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mario cina – padova - 2013
Storia della Filosofia
1. Un’introduzione in 16 schede
_______________________________________
01. Prima della Filosofia: il mito
02. Prima della Filosofia: Omero
03. Prima della Filosofia: Esiodo
04. Prima della Filosofia: L’Orfismo
05. Prima della Filosofia: gli albori del pensiero
06. Cosa è la Filosofia
07. Perché la Filosofia è nata in Grecia
08. Filosofie Orientali
09. Scienza greca e Scienza orientale
10. La nascita della Filosofia greca e il suo significato
11. I caratteri originali della Filosofia greca
12. Ambiti problematici della filosofia
13. I periodi della filosofia greca
14. Cronologia
15. I Filosofi
16. La Scuola Ionica
________________________________________
mario cina – padova - 2013
Testi consultati:
1. G. Reale – D. Antiseri – Storia della Filosofia – Bompiani - 2010
2. N. Abbagnano – G. Fornero – Protagonisti e Testi della Filosofia –
Paravia - 1999
3. F. Moser – Piccola Filosofia per non filosofi – Feltrinelli - 2002
______________
Non ho mai studiato Filosofia prima d’ora.
Forse è stata la mia fortuna perché è probabile che i professori sarebbero
riusciti a rendermela insopportabile come hanno fatto con il latino delle scuole
medie inferiori (dei miei tempi).
Beh, fortuna o sfortuna che sia il fatto è che fin dalle prime pagine mi sono
letteralmente innamorato di questa Scienza perché, credetemi, la Filosofia è
Scienza, è Scienza purissima (come l’Arte è Spirito supremo).
Questo lo dice un ingegnere nucleare.
E’ mia abitudine salire le scale un gradino alla volta. Il primo gradino, forse il
più alto, è stato capire che cosa sia la Filosofia e per quale motivo sia nata in
Grecia, paese certamente rozzo se confrontato con i raffinati Egitto o
Mesopotamia del tempo. Da questo non si prescinde.
Io credo di averlo capito e se ci sono riuscito io che non ho mai vinto un
premio Nobèl, ci possono riuscire anche gli altri.
Padova, 2013.
Mario Cinà
mario cina
1
SCHEDA DI FILOSOFIA - 1 -
Prima della Filosofia: il MITO
1. Le domande esistenziali dell’Uomo
Da un punto di vista biologico non esistono differenze tra uomo e animali.
Tuttavia l’evoluzione ha prodotto una diversità sostanziale perché l'uomo, a differenza
di tutti gli altri esseri viventi, ha la piena coscienza della sua vita ovvero ha la
cognizione della propria esistenza e dunque dei propri limiti e della propria inevitabile
morte.
Noi non sappiamo il momento in cui il primo ominide raggiunse tale traguardo ma da
allora l’uomo conosce il dramma della sua realtà e lo scandisce, ancora oggi, con una
serie di terribili domande.
L’uomo esiste.
L’uomo è consapevole di esistere.
Dalla consapevolezza di esistere scaturiscono le domande esistenziali.
Le domande esistenziali
Che cosa è l’Universo?
Perché esiste l’Universo? L’Universo è sempre esistito?
Qualcuno lo ha creato? Perché non c’è il Nulla? Esiste Dio? E io chi sono?
Da dove vengo? Dove vado? Perché esisto? La vita ha un senso?
Perché la morte? Perché il dolore?
2. Le risposte e il Mito
E’ naturale che l’uomo cerchi di rispondere alle domande che lui stesso si pone,
specialmente alle domande che ritiene più importanti in quanto legate al suo naturale
istinto di sopravvivenza.
Perché la morte? Perché il dolore?
Le risposte non sono mai state, non sono, e presumibilmente non saranno, mai uguali
ma mutano in relazione a) a chi risponde e b) all’evoluzione della società.
Non è possibile conoscere compiutamente il pensiero dell’uomo pre-istorico e quindi si
deve fare riferimento alle prime testimonianze scritte dell’uomo arcaico.
Poiché la filosofia doveva ancora nascere le prime risposte alle domande esistenziali
sono state fornite dal Mito.
Ai giorni nostri il Mito è inteso come leggenda, invenzione fantastica invece
per i Greci antichi il Mito (Mythos) rappresenta la realtà.
Il Mito assicurava la spiegazione del mondo e l'interpretazione della realtà attraverso
narrazioni, vere e proprie immagini letterarie, intensamente simboliche.
Secondo Aristotele anche coloro che amano il Mito sono Filosofi.
Le narrazioni mitiche si tramandavano oralmente e soltanto dopo un autore colto le ha
tramutate in forma scritta.
mario cina
2
SCHEDA DI FILOSOFIA - 2 -
Prima della Filosofia: OMERO
1. Omero educatore dei greci
Tutti i popoli del mondo hanno raccontato la propria storia attraverso il Mito.
Omero fu il primo poeta dell’Occidente che elaborò in forma scritta la narrazione mitica
della guerra di Troia (Iliade) e delle avventure di Ulisse (Odissea).
Iliade e Odissea hanno la stesa importanza che ha avuto la Bibbia per altri popoli in
quanto gli educatori greci attinsero dai poemi omerici gli elementi necessari della
propria educazione e formazione spirituale.
2. Le peculiarità “filosofiche” dei poemi omerici
La struttura di Iliade e Odissea è sostanzialmente diversa da quella dei poemi orientali
ed è intrisa di talune peculiarità tali da rendere possibile la nascita della Filosofia come
noi la conosciamo, ossia la Filosofia greca e quindi la Filosofia occidentale.
In Omero sono presenti in forma epica gli stessi temi
che in Filosofia sono presenti in forma razionale.
a) limite e misura: raramente i due poemi descrivono eventi mostruosi o deformi,
come invece accade nelle manifestazioni artistiche di altri popoli, ma delineano
avvenimenti armonici strutturati con senso del limite e della misura come contraltare
della smodatezza e dell’eccesso.
Limite e misura sono principi della Filosofia.
b) la causa prima: Omero non si limita a narrare eventi cadenzati nel tempo ma ne
ricerca sempre la causa. Egli come poeta pensa per “immagini” ma in ogni evento
epico narrato cerca sempre la rigorosa motivazione psicologica.
Ma la ricerca del principio delle cose è un principio strettamente filosofico. La Filosofia,
precisiamo, utilizza il pensare per concetti ovvero il pensare razionale anziché il
pensare per immagini di Omero.
Si sottolinea tuttavia che il pensare per immagini di Omero è più vicino al pensare per
concetti della Filosofia che al pensare dei poeti orientali.
La ricerca della causa prima è il principio fondamentale della Filosofia.
c) l’uomo nell’Universo: cercare come fa Omero la motivazione psicologica in ogni
evento umano significa collocare l’uomo nel contesto di una realtà totale (a tutto c’è
un perché) e la realtà totale si chiama Universo.
Il tema classico della Filosofia greca è trovare la posizione dell’uomo nell’Universo.
La posizione dell’Uomo nell’Universo è il tema classico della Filosofia.
mario cina
3
SCHEDA DI FILOSOFIA - 3 -
Prima della Filosofia: ESIODO
1. Esiodo e la Filosofia
Se Omero è una figura leggendaria, Esiodo (700 a.C.) è il primo poeta la cui
personalità ha carattere storico. La sua opera maggiore è la Teogonia (Theos=Dio e
gonie=origine) dove narra in forma mitologica l'origine degli dei e della loro
discendenza. E’ molto probabile che Esiodo abbia attinto da più antiche teogonie
orientali ma il suo racconto presenta organicità e completezza addirittura
lussureggiante tali da conferirgli una propria e autonoma originalità.
L’approccio di Esiodo alla spiegazione dell’Universo presenta aspetti simili (ma non
uguali) a quello dei filosofi e il suo ribadire che quanto narra sia vero è in linea alla
ricerca della causa vera, della causa prima dei filosofi.
La Teogonia di Esiodo mostra aspetti originali rispetto alle teogonie orientali.
2. Teogonia di Esiodo e Cosmogonia dei filosofi
Sicuramente esistono tratti comuni tra la Teogonia esiodea e la Cosmogonia dei
filosofi.
I punti di contatto tra i due sistemi sono:
a) la rappresentazione dalla totalità del reale ossia dell’Universo;
b) il puro approccio teoretico cioè, a differenza delle cosmogonie orientali, un
approccio privo di interesse pratico.
Una differenza sostanziale è invece costituita dalla razionalità o meno della
spiegazione.
Le spiegazioni di Esiodo sono le spiegazioni di un poeta e procedono con il
mito, con la rappresentazione fantastica, con l’immaginazione poetica.
Le spiegazioni dei filosofi sono basate invece sulla razionalità.
3. La causa prima:
Esiodo afferma di voler raccontare la verità sugli Dei e afferma di dire cose vere
perché queste gli sono state riferite dalle Muse.
Sembrerebbe che si manifesti qui una delle caratteristiche che saranno poi peculiari
della ricerca filosofica, la ricerca del fondamento, del vero su cui poggiare.
Questa tesi è sostenuta con grande vigore da alcuni studiosi. Essi affermano che in
questo insistere di Esiodo sul fatto che egli voglia raccontare cose vere intorno agli
Dei, si manifesti già quella che poi sarà la caratteristica della filosofia.
Alcuni studiosi considerano Esiodo il primo filosofo greco.
mario cina
4
SCHEDA DI FILOSOFIA - 4 -
Prima della Filosofia: L’ORFISMO
1. ORFEO
Orfeo è una figura della mitologia greca risalente al 600 a. C..
E’ l'artista che incarna i valori eterni dell'arte e dell'amore.
Egli era sposato con Euridice e quando questa morì discese negli Inferi per riportarla
sulla terra. Ma prima che uscissero egli si voltò a guardarla violando così il giuramento
fatto agli Dei. Per punirlo gli Dei rispedirono Euridice agli Inferi. Per la disperazione
non amò nessuna altra donna e le donne, gelose di tanta fedeltà, lo uccisero.
2. I Misteri Orfici
A cominciare dal 600 a. C. si diffusero in Grecia le cosiddette religioni dei Misteri.
I Misteri, o Riti, della religione più importante si dicevano ispirati da Orfeo ed erano
dedicati al dio Dioniso o Bacco e si chiamavano appunto Misteri Orfici.
Gli Orfici introdussero il concetto di anima nella civiltà arcaica greca.
Credevano appunto nella trasmigrazione delle anime; insegnavano che l’anima nella
vita futura poteva raggiungere l’eterna felicità o l’eterna sofferenza o un temporaneo
tormento, a seconda della sua vita terrena. Gli Orfici erano una setta ascetica; il vino
per loro era soltanto un simbolo, come più tardi nel sacramento cristiano. L’ebbrezza
che cercavano era quella dell’ “entusiasmo”, dell’unione con il dio. In questa maniera
pensavano di acquistare la conoscenza mistica non raggiungibile con i mezzi ordinari.
3. L’Orfismo e la filosofia greca: il dualismo
Gli Orfici riuscirono a tenere in debita considerazione e a dare una risposta valida alle
esigenze religiose e morali che si manifestarono nel mondo greco a partire da un certo
periodo storico proprio perché, per la prima volta, l’Orfismo propose una nuova
immagine dell’uomo fondata su un dualismo sostanzialmente estraneo alla tradizione
arcaica greca. L’elemento dualistico entrò nella filosofia greca con Pitagora. Attraverso
Pitagora elementi orfici penetrarono nella filosofia di Platone, e attraverso Platone in
gran parte della filosofia posteriore, di quella almeno che conservava un certo grado di
religiosità.
Con l’Orfismo compare in Grecia una concezione della natura e dei destini
dell’uomo pressoché del tutto sconosciuta ai Greci delle età precedenti, per
molti aspetti rivoluzionaria la quale è stata giustamente considerata come
elemento di un nuovo schema di civiltà:
il dualismo tra anima (divina e immortale) e corpo (umano e mortale).
Questa concezione inserì nella civiltà europea
un’interpretazione nuova dell’esistenza umana.
mario cina
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SCHEDA DI FILOSOFIA - 5 -
Prima della Filosofia: GLI ALBORI DEL PENSIERO
1. Il MITO.
La Filosofia greca, e quindi occidentale, non nacque dal nulla ma fu una lenta
costruzione fondata sulle prime risposte alle eterne domande dell’uomo.
Agli albori del pensiero è il MITO che risponde alle prime domande esistenziali.
Per gli antichi il Mito è un racconto reale - gli avvenimenti narrati sono realmente
accaduti - che assicura la spiegazione del mondo e dell’uomo.
I poeti, principalmente Omero e Esiodo, misero in forma scritta le tradizioni orali
mitologiche.
2. Omero
In Omero (800 a. C) sono presenti alcuni concetti sviluppati
successivamente dalla ricerca filosofica.
Limite e misura;
La posizione dell’Uomo nell’Universo;
La ricerca della causa prima.
3. Esiodo
Esiodo (700 a. C.) è stato definito il primo filosofo greco.
- rappresenta la totalità del reale ossia dell’Universo;
- ricerca la Verità;
- la ricerca della Verità è fine a se stessa perché priva di interesse pratico.
4. I Misteri Orfici
Dualismo tra anima (divina e immortale) e corpo (umano e mortale),
L’Orfismo introduce nella civiltà europea un’interpretazione nuova dell’esistenza
umana, una concezione della natura e dei destini dell’uomo, basata sul dualismo, per
molti aspetti rivoluzionaria che è stata giustamente considerata come elemento di un
nuovo schema di civiltà.
mario cina
6
SCHEDA DI FILOSOFIA - 6 -
Cosa è la FILOSOFIA
1. La Fisosofia è paura
Secondo Aristotele, che Dante definisce il maestro di color che sanno, “La Filosofia
nasce da thauma”. Alcuni hanno tradotto thauma come meraviglia. Ma in verità
thauma significa ben di più, significa terrore.
Per capire meglio ricorriamo alla Mitologia. La mitologia greca colloca il gigante
Taumante nella sfera demoniaca e il gigante incuteva talmente terrore da destare
meraviglia: meraviglia che nasce dal terrore, dalla paura.
La Filosofia nasce dalla paura.
2. Dal Mito alla Filosofia
Ma perché questa paura? Gli uomini hanno paura quando si rendono conto che:
- non è vero che il Mito racconta fatti realmente accaduti;
- non è vero che il Mito spiega il perché della morte e del dolore.
Comprendono che l’Uomo è vissuto nell’inganno perché pensava che il Mito fosse
verità e invece il Mito si è rivelato una falsa verità cioè un sogno. I sogni possono
essere liberamente interpretati, non possono essere fonte di verità.
Nasce quindi il desiderio, anzi la necessità, che la comprensione della morte e del
dolore non sia il contenuto di un sogno ma qualcosa che non possa essere smentito,
che non si possa negare, che abbia cioè una verità incontrovertibile, razionale.
La volontà di uscire dal sogno e di guardare la verità si chiama FILOSOFIA.
3. Filosofia = Amore della sapienza (philein-amare + sophia-sapienza)
La filosofia può essere intesa come lo studio del tutto (uomo e universo), di cui vuole
indagare: a) l'essenza, b) l'origine, c) il fine.
I Filosofi quindi sarebbero gli “amanti della sapienza” ovvero i Sapienti.
Però non tutti i Sapienti sono Filosofi.
Artisti e scienziati sono sapienti, danno risposte ai quesiti fondamentali dell’uomo ma
non si possono definire Filosofi.
La Filosofia presenta due facce:
- pone le domande che si pongono le discipline umanistiche;
- fornisce le risposte delle discipline scientifiche perché, anche se non conduce
esperimenti fisici o dimostrazioni matematiche, utilizza il ragionamento argomentativo
ossia la logica.
La filosofia è un esercizio razionale teso a
risolvere problemi fondamentali con l’uso dell’argomentazione logica.
mario cina
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SCHEDA DI FILOSOFIA - 7 -
Perché la FILOSOFIA è nata in GRECIA
1. La Filosofia è un’originale scienza greca
E’ una constatazione che in Occidente:
I Greci sono stati i primi a scrivere i primi testi di filosofia.
La cultura occidentale affonda le radici nel mondo ellenico.
I Greci sono stati i primi occidentali a indagare in modo critico e razionale.
I Greci hanno creato il modo di pensare filosofico occidentale
2. La mancanza dello stato unitario e le poleis
I Popoli invasori della Grecia, quali Achei e Dori, non si mescolarono né tra di loro né
con la gente del luogo (Pelasgi?, Elleni? Ioni?).
Le invasioni durarono molti anni e più che di eserciti si trattò di migrazioni di popoli.
I diversi popoli non si stabilizzarono in zone definite ma si distribuirono in territori
discontinui.
A seguito di queste prolungate invasioni aumentò il senso di insicurezza e le
popolazioni tendevano a rifugiarsi in centri autonomi detti poleis.
Dopo le invasioni ci fu un lungo periodo di pace e mancò quindi un nemico esterno che
potesse coagulare le diverse etnie.
Il territorio greco, montuoso, agevolò la separazione e quindi mancò una casta
sacerdotale potente.
La nascita di uno stato unitario (civiltà egiziana e persiana) fu impossibile.
3. La polis come democrazia
Le poleis erano centri di poche migliaia di cittadini (a parte stranieri, donne e schiavi)
dove tutti si conoscevano e costituirono, per secoli, il modello sociale e politico dei
greci.
Assieme all’aristocrazia acquisirono potere i proprietari terrieri e i mercanti che si
confrontavano nelle assemblee.
L’esercito non fu costituito solo dai cavalieri (aristocrazia) ma dalla fanteria (opliti)
armata da agrari e mercanti.
Nelle assemblee si sviluppò l’arte della persuasione attraverso la retorica (arte
dell’orazione) e la dialettica (arte del convincimento).
La carenza di cibo spinse le poleis a fondare colonie indipendenti dalla città origine con
conoscenza di altri popoli e conseguenti stimoli culturali.
Nelle colonie il senso della parità dei coloni era ancora più accentuato e di più si
svilupparono retorica e dialettica per far prevalere le proprie opinioni nelle assemblee.
I commerci resero ricche le poleis e rimase il tempo da dedicare al pensiero.
Dal confronto democratico e laico nella Polis nacque la Filosofia
ovvero la ricerca sulle cose e sull’uomo, al puro scopo di sapere
e non per qualche fine pratico.
mario cina
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SCHEDA DI FILOSOFIA - 8 -
FilosofieOrientali
1. Le Filosofie orientali
Le Schede che stiamo leggendo si occupano della Filosofia greca e quindi Occidentale.
Ma ciò non esclude che l’Oriente non abbia sviluppato un sapere filosofico, tutt’altro.
Addirittura taluni studiosi, i cosiddetti “orientalisti”, affermano che gli inizi della
filosofia greca abbiano risentito degli influssi filosofici orientali al pari della matematica
e dell’astronomia mentre altri, i cosiddetti “occidentalisti”, lo negano.
Ma pare comunque evidente che le due filosofie hanno compiuto percorsi differenti e
sviluppato pensieri originali e distinti.
I pensatori orientali si confondono con i movimenti etico-religiosi che hanno
fondato: Gautama Budda, il Buddismo, Lao Tze, il Taoismo, Kung Fu Tzu,
il Confucianesimo, Zoroastro, il Zoroastrismo,...
2. Differenze tra il Sapere Orientale e il Sapere Occidentale
Secondo gli studiosi “occidentalisti” il Sapere Orientale:
- Affronta in genere problemi di natura esistenziale e attinenti alla salvezza dell’uomo;
- E’ di tipo religioso e tradizionalistico, ossia:
- E’ immerso in un’atmosfera mistica ed è intriso di rappresentazioni fantastiche;
- Si sviluppa per scopi pratici.
Secondo gli studiosi “occidentalisti” il Sapere Occidentale:
- Affronta soprattutto la conoscenza della natura e dell’essere in generale;
- Si caratterizza come libera indagine critica
e razionale:
- Pur presupponendo il Mito, tende a riconoscere come unica guida la ragione;
- Presenta un indirizzo teorico (dettato dal desiderio di conoscere il perché delle cose).
privilegio e patrimonio di una casta
sacerdotale;
dipendente da una autorità ritenuta
sacra e immodificabile.
ogni uomo può filosofare in quanto
“animale ragionevole” (ragionevolezza =
possibilità di cercare in modo autonomo
la verità);
Nasce da un atto di libertà di fronte alla
tradizione, ai costumi e a ogni credenza
precostituita.
mario cina
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SCHEDA DI FILOSOFIA - 9 -
Scienza greca e Scienza orientale
1. Le origini della scienza greca
Tutti gli studiosi sono concordi nell’affermare che la scienza greca nasce dalle nozioni
pervenute dalle ben più avanzate civiltà orientali. Si pensi che Omero risale all’800 a.
C., ed invece le civiltà egiziana e mesopotamica sono più antiche di oltre 2.000 anni.
Del resto sono gli stessi Erodoto e Platone che ne danno franca testimonianza mentre,
per inciso, mancano le analoghe affermazioni in tema di Filosofia.
Tuttavia gli studiosi sottolineano la profonda differenza metodologica
tra scienza greca e scienza orientale.
2. La matematica
L’aritmetica e la geometria conosciute dagli egiziani erano finalizzate agli scopi pratici
del vivere giornaliero. L’aritmetica risolveva i problemi di misurazione dei cereali o di
divisione di un certo numero di cose tra un certo numero di persone mentre la
geometria era utilizzata per la misurazione dei campi dopo le inondazioni del Nilo.
Ricordiamo che in Grecia il modo di pensare ed il linguaggio mitico erano stati
sostituiti dalla dialettica ossia dal confronto e dalla discussione di tesi contrapposte che
venivano dibattute in seno alla Polis. Il pensiero filosofico, ribadiamo, si formò in virtù
nella nascita della dialettica.
Il procedimento razionale della discussione permise ai Greci di portare la
matematica dal piano pratico-empirico a quello concettuale-teoretico.
3. L’astronomia
I Babilonesi studiarono i fenomeni celesti per scopi astrologici (predizioni, oroscopi) e
quindi utilitaristici e non certo speculativi anche se, occorre dirlo, erano implicitamente
presenti importanti elementi concettuali e teoretici.
L’esplicitazione e lo sviluppo a livello teoretico dei concetti astronomici fu
opera dei Greci perché adoperarono lo stesso spirito di indagine razionale,
della ricerca dei principi, dei perché da cui nacque la Filosofia.
4. La medicina
Gli Egiziani erano avanzatissimi nello studio delle malattie, avevano introdotte regole e
alcuni nessi tra causa ed effetto. Ma l’arte medica greca divenne arte consapevole a
causa dello studio filosofico della natura che era volto a cercare una spiegazione
naturale di ogni fenomeno ponendo la massima fiducia nella conoscenza razionale.
La medicina non sarebbe mai diventata scienza senza l’incrollabile fiducia
dei Greci nello spirito critico dell’osservazione delle cose
per la ricerca di un ordine universale logico.
mario cina
10
SCHEDA DI FILOSOFIA - 10 -
La nascita della Filosofia greca e il suo significato
1. La genesi della Filosofia greca
Nelle Schede precedenti abbiamo visto che prima di inventare Filosofia i Greci, per
dare un senso all’esistenza, ricorrevano alle narrazioni mitiche, prima orali e poi scritte
a cura dei poeti.
Sia nel Mito e sia nelle forme religiose dei riti Orfici esistevano in nuce, a differenza
delle culture orientali, i tratti primordiali del ragionare filosofico.
Dal crollo delle certezze fornite dal Mito nacque la Filosofia intesa come scienza
razionale tesa alla ricerca di risposte incontrovertibili sulla natura del mondo e
dell’uomo.
La Filosofia (occidentale) poteva nascere soltanto in Grecia per le particolari condizioni
morfologiche del territorio e per le caratteristiche sociali e politiche dei popoli ellenici
(Poleis) e ebbe subito carattere diverso e originale dalle filosofie orientali.
Un analogo sviluppo ebbero le Scienze che se pur legate a quelle orientali, ben più
evolute, assunsero ben presto una spiccata originalità perché, insieme alla Filosofia,
ebbero un carattere teoretico speculativo e non legato ai casi pratici come in oriente.
La Filosofia nacque nelle colonie perché nelle colonie c’era più libertà,
benessere e cultura e raggiunse le più alte vette proprio ad Atene, ossia in
quella città in cui esistette la libertà più grande - come Platone stesso
riconobbe - di cui i Greci abbiano mai goduto.
2. La Filosofia secondo i Greci
In Grecia la parola “Filosofia” compare relativamente tardi. Secondo Pitagora filosofi
erano coloro che guardavano le cose con distacco e conducevano una ricerca
disinteressata cioè non legata al fatto pratico contingente.
Più tardi, la parola filosofia viene ad assumere due significati fondamentali.
Il primo: la ricerca razionale in qualsiasi campo si svolga; in questo senso tutte le
scienze fanno parte della filosofia.
Il secondo significato, più specifico, indica una particolare ricerca, che ha come
oggetto di studio ciò che è fondamentale o basilare, in relazione:
- alla realtà (= la metafisica come dottrina delle cause ultime o supreme delle cose);
- alla conoscenza (= la gnoseologia e la logica come studio dell'origine o della validità
ultima delle nozioni e dei ragionamenti);
- al comportamento (= l'etica e la politica come studio dei motivi e degli scopi ultimi
dell'azione individuale e sociale).
La Filosofia, presso i Greci, assunse il carattere di una ricerca radicale
sui fondamenti dell'essere, del conoscere e dell'agire e fu perciò
considerata la “regina” del sapere.
mario cina
11
SCHEDA DI FILOSOFIA - 11 -
I caratteri originali della Filosofia greca
Fin dalle origini la Filosofia presentò le seguenti specifiche:
1. Contenuto;
2. Metodo;
3. Scopo.
1. Contenuto: la filosofia vuole spiegare la totalità delle cose, ossia tutta quanta la
realtà, “tutto incluso niente escluso”.
Le altre scienze (matematica, fisica, biologia,...) invece si limitano a spiegare soltanto
determinati settori della realtà, gruppi di cose e di fenomeni.
Talete (il primo dei filosofi) si chiede qual è il principio di tutte le cose.
2. Metodo: la spiegazione che cerca la Filosofia vuole essere razionale.
L'argomento della Filosofia è la ragione e la motivazione logica. I Greci chiamano tutto
questo Logos e lo contrappongono al Mito.
Non basta alla filosofia accertare dati di fatto: la filosofia deve andare oltre il fatto per
trovarne le “ragioni”, la “causa”, il “principio”.
Ed è questo il carattere che conferisce la scientificità alla filosofia.
Filosofia è ricerca di cause e principi di tutta quanta la realtà.
3. Scopo: per Aristotele la filosofia ha un carattere puramente “teoretico”, ossia
“contemplativo”: essa mira semplicemente a ricercare la verità per se stessa,
prescindendo da sue utilizzazioni pratiche.
La filosofia è scienza “libera” in quanto non è asservita ad alcuna utilizzazione pratica.
Filosofia = amore di sapere per se medesimo, disinteressato amore del vero.
4. la sapienza greca: La compresenza di quelle tre istanze fondamentali
- spiegazione globale, metodo razionale e contemplazione della verità - ha prodotto
l'originalità della mirabile sintesi creativa del genio ellenico che fu la filosofia.
5. la sapienza orientale: La sapienze orientale è intrisa di rappresentazioni
fantastiche e in essa predomina l'elemento immaginativo e mitico, e quindi manca del
carattere di “scientificità”. Le scienze (matematica e geometria egizie, astronomia
caldaica), che pur chiamano in causa la ragione, mancano della “teoreticità”, cioè della
libertà speculativa, e, in quanto conoscenze particolari, anche del carattere della
globalità.
mario cina
12
SCHEDA DI FILOSOFIA - 12 -
Ambiti problematici della filosofia
FILOSOFIA (= philein: amare + sophia: sapienza):
indagine critica e razionale intorno agli interrogativi che l'uomo si pone
circa se stesso e le realtà che lo circondano.
Metafisica (= metà tà phisicà = dopo la fisica)
Scienza collegata: Teologia (= theòs: Dio + lògos: discorso): si interroga
intorno all'esistenza e all'essenza di Dio.
Agli inizi, per i “presocratici”, la Metafisica coincideva con la:
- Cosmologia (= kòsmos: universo + lògos: discorso): indagine intorno all'universo
naturale e ai principi che lo costituiscono.
Successivamente, secondo Aristotele, la Metafisica ha assunto il significato di:
- Ontologia (= òn òntos: essere + lògos: discorso): trattazione intorno all'essere o alla
realtà in generale.
Domande che si pone: quali sono i principi o gli elementi di base dell'Universo? - che
cos'è l'essere e quali sono le sue strutture di fondo? - esiste un Dio?
Gnoseologia (= gnòsis): conoscenza: tratta i problemi relativi
alla genesi, alla natura e alla validità della conoscenza
Scienza collegata: Logica = lògos (discorso): affronta ciò che sono i nostri
discorsi e le modalità con cui formuliamo i ragionamenti.
Domande che si pone: da dove provengono le nostre cognizioni? - in che rapporto
stanno la mente e le cose, il pensiero e l'essere? - quali relazioni sussistono fra i sensi
e la ragione? - che valore anno i nostri concetti? - quali sono le garanzie di un sapere
vero?
Etica(= ethòs): modo di vita: studia il nostro comportamento e
le norme cui esso obbedisce
Scienza collegata: Filosofia politica: si occupa dei problemi relativi alla vita
associata, alla giustizia, alla libertà, al fine dello Stato.
Domande che si pone: qual è il fine dello Stato? - quali sono le forme ottimali di
governo? - chi deve comandare? - che cos’è la giustizia? - che cos'è la libertà?
Altre tematiche filosofiche:
Filosofia del diritto - Estetica (arte e bellezza) - Filosofia del linguaggio -
Epistemologia (scienza) - Filosofia della storia.
mario cina
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SCHEDA DI FILOSOFIA -13-
I periodi della filosofia greca
Abbiamo appreso che la Filosofia:
a) studia la “totalità della realtà;
b) utilizza il metodo razionale;
c) allo scopo puramente teoretico.
La Filosofia è quindi ricerca.
In base all’oggetto della ricerca si possono distinguere i periodi storici.
I. Il periodo cosmologico comprende le scuole presocratiche ed è
dominato dal problema di rintracciare l’unità che garantisce l'ordine
del mondo e la possibilità della conoscenza umana.
II. Il periodo antropologico, che comprende i Sofisti e Socrate, è
dominato dal problema dell'uomo.
III. Il periodo ontologico, che comprende Platone ed Aristotele, è
dominato dal problema dell'essere o della realtà in generale e dal
rapporto dell'uomo con essa. Questo periodo, che è quello della piena
maturità del pensiero greco, ripropone nella loro sintesi i problemi
dei due periodi precedenti.
IV. Il periodo etico, che comprende lo stoicismo, l'epicureismo, lo
scetticismo, l'eclettismo, è dominato dal problema della condotta
dell'uomo.
V. Il periodo religioso, che comprende le scuole neoplatoniche e quelle
affini, è dominato dal problema di trovare per l'uomo la via del
ricongiungimento con Dio, considerata come l'unica via di salvezza.
Questi periodi, non rappresentano rigide partizioni cronologiche: servono a
dare un quadro complessivo e riassuntivo della nascita, dello sviluppo e della
decadenza della ricerca filosofica nella Grecia antica.
mario cina
14
SCHEDA DI FILOSOFIA – 14 –
Cronologia
EGITTO E AFRICA VICINO ORIENTE MONDO GRECO E EUROPEO ASIA CULTURA
Circa 3200 a.C. -
Unificazione dei regni
dell'Alto e del Basso
Egitto
Circa 3200-2263 a.C.
-Antico Regno
Circa 2050-1770 a.C. -
Medio Regno
1720 a.C. - Invasione degli
Hyksos nel Delta del Nilo
Circa 1580-1085 a.C. -
Nuovo Regno
1379-1362 a.C. - Regno di
Amenofi IV
Circa
1361/1354-1352/1346 a.C.
- Regno di Tutankhamon
1304-1238 a.C. - Regno di
Ramses Il
Circa 1300-1250 a.C. -
Prigionia degli Ebrei in
Egitto
1274 a.C. - Battaglia di
Qadesh fra Egizi e Ittiti
Dopo il 1250 a.C. - Esodo
degli Ebrei verso la Terra
Promessa
1198-1166 a.C. - Regno di
Ramses III
1085-332 a.C. - Epoca del
Basso Egitto
814 a.C. - I Fenici fondano
Cartagine
671 a.C. - Assarliaddon, re
degli Assiri, conquista il
Basso Egitto
663 a.C. - Gli Assiri
riconquistano l'Egitto e
distruggono Tebe
631 a.C. - Fondazione di
Cirene a opera dei Greci di
Tera
610-594 a.C. - Regno del
faraone Nechao, costruttore
del canale del Mar Rosso
525 a.C. - Cambise II
conquista l'Egitto
519 a.C. - Dario I procede
alla riorganizzazione
amministrativa dell'Egitto
460-454 a.C. - Spedizione
disastrosa degli Ateniesi in
Egitto
450-400 a.C. - Conquiste
cartaginesi nell'Africa
settentrionale
348 a.C. - Primo trattato
romanocartaginese
332/331 a.C. -Alessandro
Magno fonda Alessandria
d'Egitto
327 a.C. - Secondo trattato
romanocartaginese
Circa 2750 a.C. - Fondazione di
Tiro
2675 a.C. - Gilgamesh, re di Uruk
Circa 2370 a.C. - Fondazione del
Regno di Akkad
Circa 2035 a.C. - Inizio della
penetrazione dei Semiti
occidentali in Mesopotamia
Circa 2000-1900 a.C. -
Insediamento degli Indoeuropei in
Asia Minore e in Iran
1792-1750 a.C. - Hammurabi, re
di Babilonia
1380-1191 a.C. - Impero ittita,
fondato da Suppiluliuma I
1366-1077 a.C. - Primo Impero
assiro
Circa 1230 a.C. - Entrata degli
Ebrei nella Terra Promessa e degli
Aramei in Mesopotamia
Circa 1191-1190 a.C. Invasione
dei popoli dei mare e scomparsa
dell'Impero ittita
1124-1103 a.C. - Nabucodonosor
I re di Babilonia
Circa 1030/1020-10 10/1000 a.C.
- Saul re degli Ebrei
Circa 1010/1000-970 a.C. -
Davide re degli Ebrei
Circa 1000 a.C. - Gerusalemme
capitale dei Regno di Davide
Circa 970-931 a.C. - Salomone re
degli Ebrei
931-722 a.C. - Regno di Israele
931-586 a.C. - Regno di Giuda
Circa 850/800-600 a.C. - Durata
del Regno di Urartu
Circa 705/704-681/680 a.C. -
Sennacherib re degli Assiri
689 a.C. - Distruzione di
Babilonia a opera di Sennacherib
Circa 668-631 a.C. -
Assurbanipal re degli Assiri
Circa 645-600 a.C. - Ciro I re di
Anzan
635-538 a.C. - Secondo Impero
babilonese
605-562 a.C. - Nabucodonosor II
re di Babilonia
Circa 600-556 a.C. - Cambise I
re di Anzan
586 a.C. - Nabucodonosor
conquista Gerusalemme
586-539 a.C. - Prigionia degli
Ebrei a Babilonia
Circa 555-530 a.C. - Ciro II il
Grande re dei Persiani
546 a.C. - Ciro II conquista Sardi
539 a.C. - Ciro II occupa
Babilonia
522-486 a.C. - Dario I re dei
Persiani
486-465/464 a.C. - Serse I re dei
Persiani
404-358 a.C. - Artaserse II re dei
Persiani
401-400 a.C. - Spedizione dei
Diecimila (condotta e poi descritta
da Senofonte nell'Anabasi)
334-327 a.C. - Alessandro
Magno conquista i territori
persiani, avanzando sempre
verso est
Circa 3500 a.C. - Inizio dell'Età del
bronzo in Anatolia
2700-2500 a.C. - Nascita della
civiltà minoico-cretese
2500-2 100 a.C. - Megalitico in
Europa occidentale
Circa 2000 a.C. - Insediamento dei
primi ellenici (Ioni) in Grecia
1570-1500 a.C. –
In Grecia nasce la civiltà micenea e
si diffonde la civiltà minoica
1250-1200 a.C. - Inizio
dell'invasione dorica in Grecia
1250-1184 a.C. - Guerra di Troia
Circa 1200 a.C. - Inizio della
colonizzazione greca in Asia
1200 a.C. - Insediamento degli
Umbri in Italia
Dopo il 1150 a.C. - Inizio dell'Età
del ferro in Grecia
Circa 950-525 a.C. - Prima Età del
ferro in Italia: civiltà di Villanova
Circa 900-500 a.C. - Prima Età del
ferro in Europa centrale: civiltà di
Hallstatt
753 a.C. - Fondazione di Roma
Circa 750 a.C. - Inizio della
colonizzazione greca in Occidente
Circa 700-550 a.C. Conquiste
etrusche in Italia
594 a.C. - Arcontato e leggi di
Solone ad Atene
561/560-528/527 a.C. - Pisistrato
tiranno c Atene
510 a.C. - Caduta dei Pisistratidi ad
Atene
509 a.C. - Caduta della monarchia
dei Tarquini nascita della
Repubblica a Roma
508-507 a.C. - Riforme di Clistene
ad Atene
504 a.C. - Il re etrusco Porsenna
conquista Roma
500 a.C.-30 d.C. - Seconda Età dei
ferro in Europa centrale: civiltà di
La Tène
490 a.C. - Prima guerra persiana
480 a.C. - Seconda guerra persiana
462/461-429 a.C. - Preminenza di
Pericle ad Atene
446 a.C. - Pace dei Trent'anni tra
Atene e Sparta
431-404 a.C. - Guerra dei
Peloponneso
430 a.C. - Peste di Atene (morte di
Pericle nel 429)
406-396 a.C. - Guerra vittoriosa di
Roma contro Veio
404-371 a.C. - Egemonia di Sparta
in Grecia
371-362 a.C. - Egemonia di Tebe in
Grecia
359-336 a.C. - Filippo II re di
Macedonia
343-240 a.C. - Espansione di
Roma nell’Italia meridionale:
guerre sannitiche
336-323 a.C. - Alessandro Magno
re di Macedonia
323 a.C. - Frazionamento
dell'Impero di Alessandro Magno
tra i diadochi
Circa 2500- 1500 a.C.
- Civiltà dell'Indo
Circa 2194-1766 a.C.
- Dinastia degli Hsia
in Cina
Circa 1766-1112 a.C.
- Dinastia Shang in
Cina
Circa 1397-1291 a.C.
– L’imperatore Pan
trasferisce la capitale
cinese a Anyang
(Ngan-yang)
Circa 1300 a.C. -
Arrivo degli Arii sulle
rive dell'Indo
1112-771 a.C. -
Dinastia cinese dei
Chou occidentali
Circa 1000-800 a.C. -
Gli Arii colonizzano la
valle dei Gange
771-221 a.C. -
Dinastia cinese dei
Chou orientali
605-520 a.C. -Vita del
filosofo cinese Lao-tse,
fondatore del Taoismo
Circa 559.478 a.C. -
Vita di Buddha
Saktamuni
Circa 55 1-479 a.C. -
Vita di Confucio
Circa 540-468 a.C. -
Vita di Maltavira,
fondatore del Jainismo
(o Jinismo)
518 a.C. - Spedizione
di Dario I nella valle
dell'Indo
Circa 512 a.C. -
Campagna di Dario I
in India
453-221 a.C. - Epoca
dei regni combattenti
in Cina
327-326 a.C. -
Spedizione di
Alessandro Magno in
India
Circa 3500-3300 a.C. - Tempio di
Uruk (Sumeri)
Circa 3400 a.C. - A Uruk compare la
scrittura cuneiforme
Circa 2800 a.C. - Primo complesso
megalitico di Stonehenge, nelle isole
britanniche
Circa 2600-2480 a.C. - Costruzione
delle piramidi di Cheope, Chefren e
Micerino in Egitto
Circa 2550 a.C. - Costruzione della
prima ziqqurat a gradoni a Ur, in
Mesopotamia
Circa 2500 a.C. - Civiltà dell'Indo,
nell'India settentrionale
Circa 2500-2250 a.C. -Tesoro di
Priamo a Troia
Circa 2100 a.C. - Nascita dei culto di
Osiride in Egitto
Circa 2000-1750 a.C. - Primi palazzi
minoici a Creta
1755 a.C. - Codice di Hammurabi
in Mesopotamia
1750-1570 a.C. - Scrittura lineare A
1500 a.C. - Italia del Nord: inizio
dell'Età del bronzo
1500- 1400 a.C. - Prime
fortificazioni di Tirinto e prime
tombe a cupola a Micene
1450-1400 a.C. - Scrittura lineare B a
Creta
1400 a.C. - Primi nuraghi in
Sardegna
Circa 1300 a.C. – E’ perfezionato a
Biblo (Fenicia-Libano) l'alfabeto di
Ugarit, a 22 caratteri
Circa 969-962 o 959 a.C. -
Fondazione del tempio di
Gerusalemme a opera di Salomone
900-725 a.C. - Ceramica geometrica
in Grecia
850-800 a.C. - Composizione dei
poemi omerici Iliade e Odissea
Circa 780-750 a.C. - I Greci
adottano l'alfabeto fenicio
776 a.C. - Istituzione dei giochi
olimpici
Circa 740-670 a.C. - Vita del poeta
Esiodo
622 a.C. - Redazione dei
Deuteronomio
534 a.C. - Creazione ad Atene di un
concorso di tragediografia: le
Dionisie
Circa 526/525-456/455 a.C. - Vita
del poeta tragico greco Eschilo
515 a.C. - Dedicazione del nuovo
tempio di Gerusalemme
Circa 496/494-406 a.C. - Vita del
poeta tragico greco Sofocle
Circa 484-425 a.C. - Vita dello
storico greco Erodoto di Alicarnasso
480-406 a.C. - Vita dei poeta tragico
greco Euripide
479 a.C. - Costruzione delle Lunghe
Mura che collegavano Atene al Pireo
Circa 470-399 a.C. - Vita del
filosofo greco Socrate
447/446-438 a.C. - Costruzione del
Partenone sull'Acropoli di Atene
428-347 a.C. - Vita del filosofo greco
Platone
384-322/321 a.C. - Vita del filosofo
greco Aristotele
mario cina
15
SCHEDA DI FILOSOFIA -15-
La Scuola Ionica
1. La cultura ionica. L’antica Ionia era una
regione dell’attuale Turchia dove i Greci
fondarono numerose colonie tra cui le poleis
di Mileto, Efeso, Samo,..
In queste città fiorì una classe di mercanti che
commerciava con tutto il Mediterraneo ed il
mar Nero. Il numero ridotto della popolazione,
l’assegnazione paritaria delle terre, il
confronto e lo stimolo con le diverse culture
dei popoli conosciuti, il diffondersi di una
scrittura dei segni semplice da imparare tutto
contribuì alla formazione di una società molto
dinamica che si diede forme democratiche di governo (relativamente a quel tempo) e
da cui nacque una nuova cultura, assolutamente diversa dalla precedente e
assolutamente diversa da quelle di più antiche ma anche più statiche civiltà.
La nuova cultura non era atea e non negò l’esistenza degli Dei.
Alla nuova cultura non bastò sapere come stavano le cose – questo lo
raccontava egregiamente il Mito - ma volle capire il perché delle cose.
2. Mito e Logos. Sia gli Egizi che Talete, ad esempio, credevano che la terra
galleggiasse sull’acqua. (Per inciso osserviamo che oggi la teoria delle deriva dei
continenti ritiene che la terra galleggi sulla roccia fusa, il cosiddetto magma). Ma gli
Egizi non chiedevano e non davano una spiegazione in quando credevano al Mito
mentre Talete arriva a questa stessa conclusione facendo delle ipotesi scientifiche
condotte attraverso osservazioni e deduzioni di leggi universali. Il mito dunque
chiariva ma non verificava i riscontri di quanto spiegato; il lògos (ossia il
ragionamento) invece, pur apprezzando il Mito, fonda l’autorità del suo sapere sulla
ragione, sulla spiegazione – appunto – logica dei fenomeni su cui tutti gli uomini di
intelletto possono concordare.
3. L’archè. La società arcaica era una società semplice e le complessità emergenti
potevano essere controllate dalle regole altrettanto semplici e immutabili dettate dagli
Dei. Nella nuova società che si era venuta ad affermare nella Ionia, fondata su scambi,
comunicazioni, confronti, servivano altri criteri capaci di convincere tutti ad accettare
queste regole. La ricerca degli intellettuali fu quindi tesa al ritrovamento della regina
delle regole cioè dell’origine del mondo, del principio unico ed eterno, della materia
iniziale, dalla quale tutte le cose hanno avuto inizio.
Una volta che è stato trovato l’origine del mondo, il principio del tutto, tutto diventa
spiegabile e regolabile e la nuova società potrà essere governata.
I Greci chiamarono “archè” il principio di tutte le cose.
mario cina
16
SCHEDA DI FILOSOFIA -16-
I Filosofi
1. La genesi delle Filosofia.
Nelle schede precedenti abbiamo visto che l’uomo è l’unico animale capace di
elaborare pensieri e di tradurli in linguaggio scritto.
I pensieri hanno prodotto domande e le domande hanno preteso risposte.
Le prime risposte alle domande esistenziali dell’uomo furono fornite dal Mito. Ma poi il
Mito non accontentò più gli uomini e gli uomini inventarono un nuovo modo di pensare
chiamato Filosofia.
La Filosofia occidentale nacque in Grecia e non poteva che nascere in Grecia. Infatti il
libero pensiero è figlio della democrazia e la democrazia fu inventata dai Greci.
I Greci furono “costretti” ad inventare la democrazia a causa dei molteplici fattori
sociali, storici e geografici che confluirono nella istituzione della “Polis” che costituì una
organizzazione politica unica, originale e irripetibile nel tempo antico.
Adesso è arrivato il tempo dei Filosofi e noi studieremo il loro pensiero iniziando con i
Filosofi della Scuola Ionica (Talete, Anassimandro e Anassimene di Mileto e Eraclìto di
Efeso).
Ma una domanda sorge spontanea:
I Filosofi hanno espresso opinioni o verità?
2. La Filosofia: opinione o scienza della verità?
Se la storia della filosofia fosse soltanto una galleria di opinioni - sia pure relative a
Dio e all’essenza delle cose naturali e spirituali - essa sarebbe una scienza
superfluissima e noiosissima, per quante utilità si potessero mai addurre che si
ricaverebbero da siffatto movimento di pensiero e d’erudizione. Che vi può esser di più
inutile che l’imparare una serie di semplici opinioni? che cosa di più indifferente? Basta
dare un’occhiata alle opere che espongono la storia della filosofia come semplice serie
di opinioni, per veder subito quanto siano aride e senza interesse.
Un’opinione è una rappresentazione soggettiva, un pensiero casuale, un’
immaginazione, che io mi formo in questa o quella maniera, e altri può avere in modo
diverso: l’opinione è un pensiero mio, non già un pensiero in sé universale, che sia in
sé e per sé. Ma la filosofia non contiene opinioni, giacché non si danno opinioni
filosofiche. Chi parla di opinioni filosofiche, anche se ha scritto storie della filosofia,
rivela subito la mancanza dei primi fondamenti. (W. F. HEGEL, Lezioni sulla storia della filosofia)
La filosofia è scienza oggettiva della verità, scienza della necessità della
verità, conoscenza concettuale, e non già opinare e filza di opinioni.

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  • 1. mario cina – padova - 2013 Storia della Filosofia 1. Un’introduzione in 16 schede _______________________________________ 01. Prima della Filosofia: il mito 02. Prima della Filosofia: Omero 03. Prima della Filosofia: Esiodo 04. Prima della Filosofia: L’Orfismo 05. Prima della Filosofia: gli albori del pensiero 06. Cosa è la Filosofia 07. Perché la Filosofia è nata in Grecia 08. Filosofie Orientali 09. Scienza greca e Scienza orientale 10. La nascita della Filosofia greca e il suo significato 11. I caratteri originali della Filosofia greca 12. Ambiti problematici della filosofia 13. I periodi della filosofia greca 14. Cronologia 15. I Filosofi 16. La Scuola Ionica ________________________________________
  • 2. mario cina – padova - 2013 Testi consultati: 1. G. Reale – D. Antiseri – Storia della Filosofia – Bompiani - 2010 2. N. Abbagnano – G. Fornero – Protagonisti e Testi della Filosofia – Paravia - 1999 3. F. Moser – Piccola Filosofia per non filosofi – Feltrinelli - 2002 ______________ Non ho mai studiato Filosofia prima d’ora. Forse è stata la mia fortuna perché è probabile che i professori sarebbero riusciti a rendermela insopportabile come hanno fatto con il latino delle scuole medie inferiori (dei miei tempi). Beh, fortuna o sfortuna che sia il fatto è che fin dalle prime pagine mi sono letteralmente innamorato di questa Scienza perché, credetemi, la Filosofia è Scienza, è Scienza purissima (come l’Arte è Spirito supremo). Questo lo dice un ingegnere nucleare. E’ mia abitudine salire le scale un gradino alla volta. Il primo gradino, forse il più alto, è stato capire che cosa sia la Filosofia e per quale motivo sia nata in Grecia, paese certamente rozzo se confrontato con i raffinati Egitto o Mesopotamia del tempo. Da questo non si prescinde. Io credo di averlo capito e se ci sono riuscito io che non ho mai vinto un premio Nobèl, ci possono riuscire anche gli altri. Padova, 2013. Mario Cinà
  • 3. mario cina 1 SCHEDA DI FILOSOFIA - 1 - Prima della Filosofia: il MITO 1. Le domande esistenziali dell’Uomo Da un punto di vista biologico non esistono differenze tra uomo e animali. Tuttavia l’evoluzione ha prodotto una diversità sostanziale perché l'uomo, a differenza di tutti gli altri esseri viventi, ha la piena coscienza della sua vita ovvero ha la cognizione della propria esistenza e dunque dei propri limiti e della propria inevitabile morte. Noi non sappiamo il momento in cui il primo ominide raggiunse tale traguardo ma da allora l’uomo conosce il dramma della sua realtà e lo scandisce, ancora oggi, con una serie di terribili domande. L’uomo esiste. L’uomo è consapevole di esistere. Dalla consapevolezza di esistere scaturiscono le domande esistenziali. Le domande esistenziali Che cosa è l’Universo? Perché esiste l’Universo? L’Universo è sempre esistito? Qualcuno lo ha creato? Perché non c’è il Nulla? Esiste Dio? E io chi sono? Da dove vengo? Dove vado? Perché esisto? La vita ha un senso? Perché la morte? Perché il dolore? 2. Le risposte e il Mito E’ naturale che l’uomo cerchi di rispondere alle domande che lui stesso si pone, specialmente alle domande che ritiene più importanti in quanto legate al suo naturale istinto di sopravvivenza. Perché la morte? Perché il dolore? Le risposte non sono mai state, non sono, e presumibilmente non saranno, mai uguali ma mutano in relazione a) a chi risponde e b) all’evoluzione della società. Non è possibile conoscere compiutamente il pensiero dell’uomo pre-istorico e quindi si deve fare riferimento alle prime testimonianze scritte dell’uomo arcaico. Poiché la filosofia doveva ancora nascere le prime risposte alle domande esistenziali sono state fornite dal Mito. Ai giorni nostri il Mito è inteso come leggenda, invenzione fantastica invece per i Greci antichi il Mito (Mythos) rappresenta la realtà. Il Mito assicurava la spiegazione del mondo e l'interpretazione della realtà attraverso narrazioni, vere e proprie immagini letterarie, intensamente simboliche. Secondo Aristotele anche coloro che amano il Mito sono Filosofi. Le narrazioni mitiche si tramandavano oralmente e soltanto dopo un autore colto le ha tramutate in forma scritta.
  • 4. mario cina 2 SCHEDA DI FILOSOFIA - 2 - Prima della Filosofia: OMERO 1. Omero educatore dei greci Tutti i popoli del mondo hanno raccontato la propria storia attraverso il Mito. Omero fu il primo poeta dell’Occidente che elaborò in forma scritta la narrazione mitica della guerra di Troia (Iliade) e delle avventure di Ulisse (Odissea). Iliade e Odissea hanno la stesa importanza che ha avuto la Bibbia per altri popoli in quanto gli educatori greci attinsero dai poemi omerici gli elementi necessari della propria educazione e formazione spirituale. 2. Le peculiarità “filosofiche” dei poemi omerici La struttura di Iliade e Odissea è sostanzialmente diversa da quella dei poemi orientali ed è intrisa di talune peculiarità tali da rendere possibile la nascita della Filosofia come noi la conosciamo, ossia la Filosofia greca e quindi la Filosofia occidentale. In Omero sono presenti in forma epica gli stessi temi che in Filosofia sono presenti in forma razionale. a) limite e misura: raramente i due poemi descrivono eventi mostruosi o deformi, come invece accade nelle manifestazioni artistiche di altri popoli, ma delineano avvenimenti armonici strutturati con senso del limite e della misura come contraltare della smodatezza e dell’eccesso. Limite e misura sono principi della Filosofia. b) la causa prima: Omero non si limita a narrare eventi cadenzati nel tempo ma ne ricerca sempre la causa. Egli come poeta pensa per “immagini” ma in ogni evento epico narrato cerca sempre la rigorosa motivazione psicologica. Ma la ricerca del principio delle cose è un principio strettamente filosofico. La Filosofia, precisiamo, utilizza il pensare per concetti ovvero il pensare razionale anziché il pensare per immagini di Omero. Si sottolinea tuttavia che il pensare per immagini di Omero è più vicino al pensare per concetti della Filosofia che al pensare dei poeti orientali. La ricerca della causa prima è il principio fondamentale della Filosofia. c) l’uomo nell’Universo: cercare come fa Omero la motivazione psicologica in ogni evento umano significa collocare l’uomo nel contesto di una realtà totale (a tutto c’è un perché) e la realtà totale si chiama Universo. Il tema classico della Filosofia greca è trovare la posizione dell’uomo nell’Universo. La posizione dell’Uomo nell’Universo è il tema classico della Filosofia.
  • 5. mario cina 3 SCHEDA DI FILOSOFIA - 3 - Prima della Filosofia: ESIODO 1. Esiodo e la Filosofia Se Omero è una figura leggendaria, Esiodo (700 a.C.) è il primo poeta la cui personalità ha carattere storico. La sua opera maggiore è la Teogonia (Theos=Dio e gonie=origine) dove narra in forma mitologica l'origine degli dei e della loro discendenza. E’ molto probabile che Esiodo abbia attinto da più antiche teogonie orientali ma il suo racconto presenta organicità e completezza addirittura lussureggiante tali da conferirgli una propria e autonoma originalità. L’approccio di Esiodo alla spiegazione dell’Universo presenta aspetti simili (ma non uguali) a quello dei filosofi e il suo ribadire che quanto narra sia vero è in linea alla ricerca della causa vera, della causa prima dei filosofi. La Teogonia di Esiodo mostra aspetti originali rispetto alle teogonie orientali. 2. Teogonia di Esiodo e Cosmogonia dei filosofi Sicuramente esistono tratti comuni tra la Teogonia esiodea e la Cosmogonia dei filosofi. I punti di contatto tra i due sistemi sono: a) la rappresentazione dalla totalità del reale ossia dell’Universo; b) il puro approccio teoretico cioè, a differenza delle cosmogonie orientali, un approccio privo di interesse pratico. Una differenza sostanziale è invece costituita dalla razionalità o meno della spiegazione. Le spiegazioni di Esiodo sono le spiegazioni di un poeta e procedono con il mito, con la rappresentazione fantastica, con l’immaginazione poetica. Le spiegazioni dei filosofi sono basate invece sulla razionalità. 3. La causa prima: Esiodo afferma di voler raccontare la verità sugli Dei e afferma di dire cose vere perché queste gli sono state riferite dalle Muse. Sembrerebbe che si manifesti qui una delle caratteristiche che saranno poi peculiari della ricerca filosofica, la ricerca del fondamento, del vero su cui poggiare. Questa tesi è sostenuta con grande vigore da alcuni studiosi. Essi affermano che in questo insistere di Esiodo sul fatto che egli voglia raccontare cose vere intorno agli Dei, si manifesti già quella che poi sarà la caratteristica della filosofia. Alcuni studiosi considerano Esiodo il primo filosofo greco.
  • 6. mario cina 4 SCHEDA DI FILOSOFIA - 4 - Prima della Filosofia: L’ORFISMO 1. ORFEO Orfeo è una figura della mitologia greca risalente al 600 a. C.. E’ l'artista che incarna i valori eterni dell'arte e dell'amore. Egli era sposato con Euridice e quando questa morì discese negli Inferi per riportarla sulla terra. Ma prima che uscissero egli si voltò a guardarla violando così il giuramento fatto agli Dei. Per punirlo gli Dei rispedirono Euridice agli Inferi. Per la disperazione non amò nessuna altra donna e le donne, gelose di tanta fedeltà, lo uccisero. 2. I Misteri Orfici A cominciare dal 600 a. C. si diffusero in Grecia le cosiddette religioni dei Misteri. I Misteri, o Riti, della religione più importante si dicevano ispirati da Orfeo ed erano dedicati al dio Dioniso o Bacco e si chiamavano appunto Misteri Orfici. Gli Orfici introdussero il concetto di anima nella civiltà arcaica greca. Credevano appunto nella trasmigrazione delle anime; insegnavano che l’anima nella vita futura poteva raggiungere l’eterna felicità o l’eterna sofferenza o un temporaneo tormento, a seconda della sua vita terrena. Gli Orfici erano una setta ascetica; il vino per loro era soltanto un simbolo, come più tardi nel sacramento cristiano. L’ebbrezza che cercavano era quella dell’ “entusiasmo”, dell’unione con il dio. In questa maniera pensavano di acquistare la conoscenza mistica non raggiungibile con i mezzi ordinari. 3. L’Orfismo e la filosofia greca: il dualismo Gli Orfici riuscirono a tenere in debita considerazione e a dare una risposta valida alle esigenze religiose e morali che si manifestarono nel mondo greco a partire da un certo periodo storico proprio perché, per la prima volta, l’Orfismo propose una nuova immagine dell’uomo fondata su un dualismo sostanzialmente estraneo alla tradizione arcaica greca. L’elemento dualistico entrò nella filosofia greca con Pitagora. Attraverso Pitagora elementi orfici penetrarono nella filosofia di Platone, e attraverso Platone in gran parte della filosofia posteriore, di quella almeno che conservava un certo grado di religiosità. Con l’Orfismo compare in Grecia una concezione della natura e dei destini dell’uomo pressoché del tutto sconosciuta ai Greci delle età precedenti, per molti aspetti rivoluzionaria la quale è stata giustamente considerata come elemento di un nuovo schema di civiltà: il dualismo tra anima (divina e immortale) e corpo (umano e mortale). Questa concezione inserì nella civiltà europea un’interpretazione nuova dell’esistenza umana.
  • 7. mario cina 5 SCHEDA DI FILOSOFIA - 5 - Prima della Filosofia: GLI ALBORI DEL PENSIERO 1. Il MITO. La Filosofia greca, e quindi occidentale, non nacque dal nulla ma fu una lenta costruzione fondata sulle prime risposte alle eterne domande dell’uomo. Agli albori del pensiero è il MITO che risponde alle prime domande esistenziali. Per gli antichi il Mito è un racconto reale - gli avvenimenti narrati sono realmente accaduti - che assicura la spiegazione del mondo e dell’uomo. I poeti, principalmente Omero e Esiodo, misero in forma scritta le tradizioni orali mitologiche. 2. Omero In Omero (800 a. C) sono presenti alcuni concetti sviluppati successivamente dalla ricerca filosofica. Limite e misura; La posizione dell’Uomo nell’Universo; La ricerca della causa prima. 3. Esiodo Esiodo (700 a. C.) è stato definito il primo filosofo greco. - rappresenta la totalità del reale ossia dell’Universo; - ricerca la Verità; - la ricerca della Verità è fine a se stessa perché priva di interesse pratico. 4. I Misteri Orfici Dualismo tra anima (divina e immortale) e corpo (umano e mortale), L’Orfismo introduce nella civiltà europea un’interpretazione nuova dell’esistenza umana, una concezione della natura e dei destini dell’uomo, basata sul dualismo, per molti aspetti rivoluzionaria che è stata giustamente considerata come elemento di un nuovo schema di civiltà.
  • 8. mario cina 6 SCHEDA DI FILOSOFIA - 6 - Cosa è la FILOSOFIA 1. La Fisosofia è paura Secondo Aristotele, che Dante definisce il maestro di color che sanno, “La Filosofia nasce da thauma”. Alcuni hanno tradotto thauma come meraviglia. Ma in verità thauma significa ben di più, significa terrore. Per capire meglio ricorriamo alla Mitologia. La mitologia greca colloca il gigante Taumante nella sfera demoniaca e il gigante incuteva talmente terrore da destare meraviglia: meraviglia che nasce dal terrore, dalla paura. La Filosofia nasce dalla paura. 2. Dal Mito alla Filosofia Ma perché questa paura? Gli uomini hanno paura quando si rendono conto che: - non è vero che il Mito racconta fatti realmente accaduti; - non è vero che il Mito spiega il perché della morte e del dolore. Comprendono che l’Uomo è vissuto nell’inganno perché pensava che il Mito fosse verità e invece il Mito si è rivelato una falsa verità cioè un sogno. I sogni possono essere liberamente interpretati, non possono essere fonte di verità. Nasce quindi il desiderio, anzi la necessità, che la comprensione della morte e del dolore non sia il contenuto di un sogno ma qualcosa che non possa essere smentito, che non si possa negare, che abbia cioè una verità incontrovertibile, razionale. La volontà di uscire dal sogno e di guardare la verità si chiama FILOSOFIA. 3. Filosofia = Amore della sapienza (philein-amare + sophia-sapienza) La filosofia può essere intesa come lo studio del tutto (uomo e universo), di cui vuole indagare: a) l'essenza, b) l'origine, c) il fine. I Filosofi quindi sarebbero gli “amanti della sapienza” ovvero i Sapienti. Però non tutti i Sapienti sono Filosofi. Artisti e scienziati sono sapienti, danno risposte ai quesiti fondamentali dell’uomo ma non si possono definire Filosofi. La Filosofia presenta due facce: - pone le domande che si pongono le discipline umanistiche; - fornisce le risposte delle discipline scientifiche perché, anche se non conduce esperimenti fisici o dimostrazioni matematiche, utilizza il ragionamento argomentativo ossia la logica. La filosofia è un esercizio razionale teso a risolvere problemi fondamentali con l’uso dell’argomentazione logica.
  • 9. mario cina 7 SCHEDA DI FILOSOFIA - 7 - Perché la FILOSOFIA è nata in GRECIA 1. La Filosofia è un’originale scienza greca E’ una constatazione che in Occidente: I Greci sono stati i primi a scrivere i primi testi di filosofia. La cultura occidentale affonda le radici nel mondo ellenico. I Greci sono stati i primi occidentali a indagare in modo critico e razionale. I Greci hanno creato il modo di pensare filosofico occidentale 2. La mancanza dello stato unitario e le poleis I Popoli invasori della Grecia, quali Achei e Dori, non si mescolarono né tra di loro né con la gente del luogo (Pelasgi?, Elleni? Ioni?). Le invasioni durarono molti anni e più che di eserciti si trattò di migrazioni di popoli. I diversi popoli non si stabilizzarono in zone definite ma si distribuirono in territori discontinui. A seguito di queste prolungate invasioni aumentò il senso di insicurezza e le popolazioni tendevano a rifugiarsi in centri autonomi detti poleis. Dopo le invasioni ci fu un lungo periodo di pace e mancò quindi un nemico esterno che potesse coagulare le diverse etnie. Il territorio greco, montuoso, agevolò la separazione e quindi mancò una casta sacerdotale potente. La nascita di uno stato unitario (civiltà egiziana e persiana) fu impossibile. 3. La polis come democrazia Le poleis erano centri di poche migliaia di cittadini (a parte stranieri, donne e schiavi) dove tutti si conoscevano e costituirono, per secoli, il modello sociale e politico dei greci. Assieme all’aristocrazia acquisirono potere i proprietari terrieri e i mercanti che si confrontavano nelle assemblee. L’esercito non fu costituito solo dai cavalieri (aristocrazia) ma dalla fanteria (opliti) armata da agrari e mercanti. Nelle assemblee si sviluppò l’arte della persuasione attraverso la retorica (arte dell’orazione) e la dialettica (arte del convincimento). La carenza di cibo spinse le poleis a fondare colonie indipendenti dalla città origine con conoscenza di altri popoli e conseguenti stimoli culturali. Nelle colonie il senso della parità dei coloni era ancora più accentuato e di più si svilupparono retorica e dialettica per far prevalere le proprie opinioni nelle assemblee. I commerci resero ricche le poleis e rimase il tempo da dedicare al pensiero. Dal confronto democratico e laico nella Polis nacque la Filosofia ovvero la ricerca sulle cose e sull’uomo, al puro scopo di sapere e non per qualche fine pratico.
  • 10. mario cina 8 SCHEDA DI FILOSOFIA - 8 - FilosofieOrientali 1. Le Filosofie orientali Le Schede che stiamo leggendo si occupano della Filosofia greca e quindi Occidentale. Ma ciò non esclude che l’Oriente non abbia sviluppato un sapere filosofico, tutt’altro. Addirittura taluni studiosi, i cosiddetti “orientalisti”, affermano che gli inizi della filosofia greca abbiano risentito degli influssi filosofici orientali al pari della matematica e dell’astronomia mentre altri, i cosiddetti “occidentalisti”, lo negano. Ma pare comunque evidente che le due filosofie hanno compiuto percorsi differenti e sviluppato pensieri originali e distinti. I pensatori orientali si confondono con i movimenti etico-religiosi che hanno fondato: Gautama Budda, il Buddismo, Lao Tze, il Taoismo, Kung Fu Tzu, il Confucianesimo, Zoroastro, il Zoroastrismo,... 2. Differenze tra il Sapere Orientale e il Sapere Occidentale Secondo gli studiosi “occidentalisti” il Sapere Orientale: - Affronta in genere problemi di natura esistenziale e attinenti alla salvezza dell’uomo; - E’ di tipo religioso e tradizionalistico, ossia: - E’ immerso in un’atmosfera mistica ed è intriso di rappresentazioni fantastiche; - Si sviluppa per scopi pratici. Secondo gli studiosi “occidentalisti” il Sapere Occidentale: - Affronta soprattutto la conoscenza della natura e dell’essere in generale; - Si caratterizza come libera indagine critica e razionale: - Pur presupponendo il Mito, tende a riconoscere come unica guida la ragione; - Presenta un indirizzo teorico (dettato dal desiderio di conoscere il perché delle cose). privilegio e patrimonio di una casta sacerdotale; dipendente da una autorità ritenuta sacra e immodificabile. ogni uomo può filosofare in quanto “animale ragionevole” (ragionevolezza = possibilità di cercare in modo autonomo la verità); Nasce da un atto di libertà di fronte alla tradizione, ai costumi e a ogni credenza precostituita.
  • 11. mario cina 9 SCHEDA DI FILOSOFIA - 9 - Scienza greca e Scienza orientale 1. Le origini della scienza greca Tutti gli studiosi sono concordi nell’affermare che la scienza greca nasce dalle nozioni pervenute dalle ben più avanzate civiltà orientali. Si pensi che Omero risale all’800 a. C., ed invece le civiltà egiziana e mesopotamica sono più antiche di oltre 2.000 anni. Del resto sono gli stessi Erodoto e Platone che ne danno franca testimonianza mentre, per inciso, mancano le analoghe affermazioni in tema di Filosofia. Tuttavia gli studiosi sottolineano la profonda differenza metodologica tra scienza greca e scienza orientale. 2. La matematica L’aritmetica e la geometria conosciute dagli egiziani erano finalizzate agli scopi pratici del vivere giornaliero. L’aritmetica risolveva i problemi di misurazione dei cereali o di divisione di un certo numero di cose tra un certo numero di persone mentre la geometria era utilizzata per la misurazione dei campi dopo le inondazioni del Nilo. Ricordiamo che in Grecia il modo di pensare ed il linguaggio mitico erano stati sostituiti dalla dialettica ossia dal confronto e dalla discussione di tesi contrapposte che venivano dibattute in seno alla Polis. Il pensiero filosofico, ribadiamo, si formò in virtù nella nascita della dialettica. Il procedimento razionale della discussione permise ai Greci di portare la matematica dal piano pratico-empirico a quello concettuale-teoretico. 3. L’astronomia I Babilonesi studiarono i fenomeni celesti per scopi astrologici (predizioni, oroscopi) e quindi utilitaristici e non certo speculativi anche se, occorre dirlo, erano implicitamente presenti importanti elementi concettuali e teoretici. L’esplicitazione e lo sviluppo a livello teoretico dei concetti astronomici fu opera dei Greci perché adoperarono lo stesso spirito di indagine razionale, della ricerca dei principi, dei perché da cui nacque la Filosofia. 4. La medicina Gli Egiziani erano avanzatissimi nello studio delle malattie, avevano introdotte regole e alcuni nessi tra causa ed effetto. Ma l’arte medica greca divenne arte consapevole a causa dello studio filosofico della natura che era volto a cercare una spiegazione naturale di ogni fenomeno ponendo la massima fiducia nella conoscenza razionale. La medicina non sarebbe mai diventata scienza senza l’incrollabile fiducia dei Greci nello spirito critico dell’osservazione delle cose per la ricerca di un ordine universale logico.
  • 12. mario cina 10 SCHEDA DI FILOSOFIA - 10 - La nascita della Filosofia greca e il suo significato 1. La genesi della Filosofia greca Nelle Schede precedenti abbiamo visto che prima di inventare Filosofia i Greci, per dare un senso all’esistenza, ricorrevano alle narrazioni mitiche, prima orali e poi scritte a cura dei poeti. Sia nel Mito e sia nelle forme religiose dei riti Orfici esistevano in nuce, a differenza delle culture orientali, i tratti primordiali del ragionare filosofico. Dal crollo delle certezze fornite dal Mito nacque la Filosofia intesa come scienza razionale tesa alla ricerca di risposte incontrovertibili sulla natura del mondo e dell’uomo. La Filosofia (occidentale) poteva nascere soltanto in Grecia per le particolari condizioni morfologiche del territorio e per le caratteristiche sociali e politiche dei popoli ellenici (Poleis) e ebbe subito carattere diverso e originale dalle filosofie orientali. Un analogo sviluppo ebbero le Scienze che se pur legate a quelle orientali, ben più evolute, assunsero ben presto una spiccata originalità perché, insieme alla Filosofia, ebbero un carattere teoretico speculativo e non legato ai casi pratici come in oriente. La Filosofia nacque nelle colonie perché nelle colonie c’era più libertà, benessere e cultura e raggiunse le più alte vette proprio ad Atene, ossia in quella città in cui esistette la libertà più grande - come Platone stesso riconobbe - di cui i Greci abbiano mai goduto. 2. La Filosofia secondo i Greci In Grecia la parola “Filosofia” compare relativamente tardi. Secondo Pitagora filosofi erano coloro che guardavano le cose con distacco e conducevano una ricerca disinteressata cioè non legata al fatto pratico contingente. Più tardi, la parola filosofia viene ad assumere due significati fondamentali. Il primo: la ricerca razionale in qualsiasi campo si svolga; in questo senso tutte le scienze fanno parte della filosofia. Il secondo significato, più specifico, indica una particolare ricerca, che ha come oggetto di studio ciò che è fondamentale o basilare, in relazione: - alla realtà (= la metafisica come dottrina delle cause ultime o supreme delle cose); - alla conoscenza (= la gnoseologia e la logica come studio dell'origine o della validità ultima delle nozioni e dei ragionamenti); - al comportamento (= l'etica e la politica come studio dei motivi e degli scopi ultimi dell'azione individuale e sociale). La Filosofia, presso i Greci, assunse il carattere di una ricerca radicale sui fondamenti dell'essere, del conoscere e dell'agire e fu perciò considerata la “regina” del sapere.
  • 13. mario cina 11 SCHEDA DI FILOSOFIA - 11 - I caratteri originali della Filosofia greca Fin dalle origini la Filosofia presentò le seguenti specifiche: 1. Contenuto; 2. Metodo; 3. Scopo. 1. Contenuto: la filosofia vuole spiegare la totalità delle cose, ossia tutta quanta la realtà, “tutto incluso niente escluso”. Le altre scienze (matematica, fisica, biologia,...) invece si limitano a spiegare soltanto determinati settori della realtà, gruppi di cose e di fenomeni. Talete (il primo dei filosofi) si chiede qual è il principio di tutte le cose. 2. Metodo: la spiegazione che cerca la Filosofia vuole essere razionale. L'argomento della Filosofia è la ragione e la motivazione logica. I Greci chiamano tutto questo Logos e lo contrappongono al Mito. Non basta alla filosofia accertare dati di fatto: la filosofia deve andare oltre il fatto per trovarne le “ragioni”, la “causa”, il “principio”. Ed è questo il carattere che conferisce la scientificità alla filosofia. Filosofia è ricerca di cause e principi di tutta quanta la realtà. 3. Scopo: per Aristotele la filosofia ha un carattere puramente “teoretico”, ossia “contemplativo”: essa mira semplicemente a ricercare la verità per se stessa, prescindendo da sue utilizzazioni pratiche. La filosofia è scienza “libera” in quanto non è asservita ad alcuna utilizzazione pratica. Filosofia = amore di sapere per se medesimo, disinteressato amore del vero. 4. la sapienza greca: La compresenza di quelle tre istanze fondamentali - spiegazione globale, metodo razionale e contemplazione della verità - ha prodotto l'originalità della mirabile sintesi creativa del genio ellenico che fu la filosofia. 5. la sapienza orientale: La sapienze orientale è intrisa di rappresentazioni fantastiche e in essa predomina l'elemento immaginativo e mitico, e quindi manca del carattere di “scientificità”. Le scienze (matematica e geometria egizie, astronomia caldaica), che pur chiamano in causa la ragione, mancano della “teoreticità”, cioè della libertà speculativa, e, in quanto conoscenze particolari, anche del carattere della globalità.
  • 14. mario cina 12 SCHEDA DI FILOSOFIA - 12 - Ambiti problematici della filosofia FILOSOFIA (= philein: amare + sophia: sapienza): indagine critica e razionale intorno agli interrogativi che l'uomo si pone circa se stesso e le realtà che lo circondano. Metafisica (= metà tà phisicà = dopo la fisica) Scienza collegata: Teologia (= theòs: Dio + lògos: discorso): si interroga intorno all'esistenza e all'essenza di Dio. Agli inizi, per i “presocratici”, la Metafisica coincideva con la: - Cosmologia (= kòsmos: universo + lògos: discorso): indagine intorno all'universo naturale e ai principi che lo costituiscono. Successivamente, secondo Aristotele, la Metafisica ha assunto il significato di: - Ontologia (= òn òntos: essere + lògos: discorso): trattazione intorno all'essere o alla realtà in generale. Domande che si pone: quali sono i principi o gli elementi di base dell'Universo? - che cos'è l'essere e quali sono le sue strutture di fondo? - esiste un Dio? Gnoseologia (= gnòsis): conoscenza: tratta i problemi relativi alla genesi, alla natura e alla validità della conoscenza Scienza collegata: Logica = lògos (discorso): affronta ciò che sono i nostri discorsi e le modalità con cui formuliamo i ragionamenti. Domande che si pone: da dove provengono le nostre cognizioni? - in che rapporto stanno la mente e le cose, il pensiero e l'essere? - quali relazioni sussistono fra i sensi e la ragione? - che valore anno i nostri concetti? - quali sono le garanzie di un sapere vero? Etica(= ethòs): modo di vita: studia il nostro comportamento e le norme cui esso obbedisce Scienza collegata: Filosofia politica: si occupa dei problemi relativi alla vita associata, alla giustizia, alla libertà, al fine dello Stato. Domande che si pone: qual è il fine dello Stato? - quali sono le forme ottimali di governo? - chi deve comandare? - che cos’è la giustizia? - che cos'è la libertà? Altre tematiche filosofiche: Filosofia del diritto - Estetica (arte e bellezza) - Filosofia del linguaggio - Epistemologia (scienza) - Filosofia della storia.
  • 15. mario cina 13 SCHEDA DI FILOSOFIA -13- I periodi della filosofia greca Abbiamo appreso che la Filosofia: a) studia la “totalità della realtà; b) utilizza il metodo razionale; c) allo scopo puramente teoretico. La Filosofia è quindi ricerca. In base all’oggetto della ricerca si possono distinguere i periodi storici. I. Il periodo cosmologico comprende le scuole presocratiche ed è dominato dal problema di rintracciare l’unità che garantisce l'ordine del mondo e la possibilità della conoscenza umana. II. Il periodo antropologico, che comprende i Sofisti e Socrate, è dominato dal problema dell'uomo. III. Il periodo ontologico, che comprende Platone ed Aristotele, è dominato dal problema dell'essere o della realtà in generale e dal rapporto dell'uomo con essa. Questo periodo, che è quello della piena maturità del pensiero greco, ripropone nella loro sintesi i problemi dei due periodi precedenti. IV. Il periodo etico, che comprende lo stoicismo, l'epicureismo, lo scetticismo, l'eclettismo, è dominato dal problema della condotta dell'uomo. V. Il periodo religioso, che comprende le scuole neoplatoniche e quelle affini, è dominato dal problema di trovare per l'uomo la via del ricongiungimento con Dio, considerata come l'unica via di salvezza. Questi periodi, non rappresentano rigide partizioni cronologiche: servono a dare un quadro complessivo e riassuntivo della nascita, dello sviluppo e della decadenza della ricerca filosofica nella Grecia antica.
  • 16. mario cina 14 SCHEDA DI FILOSOFIA – 14 – Cronologia EGITTO E AFRICA VICINO ORIENTE MONDO GRECO E EUROPEO ASIA CULTURA Circa 3200 a.C. - Unificazione dei regni dell'Alto e del Basso Egitto Circa 3200-2263 a.C. -Antico Regno Circa 2050-1770 a.C. - Medio Regno 1720 a.C. - Invasione degli Hyksos nel Delta del Nilo Circa 1580-1085 a.C. - Nuovo Regno 1379-1362 a.C. - Regno di Amenofi IV Circa 1361/1354-1352/1346 a.C. - Regno di Tutankhamon 1304-1238 a.C. - Regno di Ramses Il Circa 1300-1250 a.C. - Prigionia degli Ebrei in Egitto 1274 a.C. - Battaglia di Qadesh fra Egizi e Ittiti Dopo il 1250 a.C. - Esodo degli Ebrei verso la Terra Promessa 1198-1166 a.C. - Regno di Ramses III 1085-332 a.C. - Epoca del Basso Egitto 814 a.C. - I Fenici fondano Cartagine 671 a.C. - Assarliaddon, re degli Assiri, conquista il Basso Egitto 663 a.C. - Gli Assiri riconquistano l'Egitto e distruggono Tebe 631 a.C. - Fondazione di Cirene a opera dei Greci di Tera 610-594 a.C. - Regno del faraone Nechao, costruttore del canale del Mar Rosso 525 a.C. - Cambise II conquista l'Egitto 519 a.C. - Dario I procede alla riorganizzazione amministrativa dell'Egitto 460-454 a.C. - Spedizione disastrosa degli Ateniesi in Egitto 450-400 a.C. - Conquiste cartaginesi nell'Africa settentrionale 348 a.C. - Primo trattato romanocartaginese 332/331 a.C. -Alessandro Magno fonda Alessandria d'Egitto 327 a.C. - Secondo trattato romanocartaginese Circa 2750 a.C. - Fondazione di Tiro 2675 a.C. - Gilgamesh, re di Uruk Circa 2370 a.C. - Fondazione del Regno di Akkad Circa 2035 a.C. - Inizio della penetrazione dei Semiti occidentali in Mesopotamia Circa 2000-1900 a.C. - Insediamento degli Indoeuropei in Asia Minore e in Iran 1792-1750 a.C. - Hammurabi, re di Babilonia 1380-1191 a.C. - Impero ittita, fondato da Suppiluliuma I 1366-1077 a.C. - Primo Impero assiro Circa 1230 a.C. - Entrata degli Ebrei nella Terra Promessa e degli Aramei in Mesopotamia Circa 1191-1190 a.C. Invasione dei popoli dei mare e scomparsa dell'Impero ittita 1124-1103 a.C. - Nabucodonosor I re di Babilonia Circa 1030/1020-10 10/1000 a.C. - Saul re degli Ebrei Circa 1010/1000-970 a.C. - Davide re degli Ebrei Circa 1000 a.C. - Gerusalemme capitale dei Regno di Davide Circa 970-931 a.C. - Salomone re degli Ebrei 931-722 a.C. - Regno di Israele 931-586 a.C. - Regno di Giuda Circa 850/800-600 a.C. - Durata del Regno di Urartu Circa 705/704-681/680 a.C. - Sennacherib re degli Assiri 689 a.C. - Distruzione di Babilonia a opera di Sennacherib Circa 668-631 a.C. - Assurbanipal re degli Assiri Circa 645-600 a.C. - Ciro I re di Anzan 635-538 a.C. - Secondo Impero babilonese 605-562 a.C. - Nabucodonosor II re di Babilonia Circa 600-556 a.C. - Cambise I re di Anzan 586 a.C. - Nabucodonosor conquista Gerusalemme 586-539 a.C. - Prigionia degli Ebrei a Babilonia Circa 555-530 a.C. - Ciro II il Grande re dei Persiani 546 a.C. - Ciro II conquista Sardi 539 a.C. - Ciro II occupa Babilonia 522-486 a.C. - Dario I re dei Persiani 486-465/464 a.C. - Serse I re dei Persiani 404-358 a.C. - Artaserse II re dei Persiani 401-400 a.C. - Spedizione dei Diecimila (condotta e poi descritta da Senofonte nell'Anabasi) 334-327 a.C. - Alessandro Magno conquista i territori persiani, avanzando sempre verso est Circa 3500 a.C. - Inizio dell'Età del bronzo in Anatolia 2700-2500 a.C. - Nascita della civiltà minoico-cretese 2500-2 100 a.C. - Megalitico in Europa occidentale Circa 2000 a.C. - Insediamento dei primi ellenici (Ioni) in Grecia 1570-1500 a.C. – In Grecia nasce la civiltà micenea e si diffonde la civiltà minoica 1250-1200 a.C. - Inizio dell'invasione dorica in Grecia 1250-1184 a.C. - Guerra di Troia Circa 1200 a.C. - Inizio della colonizzazione greca in Asia 1200 a.C. - Insediamento degli Umbri in Italia Dopo il 1150 a.C. - Inizio dell'Età del ferro in Grecia Circa 950-525 a.C. - Prima Età del ferro in Italia: civiltà di Villanova Circa 900-500 a.C. - Prima Età del ferro in Europa centrale: civiltà di Hallstatt 753 a.C. - Fondazione di Roma Circa 750 a.C. - Inizio della colonizzazione greca in Occidente Circa 700-550 a.C. Conquiste etrusche in Italia 594 a.C. - Arcontato e leggi di Solone ad Atene 561/560-528/527 a.C. - Pisistrato tiranno c Atene 510 a.C. - Caduta dei Pisistratidi ad Atene 509 a.C. - Caduta della monarchia dei Tarquini nascita della Repubblica a Roma 508-507 a.C. - Riforme di Clistene ad Atene 504 a.C. - Il re etrusco Porsenna conquista Roma 500 a.C.-30 d.C. - Seconda Età dei ferro in Europa centrale: civiltà di La Tène 490 a.C. - Prima guerra persiana 480 a.C. - Seconda guerra persiana 462/461-429 a.C. - Preminenza di Pericle ad Atene 446 a.C. - Pace dei Trent'anni tra Atene e Sparta 431-404 a.C. - Guerra dei Peloponneso 430 a.C. - Peste di Atene (morte di Pericle nel 429) 406-396 a.C. - Guerra vittoriosa di Roma contro Veio 404-371 a.C. - Egemonia di Sparta in Grecia 371-362 a.C. - Egemonia di Tebe in Grecia 359-336 a.C. - Filippo II re di Macedonia 343-240 a.C. - Espansione di Roma nell’Italia meridionale: guerre sannitiche 336-323 a.C. - Alessandro Magno re di Macedonia 323 a.C. - Frazionamento dell'Impero di Alessandro Magno tra i diadochi Circa 2500- 1500 a.C. - Civiltà dell'Indo Circa 2194-1766 a.C. - Dinastia degli Hsia in Cina Circa 1766-1112 a.C. - Dinastia Shang in Cina Circa 1397-1291 a.C. – L’imperatore Pan trasferisce la capitale cinese a Anyang (Ngan-yang) Circa 1300 a.C. - Arrivo degli Arii sulle rive dell'Indo 1112-771 a.C. - Dinastia cinese dei Chou occidentali Circa 1000-800 a.C. - Gli Arii colonizzano la valle dei Gange 771-221 a.C. - Dinastia cinese dei Chou orientali 605-520 a.C. -Vita del filosofo cinese Lao-tse, fondatore del Taoismo Circa 559.478 a.C. - Vita di Buddha Saktamuni Circa 55 1-479 a.C. - Vita di Confucio Circa 540-468 a.C. - Vita di Maltavira, fondatore del Jainismo (o Jinismo) 518 a.C. - Spedizione di Dario I nella valle dell'Indo Circa 512 a.C. - Campagna di Dario I in India 453-221 a.C. - Epoca dei regni combattenti in Cina 327-326 a.C. - Spedizione di Alessandro Magno in India Circa 3500-3300 a.C. - Tempio di Uruk (Sumeri) Circa 3400 a.C. - A Uruk compare la scrittura cuneiforme Circa 2800 a.C. - Primo complesso megalitico di Stonehenge, nelle isole britanniche Circa 2600-2480 a.C. - Costruzione delle piramidi di Cheope, Chefren e Micerino in Egitto Circa 2550 a.C. - Costruzione della prima ziqqurat a gradoni a Ur, in Mesopotamia Circa 2500 a.C. - Civiltà dell'Indo, nell'India settentrionale Circa 2500-2250 a.C. -Tesoro di Priamo a Troia Circa 2100 a.C. - Nascita dei culto di Osiride in Egitto Circa 2000-1750 a.C. - Primi palazzi minoici a Creta 1755 a.C. - Codice di Hammurabi in Mesopotamia 1750-1570 a.C. - Scrittura lineare A 1500 a.C. - Italia del Nord: inizio dell'Età del bronzo 1500- 1400 a.C. - Prime fortificazioni di Tirinto e prime tombe a cupola a Micene 1450-1400 a.C. - Scrittura lineare B a Creta 1400 a.C. - Primi nuraghi in Sardegna Circa 1300 a.C. – E’ perfezionato a Biblo (Fenicia-Libano) l'alfabeto di Ugarit, a 22 caratteri Circa 969-962 o 959 a.C. - Fondazione del tempio di Gerusalemme a opera di Salomone 900-725 a.C. - Ceramica geometrica in Grecia 850-800 a.C. - Composizione dei poemi omerici Iliade e Odissea Circa 780-750 a.C. - I Greci adottano l'alfabeto fenicio 776 a.C. - Istituzione dei giochi olimpici Circa 740-670 a.C. - Vita del poeta Esiodo 622 a.C. - Redazione dei Deuteronomio 534 a.C. - Creazione ad Atene di un concorso di tragediografia: le Dionisie Circa 526/525-456/455 a.C. - Vita del poeta tragico greco Eschilo 515 a.C. - Dedicazione del nuovo tempio di Gerusalemme Circa 496/494-406 a.C. - Vita del poeta tragico greco Sofocle Circa 484-425 a.C. - Vita dello storico greco Erodoto di Alicarnasso 480-406 a.C. - Vita dei poeta tragico greco Euripide 479 a.C. - Costruzione delle Lunghe Mura che collegavano Atene al Pireo Circa 470-399 a.C. - Vita del filosofo greco Socrate 447/446-438 a.C. - Costruzione del Partenone sull'Acropoli di Atene 428-347 a.C. - Vita del filosofo greco Platone 384-322/321 a.C. - Vita del filosofo greco Aristotele
  • 17. mario cina 15 SCHEDA DI FILOSOFIA -15- La Scuola Ionica 1. La cultura ionica. L’antica Ionia era una regione dell’attuale Turchia dove i Greci fondarono numerose colonie tra cui le poleis di Mileto, Efeso, Samo,.. In queste città fiorì una classe di mercanti che commerciava con tutto il Mediterraneo ed il mar Nero. Il numero ridotto della popolazione, l’assegnazione paritaria delle terre, il confronto e lo stimolo con le diverse culture dei popoli conosciuti, il diffondersi di una scrittura dei segni semplice da imparare tutto contribuì alla formazione di una società molto dinamica che si diede forme democratiche di governo (relativamente a quel tempo) e da cui nacque una nuova cultura, assolutamente diversa dalla precedente e assolutamente diversa da quelle di più antiche ma anche più statiche civiltà. La nuova cultura non era atea e non negò l’esistenza degli Dei. Alla nuova cultura non bastò sapere come stavano le cose – questo lo raccontava egregiamente il Mito - ma volle capire il perché delle cose. 2. Mito e Logos. Sia gli Egizi che Talete, ad esempio, credevano che la terra galleggiasse sull’acqua. (Per inciso osserviamo che oggi la teoria delle deriva dei continenti ritiene che la terra galleggi sulla roccia fusa, il cosiddetto magma). Ma gli Egizi non chiedevano e non davano una spiegazione in quando credevano al Mito mentre Talete arriva a questa stessa conclusione facendo delle ipotesi scientifiche condotte attraverso osservazioni e deduzioni di leggi universali. Il mito dunque chiariva ma non verificava i riscontri di quanto spiegato; il lògos (ossia il ragionamento) invece, pur apprezzando il Mito, fonda l’autorità del suo sapere sulla ragione, sulla spiegazione – appunto – logica dei fenomeni su cui tutti gli uomini di intelletto possono concordare. 3. L’archè. La società arcaica era una società semplice e le complessità emergenti potevano essere controllate dalle regole altrettanto semplici e immutabili dettate dagli Dei. Nella nuova società che si era venuta ad affermare nella Ionia, fondata su scambi, comunicazioni, confronti, servivano altri criteri capaci di convincere tutti ad accettare queste regole. La ricerca degli intellettuali fu quindi tesa al ritrovamento della regina delle regole cioè dell’origine del mondo, del principio unico ed eterno, della materia iniziale, dalla quale tutte le cose hanno avuto inizio. Una volta che è stato trovato l’origine del mondo, il principio del tutto, tutto diventa spiegabile e regolabile e la nuova società potrà essere governata. I Greci chiamarono “archè” il principio di tutte le cose.
  • 18. mario cina 16 SCHEDA DI FILOSOFIA -16- I Filosofi 1. La genesi delle Filosofia. Nelle schede precedenti abbiamo visto che l’uomo è l’unico animale capace di elaborare pensieri e di tradurli in linguaggio scritto. I pensieri hanno prodotto domande e le domande hanno preteso risposte. Le prime risposte alle domande esistenziali dell’uomo furono fornite dal Mito. Ma poi il Mito non accontentò più gli uomini e gli uomini inventarono un nuovo modo di pensare chiamato Filosofia. La Filosofia occidentale nacque in Grecia e non poteva che nascere in Grecia. Infatti il libero pensiero è figlio della democrazia e la democrazia fu inventata dai Greci. I Greci furono “costretti” ad inventare la democrazia a causa dei molteplici fattori sociali, storici e geografici che confluirono nella istituzione della “Polis” che costituì una organizzazione politica unica, originale e irripetibile nel tempo antico. Adesso è arrivato il tempo dei Filosofi e noi studieremo il loro pensiero iniziando con i Filosofi della Scuola Ionica (Talete, Anassimandro e Anassimene di Mileto e Eraclìto di Efeso). Ma una domanda sorge spontanea: I Filosofi hanno espresso opinioni o verità? 2. La Filosofia: opinione o scienza della verità? Se la storia della filosofia fosse soltanto una galleria di opinioni - sia pure relative a Dio e all’essenza delle cose naturali e spirituali - essa sarebbe una scienza superfluissima e noiosissima, per quante utilità si potessero mai addurre che si ricaverebbero da siffatto movimento di pensiero e d’erudizione. Che vi può esser di più inutile che l’imparare una serie di semplici opinioni? che cosa di più indifferente? Basta dare un’occhiata alle opere che espongono la storia della filosofia come semplice serie di opinioni, per veder subito quanto siano aride e senza interesse. Un’opinione è una rappresentazione soggettiva, un pensiero casuale, un’ immaginazione, che io mi formo in questa o quella maniera, e altri può avere in modo diverso: l’opinione è un pensiero mio, non già un pensiero in sé universale, che sia in sé e per sé. Ma la filosofia non contiene opinioni, giacché non si danno opinioni filosofiche. Chi parla di opinioni filosofiche, anche se ha scritto storie della filosofia, rivela subito la mancanza dei primi fondamenti. (W. F. HEGEL, Lezioni sulla storia della filosofia) La filosofia è scienza oggettiva della verità, scienza della necessità della verità, conoscenza concettuale, e non già opinare e filza di opinioni.