Descrizione delle funzione e caratteristiche del software per le diagnosi energetiche. Viene anche evidenziato l'approccio metodologico interno a the ENERGY AUDIT.
3. GRUPPI DI CARICO
Come citato nel rapporto tecnico 11428 sulle diagnosi energetiche, è utile
creare un inventario energetico del cliente.
Si suddividono quindi i raggruppamenti principali per i carichi dello
stabilimento, ossia si definiscono i Gruppi di Carico.
Esempi Gruppi sono:
• Illuminazione
• Riscaldamento
• Processo
• Compressori
• UTA
4. VETTORI ENERGETICI
Veniamo quindi all’oggetto principale delle analisi energetiche
con the ENERGY AUDIT : i vettori energetici.
All’interno del programma si identificano vettori energetici
tutte le forme di energia a cui sia possibile associare una
bolletta o dei dati di consumo.
5. INPUT DATI
Una volta impostati i parametri dell’analisi si può iniziare la fase di Input dati,
in cui si raccolgono i dati dei consumi energetici disponibili e gli energy drivers
considerati nell’audit
In questa fase si possono inserire i dati secondo 4 ordinamenti:
• Anagrafiche Carichi, in cui si specificano i carichi energetici dei vari
raggruppamenti precedentemente definiti;
• Bollette, tramite cui è possibile caricare ed organizzare i dati proveniente
dalle bollette
• Dati di consumo, in cui possono essere caricati dati di dettaglio dei consumi,
come ad esempio i dati al quarto d’ora dell’energia elettrica.
• Energy Drivers, fattori di riferimento che influenzano i consumi aziendali e
dipenderanno dalla tipologia dell’azienda e dalle modalità di consumo. Alcuni
fattori di utilizzo comune possono essere legati alla produzione aziendale
come ad esempio il numero di pezzi prodotti, o dipendere da fattori climatici,
come la temperatura, i gradi giorno o le ore buio.
6. INPUT DATI
Vediamo qui un esempio di schermata di
caricamento per i dati relativi alle bollette.
Vediamo il bottone per ottenere i file per
l’importazione <Ottieni file per importazione>,
quello per selezionare il file compilato <Sfoglia> e
quello per caricare i dati nel programma <Carica>.
7. INPUT DATI – Anagrafiche Carichi
Qui vediamo il risultato di
un’importazione: vengono
riportati i dati inseriti in liste
di facile consultazione.
8. INPUT DATI – Energy Drivers
Nello stesso modo è possibile inserire i
dati relativi agli energy drivers. In questo
caso abbiamo inserito Ore lavorate e
Gradi Giorno Riscaldamento
9. ANALISI DATI– Analisi di dettaglio
Una volta identificate con dati a livello macro le aree più
interessanti per l’efficientamento vale la pena approfondire
le modalità di consumo delle stesse per identificare
eventuali anomalie energetiche.
Questo può essere fatto nella parte di ANALISI DATI
11. ANALISI DATI – Confronto dati di carico ed energy drivers
La sezione ANALISI DATI permette di visualizzare i dati
inseriti ed elaborati con dei report grafici preimpostati, uno
tra tutti è il confronto tra dati di carico ed energy drivers
12. ANALISI DATI – Potenze e costi dell’impegnato
Oppure si può ottenere subito la visualizzazione della Potenza
impegnata e il Costo dell’impegnato
13. ANALSI DATI – Benchmark interno
Il Benchmark interno mostra, per il periodo temporale
scelto e per il vettore energetico scelto, la settimana con la
media consumi oraria piu' alta e quella con la media consumi
piu' bassa.
14. ANALSI DATI – Dettaglio bollette
Qui un dettaglio di tutte le
visualizzazioni ottenibili con i
dati da bolletta.
15. ANALISI COMPARATIVA
Il terzo modulo principale del software permette di gestire l’analisi comparativa dei dati
inseriti.
Qui si può arrivare a definire correttamente la baseline energetica, ossia un consumo
normalizzato di riferimento per la valutazione delle prestazioni energetiche. Oltre ad essere
un importante punto di partenza per la valutazione delle prestazioni energetiche dello
stabilimento, la definizione della baseline energetica viene richiesta da norme specifiche
di gestione energetica come la ISO 50001.
Normalmente si possono utilizzare due approcci per definire la baseline energetica:
Un approccio basato su indici di consumo
L’altro basato su modelli di consumo
The ENERGY AUDIT permette la creazione della baseline con entrambi gli approcci
descritti.
16. ANALISI COMPARATIVA – Modelli di Consumo
In questo caso può essere utile ricorrere a dei modelli statistici
di regressione che mi permettano di descrivere in maniera più
accurata i consumi energetici considerati.
Un modello energetico, a differenza degli indici di consumo,
permette infatti di considerare più fattori di influenza
contemporaneamente e di ricavare la quota fissa dei consumi
energetici.
18. ANALISI COMPARATIVA – Modelli di Consumo
Inoltre, dal confronto
del modello di
riferimento con i
consumi misurati
posso identificare le
anomalie di
funzionamento grazie
a tool specifici come
la carta di controllo
CUSUM.
19. ANALISI COMPARATIVA – Modelli di Consumo
In più la creazione del modello energetico permette di valutare l’effetto delle opere di efficientamento
energetico sui consumi globali.
Impostata la percentuale di miglioramento stimata per ogni fattore di influenza è possibile valutare le
performance energetiche attese, con una valutazione dei risparmi energetici complessivi che ne
derivano.
20. REPORT
La fase conclusiva della diagnosi energetica, ossia il termine della diagnosi,
non può prescindere dalla creazione di un documento che riporti le
elaborazioni effettuate, i passi dell’analisi e le opere di miglioramento da
effettuare. Questo documento, indicato solitamente come report, racchiude i
risultati di tutto il nostro lavoro. Tramite the Energy Audit posso effettuare la
creazione del report in maniera integrata, permettendo di racchiudere tutte le
informazioni nello stesso file ed utilizzando direttamente i grafici generati in
fase di analisi.
Le tre fasi principali per la creazione del report riguardano:
L’inserimento dei dettagli generali dell’analisi
La compilazione del report vero e proprio
E la scelta della parte grafica del report
21. REPORT - Compilazione
Il funzionamento è identico a quello di altri editor di testo, con il
vantaggio però di poter richiamare attraverso il tasto «inserisci
report» i vari grafici precedentemente illustrati in fase di analisi.
Il vantaggio è quello di un processo ordinato in cui non si è
costretti a ricordare il file che conteneva il grafico specifico che
si desidera inserire
22. REPORT - Layout
Si possono inoltre definire diversi layout, in modo da
presentare all’occorrenza le stesse informazioni con una
grafica diversa. Inoltre la gestione è razionale perché separo
la fase di scrittura da quella di impaginazione, che nei normali
editor può risultare più complicata da gestire.
23. the ENERGY AUDIT
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