, dato che vi è sottesa una visione della totalità vissuta e riproposta vI) al libero arbitrio del de cuius, che ne dispone assai spesso per fare una do continuamente nella vita concreta. Il suo modo di intendere la relazione uomo natio pro anima a vantaggio per lo piu della Chiesa, al fine, sembra, di evitare beni riesce quindi a penetrare anche dove si verificano delle spinte che condu la formalità delle donazioni tra vivi [Vismara r94x, I, p. z4 ]. La riapparizione cono nella direzione opposta. Il senso parentelare e la solidarietà di gruppo sono, del. testamento verso la fine del xn secolo sta ad indicare che la relazione tra ad esempio, l'elemento caratteristico della compagnia fraterna veneziana e del l'uomo e i suoi beni tende in parte a sottrarsi alle relazioni parentelari e ad l'albergo genovese. Nel primo caso i fratelli mantengono indiviso il patrimonio acquistare una sua prima autonomia, per quanto essa rimanga ancora a lungo del padre che rimane affidato per l'amministrazione al maggiore di essi. Solo fortemente influenzata dal clima generale. E se è vero che la successione legitti il minore contrae matrimonio per mantenere intatto il patrimonio e ritrasmet ma è la piu usata anche nella forma testamentaria, ben diversa da quella roma terlo ad una nuova generazione [Molmenti r9o5, I, p. xzo ]. A Genova, dove na dato che essa «è una semplice disposizione patrimoniale che non può co peraltro rimase il senso della patria potestà visibile in certe disposizioni testa munque comprendere mai la totalità del patrimonio» [Calasso 1954, p. 256], mentarie [Belgrano r875, pp. 409-26], «ogni famiglia, ovvero piu casati riuniti il ritorno del testamento come atto unilaterale e revocabile delinea una tenden in albergo (imitazione di consorzi assai piu antichi marchionali e viscontili, e ziale riappropriazione diretta dei beni senza la intermediazione della relazione di che si ha memoria a partire dal secolo xtv ), possedeva una stanza pubblica, personale-parentelare. detta loggia, dove adunavansi di giorno e di notte, vuoi per conversare e vuoi In generale poi, nel mondo delle consuetudini feudali, il salto si verifica per trattar negozi» [ibid., p. 46]. All'interno di tale gruppo collettivo venivano quando un bene comincia ad essere considerato dagli individui non piu per la contratti i matrimoni, «non semplici alleanze ma legami di sangue atti a rin qualità che lo lega al possessore, ma, al contrario, per le sue qualità intrinseche, forzare i vincoli contrattuali che legavano genovesi di diversi gruppi di lignag che possono essere valutate con altri beni sulla base di computi quantitativi gio nel piu comprensivo albergo» [Hughes r976, p. 945]. Il consiglio del li quali il prezzo, la reperibilità, la rarità, la capacità produttiva, il costo di pro gnaggio (albergo) esercitava quindi una sovrintendenza generale sia sui pro duzione, ecc. Il concretarsi di tale nuova mentalità quantitativa porta a spezza blemi matrimoniali sia sulle successioni, a tal punto che i mariti provenienti re il legame personale tra individuo e bene in due parti: da un lato il bene come dall'esterno dovettero competere con l'albergo per affermare la loro autorità valore in sé e dall'altro colui che casualmente entra in relazione con quel bene. familiare. E in conclusione «il piu rimarchevole aspetto della pratica testamen Gli oggetti non si configurano piu, tendenzialmente, come pertinenze delle per taria in tutti i gruppi sociali di Genova non era tanto la sua varietà, quanto la sone, ma acquistano una vita autonoma che si fonda sulla possibilità di deter sua coerente aderenza al modello generale dell'eredità consuetudinaria» [ibid.]. minare astrattamente, cioè indipendentemente dal possessore, il loro valore. Anche negli statuti delle civitatescomunali medievali avvenne un processo S 1 d t momen t o i beni possono essere confrontati reciprocamente e analogo. Contro le illusioni di Bartolo che cercava di trovare una unità tra i oo a queso globalmente in maniera sistematica senza passare attraverso la dimensione e edelle vari corpi giurisdizionali del suo tempo nella applicazione generale del diritto qualità personali. romano come diritto comune, avvenne invece che «tradottesi molte delle pa
  • 17. Consuetudine 875 Consuetudine role feudali con parole tolte alla terminologia romanistica, il senso romanistico fino allo scoppio del r78q, che determinò l'estinzione totale del mondo consue di queste fu in parte sopraffatto dal senso feudale di quelle» [Ercole rqgz, p. 8r ]. tudinario in Francia e in buona parte del continente per le conseguenze di quel Il nuovo mondo mercantile cittadino, piu che tendere a rovesciare il sistema l'avvenimento sullastoria europea. La norma fondamentale posta a base del esistente, cercava invece di introdurre elementi romanistici nel mondo consue nuovo ordinamento rinviava pur sempre alla persona, ma a un livello di massima tudinario feudale creando proprie consuetudini (Constitutum usu di Pisa del r r 6o astrattezza: la natura dell'uomo dotata di diritti imprescrittibili e inalienabili. e Liber consuetudinum Mediolani del rzx6, primi esempi di questa tendenza). Il fine sotteso era chiaramente quello di svincolare il comportamento associato Queste nuove consuetudini locali, che prevalevano su ogni altra regolamenta dal preesistente sistema di relazioni consuetudinarie radicate nella parentela per zione compreso il diritto comune romano, contenevano comunque una novità farlo dipendere invece da un valore assoluto e autonomo nei confronti degli indi di rilievo. In molti casi gli abitanti delle città instaurarono un nuovo sistema di vidui. La Déclaration des droits de l'homme et du citoyen(r7gr) obbediva a questo relazioni individuali, inserendo il singolo in una associazione che radunava co principio di separazione dei diritti individuali dalle persone, soprattutto nei suoi loro che svolgevano la medesima attività, dotandola di regole e autorità proprie primi quattro articoli, e fondava tutta la serie di relazioni interindividuali sulla (corporazioni). Tale fenomeno si sviluppò soprattutto a Firenze per il peso che concezione di una uguaglianza originaria e connaturata all'uomo in quanto tale. ebbero le varie attività manifatturiere nella vita del Comune. La nascita e lo svi Con la teoria dei diritti naturali l'uomo veniva dunque concettualmente pari luppo delle Arti (maggiori e minori ) portò a concepire i reciproci legami all'in ficato alla considerazione che si aveva dei beni ; egli è anzi da questo momento terno della vita politica ed economica come rapporti tra «parti», e non piu in avanti il bene per eccellenza. Ma quest'uguaglianza assoluta è affermata solo quindi tra individui, che si identificavano non sui legami di parentela ma piut nell'atto originario; al pari del valore, che esiste in tutti i beni e che permette tosto sul piano delle attività economiche svolte. Per quanto gli statuti delle varie di fame una comparazione ma che si presenta in quantità diverse in ogni singolo Arti riecheggiassero ancora una visione di tipo familiare nelle relazioni tra gar bene, l'uguaglianza filosofico-giuridica sanziona le differenze quantitative di zoni e maestri, la novità stava soprattutto nella dimensione dei rapporti tra Arti fatto che esistono tra gli uomini, le postula dal momento che essa non è un fine che venivano patteggiati tra «parti» rappresentative di attività generali e non di ma l'inizio, Per correggere questa visione altri ha tentato di reimmettere la per famiglia o lignaggi. In Italia, comunque, il sistema non resse per la forte con sona nella sua esistenza storica, partendo da questa visione per creare una nuova ffittualità che generò; la fine del tumulto dei Ciompi nel rg78 può essere indi concezione giuridica [cfr. Jhering r877], o ne ha rovesciato completamente i cata come la data che bloccò definitivamente le innovazioni apportate nel siste termini ponendo l'uguaglianza come fine, come appunto Marx, per cui «il to ma giuridico dalle corporazioni. Da questo momento l'estensione del metodo tale di queste relazioni di produzione costituisce la struttura economica della contrattuale avverrà solamente o quasi nell'ambito delle attività mercantili e società, il vero fondamento su cui sorgono le sovrastrutture giuridiche e politi commerciali. In tal modo per tutto il periodo che si estende fino alla rivoluzione che e a cui corrispondono forme determinate di coscienza sociale» [citato in francese si assiste in certe regioni dell'Europa continentale alla esistenza di Kelsen rtl55, trad. it. p. 5]. diverse forme consuetudinarie (quella feudale vera e propria e quella comunale) Al di là delle diversità che emergono nelle varie teorie dell'Ottocento e del e al distendersi del negozio giuridico e del contratto romanistici nel campo delle Novecento, rimane comunque il fatto che i nuovi sistemi dei rapporti generali nuove attività economiche, nell'ambito cioè del diritto commerciale e privato. di qualsiasi codice moderno contengono al fondo questa comparazione tra uo La coesistenza dei due sistemi è durata quindi a lungo, ma la conflittu alit mini e beni. Su questa base si sono venuti costruendo i nuovi sistemi giuridici, non è mai venuta meno anche se si è presentata in maniera diversa da luogo a tendenzialmente assiomatizzati, che ad essa rinviano, pur senza dirlo e senza luogo. In Italia la varietà delle situazioni politiche, l'esistenza delle autonomie porlo espressamente alla base del loro sistema logico; ed è chiaro che in tale comunali e cittadine nel Nord conservatesi anche durante le alterne vicende struttura logica la consuetudine, con il suo modo di organizzare la società par politiche, alcuni caratteri delle uninersitatesnel Sud hanno contribuito a mante tendo dal concretodellaparentela, si presenta come una forma di resistenza al nere al di sotto di un livello critico gli antagonismi. E non va sottaciuto anche nuovo, come, in definitiva, un atteggiamento di conservazione dell'ancien ré un altro fattore, certo non ultimo: il ristagno delle attività economiche «mo gime nelle relazioni politiche, economiche, giuridiche e sociali. L'homo oecono derne» che portavano con sé l'esigenza di erigere su altre basi l'associazione micus,che comincia a prendere la sua forma attuale nelle pagine di Adam Smith umana. Il carattere variegato e composito della realtà italiana, la possibilità di nella sua Wealth of Nations (r776), si muove seguendo itinerari di relazioni entrare e uscire da certi sistemi giuridici ha contribuito a procrastinare il punto ben diversi da quelli del nobile feudatario polacco, cosi ben delineato da Witold di massima tensione. Kula [rtl6z], per il quale le sue relazioni sociali stanno a fondamento della sua Il contrario avvenne in Francia dove l'espandersi delle attività economiche mentalità economica. e nuovi modi di intuire l'organizzazione generale della società si urtarono con tro una feudalità particolarmente robusta e forte. I due sistemi rimasero netta mente separati senza possibilità di integrazioni ; gli antagonismi si accumularono 30