1. politica di
coesione
Comunicare i Fondi SIE:
il linguaggio e le parole chiave
nella programmazione 2014-2020
Matteo Salvai
Direzione Generale Politica regionale e urbana Commissione Europea
matteo.salvai@ec.europa.eu / @saved_mat
Firenze, 16 Giugno 2016
3. 3
Glossario
Fondi Strutturali e di Investimento Europeo (Fondi SIE)
1) Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR)
2) Fondo Sociale Europeo (FSE)
3) Fondo di Coesione (FC)
4) Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR)
5) Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca (FEAMP)
Politica di Coesione riguarda i primi tre (FESR, FSE e FC)
7. 7
Perché una Politica di coesione UE?
Valore massimo Valore minimo Rapporto
PIL pro capite
(% media EU-28)
Lussemburgo
266%
Bulgaria
47%
5,7*
Tasso di
occupazione
(%, età 20-64)
Svezia
79,8%
Grecia
53,2%
1,5
* Negli Stati Uniti la differenza è pari solo a 2,5 e in Giappone a 2
La Politica di coesione mira a ridurre il divario esistente tra le regioni UE
per raggiungere uno sviluppo economico, sociale e territoriale equilibrato.
8. 8
La Politica di coesione trae origine dal Trattato di Roma
• Preambolo al Trattato di Roma (1957): necessità di «rafforzare l’unità
delle loro economie e di assicurarne lo sviluppo armonioso riducendo
le disparità fra le differenti regioni e il ritardo di quelle meno
favorite».
• Articolo 174 del Trattato di Lisbona (2010): «Per promuovere uno
sviluppo armonioso dell'insieme dell'Unione, questa sviluppa e prosegue
la propria azione intesa a realizzare il rafforzamento della sua
coesione economica, sociale e territoriale. In particolare l'Unione mira
a ridurre il divario tra i livelli di sviluppo delle varie regioni
ed il ritardo delle regioni meno favorite».
9. 9
Cosa si intende per regione?
• L’Eurostat ha elaborato una classificazione delle unità
territoriali per la statistica (NUTS).
• Nell’UE vi sono attualmente 274 regioni NUTS 2.
10. 10
Politica di coesione UE 2014-2020:
1/3 del bilancio comunitario
Le riforme concordate per il periodo 2014-2020
sono state studiate per massimizzare l’impatto
dei finanziamenti UE a disposizione.
Le riforme concordate per il periodo 2014-2020
sono state studiate per massimizzare l’impatto
dei finanziamenti UE a disposizione.
€1 082 miliardi
Bilancio UE 2014-2020 complessivo
Altre politiche UE,
agricoltura, ricerca,
politiche esterne, ecc.
€730,2 miliardi
67,5% 32,5%
€351,8 miliardi
Fondi della politica di coesione
Crescita
11. 11
La Politica di coesione consente di attuare la strategia
Europa 2020
• Avviata nel marzo 2010: la prosecuzione dell’Agenda di Lisbona.
• Una strategia della Commissione europea a favore di «una crescita
intelligente, sostenibile e inclusiva» per i prossimi 10 anni.
• Agenda intelligente: innovazione, istruzione, Agenda per
la società digitale.
• Agenda per la sostenibilità: clima, energia e mobilità.
• Agenda per l’inclusione: occupazione e competenze,
lotta alla povertà e all’esclusione sociale.
• Coordinamento con il Semestre Europeo
12. 12
€351,8 mld
FINANZIAMENTI
POLITICA DI COESIONE
CONTRIBUTI NAZIONALI
PUBBLICI E PRIVATI
PREVISTI
IMPATTO STIMATO
POLITICA DI COESIONE
€500 mld +
3 fondi per investire nella crescita e nell’occupazione
EROGATI
ATTRAVERSO
3 FONDI
FONDO
EUROPEO DI
SVILUPPO
REGIONALE
FONDO SOCIALE
EUROPEO
FONDO DI
COESIONE
FINANZIAMENTI POLITICA DI COESIONE
13. 13
Investire in tutte le regioni dell’UE
PROPORZIONATO AL
Benefici per tutte le regioni dell’UE
LIVELLO DEGLI INVESTIMENTI
LIVELLO DI SVILUPPO
€€182 mrd182 mrd
per le regioni meno sviluppateper le regioni meno sviluppate
PIL < 75 % della media dell’UE a 27
27 % della
pop. UE
per le regioni in transizioneper le regioni in transizione
PIL 75-90 % della media dell’UE a 27
12 % della
pop. UE
€€35 mrd35 mrd
per le regioni più sviluppateper le regioni più sviluppate
PIL > 90 % della media dell’UE a 27
61 % della
pop. UE
€€54 mrd54 mrd
14. 14
Fondi della Politica di coesione 2014-2020 (€351,8 mld)
€182,2 mrd
€35,4 mrd
€54,3 mrd
€10,2 mrd
€0,4 mrd
€3,2 mrd
€63,3 mrd
€1,6 mrd
€1,2 mrd
Regioni con ritardodi sviluppo
Regioni in transizione
Regioni più sviluppate
Cooperazione territoriale europea
Azioni innovative in ambito urbano
Iniziativa a favore dell’occupazione giovanile
(integrazione)
Fondo di coesione
Stanziamento specifico per le regioni
ultraperiferiche e scarsamente popolate
Assistenza tecnica
16. 16
Il metodo:
programmazione, partenariato e gestione condivisa
Quadro
strategico
comune
Accordi di
partenariato
Programmi
operativi
Gestione dei
programmi/
Selezione dei
progetti
Monitoraggio/
Relazione
annuale
17. 17
Ricerca e innovazione
Lotta ai cambiamenti
climatici
Tecnologie dell’informazione
e della comunicazione
Competitività delle PMI
Economia a basse
emissioni di carbonio
Ambiente ed efficienza
delle risorse
Trasporto sostenibile
Amministrazione pubblica
più efficiente
Istruzione e formazione
più efficaci
Inclusione sociale
Occupazione e mobilità
11 obiettivi tematici
5
6
7
1
2
3
4
8
9
10
11
18. 18
Riserva di efficacia ed efficienza
6% dei finanziamenti stanziati nel 2019 a favore di programmi e priorità
che hanno completato l’85% delle tappe fondamentali previste.
Maggiore attenzione ai risultati
Indicatori
Report
Monitoraggio
Valutazione
19. 19
Prerequisiti necessari per un investimento UE efficace
Condizionalità tematiche ex ante
• Relative agli obiettivi tematici e alle priorità di investimento
della Politica di coesione, applicate agli investimenti in un’area
tematica specifica: prerequisiti strategici, normativi e
istituzionali, capacità amministrativa.
Condizionalità generali ex ante
• Relative agli aspetti orizzontali dell’attuazione del programma,
si applicano in tutto il Fondo SIE: politica antidiscriminatoria,
politica per la parità di genere.
20. 20
Esempi di prerequisiti per i finanziamenti comunitari
INVESTIMENTO
Strategia
nazionale per
i trasporti
Riforme
favorevoli alle
imprese
Rispetto delle
normative
ambientali
Sistema per gli
appalti pubblici
Strategie di
«specializzazione
intelligente»
21. 21
Un ruolo più rilevante per il Fondo sociale europeo
Per la prima volta nella Politica di coesione, la quota
minima per il FSE è stata fissata al 23,1% per il periodo
2014-2020
Basata su:
• Le quote nazionali di FSE per il periodo 2007-2013.
• I livelli di occupazione di ciascuno Stato membro.
• Quota effettiva da determinare negli Accordi di partenariato
sulla base delle esigenze e delle sfide.
• Importo totale del FSE per l’UE a 28: € 80,3 miliardi.
22. 22
Concentrazione tematica dell’FSE
• 20% delle risorse dell’FSE in ciascuno Stato membro stanziate a favore
dell’inclusione sociale, della lotta alla povertà e a tutte le forme di
discriminazione.
• Concentrazione dei finanziamenti su max. 5 priorità di investimento
nell’ambito dei 4 obiettivi tematici: occupazione/mobilità, istruzione/
formazione, inclusione sociale e pubblica amministrazione più efficiente.
60%
Regioni meno
sviluppate
70%
Regioni in
transizione
80%
Regioni più
sviluppate
23. 23
Iniziativa a favore dell’occupazione giovanile
• Una dotazione finanziaria complessiva pari a € 6,4 miliardi
(€3,2 mld bilancio specifico + €3,2 mld bilancio FSE).
• In regioni caratterizzate da un tasso di disoccupazione
giovanile superiore al 25%.
• Gruppo bersaglio: «NEET» di età inferiore ai 25 anni,
oppure al di sotto dei 30 anni (a discrezione):
• inattivi o disoccupati (+ lungo periodo);
• registrati o meno come in cerca di lavoro;
• residenti nelle regioni ammissibili.
• Adozione di Programmi operativi, compresa l’Iniziativa
a favore dell’occupazione giovanile.
24. 24
Sviluppo urbano sostenibile:
una priorità per il periodo 2014-2020
Almeno il 5% del Fondo europeo di sviluppo regionale
(FESR) dovrebbe essere investito a favore dello sviluppo
urbano sostenibile a livello nazionale
• Strategie di sviluppo urbano integrato, elaborate dalle città
e da attuare attraverso un investimento territoriale integrato
(ITI), un asse prioritario multitematico o uno specifico Programma
operativo.
• Progetti selezionati dalle città in linea con le strategie.
• Rapporti tra realtà urbane e rurali da prendere in considerazione.
• Adozione di approcci di sviluppo locale di tipo partecipativo, quali
consultazioni con le organizzazioni locali dei cittadini.
25. 25
Semplificazione, assorbimento, strumenti finanziari,
Piano di Investimento per l'Europa
- Futurium Simplify ESIF + high level group >
https://ec.europa.eu/futurium/en/simplify-esif
- Task force per assorbimento fondi
- Strumenti finanziari dal 3 al 6%
(fondi rotativi, attratte co-investimenti,
prestiti, garanzie ..)
- Complementarità Piano di
Investimenti per l'Europa + Fondi SIE
26. 26
Maggiore cooperazione internazionale
3 livelli:
• Transfrontaliera.
• Transnazionale.
• Interregionale.
Dotazione finanziaria 2014-20: €10,2 mld
• 2,9% del bilancio della Politica di coesione.
30. 30
Politica di coesione UE e solidarietà
• Nel 2002, a seguito delle gravi inondazioni che hanno colpito
l’Europa centrale, è stato istituito il Fondo di solidarietà dell’UE
(FSUE).
• Aiuti finanziari per la ricostruzione.
• Per fronteggiare le gravi calamità naturali ed esprimere
la solidarietà dell’Unione nei confronti delle aree devastate.
• Il FSUE è intervenuto, fino a ora, in oltre 60 casi di disastri
naturali (incendi boschivi, terremoti, tempeste, siccità,
inondazioni).
31. 31
Politica di coesione dell’UE: i punti chiave della riforma
• Collegamento con la Strategia Europa 2020.
• Uso coordinato di cinque Fondi strutturali e di investimento europei.
• Concentrazione delle risorse nei settori chiave per la crescita.
• Definizione di obiettivi chiari e misurazione dei risultati.
• Garanzia di condizioni appropriate per gli investimenti.
• Ruolo potenziato del Fondo sociale europeo.
• Ruolo più rilevante dei partner nella pianificazione, nell’esecuzione
e nel controllo.
• Approccio integrato allo sviluppo territoriale.
• Consolidamento della cooperazione a livello internazionale.
32. 32
Politica di coesione in Toscana > Priorità
• Budget: 792 milioni, 50% UE, 50% fondi regionali/nazionali
• miglioramento e promozione di ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione
(253,1 milioni, 31,9 % delle risorse complessive)
• Efficienza energetica e utilizzo di energie rinnovabili, nonché dell’uso
efficiente delle risorse (196,6 milioni, 24,8 %)
• promozione della competitività e miglioramento dell’accesso al credito
(152,4 milioni, 19,2 %)
• miglioramento e ampliamento dell’accesso alle TIC e il miglioramento dei
servizi TIC (79,5 milioni, 10 %)
• sviluppo urbano (49,2 milioni, 6,2 %)
• salvaguardia e la promozione del patrimonio naturale e culturale (29,7
milioni, 3,7 %)
41. Cohesion
Policy
Cohesion
Policy
Strategia di comunicazione
• Responsabilità: Stato Membro o Autorità di Gestione;
• Obiettivo: avere la più ampia copertura media e
coprire ogni singolo programma operativo
• Dettagliate azioni di comunicazione per differenti
target (potenziali beneficiari, beneficiari, "moltiplicatori",
pubblico generale) …
• Azioni devono essere valutate a livello di visibilità e
di conoscenza della politica di coesione, dei
programma operativi e delle operazioni;
• Pubblicizzare ruolo hanno i Fondi e l'Unione Europea;
• Il budget (indicativo) destinato alla comunicazione è in
media 0.3% del budget del programma operativo
41
42. Cohesion
Policy
Cohesion
Policy
Responsabilità dell'autorità di gestione
• Elaborare strategia di comunicazione per
ciascun programma operativo
• Informare potenziali beneficiari in merito
alle opportunità di finanziamento
• Organizzare un evento di apertura del
programma e un’attività informativa
principale all’anno;
• Pubblicizzare "buone pratiche" di progetti
(anche in altre lingue) e tenere conto
dell'implementazione del PO sul sito
• Supportare i beneficiari nelle loro attività di
comunicazione
42
43. Cohesion
Policy
Cohesion
Policy
Rete di comunicatori (europei &
nazionali)
• Rete INFORM di comunicatori dei fondi FESR e
coesione (circa 500) coordinata da DG REGIO.
Rete INIO per comunicatori FSE
• 2-3 incontri l'anno -> scambio di buone
pratiche, monitoraggio sulle attività di
comunicazione
• 1700+ membri su RegioNetwork
(piattaforma commaborativa online)
• Rete nazionale di comunicatori fondi UE
43
44. Cohesion
Policy
Cohesion
Policy
Ricapitolando:
• Strategia comunicazione di 7 anni per ciascun
PO
• Portale unico nazionale: OpenCoesione
• Elenco delle operazioni in formato open (csv,
xml)
• Attività informativa principale all'anno / evento di
apertura del programma
• Visibilità dei progetti: pannelli e targhe
permanenti , siti web
• Beneficiari come testimonial / storyteller
44
46. What is « european next doors / L'Européen d'à côté»
• A TV series of 66 episodes
• Duration : 1’30’’
• 66 projects
• 4 founds : EADRF, ESF, ERDF, EAMPF
• Objectives : show the citizens what projects are co financed by the founds
nextdoor. Make Europe more local
• Challenge : as many films on project have been made in the past, we had
to be creative !
Ce document est cofinancé par l’Union européenne.
L’Europe s’engage en France avec le fonds européen de
développement régional et le fonds social européen.
49. Campaign
• Focus media attention on 12 spotlight-projects
• Using an infomercial for each spotlight-project, example:
https://www.youtube.com/watch?v=A8RLMyLCHyk
• Free publicity by networks
• Paid advertisements on Facebook
• National campaign, customized per region
• Website http://www.europaomdehoek.nl/kijkdagen
• Budget € 35.000
65. politica di
coesione
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Hinweis der Redaktion
Mappa relativa al periodo 2007-2013. Fino alla fine del 2014, Mayotte non è registrata come regione NUTS 2 e, pertanto, non è riportata sulla cartina.
Vi sono notevoli disuguaglianze tra gli Stati membri e anche all’interno di uno stesso Stato membro.
Le disuguaglianze sociali ed economiche si sono considerevolmente intensificate in seguito all’allargamento del 2004 – a livello regionale tali differenze sono addirittura più rilevanti.
Si possono notare considerevoli differenze tra le regioni più ricche, come ad esempio l’area metropolitana di Londra, e la regione più povera della Romania.
Il valore più alto di PIL pro capite si registra nei paesi scandinavi, nei Paesi Bassi e in alcune zone dell’Italia.
Il valore più basso di PIL pro capite si registra nei paesi dell’Europa centro-orientale (PECO).
Mappa relativa al periodo 2007-2013. Fino alla fine del 2014, Mayotte non è registrata come regione NUTS 2 e, pertanto, non è riportata sulla cartina.
Vi sono notevoli disuguaglianze tra gli Stati membri e anche all’interno di uno stesso Stato membro.
Le disuguaglianze sociali ed economiche si sono considerevolmente intensificate in seguito all’allargamento del 2004 – a livello regionale tali differenze sono addirittura più rilevanti.
Si possono notare considerevoli differenze tra le regioni più ricche, come ad esempio l’area metropolitana di Londra, e la regione più povera della Romania.
Il valore più alto di PIL pro capite si registra nei paesi scandinavi, nei Paesi Bassi e in alcune zone dell’Italia.
Il valore più basso di PIL pro capite si registra nei paesi dell’Europa centro-orientale (PECO).
Mappa relativa al periodo 2007-2013. Fino alla fine del 2014, Mayotte non è registrata come regione NUTS 2 e, pertanto, non è riportata sulla cartina.
I tassi di disoccupazione variano notevolmente non solo tra uno Stato membro e l’altro, ma anche all’interno di uno stesso paese.
Tuttavia, nei Paesi Bassi si rilevano differenze minime: le regioni presentano percentuali più o meno simili.
I tassi di disoccupazione più elevati si registrano in Spagna, Portogallo, Grecia, Irlanda, Italia meridionale e nei Paesi baltici (i paesi colpiti dalla crisi).
In Austria e Germania il tasso di disoccupazione è basso.
Mappa relativa al periodo 2007-2013. Fino alla fine del 2014, Mayotte non è registrata come regione NUTS 2 e, pertanto, non è riportata sulla cartina.
I livelli di istruzione terziaria più elevati si registrano in Regno Unito, Irlanda e Finlandia, mentre quelli più bassi in Portogallo e Italia meridionale.
Queste ampie disparità esistenti tra le regioni mettono a rischio due politiche comunitarie fondamentali per la crescita: il Mercato interno e l’Unione monetaria.
PIL pro capite: dati 2011
Tasso di occupazione: dati 2013 – il tasso di occupazione più elevato è maggiore di circa il 50% rispetto al valore più basso.
Occupazione:
il 75% delle persone di età compresa tra i 20 e i 64 anni
dovrà aver trovato un impiego.
Ricerca e sviluppo - Innovazione:
investire il 3% del PIL UE (privato e pubblico insieme)
a favore di ricerca e sviluppo/innovazione.
Cambiamenti climatici/energia:
emissioni di gas serra inferiori del 20% rispetto ai livelli del 1990,
20% di energia generata da fonti rinnovabili,
aumento del 20% dell’efficienza energetica.
Istruzione: ridurre il tasso di abbandono scolastico a un livello
inferiore al 10%; almeno il 40% delle persone di età compresa
tra i 30 e i 34 anni dovrà aver completato un ciclo di istruzione di terzo livello
Povertà/esclusione sociale: ridurre di 20 milioni
il numero delle persone a rischio o in condizioni
di povertà ed esclusione sociale.
Il semestre europeo è un ciclo di coordinamento delle politiche
economiche e di bilancio nell&apos;ambito dell&apos;UE.
Si concentra sul periodo di sei mesi dall&apos;inizio di ogni anno;
Durante il semestre europeo gli Stati membri allineano le rispettive
politiche economiche e di bilancio agli obiettivi e alle norme convenuti a livello dell&apos;UE.
Il Quadro strategico comune trasforma le priorità di Europa 2020 in priorità dei Fondi SIE
Gestione condivisa: condivisione delle responsabilità in primo luogo tra la Commissione e gli Stati membri e tra lo stato e le regioni (a seconda dei casi). Fino al 1987 la gestione di tutti i programmi spettava alla Commissione.
Accordo di partenariato: una strategia omnicomprensiva a livello nazionale
proposta dallo Stato membro e adottata in via definitiva dalla Commissione
Copre i 5 Fondi strutturali e di investimento europei (Fondi SIE)
In linea con il Quadro strategico comune, definisce la pianificazione per l’utilizzo dei fondi
conformemente alla strategia Europa 2020 e alle pertinenti raccomandazioni specifiche per paese
in modo coordinato per garantire un approccio integrato
Elementi di base:
scelte strategiche = obiettivi tematici selezionati, stanziamenti, risultati principali
elenco dei programmi
coordinamento tra i Fondi e le altre politiche
azioni volte a migliorare la capacità amministrativa e a ridurre gli oneri amministrativi
Programmi operativi:
proposti dallo Stato membro e adottati in via definitiva dalla Commissione
Definiscono una strategia di intervento coerente per il territorio/i settori
Elementi di base:
Selezione degli obiettivi tematici, delle priorità di investimento, degli obiettivi specifici, degli stanziamenti e motivazioni – logica di intervento
Piano di finanziamento ed elenco dei progetti principali
approccio integrato allo sviluppo territoriale; esigenze specifiche e sfide demografiche
Condizionalità ex ante
Quadro di riferimento dei risultati
Programmi brevi e concisi focalizzati sui risultati
Piattaforma principale per le condizionalità ex ante.
Gestione dei programmi/Selezione dei progetti:
Progetti selezionati dagli Stati membri e/o dalle regioni da «gestire in maniera condivisa». I progetti principali saranno stabiliti dalla Commissione (spese totali: 50 milioni di EUR e 75 milioni di EUR per progetti relativi ai trasporti)
Monitoraggio/dibattito annuale: entro il Consiglio europeo di primavera, sulla base di una relazione annuale elaborata dalla Commissione e dagli Stati membri
Gli investimenti del FESR finanzieranno tutti gli 11 obiettivi, ma quelli da 1 a 4 costituiscono le principali priorità di investimento.
Le principali priorità del FSE sono gli obiettivi da 8 a 11, ma il fondo finanzia anche quelli da 1 a 4 e il 6.
Il Fondo di coesione finanzia gli obiettivi da 4 a 7 e l’11.
Obiettivi della strategia Europa 2020 Una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva
Si traducono in 11 obiettivi tematici (OT) per i 5 Fondi SIE - indicati nel Regolamento disposizioni comuni.
OT suddivisi in obiettivi più specifici sotto forma di priorità di investimento (PI) - indicate nei regolamenti specifici del Fondo
obiettivi specifici corrispondenti - identificati da ciascun programma
In questa slide spiegare la riserva di efficacia ed efficienza:
Con riferimento ai programmi: il 6% di tutti i Programmi operativi è «congelato» fino alla fine del 2018. In seguito alla presentazione del Rapporto annuale di esecuzione entro la fine del mese di giugno 2019, oppure nella relazione intermedia, la Commissione europea deciderà quali priorità hanno portato a compimento le tappe fondamentali, in modo dettagliato per ciascuna regione/fondo; fine mese di agosto 2019 - revisione dei programmi. Se gli assi prioritari del Programma operativo avranno raggiunto le tappe fondamentali e staranno dunque procedendo nella giusta direzione per raggiungere gli obiettivi entro la fine del periodo, il 6% sarà sbloccato. Se l’asse prioritario invece non avrà rispettato quanto programmato, il 6% sarà messo a disposizione di un altro asse prioritario e, se necessario, di un altro Programma operativo che funziona in modo efficace. In tal caso sarà effettuata una riprogrammazione.
Prerequisiti tematici
Strategici: le regioni sono tenute a definire le strategie per la Specializzazione intelligente (innovazione), per gli investimenti nelle infrastrutture di ricerca, a favore della crescita nel campo delle TIC e dello sviluppo della banda larga, per la prevenzione dei rischi correlati al clima, per le infrastrutture, per i trasporti e l’energia.
Normativi: gli Stati membri devono aver trasposto le direttive in materia di efficienza energetica negli edifici, cogenerazione, energie rinnovabili, investimenti nei servizi idrici e relativi ai rifiuti.
Istituzionali/amministrativi: ad es. le regioni devono aver messo in atto misure volte a promuovere l’imprenditorialità
ridurre la tempistica e i costi previsti per avviare un’attività e ottenere licenze e permessi
Meccanismo di monitoraggio per lo Small Business Act (SBA)
Prerequisiti generali:
attuazione di una politica antidiscriminatoria, per la parità di genere e per la non discriminazione dei diversamente abili;
applicazione delle normative comunitarie in materia di appalti pubblici e aiuti di Stato, nonché delle leggi sull’impatto ambientale e sulla valutazione ambientale strategica;
mantenere una base statistica per le valutazioni sulla base degli indicatori di risultati.
N.B.: Non si applicano alla Cooperazione territoriale europea.
Non tutti i requisiti si applicano a tutti i programmi
Perché sono previsti dei prerequisiti per gli aiuti comunitari?
Per migliorare l’efficacia dell’investimentoPer garantire che siano presenti le condizioni quadro necessarie per un utilizzo efficace degli aiuti comunitari
Esse sono:
un quadro normativo adeguato,
un quadro politico adeguato (strategie), e
un’opportuna capacità amministrativa/istituzionale.
(al valore attuale).
In risposta a eventuali domande poste dal pubblico:
Nelle regioni più sviluppate, l’80% dell’FSE deve essere speso in massimo 5 priorità di investimento (su un totale di 19) a favore di occupazione/mobilità, istruzione/formazione, inclusione sociale e capacità istituzionale.
Nelle regioni in transizione, il 70% dell’FSE deve essere speso in massimo 5 priorità di investimento (su un totale di 19) a favore di occupazione/mobilità, istruzione/formazione, inclusione sociale e capacità istituzionale.
Nelle regioni meno sviluppate, il 60% dell’FSE deve essere speso in massimo 5 priorità di investimento (su un totale di 19) a favore di occupazione/mobilità, istruzione/formazione, inclusione sociale e capacità istituzionale.
Esempi di priorità di investimento per l’obiettivo tematico volto a «promuovere l’occupazione sostenibile e di qualità e a sostenere la mobilità dei lavoratori»:
- accesso all’impiego per coloro che cercano un lavoro e per le persone inattive, compresi i disoccupati da lungo tempo e le persone lontane dal mercato del lavoro, attraverso iniziative a favore dell’occupazione locale e il sostegno alla mobilità del lavoro;
- integrazione sostenibile nel mercato del lavoro per i giovani, in particolare per i disoccupati e coloro al di fuori di ogni ciclo di istruzione e formazione, compresi i giovani a rischio di esclusione sociale e provenienti da comunità emarginate, attraverso l’attuazione della Garanzia per i giovani;
- lavoro autonomo, imprenditorialità e creazione di imprese, incluse le microimprese innovative e le piccole e medie imprese;
modernizzazione delle istituzioni del mercato del lavoro, quali i servizi per l’occupazione pubblici e privati, garanzia di una maggiore conformità alle esigenze del mercato del lavoro, attraverso azioni volte a potenziare la mobilità transnazionale dei lavoratori, schemi di mobilità e una cooperazione più efficace tra le istituzioni e le parti interessate.
Esempi di priorità di investimento per l’obiettivo tematico volto a «promuovere l’inclusione sociale, lottare contro la povertà e qualsiasi forma di discriminazione»:
- integrazione socio-economica delle comunità emarginate come i Rom;
- promozione dell’imprenditorialità sociale e dell’inserimento professionale nelle imprese sociali, nonché dell’economia sociale e solidale al fine di agevolare l’accesso all’impiego;
strategie di sviluppo locale di tipo partecipativo.
Esempi di priorità di investimento per l’obiettivo tematico volto a «investire nell’istruzione, nella formazione e nella formazione professionale per lo sviluppo delle competenze e l’apprendimento permanente»:
- ridurre e prevenire l’abbandono scolastico prematuro, promuovere un accesso paritario a un’educazione della prima infanzia e a un’istruzione primaria e secondaria di buona qualità, compresi i percorsi di apprendimento formali, non formali e informali per la reintegrazione nell’istruzione e nella formazione;
migliorare l’accesso paritario all’apprendimento permanente.
Esempi di priorità di investimento per l’obiettivo tematico volto a «migliorare la capacità istituzionale delle autorità pubbliche e dei soggetti interessati e a conseguire un’amministrazione pubblica efficiente»:
- investimenti a favore della capacità istituzionale e dell’efficienza della pubblica amministrazione e di servizi pubblici a livello nazionale, regionale e locale mirati ad attuare riforme e a elaborare un quadro normativo più efficace, nonché a conseguire un buon livello di governance (Paesi del Fondo di coesione)
- potenziamento delle capacità per tutte le parti interessate che si occupano di istruzione, apprendimento permanente, occupazione e politiche sociali attraverso accordi settoriali e territoriali volti a promuovere riforme a livello nazionale, regionale e locale.
Perché questa iniziativa?
Più di un giovane europeo su cinque sul mercato del lavoro non riesce a trovare un impiego
NEET: disoccupati e al di fuori di ogni ciclo di istruzione e formazione
Divario di 50 punti percentuali tra lo Stato membro con il tasso più basso di disoccupazione giovanile (Germania 7,7%) e quello con il tasso più elevato (Grecia 58,2%)
Strategia di sviluppo urbano integrato: elaborata dalle città e volta ad affrontare le sfide economiche, ambientali, climatiche, demografiche e sociali. Da attuare come
Strategia di sviluppo urbano integrato: elaborata dalle città e volta ad affrontare le sfide economiche, ambientali, climatiche, demografiche e sociali. Da attuare come
Zone interessate da programmi transfrontalieri cofinanziati dal FESR.
Ciascuna zona interessata da un programma è evidenziata con un colore specifico.
Le parti tratteggiate indicano zone interessate da due o più programmi contemporaneamente.
Una «strategia macroregionale» è un quadro di riferimento integrato approvato dal Consiglio europeo, che potrebbe essere sostenuto attraverso i Fondi strutturali e di investimento europei, volto a rispondere alle sfide comuni che una determinata area geografica si trova a fronteggiare, che interessano gli Stati membri e i paesi terzi che si trovano nella stessa zona e che, pertanto, beneficiano di una cooperazione rinforzata che contribuisce al raggiungimento della coesione economica, sociale e territoriale.
Nell&apos;ottobre e novembre 2014 cinque regioni italiane (Emilia-Romagna, Liguria, Lombardia, Piemonte e Toscana) sono state ripetutamente colpite da forti piogge che hanno causato alluvioni, frane e smottamenti. Nel febbraio 2015 le autorità italiane hanno chiesto un aiuto finanziario da parte del Fondo di solidarietà.
Eurobarometro - Consapevolezza e percezione della politica regionale della UE da parte dei suoi cittadini - Settembre 2015
Eurobarometro – Opinione pubblica sulle Regioni Europee (Ottobre 2015) &gt; http://ec.europa.eu/COMMFrontOffice/PublicOpinion/index.cfm/Survey/getSurveyDetail/instruments/FLASH/surveyKy/2102
Francia, por ejemplo, ha desarrollado una Red de Comunicadores del fondo FEDER y un branding nacional bajo el título &quot; Europa se compromete en Francia&quot;
Cada región usa el mismo branding en la actividad de publicidad en media social, etc.
2-3 reuniones por año
Joint campaigns and communication actions (do things together)
Es decir, un branding coordinado , imprescindible en una Estrategia de Comunicación
Manual único, para los beneficiarios con las reglas de comunicación 2014-2020, aquí de Bulgaria y Grecia
En el manual se encuentran todas las indicadciones ligadas al branding y el logo que los beneficiarios deben respetar sobre las reglas de publicidad
Greece – for MAs
Mieke
The actual campaign consisted of:
Infomercials for each spotlight project
These infomercials were aimed at attracting visitors
These infomercials were spread by social media network by programs and the hired agency.
Also we used paid advertisements on Facebook for the first time
These advertisements targeted public in a circle of several kilometres around the spotlightprojects
Additional to this national campaign, some regions had their own initiatives like a door-to-ddor newspaper in the North
Like other years the website played a central role in the campaign and functions as the backbone. Om the website all joining projects were visible.
The total budget for the campaign didn’t chage either and was €35.000, paid by all joining programs.
El sitio único nacional de Italia y Grecia (arriba a la izquierda y la derecha) son buenos ejemplos de OPEN DATA, donde se ponen a disposición del ciudadano los datos de proyecto
Es muy importante poner en conocimiento de los ciudadanos los logros de la Política de Cohesión; Este es un buen ejemplo, de nuevo, de los Países Bajos donde el proyecto esta geo localizado en el mapa
Se trata de que todos los beneficiarios: la ciudadanía y los medios de comunicación conozcan las mejores actuaciones cofinanciadas dentro de cada Programa Operativo y cada Proyecto
El éxito de una buena campaña de información está ligada a los resultados. Una vez volcados los datos de las evaluaciones es muy importante compartir el resultado de los mismos, las buenas prácticas, de los indicadores de seguimiento…
Ejemplo de comunicacion creativa, vemos a la izquierda 63 mil proyectos de Hungria
Arriba a la derecha, un video de Estonia sobre la campaña de comunicacion del nuevo programa operativo
Y abajo, cómo comunicar los resultados con cifras sobre el impacto de la campaña
Hungary – like travel brochure
Estos son tres ejemplos de campaña en redes sopciales: A la izquierda la de &quot;Europa y mi region&quot; hecho por la Dirección General de Política Regional y Urbanismo
Abajo , AgriChatUK es una campaña en twitter sobre temas ligados a la Agricultura
Y a la derecha un ejemplo de cómo Lituania ha cambiado desde los años 30 a hoy, tras su ingreso en la UE y la intervención de los Fondos Estructurales
Es responsabilidad de la autoridad de gestión de un programa concreto garantizar que los beneficiarios sean conscientes de sus responsabilidades y comunicar la marcha del proyecto de manera general
La autoridad de gestión debe también supervisar el acatamiento de estas normas y cumplir sus propias responsabilidades de comunicación.
Los beneficiarios que ya cuenten con un sitio web deberán destacar el apoyo recibido de la UE en dicho sitio web.