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                  AGENZIE DI RATING



14 gennaio 2012              a cura di Renato Brunetta
Executive summary (1/2)
2

   Le agenzie di rating del credito sono tra i protagonisti del mondo e della
    finanza in quanto la loro attività ha un impatto diretto su quella di investitori,
    mutuatari, emittenti e pubbliche amministrazioni.
   Ieri l’agenzia di rating americana Standard & Poor’s ha rivisto al ribasso i
    giudizi sui Paesi.
       Il debito italiano ha ricevuto la stessa valutazione di Irlanda e Perù, BBB+
        (passando per la prima volta nella storia in “serie B”);
       anche Parigi ha dato il suo addio alla tripla A, seguita dall’Austria, con
        votazione pari a AA+.
   Un declassamento collettivo che appare come una vera e propria
    dichiarazione di sfiducia nell’euro.
   E’ ormai opinione diffusa che l’oligopolio S&P-Moody’s-Fitch debba essere
    superato.
Executive summary (2/2)
3

       Le motivazioni?
           Conflitti di interessi: legame economico che le lega ai loro committenti. Sono
            pagate da chi devono giudicare, cioè dalle corporations che le possiedono
           Errori di valutazione e di previsione
           Rendono il mercato più volatile
           Assenza di libera concorrenza
       Le prospettive sembrano essere due, una su scala globale e una su scala
        europea:
           su scala globale: per garantire libera concorrenza sembra necessario un
            allargamento della platea degli operatori (vedasi le nuove agenzie che
            stanno emergendo in America e in Cina);
           su scala europea: proposta di istituzione di un’agenzia di rating europea
            pubblica che funga da supervisore e si esprima in termini neutrali.
Indice
 4

    Quadro storico                                                        Prima     riunione    del     Parlamento
    “Tre sorelle del rating”                                               Europeo
    Le funzioni                                                           Agenda per i prossimi mesi
    Quadro storico : Standard and Poor's Corporation (S&P)                E se si creasse una agenzia di rating
    Quadro storico: Moody's Corporation                                    europea?
    Quadro storico: Fitch Ratings                                         Teoria    della   riflessività,   George
    La proposta europea: ridurre l’influenza delle agenzie di              Soros
     rating                                                                “La nostra fallibilità può cambiare gli
    I rating non possono aumentare la volatilità dei mercati               eventi”
    Quattro obiettivi principali nelle proposte di direttiva e di         Applicazione della teoria
     regolamento:                                                          Conclusioni
1.   Evitare che gli enti finanziari si affidino ciecamente ai rating
     del credito per i loro investimenti
2.   Rating del debito sovrano più trasparenti e frequenti
3.   Maggiore diversità e indipendenza delle agenzie di rating
     del credito per evitare conflitti d’interesse
4.   Le agenzie devono rispondere dei rating
Quadro storico
5


       Fin dagli inizi, nei primi anni del XX secolo, il rating del mercato del
        credito è stato per vari decenni limitato agli Stati Uniti, in particolare
        per l’analisi e la valutazione di grandi progetti nazionali, come la
        costruzione della ferrovia, ma anche per il grande sviluppo economico
        rispetto agli altri stati.
       Il mercato del rating conobbe un primo periodo di espansione tra il
        1909 ed il 1930.
       Negli anni ’40, ’50 e ’60 le agenzie dovettero fronteggiare una
        domanda debole a causa di un ambiente caratterizzato da una bassa
        volatilità, un’economia sana e pochi defaults da parte delle aziende.
       Nonostante ciò, a partire dagli anni ’70, si è assistito ad un periodo di
        rapida crescita che dura fino ad oggi, con un aumento della volatilità
        dei mercati e dei defaults
“Tre sorelle del rating”
6


       Le tre agenzie di rating più importanti, spesso definite le “tre sorelle
        del rating”, sono Moody’s, Standard & Poor’s e Fitch; esse utilizzano
        scale di rating che presentano leggere differenze, tuttavia il processo
        messo in atto per il calcolo del giudizio di rating è, grosso modo, lo
        stesso per ogni agenzia
       La valutazione del merito creditizio avviene secondo cinque fasi
        distinte:
           l’attivazione del processo di rating;
           il contratto per l’assegnazione di un credit rating;
           il processo di rating in senso stretto;
           la fase di formulazione e pubblicazione del rating;
           la fase di monitoraggio
Le funzioni
7


       Esse svolgono principalmente tre funzioni fondamentali:
           Funzione di informazione: le agenzie in questo caso fungono
            principalmente da intermediari di informazioni tra coloro che
            emettono titoli e gli investitori, riassumendo, dopo un’accurata analisi,
            le indicazioni fondamentali del merito creditizio in una semplice
            lettera, che sta ad indicare una precisa classe di rating, dunque, un
            giudizio più o meno positivo, in base ad una scala, ovviamente dietro
            pagamento di un certo ammontare da parte dell’emittente
           Funzione di certificazione: favorisce la regolamentazione della
            sorveglianza all’interno dei mercati finanziari
           Funzione di normalizzazione: consente un monitoraggio costante e
            globale dell’intero mercato dei titoli
Quadro storico : Standard and Poor's Corporation (S&P)
                             (1/2)
8


       Si può far risalire l'origine del rating al documento "History of
        Railroads and Canals in the United States" (Storia finanziaria delle
        ferrovie e dei canali degli Stati Uniti), pubblicato da Henry Varnum
        Poor nel 1860, contenente un dettagliato resoconto delle informazioni
        operative e finanziarie di tutte le compagnie ferroviarie attive negli
        Stati Uniti.
       Durante la sua vita Poor si batté affinché le aziende fossero obbligate
        a rendere pubblici i loro bilanci alla gente e a possibili investitori.
        Colse questo appello il figlio Henry William, che insieme a Luther Lee
        Blake, un analista finanziario, crearono indici finanziari trasparenti.
       Risale al 1941 la nascita dell'agenzia nella forma attuale, acquistata
        nel 1966 dal colosso dell'informazione finanziaria McGraw-Hill
Quadro storico : Standard and Poor's Corporation (S&P)
                             (2/2)
9


       Il presidente di McGraw-Hill è Harold McGraw III, membro del Board
        of Directors della United Technologies (multinazionale statunitense
        dell’aviazione e armamenti) e membro del Committee on Directors
        Affairs della Conoco Phillips (colosso del petrolio ed energia).
       L’agenzia è presente in 23 paesi e impiega circa 10.000 persone.
       Rappresenta il 39% della quota di mercato del settore rating.
       La sua sede principale si trova a New York.
Quadro storico: Moody's Corporation
10


        Moody's Corporation è una società con base a New York che esegue
         ricerche finanziarie ed analisi sulle attività di imprese commerciali e
         statali.
        Moody's è stata fondata nel 1909 da John Moody un giornalista
         economico interessato alla trasparenza finanziaria delle aziende.
         Primo analista finanziario, nello stesso 1909 cominciò ad assegnare
         valutazioni alle obbligazioni emesse dalle imprese ferroviarie degli
         Stati Uniti.
        E’ presente in 26 paesi e ha circa 4500 impiegati.
        Rappresenta il 40% della quota di mercato del settore rating.
Quadro storico: Fitch Ratings
11


        Fitch Ratings, Inc./Ltd., è un'agenzia internazionale di valutazione del
         credito e rating, con due quartier generali, a New York City e a Londra.
        Fondata nel 1913 da John Knowles Fitch, Fitch Investor Services, è
         presente in 51 paesi e occupa circa 2000 persone.
        Rappresenta il 16% della quota di mercato del settore rating.
        Nel dicembre 1997, la finanziaria francese Fimalac acquisisce Fitch
         Investor Services e la fonde con l'agenzia di rating londinese IBCA
         Limited, nata nel 1978 ed acquisita da Fimalac nel 1992, creando Fitch
         IBCA.
        È di proprietà di Fitch Group, i cui azionisti sono: la francese Fimalac
         (60%), Hearst Corporation (40%).
La proposta europea:
        ridurre l’influenza delle agenzie di rating
12


    Nonostante la legislazione europea adottata sulle agenzie di rating del
     credito nel 2009 e 2011, recenti sviluppi nell’ambito della crisi del
     debito nella zona euro hanno dimostrato che il quadro normativo
     attualmente in vigore non è sufficiente; la Commissione ha pertanto
     presentato proposte intese a potenziarlo ulteriormente e a combatterne
     le principali debolezze.
    Lo scorso novembre è stata presentata dal commissario per il Mercato
     Unico, Michel Barnier, una “proposta di DIRETTIVA DEL PARLAMENTO
     EUROPEO E DEL CONSIGLIO che modifica la direttiva 2009/65/CE
     concernente il coordinamento delle disposizioni legislative, regolamentari
     ed amministrative in materia di taluni organismi d'investimento collettivo in
     valori mobiliari (OICVM) e la direttiva 2011/61/UE sui gestori di fondi di
     investimento alternativi per quanto riguarda l'eccessivo affidamento ai
     rating del credito”
I rating non possono aumentare la volatilità dei
                         mercati
13




     “I rating hanno un impatto diretto sui mercati e sull’economia più in
     generale e quindi sul benessere dei cittadini europei, non sono affatto
     semplici pareri; e le agenzie di rating hanno commesso errori gravi in
     passato.
     Mi ha anche stupito la tempistica di taluni rating sovrani: ad esempio
     annunciati nel bel mezzo dei negoziati su un programma di aiuti
     internazionali per un paese.
     Non possiamo permettere che i rating aumentino ulteriormente la volatilità
     dei mercati.”


                           Michel Barnier, Commissario per il Mercato Unico
Quattro obiettivi principali nelle proposte di direttiva
                   e di regolamento
14




     1.   Evitare che gli enti finanziari si affidino ciecamente ai
          rating del credito per i loro investimenti

     2.   Rating del debito sovrano più trasparenti e frequenti

     3.   Maggiore diversità e indipendenza delle agenzie di
          rating del credito per evitare conflitti d’interesse

     4.   Le agenzie devono rispondere dei rating
1. Evitare che gli enti finanziari si affidino ciecamente ai
              rating del credito per i loro investimenti
15

     Le agenzie di rating e le entità valutate dovranno rendere accessibili al
      pubblico maggiori e più chiare informazioni in merito alle valutazioni
      stesse, in modo che gli investitori professionali siano informati meglio al
      momento di decidere.
     Ad esempio, le agenzie dovranno comunicare i rating all’Autorità
      europea degli strumenti finanziari e dei mercati (AESFEM), che farà sì
      che tutti i rating disponibili sul mercato per uno strumento di debito siano
      pubblicati in un indice europeo di rating (EURIX), liberamente
      consultabile dagli investitori.
     Parallelamente, le agenzie dovranno consultare emittenti e investitori
      sulle eventuali modifiche che intendono apportare alle proprie
      metodologie di valutazione; queste saranno comunicate all’AESFEM che
      verificherà il rispetto delle norme applicabili per quanto riguarda la
      forma e la procedura.
2. Rating del debito sovrano più trasparenti e frequenti
16




     Gli Stati membri saranno valutati più sovente (ogni sei mesi anziché
      dodici); investitori e Stati membri stessi saranno informati dei dati di
      fatto e delle ipotesi su cui è basata ciascuna valutazione.

     Per evitare perturbazioni del mercato i rating sovrani dovranno essere
      pubblicati solo dopo la chiusura delle attività e almeno un'ora prima
      dell'apertura delle sedi di negoziazione nell'UE.

     L’eventuale sospensione dei rating sovrani è questione complessa che
      riteniamo richieda ulteriore esame.
3. Maggiore diversità e indipendenza delle agenzie di
        rating del credito per evitare conflitti d’interesse
17




     Gli emittenti dovranno cambiare agenzia di rating ogni tre anni.

     Inoltre, per strumenti finanziari strutturati complessi saranno necessarie
      due agenzie diverse e il grande azionista di un'agenzia di rating del
      credito non potrà essere contemporaneamente grande azionista di
      un’altra agenzia
4. Le agenzie devono rispondere dei rating
18



    L’agenzia deve essere tenuta responsabile laddove emetta un rating in
     violazione del regolamento in questione, intenzionalmente o per
     negligenza grave, e arrechi in tal modo danno agli investitori che su quel
     rating hanno fatto affidamento.

    Gli investitori dovranno introdurre ricorso per responsabilità civile
     dinanzi ai tribunali nazionali.

    L’onere della prova spetterà all’agenzia di rating del credito.
Prima riunione del Parlamento Europeo (1/2)
19


     Il 20 Dicembre 2011, presso il Parlamento Europeo si è tenuta la prima
      riunione sulla proposta Direttiva presentata da Barnier, emendata in
      alcune sue parti.
     Relatore è stato l'ex sindaco di Firenze ed esponente Pd, Leonardo
      Domenici, secondo il quale si «è trovata convergenza» sui principi
      generali:
         trasparenza delle metodologie;
         limitazione dell'affidamento ai giudizi delle agenzie (in alcuni Paesi
          europei gli investimenti a basso rischio dei fondi pensione, ad
          esempio, possono essere fatti solo su soggetti a tripla A);
         apertura alla concorrenza, limitazione del conflitto di interessi.
Prima riunione del Parlamento Europeo (2/2)
20


     Però, la cosiddetta stretta Ue sulle agenzie di rating è avvenuta solo a
      metà, “annacquando” la proposta iniziale del commissario ai Servizi
      Finanziari Michel Barnier, ostacolata del vicepresidente Catherine
      Ashton, e dai commissari De Gucht (commercio estero) e Kroes (Agenda
      digitale)
     Sono state difatti escluse dal testo e dalla discussione proposte
      fondamentali, che vanno assolutamente recuperate, visto l’obiettivo
      primario dell’Unione di limitare l'influenza delle agenzie di rating sui
      debiti sovrani. Tali misure sono:
         la sospensione del rating dei Paesi in difficoltà,
         vincoli più stretti per garantire la trasparenza della fusione delle
          agenzie.
Agenda per i prossimi mesi
21



        24 gennaio 2012: riunione della Commissione Econ;
        entro la fine di febbraio 2012: dovrebbe essere presentata la
         bozza di direttiva;
        entro il 22 marzo 2012: possono essere depositati gli emendamenti
        maggio 2012: votazione in Commissione;
        Luglio 2012: possibile plenaria.
E se si creasse una agenzia di rating europea? (1/2)
22

    Rendere realmente indipendenti e quindi possibilmente più veritiere le
     agenzie di rating è ormai esigenza comune, almeno in Europa.

    Il presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, ha
     riaperto il 2 giugno a Bruxelles il dibattito sull'opportunità di creare
     un'agenzia europea di rating del credito, sia privata che pubblica, per
     scardinare il monopolio indiscusso detenuto nel settore dalle tre “sorelle”.

    Anche Barnier si è espresso in merito affermando che “il costo di
     creazione e gestione di una nuova agenzia, europea e pubblica, pari ad
     almeno 300-500 milioni di euro per cinque anni, è stato per il momento
     ritenuto eccessivo dalla Commissione”.

    Quindi per adesso l’idea di creare un’agenzia di rating europea è
     ancora in fase embrionale
E se si creasse una agenzia di rating europea? (2/2)
23


    In Italia sono diversi gli esponenti del mondo politico ed economico che si
     dichiarano a favore dell’istituzione di un’agenzia di questo tipo. Tra cui:

        il direttore generale di Moody's Italia, Alex Cataldo, in un'audizione
         in commissione Finanze della Camera: "Ben venga un'agenzia di
         rating europea. Basta che si rispettino le stesse regole, perché la
         buona competizione aiuta, la cattiva danneggia".

        il Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, rispondendo alle
         domande dei parlamentari in audizione alla Camera sulla manovra,
         ha auspicato che "ci sia più concorrenza e più trasparenza: vorrei
         capire quanto le agenzie di rating investono in ricerca. Chi controlla il
         controllore? Vale per la Banca d'Italia, vale per gli altri. L'istituzione
         di un'agenzia di rating europea “è una buona idea”.
Teoria della riflessività
                                  George Soros
24




     La riflessività può essere interpretata come un fenomeno circolare, o un circuito di
     retroazione a doppio senso, tra le opinioni dei partecipanti e il reale stato delle
     cose. La gente non basa le proprie decisioni sulla situazione effettiva che si trovano
     ad affrontare, ma sulla propria percezione o interpretazione di tale situazione. La
     sue decisioni hanno poi un impatto sulla situazione (la funzione manipolativa), e gli
     eventuali cambiamenti che si verificano possono influenzare a loro volta la
     percezione dei partecipanti (la funzione cognitiva). Le due funzioni operano
     simultaneamente, non sequenzialmente. (…) E’ il fatto che i due processi si
     verifichino simultaneamente che crea indeterminazione sia nella percezione dei
     partecipanti che nell’effettivo corso degli eventi.

                              George Soros, “Cattiva finanza”, Fazi, ottobre 2008, pag 12
“La nostra fallibilità può cambiare gli eventi”
25




        La filosofia di Soros si basa su due principi:

         1.   abbiamo una visione solo parziale e quindi distorta del
              mondo che ci circonda. Questo è il “principio della fallibilità”.

         2.   La nostra fallibilità può cambiare eventi o influenzare
              situazioni   in   cui   siamo    attori.    Questo     è   perché
              un’interpretazione falsa di una situazione ci porta a compiere
              azioni inappropriate (principio della riflessività).
Applicazione della teoria
26


    Se si vuole applicare tale teoria alle valutazioni fornite ieri da S&P, si
     può sintetizzare che:
        gli attori del mercato prevedono un problema (attraverso una
         visione distorta e parziale del mondo – principio della fallibilità),
        reagiscono dando l’allarme o fuggendo (azione che svolgono),
        con le loro stesse azioni contribuiscono a farlo esplodere
         (attraverso la loro azione cambiano gli eventi e influenzano situazioni:
         un’interpretazione falsa di una situazione porta a compiere azioni
         inappropriate – teoria della riflessività).
    Così S&P indica che l’Italia soffre di una diminuzione strutturale della
     domanda dall’estero per i suoi titoli di Stato, abbassa il rating dell’Italia
     e permette a questo scenario di autorealizzarsi
Conclusioni
27




        Infatti la bocciatura del rating fa sì che i grandi fondi pensione e i
         gestori assicurativi, che avrebbero potuto gradualmente tornare sul
         debito italiano grazie al taglio dei deficit, si allontanino nuovamente
         dal mercato italiano

        In altri termini, le agenzie di rating indicano debolezze che le loro
         stesse decisioni contribuiscono a esasperare

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Agenzie di rating

  • 1. 23 i dossier www.freefoundation.com AGENZIE DI RATING 14 gennaio 2012 a cura di Renato Brunetta
  • 2. Executive summary (1/2) 2  Le agenzie di rating del credito sono tra i protagonisti del mondo e della finanza in quanto la loro attività ha un impatto diretto su quella di investitori, mutuatari, emittenti e pubbliche amministrazioni.  Ieri l’agenzia di rating americana Standard & Poor’s ha rivisto al ribasso i giudizi sui Paesi.  Il debito italiano ha ricevuto la stessa valutazione di Irlanda e Perù, BBB+ (passando per la prima volta nella storia in “serie B”);  anche Parigi ha dato il suo addio alla tripla A, seguita dall’Austria, con votazione pari a AA+.  Un declassamento collettivo che appare come una vera e propria dichiarazione di sfiducia nell’euro.  E’ ormai opinione diffusa che l’oligopolio S&P-Moody’s-Fitch debba essere superato.
  • 3. Executive summary (2/2) 3  Le motivazioni?  Conflitti di interessi: legame economico che le lega ai loro committenti. Sono pagate da chi devono giudicare, cioè dalle corporations che le possiedono  Errori di valutazione e di previsione  Rendono il mercato più volatile  Assenza di libera concorrenza  Le prospettive sembrano essere due, una su scala globale e una su scala europea:  su scala globale: per garantire libera concorrenza sembra necessario un allargamento della platea degli operatori (vedasi le nuove agenzie che stanno emergendo in America e in Cina);  su scala europea: proposta di istituzione di un’agenzia di rating europea pubblica che funga da supervisore e si esprima in termini neutrali.
  • 4. Indice 4  Quadro storico  Prima riunione del Parlamento  “Tre sorelle del rating” Europeo  Le funzioni  Agenda per i prossimi mesi  Quadro storico : Standard and Poor's Corporation (S&P)  E se si creasse una agenzia di rating  Quadro storico: Moody's Corporation europea?  Quadro storico: Fitch Ratings  Teoria della riflessività, George  La proposta europea: ridurre l’influenza delle agenzie di Soros rating  “La nostra fallibilità può cambiare gli  I rating non possono aumentare la volatilità dei mercati eventi”  Quattro obiettivi principali nelle proposte di direttiva e di  Applicazione della teoria regolamento:  Conclusioni 1. Evitare che gli enti finanziari si affidino ciecamente ai rating del credito per i loro investimenti 2. Rating del debito sovrano più trasparenti e frequenti 3. Maggiore diversità e indipendenza delle agenzie di rating del credito per evitare conflitti d’interesse 4. Le agenzie devono rispondere dei rating
  • 5. Quadro storico 5  Fin dagli inizi, nei primi anni del XX secolo, il rating del mercato del credito è stato per vari decenni limitato agli Stati Uniti, in particolare per l’analisi e la valutazione di grandi progetti nazionali, come la costruzione della ferrovia, ma anche per il grande sviluppo economico rispetto agli altri stati.  Il mercato del rating conobbe un primo periodo di espansione tra il 1909 ed il 1930.  Negli anni ’40, ’50 e ’60 le agenzie dovettero fronteggiare una domanda debole a causa di un ambiente caratterizzato da una bassa volatilità, un’economia sana e pochi defaults da parte delle aziende.  Nonostante ciò, a partire dagli anni ’70, si è assistito ad un periodo di rapida crescita che dura fino ad oggi, con un aumento della volatilità dei mercati e dei defaults
  • 6. “Tre sorelle del rating” 6  Le tre agenzie di rating più importanti, spesso definite le “tre sorelle del rating”, sono Moody’s, Standard & Poor’s e Fitch; esse utilizzano scale di rating che presentano leggere differenze, tuttavia il processo messo in atto per il calcolo del giudizio di rating è, grosso modo, lo stesso per ogni agenzia  La valutazione del merito creditizio avviene secondo cinque fasi distinte:  l’attivazione del processo di rating;  il contratto per l’assegnazione di un credit rating;  il processo di rating in senso stretto;  la fase di formulazione e pubblicazione del rating;  la fase di monitoraggio
  • 7. Le funzioni 7  Esse svolgono principalmente tre funzioni fondamentali:  Funzione di informazione: le agenzie in questo caso fungono principalmente da intermediari di informazioni tra coloro che emettono titoli e gli investitori, riassumendo, dopo un’accurata analisi, le indicazioni fondamentali del merito creditizio in una semplice lettera, che sta ad indicare una precisa classe di rating, dunque, un giudizio più o meno positivo, in base ad una scala, ovviamente dietro pagamento di un certo ammontare da parte dell’emittente  Funzione di certificazione: favorisce la regolamentazione della sorveglianza all’interno dei mercati finanziari  Funzione di normalizzazione: consente un monitoraggio costante e globale dell’intero mercato dei titoli
  • 8. Quadro storico : Standard and Poor's Corporation (S&P) (1/2) 8  Si può far risalire l'origine del rating al documento "History of Railroads and Canals in the United States" (Storia finanziaria delle ferrovie e dei canali degli Stati Uniti), pubblicato da Henry Varnum Poor nel 1860, contenente un dettagliato resoconto delle informazioni operative e finanziarie di tutte le compagnie ferroviarie attive negli Stati Uniti.  Durante la sua vita Poor si batté affinché le aziende fossero obbligate a rendere pubblici i loro bilanci alla gente e a possibili investitori. Colse questo appello il figlio Henry William, che insieme a Luther Lee Blake, un analista finanziario, crearono indici finanziari trasparenti.  Risale al 1941 la nascita dell'agenzia nella forma attuale, acquistata nel 1966 dal colosso dell'informazione finanziaria McGraw-Hill
  • 9. Quadro storico : Standard and Poor's Corporation (S&P) (2/2) 9  Il presidente di McGraw-Hill è Harold McGraw III, membro del Board of Directors della United Technologies (multinazionale statunitense dell’aviazione e armamenti) e membro del Committee on Directors Affairs della Conoco Phillips (colosso del petrolio ed energia).  L’agenzia è presente in 23 paesi e impiega circa 10.000 persone.  Rappresenta il 39% della quota di mercato del settore rating.  La sua sede principale si trova a New York.
  • 10. Quadro storico: Moody's Corporation 10  Moody's Corporation è una società con base a New York che esegue ricerche finanziarie ed analisi sulle attività di imprese commerciali e statali.  Moody's è stata fondata nel 1909 da John Moody un giornalista economico interessato alla trasparenza finanziaria delle aziende. Primo analista finanziario, nello stesso 1909 cominciò ad assegnare valutazioni alle obbligazioni emesse dalle imprese ferroviarie degli Stati Uniti.  E’ presente in 26 paesi e ha circa 4500 impiegati.  Rappresenta il 40% della quota di mercato del settore rating.
  • 11. Quadro storico: Fitch Ratings 11  Fitch Ratings, Inc./Ltd., è un'agenzia internazionale di valutazione del credito e rating, con due quartier generali, a New York City e a Londra.  Fondata nel 1913 da John Knowles Fitch, Fitch Investor Services, è presente in 51 paesi e occupa circa 2000 persone.  Rappresenta il 16% della quota di mercato del settore rating.  Nel dicembre 1997, la finanziaria francese Fimalac acquisisce Fitch Investor Services e la fonde con l'agenzia di rating londinese IBCA Limited, nata nel 1978 ed acquisita da Fimalac nel 1992, creando Fitch IBCA.  È di proprietà di Fitch Group, i cui azionisti sono: la francese Fimalac (60%), Hearst Corporation (40%).
  • 12. La proposta europea: ridurre l’influenza delle agenzie di rating 12  Nonostante la legislazione europea adottata sulle agenzie di rating del credito nel 2009 e 2011, recenti sviluppi nell’ambito della crisi del debito nella zona euro hanno dimostrato che il quadro normativo attualmente in vigore non è sufficiente; la Commissione ha pertanto presentato proposte intese a potenziarlo ulteriormente e a combatterne le principali debolezze.  Lo scorso novembre è stata presentata dal commissario per il Mercato Unico, Michel Barnier, una “proposta di DIRETTIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO che modifica la direttiva 2009/65/CE concernente il coordinamento delle disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative in materia di taluni organismi d'investimento collettivo in valori mobiliari (OICVM) e la direttiva 2011/61/UE sui gestori di fondi di investimento alternativi per quanto riguarda l'eccessivo affidamento ai rating del credito”
  • 13. I rating non possono aumentare la volatilità dei mercati 13 “I rating hanno un impatto diretto sui mercati e sull’economia più in generale e quindi sul benessere dei cittadini europei, non sono affatto semplici pareri; e le agenzie di rating hanno commesso errori gravi in passato. Mi ha anche stupito la tempistica di taluni rating sovrani: ad esempio annunciati nel bel mezzo dei negoziati su un programma di aiuti internazionali per un paese. Non possiamo permettere che i rating aumentino ulteriormente la volatilità dei mercati.” Michel Barnier, Commissario per il Mercato Unico
  • 14. Quattro obiettivi principali nelle proposte di direttiva e di regolamento 14 1. Evitare che gli enti finanziari si affidino ciecamente ai rating del credito per i loro investimenti 2. Rating del debito sovrano più trasparenti e frequenti 3. Maggiore diversità e indipendenza delle agenzie di rating del credito per evitare conflitti d’interesse 4. Le agenzie devono rispondere dei rating
  • 15. 1. Evitare che gli enti finanziari si affidino ciecamente ai rating del credito per i loro investimenti 15  Le agenzie di rating e le entità valutate dovranno rendere accessibili al pubblico maggiori e più chiare informazioni in merito alle valutazioni stesse, in modo che gli investitori professionali siano informati meglio al momento di decidere.  Ad esempio, le agenzie dovranno comunicare i rating all’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (AESFEM), che farà sì che tutti i rating disponibili sul mercato per uno strumento di debito siano pubblicati in un indice europeo di rating (EURIX), liberamente consultabile dagli investitori.  Parallelamente, le agenzie dovranno consultare emittenti e investitori sulle eventuali modifiche che intendono apportare alle proprie metodologie di valutazione; queste saranno comunicate all’AESFEM che verificherà il rispetto delle norme applicabili per quanto riguarda la forma e la procedura.
  • 16. 2. Rating del debito sovrano più trasparenti e frequenti 16  Gli Stati membri saranno valutati più sovente (ogni sei mesi anziché dodici); investitori e Stati membri stessi saranno informati dei dati di fatto e delle ipotesi su cui è basata ciascuna valutazione.  Per evitare perturbazioni del mercato i rating sovrani dovranno essere pubblicati solo dopo la chiusura delle attività e almeno un'ora prima dell'apertura delle sedi di negoziazione nell'UE.  L’eventuale sospensione dei rating sovrani è questione complessa che riteniamo richieda ulteriore esame.
  • 17. 3. Maggiore diversità e indipendenza delle agenzie di rating del credito per evitare conflitti d’interesse 17  Gli emittenti dovranno cambiare agenzia di rating ogni tre anni.  Inoltre, per strumenti finanziari strutturati complessi saranno necessarie due agenzie diverse e il grande azionista di un'agenzia di rating del credito non potrà essere contemporaneamente grande azionista di un’altra agenzia
  • 18. 4. Le agenzie devono rispondere dei rating 18  L’agenzia deve essere tenuta responsabile laddove emetta un rating in violazione del regolamento in questione, intenzionalmente o per negligenza grave, e arrechi in tal modo danno agli investitori che su quel rating hanno fatto affidamento.  Gli investitori dovranno introdurre ricorso per responsabilità civile dinanzi ai tribunali nazionali.  L’onere della prova spetterà all’agenzia di rating del credito.
  • 19. Prima riunione del Parlamento Europeo (1/2) 19  Il 20 Dicembre 2011, presso il Parlamento Europeo si è tenuta la prima riunione sulla proposta Direttiva presentata da Barnier, emendata in alcune sue parti.  Relatore è stato l'ex sindaco di Firenze ed esponente Pd, Leonardo Domenici, secondo il quale si «è trovata convergenza» sui principi generali:  trasparenza delle metodologie;  limitazione dell'affidamento ai giudizi delle agenzie (in alcuni Paesi europei gli investimenti a basso rischio dei fondi pensione, ad esempio, possono essere fatti solo su soggetti a tripla A);  apertura alla concorrenza, limitazione del conflitto di interessi.
  • 20. Prima riunione del Parlamento Europeo (2/2) 20  Però, la cosiddetta stretta Ue sulle agenzie di rating è avvenuta solo a metà, “annacquando” la proposta iniziale del commissario ai Servizi Finanziari Michel Barnier, ostacolata del vicepresidente Catherine Ashton, e dai commissari De Gucht (commercio estero) e Kroes (Agenda digitale)  Sono state difatti escluse dal testo e dalla discussione proposte fondamentali, che vanno assolutamente recuperate, visto l’obiettivo primario dell’Unione di limitare l'influenza delle agenzie di rating sui debiti sovrani. Tali misure sono:  la sospensione del rating dei Paesi in difficoltà,  vincoli più stretti per garantire la trasparenza della fusione delle agenzie.
  • 21. Agenda per i prossimi mesi 21  24 gennaio 2012: riunione della Commissione Econ;  entro la fine di febbraio 2012: dovrebbe essere presentata la bozza di direttiva;  entro il 22 marzo 2012: possono essere depositati gli emendamenti  maggio 2012: votazione in Commissione;  Luglio 2012: possibile plenaria.
  • 22. E se si creasse una agenzia di rating europea? (1/2) 22  Rendere realmente indipendenti e quindi possibilmente più veritiere le agenzie di rating è ormai esigenza comune, almeno in Europa.  Il presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, ha riaperto il 2 giugno a Bruxelles il dibattito sull'opportunità di creare un'agenzia europea di rating del credito, sia privata che pubblica, per scardinare il monopolio indiscusso detenuto nel settore dalle tre “sorelle”.  Anche Barnier si è espresso in merito affermando che “il costo di creazione e gestione di una nuova agenzia, europea e pubblica, pari ad almeno 300-500 milioni di euro per cinque anni, è stato per il momento ritenuto eccessivo dalla Commissione”.  Quindi per adesso l’idea di creare un’agenzia di rating europea è ancora in fase embrionale
  • 23. E se si creasse una agenzia di rating europea? (2/2) 23  In Italia sono diversi gli esponenti del mondo politico ed economico che si dichiarano a favore dell’istituzione di un’agenzia di questo tipo. Tra cui:  il direttore generale di Moody's Italia, Alex Cataldo, in un'audizione in commissione Finanze della Camera: "Ben venga un'agenzia di rating europea. Basta che si rispettino le stesse regole, perché la buona competizione aiuta, la cattiva danneggia".  il Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, rispondendo alle domande dei parlamentari in audizione alla Camera sulla manovra, ha auspicato che "ci sia più concorrenza e più trasparenza: vorrei capire quanto le agenzie di rating investono in ricerca. Chi controlla il controllore? Vale per la Banca d'Italia, vale per gli altri. L'istituzione di un'agenzia di rating europea “è una buona idea”.
  • 24. Teoria della riflessività George Soros 24 La riflessività può essere interpretata come un fenomeno circolare, o un circuito di retroazione a doppio senso, tra le opinioni dei partecipanti e il reale stato delle cose. La gente non basa le proprie decisioni sulla situazione effettiva che si trovano ad affrontare, ma sulla propria percezione o interpretazione di tale situazione. La sue decisioni hanno poi un impatto sulla situazione (la funzione manipolativa), e gli eventuali cambiamenti che si verificano possono influenzare a loro volta la percezione dei partecipanti (la funzione cognitiva). Le due funzioni operano simultaneamente, non sequenzialmente. (…) E’ il fatto che i due processi si verifichino simultaneamente che crea indeterminazione sia nella percezione dei partecipanti che nell’effettivo corso degli eventi. George Soros, “Cattiva finanza”, Fazi, ottobre 2008, pag 12
  • 25. “La nostra fallibilità può cambiare gli eventi” 25  La filosofia di Soros si basa su due principi: 1. abbiamo una visione solo parziale e quindi distorta del mondo che ci circonda. Questo è il “principio della fallibilità”. 2. La nostra fallibilità può cambiare eventi o influenzare situazioni in cui siamo attori. Questo è perché un’interpretazione falsa di una situazione ci porta a compiere azioni inappropriate (principio della riflessività).
  • 26. Applicazione della teoria 26  Se si vuole applicare tale teoria alle valutazioni fornite ieri da S&P, si può sintetizzare che:  gli attori del mercato prevedono un problema (attraverso una visione distorta e parziale del mondo – principio della fallibilità),  reagiscono dando l’allarme o fuggendo (azione che svolgono),  con le loro stesse azioni contribuiscono a farlo esplodere (attraverso la loro azione cambiano gli eventi e influenzano situazioni: un’interpretazione falsa di una situazione porta a compiere azioni inappropriate – teoria della riflessività).  Così S&P indica che l’Italia soffre di una diminuzione strutturale della domanda dall’estero per i suoi titoli di Stato, abbassa il rating dell’Italia e permette a questo scenario di autorealizzarsi
  • 27. Conclusioni 27  Infatti la bocciatura del rating fa sì che i grandi fondi pensione e i gestori assicurativi, che avrebbero potuto gradualmente tornare sul debito italiano grazie al taglio dei deficit, si allontanino nuovamente dal mercato italiano  In altri termini, le agenzie di rating indicano debolezze che le loro stesse decisioni contribuiscono a esasperare