SlideShare ist ein Scribd-Unternehmen logo
1 von 11
Downloaden Sie, um offline zu lesen
SCENARI FINANZIARI
JOHN MAULDIN'STHOUGHTS FROM THE FRONTLINE
Newsletter settimanale - Versione Italiana a cura di Horo Capital

Una nazione disfunzionale
di John Mauldin | 9 giugno 2012 - Anno 3 - Numero 23



In questo numero:
Una nazione disfunzionale
Un minuto a mezzanotte?
Il trionfo della speranza
Un quadrilione qui, un quadrilione la
New York, Chicago, Italia e Singapore

disfunzionale
1. (Medicina), (di un organo o di una parte) non funziona regolarmente
2. (In particolare di una famiglia), caratterizzata da una rottura delle normali o positive
relazioni tra i membri del gruppo

I leader europei hanno lanciato il progetto dell'euro nel secolo scorso come un
esperimento, per vedere se la speranza politica avrebbe potuto diventare realtà
economica. Quello che hanno fatto è stato quello di creare uno dei più disfunzionali
sistemi economici che ci sia mai stato nella storia. E le distorsioni inerenti a tale sistema
stanno incrementando un disfunzionale ordine sociale. Oggi guardiamo ad alcuni eventi
piuttosto recenti ed inquietanti, che esprimono gli effettivi costi di tale esperimento. Che
tipo di "terapia" sarà necessaria per curare la famiglia disfunzionale, nella quale si è
trasformata l'Europa? E forse mi lancerò verso la fine su un elemento molto "divertente",
quindi partiamo.

Una nazione disfunzionale

Michael Lewis ha documentato in maniera abbastanza eloquente in Boomerang il paese
disfunzionale quale è la Grecia – su come i cittadini evitano le tasse, su come oltre 600
categorie di lavoratori possono ritirarsi a 50 anni di età con una pensione piena, e su come
la frode e la corruzione sono endemiche. Altre storie sono emerse a proposito di come
pochi medici dichiarano più di 10.000 euro di reddito e di come solo pochi professionisti
pagano le tasse sulla proprietà.

Recentemente, quando l'attuale governo greco si impegnato in realtà a raccogliere alcune
imposte al fine di ricevere maggiori prestiti, un burocrate ha deciso che un ottimo modo
per riscuotere le tasse di proprietà sarebbe stato quello di includerle nella bolletta elettrica
dei cittadini, una mossa che ha causato un completo tumulto. A questo sono seguite delle
cause, in quanto la società elettrica nazionale ha cercato di tagliare l'elettricità per il
mancato pagamento. In un paese dove una causa legale può durare un decennio prima di
arrivare alla sentenza definitiva, un tribunale ha preso in carico il problema in modo
piuttosto rapido e ha definito illegale che la società elettrica possa decidere di tagliare il
servizio per il mancato pagamento. Questa decisione ha generato per la società elettrica
una massiccia perdita finanziaria, in quanto la gente ha semplicemente smesso di pagare
le proprie bollette elettriche.

Il governo a quel punto e dovuto intervenire con una notevole quantità di denaro per poter
garantire la fornitura di energia. Dal 1° maggio la compagnia elettrica ha annunciato, che
non avrebbe più riscosso le tasse di proprietà. La società del gas naturale, ha minacciato
di tagliare le forniture al fornitore di energia elettrica per i mancati pagamenti, ora sono in
corso delle riunioni di emergenza al fine di "... evitare il crollo delle forniture di gas naturale
e del sistema elettrico".

In Grecia il sistema del credito è completamente nel caos, e quest'anno si è pure avuta
una corsa agli sportelli. Abbondano i rapporti che segnalano che gli ospedali non possono
disporre dei necessari farmaci salvavita, in quanto non viene concesso ulteriore credito da
parte della stragrande maggioranza delle case farmaceutiche. La disoccupazione
complessiva è al 22% e quella giovanile è superiore al 50%. "Il crollo dell'economia del
paese ha costretto molti greci a rivolgersi all'economia del baratto del mercato nero e
questo ha lasciato una devastazione finanziaria di svariati milioni, e questo senza alcuna
speranza di poter avere un flusso di reddito in un prossimo futuro." (Infowars.com)

Le ultime elezioni non ha permesso la costruzione di una coalizione di governo e delle
nuove elezioni sono previste per il prossimo fine settimana (17 giugno) - salvo che i
dipendenti che devono permettere le elezioni, minaccino di far sciopero se non verranno
prima pagati. Il referente sindacale dei lavoratori statali ha detto giovedì, che il sindacato
proclamerà due giorni di sciopero il 16-17 giugno. Ed ha anche detto, che fino a quella
data, i dipendenti comunali si rifiuteranno di fare qualsiasi attività che possa essere
connessa con le elezioni. Vedremo ora se il tribunale dichiarerà tale sciopero illegale e se
le persone decideranno di accettare la decisione del tribunale.
(http://www.washingtonpost.com/business/greek-municipal-workers-call-electoral-strike-
threatening-to-derail-crucial-june-17-vote/2012/06/07/gJQAlhOjLV_story.html)

La Grecia è in forte subbuglio, e anche dagli ultimi sondaggi che sono stati pubblicati
questa settimana, chiaramente non emerge ancora un vincitore. (Nota: è contro la legge
greca pubblicare i risultati di un sondaggio, due settimane prima delle elezioni.) E poi su
questo c'è stato anche un "dibattito".

Suppongo che ormai abbiate visto il video del dibattito televisivo tra i rappresentanti dei
sette partiti greci. A seguito di una cattiva pianificazione, il capo del partito nazionalista di
Golden Dawn con fisico piuttosto giovanile e atletico, era seduto accanto al leader del
Partito comunista, che è una signora. Si sono scambiati alcuni insulti, e dell'acqua è stata
gettata, da parte del ragazzo del Golden Dawn, in faccia ad una signora dall'aspetto
piuttosto giovanile e piacevole (era una rappresentante di un partito di sinistra), e la leader
del partito Comunista lo ha percosso sul braccio con una cartella; poi si sono pestati i piedi
e Mr. Golden Dawn è ripetutamente aggredito dalla rappresentante del Partito Comunista.

Se per qualche motivo non avete avuto la possibilità di vedere questo breve ma
emozionante clip, ecco un link: http://www.rt.com/news/greek-politician-slaps-rival-278/.
Oppure andate su Google e scrivete "golden dawn greek slap" e troverete un link ad un
report nella lingua che desiderate. Se si sceglie la versione tedesca di Der Spiegel, è
possibile ascoltare la parola neo-nazisti ripetuta più volte dal giornalista tedesco.

Tutto questo provoca alcune riflessioni. In primo luogo, gli episodi di violenza e i controlli in
Grecia stanno aumentando, assieme con delle legittime pubbliche manifestazioni.
Qualunque sia il minimo livello di civiltà che è rimasto, questo è stato cancellato dal rozzo
comportamento del rappresentante di Golden Dawn.
In secondo luogo questo scontro, ora domina il dibattito nazionale. Piuttosto che
concentrarsi su ciò che dovrebbe essere fatto per rimanere nella zona euro, accettare o
rifiutare l'austerità, e mettendo insieme una sorta di coalizione che possa governare il
paese, la situazione rimane focalizzata su questo evento. Nove giorni prima di un'elezione
in cui nessun partito sembra avere un chiaro vantaggio o un percorso per arrivare ad una
coalizione di governo, i risultati sono ancora più incerti. Golden Dawn aveva ottenuto circa
il 6% dei voti in Grecia. Manterrà quella percentuale? Se non sarà così, dove andranno a
finire i suoi voti? Questo aiuterà o creerà un danno, alla tradizionale forza conservatrice o
ai partiti del centro sinistra?

Che si tratti di famiglie o nazioni, un tale livello di disfunzionalità quasi sempre finisce in
lacrime. Lo "schiaffo", è solo un altro incidente che racconta un paese che è sull'orlo
dell'auto-distruzione. E' molto probabile che il partito che vincerà le elezioni sarà uno di
quelli che vuole rifiutare l'austerità, ma ritiene che il resto d'Europa debba dare loro il
denaro di cui hanno bisogno per continuare a pagare i loro dipendenti pubblici, far
funzionare i servizi e la macchina governativa. Allo stato attuale sembra che l'Europa
accetterà la cosa, perché i greci hanno bisogno di continuare a fingere che pagheranno il
loro debito nazionale ai governi europei e alla BCE.

Ma perché continuiamo ad essere ancora fissati sulla Grecia? Anche se la Grecia è così
piccola, è comunque molto importante, perché se la Grecia lascia l'euro allora i mercati
immediatamente si chiedono: "Chi sarà il prossimo?" E mentre un anno fa tutti pensavano
che la risposta era il Portogallo, ora il mercato sta guardando in modo molto preciso la
Spagna che è sulla strada di un possibile fallimento, sulla quale era la Grecia solo pochi
anni fa.

I Governanti spagnoli stanno ora iniziando ad ammettere che hanno bisogno di aiuto, in
quanto in tempi brevi rischiano di essere tagliati fuori del mercato obbligazionario, se
questo non è già avvenuto. Come ho già scritto, ci vorrà un massiccio impegno di soldi da
parte degli europei (vedi i tedeschi) per salvare la Spagna, e questo non sarà un impegno
una-tantum. E non è di soli 100 miliardi di euro la necessità di fondi per le banche
Spagnole. Se la Spagna sarà esclusa dall'accesso al mercato, l'aggiungere ulteriori €100
miliardi di debito non migliorerà sicuramente la situazione, quando vi è un deficit fiscale di
quasi il 10%, con una disoccupazione che ha raggiunto oramai i livelli della Grecia e con
l'economia che è in caduta libera.

L'Europa sarà costretta, per anni, a comprare tutto il debito spagnolo. E non solo il nuovo
debito, ma anche tutto il vecchio debito che è in scadenza e che deve essere rifinanziato.
Stiamo parlando di centinaia di miliardi di euro. E se ci fosse una disordinata corsa agli
sportelli in Grecia? Il numero non può che diventare più grande. E quindi credo che il
pensare ad un qualcosa di simile ai 46 miliardi di € di cui il FMI parla oggi, significa
solamente di decidere di ignorare la realtà economica.

Quel denaro dovrà arrivare da qualche parte. Probabilmente sarà direttamente la BCE a
monetizzarlo (è possibile ma non è sicuro), o ad una entità pan-europea come l'ESM
dovrà essere permesso di diventare una banca e, tramite un prestito della BCE, iniettare
capitali al fine di salvare gli spagnoli (e anche gli altri) e le loro banche.

E' ovvio, almeno per il tuo umile analista, che se la zona euro dovesse sopravvivere
devono succedere alcune cose. In primo luogo, deve essere creato un qualcosa di simile
ad una FDIC europea. Le garanzie bancarie e la regolamentazione deve diventare una
responsabilità europea, non una responsabilità del paese. Cosa sarebbe successo,
quando c'è stata la crisi del 2008, se il resto degli Stati Uniti avessero deciso che New
York avrebbe dovuto salvare le proprie banche?

In secondo luogo, se al ESM viene permesso di diventare una banca, quali saranno
queste garanzie? Dato che l'accordo originario dei paesi membri nel sostenere una
quantità specifica e limitata del debito, dovrà ora essere aumentata di dieci volte. E questo
significherà un qualcosa vicino ai € 4-5 trilioni.

Come mai avranno bisogno di così tanti soldi? La risposta è, perché non ci sarà solo la
Spagna. L'Italia può essere così lontana, data l'attuale recessione europea? E le banche
francesi? La stessa Francia, data la nuova direzione politica del suo governo e le sue
enormi passività non finanziate?

Supponiamo che si tratti di solo € 4 trilioni, quello di cui ci sarà bisogno in pochi anni. La
Germania sarà responsabile per almeno il 25% di tale importo, e questo sarà pari a circa il
40% del loro PIL. Ed infine ipotizziamo che la Spagna, Grecia, Irlanda, e tutti gli altri
saranno invece felici per la loro parte.

La Germania sarà disponibile a prendersi in carico un nuovo debito di tali dimensione? I
paesi periferici devono già alla tedesca Bundesbank oltre € 1 trilione. Il rapporto debito-PIL
tedesco ha già raggiunto l'80%. I costi dei credit default swap Tedeschi stanno
aumentando.

Se la Germania fa il primo passo, si deve essere pronti a tenerlo quel passo, perché poi il
fermarsi in qualsiasi momento significherà che il dolore possa aumentare ancora di più,
dal momento che comunque sarà responsabile per la propria quota di debito creato dopo
quel primo passo.

Certo, se saranno disponibili a prendersi in carico un tale livello debito, ci dovranno essere
delle garanzie di poter effettuare un controllo fiscale sulle nazioni che hanno bisogno di
aiuto.

E questo significa una precisa unione fiscale. Quando l'euro è stato creato, i leader
europei hanno pensato che una moneta comune, avrebbe naturalmente poi portato ad una
unione fiscale. Unioni monetarie senza unioni fiscali sono sempre diventate disfunzionali.

Oppure ci dovrà essere una diretta monetizzazione del debito da parte della BCE, che
però va contro la politica che la Germania ha accettato.

In entrambi i casi, è un cambiamento di posizione molto significativo da parte della
Germania.

Ci sono tre problemi che l'Europa deve risolvere. C'è un problema sui debiti governativi e
un conseguente problema sui debiti bancari. Entrambi sono evidenti e ci potrebbe essere
una soluzione, sia in termini di tempo che di soldi.

Ma il terzo problema è invece quello più difficile da risolvere. Questo è dato dallo squilibrio
commerciale tra la Germania e i paesi periferici, e i diversi livelli di produttività dei loro
lavoratori. Il deficit commerciale deve essere riequilibrato. Il solito modo per fare questo è
attraverso una svalutazione della moneta da parte del paese con il deficit commerciale.
Questo non è possibile per i paesi della zona euro. Così l'unico altro modo, per i lavoratori
di un paese scarsamente competitivo, è quello di accettare dei salari più bassi. Dal
momento che nessun lavoratore pensa di essere sottopagato, questo avverrà lentamente
e dolorosamente e questo significherà una prolungata recessione o depressione.

Il che porta gli elettori alla frustrazione e ad un completo logorio dei nervi, che poi sconfina
in azioni disfunzionali. E questo poi porta anche a dei cambiamenti politici.

Facciamo qualche ulteriore riflessione. Nel Financial Times del fine settimana, i miei amici
Niall Ferguson e Nouriel Roubini hanno scritto un editoriale che chiede all'Europa una
autorità bancaria europea e una più stretta unione fiscale, se l'obietto della zona euro è
quello di sopravvivere. http://www.ft.com/intl/cms/s/0/c49b69d8-b187-11e1-bbf9-
00144feabdc0.html~~V # axzz1xHuDXIr4

Diamo un'occhiata ad alcuni paragrafi dell'editoriale, partendo dalla principale domanda:


 Absolute Return Partners di Niels C. Jensen - www.arpllp.com - è la società partner di
                      John Mauldin per il mercato Europeo.

    Horo Capital - www.horocapital.it - è il partner di Absolute Return Partners per il
                                   mercato Italiano.

                          Tel. 02 89096674 - rcarraro@horocapital.it


Un minuto a mezzanotte?

"In Europa, in questo momento è un minuto prima della mezzanotte?

"Temiamo che la politica del governo tedesco di fare 'troppo poco e troppo in ritardo'
rischia di ripetere proprio la crisi che c'è stata nella metà del 20° secolo, e che invece il
progetto dell'integrazione europea voleva evitare.

"Per noi è incredibile che la Germania, rispetto a tutti gli altri paesi, non riesca ad imparare
nulla dalla storia. Fissati dalla minaccia dell'inflazione, i tedeschi di oggi sembrano dare più
importanza al 1923 (l'anno dell'iperinflazione) rispetto al 1933 (l'anno nel quale la
democrazia è morta). Farebbero invece bene a ricordare, proprio come due anni prima del
1933 una crisi bancaria europea ha fortemente contribuito alla morte della democrazia non
solo nel proprio paese, ma in tutto il continente europeo ....

"Ma ora la popolazione sta perdendo la fiducia e una corsa silenziosa può diffondersi
anche verso i piccoli depositi assicurati. Infatti se la Grecia dovesse lasciare la zona euro,
si verificherebbe un congelamento dei depositi in euro e poi questi verrebbero convertiti
nuovamente in dracme: quindi in questo momento un euro in una banca greca, in realtà
non è l'equivalente di un euro in una banca tedesca. I Greci hanno ritirato, il mese scorso,
oltre € 700 milioni dalle loro banche.

"La cosa ancora più preoccupante, è che c'e stato anche un aumento dei ritiri in alcune
banche spagnole il mese scorso. Il pasticciato piano di salvataggio del governo per Bankia
ha solo accresciuto l'ansia del pubblico. In una recente visita a Barcellona, ad uno di noi è
stato più volte chiesto se fosse una cosa sicura lasciare i propri soldi in una banca
spagnola. Questo tipo di processo è potenzialmente esplosivo ....

"Fino a poco tempo fa, la posizione tedesca è stata inesorabilmente negativa su tutte le
proposte di questo tipo. Comprendiamo le preoccupazioni tedesche sul moral hazard.
Mettere i soldi dei contribuenti tedeschi su questa linea sarà difficile da giustificare, se non
si concretizzeranno le riforme nei paesi periferici. Ma queste riforme si stanno facendo
attendere. La riforma strutturale del mercato del lavoro tedesco non è avvenuta in una
notte. Al contrario, la crisi bancaria europea è un rischio reale che potrebbe aggravarsi in
questi giorni.

"I tedeschi devono capire che la ricapitalizzazione delle banche, le assicurazione sui
depositi europei e la mutualizzazione del debito non sono opzionali, ma sono essenziali
per evitare un irreversibile disintegrazione dell'unione monetaria europea. Se non sono
ancora convinti, devono capire che i costi di una rottura della zona euro sarebbero
astronomicamente alti per loro, come per chiunque altro.

"Dopo tutto, la prosperità della Germania è in larga misura una conseguenza dell'unione
monetaria. L'euro ha dato agli esportatori tedeschi un tasso di cambio molto più
competitivo rispetto al vecchio marco. Inoltre alla zona euro vengono destinate, il 42 per
cento delle esportazioni tedesche. Costringendo la metà di questo mercato ad una nuova
depressione, difficilmente questo potrebbe rappresentare una cosa positiva per la
Germania.

"In definitiva, come la stessa Angela Merkel ha riconosciuto la scorsa settimana, l'unione
monetaria ha sempre implicato l'ulteriore integrazione in un'unione fiscale e politica. Ma
prima che l'Europa si avvicini a questo passo storico, deve prima di tutto mostrare che ha
imparato la lezione del passato. L'UE è stata creata per evitare che si ripetessero i disastri
del 1930. E ora i leader europei, in particolare la Germania, hanno capito come siano
pericolosamente vicini a questo scenario".

Il trionfo della speranza

Quando la zona euro è stato creata è stato il trionfo della speranza, sulla realtà della
discordia politica ed economica. In qualche modo, i paesi con diverse lingue, costumi,
caratteristiche nazionali, opinioni diverse e che avevano combattuto tra di loro per secoli,
dovevano riunirsi in una unione fiscale, in quanto tutti possedevano la stessa moneta.

Piuttosto che limitarsi a creare una zona di libero scambio i leader europei hanno scelto,
per far ripartire il processo, la strada di una comprensione comune e dell'integrazione
economica. Ma su questo ci sono state numerose critiche. E infatti molte delle migliori
menti del mondo economico, avevano sottolineato i problemi.

La realtà è che l'euro non è mai stato una reale moneta. È ancora un esperimento. Se
rimarrà in circolazione ancora per cinque anni sarà una moneta vera, in quanto sarà
riuscito a sopportare la sua prima e vera crisi. I paesi periferici hanno usato i bassi tassi di
interesse dell'euro per contrarre dei pesanti prestiti (sia privatamente che pubblicamente)
e si sono messi nei guai; ora i veri costi del progetto euro sono stati rivelati.

Un break-up costerà migliaia di miliardi di euro. Mantenere la zona euro insieme, costerà
migliaia di miliardi di euro. Ma tenere la zona euro insieme, costerà ai paesi anche una
sostanziale perdita di sovranità. Quando gli elettori in tutta Europa hanno firmato per il
progetto dell'euro, non pensavano che stavano cedendo la loro indipendenza nazionale e
il controllo dei i propri bilanci.

Sarà disposta la Spagna o l'Italia o la Germania a permettere che un'istituzione europea,
possa fissare le loro priorità di bilancio e i loro limiti? Impostare le loro politiche sul sistema
pensionistico e sull'assistenza sanitaria? E possa tassare in modo indipendente? Questo è
ciò che si intende quando si parla di integrazione fiscale. La Germania è ormai in
minoranza nella BCE, e sta cominciando a rendersi conto che ha perso il controllo.
Saranno disposti i suoi elettori a rinunciare al controllo politico per diventare una
minoranza negli "Stati Uniti d'Europa"?

Questo è il vero problema. Quando le difficoltà economiche diventano, come quelle che ci
sono in Grecia o in Spagna, gli elettori tendono ad essere piuttosto permalosi. Le tensioni
aumentano. E il centro non tiene.

George Soros ha detto questa settimana che l'Europa ha tre mesi di tempo per risolvere i
suoi problemi. Il premio Nobel Joseph Stiglitz ha detto che Soros è stato ottimista. La
decisione verrà ben presto presa e graverà sulla Spagna, probabilmente prima che diventi
chiaro se la Grecia rimarrà o meno nell'euro. Il che rende ancora più difficile dare un aiuto
alla Spagna, se questo non sarà offerto alle stesse condizioni che ha ottenuto la Grecia.
Monetizzare il debito spagnolo (comunque lo si voglia fare o in qualsiasi modo lo si voglia
chiamare), quando la Spagna sta raggiungendo un deficit di quasi il 10%, non si concilia
bene con la Grecia .

Ma ora sembra che l'Europa non riesca ad ottenere il tempo necessario, in assenza di
qualche coniglio tirato fuori dal cappello, per consentire alla Spagna di prendere in prestito
denaro a tassi che possano permettersi. Siamo agli approcci dell'Endgame. Sarà una
lunga estate.

Mi viene sempre chiesto se ci sarà una rottura dell'euro. La risposta è, che in realtà non lo
sappiamo. Penso che la cosa economicamente più razionale da fare, per alcuni paesi, nel
lunghissimo termine sia quella di capire come liberarsi dall'euro, ma questa è più una
questione politica che economica. E se riuscite a dirmi ciò che i politici e gli elettori faranno
in una crisi politica e in una recessione, allora la vostra sfera di cristallo è meno nebulosa
della mia.

Penso che ci sia una probabilità del 50%. La capacità di tenere insieme l'euro, andrà testa
a testa con gli egoismi nazionali. In questo momento, tutto dipende da quello che si chiede
e da quale risposta si ottiene. Ma non credo che ci dovremo porre la domanda molto a
lungo. Ben presto lo sapremo.

Per essere chiari l'Europa non ha buone scelte, solo opzioni molto dolorose e costose.
Questo non sarà un bene per loro e per il mondo. Penso che stiamo già vedendo un
rallentamento globale, in gran parte causato dall'Europa. Speriamo che prendano la strada
giusta, qualunque essa sia.

Un quadrilione qui, un quadrilione la

Everett Dirksen fu, negli anni 50' e 60', un senatore repubblicano dell'Illinois. Era
riconosciuto come quello che diceva: "Un miliardo di qui, un miliardo di lì, e ben presto si
parla di soldi veri." Ma un giornalista facendo una ricerca più approfondita su quello che
aveva detto, ha fatto notare che quando gli è stato chiesto a Dirksen spiegazioni sulla sua
affermazione, lui ha risposto: "Oh, non ho mai detto questo". Qualcuno mi ha citato
erroneamente una volta su un giornale, ma ho pensato che quell'affermazione suonava
così bene, che non mi sono mai preso la briga di smentire."

Ma quella citazione oramai è entrata nella memoria nazionale degli Stati Uniti, e che lo
abbia detto o meno, adesso è una vera e propria pietra miliare. E pensando ai primi anni
'60, un miliardo di dollari non era solo un errore di arrotondamento nel bilancio nazionale.

Oggi siamo piuttosto abituati ad usare la parola trilioni di dollari. "Un trilione di dollari"
scivola così facilmente fuori dalla bocca, ma è un numero troppo grande da capire per la
maggior parte di noi. Si stima che le stelle totali nella nostra galassia siano tra i 100 e i 400
miliardi. Un trilione di barili di petrolio, alimenterebbe il mondo per oltre 30 anni. Mille
miliardi di secondi sono circa 32.000 anni. La mente vacilla. Eppure oggi pensiamo che sia
quasi un nulla, aggiungere un trilione di dollari ogni anno al già gonfio debito degli Stati
Uniti! In realtà, economisti come Paul Krugman dicono che non stiamo più aggiungendo
ogni anno trilioni al debito, come se il debito comprato non avesse alcuna conseguenza.
Con questo pensiero, la Grecia non dovrebbe affatto soffrire per l'austerità a causa del suo
troppo debito. Piuttosto, le altre nazioni dovrebbero essere tassate per dare più soldi per
poter contrarre ancora più debito, che molto probabilmente alla fine la Grecia non
riuscirebbe a ripagare.

Quindi, devo ammettere che quando mi sono imbattuto in tutto questo, mi sono preso una
pausa. Passiamo ora ad un rapporto pubblicato da Bloomberg e scritto dal mio amico Dr.
Gary Shilling, che parla del massiccio debito accumulato dal Giappone. Gary sostiene che
il Giappone sta raggiungendo un punto critico, in cui il suo debito non può essere più
finanziato se non con una estrema monetizzazione da parte della sua banca centrale, in
quanto se si rivolgesse ai mercati mondiali per vendere il suo debito farebbe salire i tassi
di interesse a livelli insostenibili. Ne ho già parlato altre volte, ma questo è un argomento
per un'altra lettera. Oggi, voglio solo citare un paragrafo.
(http://www.bloomberg.com/news/2012-06-07/strong-yen-won-t-survive-japan-s-fiscal-
cliff.html)

"Il debito pubblico del Giappone ammonta a 1.085 miliardi di yen, maturati nel tempo, e
sarà soggetto ad un tasso di rifinanziamento più elevato. La scadenza media del debito
pubblico giapponese è di sei anni e 11 mesi. Eppure il 17 per cento di quel debito matura
quest'anno; il 52 per cento nei prossimi cinque anni e il 76 per cento nel prossimo
decennio. I mercati anticipano, e sui titoli giapponesi incombe una possibile caduta dei
prezzi, e un balzo dei rendimenti potrebbe avvenire al primo segno di un disavanzo delle
partite correnti o forse anche prima."

Siamo davvero pronti per far entrare nel nostro lessico la parola quadrilioni, in quello che
dovrebbe essere il mondo sviluppato? Nel caso del Giappone, a quanto pare ci siamo.
Cento anni fa, un deficit di 1 miliardo di dollari sarebbe stato impensabile. In realtà
abbiamo avuto bilanci in pareggio per la maggior parte dei nostri primi 200 anni, tranne
che durante le guerre e i crash economici. E ora parliamo di trilioni, e l'inflazione ha dato a
questa parola un significato diverso rispetto a 100 anni fa. I nostri nipoti nella seconda
metà di questo secolo parleranno di quadrilioni? O quintilioni? Anche questo è pensabile?
Speriamo solo che la parola quadrilione non entri nel linguaggio comune.
New York, Chicago, Italia e Singapore

Parto per New York, lunedì pomeriggio, arriverò in tempo per cenare con Art Cashin, Barry
Ritholtz, Barry Habib, Yamarone Rich e pochi altri amici, prima dell'evento dei miei partner
di Altegris nel quale interverrò. Mercoledì tornerò a Dallas e poi sarò a casa fino alla metà
della prossima settimana, per poi fare un breve viaggio, di nuovo con Altegris, a Chicago
per Morningstar National Investment Conference.

Poi Venerdì sera parto per la Toscana (e passerò una notte a Madrid) per due settimane.
Scriverò da lì e recupererò tutte le mie letture che ho lasciato in sospeso; ma per me
rimanere per due settimane nello stesso posto è una vacanza. Ci saranno alcuni amici,
oltre alla mia famiglia, faremo alcune gite qua e là, ma spero di rilassarmi un po'.

Certamente scriverò questa lettera dalla Toscana, anche se in questo momento Ed
Easterling ed io stiamo parlando di rivisitare alcuni lavori che abbiamo fatto nel 2002 sui
cicli secolari dei mercati toro e orso. Entrambi crediamo che siamo ancora in un mercato
secolare orso, ma la domanda ora è, quando finirà? Il lavoro originale è stato pubblicato in
questa lettera e in Bull’s Eye Investing.

Wiley ha recentemente lanciato una versione più piccola del libro, intitolato The Little Book
of Investing Eye Bull. Dato che la cosa più importante per un investitore azionario è sapere
che cosa sia un ciclo secolare di lungo termine, come quello in cui ci troviamo, il materiale
è più che attuale. (E se ti stai chiedendo che cosa è un ciclo secolare, allora hai
REALMENTE bisogno di leggere il libro). È possibile ordinarne una copia su
http://www.amazon.com/Little Book.

Penso che ci vorranno almeno due settimane prima di parlare di questo l'argomento, ma è
importante e ci aiuterà a pensare a qualcosa di diverso, oltre all'Europa.

Una nota personale, molti di voi sanno che ho smesso di bere alcolici circa dieci mesi fa
per motivi di salute. Mi ha aiutato. Uno dei vantaggi collaterali, ho pensato, è che avrei
potuto variare un po' la mia dieta, dal momento che non stavo più consumando tutte quelle
calorie in vino e scotch. Ho aggiunto pane e dolci e un sacco di carne rossa. Poi questa
settimana ho avuto i risultati dei miei ultimi esami del sangue. Sembra che ora ho un
problema di colesterolo. Nulla che non possa essere risolto con un cambio di dieta, ma
devo ammettere che mi stavo godendo l'indugiare su questi cibi, senza guadagnare peso.
Oh bene. Un po' di moderazione, fa bene per l'anima, o almeno così mi dicono.

E' davvero il momento di premere il pulsante di invio. Il sole sta sorgendo e ho bisogno di
dormire un po'. Questa settimana festeggeremo il compleanno di mio nipote, così la
famiglia si riunirà domenica. Sarà divertente. Ma vedo pollo e non bistecca nel mio menu.
Abbiate una grande settimana.

Il vostro analista che ha bisogno di mangiare più pesce,




John Mauldin
John@FrontLineThoughts.com

Copyright 2010-2012 John Mauldin. All Rights Reserved
Copyright 2010-2012 Horo Capital. Tutti i Diritti Riservati

Disclaimer: La presente pubblicazione è distribuita da Horo Capital srl. Pur ponendo la
massima cura nella traduzione della presente pubblicazione e considerando affidabili i
suoi contenuti, Horo Capital srl non si assume tuttavia alcuna responsabilità in merito
all’esattezza, completezza e attualità dei dati e delle informazioni nella stessa contenuti
ovvero presenti sulle pubblicazioni utilizzate ai fini della sua predisposizione. Di
conseguenza Horo Capital srl declina ogni responsabilità per errori od omissioni. Horo
Capital srl si riserva il diritto, senza assumersene l'obbligo, di migliorare, modificare o
correggere eventuali errori ed omissioni in qualsiasi momento e senza obbligo di avviso.
La presente pubblicazione viene fornita per meri fini di informazione ed illustrazione, non
costituendo in nessun caso offerta al pubblico di prodotti finanziari ovvero promozione di
servizi e/o attività di investimento né nei confronti di persone residenti in Italia né di
persone residenti in altre giurisdizioni, a maggior ragione quando tale offerta e/o
promozione non sia autorizzata in tali giurisdizioni. Le informazioni fornite non
costituiscono un'offerta o una raccomandazione per effettuare o liquidare un investimento
o porre in essere qualsiasi altra transazione. Esse non possono essere considerate come
fondamento di una decisione d'investimento o di altro tipo. Qualsiasi decisione
d'investimento deve essere basata su una consulenza pertinente, specifica e
professionale. Tutte le informazioni pubblicate non devono essere considerate una
sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di alcuna forma d'investimento né
raccomandazioni personalizzate ai sensi del Testo Unico della Finanza trattandosi
unicamente di informazione standardizzata rivolta al pubblico indistinto. Né Horo Capital
srl né John Mauldin potranno essere ritenuti responsabili, in tutto o in parte, per i danni
(inclusi, a titolo meramente esemplificativo, il danno per perdita o mancato guadagno,
interruzione dell’attività, perdita di informazioni o altre perdite economiche di qualunque
natura) derivanti dall’uso, in qualsiasi forma e per qualsiasi finalità, dei dati e delle
informazioni presenti nella presente pubblicazione. Ogni decisione di investimento e
disinvestimento è pertanto di esclusiva competenza del Cliente che può decidere di darvi o
meno esecuzione con qualsivoglia intermediario autorizzato; qualsiasi eventuale decisione
operativa presa dal Cliente in base alle informazioni pubblicate è, infatti, da considerarsi
assunta in piena autonomia decisionale e a proprio esclusivo rischio. Il Contenuto
presente nella pubblicazione può essere riprodotto unicamente nella sua interezza ed
esclusivamente citando il nome di Horo Capital srl e di John Mauldin, restandone in ogni
caso vietato ogni utilizzo commerciale. Si intende per Contenuto tutte le analisi, grafici,
immagini, articoli i quali sono tutti protetti da copyright. Horo Capital srl ha la facoltà di
agire in base a/ovvero di servirsi di qualsiasi elemento sopra esposto e/o di qualsiasi
informazione a cui tale materiale si ispira ovvero è tratto anche prima che lo stesso venga
pubblicato e messo a disposizione della sua clientela. Horo Capital srl può
occasionalmente, a proprio insindacabile giudizio, assumere posizioni lunghe o corte con
riferimento ai prodotti finanziari eventualmente menzionati nella presente pubblicazione. In
nessun caso e per nessuna ragione Horo Capital srl, sarà tenuta, ad agire
conformemente, in tutto o in parte, alle opinioni riportate nella presente pubblicazione.
Ogni violazione del copyright in qualsiasi modo si esprima ai danni di Horo Capital srl e
John Mauldin, sarà perseguita legalmente.
Per iscriversi alla newsletter GRATUITA settimanale SCENARI FINANZIARI cliccare qui:
www.scenarifinanziari.it/Registrazione.aspx

Per modificare il proprio indirizzo email di invio della newsletter, effettuare il login su
www.scenarifinanziari.it e andare sulla pagina di registrazione.

Per cancellare l'iscrizione alla newsletter scrivere una mail a:info@scenarifinanziari.it

Thoughts from the Frontline
3204 Beverly Drive
Dallas, Texas 75205

Horo Capital
Independent Financial Advisory Firm
Via Silvio Pellico, 12
20121 Milano
Tel. 02 89096674

Weitere ähnliche Inhalte

Was ist angesagt?

Riflessioni crisi finanziaria 2012
Riflessioni crisi finanziaria 2012Riflessioni crisi finanziaria 2012
Riflessioni crisi finanziaria 2012Giancarlo Di Donato
 
Quel balletto sulle pensioni dà una mazzata alla ripresa
Quel balletto sulle pensioni dà una mazzata alla ripresaQuel balletto sulle pensioni dà una mazzata alla ripresa
Quel balletto sulle pensioni dà una mazzata alla ripresaForza Italia - Veneto
 
Come non arrivare ad una pensione
Come non arrivare ad una pensioneCome non arrivare ad una pensione
Come non arrivare ad una pensioneHoro Capital
 
I Quaderni dell'Udc - Analisi di un Paese da Risollevare
I Quaderni dell'Udc - Analisi di un Paese da RisollevareI Quaderni dell'Udc - Analisi di un Paese da Risollevare
I Quaderni dell'Udc - Analisi di un Paese da RisollevareAntonio De Poli
 
i debiti dello stato
i debiti dello statoi debiti dello stato
i debiti dello statost3fy_182
 
Paese a picco, Renzi immobile. Cosi' l'Italia ha perso 3 anni
Paese a picco, Renzi immobile. Cosi' l'Italia ha perso 3 anniPaese a picco, Renzi immobile. Cosi' l'Italia ha perso 3 anni
Paese a picco, Renzi immobile. Cosi' l'Italia ha perso 3 anniForza Italia - Veneto
 
Documento congresso cittadino Massafra 2013
Documento congresso cittadino Massafra 2013 Documento congresso cittadino Massafra 2013
Documento congresso cittadino Massafra 2013 Pd Massafra
 
Preparandosi per una Crisi del Credito
Preparandosi per una Crisi del CreditoPreparandosi per una Crisi del Credito
Preparandosi per una Crisi del CreditoHoro Capital
 
Ci sarà un contagio
Ci sarà un contagioCi sarà un contagio
Ci sarà un contagioHoro Capital
 
Sciopero del 6/7/2017 - il Volantino del SUL
Sciopero del 6/7/2017 - il Volantino del SULSciopero del 6/7/2017 - il Volantino del SUL
Sciopero del 6/7/2017 - il Volantino del SULIl Trenino Roma Lido
 
Il Cancro Del Debito E Del Deficit
Il Cancro Del Debito E Del DeficitIl Cancro Del Debito E Del Deficit
Il Cancro Del Debito E Del DeficitHoro Capital
 
Prigionieri della burocrazia
Prigionieri della burocraziaPrigionieri della burocrazia
Prigionieri della burocraziaHoro Capital
 
Septomnimetro da 8luglio a 11agosto 2013
 Septomnimetro da 8luglio a 11agosto 2013 Septomnimetro da 8luglio a 11agosto 2013
Septomnimetro da 8luglio a 11agosto 2013tramerper
 
Proposta m5s scenario5
Proposta m5s scenario5Proposta m5s scenario5
Proposta m5s scenario5Laura Castelli
 
Cambiare Le Regole A Metà Del Gioco
Cambiare Le Regole A Metà Del GiocoCambiare Le Regole A Metà Del Gioco
Cambiare Le Regole A Metà Del GiocoHoro Capital
 
Lincontro Europeo Un Piano Senza Dettagli
Lincontro Europeo   Un Piano Senza DettagliLincontro Europeo   Un Piano Senza Dettagli
Lincontro Europeo Un Piano Senza DettagliHoro Capital
 

Was ist angesagt? (20)

Scenari economici 19
Scenari economici 19Scenari economici 19
Scenari economici 19
 
Riflessioni crisi finanziaria 2012
Riflessioni crisi finanziaria 2012Riflessioni crisi finanziaria 2012
Riflessioni crisi finanziaria 2012
 
Quel balletto sulle pensioni dà una mazzata alla ripresa
Quel balletto sulle pensioni dà una mazzata alla ripresaQuel balletto sulle pensioni dà una mazzata alla ripresa
Quel balletto sulle pensioni dà una mazzata alla ripresa
 
Come non arrivare ad una pensione
Come non arrivare ad una pensioneCome non arrivare ad una pensione
Come non arrivare ad una pensione
 
I Quaderni dell'Udc - Analisi di un Paese da Risollevare
I Quaderni dell'Udc - Analisi di un Paese da RisollevareI Quaderni dell'Udc - Analisi di un Paese da Risollevare
I Quaderni dell'Udc - Analisi di un Paese da Risollevare
 
i debiti dello stato
i debiti dello statoi debiti dello stato
i debiti dello stato
 
Paese a picco, Renzi immobile. Cosi' l'Italia ha perso 3 anni
Paese a picco, Renzi immobile. Cosi' l'Italia ha perso 3 anniPaese a picco, Renzi immobile. Cosi' l'Italia ha perso 3 anni
Paese a picco, Renzi immobile. Cosi' l'Italia ha perso 3 anni
 
Documento congresso cittadino Massafra 2013
Documento congresso cittadino Massafra 2013 Documento congresso cittadino Massafra 2013
Documento congresso cittadino Massafra 2013
 
Preparandosi per una Crisi del Credito
Preparandosi per una Crisi del CreditoPreparandosi per una Crisi del Credito
Preparandosi per una Crisi del Credito
 
S. Lepri: Come nasce una bufala
S. Lepri: Come nasce una bufalaS. Lepri: Come nasce una bufala
S. Lepri: Come nasce una bufala
 
Ci sarà un contagio
Ci sarà un contagioCi sarà un contagio
Ci sarà un contagio
 
Sciopero del 6/7/2017 - il Volantino del SUL
Sciopero del 6/7/2017 - il Volantino del SULSciopero del 6/7/2017 - il Volantino del SUL
Sciopero del 6/7/2017 - il Volantino del SUL
 
Il Cancro Del Debito E Del Deficit
Il Cancro Del Debito E Del DeficitIl Cancro Del Debito E Del Deficit
Il Cancro Del Debito E Del Deficit
 
Prigionieri della burocrazia
Prigionieri della burocraziaPrigionieri della burocrazia
Prigionieri della burocrazia
 
Septomnimetro da 8luglio a 11agosto 2013
 Septomnimetro da 8luglio a 11agosto 2013 Septomnimetro da 8luglio a 11agosto 2013
Septomnimetro da 8luglio a 11agosto 2013
 
Proposta m5s scenario5
Proposta m5s scenario5Proposta m5s scenario5
Proposta m5s scenario5
 
215 altro che cucù
215   altro che cucù215   altro che cucù
215 altro che cucù
 
Cambiare Le Regole A Metà Del Gioco
Cambiare Le Regole A Metà Del GiocoCambiare Le Regole A Metà Del Gioco
Cambiare Le Regole A Metà Del Gioco
 
Lincontro Europeo Un Piano Senza Dettagli
Lincontro Europeo   Un Piano Senza DettagliLincontro Europeo   Un Piano Senza Dettagli
Lincontro Europeo Un Piano Senza Dettagli
 
Stampare O Morire
Stampare O MorireStampare O Morire
Stampare O Morire
 

Ähnlich wie Una nazione disfunzionale

La guerra per la Spagna
La guerra per la SpagnaLa guerra per la Spagna
La guerra per la SpagnaHoro Capital
 
IL LAVORISTA - ANNO V N. 4 - 15/11/2013 RIVISTA TELEMATICA DEL CENTRO STUDI D...
IL LAVORISTA - ANNO V N. 4 - 15/11/2013 RIVISTA TELEMATICA DEL CENTRO STUDI D...IL LAVORISTA - ANNO V N. 4 - 15/11/2013 RIVISTA TELEMATICA DEL CENTRO STUDI D...
IL LAVORISTA - ANNO V N. 4 - 15/11/2013 RIVISTA TELEMATICA DEL CENTRO STUDI D...Drughe .it
 
La Fine Dell Europa
La Fine Dell EuropaLa Fine Dell Europa
La Fine Dell EuropaHoro Capital
 
Verbale dell'assemblea del 23 febbraio 2012 analisi della grecia
Verbale dell'assemblea del 23 febbraio 2012   analisi della greciaVerbale dell'assemblea del 23 febbraio 2012   analisi della grecia
Verbale dell'assemblea del 23 febbraio 2012 analisi della greciaBeatrice Achille
 
Lavoratori migranti
Lavoratori migrantiLavoratori migranti
Lavoratori migrantiPaolo Soro
 
Relazione segretario assemblea nazionale
Relazione segretario assemblea nazionaleRelazione segretario assemblea nazionale
Relazione segretario assemblea nazionaleAERANDIR
 
Vito Gamberale - Articolo "Mondoperaio"
Vito Gamberale - Articolo "Mondoperaio"Vito Gamberale - Articolo "Mondoperaio"
Vito Gamberale - Articolo "Mondoperaio"Vito Gamberale
 
Fissare Nel Profondo Dell Abisso
Fissare Nel Profondo Dell AbissoFissare Nel Profondo Dell Abisso
Fissare Nel Profondo Dell AbissoHoro Capital
 
Alcune conseguenze del pareggio di bilancio in costituzione
Alcune conseguenze del pareggio di bilancio in costituzioneAlcune conseguenze del pareggio di bilancio in costituzione
Alcune conseguenze del pareggio di bilancio in costituzioneParlante Grillo
 
La direzione del compromesso
La direzione del compromessoLa direzione del compromesso
La direzione del compromessoHoro Capital
 
La direzione del compromesso
La direzione del compromessoLa direzione del compromesso
La direzione del compromessoHoro Capital
 
05 150 proposte per un programma di alternativa
05 150 proposte per un programma di alternativa05 150 proposte per un programma di alternativa
05 150 proposte per un programma di alternativaDanilo Zulli
 
Leconomia ai tempi_del_coronavirus-intervista_a_leconomia_ai_tempi_del_corona...
Leconomia ai tempi_del_coronavirus-intervista_a_leconomia_ai_tempi_del_corona...Leconomia ai tempi_del_coronavirus-intervista_a_leconomia_ai_tempi_del_corona...
Leconomia ai tempi_del_coronavirus-intervista_a_leconomia_ai_tempi_del_corona...IrinaBouros
 

Ähnlich wie Una nazione disfunzionale (20)

Pieghevole20150115
Pieghevole20150115Pieghevole20150115
Pieghevole20150115
 
How to - infographics
How to - infographicsHow to - infographics
How to - infographics
 
La guerra per la Spagna
La guerra per la SpagnaLa guerra per la Spagna
La guerra per la Spagna
 
Anno I luglio2015
Anno I luglio2015Anno I luglio2015
Anno I luglio2015
 
IL LAVORISTA - ANNO V N. 4 - 15/11/2013 RIVISTA TELEMATICA DEL CENTRO STUDI D...
IL LAVORISTA - ANNO V N. 4 - 15/11/2013 RIVISTA TELEMATICA DEL CENTRO STUDI D...IL LAVORISTA - ANNO V N. 4 - 15/11/2013 RIVISTA TELEMATICA DEL CENTRO STUDI D...
IL LAVORISTA - ANNO V N. 4 - 15/11/2013 RIVISTA TELEMATICA DEL CENTRO STUDI D...
 
La Fine Dell Europa
La Fine Dell EuropaLa Fine Dell Europa
La Fine Dell Europa
 
Amnistia subito
Amnistia subitoAmnistia subito
Amnistia subito
 
Verbale dell'assemblea del 23 febbraio 2012 analisi della grecia
Verbale dell'assemblea del 23 febbraio 2012   analisi della greciaVerbale dell'assemblea del 23 febbraio 2012   analisi della grecia
Verbale dell'assemblea del 23 febbraio 2012 analisi della grecia
 
Pieghevole20141106
Pieghevole20141106Pieghevole20141106
Pieghevole20141106
 
Lavoratori migranti
Lavoratori migrantiLavoratori migranti
Lavoratori migranti
 
Relazione segretario assemblea nazionale
Relazione segretario assemblea nazionaleRelazione segretario assemblea nazionale
Relazione segretario assemblea nazionale
 
Vito Gamberale - Articolo "Mondoperaio"
Vito Gamberale - Articolo "Mondoperaio"Vito Gamberale - Articolo "Mondoperaio"
Vito Gamberale - Articolo "Mondoperaio"
 
Danni Collaterali
Danni CollateraliDanni Collaterali
Danni Collaterali
 
Fissare Nel Profondo Dell Abisso
Fissare Nel Profondo Dell AbissoFissare Nel Profondo Dell Abisso
Fissare Nel Profondo Dell Abisso
 
Alcune conseguenze del pareggio di bilancio in costituzione
Alcune conseguenze del pareggio di bilancio in costituzioneAlcune conseguenze del pareggio di bilancio in costituzione
Alcune conseguenze del pareggio di bilancio in costituzione
 
La direzione del compromesso
La direzione del compromessoLa direzione del compromesso
La direzione del compromesso
 
La direzione del compromesso
La direzione del compromessoLa direzione del compromesso
La direzione del compromesso
 
05 150 proposte per un programma di alternativa
05 150 proposte per un programma di alternativa05 150 proposte per un programma di alternativa
05 150 proposte per un programma di alternativa
 
Leconomia ai tempi_del_coronavirus-intervista_a_leconomia_ai_tempi_del_corona...
Leconomia ai tempi_del_coronavirus-intervista_a_leconomia_ai_tempi_del_corona...Leconomia ai tempi_del_coronavirus-intervista_a_leconomia_ai_tempi_del_corona...
Leconomia ai tempi_del_coronavirus-intervista_a_leconomia_ai_tempi_del_corona...
 
2013 06 29 bozza programma matteo r.
2013 06 29 bozza programma matteo r.2013 06 29 bozza programma matteo r.
2013 06 29 bozza programma matteo r.
 

Mehr von Horo Capital

Banzai! banzai! banzai!
Banzai! banzai! banzai!Banzai! banzai! banzai!
Banzai! banzai! banzai!Horo Capital
 
I banchieri delle banche centrali vanno a gonfie vele
I banchieri delle banche centrali vanno a gonfie veleI banchieri delle banche centrali vanno a gonfie vele
I banchieri delle banche centrali vanno a gonfie veleHoro Capital
 
La madre che ha dipinto qualsiasi spazio fosse disponibile
La madre che ha dipinto qualsiasi spazio fosse disponibileLa madre che ha dipinto qualsiasi spazio fosse disponibile
La madre che ha dipinto qualsiasi spazio fosse disponibileHoro Capital
 
Nel lungo termine saremo tutti nei guai
Nel lungo termine saremo tutti nei guaiNel lungo termine saremo tutti nei guai
Nel lungo termine saremo tutti nei guaiHoro Capital
 
Solo giappone, per sempre
Solo giappone, per sempreSolo giappone, per sempre
Solo giappone, per sempreHoro Capital
 
Competenze, formazione e lavoro
Competenze, formazione e lavoroCompetenze, formazione e lavoro
Competenze, formazione e lavoroHoro Capital
 
Il cumulo di sabbia fatto dal qe
Il cumulo di sabbia fatto dal qeIl cumulo di sabbia fatto dal qe
Il cumulo di sabbia fatto dal qeHoro Capital
 
Ipotizziamo di stare in un mondo perfetto
Ipotizziamo di stare in un mondo perfettoIpotizziamo di stare in un mondo perfetto
Ipotizziamo di stare in un mondo perfettoHoro Capital
 
La teologia dell'inflazione
La teologia dell'inflazioneLa teologia dell'inflazione
La teologia dell'inflazioneHoro Capital
 
L'argentina è in saldo
L'argentina è in saldoL'argentina è in saldo
L'argentina è in saldoHoro Capital
 
Una guerra valutaria o è un qualcosa di completamente diverso
Una guerra valutaria o è un qualcosa di completamente diversoUna guerra valutaria o è un qualcosa di completamente diverso
Una guerra valutaria o è un qualcosa di completamente diversoHoro Capital
 
Previsioni per il 2013: insostenibilità e transizione
Previsioni per il 2013: insostenibilità e transizionePrevisioni per il 2013: insostenibilità e transizione
Previsioni per il 2013: insostenibilità e transizioneHoro Capital
 
L'assicurazione della banca centrale
L'assicurazione della banca centraleL'assicurazione della banca centrale
L'assicurazione della banca centraleHoro Capital
 
Picco del petrolio o picco dell'energia. una soluzione ottimale
Picco del petrolio o picco dell'energia. una soluzione ottimalePicco del petrolio o picco dell'energia. una soluzione ottimale
Picco del petrolio o picco dell'energia. una soluzione ottimaleHoro Capital
 
Alla ricerca del santo graal
Alla ricerca del santo graalAlla ricerca del santo graal
Alla ricerca del santo graalHoro Capital
 
Formazione del Capitale e Fiscal Cliff
Formazione del Capitale e Fiscal CliffFormazione del Capitale e Fiscal Cliff
Formazione del Capitale e Fiscal CliffHoro Capital
 
Da dove arriveranno i posti di lavoro
Da dove arriveranno i posti di lavoroDa dove arriveranno i posti di lavoro
Da dove arriveranno i posti di lavoroHoro Capital
 
Assicurazione della Banca Centrale
Assicurazione della Banca CentraleAssicurazione della Banca Centrale
Assicurazione della Banca CentraleHoro Capital
 
L\'era di Kakistocracy
L\'era di KakistocracyL\'era di Kakistocracy
L\'era di KakistocracyHoro Capital
 

Mehr von Horo Capital (20)

Banzai! banzai! banzai!
Banzai! banzai! banzai!Banzai! banzai! banzai!
Banzai! banzai! banzai!
 
I banchieri delle banche centrali vanno a gonfie vele
I banchieri delle banche centrali vanno a gonfie veleI banchieri delle banche centrali vanno a gonfie vele
I banchieri delle banche centrali vanno a gonfie vele
 
La madre che ha dipinto qualsiasi spazio fosse disponibile
La madre che ha dipinto qualsiasi spazio fosse disponibileLa madre che ha dipinto qualsiasi spazio fosse disponibile
La madre che ha dipinto qualsiasi spazio fosse disponibile
 
Nel lungo termine saremo tutti nei guai
Nel lungo termine saremo tutti nei guaiNel lungo termine saremo tutti nei guai
Nel lungo termine saremo tutti nei guai
 
Solo giappone, per sempre
Solo giappone, per sempreSolo giappone, per sempre
Solo giappone, per sempre
 
Competenze, formazione e lavoro
Competenze, formazione e lavoroCompetenze, formazione e lavoro
Competenze, formazione e lavoro
 
Il cumulo di sabbia fatto dal qe
Il cumulo di sabbia fatto dal qeIl cumulo di sabbia fatto dal qe
Il cumulo di sabbia fatto dal qe
 
Ipotizziamo di stare in un mondo perfetto
Ipotizziamo di stare in un mondo perfettoIpotizziamo di stare in un mondo perfetto
Ipotizziamo di stare in un mondo perfetto
 
La teologia dell'inflazione
La teologia dell'inflazioneLa teologia dell'inflazione
La teologia dell'inflazione
 
L'argentina è in saldo
L'argentina è in saldoL'argentina è in saldo
L'argentina è in saldo
 
A qualunque costo
A qualunque costoA qualunque costo
A qualunque costo
 
Una guerra valutaria o è un qualcosa di completamente diverso
Una guerra valutaria o è un qualcosa di completamente diversoUna guerra valutaria o è un qualcosa di completamente diverso
Una guerra valutaria o è un qualcosa di completamente diverso
 
Previsioni per il 2013: insostenibilità e transizione
Previsioni per il 2013: insostenibilità e transizionePrevisioni per il 2013: insostenibilità e transizione
Previsioni per il 2013: insostenibilità e transizione
 
L'assicurazione della banca centrale
L'assicurazione della banca centraleL'assicurazione della banca centrale
L'assicurazione della banca centrale
 
Picco del petrolio o picco dell'energia. una soluzione ottimale
Picco del petrolio o picco dell'energia. una soluzione ottimalePicco del petrolio o picco dell'energia. una soluzione ottimale
Picco del petrolio o picco dell'energia. una soluzione ottimale
 
Alla ricerca del santo graal
Alla ricerca del santo graalAlla ricerca del santo graal
Alla ricerca del santo graal
 
Formazione del Capitale e Fiscal Cliff
Formazione del Capitale e Fiscal CliffFormazione del Capitale e Fiscal Cliff
Formazione del Capitale e Fiscal Cliff
 
Da dove arriveranno i posti di lavoro
Da dove arriveranno i posti di lavoroDa dove arriveranno i posti di lavoro
Da dove arriveranno i posti di lavoro
 
Assicurazione della Banca Centrale
Assicurazione della Banca CentraleAssicurazione della Banca Centrale
Assicurazione della Banca Centrale
 
L\'era di Kakistocracy
L\'era di KakistocracyL\'era di Kakistocracy
L\'era di Kakistocracy
 

Una nazione disfunzionale

  • 1. SCENARI FINANZIARI JOHN MAULDIN'STHOUGHTS FROM THE FRONTLINE Newsletter settimanale - Versione Italiana a cura di Horo Capital Una nazione disfunzionale di John Mauldin | 9 giugno 2012 - Anno 3 - Numero 23 In questo numero: Una nazione disfunzionale Un minuto a mezzanotte? Il trionfo della speranza Un quadrilione qui, un quadrilione la New York, Chicago, Italia e Singapore disfunzionale 1. (Medicina), (di un organo o di una parte) non funziona regolarmente 2. (In particolare di una famiglia), caratterizzata da una rottura delle normali o positive relazioni tra i membri del gruppo I leader europei hanno lanciato il progetto dell'euro nel secolo scorso come un esperimento, per vedere se la speranza politica avrebbe potuto diventare realtà economica. Quello che hanno fatto è stato quello di creare uno dei più disfunzionali sistemi economici che ci sia mai stato nella storia. E le distorsioni inerenti a tale sistema stanno incrementando un disfunzionale ordine sociale. Oggi guardiamo ad alcuni eventi piuttosto recenti ed inquietanti, che esprimono gli effettivi costi di tale esperimento. Che tipo di "terapia" sarà necessaria per curare la famiglia disfunzionale, nella quale si è trasformata l'Europa? E forse mi lancerò verso la fine su un elemento molto "divertente", quindi partiamo. Una nazione disfunzionale Michael Lewis ha documentato in maniera abbastanza eloquente in Boomerang il paese disfunzionale quale è la Grecia – su come i cittadini evitano le tasse, su come oltre 600 categorie di lavoratori possono ritirarsi a 50 anni di età con una pensione piena, e su come la frode e la corruzione sono endemiche. Altre storie sono emerse a proposito di come pochi medici dichiarano più di 10.000 euro di reddito e di come solo pochi professionisti pagano le tasse sulla proprietà. Recentemente, quando l'attuale governo greco si impegnato in realtà a raccogliere alcune imposte al fine di ricevere maggiori prestiti, un burocrate ha deciso che un ottimo modo per riscuotere le tasse di proprietà sarebbe stato quello di includerle nella bolletta elettrica dei cittadini, una mossa che ha causato un completo tumulto. A questo sono seguite delle cause, in quanto la società elettrica nazionale ha cercato di tagliare l'elettricità per il mancato pagamento. In un paese dove una causa legale può durare un decennio prima di arrivare alla sentenza definitiva, un tribunale ha preso in carico il problema in modo piuttosto rapido e ha definito illegale che la società elettrica possa decidere di tagliare il servizio per il mancato pagamento. Questa decisione ha generato per la società elettrica una massiccia perdita finanziaria, in quanto la gente ha semplicemente smesso di pagare le proprie bollette elettriche. Il governo a quel punto e dovuto intervenire con una notevole quantità di denaro per poter
  • 2. garantire la fornitura di energia. Dal 1° maggio la compagnia elettrica ha annunciato, che non avrebbe più riscosso le tasse di proprietà. La società del gas naturale, ha minacciato di tagliare le forniture al fornitore di energia elettrica per i mancati pagamenti, ora sono in corso delle riunioni di emergenza al fine di "... evitare il crollo delle forniture di gas naturale e del sistema elettrico". In Grecia il sistema del credito è completamente nel caos, e quest'anno si è pure avuta una corsa agli sportelli. Abbondano i rapporti che segnalano che gli ospedali non possono disporre dei necessari farmaci salvavita, in quanto non viene concesso ulteriore credito da parte della stragrande maggioranza delle case farmaceutiche. La disoccupazione complessiva è al 22% e quella giovanile è superiore al 50%. "Il crollo dell'economia del paese ha costretto molti greci a rivolgersi all'economia del baratto del mercato nero e questo ha lasciato una devastazione finanziaria di svariati milioni, e questo senza alcuna speranza di poter avere un flusso di reddito in un prossimo futuro." (Infowars.com) Le ultime elezioni non ha permesso la costruzione di una coalizione di governo e delle nuove elezioni sono previste per il prossimo fine settimana (17 giugno) - salvo che i dipendenti che devono permettere le elezioni, minaccino di far sciopero se non verranno prima pagati. Il referente sindacale dei lavoratori statali ha detto giovedì, che il sindacato proclamerà due giorni di sciopero il 16-17 giugno. Ed ha anche detto, che fino a quella data, i dipendenti comunali si rifiuteranno di fare qualsiasi attività che possa essere connessa con le elezioni. Vedremo ora se il tribunale dichiarerà tale sciopero illegale e se le persone decideranno di accettare la decisione del tribunale. (http://www.washingtonpost.com/business/greek-municipal-workers-call-electoral-strike- threatening-to-derail-crucial-june-17-vote/2012/06/07/gJQAlhOjLV_story.html) La Grecia è in forte subbuglio, e anche dagli ultimi sondaggi che sono stati pubblicati questa settimana, chiaramente non emerge ancora un vincitore. (Nota: è contro la legge greca pubblicare i risultati di un sondaggio, due settimane prima delle elezioni.) E poi su questo c'è stato anche un "dibattito". Suppongo che ormai abbiate visto il video del dibattito televisivo tra i rappresentanti dei sette partiti greci. A seguito di una cattiva pianificazione, il capo del partito nazionalista di Golden Dawn con fisico piuttosto giovanile e atletico, era seduto accanto al leader del Partito comunista, che è una signora. Si sono scambiati alcuni insulti, e dell'acqua è stata gettata, da parte del ragazzo del Golden Dawn, in faccia ad una signora dall'aspetto piuttosto giovanile e piacevole (era una rappresentante di un partito di sinistra), e la leader del partito Comunista lo ha percosso sul braccio con una cartella; poi si sono pestati i piedi e Mr. Golden Dawn è ripetutamente aggredito dalla rappresentante del Partito Comunista. Se per qualche motivo non avete avuto la possibilità di vedere questo breve ma emozionante clip, ecco un link: http://www.rt.com/news/greek-politician-slaps-rival-278/. Oppure andate su Google e scrivete "golden dawn greek slap" e troverete un link ad un report nella lingua che desiderate. Se si sceglie la versione tedesca di Der Spiegel, è possibile ascoltare la parola neo-nazisti ripetuta più volte dal giornalista tedesco. Tutto questo provoca alcune riflessioni. In primo luogo, gli episodi di violenza e i controlli in Grecia stanno aumentando, assieme con delle legittime pubbliche manifestazioni. Qualunque sia il minimo livello di civiltà che è rimasto, questo è stato cancellato dal rozzo comportamento del rappresentante di Golden Dawn.
  • 3. In secondo luogo questo scontro, ora domina il dibattito nazionale. Piuttosto che concentrarsi su ciò che dovrebbe essere fatto per rimanere nella zona euro, accettare o rifiutare l'austerità, e mettendo insieme una sorta di coalizione che possa governare il paese, la situazione rimane focalizzata su questo evento. Nove giorni prima di un'elezione in cui nessun partito sembra avere un chiaro vantaggio o un percorso per arrivare ad una coalizione di governo, i risultati sono ancora più incerti. Golden Dawn aveva ottenuto circa il 6% dei voti in Grecia. Manterrà quella percentuale? Se non sarà così, dove andranno a finire i suoi voti? Questo aiuterà o creerà un danno, alla tradizionale forza conservatrice o ai partiti del centro sinistra? Che si tratti di famiglie o nazioni, un tale livello di disfunzionalità quasi sempre finisce in lacrime. Lo "schiaffo", è solo un altro incidente che racconta un paese che è sull'orlo dell'auto-distruzione. E' molto probabile che il partito che vincerà le elezioni sarà uno di quelli che vuole rifiutare l'austerità, ma ritiene che il resto d'Europa debba dare loro il denaro di cui hanno bisogno per continuare a pagare i loro dipendenti pubblici, far funzionare i servizi e la macchina governativa. Allo stato attuale sembra che l'Europa accetterà la cosa, perché i greci hanno bisogno di continuare a fingere che pagheranno il loro debito nazionale ai governi europei e alla BCE. Ma perché continuiamo ad essere ancora fissati sulla Grecia? Anche se la Grecia è così piccola, è comunque molto importante, perché se la Grecia lascia l'euro allora i mercati immediatamente si chiedono: "Chi sarà il prossimo?" E mentre un anno fa tutti pensavano che la risposta era il Portogallo, ora il mercato sta guardando in modo molto preciso la Spagna che è sulla strada di un possibile fallimento, sulla quale era la Grecia solo pochi anni fa. I Governanti spagnoli stanno ora iniziando ad ammettere che hanno bisogno di aiuto, in quanto in tempi brevi rischiano di essere tagliati fuori del mercato obbligazionario, se questo non è già avvenuto. Come ho già scritto, ci vorrà un massiccio impegno di soldi da parte degli europei (vedi i tedeschi) per salvare la Spagna, e questo non sarà un impegno una-tantum. E non è di soli 100 miliardi di euro la necessità di fondi per le banche Spagnole. Se la Spagna sarà esclusa dall'accesso al mercato, l'aggiungere ulteriori €100 miliardi di debito non migliorerà sicuramente la situazione, quando vi è un deficit fiscale di quasi il 10%, con una disoccupazione che ha raggiunto oramai i livelli della Grecia e con l'economia che è in caduta libera. L'Europa sarà costretta, per anni, a comprare tutto il debito spagnolo. E non solo il nuovo debito, ma anche tutto il vecchio debito che è in scadenza e che deve essere rifinanziato. Stiamo parlando di centinaia di miliardi di euro. E se ci fosse una disordinata corsa agli sportelli in Grecia? Il numero non può che diventare più grande. E quindi credo che il pensare ad un qualcosa di simile ai 46 miliardi di € di cui il FMI parla oggi, significa solamente di decidere di ignorare la realtà economica. Quel denaro dovrà arrivare da qualche parte. Probabilmente sarà direttamente la BCE a monetizzarlo (è possibile ma non è sicuro), o ad una entità pan-europea come l'ESM dovrà essere permesso di diventare una banca e, tramite un prestito della BCE, iniettare capitali al fine di salvare gli spagnoli (e anche gli altri) e le loro banche. E' ovvio, almeno per il tuo umile analista, che se la zona euro dovesse sopravvivere devono succedere alcune cose. In primo luogo, deve essere creato un qualcosa di simile ad una FDIC europea. Le garanzie bancarie e la regolamentazione deve diventare una
  • 4. responsabilità europea, non una responsabilità del paese. Cosa sarebbe successo, quando c'è stata la crisi del 2008, se il resto degli Stati Uniti avessero deciso che New York avrebbe dovuto salvare le proprie banche? In secondo luogo, se al ESM viene permesso di diventare una banca, quali saranno queste garanzie? Dato che l'accordo originario dei paesi membri nel sostenere una quantità specifica e limitata del debito, dovrà ora essere aumentata di dieci volte. E questo significherà un qualcosa vicino ai € 4-5 trilioni. Come mai avranno bisogno di così tanti soldi? La risposta è, perché non ci sarà solo la Spagna. L'Italia può essere così lontana, data l'attuale recessione europea? E le banche francesi? La stessa Francia, data la nuova direzione politica del suo governo e le sue enormi passività non finanziate? Supponiamo che si tratti di solo € 4 trilioni, quello di cui ci sarà bisogno in pochi anni. La Germania sarà responsabile per almeno il 25% di tale importo, e questo sarà pari a circa il 40% del loro PIL. Ed infine ipotizziamo che la Spagna, Grecia, Irlanda, e tutti gli altri saranno invece felici per la loro parte. La Germania sarà disponibile a prendersi in carico un nuovo debito di tali dimensione? I paesi periferici devono già alla tedesca Bundesbank oltre € 1 trilione. Il rapporto debito-PIL tedesco ha già raggiunto l'80%. I costi dei credit default swap Tedeschi stanno aumentando. Se la Germania fa il primo passo, si deve essere pronti a tenerlo quel passo, perché poi il fermarsi in qualsiasi momento significherà che il dolore possa aumentare ancora di più, dal momento che comunque sarà responsabile per la propria quota di debito creato dopo quel primo passo. Certo, se saranno disponibili a prendersi in carico un tale livello debito, ci dovranno essere delle garanzie di poter effettuare un controllo fiscale sulle nazioni che hanno bisogno di aiuto. E questo significa una precisa unione fiscale. Quando l'euro è stato creato, i leader europei hanno pensato che una moneta comune, avrebbe naturalmente poi portato ad una unione fiscale. Unioni monetarie senza unioni fiscali sono sempre diventate disfunzionali. Oppure ci dovrà essere una diretta monetizzazione del debito da parte della BCE, che però va contro la politica che la Germania ha accettato. In entrambi i casi, è un cambiamento di posizione molto significativo da parte della Germania. Ci sono tre problemi che l'Europa deve risolvere. C'è un problema sui debiti governativi e un conseguente problema sui debiti bancari. Entrambi sono evidenti e ci potrebbe essere una soluzione, sia in termini di tempo che di soldi. Ma il terzo problema è invece quello più difficile da risolvere. Questo è dato dallo squilibrio commerciale tra la Germania e i paesi periferici, e i diversi livelli di produttività dei loro lavoratori. Il deficit commerciale deve essere riequilibrato. Il solito modo per fare questo è attraverso una svalutazione della moneta da parte del paese con il deficit commerciale.
  • 5. Questo non è possibile per i paesi della zona euro. Così l'unico altro modo, per i lavoratori di un paese scarsamente competitivo, è quello di accettare dei salari più bassi. Dal momento che nessun lavoratore pensa di essere sottopagato, questo avverrà lentamente e dolorosamente e questo significherà una prolungata recessione o depressione. Il che porta gli elettori alla frustrazione e ad un completo logorio dei nervi, che poi sconfina in azioni disfunzionali. E questo poi porta anche a dei cambiamenti politici. Facciamo qualche ulteriore riflessione. Nel Financial Times del fine settimana, i miei amici Niall Ferguson e Nouriel Roubini hanno scritto un editoriale che chiede all'Europa una autorità bancaria europea e una più stretta unione fiscale, se l'obietto della zona euro è quello di sopravvivere. http://www.ft.com/intl/cms/s/0/c49b69d8-b187-11e1-bbf9- 00144feabdc0.html~~V # axzz1xHuDXIr4 Diamo un'occhiata ad alcuni paragrafi dell'editoriale, partendo dalla principale domanda: Absolute Return Partners di Niels C. Jensen - www.arpllp.com - è la società partner di John Mauldin per il mercato Europeo. Horo Capital - www.horocapital.it - è il partner di Absolute Return Partners per il mercato Italiano. Tel. 02 89096674 - rcarraro@horocapital.it Un minuto a mezzanotte? "In Europa, in questo momento è un minuto prima della mezzanotte? "Temiamo che la politica del governo tedesco di fare 'troppo poco e troppo in ritardo' rischia di ripetere proprio la crisi che c'è stata nella metà del 20° secolo, e che invece il progetto dell'integrazione europea voleva evitare. "Per noi è incredibile che la Germania, rispetto a tutti gli altri paesi, non riesca ad imparare nulla dalla storia. Fissati dalla minaccia dell'inflazione, i tedeschi di oggi sembrano dare più importanza al 1923 (l'anno dell'iperinflazione) rispetto al 1933 (l'anno nel quale la democrazia è morta). Farebbero invece bene a ricordare, proprio come due anni prima del 1933 una crisi bancaria europea ha fortemente contribuito alla morte della democrazia non solo nel proprio paese, ma in tutto il continente europeo .... "Ma ora la popolazione sta perdendo la fiducia e una corsa silenziosa può diffondersi anche verso i piccoli depositi assicurati. Infatti se la Grecia dovesse lasciare la zona euro, si verificherebbe un congelamento dei depositi in euro e poi questi verrebbero convertiti nuovamente in dracme: quindi in questo momento un euro in una banca greca, in realtà non è l'equivalente di un euro in una banca tedesca. I Greci hanno ritirato, il mese scorso, oltre € 700 milioni dalle loro banche. "La cosa ancora più preoccupante, è che c'e stato anche un aumento dei ritiri in alcune banche spagnole il mese scorso. Il pasticciato piano di salvataggio del governo per Bankia ha solo accresciuto l'ansia del pubblico. In una recente visita a Barcellona, ad uno di noi è
  • 6. stato più volte chiesto se fosse una cosa sicura lasciare i propri soldi in una banca spagnola. Questo tipo di processo è potenzialmente esplosivo .... "Fino a poco tempo fa, la posizione tedesca è stata inesorabilmente negativa su tutte le proposte di questo tipo. Comprendiamo le preoccupazioni tedesche sul moral hazard. Mettere i soldi dei contribuenti tedeschi su questa linea sarà difficile da giustificare, se non si concretizzeranno le riforme nei paesi periferici. Ma queste riforme si stanno facendo attendere. La riforma strutturale del mercato del lavoro tedesco non è avvenuta in una notte. Al contrario, la crisi bancaria europea è un rischio reale che potrebbe aggravarsi in questi giorni. "I tedeschi devono capire che la ricapitalizzazione delle banche, le assicurazione sui depositi europei e la mutualizzazione del debito non sono opzionali, ma sono essenziali per evitare un irreversibile disintegrazione dell'unione monetaria europea. Se non sono ancora convinti, devono capire che i costi di una rottura della zona euro sarebbero astronomicamente alti per loro, come per chiunque altro. "Dopo tutto, la prosperità della Germania è in larga misura una conseguenza dell'unione monetaria. L'euro ha dato agli esportatori tedeschi un tasso di cambio molto più competitivo rispetto al vecchio marco. Inoltre alla zona euro vengono destinate, il 42 per cento delle esportazioni tedesche. Costringendo la metà di questo mercato ad una nuova depressione, difficilmente questo potrebbe rappresentare una cosa positiva per la Germania. "In definitiva, come la stessa Angela Merkel ha riconosciuto la scorsa settimana, l'unione monetaria ha sempre implicato l'ulteriore integrazione in un'unione fiscale e politica. Ma prima che l'Europa si avvicini a questo passo storico, deve prima di tutto mostrare che ha imparato la lezione del passato. L'UE è stata creata per evitare che si ripetessero i disastri del 1930. E ora i leader europei, in particolare la Germania, hanno capito come siano pericolosamente vicini a questo scenario". Il trionfo della speranza Quando la zona euro è stato creata è stato il trionfo della speranza, sulla realtà della discordia politica ed economica. In qualche modo, i paesi con diverse lingue, costumi, caratteristiche nazionali, opinioni diverse e che avevano combattuto tra di loro per secoli, dovevano riunirsi in una unione fiscale, in quanto tutti possedevano la stessa moneta. Piuttosto che limitarsi a creare una zona di libero scambio i leader europei hanno scelto, per far ripartire il processo, la strada di una comprensione comune e dell'integrazione economica. Ma su questo ci sono state numerose critiche. E infatti molte delle migliori menti del mondo economico, avevano sottolineato i problemi. La realtà è che l'euro non è mai stato una reale moneta. È ancora un esperimento. Se rimarrà in circolazione ancora per cinque anni sarà una moneta vera, in quanto sarà riuscito a sopportare la sua prima e vera crisi. I paesi periferici hanno usato i bassi tassi di interesse dell'euro per contrarre dei pesanti prestiti (sia privatamente che pubblicamente) e si sono messi nei guai; ora i veri costi del progetto euro sono stati rivelati. Un break-up costerà migliaia di miliardi di euro. Mantenere la zona euro insieme, costerà migliaia di miliardi di euro. Ma tenere la zona euro insieme, costerà ai paesi anche una
  • 7. sostanziale perdita di sovranità. Quando gli elettori in tutta Europa hanno firmato per il progetto dell'euro, non pensavano che stavano cedendo la loro indipendenza nazionale e il controllo dei i propri bilanci. Sarà disposta la Spagna o l'Italia o la Germania a permettere che un'istituzione europea, possa fissare le loro priorità di bilancio e i loro limiti? Impostare le loro politiche sul sistema pensionistico e sull'assistenza sanitaria? E possa tassare in modo indipendente? Questo è ciò che si intende quando si parla di integrazione fiscale. La Germania è ormai in minoranza nella BCE, e sta cominciando a rendersi conto che ha perso il controllo. Saranno disposti i suoi elettori a rinunciare al controllo politico per diventare una minoranza negli "Stati Uniti d'Europa"? Questo è il vero problema. Quando le difficoltà economiche diventano, come quelle che ci sono in Grecia o in Spagna, gli elettori tendono ad essere piuttosto permalosi. Le tensioni aumentano. E il centro non tiene. George Soros ha detto questa settimana che l'Europa ha tre mesi di tempo per risolvere i suoi problemi. Il premio Nobel Joseph Stiglitz ha detto che Soros è stato ottimista. La decisione verrà ben presto presa e graverà sulla Spagna, probabilmente prima che diventi chiaro se la Grecia rimarrà o meno nell'euro. Il che rende ancora più difficile dare un aiuto alla Spagna, se questo non sarà offerto alle stesse condizioni che ha ottenuto la Grecia. Monetizzare il debito spagnolo (comunque lo si voglia fare o in qualsiasi modo lo si voglia chiamare), quando la Spagna sta raggiungendo un deficit di quasi il 10%, non si concilia bene con la Grecia . Ma ora sembra che l'Europa non riesca ad ottenere il tempo necessario, in assenza di qualche coniglio tirato fuori dal cappello, per consentire alla Spagna di prendere in prestito denaro a tassi che possano permettersi. Siamo agli approcci dell'Endgame. Sarà una lunga estate. Mi viene sempre chiesto se ci sarà una rottura dell'euro. La risposta è, che in realtà non lo sappiamo. Penso che la cosa economicamente più razionale da fare, per alcuni paesi, nel lunghissimo termine sia quella di capire come liberarsi dall'euro, ma questa è più una questione politica che economica. E se riuscite a dirmi ciò che i politici e gli elettori faranno in una crisi politica e in una recessione, allora la vostra sfera di cristallo è meno nebulosa della mia. Penso che ci sia una probabilità del 50%. La capacità di tenere insieme l'euro, andrà testa a testa con gli egoismi nazionali. In questo momento, tutto dipende da quello che si chiede e da quale risposta si ottiene. Ma non credo che ci dovremo porre la domanda molto a lungo. Ben presto lo sapremo. Per essere chiari l'Europa non ha buone scelte, solo opzioni molto dolorose e costose. Questo non sarà un bene per loro e per il mondo. Penso che stiamo già vedendo un rallentamento globale, in gran parte causato dall'Europa. Speriamo che prendano la strada giusta, qualunque essa sia. Un quadrilione qui, un quadrilione la Everett Dirksen fu, negli anni 50' e 60', un senatore repubblicano dell'Illinois. Era riconosciuto come quello che diceva: "Un miliardo di qui, un miliardo di lì, e ben presto si
  • 8. parla di soldi veri." Ma un giornalista facendo una ricerca più approfondita su quello che aveva detto, ha fatto notare che quando gli è stato chiesto a Dirksen spiegazioni sulla sua affermazione, lui ha risposto: "Oh, non ho mai detto questo". Qualcuno mi ha citato erroneamente una volta su un giornale, ma ho pensato che quell'affermazione suonava così bene, che non mi sono mai preso la briga di smentire." Ma quella citazione oramai è entrata nella memoria nazionale degli Stati Uniti, e che lo abbia detto o meno, adesso è una vera e propria pietra miliare. E pensando ai primi anni '60, un miliardo di dollari non era solo un errore di arrotondamento nel bilancio nazionale. Oggi siamo piuttosto abituati ad usare la parola trilioni di dollari. "Un trilione di dollari" scivola così facilmente fuori dalla bocca, ma è un numero troppo grande da capire per la maggior parte di noi. Si stima che le stelle totali nella nostra galassia siano tra i 100 e i 400 miliardi. Un trilione di barili di petrolio, alimenterebbe il mondo per oltre 30 anni. Mille miliardi di secondi sono circa 32.000 anni. La mente vacilla. Eppure oggi pensiamo che sia quasi un nulla, aggiungere un trilione di dollari ogni anno al già gonfio debito degli Stati Uniti! In realtà, economisti come Paul Krugman dicono che non stiamo più aggiungendo ogni anno trilioni al debito, come se il debito comprato non avesse alcuna conseguenza. Con questo pensiero, la Grecia non dovrebbe affatto soffrire per l'austerità a causa del suo troppo debito. Piuttosto, le altre nazioni dovrebbero essere tassate per dare più soldi per poter contrarre ancora più debito, che molto probabilmente alla fine la Grecia non riuscirebbe a ripagare. Quindi, devo ammettere che quando mi sono imbattuto in tutto questo, mi sono preso una pausa. Passiamo ora ad un rapporto pubblicato da Bloomberg e scritto dal mio amico Dr. Gary Shilling, che parla del massiccio debito accumulato dal Giappone. Gary sostiene che il Giappone sta raggiungendo un punto critico, in cui il suo debito non può essere più finanziato se non con una estrema monetizzazione da parte della sua banca centrale, in quanto se si rivolgesse ai mercati mondiali per vendere il suo debito farebbe salire i tassi di interesse a livelli insostenibili. Ne ho già parlato altre volte, ma questo è un argomento per un'altra lettera. Oggi, voglio solo citare un paragrafo. (http://www.bloomberg.com/news/2012-06-07/strong-yen-won-t-survive-japan-s-fiscal- cliff.html) "Il debito pubblico del Giappone ammonta a 1.085 miliardi di yen, maturati nel tempo, e sarà soggetto ad un tasso di rifinanziamento più elevato. La scadenza media del debito pubblico giapponese è di sei anni e 11 mesi. Eppure il 17 per cento di quel debito matura quest'anno; il 52 per cento nei prossimi cinque anni e il 76 per cento nel prossimo decennio. I mercati anticipano, e sui titoli giapponesi incombe una possibile caduta dei prezzi, e un balzo dei rendimenti potrebbe avvenire al primo segno di un disavanzo delle partite correnti o forse anche prima." Siamo davvero pronti per far entrare nel nostro lessico la parola quadrilioni, in quello che dovrebbe essere il mondo sviluppato? Nel caso del Giappone, a quanto pare ci siamo. Cento anni fa, un deficit di 1 miliardo di dollari sarebbe stato impensabile. In realtà abbiamo avuto bilanci in pareggio per la maggior parte dei nostri primi 200 anni, tranne che durante le guerre e i crash economici. E ora parliamo di trilioni, e l'inflazione ha dato a questa parola un significato diverso rispetto a 100 anni fa. I nostri nipoti nella seconda metà di questo secolo parleranno di quadrilioni? O quintilioni? Anche questo è pensabile? Speriamo solo che la parola quadrilione non entri nel linguaggio comune.
  • 9. New York, Chicago, Italia e Singapore Parto per New York, lunedì pomeriggio, arriverò in tempo per cenare con Art Cashin, Barry Ritholtz, Barry Habib, Yamarone Rich e pochi altri amici, prima dell'evento dei miei partner di Altegris nel quale interverrò. Mercoledì tornerò a Dallas e poi sarò a casa fino alla metà della prossima settimana, per poi fare un breve viaggio, di nuovo con Altegris, a Chicago per Morningstar National Investment Conference. Poi Venerdì sera parto per la Toscana (e passerò una notte a Madrid) per due settimane. Scriverò da lì e recupererò tutte le mie letture che ho lasciato in sospeso; ma per me rimanere per due settimane nello stesso posto è una vacanza. Ci saranno alcuni amici, oltre alla mia famiglia, faremo alcune gite qua e là, ma spero di rilassarmi un po'. Certamente scriverò questa lettera dalla Toscana, anche se in questo momento Ed Easterling ed io stiamo parlando di rivisitare alcuni lavori che abbiamo fatto nel 2002 sui cicli secolari dei mercati toro e orso. Entrambi crediamo che siamo ancora in un mercato secolare orso, ma la domanda ora è, quando finirà? Il lavoro originale è stato pubblicato in questa lettera e in Bull’s Eye Investing. Wiley ha recentemente lanciato una versione più piccola del libro, intitolato The Little Book of Investing Eye Bull. Dato che la cosa più importante per un investitore azionario è sapere che cosa sia un ciclo secolare di lungo termine, come quello in cui ci troviamo, il materiale è più che attuale. (E se ti stai chiedendo che cosa è un ciclo secolare, allora hai REALMENTE bisogno di leggere il libro). È possibile ordinarne una copia su http://www.amazon.com/Little Book. Penso che ci vorranno almeno due settimane prima di parlare di questo l'argomento, ma è importante e ci aiuterà a pensare a qualcosa di diverso, oltre all'Europa. Una nota personale, molti di voi sanno che ho smesso di bere alcolici circa dieci mesi fa per motivi di salute. Mi ha aiutato. Uno dei vantaggi collaterali, ho pensato, è che avrei potuto variare un po' la mia dieta, dal momento che non stavo più consumando tutte quelle calorie in vino e scotch. Ho aggiunto pane e dolci e un sacco di carne rossa. Poi questa settimana ho avuto i risultati dei miei ultimi esami del sangue. Sembra che ora ho un problema di colesterolo. Nulla che non possa essere risolto con un cambio di dieta, ma devo ammettere che mi stavo godendo l'indugiare su questi cibi, senza guadagnare peso. Oh bene. Un po' di moderazione, fa bene per l'anima, o almeno così mi dicono. E' davvero il momento di premere il pulsante di invio. Il sole sta sorgendo e ho bisogno di dormire un po'. Questa settimana festeggeremo il compleanno di mio nipote, così la famiglia si riunirà domenica. Sarà divertente. Ma vedo pollo e non bistecca nel mio menu. Abbiate una grande settimana. Il vostro analista che ha bisogno di mangiare più pesce, John Mauldin
  • 10. John@FrontLineThoughts.com Copyright 2010-2012 John Mauldin. All Rights Reserved Copyright 2010-2012 Horo Capital. Tutti i Diritti Riservati Disclaimer: La presente pubblicazione è distribuita da Horo Capital srl. Pur ponendo la massima cura nella traduzione della presente pubblicazione e considerando affidabili i suoi contenuti, Horo Capital srl non si assume tuttavia alcuna responsabilità in merito all’esattezza, completezza e attualità dei dati e delle informazioni nella stessa contenuti ovvero presenti sulle pubblicazioni utilizzate ai fini della sua predisposizione. Di conseguenza Horo Capital srl declina ogni responsabilità per errori od omissioni. Horo Capital srl si riserva il diritto, senza assumersene l'obbligo, di migliorare, modificare o correggere eventuali errori ed omissioni in qualsiasi momento e senza obbligo di avviso. La presente pubblicazione viene fornita per meri fini di informazione ed illustrazione, non costituendo in nessun caso offerta al pubblico di prodotti finanziari ovvero promozione di servizi e/o attività di investimento né nei confronti di persone residenti in Italia né di persone residenti in altre giurisdizioni, a maggior ragione quando tale offerta e/o promozione non sia autorizzata in tali giurisdizioni. Le informazioni fornite non costituiscono un'offerta o una raccomandazione per effettuare o liquidare un investimento o porre in essere qualsiasi altra transazione. Esse non possono essere considerate come fondamento di una decisione d'investimento o di altro tipo. Qualsiasi decisione d'investimento deve essere basata su una consulenza pertinente, specifica e professionale. Tutte le informazioni pubblicate non devono essere considerate una sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di alcuna forma d'investimento né raccomandazioni personalizzate ai sensi del Testo Unico della Finanza trattandosi unicamente di informazione standardizzata rivolta al pubblico indistinto. Né Horo Capital srl né John Mauldin potranno essere ritenuti responsabili, in tutto o in parte, per i danni (inclusi, a titolo meramente esemplificativo, il danno per perdita o mancato guadagno, interruzione dell’attività, perdita di informazioni o altre perdite economiche di qualunque natura) derivanti dall’uso, in qualsiasi forma e per qualsiasi finalità, dei dati e delle informazioni presenti nella presente pubblicazione. Ogni decisione di investimento e disinvestimento è pertanto di esclusiva competenza del Cliente che può decidere di darvi o meno esecuzione con qualsivoglia intermediario autorizzato; qualsiasi eventuale decisione operativa presa dal Cliente in base alle informazioni pubblicate è, infatti, da considerarsi assunta in piena autonomia decisionale e a proprio esclusivo rischio. Il Contenuto presente nella pubblicazione può essere riprodotto unicamente nella sua interezza ed esclusivamente citando il nome di Horo Capital srl e di John Mauldin, restandone in ogni caso vietato ogni utilizzo commerciale. Si intende per Contenuto tutte le analisi, grafici, immagini, articoli i quali sono tutti protetti da copyright. Horo Capital srl ha la facoltà di agire in base a/ovvero di servirsi di qualsiasi elemento sopra esposto e/o di qualsiasi informazione a cui tale materiale si ispira ovvero è tratto anche prima che lo stesso venga pubblicato e messo a disposizione della sua clientela. Horo Capital srl può occasionalmente, a proprio insindacabile giudizio, assumere posizioni lunghe o corte con riferimento ai prodotti finanziari eventualmente menzionati nella presente pubblicazione. In nessun caso e per nessuna ragione Horo Capital srl, sarà tenuta, ad agire conformemente, in tutto o in parte, alle opinioni riportate nella presente pubblicazione. Ogni violazione del copyright in qualsiasi modo si esprima ai danni di Horo Capital srl e John Mauldin, sarà perseguita legalmente.
  • 11. Per iscriversi alla newsletter GRATUITA settimanale SCENARI FINANZIARI cliccare qui: www.scenarifinanziari.it/Registrazione.aspx Per modificare il proprio indirizzo email di invio della newsletter, effettuare il login su www.scenarifinanziari.it e andare sulla pagina di registrazione. Per cancellare l'iscrizione alla newsletter scrivere una mail a:info@scenarifinanziari.it Thoughts from the Frontline 3204 Beverly Drive Dallas, Texas 75205 Horo Capital Independent Financial Advisory Firm Via Silvio Pellico, 12 20121 Milano Tel. 02 89096674