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Dieci Valide Ragioni Per Utilizzare Il Gis Nel Controllo Del Territorio
1. Marco Cerri – Giuseppe Strigari settembre 2005
Dieci valide ragioni per utilizzare il GIS nel
controllo del territorio.
L’analisi e lo studio di numerosi fenomeni di interesse quali, ad esempio, lo sviluppo
urbanistico di una regione, i flussi demografici, la distribuzione delle precipitazioni, il costo
dell’edilizia residenziale, la qualità dell’aria e dell’acqua, o la dislocazione territoriale delle
attività produttive, coinvolge per diversi aspetti la dimensione spaziale sul territorio.
Anche l’evoluzione tecnologica di questi ultimi anni supporta l’esigenza di predisporre un
sistema informativo territoriale (Geographic Information System) capace di fornire informazioni
circa uno spazio fisico delimitato.
Oltre alla pura visualizzazione dei dati un GIS nasce per supportare l’integrazione tra banche
dati e geografia al fine di condurre analisi spaziali di immediata comprensione.
Proprio per la sua natura intrinseca le diverse fasi di un processo di analisi territoriale si
uniscono sinergicamente con questa nuova metodologia sintetizzando l’informazione attraverso
opportuni indicatori e stime derivate da modelli di geostatistica.
Quali sono le dieci valide ragioni per utilizzare questa nuova tecnologia?
Proviamo ad elencarle:
1) Ogni informazione può essere ricondotta ad una precisa collocazione spaziale.
Sistemi di telerilevazione orbitale in crescita da più di vent’anni, sono in grado di
eseguire una “scansione” di tutto il globo terrestre in meno di 24 ore. Gli utilizzi di
tali informazioni vanno da: Navigatori satellitari, rilevamenti geografici urbanistici e
geologici. Ad esempio per un’azienda è fondamentale conoscere la propria
collocazione sul territorio ed individuare la concorrenza; in ambito ecologico la
localizzazione di ripetitori telefonici costituiscono un punto di partenza per la tutela
da campi elettromagnetici; nel contesto urbanistico si è sempre considerato il
posizionamento geografico di scuole ed ospedali per una gestione ottimale del
territorio. Fondamentale contributo è fornito da sistemi di Geocodifica capaci di
attribuire le coordinate geografiche reali ad un’insieme di indirizzi (Clienti, punti
vendita, Uffici, abitazioni, stabili, caselli ecc ) in modo da poterli collocare su una
mappa elettronica.
Esempi di mappatura, localizzazione e geocodifica
2. 2) La possibilità di introdurre e maneggiare i concetti di vicinanza e di contiguità,
rappresenta un’ulteriore chiave di lettura dei dati geografici. Non è, infatti, banale
affiancare alle usuali tecniche di analisi e reporting il valore aggiunto fornito
dall’indicazione di prossimità geografica. Nel business, ad esempio, due aree
comunali possono rappresentare un’unica area da presidiare, mentre in un contesto
urbanistico la collocazione di determinate categorie economiche deve rispettare per
legge alcune regole di vicinanza (tabacchi, farmacie, centri commerciali, ecc.).
3) Possedere uno strumento di integrazione tra i propri dati (esperienza inclusa) e
quelli cartografici e di diversa natura, consente sia un utilizzo facile ed immediato da
parte di utenti non particolarmente esperti che uno standard di condivisione con altri
interlocutori. Si pensi alla possibilità per i diversi settori di un’ azienda di condividere
ed interpretare dati sull’andamento di un determinato prodotto, oppure nel settore
pubblico integrare e strutturare un’analisi utilizzando più fonti (catasto, ortofoto,
ecc.), e poterla condividere con altri enti interessati.
4) La gestione delle destinazioni d’uso di aree geografiche sulla base di studi statistico-
territoriali può rappresentare la migliore soluzione di sfruttamento / presidio della
zona creando e conformando una nuova geografia personalizzata. Intuitivo è
l’applicazione per una suddivisione delle aree di competenza / esclusività di reti di
agenti, di ispettori, di distribuzione non nominativa , ecc.
5) Creare delle simulazioni inserendo sul territorio entità ipotetiche ed osservane gli
effetti causati dalla loro presenza. Si pensi ad esempio all’apertura di nuovi punti
vendita, piuttosto che alla creazione di dighe o nuovi centri sportivi.
Tra i diversi modelli di simulazione geostatistica vale la pena di ricordare la logica
dei modelli gravitazionali: ogni attività localizzata nello spazio fisico sviluppa con
l'ambiente circostante una complessa rete di rapporti bidirezionali che vanno a
costituire un complesso campo di forze di attrazione, di irraggiamento, di
repulsione, di cooperazione che forniscono per così dire l'energia di base del
funzionamento e dell'esistenza stessa del sistema territoriale. Così ad esempio,
usufruiscono di questa logica:
- i rapporti commerciali d'importazione e di esportazione di beni e soprattutto di
servizi;
- i movimenti di fattori produttivi, e in particolare movimenti pendolari o migratori
di popolazione;
3. - la diffusione di know-how e di informazione;
- l’ interazione attraverso le reti di comunicazione e di trasporto;
- i rapporti di collaborazione e cooperazione.
6) La possibilità di possedere uno strumento utile per la prevenzione di eventi dannosi
o catastrofici non soltanto dal punto di vista ambientale (straripamento di fiumi,
fenomeni atmosferici rilevanti, ecc) ma anche dal punto di vista economico-
aziendale (sovrapposizione delle aree di mercato).
7) Definizione di una strategia di controllo e monitoraggio dinamico che consente un
livello di aggiornamento delle informazioni di interesse quasi in tempo reale.
Sicuramente questa è una delle ragioni di utilizzo più interessanti in quanto
consente la pianificazione delle proprie attività e permette di verificarne gli effetti ed
i cambiamenti nel tempo. Ad esempio il numero dei clienti o le vendite rilevate ed
aggiornate all’interno di un sistema informativo di geomarketing può affinare le
azioni relative alla comunicazione o alle attività di marketing da adottare. In campo
faunistico il rilevamento della numerosità e l’insediamento di specie animali a rischio
permette di individuare campagne mirate per la difesa delle specie in questione.
4. 8) Possibilità di fare inferenza delle informazioni rilevate su aree dove tali informazioni
non sono osservabili o non è stato possibile rilevare.
L’aspetto statistico in questo caso si manifesta con tutta la sua potenza: basti
pensare al fatto che la “Geostatistica” stessa ha consentito le prime applicazioni in
ambito geologico cercando di risolvere le problematiche relative alla stima del grado
di presenza di materiali/sostanze disponendo di un numero esiguo (a causa
solitamente dei costi di rilevazione) di osservazioni campionarie sui cui tarare
modelli statistici cosiddetti di kriging.
Così in ambito meteorologico, delle telecomunicazioni o dell’analisi dei flussi
migratori l’utilizzo di tali modelli consente, se pur con un adeguato ma inevitabile
livello di incertezza, di stimare il comportamento spaziale di tali fenomeni.
9) Conservare i dati e disporre di processi spazio temporali consentendo di ottenere
diverse viste logiche per periodi storici differenti. Tutto ciò è possibile grazie alla
caratteristiche di flessibilità dello strumento GIS in grado di archiviare e riutilizzare i
dati che di volta in volta vengono caricati. Le principali applicazioni sono destinate
alla visualizzazione di trend relativi all’andamento di un prodotto, piuttosto che alla
domanda del mercato, flussi migratori, urbanizzazione ecc.
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Rilievi 2003 Rilievi 2004
5. 10) Investimento tecnologico efficace ed efficiente che consente minimizzare tempi o
costi di controllo attivo sul territorio. Pensiamo ad esempio alle rilevazioni sul
territorio di dati di qualunque tipo, oggi è possibile gestirli con strumenti portatili
quali Palmari, Laptop equipaggiati con tecnologia GPS (Sistema di posizionamento
globale - Global Position System). Gli stessi dati possono essere trasferiti ad una
sede centrale che può provvedere immediatamente a caricarli, analizzarli ed
eventualmente a validarli o richiederne ulteriori rilevazioni. Inoltre l’assistenza, in
tutte le fasi di rilevazione, tramite l’utilizzo di metodologie standard ed un sistema di
raccolta non possono che avere, immediatamente, una riscontro positivo sulla
qualità rilevata.