abs. da: 1. R. Villano “Thesaurus Pharmacologicus: medicamenti, rimedi, segreti, strumenti e pratiche speziali” cd rom multimediale a colori dell’omonimo libro (sotto l’Alto Patrocinio di: Pontificia Accademia Tiberina; Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria; Nobile Collegio Chimico Farmaceutico; Accademia Europea per le Relazioni Economiche e Culturali; con presentazione di: Presidente Federazione Ordini Farmacisti Italiani); (57,8 Mb; 17 files, 1 colonna sonora) Ed. Chiron dpt Ph@rma, Torre Annunziata, dic 2009.
2. “Nei ... (Secreti) si contengono
i rimedi che si possono usare in
t utte le infermità che vengono
a ’ , cominciando a’ capelli,
fino alle piante dei i i” .….
“ questo libro per ’ i i à sua si
chiama V I E N I M E C O”.
Piero Bairo da Torino
(già medico di Carlo II duca di Savoia)
in Secreti medicinali, Venezia, 1561
3. (scoperto a Luxor nel 1873; redatto verso il 1550 a. C.)
Triturar cime di acacia; con una mistura di
miele, stendere la miscela ottenuta su di una
benda di lino e porla in vagina”.
Oggi, si conosce che la acacia (robinia
speudoacacia L.), oltre ad avere un’azione
lenitiva calmante, ha un elevato potere
astringente per il contenuto in tannino (30-
35%), ma anche un’azione alcalinizzante che
giustificherebbe l’uso specifico egizio).
Ricetta contraccettiva dal “Papiro di Ebers”
4. Ricetta per diagnosi di gravidanza
dal “Papiro di Berlino”
(pubblicazione del 1909)
“Metterai dell’orzo e del grano entro
due sacchetti di tela, che la donna
bagnerà con la sua orina ogni giorno,
per sette giorni: se l’orzo ed il grano
germineranno entrambi, ella è incinta
se prima il grano sarà femmina, se
prima l’orzo un maschio: se non
germineranno, non è incinta”1.
5. Macerazione in olio d’oliva di origano, calamo,
costo, anomo, mirra, cinnamomo, nardo,
carpobalsamo e xilobalsamo2.
Amaroco di Coo
(epoca romana)
6. Se vuoi preparare un
dentifricio, ottimo da usare,
per conservare i denti bian-
chissimi, e saldi e che possa
rendere l’alito gradevole, e
consolidare le gengive
smosse e renderle toniche:
fai arroventare del Corno di
Cervo per quattro volte,
finché non diviene bianco,
un quarto di libbra, e si
aggiunge del Sale, nella
quantità di una libbra.
Dentifricio
Damocrate “Pitico”, riportato da Galeno
in De Compositione medicamentorum
secundum locos, II sec. d.C.
7. Ricette dal “De simplicium medicamentorum
temperamentis et facultatibus” di Galeno3
(II secolo d.C)
Mal di testa, dovuto al Calore, soprattutto del Sole
Il mal di testa dovuto al calore del Sole, si cura
applicando olio di olive immature freddo; se il
dolore è molto violento si applica dell’olio Rosato
misto ad Aceto. Se il calore è grande, e lo squilibrio
molto elevato, si applicano succhi [freddi] mescolati
con Aceto, come quello di Poligono e di Sanguinaria
[Polygonum aviculare e P. persicaria] o di
Piantaggine o di Portulaca o di Lattuga o anche di
Uva acerba o di qualunque altra materia di simile
proprietà [si tratta di droghe Fredde e Secche, come
i Poligoni e la Piantaggine, o Fredde e Umide,
8. come la Portulaca e la Lattuga, in
elevata misura; il succo di Uva acerba
possiede un’elevata Freddezza-
Secchezza e un’altrettanto elevata
Freddezza-Umidità.
La maggiore o minore Freddezza dei
succhi descritti, può essere impiegata a
seconda della violenza del dolore.
É utile far coricare il malato in una
camera più fresca possibile; se ci si
trova all’aperto, metterlo sotto una
pergola coperta di strati di foglie di
Vite, di Rovo, di Melo e altre simili
piante capaci di ristabilire, almeno per
un certo tempo, il raffreddamento
corporeo.
É anche vero che nei soggetti più Caldi
e Secchi, come del resto nei più Freddi
e Secchi, i dolori che si generano sono
più intensi, in quelli più Umidi sono
irrilevanti.
9. Il dolore generato dagli squilibri che si formano nella testa va curato nel solito modo, per
compensare con il suo contrario la causa esterna che li provoca.
Quest’ultimo è materia Calda, in grado diverso a seconda della qualità; il suo consumo
eccessivo o sistematico o congiunto ad altri squilibri verso l’eccesso di Calore, come il Calore
estivo, porta all’accumulazione di Calore fino a determinare uno squilibrio organico.
Il mal di testa dovuto alla Freddezza si cura con vapori prodotti con droghe Calde.
Se il dolore è moderato, si applicano estratti oleosi o di Aneto o di Ruta, leggermente riscaldati;
se invece il dolore
generato dalla Freddezza
è molto violento, può
giovare la radice di
Cocomero asinino, cui si
aggiunge un po’ di
Euforbio.
Oppure applicare del-
l’estratto oleoso di Iris o
altro prodotto contenente
compo-nenti leggere, dota-
to di virtù attenuante e
dissolvente, anche mesco-
lati tra di loro.
10. Questa mescolanza potrà essere
regolata, mettendo materie più attive
accanto ad altre meno attive, a seconda
dell’intensità della Freddezza che
occorre vincere.
Se si soffre di mal di testa dovuto a
Vapori occorre provocare l’alvo; è utile
vivere in case ben ventilate, con aria
chiara e pura; se il paziente è anche
febbricitante,
è opportuno provocare lo starnuto,
attraendo la materia verso le narici,
applicandovi dello Struthio o del Pepe.
Eliminati i Vapori, è facile dissolvere il
dolore.
Si può applicare alla testa dell’Olio nel
quale si è mescolato pochissimo Aceto:
in questo modo si reprime il flusso
eccessivo di vapori verso la testa,
prima che invadano le cavità del
cervello e si possano espellere.
11. Mal di testa dovuto alla Crudità di
stomaco4
Nei casi ove la testa duole a causa
dell’influenza esercitata dai cibi
generanti crudità nello stomaco, la
cosa migliore è bere dell’ acqua tiepida
e provocare il vomito.
Molti di coloro che soffrono di
stomaco, quando si alzano [al
mattino], iniziano ad avere mal di
testa; il dolore passa immediatamente
se mangiano.
Quindi, appena si sente un lieve mal di
testa e si vuole farlo passare
immediatamente, anche se la causa è
sconosciuta, conviene irrigare le varie
cavità della testa con acqua tiepida e
mettere nelle orecchie batuffoli di lana
imbevuti di olio.
12. Altra formula - succo di Mele Cotogne acerbe, cotto con
uguale quantità di Miele; quando è pronto si applica sulla
parte affetta.
Altra formula - si fanno cuocere delle Melagrane acerbe con
la buccia in Vino passito; si filtra e si applica.
Altra formula - si pone in Mosto cotto e vi si fa cuocere
sufficientemente una delle seguenti piante: o Menta Pulegio o
Timo o Origano o Issopo o Nepitella; poi si filtra e si tiene in
bocca [per il tempo necessario all’effetto].
Cura della forfora
Sfregare la testa con succo di: Bietola, farina di Fieno Greco, e Nitro, mescolati con sufficiente
acqua.
Affezioni della gola
Per le infiammazioni delle tonsille, dell’ugola e per le affezioni purulente del cavo orale si
usino delle More di Gelso o di Rovo, mescolate con pari quantità di Rose essiccate, si cuociono
con quanto basta di Miele e si applica.