SlideShare a Scribd company logo
1 of 14
Download to read offline
SCENARI FINANZIARI
JOHN MAULDIN'STHOUGHTS FROM THE FRONTLINE
Newsletter settimanale - Versione Italiana a cura di Horo Capital

E' il momento di tirare fuori gli obici
di John Mauldin | 3 dicembre 2011 - Anno 2 - Numero 47

In questo numero:
L'occupazione è salita, ma non abbastanza
Il mondo sta scivolando in recessione
Banchieri centrali del mondo, unitevi!
New York, Hong Kong, Singapore e Cape Town e la mia Conferenza
È ormai comune l'uso del termine bazooka per far riferimento alle azioni dei governi e delle
banche centrali nel tentare di evitare una nuova crisi del credito. E questa settimana
abbiamo visto uno sforzo coordinato delle banche centrali nell'utilizzare i loro bazooka per
scongiurare un altro disastro del credito stile 2008. Il mercato ha reagito come se la crisi
fosse finita e che ora possiamo guardare avanti al prossimo bull market. Tuttavia, vedremo
presto che questo non sarà stato sufficiente. A questo punto è necessario qualcosa di più
di un obice (guardate l'arsenale militare della seconda guerra mondiale). E naturalmente
ho bisogno di commentare brevemente i numeri sull'occupazione di oggi. Ce n'è
abbastanza per tenerci occupati per molto più di poche pagine, quindi cerchiamo di
buttarci nella mischia (Nota: questa lettera può essere molto lunga da stampare, in quanto
ci sono un sacco di grafici.)

L'occupazione è salita, ma non abbastanza

Il numero di oggi è 120.000 nuovi posti di lavoro creati nel mese di novembre, dato in linea
con le stime. Questo totale si somma ai 140.000 posti di lavoro del settore privato
accoppiati con la perdita, ormai continua, di 20.000 posti di lavoro nel settore pubblico. Ma
quando guardiamo i dettagli, le cose non sono così positive.

In primo luogo, la buona notizia: è che l'economia americana continua a crescere. Come
ho detto per molto tempo, gli Stati Uniti non dovrebbero cadere in una recessione, a meno
che non avvenga un qualcosa al di là delle nostre sponde, che invece, purtroppo, mi
aspetto (i dettagli sotto). Tuttavia, non siamo neanche lontanamente vicini a quelli che
sono i tipici numeri di un recupero. Ma da questo momento in poi, durante una ripresa, di
solito, si fanno costantemente nuovi massimi sul fronte occupazionale. Come tutti sanno,
ci sono milioni di posti di lavoro da questo livello in poi.

E il mio amico Bill Dunkelberg, il capo economista della Federazione Nazionale dei
Business Indipendenti, oggi ci ha mandato queste notizie dalla loro personale indagine:

- IL NUMERO DEI DIPENDENTI MEDI PER IMPRESA CRESCE

- LA DIFFICOLTA' NEL COPRIRE LE POSIZIONI APERTE E' AUMENTATA, LA
DISOCCUPAZIONE STA SCENDENDO

- I PIANI PER CREARE NUOVI POSTI DI LAVORO SONO QUASI RADDOPPIATI
La variazione netta nell'occupazione per impresa non è molto diverso dallo zero, ma ha
avuto un forte segno di cambiamento per la prima volta da quasi un anno e mezzo. In
media, i proprietari delle aziende hanno riportato un aumento medio degli occupati pari a
0,12 addetti per impresa. Nei dati destagionalizzati, il 14 per cento dei proprietari ha
incrementato la media di 3 addetti per impresa nel corso degli ultimi mesi, e il 12 per cento
ha ridotto in media l'occupazione di 2,9 addetti per impresa. Il restante 74 per cento dei
proprietari non ha fatto nessun cambiamento nel numero netto degli occupati (il 47 per
cento ha assunto o provato ad assumere e il 35 per cento ha segnalato pochi o non
qualificati curriculum per le posizioni aperte, entrambi i dati sono sopra di 4 punti).

La percentuale dei proprietari di aziende che hanno tagliato dei posti di lavoro è tornata a
livelli "normale" (anche in un grande mercato del lavoro, con oltre 300.000 richieste iniziali
di disoccupazione, cioè, di coloro che sono stati licenziati o lasciati a casa). E la
percentuale dei proprietari di aziende che ha aumentato il numero dei lavoratori (creando
posti di lavoro) continua a salire. La creazione di nuovi posti di lavoro dovrebbe continuare
un po' a crescere nei prossimi mesi.

(Domenica scorsa l'ho passata con Bill, e abbiamo tracciato le linee del nostro nuovo libro
sulla creazione di posti di lavoro e sull'occupazione. Il nostro obiettivo è quello di finirlo in
tempi record e renderlo disponibile per la prossima primavera.)

120.000 posti di lavoro non sono sufficienti per tenere il passo con la crescita della
popolazione. Insieme con le revisioni positive dei mesi precedenti, abbiamo ora una media
di circa 114.000 nuovi posti di lavoro al mese negli ultimi 6 mesi. Ma allora perché il dato
sulla disoccupazione è calato al 8,6%? Questo è un calo molto forte in un mese. La
semplice risposta è che il numero delle persone alla ricerca di un posto di lavoro è
diminuita di 315.000 unità. E il numero di persone che non vengono contate come parte
della forza lavoro (una misura diversa) è gonfiato di 487.000 a un livello record di 86,5
milioni.

Ancora una volta, per i nuovi lettori, non si viene conteggiati come disoccupati se non si è
cercato lavoro nelle ultime quattro settimane. Diamo un'occhiata ad un grafico dal
database della Fed di St. Louis che mostra il numero di cittadini che non sono considerati
parte della forza lavoro. Quello che vediamo è che questo è aumentato da 77 milioni nel
2007 ai 86.5 milioni di oggi. Parte di questo dato può essere spiegato dalla crescita della
popolazione, ma sarebbe meno della metà dell'incremento dei quasi 10 milioni di persone
che non sono considerate parte della forza lavoro.




Se guardiamo il grafico delle persone che sono considerate come forza lavoro, vediamo
che grosso modo si trova nella stessa posizione del 2007, ma dobbiamo anche
considerare che c'è stata una crescita dell'età lavorativa della popolazione di almeno (una
mia ipotesi) 5 milioni di persone. E il prossimo mostra il numero di persone che sono
effettivamente assunte, a livello privato o pubblico, a tempo pieno o part-time. Quello che
vediamo è che il numero delle persone che lavorano è lo stesso che avevamo circa 8 anni
fa.
Questo non è un grafico molto positivo. Tutto questo significa che la disoccupazione
sarebbe molto più vicina al 11-12%, se tornassimo al mercato del lavoro di pochi anni fa e
con il dato sulla popolazione aggiustata.

Lasciatemi subito sottolineare che, anche se siamo tornati al livello di disoccupazione
misurata pari a quella di qualche decennio fa, i numeri sono molto più vicini a quello che vi
ho suggerito sopra. Il misurare la disoccupazione nel modo in cui viene fatto attualmente,
consente a chi è incaricato di pubblicare i numeri di dargli un aspetto migliore di quello
che, di fatto, sono realmente. Mi aspetto che i repubblicani nel prossimo ciclo delle elezioni
sottolineano questo, anche se poi tornando a governare dovranno convivere con questa
analisi e questa tornerà a perseguitarli nei successivi quattro anni. Perché, come mostra il
grafico successivo (del mio amico Lance Roberts di Streettalk Advisors di Houston),
abbiamo bisogno di tornare ad avere una crescita occupazionale di circa 400.000 posti di
lavoro al mese per ritornare alla tendenza di lungo termine entro il 2020. Questo dimostra
che il rapporto occupazione-popolazione, che è sceso del 6% a partire dal 2000, è crollato
drammaticamente a partire dall'inizio della recessione. Non abbiamo mai avuto una forte
crescita dell'occupazione, ed è improbabile che cresca riducendo la spesa pubblica, che
però dobbiamo fare.




Questo dimostra prima di tutto perché il problema numero # 1 nelle prossime elezioni
saranno i posti di lavoro. L'economia statunitense si sta avvicinando sempre più a quella
Europea in termini di numeri legati alla disoccupazione. Se la situazione non cambia, non
ci sarà alcun reale ritorno verso una ripresa che noi pensiamo "normale per le elevate
problematicità degli Stati Uniti.

Diamo subito un'occhiata ad un paio di altri problemi in questo rapporto del lavoro. La
settimana lavorativa è rimasta invariata a 34,3 ore (ed è scesa di 0,2 ore nel settore
manifatturiero). Ora i dati aggregati sono aumentati solo dello 0,1%. La retribuzione media
oraria è cambiata solo dello 0,1%, lasciando la media trimestrale al -0,1%. A livello
annuale, le retribuzioni orarie sono cresciute di appena 1,8%. Quando la Grande
Recessione è iniziata, stavano crescendo ad un tasso del 3,4% all'anno. Le retribuzioni a
livello aggregato sono aumentate solo dello 0,1% negli ultimi mesi. Il calo della
disoccupazione si è concentrato tra quelli con la minore durata, con la maggior parte che
sono rimasti senza lavoro per 14 settimane o meno. I disoccupati per più di 99 settimane
sono cresciuti da 143.000 a 2 milioni, dato molto vicino a qualsiasi massimo storico. La
durata media della disoccupazione è salita a 40,9 settimane, un vero record. (da The
Liscio Report.)

Questo non fa ben sperare per quanto riguarda la spesa dei consumatori. Qualsiasi
crescita negli ultimi tempi è venuta da un ridotto tasso di risparmio, in quanto il reddito
permette a mala pena di stare al passo con l'inflazione, e se si guarda all'inflazione la si
"percepisce" nel settore sanitario, cibo ed energia, e il consumatore medio sta perdendo
terreno. Questo significa che anche con un eventuale recupero, un piccolo shock esterno
è in grado di farci scivolare nuovamente in recessione.

Infine, la "qualità" dei nuovi posti di lavoro non è quella che vorremmo. Sempre più e più
persone stanno accettando posti di lavoro meno retribuiti. Abbiamo visto 105.000 posti di
lavoro nel settore retail, sono temporanei, e quelli nel settore della ristorazione sono un
totale di 120.000. Molti di questi sono stagionali e non ci saranno più nel prossimo
trimestre. (Mi affretto a sottolineare che non vedo in modo dispregiativo i posti di lavoro nel
settore della ristorazione. Essi sono importanti ed è un lavoro che è molto duro. Ho due
figli che lavorano nell'industria alimentare del mondo dei servizi, e la maggior parte dei
miei ragazzi, e il vostro umile analista, hanno lavorato nel settore dei servizi di ristorazione
in varie fasi della propria vita. Senza questi lavori, alcuni dei miei figli, sarebbero tornati
nuovamente a casa! Così, la prossima volta che sei fuori, lascia una mancia superiore a
quella normale se ritieni che questa sia meritata. La persona che ti ha servito è figlio/a di
qualcuno!)


 Absolute Return Partners di Niels C. Jensen - www.arpllp.com - è la società partner di
                      John Mauldin per il mercato Europeo.

    Horo Capital - www.horocapital.it - è il partner di Absolute Return Partners per il
                                   mercato Italiano.

                         Tel. 02 89096674 - rcarraro@horocapital.it


Il mondo sta scivolando in recessione

Quanto è debole il recupero? Il resto del mondo sviluppato o è già in recessione o ci
tornerà molto presto.

Questo grafico mi arriva dal mio amico Prieur du Plessis di Plexus Asset Management in
Sud Africa. Si noti che ogni grande area sta scivolando in una situazione di contrazione ad
eccezione degli Stati Uniti. (http://www.investmentpostcards.com/2011/12/02/global-
manufacturing-pmi-saved-by-the-us/)
Ora, diamo un'occhiata a maggiori dettagli, forniti dal SISR (purtroppo, ho perso l'email
della persona che mi ha fornito questo grafico, quindi non riesco a citare i suoi riferimenti).
Il grafico dimostra che al di fuori degli Stati Uniti e del Canada, il resto del mondo
sviluppato sta vedendo i propri dati relativi al PMI (produzione industriale) entrare in una
fase di contrazione. Nel mondo emergente, solo India e il Sud Africa sono in crescita. Si
noti che la contrazione, sia in Germania che in Francia, sta peggiorando di mese in mese.
Fonte: Markit Economics, SISR

Quanto tempo possono resistere gli Stati Uniti ad un rallentamento globale? La mia
risposta sarebbe, molto più a lungo di quanto si possa pensare, in assenza di potenziali
shock che potrebbero arrivare dall'Europa. Ma i dati sopra riportati gettano le basi per la
restante parte della lettera.

Banchieri centrali del mondo, unitevi!

Ora, alcune veloci osservazioni. Questo è stato davvero uno sforzo globale da parte delle
banche centrali di tutto il mondo (Stati Uniti, Europa, Giappone, Svizzera, Canada e Cina).
Ma allora, che cosa vi aspettavate che facessero? Il loro strumento principale è quello di
fornire liquidità, ed è quello che hanno promesso. Hanno abbassato il costo per arrivare
alla "finestra" e certamente abbassato il fattore "vergogna" nel farlo. Arrivando alla banca
centrale questo potrebbe essere visto come un segnale di debolezza e, a tassi più elevati,
le banche potrebbero essere riluttanti nel farlo. Con il nuovo tasso questo è
ragionevolmente economico, e le banche centrali hanno detto che ora è più che adeguato.

In secondo luogo, questo sforzo ha anche incluso la Cina, che ha ridotto i suoi obblighi di
riserva bancari dello 0,5%. David Kotok mi ha fatto notare un qualcosa di insolito su
questa scelta. Normalmente, la Cina prende delle decisioni quando il numero termina con
"7", come 27 o 47, perché 7 è un segno di buona fortuna. Per coloro che prestano
particolare attenzione, questo è stato un modo cinese per dire "Noi siamo parte della
squadra", piuttosto che agire da soli, come fanno di solito. Ora, è logico che se si include il
Canada nel "club", si dovrebbe includere anche la Cina.
I mercati azionari del mondo sono entrati in una forte frenesia, mettendo sul piatto una
settimana molto positiva. Ma vorrei ricordare ai miei amici molto entusiasti, un paio di
cose. Diamo un'occhiata a ciò che è realmente accaduto. Abbiamo appena recuperato da
una condizione di iper-venduto, ma siamo ancora quasi sotto del 7% da quest'estate.




E questo è successo prima. Facciamo tornare indietro l'orologio a ottobre del 2008, nel
profondo della crisi del credito. Si tratta di un rapporto di Jim Lehrer della PBS (grassetto
mio)

"JIM LEHRER: i mercati azionari mondiali hanno messo in scena una ripresa oggi. Lo
hanno fatto grazie ai trasferimenti chiave dei governi a sostegno delle banche in difficoltà.
A Wall Street, il Dow Jones ha segnato il suo guadagno più grande di sempre,
impennandosi di 936 punti per chiudere sopra i 9.387. Il Nasdaq è cresciuto più di 194
punti per chiudere a 1.844. Oltremare, gli indici azionari sono saliti di un 8 per cento in
Gran Bretagna, 11 per cento in Francia e Germania. I mercati in Asia hanno ottenuto
guadagni anche superiori, tra cui un aumento del 10 per cento a Hong Kong.

Notizie degli sforzi Europei per porre fine alla crisi bancaria del credito hanno
aiutato ad innescare il rally. Domenica scorsa, le nazioni che utilizzano l'euro hanno
concordato delle fasi. Oggi, la Gran Bretagna è stata la prima ad agire. E' stata
seguita da Germania, Francia, Spagna, Portogallo, Austria e Paesi Bassi."

La buona notizia è che l'azione di questa settimana potrebbe (e sottolineo potrebbe)
aiutare ad evitare una vera e propria crisi del credito bancario come quella del 2008.
Questo è, se le banche centrali dei vari paesi europei seguono questo piano (maggiori
dettagli in seguito). Il vero problema è stato riassunto al meglio questa settimana da
Mervyn King, governatore della Banca d'Inghilterra, parlando alla conferenza stampa nel
comuncare il suo Rapporto sulla stabilità finanziaria.

"Molti governi Europei stanno assistendo alla caduta dei prezzi delle loro obbligazioni,
minando i bilanci delle banche. In risposta, le banche, in particolare nell'area dell'euro,
stanno vendendo le attività a riduzione della leva finanziaria. Un erosione di fiducia, prezzi
delle attività più bassi e condizioni creditizie più severe danneggiano ulteriormente le
prospettive per l'attività economica e influenzeranno la capacità delle aziende, famiglie e
governi di ripagare i loro debiti. Tutto ciò, a sua volta, indebolirà i bilanci delle banche
ulteriormente. Questa spirale è caratteristica di una crisi sistemica.

"Affrontare i sintomi della crisi senza risolvere le cause di fondo, con misure quali la
fornitura di liquidità alle banche o ai governi sovrani offre solo sollievo nel breve termine. In
definitiva, i governi dovranno affrontare le cause alla base ... I problemi della zona euro
fanno parte di più ampi squilibri nell'economia mondiale. Il risultato finale di tali squilibri è
un rifiuto da parte del settore privato di continuare a finanziare il deficit, come la capacità
dei mutuatari di ripagare che viene messa in discussione.

"La crisi nella zona euro è dovuta alla non solvibilità e alla mancanza di liquidità. E
l'interconnessione delle principali banche significa che i sistemi bancari, e quindi le
economie di tutto il mondo sono tutte colpite. Solo i governi coinvolti direttamente possono
trovare una via d'uscita dalla crisi ... " (Hat tip, Simon Hunt.)

E' il momento di tirare fuori gli obici

Se il problema fosse la liquidità, allora l'azione di questa settimana sarebbe sufficiente. Ma
il problema è anche la solvibilità. La maggior parte delle banche europee sono insolventi.
Possiedono troppo debito dei paesi sovrani e sono costrette a ridurre tali debiti. C'è un
numero crescente di analisti che si sta rendendo conto che anche l'Italia potrebbe dover
ridurre i propri debiti. Ho messo in evidenza i problemi incontrati dal Belgio. E per quanto
riguarda la Spagna, e Portogallo?

Questa azione non fa altro che dare alla BCE i dollari di cui avrà bisogno per darli in
prestito alle varie banche centrali nazionali, in modo che possano prestarle alle loro
banche insolventi. Saranno in grado di intervenire in loro aiuto, o nazionalizzarle? La
risposta dipende dal paese e dei suoi elettori. Ma la assente ricapitalizzazione delle loro
banche, porterà ad una crisi del credito che interesserà tutto il mondo.

La quantità di debito che dovrà essere cancellato e la riduzione di credito nei portafogli,
così come il nuovo capitale da raccogliere, è scoraggiante. Come ho già sottolineato in
precedenza, la necessità è di circa € 3 trilioni.

La cancellazione di così tanto debito nel bel mezzo di una recessione, accoppiata con
mosse di austerità, sarà massicciamente deflazionista per la zona euro. Ma Merkel e il
Bundesbankers tedesco hanno chiarito che non parteciperanno ad una azione di "stampa"
che non sia accompagnata da impegni seri per avere dei bilanci in pareggio. Anche a
fronte di una recessione.

Ciò che lo rende molto strano è che la BCE è stata stretta nei termini di offerta di moneta
lo scorso anno. Si noti nel grafico sottostante che M1, M2 e M3 sono tutti in territorio
negativo. (Grafico dal Telegraph di Londra.)




La BCE sotto la guida di Trichet era apparentemente in lotta contro l'inflazione. Ha alzato i
tassi e lasciato che la sua Bundesbanker prendesse il controllo interno. Forse con il taglio
dei tassi e il nuovo capo della BCE, Mario Draghi, possiamo vedere i segni di una BCE
che può infatti intervenire per alleviare questa situazione. Questo è dal mio amico Dennis
Gartman, che ha scritto questa mattina:

"Per quanto riguarda la BCE, il nuovo presidente, Mr. Draghi, sta ovviamente ricoprendo il
ruolo più difficile e non abbiamo altra scelta che ammirarlo per il coraggio necessario per
assumere un ruolo come il suo ... soprattutto in un periodo come questo. Ieri, Mr. Draghi
ha fatto una dichiarazione paragonabile ad un movimento tettonico, come in natura,
quando ha detto innanzitutto che i 'rischi al ribasso per le prospettive economiche
sono aumentati.'

"Certo, e non abbiamo nessun problema con quello che ha detto perché è davvero la
verità. Poi, però, la situazione è cambiata quando ha detto, che il mandato della BCE, è la
stabilità dei prezzi e deve essere mantenuto 'in entrambe le direzioni.' In altre parole, il
mandato della BCE è assistere le autorità concentrandosi sui rischi di deflazione come su
quelli dell'inflazione.

"Hai sentito il terreno muoversi sotto i piedi? Avresti dovuto, perché di fatti si è mosso.
L'avvertimento di Draghi è che le autorità sono altrettanto preoccupate per l'inflazione
come per la deflazione, e che l'espansione monetaria è da considerarsi come la
contrazione monetaria.

"Così siamo ora ... o lo saremo presto ... di fronte ad una unione monetaria e politica che
sarà diversa da quella che le nazioni unite originariamente avevano firmato E vi è un
intento della banca centrale su come combattere la deflazione, con la stessa forza di come
ha combattuto l'inflazione. Queste sono le argomentazioni di un regime intento a
indebolire, e non a rafforzare, la sua moneta al fine di rafforzare l'economia per salvare
l'unione ... se possibile."

L'azione coordinata delle banche centrali daranno dei dollari alla BCE, che a sua volta
presteranno alle banche centrali nazionali, che presumibilmente li presteranno alle loro
banche, prendendo dei collaterali di qualità inferiore rispetto alla BCE (che secondo le
regole non è autorizzata a fare). Date le pressioni deflazionistiche che sono il risultato
naturale di una recessione e di una riduzione della leva finanziaria / default, è possibile
stampare un sacco di soldi senza innescare troppa inflazione. Ma sono d'accordo con
Dennis, io non vedo come possano farlo senza vedere la valutazione dell'euro, cadere
piuttosto elegantemente.

Merkel e Sarkozy ci hanno detto che si incontreranno Lunedì e annunceranno un
programma il 9 dicembre, quando la zona euro si incontrerà. Dimenticate il bazooka,
questi hanno bisogno l'equivalente di un obice. Sono apparentemente intenti a riscrivere il
trattato, che è l'unico modo per i tedeschi di condividere qualsiasi azione insieme alla
BCE. Ma secondo i miei calcoli, con poche centinaia di miliardi, o anche con un trilione,
non è un azione sufficente, almeno non al livello di quello che sarebbe necessario.

Il prezzo per ottenere il benestare tedesco sarà una perdita di sovranità, in cambio della
possibilità di lasciar correre il deficit per un certo periodo di tempo per i paesi dell'Europa. I
paesi periferici proseguiranno? Heck, li dimentichiamo, la Finlandia andrà avanti? Questa
situazione si è venuta a creare fin dalla fondazione della zona euro. I fondatori hanno
riconosciuto che una unione fiscale più stretta, alla fine, sarebbe necessaria se
l'esperimento euro vuole sopravvivere. Ed è giunta finalmente l'ora. Come in questo mese.
Il tempo sta per scadere, se vogliono evitare una crisi del credito che sarebbe peggiore di
quella del 2008.

Il mondo sta osservando quello che succede in Europa i cui effetti riguardano tutti, in ogni
parte del globo. Si potrebbe facilmente vedere una punta di recessione negli Stati Uniti, e
sarà solo peggio per i mercati emergenti. Per l'Europa, l'Endgame sta arrivando. Possiamo
solo sperare che arrivi un piano che eviti un default disordinato, e una crisi molto più grave
rispetto a quella del 2008. Non hanno buone scelte, le uniche possibili sono difficili e
disastrose. Speriamo che scelgano con saggezza.

(E per i miei concittadini americani, si noti che dovremo affrontare le stesse conseguenze
se non teniamo la nostra casa in ordine, e molto presto. Questa è più di una osservazione
accademica.)

New York, Hong Kong, Singapore, Cape Town e la mia Conferenza

Sto leggendo il nuovo libro di Niall Ferguson, Civilization. Si tratta di una grande lettura.

Niall, insieme a Marc Faber, David Rosenberg, Mohamed El-Erian, Woody Brock, Hunt
Lacy, David McWilliams, e il vostro umile analista, saranno tutti presenti al mio convegno
(organizzato in collaborazione con i partner di Investimenti Altegris) Dal 02 al 04 Maggio
nei pressi di San Diego. Questo non suona come la migliore conferenza dell'anno? I
dettagli in seguito, ma non potete perdervela.

Io sarò a casa più o meno per le prossime sei settimane, salvo per un breve viaggio a New
York a fine mese con Tiffani per un incontro d'affari (i buoni cambiamenti arrivano, come
sempre), e ci sarà del tempo per stare con gli amici e per godersi le luci della città.

Poi andrò a Hong Kong e a Singapore il 10 gennaio per 12 giorni, e poi a Cape Town, Sud
Africa, a metà febbraio (i dettagli in seguito).

Domani vado con Tiffani a prendere mia nipote Lively per andare a vedere Yo Gabba
Gabba "live". Si tratta di un "una novità per bambini" in grado di catturare la loro
attenzione, come nulla che io abbia mai visto. Di seguito vi mostro una foto dalla scorsa
primavera, quando eravamo su un aereo per andare da qualche parte (Lively è ormai una
esperta viaggiatrice!) E lei stava guardando Yo Gabba Gabba su un iPad con i suoi
auricolari per bambini. Guardate come è rapita. "Papa John" arriva a sedersi e anche
andare dietro le quinte per incontrare il cast. Nulla avrebbe potuto trascinarmi e sopportare
tutto questo con i miei figli, ma con la mia nipotina? Cercate di tenermi lontano! Come si
cambia con l'avvento della nuova generazione.




Non vedo l'ora delle vacanze. Tutti i ragazzi saranno qui, e andremo fuori a guardare le
luci, a prendere un film e a sgranocchiare tante cose buone! E guarderemo il basket
professionista il giorno di Natale, con i Mavericks che giocheranno contro i Miami Heat alle
Finali NBA dello scorso anno. Io ho dei posti piuttosto buoni (in prima fila dietro le sedie), e
il mio telefono è saltato in aria! Il tifoso n°1 dei Mavericks in tutto il mondo, mia figlia Abbi
mi ha pregato di portarla, e papà non può dire di no. (Stai ascoltando, Mark?)

E' tempo di premere il pulsante di invio in modo che il traduttore di Hong Kong possa
iniziare. Questa lettera è abbastanza lunga. Abbiate una grande settimana.
Il vostro estasiato analista che si chiede come possiamo cavarcela,




John Mauldin
John@FrontLineThoughts.com

Copyright 2011 John Mauldin. All Rights Reserved
Copyright 2011 Horo Capital. Tutti i Diritti Riservati

Disclaimer: La presente pubblicazione è distribuita da Horo Capital srl. Pur ponendo la
massima cura nella traduzione della presente pubblicazione e considerando affidabili i
suoi contenuti, Horo Capital srl non si assume tuttavia alcuna responsabilità in merito
all’esattezza, completezza e attualità dei dati e delle informazioni nella stessa contenuti
ovvero presenti sulle pubblicazioni utilizzate ai fini della sua predisposizione. Di
conseguenza Horo Capital srl declina ogni responsabilità per errori od omissioni. Horo
Capital srl si riserva il diritto, senza assumersene l'obbligo, di migliorare, modificare o
correggere eventuali errori ed omissioni in qualsiasi momento e senza obbligo di avviso.
La presente pubblicazione viene fornita per meri fini di informazione ed illustrazione, non
costituendo in nessun caso offerta al pubblico di prodotti finanziari ovvero promozione di
servizi e/o attività di investimento né nei confronti di persone residenti in Italia né di
persone residenti in altre giurisdizioni, a maggior ragione quando tale offerta e/o
promozione non sia autorizzata in tali giurisdizioni. Le informazioni fornite non
costituiscono un'offerta o una raccomandazione per effettuare o liquidare un investimento
o porre in essere qualsiasi altra transazione. Esse non possono essere considerate come
fondamento di una decisione d'investimento o di altro tipo. Qualsiasi decisione
d'investimento deve essere basata su una consulenza pertinente, specifica e
professionale. Tutte le informazioni pubblicate non devono essere considerate una
sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di alcuna forma d'investimento né
raccomandazioni personalizzate ai sensi del Testo Unico della Finanza trattandosi
unicamente di informazione standardizzata rivolta al pubblico indistinto. Né Horo Capital
srl né John Mauldin potranno essere ritenuti responsabili, in tutto o in parte, per i danni
(inclusi, a titolo meramente esemplificativo, il danno per perdita o mancato guadagno,
interruzione dell’attività, perdita di informazioni o altre perdite economiche di qualunque
natura) derivanti dall’uso, in qualsiasi forma e per qualsiasi finalità, dei dati e delle
informazioni presenti nella presente pubblicazione. Ogni decisione di investimento e
disinvestimento è pertanto di esclusiva competenza del Cliente che può decidere di darvi o
meno esecuzione con qualsivoglia intermediario autorizzato; qualsiasi eventuale decisione
operativa presa dal Cliente in base alle informazioni pubblicate è, infatti, da considerarsi
assunta in piena autonomia decisionale e a proprio esclusivo rischio. Il Contenuto
presente nella pubblicazione può essere riprodotto unicamente nella sua interezza ed
esclusivamente citando il nome di Horo Capital srl e di John Mauldin, restandone in ogni
caso vietato ogni utilizzo commerciale. Si intende per Contenuto tutte le analisi, grafici,
immagini, articoli i quali sono tutti protetti da copyright. Horo Capital srl ha la facoltà di
agire in base a/ovvero di servirsi di qualsiasi elemento sopra esposto e/o di qualsiasi
informazione a cui tale materiale si ispira ovvero è tratto anche prima che lo stesso venga
pubblicato e messo a disposizione della sua clientela. Horo Capital srl può
occasionalmente, a proprio insindacabile giudizio, assumere posizioni lunghe o corte con
riferimento ai prodotti finanziari eventualmente menzionati nella presente pubblicazione. In
nessun caso e per nessuna ragione Horo Capital srl, sarà tenuta, ad agire
conformemente, in tutto o in parte, alle opinioni riportate nella presente pubblicazione.
Ogni violazione del copyright in qualsiasi modo si esprima ai danni di Horo Capital srl e
John Mauldin, sarà perseguita legalmente.
Per iscriversi alla newsletter GRATUITA settimanale SCENARI FINANZIARI cliccare qui:
www.scenarifinanziari.it/Registrazione.aspx

Per modificare il proprio indirizzo email di invio della newsletter, effettuare il login su
www.scenarifinanziari.it e andare sulla pagina di registrazione.

Per cancellare l'iscrizione alla newsletter scrivere una mail a:info@scenarifinanziari.it

Thoughts from the Frontline
3204 Beverly Drive
Dallas, Texas 75205

Horo Capital
Independent Financial Advisory Firm
Via Silvio Pellico, 12
20121 Milano
Tel. 02 89096674

More Related Content

What's hot

Solo giappone, per sempre
Solo giappone, per sempreSolo giappone, per sempre
Solo giappone, per sempreHoro Capital
 
I banchieri delle banche centrali vanno a gonfie vele
I banchieri delle banche centrali vanno a gonfie veleI banchieri delle banche centrali vanno a gonfie vele
I banchieri delle banche centrali vanno a gonfie veleHoro Capital
 
Nel lungo termine saremo tutti nei guai
Nel lungo termine saremo tutti nei guaiNel lungo termine saremo tutti nei guai
Nel lungo termine saremo tutti nei guaiHoro Capital
 
La sorpresa del Tasso di Disoccupazione
La sorpresa del Tasso di DisoccupazioneLa sorpresa del Tasso di Disoccupazione
La sorpresa del Tasso di DisoccupazioneHoro Capital
 
Lavoro: risultati e proposte
Lavoro: risultati e proposteLavoro: risultati e proposte
Lavoro: risultati e proposteAntonino Leone
 
Occupazione dicembre 015 report 11 pptx.pptx
Occupazione  dicembre 015 report 11 pptx.pptxOccupazione  dicembre 015 report 11 pptx.pptx
Occupazione dicembre 015 report 11 pptx.pptxgiovanni facco
 

What's hot (7)

Solo giappone, per sempre
Solo giappone, per sempreSolo giappone, per sempre
Solo giappone, per sempre
 
I banchieri delle banche centrali vanno a gonfie vele
I banchieri delle banche centrali vanno a gonfie veleI banchieri delle banche centrali vanno a gonfie vele
I banchieri delle banche centrali vanno a gonfie vele
 
Nel lungo termine saremo tutti nei guai
Nel lungo termine saremo tutti nei guaiNel lungo termine saremo tutti nei guai
Nel lungo termine saremo tutti nei guai
 
La sorpresa del Tasso di Disoccupazione
La sorpresa del Tasso di DisoccupazioneLa sorpresa del Tasso di Disoccupazione
La sorpresa del Tasso di Disoccupazione
 
Valutazione jobs act
Valutazione jobs actValutazione jobs act
Valutazione jobs act
 
Lavoro: risultati e proposte
Lavoro: risultati e proposteLavoro: risultati e proposte
Lavoro: risultati e proposte
 
Occupazione dicembre 015 report 11 pptx.pptx
Occupazione  dicembre 015 report 11 pptx.pptxOccupazione  dicembre 015 report 11 pptx.pptx
Occupazione dicembre 015 report 11 pptx.pptx
 

Viewers also liked

Representacinenelplanocartesianodefuncioneslineales 130117154423-phpapp02
Representacinenelplanocartesianodefuncioneslineales 130117154423-phpapp02Representacinenelplanocartesianodefuncioneslineales 130117154423-phpapp02
Representacinenelplanocartesianodefuncioneslineales 130117154423-phpapp02Fanny Mar Hinojosa
 
A4-Mesh: Authentication, Authorization, Accounting, and Auditing in Wireless...
A4-Mesh: Authentication, Authorization, Accounting, and Auditing in Wireless...A4-Mesh: Authentication, Authorization, Accounting, and Auditing in Wireless...
A4-Mesh: Authentication, Authorization, Accounting, and Auditing in Wireless...Torsten Braun, Universität Bern
 
Shortsea stavanger2011 greater_stavanger_birger_haraldseid
Shortsea stavanger2011 greater_stavanger_birger_haraldseidShortsea stavanger2011 greater_stavanger_birger_haraldseid
Shortsea stavanger2011 greater_stavanger_birger_haraldseidShortsea Promotion Centre Norway
 
Design elements in global supply chains
Design elements in global supply chainsDesign elements in global supply chains
Design elements in global supply chainsZubin Poonawalla
 
Drupal on windows azure
Drupal on windows azureDrupal on windows azure
Drupal on windows azureSteve Xu
 
Google Panda e Farmer Update + Social Media Marketing - Web Marketing Evoluti...
Google Panda e Farmer Update + Social Media Marketing - Web Marketing Evoluti...Google Panda e Farmer Update + Social Media Marketing - Web Marketing Evoluti...
Google Panda e Farmer Update + Social Media Marketing - Web Marketing Evoluti...Robin Good
 

Viewers also liked (7)

Representacinenelplanocartesianodefuncioneslineales 130117154423-phpapp02
Representacinenelplanocartesianodefuncioneslineales 130117154423-phpapp02Representacinenelplanocartesianodefuncioneslineales 130117154423-phpapp02
Representacinenelplanocartesianodefuncioneslineales 130117154423-phpapp02
 
A4-Mesh: Authentication, Authorization, Accounting, and Auditing in Wireless...
A4-Mesh: Authentication, Authorization, Accounting, and Auditing in Wireless...A4-Mesh: Authentication, Authorization, Accounting, and Auditing in Wireless...
A4-Mesh: Authentication, Authorization, Accounting, and Auditing in Wireless...
 
Shortsea stavanger2011 greater_stavanger_birger_haraldseid
Shortsea stavanger2011 greater_stavanger_birger_haraldseidShortsea stavanger2011 greater_stavanger_birger_haraldseid
Shortsea stavanger2011 greater_stavanger_birger_haraldseid
 
SHOWER FILTER REMOVE CHLORINE
SHOWER FILTER REMOVE CHLORINE SHOWER FILTER REMOVE CHLORINE
SHOWER FILTER REMOVE CHLORINE
 
Design elements in global supply chains
Design elements in global supply chainsDesign elements in global supply chains
Design elements in global supply chains
 
Drupal on windows azure
Drupal on windows azureDrupal on windows azure
Drupal on windows azure
 
Google Panda e Farmer Update + Social Media Marketing - Web Marketing Evoluti...
Google Panda e Farmer Update + Social Media Marketing - Web Marketing Evoluti...Google Panda e Farmer Update + Social Media Marketing - Web Marketing Evoluti...
Google Panda e Farmer Update + Social Media Marketing - Web Marketing Evoluti...
 

Similar to E Il Momento Di Tirare Fuori Gli Obici

Chi Vuole Prendersi Il Mio Facile Pulsante
Chi Vuole Prendersi Il Mio Facile PulsanteChi Vuole Prendersi Il Mio Facile Pulsante
Chi Vuole Prendersi Il Mio Facile PulsanteHoro Capital
 
L\'era di Kakistocracy
L\'era di KakistocracyL\'era di Kakistocracy
L\'era di KakistocracyHoro Capital
 
Ipotizziamo di stare in un mondo perfetto
Ipotizziamo di stare in un mondo perfettoIpotizziamo di stare in un mondo perfetto
Ipotizziamo di stare in un mondo perfettoHoro Capital
 
E ora di Remare o Navigare?
E ora di Remare o Navigare?E ora di Remare o Navigare?
E ora di Remare o Navigare?Horo Capital
 
Tutta La Spagna Tutta In Una Volta
Tutta La Spagna Tutta In Una VoltaTutta La Spagna Tutta In Una Volta
Tutta La Spagna Tutta In Una VoltaHoro Capital
 
La direzione del compromesso
La direzione del compromessoLa direzione del compromesso
La direzione del compromessoHoro Capital
 
La direzione del compromesso
La direzione del compromessoLa direzione del compromesso
La direzione del compromessoHoro Capital
 
Relazione presidente inps_2015_mail
Relazione presidente inps_2015_mailRelazione presidente inps_2015_mail
Relazione presidente inps_2015_mailLidia Baratta
 
Il Cancro Del Debito E Del Deficit
Il Cancro Del Debito E Del DeficitIl Cancro Del Debito E Del Deficit
Il Cancro Del Debito E Del DeficitHoro Capital
 
Come non arrivare ad una pensione
Come non arrivare ad una pensioneCome non arrivare ad una pensione
Come non arrivare ad una pensioneHoro Capital
 
Un Successo Catastrofico
Un Successo CatastroficoUn Successo Catastrofico
Un Successo CatastroficoHoro Capital
 
Lavoratori migranti
Lavoratori migrantiLavoratori migranti
Lavoratori migrantiPaolo Soro
 
Flair: il clima del paese a metà anno
Flair: il clima del paese a metà annoFlair: il clima del paese a metà anno
Flair: il clima del paese a metà annoIpsos
 
Da dove arriveranno i posti di lavoro
Da dove arriveranno i posti di lavoroDa dove arriveranno i posti di lavoro
Da dove arriveranno i posti di lavoroHoro Capital
 
I Pericoli del Fiscal Cliff
I Pericoli del Fiscal CliffI Pericoli del Fiscal Cliff
I Pericoli del Fiscal CliffHoro Capital
 
I Boomers stanno rompendo il Patto
I Boomers stanno rompendo il PattoI Boomers stanno rompendo il Patto
I Boomers stanno rompendo il PattoHoro Capital
 
Economia Italiana - Un Confronto Per Le Elezioni
Economia Italiana - Un Confronto Per Le ElezioniEconomia Italiana - Un Confronto Per Le Elezioni
Economia Italiana - Un Confronto Per Le ElezioniQuattrogatti.info
 
Le conseguenze di una politica monetaria accomodante
Le conseguenze di una politica monetaria accomodanteLe conseguenze di una politica monetaria accomodante
Le conseguenze di una politica monetaria accomodanteHoro Capital
 

Similar to E Il Momento Di Tirare Fuori Gli Obici (20)

Chi Vuole Prendersi Il Mio Facile Pulsante
Chi Vuole Prendersi Il Mio Facile PulsanteChi Vuole Prendersi Il Mio Facile Pulsante
Chi Vuole Prendersi Il Mio Facile Pulsante
 
L\'era di Kakistocracy
L\'era di KakistocracyL\'era di Kakistocracy
L\'era di Kakistocracy
 
Ipotizziamo di stare in un mondo perfetto
Ipotizziamo di stare in un mondo perfettoIpotizziamo di stare in un mondo perfetto
Ipotizziamo di stare in un mondo perfetto
 
E ora di Remare o Navigare?
E ora di Remare o Navigare?E ora di Remare o Navigare?
E ora di Remare o Navigare?
 
Tutta La Spagna Tutta In Una Volta
Tutta La Spagna Tutta In Una VoltaTutta La Spagna Tutta In Una Volta
Tutta La Spagna Tutta In Una Volta
 
La direzione del compromesso
La direzione del compromessoLa direzione del compromesso
La direzione del compromesso
 
La direzione del compromesso
La direzione del compromessoLa direzione del compromesso
La direzione del compromesso
 
Relazione presidente inps_2015_mail
Relazione presidente inps_2015_mailRelazione presidente inps_2015_mail
Relazione presidente inps_2015_mail
 
Il Cancro Del Debito E Del Deficit
Il Cancro Del Debito E Del DeficitIl Cancro Del Debito E Del Deficit
Il Cancro Del Debito E Del Deficit
 
Come non arrivare ad una pensione
Come non arrivare ad una pensioneCome non arrivare ad una pensione
Come non arrivare ad una pensione
 
Danni Collaterali
Danni CollateraliDanni Collaterali
Danni Collaterali
 
Macroeconomia
MacroeconomiaMacroeconomia
Macroeconomia
 
Un Successo Catastrofico
Un Successo CatastroficoUn Successo Catastrofico
Un Successo Catastrofico
 
Lavoratori migranti
Lavoratori migrantiLavoratori migranti
Lavoratori migranti
 
Flair: il clima del paese a metà anno
Flair: il clima del paese a metà annoFlair: il clima del paese a metà anno
Flair: il clima del paese a metà anno
 
Da dove arriveranno i posti di lavoro
Da dove arriveranno i posti di lavoroDa dove arriveranno i posti di lavoro
Da dove arriveranno i posti di lavoro
 
I Pericoli del Fiscal Cliff
I Pericoli del Fiscal CliffI Pericoli del Fiscal Cliff
I Pericoli del Fiscal Cliff
 
I Boomers stanno rompendo il Patto
I Boomers stanno rompendo il PattoI Boomers stanno rompendo il Patto
I Boomers stanno rompendo il Patto
 
Economia Italiana - Un Confronto Per Le Elezioni
Economia Italiana - Un Confronto Per Le ElezioniEconomia Italiana - Un Confronto Per Le Elezioni
Economia Italiana - Un Confronto Per Le Elezioni
 
Le conseguenze di una politica monetaria accomodante
Le conseguenze di una politica monetaria accomodanteLe conseguenze di una politica monetaria accomodante
Le conseguenze di una politica monetaria accomodante
 

More from Horo Capital

La madre che ha dipinto qualsiasi spazio fosse disponibile
La madre che ha dipinto qualsiasi spazio fosse disponibileLa madre che ha dipinto qualsiasi spazio fosse disponibile
La madre che ha dipinto qualsiasi spazio fosse disponibileHoro Capital
 
Il cumulo di sabbia fatto dal qe
Il cumulo di sabbia fatto dal qeIl cumulo di sabbia fatto dal qe
Il cumulo di sabbia fatto dal qeHoro Capital
 
La necessità di fare un grosso cambiamento
La necessità di fare un grosso cambiamentoLa necessità di fare un grosso cambiamento
La necessità di fare un grosso cambiamentoHoro Capital
 
La teologia dell'inflazione
La teologia dell'inflazioneLa teologia dell'inflazione
La teologia dell'inflazioneHoro Capital
 
L'argentina è in saldo
L'argentina è in saldoL'argentina è in saldo
L'argentina è in saldoHoro Capital
 
Una guerra valutaria o è un qualcosa di completamente diverso
Una guerra valutaria o è un qualcosa di completamente diversoUna guerra valutaria o è un qualcosa di completamente diverso
Una guerra valutaria o è un qualcosa di completamente diversoHoro Capital
 
Prigionieri della burocrazia
Prigionieri della burocraziaPrigionieri della burocrazia
Prigionieri della burocraziaHoro Capital
 
Previsioni per il 2013: insostenibilità e transizione
Previsioni per il 2013: insostenibilità e transizionePrevisioni per il 2013: insostenibilità e transizione
Previsioni per il 2013: insostenibilità e transizioneHoro Capital
 
L'assicurazione della banca centrale
L'assicurazione della banca centraleL'assicurazione della banca centrale
L'assicurazione della banca centraleHoro Capital
 
Picco del petrolio o picco dell'energia. una soluzione ottimale
Picco del petrolio o picco dell'energia. una soluzione ottimalePicco del petrolio o picco dell'energia. una soluzione ottimale
Picco del petrolio o picco dell'energia. una soluzione ottimaleHoro Capital
 
Alla ricerca del santo graal
Alla ricerca del santo graalAlla ricerca del santo graal
Alla ricerca del santo graalHoro Capital
 
Formazione del Capitale e Fiscal Cliff
Formazione del Capitale e Fiscal CliffFormazione del Capitale e Fiscal Cliff
Formazione del Capitale e Fiscal CliffHoro Capital
 
Assicurazione della Banca Centrale
Assicurazione della Banca CentraleAssicurazione della Banca Centrale
Assicurazione della Banca CentraleHoro Capital
 
Tre uomini fanno una tigre
Tre uomini fanno una tigreTre uomini fanno una tigre
Tre uomini fanno una tigreHoro Capital
 
La Ricerca di Certezza
La Ricerca di CertezzaLa Ricerca di Certezza
La Ricerca di CertezzaHoro Capital
 
Singolarità Economica
Singolarità EconomicaSingolarità Economica
Singolarità EconomicaHoro Capital
 
Incertezza e Rischio
Incertezza e RischioIncertezza e Rischio
Incertezza e RischioHoro Capital
 

More from Horo Capital (18)

La madre che ha dipinto qualsiasi spazio fosse disponibile
La madre che ha dipinto qualsiasi spazio fosse disponibileLa madre che ha dipinto qualsiasi spazio fosse disponibile
La madre che ha dipinto qualsiasi spazio fosse disponibile
 
Il cumulo di sabbia fatto dal qe
Il cumulo di sabbia fatto dal qeIl cumulo di sabbia fatto dal qe
Il cumulo di sabbia fatto dal qe
 
La necessità di fare un grosso cambiamento
La necessità di fare un grosso cambiamentoLa necessità di fare un grosso cambiamento
La necessità di fare un grosso cambiamento
 
La teologia dell'inflazione
La teologia dell'inflazioneLa teologia dell'inflazione
La teologia dell'inflazione
 
L'argentina è in saldo
L'argentina è in saldoL'argentina è in saldo
L'argentina è in saldo
 
A qualunque costo
A qualunque costoA qualunque costo
A qualunque costo
 
Una guerra valutaria o è un qualcosa di completamente diverso
Una guerra valutaria o è un qualcosa di completamente diversoUna guerra valutaria o è un qualcosa di completamente diverso
Una guerra valutaria o è un qualcosa di completamente diverso
 
Prigionieri della burocrazia
Prigionieri della burocraziaPrigionieri della burocrazia
Prigionieri della burocrazia
 
Previsioni per il 2013: insostenibilità e transizione
Previsioni per il 2013: insostenibilità e transizionePrevisioni per il 2013: insostenibilità e transizione
Previsioni per il 2013: insostenibilità e transizione
 
L'assicurazione della banca centrale
L'assicurazione della banca centraleL'assicurazione della banca centrale
L'assicurazione della banca centrale
 
Picco del petrolio o picco dell'energia. una soluzione ottimale
Picco del petrolio o picco dell'energia. una soluzione ottimalePicco del petrolio o picco dell'energia. una soluzione ottimale
Picco del petrolio o picco dell'energia. una soluzione ottimale
 
Alla ricerca del santo graal
Alla ricerca del santo graalAlla ricerca del santo graal
Alla ricerca del santo graal
 
Formazione del Capitale e Fiscal Cliff
Formazione del Capitale e Fiscal CliffFormazione del Capitale e Fiscal Cliff
Formazione del Capitale e Fiscal Cliff
 
Assicurazione della Banca Centrale
Assicurazione della Banca CentraleAssicurazione della Banca Centrale
Assicurazione della Banca Centrale
 
Tre uomini fanno una tigre
Tre uomini fanno una tigreTre uomini fanno una tigre
Tre uomini fanno una tigre
 
La Ricerca di Certezza
La Ricerca di CertezzaLa Ricerca di Certezza
La Ricerca di Certezza
 
Singolarità Economica
Singolarità EconomicaSingolarità Economica
Singolarità Economica
 
Incertezza e Rischio
Incertezza e RischioIncertezza e Rischio
Incertezza e Rischio
 

E Il Momento Di Tirare Fuori Gli Obici

  • 1. SCENARI FINANZIARI JOHN MAULDIN'STHOUGHTS FROM THE FRONTLINE Newsletter settimanale - Versione Italiana a cura di Horo Capital E' il momento di tirare fuori gli obici di John Mauldin | 3 dicembre 2011 - Anno 2 - Numero 47 In questo numero: L'occupazione è salita, ma non abbastanza Il mondo sta scivolando in recessione Banchieri centrali del mondo, unitevi! New York, Hong Kong, Singapore e Cape Town e la mia Conferenza È ormai comune l'uso del termine bazooka per far riferimento alle azioni dei governi e delle banche centrali nel tentare di evitare una nuova crisi del credito. E questa settimana abbiamo visto uno sforzo coordinato delle banche centrali nell'utilizzare i loro bazooka per scongiurare un altro disastro del credito stile 2008. Il mercato ha reagito come se la crisi fosse finita e che ora possiamo guardare avanti al prossimo bull market. Tuttavia, vedremo presto che questo non sarà stato sufficiente. A questo punto è necessario qualcosa di più di un obice (guardate l'arsenale militare della seconda guerra mondiale). E naturalmente ho bisogno di commentare brevemente i numeri sull'occupazione di oggi. Ce n'è abbastanza per tenerci occupati per molto più di poche pagine, quindi cerchiamo di buttarci nella mischia (Nota: questa lettera può essere molto lunga da stampare, in quanto ci sono un sacco di grafici.) L'occupazione è salita, ma non abbastanza Il numero di oggi è 120.000 nuovi posti di lavoro creati nel mese di novembre, dato in linea con le stime. Questo totale si somma ai 140.000 posti di lavoro del settore privato accoppiati con la perdita, ormai continua, di 20.000 posti di lavoro nel settore pubblico. Ma quando guardiamo i dettagli, le cose non sono così positive. In primo luogo, la buona notizia: è che l'economia americana continua a crescere. Come ho detto per molto tempo, gli Stati Uniti non dovrebbero cadere in una recessione, a meno che non avvenga un qualcosa al di là delle nostre sponde, che invece, purtroppo, mi aspetto (i dettagli sotto). Tuttavia, non siamo neanche lontanamente vicini a quelli che sono i tipici numeri di un recupero. Ma da questo momento in poi, durante una ripresa, di solito, si fanno costantemente nuovi massimi sul fronte occupazionale. Come tutti sanno, ci sono milioni di posti di lavoro da questo livello in poi. E il mio amico Bill Dunkelberg, il capo economista della Federazione Nazionale dei Business Indipendenti, oggi ci ha mandato queste notizie dalla loro personale indagine: - IL NUMERO DEI DIPENDENTI MEDI PER IMPRESA CRESCE - LA DIFFICOLTA' NEL COPRIRE LE POSIZIONI APERTE E' AUMENTATA, LA DISOCCUPAZIONE STA SCENDENDO - I PIANI PER CREARE NUOVI POSTI DI LAVORO SONO QUASI RADDOPPIATI
  • 2. La variazione netta nell'occupazione per impresa non è molto diverso dallo zero, ma ha avuto un forte segno di cambiamento per la prima volta da quasi un anno e mezzo. In media, i proprietari delle aziende hanno riportato un aumento medio degli occupati pari a 0,12 addetti per impresa. Nei dati destagionalizzati, il 14 per cento dei proprietari ha incrementato la media di 3 addetti per impresa nel corso degli ultimi mesi, e il 12 per cento ha ridotto in media l'occupazione di 2,9 addetti per impresa. Il restante 74 per cento dei proprietari non ha fatto nessun cambiamento nel numero netto degli occupati (il 47 per cento ha assunto o provato ad assumere e il 35 per cento ha segnalato pochi o non qualificati curriculum per le posizioni aperte, entrambi i dati sono sopra di 4 punti). La percentuale dei proprietari di aziende che hanno tagliato dei posti di lavoro è tornata a livelli "normale" (anche in un grande mercato del lavoro, con oltre 300.000 richieste iniziali di disoccupazione, cioè, di coloro che sono stati licenziati o lasciati a casa). E la percentuale dei proprietari di aziende che ha aumentato il numero dei lavoratori (creando posti di lavoro) continua a salire. La creazione di nuovi posti di lavoro dovrebbe continuare un po' a crescere nei prossimi mesi. (Domenica scorsa l'ho passata con Bill, e abbiamo tracciato le linee del nostro nuovo libro sulla creazione di posti di lavoro e sull'occupazione. Il nostro obiettivo è quello di finirlo in tempi record e renderlo disponibile per la prossima primavera.) 120.000 posti di lavoro non sono sufficienti per tenere il passo con la crescita della popolazione. Insieme con le revisioni positive dei mesi precedenti, abbiamo ora una media di circa 114.000 nuovi posti di lavoro al mese negli ultimi 6 mesi. Ma allora perché il dato sulla disoccupazione è calato al 8,6%? Questo è un calo molto forte in un mese. La semplice risposta è che il numero delle persone alla ricerca di un posto di lavoro è diminuita di 315.000 unità. E il numero di persone che non vengono contate come parte della forza lavoro (una misura diversa) è gonfiato di 487.000 a un livello record di 86,5 milioni. Ancora una volta, per i nuovi lettori, non si viene conteggiati come disoccupati se non si è cercato lavoro nelle ultime quattro settimane. Diamo un'occhiata ad un grafico dal database della Fed di St. Louis che mostra il numero di cittadini che non sono considerati parte della forza lavoro. Quello che vediamo è che questo è aumentato da 77 milioni nel 2007 ai 86.5 milioni di oggi. Parte di questo dato può essere spiegato dalla crescita della popolazione, ma sarebbe meno della metà dell'incremento dei quasi 10 milioni di persone
  • 3. che non sono considerate parte della forza lavoro. Se guardiamo il grafico delle persone che sono considerate come forza lavoro, vediamo che grosso modo si trova nella stessa posizione del 2007, ma dobbiamo anche considerare che c'è stata una crescita dell'età lavorativa della popolazione di almeno (una mia ipotesi) 5 milioni di persone. E il prossimo mostra il numero di persone che sono effettivamente assunte, a livello privato o pubblico, a tempo pieno o part-time. Quello che vediamo è che il numero delle persone che lavorano è lo stesso che avevamo circa 8 anni fa.
  • 4. Questo non è un grafico molto positivo. Tutto questo significa che la disoccupazione sarebbe molto più vicina al 11-12%, se tornassimo al mercato del lavoro di pochi anni fa e con il dato sulla popolazione aggiustata. Lasciatemi subito sottolineare che, anche se siamo tornati al livello di disoccupazione misurata pari a quella di qualche decennio fa, i numeri sono molto più vicini a quello che vi ho suggerito sopra. Il misurare la disoccupazione nel modo in cui viene fatto attualmente, consente a chi è incaricato di pubblicare i numeri di dargli un aspetto migliore di quello che, di fatto, sono realmente. Mi aspetto che i repubblicani nel prossimo ciclo delle elezioni sottolineano questo, anche se poi tornando a governare dovranno convivere con questa analisi e questa tornerà a perseguitarli nei successivi quattro anni. Perché, come mostra il grafico successivo (del mio amico Lance Roberts di Streettalk Advisors di Houston), abbiamo bisogno di tornare ad avere una crescita occupazionale di circa 400.000 posti di lavoro al mese per ritornare alla tendenza di lungo termine entro il 2020. Questo dimostra che il rapporto occupazione-popolazione, che è sceso del 6% a partire dal 2000, è crollato drammaticamente a partire dall'inizio della recessione. Non abbiamo mai avuto una forte crescita dell'occupazione, ed è improbabile che cresca riducendo la spesa pubblica, che però dobbiamo fare. Questo dimostra prima di tutto perché il problema numero # 1 nelle prossime elezioni saranno i posti di lavoro. L'economia statunitense si sta avvicinando sempre più a quella Europea in termini di numeri legati alla disoccupazione. Se la situazione non cambia, non ci sarà alcun reale ritorno verso una ripresa che noi pensiamo "normale per le elevate problematicità degli Stati Uniti. Diamo subito un'occhiata ad un paio di altri problemi in questo rapporto del lavoro. La settimana lavorativa è rimasta invariata a 34,3 ore (ed è scesa di 0,2 ore nel settore manifatturiero). Ora i dati aggregati sono aumentati solo dello 0,1%. La retribuzione media oraria è cambiata solo dello 0,1%, lasciando la media trimestrale al -0,1%. A livello annuale, le retribuzioni orarie sono cresciute di appena 1,8%. Quando la Grande Recessione è iniziata, stavano crescendo ad un tasso del 3,4% all'anno. Le retribuzioni a
  • 5. livello aggregato sono aumentate solo dello 0,1% negli ultimi mesi. Il calo della disoccupazione si è concentrato tra quelli con la minore durata, con la maggior parte che sono rimasti senza lavoro per 14 settimane o meno. I disoccupati per più di 99 settimane sono cresciuti da 143.000 a 2 milioni, dato molto vicino a qualsiasi massimo storico. La durata media della disoccupazione è salita a 40,9 settimane, un vero record. (da The Liscio Report.) Questo non fa ben sperare per quanto riguarda la spesa dei consumatori. Qualsiasi crescita negli ultimi tempi è venuta da un ridotto tasso di risparmio, in quanto il reddito permette a mala pena di stare al passo con l'inflazione, e se si guarda all'inflazione la si "percepisce" nel settore sanitario, cibo ed energia, e il consumatore medio sta perdendo terreno. Questo significa che anche con un eventuale recupero, un piccolo shock esterno è in grado di farci scivolare nuovamente in recessione. Infine, la "qualità" dei nuovi posti di lavoro non è quella che vorremmo. Sempre più e più persone stanno accettando posti di lavoro meno retribuiti. Abbiamo visto 105.000 posti di lavoro nel settore retail, sono temporanei, e quelli nel settore della ristorazione sono un totale di 120.000. Molti di questi sono stagionali e non ci saranno più nel prossimo trimestre. (Mi affretto a sottolineare che non vedo in modo dispregiativo i posti di lavoro nel settore della ristorazione. Essi sono importanti ed è un lavoro che è molto duro. Ho due figli che lavorano nell'industria alimentare del mondo dei servizi, e la maggior parte dei miei ragazzi, e il vostro umile analista, hanno lavorato nel settore dei servizi di ristorazione in varie fasi della propria vita. Senza questi lavori, alcuni dei miei figli, sarebbero tornati nuovamente a casa! Così, la prossima volta che sei fuori, lascia una mancia superiore a quella normale se ritieni che questa sia meritata. La persona che ti ha servito è figlio/a di qualcuno!) Absolute Return Partners di Niels C. Jensen - www.arpllp.com - è la società partner di John Mauldin per il mercato Europeo. Horo Capital - www.horocapital.it - è il partner di Absolute Return Partners per il mercato Italiano. Tel. 02 89096674 - rcarraro@horocapital.it Il mondo sta scivolando in recessione Quanto è debole il recupero? Il resto del mondo sviluppato o è già in recessione o ci tornerà molto presto. Questo grafico mi arriva dal mio amico Prieur du Plessis di Plexus Asset Management in Sud Africa. Si noti che ogni grande area sta scivolando in una situazione di contrazione ad eccezione degli Stati Uniti. (http://www.investmentpostcards.com/2011/12/02/global- manufacturing-pmi-saved-by-the-us/)
  • 6. Ora, diamo un'occhiata a maggiori dettagli, forniti dal SISR (purtroppo, ho perso l'email della persona che mi ha fornito questo grafico, quindi non riesco a citare i suoi riferimenti). Il grafico dimostra che al di fuori degli Stati Uniti e del Canada, il resto del mondo sviluppato sta vedendo i propri dati relativi al PMI (produzione industriale) entrare in una fase di contrazione. Nel mondo emergente, solo India e il Sud Africa sono in crescita. Si noti che la contrazione, sia in Germania che in Francia, sta peggiorando di mese in mese.
  • 7. Fonte: Markit Economics, SISR Quanto tempo possono resistere gli Stati Uniti ad un rallentamento globale? La mia risposta sarebbe, molto più a lungo di quanto si possa pensare, in assenza di potenziali shock che potrebbero arrivare dall'Europa. Ma i dati sopra riportati gettano le basi per la restante parte della lettera. Banchieri centrali del mondo, unitevi! Ora, alcune veloci osservazioni. Questo è stato davvero uno sforzo globale da parte delle banche centrali di tutto il mondo (Stati Uniti, Europa, Giappone, Svizzera, Canada e Cina). Ma allora, che cosa vi aspettavate che facessero? Il loro strumento principale è quello di fornire liquidità, ed è quello che hanno promesso. Hanno abbassato il costo per arrivare alla "finestra" e certamente abbassato il fattore "vergogna" nel farlo. Arrivando alla banca centrale questo potrebbe essere visto come un segnale di debolezza e, a tassi più elevati, le banche potrebbero essere riluttanti nel farlo. Con il nuovo tasso questo è ragionevolmente economico, e le banche centrali hanno detto che ora è più che adeguato. In secondo luogo, questo sforzo ha anche incluso la Cina, che ha ridotto i suoi obblighi di riserva bancari dello 0,5%. David Kotok mi ha fatto notare un qualcosa di insolito su questa scelta. Normalmente, la Cina prende delle decisioni quando il numero termina con "7", come 27 o 47, perché 7 è un segno di buona fortuna. Per coloro che prestano particolare attenzione, questo è stato un modo cinese per dire "Noi siamo parte della squadra", piuttosto che agire da soli, come fanno di solito. Ora, è logico che se si include il Canada nel "club", si dovrebbe includere anche la Cina.
  • 8. I mercati azionari del mondo sono entrati in una forte frenesia, mettendo sul piatto una settimana molto positiva. Ma vorrei ricordare ai miei amici molto entusiasti, un paio di cose. Diamo un'occhiata a ciò che è realmente accaduto. Abbiamo appena recuperato da una condizione di iper-venduto, ma siamo ancora quasi sotto del 7% da quest'estate. E questo è successo prima. Facciamo tornare indietro l'orologio a ottobre del 2008, nel profondo della crisi del credito. Si tratta di un rapporto di Jim Lehrer della PBS (grassetto mio) "JIM LEHRER: i mercati azionari mondiali hanno messo in scena una ripresa oggi. Lo hanno fatto grazie ai trasferimenti chiave dei governi a sostegno delle banche in difficoltà. A Wall Street, il Dow Jones ha segnato il suo guadagno più grande di sempre, impennandosi di 936 punti per chiudere sopra i 9.387. Il Nasdaq è cresciuto più di 194 punti per chiudere a 1.844. Oltremare, gli indici azionari sono saliti di un 8 per cento in Gran Bretagna, 11 per cento in Francia e Germania. I mercati in Asia hanno ottenuto guadagni anche superiori, tra cui un aumento del 10 per cento a Hong Kong. Notizie degli sforzi Europei per porre fine alla crisi bancaria del credito hanno aiutato ad innescare il rally. Domenica scorsa, le nazioni che utilizzano l'euro hanno concordato delle fasi. Oggi, la Gran Bretagna è stata la prima ad agire. E' stata seguita da Germania, Francia, Spagna, Portogallo, Austria e Paesi Bassi." La buona notizia è che l'azione di questa settimana potrebbe (e sottolineo potrebbe) aiutare ad evitare una vera e propria crisi del credito bancario come quella del 2008. Questo è, se le banche centrali dei vari paesi europei seguono questo piano (maggiori dettagli in seguito). Il vero problema è stato riassunto al meglio questa settimana da
  • 9. Mervyn King, governatore della Banca d'Inghilterra, parlando alla conferenza stampa nel comuncare il suo Rapporto sulla stabilità finanziaria. "Molti governi Europei stanno assistendo alla caduta dei prezzi delle loro obbligazioni, minando i bilanci delle banche. In risposta, le banche, in particolare nell'area dell'euro, stanno vendendo le attività a riduzione della leva finanziaria. Un erosione di fiducia, prezzi delle attività più bassi e condizioni creditizie più severe danneggiano ulteriormente le prospettive per l'attività economica e influenzeranno la capacità delle aziende, famiglie e governi di ripagare i loro debiti. Tutto ciò, a sua volta, indebolirà i bilanci delle banche ulteriormente. Questa spirale è caratteristica di una crisi sistemica. "Affrontare i sintomi della crisi senza risolvere le cause di fondo, con misure quali la fornitura di liquidità alle banche o ai governi sovrani offre solo sollievo nel breve termine. In definitiva, i governi dovranno affrontare le cause alla base ... I problemi della zona euro fanno parte di più ampi squilibri nell'economia mondiale. Il risultato finale di tali squilibri è un rifiuto da parte del settore privato di continuare a finanziare il deficit, come la capacità dei mutuatari di ripagare che viene messa in discussione. "La crisi nella zona euro è dovuta alla non solvibilità e alla mancanza di liquidità. E l'interconnessione delle principali banche significa che i sistemi bancari, e quindi le economie di tutto il mondo sono tutte colpite. Solo i governi coinvolti direttamente possono trovare una via d'uscita dalla crisi ... " (Hat tip, Simon Hunt.) E' il momento di tirare fuori gli obici Se il problema fosse la liquidità, allora l'azione di questa settimana sarebbe sufficiente. Ma il problema è anche la solvibilità. La maggior parte delle banche europee sono insolventi. Possiedono troppo debito dei paesi sovrani e sono costrette a ridurre tali debiti. C'è un numero crescente di analisti che si sta rendendo conto che anche l'Italia potrebbe dover ridurre i propri debiti. Ho messo in evidenza i problemi incontrati dal Belgio. E per quanto riguarda la Spagna, e Portogallo? Questa azione non fa altro che dare alla BCE i dollari di cui avrà bisogno per darli in prestito alle varie banche centrali nazionali, in modo che possano prestarle alle loro banche insolventi. Saranno in grado di intervenire in loro aiuto, o nazionalizzarle? La risposta dipende dal paese e dei suoi elettori. Ma la assente ricapitalizzazione delle loro banche, porterà ad una crisi del credito che interesserà tutto il mondo. La quantità di debito che dovrà essere cancellato e la riduzione di credito nei portafogli, così come il nuovo capitale da raccogliere, è scoraggiante. Come ho già sottolineato in precedenza, la necessità è di circa € 3 trilioni. La cancellazione di così tanto debito nel bel mezzo di una recessione, accoppiata con mosse di austerità, sarà massicciamente deflazionista per la zona euro. Ma Merkel e il Bundesbankers tedesco hanno chiarito che non parteciperanno ad una azione di "stampa" che non sia accompagnata da impegni seri per avere dei bilanci in pareggio. Anche a fronte di una recessione. Ciò che lo rende molto strano è che la BCE è stata stretta nei termini di offerta di moneta lo scorso anno. Si noti nel grafico sottostante che M1, M2 e M3 sono tutti in territorio
  • 10. negativo. (Grafico dal Telegraph di Londra.) La BCE sotto la guida di Trichet era apparentemente in lotta contro l'inflazione. Ha alzato i tassi e lasciato che la sua Bundesbanker prendesse il controllo interno. Forse con il taglio dei tassi e il nuovo capo della BCE, Mario Draghi, possiamo vedere i segni di una BCE che può infatti intervenire per alleviare questa situazione. Questo è dal mio amico Dennis Gartman, che ha scritto questa mattina: "Per quanto riguarda la BCE, il nuovo presidente, Mr. Draghi, sta ovviamente ricoprendo il ruolo più difficile e non abbiamo altra scelta che ammirarlo per il coraggio necessario per assumere un ruolo come il suo ... soprattutto in un periodo come questo. Ieri, Mr. Draghi ha fatto una dichiarazione paragonabile ad un movimento tettonico, come in natura, quando ha detto innanzitutto che i 'rischi al ribasso per le prospettive economiche sono aumentati.' "Certo, e non abbiamo nessun problema con quello che ha detto perché è davvero la verità. Poi, però, la situazione è cambiata quando ha detto, che il mandato della BCE, è la stabilità dei prezzi e deve essere mantenuto 'in entrambe le direzioni.' In altre parole, il mandato della BCE è assistere le autorità concentrandosi sui rischi di deflazione come su quelli dell'inflazione. "Hai sentito il terreno muoversi sotto i piedi? Avresti dovuto, perché di fatti si è mosso. L'avvertimento di Draghi è che le autorità sono altrettanto preoccupate per l'inflazione come per la deflazione, e che l'espansione monetaria è da considerarsi come la contrazione monetaria. "Così siamo ora ... o lo saremo presto ... di fronte ad una unione monetaria e politica che sarà diversa da quella che le nazioni unite originariamente avevano firmato E vi è un intento della banca centrale su come combattere la deflazione, con la stessa forza di come ha combattuto l'inflazione. Queste sono le argomentazioni di un regime intento a
  • 11. indebolire, e non a rafforzare, la sua moneta al fine di rafforzare l'economia per salvare l'unione ... se possibile." L'azione coordinata delle banche centrali daranno dei dollari alla BCE, che a sua volta presteranno alle banche centrali nazionali, che presumibilmente li presteranno alle loro banche, prendendo dei collaterali di qualità inferiore rispetto alla BCE (che secondo le regole non è autorizzata a fare). Date le pressioni deflazionistiche che sono il risultato naturale di una recessione e di una riduzione della leva finanziaria / default, è possibile stampare un sacco di soldi senza innescare troppa inflazione. Ma sono d'accordo con Dennis, io non vedo come possano farlo senza vedere la valutazione dell'euro, cadere piuttosto elegantemente. Merkel e Sarkozy ci hanno detto che si incontreranno Lunedì e annunceranno un programma il 9 dicembre, quando la zona euro si incontrerà. Dimenticate il bazooka, questi hanno bisogno l'equivalente di un obice. Sono apparentemente intenti a riscrivere il trattato, che è l'unico modo per i tedeschi di condividere qualsiasi azione insieme alla BCE. Ma secondo i miei calcoli, con poche centinaia di miliardi, o anche con un trilione, non è un azione sufficente, almeno non al livello di quello che sarebbe necessario. Il prezzo per ottenere il benestare tedesco sarà una perdita di sovranità, in cambio della possibilità di lasciar correre il deficit per un certo periodo di tempo per i paesi dell'Europa. I paesi periferici proseguiranno? Heck, li dimentichiamo, la Finlandia andrà avanti? Questa situazione si è venuta a creare fin dalla fondazione della zona euro. I fondatori hanno riconosciuto che una unione fiscale più stretta, alla fine, sarebbe necessaria se l'esperimento euro vuole sopravvivere. Ed è giunta finalmente l'ora. Come in questo mese. Il tempo sta per scadere, se vogliono evitare una crisi del credito che sarebbe peggiore di quella del 2008. Il mondo sta osservando quello che succede in Europa i cui effetti riguardano tutti, in ogni parte del globo. Si potrebbe facilmente vedere una punta di recessione negli Stati Uniti, e sarà solo peggio per i mercati emergenti. Per l'Europa, l'Endgame sta arrivando. Possiamo solo sperare che arrivi un piano che eviti un default disordinato, e una crisi molto più grave rispetto a quella del 2008. Non hanno buone scelte, le uniche possibili sono difficili e disastrose. Speriamo che scelgano con saggezza. (E per i miei concittadini americani, si noti che dovremo affrontare le stesse conseguenze se non teniamo la nostra casa in ordine, e molto presto. Questa è più di una osservazione accademica.) New York, Hong Kong, Singapore, Cape Town e la mia Conferenza Sto leggendo il nuovo libro di Niall Ferguson, Civilization. Si tratta di una grande lettura. Niall, insieme a Marc Faber, David Rosenberg, Mohamed El-Erian, Woody Brock, Hunt Lacy, David McWilliams, e il vostro umile analista, saranno tutti presenti al mio convegno (organizzato in collaborazione con i partner di Investimenti Altegris) Dal 02 al 04 Maggio nei pressi di San Diego. Questo non suona come la migliore conferenza dell'anno? I dettagli in seguito, ma non potete perdervela. Io sarò a casa più o meno per le prossime sei settimane, salvo per un breve viaggio a New York a fine mese con Tiffani per un incontro d'affari (i buoni cambiamenti arrivano, come
  • 12. sempre), e ci sarà del tempo per stare con gli amici e per godersi le luci della città. Poi andrò a Hong Kong e a Singapore il 10 gennaio per 12 giorni, e poi a Cape Town, Sud Africa, a metà febbraio (i dettagli in seguito). Domani vado con Tiffani a prendere mia nipote Lively per andare a vedere Yo Gabba Gabba "live". Si tratta di un "una novità per bambini" in grado di catturare la loro attenzione, come nulla che io abbia mai visto. Di seguito vi mostro una foto dalla scorsa primavera, quando eravamo su un aereo per andare da qualche parte (Lively è ormai una esperta viaggiatrice!) E lei stava guardando Yo Gabba Gabba su un iPad con i suoi auricolari per bambini. Guardate come è rapita. "Papa John" arriva a sedersi e anche andare dietro le quinte per incontrare il cast. Nulla avrebbe potuto trascinarmi e sopportare tutto questo con i miei figli, ma con la mia nipotina? Cercate di tenermi lontano! Come si cambia con l'avvento della nuova generazione. Non vedo l'ora delle vacanze. Tutti i ragazzi saranno qui, e andremo fuori a guardare le luci, a prendere un film e a sgranocchiare tante cose buone! E guarderemo il basket professionista il giorno di Natale, con i Mavericks che giocheranno contro i Miami Heat alle Finali NBA dello scorso anno. Io ho dei posti piuttosto buoni (in prima fila dietro le sedie), e il mio telefono è saltato in aria! Il tifoso n°1 dei Mavericks in tutto il mondo, mia figlia Abbi mi ha pregato di portarla, e papà non può dire di no. (Stai ascoltando, Mark?) E' tempo di premere il pulsante di invio in modo che il traduttore di Hong Kong possa iniziare. Questa lettera è abbastanza lunga. Abbiate una grande settimana.
  • 13. Il vostro estasiato analista che si chiede come possiamo cavarcela, John Mauldin John@FrontLineThoughts.com Copyright 2011 John Mauldin. All Rights Reserved Copyright 2011 Horo Capital. Tutti i Diritti Riservati Disclaimer: La presente pubblicazione è distribuita da Horo Capital srl. Pur ponendo la massima cura nella traduzione della presente pubblicazione e considerando affidabili i suoi contenuti, Horo Capital srl non si assume tuttavia alcuna responsabilità in merito all’esattezza, completezza e attualità dei dati e delle informazioni nella stessa contenuti ovvero presenti sulle pubblicazioni utilizzate ai fini della sua predisposizione. Di conseguenza Horo Capital srl declina ogni responsabilità per errori od omissioni. Horo Capital srl si riserva il diritto, senza assumersene l'obbligo, di migliorare, modificare o correggere eventuali errori ed omissioni in qualsiasi momento e senza obbligo di avviso. La presente pubblicazione viene fornita per meri fini di informazione ed illustrazione, non costituendo in nessun caso offerta al pubblico di prodotti finanziari ovvero promozione di servizi e/o attività di investimento né nei confronti di persone residenti in Italia né di persone residenti in altre giurisdizioni, a maggior ragione quando tale offerta e/o promozione non sia autorizzata in tali giurisdizioni. Le informazioni fornite non costituiscono un'offerta o una raccomandazione per effettuare o liquidare un investimento o porre in essere qualsiasi altra transazione. Esse non possono essere considerate come fondamento di una decisione d'investimento o di altro tipo. Qualsiasi decisione d'investimento deve essere basata su una consulenza pertinente, specifica e professionale. Tutte le informazioni pubblicate non devono essere considerate una sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di alcuna forma d'investimento né raccomandazioni personalizzate ai sensi del Testo Unico della Finanza trattandosi unicamente di informazione standardizzata rivolta al pubblico indistinto. Né Horo Capital srl né John Mauldin potranno essere ritenuti responsabili, in tutto o in parte, per i danni (inclusi, a titolo meramente esemplificativo, il danno per perdita o mancato guadagno, interruzione dell’attività, perdita di informazioni o altre perdite economiche di qualunque natura) derivanti dall’uso, in qualsiasi forma e per qualsiasi finalità, dei dati e delle informazioni presenti nella presente pubblicazione. Ogni decisione di investimento e disinvestimento è pertanto di esclusiva competenza del Cliente che può decidere di darvi o meno esecuzione con qualsivoglia intermediario autorizzato; qualsiasi eventuale decisione operativa presa dal Cliente in base alle informazioni pubblicate è, infatti, da considerarsi assunta in piena autonomia decisionale e a proprio esclusivo rischio. Il Contenuto presente nella pubblicazione può essere riprodotto unicamente nella sua interezza ed esclusivamente citando il nome di Horo Capital srl e di John Mauldin, restandone in ogni caso vietato ogni utilizzo commerciale. Si intende per Contenuto tutte le analisi, grafici, immagini, articoli i quali sono tutti protetti da copyright. Horo Capital srl ha la facoltà di agire in base a/ovvero di servirsi di qualsiasi elemento sopra esposto e/o di qualsiasi informazione a cui tale materiale si ispira ovvero è tratto anche prima che lo stesso venga pubblicato e messo a disposizione della sua clientela. Horo Capital srl può occasionalmente, a proprio insindacabile giudizio, assumere posizioni lunghe o corte con riferimento ai prodotti finanziari eventualmente menzionati nella presente pubblicazione. In
  • 14. nessun caso e per nessuna ragione Horo Capital srl, sarà tenuta, ad agire conformemente, in tutto o in parte, alle opinioni riportate nella presente pubblicazione. Ogni violazione del copyright in qualsiasi modo si esprima ai danni di Horo Capital srl e John Mauldin, sarà perseguita legalmente. Per iscriversi alla newsletter GRATUITA settimanale SCENARI FINANZIARI cliccare qui: www.scenarifinanziari.it/Registrazione.aspx Per modificare il proprio indirizzo email di invio della newsletter, effettuare il login su www.scenarifinanziari.it e andare sulla pagina di registrazione. Per cancellare l'iscrizione alla newsletter scrivere una mail a:info@scenarifinanziari.it Thoughts from the Frontline 3204 Beverly Drive Dallas, Texas 75205 Horo Capital Independent Financial Advisory Firm Via Silvio Pellico, 12 20121 Milano Tel. 02 89096674