28. R. Villano “Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità. Riflessioni sull’indagine diacronica per la memoria dell’homo faber”, patrocinio di: Pontificia Accademia Tiberina; Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria; Nobile Collegio Chimico Farmaceutico; Accademia Europea per le Relazioni Economiche e Culturali; Studiorum University Ruggero II dello Stato della Florida (USA), Jean Monnet Université Europenne, Università Telematica Pegaso, Norman Academy USA-Gambia. Presentazione del Libro (alla presenza del Presidente Emerito del Pontificio Consiglio per la Cultura Card. Paul Poupard e del Direttore dei Servizi del Quirinale Prof. Comm. Tito Lucrezio Rizzo) sotto l’Alto Patrocinio del Ministero dei Beni e le Attività Culturali (MBAC-UDCM Gabinetto 0009440-14/05/2010 Cl. 09.01.00/5491); Presentazioni di: Ven. Balì Gran Croce di Giustizia del Sovrano Militare Ordine di Malta Ecc.mo Fra’ Franz von Lobstein, già Gran Priore di Roma; Past District Governor 2100 Italia del Rotary International e critico letterario Prof. Antonio Carosella; Presidente della Commissione Internazionale dell’UNESCO per le Biotecnologie Prof. Gr. Uff. Giulio Tarro. Saggio di filosofia della storia dal titolo bellissimo e dalle profonde, coerenti e ben articolate riflessioni (secondo lo storico Fra’ Giovanni SCARABELLI). Con apprezzamenti ufficiali di numerose autorità civili e religiose, tra cui il Capo dello Stato e il Santo Padre (Ed. Chiron Hystart, ISBN 978-88-90423536, 1^ ed. gen 2010; 1^ rist. feb 2010; 2^ rist. set. 2010; 3^ rist. mar. 2011; 4^ rist. feb. 2012 - pp. 126.
Raimondo Villano - La sede delle Epifanie divine nell'intreccio fra tempo ed eternità
1. Raimondo Villano
Cerimonia di Presentazione
sotto l’Alto Patrocinio di:
Ministero Beni e Attività Culturali
Edito con il Patrocinio di:
Pontificia Accademia Tiberina
Accademia di Storia Arte Sanitaria
Nobile Collegio Chimico
Farmaceutico
Accademia Europea Relazioni
Economiche e Culturali
Norman Academy of State of Florida
USA and of Republic of the Gambia
Presentazioni di:
Ven. Balì Gran Croce di Giustizia del
Sovrano Militare Ordine di Malta
Ecc.mo Fra’ Franz von Lobstein
Past District Governor del
Rotary International 2100-Italia
Prof. Antonio Carosella
I l te m p o s c o lp ito
nel silenzio dell’eternità
Riiffllessiionii sullll’’iindagiine diiacroniica per lla memoriia dellll’’homo ffaber
R ess on su ndag ne d acron ca per a memor a de homo aber
3. Ai Confratelli Cavalieri Professi e non
e alle Consorelle Dame del
Sovrano Militare Ordine di Malta
a me particolarmente vicini,
di cui apprezzo il talento
che stimola anche taluni miei studi
e di cui, soprattutto,
amo la profonda spiritualità
che ispira ed orienta
significativamente la mia vita.
Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità
5
4. Cerimonia di presentazione del libro:
sotto l’Alto Patrocinio del
Ministero dei Beni e Attività Culturali
Con la partecipazione di:
Sua Em.za Rev.ma il Signor Cardinale Paul POUPARD
Presidente Emerito del Pontificio Consiglio per la Cultura
Prof. Dott. Comm. Tito Lucrezio Rizzo
Consigliere Capo Servizi del Quirinale
Studiorum Universitas Ruggero II
State of Florida - U. S. A. and Republic of the Gambia
Gr. Uff. Prof. Dott. Giulio Tarro
WABT c/o UATI-ICET / UNESCO House - Paris
Chairman of International Committe Biothecnologies and VirusPhere
Coordinatore:
Duca Riccardo Giordani di Willemburg
Gran Cerimoniere Norman Academy
Cerimonia:
Sabato 2 Ottobre 2010 – ore 17,00
Casa dell’Aviatore
Circolo Ufficiali dell’Aeronautica - Roma
Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità
7
5. Edito con il Patrocinio di:
ACCADEMIA
TIBERINA
Istituto di Cultura Universitaria e di Studi Superiori
Accademia di
Storia dell’Arte Sanitaria
Norman Academy
RECOGNIZED BY THE LAW OF THE STATE OF FLORIDA U.S.A. AND OF THE REPUBLIC OF THE GAMBIA
NOT POR PROFIT ASSOCIATION ARTS, LETTERS, HUMANITIES
AND OF THE HUMAN RIGHTS DEFENCE IN THE WORLD
Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità
9
6. Indice
Presentazione
23
Presentazione
25
Prefazione
27
Parte prima
Il senso della storia e il dovere della memoria
35
La memoria come percezione di identità collettiva
46
Il senso della memoria nelle arti sanitarie
57
Essenza e logica della sottrazione dei fatti all’oblio
62
La sede delle Epifanie divine nell’intreccio fra tempo ed eternità
67
Parte seconda
Paradigmi metodologici e tecnici delle scienze storiche
79
Concettualità e metodologia nell’approccio alla storia
85
Euristica della storiografia della scienza
86
Problematiche di interdisciplinarità della storia della scienza
91
Approfondimenti inerenti la storia dell’arte sanitaria
93
L’archivio storico e l’area museale
95
Ruolo delle tecnologie informatiche nello sviluppo dello studio e della
diffusione della storia sanitaria
99
Approfondimenti correlativi tra libro a stampa e opera multimediale
111
Studio sull’integrazione funzionale dei mezzi informatici:
114
1. Approfondimenti sulla biblioteca virtuale on-line
114
2. Approfondimenti sul museo virtuale on-line
116
3. Il progetto Minerva nell’ambito delle iniziative comunitarie di
digitalizzazione del patrimonio culturale
4. Esempi di reti di supporto alla ricerca e alla consultazione storica
Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità
118
124
11
11. ACCADEMIA EUROPEA
per le RELAZIONI ECONOMICHE E CULTURALI
Il presidente
Roma, 7 gennaio 2010
Carissimo Raimondo,
facendo seguito alla tua richiesta di patrocinio AEREC per la pubblicazione
della tua ultima fatica letteraria:
“Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità.
Riflessioni sull’indagine diacronica per la memoria dell’homo faber”.
sono lieto procedere con la concessione, in virtù dell’impegno straordinario profuso
in quest’opera che, dai postulati programmatici, si propone come strumento di
lettura del nostro Paese in un momento particolarmente delicato ma interessante
di cambiamenti epocali e determinanti per il futuro.
Augurandoti pieno successo per l’iniziativa, aspetto di leggere
intanto ti giungano i più affettuosi e sinceri auguri di buon anno.
il libro ed
Ernesto Carpentieri
Via Sebino 11 – 00199 Roma - Tel. 0039-06.85.86.57.00 Fax 0039-06.84.14.531
Web site: www.aerec.org e-mail: info@aerec.org
Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità
21
12. Presentazione
G
entiluomo di compositi interessi sociali e storici, dalla vasta e, oserei dire,
addirittura imponente bibliografia, il confratello Raimondo Villano presenta
alla nostra attenzione l’ultima sua opera di saggistica dal titolo “Il tempo
scolpito nel silenzio dell’eternità. Riflessioni sull’indagine diacronica per la
memoria dell’homo faber”.
Si tratta, in effetti, di un “agile” volumetto, giacché consta di appena poco
più di cento pagine, che si distingue sia per consultabilità ed eleganza che per le
scelte iconografiche, invero raffinatissime.
Mi corre, tuttavia, l’obbligo di fare una precisazione, ovvero che non sia di
inganno l’espressione adottata di “volumetto” giacché il fonema che ci siamo
permessi di utilizzare, sia ben chiaro, si riferisce ad un’opera tutt’altro che di esiguo
spessore non solo in virtù degli argomenti trattati, in effetti tutti, ma proprio tutti
“tosti”, bensì anche per la profondità delle cognizioni e per la meditata attenzione.
Per avere una vaga idea in proposito, del resto, appare sufficiente porre
mente locale già ai soli titoli dei capitoli della Parte Prima e Seconda, benché vada
confessato che per una lettura attenta alcuni di essi presuppongono, se non proprio
impongono, un’immediata conoscenza dei relativi testi.
Soffermandoci, poi, a riflettere sui principali temi portanti, intesi però
nell’accezione più alta del termine, dal coacervo di un’ideale “summa”, l’opera ci
riconduce, relativamente agli aspetti della “memoria”, all’aforisma frutto della
saggezza antica che con Marco Tullio Cicerone suggerisce che la memoria
diminuisce se non la si tiene in esercizio (“memoria minuitur nisi eam exerceas” in
“De senectude”, VII VII. 21) mentre, per ciò che concerne la “storia e sua
metodologia”, essa rimanda ancora a Cicerone là dove asserisce “historia vero
testis temporum, lux veritatis, vita memoriae, magistra vitae, qua voce alia nisi
oratore immortalitati commendatum ” (“De orat”, II, 9, 36) ma anche,
impegnandoci in un ragguardevole “salto” nel tempo, a Massimo D’Azeglio, da cui
apprendiamo che “la storia non è utile perché in essa si legge il passato, ma perché
vi si legge l’avvenire”, a Francesco Domenico Guerrazzi che ne “Il buco al mare”
Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità
23
13. ricorda come “la filosofia della storia è l’arte di cercare e scoprire le leggi
regolatrici del mondo morale”, a Carlo Belgioioso che in “Scuola e famiglia”
afferma che “la storia è il notaio della coscienza pubblica” e, inoltre, a Giacomo
Bazzellotti che trattando di Francesco de Sanctis puntualizza come “i recenti
progressi del metodo hanno allontanato sempre più la storia dall’arte dandole un
carattere sempre più scientifico”.
Soffermandoci, ancora, sugli aspetti della Storia della Scienza e, in
particolare, della scienza sanitaria e sua diffusione, ci sovviene in mente sia la
riflessione di San Gregorio Magno, “quando mundus ad extremum ducitur, tanto
largior nobis aeternae scientiae aditum aperitur”, che quanto asserito da Carlo
Cattaneo, ossia che “scienza è ricchezza” nonché la considerazione di Gaetano
Negri che “il tratto fondamentale dello spirito moderno è che tutte le forze
dell’intelligenza sono portate all’investigazione dei fenomeni fisici e morali
considerati per se stessi all’infuori di ogni pregiudizio di ogni elemento metafisico”
(“Segno dei tempi”, 125).
Ma cosa che ci sta più a cuore, oltre che come storici, in qualità di membri
Professi dei Giovanniti, infine, a proposito delle considerazioni sviluppate sulla sede
delle epifanie divine nell’intreccio fra tempo ed eternità, desideriamo riservarci di
partecipare un ultimo fondamentale rimando all’interessantissimo sintetico precetto
di Giovenale che nelle “Satire” (10, 356) ricorda che “orandum est ut sit mens sana
in corpore sano”: “bisogna pregare affinché una mente sana sia in un corpo sano”!
Roma, 6 febbraio 2010
Fra’ Franz von Lobstein
Ven. Balì Gran Croce di Giustizia
del Sovrano Militare Ordine di Malta
24
Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità
14. Presentazione
I
l libro, che si compone di due parti ben distinte e pur collegate nell’unità
dell’idea di fondo, affronta l’arduo compito di accostare due ambiti
disciplinari e scientifici tradizionalmente differenziati sia nell’interna
strutturazione che nelle finalità conoscitive: la Storia e l’Informatica.
Lo scopo dell’accostamento è di ordine pratico-operativo, che, senza
compromettere l’autonomia di entrambe le discipline e senza intaccarne gli statuti né
alterarne le interne logiche, dispone le potenzialità dell’una (l’informatica) al
servizio dell’altra (la storia) per dilatarne e potenziarne l’ampiezza degli orizzonti
conoscitivi e per accrescerne la carica pedagogica.
Alla base o alla radice di siffatta operazione, complessa e ardita al tempo
stesso, v’è la ferma fiducia che la differenziazione delle “due culture”, tema
dominante nella seconda metà del secolo scorso, sia destinata a lasciare il posto ad
una auspicata integrazione in un “sapere”, nuovo e antico al tempo stesso, che pare
profilarsi all’orizzonte non troppo lontano del tormentato nostro presente.
All’attesa, ancora piuttosto smarrita e confusa, di un tale avvento sembra
alludere persino il titolo del libro: “Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità”, dove
l’immagine del tempo che faticosamente scolpisce i propri segni sulla sconfinata
lastra dell’eternità non riesce neppure a scalfire, di essa, l’intatto e assorto silenzio.
E così si ricompone, per noi uomini, il mistero del rapporto tempo-eternità.
Allora: ha un senso il generoso sforzo dell’autore di richiamare la nostra
limitata intelligenza di mortali a misurarsi ancora con il problema tempo-eternità, se
esso problema è costitutivamente al di sopra delle possibilità intellettive dell’uomo?
Certamente. Anzi si direbbe che il senso intimo e globale di tutto l’impegnato
e impegnativo discorso che fa il Villano consiste proprio nella consapevolezza del
limite e nello sforzo di spostarlo ancora più oltre utilizzando gli strumenti della
moderna tecnologia.
Ed è in questo sforzo che scienza e storia si ritrovano a collaborare al fine di
far crescere l’uomo in conoscenza senza peraltro autorizzarlo al folle volo di Ulisse
oltre le colonne d’Ercole della sua finitezza.
Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità
25
15. La lunga e articolata riflessione sulla storia, sul suo senso e sui suoi fini è
alimentata e sostenuta da una valida documentazione e da autorevoli riferimenti, ma
non è fine a se stessa, perché è volta alla prospettiva, più limitata, dell’arte sanitaria
e, più precisarmente, della storia della farmacia, di cui l’autore è appassionato
cultore.
Dall’affermazione dell’opportunità e dell’utilità di conoscere il passato per
meglio vivere il presente e per più consapevolmente preparare l’avvenire deriva,
come logica conseguenza, l’individuazione dell’informatica come la tecnica che oggi
consente di ampliare straordinariamente, di facilitare, arricchire e diffondere i segni
e le testimonianze del passato a tutto vantaggio sia dell’arricchimento culturale del
presente che della propiziazione d’un più largo orizzonte conoscitivo per il futuro. E
con in più i vantaggi offerti dallo strumento informatico, che consente di superare ed
eliminare le due grandi difficoltà che hanno fino ad ora limitato le possibilità
operative dell’uomo: gli ostacoli del tempo e dello spazio.
Non è certo la conquista dell’onnipotenza, che appartiene soltanto a Dio, ma
è un gigantesco passo avanti fatto dall’uomo nella graduale ma infaticata marcia di
avvicinamento al “gran mare dell’Essere ” supremo.
Ed è merito di Raimondo Villano averlo intuito e fatto oggetto della propria
ricerca.
C.mare di Stabia, 4 marzo 2010
Prof. Antonio Carosella
Past District Governor
del Rotary International 2100-Italia
26
Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità
16. Prefazione
Q
uesto lavoro scaturisce da un particolare coacervo di elementi correlati alla
mia condizione di cultore di storia, di cattolico giovannita, di professionista
sanitario e di cittadino socialmente impegnato in una Nazione splendida
nella sua pur evidente complessità.
Una lettura non sommaria dell’opera credo, invero, possa segnare un
momento nel quale si fa memoria di importanti istanti e aspetti della nostra storia.
Nel contempo, fuor d’ogni retorica, lo scorrere dei capitoli ritengo sia
occasione che può far volgere lo sguardo al futuro riscoprendo l’opportunità, il
valore e il dovere della testimonianza, della narrazione e dell’aiuto alla conoscenza.
Una lettura, dunque, da cui emergono non soltanto solide architravi
concettuali per sorreggere l’impalcatura del ricordo, per non dimenticare, bensì
anche un lavoro letterario che si cimenta nel compimento di un’ulteriore opera
altamente civile, putrellando elementi di riflessione di pacificazione sociale, di
concorso al ravvivamento del sentimento di coesione nazionale, particolarmente
bisognoso d’esser coltivato e diffuso nei tempi attuali, nonché di custodia e
protezione delle autentiche radici che, sostanzialmente, riguardano tutto il Paese.
D’altro canto, con profondo sentimento cristiano, ho inteso sviluppare coerenti
riflessioni con il proposito di collaborare per la diffusione del regno di Dio nel
mondo d’oggi e, in un fecondo metabolismo di fede e ragione, umilmente concorrere
anche allo sforzo di aprire uno spazio per tutti i popoli e per quanti conoscono Dio
da lontano o per i quali Egli è sconosciuto o addirittura estraneo: per aiutarli, in
effetti, ad “agganciarsi a Dio”, al cui cospetto sta ogni creatura umana(1).
In qualità di accademico, infine, ho approfondito taluni aspetti metodologici e
di valorizzazione di comparti della disciplina storico-sanitaria.
Raimondo Villano
_________________
(1) I concetti di riferimento sono quello del “cortile dei gentili”, riservato nel Tempio di Gerusalemme ai
pagani che volevano pregare l’unico Dio e che Gesù volle sgomberare da chi l’aveva trasformato in “un
covo di ladri”, e le riflessioni di pertinenza espresse dal Santo Padre Benedetto XVI nel discorso alla
Curia romana per la presentazione degli auguri natalizi (Vaticano, Sala Clementina, 21 dicembre 2009).
Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità
27
17. “Timeo lectorem unius libri”
San Tommaso d’Aquino
Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità
29
18. Cigola la carrucola del pozzo
l’acqua sale alla luce e vi si fonde.
Trema un ricordo nel ricolmo secchio,
nel puro cerchio un’immagine ride.
Accosto il volto a evanescenti labbri:
si deforma il passato, si fa vecchio,
appartiene ad un altro...
Ah che già stride
la ruota, ti ridona all’atro fondo,
visione, una distanza ci divide.
Eugenio Montale
Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità
31
19. P P
arte
rima
“Voglio imparare i tempi della memoria
perchè mi hai insegnato, dove sei,
che il mio futuro è nel nostro passato (...)
si perdono nel vento come cenere
i segni della vita”
Ugo Ronfani
Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità
33
20. La sede delle Epifanie divine nell’intreccio fra tempo ed eternità
L’
intreccio fra tempo ed eternità è il fine dell’esperienza umana letta in
chiave religiosa(83).
Lo stesso Benedetto XVI nell’Enciclica Spe Salvi nota la fatica concettuale
che ci affligge quando cerchiamo di interrogarci sull’eternità perché essa “suscita in
noi l’idea dell’interminabile e questo ci fa paura (...). Possiamo soltanto cercare di
uscire col nostro pensiero dalla temporalità della quale siamo prigionieri e in qualche
modo presagire che l’eternità non sia un continuo susseguirsi di giorni del calendario
ma qualcosa come il momento colmo di appagamento, in cui la totalità ci abbraccia e
noi abbracciamo la totalità”.
Provando ad illustrare la connessione fra tempo ed eternità sulla base della
concezione ebraico-cristiana, una visione religiosa intimamente fondata sulla
“storicità” deve considerare che secondo la Bibbia Dio non rimane relegato nei cieli
luminosi dell’infinito e dell’eterno ma decide di incamminarsi per le strade polverose
della storia umana e dello spazio terreno. Emblematica è la celebre frase incastonata
nel capolavoro teologico e letterario dell’inno che funge da prologo al Vangelo di
Giovanni: “En arché en ho Lógos(84)”: “In principio era il Verbo”.
_________________
(83) Gianfranco Ravasi , Riflessioni di fine anno sull’eternità, 2007 Il Sole 24 Ore.
(84) Grandioso prologo innico del quarto Vangelo giovanneo.
Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità
67
21. Poi, “ho Logos sarx egheneto(85)”, il Verbo, la Parola divina che era “in principio”,
che era “presso Dio”, anzi che era Dio, si intreccia intimamente con la sarx, cioè con
la carne, la fragilità, il limite temporale e spaziale dell’umanità.
Al tempo della vita di Gesù la Chiesa, dunque, è nella storia e per la storia, pur
venendo da altrove e andando altrove: una commistione fra storia ed eternità che la
rende significativa non meno che nei duemila successivi anni della sua vicenda(86).
La nuova religione sorprende l’Occidente antico anche per la visione della storia
umana: il tempo dell’uomo non è più solo suo ma è tempo di Dio con l’uomo, è
tempo di Dio per la manifestazione di Se Stesso attraverso la vicenda umana(87).
La dimensione storica della rivelazione, che non consiste solo nel factum della vita di
Cristo, o meglio la realtà storica, diviene “sacramento etico”, cioè strumento
attraverso il quale Dio manifesta il proprio volere riguardo all’agire dell’uomo(88).
A partire dalla Resurrezione di Gesù, inoltre, il tempo storico del mondo si orienta
secondo un “prima” e un “dopo” che non hanno altre repliche, secondo un tempo di
preparazione e un tempo di compimento che sono unici nell’eternità(89).
La storia, allora, per la Bibbia è la sede delle Epifanie divine. In questa luce tempo ed
eterno si annodano tra loro pur essendo così differenti tra loro. Certamente noi che
guardiamo o viviamo nella prospettiva del tempo sentiamo ancora remota la pienezza
dell’eternità. Non per nulla Paolo nella Lettera ai Romani(90) usa immagini di parto, di
attesa, di tensione impaziente perché il nostro tempo è “pesante”, segnato dal male e
scandito dal dolore e dalla morte. Tuttavia, se ci poniamo nell’angolo visuale di Dio,
cioè dell’eternità, non si ha - come accade a noi che siamo nel tempo - un “prima” e
un “dopo”. Tutto è contratto e condensato in un punto, in un istante, in un evento
unico e compiuto. In esso c’è già la pienezza di quel seme, ci sono già la salvezza e il
giudizio, la morte e la risurrezione, come dichiara Gesù una notte a Nicodemo(91) o
più avanti nello stesso quarto Vangelo(92). Con l’incarnazione, dunque, si ha
un’unione intima tra due realtà che sono antitetiche, il tempo e l’eterno. Già l’antico
Testamento presenta una Rivelazione divina innervata nella storia. L’incarnazione
del Figlio di Dio, quindi, rende il tempo e lo spazio irradiati dall’eterno e
dall’infinito; è l’introduzione dell’essere creato in un orizzonte senza fine e senza
limiti in cui alla cadenza del tempo si sostituisce la “puntualità” dell’eternità(93).
Per riuscire a scoprire e a sentir pulsare questo abbraccio del tempo con l’eternità è
necessario avere un canale di conoscenza superiore, cioè la visione della fede che sa
perforare la pellicola esteriore del flusso temporale per cogliervi sotteso l’istante
perfetto e supremo dell’eterno divino.
______________
(85) Giovanni, versetto 14.
(86) Bruno Forte, Arcivescovo di Chieti-Vasto, Diario di un Vescovo al Sinodo, Il Sole 24 Ore, anno
141, n. 289, 23 ottobre 2005, pagg. 1-8.
(87) Massimo Ciceri, Piccolissimo sguardo sulla filosofia della storia antica e medievale.
(88) Nicoletta Capozza, Storicità e trascendenza in Dietrich Bonhoeffer.
(89) Ciceri Massimo, ibid.
(90) 8, 18-27.
(91) Giovanni 3, 15.18.
(92) 5, 24.
(93) Gianfranco Ravasi, ibid.
68
Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità
22. È quanto espresso in modo intenso e denso nei versi: “Afferrare il punto di
inserzione tra l’eterno e il tempo è un’occupazione da santo. Non tanto
un’occupazione, ma qualcosa che è donato e ricevuto, in un morire d’amore durante
una vita, nell’ardore,
nell’abnegazione
e
nell’abbandono di sé(94)”.
A questo punto si riesce a
comprendere come le
Sacre
Scritture,
pur
conoscendo il chrónos
come realtà cosmica
contingente, computabile
e verificabile, puntino
decisamente verso il
kairós,
un
tempo
personale ed esistenziale
che può essere pervaso di
eterno e, quindi, trasceso
nella sua finitudine. La
storia
della
salvezza
diventa
l’immagine
dell’eternità di Platone o,
meglio, proprio quel
“point of intersection”
eliotano sopra citato che
intreccia
storia
ed
escatologia.
Il Concilio Vaticano II,
volendo trasmettere pura e
integra la dottrina sulla
Chiesa maturata nel corso
di duemila anni, ha dato
di essa “una più meditata
definizione”, illustrandone
anzitutto
la
natura
misterica, cioè di “realtà
imbevuta
di
divina
presenza, e perciò sempre
capace di nuove e più
profonde esplorazioni(95)”.
Orbene, la Chiesa, che ha
origine nel Dio trinitario, è un mistero di comunione.
______________
(94) Thomas S. Eliot, Quattro Quartetti.
(95) Paolo VI, Discorso di apertura della seconda sessione, 29 settembre 1963.
Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità
69
23. In quanto comunione, la Chiesa non è una realtà soltanto spirituale, ma vive nella
storia, per così dire, in carne e ossa(96).
La Chiesa, una comunione di persone che per l’azione dello Spirito Santo formano il
Popolo di Dio, è al tempo stesso il Corpo di Cristo. Il concetto “Popolo di Dio” è nato
e si è sviluppato nell’Antico Testamento: per entrare nella realtà della storia umana,
Dio ha eletto un popolo
determinato, il popolo di
Israele, perché sia il suo
popolo. L’intenzione di
questa scelta particolare è di
arrivare, per il tramite di
pochi, ai molti, e dai molti a
tutti. L’intenzione, con altre
parole,
dell’elezione
particolare è l’universalità.
Per il tramite di questo
Popolo(97),
Dio
entra
realmente in modo concreto
nella storia. E questa
apertura all’universalità si è
realizzata nella croce e nella
risurrezione di Cristo.
Un altro tema principe da
considerare tra le riflessioni
sulla storia è costituito dalla
questione
educativa.
Il
compito
educativo
coinvolge tutti, storici e
fruitori della storia. Gli
storici hanno un ruolo
specifico ed il richiamo alla
loro responsabilità non deve
essere sottovalutato o evaso
ma nemmeno strumentalizzato a livello di cronaca
quotidiana.
Merita soffermarsi, in particolare, sul fine dell’educazione cristianamente intesa che è
quello di formare l’uomo affinché sia capace di orientare la propria vita in piena
coscienza, responsabilità e libertà. Sotto questa luce diventa chiaro il rapporto
necessario fra libertà e verità.
______________
(96) Il “di tutto il genere umano” (Lumen gentium, 1).
(97) La nozione di “Popolo di Dio”, in particolare, è stata da taluni interpretata secondo una visione
puramente sociologica, con un taglio quasi esclusivamente orizzontale, che esclude il riferimento
verticale a Dio.
70
Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità
24. “Luogo naturale” di una educazione così concepita è la liturgia, spazio dove tutti gli
aspetti dell’espressione umana ed ecclesiale sono raccolti nell’ascolto della parola di
Dio(98).
Altra cogente tematica riguarda la correlazione tra le opzioni storiche soggettive e la
decretazione di “virtù eroiche” di un servo di Dio.
In effetti la “(...) santità è rapporto profondo e trasformante con Dio, costruito e
vissuto nel quotidiano impegno di adesione alla sua volontà. La santità vive nella
storia e ogni santo non è sottratto ai limiti e condizionamenti propri della nostra
umanità. Beatificando un suo figlio la Chiesa non celebra particolari opzioni
storiche da lui compiute, ma piuttosto lo addita all’imitazione e alla venerazione per
le sue virtù, a lode della grazia divina che in esse risplende(99)”.
Parole, invero, attualissime(100) ed applicabili a qualsiasi candidato agli altari.
______________
(98) Vescovo Mariano Crociata, Segretario generale Conferenza episcopale italiana (Cei); conferenza
stampa di illustrazione della prima fase dei lavori dell’Assemblea generale Cei - 27 maggio 2009.
(99) Inizio dell’omelia di Sua Santità Giovanni Paolo II rivolta ai cinque “venerabili” in occasione della
loro beatificazione (settembre 2000); tra essi figurano Giovanni XXIII e Pio IX, Pontefice al centro di
molte polemiche per il suo atteggiamento nei confronti del Risorgimento.
(100) Ci si riferisce, in particolare, al decreto firmato dal Papa il 19 dicembre 2009 sulle virtù eroiche di
Papa Pio XII, oggetto di dibattito sulla controversia storica riguardante i cosiddetti “silenzi” e
l’atteggiamento della Chiesa durante la Shoah.
Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità
71
25. La firma papale per la promulgazione di un decreto “sulle virtù eroiche” di un servo
di Dio “conferma la valutazione positiva che la Congregazione delle Cause dei Santi
ha già votato - dopo attento esame degli scritti e delle testimonianze - sul fatto che il
candidato ha vissuto in modo eminente le virtù cristiane e ha manifestato la sua fede,
la sua speranza, la sua carità, in grado superiore a ciò che si attende normalmente
dai fedeli. Perciò può essere proposto come modello di vita cristiana al popolo di
Dio(101)”.
Pur tenendo conto delle circostanze in cui la persona ha vissuto, quindi, la
valutazione riguarda essenzialmente la testimonianza di vita cristiana e non la portata
storica di tutte le sue scelte operative. Nella stessa linea si colloca un’eventuale
successiva beatificazione.
Una scelta in tal senso di Santa Romana Ecclesia, dunque, “non intende minimamente
limitare la discussione circa le scelte concrete compiute da un venerabile della
Chiesa nella situazione in cui si trovava(102)”, anzi Essa, da parte sua, riafferma che
queste scelte “sono compiute con la pura intenzione di svolgere al meglio il servizio
di altissima e talora drammatica responsabilità” del soggetto in concetto di
santità(103)”.
Il progresso di una causa di beatificazione, pertanto, non va né presentato né vissuto
come un atto che intende chiudere univocamente il dibattito storiografico
consacrando una tesi e, conseguentemente, non è escluso che un dibattito sereno e
______________
(101) Padre Lombardi, Portavoce della Santa Sede - Nota al Decreto Pontificio sulle virtù eroiche di Pio
XII (Città del Vaticano, 23 dicembre 2009); abs da: L’Osservatore Romano del 24 dicembre 2009.
(102) Ibid.
(103) Ibid.
72
Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità
26. pacato su eventuali controversie storiche riguardanti l’atteggiamento della Chiesa su
un determinato evento della storia possa continuare.
Altro aspetto meritevole di approfondimento riflessivo è che il non poter osservare
fiduciosamente il proprio futuro pone come nell’icona del tempo rovesciato inventato
da Benjamin(104) in cui si può solo voltare le spalle alla meta del divenire, così da
contemplare un passato da cui ci si allontana inesorabilmente a velocità vertiginosa.
Il presente, d’altro canto, recando con sé ciò che fu e ciò che sarà, consente, qualora
sia vissuto con interiore profondità, non solo una maggior comprensione del passato e
del futuro stessi bensì anche comprensione e apprezzamento del contingente per
quello che è e così come è, quale attimo del tempo e quotidianità non banale(105).
Alle tracce della storia, sorta di istantanee di vite trascorse, c’è chi dedica anni di
lavoro nella speranza che possa scavare un solco destinato a restare. L’esperienza
vissuta come percezione di iconoclastia(106) è sconvolgente in quanto dall’immagine i
morti ci fissano con occhi vivi: sono vivi! Nei loro sguardi si scorge “un grido muto”
evocativo.
______________
(104) Celebre la sua immagine dell’Angelo della Storia, costruita sulla base di un quadro di Klee: un
Aarconte celeste precipita verso il futuro voltandogli le spalle, , spinto dal vento che soffia dal Paradiso.
(105) P. Hadot, Ricordati di vivere. Goethe e la tradizione degli esercizi spirituali-Cortina,Milano 2009.
(106) Torsione metaforica scaturita dal concetto che “la fotografia è un nucleo di realtà al centro di un
enorme cortile vuoto”, definizione folgorante come un lampo di magnesio di W.G. Sebald (1944-2001),
scrittore oggi considerato un maestro della letteratura tedesca del Novecento.
Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità
73
27. Nello stesso modo ci fissano i ricordi se abbiamo la forza di farli rivivere dalla massa
vischiosa di oblio che avvolge le infinite tracce di dolore di cui è fatta l’esistenza
umana. Il “nucleo di realtà” dei ricordi e di pietas per le sofferenze umane in tal caso
sono, in fondo, riconducibili nella genesi sostanzialmente ad una medesima matrice.
Il ricordo non è un dato ma una conquista: è lotta contro l’amnesia che vorrebbe
rimuovere la sofferenza. Può veramente ricordare chi sa raccontare(107).
Tanto esili sarebbero le tracce lasciate da taluni personaggi che sarebbero invisibili
senza lo sforzo di indagine e di ricostruzione.
Avendo, comunque, a riferimento la splendida visione concettuale che Dio è “id quo
maius cogitari nequit(108)”, è l’Essere “di cui non si può pensare nulla di più grande”,
si può con minor difficoltà comprendere come esclusivamente nella Sua arcana
mente non può non esserci il libro che racconta dall’inizio alla fine la storia del
mondo come essa realmente è accaduta. È il libro della storia del mondo secondo
verità: questo romanzo della vita umana, che è la storia universale del genere umano,
è presente nella mente divina con un’infinità di altri romanzi(109).
L’uomo con il dono della fede ha, in effetti, il privilegio di possedere un orologio
speciale che ne scandisce il tempo.
______________
(107) Michele Vanghi.
(108) Sant’Anselmo d’Aosta (1033-1109).
(109) Estrapolazioni dal pensiero di Leibniz.
74
Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità
28. Ove mai fosse costretto a vivere solo in una città esclusivamente brulicante di atei e
di agnostici, egli avrebbe un orologio che va bene in una città le cui torri hanno tutti
orologi che vanno male.
Lui solo sa l’ora giusta, benchè sembrerebbe non servirgli giacchè tutta la gente si
regola secondo gli orologi cittadini sbagliati, persino coloro i quali sanno che soltanto
il suo orologio indica l’ora vera(110).
L’ora sua è giusta, in effetti, perchè non è la misura del tempo della città bensì del
Tempo, oltre la vita, finzione mobile(111) nel silenzio dell’eternità(112) di cui egli, con il
segno della sua opera, è un nucleo di realtà nell’ordito che in ogni istante è scolpito
come ologramma tridimensionale della memoria in una interminabile successione di
frattali a comporre, in una ricchissima vettorialità progettuale, l’infinità della luce che
promana nella sua bellezza(113) la Storia dell’amore di Dio per l’uomo(114).
______________
(110) Abs. rimaneggiato e adattato alla torsione metaforica partendo dal pensiero di Arthur
Shopenhauer.
(111) Platone, Timeo.
(112) N.d.a.: quella musica del silenzio! (Che in Sant’Agostino ha il suo primo esegeta).
(113) Il riferimento è allo splendido concetto “Deus est pulchritudo ipsa” espresso da San Tommaso
d’Aquino in Summa Theologiae, I^ q. 90-102 (1265-1274).
(114) Concetto sostanzialmente ispirato dalla stupenda riflessione che “spira già il soffio di un tempo
nuovo in cui il desiderio dello splendore dell’altro mondo è plasmato da un profondo amore per questa
terra sulla quale noi viviamo” di Joseph Card. Ratzinger in “San Bonavetura. La teologia della storia”
(Edizioni Porziuncola, Assisi, 2008).
Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità
75
31. Nato il 24 giugno 1960 a Torre Annunziata (Na). Attività e ricerca: contributi significativi in vari
ambiti culturali e associativi, della ricerca e pubblicistica saggistico-ermeneutica. Contributi allo
sviluppo della ricerca in ambito professionale, sociosanitario, storicosanitario, scientifico, culturale
realizzando importanti progetti. A tale attività ha associato un’apprezzata azione di formazione
rivolta ad operatori professionali, sociali e a quadri dirigenti di ong favorendone l’arricchimento
del patrimonio professionale, culturale e sociale. Di rilievo è il suo costante impegno in Italia e
all’estero nel volontariato e in opere umanitarie espletato con riconosciuto valore in ong, istituzioni
e rappresentanze internazionali con risultati di rilievo. Si è fatto carico per circa 30 anni di
molteplici servizi elevando la sua educazione alla solidarietà e alla disponibilità non solo a donare
qualcosa, bensì anche se stesso, evidenziando il suo amore per l’altro, frutto della sua cultura di
vita. Ha compiuto un intenso processo di autoformazione in cui ha ritenuto essenziali l’armonia e
l’integrazione tra la dimensione culturale e religiosa, con particolare accento sulla conoscenza della
dottrina cristiana e sociale e sui risvolti pratici della vita e avvertendo sempre la necessità di una
presenza cristiana qualificata nel mondo della cultura, dell’arte e del sociale. Si è educato e
addestrato a scoprire la continuità tra il rigoroso dovere dello studio e le missioni concrete tra i
bisognosi, non separando mai quanto Montini ha definito “carità intellettuale” dalla coerente
presenza sociale, dal farsi carico del bisogno degli altri e, soprattutto, degli ultimi. In ambito
professionale ha l’intuizione dell’esigenza di espressione e di raccordo dei giovani e fonda
legalmente nel 1986 la prima associazione giovanile di farmacisti, composta esclusivamente da
laureati e rappresentativa di tutti i principali settori (privato, pubblico, universitario, industriale) e
sinergica con le istituzioni farmaceutiche e sanitarie, in pochi mesi divenuta la più grande d’Italia e
di gran lunga la più attiva. Solo quattro mesi dopo avvia un’articolata riflessione fondante di
un’organizzazione nazionale di cui, con lucida e pragmatica tenacia, ne è uno dei padri fondatori,
sostenuto da ampia base, in un gruppo elitario dirigente di cui oltre un terzo di essi assurgerà per
decenni a rilevanti ruoli apicali in istituzioni nazionali ed internazionali professionali, sociali,
politiche, accademiche, religiose e culturali. Altra sua direttrice di pensiero e pragmatica è la
necessità di una costante formazione professionale, intuendo già a metà anni ’80 l’opportunità di
realizzare programmazioni istituzionali valide, preconizzando prima ed attuando subito dopo con
perseveranza a livello locale e nazionale sostanzialmente ciò che poi, oltre 15 anni dopo, diverrà il
primo impianto di ECM, Educazione Continua in Medicina. Corollario a ciò è la convinzione che
la cultura, frutto di opportuni approfondimenti formativi, può produrre spessore professionale
determinante per qualificazione, consapevolezze e segmentazione e, dunque, più adeguato al
moderno ruolo sociale. È, inoltre, prodigo di contributi e attività quale convinto assertore
dell’importanza dell’evoluzione tecnica, della terziarizzazione e dell’esaltazione del ruolo sociale
della farmacia; già a metà anni ’80 effettua macroanalisi e microanalisi informatiche ipotizzando e
sviluppando piattaforme gestionali con significativi riscontri e preconizzando di oltre un decennio
con leaders di settore risultati applicativi ancor oggi determinanti. Altra cifra di distinzione in
contenuti e contributi è la rilevante e costante attenzione rivolta all’etica quale pietra angolare
esistenziale e fulcro imprescindibile di elevazione di standard professionale; tale direttrice,
energicamente perseguita dalla prima metà degli anni ’80, gli riserva crescenti apprezzamenti poi
sfociati in ampi consensi quando, pochi anni dopo, divampa una crisi di moralità farmaceutica e di
correlata identità, invero a causa di una esigua minoranza di camici bianchi, con l’emergere di
inchieste prima di “farmatruffa”, dal 1986, e poi di “tangentopoli”, dal 1993. Con forte tensione
ideale, ha svolto con continuità un’incessante azione per portare avanti e rappresentare
degnamente, spesso con coraggio, i valori etico-morali in ambito professionale e sociale. Sue
direttrici, inoltre, sono state costituite da azioni umanitarie in favore di meno abbienti, malati e
terza e quarta età, sin dagli anni ’80 a livello locale e nazionale e, dagli anni ’90, spesso anche a
livello internazionale. Ha approfondito, poi, varie problematiche sociali con passione e sviluppato
attività culturali dai contenuti originali e talora innovativi da cui è anche scaturita una significativa
opera saggistica. Tale attività, ancora, è caratterizzata da molte risultanze originali e da intuizioni,
come, ad esempio: il ruolo della Nato, nel dopo guerra fredda, nello scacchiere europeo e nel
conflitto balcanico e, più in generale, nel mutato scenario di instabilità e tensioni geopolitiche
(conferenza Rotary “Crisi jugoslava e implicazioni internazionali”, 1991), confermato poi valido
sia dall’intervento risolutivo in Serbia che, soprattutto, dall’approvazione al Summit di Lisbona
Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità
127
32. 2010 della mission per il decennio successivo che sancisce il delineamento di un’identità
aggiornata a misura delle nuove minacce globali e con ruolo attivo non più solo di protezione delle
truppe bensì anche della popolazione; il ruolo delle nuove tecnologie nell’azione pastorale ed
evangelizzatrice della Chiesa (libro “Verso la società globale dell’informazione”, capitolo VII:
“Aspetti filosofici ed esistenziali”, 1996) divenuto un elemento concreto anni dopo per quanto
espresso dal Santo Padre Giovanni Paolo II e, poi, per lo storico primo “click” di Sua Santità al
primo computer della Santa Sede in rete con networking e website. In ambito aziendale ottimizza
costantemente la gestione della farmacia paterna (1986-96), la dota di sofisticati ed innovativi
sistemi informatici e telematici (1997), in un solo triennio ne sestuplica il fatturato (2000),
saldamente attestato a lungo su valori amche superiori (2000-08), ne elabora una
reingegnerizzazione (2001) con ampliamento ed attua un loyaut ed un arredo innovativi e raffinati
(2002) e la rende un esercizio qualitativamente di punta e di riconosciuto prestigio anche etico,
morale e deontologico in provincia di Napoli (1997-2010). In ambito professionale e socioculturale
approfondisce anche tematiche etiche e bioetiche. Nella ricerca storica e nell’attività pubblicistica
storico letteraria, approfondisce sia la storia dell’arte sanitaria e, in particolare, la storia della
farmacia, sia la storia melitense. In ambito culturale sviluppa significative riflessioni di: storia
della scienza, da cui si diparte una piattaforma analitico-propositiva di recupero e valorizzazione
museale dell’arte sanitaria con applicativi integrati di telematica e virtual 3D; di filosofia della
storia sul ruolo della storia quale momento fondante, d’identità e coesione sociale; filosoficoreligiose, in cui approfondisce aspetti dell’intreccio del tempo con le epifanie divine, esprimendo
la visione esistenziale quale opportunità anche di apostolato laico e manifestando la propensione
alla considerazione della cultura come importante terreno di evangelizzazione attraverso vari mezzi
ed accogliendo con estremo favore la promozione del “Cortile dei gentili” quale opportunità di
interlocuzione degli atei con i credenti. Studi: classici; Laurea e abil. in Farmacia (Napoli, 1985).
Lauree Honoris Causa: Scienze Umane e Sociali (2009); Storia e Filosofia (2010); Principali
ruoli: Consigliere Diplomatico del Dpt Aerec dell’Ente Naz.le Valorizzazione Industria,
Commercio e Artigianato E.N.VA. (Roma, Presidenza Consiglio Ministri, dal 2011); Segretario
International Committee on Biothecnologies and VirusSphere Wabt dell’Unesco (Parigi dal 2008),
Cavaliere Grazia Magistrale S.M. Ordine di Malta (Napoli, dal 2007); Consigliere di Amm.ne
Fondazione de Beaumont Bonelli Onlus (DPR 3/1/78) per le ricerche sul cancro con il Prefetto di
Napoli (dal 2011), Fondatore e Presidente a vita della Fondazione sociosanitaria ed umanitaria
Chiron (dal 2006) e Webmaster (dal 2011), Amministratore Unico Chiron Editore (dal 2007),
Cooperatore delle Suore di Madre Teresa di Calcutta (Napoli, dal 2002). Premi: Medaglia
Presidente Farmacisti Italiani in Premio Aesculapius (con Alto Patronato Presidenza Consiglio
Ministri e Assessorati Sanità e Cultura del Lazio) “per attività svolta a tutela della professione”
(Roma, 1987); Paul Harris Fellow Rotary International (Zurigo, 2001); Diploma d'Onore del
Presidente Internaz.le del Rotary F. Devlyn “per Servizi eccezionali resi a titolo individuale nelle 5
Vie di Azione” (Evanston, 2001); Attestato di Merito Task Force Rotary International “Riduzione
Crimine e Prevenzione Violenza” per Italia, Albania, ex-Jugoslavia e S. Marino (Zurigo, 2001);
Public Relations Award dal Board Rotary International (Evanston, 2001); LXVIII ed. Premio
nazionale ricerca scientifica “Piccinini” per libro Arte e Storia della Farmacia (Roma, 2006);
Premio internazionale “Sapienza ed Etica Professionale” da Univ. La Sapienza e Consorzio 320
Istituti Universitari Internazionali “Sapientia Mundi” “per aver degnamente rappresentato i valori
etico-morali nell’ambito professionale e sociale” (Roma, 2007); LXV ed. Premio nazionale
Fondazione Stramezzi per libro “Meridiani farmaceutici”, contributo per assunzione di
“consapevolezza di una elevata cultura di vita per portare avanti con coraggio una professione
tesa ai più alti valori umani e cristiani” (Roma, 2007); Premio “Operosità Aristocrazia nel
Lavoro” dell’Unione Legion d’Oro del Comitato Italiano ONG presso Nazioni Unite e Istituti
specializzati dell’ONU all’Organisation Internationale de Protection Civile (OIPC) di Ginevra
(Roma, 2010); Premio “Capitolino d’Oro per l’attività umanitaria” da Norman Academy,
conferito a personalità di solidarietà sociale, cultura, politica, economia, ricerca e scienze, fra cui:
Presidente Pontificium Consilium de Cultura Card. Poupard; Premio Nobel Walesa (Roma, 2010);
Premio internazionale “Veritas in Charitate” da Prefetto Em. Congr.ne Cause Santi Card. Martins
“per instancabile impegno teso a costruire una società fondata su tutela di legalità e giustizia nel
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Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità
33. pieno rispetto della costituzione italiana e secondo i valori evangelici di pace e solidarietà verso
più deboli e emarginati” (2011); Attestato di Benemerenza con Medaglia di Bronzo da Accademia
Bonifaciana (con Patrocini: Stato Città del Vaticano, Parlamento europeo, Senato Repubblica,
Camera Deputati, Presidenza Consiglio Ministri, Nato) “per impegno profuso e fattivo contributo
culturale e sociale” (Anagni, 2011); Attestato di Benemerenza “per meriti scientifici e culturali”
dalla già Pontificia Accademia Tiberina di Cultura universitaria e Studi Superiori (Roma,
Campidoglio, 2012). Accademie e Organizzazioni: Ordinario del Corpo Accademico della già
Pontificia Accademia Tiberina di cultura universitaria e studi superiori (Roma, 2009); World
Academy of Biomedical Tecnology Wabt dell’Unesco (Parigi 2008); Accademia Europea
Relazioni Economiche e Culturali (Roma, Camera dei Deputati, 2004) e Presidente Distretto
Regione Campania (Roma, 2011); Effettivo Accademia Storia Arte Sanitaria (Ente Morale e
Centro Studi e Ricerche postuniversitari) Classe Scienze Storico Biologiche (2006) per decreto del
Ministro B.A.A.C. (Roma, S. Spirito in Saxia); ad honorem del Nobile Collegio Chimico
Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis (Roma, 2006); Corrispondente (2001) ed Effettivo
(2005) Accademia Italiana Storia Farmacia; International Society History Pharmacy (Berna, dal
2005); Effettivo Institute Preservation Medical Traditions of Smithsonian Institution (Washington,
dal 2011); Effettivo Società Napoletana Storia Patria (Napoli, dal 2009). Professione: Assistente
Fac. F.cia Na (1985-90, Cattedra Prof. Lembo-Ist. Sup. Sanità), Contitolare di farmacia (1986-96);
Titolare di Farmacia a Torre Ann.ta 1997-2010. Presidente 1986/90 AGiFar Napoli; Consigliere
pro.le Sindacato ASiFaNT Napoli 1986/88; Rappresentante reg.le supplente e Rappr. nazionale nel
Patto Federativo; Componente Assemblea Nazionale e Comitato Nazionale Coordinamento
Associazioni Italiane Giovani Farmacisti; cofondatore Federazione Nazionale Giovani Farmacisti
FENAGIFAR (1989); Delegato Comitato Naz.le all’Assemblea Naz.le annuale Farmindustria
(1988); nominato da Federfarma componente di Segreteria del V Congresso Nazionale Federfarma
(1988); Socio Federfarma 1997-2010. È stato: membro (2001-11) Comitato Scientifico per
sicurezza sanitaria di International Business Development (azienda responsabile della sicurezza
della Procura Generale della Repubblica a Napoli); Accademico Corrispondente già Pontificia
Accademia Tiberina (2008); effettivo di British Society History Pharmacy, Società Svizzera Storia
Farmacia, Società Tedesca Storia Farmacia, American Institute History Pharmacy (2005-07);
Rotary Club Pompei Oplonti Vesuvio Est (1990-2007); Fondatore e Presidente Comitato Chiron
(1985-2005). Nel Rotary International tra le attività di rilievo realizza: studio e Proposta
Risoluzione per Consiglio Legislazione Mondiale per istituzione Giornata Internazionale di
Riflessioni sulla Vita, approvata da Ufficio Europa/Africa (Zurigo, 2001) e Segreteria Generale
(Evanston, 2002) e trasmessa al Cons. Legislazione (2003) per discussione in Assemblea Internaz.
(Chicago, 2004); Club Contatto con Cartagine e Partenariato con El Menzah per valorizzazione
aree archeologiche e recupero chirurgico di bambini con patologie labiopalatine. È stato:
Componente Comitato Organizzatore Premio Internazionale Colonie Magna Grecia (1999/00);
Delegato a Institute Europa/Africa (Lucerna, 2000). Nel Rotary Distretto 2100-Italia è membro:
Comitato Coordinamento Club Area Sud Golfo Napoli (1993-95) collaborando al Forum su
istituzione Tribunale di Torre Ann.ta; di Comm.ni: Etica professionale 2002-04, Azione Pubblico
Interesse Mondiale 2001-03; Informatica (vari anni). Delegato dei Governatori per l’Archivio (da
1994 a 2003) e autore di originale software analitico/gestionale multimediale di oltre 20mila
pagine; Delegato a Tavola Rotonda (presieduta da: Presid. Regione Campania, Arciv. Napoli,
Rappr. Ist. Sup. Sanità) su minori ospedalizzati e varo Polo Pediatrico Campano (Na, 1995). Nel
Rotary Club è: Presidente 2000-01, in cui è coautore e chairman del corso di formazione per
imprenditori e manager su Sicurezza e Qualità sotto l’Alto Patronato del Presidente della
Repubblica e dell’ONU. Organizzatore e chairman di: Convegno sulla Famiglia con alte cariche
dello Stato, tra cui il Prefetto di Napoli; Tavola Rotonda su Giustizia e Sicurezza in area vesuviana,
con Sottosegretario al Min. dell’Interno. Chairman in decine di congressi professionali e rotariani,
ha tenuto decine di conferenze professionali, storiche e rotariane. Autore di oltre 550
pubblicazioni in gran parte a firma unica su riviste nazionali e internazionali: sanitarie,
professionali, scientifiche, sociali, culturali, rotariane e storiche. Collaboratore di prestigiose
Riviste e linee editoriali nazionali, tra cui: “Atti e Memorie” Nobile Collegio Chim. F.co dal 2009;
“Atti e Memorie” Aisf dal 2005; “Il Farmacista” Tecniche Nuove dal 2011; “Punto Effe” dal 2005.
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129
34. Ha diretto: “Bollettino Agifar” (1986-89), “Bollettino Rotary Club” (1990-94); ha collaborato con
Rivista Ufficiale nazionale “Rotary” (1999-02). Autore di oltre 40 libri socio-culturali, scientifici,
professionali e storici (pubblicati con editori di prestigio come Zanichelli, Selecta, Led
International; con patrocini di rilievo da: Ministero Beni e Attività Culturali, Wabt-Unesco,
Rotary International, già Pontificia Accademia Tiberina; Accademia Storia Arte Sanitaria;
Accademia Europea Relazioni Economiche e Culturali, Nobile Collegio Chimico Farmaceutico,
Accademia Italiana Storia Farmacia, Norman Academy, Ruggero II University, J. Monnet
Université Europenne, Università telematica Pegaso), tra cui: Verso la società globale
dell’informazione, 1996; Il Rotary per l’Uomo, 2001; Gestione della sicurezza in Farmacia
presentato da Dr. Renzulli, già Consulente per la Sicurezza all’ONU, 2004); Arte e storia della
Farmacia presentato da Prof. Ledermann, Presid. International Society History Pharmacy (2006);
La cruna dell’ago: meridiani farmaceutici tra etica laica e morale cattolica presentato da Prof.
Tarro, già membro Comm. Naz.le Bioetica (2008); “Thesaurus Pharmacologicus” presentato da
Presid. Farmacisti Italiani Dr. Mandelli (2009); “Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità.
Riflessioni sull’indagine diacronica per la memoria dell’homo faber”, Presentato da: Fra’ F. von
Lobstein, già Gran Priore SMO Malta; PDG Rotary Italia Prof. Carosella (2010); “Attività speziali
e farmaceutiche nel Regno di Napoli”, presentaz.: Presid. Accad. It. Storia Farmacia Dr. Corvi
(2010); “Logos e teofania nel tempo digitale”, presentato da Mons. Trafny, Presid. Dpt Scienza e
Fede - Pontificio Consiglio Cultura (2012). Autore di circa 30 opere multimediali tra cui: Cenni
di arte e storia della farmacia (2002); Influenza A/H1N1, presentato da virologo Tarro (2009). Sue
opere sono in varie biblioteche pubbliche e private nazionali (tra cui: Quirinale, Senato,
Accademia Nazionale delle Scienze, Accademia Lincei, Ministeri: Giustizia, Lavoro, Salute e
Politiche sociali) e di oltre 40 Paesi (tra cui: National Library of Medicine del National Institute of
Health degli Stati Uniti, Bibliothèque nationale de France, Lybrary of Congress UK) e di vari
Istituti Italiani di Cultura all’estero, sono di referenza in molte università italiane e straniere, in
musei di storia della farmacia e citati in tesi di laurea; il libro sulla Sicurezza in Farmacia ha
debuttato alla Fiera del Libro di Francoforte 2004. Cataloghi: biografia nell’International
Catalogue “2000 Outstanding Intellectuals of the 21st Century” (International Biographical Centre,
Cambridge); Catalogo Opac Sbn con oltre 100 libri e monografie e con Scheda di Autorità del
Ministero B.A.C. Vari suoi libri hanno ricevuto apprezzamenti ufficiali da molte autorità, tra cui
il Sommo Pontefice e il Capo dello Stato.
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35. “Oratio brevis cogitatio longa”
Marco Tullio Cicerone
Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità
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37. CDD 177 VIL tem 2010
LCC BH 81-208
“Ill tteempo èè unaa ffiinzziionee mobiillee deellll’’eetteerrniittàà”
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ISBN 978-88-904235-36