1. Pratica e cultura dello spettacolo Tv
1. Una breve storia
Prof. Matteo Asti
2. Il corso
I diversi punti di vista:
- La tv come medium e tecnologia
- La tv come testo
- La tv come attore sociale
3. Definizione
Sistema di trasmissione a distanza di immagini fisse
o in movimento per mezzo di onde
elettromagnetiche
(Dizionario Hoepli)
La televisione (dal greco "a distanza", e dal latino
video, "vedere") è la diffusione contemporanea di
medesimi contenuti visivi e sonori, fruibili in
tempo reale o con un breve ritardo, ad utenti situati
in aree geografiche servite da apposite reti per
telecomunicazioni e dotati di specifici apparecchi
elettronici ed eventualmente impianti per
telecomunicazioni.
Il termine "televisione" venne stabilito il 10 marzo
1947 durante la conferenza mondiale delle
radiocomunicazioni di Atlantic City dai delegati di
60 nazioni che, altresì, stabilirono di adottare come
abbreviazione la sigla "TV".
(Wikipedia.it)
4. La storia istituzionale della televisione italiana
- 1932: nel Regno Unito vengono trasmessi
programmi sperimentali dalla BBC col sistema
Baird e successivamente col sistema Emitron.
- In Italia il servizio regolare cominciò soltanto dal
3 gennaio 1954, a cura della RAI, in bianco e nero.
(1954 quota di popolazione 48% - 1961 97%)
- Nel ’57 viene introdotta la pubblicità con
"Carosello" (finanziamento privato)
- Nel 1961 iniziarono le trasmissioni del secondo
canale RAI
5. La storia istituzionale della televisione italiana
- Nascono le prime televisioni libere italiane via
etere: Canale 21 (Napoli), Telealtomilanese (Busto
Arsizio), GBR (Roma), Canale 5 (1980 ma già da
1976 come Telemilano).
- La RAI nel 1977 introduce il colore
- Nel 1991 arriva in Italia la Pay-tv (Tele+) e nel
1997 la tv via satellite
- Dopo il 2000 arriva in Italia il digitale terrestre
(2003) e la formula del pay per view (2005)
6. Le leggi italiane
- Nel 1910 la legge n. 395 stabiliva la riserva statale
per l'esercizio dell'attività radiotelegrafica e
radioelettrica
- Nel periodo fascista Regio decreto n.1067 del
(1923) affermata la riserva allo stato del diritto di
trasmissione; il Regio Decreto 2191 (1924) da il
monopolio all'Unione Radiofonica Italiana (URI)
- Art. 21 Costituzione «Tutti hanno diritto di
manifestare liberamente il proprio pensiero con la
parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione»
ma concessione del 1952 all'Eiar monopolio per 20
anni.
7. Le leggi italiane
- Sentenza n. 226 del 1974 Illegittimità del
monopolio via cavo e quindi liberalizzazione delle
emittenti televisive via cavo; Sentenza n. 202 del
1976 permette trasmissioni in ambito locale
- Legge 103/75 Nuove norme in materia di
diffusione radiofonica e televisiva (resta monopolio
ma si apre a regime di privati).
- Legge Mammì del 1990: unica regolamentazione
che però legittima la situazione di predominio di
Finivest (inoltre obbliga ogni canale ad avere
direttore, telegiornale, fissa limiti pubblicità).
- Legge Maccanico del 1997 (piano frequenze
inapplicato)
- Tv digitale: introdotta con le leggi 66/2001 e poi
rivista dalla Gasparri del 2006
8. La tecnologia: la televisione analogica
La tv analogica terrestre (vs satellite e via cavo) è
quella che ha rappresentato sinora la forma
tecnologica tradizionale della tv e che si manterrà in
Italia sino al 2010 (Europa 2012).
È stata la prima tipologia di televisione a diffondersi
nel mondo, quando la televisione ha iniziato a
diffondersi, a partire dal 1928 negli Stati Uniti e a
partire dal 1929 nel Regno Unito e in Germania.
9. La tecnologia: la televisione analogica al digitale
terrestre
Il sistema del digitale terrestre (introdotta con le
leggi 66/2001 e poi rivista dalla Gasparri del 2006)
offre come vantaggi:
- maggiore qualità delle immagini (alta definizione)
- possibilità di avere più canali (centinaia contro
poche decine e meno di una decina a livello
nazionale)
- possibilità di criptare il segnale (canali a
pagamento)
- possibilità di interagire col televisore e con
l'utente (info personalizzate, quiz, didattica,
commerce)
- integrazione con le altre piattaforme digitali
(smarphone, pc)
10. La tecnologia: la televisione satellitare
La televisione satellitare o televisione via satellite è
la televisione che giunge agli utenti per mezzo di
onde radio emesse da trasmettitori posti su satelliti
per telecomunicazioni geostazionari.
I vantaggi rispetto alla tv analogica sono simili a
quelli del digitale terrestre con una migliore qualità
del segnale.
Attualmente occorre però usufruire di un contratto
a pagamento con un operatore (Sky).
11. La paleo-televisione
Con il termine Paleotelevisione ci si riferisce alla
televisione degli inizi, caratterizzata da un rigoroso
progetto comunicativo, da programmi basati su
criteri pedagogici ed educativi.
Le scelte su cosa mandare in onda erano fatte
pensando all’utilità che il telespettatore potesse
trarne.
Da tenere presente che i canali erano solo due e le
programmazioni erano complementari. I generi
televisivi erano nettamente definiti.
Con l’instaurarsi di un regime concorrenziale e
commerciale, (la nascita delle emittenti televisive
private nel 1975) le cose cambiarono radicalmente.
12. La neo-televisione
Con la Neotelevisione il quadro cambia
radicalmente. Si entra nell’era della scelta e
dell’abbondanza.
Il principio fondamentale nell’organizzazione del
palinsesto diventa il flusso, la capacità di costruire
un’offerta che costringa i telespettatori a rimanere
sintonizzati sul canale.
I programmi sono adatti a tutti: è la televisione
generalista.