1. Ragionamento scritto sulle citazioni di De Kerckhove più laboratorio
di Massimo Raffaella
Derrick de Kerckhove, sociologo belga naturalizzato canadese, allievo di Marshall
McLuhan, è considerato uno dei maggiori studiosi mondiali di comunicazione e
nuove tecnologie.
Uno dei concetti più famosi da lui elaborati è probabilmente quello di psico-
tecnologie: finora, coi media tradizionali, il pensiero è scaturito dalla possibilità di
leggere, ovvero dalla scrittura; adesso, invece, "il mondo esterno passa dalle pagine
allo schermo, ove prendono vita espressioni basate sui linguaggi che sono
un'estensione della nostra mente". Insomma, De Kerckhove sostiene che, grazie alle
nuove forme di comunicazione sperimentate sulla Rete, abbiamo la possibilità di
esercitare un potere, poiché, come l'automobile è un'estensione del piede, così il
computer lo sarebbe della mente. Se noi, infatti, utilizzassimo il PC solo ed
esclusivamente per ciò per cui è nato, cioè per un mero strumento di calcolo,
concettualmente non sarebbe così diverso dall'usare un'agenda e una calcolatrice;
ma se noi concepiamo il calcolatore per ciò che è diventato, un medium, allora
possiamo improvvisamente scoprire che non siamo soli, e che questo tipo di
comunicazione conserva dei caratteri inesistenti in qualsiasi altro medium.
La tecnologia non può sostituire l’intenzionalità educativa. Le tecnologie possono
facilitare il processo di insegnamento/apprendimento, ma non possiamo pensare
che possano fare tutto da sole, sono macchine e hanno bisogno dell’aiuto
dell’uomo, in questo caso di una figura professionale di educatore.
Inoltre, De Kerckhove ritiene che un buon metodo per migliorare l'educazione degli
studenti potrebbe proprio essere quello di avere una partecipazione attiva
all’apprendimento, in cui lo studente riesca ad elaborare le conoscenze con gli altri
studenti, tutor, insegnanti. Dobbiamo sviluppare un’ intelligenza collettiva, ossia un
ampliamento della nostra intelligenza e della nostra memoria. Affinché questo
processo di comunicazione-apprendimento-insegnamento online si verifichi e sia
efficace è necessario che sia guidato, in modo da orientare la costruzione di
conoscenze: se, infatti, delle virtual classrooms, delle classi in Rete, lavorassero
indipendentemente ma al tempo stesso collegate fra loro per quanto riguarda lo
scambio di materiali, la qualità della formazione studentesca compirebbe un
notevole salto di qualità.
A partire dall’800 si sono avute straordinarie invenzioni: fotografia, grammofono,
cinema, telegrafo, telefono, radio fino ad arrivare alle nuove tecnologie, allo
sviluppo dei media elettrici e a come questi agiscono nella nostra mente creando
strutture di pensiero definiti dallo stesso de Kerckhove brainframes. Nell'era delle
tecnologie elettroniche, chiunque può e deve essere artista, in quanto non può fare
a meno di essere coinvolto profondamente e nella sua globalità di essere umano
2. nelle vicende sociali, politiche e culturali, sensoriali del villaggio globale, cercando di
comprenderle e farle comprendere ai propri simili.
De Kerckhove parla di Ipertesto che consente un approccio organizzato dei saperi;
un testo elettronico che con un semplice clic si può passare da un testo all’altro, si
può passare anche ad immagini, brani musicali e qualsiasi elemento multimediale
(blog, social network). Dunque Internet è la coscienza di tutti; tutti noi siamo la Rete
dove possiamo interagire, collaborare, cooperare , trasmettere e costruire un
processo di apprendimento o riprodurre la realtà attraverso la creazione e
l’esperienza.
E’ vero che i giovani di oggi sono la Google Generation. Fanno uso del multimediale
e dell’interattività come di una penna elettronica. Con l'interattività il medium
risponde in tempo reale all'input dell'utente. Essi giocano con lo schermo e grazie ai
videogames iniziano anche in età prescolare. Tali giochi non hanno un effetto solo
ludico, sono vere e proprie psico-tecnologie poiché implicano l'addestramento del
sistema nervoso.
Oggi i videogames e i computer stanno diventando il mezzo con cui l’uomo
postmoderno e ancor di più le nuove generazioni devono confrontarsi nel corso del
processo di costruzione della propria identità. Ciò vuol dire che la mutazione è in
corso e che l’era digitale non è una moda passeggera.
3. Il Laboratorio attraverso le
mappe concettuali
Le mappe concettuali sono delle rappresentazioni grafiche che riassumono un
ragionamento, visualizzando almeno tre aspetti di esso:
• qual è l’oggetto del ragionamento;
• quali concetti si vogliono mettere in evidenza;
• quale percorso mentale si è fatto per far emergere i concetti di riferimento.
Questa attività è diretta verso alunni di scuola primaria. Oggi l’utilizzo di mappe
concettuali nella didattica è divenuta pratica abbastanza diffusa, infatti alcuni libri di
testo propongono tematiche sotto forma di mappe e di schemi di rappresentazione.
La costruzione di mappe concettuali favorisce nei ragazzi forme di meta cognizione;
fa sì che coloro che devono produrre una mappa siano in grado di acquisire capacità
di gestione autonoma della conoscenza.
PROGETTO: CONOSCERE L’ACQUA ATTRAVERSO LE MAPPE
OBIETTIVI
• Favorire lo sviluppo di attività metacognitive attraverso la costruzione e
l’utilizzo di modelli e schemi.
• Conoscere il ciclo naturale dell’acqua.
• Acquisire la consapevolezza che l’acqua è un bene prezioso.
CONTENUTI
• Com’è distribuita l’acqua sul nostro pianeta.
• Gli stati dell’acqua e i suoi cambiamenti.
METODOLOGIE
• Conversazione e discussione in grande gruppo.
• Lavoro in piccoli gruppi.
• Costruzione di schemi e mappe in piccolo gruppo.
• Costruzione di semplici schemi con l’uso di carta e penna.
• Presentazione e spiegazione sull’uso del software http:/bubbl.us/
4. CONNESSIONI CON LE ALTRE DISCIPLINE
• Ed. alla cittadinanza
• Italiano
• Matematica
• Scienze
Le mappe concettuali possono essere utilizzate come valido strumento di
VALUTAZIONE delle conoscenze apprese dai nostri alunni. Capire come l’alunno
struttura o elabora una mappa concettuale.
All’inizio potremmo proporre frasi o periodi brevi, ad esempio:
“L’acqua cambia di stato; può essere solida,liquida o gassosa.
In seguito chiederemo ai nostri alunni di evidenziare le parole chiave:
L’ACQUA cambia di stato; può essere solida, liquida o gassosa.
Proporremo , quindi una prima rappresentazione grafica, molto semplice:
5. Chiederemo poi di inserire anche i verbi per correlare tra loro i concetti:
cambia di
può essere può essere può essere
ACQU
A
Stato
Solido Liquid
o
Liquid
o
Gassos
o
6. A questo punto, dopo che i bambini hanno capito il meccanismo si può chiedere loro
di provare a inserire maggiori informazioni sia a livello orizzontale, come espansione
dei concetti principali, sia a livello verticale, come approfondimento dei concetti
derivati:
fatta di
cambia di
può essere può essere
può essere
come la e il
come la e la
come la e il
Concludo col dire che se il lavoro verrà condotto senza ansia e come un vero gioco,
gli alunni si appassioneranno e cercheranno sempre nuove espansioni dei concetti
che via via emergeranno.
ACQUAACQUA
Stato
Solid
o Liquido
Gassoso
Molecole
NEV
E
GRANDINE
PIOGGI
A
FIUM
E
NEBBI
A
VAPORE
ACQUEO
7. A questo punto, dopo che i bambini hanno capito il meccanismo si può chiedere loro
di provare a inserire maggiori informazioni sia a livello orizzontale, come espansione
dei concetti principali, sia a livello verticale, come approfondimento dei concetti
derivati:
fatta di
cambia di
può essere può essere
può essere
come la e il
come la e la
come la e il
Concludo col dire che se il lavoro verrà condotto senza ansia e come un vero gioco,
gli alunni si appassioneranno e cercheranno sempre nuove espansioni dei concetti
che via via emergeranno.
ACQUAACQUA
Stato
Solid
o Liquido
Gassoso
Molecole
NEV
E
GRANDINE
PIOGGI
A
FIUM
E
NEBBI
A
VAPORE
ACQUEO