Elementi di C# 1.0
Delegati ed eventi. Eccezioni. Enumeratori.
Elementi di C# 2.0
Static Classes. Generics e collezioni generiche.Nullable Types. Partial Types e Partial Classes. Anonymous Methods.Iteratori,
Elementi di C# 3.0
Auto-implemented properties.Object Initializers e Collection Initializers. Implicit Typed Variables. Anonymous Types.Extension Methods. Lambda Expression.
2. Agenda
Introduzione al .NET Framework – Marco Parenzan
C# Language Enhancements Evolution
What is new in C# 1.x
What is new in C# 2.0
What is new in C# 3.0
4. Novità in C# 1.0
Introduzione al .NET Framework – Marco Parenzan
Reference Types Enum
Value Types Delegates
Tipi primitivi Eventi
Struct Eccezioni
Class e Ereditarietà Enumeratori
Proprietà Attributi
Namespace
5. Reference Types
Introduzione al .NET Framework – Marco Parenzan
Una qualsiasi dichiarazione di tipo fatta con la parola class indica un
Reference Type
Il riferimento è a una istanza di quel tipo
L’istanza viene creata con l’operatore new
Allocazione nel managed heap
L’assegnazione tra variabili di tipo Reference implica la copia del
riferimento, non dell’oggetto riferito
Una variabile di un reference type accetta null
Invalida il riferimento
Valore di default per una variabile
Non distrugge l’oggetto (Garbage Collection)
Far riferimento ad una variabile null solleva una NullReferenceException
Gli array e le stringhe sono reference types
6. Value Types
Introduzione al .NET Framework – Marco Parenzan
Nel caso di local variables, parameters, loop counters, un
programma ne può fare un uso intensivo
Problemi
Allocazione
Accesso
Rilascio
Uso dello stack
Allocazione e rilascio automatico
Accesso alla memoria efficiente
I value types contengono i valori direttamente, non i riferimenti
Int, char, byte, TimeSpan sono value types primitivi
Se ne possono definire di custom tramite struct
7. Tipi primitivi
Introduzione al .NET Framework – Marco Parenzan
I tipi primitivi sono strutture definite nel namespace
System
È possibile usare il loro nome o il loroBoolean bool Boolean
char Char
alias C# character
sbyte SByte
byte Byte
short Int16
structure name Int32 i = 4; ushort UInt16
C# alias int j; integer
int Int32
same type so uint UInt32
j = i;
can interoperate
long Int64
ulong UInt64
float Single
floating point double Double
decimal Decimal
8. struct
Introduzione al .NET Framework – Marco Parenzan
Possono avere proprietà, metodi, costruttori, membri,
implementare interfacce
Non possono:
Ereditarietà per classe
Valori inizializzati alla definizione
Non possono avere un custom default constructor (senza
parametri)
Un costruttore deve esplicitamente inizializzare tutte le
variabili
9. class e ereditarietà
Introduzione al .NET Framework – Marco Parenzan
Class per definire reference type
Ereditarietà
Single rooted
Multiple Interface
“base” per referenziare la classe base
Le classi non sono polimorfiche di default
I membri non sono virtuali di default
Necessaria la parola chiave virtual
Per identificare un tipo si usa l’operatore is
<variable> is <type>
10. Proprietà
Introduzione al .NET Framework – Marco Parenzan
Le proprietà combinano la sintassi delle variabili
membro con il controllo delle funzioni membro
Permettono di associare ad un nome (con un tipo) le due
funzioni accessorie
Syntactic Sugar
Permettono di definire
Readonly properties
Guarded properties
Calculated properties
11. Namespace
Introduzione al .NET Framework – Marco Parenzan
Qualificano un insieme di classi sotto un unico nome contenitore
Nome COMPLETO della classe: nome del namespace + nome della classe
Livelli>1
Si definiscono in namespace {}
Permettono di disambiguare classi con lo stesso nome
È possibile usare sempre i nomi qualificati
È possibile importare un namespace con la parola chiave using
Permette di definire alias sul namespace: using <alias> = <namespace>
<alias>.<nome classe>
Permette di definire alias sulla classe: using <aliasclasse> = <namespace>.<classe>
<aliasclasse>
È possibile usare la parola using sia dentro che fuori del namespace
La differenza diventa “importante” nel caso nello stesso file ci siano più definizioni di
namespace
Spesso non succede
Esiste un “global” namespace
12. Enum
Introduzione al .NET Framework – Marco Parenzan
La parola chiave enum è usata per definire il nuovo
tipo
Contiene un insieme di costanti simboliche
È possibile definire variabili di un tipo enum, usando I
valori definiti in essa
Di default usa (implicitamente) il tipo int
È possibile fare il cast (esplicito) da/verso il tipo implicito
È possibile specificare un altro tipo primitivo (a parte char)
È possibile assegnare dei valori diretti
È possibile modificare la sequenza dei numeri
13. Delegate
Introduzione al .NET Framework – Marco Parenzan
La parola riservata delegate serve a definire un tipo in grado di puntare a un
metodo e gestire indirettamente la sua invocazione.
Possiamo vedere un delegate come un "puntatore a funzione“
Garantisce che il metodo abbia una specifica firma
Lista ordinata dei tipi dei parametri formali
Non include il tipo di ritorno (ma due funzioni non possono distinguersi per il solo tipo di ritorno)
Offrono la possibilità di chiamare un metodo (anche) in modo asincrono tramite
BeginInvoke e EndInvoke
Un delegato ha dei metodi (è una classe)
<delegate>() è la sintassi contratta di <delegate>.Invoke()
I delegati sono multicast
È possibile assegnare ad un delegate più puntamenti a metodi diversi
Un invocazione sul delegato implica la chiamata a tutti i metodi referenziati
Vengono utilizzati principalmente per:
la gestione degli eventi
L’uso come callback (passare un metodo come “valore” ad un altro metodo)
14. Eventi
Introduzione al .NET Framework – Marco Parenzan
Un evento caratterizza un componente
Qualcosa che succede all’interno del componente e che lo stesso notifica
Un oggetto esterno può sottoscrivere l’evento per essere notificato quando succede
Un evento è una specializzazione di un delegato
event è una parola chiave da associare ad una proprietà di un tipo delegato
event impedisce l’uso dell’assegnazione (“=“) ma solo la sottoscrizione (“+=“) o la
cancellazione (“-=“)
Il mancato uso dell’assegnazione impedisce ad un consumatore generico di rimuovere la
sottoscrizione a qualche altro componente
Qualsiasi delegato può essere usato per un evento
È convenzione usare un delegato del tipo
delegate void <event handler>(object sender, <event args> e)
dove <event args> è una classe che deriva da EventArgs
È possibile creare una variabile membro di tipo evento
È possibile creare una proprietà di tipo evento
Rispetto alle proprietà le funzioni accessorie sono add e remove
15. Eccezioni
Introduzione al .NET Framework – Marco Parenzan
Un’eccezione è un evento sincrono
È prevedibile il punto in cui può avvenire, non il momento
Un’eccezione è un pattern utilizzato per notificare errori
Un’eccezione può essere gestita con un blocco try…catch…finally
Try: blocco che può generare eccezione
Catch: blocco eseguito subito dopo all’istruzione nel blocco try che ha generato l’eccezione
Finally: blocco eseguito comunque dopo il blocco try e l’eventuale blocco catch
Un’eccezione, per essere gestita dal blocco try prende forma di un oggetto che deriva dalla classe
exception
La notifica di un’eccezione si basa sullo stack
Un blocco try…catch…finally viene registrato nello stack
Non è detto che un metodo che chiama un altro metodo che genera una eccezione debba “trappare” una
eccezione
Viene fatto uno “stack walk” per trovare il primo blocco disponibile
Eventualmente quello di default fornito dal framework
È possibile definire una eccezione derivando una nuova classe dal tipo Exception
Si usa l’istruzione throw per sollevare una nuova eccezione
Ci sono delle eccezioni di uso comune
16. Eccezioni comuni
Introduzione al .NET Framework – Marco Parenzan
System.ArgumentException
Thrown when a function is called with a bogus argument. This generally indicates a program bug.
System.ArgumentNullException
Thrown when a function argument is (unexpectedly) null. (It is a subclass of ArgumentException.
System.ArgumentOutOfRangeException
Thrown when a (usually numeric) argument is too big or too small. (It is also a subclass of ArgumentException.) For example, this is
thrown when passing a negative number into a function that accepts only positive values.
System.InvalidOperationException
Thrown when the state of an object is unsuitable for a method to successfully execute, regardless of any particular argument values.
Examples include reading an unopened file or getting the next element from an enumerator where the underlying list has been
modified partway through the iteration.
System.NotSupportedException
Thrown to indicate that a particular functionality is not supported. A good example is calling the Add method on a collection for
which IsReadOnly returns true.
System.NotImplementedException
Thrown to indicate that a function has not yet been implemented.
System.ObjectDisposedException
Thrown when the object upon which the function is called has been disposed.
17. Enumeratori
Introduzione al .NET Framework – Marco Parenzan
Un enumeratore è un cursore read-only forward only
Permette di visitare una collezione di elementi
Si basa su due interfacce
IEnumerator: l’enumeratore vero e proprio
IEnumerable: permette di richiedere ad una collezione un
enumeratore per visitare la stessa
Usato dal costrutto foreach
18. Attributi
Introduzione al .NET Framework – Marco Parenzan
Permettono di associare metadati agli elementi di definizione di una classe
(classe, metodo, variabile, proprietà, …)
Sono informazioni disponibili a runtime tramite reflection
<object>.GetType().GetMember()
Permettodo di implementare algoritmi basati sulla struttura stessa della
classe, decidendo in base agli attributi
Un esempio su tutti: serializzazione
Atttributi Standard (dalla BCL)
Attributi Custom
Classi derivate da System.Attribute
Accessibili tramite Attribute.GetCustomAttribute(<memberinfo>)
Sintassi:
[<attribute>Attribute(positional parameters, named parameters….)]
20. Novità in C# 2.0
Introduzione al .NET Framework – Marco Parenzan
Static Classes
Generics
Nullable Types
Partial Types
Anonymous Methods
Iterators
21. Static Classes
Introduzione al .NET Framework – Marco Parenzan
Contengono solo metodi statici
Non membri di istanza
Serviranno per gli Extension Methods
public static class Math
{
public static double Sin(double x) {…}
public static double Cos(double x) {…}
…
}
22. Generics
Introduzione al .NET Framework – Marco Parenzan
Cosa sono i generics?
Polimorfismo Parametrico
Funziona sia con reference and value types
Controllo dei tipi in fase di dichiarazione
No boxing (value types)
No downcasts (no object)
Supporto completo a runtime
Reduced code bloat
Non bisogna scrivere classi wrapper tipizzate
23. Come possono essere usati?
Introduzione al .NET Framework – Marco Parenzan
Con varie definizione di tipo
Class, struct, interface and delegate
Per specificare variabili membro, parametri, valori di
ritorno
25. Various other Generic Classes
Introduzione al .NET Framework – Marco Parenzan
System.Collections.ObjectModel classes
Collection<T>
KeyedCollection<T>
ReadOnlyCollection<T>
Various Other Classes
Nullable<T>
EventHandler<T>
Comparer<T>
26. Nullable types
Introduzione al .NET Framework – Marco Parenzan
Int è un value type e non può accettare il null (reference type)
Utile nel momento in cui mappiamo gli attributi di una tabella di database (tutti
gli attributi di una tabella di DB possono essere nullabili)
Applicazione dei generics
Nullable<T>
T è un tipo primitivo (value type/struct)
Rende possibile la sintassi
int? x = null;
Int? è equivalente a Nullable<int>
Il cast può essere:
Implicito: int? x = 5;
Esplicito: int y = (int) x; // perché bisogna verificare se non sia null
int y = 0;
if (x.HasValue) y = (int) x;
27. Tipi parziali (Partial Types)
Introduzione al .NET Framework – Marco Parenzan
È possibile spezzare una dichiarazione in più files
Utile quando c’è un designer/generatore di codice
Ottimo anche per organizzare il codice
Una partial class per ogni interfaccia implementata
Tipi supportati
Classes (Partial Classes)
Struct
Interface
Divisi a design time, “fusi insieme” a compile time
28. Anonymous Methods
Introduzione al .NET Framework – Marco Parenzan
Permettono di definire direttamente il codice dove è
necessario un delegato
Il tipo dei delegati viene automaticamente
inferenziato (non serve istanziare esplicitamente il
delegato, ma scrivere solo il corpo)
button.Click += delegate(object sender, EventArgs e) {
MessageBox.Show(((Button)sender).Text);
};
29. Anonymous Methods
Introduzione al .NET Framework – Marco Parenzan
I blocchi di codice possono accedere alle variabili locali
Non possono però accedere a parametri (di un metodo in
cui sono definiti) ref o out
Ovvio, in quanto la loro esecuzione non è legata
all’invocazione del metodo di definizione
La vita delle variabili locali è “estesa” fino a che il delegato
che le referenzia non è eligibile di garbage collection
Tutto è dovuto a generazione nascosta di classi
int n = 0;
Del d = delegate() { System.Console.WriteLine("Copy #:{0}", ++n);
};
30. Iteratori
Introduzione al .NET Framework – Marco Parenzan
È possibile usare la
parola chiave yield
yield return e yield
break
Bisogna restituire
IEnumerator o
IEnumerable
public class List
{
public IEnumerator GetEnumerator() {
for (int i = 0; i < count; i++) {
yield return elements[i];
}
}
}
32. What is new in C# 3.0
Introduzione al .NET Framework – Marco Parenzan
Auto-Implemented Properties
Object Initializers
Implicit Typed Variables
Anonymous Types
Extension Methods
Partial Methods
Lambdas
Expression Trees
The “real”Query Expressions
33. Autoimplemented Properties
Introduzione al .NET Framework – Marco Parenzan
Permettono di specificare una proprietà senza doverne specificare il field
privato
Velocizza il processo di creazione di proprietà all’interno delle classi
Il membro privato viene generato a compile-time
Per vedere il nome del field privato generato, è necessario utilizzare
ildasm.exe o Reflector.exe
Non è possibile utilizzarle per specificare proprietà in read-only o write-
only
E’ possibile limitare l’accesso al get o al set di una proprietà, specificandone la
visibilità
Non è possibile specificare un valore di default a causa del membro
privato che non è presente
Nel costruttore della classe si può intervenire impostando il valore di default
34. Object Initializers
Introduzione al .NET Framework – Marco Parenzan
È possibile inizializzare variabili membro e proprietà,
senza richiamare il costruttore in modo esplicito
new C(1, 2, name=“my class”);
Valgono le regole di visibilità
È possibile fare annidamento
Initializzare grafi
Collection initializers
List<int> digits = new List<int> { 0, 1};
Deve implementare System.Generic.ICollection<T>
Object initializers
var a = new Point { X = 0, Y = 1 };
35. Implicitly typed variables
Introduzione al .NET Framework – Marco Parenzan
E’ possibile dichiarare le variabili in modo implicito, utilizzando la parola chiave
“var”
var i = 5;
var s = "Hello";
var d = 1.0;
var orders = new Dictionary<int,Order>();
Il tipo delle variabili è indotto dalla espressione che lo inizializza
DEVE INCLUDERE L’INIZIALIZZAZIONE
“var” non è variant o object
È comunque statically typed
Non può essere null
Var può essere usata SOLO nei metodi
Non può essere usata a livello di classe
Attenzione all’abuso
Bisogna capire il contesto dell’esecuzione per capire cosa c’è dentro
E’ possibile utilizzare la keywork “var” anche all’interno di cicli for e foreach
36. Anonymous Types
Introduzione al .NET Framework – Marco Parenzan
È una “tupla” le cui proprietà specifiche sono inferenziate tramite Object Initializer
Viene fatto a compile time, quindi è sempre comunque statically/strongly typed
Internamente viene creata una classe nascosta
var x = new {p1 = 10, p2 = “name”};
Il tipo di x è anonimo
Non è possibile referenziarlo “per nome” da codice
structural type equivalence
Due tipi anonimi possono essere compatibili
Viene ricostruita la “compatibilità” a compile time
Viene definito un solo nuovo tipo (anonimo)
La classe verrà generata automaticamente in fase di compilazione, e deriverà da System.Object
implicitly typed arrays
var a = new[] { 1, 10, 100, 1000 };
Devono avere tipi compatibili
O conversioni implicite
37. Extension methods
Introduzione al .NET Framework – Marco Parenzan
È possibile aggiungere metodi a classi già definite
È possibile aggiungere metodi a classi già compilate, in assembly diversi
Non sono mixin (dai dynamic languages)
Sono “syntactic sugar”
Readability
Solo metodi
Non per properties, events, operators (almeno per adesso)
Metodi statici in classi statiche
La chiamata esplicita al metodo statico avviene sempre (e rimuove
ambiguità)
Nel caso di sovrapposizione con metodi locali
I metodi locali hanno la precedenza
L’inserimento degli extension method avviene al momento
dell’importazione del namespace
38. Extension methods
Introduzione al .NET Framework – Marco Parenzan
public static class Extensions
{
public static int ToInt32(this string s) {
return Int32.Parse(s);
}
public static T[] Slice<T>(this T[] source,
int index, int count) {
if (index < 0 || count < 0 ||
source.Length – index < count)
throw new ArgumentException();
T[] result = new T[count];
Array.Copy(source, index, result, 0, count);
return result;
}
}
39. Partial Methods
Introduzione al .NET Framework – Marco Parenzan
E’ stata aggiunta la possibilità di definire un metodo come “partial”
Permette di definire un metodo in una parte della classe, e poterlo
implementare in un’altra parte della classe
Utile in caso di uso dei generatori di codice
Non necessità di ereditarietà di metodi virtuali
I metodi dichiarati come “partial” hanno delle limitazioni:
Devono essere definiti all’interno di una partial class
Devono sempre ritornare void
Possono avere argomenti, ma non con clausula “out”
Sono sempre implicitamente privati
Se un metodo partial non viene implementato, questo non compare
nel codice compilato (nemmeno la chiamata del metodo)
40. Lambda expressions
Introduzione al .NET Framework – Marco Parenzan
Permettono di definire delle funzioni “inline”, associando
direttamente un blocco di codice
Permettono di creare un metodo “stand-alone” all’interno del codice
(utilizzando gli anonymous methods)
Sono un’ulteriore semplificazione rispetto l’uso dei delegate
Dal calcolo lambda
x.x+1
In C# 3.0
x => x + 1
Dalla sintassi delle anonymous functions
delegate(int x) { return x + 1;}
Possono usare variabili implicitamente tipizzate
Possono avere più di una variabile
Il corpo può contenere espressioni o istruzioni
41. Esempi di Lambda Expressions
Introduzione al .NET Framework – Marco Parenzan
x => x + 1
// Implicitly typed, expression body
x => { return x + 1; }
// Implicitly typed, statement body
(int x) => x + 1
// Explicitly typed, expression body
(int x) => { return x + 1; }
// Explicitly typed, statement body
(x, y) => x * y
// Multiple parameters
() => Console.WriteLine()
// No parameters
42. Lambda to Delegates
Introduzione al .NET Framework – Marco Parenzan
Una lambda expression è un valore,che non ha tipo, ma può essere convertito in un particolare delegato
delegate R Func<A,R>(A arg);
Func<int,int> f1 = x => x + 1;
// Ok
Func<int,double> f2 = x => x + 1;
// Ok
Func<double,int> f3 = x => x + 1;
// Error – double cannot be
// implicitly converted to int
Nel framework sono predefiniti dei delegates “standard”
public delegate TResult Func<TResult>();
public delegate TResult Func<T, TResult>(T a);
public delegate TResult Func<T1, T2, TResult>(T1 a, T2 b);
public delegate TResult Func<T1, T2, T3, TResult>(T1 a, T2 b, T3 c);
public delegate TResult Func<T1, T2, T3, T4, TResult>(T1 a, T2 b, T3 c, T4 d);
public delegate void Action();
public delegate void Action<T>(T a);
public delegate void Action<T1, T2>(T1 a, T2 b);
public delegate void Action<T1, T2, T3>(T1 a, T2 b, T3 c);
public delegate void Action<T1, T2, T3, T4>(T1 a, T2 b, T3 c, T4 d);
43. Expression trees
Introduzione al .NET Framework – Marco Parenzan
Forniscono una rappresentazione ad
oggetti di una lambda expression.
Sono assimilabili agli AST generati
da un compilatore per creare il
codice “a compiler time”
L’expression tree è accessibile a runtime
Le lambda expression possono
essere convertite in un expression
tree
Expression<Func<T>> e = x => x + 1;
Sono compilati, strong-typed,
provider independent e
serializzabili.
Sono Immutabili, e quindi per
modificarne una sua parte, si deve
creare un nuovo Expression Tree
44. Visita e costruzione
di un Expression Tree
Introduzione al .NET Framework – Marco Parenzan
// Create an expression tree. // Create the parameter "x" in x + 1
Expression<Func<int, bool>> exprTree = num => num < 5; ParameterExpression p0 = Expression.Parameter(typeof(int),
"x");
// Decompose the expression tree.
// Create the constant 1 in x + 1
ParameterExpression param =
(ParameterExpression)exprTree.Parameters[0]; ConstantExpression c0 = Expression.Constant(1);
BinaryExpression operation =
(BinaryExpression)exprTree.Body;
// Build the addition expression x + 1 using the above
ParameterExpression left =
(ParameterExpression)operation.Left; // Note it will really look like Add(x,1)
ConstantExpression right = BinaryExpression expression = Expression.Add(p0, c0);
(ConstantExpression)operation.Right;
// Create the Lamda Expression x => Add(x,1)
Console.WriteLine("Decomposed expression: {0} => {1} {2} var lambdaExpression = Expression.Lambda<Func<int,int>>
{3}", (expression, new ParameterExpression[] { p0 });
param.Name, left.Name,
operation.NodeType, right.Value);
// Let's compile it so we can use it
var theDelegate = lambdaExpression.Compile();
/* This code produces the following output:
// Execute... 6 + 1 = 7
Decomposed expression: num => num LessThan 5
var seven = theDelegate.Invoke(6);
*/
46. Query Expressions
Introduzione al .NET Framework – Marco Parenzan
Fornisce delle API che permetteno di eseguire delle query
expression (sia in lettura che scrittura) verso classi che
implementano IEnumerable<T>, database relazionali,
DataSets, o documenti XML. (etc etc ...)
Definiscono delle query verso una sorgente dati,
utilizzando dei query operators (es: from, in, where,
orderby, e select)
Le LINQ query expression sono strongly typed. Il
compilatore verificherà la corretta sintassi delle query.
Il tipo di dati ritornato è del tipo IEnumerable<T>
47. Query Expressions
Introduzione al .NET Framework – Marco Parenzan
Query expressions or LINQ (Language INtergrated Queries) are the
key feature of .NET 3.5
Query expressions are translated to method calls works on classes
like:
delegate R Func<A,R>(A arg);
class C<T>
{
public C<T> Where(Func<T,bool> predicate);
public C<S> Select<S>(Func<T,S> selector);
public C<S> SelectMany<S>(Func<T,C<S>> selector);
public O<T> OrderBy<K>(Func<T,K> keyExpr);
public O<T> OrderByDescending<K>(Func<T,K> keyExpr);
public C<G<K,T>> GroupBy<K>(Func<T,K> keyExpr);
public C<G<K,E>> GroupBy<K,E>(Func<T,K> keyExpr, Func<T,E> elemExpr);
}
48. Sintactic sugar
Introduzione al .NET Framework – Marco Parenzan
string[] londoners =
from c in customers
where c.City == “London”
select c.Name;
string[] londoners =
customers.
Where(expression).
Select(expression);
49. Lambda Expressions
Introduzione al .NET Framework – Marco Parenzan
What is this?
customers.Where(City == “London”)
Expression?
Data Structure? Code fragment?
Local Query
Anonymous method?
vertices.Where(X > Y)
vertices.Where(delegate(Point p)
{ return p.X > p.Y; })
50. Lambda Expressions
Introduzione al .NET Framework – Marco Parenzan
Remote Query
== Remotable
customers.Where(delegate(Customer c) {
return c.City == “London”})
c.City “London”
Inspectable
customers.Where(Expr.Delegate(
Expr.Param(“c”), AST
Expr.EQ( IL doesn’t travel
Good for API’s well
Expr.Property(
Expr.Param(“c”),
“City”),
Still no type Expr.Literal(“London”))
checking?
But please don’t
make me write this
51. Lambda Expressions
Introduzione al .NET Framework – Marco Parenzan
Better if something like
this …
customers.Where(City == “London”)
or this
Expr.Delegate(
delegate(Customer c) {
Expr.Param(“c”),
return c.City == “London”
Expr.EQ(
}
Expr.Property(
Expr.Param(“c”),
“City”),
could become this Expr.Literal(“London”)
))
52. Lambda Expressions
Introduzione al .NET Framework – Marco Parenzan
Parameterized
fragments of code
public delegate Func<T,bool>(T t)
Func<Customer,bool> f = c => c.City == “London”;
Coercible to delegates
Expression<Func<Customer,bool>> e = c=> c.City == “London”;
or Expression types
Syntax is the same
53. Definizione ed esecuzione
Introduzione al .NET Framework – Marco Parenzan
La definizione di una query è differente dalla sua
esecuzione
Questo è necessario perché il modello di
interrogazione deve essere componibile
Componibile è necessario per rendere “accettabile” la
definizione della query
Vale soprattutto se l’esecuzione deve essere eseguita
remotamente (da una definizione locale)
Si parla di esecuzione “differita” (DEFERRED)
54. Query Execution
Introduzione al .NET Framework – Marco Parenzan
Una query expression
viene eseguita quando
• Per avere una esecuzione
viene valutata immediata della query, si possono
int[] numbers = { 10, 20, 30, 40, 1, 2, 3, 8 }; utilizzare i metodi ToArray<T>(),
var subset = from i in numbers where i < 10 select i; ToDictionary<TSource,TKey
// LINQ statement evaluated here! int[] numbers = { 10, 20, 30, 40, 1, 2, 3,
8 };
foreach (var i in subset)
Console.WriteLine("{0} < 10", i);
// Get data RIGHT NOW as int[].
// Change some data in the array.
int[] subsetAsIntArray =
numbers[0] = 4; (from i in numbers
// Evaluate again. where i < 10 select i).ToArray<int>();
foreach (var j in subset)
Console.WriteLine("{0} < 10", j); // Get data RIGHT NOW as List<int>.
List<int> subsetAsListOfInts = (from
i in numbers where i < 10 select
i).ToList<int>();