1. E
ET
DALLE NORME AL CANTIERE:
R
CONTROLLI, GARANZIE E RESPONSABILITÀ NELLE FORNITURE DI
C
CALCESTRUZZO ARMATO.
N
O
LA PRESCRIZIONE DEL C.A.
C
T O
ET
G
O
PR
2. NTC
Vita Nominale
“Le opere e le componenti strutturali devono
essere progettati, eseguiti, collaudati e
E
ET
soggetti a manutenzione in modo tale da
consentirne la prevista UTILIZZAZIONE IN
R
FORMA ECONOMICAMENTE SOSTENIBILE
C
e con il livello di sicurezza previsto dalle
N
presenti norme.”
O
C
“La durabilità, definita come conservazione delle caratteristiche
O
fisiche e meccaniche dei materiali e delle strutture, è una proprietà
T
essenziale affinché i livelli di sicurezza vengano garantiti durante
ET
tutta la vita dell’opera, deve essere garantita attraverso
G
un’opportuna scelta dei materiali e un opportuno
O
dimensionamento delle strutture, comprese le eventuali misure di
PR
protezione e manutenzione.”
3. NTC
Vita Nominale
“La struttura deve essere progettata cosichè il degrado nella
sua vita nominale, purchè si adotti la normale manutenzione
E
ET
ordinaria, non pregiudichi le sue prestazioni in termini di
resistenza stabilità e funzionalità portandole al di sotto del
R
livello richiesto dalle presenti norme.
C
Le misure di protezione contro l’eccessivo
N
degrado devono essere stabilite con riferimento
O
C
alle previste condizioni ambientali.”
T O
ET
Tipo di Costruzione Vita Nominale
G
Vn
O
Opere Provvisorie ≤ 10 anni
PR
Opere Ordinarie, opere infrastrutture e dighe di ≥ 50 anni
dimensioni contenute o di importanza normale
Opere Ordinarie, opere infrastrutture e dighe di ≥ 100 anni
grandi dimensioni o di importanza strategica
4. NTC
SLE – Strategie di azione
“Il Progettista dovrà in ogni caso soddisfare i requisiti di durabilità
E
attraverso opportuni accorgimenti, quali:
ET
R
C
UTILIZZO DI MATERIALI NON
N
SOGGETTI A DETERIORAMENTO
O
DURANTE LA VITA DI PROGETTO
C
PROGRAMMA
O
MANUTENZIONE
T
ET
PER LA STRUTTURA
DIMENSIONAMENTO IDONEO A
COMPENSARE IL
G
UTILIZZO DI ELEMENTI
DANNEGGIAMENTO NELLA
O
STRUTTURALI CON VITA Nominale
DURATA DI VITA (es. aumento
PR
MINORE DEL COMPLESSO IN CUI
copriferro) SONO INSERITI, CON POSSIBILITÀ
DI ISPEZIONE PERIODICA E DI
EVENTUALE SOSTITUZIONE
5. D.M.14.01.08
Schema logico del processo progettuale
AMBIENTE VITA NOMIN. DESTINAZIONE D’USO
E
ET
AZIONI CLASSE AZIONI:
R
AGGRESSIONI MECCANICHE DELLA • Antropiche
NATURALI:
C
(CO2 – Cloruri – Gelo-
STRUTTURA • Accidentali
etc…) neve-vento-ΔT-sisma
N
O
C
O
CARATTERISTICHE SPESSORE
CALCESTRUZZO T COPRIFERRO
ET
UNI 11104 – UNI EN 206-1 UNI EN 1992-1-1 C.E.?
G
(Eurocodice 2)
C(X/Y)?
O
Circolare 9-2-’09
PR
Consistenza?
DURABILITÀ
Dmax?
Copriferro?
6. Come si prescrive il calcestruzzo
I parametri obbligatori
Classe di esposizione
ambientale
E
ET
Classe di resistenza
caratteristica alla compressione
R
C
Classe di consistenza al getto
N
O
C
Dimensione massima
dell’aggregato
O
……eventuali requisiti
T
aggiuntivi richiesti dal
ET
progettista
G
O
PR
7. Prospetto 4 - Norma UNI 11104
(requisiti minimi validi per opere con vita nominale 50 anni)
E
ET
CORROSIONE DELLE ARMATURE INDOTTA DAI
R
CORROSIONE DELLE CLORURI ATTACCO DAI CICLI AMBIENTE
NESSUN
ARMATURE INDOTTA DALLA CLORURI AGGRESSIVO PER
RISCHIO
C
CARBONATAZIONE ACQUA DI MARE PROVENIENTI DA DI GELO/ DISGELO ATTACCO CHIMICO
ALTRE FONTI
N
X0 XC1 XC2 XC3 XC4 XS1 XS2 XS3 XD1 XD2 XD3 XF1 XF2 XF3 XF4 XA1 XA2 XA3
O
MASSIMO
- 0,60 0,55 0,50 0,50 0,45 0,55 0,50 0,45 0,50 0,50 0,45 0,55 0,50 0,45
RAPPORTO a/c
C
MINIMA CLASSE DI
C12/15 C25/30 C28/35 C32/40 C32/40 C35/45 C28/35 C32/40 C35/45 C32/40 C25/30 C28/35 C28/35 C32/40 C35/45
RESISTENZA
O
MINIMO
CONTENUTO IN 300 320 340 340 360 320 340 360 320 340 360 320 340 360
CEMENTO (Kg/m3)
T
ET
CONTENUTO
MINIMO IN ARIA 3,0 (a)
(%)
G
AGGREGATI CONFORMI ALLA È RICHIESTO
UNI EN 12620 DI ADEGUATA L’IMPIEGO DI
ALTRI REQUISITI
O
RESISTENZA AL CEMENTI RESISTENTI
GELO/DISGELO AI SOLFATI (b)
PR
(a) QUANDO IL CALCESTRUZZO NON CONTIENE ARIA AGGIUNTA, LE SUE PRESTAZIONI DEVONO ESSERE VERIFICATE RISPETTO AD UN CALCESTRUZZO AERATO PER IL QUALE
È PROVATA LA RESISTENZA AL GELO/DISGELO, DA DETERMINARSI SECONDO UNI 7087, PER LA RELATIVA CLASSE DI ESPOSIZIONE.
(b) QUALORA LA PRESENZA DI SOLFATI COMPORTI LE CLASSI DI ESPOSIZIONE XA2 E XA3 È’ ESSENZIALE UTILIZZARE UN CEMENTO RESISTENTE AI SOLFATI SECONDO LA UNI
9156.
8. Come si prescrive il calcestruzzo
CLASSE DI RESISTENZA
C8/10 DM 14.01.2008
CAP.4 – COSTRUZIONI CIVILI E INDUSTRIALI
E
C12/15
ET
C16/20
R
C20/25
C
C25/30 XC1 XC2 XF2 XF3
N
C28/35 XC3 XD1 XF4 XA1
O
C32/40 XC4 XS1 XD2 XF1 XA2
C
C35/45 XS2 XS3 XD3 XA3
C40/50 T O
ET
C45/55
C (fck / Rck) [N/mm2]
G
C50/60
O
C55/67 Prequalifica + FPC
PR
C60/75
C70/85
C80/95 Autorizzazione STC su parere del Cons. Sup. LL.PP.
C90/105
9. Come si prescrive il calcestruzzo
Classi di consistenza (slump) – UNI EN 206:2006
Classe di esposizione
ambientale
E
ET
Classe di resistenza CLASSE ABBASSAMENTO
caratteristica alla compressione
R
S1 da 10 a 40 mm
C
S2 da 50 a 90 mm
Classe di consistenza al getto
N
S3 da 100 a 150 mm
O
S4 da 160 a 210 mm
C
Dimensione massima
dell’aggregato S5 ≥ 220 mm
O
……eventuali requisiti
T
aggiuntivi richiesti dal
ET
progettista
G
plastica fluida superfluida
O
umida semifluida
PR
SCC
S1 S2 S3 S4 S5
10. Le aggiunte d’acqua
Effetti macroscopici
E
ET
R
C
N
O
C
T O
ET
Par. 5.3.1 Linee guida cls preconfezionato
Tipo e quantità di ogni eventuale aggiunta di acqua e/o
G
O
additivi che dovesse essere effettuata in fase
PR
preliminare alla consegna, sotto la responsabilità del
produttore, deve essere prevista in produzione, non
alterare le prestazioni prescritte ed essere registrata
11. Le aggiunte d’acqua
Abbattimento della resistenza
CLASSE CLASSE
AGGIUNTA DI
DI CONSISTENZA DI CONSISTENZA
ACQUA (litri/m3)
E
INIZIALE FINALE
ET
S2 15-20 S3
R
C
S2 25-30 S4
N
O
S3 10-15 S4
C
S3 20-25 S5
S4 T O 8-10 S5
ET
Per ogni 10 litri/m3 di acqua aggiunta si ha una penalizzazione di resistenza
G
meccanica di circa 10-12%.........esempio se passiamo da
O
PR
S3 ------------ + 25 litri/m3 ----------- S5
------------------------ perdita di oltre il 20% di Rcm
Collaudabilità Resist. in opera > 85% Resist. Media di progetto
12. Come si prescrive il Calcestruzzo
Dmax degli aggregati
Il Dmax aggregato deve risultare minore di:
E
ET
• ¼ sez. minima della struttura
• interferro – 5mm
R
• copriferro nominale x 1.3 (Dmax non deve superare il
C
70% del copriferro nominale)
N
O
C
T O
ET
G
O
PR
13. Come si prescrive il Calcestruzzo
Il Copriferro
E
ET
cnom = cmin + Δc
R
C
N
O
C
O
RESISTENZA
DURABILITÀ T C min AL FUOCO
ET
EC2 - prosp. 4.4 DM 16/02/2007
G
O
PR
ADERENZA
ACCIAIO-CLS
14. Come si prescrive il Calcestruzzo
Il Copriferro
E
ET
R
C
N
O
C
T O
ET
G
Es. Infrastruttura stradale (op. di elevazione)
O
PR
C(x/y) di Cf Toll. di VN=50 VN=100
prog posa
C(32/40) 35 10 45 55
C(45/55) 30 10 40 50
15. Come si prescrive il Calcestruzzo
La prescrizione completa
E
ET
R
C
N
O
C
T O
ET
G
O
PR
16. Linee guida per la prescrizione
Vademecum per la progettazione della durabilità
E
ET
R
C
N
O
C
T O
ET
G
O
PR
17. Fondazioni Massive
E
ET
1 STRUTTURE DI FONDAZIONE E INTERRATE
R
CALCESTRUZZO DESTINATO ALLA REALIZZAZIONE DI STRUTTURE DI
C
1.1
N
FONDAZIONE E MURI INTERRATI A CONTATTO CON TERRENI NON
O
AGGRESSIVI
C
O
1.2 CALCESTRUZZO DESTINATO ALLA REALIZZAZIONE DI STRUTTURE DI
T
FONDAZIONE E MURI INTERRATI A CONTATTO CON TERRENI AGGRESSIVI
ET
CONTENENTI SOLFATI
G
O
PR
1.3 CALCESTRUZZO DESTINATO ALLA REALIZZAZIONE DI STRUTTURE DI
FONDAZIONE E MURI INTERRATI DI GRANDE SPESSORE
18. Fondazioni Massive
1.3 CALCESTRUZZO DESTINATO ALLA REALIZZAZIONE DI STRUTTURE DI
FONDAZIONE E MURI INTERRATI DI GRANDE SPESSORE
E
ET
R
Campo di validità
C
N
Le prescrizioni di capitolato, in particolare, sono rivolte a plinti di dimensioni
O
minime superiori a 1.5 m, a platee di fondazione e muri di spessore superiore a
C
80 cm.
T O
Avvertenze
ET
- è opportuno eseguire un’analisi chimica del terreno volta ad accertare la
G
presenza di solfati
O
PR
- nel caso venisse accertata dall’analisi la presenza di solfato in misura superiore
a 2000 mg/Kg (come SO42-) utilizzare le prescrizioni di capitolato riportate nella
Scheda 1.2 “Calcestruzzo destinato alla realizzazione di strutture di fondazione in
terreni aggressivi”
19. Fondazioni Massive
1.3 CALCESTRUZZO DESTINATO ALLA REALIZZAZIONE DI STRUTTURE DI
FONDAZIONE E MURI INTERRATI DI GRANDE SPESSORE
E
ET
R
Voce di capitolato
C
N
Calcestruzzo a prestazione garantita, in accordo alla UNI EN 206-1, per strutture di
O
fondazione massive (di grande spessore) in classe di esposizione XC2 (UNI 11104), Rck 30
C
N/mm2, Classe di consistenza S4/S5 o slump di riferimento 230 ± 30 mm, Dmax 32 mm,
Cl 0.4, cemento “LH” a basso sviluppo di calore in accordo alla UNI-EN 197/1-2006
T O
ET
G
O
PR
20. Fondazioni Massive
1.3 CALCESTRUZZO DESTINATO ALLA REALIZZAZIONE DI STRUTTURE DI
FONDAZIONE E MURI INTERRATI DI GRANDE SPESSORE
E
ET
R
Prescrizioni per gli ingredienti utilizzati per il confezionamento del conglomerato
C
A1) Acqua di impasto conforme alla UNI EN 1008
N
A2) Additivo superfluidificante conforme ai prospetti 3.1 e 3.2 o superfluidificante
O
ritardante conforme ai prospetti 11.1 e 11.2 della norma UNI-EN 934-2
C
A3) Additivo ritardante (eventuale solo per getti in climi molto caldi) conforme al
prospetto 2 della UNI-EN 934-2
O
A4) Aggregati provvisti di marcatura CE conformi alle norme UNI-EN 12620 e 8520-2.
T
ET
Assenza di minerali nocivi o potenzialmente reattivi agli alcali (UNI-EN 932-3 e UNI
8520/2) o in alternativa aggregati con espansioni su prismi di malta, valutate con la prova
G
accelerata e/o con la prova a lungo termine in accordo alla metodologia prevista dalla UNI
O
8520-22, inferiori ai valori massimi riportati nel prospetto 6 della UNI 8520 parte 2.
PR
A5) Cemento LH a basso sviluppo di calore in accordo al punto 7 della norma UNI EN
197/1-2006 con calore di idratazione unitario a 7 giorni inferiore a 270 J/g (determinato
in accordo alla UNI EN 196-8)
A6) Ceneri volanti e fumi di silice conformi rispettivamente alla norma UNI-EN 450 e UNI-
EN 13263 parte 1 e 2.
21. Fondazioni Massive
1.3 CALCESTRUZZO DESTINATO ALLA REALIZZAZIONE DI STRUTTURE DI
FONDAZIONE E MURI INTERRATI DI GRANDE SPESSORE
E
ET
R
Prescrizioni per il calcestruzzo
C
B0) In accordo alle Norme Tecniche sulle Costruzioni (D,M.14/01/08) il calcestruzzo dovrà
N
essere prodotto in impianto dotato di un Sistema di Controllo della Produzione (FPC)
O
effettuata in accordo a quanto contenuto nelle Linee Guida sul Calcestruzzo
C
Preconfezionato (2003) certificato da un organismo terzo indipendente autorizzato.
B1) Calcestruzzo a prestazione garantita (UNI EN 206-1)
O
B2) Classi di esposizione ambientale: XC2
T
ET
B3) Rapporto a/c max: 0.60
B4) Classe di resistenza a compressione minima: C(25/30)
G
B5) Controllo di accettazione: tipo A (tipo B per volumi complessivi di calcestruzzo
O
superiori a 1500 m3)
PR
B6) Aria intrappolata: max. 2,5%
B7) Diametro massimo dell’aggregato: 32 mm
B8) Classe di contenuto di cloruri del calcestruzzo: Cl 0.4
B9) Classe di consistenza al getto S4/S5 o slump di riferimento 230 ± 30 mm
B10) Volume di acqua di bleeding (UNI 7122): < 0.1%
22. Fondazioni Massive
1.3 CALCESTRUZZO DESTINATO ALLA REALIZZAZIONE DI STRUTTURE DI
FONDAZIONE E MURI INTERRATI DI GRANDE SPESSORE
E
ET
R
Prescrizioni per la struttura
C
C1) Copriferro minimo: 30 mm (40 per opere in c.a.p). Per getti controterra su terreno
N
preparato: copriferro minimo 40 mm. Per getti controterra su terreno non preparato:
O
copriferro minimo 70 mm
C
C2) Protezione delle superfici casserate e non del getto con pannelli termoisolanti di
polistirolo espanso estruso di spessore pari a 50 mm (o con materassini di equivalente
O
resistenza termica) per almeno 7 giorni. Sulle superfici non casserate prima della
T
ET
predisposizione dei materassini termoisolanti coprire la superficie del calcestruzzo fresco
con un foglio di politene.
G
C3) Acciaio B450C conforme al D.M. 14.01.08
O
PR