1. Corso di Teoria e analisi del cinema
8. L'orrore, l'orrore: l'etica di
un pessimista
prof. Matteo Asti
2. Un problema di fondo: la realtà
E' stato detto che il tema principale dei miei film riguarda
la differenza tra realtà e fantasia. È un tema che ricorre
spesso nei miei film e penso si basi essenzialmente sul fatto
che odio la realtà. Ma sai purtroppo la realtà è l'unico
posto in cui posso mangiarci una bella bistecca per cena
(Bjorkman 1994, p.60)
Tra le discipline che Allen mette alla berlina nei
suoi film (ma che quindi col suo modo parodico
prende anche in considerazione) c'è la filosofia.
WA è “un esistenzialista ateo con forti e
comprensibili inclinazioni pessimistiche” ma grazie
alla sua vena romantica si propone come altro
Woody Allen
rispetto ad un “messaggero delle tenebre pieno di
nevrosi nichiliste” (Morris 2004 p. 10).
3. Un problema di fondo: la realtà
Allen non fa certo filosofia nei suoi film ma mette al
centro in modo quasi ossessivo alcune question di
fondo su cui ha lavorato nei secolo questa
disciplina: cos'è la moralità? C'è differenza tra bene
e male? Qual è il senso della vita? C'è giustizia
nell'universo? Cosa succede dopo la morte?
A queste domande WA si rifiuta in modo
categorico di dare delle risposte chiare e spesso le
formula lui stesso nei film con il punto
interrogativo.
Woody Allen ES: Amore e guerra, Stardust memories, Harry a
pezzi (1.22.00).
4. Il senso della vita
- Vita è intrinsecamente priva di significato
- Necessità di crearci delle false illusioni e non
pensare alla morte nostra e dell'universo che
rendono tutto vano (cfr. tumore in “Hannan e le
sue sorelle”)
- Nell'universo non c'è alcun valore assoluto e
oggettivo (cfr. Incipit di “Io e Annie” - il fisico in
“Settembre” - l'analista in “Stardust memories”)
- Tale assenza rende la vita assurda e tali anche le
sofferenze che la connotano
(Conard 1994)
Harry a pezzi (1997) ES: il buco nero in Harry a pezzi (34.00)
5. Dio
- Dio come elemento di senso del mondo
- Dio come verità innegabile (es. Discussione tra
Boris e Sonja in “Amore e guerra”)
- Dio come suprema illusione (il rabbino cieco di
“Hannan e le sue sorelle”)
- La superba necessità di illusioni (da Dio al mago)
(Conard 1994)
ES: La rosa purpurea del Cairo (43.18)
La rosa purpurea del Cairo
(1985)
6. Dio
EPATITE (commediografo antica Atene): Non ci
avevo proprio pensato a Dio come finale della mia
commedia.... Ma se Dio salva tutto, l’uomo non è
più responsabile delle proprie azioni.
DORIS (donna moderna): Ma senza Dio, l’universo
è senza senso. La vita è senza senso. Noi siamo
senza senso. (Silenzio di tomba.) Ho un improvviso
e irrefrenabile desiderio di essere scopata.
Commedia “Dio” in Citarsi addosso
La rosa purpurea del Cairo
(1985)
7. Integrità
“Tu sei troppo poco rigoroso con te stesso, non ti sembra?”
Capisci questo è il tuo vero problema. Tu razionalizzi
tutto. Non sei sincero con te stesso” (Manhattan 1979)
- Integrità, coerenza, irremovibilità
- La Porsche, il tradimento, la delazione
(Skoble 2004)
- Gli elementi in gioco (Yale, l'ominide, la
Manhattan (1979) scienza...)
- L'integrità di Isaac
ES. Manhattan 1.15.38
8. Etica
Etica. — L'imperativo categorico e le sei maniere per fare
in modo che questo lavori a vostro vantaggio. (WA,
BOLLETTINO PRIMAVERILE in Saperla Lunga,
1973)
- Il mondo non funziona secondo dei principi
morali. La moralità è una fede.
- Dov'è il senso di una vita in cui la giustizia non
trionfa (“Sei milioni di morti e I nazisti l'hanno fatta
franca)
- Il finale di Crimini e Misfatti
Crimini e misfatti (1989)