GWT 2014: Smart City Conference - 06 Il ruolo delle tecnologie Geospaziali ne...
Social Meeting Project 2009 Abruzzo Cacchione
1. Il progetto SDI Abruzzo
L’infrastruttura di pubblicazione dati spaziali della regione Abruzzo
Alessandro CACCHIONE(*)
(*)Regione Abruzzo, Struttura Speciale di Supporto – Sistema informativo Regionale, 67100 L’Aquila,
tel :+39 0862363222,
email: alessandro.cacchione@regione.abruzzo.it
2. Cos’è SDI Abruzzo?
SDI Abruzzo rappresenta il cuore pulsante della cartografia online della Regione
Abruzzo.
SDI Abruzzo
3. Come funziona?
Il suo concetto base è assimilabile al funzionamento di una piattaforma di
estrazione ; anziché estrarre gas o petrolio, SDI Abruzzo estrarrà i dati territoriali
digitali, dalle basi informative della Regione Abruzzo, rendendoli accessibili
sottoforma servizi standard ISO/OGC.
4. A cosa serve?
SDI Abruzzo renderà accessibili tutti i dati spaziali di cui attualmente la Regione
Abruzzo dispone, sottoforma di geo servizi standard ISO/OGC.
SDI Abruzzo
5. Dove si trovano i dati?
Allo stato attuale la Regione Abruzzo
possiede un’enorme quantità di basi di dati
geospaziali digitali, ma solo una minima
Shape parte di esse può essere consultata tramite
Shape internet.
File
File Questo accade, non per mancanza di volontà
nel rendere pubblici i dati spaziali, bensì
accade a causa di difficoltà “fisiche”nel
reperimento e nel recupero dei dati spaziali;
XML
XML spesse volte i dati sono archiviati in supporti
ottici (CD o DVD) all’interno di cassetti chiusi
e trattati come proprietà personale di chi li
!
TI custodisce.
S ET
CAS
AI
GeoDB
T ID
I DA
I
U OR
F
6. Sarà quindi necessaria un’opera di censimento al fine di scovare tutti i dati spaziali
prodotti dalla Regione Abruzzo dai primi anni ottanta fino ad oggi: individuare ogni forma di
dato digitale spazialmente riferito (shape file) memorizzato in supporti ottici(CD,DVD)
,magnetici (nastri) ,filesystem e sistemi di gestione di basi di dati (Data Base Management
System).
censimento pubblicazione
caricamento
GeoDB
Shp
Shp
File
File
XML
XML SDI Abruzzo
7. Perché SDI Abruzzo?
Per adottare una soluzione unica al fine di :
• censire le basi di dai spaziali in possesso della Regione Abruzzo
• convertire tutti i dati geografici nel medesimo sistema di riferimento WGS84
geografico
• caricare in un’unica base dati tutti i dati spaziali censiti e trasformati nel
medesimo sistema di riferimento WGS84 geografico riducendo così il problema
della ridondanza e della duplicazione dei dati stessi.
• pubblicare i dati spaziali della Regione Abruzzo, rendendoli accessibili tramite
servizi standard ISO/OGC
9. ERDAS APOLLO SERVER
La piattaforma enterprise per
catalogare e distribuire dati
vettoriali, raster, terrain e
cartografici scelta dalla Regione
Abruzzo come piattaforma di
pubblicazione dei propri
geoservizi
10. ERDAS APOLLO SERVER : perché?
ERDAS APOLLO SERVER
implementa nativamente gli standard
WMS, WCS, WFS, WFS-T e CS-W.
Mediante i servizi web compatibili
OGC/ISO, è possibile catalogare e
distribuire tutti i dati geospaziali
contenuti nel GeoDatabase della
Regione Abruzzo.
11. ERDAS APOLLO SERVER : wms
WMS, Web Map Service (ISO19128 - Web map server interface)
Protocollo standard OGC, tramite il quale è possibile generare dinamicamente mappe di dati
spazialmente riferiti.
In particolare lo standard ISO19128 specifica il comportamento di un servizio web che produce
dinamicamente mappe di dati spazialmente riferiti a partire da informazioni geografiche, sottoforma di
immagini.
Questo standard internazionale definisce una "mappa" come rappresentazione di informazioni
geografiche, restituendo un'immagine digitale idonea ad essere visualizzata sullo schermo di un
computer. Dal 2005 la specifica “OGC WMS” è divenuta uno standard ISO ed identificata con il codice
ISO19128 - Web map server interface.
12. ERDAS APOLLO SERVER : wfs
WFS, Web Feature Service (ISO19142 - Web feature server interface)
Protocollo standard OGC che permette la richiesta e l'importazione di oggetti geografici
attraverso il Web.
A differenza della specifica WMS che restituisce solo mappe attraverso immagini, espletando di
fatto una mera rappresentazione grafica dei dati, la specifica WFS è in grado di restituire oggetti
geografici definiti sottoforma di 'codifica standard‘ (GML, shapefile ) , quindi spazialmente
analizzabili e geo processabili. La specifica “OGC WFS” non è ancora stata approvata dal
comitato tecnico ISOTC/211 ma diventerà uno standard “de facto” entro breve termine.
13. ERDAS APOLLO SERVER : wfs - t
WFS – t , Web Feature Service transaction
Protocollo standard OGC che , a differenza della specifica WFS ,consente di eseguire, oltre
all'importazione , anche la modifica di oggetti geografici attraverso il Web.
14. ERDAS APOLLO SERVER : sld
SLD, Styled Layer Descriptor
è una sofisticata specifica OGC per la vestizione di layer vettoriali e raster.
E' molto flessibile, anche se nella sua generalità risulta di difficile comprensione e non ha sintassi semplificate per i
tipi di rendering più comuni.
Con SLD è possibile definire la vestizione degli elementi geografici in una mappa, utilizzando una sintassi XML.
<?xml version="1.0" encoding="ISO-8859-1"?>
<StyledLayerDescriptor version="1.0.0"
xsi:schemaLocation="http://www.opengis.net/sld StyledLayerDescriptor.xsd"
xmlns="http://www.opengis.net/sld"
xmlns:ogc="http://www.opengis.net/ogc"
xmlns:xlink="http://www.w3.org/1999/xlink"
xmlns:xsi="http://www.w3.org/2001/XMLSchema-instance">
<NamedLayer>
<Name>Default Line</Name>
<UserStyle>
<FeatureTypeStyle>
<Rule>
<LineSymbolizer>
<Stroke>
<CssParameter name="stroke">#AA3333</CssParameter>
<CssParameter name="stroke-width">2</CssParameter>
</Stroke>
</LineSymbolizer>
</Rule>
</FeatureTypeStyle>
</UserStyle> Esempio di layer geografico
Esempio di layer geografico </NamedLayer>
</StyledLayerDescriptor> dopo l’applicazione di un file
privo di vestizione
di vestizione SLD
Un esempio File SLD di vestizione del dato spaziale,
illustrato nella sua sintassi
15. ERDAS APOLLO SERVER : cs-w
CS-W, Catalogue Services for the Web
Il Catalogue Services Interface Standard (CAT) dà la possibilità di “rovistare” nelle collezioni di
informazioni descrittive (metadati) riguardanti dati spaziali , geoservizi e relative risorse.
I soggetti come la regione Abruzzo che dispongono di risorse di metadati (Provider), possono
utilizzare servizi di catalogazione al fine di registrare le proprie metainformazioni rispettando
schemi standard come l’ ISO19115-CNIPA (vigente in Italia). Le applicazioni Client che
rispettano lo standard ,possono “rovistare” all’interno e dei cataloghi di metadati appartenenti a
soggetti diversi, utilizzando la medesima interfaccia di servizio.
16. ERDAS APOLLO SERVER : wcs
WCS, Web Coverage Services
Il Web Coverage Service Interface Standard (WCS) definisce le
modalità di accesso alle “coperture” geospaziali. Il termine “copertura"
si riferisce a dati spaziali come coperture satellitari , foto aeree
digitali,modelli digitali del terreno,ed altri fenomeni rappresentabili con
un valore supplementare da attribuire addizionalmente alle coordinate
bidimensionali del punto(‘x’ e ’y’).
Nel caso di un DTM ad ogni punto (x,y) sarà attribuito un valore relativo
all’elevazione dal terreno (convenzionalmente valore “z”).
Nel caso di un’immagine satellitare ad ogni punto (x,y) potrebbe
essere attribuito il valore (esadecimale o decimale) relativo al colore del
pixel rappresentato.
17. POSTGIS GeoDB
PostGIS è un'estensione del database
relazionale PostgreSQL per l'archivio e la
gestione dei dati geografici. È’ un database
libero che, fondandosi su standard OGC, si
pone come ottima soluzione per
l'interoperabilità tra applicazioni desktop,
analitiche e Web nel campo del GIS: per
questo motivo PostGIS è stato scelto come
GeoDatabase ufficiale dell’ dell’infrastruttura
dati spaziali “Abruzzo SDI”
PostGIS è distribuito con licenza GPL.
18. POSTGIS GeoDB : perché?
Essendo PostGIS l’estensione geospaziale di PostgreSQL, da esso acquisisce tutte le
caratteristiche che ne hanno decretato l’affermazione nel corso degli anni:
• si tratta di uno dei pochi DBMS in grado di supportare un numero molto grande di tipi di dati
binari e testuali;
• permette di gestire database molto grandi anche su sistemi operativi con capacità limitate;
• offre funzionalità quali la replicazione dei dati, load balancing, uso di multiprocessori e cluster;
• ha diverse modalità di autentificazione crittografate.
• Permette l'accesso multiutente a grandi moli di dati, sia geografici che alfanumerici e la
gestione delle relazioni tra di essi, garantendone l'integrità.
19. POSTGIS GeoDB : shp2pgsql
Riguardo l’utilizzo di PostGIS và assolutamente sottolineata l’importanza del comando
“shp2pgsql”: il comando che permette l’import degli shape file all’interno del GeoDatabase della
Regione Abruzzo, sottoforma di tabelle geospaziali.
Shp
Shp
File
File
22. Grazie ai servizi WMS, moltissime applicazioni software, possono appoggiarsi direttamente all’infrastruttura di
pubblicazione dati geografici della regione Abruzzo, favorendone la divulgazione ed eliminando alla base il
problema della duplicazione.