1. Tesina di terza area Yershova Larysa 5B A.S. 2009/2010 Mirano, Salzano, Santa Maria di Sala e Zianigo Prima parte
2. Mirano U na città ricca di storia, I suoi monumenti e il suo fascino la rendono unica.
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4. I l toponimo, anticamente Miranum, deriverebbe da mira cioè "specola", "osservatorio" e condivide l'etimo con la vicina Mira. Il riferimento sarebbe ad un torre di avvistamento romana, posta a salvaguardia del territorio bonificato e poi segnato dal graticolato, opera dell'imperatore Augusto. Testimonianza di ciò è, oltre all'attuale impianto stradale che ricalca le antiche geometrie, il toponimo della strada Desman che indica l'antico decumano massimo. Epoca Romana
5. L a città, nel 1403 cadde in mano alle milizie veneziane. Dal 1405, con la conquista di Padova da parte della Serenissima, Mirano e il suo territorio fu assoggettato alla Repubblica di Venezia fino alla sua caduta (1797). La Repubblica di Venezia N el 1797 Mirano, dopo la caduta della Repubblica di Venezia, venne occupata dalle truppe di Napoleone.
6. D al 1814 al 1852 il Comune di Mirano diventa capoluogo dell'omonimo "Distretto", della nuova provincia di Padova, al quale vengono uniti i comuni di Salzano, Noale, Scorzè, e viene istituito un "Regio Commissariato di Polizia" e una "Pretura". Nel 1842 venne costruita la ferrovia tra Padova e Mestre, creando così una ulteriore divisione del territorio della frazione di Vetrego. Dal 1853 il "distretto" di Mirano venne aggregato alla Provincia di Venezia. Regno Lombard-Veneto
7. I l territorio di Mirano è pianeggiante , si estende nell'area nord-ovest della Provincia di Venezia. Si trova nel cuore del comprensorio del Miranese, che comprende storicamente altri sei Comuni: Martellago, Noale, Salzano, Santa Maria di Sala, Scorzè e Spinea. Il paesaggio si presenta con le caratteristiche del territorio pianeggiante della campagna veneta con i segni rurali ed urbani frutto dei secoli scorsi: come il graticolato romano. È attraversato dal fiume Muson, e nel suo territorio sono presenti ben 36 ville complete di parchi edificate dalla nobiltà veneziana tra il Seicento e il Settecento.
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13. D uomo di San Michele Arcangelo, patrono della parrocchia, è il rifacimento avvenuto nel XVII secolo di una precedente chiesetta rinascimentale, annessa ad un convento. All'interno del duomo il soffitto, in un'unica navata, è maestosamente affrescato con il “Giudizio Universale”, opera più significativa del pittore di Belluno Giovanni De Min (1786- 1859). Una pala d'altare “ Miracolo di Sant'Antonio” è opera di Giambattista Tiepolo, eseguita nel 1760. Duomo di San Michele Arcangelo
14. L a Chiesa di San Leopoldo Mandich , è un edificio piuttosto recente. Fu costruita tra il 1990 e il 1993, anno della sua consacrazione da parte del Vescovo Paolo Magnani. Il progetto dell'edificio è firmato dall'architetto Padre Angelo Polesello. Al suo interno ospita alcune sculture di autori locali contemporanei e un organo positivo di scuola napoletana del 1788. La Chiesa di San Leopoldo Mandich
15. N el territorio del comune sono state censite ben 36 ville venete. Palazzi e ville
16. V iale delle Rimembranze : statua di Vittorio Emanuele II di Savoia, primo Re d'Italia. La statua fu collocata nel viale dopo la fine della Seconda guerra mondiale. Monumenti I n piazza Martiri : il monumento di Augusto Murerin ricordo dei partigiani trucidati.