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La via maestra per il pluralismo informatico:
formati aperti per innovazione, libero
mercato e servizi pubblici più efficienti
Marco Fioretti
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2009/03/30 Feltre, BL
Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Veneto
Alcuni Diritti Riservati
Agenda

Presentazione
Perché è importante il pluralismo informatico?
Cosa sono i formati dei file?
Perché sono importanti?
Alcuni formati critici nelle PA
Suggerimenti per trarre il meglio dalla nuova legge
Oltre i formati
Risorse
Conclusioni

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Alcuni Diritti Riservati

2
Presentazione
Marco Fioretti
Membro di
OpenDocument Fellowship
Digistan.org (standard digitali liberi e aperti per una vera crescita in un'economia globale)
Progetto Eleutheros – approccio cattolico all'informatica
RULE (Run Up to date Linux Everywhere)

Collaboratore di:
Linux Journal
Linux.com
Linux Format
Pc Professionale
...e altre testate

Autore (Family Guide to Digital Freedom, http://digifreedom.net)
Home page e pubblicazioni: http://mfioretti.com
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3
Perché è importante il pluralismo informatico?
Perché contribuisce a notevoli risparmi di denaro pubblico
Perché crea occupazione in loco, basata su servizi non delocalizzabili!
Perché favorisce la libera concorrenza, ad armi davvero pari, fra aziende
vecchie, nuove, grandi e piccole
Perché tutte le PA hanno l'obbligo di:
Documentare pienamente il loro operato, anche attraverso i file, al minor costo possibile
Anche a lungo termine: “Digital information lasts forever—or five years, whichever
comes first” (Ensuring the Longevity of Digital Information”,www.clir.org/pubs/archives/ensuring.pdf)
E questi due obiettivi sono impossibili da garantire se esistono monopoli del software

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4
Perché i formati dei file sono importanti?
Perché sono essenziali (a volte anche più del software libero) per:
“abbattere le barriere tecnologiche che ostacolano diffusione della conoscenza e
innovazione”
“contenere e razionalizzare la spesa pubblica”
Fonte: Legge regionale 14 novembre 2008, n. 19 Regione Veneto

Perché nel mondo moderno la tecnologia fa legislazione e quella
digitale lo fa proprio attraverso i formati
Perché i programmi software sono penne, i formati alfabeti:
Il progresso tecnico e culturale dal medioevo a oggi è stato possibile proprio perché, mentre
la scrittura si evolveva dalla penna d'oca a Internet, l'alfabeto rimaneva immutato e non
apparteneva a nessuno.
Se si usano solo formati liberi si limitano enormemente i danni oggi prodotti dal software
proprietario, a volte al punto da poterlo (finalmente) ignorare...

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Cosa sono i formati dei file?
Domanda: come creiamo, visualizziamo e conserviamo le informazioni?
Risposta: combinando tre strumenti intrinsecamente molto diversi:
Supporto Fisico:

l'oggetto concreto che contiene materialmente le informazioni

Formato dei dati:

l'insieme di regole con cui le informazioni sono salvate e
rimangono riconoscibili internamente al supporto fisico

Interfaccia utente

gli strumenti usati per scrivere o leggere, rispettando le regole stabilite dal
formato, le informazioni contenute nel supporto fisico

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Supporto, formato e interfaccia prima dell'elettronica
Supporto

Formato

Interfaccia

+
Stele di Rosetta,
2 o secolo A.C.

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Geroglifici:  simboli,  ognuno  con  un 
significato  ben  preciso,  predefinito  e 
indipendente dal supporto fisico: carta, 
papiro, legno, pietra...

Qualsiasi strumento per scrivere 
(dalle  penne  d'oca  a  scalpelli  e 
pezzi  di  carbone)  e  l'occhio 
umano!

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7
Supporto, formato e interfaccia nell'elettronica analogica
Supporto = Formato

Supporto  e  formato  sono  fusi  insieme:  i  fotogrammi 
possono essere impressi solo su un tipo di pellicola, in 
maniera incompatibile con altre cineprese o proiettori

Interfaccia

Cinepresa 
e 
proiettore 
assolutamente  inutilizzabili  con 
qualsiasi altro tipo di nastro

NOTA: questo è il popolarissimo formato Super 8 mm per video amatoriale, introdotto 
sul mercato nel 1965 dalla Eastman Kodak e assai comune fino agli anni 80.

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Supporto, formato e interfaccia digitali (finalmente!)
Supporto

Interfaccia

Formato
Codifica dei caratteri
è il significato associato a ogni 
singola sequenza di bit:
ES: “01000001” significa “A”

+
Dischi rigidi, Cd e Dvd, schede 
fotografiche... 
ognuno 
è 
utilizzabile  con  molti  tipi 
diversi di hardware
perché  tutti  contengono  gli 
stessi  bit,  che  possono 
rappresentare  qualsiasi  tipo 
d'informazione:  testi,  audio, 
video, modelli tridimensionali...
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Formato dei file
regola come ogni sequenza 
significativa di bit deve essere 
conservata ed etichettata:
<style:properties style:column­width="1.785cm"/>
...
<table:table­
cell><text:p>600000</text:p></table:table­cell>

Qualsiasi  software  che  riconosca 
quel  formato,  indipendentemente
da:
L'hardware  su  cui  gira:  computer, 
telefonini, decoder,   server, console...
La sua licenza d'uso!

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Cosa sono i formati dei file? (2)
Quasi sempre Supporto, Formato e Interfaccia possono
(e dovrebbero) essere indipendenti l'uno dagli altri!
Ignorare o violare questo principio causa una parte significativa dei
problemi e degli sprechi attualmente dovuti al software
I formati (cioè i contenitori dei nostri dati) vengono prima del
software (qualunque sia la sua licenza d'uso) e dovrebbero essere
meno possibile!
Meno formati (ovviamente aperti!!!) si usano, più si difende il
pluralismo informatico!
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Quando un formato di file è davvero aperto?
Caratteristiche non negoziabili che un formato e tutta la sua
documentazione devono avere per essere considerati standard aperti:
Lo standard è scritto, pubblicato e mantenuto da una organizzazione non a scopo di
lucro e il suo regolare aggiornamento avviene attraverso processi decisionali aperti
(consenso, voto a maggioranza, eccetera) noti e accessibili a tutte le parti
interessate.
Lo standard è stato pubblicato integralmente, e tutte le sue specifiche sono
disponibili gratuitamente o a prezzo di costo. Chiunque deve avere il diritto di
copiarle, distribuirle e usarle gratuitamente o a un prezzo nominale.
Qualsiasi proprietà intellettuale (ad esempio brevetti) facente parte dell'intero
standard o di sue parti è resa irrevocabilmente disponibile senza alcun pagamento
di royalty.
Non ci sono vincoli o limiti sul riuso dello standard.
Fonte: European Interoperability Framework for Pan­European eGovernment Services v. 1.0, 
November, 2004 (http://xml.coverpages.org/IDA­EIF­Final10.pdf, traduzione non ufficiale)
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Le guerre dei formati: Marte, 1976

2003
"tutti  i  programmatori  sono  morti  o 
irreperibili”
"non  c'è  alcun  modo  di  riutilizzare  i 
nastri originali”

20 luglio 1976:
il Viking Lander è la prima sonda 
spaziale a raggiungere ed 
esplorare la superficie di Marte

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“poiché  i  file  erano  in  un  formato 
sconosciuto,  [è  stato  necessario] 
ritrovarne tutte le copie stampate e 
assumere  studenti  per  riscriver 
tutti i dati nel computer”
(www.cbsnews.com/stories/2003/01/21/tech/main537308.shtml)

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Le guerre dei formati: 2008, il più costoso buco nero digitale della storia!

“Per colpa di software e formati di file in continuo cambiamento, molti dei dati che 
produciamo oggi potrebbero diventare inaccessibili, come persi in un buco nero”
Quanti? “Circa 369 exabyte, da archivi elettronici a dichiarazioni dei redditi, 
musica, fotografie...” (1 Exabyte = 1 seguito da 18 zeri)
Perdere quei dati “sarebbe come bruciare banconote, perché equivarrebbe a perdere 
gli enormi vantaggi economici ottenuti e ottenibili passando ad archivi digitali” 

Fonte: intervista a Jerome P. McDonough, assistente alla Graduate School of Library and Information Science, Università
dell'Illinois di Urbana-Champaign, Ottobre 2008 (http://news.illinois.edu/news/08/1027data.html)

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Alcuni formati di file critici per le PA
Alcuni dei servizi in cui l'uso corretto dei formati e il
pluralismo informatico sono particolarmente importanti:
Documenti da ufficio
Sanità elettronica
Servizi Informativi Territoriali
Architettura e ingegneria civile
Le prossime pagine riassumono il problema dei formati e le opportunità presenti
in ognuno di questi campi, con esempi tratti (anche) dalle PA venete

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DISCLAIMER – Precisazione obbligatoria
Alcune delle pagine che seguono contengono diversi esempi (alcuni positivi, altri meno) di
uso dei formati digitali e di pluralismo informatico in Pubbliche Amministrazioni Venete o
organizzazioni finanziate con fondi pubblici Veneti.
Gli esempi in questione sono stati individuati e scelti durante un'analisi assolutamente
parziale e non approfondita condotta via Internet. Di conseguenza:
nessuno di questi esempi è inteso come giudizio conclusivo (positivo o negativo) sulle
organizzazioni interessate o su tendenze generali, né potrebbe essere in alcun modo una
descrizione completa della loro attività
Tutti gli esempi sono forniti solo a titolo didattico, per illustrare principi generali, e come
spunti di riflessione sulle nuove attività che potranno o dovranno essere intraprese a
seguito dell'approvazione della Legge Regionale sul pluralismo informatico

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Quanto ci costa non usare documenti elettronici?
Italia, 2007:
“Buona parte degli enti e delle aziende italiane deve fare i conti con costi ed inefficienze 
relative alla gestione del documento cartaceo, che arrivano a pesare tra il 3 e il 5% del Pil, 
con un impatto complessivo sul sistema Italia stimabile tra 42 e 70 miliardi di euro”
“L'adozione del documento digitale, al contrario, rende possibile identificare una serie di 
risparmi, derivanti dalla scomparsa dei costi di produzione, distribuzione, ricerca ed 
archiviazione del documento, che vanno dal 50­60% (per la fatturazione elettronica e la 
conservazione sostitutiva) al 90% (per la posta elettronica certificata)”
Fonte:
www.cameradicommercio.it/cdc/id_pagina/26/id_tema/x/id_cp/11/id_ui/1432/id_prov/x/id_ateco/x/t_p/Oss
ervatorio-permanente-sul-documento-digitale.htm
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Premessa: cos'è l'XML, e perché è importante?
I formati binari sono quelle in cui tutti i dati sono codificati in sequenze di bit più compatte 
possibile, di struttura decisa arbitrariamente
Massimo risparmio di spazio e banda, massima difficoltà di decodifica senza specifiche 
(reverse engineering).

XML = eXtensible Markup Language
Tecnologia nata per creare linguaggi che facilitino lo scambio di informazioni, non il loro 
imprigionamento
Un file XML è semplice testo, simile all'XML
Decodificarlo e scrivere nuovi programmi che lo usino è immensamente più semplice che nel 
caso di formati binari complessi
Nonostante questo, in pratica un linguaggio XML può imprigionare le nostre informazioni tanto 
quanto quelli binari (vedi più avanti)

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LA soluzione per i file da ufficio: OpenDocument (ODF)!
Formato XML Standard internazionale(ISO/IEC 26300:2006):
Alternativa a tutte le versioni dei formati .doc, .xls e .ppt di Microsoft Office!
Utilizzabile da chiunque senza brevetti, pagamento di diritti o altre restrizioni
Formato nativo di OpenOffice (utilizzabile su Linux, Mac OS,Windows)
Utilizzabile (installando plugin gratuiti) anche con Microsoft Office”
Completamente documentato e supportato dall'industria (www.odfalliance.org)
Privo di segreti, facile da utilizzare in qualsiasi programma

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L'avversario (?): OpenXML di Microsoft
Specifica di oltre 6000 pagine, che richiederebbe molti anni di lavoro per 
avere supporto completo in programmi diversi da Microsoft Office
Ha ottenuto la stessa ratifica ISO di OpenOffice (obbligatoria per partecipare 
ad appalti governativi in molti paesi) ma solo al termine di polemiche senza 
precendenti nella storia ISO
A che scopo usarlo, se la stessa Microsoft sostiene che "ODF ha chiaramente 
vinto"? (Stuart McKee, Microsoft Technology Officer, giugno 2008) 
www.infoworld.com/article/08/06/19/Red_Hat_Summit_panel_Who_won_OOXML_battle_1.html

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Possibile uso per OpenXML
Al momento attuale, se si eccettua l'inerzia degli utenti, non c'è alcuna ragione per conservare o
distribuire in formati OpenXML o Office 2007:
Documenti completamente nuovi
Versioni modificate di quasi tutti i documenti già esistenti

Il discorso è diverso se si tratta di conservare e mantenere accessibili documenti già esistenti che:
Sono disponibili solo nei vecchi formati binari di Microsoft
Non devono essere modificati o distribuiti, solo conservati come fonti
Devono rimanere completamente accessibili senza alcuna perdita di dati, metadati e
formattazione

In casi del genere, OpenXML è, molto probabilmente, una soluzione migliore di ODF
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I limiti dei filtri di conversione fra formati
I filtri di conversione Open Source per i formati proprietari non possono mai essere perfetti, sia
per la segretezza di quei formati sia perché essi vengono continuamente cambiati solo e proprio
per evitare che siano disponibili filtri perfetti!
In generale, i filtri possono provocare problemi non trascurabili e difficilmente individuabili
Nel caso di contenuti multimediali, molte operazioni di conversione possono degradarne la
qualità, indipendentemente dalle licenze di software e formati
Conservare file multimediali cambiandone periodicamente il formato è stato definito “tanto
sensato quanto conservare inalterato un Picasso ridipingendolo interamente ogni pochi anni”
(Fonte: BBC, www.cbsnews.com/stories/2003/01/21/tech/main537308.shtml)

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Esempio dei limiti dei filtri Open Source
Provincia di Belluno: Accesso ai documenti legge 241/90
www.provincia.belluno.it/nqcontent.cfm?a_id=455&tt=belluno

La versione Word è uguale a quella PDF? Forse sì, forse no: proviamo ad
aprire le due versioni del modulo...
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Esempio dei limiti dei filtri Open Source (2)
Versione PDF su Linux (Fedora 9)

Versione Word, OpenOffice 2.4 su Linux (Fedora 9)

La versione Word viene visualizzata con tre pagine, anziché due, e la riga con la firma non è
sulla stessa pagina dei paragrafi a cui si riferisce (con tutte le complicazioni legali del caso...)
Di chi è la colpa? Dei programmatori che non hanno informazioni sufficienti per decodificare
un file senza errori o del formato che è segreto e/o prigioniero di brevetti?
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Perché non accontentarsi di RTF o PDF?
PDF
È una versione digitale della sola versione stampabile di un documento
Creata solo per visualizzazione di prodotti finiti, non adatta a lavoro in gruppo o distribuzione di
documenti che devono rimanere modificabili
Perde molti metadati (formule, controllo delle versioni...) che devono invece rimanere
completamente disponibili nei documenti ufficiali

RTF
Appartiene a Microsoft, che può modificarne specifiche o licenza in qualsiasi momento (e lo fa),
senza notifiche o autorizzazioni.
Anche se modificabile, non è XML, quindi non può essere elaborato e analizzato in dai computer
in maniera altrettanto efficiente

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Quando e perché PDF non basta: un esempio da Belluno
Provincia di Belluno,
Piano Esecutivo di Gestione 2009
(www.provincia.belluno.it/nqcontent.cfm?a_id=3837)

La versione PDF del foglio elettronico contenente il piano di gestione è leggibile
senza problemi su qualsiasi sistema operativo, ma questo è sufficiente ai cittadini?
Edemocracy = utilizzo dell'informatica per favorire la partecipazione ai processi
democratici e l'accesso all'informazione da parte dei cittadini);

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Quando e perché PDF non basta: esempio da Belluno (2)
Provincia di Belluno, Piano Esecutivo di Gestione 2009
(www.provincia.belluno.it/nqcontent.cfm?a_id=3837)

?

Versione PDF: per verificare di persona la
correttezza dei conti occorre rifarli a mano, oppure
copiare ogni singolo numero in un nuovo foglio
elettronico e ricreare a mano tutte le formule

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Foglio elettronico priginale: per verificare di persona la
correttezza dei conti basta aprire il file e guardare quali
formule contiene. Se il formato del file è davvero aperto,
ovviamente...)

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Sanità elettronica e formati dei dati: un problema mondiale
25 marzo 2009: Dubbi dei Medici USA sui Dati Sanitari Digitali
Il governo degli Stati Uniti ha intenzione di spendere 19 miliardi di dollari per incrementare l'uso
dei Fascicoli Sanitari Elettronici, ma gli ostacoli per un'adozione su larga scala si stanno facendo
sempre più evidenti
Il problema non è solo creare delle cartelle cliniche digitali, ma soprattutto... riuscire a usarle in
maniera da ridurre effettivamente i costi!
Secondo una ricerca solo il 9% degli ospedali USA ha Fascicoli Sanitari Elettronici... “ma il fatto
che quei fascicoli esistano non significa affatto che vengano condivisi con altri ospedali o con i
medici di famiglia”
In un'intervista separata due esperti in informatica medica hanno dichiarato che spendere miliardi
di dollari per incentivare l'uso dei sistemi attualmente esistenti sarebbe uno sbaglio molto costoso
proprio perché questi sistemi sono “basati su standard proprietari che rendono assai difficile
cambiare fornitori o effettuare aggiornamenti”
Di conseguenza, “usare i fondi pubblici per consolidare queste tecnologie renderebbe molto
difficile rinnovare davvero il sistema sanitario”
Fonte:www.nytimes.com/2009/03/26/business/26health.html

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27
Italia: il Tavolo di lavoro permanente per la Sanità Elettronica
Il TSE ha pubblicato una "Strategia Architetturale per la Sanità
Elettronica" basata su:
L'uso di standard aperti,che non solo garantisce gli investimenti,
ma è un prerequisito in un sistema, come quello della sanità
elettronica, che ha nell'interoperabilità il suo substrato chiave.
L'uso di standard aperti riguarda anche gli aspetti sintattici e
semantici (documenti e dati scambiati tra i sistemi).
NOTA BENE: non si parla di licenze software, ma solo di
formati, proprio perché i dati, cioè i formati, sono più importanti
dei programmi e vengono prima di loro
Fonti: www.sanitaelettronica.gov.it/xoops/

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Il Fascicolo Sanitario Elettronico
“Una precondizione fondamentale e abilitante alla corretta realizzazione di un
Fascicolo Sanitario Elettronico, è la possibilità dei sistemi informativi clinici e
diagnostici di produrre referti ed esami secondo formati standard (in questo
caso il formato CDA 2.0 di HL7 versione 3)”
Fonte: IL FASCICOLO SANITARIO ELETTRONICO, www.sanita.forumpa.it/documenti/0/200/290/294/eng_41.html

“l'uso di software proprietario vincola notevolmente l'utente al produttore sia in
termini di sviluppo, sia per ciò che riguarda i servizi. Una possibile alternativa
può essere rappresentata dallo sviluppo di documenti intelligenti, basati su
tecnologie e formati standard, come XML e HL7 CDA, spostando così il focus
dalle applicazioni ai documenti”
Fonte: CARTELLA CLINICA ELETTRONICA E REFERTAZIONE ON LINE,
www.sanita.forumpa.it/documenti/0/100/150/155/copertina.htm

(vedi nota nella pagina precedente)

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Smart Open Services in Italia: tra le Regioni e l'Europa
“Il progetto muove dalla constatazione che molti Paesi europei
hanno sviluppato sistemi di archiviazione elettronica dei dati
sanitari ma che pochi di questi sistemi sono in grado di
comunicare tra loro.”
“A settembre 2008 partecipano al progetto italiano le 10 regioni
che al marzo 2008 erano al passo con le specifiche e i criteri di
partecipazione indicati dal Dipartimento: Friuli Venezia Giulia,
Veneto, Provincia autonoma di Trento, Lombardia , Emilia Romagna, Toscana, Abruzzo, Molise, Sardegna e Umbria, mentre
già si ha notizia di 3 Regioni che si aggiungeranno a breve.”
Fonte:http://sanita.forumpa.it/saperi/story/smart-open-services-in-italia-tra-le-regioni-e-leuropa

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Esempi dalle PA Venete: Azienda Ospedaliera-ULSS 16 di Padova
Gestione documentale nella ULSS 16
“Repository dei dati clinici”
“Collettore dei documenti di sintesi sul paziente
prodotti in azienda e dalle strutture correlate con
l’azienda”
“Si inquadra in un’architettura di sistema
informativo basata sull’interoperabilità delle
applicazioni”
Referti conservati in formato XML

Fonti: www.infocamere.it/osservatorio.htm e
www.infocamere.it/doc/denardi.ppt

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Esempi dalle PA Venete: il Fascicolo Sanitario Elettronico a Treviso
“ogni cittadino trevigiano può accedere, da sabato 14 febbraio
2009, previo abbonamento, al proprio Libretto Sanitario
Elettronico... visualizzare l’archivio storico della propria
documentazione sanitaria, leggere, su un arco di tempo prescelto,
il diagramma dei valori selezionati, e scaricare i propri dati
sanitari in ogni luogo e in ogni momento”
“su un finanziamento iniziale di 500mila euro, è stato generato
risparmio per il triplo del valore dell’investimento iniziale.”
Fonti: www.ulss.tv.it/magnoliaPublic/azienda/sala-stampa/focus/focus-1.html,
www.pinobruno.it/?p=900

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I sistemi informativi territoriali (SIT)
"Chi controlla le mappe controlla come le persone vedono il mondo
("Mapping Hacks",O'Reilly)
Un Sistema Informativo Territoriale (SIT) è qualsiasi combinazione di
database, software e hardware in grado di raccogliere, conservare, elaborare e
visualizzare informazioni legate a una posizione geografica, o con una
componente geografica
●

Un SIT permette a tutti i suoi utenti di analizzare e correlare, spesso in forma
di mappa a tema, tutte le informazioni contenute nel suo database
“A novembre 2006 il mercato mondiale di prodotti SIT sfiorava il miliardo di
dollari. Gli introiti da servizi, hardware e software in ambito SIT arrivano a
10 miliardi di dollari l'anno
(Fonte: www.ccwresearch.com.cn/en/research_text.asp?articleId=13937&Columnid=1008)

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Usi dei sistemi informativi territoriali
Digitalizzazione di dati già esistenti:
Catasto, verde pubblico, reti fognarie, dei trasporti, energetiche, telecom
Censimenti e Servizi sociali, Cittadini con esigenze speciali (disabili, malati terminali, anziani)
Siti a rischio (zone sismiche, edifici pericolanti, discariche...)

Con tecnologie digitali che permettono:
grandi risparmi di spazio e denaro nella conservazione dei dati
analisi, preventivi, pianificazione e altri servizi possibili soltanto con le tecnologie di
indicizzazione, correlazione ed elaborazione rese disponibili dall'informatica
nonché (se Open Source): indipendenza da qualsiasi singolo fornitore, riuso di software e sviluppo
collaborativo, maggior facilità d'integrazione con altri sistemi

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Le guerre dei formati: i signori dei SIT
Praticamente tutti i software SIT Open Source salvano i dati come testo
semplice o XML quindi scrivere filtri è molto facile
Ma molte organizzazioni (incluse Università e simili, che ottengono forti
sconti sulle licenze) pretendono di ricevere i file di progetti SIT nei formati
binari proprietari MXD di ESRI dai loro fornitori o consulenti
Il risultato?: “ESRI è riuscita a imprigionare quel segmento di mercato e
tutti quelli che da esso dipendono nel loro formato MXD. I software di ESRI
possono leggere quei file, ma non contengono alcuna funzione gratuita per
convertirli ad altri formati, costringendo chiunque voglia cambiare
programmi a ricreare a mano interi progetti SIT, strato per strato”
ArcView 3.X poteva salvare i file di progetto in formato ASCII (testo
semplice) e ArcView 8.X poteva convertire i suoi file al formato della
versione 3 ma “ESRI deve aver realizzato che questa era una via di fuga
dalla prigione MXD e ha rimosso quei filtri nelle versioni successive”
Fonte: Benjamin Ducke, Oxford Archaeology Consultant

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SIT in Veneto e formati aperti (1)
Diversi siti SIT pubblici forniscono
effettivamente mappe e/o foto in
formati che hanno bisogno di plugin o
altri programmi ESRI o Autodesk che
non sono disponibili o funzionano solo
parzialmente se non si usa Internet
Explorer e/o Microsoft Windows

Nell'esempio, il Servizio ortofoto della
Provincia di Venezia,
www.ambiente.provincia.venezia.it/

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SIT in Veneto e formati aperti (2)
Altre amministrazioni sono già riuscite a mettere in piedi
servizi SIT utilizzabili da qualsiasi browser e sistema
operativo:
25 febbraio 2009:l'Amministrazione Comunale di Montecchio Maggiore (VI) presenta
il nuovo portale per consultare tutta la cartografia relativa al Piano Regolatore
Generale, interamente realizzato con software Open Source e basato su formati aperti

Al momento “sono in fase di testing alcuni applicativi sviluppati internamente per la
localizzazione e archiviazione degli interventi di protezione civile, gestione energetica
del Comune, gestione delle idoneità di alloggio (basati su PHP, postgresql/postgis,
qgis e mapserver con pmapper). In fase di sviluppo anche una semplice applicazione
per recuperare dati da dispositivo GPS (da dare in dotazione ai mezzi di sgombero
neve)”

Fonte: Architetto Flavio Rigolon, Ufficio SIT di Montecchio Maggiore

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Strade, ponti, edifici...: il feudo di AutoCad
AutoCAD è presente nell'85% delle aziende e scuole che
progettano o fabbricano qualcosa... è usato in
architettura, progettazione d'interni, edilizia, ingegneria,
urbanistica, impiantistica idraulica ed elettrica...
Negli anni 90 c'erano già più di due miliardi di progetti
privati e pubblici, da componenti meccanici a edifici e
ponti, nel formato proprietario DWG di AutoCAD
Quando nel 1988 dei concorrenti di AutoDesk hanno iniziato a produrre
software più economici basati su formati equivalenti, AutoDesk ha lanciato
campagne pubblicitarie centrate sul fatto che solo i loro prodotti erano in
grado di tenere i progetti già esistenti completamente accessibili
Fonte: www.opendesign.com/about/whtpaper/whynot.htm,
www.jidaw.com/certarticles/autocadcareer.htm,www.wikinvest.com/stock/Autodesk_(ADSK))

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Autocad nelle PA italiane
Da: http://bur.regione.veneto.it/BurvServices/pubblica/DettaglioConcorso.aspx?id=190638
AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA, PADOVA
“Bando di concorso pubblico, per titoli ed esami, a tempo indeterminato a n. 1 posto di
assistente tecnico - operatore grafico CAD - Cat. C - per il Dipartimento
Interaziendale Area Tecnica”.
1.

Commissione esaminatrice e prove d’esame
...
Le prove d’esame, ai sensi del suddetto decreto sono le seguenti:...Prova
pratica: elaborazione di un disegno con utilizzo programma autocad.

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Suggerimenti per trarre il meglio dalla nuova legge

La nuova legge regionale del Veneto può
apportare grandi benefici: perché questo
accada è necessario tenere conto di alcuni
fattori e regolarsi di conseguenza in fase di
applicazione pratica

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Patente Europea del Computer
Regione Veneto - BANDO DI CONCORSO PUBBLICO, PER ESAMI, PER LA COPERTURA DI N. 2 POSTI A
TEMPO INDETERMINATO NELLA CATEGORIA B, POSIZIONE B3, PROFILO PROFESSIONALE
COLLABORATORE PROFESSIONALE AMMINISTRATIVO – VIDEOTERMINALISTA, INTERAMENTE
RISERVATO AI SOGGETTI DISABILI DI CUI ALL’ART. 1 DELLA LEGGE N. 68/1999. - In esecuzione della
deliberazione della Giunta Regionale n. 1623 del 17.06.2008
REQUISITI DI AMMISSIONE

8. Titolo di studio:
attestato di qualificazione professionale almeno biennale con almeno 150 ore di
informatica svolte all’interno di tale percorso formativo; ovvero
8.2. possesso di un diploma quinquennale ad indirizzo informatico; ovvero
8.3. possesso di un qualsiasi altro diploma almeno biennale congiuntamente: ad un
corso legalmente riconosciuto di informatica o alla patente europea del computer...
PROVE E MATERIE D’ESAME - PROVA TEORICO PRATICA:
La prova teorico-pratica... consisterà nella copiatura ed elaborazione di un testo con
utilizzo di Microsoft Word e/o Microsoft Excel in ambiente Windows...
Fonte: www.regione.veneto.it/NR/rdonlyres/5EAD4CE5-77B5-4F49-8734-BC2F4F7DE910/0/BandoB3L68.pdf
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41
Patente Europea del Computer (2)
Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 92 del 7 novembre 2008
Pag: 42: REGIONE DEL VENETO - Concorso pubblico, per titoli ed
esami, per n. 4 posti, a tempo indeterminato, dei quali n. 1 riservato ai
soggetti di cui all’art. 96, comma 3, della Lr n. 1/2008 da inquadrare nella
Categoria B, posizione B3, profilo professionale collaboratore
professionale amministrativo.
Pag 45: La prova teorico-pratica... consisterà nella copiatura ed
elaborazione di un testo con utilizzo di Microsoft Word e/o Microsoft Excel
in ambiente Windows...
Prova Orale: ...Elementi di informatica di base, con riferimento ai software
applicativi più frequenti (es: Word, Excel, Outlook, Internet Explorer…)
Fonte: http://bur.regione.veneto.it/BurvServices/pubblica/stampapdfburv.aspx?num=92&date=07/11/2008

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Patente Europea del Computer (3)
Enaip Veneto - Centro di
formazione professionale
accreditato www.enaip.veneto.it
“offre anche la possibilità di
accedere agli esami ECDL
(Patente europea del
computer)”

Fonte: www.regione.veneto.it/NR/rdonlyres/3A84549E-2604-461E-B8A4-37D8FC2A04E3/0/CFPVerona2008.pdf

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Altre leggi regionali su software e formati liberi (elenco parziale)
Toscana, legge n. 1, 26 gennaio 2004:
Art. 4: “[I principi e le linee guida di tutte le azioni di e-government includono] l'uso, per tutte le informazioni
che devono essere disponibili al pubblico, di standard e formati di file aperti”

Emilia Romagna, legge

n. 11, 24 maggio 2004:

Art. 5: “Per garantire a tutti i cittadini la maggior libertà possibile d'accesso ai documenti pubblici, la regione
promuove attivamente l'uso di formati di file e database in formati non proprietari”
(traduzioni approssimate, originali su www.cesda.it/quadernidae/pdf/Pietrangelo_DAE2004.pdf)

Puglia: proposta presentata il 28 marzo 2009 alla Giornata del Software libero di Lecce
www.ossblog.it/post/4754/giornata-del-software-libero-a-lecce
Testo della proposta: www.salug.it/~fabioviola/pdf/proposta-198A-VIII.pdf

Campania: proposta di legge attualmente al vaglio del Consiglio per la votazione finale
(www.openmind05.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=36)
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Basta l'Open Source per evitare guai e sprechi con i formati?
Forse!
Molte degradazioni di file multimediali hanno ragioni tecniche intrinseche, non legali, e possono addirittura
avvenire anche quando non si cambia formato: i file JPEG modificati e risalvati in formato JPEG hanno
comunque qualità inferiore degli originali.
Anche se per cause diverse, si possono perdere dati, di fatto, anche con software Open Source, se un formato
non è documentato e si perde il codice sorgente del programma corrispondente:
Oltre che alla NASA, questo è effettivamente capitato agli Archivi di Stato Britannici
(http://news.bbc.co.uk/2/hi/technology/6265976.stm)

Che senso ha, fra programmi Open Source che non devono imprigionare i loro utenti, sprecare risorse per
scrivere filtri fra l'uno e l'altro se non è assolutamente indispensabile? Cfr http://digifreedom.net/node/56)

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I limiti dei filtri di conversione fra formati (3)
Conclusione:
L'unica soluzione accettabile è limitarsi (in ogni campo
dell'informatica):
Al minor numero possibile di formati
davvero aperti
indipendenti da qualsiasi singolo programma software (anche
Open Source)
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Quando il formato più semplice è sufficiente: esempio da Belluno
Provincia di Belluno: dati Istat
scaricabili in formato .XLS, CSV o
PDF.

La versione Excel non è scaricabile da Linux (“se vedi questo
messaggio, significa che il tuo browser non supporta i file Web archive o
che stai aprendo questo file con una versione di Excel anteriore al 2002
(XP)”)... e non serve affatto!
La versione CSV (testo
semplice) è utilizzabile senza
problemi da con qualsiasi
software, su qualsiasi sistema
operativo, consuma meno
spazio e banda e (in questo
caso) non causa alcuna perdita
d'informazione

Everything should be made as simple as possible, but not simpler. A. Einstein

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Suggerimenti
Art 3.1: La Regione Veneto promuove e incentiva l'uso di
formati digitali aperti e non proprietari, per la documentazione
elettronica e le basi di dati

Accettare solo file OpenDocument in gare, appalti, concorsi, e
qualunque altro documento elettronico da ufficio che le PA hanno
bisogno di ricevere da cittadini e imprese
Pubblicare in rete, quando effettivamente serve, i documenti da
ufficio che devono essere completi di metadati e/o modificabili dai
cittadini solo in formato OpenDocument
Ricordare sempre che esistono filtri ODF gratuiti per MS Office e
validatori automatici di file in formato ODF
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Suggerimenti (2)
Art. 5.4.c: “promuovere attività di formazione e
informazione dirette alle amministrazioni locali e
alla PMI”
Formare correttamente = :
Finanziare di preferenza corsi ECDL con
software libero
Prevedere esplicitamente nei concorsi
pubblici prove d'esame con software libero
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Suggerimenti (3)
Art. 7.1: “La Giunta Regionale... approva un programma di
ricerca specifico per lo sviluppo di programmi per elaboratore da
rilasciare sotto licenza di software libero”

Ottimizzare i fondi: finanziare lo sviluppo di
software libero prima e soprattutto in quei
settori (es. CAD) dove le alternative non
sono ancora mature e/o non sono disponibili
formati liberi
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Suggerimenti (4)
Art. 5.4.a: “censire, aggiornare, gestire e pubblicizzare una
mappa delle richieste, delle competenze e delle esperienze
disponibili sul territorio”
Art. 5.4.d: “promuovere forme di coordinamento interregionale e
collaborazione”

Fare rete a tutti i livelli, continuamente:
Cfr leggi nelle altre regioni
Collaborare fra PA locali, fra regioni e PA centrale... per
praticare il riuso nel miglior modo possibile
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Suggerimenti (5)
Dematerializzare!
Perché porsi il problema del formato con cui pubblicare in
rete una richiesta di certificati quando con la carta
d'identità elettronica l'intera procedura potrebbe avvenire
al computer?

Usare la tecnologia giusta nel modo giusto e più
semplice possibile:
Es: evitare macro inutili nei file da ufficio
Ridurre il numero dei formati, non delle applicazioni!

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Oltre i formati
Aumentare l'interattività e la
partecipazione attiva dei cittadini nella
creazione e gestione dei dati
Cfr intervento a GFOSS Day 08)

Pubblicare i dati grezzi con licenze (es
Creative Commons o Gnu FDL) che
ne permettano il riuso
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Risorse utili
Seminario sui formati al LEM, Scuola S. Anna:
 http://mfioretti.com/it/come­formati­dei­file­favoriscono­
innovazione­cittadinanza­attiva­mercati­davvero­liberi
Intervento sui SIT liberi per aumentare l'interazione con i 
cittadini, GFOSS 2008 – Vedi http://mfioretti.com
Possibili trappole in OpenDocument:
http://robertogaloppini.net/2007/04/01/file-format-hidden-traps-in-opendocument-or-any-other-open-standard-andhow-to-avoid-them/

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Conclusioni
Questa presentazione è disponibile (in formato
PDF e OpenDocument) su http://mfioretti.com
Per saperne di più su formati liberi, contattarmi e
condividere sviluppi interessanti:
Visitare http://mfioretti.com oppure
Scrivere a marco@digifreedom.net
Grazie per l'attenzione!
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2009 feltre pluralismo_informatico

  • 1. La via maestra per il pluralismo informatico: formati aperti per innovazione, libero mercato e servizi pubblici più efficienti Marco Fioretti http://mfioretti.com http://digifreedom.net Marco Fioretti (marco@digifreedom.net) http://mfioretti.com http://digifreedom.net 2009/03/30 Feltre, BL Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Veneto Alcuni Diritti Riservati
  • 2. Agenda Presentazione Perché è importante il pluralismo informatico? Cosa sono i formati dei file? Perché sono importanti? Alcuni formati critici nelle PA Suggerimenti per trarre il meglio dalla nuova legge Oltre i formati Risorse Conclusioni Marco Fioretti (marco@digifreedom.net) http://mfioretti.com http://digifreedom.net 2009/03/30 Feltre, BL Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Veneto Alcuni Diritti Riservati 2
  • 3. Presentazione Marco Fioretti Membro di OpenDocument Fellowship Digistan.org (standard digitali liberi e aperti per una vera crescita in un'economia globale) Progetto Eleutheros – approccio cattolico all'informatica RULE (Run Up to date Linux Everywhere) Collaboratore di: Linux Journal Linux.com Linux Format Pc Professionale ...e altre testate Autore (Family Guide to Digital Freedom, http://digifreedom.net) Home page e pubblicazioni: http://mfioretti.com Marco Fioretti (marco@digifreedom.net) http://mfioretti.com http://digifreedom.net 2009/03/30 Feltre, BL Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Veneto Alcuni Diritti Riservati 3
  • 4. Perché è importante il pluralismo informatico? Perché contribuisce a notevoli risparmi di denaro pubblico Perché crea occupazione in loco, basata su servizi non delocalizzabili! Perché favorisce la libera concorrenza, ad armi davvero pari, fra aziende vecchie, nuove, grandi e piccole Perché tutte le PA hanno l'obbligo di: Documentare pienamente il loro operato, anche attraverso i file, al minor costo possibile Anche a lungo termine: “Digital information lasts forever—or five years, whichever comes first” (Ensuring the Longevity of Digital Information”,www.clir.org/pubs/archives/ensuring.pdf) E questi due obiettivi sono impossibili da garantire se esistono monopoli del software Marco Fioretti (marco@digifreedom.net) http://mfioretti.com http://digifreedom.net 2009/03/30 Feltre, BL Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Veneto Alcuni Diritti Riservati 4
  • 5. Perché i formati dei file sono importanti? Perché sono essenziali (a volte anche più del software libero) per: “abbattere le barriere tecnologiche che ostacolano diffusione della conoscenza e innovazione” “contenere e razionalizzare la spesa pubblica” Fonte: Legge regionale 14 novembre 2008, n. 19 Regione Veneto Perché nel mondo moderno la tecnologia fa legislazione e quella digitale lo fa proprio attraverso i formati Perché i programmi software sono penne, i formati alfabeti: Il progresso tecnico e culturale dal medioevo a oggi è stato possibile proprio perché, mentre la scrittura si evolveva dalla penna d'oca a Internet, l'alfabeto rimaneva immutato e non apparteneva a nessuno. Se si usano solo formati liberi si limitano enormemente i danni oggi prodotti dal software proprietario, a volte al punto da poterlo (finalmente) ignorare... Marco Fioretti (marco@digifreedom.net) http://mfioretti.com http://digifreedom.net 2009/03/30 Feltre, BL Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Veneto Alcuni Diritti Riservati 5
  • 6. Cosa sono i formati dei file? Domanda: come creiamo, visualizziamo e conserviamo le informazioni? Risposta: combinando tre strumenti intrinsecamente molto diversi: Supporto Fisico: l'oggetto concreto che contiene materialmente le informazioni Formato dei dati: l'insieme di regole con cui le informazioni sono salvate e rimangono riconoscibili internamente al supporto fisico Interfaccia utente gli strumenti usati per scrivere o leggere, rispettando le regole stabilite dal formato, le informazioni contenute nel supporto fisico Marco Fioretti (marco@digifreedom.net) http://mfioretti.com http://digifreedom.net 2009/03/30 Feltre, BL Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Veneto Alcuni Diritti Riservati 6
  • 7. Supporto, formato e interfaccia prima dell'elettronica Supporto Formato Interfaccia + Stele di Rosetta, 2 o secolo A.C. Marco Fioretti (marco@digifreedom.net) http://mfioretti.com http://digifreedom.net Geroglifici:  simboli,  ognuno  con  un  significato  ben  preciso,  predefinito  e  indipendente dal supporto fisico: carta,  papiro, legno, pietra... Qualsiasi strumento per scrivere  (dalle  penne  d'oca  a  scalpelli  e  pezzi  di  carbone)  e  l'occhio  umano! 2009/03/30 Feltre, BL Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Veneto Alcuni Diritti Riservati 7
  • 8. Supporto, formato e interfaccia nell'elettronica analogica Supporto = Formato Supporto  e  formato  sono  fusi  insieme:  i  fotogrammi  possono essere impressi solo su un tipo di pellicola, in  maniera incompatibile con altre cineprese o proiettori Interfaccia Cinepresa  e  proiettore  assolutamente  inutilizzabili  con  qualsiasi altro tipo di nastro NOTA: questo è il popolarissimo formato Super 8 mm per video amatoriale, introdotto  sul mercato nel 1965 dalla Eastman Kodak e assai comune fino agli anni 80. Marco Fioretti (marco@digifreedom.net) http://mfioretti.com http://digifreedom.net 2009/03/30 Feltre, BL Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Veneto Alcuni Diritti Riservati 8
  • 9. Supporto, formato e interfaccia digitali (finalmente!) Supporto Interfaccia Formato Codifica dei caratteri è il significato associato a ogni  singola sequenza di bit: ES: “01000001” significa “A” + Dischi rigidi, Cd e Dvd, schede  fotografiche...  ognuno  è  utilizzabile  con  molti  tipi  diversi di hardware perché  tutti  contengono  gli  stessi  bit,  che  possono  rappresentare  qualsiasi  tipo  d'informazione:  testi,  audio,  video, modelli tridimensionali... Marco Fioretti (marco@digifreedom.net) http://mfioretti.com http://digifreedom.net Formato dei file regola come ogni sequenza  significativa di bit deve essere  conservata ed etichettata: <style:properties style:column­width="1.785cm"/> ... <table:table­ cell><text:p>600000</text:p></table:table­cell> Qualsiasi  software  che  riconosca  quel  formato,  indipendentemente da: L'hardware  su  cui  gira:  computer,  telefonini, decoder,   server, console... La sua licenza d'uso! 2009/03/30 Feltre, BL Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Veneto Alcuni Diritti Riservati 9
  • 10. Cosa sono i formati dei file? (2) Quasi sempre Supporto, Formato e Interfaccia possono (e dovrebbero) essere indipendenti l'uno dagli altri! Ignorare o violare questo principio causa una parte significativa dei problemi e degli sprechi attualmente dovuti al software I formati (cioè i contenitori dei nostri dati) vengono prima del software (qualunque sia la sua licenza d'uso) e dovrebbero essere meno possibile! Meno formati (ovviamente aperti!!!) si usano, più si difende il pluralismo informatico! Marco Fioretti (marco@digifreedom.net) http://mfioretti.com http://digifreedom.net 2009/03/30 Feltre, BL Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Veneto Alcuni Diritti Riservati 10
  • 11. Quando un formato di file è davvero aperto? Caratteristiche non negoziabili che un formato e tutta la sua documentazione devono avere per essere considerati standard aperti: Lo standard è scritto, pubblicato e mantenuto da una organizzazione non a scopo di lucro e il suo regolare aggiornamento avviene attraverso processi decisionali aperti (consenso, voto a maggioranza, eccetera) noti e accessibili a tutte le parti interessate. Lo standard è stato pubblicato integralmente, e tutte le sue specifiche sono disponibili gratuitamente o a prezzo di costo. Chiunque deve avere il diritto di copiarle, distribuirle e usarle gratuitamente o a un prezzo nominale. Qualsiasi proprietà intellettuale (ad esempio brevetti) facente parte dell'intero standard o di sue parti è resa irrevocabilmente disponibile senza alcun pagamento di royalty. Non ci sono vincoli o limiti sul riuso dello standard. Fonte: European Interoperability Framework for Pan­European eGovernment Services v. 1.0,  November, 2004 (http://xml.coverpages.org/IDA­EIF­Final10.pdf, traduzione non ufficiale) Marco Fioretti (marco@digifreedom.net) http://mfioretti.com http://digifreedom.net 2009/03/30 Feltre, BL Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Veneto Alcuni Diritti Riservati 11
  • 12. Le guerre dei formati: Marte, 1976 2003 "tutti  i  programmatori  sono  morti  o  irreperibili” "non  c'è  alcun  modo  di  riutilizzare  i  nastri originali” 20 luglio 1976: il Viking Lander è la prima sonda  spaziale a raggiungere ed  esplorare la superficie di Marte Marco Fioretti (marco@digifreedom.net) http://mfioretti.com http://digifreedom.net “poiché  i  file  erano  in  un  formato  sconosciuto,  [è  stato  necessario]  ritrovarne tutte le copie stampate e  assumere  studenti  per  riscriver  tutti i dati nel computer” (www.cbsnews.com/stories/2003/01/21/tech/main537308.shtml) 2009/03/30 Feltre, BL Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Veneto Alcuni Diritti Riservati 12
  • 13. Le guerre dei formati: 2008, il più costoso buco nero digitale della storia! “Per colpa di software e formati di file in continuo cambiamento, molti dei dati che  produciamo oggi potrebbero diventare inaccessibili, come persi in un buco nero” Quanti? “Circa 369 exabyte, da archivi elettronici a dichiarazioni dei redditi,  musica, fotografie...” (1 Exabyte = 1 seguito da 18 zeri) Perdere quei dati “sarebbe come bruciare banconote, perché equivarrebbe a perdere  gli enormi vantaggi economici ottenuti e ottenibili passando ad archivi digitali”  Fonte: intervista a Jerome P. McDonough, assistente alla Graduate School of Library and Information Science, Università dell'Illinois di Urbana-Champaign, Ottobre 2008 (http://news.illinois.edu/news/08/1027data.html) Marco Fioretti (marco@digifreedom.net) http://mfioretti.com http://digifreedom.net 2009/03/30 Feltre, BL Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Veneto Alcuni Diritti Riservati 13
  • 14. Alcuni formati di file critici per le PA Alcuni dei servizi in cui l'uso corretto dei formati e il pluralismo informatico sono particolarmente importanti: Documenti da ufficio Sanità elettronica Servizi Informativi Territoriali Architettura e ingegneria civile Le prossime pagine riassumono il problema dei formati e le opportunità presenti in ognuno di questi campi, con esempi tratti (anche) dalle PA venete Marco Fioretti (marco@digifreedom.net) http://mfioretti.com http://digifreedom.net 2009/03/30 Feltre, BL Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Veneto Alcuni Diritti Riservati 14
  • 15. DISCLAIMER – Precisazione obbligatoria Alcune delle pagine che seguono contengono diversi esempi (alcuni positivi, altri meno) di uso dei formati digitali e di pluralismo informatico in Pubbliche Amministrazioni Venete o organizzazioni finanziate con fondi pubblici Veneti. Gli esempi in questione sono stati individuati e scelti durante un'analisi assolutamente parziale e non approfondita condotta via Internet. Di conseguenza: nessuno di questi esempi è inteso come giudizio conclusivo (positivo o negativo) sulle organizzazioni interessate o su tendenze generali, né potrebbe essere in alcun modo una descrizione completa della loro attività Tutti gli esempi sono forniti solo a titolo didattico, per illustrare principi generali, e come spunti di riflessione sulle nuove attività che potranno o dovranno essere intraprese a seguito dell'approvazione della Legge Regionale sul pluralismo informatico Marco Fioretti (marco@digifreedom.net) http://mfioretti.com http://digifreedom.net 2009/03/30 Feltre, BL Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Veneto Alcuni Diritti Riservati 15
  • 16. Quanto ci costa non usare documenti elettronici? Italia, 2007: “Buona parte degli enti e delle aziende italiane deve fare i conti con costi ed inefficienze  relative alla gestione del documento cartaceo, che arrivano a pesare tra il 3 e il 5% del Pil,  con un impatto complessivo sul sistema Italia stimabile tra 42 e 70 miliardi di euro” “L'adozione del documento digitale, al contrario, rende possibile identificare una serie di  risparmi, derivanti dalla scomparsa dei costi di produzione, distribuzione, ricerca ed  archiviazione del documento, che vanno dal 50­60% (per la fatturazione elettronica e la  conservazione sostitutiva) al 90% (per la posta elettronica certificata)” Fonte: www.cameradicommercio.it/cdc/id_pagina/26/id_tema/x/id_cp/11/id_ui/1432/id_prov/x/id_ateco/x/t_p/Oss ervatorio-permanente-sul-documento-digitale.htm Marco Fioretti (marco@digifreedom.net) http://mfioretti.com http://digifreedom.net 2009/03/30 Feltre, BL Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Veneto Alcuni Diritti Riservati 16
  • 17. Premessa: cos'è l'XML, e perché è importante? I formati binari sono quelle in cui tutti i dati sono codificati in sequenze di bit più compatte  possibile, di struttura decisa arbitrariamente Massimo risparmio di spazio e banda, massima difficoltà di decodifica senza specifiche  (reverse engineering). XML = eXtensible Markup Language Tecnologia nata per creare linguaggi che facilitino lo scambio di informazioni, non il loro  imprigionamento Un file XML è semplice testo, simile all'XML Decodificarlo e scrivere nuovi programmi che lo usino è immensamente più semplice che nel  caso di formati binari complessi Nonostante questo, in pratica un linguaggio XML può imprigionare le nostre informazioni tanto  quanto quelli binari (vedi più avanti) Marco Fioretti (marco@digifreedom.net) http://mfioretti.com http://digifreedom.net 2009/03/30 Feltre, BL Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Veneto Alcuni Diritti Riservati 17
  • 18. LA soluzione per i file da ufficio: OpenDocument (ODF)! Formato XML Standard internazionale(ISO/IEC 26300:2006): Alternativa a tutte le versioni dei formati .doc, .xls e .ppt di Microsoft Office! Utilizzabile da chiunque senza brevetti, pagamento di diritti o altre restrizioni Formato nativo di OpenOffice (utilizzabile su Linux, Mac OS,Windows) Utilizzabile (installando plugin gratuiti) anche con Microsoft Office” Completamente documentato e supportato dall'industria (www.odfalliance.org) Privo di segreti, facile da utilizzare in qualsiasi programma Marco Fioretti (marco@digifreedom.net) http://mfioretti.com http://digifreedom.net 2009/03/30 Feltre, BL Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Veneto Alcuni Diritti Riservati 18
  • 19. L'avversario (?): OpenXML di Microsoft Specifica di oltre 6000 pagine, che richiederebbe molti anni di lavoro per  avere supporto completo in programmi diversi da Microsoft Office Ha ottenuto la stessa ratifica ISO di OpenOffice (obbligatoria per partecipare  ad appalti governativi in molti paesi) ma solo al termine di polemiche senza  precendenti nella storia ISO A che scopo usarlo, se la stessa Microsoft sostiene che "ODF ha chiaramente  vinto"? (Stuart McKee, Microsoft Technology Officer, giugno 2008)  www.infoworld.com/article/08/06/19/Red_Hat_Summit_panel_Who_won_OOXML_battle_1.html Marco Fioretti (marco@digifreedom.net) http://mfioretti.com http://digifreedom.net 2009/03/30 Feltre, BL Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Veneto Alcuni Diritti Riservati 19
  • 20. Possibile uso per OpenXML Al momento attuale, se si eccettua l'inerzia degli utenti, non c'è alcuna ragione per conservare o distribuire in formati OpenXML o Office 2007: Documenti completamente nuovi Versioni modificate di quasi tutti i documenti già esistenti Il discorso è diverso se si tratta di conservare e mantenere accessibili documenti già esistenti che: Sono disponibili solo nei vecchi formati binari di Microsoft Non devono essere modificati o distribuiti, solo conservati come fonti Devono rimanere completamente accessibili senza alcuna perdita di dati, metadati e formattazione In casi del genere, OpenXML è, molto probabilmente, una soluzione migliore di ODF Marco Fioretti (marco@digifreedom.net) http://mfioretti.com http://digifreedom.net 2009/03/30 Feltre, BL Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Veneto Alcuni Diritti Riservati 20
  • 21. I limiti dei filtri di conversione fra formati I filtri di conversione Open Source per i formati proprietari non possono mai essere perfetti, sia per la segretezza di quei formati sia perché essi vengono continuamente cambiati solo e proprio per evitare che siano disponibili filtri perfetti! In generale, i filtri possono provocare problemi non trascurabili e difficilmente individuabili Nel caso di contenuti multimediali, molte operazioni di conversione possono degradarne la qualità, indipendentemente dalle licenze di software e formati Conservare file multimediali cambiandone periodicamente il formato è stato definito “tanto sensato quanto conservare inalterato un Picasso ridipingendolo interamente ogni pochi anni” (Fonte: BBC, www.cbsnews.com/stories/2003/01/21/tech/main537308.shtml) Marco Fioretti (marco@digifreedom.net) http://mfioretti.com http://digifreedom.net 2009/03/30 Feltre, BL Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Veneto Alcuni Diritti Riservati 21
  • 22. Esempio dei limiti dei filtri Open Source Provincia di Belluno: Accesso ai documenti legge 241/90 www.provincia.belluno.it/nqcontent.cfm?a_id=455&tt=belluno La versione Word è uguale a quella PDF? Forse sì, forse no: proviamo ad aprire le due versioni del modulo... Marco Fioretti (marco@digifreedom.net) http://mfioretti.com http://digifreedom.net 2009/03/30 Feltre, BL Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Veneto Alcuni Diritti Riservati 22
  • 23. Esempio dei limiti dei filtri Open Source (2) Versione PDF su Linux (Fedora 9) Versione Word, OpenOffice 2.4 su Linux (Fedora 9) La versione Word viene visualizzata con tre pagine, anziché due, e la riga con la firma non è sulla stessa pagina dei paragrafi a cui si riferisce (con tutte le complicazioni legali del caso...) Di chi è la colpa? Dei programmatori che non hanno informazioni sufficienti per decodificare un file senza errori o del formato che è segreto e/o prigioniero di brevetti? Marco Fioretti (marco@digifreedom.net) http://mfioretti.com http://digifreedom.net 2009/03/30 Feltre, BL Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Veneto Alcuni Diritti Riservati 23
  • 24. Perché non accontentarsi di RTF o PDF? PDF È una versione digitale della sola versione stampabile di un documento Creata solo per visualizzazione di prodotti finiti, non adatta a lavoro in gruppo o distribuzione di documenti che devono rimanere modificabili Perde molti metadati (formule, controllo delle versioni...) che devono invece rimanere completamente disponibili nei documenti ufficiali RTF Appartiene a Microsoft, che può modificarne specifiche o licenza in qualsiasi momento (e lo fa), senza notifiche o autorizzazioni. Anche se modificabile, non è XML, quindi non può essere elaborato e analizzato in dai computer in maniera altrettanto efficiente Marco Fioretti (marco@digifreedom.net) http://mfioretti.com http://digifreedom.net 2009/03/30 Feltre, BL Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Veneto Alcuni Diritti Riservati 24
  • 25. Quando e perché PDF non basta: un esempio da Belluno Provincia di Belluno, Piano Esecutivo di Gestione 2009 (www.provincia.belluno.it/nqcontent.cfm?a_id=3837) La versione PDF del foglio elettronico contenente il piano di gestione è leggibile senza problemi su qualsiasi sistema operativo, ma questo è sufficiente ai cittadini? Edemocracy = utilizzo dell'informatica per favorire la partecipazione ai processi democratici e l'accesso all'informazione da parte dei cittadini); Marco Fioretti (marco@digifreedom.net) http://mfioretti.com http://digifreedom.net 2009/03/30 Feltre, BL Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Veneto Alcuni Diritti Riservati 25
  • 26. Quando e perché PDF non basta: esempio da Belluno (2) Provincia di Belluno, Piano Esecutivo di Gestione 2009 (www.provincia.belluno.it/nqcontent.cfm?a_id=3837) ? Versione PDF: per verificare di persona la correttezza dei conti occorre rifarli a mano, oppure copiare ogni singolo numero in un nuovo foglio elettronico e ricreare a mano tutte le formule Marco Fioretti (marco@digifreedom.net) http://mfioretti.com http://digifreedom.net Foglio elettronico priginale: per verificare di persona la correttezza dei conti basta aprire il file e guardare quali formule contiene. Se il formato del file è davvero aperto, ovviamente...) 2009/03/30 Feltre, BL Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Veneto Alcuni Diritti Riservati 26
  • 27. Sanità elettronica e formati dei dati: un problema mondiale 25 marzo 2009: Dubbi dei Medici USA sui Dati Sanitari Digitali Il governo degli Stati Uniti ha intenzione di spendere 19 miliardi di dollari per incrementare l'uso dei Fascicoli Sanitari Elettronici, ma gli ostacoli per un'adozione su larga scala si stanno facendo sempre più evidenti Il problema non è solo creare delle cartelle cliniche digitali, ma soprattutto... riuscire a usarle in maniera da ridurre effettivamente i costi! Secondo una ricerca solo il 9% degli ospedali USA ha Fascicoli Sanitari Elettronici... “ma il fatto che quei fascicoli esistano non significa affatto che vengano condivisi con altri ospedali o con i medici di famiglia” In un'intervista separata due esperti in informatica medica hanno dichiarato che spendere miliardi di dollari per incentivare l'uso dei sistemi attualmente esistenti sarebbe uno sbaglio molto costoso proprio perché questi sistemi sono “basati su standard proprietari che rendono assai difficile cambiare fornitori o effettuare aggiornamenti” Di conseguenza, “usare i fondi pubblici per consolidare queste tecnologie renderebbe molto difficile rinnovare davvero il sistema sanitario” Fonte:www.nytimes.com/2009/03/26/business/26health.html Marco Fioretti (marco@digifreedom.net) http://mfioretti.com http://digifreedom.net 2009/03/30 Feltre, BL Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Veneto Alcuni Diritti Riservati 27
  • 28. Italia: il Tavolo di lavoro permanente per la Sanità Elettronica Il TSE ha pubblicato una "Strategia Architetturale per la Sanità Elettronica" basata su: L'uso di standard aperti,che non solo garantisce gli investimenti, ma è un prerequisito in un sistema, come quello della sanità elettronica, che ha nell'interoperabilità il suo substrato chiave. L'uso di standard aperti riguarda anche gli aspetti sintattici e semantici (documenti e dati scambiati tra i sistemi). NOTA BENE: non si parla di licenze software, ma solo di formati, proprio perché i dati, cioè i formati, sono più importanti dei programmi e vengono prima di loro Fonti: www.sanitaelettronica.gov.it/xoops/ Marco Fioretti (marco@digifreedom.net) http://mfioretti.com http://digifreedom.net 2009/03/30 Feltre, BL Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Veneto Alcuni Diritti Riservati 28
  • 29. Il Fascicolo Sanitario Elettronico “Una precondizione fondamentale e abilitante alla corretta realizzazione di un Fascicolo Sanitario Elettronico, è la possibilità dei sistemi informativi clinici e diagnostici di produrre referti ed esami secondo formati standard (in questo caso il formato CDA 2.0 di HL7 versione 3)” Fonte: IL FASCICOLO SANITARIO ELETTRONICO, www.sanita.forumpa.it/documenti/0/200/290/294/eng_41.html “l'uso di software proprietario vincola notevolmente l'utente al produttore sia in termini di sviluppo, sia per ciò che riguarda i servizi. Una possibile alternativa può essere rappresentata dallo sviluppo di documenti intelligenti, basati su tecnologie e formati standard, come XML e HL7 CDA, spostando così il focus dalle applicazioni ai documenti” Fonte: CARTELLA CLINICA ELETTRONICA E REFERTAZIONE ON LINE, www.sanita.forumpa.it/documenti/0/100/150/155/copertina.htm (vedi nota nella pagina precedente) Marco Fioretti (marco@digifreedom.net) http://mfioretti.com http://digifreedom.net 2009/03/30 Feltre, BL Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Veneto Alcuni Diritti Riservati 29
  • 30. Smart Open Services in Italia: tra le Regioni e l'Europa “Il progetto muove dalla constatazione che molti Paesi europei hanno sviluppato sistemi di archiviazione elettronica dei dati sanitari ma che pochi di questi sistemi sono in grado di comunicare tra loro.” “A settembre 2008 partecipano al progetto italiano le 10 regioni che al marzo 2008 erano al passo con le specifiche e i criteri di partecipazione indicati dal Dipartimento: Friuli Venezia Giulia, Veneto, Provincia autonoma di Trento, Lombardia , Emilia Romagna, Toscana, Abruzzo, Molise, Sardegna e Umbria, mentre già si ha notizia di 3 Regioni che si aggiungeranno a breve.” Fonte:http://sanita.forumpa.it/saperi/story/smart-open-services-in-italia-tra-le-regioni-e-leuropa Marco Fioretti (marco@digifreedom.net) http://mfioretti.com http://digifreedom.net 2009/03/30 Feltre, BL Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Veneto Alcuni Diritti Riservati 30
  • 31. Esempi dalle PA Venete: Azienda Ospedaliera-ULSS 16 di Padova Gestione documentale nella ULSS 16 “Repository dei dati clinici” “Collettore dei documenti di sintesi sul paziente prodotti in azienda e dalle strutture correlate con l’azienda” “Si inquadra in un’architettura di sistema informativo basata sull’interoperabilità delle applicazioni” Referti conservati in formato XML Fonti: www.infocamere.it/osservatorio.htm e www.infocamere.it/doc/denardi.ppt Marco Fioretti (marco@digifreedom.net) http://mfioretti.com http://digifreedom.net 2009/03/30 Feltre, BL Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Veneto Alcuni Diritti Riservati 31
  • 32. Esempi dalle PA Venete: il Fascicolo Sanitario Elettronico a Treviso “ogni cittadino trevigiano può accedere, da sabato 14 febbraio 2009, previo abbonamento, al proprio Libretto Sanitario Elettronico... visualizzare l’archivio storico della propria documentazione sanitaria, leggere, su un arco di tempo prescelto, il diagramma dei valori selezionati, e scaricare i propri dati sanitari in ogni luogo e in ogni momento” “su un finanziamento iniziale di 500mila euro, è stato generato risparmio per il triplo del valore dell’investimento iniziale.” Fonti: www.ulss.tv.it/magnoliaPublic/azienda/sala-stampa/focus/focus-1.html, www.pinobruno.it/?p=900 Marco Fioretti (marco@digifreedom.net) http://mfioretti.com http://digifreedom.net 2009/03/30 Feltre, BL Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Veneto Alcuni Diritti Riservati 32
  • 33. I sistemi informativi territoriali (SIT) "Chi controlla le mappe controlla come le persone vedono il mondo ("Mapping Hacks",O'Reilly) Un Sistema Informativo Territoriale (SIT) è qualsiasi combinazione di database, software e hardware in grado di raccogliere, conservare, elaborare e visualizzare informazioni legate a una posizione geografica, o con una componente geografica ● Un SIT permette a tutti i suoi utenti di analizzare e correlare, spesso in forma di mappa a tema, tutte le informazioni contenute nel suo database “A novembre 2006 il mercato mondiale di prodotti SIT sfiorava il miliardo di dollari. Gli introiti da servizi, hardware e software in ambito SIT arrivano a 10 miliardi di dollari l'anno (Fonte: www.ccwresearch.com.cn/en/research_text.asp?articleId=13937&Columnid=1008) Marco Fioretti (marco@digifreedom.net) http://mfioretti.com http://digifreedom.net 2009/03/30 Feltre, BL Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Veneto Alcuni Diritti Riservati 33
  • 34. Usi dei sistemi informativi territoriali Digitalizzazione di dati già esistenti: Catasto, verde pubblico, reti fognarie, dei trasporti, energetiche, telecom Censimenti e Servizi sociali, Cittadini con esigenze speciali (disabili, malati terminali, anziani) Siti a rischio (zone sismiche, edifici pericolanti, discariche...) Con tecnologie digitali che permettono: grandi risparmi di spazio e denaro nella conservazione dei dati analisi, preventivi, pianificazione e altri servizi possibili soltanto con le tecnologie di indicizzazione, correlazione ed elaborazione rese disponibili dall'informatica nonché (se Open Source): indipendenza da qualsiasi singolo fornitore, riuso di software e sviluppo collaborativo, maggior facilità d'integrazione con altri sistemi Marco Fioretti (marco@digifreedom.net) http://mfioretti.com http://digifreedom.net 2009/03/30 Feltre, BL Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Veneto Alcuni Diritti Riservati 34
  • 35. Le guerre dei formati: i signori dei SIT Praticamente tutti i software SIT Open Source salvano i dati come testo semplice o XML quindi scrivere filtri è molto facile Ma molte organizzazioni (incluse Università e simili, che ottengono forti sconti sulle licenze) pretendono di ricevere i file di progetti SIT nei formati binari proprietari MXD di ESRI dai loro fornitori o consulenti Il risultato?: “ESRI è riuscita a imprigionare quel segmento di mercato e tutti quelli che da esso dipendono nel loro formato MXD. I software di ESRI possono leggere quei file, ma non contengono alcuna funzione gratuita per convertirli ad altri formati, costringendo chiunque voglia cambiare programmi a ricreare a mano interi progetti SIT, strato per strato” ArcView 3.X poteva salvare i file di progetto in formato ASCII (testo semplice) e ArcView 8.X poteva convertire i suoi file al formato della versione 3 ma “ESRI deve aver realizzato che questa era una via di fuga dalla prigione MXD e ha rimosso quei filtri nelle versioni successive” Fonte: Benjamin Ducke, Oxford Archaeology Consultant Marco Fioretti (marco@digifreedom.net) http://mfioretti.com http://digifreedom.net 2009/03/30 Feltre, BL Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Veneto Alcuni Diritti Riservati 35
  • 36. SIT in Veneto e formati aperti (1) Diversi siti SIT pubblici forniscono effettivamente mappe e/o foto in formati che hanno bisogno di plugin o altri programmi ESRI o Autodesk che non sono disponibili o funzionano solo parzialmente se non si usa Internet Explorer e/o Microsoft Windows Nell'esempio, il Servizio ortofoto della Provincia di Venezia, www.ambiente.provincia.venezia.it/ Marco Fioretti (marco@digifreedom.net) http://mfioretti.com http://digifreedom.net 2009/03/30 Feltre, BL Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Veneto Alcuni Diritti Riservati 36
  • 37. SIT in Veneto e formati aperti (2) Altre amministrazioni sono già riuscite a mettere in piedi servizi SIT utilizzabili da qualsiasi browser e sistema operativo: 25 febbraio 2009:l'Amministrazione Comunale di Montecchio Maggiore (VI) presenta il nuovo portale per consultare tutta la cartografia relativa al Piano Regolatore Generale, interamente realizzato con software Open Source e basato su formati aperti Al momento “sono in fase di testing alcuni applicativi sviluppati internamente per la localizzazione e archiviazione degli interventi di protezione civile, gestione energetica del Comune, gestione delle idoneità di alloggio (basati su PHP, postgresql/postgis, qgis e mapserver con pmapper). In fase di sviluppo anche una semplice applicazione per recuperare dati da dispositivo GPS (da dare in dotazione ai mezzi di sgombero neve)” Fonte: Architetto Flavio Rigolon, Ufficio SIT di Montecchio Maggiore Marco Fioretti (marco@digifreedom.net) http://mfioretti.com http://digifreedom.net 2009/03/30 Feltre, BL Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Veneto Alcuni Diritti Riservati 37
  • 38. Strade, ponti, edifici...: il feudo di AutoCad AutoCAD è presente nell'85% delle aziende e scuole che progettano o fabbricano qualcosa... è usato in architettura, progettazione d'interni, edilizia, ingegneria, urbanistica, impiantistica idraulica ed elettrica... Negli anni 90 c'erano già più di due miliardi di progetti privati e pubblici, da componenti meccanici a edifici e ponti, nel formato proprietario DWG di AutoCAD Quando nel 1988 dei concorrenti di AutoDesk hanno iniziato a produrre software più economici basati su formati equivalenti, AutoDesk ha lanciato campagne pubblicitarie centrate sul fatto che solo i loro prodotti erano in grado di tenere i progetti già esistenti completamente accessibili Fonte: www.opendesign.com/about/whtpaper/whynot.htm, www.jidaw.com/certarticles/autocadcareer.htm,www.wikinvest.com/stock/Autodesk_(ADSK)) Marco Fioretti (marco@digifreedom.net) http://mfioretti.com http://digifreedom.net 2009/03/30 Feltre, BL Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Veneto Alcuni Diritti Riservati 38
  • 39. Autocad nelle PA italiane Da: http://bur.regione.veneto.it/BurvServices/pubblica/DettaglioConcorso.aspx?id=190638 AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA, PADOVA “Bando di concorso pubblico, per titoli ed esami, a tempo indeterminato a n. 1 posto di assistente tecnico - operatore grafico CAD - Cat. C - per il Dipartimento Interaziendale Area Tecnica”. 1. Commissione esaminatrice e prove d’esame ... Le prove d’esame, ai sensi del suddetto decreto sono le seguenti:...Prova pratica: elaborazione di un disegno con utilizzo programma autocad. Marco Fioretti (marco@digifreedom.net) http://mfioretti.com http://digifreedom.net 2009/03/30 Feltre, BL Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Veneto Alcuni Diritti Riservati 39
  • 40. Suggerimenti per trarre il meglio dalla nuova legge La nuova legge regionale del Veneto può apportare grandi benefici: perché questo accada è necessario tenere conto di alcuni fattori e regolarsi di conseguenza in fase di applicazione pratica Marco Fioretti (marco@digifreedom.net) http://mfioretti.com http://digifreedom.net 2009/03/30 Feltre, BL Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Veneto Alcuni Diritti Riservati 40
  • 41. Patente Europea del Computer Regione Veneto - BANDO DI CONCORSO PUBBLICO, PER ESAMI, PER LA COPERTURA DI N. 2 POSTI A TEMPO INDETERMINATO NELLA CATEGORIA B, POSIZIONE B3, PROFILO PROFESSIONALE COLLABORATORE PROFESSIONALE AMMINISTRATIVO – VIDEOTERMINALISTA, INTERAMENTE RISERVATO AI SOGGETTI DISABILI DI CUI ALL’ART. 1 DELLA LEGGE N. 68/1999. - In esecuzione della deliberazione della Giunta Regionale n. 1623 del 17.06.2008 REQUISITI DI AMMISSIONE 8. Titolo di studio: attestato di qualificazione professionale almeno biennale con almeno 150 ore di informatica svolte all’interno di tale percorso formativo; ovvero 8.2. possesso di un diploma quinquennale ad indirizzo informatico; ovvero 8.3. possesso di un qualsiasi altro diploma almeno biennale congiuntamente: ad un corso legalmente riconosciuto di informatica o alla patente europea del computer... PROVE E MATERIE D’ESAME - PROVA TEORICO PRATICA: La prova teorico-pratica... consisterà nella copiatura ed elaborazione di un testo con utilizzo di Microsoft Word e/o Microsoft Excel in ambiente Windows... Fonte: www.regione.veneto.it/NR/rdonlyres/5EAD4CE5-77B5-4F49-8734-BC2F4F7DE910/0/BandoB3L68.pdf Marco Fioretti (marco@digifreedom.net) http://mfioretti.com http://digifreedom.net 2009/03/30 Feltre, BL Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Veneto Alcuni Diritti Riservati 41
  • 42. Patente Europea del Computer (2) Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 92 del 7 novembre 2008 Pag: 42: REGIONE DEL VENETO - Concorso pubblico, per titoli ed esami, per n. 4 posti, a tempo indeterminato, dei quali n. 1 riservato ai soggetti di cui all’art. 96, comma 3, della Lr n. 1/2008 da inquadrare nella Categoria B, posizione B3, profilo professionale collaboratore professionale amministrativo. Pag 45: La prova teorico-pratica... consisterà nella copiatura ed elaborazione di un testo con utilizzo di Microsoft Word e/o Microsoft Excel in ambiente Windows... Prova Orale: ...Elementi di informatica di base, con riferimento ai software applicativi più frequenti (es: Word, Excel, Outlook, Internet Explorer…) Fonte: http://bur.regione.veneto.it/BurvServices/pubblica/stampapdfburv.aspx?num=92&date=07/11/2008 Marco Fioretti (marco@digifreedom.net) http://mfioretti.com http://digifreedom.net 2009/03/30 Feltre, BL Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Veneto Alcuni Diritti Riservati 42
  • 43. Patente Europea del Computer (3) Enaip Veneto - Centro di formazione professionale accreditato www.enaip.veneto.it “offre anche la possibilità di accedere agli esami ECDL (Patente europea del computer)” Fonte: www.regione.veneto.it/NR/rdonlyres/3A84549E-2604-461E-B8A4-37D8FC2A04E3/0/CFPVerona2008.pdf Marco Fioretti (marco@digifreedom.net) http://mfioretti.com http://digifreedom.net 2009/03/30 Feltre, BL Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Veneto Alcuni Diritti Riservati 43
  • 44. Altre leggi regionali su software e formati liberi (elenco parziale) Toscana, legge n. 1, 26 gennaio 2004: Art. 4: “[I principi e le linee guida di tutte le azioni di e-government includono] l'uso, per tutte le informazioni che devono essere disponibili al pubblico, di standard e formati di file aperti” Emilia Romagna, legge n. 11, 24 maggio 2004: Art. 5: “Per garantire a tutti i cittadini la maggior libertà possibile d'accesso ai documenti pubblici, la regione promuove attivamente l'uso di formati di file e database in formati non proprietari” (traduzioni approssimate, originali su www.cesda.it/quadernidae/pdf/Pietrangelo_DAE2004.pdf) Puglia: proposta presentata il 28 marzo 2009 alla Giornata del Software libero di Lecce www.ossblog.it/post/4754/giornata-del-software-libero-a-lecce Testo della proposta: www.salug.it/~fabioviola/pdf/proposta-198A-VIII.pdf Campania: proposta di legge attualmente al vaglio del Consiglio per la votazione finale (www.openmind05.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=36) Marco Fioretti (marco@digifreedom.net) http://mfioretti.com http://digifreedom.net 2009/03/30 Feltre, BL Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Veneto Alcuni Diritti Riservati 44
  • 45. Basta l'Open Source per evitare guai e sprechi con i formati? Forse! Molte degradazioni di file multimediali hanno ragioni tecniche intrinseche, non legali, e possono addirittura avvenire anche quando non si cambia formato: i file JPEG modificati e risalvati in formato JPEG hanno comunque qualità inferiore degli originali. Anche se per cause diverse, si possono perdere dati, di fatto, anche con software Open Source, se un formato non è documentato e si perde il codice sorgente del programma corrispondente: Oltre che alla NASA, questo è effettivamente capitato agli Archivi di Stato Britannici (http://news.bbc.co.uk/2/hi/technology/6265976.stm) Che senso ha, fra programmi Open Source che non devono imprigionare i loro utenti, sprecare risorse per scrivere filtri fra l'uno e l'altro se non è assolutamente indispensabile? Cfr http://digifreedom.net/node/56) Marco Fioretti (marco@digifreedom.net) http://mfioretti.com http://digifreedom.net 2009/03/30 Feltre, BL Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Veneto Alcuni Diritti Riservati 45
  • 46. I limiti dei filtri di conversione fra formati (3) Conclusione: L'unica soluzione accettabile è limitarsi (in ogni campo dell'informatica): Al minor numero possibile di formati davvero aperti indipendenti da qualsiasi singolo programma software (anche Open Source) Marco Fioretti (marco@digifreedom.net) http://mfioretti.com http://digifreedom.net 2009/03/30 Feltre, BL Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Veneto Alcuni Diritti Riservati 46
  • 47. Quando il formato più semplice è sufficiente: esempio da Belluno Provincia di Belluno: dati Istat scaricabili in formato .XLS, CSV o PDF. La versione Excel non è scaricabile da Linux (“se vedi questo messaggio, significa che il tuo browser non supporta i file Web archive o che stai aprendo questo file con una versione di Excel anteriore al 2002 (XP)”)... e non serve affatto! La versione CSV (testo semplice) è utilizzabile senza problemi da con qualsiasi software, su qualsiasi sistema operativo, consuma meno spazio e banda e (in questo caso) non causa alcuna perdita d'informazione Everything should be made as simple as possible, but not simpler. A. Einstein Marco Fioretti (marco@digifreedom.net) http://mfioretti.com http://digifreedom.net 2009/03/30 Feltre, BL Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Veneto Alcuni Diritti Riservati 47
  • 48. Suggerimenti Art 3.1: La Regione Veneto promuove e incentiva l'uso di formati digitali aperti e non proprietari, per la documentazione elettronica e le basi di dati Accettare solo file OpenDocument in gare, appalti, concorsi, e qualunque altro documento elettronico da ufficio che le PA hanno bisogno di ricevere da cittadini e imprese Pubblicare in rete, quando effettivamente serve, i documenti da ufficio che devono essere completi di metadati e/o modificabili dai cittadini solo in formato OpenDocument Ricordare sempre che esistono filtri ODF gratuiti per MS Office e validatori automatici di file in formato ODF Marco Fioretti (marco@digifreedom.net) http://mfioretti.com http://digifreedom.net 2009/03/30 Feltre, BL Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Veneto Alcuni Diritti Riservati 48
  • 49. Suggerimenti (2) Art. 5.4.c: “promuovere attività di formazione e informazione dirette alle amministrazioni locali e alla PMI” Formare correttamente = : Finanziare di preferenza corsi ECDL con software libero Prevedere esplicitamente nei concorsi pubblici prove d'esame con software libero Marco Fioretti (marco@digifreedom.net) http://mfioretti.com http://digifreedom.net 2009/03/30 Feltre, BL Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Veneto Alcuni Diritti Riservati 49
  • 50. Suggerimenti (3) Art. 7.1: “La Giunta Regionale... approva un programma di ricerca specifico per lo sviluppo di programmi per elaboratore da rilasciare sotto licenza di software libero” Ottimizzare i fondi: finanziare lo sviluppo di software libero prima e soprattutto in quei settori (es. CAD) dove le alternative non sono ancora mature e/o non sono disponibili formati liberi Marco Fioretti (marco@digifreedom.net) http://mfioretti.com http://digifreedom.net 2009/03/30 Feltre, BL Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Veneto Alcuni Diritti Riservati 50
  • 51. Suggerimenti (4) Art. 5.4.a: “censire, aggiornare, gestire e pubblicizzare una mappa delle richieste, delle competenze e delle esperienze disponibili sul territorio” Art. 5.4.d: “promuovere forme di coordinamento interregionale e collaborazione” Fare rete a tutti i livelli, continuamente: Cfr leggi nelle altre regioni Collaborare fra PA locali, fra regioni e PA centrale... per praticare il riuso nel miglior modo possibile Marco Fioretti (marco@digifreedom.net) http://mfioretti.com http://digifreedom.net 2009/03/30 Feltre, BL Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Veneto Alcuni Diritti Riservati 51
  • 52. Suggerimenti (5) Dematerializzare! Perché porsi il problema del formato con cui pubblicare in rete una richiesta di certificati quando con la carta d'identità elettronica l'intera procedura potrebbe avvenire al computer? Usare la tecnologia giusta nel modo giusto e più semplice possibile: Es: evitare macro inutili nei file da ufficio Ridurre il numero dei formati, non delle applicazioni! Marco Fioretti (marco@digifreedom.net) http://mfioretti.com http://digifreedom.net 2009/03/30 Feltre, BL Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Veneto Alcuni Diritti Riservati 52
  • 53. Oltre i formati Aumentare l'interattività e la partecipazione attiva dei cittadini nella creazione e gestione dei dati Cfr intervento a GFOSS Day 08) Pubblicare i dati grezzi con licenze (es Creative Commons o Gnu FDL) che ne permettano il riuso Marco Fioretti (marco@digifreedom.net) http://mfioretti.com http://digifreedom.net 2009/03/30 Feltre, BL Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Veneto Alcuni Diritti Riservati 53
  • 54. Risorse utili Seminario sui formati al LEM, Scuola S. Anna:  http://mfioretti.com/it/come­formati­dei­file­favoriscono­ innovazione­cittadinanza­attiva­mercati­davvero­liberi Intervento sui SIT liberi per aumentare l'interazione con i  cittadini, GFOSS 2008 – Vedi http://mfioretti.com Possibili trappole in OpenDocument: http://robertogaloppini.net/2007/04/01/file-format-hidden-traps-in-opendocument-or-any-other-open-standard-andhow-to-avoid-them/ Marco Fioretti (marco@digifreedom.net) http://mfioretti.com http://digifreedom.net 2009/03/30 Feltre, BL Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Veneto Alcuni Diritti Riservati 54
  • 55. Conclusioni Questa presentazione è disponibile (in formato PDF e OpenDocument) su http://mfioretti.com Per saperne di più su formati liberi, contattarmi e condividere sviluppi interessanti: Visitare http://mfioretti.com oppure Scrivere a marco@digifreedom.net Grazie per l'attenzione! Marco Fioretti (marco@digifreedom.net) http://mfioretti.com http://digifreedom.net 2009/03/30 Feltre, BL Pluralismo Informatico e Legge 19, 14/11/2008 Regione Veneto Alcuni Diritti Riservati 55