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Web Radio: la radio
rinasce dal basso
prof. Ugo Guidolin
Teoria e Tecniche dei Nuovi Media
Web Radio: la radio
                                                                        rinasce dal basso
                                                                         La “scatola musicale senza fili”

                             Ho in mente un piano che potrebbe fare della radio uno
                          strumento domestico come il grammofono o il pianoforte. Il
                         ricevitore sarà progettato nella forma di una scatola musicale
                           adatta a ricevere diverse lunghezze d’onda che si potranno
                            cambiare a piacimento spingendo un bottone. La scatola
                          musicale avrà un ampli catore e un altoparlante telefonico
                         incorporati. Sarà tenuta in salotto e si potrà ascoltare musica,
                                               conferenze, concerti
                                      (Lettera inviata da David Sarnoff alla Marconi Company of America)


© 2008, prof. Ugo Guidolin, Teoria e Tecniche dei Nuovi Media, Milano
Web Radio: la radio
                                                                        rinasce dal basso
                                                                        L’organizzazione dei mass-media


                      La struttura organizzativa predominante dei mass-media è
                      costruita all’interno di una struttura verticistica di controllo
                      da uno a molti (one-to-many)
                      Due fattori definiscono la stabilità dell’organizzazione:
                     • Una modello gerarchico di comando e di controllo
                     • Un sistema di nanziamento regolamentato del servizio
                        basato su canoni di abbonamento e pubblicità


© 2008, prof. Ugo Guidolin, Teoria e Tecniche dei Nuovi Media, Milano
Web Radio: la radio
                                                                        rinasce dal basso
                                                                        Il modello one-to-many
                     Caratteristiche del modello one-to-many:
                     • Il messaggio radio si esaurisce nel momento in cui viene
                        trasmesso: si riduce pertanto il tempo e lo spazio di un’azione
                        cosciente del destinatario tra emissione e ricezione del messaggio.
                     • Il ruolo passivo dell’ascoltatore: impossibilità per il destinatario di
                        partecipare all’organizzazione dei tempi di fruizione del messaggio
                        (definiti esclusivamente dall’emittente).
                     • La decontestualizzazione del messaggio: nel messaggio radio
                        vengono meno le condizioni per una comprensione umana del
                        messaggio, ossia la conoscenza dei termini e del contesto.
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Web Radio: la radio
                                                                        rinasce dal basso
                                                                        Il modello one-to-many

                     Fattori chiave su cui si fonda la gestione del consenso nell’era
                     dell’one-to-many:
                     • Indebolimento della funzione argomentativa: incapacità di
                         astrazione e rappresentazione attraverso il linguaggio (l’ascoltare
                         domina sul capire)
                     • Sviluppo di un post-pensiero alogico: assenza di connessioni
                         logiche e di contestualizzazione delle informazioni
                     • Primato della dimensione preattentiva: funzione ancestrale
                         dell’uomo (pubblicità).

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Web Radio: la radio
                                                                        rinasce dal basso
                                                                        Il modello one-to-one
                     Il modello one-to-one è un modello di passaggio. Non differisce
                     sostanzialmente da quello precedente, ma innesca alcune
                     importanti trasformazioni:
                     • Possibilità per l’utente di selezionare il proprio palinsesto
                         informativo: la maggiore offerta dell’etere consente all’ascoltatore
                         di gestire personalmente il proprio consumo di interessi.
                     • Offerta maggiormente diversificata: l’offerta informativa viene
                         maggiormente caratterizzata da temi e interessi specifici (politica,
                         musica etc.)
                     • La partecipazione attiva dell’utenza: l’emittente cerca un canale
                         di feedback diretto con l’utenza attraverso telefono e internet.
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                                                                        rinasce dal basso
                                                                        Il modello one-to-one
                     Fattori chiave su cui si fonda la gestione del consenso nell’era
                     dell’one-to-one:
                     • Coinvolgimento dell’ascoltatore nel programma: utilizzo
                         pseudo-interattivo del mezzo in cui il pubblico interviene in diretta
                         definendo così un rapporto confidenziale tra emittente e ricevente.
                     • De-strutturazione del programma: il contenuto del programma
                         perde di rilevanza in virtù di elementi di cornice (sigle e codici ben
                         riconoscibili al pubblico) e del ruolo dominante del conduttore che
                         instaura il rapporto diretto e confidenziale con l’ascoltatore.
                     • Identificazione nella quotidianità: presenza di tipi umani e sociali
                         in cui gli spettatori identificano la propria quotidianità.
© 2008, prof. Ugo Guidolin, Teoria e Tecniche dei Nuovi Media, Milano
Web Radio: la radio
                                                                                   rinasce dal basso
                                                                                    Il modello many-to-many
                                                                        “Quello che comunque a me interessava
                                                                        maggiormente era intervenire sul rituale
                                                                        espositivo; il rituale classico prevede la presenza
                                                                        di un'autore e delle sue opere presentate al
                                                                        meglio, mentre in questo caso l'opera era
                                                                        inizialmente allo stato potenziale, era caricata di
                                                                        tutti i rischi possibili, e soprattutto l'autore non
                                                                        era presente, era praticamente scomparso
                                                                        lasciando un meccanismo in funzione che lo
                                                                        sostituiva.“
                                                                        Franco Vaccari
                                                                        sull’esposizione “Lascia su queste pareti una traccia
                                                                        del tuo passaggio” (Biennale di Venezia, 1972)
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Web Radio: la radio
                                                                        rinasce dal basso
                                                                        Many-to-many: reticolarità
                      Il modello many-to-many estende il nostro sistema cognitivo
                      all’interno di una rete di informazione globale includendo la
                      nostra esperienza in un campo uni cato di esperienza
                      (interattività e cooperazione).
                     • Il passaggio da una struttura di comunicazione verticale,
                         autoreferenziale, da un punto verso molti punti a una
                         comunicazione di tipo orizzontale: da molti punti a molti punti.
                     • Oggi, diventano sempre più determinanti le community
                         nell’elaborazione della conoscenza collettiva che introducono
                         un paradigma innovativo che riduce sempre più le distanze tra
                         produttore e consumatore di informazione (prosumer).
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                                                                        rinasce dal basso
                                                                        Many-to-many: cellularità
                     L’informazione si scompone costitutivamente in una
                     molteplicità di unità informative decontestualizzate all’interno
                     di una mappa cognitiva priva di linearità narrativa.
                     • E’ una forma di linguaggio che si predispone all’immaginazione
                         e induce il “lettore” a metterla in racconto.
                     • Il pensiero è così portato a ricomporre queste unità secondo
                         modalità nuove e molteplici percorsi di conoscenza
                         (interattività).
                     • Il medium diventa quindi luogo di esperienza e abilità dove
                         vengono ridefiniti volta per volta montaggio, inquadrature,
                         linguaggi ed equilibri
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                                                                        rinasce dal basso
                                                                        L’organizzazione many-to-many
                      I limiti costitutivi dell’organizzazione dei media generalisti
                      vengono rimessi in gioco:
                     • I nuovi strumenti della Rete (social networking) estendono le
                         relazioni interpersonali a distanze e scale idealmente illimitate
                     • Di conseguenza l’originaria forma di intelligenza cooperativa si sta
                         estendendo a tutti i livelli dell’organizzazione comunitaria,
                         appiattendo di fatto i domini di conoscenza all’interno di una
                         comune piattaforma, strumento di condivisione del sapere.
                     • Il medium non rappresenta più una sola forma di
                         comunicazione, ma è l’espressione di molti linguaggi anche
                         diversificati tra loro (multimedialità del medium)
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                                                                        rinasce dal basso
                                                                        L’organizzazione many-to-many

                     Nessun sistema gerarchico, ma piuttosto compiti, ruoli
                     dinamici con processi da innescare e completare
                     • non promozione dell’azione di massa, ma promozione dell’azione
                             ristretta del singolo.
                     • azione ristretta: “parla a tutti perchè non pretende di parlare di
                             tutti” (Miguel Benasayag, Contro il niente, Feltrinelli, Milano, 2005)
                     • logica di sciame: le scelte operative e sociali del singolo non fanno
                             riferimento a una direttiva dall’alto, ma alla situazione contingente. Pensa
                             e agisce localmente, ma l’azione collettiva produce
                             comportamento globale.

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Web Radio: la radio
                                                                        rinasce dal basso
                                                                        L’organizzazione many-to-many

                      Il cyberspace genera strutture reticolari e cellulari di
                      consenso, reti di community:
                     • Dimensioni: Solo un numero limitato di elementi interagenti
                         garantiscono che il sistema non arrivi a un livello di complessità così
                         elevato da sviluppare più “rumore” che risultati effettivi.
                     • Prossimità: Gli elementi condividono la loro presenza all’interno di
                         uno spazio di prossimità che consenta loro di partecipare e avere
                         una percezione globale del sistema.

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                                                                        rinasce dal basso
                                                                        Organizzazione cooperativa

                         “Vi dicono: potrete avere accesso a tutte le informazioni, alla
                          totalità delle informazioni, ma è proprio il contrario: adesso
                         sapete che non avrete mai accesso alla totalità. [...] Nasce così
                           la necessità di fare appello agli altri, alle conoscenze degli
                         altri e alle loro capacità di navigazione: i messaggi che hanno
                         più valore nel cyberspazio sono quelli che vi aiutano a trovare
                           dei riferimenti, a orientarvi, quelli che hanno meno valore
                           sono quelli che aumentano la massa senza dare visibilità o
                                     trasparenza alle conoscenze disponibili.”
                                                      Pierre Levy

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Web Radio: la radio
                                                                        rinasce dal basso
                                                                        Organizzazione cooperativa

                     La Rete come spazio di elaborazione del sapere collettivo: non
                     tanto fornire informazioni, ma strumenti cooperativi di
                     costruzione della conoscenza
                     • Rielabora e seleziona costantemente le risorse culturali
                     • Garantisce la validità e la rilevanza delle informazioni
                     • E’ artefice di nuovi linguaggi e pratiche comunicative
                     • E’ artefice di nuove forme di distribuzione, condivisione e gestione
                         della conoscenza

© 2008, prof. Ugo Guidolin, Teoria e Tecniche dei Nuovi Media, Milano
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                                                                        rinasce dal basso
                                                                        Organizzazione il consenso
                     • Nessun sistema gerarchico, ma piuttosto compiti, ruoli dinamici con processi
                             da innescare e completare: non promozione dell’azione di massa, ma
                             promozione dell’azione ristretta del singolo.
                     • Poche regole, semplici, che definiscono le modalità e i criteri di creazione
                             dell’opera d’ingegno collettivo.
                     • Criteri etici che definiscono il rapporto tra il singolo e la collettività in
                             rapporto alla creazione dell’opera
                     • Fruizione interattiva e dinamica dell’opera (dalla consultazione ai servizi)
                     • Strumenti di condivisione finalizzati al promuovere aggregazione,
                             partecipazione e cooperazione
                     • Immediatezza della fruizione
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                                                                        rinasce dal basso
                                                                        Nuovi modelli economici

                     • “In un mondo di produzioni personalizzate, di continue innovazioni
                              e aggiornamenti costanti, di prodotti con un ciclo di vita sempre più
                              breve tutto invecchia molto in fretta: in un’economia la cui unica
                              costante è il cambiamento, avere, possedere, accumulare ha
                              sempre meno senso” (Jeremy Rifkin, L’era dell’accesso, 2002)
                     •        Il modello economico che sta maturando è un modello in cui al
                              concetto di distribuzione va sostituendosi sempre più quello di
                              comunicazione o di condivisione, mentre il consumo dei beni
                              diventa sempre più utilizzo dei beni secondo logiche più affini al
                              concetto di leasing che non di proprietà.

© 2008, prof. Ugo Guidolin, Teoria e Tecniche dei Nuovi Media, Milano
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                                                                        rinasce dal basso
                                                                        Quale futuro per la radio?

                     • Perchè ascoltare la radio se gli utenti possono fruire la
                             musica attraverso dispositivi interattivi che consentono loro
                             di organizzare i propri palinsesti musicali a una qualità
                             maggiore?
                     •       Perchè ascoltare la radio se gli utenti possono costruire la
                             propria informazione multimediale on-demand attraverso i
                             servizi della Rete (Google, YouTube etc.)?
                     •       Perchè ascoltare la radio con noiosi e irrilevanti break
                             pubblicitari, se posso organizzarmi l’ascolto senza?

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Web Radio: la radio
                                                                         rinasce dal basso
                                                                         1/ Radio bottom-up
                     Nella logica many-to-many anche la radio, così come altri
                     format digitali, deve diventare sempre più spazio di
                     elaborazione e condivisione del contenuto dal basso:
                     • Organizzare una piattaforma web dove l’utente diventi autore, reporter, possa
                             cioè inviare i propri contenuti (servizi, brani musicali etc.) per la loro messa in
                             onda.
                     • Organizzare una redazione che si occupi sempre più NON di costruire
                             informazione a monte, ma di organizzare le risorse esterne dei contributori
                             inserendole all’interno di un palinsesto organico e dinamico e fornire gli
                             strumenti adeguati alla cooperazione dell’utenza.
                     • Stabilire ruoli e regole comunitarie di partecipazione e di pubblicazione dei
                             contenuti formando e specializzando i contributori su tematiche specifiche.
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                                                                        rinasce dal basso
                                                                         2/ Radio tematica

                     Nella logica many-to-many la radio pone l’attenzione
                     sull’intrattenimento tematico e non generalista.
                     • La nuova radio dev’essere tematizzata e focalizzata su interessi specifici per
                             sintonizzarsi in maniera organizzata sulla domanda dell’audience.
                     • La struttura delle informazioni deve condurre l’utente nella scelta del contenuto
                             che più soddisfa gli interessi personali secondo gli schemi già utilizzati dai
                             sistemi di news online (vedi dopo RSS)
                     • L’informazione deve potersi focalizzare sulle realtà locali dell’utente e fornire
                             servizi anche in base alla sua ubicazione (geotracking).


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                                                                         rinasce dal basso
                                                                         3/ Radio on-demand

                     Nella logica many-to-many anche la radio deve diventare
                     sempre più strumento modulare per la gestione personalizzata
                     dei palinsesti d’ascolto:
                     • L’unità d’informazione radiofonica dev’essere fruibile in maniera autonoma e
                             modulare per permettere all’utente di selezionare il contenuto desiderato
                             configurandolo secondo palinsesti personali (playlist) o definiti
                             automaticamente sulla base di criteri logici di aggregazione (RSS).
                     • In tal senso, la radio dev’essere intesa sempre più anche come motore di ricerca
                             per i contenuti specifici, la musica e i servizi su cui è specializzata e i contenuti
                             devono essere organizzati secondo tassonomie che ne supportino la ricerca da
                             parte dell’utenza.

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                                                                        rinasce dal basso
                                                                         4/ Network Radio
                     Nella logica many-to-many la radio non è ubicata in un luogo
                     preciso della rete (URL), ma è inserita in un network
                     • L’informazione radiofonica suddivide e moltiplica il proprio contenuto su canali
                             multipli: come le news, viene scorporata dal suo contesto originario per essere
                             fruibile presso altri spazi della rete, secondo logiche di blogrolling, pingback e
                             trackback, permalink, in maniera da aumentare così il suo consenso e la sua
                             visibilità.
                     • La radio può e deve diventare concretamente anche strumento di partecipazione
                             sociale in rete e condivisione dei propri palinsesti informativi (vedi Last.fm).
                     • L’informazione radiofonica dev’essere trasferibile su più dispositivi che ne
                             permettano la riorganizzazione di contenuto, secondo formati e processi di
                             sincronizzazione standard e immediati da utilizzare.
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                                                                        rinasce dal basso
                                                                        5/ Pubblicità come servizio


                     Nella logica many-to-many la fruizione interattiva del
                     contenuto radiofonico non può essere ostacolata da messaggi
                     intrusivi, quali quelli della pubblicità interruptive:
                     • Anche la pubblicità deve diventare interattiva e tematica, vale a dire che
                             dev’essere oltre che una promozione per lo sponsor anche un servizio utile per
                             l’utente, rispondendo agli interessi dell’ascoltatore e coinvolgendolo in
                             un’attività partecipativa (p.e. concorsi, servizi sponsorizzati, mappa dei locali
                             musicali, fruizione di directories...)



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                                                                        rinasce dal basso
                                                                        6/ Radio d’impatto



                     Nella logica many-to-many il contenuto deve avere una forte
                     personalità e un grande impatto
                     • Recenti indagini (BBC) ci rivelano che i podcast sta ridando il cuore alla radio
                             perchè più focalizzati sul contenuto che sullo show.
                     • Il reporting di strada, la voce umana sono elementi empatici e dal forte impatto
                             comunicativo in grado di restituire un’anima all’informazione radiofonica.



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Web Radio: la radio
                                                                                        rinasce dal basso
                                                                                         Alcuni esempi...



        Rete sociale musicale              Rete sociale musicale        Piattaforma online di talk radio,      Piattaforma di hosting live radio
        in cui gli utenti                  in cui gli utenti possono    attraverso la quale gli utenti         online con oltre 10.000 stazioni
        condividono artisti,               programmare un proprio       possono creare gruppi di discussione   radio online di libero ascolto. Chi
        generi e gusti musicali            palinsesto di brani          online utilizzando un telefono         trasmette paga un cifra fissa mensile
        attraverso la creazione            musicali con un client       o un client VoIP, con la possibilità   per l’hosting dei propri file mp3 e
        di stazioni radio                  e trasmetterlo agli altri    di controllare o moderare i            l’utilizzo dei servizi offerti da
        personalizzate basate              utenti in webcast dal        partecipanti e avere una chat di       Live365 per la trasmissione della
        sul profilo dell’utente             proprio pc. Mobile Radio     supporto alla discussione.             propria stazione radio online.
        e dei propri “vicini”              e Artist Program.

        www.lastfm.it                      www.mercora.com              www.talkshoe.com                       www.live365.com/broadcast

© 2008, prof. Ugo Guidolin, Teoria e Tecniche dei Nuovi Media, Milano

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Web Radio, la radio rinasce dal basso

  • 1. Web Radio: la radio rinasce dal basso prof. Ugo Guidolin Teoria e Tecniche dei Nuovi Media
  • 2. Web Radio: la radio rinasce dal basso La “scatola musicale senza fili” Ho in mente un piano che potrebbe fare della radio uno strumento domestico come il grammofono o il pianoforte. Il ricevitore sarà progettato nella forma di una scatola musicale adatta a ricevere diverse lunghezze d’onda che si potranno cambiare a piacimento spingendo un bottone. La scatola musicale avrà un ampli catore e un altoparlante telefonico incorporati. Sarà tenuta in salotto e si potrà ascoltare musica, conferenze, concerti (Lettera inviata da David Sarnoff alla Marconi Company of America) © 2008, prof. Ugo Guidolin, Teoria e Tecniche dei Nuovi Media, Milano
  • 3. Web Radio: la radio rinasce dal basso L’organizzazione dei mass-media La struttura organizzativa predominante dei mass-media è costruita all’interno di una struttura verticistica di controllo da uno a molti (one-to-many) Due fattori definiscono la stabilità dell’organizzazione: • Una modello gerarchico di comando e di controllo • Un sistema di nanziamento regolamentato del servizio basato su canoni di abbonamento e pubblicità © 2008, prof. Ugo Guidolin, Teoria e Tecniche dei Nuovi Media, Milano
  • 4. Web Radio: la radio rinasce dal basso Il modello one-to-many Caratteristiche del modello one-to-many: • Il messaggio radio si esaurisce nel momento in cui viene trasmesso: si riduce pertanto il tempo e lo spazio di un’azione cosciente del destinatario tra emissione e ricezione del messaggio. • Il ruolo passivo dell’ascoltatore: impossibilità per il destinatario di partecipare all’organizzazione dei tempi di fruizione del messaggio (definiti esclusivamente dall’emittente). • La decontestualizzazione del messaggio: nel messaggio radio vengono meno le condizioni per una comprensione umana del messaggio, ossia la conoscenza dei termini e del contesto. © 2008, prof. Ugo Guidolin, Teoria e Tecniche dei Nuovi Media, Milano
  • 5. Web Radio: la radio rinasce dal basso Il modello one-to-many Fattori chiave su cui si fonda la gestione del consenso nell’era dell’one-to-many: • Indebolimento della funzione argomentativa: incapacità di astrazione e rappresentazione attraverso il linguaggio (l’ascoltare domina sul capire) • Sviluppo di un post-pensiero alogico: assenza di connessioni logiche e di contestualizzazione delle informazioni • Primato della dimensione preattentiva: funzione ancestrale dell’uomo (pubblicità). © 2008, prof. Ugo Guidolin, Teoria e Tecniche dei Nuovi Media, Milano
  • 6. Web Radio: la radio rinasce dal basso Il modello one-to-one Il modello one-to-one è un modello di passaggio. Non differisce sostanzialmente da quello precedente, ma innesca alcune importanti trasformazioni: • Possibilità per l’utente di selezionare il proprio palinsesto informativo: la maggiore offerta dell’etere consente all’ascoltatore di gestire personalmente il proprio consumo di interessi. • Offerta maggiormente diversificata: l’offerta informativa viene maggiormente caratterizzata da temi e interessi specifici (politica, musica etc.) • La partecipazione attiva dell’utenza: l’emittente cerca un canale di feedback diretto con l’utenza attraverso telefono e internet. © 2008, prof. Ugo Guidolin, Teoria e Tecniche dei Nuovi Media, Milano
  • 7. Web Radio: la radio rinasce dal basso Il modello one-to-one Fattori chiave su cui si fonda la gestione del consenso nell’era dell’one-to-one: • Coinvolgimento dell’ascoltatore nel programma: utilizzo pseudo-interattivo del mezzo in cui il pubblico interviene in diretta definendo così un rapporto confidenziale tra emittente e ricevente. • De-strutturazione del programma: il contenuto del programma perde di rilevanza in virtù di elementi di cornice (sigle e codici ben riconoscibili al pubblico) e del ruolo dominante del conduttore che instaura il rapporto diretto e confidenziale con l’ascoltatore. • Identificazione nella quotidianità: presenza di tipi umani e sociali in cui gli spettatori identificano la propria quotidianità. © 2008, prof. Ugo Guidolin, Teoria e Tecniche dei Nuovi Media, Milano
  • 8. Web Radio: la radio rinasce dal basso Il modello many-to-many “Quello che comunque a me interessava maggiormente era intervenire sul rituale espositivo; il rituale classico prevede la presenza di un'autore e delle sue opere presentate al meglio, mentre in questo caso l'opera era inizialmente allo stato potenziale, era caricata di tutti i rischi possibili, e soprattutto l'autore non era presente, era praticamente scomparso lasciando un meccanismo in funzione che lo sostituiva.“ Franco Vaccari sull’esposizione “Lascia su queste pareti una traccia del tuo passaggio” (Biennale di Venezia, 1972) © 2008, prof. Ugo Guidolin, Teoria e Tecniche dei Nuovi Media, Milano
  • 9. Web Radio: la radio rinasce dal basso Many-to-many: reticolarità Il modello many-to-many estende il nostro sistema cognitivo all’interno di una rete di informazione globale includendo la nostra esperienza in un campo uni cato di esperienza (interattività e cooperazione). • Il passaggio da una struttura di comunicazione verticale, autoreferenziale, da un punto verso molti punti a una comunicazione di tipo orizzontale: da molti punti a molti punti. • Oggi, diventano sempre più determinanti le community nell’elaborazione della conoscenza collettiva che introducono un paradigma innovativo che riduce sempre più le distanze tra produttore e consumatore di informazione (prosumer). © 2008, prof. Ugo Guidolin, Teoria e Tecniche dei Nuovi Media, Milano
  • 10. Web Radio: la radio rinasce dal basso Many-to-many: cellularità L’informazione si scompone costitutivamente in una molteplicità di unità informative decontestualizzate all’interno di una mappa cognitiva priva di linearità narrativa. • E’ una forma di linguaggio che si predispone all’immaginazione e induce il “lettore” a metterla in racconto. • Il pensiero è così portato a ricomporre queste unità secondo modalità nuove e molteplici percorsi di conoscenza (interattività). • Il medium diventa quindi luogo di esperienza e abilità dove vengono ridefiniti volta per volta montaggio, inquadrature, linguaggi ed equilibri © 2008, prof. Ugo Guidolin, Teoria e Tecniche dei Nuovi Media, Milano
  • 11. Web Radio: la radio rinasce dal basso L’organizzazione many-to-many I limiti costitutivi dell’organizzazione dei media generalisti vengono rimessi in gioco: • I nuovi strumenti della Rete (social networking) estendono le relazioni interpersonali a distanze e scale idealmente illimitate • Di conseguenza l’originaria forma di intelligenza cooperativa si sta estendendo a tutti i livelli dell’organizzazione comunitaria, appiattendo di fatto i domini di conoscenza all’interno di una comune piattaforma, strumento di condivisione del sapere. • Il medium non rappresenta più una sola forma di comunicazione, ma è l’espressione di molti linguaggi anche diversificati tra loro (multimedialità del medium) © 2008, prof. Ugo Guidolin, Teoria e Tecniche dei Nuovi Media, Milano
  • 12. Web Radio: la radio rinasce dal basso L’organizzazione many-to-many Nessun sistema gerarchico, ma piuttosto compiti, ruoli dinamici con processi da innescare e completare • non promozione dell’azione di massa, ma promozione dell’azione ristretta del singolo. • azione ristretta: “parla a tutti perchè non pretende di parlare di tutti” (Miguel Benasayag, Contro il niente, Feltrinelli, Milano, 2005) • logica di sciame: le scelte operative e sociali del singolo non fanno riferimento a una direttiva dall’alto, ma alla situazione contingente. Pensa e agisce localmente, ma l’azione collettiva produce comportamento globale. © 2008, prof. Ugo Guidolin, Teoria e Tecniche dei Nuovi Media, Milano
  • 13. Web Radio: la radio rinasce dal basso L’organizzazione many-to-many Il cyberspace genera strutture reticolari e cellulari di consenso, reti di community: • Dimensioni: Solo un numero limitato di elementi interagenti garantiscono che il sistema non arrivi a un livello di complessità così elevato da sviluppare più “rumore” che risultati effettivi. • Prossimità: Gli elementi condividono la loro presenza all’interno di uno spazio di prossimità che consenta loro di partecipare e avere una percezione globale del sistema. © 2008, prof. Ugo Guidolin, Teoria e Tecniche dei Nuovi Media, Milano
  • 14. Web Radio: la radio rinasce dal basso Organizzazione cooperativa “Vi dicono: potrete avere accesso a tutte le informazioni, alla totalità delle informazioni, ma è proprio il contrario: adesso sapete che non avrete mai accesso alla totalità. [...] Nasce così la necessità di fare appello agli altri, alle conoscenze degli altri e alle loro capacità di navigazione: i messaggi che hanno più valore nel cyberspazio sono quelli che vi aiutano a trovare dei riferimenti, a orientarvi, quelli che hanno meno valore sono quelli che aumentano la massa senza dare visibilità o trasparenza alle conoscenze disponibili.” Pierre Levy © 2008, prof. Ugo Guidolin, Teoria e Tecniche dei Nuovi Media, Milano
  • 15. Web Radio: la radio rinasce dal basso Organizzazione cooperativa La Rete come spazio di elaborazione del sapere collettivo: non tanto fornire informazioni, ma strumenti cooperativi di costruzione della conoscenza • Rielabora e seleziona costantemente le risorse culturali • Garantisce la validità e la rilevanza delle informazioni • E’ artefice di nuovi linguaggi e pratiche comunicative • E’ artefice di nuove forme di distribuzione, condivisione e gestione della conoscenza © 2008, prof. Ugo Guidolin, Teoria e Tecniche dei Nuovi Media, Milano
  • 16. Web Radio: la radio rinasce dal basso Organizzazione il consenso • Nessun sistema gerarchico, ma piuttosto compiti, ruoli dinamici con processi da innescare e completare: non promozione dell’azione di massa, ma promozione dell’azione ristretta del singolo. • Poche regole, semplici, che definiscono le modalità e i criteri di creazione dell’opera d’ingegno collettivo. • Criteri etici che definiscono il rapporto tra il singolo e la collettività in rapporto alla creazione dell’opera • Fruizione interattiva e dinamica dell’opera (dalla consultazione ai servizi) • Strumenti di condivisione finalizzati al promuovere aggregazione, partecipazione e cooperazione • Immediatezza della fruizione © 2008, prof. Ugo Guidolin, Teoria e Tecniche dei Nuovi Media, Milano
  • 17. Web Radio: la radio rinasce dal basso Nuovi modelli economici • “In un mondo di produzioni personalizzate, di continue innovazioni e aggiornamenti costanti, di prodotti con un ciclo di vita sempre più breve tutto invecchia molto in fretta: in un’economia la cui unica costante è il cambiamento, avere, possedere, accumulare ha sempre meno senso” (Jeremy Rifkin, L’era dell’accesso, 2002) • Il modello economico che sta maturando è un modello in cui al concetto di distribuzione va sostituendosi sempre più quello di comunicazione o di condivisione, mentre il consumo dei beni diventa sempre più utilizzo dei beni secondo logiche più affini al concetto di leasing che non di proprietà. © 2008, prof. Ugo Guidolin, Teoria e Tecniche dei Nuovi Media, Milano
  • 18. Web Radio: la radio rinasce dal basso Quale futuro per la radio? • Perchè ascoltare la radio se gli utenti possono fruire la musica attraverso dispositivi interattivi che consentono loro di organizzare i propri palinsesti musicali a una qualità maggiore? • Perchè ascoltare la radio se gli utenti possono costruire la propria informazione multimediale on-demand attraverso i servizi della Rete (Google, YouTube etc.)? • Perchè ascoltare la radio con noiosi e irrilevanti break pubblicitari, se posso organizzarmi l’ascolto senza? © 2008, prof. Ugo Guidolin, Teoria e Tecniche dei Nuovi Media, Milano
  • 19. Web Radio: la radio rinasce dal basso 1/ Radio bottom-up Nella logica many-to-many anche la radio, così come altri format digitali, deve diventare sempre più spazio di elaborazione e condivisione del contenuto dal basso: • Organizzare una piattaforma web dove l’utente diventi autore, reporter, possa cioè inviare i propri contenuti (servizi, brani musicali etc.) per la loro messa in onda. • Organizzare una redazione che si occupi sempre più NON di costruire informazione a monte, ma di organizzare le risorse esterne dei contributori inserendole all’interno di un palinsesto organico e dinamico e fornire gli strumenti adeguati alla cooperazione dell’utenza. • Stabilire ruoli e regole comunitarie di partecipazione e di pubblicazione dei contenuti formando e specializzando i contributori su tematiche specifiche. © 2008, prof. Ugo Guidolin, Teoria e Tecniche dei Nuovi Media, Milano
  • 20. Web Radio: la radio rinasce dal basso 2/ Radio tematica Nella logica many-to-many la radio pone l’attenzione sull’intrattenimento tematico e non generalista. • La nuova radio dev’essere tematizzata e focalizzata su interessi specifici per sintonizzarsi in maniera organizzata sulla domanda dell’audience. • La struttura delle informazioni deve condurre l’utente nella scelta del contenuto che più soddisfa gli interessi personali secondo gli schemi già utilizzati dai sistemi di news online (vedi dopo RSS) • L’informazione deve potersi focalizzare sulle realtà locali dell’utente e fornire servizi anche in base alla sua ubicazione (geotracking). © 2008, prof. Ugo Guidolin, Teoria e Tecniche dei Nuovi Media, Milano
  • 21. Web Radio: la radio rinasce dal basso 3/ Radio on-demand Nella logica many-to-many anche la radio deve diventare sempre più strumento modulare per la gestione personalizzata dei palinsesti d’ascolto: • L’unità d’informazione radiofonica dev’essere fruibile in maniera autonoma e modulare per permettere all’utente di selezionare il contenuto desiderato configurandolo secondo palinsesti personali (playlist) o definiti automaticamente sulla base di criteri logici di aggregazione (RSS). • In tal senso, la radio dev’essere intesa sempre più anche come motore di ricerca per i contenuti specifici, la musica e i servizi su cui è specializzata e i contenuti devono essere organizzati secondo tassonomie che ne supportino la ricerca da parte dell’utenza. © 2008, prof. Ugo Guidolin, Teoria e Tecniche dei Nuovi Media, Milano
  • 22. Web Radio: la radio rinasce dal basso 4/ Network Radio Nella logica many-to-many la radio non è ubicata in un luogo preciso della rete (URL), ma è inserita in un network • L’informazione radiofonica suddivide e moltiplica il proprio contenuto su canali multipli: come le news, viene scorporata dal suo contesto originario per essere fruibile presso altri spazi della rete, secondo logiche di blogrolling, pingback e trackback, permalink, in maniera da aumentare così il suo consenso e la sua visibilità. • La radio può e deve diventare concretamente anche strumento di partecipazione sociale in rete e condivisione dei propri palinsesti informativi (vedi Last.fm). • L’informazione radiofonica dev’essere trasferibile su più dispositivi che ne permettano la riorganizzazione di contenuto, secondo formati e processi di sincronizzazione standard e immediati da utilizzare. © 2008, prof. Ugo Guidolin, Teoria e Tecniche dei Nuovi Media, Milano
  • 23. Web Radio: la radio rinasce dal basso 5/ Pubblicità come servizio Nella logica many-to-many la fruizione interattiva del contenuto radiofonico non può essere ostacolata da messaggi intrusivi, quali quelli della pubblicità interruptive: • Anche la pubblicità deve diventare interattiva e tematica, vale a dire che dev’essere oltre che una promozione per lo sponsor anche un servizio utile per l’utente, rispondendo agli interessi dell’ascoltatore e coinvolgendolo in un’attività partecipativa (p.e. concorsi, servizi sponsorizzati, mappa dei locali musicali, fruizione di directories...) © 2008, prof. Ugo Guidolin, Teoria e Tecniche dei Nuovi Media, Milano
  • 24. Web Radio: la radio rinasce dal basso 6/ Radio d’impatto Nella logica many-to-many il contenuto deve avere una forte personalità e un grande impatto • Recenti indagini (BBC) ci rivelano che i podcast sta ridando il cuore alla radio perchè più focalizzati sul contenuto che sullo show. • Il reporting di strada, la voce umana sono elementi empatici e dal forte impatto comunicativo in grado di restituire un’anima all’informazione radiofonica. © 2008, prof. Ugo Guidolin, Teoria e Tecniche dei Nuovi Media, Milano
  • 25. Web Radio: la radio rinasce dal basso Alcuni esempi... Rete sociale musicale Rete sociale musicale Piattaforma online di talk radio, Piattaforma di hosting live radio in cui gli utenti in cui gli utenti possono attraverso la quale gli utenti online con oltre 10.000 stazioni condividono artisti, programmare un proprio possono creare gruppi di discussione radio online di libero ascolto. Chi generi e gusti musicali palinsesto di brani online utilizzando un telefono trasmette paga un cifra fissa mensile attraverso la creazione musicali con un client o un client VoIP, con la possibilità per l’hosting dei propri file mp3 e di stazioni radio e trasmetterlo agli altri di controllare o moderare i l’utilizzo dei servizi offerti da personalizzate basate utenti in webcast dal partecipanti e avere una chat di Live365 per la trasmissione della sul profilo dell’utente proprio pc. Mobile Radio supporto alla discussione. propria stazione radio online. e dei propri “vicini” e Artist Program. www.lastfm.it www.mercora.com www.talkshoe.com www.live365.com/broadcast © 2008, prof. Ugo Guidolin, Teoria e Tecniche dei Nuovi Media, Milano