una breve sintesi del brillante articolo - pubblicato anche come volumetto - di Harry Frankfurt, che cerca di spiegare i motivi culturali e sociali alla base dell'enorme aumento delle "stronzate" in circolazione nelle società massmediatiche
1. Harry G. Frankfurt (1924) è
Harry G. Professore emerito di Filosofia
all’Università di Princeton.
Frankfurt E’ uno dei più importanti filosofi
contemporanei, soprattutto nel
campo della filosofia morale.
2. Harry G. Frankfurt (1924) è
Harry G. Professore emerito di Filosofia
all’Università di Princeton.
Frankfurt E’ uno dei più importanti filosofi
contemporanei, soprattutto nel
campo della filosofia morale.
E’ ormai conosciuto anche dal
grande pubblico perché un suo
ve c c h i o a r t i c o l o d e l 1 9 8 6 ,
ripubblicato in forma di piccolo
libro, è diventato un bestseller.
Il libro s’intitola:
“ON BULLSHIT”.
E’ stato tradotto anche in italiano
(editore Rizzoli) nel 2005, con il
titolo “Stronzate”.
4. In questo breve saggio filosofico Harry G. Frankfurt
parte dalla constatazione che l’attuale comunicazione
sociale - dalle conversazioni tra conoscenti ai dibattiti
nei mass media - è attraversata da una quantità
inaudita e spaventosa di sciocchezze.
5. In questo breve saggio filosofico Harry G. Frankfurt
parte dalla constatazione che l’attuale comunicazione
sociale - dalle conversazioni tra conoscenti ai dibattiti
nei mass media - è attraversata da una quantità
inaudita e spaventosa di sciocchezze.
Frankfurt si chiede:
Come mai?
Perché accettiamo la libera circolazione di tante vuote
chiacchiere?
Perché rimaniamo indifferenti alla massa di “bullshit”
che ci sommerge?
7. Uno dei tratti salienti della nostra cultura è la
quantità di stronzate in circolazione. Tutti lo sanno.
Ciascuno di noi dà il proprio contributo. Tendiamo
però a dare per scontata questa situazione [...]
8. Uno dei tratti salienti della nostra cultura è la
quantità di stronzate in circolazione. Tutti lo sanno.
Ciascuno di noi dà il proprio contributo. Tendiamo
però a dare per scontata questa situazione [...]
Di conseguenza non abbiamo una chiara
consapevolezza di cosa sono le stronzate, del
perché ce ne siano così tante in giro, o di quale
funzione svolgano. [...] Mi propongo dunque di
iniziare lo sviluppo di una conoscenza teoretica
delle stronzate, offrendo in primo luogo un’analisi
filosofica provvisoria ed esplorativa.
9. In conclusione l’analisi di Frankfurt conduce a
stabilire alcuni punti di grande interesse, che
meritano un’attenta riflessione:
10.
11. • esiste una precisa differenza concettuale tra “liars” e
“bullshitters”, tra la falsità (o la bugia) e la stronzata;
• le stronzate sono un nemico della verità più pericoloso
delle menzogne (bullshit is a greater enemy of the
truth than lies are);
12. • esiste una precisa differenza concettuale tra “liars” e
“bullshitters”, tra la falsità (o la bugia) e la stronzata;
• le stronzate sono un nemico della verità più pericoloso
delle menzogne (bullshit is a greater enemy of the
truth than lies are);
• le stronzate sono incrementate da un’errata concezione
della democrazia e dei nostri diritti e doveri sociali;
13. • esiste una precisa differenza concettuale tra “liars” e
“bullshitters”, tra la falsità (o la bugia) e la stronzata;
• le stronzate sono un nemico della verità più pericoloso
delle menzogne (bullshit is a greater enemy of the
truth than lies are);
• le stronzate sono incrementate da un’errata concezione
della democrazia e dei nostri diritti e doveri sociali;
• l’attuale proliferazione di stronzate ha anche un’origine
pseudofilosofica, nella credenza diffusa che non esistano
verità oggettive, ma solo opinioni di valore relativo;
14. • esiste una precisa differenza concettuale tra “liars” e
“bullshitters”, tra la falsità (o la bugia) e la stronzata;
• le stronzate sono un nemico della verità più pericoloso
delle menzogne (bullshit is a greater enemy of the
truth than lies are);
• le stronzate sono incrementate da un’errata concezione
della democrazia e dei nostri diritti e doveri sociali;
• l’attuale proliferazione di stronzate ha anche un’origine
pseudofilosofica, nella credenza diffusa che non esistano
verità oggettive, ma solo opinioni di valore relativo;
• abbiamo abbandonato l’ideale dell’esattezza e della
conoscenza rigorosa, per affidarci all’etica della sincerità; ma
la sincerità senza esattezza è una stronzata (sincerity
itself is bullshit).
15.
16. “Bullshit is a greater enemy
of the truth than lies are.”
“Bullshit is unavoidable whenever
circumstances require someone to talk
without knowing what he is talking about.”
“Sincerity itself is Bullshit.”
20. 1 Le stronzate sono inevitabili ogni volta che
le circostanze obbligano qualcuno a parlare
senza sapere di cosa sta parlando.
Pertanto la produzione di stronzate è stimolata ogni
qualvolta gli obblighi o le opportunità di parlare di un
certo argomento eccedono le conoscenze che il parlante
ha dei fatti rilevanti attorno quell’argomento.
[...] le persone sono spesso spinte - vuoi dalle proprie
inclinazioni, vuoi dalle richieste altrui - a parlare in
lungo e in largo di materie nelle quali sono, in grado
maggiore o minore, ignoranti.
22. 1 Questioni strettamente correlate emergono
dalla diffusa convinzione che in una
democrazia ogni cittadino debba avere
un’opinione su tutto...
L’assenza di qualunque legame significativo tra le
opinioni di una persona e la sua comprensione della
realtà avrà conseguenze ancora più gravi per uno che
ritenga sia sua responsabilità, in quanto coscienzioso
agente morale, valutare eventi e condizioni in
qualunque angolo del mondo.
24. La contemporanea proliferazione delle
stronzate ha anche origini più profonde in
svariate forme di scetticismo, secondo le
quali noi ... non possiamo conoscere la vera
realtà delle cose.
2
Le conseguenze di questa perdita di fiducia sono state
l’abbandono della disciplina richiesta dalla fedeltà
all’ideale dell’esattezza e l’adozione ... dell’ideale
alternativo della sincerità.
Invece di cercare in primo luogo di giungere a
rappresentazioni accurate di un mondo condiviso,
l’individuo si volge al tentativo di fornire una
rappresentazione sincera di se stesso...
26. 2
... E’ come se l’individuo decidesse che, dato che non ha
senso cercare di essere fedeli ai fatti, allora dovrà
invece tentare di essere fedele a se stesso.
27.
28. Ma ciò è assurdo...
Come esseri coscienti, esistiamo solo nella nostra
reazione alle altre cose, e non possiamo in alcun modo
conoscere noi stessi senza conoscere quelle.
Per di più, non esiste nulla nella teoria, e di certo nulla
nell’esperienza, a sostegno dello straordinario giudizio
che la verità su se stessi sia la più semplice da conoscere.
I fatti su noi stessi non sono particolarmente solidi e
resistenti alla dissoluzione dello scetticismo. [...]
E se questo è vero, la sincerità è in sé una stronzata.
Harry G. Frankfurt