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Destination Management 
Strategie di Destination Management 
Bruno Bertero 
Consulenza in 
Marketing turistico, Web Marketing e Destination Management 
1
Management 
Stimolare la crescita 
TEMI STRATEGICI 
Gestire la crescita 
Marketing 
Lavorare con il settore per attrarre più visitatori 
Accoglienza 
Lavorare per generare un servizio complessivo di qualità ed efficienza 
Sviluppo 
del settore 
Lavorare con il settore per incrementare redditività risultati 
Collaborazione 
Coordinamento 
Lavorare con le istituzioni per distribuire i benefit del turismo ai vari settori 
SOGGETTI CHIAVE 
SVILUPPO ORGANIZZATO DEL SISTEMA 
Industria out going 
Comuni 
Industria incoming 
Istituzioni e Cittadini 
DESTINATION MANAGEMENT 
FOURTOURISM©2014 
2 
Introduzione al destination management
FOURTOURISM©2014 
3 
Il Destination Management è la definizione e gestione di SISTEMI DI RISORSE E DI ATTORI COMPLESSI (imprese turistiche, amministratori pubblici, istituzioni varie, popolazione residente) 
coinvolti direttamente o indirettamente nello sviluppo.
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4 
«Ciascuna destinazione, per le caratteristiche storiche, economiche, culturali, sociali e geografiche, per la dotazione di risorse disponibili, per il grado di coesione tra attori economici presenti nel luogo, può essere governabile secondo modelli anche molto differenti, non uniformi e non facilmente 
standardizzabili e replicabili»
Prima di iniziare a fare qualsiasi azione è necessario sapere dove si vuole andare. Il mercato è sempre più competitivo e non si può avere successo se le azioni che si fanno non hanno alla base una strategia chiara e definita. Nel mercato non siamo da soli a competere e ci stiamo muovendo in ritardo rispetto ai concorrenti. Per avere successo è necessario che tutte le azioni realizzate seguano un indirizzo unico. Non avere una strategia di management significa disperdere tempo e risorse. 
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5
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6 
Obiettivo strategico: 
posizionare con successo la destinazione sul mercato
Comprendere l’ambiente nel quale si lavora 
Comprendere come inserirsi nel contesto della destinazione 
Comprendere come essere competitivi 
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7 
DESTINATION MANAGEMENT 
Il processo di pianificazione del Destination Management
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8 
MODELLO DI GESTIONE CORPORATE Caratteristiche 
•Pochi produttori di servizi 
•Economie di scala 
•Alto grado industrializzazione 
•Importanza modello industriale 
•Scarso ruolo degli Enti pubblici 
•Processi decisionali gerarchici 
•“non luoghi” 
•Visione endogena e operativa (mancanza di strategie) Modalità 
•Non abituale acquisto diretto 
•Commercializzazione tramite TTOO e AdV 
•Meccanismo “allotment” 
MODELLO DI GESTIONE NETWORK Caratteristiche 
•Aziende integrate 
•Organizzazione a sistema 
•Coesistono grandi aziende e PMI 
•Collaborazione aziendale 
•Azioni uniche a favore di tutti 
•Ente pubblico come elemento integrante del sistema 
•Leadership chiara (privato o pubblico) Modalità 
•Prodotto esperienziale 
•Sistema di promozione e commercializzazione complesso e diversificato 
MODELLO DI GESTIONE COMMUNITY Caratteristiche 
•Importanza dell’Ente pubblico 
•Processi decisionali lenti 
•Continua negoziazione 
•Sistema costituito da PMI 
•Difficoltà di collaborazione 
•Indipendenza fra aziende 
•Assenza leadership 
•Competenze non adeguate 
•Identità legata al luogo Modalità 
•Marketing by delegation 
•Progettazione strategica 
•sostenibilità ambientale 
•Costruzione prodotto 
•Intermediazione di terzi 
Evoluzione
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9 
EMERGENTE 
CONSOLIDATA 
MATURA 
RILANCIO / DECLINO 
MODELO DI GESTIONE COMMUNITY 
MODELO DI GESTIONE CORPORATE 
CICLO DI VITA DELLA DESTINAZIONE TURISTICA 
MODELO DI GESTIONE NETWORK
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IERI 
Politica 
Pubblica Amministrazione 
Associazioni di categoria 
Operatori 
OGNI SOGGETTO OPERA PER CONTO PROPRIO DISPERDENDO SFORZI E RISORSE 
strategia individuale La gestione del turismo si caratterizzava per: 
–Suddivisione dei compiti 
–Mancanza di collaborazione 
–Visione a breve termine 
–Differenti obiettivi per ogni attore del settore turistico 
Ieri ogni soggetto nelle destinazioni operava secondo logiche di
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IERI 
ENTE DI GESTIONE 
RISORSE 
TERRITORIO 
Società di massa 
Una destinazione turistica è costituita dall’insieme di risorse e servizi che compongono l’esperienza del visitatore; 
Con la crescente competitività, le destinazioni necessitano di differenziare la propria offerta e di attrarre i visitatori comunicando il proprio valore aggiunto; 
Le destinazioni devono trovare modi innovativi di creare esperienze desiderabili per i turisti; 
Tradizionalmente, le destinazioni hanno adottato un approccio mono-direzionale, creando proposte “business-oriented”, derivate dalla economia industriale e dalla visione di una società di massa. 
11
FOURTOURISM©2014 
12 
Il concetto del turismo liquido nasce da una riflessione del sociologo svizzero Zygmunt Bauman sulle trasformazioni della società odierna (Vita liquida, Laterza, 2006). 
In questo scenario, è necessario incentivare le condizioni per emergere, sostenendo le connessioni con l’offerta e le prescrizioni con la domanda, 
ovvero adottare una strategia integrata che crei reti tra tutti gli attori della destinazione: residenti, operatori, turisti, amministrazioni.
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2012 
OGGI 
strategia integrata Le parole d’ordine oggi sono: 
–Collaborazione 
–Flessibilità 
–Innovazione 
–Attenzione ai trend di mercato 
Oggi il turismo non può più essere gestito senza una visione a lungo termine e collaborativa, ovvero una :
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OGGI 
INFORMAZIONE 
ESPERIENZA 
CONDIVISIONE 
SOCIETÀ PRO-SUMER 
Negli anni più recenti, si è affermata la centralità dell’individuo rispetto alla visione di una società di massa. Le nuove tecnologie hanno trasformato gli utenti da “consumatori passivi” a “co-produttori” della propria esperienza; I turisti non sono più un target statico ed indifferenziato di messaggi commerciali; I turisti oggi partecipano alla creazione e condivisone di informazioni ed esperienze; Gli enti di management devono adeguare le proprie strategie e tattiche allo scopo di coinvolgere i turisti nella costruzione di valore; 
14 
ENTE DI GESTIONE
Il modello identifica l’interazione paritaria tra: 
•(V) I visitatori, 
•(I) l'industria che fornisce loro servizi, 
•(C) la Comunità che li ospita 
•(E) e gli effetti collettivi, e la risposta per l'ambiente in cui tutto si svolge. 
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Modello VICE 
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FOURTOURISM©2014 
Visitatori 
Industria 
Comunità 
Ambiente 
(sistema di destinazione)
LO 
GLOCAL 
BAL 
Il termine indica tutte quelle attività economiche e non che sono gestite a livello globale ma che vengono adattate alle realtà locali. Nel caso del turismo e delle destinazioni il concetto permane ma deve essere “rovesciato”: Le destinazioni devono valorizzare la loro unicità, le tradizioni, i residenti e la loro cultura ma devono essere in grado di adattare l’offerta al mondo, ormai globalizzato, della domanda. 
FOURTOURISM©2014 
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Vi è una crescente consapevolezza che i luoghi possono valorizzare il proprio patrimonio culturale attraverso il turismo e sviluppare moderne funzioni urbane che sono connesse con le esigenze dell'economia globale della conoscenza. Adottare una nuova visione territorio/visitatore: sostenibile, integrata e condivisa Una visione sostenibile basata sul cittadino (residente e visitatore), sull’identità e la partecipazione che valorizzi l’unicità della cultura locale. Una visione integrata, che include visitatori e residenti come attori turistici per la costruzione dell’offerta e la promozione e comunicazione del territorio e della cultura e delle tradizioni locali. Una visione condivisa, poiché le attività turistiche sono trasversali a tutti gli ambiti economici, sociali e d ambientali di un luogo (urbanistica, artigianato, ambiente ecc.). 
FOURTOURISM©2014 
17
Le nuove destinazioni dovranno iniziare a vedere i settori economici come un’insieme coordinato da un’unica strategia. E andare oltre all’attuale visione a compartimenti stagni: enogastronomia, turismo, artigianato, trasporti, cultura, residenti, arredo urbano e commercio offrono ognuno un insieme di servizi al turista in una catena nella quale ogni anello contribuisce attivamente al successo di tutti gli altri. I vantaggi di una strategia integrata per il settore turistico sono numerosi: 
•Maggiore facilità nella definizione e comunicazione dell’immagine e del posizionamento della destinazione 
•Posizionamento e immagine più forti e che il turista riesce a “respirare” e “vivere” nella destinazione turistica 
•Maggiori vantaggi per ogni settore economico in quanto i maggiori flussi turistici generano maggiore indotto 
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FOURTOURISM©2014 
19 
Gli enti e soggetti che si occupano della gestione e del coordinamento delle destinazioni turistiche si chiamano 
DESTINATION MANAGEMENT ORGANIZATION 
(DMO)
Istituzioni 
Comuni 
Province 
Attori del territorio 
Pro Loco 
Associazioni 
Settore turistico 
Operatori 
Consorzi 
Alberghi 
AdV Incoming 
Club di prodotto 
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20 Organizzazione e capacità di collaborazione Le DMO svolgono un’attività di meta-management turistico all’interno di un sistema di attori. La generazione di valore della destinazione avviene a livello collettivo. 
DMO
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Policy 
Visione strategica per il turismo a livello locale,regionale e nazionale 
Strategia 
Formulazione, implementazione e controllo di strategie turistiche efficienti 
Sviluppo 
Politiche di marketing 
Coordinamento 
Leadership per coordinare i molteplici attori 
Sviluppo qualità 
Definizione e promozione standard qualitativi 
Servizi Infor.tur. 
Creare una rete PIT, standardizzata ed imparziale 
Research 
Indagine e raccolta informazione per applicare nel destination marketing 
Enterprise developemnt 
Generare informazione per il settore 
Formazione e training 
Formare nuovi professionisti/aggiungere 
Leadership 
Politiche chiuse, visione strategica per competenze nel mondo del turismo 
2013 
21
FOURTOURISM©2014 
22 
ATTIVITÀ DI SISTEMA 
Redazione di un progetto di sviluppo unitario, pluriennale e coordinato (master plan); 
Creazione di un marchio comune che possa identificare il distretto come univoco e nel quale gli imprenditori locali si riconoscano; 
Creazione un sistema di servizi al turista, sia informativi sia di palinsesto di attività sociali, culturali e aggreganti; 
Sviluppo una rete distributiva unica ed internazionale; 
Adozione di un sistema di monitoraggio della qualità che porti all’adozione di un marchio di qualità;
COMPETENZE E ATTIVITA’ 
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23 
DESTINATION MANAGEMENT 
DESTINATION MARKETING 
Insieme delle decisioni strategiche, organizzative ed operative attraverso le quali gestire il processo di individuazione definizione, promozione e promo-commercializzazione dei prodotti turistici espressi da un territorio, al fine di generare flussi turistici incoming equilibrati, sostenibili ed adeguati alle esigenze economiche di tutti gli attori coinvolti. 
Il ruolo di gestione della DMO è di: 
•Coordinare gli operatori turistici locali 
•Creare in modo compartecipato prodotti turistici 
•Creare network di promozione e promo - commercializzazione verso il mercato 
•Tematizzare, segmentare e gerarchizzare l’offerta 
La destinazione deve mettere in contatto la domanda con l’offerta, capire le esigenze del visitatore e trovare per esse una risposta semplice e immediata, saper coordinare in modo continuato l’insieme di attività e di offerte della destinazione procurando un’efficiente distribuzione del prodotti nei mercati e coordinare le decisioni strategiche in relazione alle leve del marketing, mirando a competitività e attrattività. 
Il ruolo di marketing della DMO è di: 
•Comunicazione unitaria, integrata e crossmediale sia online sia offline 
•Promozione della destinazione e dell’offerta degli operatori turistici 
•Gestione dell’immagine della destinazione sui social media e in generale online
COMPETENZE E ATTIVITA’ 
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“Non è un’AdV e nemmeno un Tour Operator” 
Come opera e interviene: 
•Fornisce informazioni ed eroga servizi ricettivi di terzi (guide, alloggio last minute, biglietti) 
•Porta Tour Operator e contatti agli operatori locali 
•Crea prodotti e servizi in collaborazione con gli operatori locali: es. Destination Card 
•Comunica e convince attraverso i media e le PR 
•Eventi (supporta, valorizza e attrae gli eventi d’interesse turistico) 
•Ricerca, analisi e studi di benchmark, competitività della destinazione e trend del mercato 
•Promozione della destinazione al pubblico diretto (consumer) e al trade 
•Creazione e consolidamento delle sinergie fra gli operatori 
•Qualità: crea programmi di qualità settoriali e di destinazione 
•Formazione 
•Elabora piani di qualità e di eccellenza del territorio 
•Collabora con il territorio creando professionalità per l’informazione ed accoglienza 
•Collabora con il settore in formazione per la qualità
COMPETENZE E ATTIVITA’ 
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LIVELLO STRATEGICO 
LIVELLO OPERATIVO 
Compiti: 
• Creare reti di collaborazione sul territorio 
• Fissare linee intervento operativo 
• Stabilire criteri operativi 
1.Pianificazione economica – finanziaria 
•Determinare il budget necessario 
•Cercare eventuali fondi e contributi 
2.Creazione e gestione prodotti turistici e offerta della destinazione 
•Organizzare e gestire i prodotti turistici 
•Organizzare e gestire le aggregazioni di operatori 
•Creare e supportare la costituzione di club di prodotto o card 
3.Commercializzazione, promozione e comunicazione 
•Costruire e gestire le piattaforme verticali di prenotazione 
•Promuovere la propria offerta commerciale 
•Gestire l’immagine della destinazione
COMPETENZE E ATTIVITA’ 
FOURTOURISM©2014 
26 
CO- CREAZIONE 
PRIMA DEL VIAGGIO 
DURANTE IL VIAGGIO 
DOPO IL VIAGGIO 
Esperienza virtuale 
Esperienza fisica 
Esperienza virtuale 
Esperienza virtuale 
SOCIAL NETWORK Condivisione con amici, parenti, comunità di fan 
MOBILE APP Ricerca informazioni in real time 
SITO DI DESTINAZIONE CANALI SOCIAL Ricerca informazioni 
SOCIAL NETWORK, REVIEW SITE Condivisione esperienza 
Adattamento da Prahalad & Ramaswamy 2004
FOURTOURISM©2014 
27 
LE DMO IN ITALIA 
•Uffici turismo di enti pubblici 
•Agenzie funzionali pubbliche 
•Agenzie funzionali di CCIAA 
•Soggetti di diritto privato a maggioranza pubblica 
•Soggetti di diritto privato pubblico- privati 
•Fondazioni 
•Consorzi pubblico-privati 
•Consorzi di operatori turistici 
LE DMO ALL’ESTERO 
•Enti governativi 
•Enti direzionali governativi 
•Destination management companies di diritto privato 
•Destination management organization gestite da privati 
•Convention & Visitors Bureau 
•Pubblico-privati (sistemi di membership e partnership)
Luxembourg Smart City 
La città di Lussemburgo è al primo posto nella classifica delle European Smart City grazie alle numerose iniziative di qualità che è riuscita a realizzare: 
–Wifi gratuito accessibile a chiunque (450 hotspots) 
–Mobilità sostenibile (bike & car sharing) 
–Fibra ottica in tutta la città (tecnologia Cisco) 
–Servizi di prossimità (app con geolocalizzazione, servizi per turisti e servizi per residenti via mobile 
–Partnership pubblico-private su vari temi 
–Accordi con università per ricerca e sviluppo 
http://eu-smartcities.eu/ 
FOURTOURISM©2014 
28
Visit SPAIN 
Sistemi di collaborazione tra DMO nazionale e costruttori di prodotto turistico: parte integrante delle attività di marketing di Tourespana, la DMO nazionale, sono gli accordi con i club di prodotto a livello locale e nazionale (ad es. le strade del vino, che vantano però un modello più competitivo di quello italiano), associazioni e altri soggetti – ad es. España Verde, un accordo tra Turespaña, Turgalicia, la Sociedad Regional del Turismo del Principado de Asturias, Cantur e Basquetour. 
FOURTOURISM©2014 
29 
http://www.tourspain.es/es-es/marketing/AcuerdosColaboracion/Paginas/Clubs-de-Producto.aspx
FOURTOURISM©2014 
30 
Marketing integrato intersettoriale 
La città di Louisville si propone come città ideale in tutti i suoi aspetti, sia quello turistico, sia quello residenziale, lavorativo e imprenditoriale. La città ha sviluppato un sistema integrato in cui ogni attore si propone in maniera congiunta e integrata con tutti gli altri per fornire un’immagine e un posizionamento di destinazione unico per tutti i settori economici territoriali e sovraterritoriali. 
•Sistemi di membership e partnership 
•Servizi tematici dedicati per settore (lavoro, socialità, turismo, eccetera)
Greater Miami Visitors Bureau 
Molti convention & visitors bureau oltreoceano adottano sistemi di membership e partnership per ottimizzare i propri servizi, la propria offerta ma anche per gestire il finanziamento delle attività. La città di Miami, però, ha sviluppato un sistema di partnership differenziato per tipologia di partner: 
•Partner della comunità (enti istituzionali e associazioni) 
•Partner corporate (singoli operatori turistici) 
•Partner della destinazione (Visit USA e Visit Florida) 
FOURTOURISM©2014 
31
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Mail: bruno.bertero@fourtourism.it Web: www.fourtourism.it 
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Bertero destination management 13.11.2014 low

  • 1. FOURTOURISM©2014 Destination Management Strategie di Destination Management Bruno Bertero Consulenza in Marketing turistico, Web Marketing e Destination Management 1
  • 2. Management Stimolare la crescita TEMI STRATEGICI Gestire la crescita Marketing Lavorare con il settore per attrarre più visitatori Accoglienza Lavorare per generare un servizio complessivo di qualità ed efficienza Sviluppo del settore Lavorare con il settore per incrementare redditività risultati Collaborazione Coordinamento Lavorare con le istituzioni per distribuire i benefit del turismo ai vari settori SOGGETTI CHIAVE SVILUPPO ORGANIZZATO DEL SISTEMA Industria out going Comuni Industria incoming Istituzioni e Cittadini DESTINATION MANAGEMENT FOURTOURISM©2014 2 Introduzione al destination management
  • 3. FOURTOURISM©2014 3 Il Destination Management è la definizione e gestione di SISTEMI DI RISORSE E DI ATTORI COMPLESSI (imprese turistiche, amministratori pubblici, istituzioni varie, popolazione residente) coinvolti direttamente o indirettamente nello sviluppo.
  • 4. FOURTOURISM©2014 4 «Ciascuna destinazione, per le caratteristiche storiche, economiche, culturali, sociali e geografiche, per la dotazione di risorse disponibili, per il grado di coesione tra attori economici presenti nel luogo, può essere governabile secondo modelli anche molto differenti, non uniformi e non facilmente standardizzabili e replicabili»
  • 5. Prima di iniziare a fare qualsiasi azione è necessario sapere dove si vuole andare. Il mercato è sempre più competitivo e non si può avere successo se le azioni che si fanno non hanno alla base una strategia chiara e definita. Nel mercato non siamo da soli a competere e ci stiamo muovendo in ritardo rispetto ai concorrenti. Per avere successo è necessario che tutte le azioni realizzate seguano un indirizzo unico. Non avere una strategia di management significa disperdere tempo e risorse. FOURTOURISM©2014 5
  • 6. FOURTOURISM©2014 6 Obiettivo strategico: posizionare con successo la destinazione sul mercato
  • 7. Comprendere l’ambiente nel quale si lavora Comprendere come inserirsi nel contesto della destinazione Comprendere come essere competitivi FOURTOURISM©2014 7 DESTINATION MANAGEMENT Il processo di pianificazione del Destination Management
  • 8. FOURTOURISM©2014 8 MODELLO DI GESTIONE CORPORATE Caratteristiche •Pochi produttori di servizi •Economie di scala •Alto grado industrializzazione •Importanza modello industriale •Scarso ruolo degli Enti pubblici •Processi decisionali gerarchici •“non luoghi” •Visione endogena e operativa (mancanza di strategie) Modalità •Non abituale acquisto diretto •Commercializzazione tramite TTOO e AdV •Meccanismo “allotment” MODELLO DI GESTIONE NETWORK Caratteristiche •Aziende integrate •Organizzazione a sistema •Coesistono grandi aziende e PMI •Collaborazione aziendale •Azioni uniche a favore di tutti •Ente pubblico come elemento integrante del sistema •Leadership chiara (privato o pubblico) Modalità •Prodotto esperienziale •Sistema di promozione e commercializzazione complesso e diversificato MODELLO DI GESTIONE COMMUNITY Caratteristiche •Importanza dell’Ente pubblico •Processi decisionali lenti •Continua negoziazione •Sistema costituito da PMI •Difficoltà di collaborazione •Indipendenza fra aziende •Assenza leadership •Competenze non adeguate •Identità legata al luogo Modalità •Marketing by delegation •Progettazione strategica •sostenibilità ambientale •Costruzione prodotto •Intermediazione di terzi Evoluzione
  • 9. FOURTOURISM©2014 9 EMERGENTE CONSOLIDATA MATURA RILANCIO / DECLINO MODELO DI GESTIONE COMMUNITY MODELO DI GESTIONE CORPORATE CICLO DI VITA DELLA DESTINAZIONE TURISTICA MODELO DI GESTIONE NETWORK
  • 10. FOURTOURISM©2014 10 IERI Politica Pubblica Amministrazione Associazioni di categoria Operatori OGNI SOGGETTO OPERA PER CONTO PROPRIO DISPERDENDO SFORZI E RISORSE strategia individuale La gestione del turismo si caratterizzava per: –Suddivisione dei compiti –Mancanza di collaborazione –Visione a breve termine –Differenti obiettivi per ogni attore del settore turistico Ieri ogni soggetto nelle destinazioni operava secondo logiche di
  • 11. FOURTOURISM©2014 IERI ENTE DI GESTIONE RISORSE TERRITORIO Società di massa Una destinazione turistica è costituita dall’insieme di risorse e servizi che compongono l’esperienza del visitatore; Con la crescente competitività, le destinazioni necessitano di differenziare la propria offerta e di attrarre i visitatori comunicando il proprio valore aggiunto; Le destinazioni devono trovare modi innovativi di creare esperienze desiderabili per i turisti; Tradizionalmente, le destinazioni hanno adottato un approccio mono-direzionale, creando proposte “business-oriented”, derivate dalla economia industriale e dalla visione di una società di massa. 11
  • 12. FOURTOURISM©2014 12 Il concetto del turismo liquido nasce da una riflessione del sociologo svizzero Zygmunt Bauman sulle trasformazioni della società odierna (Vita liquida, Laterza, 2006). In questo scenario, è necessario incentivare le condizioni per emergere, sostenendo le connessioni con l’offerta e le prescrizioni con la domanda, ovvero adottare una strategia integrata che crei reti tra tutti gli attori della destinazione: residenti, operatori, turisti, amministrazioni.
  • 13. FOURTOURISM©2014 13 2012 OGGI strategia integrata Le parole d’ordine oggi sono: –Collaborazione –Flessibilità –Innovazione –Attenzione ai trend di mercato Oggi il turismo non può più essere gestito senza una visione a lungo termine e collaborativa, ovvero una :
  • 14. FOURTOURISM©2014 OGGI INFORMAZIONE ESPERIENZA CONDIVISIONE SOCIETÀ PRO-SUMER Negli anni più recenti, si è affermata la centralità dell’individuo rispetto alla visione di una società di massa. Le nuove tecnologie hanno trasformato gli utenti da “consumatori passivi” a “co-produttori” della propria esperienza; I turisti non sono più un target statico ed indifferenziato di messaggi commerciali; I turisti oggi partecipano alla creazione e condivisone di informazioni ed esperienze; Gli enti di management devono adeguare le proprie strategie e tattiche allo scopo di coinvolgere i turisti nella costruzione di valore; 14 ENTE DI GESTIONE
  • 15. Il modello identifica l’interazione paritaria tra: •(V) I visitatori, •(I) l'industria che fornisce loro servizi, •(C) la Comunità che li ospita •(E) e gli effetti collettivi, e la risposta per l'ambiente in cui tutto si svolge. 15 Modello VICE FOURTOURISM©2013 FOURTOURISM©2014 Visitatori Industria Comunità Ambiente (sistema di destinazione)
  • 16. LO GLOCAL BAL Il termine indica tutte quelle attività economiche e non che sono gestite a livello globale ma che vengono adattate alle realtà locali. Nel caso del turismo e delle destinazioni il concetto permane ma deve essere “rovesciato”: Le destinazioni devono valorizzare la loro unicità, le tradizioni, i residenti e la loro cultura ma devono essere in grado di adattare l’offerta al mondo, ormai globalizzato, della domanda. FOURTOURISM©2014 16
  • 17. Vi è una crescente consapevolezza che i luoghi possono valorizzare il proprio patrimonio culturale attraverso il turismo e sviluppare moderne funzioni urbane che sono connesse con le esigenze dell'economia globale della conoscenza. Adottare una nuova visione territorio/visitatore: sostenibile, integrata e condivisa Una visione sostenibile basata sul cittadino (residente e visitatore), sull’identità e la partecipazione che valorizzi l’unicità della cultura locale. Una visione integrata, che include visitatori e residenti come attori turistici per la costruzione dell’offerta e la promozione e comunicazione del territorio e della cultura e delle tradizioni locali. Una visione condivisa, poiché le attività turistiche sono trasversali a tutti gli ambiti economici, sociali e d ambientali di un luogo (urbanistica, artigianato, ambiente ecc.). FOURTOURISM©2014 17
  • 18. Le nuove destinazioni dovranno iniziare a vedere i settori economici come un’insieme coordinato da un’unica strategia. E andare oltre all’attuale visione a compartimenti stagni: enogastronomia, turismo, artigianato, trasporti, cultura, residenti, arredo urbano e commercio offrono ognuno un insieme di servizi al turista in una catena nella quale ogni anello contribuisce attivamente al successo di tutti gli altri. I vantaggi di una strategia integrata per il settore turistico sono numerosi: •Maggiore facilità nella definizione e comunicazione dell’immagine e del posizionamento della destinazione •Posizionamento e immagine più forti e che il turista riesce a “respirare” e “vivere” nella destinazione turistica •Maggiori vantaggi per ogni settore economico in quanto i maggiori flussi turistici generano maggiore indotto FOURTOURISM©2014 18
  • 19. FOURTOURISM©2014 19 Gli enti e soggetti che si occupano della gestione e del coordinamento delle destinazioni turistiche si chiamano DESTINATION MANAGEMENT ORGANIZATION (DMO)
  • 20. Istituzioni Comuni Province Attori del territorio Pro Loco Associazioni Settore turistico Operatori Consorzi Alberghi AdV Incoming Club di prodotto FOURTOURISM©2014 20 Organizzazione e capacità di collaborazione Le DMO svolgono un’attività di meta-management turistico all’interno di un sistema di attori. La generazione di valore della destinazione avviene a livello collettivo. DMO
  • 21. FOURTOURISM©2014 Policy Visione strategica per il turismo a livello locale,regionale e nazionale Strategia Formulazione, implementazione e controllo di strategie turistiche efficienti Sviluppo Politiche di marketing Coordinamento Leadership per coordinare i molteplici attori Sviluppo qualità Definizione e promozione standard qualitativi Servizi Infor.tur. Creare una rete PIT, standardizzata ed imparziale Research Indagine e raccolta informazione per applicare nel destination marketing Enterprise developemnt Generare informazione per il settore Formazione e training Formare nuovi professionisti/aggiungere Leadership Politiche chiuse, visione strategica per competenze nel mondo del turismo 2013 21
  • 22. FOURTOURISM©2014 22 ATTIVITÀ DI SISTEMA Redazione di un progetto di sviluppo unitario, pluriennale e coordinato (master plan); Creazione di un marchio comune che possa identificare il distretto come univoco e nel quale gli imprenditori locali si riconoscano; Creazione un sistema di servizi al turista, sia informativi sia di palinsesto di attività sociali, culturali e aggreganti; Sviluppo una rete distributiva unica ed internazionale; Adozione di un sistema di monitoraggio della qualità che porti all’adozione di un marchio di qualità;
  • 23. COMPETENZE E ATTIVITA’ FOURTOURISM©2014 23 DESTINATION MANAGEMENT DESTINATION MARKETING Insieme delle decisioni strategiche, organizzative ed operative attraverso le quali gestire il processo di individuazione definizione, promozione e promo-commercializzazione dei prodotti turistici espressi da un territorio, al fine di generare flussi turistici incoming equilibrati, sostenibili ed adeguati alle esigenze economiche di tutti gli attori coinvolti. Il ruolo di gestione della DMO è di: •Coordinare gli operatori turistici locali •Creare in modo compartecipato prodotti turistici •Creare network di promozione e promo - commercializzazione verso il mercato •Tematizzare, segmentare e gerarchizzare l’offerta La destinazione deve mettere in contatto la domanda con l’offerta, capire le esigenze del visitatore e trovare per esse una risposta semplice e immediata, saper coordinare in modo continuato l’insieme di attività e di offerte della destinazione procurando un’efficiente distribuzione del prodotti nei mercati e coordinare le decisioni strategiche in relazione alle leve del marketing, mirando a competitività e attrattività. Il ruolo di marketing della DMO è di: •Comunicazione unitaria, integrata e crossmediale sia online sia offline •Promozione della destinazione e dell’offerta degli operatori turistici •Gestione dell’immagine della destinazione sui social media e in generale online
  • 24. COMPETENZE E ATTIVITA’ FOURTOURISM©2014 24 “Non è un’AdV e nemmeno un Tour Operator” Come opera e interviene: •Fornisce informazioni ed eroga servizi ricettivi di terzi (guide, alloggio last minute, biglietti) •Porta Tour Operator e contatti agli operatori locali •Crea prodotti e servizi in collaborazione con gli operatori locali: es. Destination Card •Comunica e convince attraverso i media e le PR •Eventi (supporta, valorizza e attrae gli eventi d’interesse turistico) •Ricerca, analisi e studi di benchmark, competitività della destinazione e trend del mercato •Promozione della destinazione al pubblico diretto (consumer) e al trade •Creazione e consolidamento delle sinergie fra gli operatori •Qualità: crea programmi di qualità settoriali e di destinazione •Formazione •Elabora piani di qualità e di eccellenza del territorio •Collabora con il territorio creando professionalità per l’informazione ed accoglienza •Collabora con il settore in formazione per la qualità
  • 25. COMPETENZE E ATTIVITA’ FOURTOURISM©2014 25 LIVELLO STRATEGICO LIVELLO OPERATIVO Compiti: • Creare reti di collaborazione sul territorio • Fissare linee intervento operativo • Stabilire criteri operativi 1.Pianificazione economica – finanziaria •Determinare il budget necessario •Cercare eventuali fondi e contributi 2.Creazione e gestione prodotti turistici e offerta della destinazione •Organizzare e gestire i prodotti turistici •Organizzare e gestire le aggregazioni di operatori •Creare e supportare la costituzione di club di prodotto o card 3.Commercializzazione, promozione e comunicazione •Costruire e gestire le piattaforme verticali di prenotazione •Promuovere la propria offerta commerciale •Gestire l’immagine della destinazione
  • 26. COMPETENZE E ATTIVITA’ FOURTOURISM©2014 26 CO- CREAZIONE PRIMA DEL VIAGGIO DURANTE IL VIAGGIO DOPO IL VIAGGIO Esperienza virtuale Esperienza fisica Esperienza virtuale Esperienza virtuale SOCIAL NETWORK Condivisione con amici, parenti, comunità di fan MOBILE APP Ricerca informazioni in real time SITO DI DESTINAZIONE CANALI SOCIAL Ricerca informazioni SOCIAL NETWORK, REVIEW SITE Condivisione esperienza Adattamento da Prahalad & Ramaswamy 2004
  • 27. FOURTOURISM©2014 27 LE DMO IN ITALIA •Uffici turismo di enti pubblici •Agenzie funzionali pubbliche •Agenzie funzionali di CCIAA •Soggetti di diritto privato a maggioranza pubblica •Soggetti di diritto privato pubblico- privati •Fondazioni •Consorzi pubblico-privati •Consorzi di operatori turistici LE DMO ALL’ESTERO •Enti governativi •Enti direzionali governativi •Destination management companies di diritto privato •Destination management organization gestite da privati •Convention & Visitors Bureau •Pubblico-privati (sistemi di membership e partnership)
  • 28. Luxembourg Smart City La città di Lussemburgo è al primo posto nella classifica delle European Smart City grazie alle numerose iniziative di qualità che è riuscita a realizzare: –Wifi gratuito accessibile a chiunque (450 hotspots) –Mobilità sostenibile (bike & car sharing) –Fibra ottica in tutta la città (tecnologia Cisco) –Servizi di prossimità (app con geolocalizzazione, servizi per turisti e servizi per residenti via mobile –Partnership pubblico-private su vari temi –Accordi con università per ricerca e sviluppo http://eu-smartcities.eu/ FOURTOURISM©2014 28
  • 29. Visit SPAIN Sistemi di collaborazione tra DMO nazionale e costruttori di prodotto turistico: parte integrante delle attività di marketing di Tourespana, la DMO nazionale, sono gli accordi con i club di prodotto a livello locale e nazionale (ad es. le strade del vino, che vantano però un modello più competitivo di quello italiano), associazioni e altri soggetti – ad es. España Verde, un accordo tra Turespaña, Turgalicia, la Sociedad Regional del Turismo del Principado de Asturias, Cantur e Basquetour. FOURTOURISM©2014 29 http://www.tourspain.es/es-es/marketing/AcuerdosColaboracion/Paginas/Clubs-de-Producto.aspx
  • 30. FOURTOURISM©2014 30 Marketing integrato intersettoriale La città di Louisville si propone come città ideale in tutti i suoi aspetti, sia quello turistico, sia quello residenziale, lavorativo e imprenditoriale. La città ha sviluppato un sistema integrato in cui ogni attore si propone in maniera congiunta e integrata con tutti gli altri per fornire un’immagine e un posizionamento di destinazione unico per tutti i settori economici territoriali e sovraterritoriali. •Sistemi di membership e partnership •Servizi tematici dedicati per settore (lavoro, socialità, turismo, eccetera)
  • 31. Greater Miami Visitors Bureau Molti convention & visitors bureau oltreoceano adottano sistemi di membership e partnership per ottimizzare i propri servizi, la propria offerta ma anche per gestire il finanziamento delle attività. La città di Miami, però, ha sviluppato un sistema di partnership differenziato per tipologia di partner: •Partner della comunità (enti istituzionali e associazioni) •Partner corporate (singoli operatori turistici) •Partner della destinazione (Visit USA e Visit Florida) FOURTOURISM©2014 31
  • 32. FOURTOURISM©2014 Grazie ! La proprietà ed i diritti relativi al presente documento, ai sensi della Legge nr.518/1992 in materia di “Diritti d’Autore”, sono in via esclusiva di Four Tourism. Nessuna parte di questa presentazione può essere riprodotta e l’eventuale utilizzo della stessa da parte di terzi deve essere preventivamente autorizzato da Four Tourism. Four Tourism Srl Corso Ciriè 21 - 10152 Torino Tel +39 011 4407078 Fax +39 011 5631427 Bruno Bertero @BerteroBruno Mail: bruno.bertero@fourtourism.it Web: www.fourtourism.it 32
  • 33. FOURTOURISM©2014 VOLETE SAPERNE DI PIÙ? www.fourtourismblog.it DOMANDE? bruno.bertero@fourtourism.it ISCRIVETEVI ALLA NOSTRA NEWSLETTER SU www.fourtourism.it 33