3. L’impresa opera necessariamente con l’ambiente
circostante
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4. Nel mercato di approvvigionamento acquisisce
i fattori della produzione, cioè i fattori produttivi
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5. Nel mercato di sbocco colloca i propri prodotti e servizi
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6. Le fasi della gestione
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Fattori produttivi Fattori produttivi
a a
“fecondità
“fecondità
ripetuta” semplice”
(o breve ciclo di
(o lento ciclo di utilizzo)
utilizzo)
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7. Con la combinazione di beni a lento ciclo, veloce ciclo, servizi e
lavoro si attua nell’impresa il processo di trasformazione
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8. L’ambiente rappresenta lo scenario nel quale l’impresa si
confronta non solo con i suoi clienti e fornitori…
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9. …ma anche con gli altri competitori:
i concorrenti, i potenziali entranti e i fornitori di prodotti
e servizi sostitutivi
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10. Gli “aspetti” della gestione
ed i “cicli” aziendali
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11. La gestione
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Può essere studiata
Aspetto tecnico
Aspetto economico
Aspetto finanziario
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12. Aspetto tecnico
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Riguarda il processo produttivo
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13. Aspetto economico
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Si riferisce ai costi sostenuti per l’acquisizione dei
fattori produttivi ed ai ricavi conseguiti dalla vendita
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14. Aspetto finanziario
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Uscite di denaro e i debiti (riguardo gli acquisti)
Entrate di denaro e crediti (riguardo le vendite)
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15. I cicli aziendali
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Il termine “ciclo” indica la durata che caratterizza
un fenomeno destinato a rinnovare nel tempo
•Ciclo tecnico
•Ciclo economico
•Ciclo finanziario
•Ciclo monetario
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Ipotesi: si segue il SISTEMA DEL REDDITO (la contabilità generale rileva le
operazione di gestione “esterna”)
1° PRINCIPIO
- OGNI OPERAZIONE È OSSERVATA SOTTO DUE ASPETTI (LA CAUSA
E L’EFFETTO)
• primo aspetto = aspetto originario (serve per misurare)
= aspetto numerario (cassa come valore numerario certo, debiti/crediti
commerciali come valori numerari assimilati)
• secondo aspetto = aspetto derivato (ciò di cui si misura il valore)
= aspetto economico (costi e ricavi, finanziamenti a titolo di mezzi propri,
debiti/crediti di finanziamento)
aspetto economico come causa operazione, aspetto numerario come riflesso
dell’operazione se non esiste il secondo aspetto si parla di permutazione
numeraria (es. incasso di un credito commerciale)
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2° PRINCIPIO –
PER OGNI ASPETTO DI OSSERVAZIONE ESISTE UNA SERIE DI CONTI
CONTI NUMERARI: CERTI, ASSIMILATI, PRESUNTI
CONTI ECONOMICI: REDDITUALI, PATRIMONIALI,
DEBITI/CREDITO DI FINANZIAMENTO
3° PRINCIPIO –
OGNI CONTO HA DUE SEZIONI, UNA PER LE VARIAZIONI AUMENTATIVE,
L’ALTRA PER LE VARIAZIONI DIMINUTIVE
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21. CONTIPATRIMONIALI (E FINANZIARI)
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Dare Avere
Entrate di cassa Uscite di cassa
Aumenti di crediti Aumenti di debiti
Diminuzione di debiti Diminuzione di crediti
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22. CONTI ECONOMICI
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Dare Avere
Costi Ricavi
Storni di ricavo Storni di costo
Perdite Utili
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23. La misurazione delle condizioni
di economicità dell'impresa
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24. L’attività economica deve svolgersi secondo condizioni di
economicità
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25. La valutazione non si fa solo al termine della vita
dell’impresa ma a cadenza almeno annuale
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26. Il legame tra
l’attività di consumo e l’attività di produzione
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43. Le giacenze finali di materie prime, sussidiarie, di consumo,
semilavorati d’acquisto e merci
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44. Le giacenze finali di magazzino evidenziano la
presenza di una bicicletta completata ma non ancora venduta
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45. Scomposizione nei fattori produttivi componenti
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“Costo” in quanto non è possibile “effettivo”, essendo preclusa la possibilità
considerare il margine di adottare dei costi standard, ovvero
definiti sulla base di dati ipotetici
“pieno”, dovendo considerare nella “industriale” dovendo escludere i
sua configurazione, oltre ai costi diretti, una costi commerciali, distributivi,
quota dei costi indiretti amministrativi e generali, oltre agli altri
costi extraoperativi, quali gli oneri di
natura finanziaria, straordinaria e
tributaria
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46. Costo di produzione
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Il costo di produzione rappresenta in prima approssimazione il costo di tutti i fattori produttivi
consumati per l’ottenimento dei beni in giacenza nello stato in cui essi si trovano alla chiusura
dell’esercizio
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47. Il rapporto di economicità
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48. Rappresentazione
sintetizzata del conto economico aziendale
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50. Utile d’esercizio
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si definisce pertanto “utile d’esercizio” la ricchezza netta generata nel corso del periodo amministrativo,
misurata della differenza tra i ricavi dell’esercizio e i costi dell’esercizio
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51. Perdita d’esercizio
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“perdita d’esercizio”
rappresenta la ricchezza netta distrutta nel corso del periodo amministrativo
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52. Il processo di trasformazione
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54. Le connessioni che si riflettono nelle scritture contabili
e nel Bilancio d’Esercizio: i crediti
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Il solo Conto Economico non consente di rispondere alla domanda: di quali condizioni produttive
(positive e negative) l’impresa dispone ancora al termine di un dato periodo amministrativo per lo
svolgimento dell’attività economica nei successivi esercizi? E ancora: la ricchezza netta generata nel
corso dell’esercizio è coerente con il patrimonio di cui si disponeva inizialmente per lo svolgimento
dell’attività economica?
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55. Le connessioni che si riflettono nelle scritture contabili
e nel Bilancio d’Esercizio: i debiti
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56. Aspetto originario e derivato
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E’ l’ammontare del credito o del debito che consente di misurare il ricavo o il costo da registrare
contabilmente, attribuendogli un valore soggettivo ma oggettivato grazie alla negoziazione effettuata
con altri operatori economici. Per tale motivo, nell’ottica di misurazione del valore, i crediti e
debiti rappresentano l’aspetto originario della negoziazione, mentre i costi e i ricavi ne costituiscono
l’aspetto derivato
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57. Stato Patrimoniale e Conto Economico
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(Cespiti, rimanenze di magazzino
e di servizi)
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58. Rapporti tra Stato Patrimoniale e Conto economico
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59. IL “CONTO”QUALE SUPPORTO PER LA
RACCOLTA DEI VALORI.
IL PIANO
DEI CONTI
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La sezione DARE è preposta ad Nella sezione AVERE si riportano
accogliere gli importi che la persona, invece gli importi che l’intestatario
istituto o ente al quale risulta del conto deve “avere” dal
intestato il conto deve “dare” al soggetto che tiene le scritture
soggetto - l’impresa - che tiene le contabili (l’impresa).
scritture contabili.
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