De castro come scrivere un articolo scientifico 2015
1. Come arrivare
al “visto si stampi”
Regole e buone pratiche “in pillole”
per scrivere un articolo scientifico
pubblicabile
Paola De Castro, Direttore del Settore Attività Editoriali
Istituto Superiore di Sanità
Università degli Studi di Roma, Sapienza - Facoltà di Medicina e Chirurgia - Master Secondo livello
Pneumologia pediatrica. Aula Magna – Pediatria - Roma, 17 aprile 2015
2. P. De Castro • Come arrivare al ˝Visto si stampi˝.
Regole e buone pratiche ˝ in pillole ˝ per scrivere un articolo scientifico pubblicabile • Università ˝ Sapienza˝ • Roma, 17 aprile 2015
Discussione di casi pratici
Di che cosa parlerò
Nozioni di base
per una corretta pubblicazione
di un articolo scientifico
3. P. De Castro • Come arrivare al ˝Visto si stampi˝.
Regole e buone pratiche ˝ in pillole ˝ per scrivere un articolo scientifico pubblicabile • Università ˝ Sapienza˝ • Roma, 17 aprile 2015
Per conoscerci…
• hanno pubblicato un articolo in una rivista
internazionale?
• desiderano farlo o hanno una bozza in lavorazione?
• hanno consultato PubMed nell’ultima settimana?
• sono in grado di leggere criticamente e velocemente un articolo?
• hanno avuto un lavoro rifiutato da una rivista?
• hanno avuto discussioni sull’authorship di un lavoro?
• hanno fatto da referee?
Quanti di voi …
4. P. De Castro • Come arrivare al ˝Visto si stampi˝.
Regole e buone pratiche ˝ in pillole ˝ per scrivere un articolo scientifico pubblicabile • Università ˝ Sapienza˝ • Roma, 17 aprile 2015
LA MIA ESPERIENZA…
Istituto Superiore di Sanità
Principale ente di ricerca italiano
per la tutela della salute pubblica…
SETTORE ATTIVITÀ EDITORIALI
strategie di disseminazione, prodotti editoriali,
progetti di formazione, progetti interdisciplinari
5. P. De Castro • Come arrivare al ˝Visto si stampi˝.
Regole e buone pratiche ˝ in pillole ˝ per scrivere un articolo scientifico pubblicabile • Università ˝ Sapienza˝ • Roma, 17 aprile 2015
5
Oggi tutto cambia rapidamente
Viale Regina Margherita (oggi Elena)
Lo sterro dell’edificio principale ISS, 1931
La prima rivista scientifica è del 1660 e per tre secoli di stampa le regole non cambiano (stabilire
principi di priorità scientifica e peer review, editori commerciali), ma POI…
Journal des
Scavans,
Paris 1665
Philosophical
Transactions
London, 1666
6. P. De Castro • Come arrivare al ˝Visto si stampi˝.
Regole e buone pratiche ˝ in pillole ˝ per scrivere un articolo scientifico pubblicabile • Università ˝ Sapienza˝ • Roma, 17 aprile 2015
6
INTERNET, la rivoluzione dell’editoria, e non solo….
Ronald La Port. BMJ 1995, 2002
Morte o
metamorfosi
del periodico scientifico?
Ricerca di nuovi equilibri
tra interessi contrapposti
Internet 1974
Web 1990
Google 1995
Quando?
7. P. De Castro • Come arrivare al ˝Visto si stampi˝.
Regole e buone pratiche ˝ in pillole ˝ per scrivere un articolo scientifico pubblicabile • Università ˝ Sapienza˝ • Roma, 17 aprile 2015
7
Alcune domande iniziali
DI QUALI RISORSE dispongo? (tempi, costi, persone)
PERCHÈ scrivere un articilo scientifico (obiettivo e destinatari)
DOVE PUBBLICARE l’articolo? (selezione della
rivista)
COME scrivere l’articolo (formati editoriali, standard e linee guida)
COSA pubblicare? (selezione del contenuto scientifico)
CON QUI scrivere l’articolo? (scelta degli autori)
8. P. De Castro • Come arrivare al ˝Visto si stampi˝.
Regole e buone pratiche ˝ in pillole ˝ per scrivere un articolo scientifico pubblicabile • Università ˝ Sapienza˝ • Roma, 17 aprile 2015
8
Considerare il ruolo di ogni attore del processo
(autore, referee, lettore, editore,… ) e la diversa attribuzione
del valore conferito all’oggetto «articolo»
,
ImpattoImpatto
UtUtiilliitàtàPaternitàPaternità
Watson&Crick. Nature, 1953 ******E. Garfield, IF******Medici, ricercatori, malati…
9. P. De Castro • Come arrivare al ˝Visto si stampi˝.
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9
SAPER VALUTARE E SELEZIONARE…
•Riviste scientifiche
(nazionali, internazionali, con IF, con alto
tasso di rifiuto…)
•Libri o capitoli di libri
•Rapporti tecnici, atti di congresso
•Opuscoli, poster
•Comunicazioni a congresso, PPTs
•Documenti web
(blogs, wikis, risposte online, etc.)
Contenuto scientifico, autori, destinatari…
Norme editoriali e buone
pratiche di pubblicazione
valide per tutti i documenti
Regole specifiche di
settore o regele specifiche
per una tipologia di
pubblicazione
Stili editoriali della rivista
Tipi di pubblicazione Conoscere le regole
10. P. De Castro • Come arrivare al ˝Visto si stampi˝.
Regole e buone pratiche ˝ in pillole ˝ per scrivere un articolo scientifico pubblicabile • Università ˝ Sapienza˝ • Roma, 17 aprile 2015
Introduzione alla pubblicazione scientifica
Letteratura grigia
11. P. De Castro • Come arrivare al ˝Visto si stampi˝.
Regole e buone pratiche ˝ in pillole ˝ per scrivere un articolo scientifico pubblicabile • Università ˝ Sapienza˝ • Roma, 17 aprile 2015
Avere un contenuto scientificamente valido
e saperlo organizzare le informazioni in forma adeguata
Pre-requisito per gli autori
una pubblicazione scientifica
Originalità
Esperienza – intuito
Tempo disponibile
Giusti collaboratori
Parole chiave
per una corrertta pubblicazione
12. P. De Castro • Come arrivare al ˝Visto si stampi˝.
Regole e buone pratiche ˝ in pillole ˝ per scrivere un articolo scientifico pubblicabile • Università ˝ Sapienza˝ • Roma, 17 aprile 2015
Elementi di base per una corretta pubblicazione
di un articolo scientifico
Titolo
Riassunto
Parole chiave
Struttura (IMRAD)
Authorship
Conflitti di interesse
Copyright
Privacy
Diritti e doveri dell’autore,
dell’editore, del revisore, etc.
FORMATI EDITORIALI
QUESTIONI ETICHE
LIVELLI DI RESPONSABILITÀ
1
2
3
13. P. De Castro • Come arrivare al ˝Visto si stampi˝.
Regole e buone pratiche ˝ in pillole ˝ per scrivere un articolo scientifico pubblicabile • Università ˝ Sapienza˝ • Roma, 17 aprile 2015
P. De Castro • Primo Corso pilota ECDL HealthDoc • Roma, 26 marzo 2014
Istruzioni
per gli autori
di più di 6000 riviste
di salute pubblica
14. P. De Castro • Come arrivare al ˝Visto si stampi˝.
Regole e buone pratiche ˝ in pillole ˝ per scrivere un articolo scientifico pubblicabile • Università ˝ Sapienza˝ • Roma, 17 aprile 2015
Linguaggio della scienza:
Conciso e chiaro
La motivazione più importante nel lavoro come mella vita e quella di provare piacere nei
risultati ottenuti , riconoscendoli anche come utili per tutta la comunità
Einstein insegna
Testi completi in ogni parte
“
”
15. P. De Castro • Come arrivare al ˝Visto si stampi˝.
Regole e buone pratiche ˝ in pillole ˝ per scrivere un articolo scientifico pubblicabile • Università ˝ Sapienza˝ • Roma, 17 aprile 2015
Conoscere il processo editoriale
Creazione del manoscritto
(redazione scientifica, formati,
standard editoriali)
SFERE DI ATTIVITÀ
Pubblicazione e diffusione
stampa, online, conferenze …..
Contenuto informativo
Esistenza di contenuto, selezione, adattabilità...
Valutazione
tra pari (peer review)
per inclusione in basi dati,
di uso, di impatto, nuove metriche
È necessario conoscerle tutte per poter agire con consapevolezza
Modelli economici
carta, online, copyright…..
Gestione del manoscritto
(dalla sottomissione alla pubblicazione)
16. P. De Castro • Come arrivare al ˝Visto si stampi˝.
Regole e buone pratiche ˝ in pillole ˝ per scrivere un articolo scientifico pubblicabile • Università ˝ Sapienza˝ • Roma, 17 aprile 2015
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Conoscere associazioni professionali,
network e documenti di riferimento
17. P. De Castro • Come arrivare al ˝Visto si stampi˝.
Regole e buone pratiche ˝ in pillole ˝ per scrivere un articolo scientifico pubblicabile • Università ˝ Sapienza˝ • Roma, 17 aprile 2015
17
P. De Castro • Primo Corso pilota ECDL HealthDoc • Roma, 26 marzo 2014 22 lingue
Struttura dell’articolo
•Completo in ogni parte
CONSIGLI PRATICI
Modalità di scrittura
• concisa e chiara
Questioni linguistiche
•Errori frequenti
•Falsi amici
Scelta della rivista
EUROPEAN
ASSOCIATION OF
SCIENCE EDITORS
18. P. De Castro • Come arrivare al ˝Visto si stampi˝.
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18
EASE Journal, Handbook....
• Lista di discussione
• Italian Chapter
• Seminari
• Congressi
www.ease.org.uk
Handbook, 2013
EUROPEAN
ASSOCIATION OF
SCIENCE EDITORS
Quarterly Journal
19. P. De Castro • Come arrivare al ˝Visto si stampi˝.
Regole e buone pratiche ˝ in pillole ˝ per scrivere un articolo scientifico pubblicabile • Università ˝ Sapienza˝ • Roma, 17 aprile 2015
19
Altri documenti
di riferimento
• Manuali di stile
• Dizionari
• Risorse WEB
20. P. De Castro • Come arrivare al ˝Visto si stampi˝.
Regole e buone pratiche ˝ in pillole ˝ per scrivere un articolo scientifico pubblicabile • Università ˝ Sapienza˝ • Roma, 17 aprile 2015
1. Il contenuto dell’articolo è di maggiore interesse a livello nazionale o internazionale?
2. L’aqrticolo è più appropriato pwer una rivista di interesse generale o settoriale?
3. La lingua di pubblicazione è conforme alle finalità dell’articolo?
Considerare attentamente
IL CONTENUTO DELL’ARTICOLO
che si desidera pubblicare e dunque
selezionare la rivista
DOMANDE INIZIALI
CRITERI DI SELEZIONE DI UNA RIVISTA
21. P. De Castro • Come arrivare al ˝Visto si stampi˝.
Regole e buone pratiche ˝ in pillole ˝ per scrivere un articolo scientifico pubblicabile • Università ˝ Sapienza˝ • Roma, 17 aprile 2015
• Quale riviste leggo per aggiornarmi?
• Dove pubblicano per persone più note nel mio settore?
• Quali sono le reali possibilità di accettazione del lavoro (tasso di rifiuto)?
• Quali sono i tempi di pubblicazione?
• Etc.
Qualche altra domanda utile…
CRITERI DI SELEZIONE DI UNA RIVISTA
22. P. De Castro • Come arrivare al ˝Visto si stampi˝.
Regole e buone pratiche ˝ in pillole ˝ per scrivere un articolo scientifico pubblicabile • Università ˝ Sapienza˝ • Roma, 17 aprile 2015
RIVISTE OA
RIVISTE CON IF (WoS)
SELEZIONE DI UNA RIVISTA: OA / IF
Riviste che leggo per aggiornarmi...
23. P. De Castro • Come arrivare al ˝Visto si stampi˝.
Regole e buone pratiche ˝ in pillole ˝ per scrivere un articolo scientifico pubblicabile • Università ˝ Sapienza˝ • Roma, 17 aprile 2015
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JOURNAL GUIDE
basta inserire l’abstract
e il giornale lo trova lui
24. P. De Castro • Come arrivare al ˝Visto si stampi˝.
Regole e buone pratiche ˝ in pillole ˝ per scrivere un articolo scientifico pubblicabile • Università ˝ Sapienza˝ • Roma, 17 aprile 2015
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Dopo aver individuato una o più riviste di interesse,
considerare
Le risposte sono tutte online (sito della rivista)
Selezione della rivista:
finalità,accesso, costo, indicizzazione
• Il contenuto dell’articolo che si intende sottomettere è conforme alle finalità della rivista?
• La rivista è ad accesso aperto?
• Richiede costi di pubblicazione?
• Dove è indicizzata (PUBMED, WoS, etc.)?
25. P. De Castro • Come arrivare al ˝Visto si stampi˝.
Regole e buone pratiche ˝ in pillole ˝ per scrivere un articolo scientifico pubblicabile • Università ˝ Sapienza˝ • Roma, 17 aprile 2015
25
http://onlinelibrary.wiley.com/journal/10.1002/%28ISSN%291097-0215
VERIFICARE
NEL SITO WEB
DELLA RIVISTA
• Scope
• Instructions to authors
• Authors guides
• Author services
• Copyright policies
• Fees
26. P. De Castro • Come arrivare al ˝Visto si stampi˝.
Regole e buone pratiche ˝ in pillole ˝ per scrivere un articolo scientifico pubblicabile • Università ˝ Sapienza˝ • Roma, 17 aprile 2015
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Pagare per pubblicare?
Article Processing Charges (APC) – Page processing charges
Studio sulle riviste OA include nel DOAJ
APC 67% non hanno APC
26% hanno APCs
6% informazione non disponibile
COSTO MEDIO DI UN ARTICOLO
964 dollari (2014)
60% delle riviste con APC offrono alcuni sconti
Morrison, H. et al Open Access Article Processing Charges: DOAJ Survey May 2014. Publications 2015, 3, 1-16.
27. P. De Castro • Come arrivare al ˝Visto si stampi˝.
Regole e buone pratiche ˝ in pillole ˝ per scrivere un articolo scientifico pubblicabile • Università ˝ Sapienza˝ • Roma, 17 aprile 2015
27
AUTHORSHIP, perché è importante?
Chi ha dato un contributo sostanziale a
1. formulazione del progetto, acquisizione dei dati, analisi e interpretazione dei risultati
2. stesura dell’articolo o sostanziale revisione critica dei contenuti
3. approvazione della versione finale da pubblicare
4. Assuma la responsabilità dell’integrità e precisione del lavoro in ogni sua parte
CHI PUÒ ESSERE DEFINITO AUTORE?
Criteri ICMJE «Vancouver style» (2015)
Per la by-line è autore solo chi soddisfa contemporaneamente tutte e quattro le condizioni
Conferisce il riconoscimento (credit) per il contributo intellettuale
con implicazioni accademiche, sociali, finanziarie
28. P. De Castro • Come arrivare al ˝Visto si stampi˝.
Regole e buone pratiche ˝ in pillole ˝ per scrivere un articolo scientifico pubblicabile • Università ˝ Sapienza˝ • Roma, 17 aprile 2015
28
• Acquisizione di fondi
• Raccolta di dati
• Supervisione generale del gruppo di ricerca
L ’authorship non è giustificata soltanto da:
“Guest, ghost, gift author”
29. P. De Castro • Come arrivare al ˝Visto si stampi˝.
Regole e buone pratiche ˝ in pillole ˝ per scrivere un articolo scientifico pubblicabile • Università ˝ Sapienza˝ • Roma, 17 aprile 2015
29
QUALE ORDINE per gli autori?
• Alfabetico
• Prima il responsabile della struttura, il project leader
• Ultimo il responsabile della struttura
• Altro
Deve essere una decisione concordata tra tutti gli autori
“Corresponding author”, autore per corrispondenza
responsabilità della comunicazione tra la rivista e gli autori,
trasmissione del manoscritto e dei documenti necessari, risposta ai
revisori, etc.
30. P. De Castro • Come arrivare al ˝Visto si stampi˝.
Regole e buone pratiche ˝ in pillole ˝ per scrivere un articolo scientifico pubblicabile • Università ˝ Sapienza˝ • Roma, 17 aprile 2015
PubMED Advanced search. Permette di ricercare il
primo e l’ultimo autore della lista
31. P. De Castro • Come arrivare al ˝Visto si stampi˝.
Regole e buone pratiche ˝ in pillole ˝ per scrivere un articolo scientifico pubblicabile • Università ˝ Sapienza˝ • Roma, 17 aprile 2015
31
1. IL GRUPPO deve identificare le persone che accettano
la responsabilità diretta del manoscritto (autori)
e che devono soddisfare le tre condizioni di authorship
2. ALTRI MEMBRI del gruppo potrebbero essere inseriti nei ringraziamenti
3. L’AUTORE CORRISPONDENTE deve indicare la corretta citazione della byline
Nella by-line il nome del gruppo può essere preceduto da:
and/on behalf/ for
“Group Authorship”
clinical trials, studi multicentrici, studi di popolazione, ecc.
32. P. De Castro • Come arrivare al ˝Visto si stampi˝.
Regole e buone pratiche ˝ in pillole ˝ per scrivere un articolo scientifico pubblicabile • Università ˝ Sapienza˝ • Roma, 17 aprile 2015
32
Esempi di “Group Authorship”
Nome, Cognome
on behalf of the HPV
Pathogen-ISS Study Group*
A piè di pagina o in appendice
* Elenco completo di tutti i membri
del gruppo
33. P. De Castro • Come arrivare al ˝Visto si stampi˝.
Regole e buone pratiche ˝ in pillole ˝ per scrivere un articolo scientifico pubblicabile • Università ˝ Sapienza˝ • Roma, 17 aprile 2015
33
Effetto domino
nella propagazione di un
errore di GA
AMBIGUA INDICAZIONE NELLA BYLINE
• errata pubblicazione
• errata indicizzazione
• errata citazione
RESPONSABILIZZARE
• autori
• editori
• indicizzatori
34. P. De Castro • Come arrivare al ˝Visto si stampi˝.
Regole e buone pratiche ˝ in pillole ˝ per scrivere un articolo scientifico pubblicabile • Università ˝ Sapienza˝ • Roma, 17 aprile 2015
34
P. De Castro • Primo Corso pilota ECDL HealthDoc • Roma, 26 marzo 2014
Esempio interrogazione di GA in PubMed
I lavori di un gruppo
possono essere ricercati
inserendo CN (collective name)
nella query
35. P. De Castro • Come arrivare al ˝Visto si stampi˝.
Regole e buone pratiche ˝ in pillole ˝ per scrivere un articolo scientifico pubblicabile • Università ˝ Sapienza˝ • Roma, 17 aprile 2015
35
P. De Castro • Primo Corso pilota ECDL HealthDoc • Roma, 26 marzo 2014
PEER REVIEW (revisione tra pari)
“Extension” dell’intero processo scientifico
Si applica ugialmente alle riviste tradizionali e OA
Definizione
Valutazione critica e “UNBIASED”
dei manoscritti da parte di esperti (peer) che non fanno parte dello staff editoriale
TIPI
Blind
Doble blind
Aperta
VARIABILI
N revisori
Tempi
Processo (online)
Nonostante l’acceso dibattito sulla sua efficacia
la “peer-review” consente agli editori
di decidere sull’accettazione del manoscritto
e contribuisce a migliorarne la qualità
36. P. De Castro • Come arrivare al ˝Visto si stampi˝.
Regole e buone pratiche ˝ in pillole ˝ per scrivere un articolo scientifico pubblicabile • Università ˝ Sapienza˝ • Roma, 17 aprile 2015
36
Storia di un articolo (prima della pubblicazione)
in BMC Public Health
P. De Castro • Primo Corso pilota ECDL HealthDoc • Roma, 26 marzo 2014
• Submission
• Review report
• Re-submissions
Nota sulla
RISERVATEZZA DATI
i commenti dei
revisiori non
dovrebbero essere
pubblici senza
consenso scritto di
37. P. De Castro • Come arrivare al ˝Visto si stampi˝.
Regole e buone pratiche ˝ in pillole ˝ per scrivere un articolo scientifico pubblicabile • Università ˝ Sapienza˝ • Roma, 17 aprile 2015
37
Conflitti di interesse: come e quando
I conflitti di interesse esistono quando
• un autore
• la sua istituzione
• un revisore
• un editore
• personale di redazione
• o altri soggetti che partecipano al processo editoriale
hanno rapporti finanziari o personali che influenzano in modo inappropriato
le loro azioni e decisioni (bias)
Possono influire in modo negativo
sull’obiettività scientifica (scientific judgement)
38. P. De Castro • Come arrivare al ˝Visto si stampi˝.
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38
Conflitti di interesse
Disclosure of conflicts
Tutti i partecipanti al processo editoriale
devono esplicitamente dichiarare
di non avere conflitti di interessi
Gli editori potrebbero decidere
di rendere pubbliche tali dichiarazioni
“Disclosure of conflicts”
Esempi di conflitti d’interesse:
rapporti finanziari, di consulenza,
doppie responsabilità o ruoli, ecc.
Annali ISS
39. P. De Castro • Come arrivare al ˝Visto si stampi˝.
Regole e buone pratiche ˝ in pillole ˝ per scrivere un articolo scientifico pubblicabile • Università ˝ Sapienza˝ • Roma, 17 aprile 2015
39
P. De Castro • Primo Corso pilota ECDL HealthDoc • Roma, 26 marzo 2014
DICHIARAZIONE DI CONFLITTO DI INTERESSE
“Disclosure of Conflicts”. Alcuni esempi
Nel testo di un articolo
La inclusione di una dichiarazione relativa ai conflitti di
interesse fa parte dei criteri di selezione di una rivista
per entrare in MEDLINE
40. P. De Castro • Come arrivare al ˝Visto si stampi˝.
Regole e buone pratiche ˝ in pillole ˝ per scrivere un articolo scientifico pubblicabile • Università ˝ Sapienza˝ • Roma, 17 aprile 2015
40
COPYRIGHT e “copyright transfer”
• La maggioranza delle riviste biomediche chiede all’autore il
trasferimento di copyright alla rivista.
• Le riviste in open access seguono una diversa politica
Nota bene
Alcuni documenti non sono soggetti a copyright.
Ad es: atti governativi, leggi, alcuni rapporti, ecc.
ATTENZIONE
si può negoziare
Le licenze CC
41. P. De Castro • Come arrivare al ˝Visto si stampi˝.
Regole e buone pratiche ˝ in pillole ˝ per scrivere un articolo scientifico pubblicabile • Università ˝ Sapienza˝ • Roma, 17 aprile 2015
41
P. De Castro • Primo Corso pilota ECDL HealthDoc • Roma, 26 marzo 2014
Strumenti per la gestione del diritto d’autore
SPARC Author Addendum
to secure your rights
SHERPA/ROMEO
publishers’ copyright policies & selfarchiving
42. P. De Castro • Come arrivare al ˝Visto si stampi˝.
Regole e buone pratiche ˝ in pillole ˝ per scrivere un articolo scientifico pubblicabile • Università ˝ Sapienza˝ • Roma, 17 aprile 2015
P. De Castro • Primo Corso pilota ECDL HealthDoc • Roma, 26 marzo 2014
DOPO la scelta della rivista e dopo aver definito
l’authorship Percorso suggerito
Leggere le istruzioni per gli autori
Consultare la rivista
SCRIVERE LA PRIMA BOZZA
Sottomissione (online)
Condividere la bozza fra tutti gli autori
effettuare tutte le verifiche, leggere e rileggere il testo ...
Rileggere le istruzioni per gli autori
Verificare tutte le corrispondenze
e la presenza di tutti i documenti richiesti,
scrivere la cover letter
43. P. De Castro • Come arrivare al ˝Visto si stampi˝.
Regole e buone pratiche ˝ in pillole ˝ per scrivere un articolo scientifico pubblicabile • Università ˝ Sapienza˝ • Roma, 17 aprile 2015
43
Preparazione e presentazione
del manoscritto
Il manoscritto presentato per la pubblicazione deve
• rispettare quanto richiesto nelle ISTRUZIONI PER GLI AUTORI
• attenersi ai principi generali di una BUONA PRATICA EDITORIALE
44. P. De Castro • Come arrivare al ˝Visto si stampi˝.
Regole e buone pratiche ˝ in pillole ˝ per scrivere un articolo scientifico pubblicabile • Università ˝ Sapienza˝ • Roma, 17 aprile 2015
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TIPOLOGIA DI ARTICOLI DI UNA RIVISTA
• Editoriali
• Commenti
• Corrispondenza
• Punti di vista
• Articoli originali di ricerca
• Rassegne
Istruzioni agli autori
Indice del contenuto
Articoli pubblicati
CONSULTARE LA
RIVISTA
45. P. De Castro • Come arrivare al ˝Visto si stampi˝.
Regole e buone pratiche ˝ in pillole ˝ per scrivere un articolo scientifico pubblicabile • Università ˝ Sapienza˝ • Roma, 17 aprile 2015
ANALIZZANDO UN ARTICOLO DI RIVISTA…
Titolo
Riassunto
Parole chiave
Struttura
Illustrazioni
Riferimenti
Authorship
Conflitto di interesse
Copyright
Riservatezza
Conoscere le responsabilità
di autori, editori, revisori
e dello staff editoriale
QUESTIONI
TECNICHE
QUESTIONI
ETICHE
RUOL
I
46. P. De Castro • Come arrivare al ˝Visto si stampi˝.
Regole e buone pratiche ˝ in pillole ˝ per scrivere un articolo scientifico pubblicabile • Università ˝ Sapienza˝ • Roma, 17 aprile 2015
46
La prima pagina
di un articolo
• Dati della rivista
• Titolo
• Autori
• Affiliazioni
• Abstract (strutturato)
• Parole chiave
• Autore per corrispondenza
Elementi fondamentali
47. P. De Castro • Come arrivare al ˝Visto si stampi˝.
Regole e buone pratiche ˝ in pillole ˝ per scrivere un articolo scientifico pubblicabile • Università ˝ Sapienza˝ • Roma, 17 aprile 2015
STRUTTURAZIONE
di un articolo scientifico
riassunto e parole chiave
titolo
introduzione
materiali e metodi
risultati
discussione
conclusioni
quindi: eventuali riconoscimenti
riferimenti bibliografici
eventuali appendici
Attenzione
al numero di parole
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48
TITOLO DELL’ARTICOLO
• Il titolo debe essere descrittivo (contenuto articolo) e non ambiguo
• Scegliere termini specifici piuttosto che generici
• Utilizzare una struttura semplice e possibilmente breve
• Se pertinente indicare la località, il periodo, il tipo di disegno sperimentale
• Evitare abbreviazioni
• Consultare le istruzioni per gli autori e la rivista
È la prima cosa che viene letta (insieme all’abstract) da editori e lettori
È la chiave per accedere all’articolo
Suggerimenti per una corretta formulazione del titolo
49. P. De Castro • Come arrivare al ˝Visto si stampi˝.
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Abstract e key words
ABSTRACT
Valutarne la congruenza con il testo
Riportare in modo logico gli elementi essenziali
Può essere strutturato
PAROLE CHIAVE
Usare termini MESH (MEdical Subject Headings)
SEGUIRE SEMPRE LE ISTRUZIONI PER GLI AUTORI
50. P. De Castro • Come arrivare al ˝Visto si stampi˝.
Regole e buone pratiche ˝ in pillole ˝ per scrivere un articolo scientifico pubblicabile • Università ˝ Sapienza˝ • Roma, 17 aprile 2015
La struttura IMRAD
Introduzione
Dichiarare lo scopo del lavoro
Motivare il razionale dello studio
Limitare riferimenti
Non anticipare le conclusioni
Materiali e metodi
Descrivere (pazienti, animali, ecc.)
Definire metodi, apparecchiature
Illustrare le procedure
Confrontare altri metodi
And
Discussione e conclusioni
Sottolineare solo gli aspetti nuovi
Non ripetere quanto già detto nei metodi
Non trarre conclusioni
non supportate da dati
Risultati
Presentare i risultati in sequenza logica
Enfatizzare solo i dati di rilievo
51. P. De Castro • Come arrivare al ˝Visto si stampi˝.
Regole e buone pratiche ˝ in pillole ˝ per scrivere un articolo scientifico pubblicabile • Università ˝ Sapienza˝ • Roma, 17 aprile 2015
In pratica….
Consideriamo un articolo pubblicato su Lancet
http://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(13)62639-2/fulltext
NB parole del titolo
argomento, luogo,
periodo, tipo di studio,
fonte dei dati
52. P. De Castro • Come arrivare al ˝Visto si stampi˝.
Regole e buone pratiche ˝ in pillole ˝ per scrivere un articolo scientifico pubblicabile • Università ˝ Sapienza˝ • Roma, 17 aprile 2015
Dove sono indicati
gli obiettivi specifici
dello studio?
Dove è descritto il
contesto?
Perché è necessario
condurre lo studio?
Verifichiamo… nella “Introduzione”
Tuberculosis prevalence in China, 1990–
2010; The Lancet - 18 March 2014
53. P. De Castro • Come arrivare al ˝Visto si stampi˝.
Regole e buone pratiche ˝ in pillole ˝ per scrivere un articolo scientifico pubblicabile • Università ˝ Sapienza˝ • Roma, 17 aprile 2015
Verifichiamo…. nei “Metodi”
E’ descritto con sufficiente
chiarezza e dettaglio come è
stato condotto lo studio?
Sono incluse solo informazioni
disponibili al momento del progetto,
non anticipando i risultati?
E’ riportato come è stata
effettuata l’analisi statistica?
Tuberculosis prevalence in China, 1990–
2010; The Lancet - 18 March 2014
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Verifichiamo…. nei “Risultati”
I risultati sono riportati in
ordine logico?
Sono riportati in forma
chiara?
Le tabelle sono
necessarie e complete?
Tuberculosis prevalence in China, 1990–
2010; The Lancet - 18 March 2014
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CORREDO del testo
Tabelle
Illustrazioni
(grafici, disegni, fotografie)
per rappresentare l’informazione
POSIZIONAMENTO
subito DOPO la loro citazione nel testo, a meno che…
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Un SAGGIO consiglio
Leonardo da Vinci
“Non ingombrarti di cose
che appartengono agli occhi,
facendole passare
dalle orecchie!”
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CORREDO DEL TESTO
Cosa riprodurre in pubblicazione?
Attenzione al copyright
Cosa può essere riprodotto liberamente?
È possibile ripubblicare quello che ho trovato in Internet?
Posso pubblicare dati “modificati”?
Chiedere l’autorizzazione alla riproduzione del materiale
a corredo del testo è OBBLIGATORIO, a meno che …
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CORREDO DEL TESTO
Perché?
Sia tabelle che figure sono parte integrante
e fondamentale di un testo scientifico.
OBIETTIVO
permettere una facile analisi,
comprensione e memorizzazione delle informazioni.
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TABELLE
A che scopo?
La tabella svolge un ruolo fondamentale per:
OBIETTIVO
sottolineare gli aspetti numerici dei dati
o di altre sequenze di informazioni
serie di DATI
presentare in modo
organico e sintetico
confrontare
mettere in relazione
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TABELLE
Quando usarle?
Valutare:
opportunità di inserimento
quantità e significatività dei dati
Consentire:
facilità e immediatezza di lettura
non ambiguità
Evitare tabelle i cui dati
potrebbero essere espressi
in una riga di testo
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TABELLE
Come organizzarle?
La tabella va organizzata sulla base del contenuto e della finalità:
ELEMENTI ESSENZIALI
titolo
intestazioni di colonna/riga
dati omogenei per colonna
in modo semplice, chiaro, intellegibile e autoesplicativo
su due dimensioni (matrice di righe e colonne)
Nel testo
citazione nel testo
numerazione
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P. De Castro • Primo Corso pilota ECDL HealthDoc • Roma, 26 marzo 2014
Tabella 5. Età media (deviazione standard, DS) del personale di ruolo per gruppi
di qualifiche, componente di appartenenza e genere
TABELLE
Esempio intestazioni di colonna
titolo
cella
Età media in anni (DS)Componente
di appartenenza femmine
Componente scientifico-tecnica 44,8 (7,5) 47,7 (8,4)
Dirigenti di ricerca e dirigenti tecnologi 55,2 (7,3) 55,2 (5,7)
Primi ricercatori e primi tecnologi 47,9 (5,3) 49,5 (6,3)
Ricercatori e tecnologi 40,2 (4,7) 40,5 (4,6)
CTER, OPTER 44,0 (7,4) 46,6 (8,4)
Componente amministrativa 45,6 (8,7) 47,6 (8,9)
Dirigenti amministrativi 54,0 (9,5) 53,0 (8,5)
Personale amministrativo 45,7 (8,8) 48,1 (9,6)
CTER, OPTER presenti in amministrazione44,8 (8,3) 46,2 (8,3)
Totale del personale 45,0 (7,8) 47,6 (8,5)
maschi
colonne
righe
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TABELLE…
a colpo d’occhio
• DISORDINATE
– troppe linee,
dati sovrapposti, non allineati
• GREVI
– linee pesanti, elementi grafici troppo duri e carichi
• SPROPORZIONATE
– troppo lunghe, larghe, piene
• VUOTE
– pochi dati, troppi spazi bianchi
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ILLUSTRAZIONI
Qualsiasi RAPPRESENTAZIONE GRAFICA (disegni, fotografie, grafici)
in cui l’immagine abbia un contenuto informativo proprio
(indipendentemente dalla sua descrizione nel testo).
OBIETTIVI
chiarire la comprensione del testo tramite elementi non testuali
focalizzare l’attenzione su alcuni elementi del contenuto
Infatti, il testo può contenere una descrizione
del soggetto, ma l’illustrazione conserva
comunque una propria indipendenza
di significato e di funzione informativa
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ILLUSTRAZIONI
Grafici
danno la visione d’insieme di un fenomeno
devono essere semplici, non ambigui,
di immediata comprensione e autoesplicativi
ELEMENTI ESSENZIALI
didascalia
definizione e scala dei valori
legende
Nel testo
citazione nel testo
numerazione
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ILLUSTRAZIONI
Grafici - esempio
62%
38%
52%
48%
0%
20%
40%
60%
80%
100%
Componente
scientifico-tecnica
Componente
amministrativa
F M
54%
46%
Totale
Figura 1. Suddivisione del personale dell’ISS in base al genere
nelle componenti scientifico-tecnica e amministrativa
legenda
definizioni
scala dei valori
didascalia
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UNA SCELTA IMPORTANTE
Quando preferire…
Se si hanno dati utili alla comprensione del testo, ma:
molto NUMEROSI
quando c’è interesse nel DATO SPECIFICO
TABELLA
GRAFICO
Se si vogliono: confrontare fenomeni
rappresentare andamenti
evidenziare variazioni
l’attenzione non è rivolta al particolare
ma è importante la VISIONE D’INSIEME
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Nel testo
citazione nel testo
numerazione
ILLUSTRAZIONI
Disegni e fotografie
ELEMENTI ESSENZIALI
didascalia
legende
Spesso presentano un’informazione esprimibile solo in forma grafica (difficilmente o
in nessun modo trasmissibile per mezzo del testo scritto)
Esempi: cartina geografica
apparecchiatura
tessuto corporeo
diagramma di flusso…
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69
TEST DI VERIFICA
Corredo del testo
COSA C’È CHE NON FUNZIONA NELLA TABELLA?
Età media in anni (DS)Componente
di appartenenza F
Componente scientifico-tecnica 44,8 (7,5) 47,7 (8,4)
Dirigenti di ricerca e dirigenti tecnologi 55,2 (7,3) (5,7)
47,9 (5,3) 49,5 (6,3)
Ricercatori e tecnologi 40,2 (4,7) 40,5 (4,6)
Tabella 5. Età media (deviazione standard, DS) del personale di ruolo per gruppi
di qualifiche, componente di appartenenza e genere
70. P. De Castro • Come arrivare al ˝Visto si stampi˝.
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70
TEST DI VERIFICA
Corredo del testo
COSA C’È CHE NON FUNZIONA NEL GRAFICO?
Molto/abbastanza
66,4%
Per niente
25%
Poco
30,1%
Figura 2. Grado di soddisfazione del lavoro attuale tra gli immigrati
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71
TEST DI VERIFICA
Corredo del testo
COSA C’È CHE NON FUNZIONA NEL GRAFICO?
Figura 6. Andamento delle concentrazioni medie annuali di dal 1996 al 2001
a Mizzana e Bologna
O3
0
10
30
40
50
60
1996 1997 1998 1999 2000 2001
V. Bologna
72. P. De Castro • Come arrivare al ˝Visto si stampi˝.
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72
TEST DI VERIFICA
Corredo del testo
COSA C’È CHE NON FUNZIONA NEL GRAFICO?
Figra 6. Personale dipendente e non nelle diverse tipologie di biblioteche della regione
0
10
20
30
40
500
60
70
Ente locale Università
Dipendente
73. P. De Castro • Come arrivare al ˝Visto si stampi˝.
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73
Riferimenti bibliografici
• CONSIDERAZIONI GENERALI
riportare solo quelli essenziali, si accettano quelli “in press”,
le “personal communications” vanno evitate
Non tutte le riviste controllano i riferimenti
Gli autori sono responsabili
• STILE E FORMATO DEI RIFERIMENTI
Rimanda alla NLM
Le citazioni devono avere il corrispondente numero nel testo
74. P. De Castro • Come arrivare al ˝Visto si stampi˝.
Regole e buone pratiche ˝ in pillole ˝ per scrivere un articolo scientifico pubblicabile • Università ˝ Sapienza˝ • Roma, 17 aprile 2015
74
75. P. De Castro • Come arrivare al ˝Visto si stampi˝.
Regole e buone pratiche ˝ in pillole ˝ per scrivere un articolo scientifico pubblicabile • Università ˝ Sapienza˝ • Roma, 17 aprile 2015
75
P. De Castro • Primo Corso pilota ECDL HealthDoc • Roma, 26 marzo 2014
76. P. De Castro • Come arrivare al ˝Visto si stampi˝.
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76
Elementi della citazione
• Autore (persona o ente)
• Titolo del documento citato
• Contenitore (rivista, monografia, ecc.)
• Anno di pubblicazione
• Altri dati (editore, città di edizione per le monografie;
volume e pagine per le riviste)
77. P. De Castro • Come arrivare al ˝Visto si stampi˝.
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La REVISIONE editoriale
(technical editing)
Comprende compiti e responsabilità
condivisi tra Autore e Staff editoriale (editori/redattori, ecc.)
• coerenza
• completezza
• accuratezza (grammatica, sintassi, standard, ecc.)
• comprensibilità per il target
Ha l’obiettivo di VERIFICARE
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Esempi di comuni errori
Sintassi e punteggiatura
concordanza tra verbo e soggetto
omissione del soggetto
uso dell’indicativo al posto del congiuntivo
uso scorretto delle preposizioni in dipendenza dei verbi
uso scorretto dei segni di punteggiatura
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ALCUNE REGOLE REDAZIONALI
Sequenza di lettere
derivate da un gruppo di parole
per formare una nuova parola
UNESCO, MEDLARS, DNA
ACRONIMI
ABBREVIAZIONI Rappresentazioni ridotte di parole
(fig., pag., cap.)
SIMBOLI Rappresentazioni convenzionali di termini
o espressioni particolari (sia alfabetici che grafici).
Possono essere matematici, di grandezze fisiche,
di unità di misura, ecc.
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UNITÀ DI MISURA
SI e non-SI
Lunghezza
Massa
Tempo
Corrente elettrica
Temperatura termodinamica
Intensità luminosa
Quantità di sostanza
Volume
Tempo
Tempo
GRANDEZZA
metro
kilogrammo
secondo
ampere
kelvin
candela
mole
litro
minuto
ora
UNITÀ DI MISURA
m
kg
s
A
K
cd
mol
l/L
min
h
SIMBOLO
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CORREZIONE DI BOZZE
“visto si stampi” dell’autore
Importanza di una attenta “lettura”
che precede la fase di stampa
NON SI PUÒ STRAVOLGERE IL TESTO
Di solito sono accettate solo correzioni di
refusi o errori gravi, a volte a pagamento
CORREGGERE IL FILE solo se è espressamente
richiesto dalla redazione
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CORREZIONE DI BOZZE
in pratica
contrassegnare la lettera errata
con un segno grafico
riportare a margine del testo
lo stesso segno con l’indicazione
della lettera esatta
evitare simboli che possano creare equivoci
di interpretazione
scrivere in buona calligrafia
usare una penna a punta fine
83. P. De Castro • Come arrivare al ˝Visto si stampi˝.
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La correzione delle bozze di stampa
Norma UNI 5041. La correzione di bozze di stampa
www.mestierediscrivere.com/testi/correzioni1.htm
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SOTTOMISSIONE ONLINE
• mantiene i rapporti con la rivista e gli altri autori
• inserisce tutti i dati e i file nel sistema di gestione
Sarà cura della redazione organizzare gli elementi, dopo il referaggio,
includendo NELLA GIUSTA POSIZIONE titolo, autori, abstract, parole chiave, testi, tabelle, figure,
riferimenti, dati editoriali vol., fasc., anno, pag.), ecc.
• titolo
• nome, affiliazione degli autori
• grants, disclaimers (CI)
• running head (titolo breve)
• numero di parole dell’articolo
• numero di figure e tabelle
CORRESPONDING AUTHOR
Cover letter
Seguire le istruzioni
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Riceve il numero di “manuscript ID”
al momento della sottomissione
Ottiene user ID r password
Firma la “license form”
Riceve i commenti dei referee e risponde
risottoponendo il lavoro anche più di una volta
Il “corresponding author”…
Riceve l’avviso di accettazione e
successivamente,
di avvenuta pubblicazione (online)
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Schema dal
Progetto NECOBELAC
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P. De Castro • Primo Corso pilota ECDL HealthDoc • Roma, 26 marzo 2014
Considerazioni finali
la pubblicazione su riviste scientifiche
ha un ruolo importante per l’università e la ricerca (e non solo)
Ruolo fondamentale della formazione e certificazione
delle competenze infomative/comunicative
CONOSCERE principi etici e standard editoriali che consentano di pubblicare correttamente
SAPER UTILIZZARE gli strumenti (online) che facilitano la corretta pubblicazione
Riconoscendo che
È necessario, per chi opera in questo settore,
e dunque
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Copy editing
ruins your life:
you learn to notice
faults everywhere
BMJ/EASE Workshop for Editors. 18-19 October 2001.
European Science Editing 2002; 28(1):13
Hinweis der Redaktion
Nei Ringraziamenti possono essere citati tutti coloro che hanno dato un aiuto puramente tecnico, assistenza editoriale, capo dipartimento che ha dato supporto generale
Gli autori dovrebbero saper spiegare le ragioni della propria scelta (ordine degli autori nella byline)
Lavori a firma collettiva?
CN Collective name in Pubmed
Nella byline solo gli autori che soddisfano i criteri
Prolungamento del processo scientifico
Possedere azioni di case farmaceutiche
Percepire onorari per la stesura d testi
CI Notification Page
E importante che gli autori capiscano pienamente in cosa consiste questo trasferimento anche per eventuali riproduzioni di tabelle o figure da essi stessi già pubblicate ma che non possono ripubblicare senza avere il consenso della rivista.
Annali frase
“nel firmare il visto si stampi si intende che gli autori cedono all’ISS I diritti d’autore del lavoro in pubblicazione”
Politiche editoriali di tutte le riviste.
Institutional Repositorial
Poiché editori e revisori passano molte ore a leggere i manoscritti ……………
ITA passo prima e dopo aver scritto il Ms (prima di inviarlo alla rivista)
Buona pratica editoriale
Manuali si stile, standard, raccomandazioni
Citare C7: requirements and preferences for the first pages of journal articles
IMRaD ???????????????????????????????????????
Gli abstracts vengono ripresi dalle basi di dati
Raccomandata dal Vancouver come processo logico della scoperta scientifica
Numerare ogni pagina
Raccomanda double space
Gli abstracts vengono ripresi dalle basi di dati
Gli abstracts vengono ripresi dalle basi di dati
Gli abstracts vengono ripresi dalle basi di dati
Gli abstracts vengono ripresi dalle basi di dati
Elementi in comune tra tabelle e illustrazioni: presenza di titolo e numero
Valorizzazione dell’informazione facilitandone l’accesso
POSIZIONAMENTO: subito dopo la loro citazione nel testo, a meno che…non siano troppe (in allegato)
Attenzione al COPYRIGHT
Elementi in comune tra tabelle e illustrazioni: presenza di titolo e numero
Valorizzazione dell’informazione facilitandone l’accesso
POSIZIONAMENTO: subito dopo la loro citazione nel testo, a meno che…non siano troppe (in allegato)
Attenzione al COPYRIGHT
Riflettere sulla parola riprodurre e pubblicare.
Cosa può essere riprodotto liberamente? Consultare la fonte: se c’è scritto espressamente che il doc è riproducibile, si può: OMS, ISTAT, leggi
È possibile ripubblicare quello che ho trovato in Internet? No, a meno che non sia espresso
Adesso In internet si pagano più royalties
Posso pubblicare dati “modificati”? Sì previa citazione fonte
Tabelle
Le tabelle non contengono solo un concentrato di informazioni, ma costituiscono anche un oggetto grafico fondamentale per l’equilibrio della pagina, da costruire in modo da valorizzarne la leggibilità e la chiarezza.
Le tabelle si trattano esattamente come le illustrazioni, ma poiché contengono testo e cifre, andranno separate nettamente dal testo principale più di quanto non lo siano le illustrazioni e i grafici. Spesso basta un filo di medio spessore. Il titolo di una tabella precede sempre la tabella e va collocato subito dopo la sua citazione nel testo.
Prima di impostare una tabella è necessario esaminarne il contenuto, pensare su quali indicazioni si soffermerà l’attenzione del lettore e a quale uso sarà destinata.
Le tabelle di solito sono organizzate su due dimensioni (righe e colonne, dalle cui intersecazioni si individuano le celle che conterranno i dati), non tutte sono organizzate nello stesso modo: in un prospetto statistico sarà utile paragonare i dati delle diverse colonne, mentre in un orario ferroviario servirà solo individuare rapidamente la voce che interessa. Da queste considerazioni dipende l’orientamento della tabella orizzontale o verticale, la differenza sta nel processo di ricerca di un dato. È importante quindi l’orientamento che viene spesso accentuato con l’aiuto di filetti orizzontali. L’uso combinato di filetti sia orizzontali che verticali è antiestetico e dà luogo ad una lettura difficile.
Fin dove è possibile bisognerebbe cercare di sviluppare la tabella in verticale, è fastidioso dover ruotare il documento per leggerla.
Cercate di contenere ogni tabella in una sola pagina. Per tabelle più impegnative può essere usata una doppia pagina, assicurandosi che la cucitura cada fra due colonne e che la tecnica di operazione sia tale da assicurare il buon allineamento delle righe.
Il contenuto delle tabelle non va necessariamente composto nello stesso carattere e corpo del testo principale: conviene badare alla nitidezza preferendo un carattere leggibile in tondo e senza grazie.
Le intestazioni di colonna che compaiono sulla prima riga vanno distinte dal resto dei dati e ben separate da altre intestazioni. Si consiglia: di utilizzare poche parole (se possibile) con una evidenziazione non esagerata (per esempio nero o maiuscolo, ma non entrambi); di lasciar scendere il testo se occupa più di una riga evitando di allineare le righe ad una altezza media; di collocare le eventuali indicazioni secondarie su una riga separata componendole con una variante più leggera (per esempio il corsivo o il chiaro); di scegliere un allineamento omogeneo.
La giustezza delle colonne dipende dall’entità delle indicazioni da fornire e dallo spazio disponibile.
Le eventuali note di commento vanno poste al piede della tabella, composte in corpo minore (di uno o due punti) e contenute in una giustezza che consenta una lettura agevole (meglio se su due o più colonne). I rimandi alle note vanno composti in modo che non si confondano con i dati della tabella (usando l’asterisco o cifre in esponente).
Tabelle
Le tabelle non contengono solo un concentrato di informazioni, ma costituiscono anche un oggetto grafico fondamentale per l’equilibrio della pagina, da costruire in modo da valorizzarne la leggibilità e la chiarezza.
Le tabelle si trattano esattamente come le illustrazioni, ma poiché contengono testo e cifre, andranno separate nettamente dal testo principale più di quanto non lo siano le illustrazioni e i grafici. Spesso basta un filo di medio spessore. Il titolo di una tabella precede sempre la tabella e va collocato subito dopo la sua citazione nel testo.
Prima di impostare una tabella è necessario esaminarne il contenuto, pensare su quali indicazioni si soffermerà l’attenzione del lettore e a quale uso sarà destinata.
Le tabelle di solito sono organizzate su due dimensioni (righe e colonne, dalle cui intersecazioni si individuano le celle che conterranno i dati) (in ambito letterario la tabella ha un altro fine e può essere anche non a doppia entrata) non tutte sono organizzate nello stesso modo: in un prospetto statistico sarà utile paragonare i dati delle diverse colonne, mentre in un orario ferroviario servirà solo individuare rapidamente la voce che interessa. Da queste considerazioni dipende l’orientamento della tabella orizzontale o verticale, la differenza sta nel processo di ricerca di un dato. È importante quindi l’orientamento che viene spesso accentuato con l’aiuto di filetti orizzontali. L’uso combinato di filetti sia orizzontali che verticali è antiestetico e dà luogo ad una lettura difficile.
Fin dove è possibile bisognerebbe cercare di sviluppare la tabella in verticale, è fastidioso dover ruotare il documento per leggerla.
Cercate di contenere ogni tabella in una sola pagina. Per tabelle più impegnative può essere usata una doppia pagina, assicurandosi che la cucitura cada fra due colonne e che la tecnica di operazione sia tale da assicurare il buon allineamento delle righe.
Il contenuto delle tabelle non va necessariamente composto nello stesso carattere e corpo del testo principale: conviene badare alla nitidezza preferendo un carattere leggibile in tondo e senza grazie.
Le intestazioni di colonna che compaiono sulla prima riga vanno distinte dal resto dei dati e ben separate da altre intestazioni. Si consiglia: di utilizzare poche parole (se possibile) con una evidenziazione non esagerata (per esempio nero o maiuscolo, ma non entrambi); di lasciar scendere il testo se occupa più di una riga evitando di allineare le righe ad una altezza media; di collocare le eventuali indicazioni secondarie su una riga separata componendole con una variante più leggera (per esempio il corsivo o il chiaro); di scegliere un allineamento omogeneo.
La giustezza delle colonne dipende dall’entità delle indicazioni da fornire e dallo spazio disponibile.
Le eventuali note di commento vanno poste al piede della tabella, composte in corpo minore (di uno o due punti) e contenute in una giustezza che consenta una lettura agevole (meglio se su due o più colonne). I rimandi alle note vanno composti in modo che non si confondano con i dati della tabella (usando l’asterisco o cifre in esponente).
Elementi in comune tra tabelle e illustrazioni: presenza di titolo e numero
Valorizzazione dell’informazione facilitandone l’accesso
POSIZIONAMENTO: subito dopo la loro citazione nel testo, a meno che…non siano troppe (in allegato)
Attenzione al COPYRIGHT
Illustrazioni
Le illustrazioni sono principalmente disegni, grafici e figure
I DISEGNI sono di due tipi: il tratto e la mezzatinta.
Il tratto è formato da segni e zone in un colore su fondo bianco, senza toni di grigio, che possono essere simulati con tratteggi o puntinature. Essendo costruite come il testo (bianco e nero) possono essere trattate insieme ad esso.
La mezzatinta ha, invece, tutte le tonalità del colore. Queste immagini con toni intermedi vengono trattate con un procedimento (retinatura) che renda discreta ogni sfumatura, giocando sulle dimensioni e sulla densità dei puntini di cui è composto il retino.
Oltre a fornire l’informazione in forma più chiara e immediata, i grafici e diagrammi possono attirare l’attenzione del lettore e rendere più interessante la pagina. Sono strumenti utili per un’analisi generale di un fenomeno, adatti a mostrarne i tratti principali (in genere vengono utilizzati per illustrare dati statistici). Se si rivolgono ad un pubblico non specializzato, vanno sempre commentati per chiarire bene le grandezze che rappresentano.
Il titolo va posto dopo il grafico che va posizionato in prossimità del punto del testo in cui viene collocato il rimando.
Didascalia: caption
, non facilmente né utilmente rappresentabili in modo omogeneo
Vedi diapo 43
Dati mancanti in alcune celle
Manca intestazione di colonna (M)
Manca una parte di riga
Non è incolonnata
Non fa cento
Decimali diversi
“”g/Nm3 è l’unità di misura mancante all’asse delle y
Manca una etichetta sull’asse delle y
Manca una parte della legenda
È incompleto il titolo
Manca unità di misura
Scala: 500
Manca parte legenda
Parte legenda è sbagliato il colore
Figura è scritto male
Manca una etichetta
Per come citare una “retracted publication” si rimanda al Pubmed.
Dà esempi “Retraction in”
Quali sono gli elementi identificativi
Quale ordine? Autore, titolo, ecc
Unpublished material = in press
Electronic material; unpublished material
Elementi essenziali che vanno diversamente organizzati a seconda della tipologia dei documenti
Diffferente da peer review
I pazienti sottoposti a interventi sullo (allo) Stomaco
Nonostante che la sindrome predilige (pediliga) il sesso femminile
La virgola non deve mai separare il soggetto dal verbo e dal complemento
Tutti gli studi effettuati, hanno confermato l’ipotesi iniziale
Semplificando al massimo il concetto della correzione di bozze, normalmente la lettera errata viene contrassegnata sul testo con un segno grafico e lo stesso segno viene riportato a margine del testo con l’indicazione della lettera esatta.
Se l’errore riguarda la figura o la tabella sarà necessario scrivere qualcosa per far capire dove e come effettuare la correzione (es. “arrotondare sempre ad una cifra dopo la virgola”, “usare sempre gli stessi separatori decimali”, ecc.).
Non sempre si applicano regole uniformi per la correzione di bozze, ma ciò che è importante, a prescindere dal segno grafico utilizzato per indicare la modifica, è farsi capire da chi dovrà correggere, senza generare ambiguità, difficoltà di interpretazione e dunque incorrere nella possibilità di inserire nuovi errori.
E’ inclusa nel manuale di stile ed è liberamente accessibile in Internet
Regola generale: Riportare a margine lo stesso segno grafico