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La scelta di Plone per la comunicazione
istituzionale dell’INAF

Serena Pastore - INAF
Caterina Boccato - INAF


Bologna 20 Maggio 2010
Plone for Research and University Day
L’INAF (Istituto Nazionale di AstroFisica) ha scelto Plone nel 2005




                                                    www.inaf.it




2
Obiettivi iniziali

                                   •Ottimizzare il flusso di lavoro


                                   •Ottimizzare il flusso dell’informazione


                                   •Automazione dei processi di
                                   pubblicazione


                                   •Semplificazione


              www.inaf.it

    Enterprise Web CMS + Open source tecnology = Plone

3
Perchè abbiamo scelto Plone? E’ “safe and flexible”

                           - Architettura software stratificata (es. web server
                           esterno + application server)  integrazione con altri
                           prodotti sviluppati per Zope,
                           -Vasta comunità di utenti internazionali (Plone
                           conference annuali, World Plone Day, fondazione
                           Plone che supporta la comunità dal 2004)  sviluppo
                           e supporto continuo al software (prima release nel
                           2001),
                           Dal punto di vista della pubblicazione web:
                           -Definizione di workflow diversi,
                           -Gestione portlet,
                           -Autenticazione (definizione puntuale degli utenti
                           stile “unix”), affidabilità, scalabilità, integrazione, …,
                           -Audio/video,
                           -Flessibilità nel progetto grafico (*)


4
Vantaggi
    Facile da usare (lato utente)

    Sicurezza: chiara definizione di diversi tipi di utenti con ruoli e
    permessi (ruoli, workflow e regole sui contenuti)
                                                                           Es. sito in produzione
    Affidabilità e robustezza software                                    dal 2006 rimasto
                                                                           senza “sistemista” –
                                                                           e quindi senza
    Sistema di gestione documenti (DMS)                                   manutenzione - per
                                                                           almeno 6 mesi -
                                                                           senza evidenziare
    Community affidabile e pronta nel rispondere ai problemi              problemi
    proposti

    Architettura software: CMS come applicazione di un
    application server e quindi facilmente integrabile con qualsiasi
    altra sviluppata per Zope

    Continuo sviluppo del software in un’unica direzione (cfr.
    mambo diviso da joomla)
5
Svantaggi

    Alta curva di apprendimento del software (almeno iniziale e per gli sviluppatori)

    Alcuni prodotti non vengono sviluppati per le versioni successive del software

    Dipende da Zope

    Non usa DB relazionale (?)

    Problemi evidenziati nella nostra configurazione (dovuti però alla nostra
    implementazione e alla nostra non-conoscenza di tutte le potenzialità del
    software)
         Problemi di performance nel caricamento delle pagine
         Grafica “povera”




6
2010: Necessario Restlying del sito – cosa implementare?




7
2010: Cosa si vuole ottenere: requisiti generali
     Sito bilingue
     Sito sviluppato in modo aderente alle leggi vigenti e alle direttive in termini di
     accessibilità e di usabilità dei siti web (tenendo anche conto delle Linee Guida
     per i siti web della PA in fase di consultazione pubblica)
     Sito disponibile per qualsiasi tipo di dispositivo compresi quelli mobili
     (crossbrowser)
     Possibilità di definire un template che specifici layout e grafica generale del
     sito da esportare per i siti web delle sedi specfiiche sviluppate con altre
     tecnologie HTML o altri CMS open-source (es. Joomla)
     Fruibile e accessibile da chiunque
     Importazione dei contenuti del vecchio sito
     Nuova grafica più accattivante
     Più performante nel caricamento delle pagine



8
2010: Restlying del sito – Requisiti tecnologie web 2.0


        Attivazione feed RSS e tag

        Presenza di riferimenti a social network (es. facebook, twitter, etc)

        Possibile integrazione con tecnologie Google (es. Google maps o
       Google docs)

        Presenza di un possibili forme di comunicazione pubblica (es. blog,
       newsletters)

       Altro ….




9
2010: Requisiti hardware e software

      Piattaforma hardware costituita da server ridondato e con alte
     caratteristiche di performance e affidabilità

      Piattaforma software essenzialmente su sistema operativo di tipo
     Linux/Unix, middleware basato su software open-source o sito distribuito su
     almeno due sedi, per garantire una ridondanza geografica, con load balancing
     a livello software (non realizzato quindi al solo livello DNS)

      Possibilità di accesso dall’esterno sicura (accesso autenticato via https) per
     gli utenti registrati

      Eventuale compatibilità con software di single-sign-on (SSO) quale
     framework Shibboleth per integrazione con servizi della rete GARR.




10
2010: Restlying del sito – con riferimento alla sede centrale

      Fornire uno strumento semplice per l’inserimento dei contenuti

      Garantire un archivio delle documentazioni inserite e una scadenza definita
     per alcuni documenti (es. bandi)

      Garantire un flusso documentale legato a specifiche azioni (es. tutti i
     documenti collegati alle varie fasi di un concorso) e quindi necessità di un
     Document Management System (DMS)

     …
                           Il tutto anche nell’ottica di una già intrapresa
                           collaborazione con altri enti (es. INGV) che utilizzano lo
                           stesso software per individuare strategie comuni dati gli
                           obiettivi simili in ambito di comunicazione e volendo
                           condividere conoscenze, esperienze e possibilmente
                           software


11
La scelta?

     •Garantisce, tramite vari prodotti disponibili,, il soddisfacimento di tutti i requisiti richiesti
     •Ormai è un prodotto stabile: ogni nuova versione presenta notevoli miglioramenti
     rispetto alla precedente
     •Plone è parte di un ecosistema: è stato pensato e sviluppato nello specifico come
     soluzione CMS per creare e mantenere siti web pubblici e intranet usando il browser. Si
     possono aggiungere vari funzionalità (es. webBlog, newsletter, chat, RSS ) o integrarlo con
     vari strumenti “web 2.0” (flickr, google maps, etc.) tramite specifici prodotti add-ons.
     •Con implementazioni specifiche sarà possibile risolvere molti problemi evidenziati dai
     nostri utenti (es. Grafica poco accattivante, problemi di performance, ..)
     •Diffusione in enti della PA e quindi software in grado di rispettare le leggi vigenti in
     materia di siti web (es. Legge Stanca per accessibilità)
     •Presenza di vari fornitori che offrono servizi di supporto di vario tipo per l’interno
     framework




12
Flessibilità nel visual design




13
Plone per l’Enterprise 2.0




        Adottare approcci organizzativi e tecnologici per nuovi
        modelli organizzativi basati sul coinvolgimento,
        collaboiorazione e la condivisione della conoscenza
        (applicazione di strumenti di social computing)


                                Domande?

                                            INAF
                                            serena.pastore@oapd.inaf.it
                                            caterina.boccato@oapd.inaf.it

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La scelta di Plone per la comunicazione istituzionale dell'INAF

  • 1. La scelta di Plone per la comunicazione istituzionale dell’INAF Serena Pastore - INAF Caterina Boccato - INAF Bologna 20 Maggio 2010 Plone for Research and University Day
  • 2. L’INAF (Istituto Nazionale di AstroFisica) ha scelto Plone nel 2005 www.inaf.it 2
  • 3. Obiettivi iniziali •Ottimizzare il flusso di lavoro •Ottimizzare il flusso dell’informazione •Automazione dei processi di pubblicazione •Semplificazione www.inaf.it Enterprise Web CMS + Open source tecnology = Plone 3
  • 4. Perchè abbiamo scelto Plone? E’ “safe and flexible” - Architettura software stratificata (es. web server esterno + application server)  integrazione con altri prodotti sviluppati per Zope, -Vasta comunità di utenti internazionali (Plone conference annuali, World Plone Day, fondazione Plone che supporta la comunità dal 2004)  sviluppo e supporto continuo al software (prima release nel 2001), Dal punto di vista della pubblicazione web: -Definizione di workflow diversi, -Gestione portlet, -Autenticazione (definizione puntuale degli utenti stile “unix”), affidabilità, scalabilità, integrazione, …, -Audio/video, -Flessibilità nel progetto grafico (*) 4
  • 5. Vantaggi Facile da usare (lato utente) Sicurezza: chiara definizione di diversi tipi di utenti con ruoli e permessi (ruoli, workflow e regole sui contenuti) Es. sito in produzione Affidabilità e robustezza software dal 2006 rimasto senza “sistemista” – e quindi senza Sistema di gestione documenti (DMS) manutenzione - per almeno 6 mesi - senza evidenziare Community affidabile e pronta nel rispondere ai problemi problemi proposti Architettura software: CMS come applicazione di un application server e quindi facilmente integrabile con qualsiasi altra sviluppata per Zope Continuo sviluppo del software in un’unica direzione (cfr. mambo diviso da joomla) 5
  • 6. Svantaggi Alta curva di apprendimento del software (almeno iniziale e per gli sviluppatori) Alcuni prodotti non vengono sviluppati per le versioni successive del software Dipende da Zope Non usa DB relazionale (?) Problemi evidenziati nella nostra configurazione (dovuti però alla nostra implementazione e alla nostra non-conoscenza di tutte le potenzialità del software)  Problemi di performance nel caricamento delle pagine  Grafica “povera” 6
  • 7. 2010: Necessario Restlying del sito – cosa implementare? 7
  • 8. 2010: Cosa si vuole ottenere: requisiti generali Sito bilingue Sito sviluppato in modo aderente alle leggi vigenti e alle direttive in termini di accessibilità e di usabilità dei siti web (tenendo anche conto delle Linee Guida per i siti web della PA in fase di consultazione pubblica) Sito disponibile per qualsiasi tipo di dispositivo compresi quelli mobili (crossbrowser) Possibilità di definire un template che specifici layout e grafica generale del sito da esportare per i siti web delle sedi specfiiche sviluppate con altre tecnologie HTML o altri CMS open-source (es. Joomla) Fruibile e accessibile da chiunque Importazione dei contenuti del vecchio sito Nuova grafica più accattivante Più performante nel caricamento delle pagine 8
  • 9. 2010: Restlying del sito – Requisiti tecnologie web 2.0  Attivazione feed RSS e tag  Presenza di riferimenti a social network (es. facebook, twitter, etc)  Possibile integrazione con tecnologie Google (es. Google maps o Google docs)  Presenza di un possibili forme di comunicazione pubblica (es. blog, newsletters) Altro …. 9
  • 10. 2010: Requisiti hardware e software  Piattaforma hardware costituita da server ridondato e con alte caratteristiche di performance e affidabilità  Piattaforma software essenzialmente su sistema operativo di tipo Linux/Unix, middleware basato su software open-source o sito distribuito su almeno due sedi, per garantire una ridondanza geografica, con load balancing a livello software (non realizzato quindi al solo livello DNS)  Possibilità di accesso dall’esterno sicura (accesso autenticato via https) per gli utenti registrati  Eventuale compatibilità con software di single-sign-on (SSO) quale framework Shibboleth per integrazione con servizi della rete GARR. 10
  • 11. 2010: Restlying del sito – con riferimento alla sede centrale  Fornire uno strumento semplice per l’inserimento dei contenuti  Garantire un archivio delle documentazioni inserite e una scadenza definita per alcuni documenti (es. bandi)  Garantire un flusso documentale legato a specifiche azioni (es. tutti i documenti collegati alle varie fasi di un concorso) e quindi necessità di un Document Management System (DMS) … Il tutto anche nell’ottica di una già intrapresa collaborazione con altri enti (es. INGV) che utilizzano lo stesso software per individuare strategie comuni dati gli obiettivi simili in ambito di comunicazione e volendo condividere conoscenze, esperienze e possibilmente software 11
  • 12. La scelta? •Garantisce, tramite vari prodotti disponibili,, il soddisfacimento di tutti i requisiti richiesti •Ormai è un prodotto stabile: ogni nuova versione presenta notevoli miglioramenti rispetto alla precedente •Plone è parte di un ecosistema: è stato pensato e sviluppato nello specifico come soluzione CMS per creare e mantenere siti web pubblici e intranet usando il browser. Si possono aggiungere vari funzionalità (es. webBlog, newsletter, chat, RSS ) o integrarlo con vari strumenti “web 2.0” (flickr, google maps, etc.) tramite specifici prodotti add-ons. •Con implementazioni specifiche sarà possibile risolvere molti problemi evidenziati dai nostri utenti (es. Grafica poco accattivante, problemi di performance, ..) •Diffusione in enti della PA e quindi software in grado di rispettare le leggi vigenti in materia di siti web (es. Legge Stanca per accessibilità) •Presenza di vari fornitori che offrono servizi di supporto di vario tipo per l’interno framework 12
  • 14. Plone per l’Enterprise 2.0 Adottare approcci organizzativi e tecnologici per nuovi modelli organizzativi basati sul coinvolgimento, collaboiorazione e la condivisione della conoscenza (applicazione di strumenti di social computing) Domande? INAF serena.pastore@oapd.inaf.it caterina.boccato@oapd.inaf.it