1. La comunicazione politica
Catania - 25-09-2007
Marina Mancini
marina@marinamancini.it
www.marinamancini.it
2. Obiettivo della sessione
formativa
Definire la comunicazione politica
Gli ambiti di comunicazione politica
la normativa sulla comunicazione politica
I professionisti della Comunicazione politica
Role play (esercitazione)
Marina Mancini 2
3. Definizione di comunicazione
La comunicazione (dal lat. cum = con, e munire
= legare, costruire) è lo scambio di
informazioni per mezzo di segni tra sistemi in
sistemi,
particolare tra esseri viventi e tra persone.
La caratteristica fondamentale dei sistemi che
comunicano è la capacità di interagire
comprendendo ciò che viene comunicato.
Marina Mancini 3
4. Comunicare = Partecipare
Quindi quando
comunichiamo
rendiamo partecipi
altri individui
(attraverso voce –
scritto – mimica) di
notizie, fatti, stati
d’animo.
Marina Mancini 4
5. Definizione di comunicazione
politica
Si intende per
COMUNICAZIONE POLITICA
quella attuata dai soggetti di cui all’art. 49 della Costituzione,
all’
cioè politici, esponenti,
cioè dai partiti politici, dai loro esponenti, dalla loro
articolazione organizzativa
Art. 49 della Costituzione Italiana
partiti
Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti
per concorrere con metodo democratico a determinare la
politica nazionale.
Marina Mancini 5
6. Grandi
Pro-Rettore agli esteri e Docente del Dipartimento di Discipline della Comunicazione Università degli
studi di Bologna
“quella forma di comunicazione che ha ad
sì
oggetto sì temi di interesse generale
ma anche sui quali esistono pareri ed
contrastanti,
opinioni contrastanti,
e che emana, principalmente, dai partiti
politici, dalle loro articolazioni e da altre
pubbliche”
istituzioni sia private che pubbliche”
Marina Mancini 6
7. Un rischio della comunicazione
Politica
•
FORTE
INTERDIPENDENZA
DELLE ISTITUZIONI
PUBBLICHE
CON IL SISTEMA
POLITICO –
PARTITICO
8. Un rischio della comunicazione
Politica
TENDE A PERSUADERE IL CITTADINO
DELLA VALIDITA’ O CONFORMITA’
VALIDITA’ CONFORMITA’
LEGALE DELLE SCELTE OPERATE
9. Un rischio della comunicazione
Politica
HA OCCUPATO PER SECOLI GLI SPAZI
LASCIATI LIBERI DALLA COMUNICAZIONE
ISTITUZIONALE E DAL POTERE
AMMINISTRATIVO
GENERANDO CONFUSIONE E
SOVRAPPOSIZIONE
10. I destinatari
• SOGGETTO ATTIVO: IL POLITICO
• La comunicazione politica si rivolge alla
collettività ed è pubblica
• SOGGETTO PASSIVO: IL CITTADINO
- ELETTORE
11. Natura polemica
L’essenza della comunicazione politica
risiede proprio nello scontro di idee e nella
ricerca del consenso in un contesto
competitivo. Non c’è autentica
comunicazione politica nei regimi totalitari,
dove l’arena politica è dominata da una sola
voce.
12. Comunicazione politica oggi
Campagne più lunghe: la campagna
permanente
La professionalizzazione della politica
La mediatizzazione
La personalizzazione
La negatività dello scontro
13. Il Passato – prima della TV
Prima dell’avvento della televisione, i messaggi
politici venivano diffusi attraverso il contatto
personale e la mediazione delle
organizzazioni di partito e di altri gruppi
politici organizzati. Il coinvolgimento e la
mobilitazione di questi gruppi era
fondamentale per conseguire un successo
elettorale.
14. Dopo la TV
Con l’avvento della televisione e l’uso estensivo dei
mezzi di comunicazione di massa, la comunicazione
politica divenne un fenomeno mediatizzato, basato
su messaggi sempre più massificati. In questo
periodo (che dagli anni Sessanta si protrae fino alla
diffusione della Tv via cavo), la comunicazione
politica diventa maggiormente “professionalizzata”,
cioè basata sul contributo di consulenti, sondaggisti
e altri professionisti del marketing.
15. Nell’era di internet e della mass
La terza fase segna la definitiva predominanza della
professionalizzazione della comunicazione attraverso tecniche
sempre più sofisticate per sondare e raggiungere l’opinione
pubblica in un ambiente mediale ancora più ricco, pervasivo e
articolato. La terza età, oltre che dalla professionalizzazione, è
caratterizzata da: a) aumento delle pressioni competitive (che
portano i mezzi di informazione a competere sul piano
dell’intrattenimento a scapito della copertura delle notizie serie);
b) populismo (inteso come richiamo generico alla “gente” e ai
suoi simulacri nel discorso politico); c) diversificazione
“centrifuga” con la moltiplicazione dei canali di comunicazione e
la diminuzione delle dimensioni assolute dell’audience di massa
d) l’emergere di una ricezione sempre più frammentata e
selettiva
16. La comunicazione politica divente
insegnamento
Carattere interdisciplinare: nasce come
disciplina di insegnamento accademico negli
anni Cinquanta negli Usa
In Italia lo studio serio dell’argomento inizia
negli anni Ottanta ed esplode nel 1994
L’ascesa dei consulenti politici e della
letteratura sul marketing politico
17. I media
Essi sono:
1. Fonte di potere
2. Arena di discorso
3. Fonte di definizioni e immagini
4. Mezzo per conseguire la fama
I limiti
I media dipendono dalle informazioni ufficiali
I media sottostanno a un quadro di regole
I media possono avere interessi in gioco
18. • Alla COMUNICAZIONE POLITICA la
Legge 150/2000 dedica la figura del
PORTAVOCE
• http://images.google.com/imgres?imgurl
=http://www.contrappunti.info/ma/imag
es/stories/copertinalight.jpg&imgrefurl
=http://www.contrappunti.info/ma/inde
x.php%3Foption%3Dcom_content%26t
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%3D77&h=480&w=346&sz=35&hl=it&
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19. Effetti negativi
Crisi della democrazia (rappresentativa)
Segni di cinismo, apatia, disillusione
Disincentivazione al voto
Frammentizzazione dell’informazione
Spettacolarizzazione
20. Effetti positivi
Diversificazione dell’industria dell’informazione
Correlazione positiva tra consumo dei media e livelli
di conoscenza politica, fiducia nelle istituzioni e
attivismo
Effetti di selezione vs. dei media
Impatto positivo su chi partecipa
un medium che rende possibile lo scambio di
informazione
21. Le strategie definitorie
a)natura del contenuto veicolato
b)natura dei destinatari
c)natura delle finalità dei messaggi
d)natura del sistema
e)natura polemica dei messaggi
22. Feedback o informazione di
ritorno
il processo
comunicativo ha una
intrinseca natura
bidirezionale, quindi il
modello va interpretato
nel senso che si ha
comunicazione quando
gli individui coinvolti
sono a un tempo
emittenti e riceventi
messaggi.
Marina Mancini 22
23. Feedback/2
ogni processo comunicativo
tra esseri umani possiede
due dimensioni distinte: da
un lato il contenuto ciò che
contenuto,
le parole dicono, dall'altro la
relazione,
relazione ovvero quello che
i parlanti lasciano intendere,
a livello verbale e più
spesso non verbale, sulla
qualità della relazione che
intercorre tra loro.
Marina Mancini 23
25. La PA che comunica
La PA non comunica per persuadere i cittadini della
validità e conformità legale delle scelte operate,
questa è la dimensione politica,
ma per farli partecipare alle decisioni assunte e alle
opportunità offerte, che vuol dire ampliare la
dimensione sociale della comunicazione.
CONOSCENZA VISIBILITA’
VISIBILITA FIDUCIA
Marina Mancini 25
26. I punti di forza delle attività
di comunicazione
CITTADINO
ELETTORE
Fonte: Stefano Rolando
CITTADINO
CITTADINO PERSONA
UTENTE
Marina Mancini 26
27. Cittadino utente ≠ cittadino cliente
“Le parole sono importanti” diceva Michele Apicella/Nanni
Moretti in “La Messa è finita”.
E così non è privo di conseguenze per
un’amministrazione pubblica chiamare il proprio utente di
riferimento “cittadino” o “cliente”.
A partire dagli anni ’90 si passa dall’idea del cittadino
come suddito delle amministrazioni pubbliche al cittadino
utente/cliente di servizi pubblici e azionista in quanto
contribuente e titolare del diritto di voto.
Questi ultimi anni, invece, sono quelli del cittadino e
anche, sempre più spesso, della cittadinanza attiva.
Marina Mancini 27
28. Cittadinanza attiva
un’
Ma cosa significa, per un’amministrazione, interagire
non più con un suddito e non solamente con un
più
utente/cliente ma con un cittadino, magari anche
attivo?
Significa prevedere che i cittadini e tutti gli altri
pubblici di riferimento abbiano un ruolo più o meno
attivo nella vita dell’amministrazione.
Ascolto
Ascolto
Partecipazione
Partecipazione
Inclusione
Inclusione
Comunicazione
Comunicazione
Trasparenza
Trasparenza
Affidabilità
Affidabilità
Affidabilità
Affidabilità
Marina Mancini 28
29. Comunicazione politica
Proviene dalle istituzioni pubbliche e dai partiti
(art. 49 Costituzione)
Incentrata su tematiche controverse di interesse
generale
Orientamenti e opinioni contrastanti
Pericoli:
Sovrapposizione di funzioni
Marina Mancini 29
30. La politica e il marketing
Propaganda?
il marketing come uno strumento
manageriale di influenza del comportamento
delle masse con tecniche di persuasione e
analisi, in una situazione di concorenza
(Mauser, G. "Introduzione al marketing politico e alla strategia di campagna elettorale" in P.
Mauser,
Mulino,
Mancini (a cura di) Come vincere le elezioni, Bologna, Il Mulino, 1988)
31. La politica usa il marketing
analogie tra le elezioni e i mercati
situazione competitiva, ciascuno mira ad
ottenere una certa quota di mercato
l'elettore è chiamato a fare delle scelte come
il consumatore
uso dei mezzi di comunicazione
32. Un po’ di storia…
La Pubblica Amministrazione ha iniziato un
processo di innovazione solo negli ultimi 15
anni
1990
Inizia la riforma della PA
Marina Mancini 32
33. La riforma della PA
SEPARAZIONE TRA POTERE POLITICO E “ORGANI
TECNICI”
RIFORMA DELL’ORGANIZZAZIONE DEGLI ENTI
RELAZIONE CON IL CITTADINO
Si dibattono i temi della trasparenza dell’agire pubblico e di un nuovo
rapporto con il cittadino, su basi relazionali, collaborative, partecipative
e di servizio. Cittadini soggetti attivi.
Marina Mancini 33
34. Una riforma necessaria
informazione COMUNICAZIONE
CULTURA DEL
amministrazione SERVIZIO
adempimento STRATEGIA
Marina Mancini 34
35. Ordinamento delle Autonomie
locali
Legge 8 giugno 1990, n. 142
Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 135 – S.O. - del 12 giugno 1990
Marina Mancini 35
36. Ordinamento delle Autonomie
Locali – L.142/90
valorizzare le libere forme associative e promuovere organismi di
art. 6, c. 1
partecipazione dei cittadini all’amministrazione locale
prevedere la partecipazione degli interessati ai procedimenti
art. 6, c. 2
incidenti su situazioni giuridiche soggettive
prevedere forme di consultazione della popolazione (ad esempio: il art. 6, c. 3 e 4
referendum)
riconoscere il diritto all’azione popolare innanzi alle giurisdizioni art. 7, c. 1 e 2
amministrative
stabilire che tutti gli atti dell’amministrazione sono pubblici art. 7, c. 3
riconoscere ai cittadini il diritto all’accesso agli atti,
art. 7, c. 4 e 5
all’informazione, all’individuazione dei responsabili dei procedimenti
prevedere l’eventuale istituzione della figura del Difensore Civico art. 8, c. 1 e 2
Marina Mancini 36
37. Ordinamento delle Autonomie
Locali L. 142/90
LA REALIZZAZIONE DI UNA AMMINISTRAZIONE
PARTECIPATA E’ POSSIBILE SOLTANTO IN PRESENZA DI
UN CITTADINO CHE:
•POSSA AVERE ACCESSO AGLI ATTI
•SIA INFORMATO
Marina Mancini 37
38. NUOVE NORME IN
MATERIA
DI PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO E DI
DIRITTO DI ACCESSO AI DOCUMENTI
AMMINISTRATIVI
Legge 7 agosto 1990, n. 241
Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 192 – S.O. - del 18 agosto 1990
IL RICONOSCIMENTO DEL PRINCIPIO
DEL DIRITTO ALL’INFORMAZIONE
VIENE ESTESO A TUTTE LE
AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE
Marina Mancini 38
39. Legge 241/1990
ispirandosi a criteri di economicità, efficacia, pubblicità,
art. 1
ed evitando di aggravare i procedimenti senza motivo
definendo la tipologia di atti ed i tempi necessari alla art. 2
conclusione dei procedimenti
esplicitando chiaramente le motivazioni che hanno
art. 3
determinato le decisioni dell’amministrazione
individuando e rendendo noti i responsabili dei art. 4
procedimenti
comunicando personalmente e direttamente agli
artt. 7 e 8
interessati l’avvio dei procedimenti
assicurando ai soggetti interessati l’esercizio del diritto
art. 10 e 11
all’accesso agli atti e della partecipazione al procedimento
Marina Mancini 39
40. Dare attuazione alla riforma
Legge 23 ottobre 1992, n. 421
Delega al Governo per la razionalizzazione e la revisione delle discipline in materia di sanità, di pubblico
impiego, di previdenza e di finanza territoriale
…. prevedere l'adeguamento degli uffici e della loro
organizzazione al fine di garantire l'effettivo esercizio dei
diritti dei cittadini in materia di procedimento
amministrativo e di diritto di accesso ai documenti
amministrativi,
ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241
Marina Mancini 40
41. Un po’ di stasi nella normativa
1995 - 1999
LA PRODUZIONE NORMATIVA IN
MATERIA DI COMUNICAZIONE SI
ARRESTA, LASCIANDO SPAZIO
ALL’EVOLVERSI DELLE DIVERSE
ESPERIENZE OPERATIVE
Marina Mancini 41
42. La Legge 150/2000: attività di
informazione e comunicazione
LEGGE 7 giugno 2000, n. 150
Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale – Serie Generale – del 13 giugno 2000, n. 136.
Disciplina delle attività di
informazione e comunicazione delle
pubbliche amministrazioni
Marina Mancini 42
43. La Legge 150/2000: attività di informazione e
comunicazione
DEFINISCE E DISTINGUE LE ATTIVITA’ DI INFORMAZIONE E DI
COMUNICAZIONE, E LE LORO FINALITA’
INDIVIDUA TIPOLOGIA E COMPITI DELLE SPECIFICHE FIGURE
PROFESSIONALI AD ESSE PREPOSTE
DISPONE L’OBBLIGO PER LE P.A. DI ADOTTARE APPOSITI
REGOLAMENTI DI RIORGANIZZAZIONE DEGLI URP
Marina Mancini 43
44. La Legge 150/2000: attività di informazione e
comunicazione
ATTIVITA’:
INFORMAZIONE AI MEZZI DI COMUNICAZIONE DI
MASSA (stampa, audiovisivi, strumenti
telematici)
COMUNICAZIONE ESTERNA RIVOLTA AI
CITTADINI, ALLA COLLETTIVITA’ E AD ALTRI
ENTI ATTRAVERSO OGNI MODALITA’ TECNICA
ED ORGANIZZATIVA
COMUNICAZIONE INTERNA
Marina Mancini 44
45. La Legge 150/2000: attività di informazione e
comunicazione
FINALITA’:
ILLUSTRARE E FAVORIRE LA CONOSCENZA DI
LEGGI E NORMATIVE
ILLUSTRARE LE ATTIVITA’ DEGLI ENTI E IL
LORO FUNZIONAMENTO
FAVORIRE L’ACCESSO AI SERVIZI PUBBLICI
Marina Mancini 45
46. La Legge 150/2000: attività di informazione e
comunicazione
FINALITA’:
PROMUOVERE CONOSCENZE ALLARGATE SU
TEMI DI RILEVANTE INTERESSE PUBBLICO E
SOCIALE
FAVORIRE PROCESSI INTERNI DI
SEMPLIFICAZIONE DELLE PROCEDURE E
MODERNIZZAZIONE DEGLI APPARATI
PROMUOVERE L’IMMAGINE DELLE
AMMINISTRAZIONI E DELL’ITALIA NEL MONDO
Marina Mancini 46
47. La Legge 150/2000: attività di informazione e
comunicazione
Attività
Attività Finalità
Finalità Figura professionale
attività
attività nei settori
radiotelevisivo, del
giornalismo, della stampa e PORTAVOCE
delle relazioni pubbliche
attività
attività prioritariamente
INFORMAZIONE indirizzate ai mezzi di UFFICIO STAMPA
informazione di massa
U.R.P.
attività
attività
indirizzate ai
COMUNICAZIONE cittadini
Sportelli : per il cittadino
singoli e associati
unici , polifunzionali
per le imprese
Marina Mancini 47
48. Direttiva sulle attività di comunicazione delle pubbliche
amministrazioni
FINALITA’ DELLA LEGGE 150/2000 :
Coerente politica di comunicazione integrata
Gestione professionale dei rapporti della PA con
i mass media
Realizzazione di flussi di comunicazione interna
per:
migliorare qualità servizi e efficienza organizzativa
creare senso di appartenenza, coinvolgimento, condivisione
Marina Mancini 48
49. Le professionalità
Dpr 422/2001: titoli di accesso e formazione/qualificazione del
personale già addetto (escluse le Regioni)
Personale dirigenziale e categoria C: laurea in Scienze della
Comunicazione
Non possono lavorare negli Urp personale di categoria
inferiore alla B (che va comunque formato)
Per le attività di informazione (capo ufficio stampa, ma anche
altro personale che intrattiene relazioni con i media) è prevista
l’iscrizione all’albo giornalisti (pubblicisti o professionisti) – E’
escluso il Ministero degli esteri
Marina Mancini 49
50. I comunicatori:
di cosa si occupano
tendenza ed evoluzione della comunicazione e
dell'informazione istituzionale e di interesse
generale;
analisi dei processi di trasformazione dei
sistemi amministrativi;
il quadro normativo riguardante l'informazione, la
comunicazione pubblica, la stampa, la privacy;
le tecniche e strumenti della comunicazione e
dell'informazione,l'utilizzo delle nuove tecnologie
e qualità della comunicazione pubblica su
Internet;
Marina Mancini 50
51. I Comunicatori:
di cosa si occupano/2
la predisposizione dei piani annuali di comunicazione e delle
campagne di informazione;
il marketing nel sistema pubblico;
la comunicazione interna e la comunicazione organizzativa;
logiche organizzative e strategie comunicative;
le tecniche di relazioni pubbliche;
la comunicazione interpersonale;
i new media;
tecniche di elaborazione dei messaggi e prodotti di
comunicazione;
tecniche di valutazione dei progetti e prodotti comunicativi
Marina Mancini 51
52. Il professionista della
comunicazione
Il professionista definisce cosa comunicare in modo
da:
comunicare in modo veritiero, tempestivo e
impegnativo
tener conto degli interessi dei diversi pubblici
attivare iniziative di comunicazione coerenti
ai principi etici e adeguate alla situazione di
crisi
Marina Mancini 52
53. I profili
La proposta dell’associazione Comunicazione
Pubblica all’Aran:
Comunicatore pubblico
E' il responsabile dell'organizzazione e dirigerà
le strutture di comunicazione.
Addetto alla comunicazione e alle relazioni
con il pubblico
E' colui che presiede il front e il back office
nelle strutture di comunicazione.
Marina Mancini 53
54. I profili
Il Responsabile URP Comunicatore
L’operatore URP Pubblico
Il Capo-Ufficio stampa
L’Addetto Stampa
Il portavoce
Marina Mancini 54
55. Il Portavoce
Coadiuva l’organo di vertice nei rapporti
politico-istituzionali con gli organi di
informazione (comunicazione politica)
Può essere assunto anche dall’esterno
Non può svolgere altre attività nel settore
dell’informazione
Marina Mancini 55
56. L’Ufficio Stampa/1
Sulla base delle direttive del vertice cura i
rapporti con gli organi di informazione
Deve garantire trasparenza, chiarezza e
tempestività delle informazioni
Il personale deve essere iscritto all’Ordine dei
Giornalisti
Lo dirige il Capo Ufficio Stampa
Marina Mancini 56
57. L’ufficio Stampa/2
Può essere gestito in forma associata da più enti
(attraverso una convenzione)
Può essere formato anche da personale esterno
(previa verifica risorse interne) che lavora per l’ente
in via esclusiva
Opera in stretta collaborazione con l’URP
(campagne informative, aggiornamento sito,
iniziative editoriali, redazione riviste, ecc.)
Marina Mancini 57
58. Direttiva F.P. 7 febbraio 2002
Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale N. 74 del 28 Marzo 2002
Finalizzata all’attuazione della legge 150/2000
La comunicazione istituzionale entra a pieno titolo
nell’orizzonte della missione della nuova pubblica
amministrazione, diviene snodo importante non solo
della nuova relazione con il cittadino ma anche dei
processi di cambiamento e di modernizzazione a
condizione che venga realizzata una rete efficace di
scambio informativo e comunicativo interna alle
amministrazioni
Marina Mancini 58
59. Nuove direttrici:
La Direttiva del 7 febbraio 2002 della
funzione pubblica:
L’Urp come strumento del cambiamento
La comunicazione Interna e le Intranet come
motore del cambiamento organizzativo
L’attuazione dei piani di comunicazione e il
coordinamento delle strutture di comunicazione
(urp, ufficio stampa, portavoce)
Marina Mancini 59
60. Nuovi linguaggi:
IL LINGUAGGIO :
COMBATTERE IL BUROCRATESE
SERVIZIO DI CONSULENZA
(PROGETTO CHIARO)
www.funzionepubblica.it/chiaro
Marina Mancini 60
61. Nuovo linguaggio
Codice di Stile (Cassese, 1993)
Manuale di Stile (Fioritto, 1997)
Circolare del 2 maggio 2001 (emanata dal
Dipartimento per gli Affari Giuridici e
Legislativi)
Direttiva sulla semplificazione del linguaggio
dei testi amministrativi 8 maggio 2002
(emanata dal Dipartimento della Funzione
Pubblica)
Marina Mancini 61
62. Nuovi strumenti
Pubblicazioni: House Organ, Newsletter,
manuali, notiziario comunale, sito web,
rassegna stampa
Audiovisivi e comunicazioni radiofoniche
(es. telepa video notiziario per i dipendenti
PA)
Strumenti telematici: banche dati ed
Intranet
Posta elettronica, pec
Marina Mancini 62
63. Direttiva sulle attività di comunicazione delle pubbliche
amministrazioni
In evidenza : URP e UFFICIO STAMPA
DELL’
COMPITI DELL’URP
Gestione reti civiche e sito internet
Ascolto del cittadino
Verifica qualità servizi
COMPITI DELL’UFFICIO STAMPA
Redazione comunicati per informare e promuovere lancio di
servizi
Organizzazione eventi e conferenze stampa
Rassegna stampa
Newsletter istituzionale e altri prodotti editoriali
Marina Mancini 63
64. Con Internet forse le elezioni non si vincono. Ma di
sicuro senza Internet è ormai difficile pensare alla
comunicazione politica. Il web, la posta elettronica, i
newsgroups e tutti gli strumenti legati alla
comunicazione in rete mediata da computer sono
oramai entrati a pieno titolo nel mix della
comunicazione di politici, siano essi candidati o
eletti. dalla progettazione e gestione del sito web
(che si caratterizza come il vero e proprio ufficio di
rappresentanza virtuale del politico), all'uso della
pubblicità on line (compreso il cosiddetto below-the-
web), dei mezzi di reclutamento di volontari e
raccolta fondi. Marina Mancini 64
65. Bibliografia utile
Sossella,
Mattia Miani La comunicazione politica in Internet Luca Sossella,
2003
www.compubblica.it
www.cantieripa.it
http://comunicazione.formez.it/
http://www.comunicatoripubblici.it/
http://www.fnsi.it/
http://www.osservatoriosullacomunicazione.com/
http://www.pubblicamente.it/
Marina Mancini 65
66. Bibliografia utile
Sossella,
Mattia Miani La comunicazione politica in Internet Luca Sossella,
2003
www.compubblica.it
www.cantieripa.it
http://comunicazione.formez.it/
http://www.comunicatoripubblici.it/
http://www.fnsi.it/
http://www.osservatoriosullacomunicazione.com/
http://www.pubblicamente.it/
Marina Mancini 66