6. UN PROFESSORE E UN BARATTOLO DI
MARMELLATA MOLTO SPECIALE
Un professore di filosofia, in piedi davanti alla sua classe, prese
un grosso vasetto di marmellata vuoto e cominciò a riempirlo
con dei sassi, di circa 3 cm. di diametro.
Una volta fatto chiese agli studenti se il contenitore fosse pieno
ed essi risposero di sì.
Allora il Professore tirò fuori una scatola piena di piselli, li versò
dentro il vasetto e lo scosse delicatamente.
Ovviamente i piselli si infilarono nei vuoti lasciati tra i vari sassi.
Ancora una volta il Professore chiese agli studenti se il vasetto
fosse pieno ed essi, ancora una volta, dissero di sì.
7. UN PROFESSORE E UN BARATTOLO DI
MARMELLATA MOLTO SPECIALE
Allora il Professore tirò fuori una scatola piena di sabbia e la
versò dentro il vasetto.
Ovviamente la sabbia riempì ogni altro spazio vuoto lasciato e
coprì tutto.
Ancora una volta il Professore chiese agli studenti se il vasetto
fosse pieno e questa volta essi risposero di sì, senza dubbio
alcuno.
Allora il Professore tirò fuori, da sotto la scrivania, una lattina di
birra e la versò completamente dentro il vasetto, inzuppando
la sabbia.
Gli studenti risero.
8. UN PROFESSORE E UN BARATTOLO DI
MARMELLATA MOLTO SPECIALE
"Ora," disse il Professore non appena svanirono le risate, “voglio
che voi capiate che questo vasetto rappresenta la vostra vita.
I sassi sono le cose importanti - la vostra famiglia, i vostri amici,
la vostra salute, i vostri genitori e/o figli - le cose per le quali
se tutto il resto fosse perso, la vostra vita sarebbe ancora
piena.
I piselli sono le altre cose per voi importanti: come il vostro
lavoro, la vostra casa, la vostra auto.
La sabbia è tutto il resto...... le piccole cose.“
9. UN PROFESSORE E UN BARATTOLO DI
MARMELLATA MOLTO SPECIALE
"Se mettete dentro il vasetto per prima la sabbia," continuò il
Professore "non ci sarebbe spazio per i piselli e per i sassi.
Lo stesso vale per la vostra vita.
Se dedicate tutto il vostro tempo e le vostre energie alle piccole
cose, non avrete spazio per le cose che per voi sono
importanti. Dedicatevi alle cose che vi rendono felici: giocate
con i vostri figli, portate il vostro partner al cinema, passate
del tempo con i vostri genitori, uscite con gli amici.
Ci sarà sempre tempo per lavorare, pulire la casa, lavare l'auto.
Prendetevi cura dei sassi per prima - le cose che veramente
contano.
Fissate le vostre priorità... il resto è solo sabbia.”
10. UN PROFESSORE E UN BARATTOLO DI
MARMELLATA MOLTO SPECIALE
Uno studente allora alzò la mano e chiese al Professore cosa
rappresentasse la birra.
Il Professore sorrise. "Sono contento che me l'abbia chiesto.
La birra rappresenta il sorriso.
Era giusto per dimostrarvi che per quanto piena possa essere la
vostra vita, c'è sempre spazio per un sorriso."
11. Riflettiamo:
Cosa significa “non avere tempo” ?
Certe cose che richiedono
pochissimo tempo, danno un grande
risultato: non rimandiamole.
Organizzare il proprio tempo
richiede metodo.
14. Riflettiamo:
Ha agito sulla base delle
informazioni che ha pensato di avere:
1) Obiettivo: accettare un gesto
gentile nei miei confronti
2) Oggetto: Noccioline in eccesso,
donate gratuitamente
3) Tempo a disposizione: nessun
vincolo
18. IL VECCHIO ARABO
Un vecchio arabo residente a Chicago da più o meno quarant’anni, vuole
piantare delle patate nel suo giardino, ma arare la terra è diventato un
lavoro troppo pesante per la sua veneranda età.
Il suo unico figlio, Ahmed, sta studiando all’estero.
Il vecchio manda una e-mail a suo figlio, spiegandogli il problema:
“Caro Ahmed, sono molto triste perché non posso piantare patate nel
mio giardino quest’anno, sono troppo vecchio per arare la terra.
Se tu fossi qui tutti i miei problemi sarebbero risolti.
So che tu dissoderesti la terra e scaveresti per me.
Ti voglio bene. Tuo padre.”
19. IL VECCHIO ARABO
Il giorno dopo il vecchio riceve una e-mail di risposta da suo figlio:
“Caro papà, per tutto l’oro del mondo non toccare la terra del giardino!
Lì è dove ho nascosto ciò che tu sai... Ti voglio bene anch’io.
Ahmed”.
Alle 4 del mattino seguente, a casa del vecchio arabo arrivano la polizia,
gli agenti dell'FBI, della CIA, gli SWAT, i Rangers, i Marines, Stallone,
Shwarzenegger ed i massimi esponenti del Pentagono, che rivoltano il
giardino cercando antrace, materiale per costruire bombe o qualsiasi altra
cosa pericolosa.
Non avendo trovato nulla, se ne vanno con le pive nel sacco....
20. IL VECCHIO ARABO
Lo stesso giorno l’uomo riceve una e-mail da suo figlio:
“Caro papà, sicuramente la terra adesso è pronta per piantare le patate.
Questo è il meglio che ho potuto fare, date le circostanze.
Ti voglio bene.
Ahmed.”
21. Riflettiamo:
Pensare al modo migliore di fare una
cosa prima di cominciarla può
portare un risparmio di tempo
Cercare con ostinazione la soluzione
ottimale ipotetica può non far
raggiungere in tempo l’obiettivo
Trovare un compromesso, ponendo un
limite al periodo di «riflessione»
22. Riflettiamo:
Si tende ad associare la necessità di
applicare tecniche di Gestione del
Tempo solo all’ambito
lavorativo.
E questo è un problema.
23. Riflettiamo:
Ogni nostra attività, anche quelle che
pensiamo distinte tra loro
(tipo: lavoro, famiglia e svago),
ha in comune l’uso del nostro tempo.
25. Riflettiamo:
Per questo il Time Management,
per funzionare, va applicato come
una gestione integrata di tutte
le nostre attività, presenti e future.
28. IL MESSAGGIO
Un giorno, un uomo non vedente stava seduto sui gradini di
una chiesa con un cappello ai suoi piedi ed un cartello con
la scritta:
“Sono cieco, aiutatemi per favore”
Un uomo che passeggiava lì vicino si fermò e notò che
aveva solo pochi centesimi nel suo cappello.
Si chinò e versò altre monete, poi, senza chiedere il
permesso, prese il cartello, lo girò e scrisse un’altra frase.
Quello stesso pomeriggio l’uomo tornò dal non vedente e
notò che il suo cappello era pieno di monete e banconote.
29. IL MESSAGGIO
Il non vedente riconobbe il passo dell’uomo e gli chiese se
fosse stato lui ad aver riscritto il suo cartello, e cosa
avesse scritto.
L'altro rispose:
“Niente che non fosse vero: ho solo riscritto il tuo in
maniera diversa”, sorrise e andò via.
Il non vedente non seppe mai che ora sul suo cartello
c’era scritto:
“Oggi è primavera...ed io non la posso vedere”.
30. Riflettiamo:
Comunicare in modo efficace gli
elementi importanti è necessario per
raggiungere l’obiettivo.
La comunicazione (social media,
email, SMS, etc) sottrae una quota
significativa del nostro tempo, e
della nostra attenzione, senza che ce
ne accorgiamo.
33. Riflettiamo:
L’efficacia si raggiunge solo
attraverso la tecnologia ?
Non esiste lo strumento perfetto per
gestire le proprie attività, né per
tutte le occasioni, né per tutte le
persone.
Ognuno sperimenti e scelga i propri.
39. La risposta è soggettiva e deve
riguardare i nostri obiettivi come
persona (non solo come lavoratore).
Il TM deve essere uno strumento per
raggiungerli, e non il fine del
nostro agire.
40. Riassumendo i nostri Strumenti
Definire bene le nostre priorità.
Aver chiaro la meta del nostro
agire, per chi, e entro quando.
Pensare (almeno un po’) prima di
agire al modo migliore di fare le
cose
41. Riassumendo i nostri Strumenti
Applichiamo la gestione del nostro
tempo a tutto il nostro tempo.
Comunichiamo in modo efficace
cosa vogliamo ottenere e da chi.
Teniamo sotto controllo il tempo
speso a comunicare e l’impatto
delle relative interruzioni.
42. Riassumendo i nostri Strumenti
Scegliamoci i nostri strumenti
(tecnologici o meno) per aiutarci
nel controllo delle nostre
scadenze, senza aver paura di
cambiarli.
44. GRAZIE!
Il ricavato della vendita delle mie pubblicazioni è interamente devoluto a un progetto di Sostegno a Distanza
di bambini di tutto il mondo: “Campioni del Mondo” (www.edc-consulting.org)
Pubblicazioni: www.lulu.com/spotlight/maxcardaci, www.americastarbooks.net, www.amazon.com, www.edc-
consulting.org:
- Time Management: “Mi Cambierebbe 25 Minuti?” [Anche in Inglese, cartaceo e per Kindle]
- Metodi di Governance Etici “La Terza Strada: Una storia di Principi, Maestri e Cappellai”
- Storia della Scienza: “Macchie sul Sole? Che fai, scherzi?” [14 volumetti in formato Epub]
Per i piu’ curiosi:
- Profilo LinkedIn: Massimo Cardaci [Inglese]
Hinweis der Redaktion
… con un pizzico d’ironia per rendere il tema piu’ leggero
Inserisci: figure di sassi, poi piselli, poi sabbia, poi birra
Cosa significa “non avere tempo” ?
-> Il tempo c’e’: 24 ore al giorno per tutti. Il problema e’ come lo utilizziamo
E qui entra in gioco la necessita’ di avere ben chiare le proprie priorita’
Certe cose che richiedono pochissimo tempo, danno un grande risultato: non rimandiamole!
-> ottimizzare il risultato dell’utilizzo del nostro tempo
Organizzare il proprio tempo richiede metodo.
-> Bisogna applicarsi. Non viene gratis e senza fatica
E soprattutto, non aspettiamoci di non sbagliare mai, abbandonando il tentativo di controllo sul nostro tempo: impariamo dagli errori o dalle nuove complessita’ che incontriamo. E ricominciamo
Arachidi
Il guidatore ha deciso di accettare e mangiare (agire) le noccioline sulla base delle informazioni che lui ha pensato di avere:
Obiettivo dell’agire: un gesto gentile nei miei confronti
-> Avere chiaro l’obiettivo ci permette di avere chiara la meta del nostro agire, e il risultato che dobbiamo ottenere
2) Oggetto: Noccioline in eccesso, donate gratuitamente
-> Su cosa dobbiamo agire ? E’ importante capire su cosa concentrare i nostri sforzi per raggiungere l’obiettivo. Lui ha ritenuto che l’oggetto sel suo agire fossero «noccioline»
3) Tempo a disposizione: nessun vincolo
-> Quanto tempo ho? In questo caso non c’erano vincoli espliciti (forse uno inplicito: il dover svuotare le mani prima che arrivassero altre noccioline) , ma e’ sempre bene porsi la domanda. In alcuni casi viene spontaneo (un treno che parte), ma spesso no.
Inserisci: Foto del vecchio, campo secco e arido, marines, campo arato
Pensare al modo migliore di fare una cosa prima di cominciarla può portare un risparmio di tempo
-> Spesso si tende ad applicare soluzioni «standard» ai problemi, senza porci troppe domande. Ma sono realmente soluzioni ottimali?
Trovare modi alternativi significa in realta’ fare un esercizio di adattamento della nostra esperienza passata al problema in esame, valorizzando tutte le nostre esperienze pregresse, e non solo quelle solitamente applicabili.
Cercare con ostinazione la soluzione ottimale ipotetica può non far raggiungere in tempo l’obiettivo
-> C’e’ un detto: per fare l80% del lavoro ci vuole il 20% del tempo: il problema e’ che per fare l’ultimo 20% ci vuole l’80% del tempo, e io aggiungerei, spesso neanche basta.
Chiediamoci: fino a che livello di dettaglio o precisione e’ necessario arrivare? Qui c’e’ un 80% di tempo che poterebbe essere risparmiato…
Non sto dicendo che e’ bene fare le cose in modo approssimativo (da responsabile di un gruppo di lavoro, mi taglierei le gambe da solo…) , ma solo che in molte occasioni basta arrivare a un obiettivo gia’ soddisfacente, e che il tempo/sforzo richiesto per trasformare quel «gia’ soddisfacente» in un «assolutamente perfetto» di solito non e’ giusificato.
Trovare un compromesso, ponendo un limite al periodo di «riflessione»
-> E’ una cosa che si raggiunge in modo progressivo e con la pratica (Esperienza… ovvero imparando dai propri errori)
Di fatto si impara a porsi un limite al tempo di analisi e investigazione di strade alternative
Inserisci: Foto cieco con cappello vuoto, cappello pieno di soldi,
Comunicare agli altri in modo efficace gli elementi importanti e’ elemento necessario a raggiungere l’obiettivo
-> Siamo sommersi di informazioni provenienti dai piu’ vari canali: mail, web, sms, telefonate, giornali, tv. Il nostro cervello tende ad applicare un meccanismo di protezione che scarta tutto quanto non viene giudicato «vitale» o «interessante».
Catturare l’attenzione di chi collabora con noi al raggiungimento di un obiettivo (o all’esecuzione di una attivita’), e difficile.
Spendere del tempo per essere chiari sul «cosa si comunica», sul «perche’» (ovvero cosa si vuole ottenere), sul «quando» ci serve avere un riscontro, e su «a chi» e’ diretto il messaggio (to vs. cc – pensa alle mail mandate «a spaglio»), e’ fondamentale.
Spesso molti ritengono che basti «mandare una mail» perche’ la comunciazione sia effettivamernte arrivata al nostro interlocutore. Ma non e’ cosi’: potrebbe non arrivare, finire nello SPAM, essere cancellata piu’ o meno volontariamente, non essere letta con attenzione o no semplicemente no nessere chairo cosa vogliamo.
La comunicazione (social media, email, SMS, etc) sottraggono una quota significativa del nostro tempo, e della nostra attenzione, senza che ce ne accorgiamo
-> C’e’ un esercizio che faccio fare durante i corsi di TM: chiedo a tutti di contare le mail che ricevonop nei vari account di posta, e di dividerle in categorie, secondo il livello di interazioene necessario: da buttare, solo da leggere, ma non azioni, da leggere e rispondere.
Chiedo quindi di assegnare una durata media a ciascuna di queste attivita’, e poi di calcolare il tempo complessivo speso.
Due osserfgazioni: intanto spessissimo sottostimano il tempo necessario per la gestione media; secondo non considerano il tempo di «cambio di contesto»: a seguito di una interruzione, riprendere quello che si stava facendo non e’ «gratis» in termini di tempo.
E questo solo per le mail… senza considerare sistemi di Messaggistica.
Provate a casa: ci saranno delle sorprese.
Arachidi
L’efficacia si raggiunge solo attraverso la tecnologia ?
-> Nel libro c’e’ un interessante confronto tra diverse soluzioni tecnologiche e non, fornendo alcune indicazioni sulle caratteristiche che dovrebbe avere lo strumento che ci supporta nella gestione del tempo.
Vorrei solo sottolineare il fatto che e’ uno «strumento», mentre noto spesso che diviene «l’obiettivo»
Non esiste lo strumento perfetto per gestire le proprie attività, né per tutte le occasioni, né per tutte le persone
-> Importante! Non cerchiamo di armonizzare e razionalizzare dove non serve: ad ogni necessita’ il suo strumento. Ad esempio, se per gestire gli impegni di famiglia ci va benissimo il calendario sel nostro telefonino, condiviso tra marito e moglie, sul lavoro potremmo trovarci a nostro agio con il classico foglio di carta.
Ognuno sperimenti e adotti il (o i) propri
-> E non abbia paura di cambiare nel tempo: le esigenze cambiano!
Nel tentativo di gestire al meglio il nostro tempo, avremo periodi in cui tutto sembra sotto controllo, alternati a periodi in cui il tempo sembra sfuggire via e che il controllo sia perso.
SE non abbiamo un motivo profondo per cercare di riprenderne il controllo, ma e’ solo “perche’ ci piace che tutto sia ben organizzato”, o, peggio “ci piace far vedere agli altri quanto siamo bravi ad organizzarci” allora alle prime difficolta’ ci arrernderemo.