2. La costa della riviera del Conero è l’unico tratto di costa alta e rocciosa dall’Istria al Gargano ed è apprezzata dagli abitanti locali e dai turisti per la sua particolare bellezza. Portonovo è uno dei luoghi più suggestivi della riviera del Conero
3. Le spiagge marchigiane, ad eccezione di quelle del Conero , sono alimentate da sedimenti fluviali, prevalentemente fini, che vengono trasportati lungo la costa dall’azione del mare.
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5. Le spiagge del Conero sono alimentate esclusivamente dalle falesie costiere del medesimo tratto di costa.
6. Il materiale delle spiagge del Conero, essendo ciottoloso-ghiaioso, ha minime perdite verso il largo durante le mareggiate…
7. … quando il profilo della spiaggia, d’inverno, sembra ridursi per effetto delle mareggiate, il materiale mancante si trova nella spiaggia sommersa appena antistante, a pochi metri da riva, oppure nei tratti di spiaggia laterali, per effetto del trasferimento lungo riva …
10. … in assenza di ostacoli è il mare stesso che ripristina il normale profilo “estivo” della spiaggia , ridistribuendo il materiale verso riva (on shore); la ricrescita della spiaggia è molto più lenta dell’erosione, ma interessa molti più giorni dell’anno.
16. Le spiagge di Portonovo e San Michele godono attualmente di buona salute; il loro profilo invernale è in molti punti più ampio rispetto a quello degli ultimi anni.
19. Da queste osservazioni appare chiaro che le spiagge non ricevono danno dalle mareggiate, mentre vengono lesionate soltanto alcune strutture impropriamente realizzate dall’uomo sulla spiaggia.
21. In seguito alla grande mareggiata di dicembre 2008 da più parti è stata richiesta la messa in opera di nuove scogliere frangiflutti a Portonovo e alla spiaggia di San Michele (Sirolo).
22. Come noto alla ricerca scientifica ormai da decenni, questo tipo di interventi in un tratto di costa come la nostra non solo non previene i danni prodotti dalle mareggiate, ma li causa, per tutta una serie di ragioni:
23. 1- durante le mareggiate più intense le scogliere non riescono a impedire l’avanzamento della massa d’acqua verso riva e qui si produce innalzamento anomalo del livello del moto ondoso (piling up) per l’ostacolo posto dalla scogliera al deflusso in uscita della massa stessa lungo costa e verso il largo ;
29. Il flusso in uscita allora diventa forte (correnti di compensazione e rip currents) e trascina via con sé il sedimento; l’innalzamento anomalo del moto ondoso unito alle correnti di compensazione può determinare danni alle costruzioni poco solide;
31. 2 - durante il normale moto ondoso a bassa energia le scogliere invece fanno da ostacolo proprio al trasporto on shore, verso riva, su piccola scala dalla spiaggia sommersa a quella emersa, impedendo al materiale portato dalla mareggiata nella spiaggia sommersa di ritornare a riva per ricostruire il profilo normale, “estivo”, della spiaggia; ne deriva conseguente innalzamento della spiaggia sommersa e riduzione di ampiezza della spiaggia emersa;
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33. - i due effetti sopra descritti non portano ad una situazione di equilibrio dinamico, ma si creano settori di spiaggia emersa con deficit di sedimento crescenti
34. 3 - durante il normale moto ondoso le scogliere (sia parallele che trasversali alla costa e disposte a caso) fanno ostacolo alla distribuzione lungo costa del sedimento, e ne consegue deficit localizzato di materiale perché questo, bloccato dalla scogliera, non riesce a distribuirsi su tutta la spiaggia.
35. Per queste ragioni il materiale della spiaggia tra la Torre e la Chiesa tende a restare bloccato a lato dello stabilimento la Capannina, a meno che non avvengano mareggiate molto forti e frequenti, come sta accadendo in questi mesi (primavera 2009). Lo stesso accade nella zona antistante il Fortino Napoleonico e sul lato meridionale della spiaggia di San Michele.
36. Alla Capannina la mareggiata di dicembre ha causato danni dove si trovano scogliere artificiali soffolte e disposte in modo casuale nel tratto di mare antistante la chiesetta. Qui il piling up è amplificato dalla presenza di due sbarramenti artificiali che limitano lateralmente il deflusso dell’acqua, aumentando gli effetti erosivi della mareggiata.
39. Normalmente ci pensa il mare per effetto del maestrale a riportare la spiaggia, riempiendo la parte scavata. In questi casi il materiale tende a restare bloccato alla Capannina e ad aumentare, sottraendo sedimento al tratto di spiaggia più a nord, se non avvengono altre grandi mareggiate da levante.
40. Anche a San Michele di Sirolo i danni si sono verificati in corrispondenza della scogliera soffolta a nord ovest di punta Giacchetta…
44. … anche in questo caso basta attendere normale moto ondoso e correnti da nord/nord-ovest per riavere la spiaggia, con il materiale che tende ad accumularsi a ridosso della scogliera soffolta, impoverendo il restante tratto di spiaggia. Le grandi mareggiate da levante hanno l’effetto opposto, amplificato da piling up.
48. 4 - le scogliere e i moli (quindi i pennelli) creano ostacolo complessivo al flusso normale delle correnti lungo-costa, anche su lunghe distanze (l’acqua è incomprimibile..), abbassando la capacità del mare di riportare sulla spiaggia emersa il materiale
49. 5 - riflessione dell’onda, che sbatte sull’ostacolo e torna indietro portando via con sé il sedimento presente; questo effetto è molto rilevante sui moli, i terrapieni in calcestruzzo degli stabilimenti balneari (es.Capannina, Giacchetti, Fortino) , le scogliere radenti
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51. Dalla riflessione deriva anche l’effetto “bordo” di piling up causato da difese radenti, moli e pennelli nel punto in cui facciano “bordo” alla spiaggia (si vede bene a lato della Torre). Per la presenza di manufatti che limitano il deflusso laterale durante le mareggiate, con effetto “bordo”, la spiaggia della Capannina viene particolarmente colpita dalle mareggiate.
52. Un discorso a parte è necessario per la spiaggia adiacente al molo di Portonovo, che da decenni non è più una spiaggia naturale, per effetto della costruzione e del successivo, esagerato ampliamento del molo stesso.
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54. I danni attualmente evidenti a lato del molo sono causati dalla presenza di quest’ultimo, che nei confronti del mare svolge tutti gli effetti di una scogliera frangiflutti.
57. 6 - ostacolo al rimescolamento delle acque quando correnti e moto ondoso presentano scarsa energia (come accade abitualmente d’estate); ne consegue scadimento nella qualità delle acque, proliferazione di alghe, anche della specie tossica Osteopsis ovata; quest’ultima si deposita sopra gli scogli;
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65. 7 - danno paesaggistico delle scogliere emerse, sia longitudinali che trasversali alla costa, che coprono la visuale e deturpano il paesaggio; si consideri che le sole scogliere frangiflutti che hanno efficacia contro le grandi mareggiate devono essere molto alte e chiudere quasi completamente dei bracci di mare; ecco perché sono indicate solo per i porti;
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67. Le sole scogliere artificiali necessarie a Portonovo sono quelle radenti (aderenti alla riva) poste a protezione della Torre e della Chiesa di Santa Maria; è fondamentale controllare periodicamente il loro stato e se necessario aggiungere qualche masso, ma sempre aderente alla riva.
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69. I ripascimenti non servono affatto. Il materiale per le spiagge è più che sufficiente; è solo distribuito male per le cause che abbiamo sinteticamente cercato di spiegare. Se non vengono rimosse le cause dei fenomeni che abbiamo descritto il materiale dei ripascimenti è destinato a finire nella spiaggia sommersa oppure ad accumularsi in alcuni fortunati tratti di spiaggia emersa, da cui potrà essere spostato solo con le ruspe o per effetto di grandi mareggiate.
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71. I manufatti costruiti sulla spiaggia hanno subito danni minimi dalle mareggiate negli ultimi anni e sono usciti quasi indenni anche da quella di dicembre 2008, molto grande.
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73. La sola spesa motivata sarebbe quella necessaria alla manutenzione e in alcuni casi (Capannina e Giacchetti) all’arretramento delle strutture, senza andare a fare danni sul delicato equilibrio delle spiagge.
74. La costruzione dei terrapieni di alcuni manufatti di stabilimenti balneari e ristoranti ha sottratto alla spiaggia centinaia di metri cubi di materiale e amplifica l’effetto delle mareggiate.