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Antibioticoresistenza
36
Antibioticoresistenza
6
Copia n. __________________
L’autore
_________________________
© Copyright Raimondo Villano.
© Ricerche, elaborazioni, copertina a cura di Raimondo Villano.
Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del libro può essere riprodotta in
pubblicazioni e studi senza citare la fonte. Nessuna parte del libro può essere diffusa
con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza il permesso scritto
dell’editore.
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Realizzazione editoriale: Prof. Dott. Maria Rosaria Giordano.
Redazione: farmavillano@libero.it.
Advisor executive: Francesco Villano.
Edizioni Chiron Foundation - Praxys dpt.
© 2015 Fondazione Chiron.
Website: www.raimondovillano.com (no-profit); Segreteria: chironfound@gmail.com.
Vendite: chironeditore@gmail.com; Catalogo: www.raimondovillano.com (business).
Stampa AQ - Roma.
1^ edizione: maggio 2015. 1^ ristampa: giugno 2015. 2^ edizione: luglio 2015.
Numero di pagine complessive: 256.
Finito di scrivere il: tre giugno 2015.
Serie numerata e limitata.
Questo volume senza il tagliando di prova d’acquisto è da considerarsi gratuito mentre
privo di numero di serie e firma dell’autore è da ritenersi contraffatto.
ISBN 978-88-97303-27-5.
CDD 610 VIL ant 2015.
LCC RM 265 - 267.
Raimondo Villano
7
Indice
Sommario 13
Abstract 15
Résumé 17
Abstrakt 19
Abstracto 21
1. Cenni storici sugli antibiotici 25
2. Problematiche e contrasto dell’antibioticoresistenza 35
3. Principali resistenze ad antibiotici 49
4. Approfondimenti su alcune super patologie 57
5. Tecnologie e indirizzi di ricerca 67
6. Nuovi presidi terapeutici 79
7. Appendice
a) Ministero della Sanità - Circolare n. 52/1985
b) Ministero della Sanità - Circolare n. 08/1988
c) Ministero della Sanità - Decreto 24 luglio 1995
d) Council of European Union - Recommendation 9 june 2009
e) Seconda relazione della Commissione Europea al Consiglio in merito
all’attuazione della raccomandazione 2009/C 151/01 del Consiglio sulla
sicurezza dei pazienti
f) Transatlantic Task Force on Antimicrobial Resistance:
Recommendations for future collaboration between the U.S. and E.U.
89
8. Profilo dell’autore 249
Raimondo Villano
9
“La vita è breve, l’arte è lunga,
l’occasione favorevole,
il tentativo ingannevole,
la decisione difficile”
Ippocrate
Raimondo Villano
13
Sommario
Si tracciano cenni storici sul concetto di antibiosi, su ricerche, scoperta e
produzione degli antibiotici e sul loro ruolo mondiale non solo terapeutico
ma anche strategico dal secondo dopoguerra. Poi, si esaminano a livello
nazionale ed internazionale: le problematiche inerenti consumo, uso
improprio e abuso di antibiotici nell’uomo, in zootecnia, agricoltura e,
quindi, nel ciclo alimentare e nell’ambiente; le politiche di contrasto al
fenomeno dell’iperprescrizione e nei cittadini il grado di informazione e
consapevolezza dei rischi; le linee guida di buona prassi comportamentale
del malato; i documenti principali di lotta a tale emergenza. Si effettuano,
inoltre, una rassegna analitica e un approfondimento su alcune super
patologie (tubercolosi, gonorrea, meningite, ecc.) e sulle resistenze
batteriche ai principali antibiotici. Si realizzano, infine, una ricognizione
sull’attualità delle tecnologie e degli indirizzi di ricerca applicata e una
rassegna sulle principali recenti nuove terapie. Chiude il lavoro
un’appendice tecnica contenente un apparato essenziale di normative e
direttive ministeriali italiane e comunitarie europee sul tema.
Raimondo Villano
15
Abstract
You plot historical notes on the concept of antibiosis, on research,
discovery and production of antibiotics and their global role not only
therapeutic but also strategic since World War II. Then, you look at
national and international issues related consumption, misuse and overuse
of antibiotics in humans, in animal husbandry, agriculture, and thus in the
food chain and the environment; policies to combat the phenomenon of
excessive prescription and citizens in the degree of information and
awareness of the risks; guidelines of good practice behavior of the patient;
the main documents of struggle in this emergency. We make also an
analytical overview and a discussion of some super diseases (tuberculosis,
gonorrhea, meningitis, etc.) And bacterial resistance to major antibiotics.
We realize, finally, a survey on current technologies and addresses of
applied research and a survey on major recent new therapies. Closes work
a technical appendix containing an apparatus essential regulations and
ministerial directives Italian and European Community on the theme.
Raimondo Villano
17
Résumé
Vous tracez notes historiques sur le concept de antibiose, sur la recherche,
la découverte et la production d’antibiotiques et de leur rôle dans le monde
non seulement thérapeutique, mais aussi stratégique depuis la Seconde
Guerre mondiale. Ensuite, vous regardez les questions nationales et
internationales liées à la consommation, utilisation abusive et excessive
d’antibiotiques chez l’homme, dans l'élevage, l'agriculture et, donc, dans la
chaîne alimentaire et l’environnement; politiques de lutte contre le
phénomène de la prescription excessive et les citoyens dans le degré
d’information et de sensibilisation des risques; lignes directrices de bonne
conduite de la pratique du patient; les principaux documents de lutte dans
cette situation d’urgence. Nous faisons également un aperçu analytique et
une discussion de certaines super maladies (tuberculose, la gonorrhée, la
méningite, etc.) et de la résistance bactérienne aux antibiotiques majeurs.
Nous nous rendons compte, enfin, une enquête sur les technologies et les
adresses de la recherche appliquée en cours et une enquête sur les
principales nouvelles thérapies récentes. Ferme fonctionne une annexe
technique contenant les règlements essentiels de l’appareil et les directives
ministérielles italiennes et de la Communauté européenne sur le thème.
Raimondo Villano
19
Abstrakt
Sie plotten historische Anmerkungen über das Konzept der Antibiose, auf
Forschung, Entdeckung und Herstellung von Antibiotika und ihre Rolle in
der Welt nicht nur therapeutisch, sondern auch strategische dem Zweiten
Weltkrieg. Dann schauen Sie auf nationalen und internationalen Fragen im
Zusammenhang mit Konsum, Missbrauch und übermäßige Einsatz von
Antibiotika bei Menschen, in der Tierhaltung, Landwirtschaft, und damit in
die Nahrungskette und die Umwelt; Politik zur Bekämpfung des
Phänomens die übermäßige Verschreibung und Bürger in den Grad der
Information und Sensibilisierung der Risiken; Leitlinien für die gute Praxis
Verhalten des Patienten; die wichtigsten Dokumente des Kampfes in
diesem Notfall. Wir machen auch einen analytischen Überblick und eine
Diskussion einiger Super Krankheiten (Tuberkulose, Gonorrhö, Meningitis,
etc.) und bakterieller Resistenz gegen wichtige Antibiotika. Wir wissen,
schließlich eine Umfrage zu aktuellen Technologien und Adressen von
angewandter Forschung und eine Umfrage zu den wichtigsten aktuellen
neuen Therapien. Schließt Arbeit eine technische Anlage, die eine
Vorrichtung wesentliche Vorschriften und Ministerialrichtlinien
italienischen und europäischen Gemeinschaft über das Thema.
Raimondo Villano
21
Abstracto
Trazar notas históricas sobre el concepto de antibiosis, en la investigación,
el descubrimiento y la producción de antibióticos y su papel global no sólo
terapéutico, sino también estratégico desde la Segunda Guerra Mundial. A
continuación, nos fijamos en los asuntos nacionales e internacionales
relacionados con el consumo, el mal uso y abuso de los antibióticos en los
seres humanos, en la ganadería, la agricultura, y por lo tanto en la cadena
alimentaria y el medio ambiente; políticas de lucha contra el fenómeno de
la prescriptión excesiva y los ciudadanos en el grado de información y
conocimiento de los riesgos; pautas de comportamiento de buenas
prácticas de la paciente; los principales documentos de lucha en esta
emergencia. Hacemos también un resumen analítico y una discusión de
algunas enfermedades súper (tuberculosis, gonorrea, meningitis, etc.) y la
resistencia bacteriana a los principales antibióticos. Nos damos cuenta,
por último, un estudio sobre las tecnologías y las direcciones de la
investigación aplicada en curso y una encuesta sobre las principales
nuevas terapias recientes. Cierra funciona un anexo técnico que contiene
un aparato regulaciones esenciales y directivas ministeriales italianas y de
la Comunidad Europea sobre el tema.
Raimondo Villano
23
ANTIBIOTICORESISTENZA
Raimondo Villano
35
2. Problematiche e contrasto dell’antibioticoresistenza
Raimondo Villano
37
Grazie agli antibiotici, dunque, dal secondo dopoguerra la scienza medica è
riuscita a ottenere il controllo pressoché totale di quasi tutte le infezioni. Si
deve a questa categoria di farmaci la qualità e l’aspettativa di vita di cui
godono i Paesi più sviluppati.
Tuttavia, gli antibiotici sono anche alla base di una consistente
modificazione dell’ecosistema ambientale e, non conoscendo sosta l’uso e
soprattutto l’uso improprio (anche per patologie di minima rilevanza) e
l’abuso di tali farmaci da parte dei cittadini e anche sugli animali, il
risultato preoccupante evolve di giorno in giorno in una situazione
‘critica’ per l’aumento di batteri resistenti alle molecole attualmente a
disposizione(6)
. In generale finora l’antibiotico-resistenza è presente
soprattutto in ambito ospedaliero e in pazienti affetti da pluripatologie.
L’Italia è ai primi posti in Europa per consumo di antibiotici e con i livelli
più alti di antibiotico-resistenza(7)
.
Dai dati emerge che “che ogni giorno un milione e mezzo di persone
prende un antibiotico e che nel 60% dei casi tali farmaci sono assunti per
curare malattie dell’apparato respiratorio causate spesso da virus.
Ciò significa che vengono usati in modo inappropriato causando così un
doppio danno. Il primo alla propria salute, perché gli antibiotici non sono
efficaci nei confronti dei virus. Il secondo anche nei confronti della
collettività, perché si favorisce lo sviluppo di germi non sensibili che
impediranno anche in futuro agli antibiotici di svolgere la loro funzione
nella cura delle infezioni(8)
”.
In Italia il 44% della popolazione ha ricevuto almeno una prescrizione di
antibiotico nel 2008, con un maggiore impiego in età pediatrica e anziana.
In particolare, in tale anno è stato prescritto un antibiotico al 53% dei
bambini e al 50% degli anziani(9)
.
Dalle stime si evince, inoltre, che il consumo in alcuni casi è stato
addirittura pressoché doppio rispetto ad altri Paesi.
Con l’avanzare dell’età diventa maggiore anche la frequenza di prescrizioni
di antibiotici ripetute: i pazienti che hanno ricevuto sei o più prescrizioni
rappresentano il 13-14% della popolazione fino a 64 anni, il 22-24% della
fascia 65-74 anni e il 28-32% degli over 75.
______________
(6) Rasi Guido, Direttore generale Agenzia italiana farmaco (AIFA, intervento di
qualche anno fa’ a Rai Uno in ambito di campagna informatica dedicata all’argomento).
(7) Farmacista 33, Ecdc antibioticoresistenza in Italia è tra più alte in Ue, 22 gen 2013.
(8) Ibid.
(9) Agenzia italiana del farmaco (Aifa), primo Rapporto Osmed sugli antibiotici, 2009.
Antibioticoresistenza
38
Tra le cause più frequenti di prescrizione di farmaci antibiotici vi sono le
patologie di: apparato respiratorio (oltre il 40%), sistema genito-urinario
(18%), apparato digerente (13,6%).
In particolare, le infezioni associate al maggior numero di prescrizioni
antibiotiche sono: cistite (9,9%), faringite acuta (8,3%), bronchite acuta
(5,7%), ascesso dentale (5,4%), laringotracheite (5%). Le classi di
antibiotici più usate in Italia nel 2008 sono state le penicilline, seguite dai
macrolidi, dai chinoloni e dalle cefalosporine(10)
.
In Italia nel 2009 il consumo degli antibatterici sistemici è cresciuto del 2%
rispetto al 2008, anno in cui il 44% della popolazione ha ricevuto almeno
una prescrizione di antibiotico.
Quindi, si può stimare che ogni giorno in Italia circa un milione e mezzo di
persone (2,5% della popolazione) assuma, al di fuori dell’ambito
ospedaliero, un antibiotico.
In ospedale, invece, emerge che nel 2007 sono state consumate oltre 32
milioni di dosi di antibiotici e che circa 3-4 milioni di pazienti hanno
ricevuto una terapia antibiotica.
Contrariamente a quanto avviene per i farmaci per patologie croniche,
consumati nell’80% dei casi da ultra cinquantacinquenni, l’uso di
antibiotici non è caratterizzato da variazioni dipendenti dall’età, eccetto un
incremento in età pediatrica.
Complessivamente nelle regioni italiane vi è un trend di crescita dei
consumi con una crescita del 13% tra il 1999 e 2007(11)
.
L’Italia nel 2012 risulta avere il maggior consumo in Europa di farmaci
antimicrobici (antibiotici di origine sia naturale che non), soprattutto per gli
animali da allevamento(12)
.
Secondo il rapporto Ema, nel 2012 in Italia sono state consumate 2.156
tonnellate di antimicrobici: è l’unico Paese in cui sono state superare le
2.000 ton (insieme alla Spagna con 2.055 ton).
In Italia di tale quantità complessiva oltre 1.500 tonnellate sono utilizzate
per animali, mentre in 15 Paesi dei 26 considerati la quota maggiore è
utilizzata per l’uomo.
______________
(10) Farmacista 33, Troppi antibiotici agli italiani, 18 dicembre 2009 - Anno 5, N. 217.
(11) Rapporto Agenzia italiana farmaco (Aifa) e Istituto superiore sanità (Iss), feb 2011.
(12) Primo rapporto congiunto delle autorità per i farmaci (Ema), per il controllo delle
malattie (Ecdc) e per la sicurezza alimentare (Efsa), riferito al 2012 e pubblicato il 30
gennaio 2015.
Raimondo Villano
39
Per quanto concerne il consumo pro capite di antimicrobici per uso
animale, l’Italia è di gran lunga prima davanti a Cipro e Spagna mentre per
il consumo umano risulta terza dopo Francia e Belgio.
Tra il 1999 e il 2007 in Francia si è verificata una riduzione del 16% e nel
solo triennio 2008-10 questo Paese ha abbassato di circa il 20% il numero
di ricette, attraverso campagne di informazione a cittadini e medici.
Anche l’Italia dal 2009 si è dotata di politiche di contrasto al fenomeno
dell’iperprescrizione di antibiotici, nota da decenni e “caratterizzata
anche da ampia variabilità regionale: in Calabria e in Sicilia, territori meno
virtuosi in tal senso, si arriva a prescrivere una quantità di medicinali
doppia o addirittura tripla rispetto alla provincia di Bolzano. Ciò significa
che, in contesti molto diversi fra loro, è differente anche la prescrizione e
soprattutto la richiesta di antibiotici, a causa di motivi culturali(13)
”.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità avverte che la situazione potrebbe
avere effetti radicali sulla medicina globale, economia e società a meno che
azioni globali vengano intraprese rapidamente. Una carenza di antibiotici
efficaci significa che i pazienti infetti avranno bisogno di più cura ampia,
richiedono ricoveri più lunghi e morire in numero maggiore(14)
.
Un uso più razionale di antibiotici comporterebbe un ingente risparmio
stimabile, nella sola Italia, in molte centinaia di milioni di euro all’anno e
con un impatto certamente molto positivo sull’intera salute pubblica.
Nell’Unione Europea le infezioni provocate da batteri resistenti ai
farmaci hanno prodotto nel 2010 un costo, in spese sanitarie e perdite di
produttività, superiore a 1,5 miliardi di euro(15)
.
Nel 2012 è stato stimato che i batteri resistenti agli antimicrobici causano
25mila decessi all’anno nell’Unione Europea, in Islanda e in Norvegia.
In effetti, l’antibiotico-resistenza è in costante aumento in tutto il
mondo: per alcune infezioni la mortalità è aumentata quasi del 50%(16)
.
______________
(13) Magrini Nicola (Centro per la valutazione dell'efficacia dell'assistenza sanitaria-
Ceveas Ausl Modena), Intervenento alla presentazione del Rapporto Osmed 2009 sulla
prescrizione farmaceutica in Italia, 10 luglio 2010.
(14) Maron Dina Belle, La resistenza agli antibiotici è ora Rife tutto il mondo intero,
Scientific American 30 aprile
(15) Quadro illustrato il 20 novembre 2011 a Bruxelles dal Commissario Europeo alla
Salute John Dalli e dal Commissario Europeo per la Ricerca e l’Innovazione Maire
Geoghegan Quinn.
(16) Organizzazione Mondiale della Sanità, attraverso il suo Chan Margaret, Direttore
generale Organizzazione Mondiale della Sanità, 2012.
Antibioticoresistenza
40
Come sollecitazione ai governi a intervenire in questo delicato ambito,
considerando la gravità del problema, l’Organizzazione Mondiale della
Sanità ha pubblicato nel 2012 il volume ‘The evolving threat of
antimicrobial resistance’.
Nel 2014, poi, l’OMS ha dichiarato che la resistenza agli antibiotici è
diventata una realtà e costituisce “una grave minaccia per la sanità
pubblica(17)
”.
Nel 2014 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha pubblicato il primo
‘Rapporto sulla resistenza antimicrobica su scala mondiale’. Il nuovo
report scatta la fotografia più completa disponibile finora sulla resistenza
agli antibiotici, analizzando dati di 114 Paesi.
Nel Rapporto l’Agenzia delle Nazioni Unite non usa mezzi termini e
dichiara lo stato di emergenza: “è una delle più gravi minacce sanitarie, e lo
è adesso”. Oggi, “a meno che non si prendano azioni significative per
aumentare gli sforzi nella prevenzione delle infezioni, e per cambiare il
modo in cui produciamo, prescriviamo e usiamo gli antibiotici, il mondo
perderà progressivamente quanto ha conquistato sul fronte della salute
pubblica. E le implicazioni saranno devastanti”.
Il Rapporto evidenzia che la crisi dell’antibiotico-resistenza sta mettendo in
pericolo i pazienti sia nei Paesi Sviluppati che in quelli in Via di
Sviluppo(18)
.
I vertici dell’Istituzione, inoltre, parlano di “un’era post-antibiotica” e
ammoniscono che, “lungi dall’essere una fantasia apocalittica, è una
possibilità molto reale per il XXI secolo(19)
” che le infezioni comuni e lievi
ferite possono tornare nuovamente uccidere ed esortano ad un’azione
“urgente e coordinata(20)
”.
In particolare, il documento si concentra sulla resistenza agli antibiotici per
7 diversi batteri responsabili di malattie gravi comuni: infezioni
ematologiche, diarree, polmoniti, infezioni delle vie urinarie, gonorrea. I
risultati sono definiti ‘molto preoccupanti’ e documentano la resistenza agli
antibiotici, in particolare a quelli di ‘ultima istanza’.
______________
(17) Keiji Fukuda, Vice Direttore Generale per la sicurezza sanitaria
dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms).
(18) Maron Dina Belle, La resistenza agli antibiotici è ora Rife tutto il mondo intero,
Scientific American 30 aprile
(19) Keiji Fukuda, Ibid.
(20) Keiji Fukuda, Ibid.
Raimondo Villano
41
L’antibiotico-resistenza nell’Unione Europea è più diffusa nei Paesi
orientali e meridionali; tra questi ultimi vi è l’Italia, dove la resistenza è
monitorata dall’Istituto Superiore di Sanità, che riversa i dati nel network di
sorveglianza europeo Ears-Net(21)
.
A fronte di una valida rete di sorveglianza, gli interventi vanno migliorati.
Il rapporto dell’European Center for Diseases Control (Ecdc),
pubblicato in occasione della settima Giornata degli antibiotici il 18
novembre 2014, boccia l’Italia nell’uso corretto degli antibiotici giacché
ha il non invidiabile primato di essere nella fascia con la più alta
percentuale di resistenza praticamente per tutti i batteri. Dell’aumento
della resistenza ai farmaci antibiotici sviluppata da alcuni batteri, l’Italia è
in gran parte responsabile insieme alla Grecia e, in misura minore, Cipro e
Romania.
Dunque, “la situazione è critica perché a tutt’oggi vi sono molti ceppi di
batteri, tra cui quello responsabile della tubercolosi, divenuti resistenti a
tutti gli antibiotici a disposizione(22)
” e disponiamo solo di qualche nuova
molecola prossima ad entrare in commercio.
Appare evidente il rischio “di tornare alla stessa situazione esistente prima
della scoperta degli antibiotici quando anche un’infezione banale, non
essendoci armi utili a curarla, poneva a rischio la vita(23)
”.
Molti cittadini sono ancora male informati sui rischi da uso errato degli
antibiotici e dall’insorgenza di antibiotico-resistenze; soprattutto i giovani
risultano essere meno consapevoli e più esposti ad errori(24)
.
Dai dati del 2010 raccolti in Italia su un campione di 2.200 persone, è
emerso che vi sono miglioramenti, per esempio nell’associazione tra
prescrizione del farmaco e suo utilizzo (in particolare in pediatria): con
oltre l’80% della popolazione che associa tali farmaci alla prescrizione
medica. Tra i giovani solo poco più del 30% sa di questo fenomeno, contro
circa il 70% degli adulti e il 47% degli anziani.
Inoltre, oltre il 40% dei giovani crede di poter acquistare gli antibiotici
autonomamente. Il rapporto con gli antibiotici è complicato anche dalle
ondate influenzali particolari, come ad esempio è avvenuto per il virus
pandemico A, generandosi molta incertezza sul loro ruolo terapeutico.
______________
(21) Farmacista 33, Rapporto Oms: l’antibiotico resistenza è una minaccia reale, 7 mag
2014.
(22) Magrini Nicola, Ibid..
(23) Magrini Nicola, Ibid..
(24) Rapporto Agenzia italiana farmaco (Aifa) e Istituto superiore sanità (Iss), feb 2011.
Antibioticoresistenza
42
Nelle influenze stagionali, poi, almeno la metà degli italiani è consapevole
che l’antibiotico sia necessario solo in caso di complicanze, mentre è
emerso che solo il 30% sa che la stessa regola vale anche per le nuove
influenze, come la A, e un altro 30% è indeciso su cosa fare degli
antibiotici in caso di pandemia(25)
.
L’Unione Europea nel 2011 lancia un Piano quinquennale di 12 azioni
specifiche per contribuire, in primo luogo, a modificare la cultura del
ricorso agli antibiotici che ancora esiste presso medici, pazienti e ospedali,
soprattutto nei Paesi del Sud Europa, in particolare Grecia, Italia e Spagna.
L’11 dicembre 2012, poi, il Parlamento Europeo, dopo voto favorevole
della Commissione Salute il 6 novembre, approva in seduta plenaria (con
588 voti favorevoli, 16 contrari e 23 astensioni) una Risoluzione redatta da
Anna Rosbach (Gruppo dei conservatori e riformisti europei).
Tale provvedimento ‘impone’ a Stati membri e Unione l’adozione di azioni
immediate per affrontare in maniera più decisa il problema della resistenza
antimicrobica.
Il Parlamento di Strasburgo chiede interventi che passino dallo sviluppo di
nuovi agenti chimici a un impiego più oculato di quelli esistenti ed al
miglioramento delle tecniche di allevamento.
L’obiettivo primario, in particolare, è preservare l’efficacia degli
antimicrobici esistenti facendone un uso responsabile.
A tal fine, la Risoluzione afferma che è necessaria una migliore formazione
per medici, farmacisti, veterinari, agricoltori e informazioni più
comprensibili per il pubblico sui danni arrecati dall’utilizzo improprio degli
antimicrobici.
La Risoluzione, poi, punta l’indice sui maggiori sforzi che occorre
profondere per combattere l’uso improprio degli antibiotici, attraverso la
comunicazione istituzionale (il 53 % dei cittadini dell’Unione Europea è
tutt’ora convinto che gli antibiotici neutralizzino i virus!) e su un grande
impegno necessario nella compliance (i pazienti non seguono né rispettano
le prescrizioni).
La Risoluzione invita anche la Commissione a “studiare il problema
dell’uso e delle vendite impropri di agenti antimicrobici, con o senza
prescrizione, durante l’intero ciclo, dal medico al paziente passando per il
farmacista, in termini di comportamento di tutti gli attori coinvolti ...”.
______________
(25) Farmacista 33, Antibiotici, giovani ancora poco informati, 23 febbraio 2011.
Raimondo Villano
43
Per quanto concerne l’utilizzo di antimicrobici nel settore della salute
umana, il documento ribadisce che gli antibiotici non dovrebbero mai
essere disponibili senza prescrizione.
A tal fine la Risoluzione chiede anche alla Commissione di modificare gli
attuali foglietti illustrativi per inserire un’avvertenza che raccomandi
l’impiego del prodotto “soltanto dietro prescrizione medica e secondo le
modalità prescritte”, perché “un uso improprio degli antibiotici può portare
a sviluppare una resistenza nociva per se stessi e per gli altri”.
La Risoluzione, poi, indica che la possibilità di prescrivere antimicrobici
per gli animali deve essere ristretta ai soli veterinari professionalmente
qualificati, distinguendo il diritto a prescriverli da quello a commerciarli,
per evitare qualsiasi incentivo economico alla vendita. Inoltre, il
provvedimento invoca limitazioni all’uso veterinario per gli antimicrobici
di terza e quarta generazione, che l’Oms ha classificato come molto
importanti per le terapie sull’uomo. Infine, alla Commissione europea la
Risoluzione rivoltge la richiesta di classificare i mangimi medicati come
farmaci nell’ambito dell’imminente revisione del Codice farmaceutico
veterinario.
Dal canto suo, poi, il Presidente degli Stati Uniti d’America Barack H.
Obama dichiara guerra alla resistenza agli antibiotici, che solo in Usa
miete almeno 23mila vittime l’anno. La strategia quinquennale, delineata in
un ordine presidenziale esecutivo del 2014, dovrebbe essere elaborata nel
dettaglio entro febbraio 2015 da una task force governativa.
Il piano del governo prevede, tra l’altro: incentivi per la scoperta di nuovi
farmaci; utilizzo più controllato dei farmaci esistenti; miglioramenti nella
caratterizzazione sia dell’uso degli antibiotici che dei batteri resistenti,
anche con uso del sequenziamento del Dna; premio di 20 milioni di dollari
per chi riesce a realizzare un test rapido per individuare le infezioni(26)
.
A fronte di un’efficace rete di sorveglianza, dunque, appare chiaro che gli
interventi necessitino d’essere migliorati. Alcuni Paesi hanno affrontato il
problema mentre in altri occorre una migliore igiene, l’accesso all’acqua
potabile, il controllo delle infezioni nelle strutture sanitarie e un programma
di vaccinazioni.
Ma per prevenire un ulteriore aumento dell’antibiotico-resistenza servono
anche ulteriori interventi sull’uso degli antibiotici e sul controllo delle
infezioni negli ospedali, nelle lungodegenze e sul territorio.
______________
(26) ANSA, Usa da Obama piano contro resistenza antibiotici, 20 settembre 2014.
Antibioticoresistenza
44
Solo con un uso corretto degli antibiotici può dare la garanzia di
disporre anche in futuro di cure efficaci contro le infezioni.
È bene tener presente che gli antibiotici sono farmaci che hanno come
bersaglio selettivamente i batteri che provocano un’infezione e che il
medico li sceglie in base a un’equazione con tre variabili: quale molecola
per quale paziente con quale malattia. Dunque, innanzitutto va identificata
con esattezza l’infezione (e spesso occorrono 2 o 3 giorni per avere un
quadro clinico chiaro, magari con supporto di esami chimico-clinici) e, poi,
è importante valutare le condizioni del paziente. Il consiglio in tali
circostanze, quindi, è duplice: non sentirsi trascurati se il medico non
prescrive immediatamente un antibiotico; all’insorgere di un paio di gradi
di febbre evitare l’autosomministrazione di un antibiotico che si ha in
casa, sia perché non vi è alcun automatismo tra stato febbrile e infezione
sia perché è fondamentale riservare sempre al medico la prerogativa di
scelta della risposta più adeguata. D’altro canto, quando una terapia
antibiotica è appropriata (dunque, su diagnosi medica e mai per auto
prescrizione), una volta iniziata è fondamentale attenersi scrupolosamente
alle indicazioni di dosi e durata della terapia, perché interrompere
arbitrariamente il trattamento anzitempo rende i batteri sempre più ‘forti’.
Vi è, poi, il caso dell’uso ripetuto di antibiotici ben tollerati, ritenuto
privo di problemi perché raramente si evidenziano effetti collaterali.
Invece, già 2 cicli terapeutici condotti a 6 mesi di distanza possono
indurre cambiamenti cumulativi e persistenti nella composizione della flora
batterica (costituita, secondo stime prudenziali, da un migliaio di tipi
differenti di microrganismi) intestinale, svolgendo importanti funzioni(27)
.
Inoltre, gli ultracentenari hanno ormai ‘sconfitto’ tumori e malattie
cardiache, più pericolose per gli ottantenni, mentre le infezioni sono la
principale causa di morte: da un’analisi(28)
di circa 36mila certificati di
morte di ultracentenari inglesi emergono al primo posto le morti per
vecchiaia (26%), seguite da quelle per polmonite (20%). Tumori e malattie
cardiache sono rispettivamente al 5% e al 9%, mentre tra 80 e 85 anni
superano il 25% e il 20%. “Nelle persone molto anziane la replicazione
cellulare è molto lenta e i tumori non sono pericolosi; inoltre, sopra una
certa età si superano gli effetti dei fattori di rischio cardiovascolari.
______________
(27) Ricerca diretta da David Relman presso la Stanford University School of Medicine
e pubblicata sui Proceedings of the National Academy of Sciences.
(28) Studio del King’s College di Londra pubblicato da Plos One,
Raimondo Villano
45
L’altra faccia della medaglia è che il sistema immunitario si indebolisce
molto, aumentando il rischio di infezioni(29)
”. I centenari (attualmente in
Italia oltre 16mila, ma nel 2050 potrebbero superare i 200mila), necessitano
di cure personalizzate: cure domiciliari, perché difficilmente possono
essere ospedalizzati e la terapia non può avvalersi dei dosaggi massimi in
quanto i rischi di effetti collaterali gravi, ad esempio ai reni con gli
antibiotici, possono superare i benefici.
In particolare, ad esempio, esaminando gli effetti della ciprofloxacina (che
raramente dà diarrea o gonfiori addominali) avvalendosi di nuove tecniche
analitiche della flora batterica, è emerso che due cicli terapeutici di cinque
giorni condotti a sei mesi di distanza producono un sottile effetto a lungo
termine: la sostituzione di varie specie batteriche residenti con altre affini,
ma anche la completa scomparsa di altre(30)
.
La generale somiglianza fra i ceppi pre-trattamento e post-trattamento
spiegherebbe, secondo gli autori delle ricerche, la scarsa incidenza di effetti
collaterali dell’antibiotico esaminato; tuttavia, i ricercatori evidenziano che
una specie batterica scomparsa potrebbe svolgere un’importante funzione
biologica, ad esempio produrre una proteina tossica per particolari patogeni
che, in pratica, viene persa. Tale funzione può non essere avvertita per anni
ma diventare rilevante quando il particolare patogeno invade l’intestino del
paziente. Ciò, dunque, non significa che quell’antibiotico, o altri, sia
pericoloso o che vada evitato ma evidenzia ancora una volta il problema
del loro uso oculato e dei possibili effetti collaterali a lungo termine.
Gli antibiotici, inoltre, possono finire anche nella catena alimentare:
carne, pesce, uova, latte, frutta o vegetali possono contenere batteri
resistenti agli antibiotici. Ciò è causato dall’uso e abuso di antibiotici sia in
agricoltura, per la difesa delle coltivazioni dalle infezioni, sia in zootecnia
da parte di allevatori per curare le malattie e, in basse dosi, come additivi
promotori della crescita degli animali destinati alla produzione di alimenti,
sia nell’industria, per la profilassi antibatterica.
______________
(29) Paolisso Giuseppe, Presidente Società Italiana Gerontologia e Geriatria). ANSA,
Ultracentenari battono tumori e problemi di cuore, non le infezioni, 5 giugno 2014.
(30) Ancora più importante sarebbe l’approfondimento degli studi sulle specifiche
funzioni dei differenti tipi di batteri intestinali, anche se ciò appare complesso per la
composizione variabile da persona a persona. Se si riuscisse a farlo, si potrebbe pensare,
prima e dopo un trattamento antibiotico, a valutaziore l’abbondanza relativa delle specie
che ne compongono la flora, in modo da somministrare eventualmente specifici
probiotici che favoriscano la ricostituzione specie-specifica dei ceppi in pericolo.
Antibioticoresistenza
46
Gli antibiotici in zootecnia e altre attività, quindi, colpiscono gli esseri
umani attraverso il cibo che consumano gli animali trattati. In tal modo si
accelerano le mutazioni batteriche, le quali a loro volta lottano contro
l’antibiotico.
Dunque, le ricadute sulla salute dell’uomo sono particolarmente gravi in
quanto le infezioni da batteri resistenti veicolate dal cibo sono difficili da
curare. A richiamare costantemente l’attenzione su questi fenomeni è
l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Nonostante l’uso degli
antibiotici per la crescita animale sia bandito dall’Unione Europa dal 2006,
in molti Paesi, soprattutto dell’Est Europa, esso non è ancora regolamentato
e non occorre alcuna prescrizione del veterinario per comprarli(31)
.
A preoccupare l’Oms è anche la resistenza ad antibiotici per uso umano
usati anche in campo veterinario: per esempio nel 2008 la resistenza ai
fluorochinolonici era del 18% nei batteri della salmonellosi nel pollo: in
Italia, dove ci sono molti allevamenti avicoli, ha raggiunto il 30%.
Una conferma degli effetti positivi da riduzione di quantità di antibiotici nei
mangimi degli animali per alimentazione umana viene dall’Australia, che
ha una normativa che ne limita fortemente la quantità somministrata negli
allevamenti e da tempo ne vieta alcuni, tra cui il fluoroquinolone, per il
pollame. Così la resistenza alla ciprofloxacina del Campylobacter jejuni,
che provoca diarrea grave e finanche la morte, su 585 cittadini positivi al
batterio è scesa al 2%, contro una media del 29% in altre nazioni
occidentali. A conferma dell’efficacia dell’esempio australiano vi sono in
Europa la Norvegia, che non ha mai consentito l’uso di antibiotico nei
mangimi, e la Svezia, che ne vieta la somministrazione dal 1986: entrambi i
Paesi registrano basse resistenza del Campylobacter jejuni(32)
.
Inoltre, già dal 2006 l’Ufficio Regionale per l’Europa dell’Oms ha
realizzato la pubblicazione “Tackling antibiotic resistance from a food
safety perspective in Europe” con l’obiettivo di supportare gli Stati nella
politica di contenimento che si origina dall’abuso della somministrazione di
antibiotici agli animali di allevamento. La pubblicazione, destinata in primo
luogo a politici e autorità competenti nei settori della salute pubblica,
agricoltura, produzione alimentare e veterinaria, illustra le iniziative che
possono essere intraprese per prevenire e contenere il fenomeno
dell’antibiotico resistenza veicolato dalla catena alimentare.
______________
(31) Srdan Matic, Coordinatore ambiente e salute di Oms Europa, aprile 2011.
(32) Studio pubblicato su Clinical Infectious Diseases nel 2006.
Raimondo Villano
47
A livello Comunitario, poi, si studia la possibilità di vietare l’uso negli
animali di antibiotici destinati alla salute umana. In materia di salute
animale, ancora, l’Unione Europea punta a elaborare una nuova
legislazione che ponga l’accento sulla prevenzione rafforzando il sistema di
sorveglianza della resistenza agli antibiotici e il consumo di antimicrobici
in medicina veterinaria. L’Italia, da tempo impegnata nella sicurezza
alimentare, lavora per ridurre le polveri nei luoghi di allevamenti e aziende
dove si producono mangimi medicati, in modo che non si disperdano
nell’ambiente e non permangano nelle lavorazioni successive(33)
.
Vi è, poi, il problema dei corsi d’acqua, che possono diventare perfetti
‘allevamenti’ di batteri resistenti se non si pone attenzione a cosa vi si
scarica. Ciò è dimostrato da numerose ricerche, tra cui una delle più recenti
è stata condotta in una regione dell’India dove è prodotta la maggior parte
dei principi attivi di farmaci usati in tutto il mondo. Dallo studio in situ nei
fiumi, analizzando campioni d’acqua da tre siti vicino a Hyerabad (area con
90 fabbriche di farmaci), è stata trovata una quantità di antibiotici pari a
quella che un uomo avrebbe nel sangue durante una terapia(34)
. Usando una
nuova tecnica in parallelo che permette di riconoscere subito i geni legati
alla resistenza agli antibiotici gli esperti hanno trovato che il 2% di tutto il
Dna dei batteri rinvenuti nell’acqua era proprio del tipo che conferisce la
resistenza. L’analisi ha mostrato anche che i batteri presenti erano resistenti
a diversi tipi di antibiotici, anche non prodotti nel sito analizzato, mentre
nel caso della ciprofloxacina la resistenza era assente, probabilmente
perché la quantità di principio attivo era così alta da abbattere anche gli
stessi batteri resistenti(35)
. Analogo fenomeno è studiato da diversi anni
negli scarichi della Lombardia da Ettore Zuccato (Istituto Mario Negri di
Milano), il quale efficace rimedio i depuratori dai depuratori: quelli
moderni sono in grado di eliminare la gran parte dei residui di farmaci e
andrebbero applicati su larga scala, anche se costano di più(36)
.
Per affrontare il problema si richiedono azioni coordinate su scala globale,
che le Nazioni stanno prendendo per mitigare e adattarsi ai cambiamenti
climatici. Il Rapporto ONU raccomanda in merito un approccio più fronti.
______________
(33) Maron Dina Belle, La resistenza agli antibiotici è ora Rife tutto il mondo intero,
Scientific American 30 aprile 2014.
(34) Studio dei ricercatori dell’Università di Goteborg, pubblicato da Plos One, 2011.
(35) Ibid.
(36) Farmacista 33, La resistenza agli antibiotici nasce nei corsi d’acqua, 24 feb 2011.
Raimondo Villano
249
8. Profilo dell’autore
Antibioticoresistenza
250
Raimondo Villano
251
Nato nel 1960. Vive tra Roma e Torre Annunziata. Ruoli:
General Manager Villano International Business Team (dal 2012);
CEO Chiron Editore, Membro onorario (dal 2013) e Associate
Professor in History of Health Administration Pharmaceutical
Department of Ruggero II University (Miami, dal 2014), Trader
(dal 1976), Trader operativo finanziario indipendente di borse e
forex (dal 1983), Cavaliere S.M.O. di Malta (dal 2002),
Presidente Fondazione umanitaria Chiron (dal 1985). Accademie: Storia Arte
Sanitaria-Ministero B.C., già pontificia Tiberina, Studi Melitensi, Medical
Tradition Smithsonian Institution-USA, International Society History Pharmacy,
Acc. Italiana Storia Farmacia, Soc. Napoletana Storia Patria, a. h. Nobile
Collegio Chimico Farmaceutico. Oltre 100 conferenze e chairman in decine di
congressi. Collabora con importanti Riviste nazionali e internazionali. È
Advisory Board Member per l’Editore statunitense DPC, che pubblica in oltre
150 nazioni. Studi: classici; laurea e abil.: Farmacia (1985); corsi certificati di:
Piante officinali, Tecniche cosmetiche, Sicurezza aziendale, Haccp, Storia,
Dottrina sociale Chiesa, Teologia. Lauree h.c.: Scienze Umane e Sociali (2009);
Storia e Filosofia (2010); Scienze Comunicazione (2013). Master h.c.: Science
Medical Ethics (2010). È stato: autore, organizzatore e chairman Corso
Sicurezza per manager, ottenendo Alti Patronati di Capo dello Stato e ONU
(2000), Segretario International Committee Biothecnologies Wabt-Unesco 2008-
13, membro World Academy Biomedical Technology (Unesco 2007-12),
Consigliere diplomatico Aerec dpt ENVA (2011-15), 11 anni in Comitato
scientifico sicurezza sanitaria di IBD (azienda responsabile della sicurezza dei
Tribunali Corte Appello Napoli), CdA Fondazione Beaumont Onlus ricerche su
cancro con il Prefetto Napoli (2011-12), Accademico dell’Accademia Europea
per le Relazioni Economiche e Culturali AEREC (2004-15). 32 anni socio e
titolare di farmacia. Socio dal 1990, Segretario a 29 anni 1990-95 e Presidente
2000 Rotary Club Pompei-Vesuvio; in Comm.ni Rotary Distretto 2100-Italia:
Etica professionale, Azione Mondiale, Informatica; tra i molti ruoli
internazionali: archeologia Pompei-Cartagine; Comitato Premio Magna Grecia.
Presidente a Napoli, coordinatore nazionale e fondatore Federazione Giovani
Farmacisti; Rappresentante nazionale Sindacato Federativo. Assistente di
Microbiologia Fac. F.cia Na (1985-90, Cattedra Prof. Lembo-Ist. Sup. Sanità).
Premi internazionali: Diploma d’Onore per Servizi eccezionali a titolo
individuale nelle 5 Vie di Azione da Presidente Rotary International (Evanston
2001: solo 100/anno/1,5 mln soci); Benemerenza Anticrimine-Task Force Rotary
Italia, Albania, ex-Jugoslavia, S. Marino (Zurigo 2001); Sapientia Mundi-Etica
Antibioticoresistenza
252
(Rm 2008); Unione Legion d’Oro-Lavoro (Rm 2010); Veritas in Charitate-
Religione (2011); Bonifaciano-Cultura e Società (2011); Norman Ac.-Editoria
Medaglia aurata (Rm 2014); Norman Ac.-Sanità Galeno di Pergamo (Rm 2014).
Premi nazionali: Aesculapius-Sanità Patroc. Consiglio Ministri (Rm 1987);
LXVIII Piccinini-Ricerca (Rm 2006); LXV Stramezzi-Sanità (Rm 2007);
Capitolino-Attività umanitaria (Rm 2010); Tiberino- Cultura (Rm 2012); LXXIV
Serono-Storia (Rm 2012), Aerec-Cultura (Rm 2013); Benemerenza al merito
Sanità pubblica (DPR 2013), Tiberino-Scienza (Rm 2014). Autore di oltre 730
pubblicazioni sanitarie, professionali, scientifiche, storiche, religiose; oltre 50
libri (vari tradotti in inglese, francese, alcuni in tedesco, spagnolo) con editori
prestigiosi come Zanichelli e patrocini da Ministero Beni Culturali, Unesco,
Rotary, Università, ecc., presenti in Biblioteche italiane (tra cui: Quirinale,
Accademia Nazionale Scienze, Ministeri) e di oltre 40 Nazioni (tra cui: National
Institute Health-USA, Nationale de France, Congress UK), in Istituti di Cultura,
Università, Musei; un libro debuttò a Fiera Francoforte. Cataloghi: 2000
Outstanding Intellectuals IBC-Cambridge da 2010; Opac Sbn con oltre 160
opere; da 2010 Scheda di Autorità Ministero BAC. Vari libri sono apprezzati da
autorità, tra cui più volte il Capo dello Stato e il Santo Padre.
Alcuni libri: Società globale informazione, 1996; Rotary per l’Uomo, 2001;
Gestione sicurezza in Farmacia (pres. Dr. Renzulli, già Consulente Sicurezza
all’ONU, 2004); Arte e storia Farmacia (pres. Prof. Ledermann, Presid. Em.
International Society History Pharmacy, 2 ediz., 2006); Storia e attività del
SMOM (4 ediz., 2007); Meridiani farmaceutici tra etica laica e morale cattolica
(pres. Prof. Tarro, Comm. Naz.le Bioetica, 3 ediz., 2008); Thesaurus
Pharmacologicus (pres. Presid. Farmacisti Italiani Dr. Mandelli 2009); Tempo
scolpito in silenzio eternità. Riflessioni su indagine diacronica per memoria
homo faber (pres. eminenti storico Fra’ von Lobstein e critico Prof. Carosella, 2
ed., 6 rist., 2010); Attività farmaceutiche Regno Napoli (pres.: Presid. Accemia
It. Storia Farmacia Dr. Corvi, 2010); Logos e teofania nel tempo digitale (pres.
Mons. Trafny, Presidente Dpt Scienza-Fede Pontificio Cons. Cultura, 2012);
Aspetti religiosi e dimensione ecclesiale SMOM (2013). Tra gli oltre 40
multimedia: Cenni arte e storia farmacia (patr. AISF, 2002); Influenza A/H1N1
(patr. Unesco, 2009).
Raimondo Villano
253
“Ci sono rimedi peggiori delle malattie”
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Antibioticoresistenza
254

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  • 2. Antibioticoresistenza 6 Copia n. __________________ L’autore _________________________ © Copyright Raimondo Villano. © Ricerche, elaborazioni, copertina a cura di Raimondo Villano. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del libro può essere riprodotta in pubblicazioni e studi senza citare la fonte. Nessuna parte del libro può essere diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza il permesso scritto dell’editore. All right reserved. No part of this book shall be reproduced in publications and studies without root’s citation. No part of this book shall be stored in a retrieval system, or transmitted by ani means, electronic, mechanical, photocopying, recording or otherwise, without written permission from the publisher. Realizzazione editoriale: Prof. Dott. Maria Rosaria Giordano. Redazione: farmavillano@libero.it. Advisor executive: Francesco Villano. Edizioni Chiron Foundation - Praxys dpt. © 2015 Fondazione Chiron. Website: www.raimondovillano.com (no-profit); Segreteria: chironfound@gmail.com. Vendite: chironeditore@gmail.com; Catalogo: www.raimondovillano.com (business). Stampa AQ - Roma. 1^ edizione: maggio 2015. 1^ ristampa: giugno 2015. 2^ edizione: luglio 2015. Numero di pagine complessive: 256. Finito di scrivere il: tre giugno 2015. Serie numerata e limitata. Questo volume senza il tagliando di prova d’acquisto è da considerarsi gratuito mentre privo di numero di serie e firma dell’autore è da ritenersi contraffatto. ISBN 978-88-97303-27-5. CDD 610 VIL ant 2015. LCC RM 265 - 267.
  • 3. Raimondo Villano 7 Indice Sommario 13 Abstract 15 Résumé 17 Abstrakt 19 Abstracto 21 1. Cenni storici sugli antibiotici 25 2. Problematiche e contrasto dell’antibioticoresistenza 35 3. Principali resistenze ad antibiotici 49 4. Approfondimenti su alcune super patologie 57 5. Tecnologie e indirizzi di ricerca 67 6. Nuovi presidi terapeutici 79 7. Appendice a) Ministero della Sanità - Circolare n. 52/1985 b) Ministero della Sanità - Circolare n. 08/1988 c) Ministero della Sanità - Decreto 24 luglio 1995 d) Council of European Union - Recommendation 9 june 2009 e) Seconda relazione della Commissione Europea al Consiglio in merito all’attuazione della raccomandazione 2009/C 151/01 del Consiglio sulla sicurezza dei pazienti f) Transatlantic Task Force on Antimicrobial Resistance: Recommendations for future collaboration between the U.S. and E.U. 89 8. Profilo dell’autore 249
  • 4. Raimondo Villano 9 “La vita è breve, l’arte è lunga, l’occasione favorevole, il tentativo ingannevole, la decisione difficile” Ippocrate
  • 5. Raimondo Villano 13 Sommario Si tracciano cenni storici sul concetto di antibiosi, su ricerche, scoperta e produzione degli antibiotici e sul loro ruolo mondiale non solo terapeutico ma anche strategico dal secondo dopoguerra. Poi, si esaminano a livello nazionale ed internazionale: le problematiche inerenti consumo, uso improprio e abuso di antibiotici nell’uomo, in zootecnia, agricoltura e, quindi, nel ciclo alimentare e nell’ambiente; le politiche di contrasto al fenomeno dell’iperprescrizione e nei cittadini il grado di informazione e consapevolezza dei rischi; le linee guida di buona prassi comportamentale del malato; i documenti principali di lotta a tale emergenza. Si effettuano, inoltre, una rassegna analitica e un approfondimento su alcune super patologie (tubercolosi, gonorrea, meningite, ecc.) e sulle resistenze batteriche ai principali antibiotici. Si realizzano, infine, una ricognizione sull’attualità delle tecnologie e degli indirizzi di ricerca applicata e una rassegna sulle principali recenti nuove terapie. Chiude il lavoro un’appendice tecnica contenente un apparato essenziale di normative e direttive ministeriali italiane e comunitarie europee sul tema.
  • 6. Raimondo Villano 15 Abstract You plot historical notes on the concept of antibiosis, on research, discovery and production of antibiotics and their global role not only therapeutic but also strategic since World War II. Then, you look at national and international issues related consumption, misuse and overuse of antibiotics in humans, in animal husbandry, agriculture, and thus in the food chain and the environment; policies to combat the phenomenon of excessive prescription and citizens in the degree of information and awareness of the risks; guidelines of good practice behavior of the patient; the main documents of struggle in this emergency. We make also an analytical overview and a discussion of some super diseases (tuberculosis, gonorrhea, meningitis, etc.) And bacterial resistance to major antibiotics. We realize, finally, a survey on current technologies and addresses of applied research and a survey on major recent new therapies. Closes work a technical appendix containing an apparatus essential regulations and ministerial directives Italian and European Community on the theme.
  • 7. Raimondo Villano 17 Résumé Vous tracez notes historiques sur le concept de antibiose, sur la recherche, la découverte et la production d’antibiotiques et de leur rôle dans le monde non seulement thérapeutique, mais aussi stratégique depuis la Seconde Guerre mondiale. Ensuite, vous regardez les questions nationales et internationales liées à la consommation, utilisation abusive et excessive d’antibiotiques chez l’homme, dans l'élevage, l'agriculture et, donc, dans la chaîne alimentaire et l’environnement; politiques de lutte contre le phénomène de la prescription excessive et les citoyens dans le degré d’information et de sensibilisation des risques; lignes directrices de bonne conduite de la pratique du patient; les principaux documents de lutte dans cette situation d’urgence. Nous faisons également un aperçu analytique et une discussion de certaines super maladies (tuberculose, la gonorrhée, la méningite, etc.) et de la résistance bactérienne aux antibiotiques majeurs. Nous nous rendons compte, enfin, une enquête sur les technologies et les adresses de la recherche appliquée en cours et une enquête sur les principales nouvelles thérapies récentes. Ferme fonctionne une annexe technique contenant les règlements essentiels de l’appareil et les directives ministérielles italiennes et de la Communauté européenne sur le thème.
  • 8. Raimondo Villano 19 Abstrakt Sie plotten historische Anmerkungen über das Konzept der Antibiose, auf Forschung, Entdeckung und Herstellung von Antibiotika und ihre Rolle in der Welt nicht nur therapeutisch, sondern auch strategische dem Zweiten Weltkrieg. Dann schauen Sie auf nationalen und internationalen Fragen im Zusammenhang mit Konsum, Missbrauch und übermäßige Einsatz von Antibiotika bei Menschen, in der Tierhaltung, Landwirtschaft, und damit in die Nahrungskette und die Umwelt; Politik zur Bekämpfung des Phänomens die übermäßige Verschreibung und Bürger in den Grad der Information und Sensibilisierung der Risiken; Leitlinien für die gute Praxis Verhalten des Patienten; die wichtigsten Dokumente des Kampfes in diesem Notfall. Wir machen auch einen analytischen Überblick und eine Diskussion einiger Super Krankheiten (Tuberkulose, Gonorrhö, Meningitis, etc.) und bakterieller Resistenz gegen wichtige Antibiotika. Wir wissen, schließlich eine Umfrage zu aktuellen Technologien und Adressen von angewandter Forschung und eine Umfrage zu den wichtigsten aktuellen neuen Therapien. Schließt Arbeit eine technische Anlage, die eine Vorrichtung wesentliche Vorschriften und Ministerialrichtlinien italienischen und europäischen Gemeinschaft über das Thema.
  • 9. Raimondo Villano 21 Abstracto Trazar notas históricas sobre el concepto de antibiosis, en la investigación, el descubrimiento y la producción de antibióticos y su papel global no sólo terapéutico, sino también estratégico desde la Segunda Guerra Mundial. A continuación, nos fijamos en los asuntos nacionales e internacionales relacionados con el consumo, el mal uso y abuso de los antibióticos en los seres humanos, en la ganadería, la agricultura, y por lo tanto en la cadena alimentaria y el medio ambiente; políticas de lucha contra el fenómeno de la prescriptión excesiva y los ciudadanos en el grado de información y conocimiento de los riesgos; pautas de comportamiento de buenas prácticas de la paciente; los principales documentos de lucha en esta emergencia. Hacemos también un resumen analítico y una discusión de algunas enfermedades súper (tuberculosis, gonorrea, meningitis, etc.) y la resistencia bacteriana a los principales antibióticos. Nos damos cuenta, por último, un estudio sobre las tecnologías y las direcciones de la investigación aplicada en curso y una encuesta sobre las principales nuevas terapias recientes. Cierra funciona un anexo técnico que contiene un aparato regulaciones esenciales y directivas ministeriales italianas y de la Comunidad Europea sobre el tema.
  • 11. Raimondo Villano 35 2. Problematiche e contrasto dell’antibioticoresistenza
  • 12. Raimondo Villano 37 Grazie agli antibiotici, dunque, dal secondo dopoguerra la scienza medica è riuscita a ottenere il controllo pressoché totale di quasi tutte le infezioni. Si deve a questa categoria di farmaci la qualità e l’aspettativa di vita di cui godono i Paesi più sviluppati. Tuttavia, gli antibiotici sono anche alla base di una consistente modificazione dell’ecosistema ambientale e, non conoscendo sosta l’uso e soprattutto l’uso improprio (anche per patologie di minima rilevanza) e l’abuso di tali farmaci da parte dei cittadini e anche sugli animali, il risultato preoccupante evolve di giorno in giorno in una situazione ‘critica’ per l’aumento di batteri resistenti alle molecole attualmente a disposizione(6) . In generale finora l’antibiotico-resistenza è presente soprattutto in ambito ospedaliero e in pazienti affetti da pluripatologie. L’Italia è ai primi posti in Europa per consumo di antibiotici e con i livelli più alti di antibiotico-resistenza(7) . Dai dati emerge che “che ogni giorno un milione e mezzo di persone prende un antibiotico e che nel 60% dei casi tali farmaci sono assunti per curare malattie dell’apparato respiratorio causate spesso da virus. Ciò significa che vengono usati in modo inappropriato causando così un doppio danno. Il primo alla propria salute, perché gli antibiotici non sono efficaci nei confronti dei virus. Il secondo anche nei confronti della collettività, perché si favorisce lo sviluppo di germi non sensibili che impediranno anche in futuro agli antibiotici di svolgere la loro funzione nella cura delle infezioni(8) ”. In Italia il 44% della popolazione ha ricevuto almeno una prescrizione di antibiotico nel 2008, con un maggiore impiego in età pediatrica e anziana. In particolare, in tale anno è stato prescritto un antibiotico al 53% dei bambini e al 50% degli anziani(9) . Dalle stime si evince, inoltre, che il consumo in alcuni casi è stato addirittura pressoché doppio rispetto ad altri Paesi. Con l’avanzare dell’età diventa maggiore anche la frequenza di prescrizioni di antibiotici ripetute: i pazienti che hanno ricevuto sei o più prescrizioni rappresentano il 13-14% della popolazione fino a 64 anni, il 22-24% della fascia 65-74 anni e il 28-32% degli over 75. ______________ (6) Rasi Guido, Direttore generale Agenzia italiana farmaco (AIFA, intervento di qualche anno fa’ a Rai Uno in ambito di campagna informatica dedicata all’argomento). (7) Farmacista 33, Ecdc antibioticoresistenza in Italia è tra più alte in Ue, 22 gen 2013. (8) Ibid. (9) Agenzia italiana del farmaco (Aifa), primo Rapporto Osmed sugli antibiotici, 2009.
  • 13. Antibioticoresistenza 38 Tra le cause più frequenti di prescrizione di farmaci antibiotici vi sono le patologie di: apparato respiratorio (oltre il 40%), sistema genito-urinario (18%), apparato digerente (13,6%). In particolare, le infezioni associate al maggior numero di prescrizioni antibiotiche sono: cistite (9,9%), faringite acuta (8,3%), bronchite acuta (5,7%), ascesso dentale (5,4%), laringotracheite (5%). Le classi di antibiotici più usate in Italia nel 2008 sono state le penicilline, seguite dai macrolidi, dai chinoloni e dalle cefalosporine(10) . In Italia nel 2009 il consumo degli antibatterici sistemici è cresciuto del 2% rispetto al 2008, anno in cui il 44% della popolazione ha ricevuto almeno una prescrizione di antibiotico. Quindi, si può stimare che ogni giorno in Italia circa un milione e mezzo di persone (2,5% della popolazione) assuma, al di fuori dell’ambito ospedaliero, un antibiotico. In ospedale, invece, emerge che nel 2007 sono state consumate oltre 32 milioni di dosi di antibiotici e che circa 3-4 milioni di pazienti hanno ricevuto una terapia antibiotica. Contrariamente a quanto avviene per i farmaci per patologie croniche, consumati nell’80% dei casi da ultra cinquantacinquenni, l’uso di antibiotici non è caratterizzato da variazioni dipendenti dall’età, eccetto un incremento in età pediatrica. Complessivamente nelle regioni italiane vi è un trend di crescita dei consumi con una crescita del 13% tra il 1999 e 2007(11) . L’Italia nel 2012 risulta avere il maggior consumo in Europa di farmaci antimicrobici (antibiotici di origine sia naturale che non), soprattutto per gli animali da allevamento(12) . Secondo il rapporto Ema, nel 2012 in Italia sono state consumate 2.156 tonnellate di antimicrobici: è l’unico Paese in cui sono state superare le 2.000 ton (insieme alla Spagna con 2.055 ton). In Italia di tale quantità complessiva oltre 1.500 tonnellate sono utilizzate per animali, mentre in 15 Paesi dei 26 considerati la quota maggiore è utilizzata per l’uomo. ______________ (10) Farmacista 33, Troppi antibiotici agli italiani, 18 dicembre 2009 - Anno 5, N. 217. (11) Rapporto Agenzia italiana farmaco (Aifa) e Istituto superiore sanità (Iss), feb 2011. (12) Primo rapporto congiunto delle autorità per i farmaci (Ema), per il controllo delle malattie (Ecdc) e per la sicurezza alimentare (Efsa), riferito al 2012 e pubblicato il 30 gennaio 2015.
  • 14. Raimondo Villano 39 Per quanto concerne il consumo pro capite di antimicrobici per uso animale, l’Italia è di gran lunga prima davanti a Cipro e Spagna mentre per il consumo umano risulta terza dopo Francia e Belgio. Tra il 1999 e il 2007 in Francia si è verificata una riduzione del 16% e nel solo triennio 2008-10 questo Paese ha abbassato di circa il 20% il numero di ricette, attraverso campagne di informazione a cittadini e medici. Anche l’Italia dal 2009 si è dotata di politiche di contrasto al fenomeno dell’iperprescrizione di antibiotici, nota da decenni e “caratterizzata anche da ampia variabilità regionale: in Calabria e in Sicilia, territori meno virtuosi in tal senso, si arriva a prescrivere una quantità di medicinali doppia o addirittura tripla rispetto alla provincia di Bolzano. Ciò significa che, in contesti molto diversi fra loro, è differente anche la prescrizione e soprattutto la richiesta di antibiotici, a causa di motivi culturali(13) ”. L’Organizzazione Mondiale della Sanità avverte che la situazione potrebbe avere effetti radicali sulla medicina globale, economia e società a meno che azioni globali vengano intraprese rapidamente. Una carenza di antibiotici efficaci significa che i pazienti infetti avranno bisogno di più cura ampia, richiedono ricoveri più lunghi e morire in numero maggiore(14) . Un uso più razionale di antibiotici comporterebbe un ingente risparmio stimabile, nella sola Italia, in molte centinaia di milioni di euro all’anno e con un impatto certamente molto positivo sull’intera salute pubblica. Nell’Unione Europea le infezioni provocate da batteri resistenti ai farmaci hanno prodotto nel 2010 un costo, in spese sanitarie e perdite di produttività, superiore a 1,5 miliardi di euro(15) . Nel 2012 è stato stimato che i batteri resistenti agli antimicrobici causano 25mila decessi all’anno nell’Unione Europea, in Islanda e in Norvegia. In effetti, l’antibiotico-resistenza è in costante aumento in tutto il mondo: per alcune infezioni la mortalità è aumentata quasi del 50%(16) . ______________ (13) Magrini Nicola (Centro per la valutazione dell'efficacia dell'assistenza sanitaria- Ceveas Ausl Modena), Intervenento alla presentazione del Rapporto Osmed 2009 sulla prescrizione farmaceutica in Italia, 10 luglio 2010. (14) Maron Dina Belle, La resistenza agli antibiotici è ora Rife tutto il mondo intero, Scientific American 30 aprile (15) Quadro illustrato il 20 novembre 2011 a Bruxelles dal Commissario Europeo alla Salute John Dalli e dal Commissario Europeo per la Ricerca e l’Innovazione Maire Geoghegan Quinn. (16) Organizzazione Mondiale della Sanità, attraverso il suo Chan Margaret, Direttore generale Organizzazione Mondiale della Sanità, 2012.
  • 15. Antibioticoresistenza 40 Come sollecitazione ai governi a intervenire in questo delicato ambito, considerando la gravità del problema, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha pubblicato nel 2012 il volume ‘The evolving threat of antimicrobial resistance’. Nel 2014, poi, l’OMS ha dichiarato che la resistenza agli antibiotici è diventata una realtà e costituisce “una grave minaccia per la sanità pubblica(17) ”. Nel 2014 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha pubblicato il primo ‘Rapporto sulla resistenza antimicrobica su scala mondiale’. Il nuovo report scatta la fotografia più completa disponibile finora sulla resistenza agli antibiotici, analizzando dati di 114 Paesi. Nel Rapporto l’Agenzia delle Nazioni Unite non usa mezzi termini e dichiara lo stato di emergenza: “è una delle più gravi minacce sanitarie, e lo è adesso”. Oggi, “a meno che non si prendano azioni significative per aumentare gli sforzi nella prevenzione delle infezioni, e per cambiare il modo in cui produciamo, prescriviamo e usiamo gli antibiotici, il mondo perderà progressivamente quanto ha conquistato sul fronte della salute pubblica. E le implicazioni saranno devastanti”. Il Rapporto evidenzia che la crisi dell’antibiotico-resistenza sta mettendo in pericolo i pazienti sia nei Paesi Sviluppati che in quelli in Via di Sviluppo(18) . I vertici dell’Istituzione, inoltre, parlano di “un’era post-antibiotica” e ammoniscono che, “lungi dall’essere una fantasia apocalittica, è una possibilità molto reale per il XXI secolo(19) ” che le infezioni comuni e lievi ferite possono tornare nuovamente uccidere ed esortano ad un’azione “urgente e coordinata(20) ”. In particolare, il documento si concentra sulla resistenza agli antibiotici per 7 diversi batteri responsabili di malattie gravi comuni: infezioni ematologiche, diarree, polmoniti, infezioni delle vie urinarie, gonorrea. I risultati sono definiti ‘molto preoccupanti’ e documentano la resistenza agli antibiotici, in particolare a quelli di ‘ultima istanza’. ______________ (17) Keiji Fukuda, Vice Direttore Generale per la sicurezza sanitaria dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). (18) Maron Dina Belle, La resistenza agli antibiotici è ora Rife tutto il mondo intero, Scientific American 30 aprile (19) Keiji Fukuda, Ibid. (20) Keiji Fukuda, Ibid.
  • 16. Raimondo Villano 41 L’antibiotico-resistenza nell’Unione Europea è più diffusa nei Paesi orientali e meridionali; tra questi ultimi vi è l’Italia, dove la resistenza è monitorata dall’Istituto Superiore di Sanità, che riversa i dati nel network di sorveglianza europeo Ears-Net(21) . A fronte di una valida rete di sorveglianza, gli interventi vanno migliorati. Il rapporto dell’European Center for Diseases Control (Ecdc), pubblicato in occasione della settima Giornata degli antibiotici il 18 novembre 2014, boccia l’Italia nell’uso corretto degli antibiotici giacché ha il non invidiabile primato di essere nella fascia con la più alta percentuale di resistenza praticamente per tutti i batteri. Dell’aumento della resistenza ai farmaci antibiotici sviluppata da alcuni batteri, l’Italia è in gran parte responsabile insieme alla Grecia e, in misura minore, Cipro e Romania. Dunque, “la situazione è critica perché a tutt’oggi vi sono molti ceppi di batteri, tra cui quello responsabile della tubercolosi, divenuti resistenti a tutti gli antibiotici a disposizione(22) ” e disponiamo solo di qualche nuova molecola prossima ad entrare in commercio. Appare evidente il rischio “di tornare alla stessa situazione esistente prima della scoperta degli antibiotici quando anche un’infezione banale, non essendoci armi utili a curarla, poneva a rischio la vita(23) ”. Molti cittadini sono ancora male informati sui rischi da uso errato degli antibiotici e dall’insorgenza di antibiotico-resistenze; soprattutto i giovani risultano essere meno consapevoli e più esposti ad errori(24) . Dai dati del 2010 raccolti in Italia su un campione di 2.200 persone, è emerso che vi sono miglioramenti, per esempio nell’associazione tra prescrizione del farmaco e suo utilizzo (in particolare in pediatria): con oltre l’80% della popolazione che associa tali farmaci alla prescrizione medica. Tra i giovani solo poco più del 30% sa di questo fenomeno, contro circa il 70% degli adulti e il 47% degli anziani. Inoltre, oltre il 40% dei giovani crede di poter acquistare gli antibiotici autonomamente. Il rapporto con gli antibiotici è complicato anche dalle ondate influenzali particolari, come ad esempio è avvenuto per il virus pandemico A, generandosi molta incertezza sul loro ruolo terapeutico. ______________ (21) Farmacista 33, Rapporto Oms: l’antibiotico resistenza è una minaccia reale, 7 mag 2014. (22) Magrini Nicola, Ibid.. (23) Magrini Nicola, Ibid.. (24) Rapporto Agenzia italiana farmaco (Aifa) e Istituto superiore sanità (Iss), feb 2011.
  • 17. Antibioticoresistenza 42 Nelle influenze stagionali, poi, almeno la metà degli italiani è consapevole che l’antibiotico sia necessario solo in caso di complicanze, mentre è emerso che solo il 30% sa che la stessa regola vale anche per le nuove influenze, come la A, e un altro 30% è indeciso su cosa fare degli antibiotici in caso di pandemia(25) . L’Unione Europea nel 2011 lancia un Piano quinquennale di 12 azioni specifiche per contribuire, in primo luogo, a modificare la cultura del ricorso agli antibiotici che ancora esiste presso medici, pazienti e ospedali, soprattutto nei Paesi del Sud Europa, in particolare Grecia, Italia e Spagna. L’11 dicembre 2012, poi, il Parlamento Europeo, dopo voto favorevole della Commissione Salute il 6 novembre, approva in seduta plenaria (con 588 voti favorevoli, 16 contrari e 23 astensioni) una Risoluzione redatta da Anna Rosbach (Gruppo dei conservatori e riformisti europei). Tale provvedimento ‘impone’ a Stati membri e Unione l’adozione di azioni immediate per affrontare in maniera più decisa il problema della resistenza antimicrobica. Il Parlamento di Strasburgo chiede interventi che passino dallo sviluppo di nuovi agenti chimici a un impiego più oculato di quelli esistenti ed al miglioramento delle tecniche di allevamento. L’obiettivo primario, in particolare, è preservare l’efficacia degli antimicrobici esistenti facendone un uso responsabile. A tal fine, la Risoluzione afferma che è necessaria una migliore formazione per medici, farmacisti, veterinari, agricoltori e informazioni più comprensibili per il pubblico sui danni arrecati dall’utilizzo improprio degli antimicrobici. La Risoluzione, poi, punta l’indice sui maggiori sforzi che occorre profondere per combattere l’uso improprio degli antibiotici, attraverso la comunicazione istituzionale (il 53 % dei cittadini dell’Unione Europea è tutt’ora convinto che gli antibiotici neutralizzino i virus!) e su un grande impegno necessario nella compliance (i pazienti non seguono né rispettano le prescrizioni). La Risoluzione invita anche la Commissione a “studiare il problema dell’uso e delle vendite impropri di agenti antimicrobici, con o senza prescrizione, durante l’intero ciclo, dal medico al paziente passando per il farmacista, in termini di comportamento di tutti gli attori coinvolti ...”. ______________ (25) Farmacista 33, Antibiotici, giovani ancora poco informati, 23 febbraio 2011.
  • 18. Raimondo Villano 43 Per quanto concerne l’utilizzo di antimicrobici nel settore della salute umana, il documento ribadisce che gli antibiotici non dovrebbero mai essere disponibili senza prescrizione. A tal fine la Risoluzione chiede anche alla Commissione di modificare gli attuali foglietti illustrativi per inserire un’avvertenza che raccomandi l’impiego del prodotto “soltanto dietro prescrizione medica e secondo le modalità prescritte”, perché “un uso improprio degli antibiotici può portare a sviluppare una resistenza nociva per se stessi e per gli altri”. La Risoluzione, poi, indica che la possibilità di prescrivere antimicrobici per gli animali deve essere ristretta ai soli veterinari professionalmente qualificati, distinguendo il diritto a prescriverli da quello a commerciarli, per evitare qualsiasi incentivo economico alla vendita. Inoltre, il provvedimento invoca limitazioni all’uso veterinario per gli antimicrobici di terza e quarta generazione, che l’Oms ha classificato come molto importanti per le terapie sull’uomo. Infine, alla Commissione europea la Risoluzione rivoltge la richiesta di classificare i mangimi medicati come farmaci nell’ambito dell’imminente revisione del Codice farmaceutico veterinario. Dal canto suo, poi, il Presidente degli Stati Uniti d’America Barack H. Obama dichiara guerra alla resistenza agli antibiotici, che solo in Usa miete almeno 23mila vittime l’anno. La strategia quinquennale, delineata in un ordine presidenziale esecutivo del 2014, dovrebbe essere elaborata nel dettaglio entro febbraio 2015 da una task force governativa. Il piano del governo prevede, tra l’altro: incentivi per la scoperta di nuovi farmaci; utilizzo più controllato dei farmaci esistenti; miglioramenti nella caratterizzazione sia dell’uso degli antibiotici che dei batteri resistenti, anche con uso del sequenziamento del Dna; premio di 20 milioni di dollari per chi riesce a realizzare un test rapido per individuare le infezioni(26) . A fronte di un’efficace rete di sorveglianza, dunque, appare chiaro che gli interventi necessitino d’essere migliorati. Alcuni Paesi hanno affrontato il problema mentre in altri occorre una migliore igiene, l’accesso all’acqua potabile, il controllo delle infezioni nelle strutture sanitarie e un programma di vaccinazioni. Ma per prevenire un ulteriore aumento dell’antibiotico-resistenza servono anche ulteriori interventi sull’uso degli antibiotici e sul controllo delle infezioni negli ospedali, nelle lungodegenze e sul territorio. ______________ (26) ANSA, Usa da Obama piano contro resistenza antibiotici, 20 settembre 2014.
  • 19. Antibioticoresistenza 44 Solo con un uso corretto degli antibiotici può dare la garanzia di disporre anche in futuro di cure efficaci contro le infezioni. È bene tener presente che gli antibiotici sono farmaci che hanno come bersaglio selettivamente i batteri che provocano un’infezione e che il medico li sceglie in base a un’equazione con tre variabili: quale molecola per quale paziente con quale malattia. Dunque, innanzitutto va identificata con esattezza l’infezione (e spesso occorrono 2 o 3 giorni per avere un quadro clinico chiaro, magari con supporto di esami chimico-clinici) e, poi, è importante valutare le condizioni del paziente. Il consiglio in tali circostanze, quindi, è duplice: non sentirsi trascurati se il medico non prescrive immediatamente un antibiotico; all’insorgere di un paio di gradi di febbre evitare l’autosomministrazione di un antibiotico che si ha in casa, sia perché non vi è alcun automatismo tra stato febbrile e infezione sia perché è fondamentale riservare sempre al medico la prerogativa di scelta della risposta più adeguata. D’altro canto, quando una terapia antibiotica è appropriata (dunque, su diagnosi medica e mai per auto prescrizione), una volta iniziata è fondamentale attenersi scrupolosamente alle indicazioni di dosi e durata della terapia, perché interrompere arbitrariamente il trattamento anzitempo rende i batteri sempre più ‘forti’. Vi è, poi, il caso dell’uso ripetuto di antibiotici ben tollerati, ritenuto privo di problemi perché raramente si evidenziano effetti collaterali. Invece, già 2 cicli terapeutici condotti a 6 mesi di distanza possono indurre cambiamenti cumulativi e persistenti nella composizione della flora batterica (costituita, secondo stime prudenziali, da un migliaio di tipi differenti di microrganismi) intestinale, svolgendo importanti funzioni(27) . Inoltre, gli ultracentenari hanno ormai ‘sconfitto’ tumori e malattie cardiache, più pericolose per gli ottantenni, mentre le infezioni sono la principale causa di morte: da un’analisi(28) di circa 36mila certificati di morte di ultracentenari inglesi emergono al primo posto le morti per vecchiaia (26%), seguite da quelle per polmonite (20%). Tumori e malattie cardiache sono rispettivamente al 5% e al 9%, mentre tra 80 e 85 anni superano il 25% e il 20%. “Nelle persone molto anziane la replicazione cellulare è molto lenta e i tumori non sono pericolosi; inoltre, sopra una certa età si superano gli effetti dei fattori di rischio cardiovascolari. ______________ (27) Ricerca diretta da David Relman presso la Stanford University School of Medicine e pubblicata sui Proceedings of the National Academy of Sciences. (28) Studio del King’s College di Londra pubblicato da Plos One,
  • 20. Raimondo Villano 45 L’altra faccia della medaglia è che il sistema immunitario si indebolisce molto, aumentando il rischio di infezioni(29) ”. I centenari (attualmente in Italia oltre 16mila, ma nel 2050 potrebbero superare i 200mila), necessitano di cure personalizzate: cure domiciliari, perché difficilmente possono essere ospedalizzati e la terapia non può avvalersi dei dosaggi massimi in quanto i rischi di effetti collaterali gravi, ad esempio ai reni con gli antibiotici, possono superare i benefici. In particolare, ad esempio, esaminando gli effetti della ciprofloxacina (che raramente dà diarrea o gonfiori addominali) avvalendosi di nuove tecniche analitiche della flora batterica, è emerso che due cicli terapeutici di cinque giorni condotti a sei mesi di distanza producono un sottile effetto a lungo termine: la sostituzione di varie specie batteriche residenti con altre affini, ma anche la completa scomparsa di altre(30) . La generale somiglianza fra i ceppi pre-trattamento e post-trattamento spiegherebbe, secondo gli autori delle ricerche, la scarsa incidenza di effetti collaterali dell’antibiotico esaminato; tuttavia, i ricercatori evidenziano che una specie batterica scomparsa potrebbe svolgere un’importante funzione biologica, ad esempio produrre una proteina tossica per particolari patogeni che, in pratica, viene persa. Tale funzione può non essere avvertita per anni ma diventare rilevante quando il particolare patogeno invade l’intestino del paziente. Ciò, dunque, non significa che quell’antibiotico, o altri, sia pericoloso o che vada evitato ma evidenzia ancora una volta il problema del loro uso oculato e dei possibili effetti collaterali a lungo termine. Gli antibiotici, inoltre, possono finire anche nella catena alimentare: carne, pesce, uova, latte, frutta o vegetali possono contenere batteri resistenti agli antibiotici. Ciò è causato dall’uso e abuso di antibiotici sia in agricoltura, per la difesa delle coltivazioni dalle infezioni, sia in zootecnia da parte di allevatori per curare le malattie e, in basse dosi, come additivi promotori della crescita degli animali destinati alla produzione di alimenti, sia nell’industria, per la profilassi antibatterica. ______________ (29) Paolisso Giuseppe, Presidente Società Italiana Gerontologia e Geriatria). ANSA, Ultracentenari battono tumori e problemi di cuore, non le infezioni, 5 giugno 2014. (30) Ancora più importante sarebbe l’approfondimento degli studi sulle specifiche funzioni dei differenti tipi di batteri intestinali, anche se ciò appare complesso per la composizione variabile da persona a persona. Se si riuscisse a farlo, si potrebbe pensare, prima e dopo un trattamento antibiotico, a valutaziore l’abbondanza relativa delle specie che ne compongono la flora, in modo da somministrare eventualmente specifici probiotici che favoriscano la ricostituzione specie-specifica dei ceppi in pericolo.
  • 21. Antibioticoresistenza 46 Gli antibiotici in zootecnia e altre attività, quindi, colpiscono gli esseri umani attraverso il cibo che consumano gli animali trattati. In tal modo si accelerano le mutazioni batteriche, le quali a loro volta lottano contro l’antibiotico. Dunque, le ricadute sulla salute dell’uomo sono particolarmente gravi in quanto le infezioni da batteri resistenti veicolate dal cibo sono difficili da curare. A richiamare costantemente l’attenzione su questi fenomeni è l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Nonostante l’uso degli antibiotici per la crescita animale sia bandito dall’Unione Europa dal 2006, in molti Paesi, soprattutto dell’Est Europa, esso non è ancora regolamentato e non occorre alcuna prescrizione del veterinario per comprarli(31) . A preoccupare l’Oms è anche la resistenza ad antibiotici per uso umano usati anche in campo veterinario: per esempio nel 2008 la resistenza ai fluorochinolonici era del 18% nei batteri della salmonellosi nel pollo: in Italia, dove ci sono molti allevamenti avicoli, ha raggiunto il 30%. Una conferma degli effetti positivi da riduzione di quantità di antibiotici nei mangimi degli animali per alimentazione umana viene dall’Australia, che ha una normativa che ne limita fortemente la quantità somministrata negli allevamenti e da tempo ne vieta alcuni, tra cui il fluoroquinolone, per il pollame. Così la resistenza alla ciprofloxacina del Campylobacter jejuni, che provoca diarrea grave e finanche la morte, su 585 cittadini positivi al batterio è scesa al 2%, contro una media del 29% in altre nazioni occidentali. A conferma dell’efficacia dell’esempio australiano vi sono in Europa la Norvegia, che non ha mai consentito l’uso di antibiotico nei mangimi, e la Svezia, che ne vieta la somministrazione dal 1986: entrambi i Paesi registrano basse resistenza del Campylobacter jejuni(32) . Inoltre, già dal 2006 l’Ufficio Regionale per l’Europa dell’Oms ha realizzato la pubblicazione “Tackling antibiotic resistance from a food safety perspective in Europe” con l’obiettivo di supportare gli Stati nella politica di contenimento che si origina dall’abuso della somministrazione di antibiotici agli animali di allevamento. La pubblicazione, destinata in primo luogo a politici e autorità competenti nei settori della salute pubblica, agricoltura, produzione alimentare e veterinaria, illustra le iniziative che possono essere intraprese per prevenire e contenere il fenomeno dell’antibiotico resistenza veicolato dalla catena alimentare. ______________ (31) Srdan Matic, Coordinatore ambiente e salute di Oms Europa, aprile 2011. (32) Studio pubblicato su Clinical Infectious Diseases nel 2006.
  • 22. Raimondo Villano 47 A livello Comunitario, poi, si studia la possibilità di vietare l’uso negli animali di antibiotici destinati alla salute umana. In materia di salute animale, ancora, l’Unione Europea punta a elaborare una nuova legislazione che ponga l’accento sulla prevenzione rafforzando il sistema di sorveglianza della resistenza agli antibiotici e il consumo di antimicrobici in medicina veterinaria. L’Italia, da tempo impegnata nella sicurezza alimentare, lavora per ridurre le polveri nei luoghi di allevamenti e aziende dove si producono mangimi medicati, in modo che non si disperdano nell’ambiente e non permangano nelle lavorazioni successive(33) . Vi è, poi, il problema dei corsi d’acqua, che possono diventare perfetti ‘allevamenti’ di batteri resistenti se non si pone attenzione a cosa vi si scarica. Ciò è dimostrato da numerose ricerche, tra cui una delle più recenti è stata condotta in una regione dell’India dove è prodotta la maggior parte dei principi attivi di farmaci usati in tutto il mondo. Dallo studio in situ nei fiumi, analizzando campioni d’acqua da tre siti vicino a Hyerabad (area con 90 fabbriche di farmaci), è stata trovata una quantità di antibiotici pari a quella che un uomo avrebbe nel sangue durante una terapia(34) . Usando una nuova tecnica in parallelo che permette di riconoscere subito i geni legati alla resistenza agli antibiotici gli esperti hanno trovato che il 2% di tutto il Dna dei batteri rinvenuti nell’acqua era proprio del tipo che conferisce la resistenza. L’analisi ha mostrato anche che i batteri presenti erano resistenti a diversi tipi di antibiotici, anche non prodotti nel sito analizzato, mentre nel caso della ciprofloxacina la resistenza era assente, probabilmente perché la quantità di principio attivo era così alta da abbattere anche gli stessi batteri resistenti(35) . Analogo fenomeno è studiato da diversi anni negli scarichi della Lombardia da Ettore Zuccato (Istituto Mario Negri di Milano), il quale efficace rimedio i depuratori dai depuratori: quelli moderni sono in grado di eliminare la gran parte dei residui di farmaci e andrebbero applicati su larga scala, anche se costano di più(36) . Per affrontare il problema si richiedono azioni coordinate su scala globale, che le Nazioni stanno prendendo per mitigare e adattarsi ai cambiamenti climatici. Il Rapporto ONU raccomanda in merito un approccio più fronti. ______________ (33) Maron Dina Belle, La resistenza agli antibiotici è ora Rife tutto il mondo intero, Scientific American 30 aprile 2014. (34) Studio dei ricercatori dell’Università di Goteborg, pubblicato da Plos One, 2011. (35) Ibid. (36) Farmacista 33, La resistenza agli antibiotici nasce nei corsi d’acqua, 24 feb 2011.
  • 25. Raimondo Villano 251 Nato nel 1960. Vive tra Roma e Torre Annunziata. Ruoli: General Manager Villano International Business Team (dal 2012); CEO Chiron Editore, Membro onorario (dal 2013) e Associate Professor in History of Health Administration Pharmaceutical Department of Ruggero II University (Miami, dal 2014), Trader (dal 1976), Trader operativo finanziario indipendente di borse e forex (dal 1983), Cavaliere S.M.O. di Malta (dal 2002), Presidente Fondazione umanitaria Chiron (dal 1985). Accademie: Storia Arte Sanitaria-Ministero B.C., già pontificia Tiberina, Studi Melitensi, Medical Tradition Smithsonian Institution-USA, International Society History Pharmacy, Acc. Italiana Storia Farmacia, Soc. Napoletana Storia Patria, a. h. Nobile Collegio Chimico Farmaceutico. Oltre 100 conferenze e chairman in decine di congressi. Collabora con importanti Riviste nazionali e internazionali. È Advisory Board Member per l’Editore statunitense DPC, che pubblica in oltre 150 nazioni. Studi: classici; laurea e abil.: Farmacia (1985); corsi certificati di: Piante officinali, Tecniche cosmetiche, Sicurezza aziendale, Haccp, Storia, Dottrina sociale Chiesa, Teologia. Lauree h.c.: Scienze Umane e Sociali (2009); Storia e Filosofia (2010); Scienze Comunicazione (2013). Master h.c.: Science Medical Ethics (2010). È stato: autore, organizzatore e chairman Corso Sicurezza per manager, ottenendo Alti Patronati di Capo dello Stato e ONU (2000), Segretario International Committee Biothecnologies Wabt-Unesco 2008- 13, membro World Academy Biomedical Technology (Unesco 2007-12), Consigliere diplomatico Aerec dpt ENVA (2011-15), 11 anni in Comitato scientifico sicurezza sanitaria di IBD (azienda responsabile della sicurezza dei Tribunali Corte Appello Napoli), CdA Fondazione Beaumont Onlus ricerche su cancro con il Prefetto Napoli (2011-12), Accademico dell’Accademia Europea per le Relazioni Economiche e Culturali AEREC (2004-15). 32 anni socio e titolare di farmacia. Socio dal 1990, Segretario a 29 anni 1990-95 e Presidente 2000 Rotary Club Pompei-Vesuvio; in Comm.ni Rotary Distretto 2100-Italia: Etica professionale, Azione Mondiale, Informatica; tra i molti ruoli internazionali: archeologia Pompei-Cartagine; Comitato Premio Magna Grecia. Presidente a Napoli, coordinatore nazionale e fondatore Federazione Giovani Farmacisti; Rappresentante nazionale Sindacato Federativo. Assistente di Microbiologia Fac. F.cia Na (1985-90, Cattedra Prof. Lembo-Ist. Sup. Sanità). Premi internazionali: Diploma d’Onore per Servizi eccezionali a titolo individuale nelle 5 Vie di Azione da Presidente Rotary International (Evanston 2001: solo 100/anno/1,5 mln soci); Benemerenza Anticrimine-Task Force Rotary Italia, Albania, ex-Jugoslavia, S. Marino (Zurigo 2001); Sapientia Mundi-Etica
  • 26. Antibioticoresistenza 252 (Rm 2008); Unione Legion d’Oro-Lavoro (Rm 2010); Veritas in Charitate- Religione (2011); Bonifaciano-Cultura e Società (2011); Norman Ac.-Editoria Medaglia aurata (Rm 2014); Norman Ac.-Sanità Galeno di Pergamo (Rm 2014). Premi nazionali: Aesculapius-Sanità Patroc. Consiglio Ministri (Rm 1987); LXVIII Piccinini-Ricerca (Rm 2006); LXV Stramezzi-Sanità (Rm 2007); Capitolino-Attività umanitaria (Rm 2010); Tiberino- Cultura (Rm 2012); LXXIV Serono-Storia (Rm 2012), Aerec-Cultura (Rm 2013); Benemerenza al merito Sanità pubblica (DPR 2013), Tiberino-Scienza (Rm 2014). Autore di oltre 730 pubblicazioni sanitarie, professionali, scientifiche, storiche, religiose; oltre 50 libri (vari tradotti in inglese, francese, alcuni in tedesco, spagnolo) con editori prestigiosi come Zanichelli e patrocini da Ministero Beni Culturali, Unesco, Rotary, Università, ecc., presenti in Biblioteche italiane (tra cui: Quirinale, Accademia Nazionale Scienze, Ministeri) e di oltre 40 Nazioni (tra cui: National Institute Health-USA, Nationale de France, Congress UK), in Istituti di Cultura, Università, Musei; un libro debuttò a Fiera Francoforte. Cataloghi: 2000 Outstanding Intellectuals IBC-Cambridge da 2010; Opac Sbn con oltre 160 opere; da 2010 Scheda di Autorità Ministero BAC. Vari libri sono apprezzati da autorità, tra cui più volte il Capo dello Stato e il Santo Padre. Alcuni libri: Società globale informazione, 1996; Rotary per l’Uomo, 2001; Gestione sicurezza in Farmacia (pres. Dr. Renzulli, già Consulente Sicurezza all’ONU, 2004); Arte e storia Farmacia (pres. Prof. Ledermann, Presid. Em. International Society History Pharmacy, 2 ediz., 2006); Storia e attività del SMOM (4 ediz., 2007); Meridiani farmaceutici tra etica laica e morale cattolica (pres. Prof. Tarro, Comm. Naz.le Bioetica, 3 ediz., 2008); Thesaurus Pharmacologicus (pres. Presid. Farmacisti Italiani Dr. Mandelli 2009); Tempo scolpito in silenzio eternità. Riflessioni su indagine diacronica per memoria homo faber (pres. eminenti storico Fra’ von Lobstein e critico Prof. Carosella, 2 ed., 6 rist., 2010); Attività farmaceutiche Regno Napoli (pres.: Presid. Accemia It. Storia Farmacia Dr. Corvi, 2010); Logos e teofania nel tempo digitale (pres. Mons. Trafny, Presidente Dpt Scienza-Fede Pontificio Cons. Cultura, 2012); Aspetti religiosi e dimensione ecclesiale SMOM (2013). Tra gli oltre 40 multimedia: Cenni arte e storia farmacia (patr. AISF, 2002); Influenza A/H1N1 (patr. Unesco, 2009).
  • 27. Raimondo Villano 253 “Ci sono rimedi peggiori delle malattie” Publilio Siro, Sentenze