Nasce a Bologna la Fico Eataly World, vetrina delle eccellenze alimentari italiane
Cinquemila nuovi posti di lavoro e sei milioni di visitatori stimati IL PARCO L'area viene conferita al fondo immobiliare Prelios, i cui investitori fanno capo, per un terzo, a Oscar Farinetti (Eataly) e a Coop
Performance di street art allo stand Prelios a EIRE 2014 - Massimo Caputi Pre...
Prelios Massimo Caputi - Al via la Disney del cibo di Farinetti con Prelios di Massimo Caputi
1. Gestita dal fondo PAI della Prelios di Caputi, la
Disney del cibo Fi.Co con investitori asiatici
pronti ad entrare nel progetto
RASSEGNA Massimo Caputi
2. Il Sole 24 Ore - Mara Monti -
11/02/2014 pg. 27
Fi.Co, investitori asiatici interessati alla Disney del
cibo
Il fondo immobiliare di Hong Kong The Link ma anche la holding
thailandese Central Group of Companies entrata in Rinascente. Si
allunga la lista dei potenziali investitori esteri interessati ad
entrare nel progetto Fi.Co (Fabbrica italiana Contadina) il parco
agro-alimentare di Bologna che nascerà sugli spazi dell'ex mercato
ortofrutticolo (Caab) alle porte della città. È il senso del road
show internazionale ad Abu Dhabi (sede tra l'altro della compagnia
aerea Etihad che sta trattando l'entrata in Alitalia) e in Nord
America a cui stanno lavorando i soci di Fi.Co per allaargare la
visibilità della Disneyland del cibo. La fase di fund raising si è
conclusa a fine 2013 (40 milioni sottoscritti da soci privati
nazionali e locali oltre ai 55 milioni del valore del centro
ortofrutticolo) e il progetto che sarà presentato questa mattina
nel corso di una conferenza stampa a Milano, potrebbe vedere
ampliare la pletora degli investitori esteri non solo come volano
finanziario, ma soprattutto per attrarre in futuro visitatori da
quelle aree.
I lavori per la realizzazione di Fi.Co che annovera tra i soci
anche Eataly di Oscar Farinetti inizieranno già la prossima
primavera per inaugurare la struttura alla fine di Expo2015. Nel
frattempo, si pensa a un futuribile progetto che prevede di
esportare la Disneyland del cibo con almeno due o tre satelliti in
Asia e negli Stati Uniti. Questo anche alla luce dell'interesse
degli investitori esteri per il progetto messo a punto dagli
advisor Ernst & Young.
Ora la priorità è fare partire i lavori e dare il mandato alla Sgr
che fa capo a Prelios alla gestione del fondo Pai (Parchi
agroalimentari italiani). Il quale oltre a portare in dote la
struttura dell'ex mercato ortofruttucolo di circa 100 mila metri
quadri oltre alle risorse reperite sul mercato, potrà avere in
carico un patrimonio fino a 400 milioni di euro. Il Caab
presieduto da Andrea Segrè, affiancato dal direttore generale
Alessandro Bonfiglioli, potrebbe in prospettiva scendere al 40%
dall'attuale 50% per fare posto ad eventuali nuovi soci. Il
progetto industriale prevede che per il 2015 e il 2019, Fico
potrebbe essere visitato da 5-6 milioni di visitatori con ricavi
tra 65-75 milioni.
3. Al via la Disney del cibo di Farinetti con la Prelios
guidata da Massimo Caputi
Il Sole 24 Ore - Emanuele Scarci -
12/02/2014 pg. 36
Al via la Disneyland del gusto
Nasce a Bologna la Fico Eataly World, vetrina delle eccellenze
alimentari italiane
Cinquemila nuovi posti di lavoro e sei milioni di visitatori
stimati IL PARCO L'area viene conferita al fondo immobiliare
Prelios, i cui investitori fanno capo, per un terzo, a Oscar
Farinetti (Eataly) e a Coop
Sei milioni di visitatori l'anno, 5mila nuovi posti di lavoro e un
maxi investimento di almeno 40 milioni per la costruzione e
l'avvio, nel 2015, di Fico Eataly World, una Disneyland del gusto
italiano. «Una vetrina delle eccellenze - l'ha definita ieri alla
presentazione il "guru" Oscar Farinetti - che offrirà ai
visitatori la ricostruzione delle principali filiere produttive».
L'art director sarà lo chef Massimo Bottura «che sta studiando ha detto Farinetti - i 100 piatti italiani più famosi».
Il grande parco di Fabbrica italiana contadina (Fico) sarà
articolato in aree specifiche fra coltivazione, produzione,
ristorazione, studio-ricerca-didattica e commercializzazione. «È
un'idea talmente forte - aggiunge Andrea Segrè, presidente del
Centro agro alimentare Bologna (Caab) - che in pochi mesi ha
saputo raccogliere l'adesione di una ventina di investitori
privati, a garanzia di un progetto che valorizza anche uno spazio
pubblico». Infatti Fico Eataly World sorgerà su una parte
dell'attuale mercato ortofrutticolo (che si sposterà in un'area
attigua), senza consumare un solo metro cubo di terreno.
Il Caab, controllato dal Comune, è azionista all'80% del grande
immobile che ospiterà Fico Eataly World e che verrà conferito al
fondo immobiliare Prelios Sgr. Alla fine «i venti investitori
"quotisti" del Fondo - ha spiegato Andrea Cornetti, capo dello
sviluppo di Prelios - sono per un terzo il tandem Farinetti e
Coop, per un terzo banche e finanziarie e per l'ultimo terzo
Unindustria, Cdc, artigiani e mondo agricolo». Il progetto ha una
sua sostenibilità finanziaria, ha assicurato Cornetti, «a regime i
ricavi arriverano a 80 milioni e i rendimenti saranno molto
interessanti. Ma siamo aperti all'ingresso di nuovi investitori:
abbiamo anche contatti con il fondo immobiliare di Hong Kong The
Link». E anche un fondo di Singapore interessato all'investimento.
Gli 80 milioni non sono però il fatturato complessivo del parco
agroalimentare: a regime, sarebbero appena 13 euro per ciascun
visitatore. «Sarà molto di più - sottolinea Farinetti -. Perchè ci
4. saranno le produzioni che realizzeremo al nostro interno». Ma il
guru non fa nessuna stima. Mentre si sofferma sul fatto che il
gruppo Eataly nel 2013 stilerà il primo bilancio consolidato e che
la Borsa potrebbe arrivare nel 2017.
E i cantieri? Gli organizzatori non hanno dato una data di avvio
precisa, ma si sono limitati a dire che il cantiere sarà aperto a
breve e che tutto si concluderà in 12 mesi di lavori. Giusto in
tempo per agganciare la coda di Expo 2015. E la posizione di Fico
Eataly World a Bologna, non esattamente al centro dei flussi
turistici? Siamo appena a un'ora di treno da Milano e sulla strada
che da Firenze conduce a Venezia, concludono gli organizzatori.
Con la Prelios guidata da Massimo Caputi parte il
megaprogetto CAAB di Eataly
La Stampa - SARA RICOTTA VOZA MILANO -
12/02/2014 pg. 31
A Bologna la Disneyland del cibo
INIZIATIVA DI EATALY E DEL CAAB: CI SARANNO VIGNE, CAMPI DI GRANO,
ULIVETI E ALLEVAMENTI
Un parco a tema con le eccellenze agroalimentari come attrazione
Il nuovo sogno - che si realizzerà nel 2015 - di Oscar Farinetti
si chiama F.I.CO. Eataly World e sarà una Disneyland
dell'eccellenza agroalimentare italiana con attrazioni degne dei
parchi a tema più famosi e capace di: attirare 6 milioni di
visitatori all'anno, creare 5mila posti di lavoro e 80 milioni di
fatturato (stime di Ey). «La differenza è che qui non ci sarà
niente di finto e infatti non sarà replicabile in nessun altro
posto del mondo», ha spiegato ieri a Milano il patron di Eataly,
«le "giostre" saranno le vigne vere, i campi di grano, gli
uliveti, gli allevamenti» da cui i visitatori vedranno uscire in
diretta il «prodotto F.I.C.O.», che sia vino, pasta, olio,
formaggio. E naturalmente, fra le attrazioni più affollate ci
saranno i ristorantini a tema che avranno un art director
d'eccezione, lo chef pluristellato Massimo Bottura, «che sta
studiando i 100 piatti storici italiani più importanti». Insomma,
un monumento a quel che più piace di noi agli stranieri (33
miliardi di euro di prodotti agroalimentari esportati nel 2013) e
assieme un luogo vivo dove ricostruire per gli studenti italiani
le principali filiere produttive dalla terra al piatto. «Un posto
fichissimo di apprendimento & divertimento», spiega Farinetti,
«dove fare il passaggio che ha fatto Piero Angela dal vecchio
"Osservazioni della scienza e della Tecnica" a "Superquark"!».
F.I.CO. sta per «Fabbrica Italiana Contadina» e sorgerà a Bologna
su terreni e strutture del Caab (Centro Agroalimentare di
Bologna), ideatore del progetto e spazio pubblico immenso coi suoi
5. 80 mila metri quadri (a energia verde grazie al più grande
impianto fotovoltaico d'Europa). «In vista dell'Expo», ha spiegato
il presidente del Caab Andrea Segrè, «volevamo trovare una casa
stabile per raccontare una delle risorse più vitali dell'economia
italiana: il cibo. Per questo, con il sindaco di Bologna nel 2012
abbiamo pensato a un parco a tema condividendo il progetto con
Oscar Farinetti». Un'idea e un fondo immobiliare (gestito da
Prelios Sgr) che hanno già convinto una ventina di investitori
privati e raccolto 40 milioni. Ma il fundraising continua (anche
all'estero).
Con la Prelios guidata da Massimo Caputi parte il
nuovo CAAB di Eataly - FICO - la Disney del cibo.
Avvenire - ANDREA D'AGOSTINO -
12/02/2014 pg. 19
La fabbrica del cibo è quasi realtà
Al via il cantiere del parco alimentare che aprirà a Bologna dopo
l'Expo milanese
Dall'Expo temporaneo di Milano a un Expo permanente in salsa
bolognese. Anzi, italiana, visto che il nuovo centro alle porte
del capoluogo emiliano si propone di rappresentare il meglio del
made in Italy agroalimentare. La nuova Fabbrica italiana contadina
è stata presentata ufficialmente ieri a Milano: Fi.Co. Eataly
World, questo il nome per esteso, è strutturato come fondo
immobiliare che sarà gestito da Prelios (20 gli investitori
privati coinvolti) e ha già raccolto 40 milioni. Sorgerà sull'area
del Centro agrolimentare della città (Caab), ben 80mila metri
quadrati suddivisi in spazi dedicati alla coltivazione,
produzione, ristorazione, ricerca e commercio; conta di creare
fino a 5.000 nuovi posti di lavoro e di generare, a regime, un
fatturato di 80 milioni. E come indotto turistico si stimano, a
regime, ben 6 milioni di visitatori l'anno. Il complesso
funzionerà grazie all'energia solare che sarà prodotta dal più
grande impianto fotovoltaico europeo su tetto installato da Unendo
Energia, che vi ha investito 22 milioni di euro. Un progetto che
punta quindi a valorizzare il Made in Italy agroalimentare, che
«in termini di export vale 33 miliardi», ha ricordato il
presidente del Caab, Andrea Segrè. «Babette veniva da un
ristorante - ha aggiunto con una punta di orgoglio Egeria Di
Nallo, presidente dell'Home Food Cesarine, citando la protagonista
del racconto di Karen Blixen - ma la tradizione italiana viene
tutta dalle nostre cucine». Spazio anche alla didattica e alla
formazione: come ha spiegato Oscar Farinetti, presidente di
Eataly, sono previste 15 aule per gli studenti, vicino al nuovo
6. centro congressi, dove organizzare laboratori per l'educazione
alimentare. «Siamo anche vicini alla facoltà di Scienze agrarie»
ha aggiunto, con l'auspico di creare sinergie con l'università. I
cantieri partiranno a breve per concludersi entro il 2015, una
volta finito l'Expo milanese; tra un mese sarà pronto il sito web
ufficiale, dove le aziende interessate potranno trovare tutte le
informazioni necessarie. Ma soprattutto, ha ricordato il vice
sindaco di Bologna, Silvia Giannini, non verrà costruito nulla.
«Qui in Italia si è costruito anche troppo. Al contrario,
riqualificheremo quello che già c'è, con l'aggiunta del mercato
ortofrutticolo».
Fondo PAI della Prelios guidata da Massimo Caputi
lancia FICO, la Disney del cibo di Farinetti
MF - Claudia Cervini -
12/02/2014 pg. 13
Bologna, fondo in campo per la Disney del cibo di
Farinetti
A Bologna il patron di Eataly Oscar Farinetti punta ancora una
volta sulla più grande ricchezza del Made in Italy: il cibo. Nel
2015, anno dell'Expo, il capoluogo emiliano ospiterà Fico Eataly
World, la Fabbrica Italiana Contadina: 80 mila metri quadrati per
raccontare l'eccellenza dell'agroalimentare italiano, dal raccolto
sino alla tavola, ricostruendo le principali filiere produttive.A
rendere possibile il progetto è la creazione di un fondo
immobiliare la cui gestione è affidata a Prelios sgr. Il fondo
avrà una durata di 40 anni e un ammontare compreso tra 95 e 400
milioni di euro. Il polo attirerà, secondo le previsioni, 6
milioni di visitatori l'anno a regime per il grande parco
agroalimentare e 5 mila nuovi posti di lavoro tra coltivazione,
produzione, ristorazione, studio-ricerca-didattica,
commercializzazione. Il presidente di Eataly, presentando il
progetto, ha parlato di un «Disney World dell'alimentare», ma che
trasmette «verità e non finzione».A margine della presentazione
del progetto Farinetti ha anche parlato del futuro di Eataly, il
grande supermercato ispirato alla filosofia slow food. «Eataly
prima o poi di quoterà, ma non adesso, forse nel 2017, prima deve
diventare ancora più globale».