2. L'anatomia, ovvero lo studio della struttura dei viventi (o di
singole parti di essi) ha da sempre affascinato l'uomo, che
fin da epoche assai remote ha cercato di descriverla e di
scoprirne la logica. Fu con i Greci che l'anatomia assunse un
valore di disciplina, basata su osservazioni macroscopiche e,
spesso, su teorie filosofiche. La scoperta del microscopio
diede un notevole contributo alla definizione
dell'organizzazione degli organismi. Il successivo sviluppo
dell'anatomia è andato intrecciandosi con quello della
fisiologia e con l'affermarsi dell'idea che non è possibile
comprendere il funzionamento di un sistema biologico senza
conoscerne la struttura e che, d'altra parte, è possibile
scorgere una razionalità nella materia vivente che trova
spiegazione se viene correlata alle sue funzioni.
3. “Il corpo umano, come quello di tutti gli altri
esseri viventi, è composto da cellule; esse sono
organizzate, in base alle funzioni proprie, in
tessuti, insiemi che hanno dei compiti precisi per
la sopravvivenza dell’individuo; molti tessuti uniti
fra loro danno origine agli organi, sedi
fondamentali dell’attività metabolica e quindi
chimica degli esseri viventi; gli organi, insieme,
formano gli apparati che sono indispensabili ed
importantissimi. Tutto ciò è costituente della
macchina più complicata e completa: l’essere
vivente, ma soprattutto l’uomo.”
4. L’apparato respiratorio è formato dalla trachea,
dai due bronchi che da essa si dipartono, e dai
due polmoni. Gli organi a livello dei quali
avvengono i processi di scambio dei gas
respiratori, ossigeno e anidride carbonica, sono
i polmoni; gli altri organi dell’apparato
costituiscono vie di conduzione dei flussi d’aria
in entrata e in uscita. In tal senso, si possono
comprendere nell’apparato respiratorio anche
le vie nasali, la cavità boccale, la faringe e la
laringe, che rappresentano le prime vie di
ingresso e di uscita dell’aria.
5.
6. L’ingresso dell’aria nella trachea è regolato
dall’epiglottide, un lembo di tessuto cartilagineo
che, al momento della deglutizione, chiude la laringe
e impedisce a particelle di cibo o di saliva di ostruire
le vie respiratorie. Come in tutti i vertebrati,
nell’uomo i due polmoni sono racchiusi nel torace,
dotato di una base a cupola formata dal muscolo
diaframma; ciascuno è rivestito da due sottili
membrane sierose, le pleure, una aderente alla
superficie esterna del polmone e l’altra alla
superficie interna del torace. Le due pleure sono
separate da una cavità virtuale in cui si trova una
modesta quantità di fluido.
7. I polmoni hanno una forma grossolanamente
piramidale, che si adatta alla forma del torace. Non
sono perfettamente simmetrici: il polmone destro è
formato da tre lobi, mentre il sinistro è formato da
due lobi e, vicino al margine mediano della base,
presenta l'incisura cardiaca nella quale è collocato il
cuore. Sul lato mediano di ciascun polmone si trova il
peduncolo polmonare, formato dai bronchi, dalle
arterie e dalle vene polmonari. Ciascun bronco,
all’interno del polmone, si suddivide più volte fino a
terminare in un lobulo, l’unità strutturale e funzionale
polmonare.
8. Le arterie e le vene polmonari che accompagnano il
bronco si ramificano anch’esse negli stessi punti; le
arteriole e le venule dei lobuli sono collegate
attraverso un denso reticolo di capillari posti sulle
pareti delle cellule polmonari. Anche i nervi del plesso
polmonare e i vasi linfatici sono distribuiti nello stesso
modo. All’interno del lobulo, il bronchiolo si divide nei
bronchioli terminali, ognuno dei quali sbocca in due o
più bronchioli respiratori. A sua volta, ciascuno dei
bronchioli respiratori si apre su alcuni sacchi alveolari,
le pareti dei quali presentano rigonfiamenti verso
l’esterno che costituiscono i numerosi alveoli (cellule
aeree) del lobulo.
9.
10. Polmoni umani
I polmoni sono organi pari di forma grossolanamente conica, il cui
tessuto ha un aspetto spugnoso. Suddivisi in lobi, tre nel polmone
destro e due nel sinistro, sono formati da una complessa trama di
ramificazioni di calibro decrescente (bronchioli, dotti alveolari) che
hanno origine dai bronchi e terminano in piccole dilatazioni sacciformi,
gli alveoli. Le ramificazioni bronchiali costituiscono le vie aeree del
polmone, che hanno la funzione di condurre negli alveoli l'aria
atmosferica, dove avvengono gli scambi gassosi tra questa e il sangue.
Gli alveoli, infatti, sono circondati da capillari sanguigni e sono formati
da un sottile epitelio attraverso il quale l'ossigeno e l'anidride
carbonica diffondono: l’ossigeno diffonde dagli alveoli ai capillari
sanguigni, arricchendo il sangue venoso proveniente dalle arterie
polmonari; l’anidride carbonica passa invece dal sangue venoso dei
capillari agli alveoli e viene quindi eliminata all'esterno attraverso
l’espirazione.
11. Regolazione del processo respiratorio
L’inspirazione, l’espirazione e il ritmo
respiratorio, ovvero la frequenza della
ventilazione nell’unità di tempo, dipendono
da una sottile e complessa interazione tra
meccanismi biochimici e nervosi. La funzione
respiratoria è, cioè, un fenomeno
neurochimico, capace di variare, in condizioni
fisiologiche, in base alle esigenze
dell’organismo: ad esempio, rallenta durante
il sonno mentre aumenta durante un’attività
fisica intensa.
12. La regolazione del ritmo respiratorio è di
fondamentale importanza perché interviene
sull’equilibrio dei gas respiratori nel sangue
(ossigeno e anidride carbonica), sulla
produzione di energia (ad esempio, l’aumento
della frequenza delle ventilazioni durante una
corsa corrisponde a maggiori richieste
energetiche del metabolismo) e sulle variazioni
acido-basiche dell’organismo (attraverso la
regolazione della formazione di H+ e HCO3-): in
questo modo entra in gioco nei meccanismi di
compensazione delle alcalosi e delle acidosi.
13. Nel tronco cerebrale si trovano vari centri
di controllo di funzioni fisiologiche come la
frequenza cardiaca, la pressione sanguigna
e i centri di controllo della respirazione. Di
questi ultimi, il centro inspiratorio o
apneustico e il centro espiratorio sono
localizzati nel ponte di Varolio; il centro
pneumotassico, correlato con la
regolazione del ritmo respiratorio, è nel
midollo allungato. Secondo una recente
scoperta, vi sarebbero in realtà due reti
nervose tra loro strettamente connesse,
responsabili del ritmo della respirazione: il
cosiddetto complesso preBotzinger e le
cellule pre-inspiratorie.
15. Malattie dell’apparato respiratorio
Poiché l’apparato respiratorio si trova in diretta relazione con
l’ambiente esterno, è particolarmente esposto all’azione di
microrganismi come virus e batteri, di particelle inquinanti
atmosferiche, e di emissioni gassose nocive; veicola agenti
come polline, acari, polveri e spore, responsabili di allergie;
rappresenta la via di contagio di varie malattie che si
trasmettono da un individuo all’altro per via aerea, attraverso
le goccioline di saliva o di muco disperse nell’atmosfera, come
l’influenza, il raffreddore, la scarlattina, la mononucleosi.
Le patologie ostruttive, come l’asma, l’enfisema, la bronchite,
limitano l’efficienza della ventilazione a causa dell’ostruzione
delle vie aeree provocata.
16. Enfisema: tessuto polmonare
L'enfisema comporta un'anomala dilatazione degli alveoli e una
diminuzione dell'elasticità del tessuto polmonare; l'aria inspirata
tende a ristagnare all'interno degli alveoli causando un'abnorme
tensione dei polmoni. Può presentarsi come una complicazione
dell'asma e della bronchite cronica, ma anche per una prolungata
abitudine al fumo. Nella foto, una sezione del tessuto polmonare di
un fumatore colpito da enfisema.
18. Polmoni umani
cancerosi
In questa sezione di polmoni umani si
distingue al centro una cospicua
massa cancerosa chiara al di sopra del
cuore. Mentre il tessuto di un
polmone sano è di colore rosa chiaro,
quello che circonda la massa
cancerosa provocata dal fumo appare
scuro e avvizzito a causa dei residui
catramosi delle sigarette. Nella
maggior parte dei casi il cancro
polmonare si sviluppa a partire dalle
pareti dei bronchi, che perdono le
ciglia dando libero accesso alle
particelle estranee inalate con l'aria. Il
fumo è una delle principali cause di