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RIASSUNTO LIBRO I SOCIAL NETWORK DI G. RIVA
Premessa
Cosa fanno gli utenti su Internet? Un ruolo centrale è svolto dai social network (SN). Nel dicembre 2009
social network e blog sono diventati la destinazione più popolare sul web. Al mese ogni utente vi ha
trascorso 5 ore e mezzo di media al mese. A marzo 2010 le visite alla homepage di face book hanno
superato quelle a google. La crescente diffusione dei social network è un dato riguardante un processo di
cambiamento che ha un impatto significativo sulla nostra esperienza. Da una parte si tratta di una
introduzione di nuovi modelli di comunicazione, ma dall’altro i SN stanno trasformando il rapporto tra
soggetto e nuove tecnologie. Internet si sta integrando progressivamente con gli altri media. Tuttavia lo
studio de SN non è ancora un soggetto privilegiato della ricerca psicologica e sociale. La novità e la
complessità dell’argomento ha condotto gli studiosi a privilegiare l’aspetto applicativo a quello teorico. E’
nata un’ampia letteratura ad es. su come creare una comunità virtuale efficace, come usare i SN per
promuovere un prodotto…questo testo si propone di rispondere a due domande:
-i SN sono una moda o qualcosa di duraturo?
-se i SN sono un fenomeno duraturo, quali effetti possono avere sui processi di comunicazione, relazione e
creazione dell’identità?
Si collocheranno i SN all’interno di un quadro teorico più ampio in cui saranno presenti riflessioni
provenienti dal mondo della psicologia, delle scienze cognitive, della sociologia, dell’informatica,
dell’ergonomica, della antropologia, della filosofia, della linguistica, delle scienze dell’educazione e della
comunicazione. A tal proposito è nata una nuova disciplina la scienza delle reti che ha lo scopo di
comprendere le modalità delle aggregazioni sociali e di come esse si trasformano. Inoltre la ciberpsicologia,
area di ricerca della psicologia, si occupa di analizzare i processi di cambiamento arrivati dai nuovi media,
inclusi i SN. In particolare la psicologia dei nuovi media ha come obiettivo lo studio, la comprensione, la
previsione e l’attivazione dei processi di cambiamento che hanno la loro principale origine nell’interazione
con i nuovi media comunicativi.
CAP.1 CHE COS’E’ UN SOCIAL NETWORK
1.1 POTENZIARE LA PROPRIA ESPERIENZA SOCIALE
L’uomo è un essere sociale. E’ attraverso l’interazione sociale che arriviamo a condividere una cultura., un
linguaggio, un modo di esprimersi. Cosa caratterizza l’esperienza sociale?secondo Lave e Wenger -2006
sono due le dimensioni:
-l’identità sociale. Un soggetto è il risultato di una gerarchia di numerose appartenenze (posizioni) la cui
identificazione cambia secondo la situazione in cui ci troviamo..Es sn padre quando porto mia figlia
all’asilo, docente qnd faccio lezione agli studenti, amico quand mi incontro con loro. Ogni posizione si
caratterizza per due dimensioni:la prima semantica se so riconoscermi come membro di una categoria; la
seconda valoriale che riguarda l’investimento emozionale nei confronti della categoria
-la rete sociale. L’insieme delle persone cui sono collegato da una qualsiasi relazione sociale;quindi a
caratterizzare una rete sociale non è il tipo di relazione, ma la presenza di una relazione. La tipologia di
relazione distingue invece tra i gruppi sociali presenti nella rete. Secondo gli studi di Dunbar, antropologo
americano, la capacità di elaborazione della neocorteccia (la parte del cervello usata per elaborare il
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linguaggio e il pensiero cosciente) limita la possibilità di gestione di una rete sociale a non più di 150
persone;superato questo limite diventa difficile ricordare le relazioni tra i membri della rete. La nascita e lo
sviluppo di Internet ha consentito di allargare i confini delle proprie reti sociali, portando alla creazione di
un nuovo spazio sociale, il cyberspazio, che unisce caratteristiche di reti sociali tradizionali (interazione,
supporto, controllo), con le caratteristiche del web (multimedialità, creazione e condivisione di contenuti).
Nascono gli amici virtuali. Inoltre si racconta il nostro vissuto non più o solo alle pagine di un diario chiuso in
un cassetto, ma anche a tutti i visitatori della rete. E’ inoltre possibile verificare la posizione degli altri e
confrontarla con la propria. Il sociale networking nasce come punto d’incontro di : uso di strumenti di
supporto alla propria rete sociale (organizzazione ed espressione) , sia come strumento di espressione
della propria identità sociale (descrizione e definizione) infine come strumento di analisi dell’identità
sociale di altri membri (esplorazione e confronto). Oggi oltre dieci milioni di italiani sono utenti facebook.
Esistono anche i SN professionali come linkedIn utilizzati per cercare lavoro o collaboratori. Ma sono
davvero utili? La principale novità dei SN è stata quella di permettere l’unione dell’esperienza sociale della
nostra vita reale con il cyberspazio, creando un nuovo spazio sociale “interrealtà”. Il virtuale è entrato nella
nostra mente e viceversa.
1.2 COS’E’ UN SOCIAL NETWORK
A caratterizzare un socia network ci sono tre elementi:
-la presenza di una spazio virtuale (forum) in cui l’utente può esibire il proprio profilo, accessibile almeno in
forma parziale a tutti gli utenti della rete.
-la possibilità di creare un’altra lista di utenti con cui è possibile entrare in contatto
-la possibilità di analizzare le caratteristiche della propria rete e le connessioni con altri utenti.
Le relazioni possibili in un SN sono due, bidirezionali e a stella. La prima definita amicizia, consente ad
entrambi gli utenti di accedere in maniera completa al profilo del nuovo amico e di contattarlo
direttamente mediante e mail;poi a seconda del SN leggere e scrivere messaggi in bacheca esplorarne la
rete sociale presenza di altri contatti interessanti ecc. questo crea una rete sociale chiusa al cui interno chi è
totale sconosciuto non può avere accesso. La seconda rete a stella tipica di twitter distingue esplicitamente
tra mittente e destinatario. L’utente ricevente può rispondere ai messaggi del mittente ma non contattare
direttamente gli altri soggetti riceventi a meno che non venga autorizzato a farlo. La rete a stessa crea rete
aperta in cui la maggior parte degli utenti riceventi (follower) non hanno altri contatti con l’emittente se
non la rete sociale:gli emittenti cercano visibilità, i riceventi sono curiosi di conoscere la vita (di personaggi
famosi) o le impressioni (di esperti sul tema scelto)degli emittenti scelti,. I SN permettono di decidere come
presentarsi alle persone che compongono la rete ( impression management) attraverso due
strumenti:individuali o di gruppo. Gli strumenti individuali sono numerosi;innanzi tutto il profilo: un utente
si fa conoscere secondo i parametri impostati dal SN in modo pubblico, parzialmente pubblico, o accessibili
a pagamento. Il secondo strumento è la possibilità di condividere contenuti multimediali come foto e
video. I principali strumenti per definire descrivere la propria identità sociale sono tre: i gruppi, gli eventi e
le applicazioni.il gruppo può essere pubblico, richiedere l’autorizzazione di un amministratore (privato) o su
invito (gruppo segreto). I gruppi e gli eventi sono comuni nella maggioranza dei SN, in alcuni sono
disponibili delle applicazioni che consentono di descrivere in ulteriore dettaglio le proprie caratteristiche.I
FB abbiamo cause o viaggi.
3
1.3 LE OPPORTUNITA’ OFFERTE DAI SN
Perché dovremmo usare i SN? Secondo gli psicologi americani Prochaska e DiClemente, i soggetti
cambiano solo se sono costretti o se il cambiamento rappresenta un’opportunità significativa. (affondance)
Ogni innovazione tecnologica secondo Rogers passa attraverso queste fasi:
1. Fase della consapevolezza (awarness) ad adottare l’innovazione solo gli innovators soggetti
caratterizzati da una notevole capacità di affrontare l’incertezza.
2. Fase dell’interesse (interest) ad adottare la tecnologia sn i pionieri (early adopters) soggetti
integrati nella rete sociale dove svolgono un ruolo di opinion leader, disposti ad accettare
l’innovazione se ne vedono un vantaggio
3. Fase della valutazione (evalutation) ad adottare la tecnologia è la maggioranza anticipatrice (early
majority)soggetti spesso in posizion di leadership che adottano una nuova linea solo dopo aver
valutato con attenzione vantaggi e svantaggi
4. Fase della sperimentazione (trial) è la maggioranza ritardataria (late majority) soggetti
tradizionalisti che si avvicinano all’innovazione per la pressione sociale dei pari
5. Fase dell’adozione (adoption) sono i ritardatari (laggards) individui isolati sospettosi con relazioni
sociali ridotte
In questo modello il concetto di opportunità è critico. Secondo Gibson l’opportunità e invece una specie di
invito dell’ambiente ad essere usato in un certo modo. Come però affermano Mantovani e Norman il
legame tra soggetto ed opportunità è il risultato di un processo di interpretazione legato ad un contesto e
alla cultura di cui il soggetto fa parte, in pratica il soggetto sceglie le proprietà più utili del SN. Le
opportunità però variano in riferimento ai bisogni. Maslow li dispone in una piramide:

A caratterizzarli è questa proprietà fondamentale:per avere il desiderio di soddisfare quelli più alti nella
scala il soggetto deve prima collocare quelli nei livelli più bassi. Quindi il livello di opportunità è
strettamente legato alle caratteristiche del soggetto , in particolare al bisogni che lo spinge all’azione. I SN
rispondono ai seguenti bisogni:
di sicurezza: posso comunicare solo con amici e non estranei. Posso scegliere chi è un amico
associativi con questi amici scambio opinioni, applicazioni…
di autostima se tanti mi hanno scelto come amico allora valgo
di autorealizzazione posso raccontare di me stesso , usare le mie competenze per aiutare qualcuno
4
Essi influiscono sulla scelta del sito e sul comportamento all’interno degli spaces. All’estremo della scal i
SN sono usati come strumento professionale a scopo promozionale e persuasivo. I soggetti femminili li
utilizzano prevalentemente per soddisfare bisogni associativi, invece i maschi per autostima ed
autorealizzazione. I SN sn in grado di accompagnare l’utente nel proprio sviluppo personale. Prima magari
uso il SN per restare in contatto con amici, poi per fare nuove amicizie. L’attrazione verso i SN nn si spiega
solo con la capacità di offerta di nuove opportunità. Alcuni studiosi della cattolica hanno dimostrato che il
SN è in grado di produrre Flussi o Flow in grado di fornire una ricompensa ai propri utenti. La gioia del
compito diventa la principale ricompensa che spinge il soggetto a ripeterla. Questo spazio sociale ibrido o
irrealtà permette di far entrare il virtuale nel mondo reale. Essi dunque sono strumento di supporto alla ns
rete sociale ( organizzazione ed estensione), strumento di espressione della ns identità sociale (descrizione
e definizione), strumento di analisi dell’identità sociale degli altri ( esplorazione e confronto).
1.4 I SN COME STRUMENTI DI MEDIAZIONE CULTURALE
Cosè un medium, perché parliamo di nuovi media?
1.4.1 Il SN come medium
Viene definito medium ogni strumento-artefatto in grado di permettere ai soggetti di superare i vincoli
della comunicazione faccia a faccia. Secondo Riva essi sono strumenti di mediazione:da una parte facilitano
il processo di comunicazione , ma ponendosi come in mezzo tra soggetti sostituiscono l’esperienza diretta
dell’altro con una percezione indiretta (mediata), interagendo a tre livelli: fisico (attraverso le
caratteristiche naturali del medium (mettere un avviso in bacheca è diverso dall’inviare una foto…),
simbolico (ogni SN utilizza un proprio interfaccia che richiede una comprensione da parte dell’utente per
poter essere utilizzata con efficacia) e pragmatico (attraverso i comportamenti con cui i soggetti utilizzano il
SN legati alle opportunità e ai vincoli- posso accedere a FB se ho un cell con l’app. ed è un’opportunità, ma
se nn c’è campo si crea un vincolo). L’introduzione della tastiera alfabetica sovrapposta a quella numerica
dei cell (dimensione fisica) ha consentito alla società di creare nuove interfacce (dimensione simbolica) che
hanno permesso agli utenti di accedere ai SN anche in situazione di mobilità (dimensione pragmatica). Il
vincolo però dei 140 caratteri ha spinto i soggetti interagenti a creare nuovi simboli le tiny url. La corporeità
degli utenti dei SN modifica le pratiche dell’interazione sociale e obbliga i soggetti ad adattarsi alla nuova
situazione. Rimuove dall’interazione il corpo e i significati che questo porta con sé, rendendo autonomi i
contenuti trasmessi. Ogni medium produce uno squilibrio una divisione tra utenti esperti e non esperti il
digital divide. Qui però la possibilità che il messaggio ridotto a 150 caratteri possa venir mal interpretato
non riguarda solo la capacità d’uso degli strumenti tecnologici, ma anche il dar senso a quanto avviene. La
scoperta dei neuroni a specchio (bimodali e percettivi) attivi sia durante l’esecuzione di azioni correlate a
oggetti, sia durante l’osservazione di un altro individuo che compie la stessa azione, suggerisce l’esistenza
di un sistema simulativo basato sulle informazioni ricavate dagli atti motori. Tali processi simulativi sono
alla base del processo di riconoscimento ed espressione emotiva (alfabetizzazione emotiva). Con
l’introduzione di un medium il soggetto diventa disincantato (disembodied), per il suo interlocutore:la
fisicità del corpo viene sostituita da quella del medium, corpo virtuale, composto da una serie di immagini
parziali e contestualizzate. La prima consenguenza è che il soggetto non può più usare il corpo dell’altro per
comprenderne le emozioni. Seconda conseguenza è che i soggetti riceventi possono costruire l’identità
dell’altro sol in maniera indiretta (farsi un’idea sbagliata). Questo limite può trasformarsi in opportunità:
nel SN io posso trasmettere di me un’immagine strategica (impression management). Ultima
consenguenza è che il messaggio comunicativo si separa dal soggetto e acquisisce una propria autonomia e
stabiltà. Nel SN il messaggio tende ad avere una vita propria.
5
1.4.2 i social network come nuovi media
I nuovi media sono l’insieme dei mezzi di comunicazione che utilizzano il linguaggio digitale nella codifica
delle informazioni. La digitalizzazione ha offerto molti vantaggi. La modularità è il primo. Una pagina di un
SN include una serie di elementi discreti (moduli.testi bottoni immagini …) il menu applicazioni di FB si
presenta come un insieme omogeneo. In realtà i singoli elementi che lo compongono, possono essere
modificati autonomamente,ad es. posso tradurre in italiano il pulsante causes senza che questo
cambiamento abbia impatto diretto sulla struttura generale del menu. La modularità consente di utilizzare
lo stesso contenuto più volte. E’ possibile inserire lo stesso video del mio cantante preferito presente su
you tube. La modularità mette in discussione la normativa sui diritti d’autore. Qui infatti l’autore perde una
parte significativa della propria possibilità di controllo. Infatti davanti ad un contenuto immateriale l’utente
è meno disposto a pagare. Da qui il tentativo da parte delle aziende di produzione di introdurre il Digital
Rights Management (DRM) una serie di regole che definiscono i diritti di utilizzo del contenuto digitale.
L’interattività: La narrazione nei media tradizionali è basata su una forma lineare, senza la possibilità di
interazione. Nei SN l’utente è in parte o completamente libero di scegliere le modalità di fruizione dei
contenuti. Quali sono le conseguenze del cambiamento che porta ad una perdita di relazione causa effetto
tra un insieme di elementi scollegati tipica della struttura narrativa lineare? Innanzi tutto lo spettatore
diventa anche attore. Diventa inoltre possibile strutturare le diverse esperienze per aumentare la capacità
persuasiva del messaggio (captology=computer as persuasive technology). Fogg individua 7 tecniche con
cui è possibile creare e modificare atteggiamenti e comportamenti all’interno dei SN:1 la semplificazione
che aumenta la percezione di autoefficacia dell’utilizzatore; 2indirizzamento (tunneling technology) è
possibile inserire all’interno della sequenza alcune operazioni non direttamente correlate al compito (ad es.
l’iscrizione ad una serie di servizi) sfruttando il coinvolgimento dell’utente nel compito da svolgere; 3 la
personalizzazione (tailoring technology) personalizzare il più possibile il contenuto in base alle
caratteristiche dei possibili visitatori; 4 il suggerimento (tayloring technology) questa tecnica persuasiva
consiste ad esempio nell’inserire all’interno di un gruppo che sta discutendo di vivisezione, un’info per cui è
possibile donare con un Sms un euro ad una associazione che si occupa dei diritti degli animali: 5
l’automonitoraggio (self-monitoring technology) il SN può controllare e analizzare una determinata
caratteristica dell’utente e trasmettere una serie di informazioni in grado di attivare un comportamento; 6
il controllo (surveillance technology) si tratta di monitoraggio del comportamento per indurre cambiamenti
nella persona osservata:7 il condizionamento (conditioning technology) il medium utilizza i principi di
condizionamento operante (ad es. viene fornito un rinforzo positivo quando il soggetto segue
spontaneamente un dato cambiamento) in twitter alcuni utenti mandano ai loro follone messaggi di
benvenuto quando si connettono per convincerli a mantenere il contatto. L’automazione Il contenuto del
layout di una pagina di SN è lo stesso ma la pagina viene generata in modo autonomo per ogni utente
adattando per esempio il tipo di contenuti. I SN stanno anche cercando di arrivare ad un’automazione ad
alto livello il cui obiettivo è la realizzazione di agenti intelligenti (hot) in grado di filtrare i contenuti secondo
le indicazioni dell’utente. Un esempio di agente intelligente è l’area suggerimenti che troviamo in FB.
L’agente cerca di identificare nuovi amici interessanti da aggiune di capacità comunicative avanzate. gere
alla rete sociale. Un’altra strategia utilizzata è quella di creare agenti conversazionali multimodali (che nn
comunica solo attraverso il testo, ma anche con la voce, i gesti l’espressione facciale, lo sguardo...), dotati
cioè di aspetto fisico.8 variabilità una funzione fondamentale di un media tradizionale è la staticità. Dopo
che l’autore ha operato a vari livelli fissa il proprio lavoro in un oggetto fisico e lo rende immutabile. Al
contrario il contenuto del SN è facilmente modificabile. La foto in bacheca può essere modificata da chi ne
ha accesso. Inoltre è possibile accedere agli stessi contenuti attraverso interfacce e tecnologie differenti. Il
6
risultato è la completa separazione tra tecnologia e contenuti:non c’è bisogno di tecnologia speciale per
accedere ad un dato contenuto.
Cap. 2 LA STORIA DEL SN DAL CALCOLATORE AL WEB 2.0
2.1
Gli ingegneri IBM nel 1944 completarono l’Harvard Mark computer della lunghezza di oltre 15 m e del peso
di 5 tonnellate;ora abbiamo un microprocessore del peso di qualche decina di grammi. Nel 1991 la rete che
compone Internet è stata aperta allo sfruttamento commerciale. Dall’esperienza testuale delle e mail si è
passati alla multimedialità del web 2.0, internet mezzo di comunicazione di massa. I SN non sono
fenomeno transitorio e casuale, ma punto di arrivo attuale che sta caratterizzando il computer
trasformatosi in pochi anni da calcolatore a medium.
2.1.1 dai numeri alle informazioni:la digitalizzazione
L’Harvard Mark era un calcolatore e poteva manipolare solo numeri. A porre le basi per la trasformazione
del computer da calcolatore a strumento di archiviazione e manipolazione dell’informazione è stato il
processo di digitalizzazione:la conversione delle caratteristiche di un fenomeno da continue (es il
movimento meccanico delle lancette di un orologio che segna il trascorrere del tempo) a discrete (es.
l’orologio a cristalli liquidi in cui il display segna il trascorrere del tempo attraverso una successione di
scatti). I computer elaborano solo informazioni di tipo discreto utilizzando il codice numerico
binario:dunque ogni informazione per essere archiviata deve essere digitalizzata. Ciò accade in due
passaggi: 1. il campionamento:Una fotocamera digitale con una risoluzione di 15 megapixel è in grado di
suddividere l’immagine catturata in una serie di 15 milioni di pixel. 2. La quantificazione cioè l’assegnazione
di un valore numerico a ciascun elemento. Utilizzando un byte è possibile memorizzare una lettera o un
numero attraverso una tabella di conversione (Ascii) composta da 255 codici. L’elaborazione digitale
dell’informazione presenta 4 vantaggi:
1.
2.
3.
4.

Consente una più facile memorizzazione dell’informazione (es. il formato MP3)
L’informazione digitale può essere memorizzata più facilmente.
Consente una facile integrazione fra canali
La trasmissione dell’informazione digitale è meno sensibile a disturbi.

2.1.2 manipolare le informazioni:l’interfaccia utente
1 ogni informazione elaborata da un computer sia di tipo testuale che altro è sempre una rappresentazione
numerica
2 tutte le informazioni possono essere manipolate mediante algoritmi
3 l’accesso delle informazioni da parte dell’utente chiede sempre un processo di conversione dal formato
digitale a quello originale
L’interazione uomo computer richiede necessariamente l’interfaccia che ha come compito quello di
specificare l’insieme ottimale di segni per l’interazione tra due entità, sia animate che inanimate.
L’interfaccia è lo strumento utilizzato dall’utente per attuare le proprie intenzioni attraverso il computer
usando qs funzioni: rappresentare la funzioni del computer attraverso un modello, rendere visibili e
manipolabili gli oggetti digitali contenuto al suo interno, facilitarne l’archiviazione.
7
2.1.3 Scambiarsi le informazioni: Internet
Grazie alla digitalizzazione e all’interfaccia i computer riescono ad archiviare e manipolare le informazioni.
Per poterne scambiare però occorre la nascita di internet. Nasce alla fine degli anni 60 su commissione del
ministero della difesa americano che fa creare una rete di computer che potessero continuare a
comunicare tra di loro anche se una parte fosse stata danneggiata. La rete Arpanet aveva le seguenti
caratteristiche:
-ciascun computer della rete doveva essere in grado di inviare correttamente le informazioni in arrivo
-nessuno di essi era indispensabile per consentire una corretta trasmissione dei dati
Per raggiungere questo obiettivo si adottò un nuovo standard di comunicazione dei dati TEP/Internet
protocol.
La modalità di interazione adottata è quella denominata client (programma che costituisce l’interfaccia con
l’utente) e server ( si occupa solo del mantenimento del reperimento e dell’invio dei dati al client che li ha
richiesti). Il linguaggio comunie di comunicazione è il protocollo http per la trasmissione delle pagine web,
Simple mail trasfert protocol (Smtp) per inviare messaggi di posta elettronica e il File trasfert protocol (Fpt)
per il trasferimento dei file.
2.2 il computer come medium dal testo al web 2.0
La separazione tra hardware e software resa possibile dalla digitalizzazione e dallo sviluppo dell’interfaccia
ha avuto un ruolo chiave nello sviluppo del computer come medium. Prima ogni medium era caratterizzato
dalla propria tecnologia (es. tipografica per libri e giornali). In un medium l’interfaccia si fonde con la
componente fisica (la cornetta del telefono). Ma nel computer l’interfaccia si separa dalla struttura fisica
del medium acquisendo vita propria. In pratica l’interfaccia diventa un meta medium si pone in mezzo tra
soggetto e oggetto. L’interfaccia non ha una sua dimensione fisica, ma utilizza quella del computer.
Secondo Wright sono meta tecnologie l’emergere di nuove pratiche (modalità d’uso) in grado di imporsi a
livello sociale modificando le pratiche esistenti. A portare al successo una tecnologia è il lash-up
(coagulazione) non tutte le tecnologie portano ad una meta tecnologia. Non è poi necessariamente la
tecnologia migliore a prevalere.
2.2.1 comunicazione testuale:dalla posta elettronica alla chat.
La prima fase dell’evoluzione del computer come medium è caratterizzata dallo sviluppo di interfacce
basate sul testo, i media elettronici testuali: in questa fase si assiste alla trasformazione degli strumenti da
asincroni (e mail newsgroup) a sincroni (chat Mud)
La posta elettronica
Nel 1971 Tomlinson invia attraverso Arpanet il primo messaggio di posta elettronica. L’accesso alla propria
casella è possibile grazie alla presenza sul proprio computer di un client specifico come eudora o out look.
L’interfaccia testuale delle e mail sono tre : comunicare in modo poco costoso, ricevere indipendentemente
dalla locazione fisica, comunicare velocemente. L’e mail però, non garantisce il ricevimento del messaggio,
c’è controllo limitato sulla loro tipologia (spam e antispam), infine non consente una qualità comunicativa
elevata,in tal senso si parla di rarefazione del processo interattivo, per segnalare elementi quali elementi
meta comunicativi (stati affettivi, ironia, forza illocutoria)
8
Il newsgroup
Una variante della posta elettronica è costituita dal newsgroup (bacheca elettronica) aprendo un
newsgroup un utente può leggere i messaggi e inviare alla bacheca. Questi sn organizzati in maniera
gerarchica:le nuove opportunità offerte dai ng sono due:consentono di ottenere informazioni specifiche, sn
i nonni dei SN. Sono il primo esempio del cyberspazio.
La chat
La connessione in tempo reale è caratteristica della chat. Nasce nel 1988 ad opera del finlandese Oikarinen.
Bisogna utilizzare un client e collegarsi ad un server, per poter entrare in una delle aree di conversazione
aperte. Bisogna scegliere un soprannome nickname. In ogni gruppo è presente un channel operator (op)
che svolge i compiti di svolgere il ruolo di moderatore e allontanare dal gruppo utenti indesiderati. La chat
offre la sincronia, l’anonimato, l’esclusività. Un’altra esperienza resa possibile dalla chat è comunicare
senza palesare la propria identità. Riproduce meccanismi relazionali più comuni della vita reale. Gli
svantaggi della chat sono:non avere informazioni dirette sul proprio interlocutore. In chat è possibile
mentire spudoratamente e acuire ulteriormente lo scambio comunicativo, trasformando il testo in un
flusso continuo e molto rapido di parole.
I mud (Multi User Dimension)
E’ una variante della chat:forma di media testuale sincrono che permette ai diversi utenti l’accesso ad un
ambiente condiviso, formato da stanze (il cuore del mud), uscite ed altri oggetti. L’utente interagisce con
l’ambiente attraverso comandi predefiniti. Mud può essere considerato una realtà virtuale i cui partecipanti
possono non solo parlare tra loro, ma anche visitare gli ambienti in cui si trovano ed interagire con gli
oggetti. Possono anche esprimere i propri stati emozionali usando i comandi. In un mud ad esempio si può
scegliere di essere un cavaliere senza che nessuno metta in discussione questa affermazione.
2.3 Comunicazione multimediale:l’emergere del web
La trasformazione del computer in un medium comunicativo di massa nasce solo con il Word Wide
Web;nato nel 1989 da Tim Berners-Lee creatore dell’HTML Hiper Text Mark Up Language in grado di
presentare gli oggetti situati su un server. A completare il passaggio al web è stato lo sviluppo di un
browser (navigatore9 di un programma capace di interpretare il codice html presente nelle pagine web.
Il portale
I più importanti tra i siti sono i portali, traslitterazione di portal site indica un insieme di siti che hanno
come obiettivo quello di essere un punto privilegiato di accesso al web. Nascono come nucleo centrale di
servizi (e. Libero e Tiscali)
I siti di ricerca
I primi furono Yahoo e Galaxy intesi come elenchi strutturati di siti (directory) organizzato mediante parole
chiave. Il vantaggio di Yahoo è che la sua struttura di classificazione è basata sulla valutazione umana, ma
con l’aumento vertiginoso del numero di nuovi siti è diventato impossibile per lo staff di yahoo riuscire a
visitarli tutti. Per questo motivo sono nati i motori di ricerca il cui cuore è un particolare software chiamato
robot che analizza in maniera automatica le principali caratteristiche delle pagine presenti sul web. A
cambiare il panorama dei motori di ricerca è stata la creazione di Google che ha deciso di utilizzare indici
esperienziali come principale criterio su cui basare i propri algoritmi e c ioè:
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la permanenza degli utenti su un sito e la popolarità di un sito. Google sta testando all’interno del proprio
laboratorio una serie di servizi che permettono agli utenti di estendere le loro possibilità di ricerca es
google real time. Attraverso un profilo è possibile presentarsi agli altri utenti dei prodotto Google e
attraverso il profilo di integrare i diversi contenuti web.
La web mail
E’ una applicazione basata sull’interfaccia del web che consente di gestire una casella di posta elettronica
direttamente da un browser(ad es. hotmail, gmail, yahoo)presenta molti vantaggi ad es. archiviare sul
server tutti i messaggi. Presenta però anche svantaggi primo fra tutti la necessità di collegarsi a Internet
per accedere alla casella, poi c’è il problema della velocità di connessione.
La web chat e le chat ipermediali
L’interfaccia grafica web ha permesso di introdurre chat grafiche in cui i soggetti interagenti vengono
rappresentati da un personaggio grafico stilizzato:si può scegliere abbigliamento, aspetto fisico creando un
avatar che può muoversi e compiere azioni. Un’ulteriore forma di evoluzione è l’audio video chat,essa si
differenzia da una videoconferenza perché può parlare un solo utente alla volta, coem nelle comunicazioni
mediante ricetrasmittenti. Permette di ridurre la rarefazione della comunicazione che si verifica nella chat.
La messaggistica istantanea
Consente la conversazione sincrona; è un po’ la madre dei SN a differenza della e mail consente di scegliere
i mittenti impedendo il fenomeno della spamming:è l’utente che inserisce la lista delle persone con cui
vuole comunicare. Attraverso la contact list si può sapere se le persone che compongono la rete sono
online. E’ possibile la criptazione e autenticazione tra utenti.
2.4 Espessione multimediale:il web 2.0
Grazie alla nuova interfaccia resa possibile dal web il computer è diventato un mass medium: anche
l’utente comune di Internet può creare e condividere contenuti comunicativi.
A livello tecnologico l’accesso all’applicazione avviene attraverso il web:il browser è sempre l’interfaccia di
accesso. Cambia inoltre in linguaggio di descrizione dei contenuti si passa al linguaggio Ajax (Asynchronus
JavaScript and XML).Poi permette di separare la descrizione degli oggetti (contenuto) dalla modalità con cui
questi verranno visualizzati (forma). A livello psicosociale le applicazioni web 2.0 sono caratterizzate da:
facilità d’uso
dimensione espressiva
dimensione comunicativa. Non solo mediante l’indicizzazione dei contenuti mediante parole chiave
(Tag)permette d individuare più facilmente i contenuti rilevanti.
Gli aggregatori Rss
Per l’utente di internet è necessario individuare quali sono i contenuti veramente rilevanti
(iperinformazioni). Per risolvere questo problema nel web si usa la folksonomia cioè la categorizzazione
collaborativa di informazioni mediante l’utilizzo delle parole chiave (tag)scelti liberamente fra gli utenti. Ma
le parole chiave possono suscitare fraintendimenti quindi Tim berners Lee propone il Semantic Web. Il cui
cuore è il linguaggio XML, cioè l’insieme di regole che identificano come sia possibile definire dei tag. Il
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concetto è quello di metadato cioè un’informazione che descrive le caratteristiche e le relazioni di altri dati.
Una notizia fornita in formato Rss viene strutturata in parti e descritta. La prima applicazione pratica di
questo è l’ aggregatore:un sito o un programma che analizza i siti e i blocchi di notizie (feed), organizzate in
maniera automatica (es. google news)
I blog
Sono lo strumento che permette ai suoi utenti la creazione di contenuti. Blog è abbreviazione di weblog e
log in inglese significa giornale di bordo invece to log significa registrare, tenere traccia di qualcosa. Ogni
informazione può essere commentata con commenti liberi. A differenziarli dal newsgroup è la modalità di
visualizzazione dei commenti. Nei newsgroup il posizionamento dei messaggi è legato a domande risposte,
nei blog ogni testo pubblicato finisce in testa all’elenco e vi rimane fino a quando non ne viene pubblicato
uno di nuovo. Ha queste opportunità:
-la creazione di contenuti non richiede conoscenza specifica
-il blog non richiede ai suoi utilizzatori il possesso di un dominio internet
-il blog gestisce in maniera automatica e trasparente all’utente il trasferimento dei contenuti su internet
La maggior parte dei blog utilizza per il content manager un’interfaccia grafica. Oggi sono utilizzati per
mettere on line storie personali o descrivere le proprie emozioni con la scansione temporale tipica del
diario. Commentando si possono costituire comunità virtuali. Altra applicazione riguarda il settore
giornalistico:
-notizie commentate dai lettori
-proposte e pubblicazione di notizie specifiche dei lettori. In pratica un blog è come un quotidiano in cui la
posta dei lettori occupa la prima pagina. Una tendenza emergente è quella dei tumblelog (tlog) blog
compilativi in cui compito è quello di catalogare, senza nemmeno commentarli, contenuti multimediali di
vario tipo. Il blog può inoltre divenire efficace strumento di marketing.
I wiki
Nel linguaggio delle isole Hawaii wiki wiki significa veloce. Un wiki è un sito blog i cui contenuti sono:
-sviluppati in collaborazione da tutti coloro che hanno accesso
-modificati dai suoi utilizzatori (vedi Wikipedia)
E’ anche possibile creare un proprio wiki utilizzando una wiki farm.
Servizi di condivisione di contenuti multimediali
Flickr è il servizio più famoso di condivisione delle immagini una delle fonti preferite per le applicazioni web
2.0. Nell’ambito condivisione video il più famoso è you tube.
2.5 Nascita ed evoluzione dei SN
Si distinguono tre fasi:
11
1)le origini= SN applicazioni web che integrano al loro interno la possibilità di creare ed esplorare reti sociali
chiuse come nell’instant messaging. La maggior parte delle funzioni attuali de SN erano già disponibili
separatamente. Il primo servizio on line ad includerle tutte è stato Sixdegrees.com. creava relazioni tra
utenti distanti al massimo tre gradi di separazione: un amico dell’amico del mio amico. Questo SN era
troppo avanti per i tempi;nel 2000 il numero di persone collegate ad internet era troppo basso per
permettere di entrare in contatto con persone interessanti all’interno dei tre gradi di separazione.
2)fase della maturazione= espansione della possibilità di gestione della rete sociale (reti sociali da chiuse ad
aperte). La seconda generazione nasce con la creazione di Ryze.com, pensato in ambito commerciale e
professionale. Poi nacque Friendster . Maggior attenzione era dedicata alla tutela della privacy e alla
sicurezza delle informazioni inserite. Il nuovo utente si iscrive al SN e invita i suoi amici a fare lo stesso.
L’accettazione dell ‘amicizia permette di contattare direttamente l’amico e di esplorare la sua rete sociale
si arrivava al quarto grado. Poi però venne inserita l’accezione più popolare e così molti utenti iniziarono a
cottare le persone più popolari. Si perse quindi la sicurezza di rete garantita.
3)fase espressiva=i SN diventano vere e proprie applicazioni web 2.0 E’ l’era attuale di Facebook (nasce un
anno dopo Myspace nel 2004 ad opera di Mark Zuckerberg, inizialmente come annuario degli studenti di
Harvard da face volto book libro poi esteso a studenti di altre università; inserire un SN a supporto di una
comunità chiusa attrasse molti investitori e da qui il successo planetario trasformandosi progressivamente
in un vero e proprio aggregatore di informazione e servizi))Myspace (primo a consentire una
personalizzazione del profilo attraverso l’inserimento di immagini, video, suoni.- inoltre consente la
possibilità di inserire dei widget, estensione dell’interfaccia ), Twitter (è l’sms dei SN, nato nel 2006 da Jack
Dorsey utilizzabile anche via cellulare, to tweet cinguettare;le comunicazioni nn possono superare i 140
caratteri in una rete comunicativa a stella. Quando un follone riceve un messagio che ritiene utili da
divulgare aggiunge le lettere RT al mess originale. Twitter è divenuto una specie di termometro sociale
riuscendo a fornire informazioni sugli umori degli utenti. Ora anche FB con che cosa fai in questo momento
adempie alla medesima funzione. Ora come FB anche twitter sta cercando con il sistema @anywhere di far
apparire la scheda profilo con un bottone che permette di diventare follower, creare un bottone per twitt
simile a mi piace, attivare a fianco di un contenuto presente sul proprio sito un box contenente messaggi
estratti in tempo reale).
Oggi i SN sono strumento di supporto alla rete sociale (organizzazione ed estensione) strumento di analisi
dell’identità sociale (esplorazione e confronto) e strumento ed espressione della propria identità sociale
(descrizione e definizione)
2.6 Il futuro dei SN
Le tendenze di sviluppo potrebbero essere:
1. Dal computer agli altri media cioè divenire cross mediali cioè integrare in altri media l’esperienza
dei SN, utilizzando anche altri device come il telefono cell che ha modificato la sua struttura. (legge
di Moore dal 1970 ad oggi le prestazioni dei processori e il numero dei transistor ad essi relativi
sono raddoppiati ogni 24 mesi) ilpaso successivo è la conquista del televisore come già sta
accadendo con i telecomandi ad es. di Sky
2. Dalla bacheca alla realtà virtuale costituendo stanze, avatar sul modello CyWord che è il primo
tentativo di di fondere un SN con un Mmorpg (giochi di ruoli di massa svolti in ambiente virtuale).
12
2.7 Dall’amicizia alla vera amicizia
Si è calcolato il valore monetario di un’amicizia in relazione al potenziale pubblicitario, ma non tutte le
relazioni sono amicizie. Aristotele distingue tre tipi di amicizia:
amicizia basata sull’utile
amicizia basata sul piacere
amicizia basata sulla virtù
In tal senso allora possiamo aspettarci che i SN svilupperanno dei meccanismi per permettere ai propri
utenti di valutare meglio le caratteristiche dei propri amici. Potrebbe essere possibile nei SN distinguere
tra vari tipi di amicizie (in FB si sta provando tra tre livelli caratterizzata dalla condivisione dei
contenuti). Al momento si può distinguere solo nei SN pensati ad uso professionale (es. Viadeo), ma qs
situazione ha dato l’avvio ad un nuovo trend: creare un SN chiuso come strumento di supporto alla
comunità reale. In conclusione la presenza di un interfaccia più usabile, la possibilità di avere garanzie
sull’identità degli interlocutori e l’aumento dell’esperienza degli utenti permettono infatti di superare i
limiti delle prime comunità virtuali:l’opacità e la rarefazione della comunicazione. Ma qule impatto ha
ciò sulla nostra esperienza sociale?
CAP 3 I SOCIAL NETWORK COME SPAZI SOCIALI IBRIDI
3.1 Non tutte le reti sono uguali
L’identità di ciascuno è il risultato tra identità personale (caratteristiche della personalità9 e identità
sociale intesa come la parte del concetto di sé risultante dalla coscienza di appartenere ad un gruppo
sociale, nonché il valore e il significato emotivo legati alla sua appartenenza. L’esperienza sociale è
mediata da tre fattori: una componente cognitiva, una componente valutativa, una componente
emotiva. La tensione tra la dimensione individuale e quella sociale è alla base delle differenze che
caratterizzano le diverse reti sociali. Si distinguono le comunità (reti sociali stabili costruite in base alla
vicinanza fisica ed interessi- legami forti) e i gruppi (reti sociali dinamiche costruite in base alla
condivisione di un obiettivo-legami deboli). In quest’ottica sono comunità gli abitanti di uno stesso
condominio o i partecipanti allo stesso SN, sono invece gruppi l’insieme dei condomini che vuole
impedire ai bambini di giocare in cortile o i membri di un SN che sostengono la causa animalista. La
società si avvicina a questi ultimi. Il comportamento interattivo ha due estremi: il polo interindividuale
(legami forti- comunità) e il polo intergruppi (legami deboli –società-gruppo). A spostare l’interazione
da una parte e dall’altra è la nostra autostima che deriva dalla nostra identità sociale.:maggiore è
l’autostima prodotta dalla consapevolezza di essere nel gruppo, maggiore è lo spostamento verso il
polo intergruppi. Entrano in gioco qui i fattori di partecipazione (condivisione valori ed obiettivi),
dinamici (storia del gruppo coi suoi successi ed insuccessi)ed ambientali (orari di accesso).
3.2 le reti sociali virtuali:il cyberspazio
I SN sono luoghi digitali in grado di accogliere e supportare gruppi e comunità disperse.
3.2.1 effetti della povertà della comunicazione mediata da computer
Secondo Sproull e Kiesler la CMC manca degli elementi metalinguistici propri della conversazione faccia
a faccia, priva di segnali di feedback. Si crea dunque un vuoto sociale in cui l’identità personale tende a
13
sfumare fino a scomparire. Le conseguenze sono: soggetti più aperti, poiché isolati da regole sociali e
questo le fa sentire al sicuro da controlli e critiche-violazione di norme sociali (insulti flaming).
3.2.2 identità e comunicazione
Rheingold afferma invece che le interazioni tra soggetti via web siano comunque in grado di sviluppare
relazioni interpersonali con altre persone e nascono nuove amicizie e forme di aiuto reciproco. Il
modello SIDE tenta di spiegare le comunità virtuali sottolineando il ruolo giocato nei nuovi media dalle
norme sociali, senza però chiarire come i soggetti possano utilizzare i ridotti indici sociali.
3.2.3 che cosa rende significativa una relazione interpersonale
A ciò tenta di supplire il modello SIP: indipendentemente dal mezzo di comunicazione utilizzato i
soggetti che vogliono sviluppare relazioni interpersonali tendono ad adattare le proprie strategie
comunicative alle opportunità offerte dal medium. Devono sussistere qs condizioni: presenza a priori di
un elemento di motivazione, capacità di costruirsi delle impressioni a partire dagli indizi disponibili,
capacità di veicolare informazioni di tipo relazionale, disponibilità di tempo.
3.2.4 Quando una rete sociale è una comunità
Levine e Moreland hanno indicato una serie di criteri che ci possono aiutare a riconoscere se una rete
sociale sviluppata interno ad un SN è una vera comunità:-la presenza di interazioni frequenti – le
interazioni devono essere orientate al perseguimento di uno scopo comune- la percezione di ciascuno
di essere parte di una stessa unità- la definizione di una struttura orizzontale che identifichi la divisione
dei compiti tra i vari membri , con la comparsa di ruoli differenziati-.
Quando una rete sociale diventa comunità all’interno dei processi comunicativi vengono modificati:- il
livello di formalità- il numero dei contatti e la durata dell’interazione- le caratteristiche delle
informazioni trasmesse passando da contenuti di identità sociale a contenuti di identità personale.
3.3 la scienza delle reti
la scienza delle reti ha come obiettivo comprendere le proprietà delle aggregazioni sociali e le modalità
di come esse si trasformano. Per rete sociale si intende una connessione che riguarda gruppi di persone
(nodi)
3.3.1 le reti come piccoli mondi
Karinthy scrittore ungherese in un racconto del 1929 narra che ogni persona è collegata ad una
qualsiasi altra da una catena di conoscenze con non più di 5 intermediari. Per sperimentare
l’affermazione lo psicologo Milgram chiese ad un campione di cittadini di inviare il messaggio incluso ad
un suo amico agente di cambio a Boston di cui nn conosceva l’indirizzo. Essi a loro volta lo dovevano
inviare ad un loro amico che avrebbe potuto essere più vicino all’agente di cambio. In media si
svilupparono 6 passaggi. Questo problema fu descritto da Milgram come “problema del piccolo
mondo”.a livello matematico ciò è stato dimostrato 20 anni dopo:le reti avevano le proprietà di piccoli
mondi.
3.3.2 il capitale sociale e la sua distribuzione
14
Ogni comunità ha al suo interno un proprio capitale sociale costituito dall’insieme di vantaggi e dalla
struttura che li produce. La coesione sociale produce livelli di comprensione più elevati che migliorano
la qualità all’interno della comunità. Questi vantaggi però sono distribuiti in maniera disuguale . innanzi
tutto ciò dipende da differenze individuali. Lo status differente in una rete si attribuisce attraverso la
valutazione consensuale (riconoscimento di status ad un membro del gruppo da parte di molti altri). Ciò
dipende anche dal livello di disponibilità. I soggetti che sono riconosciuti come portatori di una status
elevato hanno un elevato potere di attrazione sociale anche se a loro non viene chiesto un impegno
specifico nella relazione. Nelle reti in cui esiste una simmetria tra deferenza e attenzione (in cui mi
aspetto che il rispetto che porto per l’altro sia ricambiato con la sua attenzione) grandi differenze di
status possono nascere da piccole differenze individuali se riconosciute e condivise dai membri della
rete. Usare la rete per evidenziare le proprie capacità può portare ad un miglioramento significativo di
status. Quasi tutti i nodi hanno poche relazioni , tenuti insieme da soggetti ponte altamente connessi.
3.3.3. l’importanza dei legami deboli
Il legami forti hanno un impatto molto meno significativo sulla capacità di allargamento della rete
sociale. Se gli amici dei miei amici sono anche miei amici non ho bisogni di passare attraverso i miei
amici per contattarli. Il lavoro dello psicologo Granovetter sottolinea come i legami forti e quelli deboli
abbiano un valore diverso. Se i legami forti rafforzano lì individuo, quelli deboli permettono di allargare
la sua rete agendo da ponte verso nuovi soggetti e nuove esperienze.
3.3.4 la SN analysis
La SN analysis ha come oggetto d’analisi l’insieme di relazioni espresse da un gruppo ( numero di
scambi) .L’analisi viene effettuata applicando complessi algoritmi matematici ai dati relazionali,
ottenendo risultati di tipo grafico attraverso il sociogramma e quantitativo attraverso indici che offrono
rappresentazioni quantitative delle proprietà analizzate.
3.4 i SN:il punto d’incontro tra reti reali e reti virtuali
nel mondo reale la possibilità di modificare la propria posizione o aumentare la propria relazione
all’interno della rete sociale non è molto elevata. D’altra parte i legami deboli consentono di allargare la
propria rete sociale. I ma viste le scarse risorse a disposizione tendiamo a focalizzarci più sui legami forti
che su quelli deboli e ciò limita la possibilità di trovare nuove opportunità di relazione. I SN cambiano
questa situazione in maniera radicale, facendo entrare il virtuale nel reale. Ciò accade perché i SN
facilitano il processo,permettendo di decidere come presentarsi alle persone che compongono la rete
(impression management). Lo stesso vale peer la possibilità di allargare relazioni. Da una parte i
comportamenti del soggetto nel mondo reale ne influenzano l’identità e la rete sociale nel SN;
dall’altra i comportamenti del soggetto nel SN ne influenzano l’identità e la rete sociale nel modo
reale: nasce lo spazio sociale dell’irrealtà. Qui però si tratterà di come una rete sociale può diventare
comunità.
3.4.1 SN e comunità
Rispetto alle comunità reali i SN favoriscono i contatti. Le comunità costituite interno ai SN richiedono
molto più tempo per creare legami stabili basati sulla fiducia reciproca, creando legami comunitari. Per
risolvere questo problema si possono percorrere 2 strade: avere tempo e voglia sufficienti e
sovrapporre una comunità virtuale ad una reale. A tal scopo un team di psicologi di Boston ha
sottoposto un gruppo di quartiere a questo esperimento, dimostrando al termine del lavoro che è
15
possibile creare e rafforzare reti sociali attraverso la fusione di comunità reali e virtuali. Questo
approccio viene utilizzato in due ambiti specifici: professionale attraverso i sistemi di supporto alla
comunicazione di gruppo e didattico attraverso le comunità di apprendimento, che permettono la
condivisione delle esperienze implicite.
3.5 studiare i SN
La psicologia dei nuovi media utilizza un particolare metodo di ricerca denominato Cemda che si
caratterizza per questo approccio:
-vuole comprendere come l’uso strategico da parte dei soggetti delle opportunità offerte dai SN
influenzi l’attuazione delle loro intenzioni
-analizza l’esperienza dei SN integrando 3 livelli (il contesto, la situazione e l’esperienza dell’artefattto
/tecnologia) che separatamente, ma contemporaneamente influenzano l’attività individuale e sociale
dell’utente.
-prevede l’integrazione di strumenti di analisi quantitativi e qualitativi diretti a comprendere sia
l’interazione degli utenti con il SN sia l’interazione degli utenti mediante il SN
Se le strategie dei diversi soggetti e gruppi coinvolti non convergono, l’utilizzo dello strumento
tecnologico finisce per essere un problema o improduttivo. Infatti:
-gli utenti devono essere in grado di cogliere l’opportunità offerta dall’artefatto:se non capisco il
vantaggio di quel SN non lo userò
-gli utenti devono essere in grado di capire come ottenere l’opportunità offerta dall’artefatto;se decido
di usare il SN per promuovere il mio prodotto come devo fare concretamente?
-gli utenti devono essere in grado di ottenere l’opportunità:è l’ultima fase quella più critica.
Quando questo processo si compie il SN diventa trasparente per l’utente, altrimenti risulta opaco.
CAP 4 LE OPPORTUNITA’ DEI SOCIAL NETWORK
4.1 empowerment e vero Sé
Si è già sottolineato come la comunicazione nei SN sia disincarnata nel senso che rimuove
dall’interazione il corpo e i significati che questo porta con sé.:il soggetto diventa per i propri
interlocutori quello che comunica. I SN offrono la possibilità di creare dei sé possibili, e questa
possibilità, se attivata correttamente può attivare il processo di self empowerment
=potenziamento, responsabilizzazione. Secondo la psicologia sociale si intende il processo di
ampliamento delle possibilità che il soggetto può praticare e rendere operative e tra le quali può
scegliere. Obiettivo è quello di attivare e facilitare il processo di cambiamento, aiutando il soggetto
ad uscire da una situazione di stallo. Si individuano le seguenti fasi:
1.fase dell’emergere e chiarirsi di una nuova interazione (il sogg ha un nuovo bisogno e necessita di
amici con cui condividerlo)
2.fase di costruzione di una nuova pensabilità positiva (riuscire ad immaginarla realizzata e
caratterizzata da vissuti positivi, possibilità di trovare gli amici con cui condividere)
3.fase della trasformazione da pensabilità a possibilità fase più critica (mobilitare gli elementi
positivi ,attivarsi scrivendosi ad un gruppo, partecipo ad eventi- la sperimentazione è la verifica
16
concreta se ha successo il soggetto cambia, altrimenti il soggetto torna alla situazione di partenza
con minor fiducia nelle proprie possibilità. Nella vita reale però nn si può cambiare radicalmente:se
uno è basso resta così. Ma nel SN se io nn dichiaro esplicitamente la mia identità posso
sperimentare nuovi modi di essere nuovi ruoli. La psicologia sociale sottolinea come una vita di
successo richieda l’acquisizione della capacità di gestire numerosi ruoli. La psicol americana
McKenna ha mostrato come nei SN le persone siano più disponibili a rivelare il proprio sé più di
quanto lo siano nella vita reale, perché diminuisce il rischio di disapprovazione e sanzione sociale.
4.2 l’amore ai tempi del SN
Nei Sn è possibile:
-superare le barriere spaziali (flirto con una collega conosciuta a Sidney) senza problemi
-la comunicazione iperpersonale con svelamento del proprio sé raggiungendo un più elevato grado
di intimità
-la somiglianza:le persone si incontrano e si scelgono perché simili attraverso i gruppi di cui fanno
parte
-un elevato livello di idealizzazione:il minor numero di informazioni ottenibili fa sì che vengano
riempite con le proprie aspettative favorendo l’idealizzazione
-il controllo del processo di presentazione:con la possibilità di controllare la propria identità sociale
si riducono impressioni negative o la paura di essere giudicati negativamente
Per superare il problema della fisicità nei siti vengono proposti video di presentazione. Inoltre tra i
10 comportamenti che generano attrazione nel partner, individuati dallo psicologo americano Buss,
ben 5 si possono realizzare nel SN. Nei Sn è possibile anche usare le relazioni nel processo di
seduzione:ottenere informazioni sulla persona desiderata passando dalla rete di amici; usare i SN
per contattare una persona con cui si ha avuto una relazione anche per una sola notte. Il processo
di seduzione può avere obiettivi diversi: il corteggiamento che ha come obiettivo finale l’incontro
faccia a faccia, il mantenimento ;il cyberflirts limitando la relazione al SN senza incontrarsi faccia a
faccia.
4.3

potenziare la creatività del gruppo
il processo di innovazione nasce sempre da comunità creative con un leader carismatico e le
persone che lo circondano favoriscono lo sviluppo e la diffusione delle idee. Rheingold a qs
proposito parla di folle intelligenti ( smarts mobs), gruppi virtuali temporanei legati dalla possibilità
di usare insieme i nuovi media per ottenere un proprio vantaggio personale. Poi dalla loro
evoluzione nascono i COIN (Collaborative Innovation network). Per costituire una rete
collaborativa va instaurata un’ottimale esperienza di gruppo nella quale l’interazione soggettiva
diventa collettiva. Gli artefatti prodotti (idee, concetti…) non necessariamente escono dal gruppo.
Per far sì che ciò accada sono necessarie delle interazioni significative tra membri del gruppo ed
esterni, la creazione di narrative che leghino tra loro i membri del gruppo e permettano ai membri
esterni di riconoscerli come proprie intenzioni potenziali (interiorizzazione). Dunque si sviluppa il
potere moltiplicativo dei media. Le applicazioni peer to peer come e Mule consentendo una
scambio di file tra computer avere un server che li raccolga e distribuisca, permettono questo
sviluppo creativo.

4.4

SN e pubblicità
17
I SN possono rappresentare un’importante opportunità per i marchi che si rivolgono ad un pubblico
giovane. L’80% si fida dei consigli degli amici on line e influenza perciò il settore. Vi sono due
forme di raccomandazione sociale on line:
segnalazione diretta:video, inserzioni ai propri amici
segnalazione indiretta:a partire da quanto visto sul sito dei propri amici
Varie ricerche sottolineano come i SN stiano trasformando il ruolo e le caratteristiche del
consumatore. Si diventa prosumer che modifica i contenuti e per quanto concerne l’uso dei
prodotti commentatore:ecco perché twitter e FB hanno i bottoni mi piace. La fusione tra ruolo
attivo del consumatore e le potenzialità relazionali dei SN modificano le logiche dell’advertising
(PUBBLICITà). Inoltre la reputazione di un’azienda ha forte influenza sui procesi di acquisto, essa è
la risultante dell’elemento della fiducia e di quello del coinvolgimento emotivo. Se i commenti sono
negativo bisogna trasformare questo problema in opportunità passare dal marketing al societing:
una comunicazione che passi dal mercato a mettere al centro la società e i suoi membri. Fabris
chiama consumatoRE: se offro un prodotto che corrisponde ai bisogni dell’utente non ho bisogno di
usare la persuasione per indurlo all’acquisto.
4.5 il dono nei SN:verso un’economia della felicità
Perché nei SN tante persone mettono a disposizione gratuitamente le loro competenze per aiutare
gli amici? Secondo il paradosso di Easterlin in una società i ricchi tendono a essere più felici dei
poveri, ma le società ricche tendono a non essere più felici di quelle povere. I membri di una società
valutano se stessi in relazione agli altri (posizionamento) e no in maniera assoluta. Una volta
raggiunto un certo livello di benessere socio economico, si verifica sempre un declino nel rapporto
tra ricchezza e felicità. A questo punto bisogna distinguere i beni posizionali da quelli relazionali:
beni posizionali=consumati per la posizione relativa alla scala sociale, indicatori di stauts
beni relazionali=beni che nascono dai rapporti sociali nei quali l’identità e la motivazione dell’altro
sono elementi essenziali nella creazione e nel valore del bene
questi ultimi hanno la loro origine nel comportamento di dono:donare-ricevere-contraccambiare
la forza del dono è quindi nella sua libertà e nella fiducia che presuppone io faccio un dono ma non
ho l certezza di essere ricambiato.
I Sn allargano l’esperienza di dono anche a persone con cui ho legami deboli. In tal senso Chiara
Lubich parla di economia di comunione in cui la dimensione relazionale prevale su quella
posizionale, in una intenzione collettiva: io do liberamente qualcosa affinchè tu possa a tua volta
dare,secondo le tue capacità ad altri ed eventualmente a me.
CAP.5 IL LATO OSCURO DEI SN
5.1 i comportamenti disfunzionali
La natura ibrida del SN presenta 2 facce:1 positiva e una negativa. Ora internet è mainstream (di
massa) e diventa più difficile valutare ciò che si è trovato. Il primo comport. Disfunzionale riguarda il
cambiamento di identità. Non ci sono reali garanzie sull’identità dei soggetti interagenti. Si
18
riscontrano identità fittizie (cambio sesso) o identità di personaggi famosi. Il secondo i
comportamenti aggressivi:i più comuni sono il troll, l’uso provocatorio paradossale o irritante del
SN (es. la creazione del gruppo Falcone e Borsellino falsi eroi)con l’obiettivo di suscitare
indignazione e attirare l’attenzione su di sé e i temi presentati e lo stalking uso dei SN per
persecuzione. Il terzo aspetto riguarda la violazione o manipolazione dell’informazione:l’hacking
(tentativo di penetrare nei profili altrui) lo spyware (applicazioni riguardanti l’attività di un utente,
senza il suo consenso), il phishing (ottenere info private mediante utilizzo di comunicazioni fasulle
che imitano siti istituzionali) il lurking (visitare profili altrui senza avere l’autorizzazione o senza che
l’utente sia a conoscenza). Il quarto aspetto riguarda l’abuso e la distribuzione dell’informazione
(scambio di materiale protetto da copyright). Ciò accade perché i SN si sono trasformati da reti
chiuse in reti aperte. Tutti questi comportamenti si generano poiché i SN sono la piattaforma ideale
per ampliare il desiderio di riconoscimento di ognuno di noi:il fattore celebrità.
5.2 l’identità fluida e l’analfabetismo emotivo
Dunque i due problemi dei SN sono l’instabilità e la mancanza di sicurezza. Io posso cambiare
facilmente la mia identità , ma anche l’intervento esterno la può modificare. Ad es. taggare le foto
di un amico senza che lui lo decida, comporta che questa situazione appaia nel mio profilo. Noi
possiamo essere informati quando qualcuno ci tagga, ma se mi dimentico di farlo o non sono
consapevole appariranno foto o testi senza che io lo abbia deciso:il risultato finale è una identità
fluida e ciò può essere un problema per un adolescente. Essere in un mondo in cui l’unione tra
reale e virtuale porta alla moltiplicazione delle identità piuttosto che alla loro integrazione può
rallentare il processo di costruzione identitaria. I nativi digitali sembrano sostituire la stabilità ed il
futuro con un eterno presente, privo di certezze e di legami. Vivono l’analfabetismo emotivo, che si
sviluppa a causa della sostituzione della fisicità del corpo con il medium( emotional illetteracy) , ed
è:
-mancanza di consapevolezza e controllo delle proprie emozioni e comportamenti
-mancanza di consapevolezza del perché si provi una certa emozione
-incapacità a relazionarsi con le emozioni altrui e con i comportamenti che da esse scaturiscono
Ciò può portare a disinteresse emotivo o nel peggiore dei casi psicopatia.
5.3 la fine della privacy
La maggior parte dei SN applica politiche di accesso ai dati personali piuttosto morbide. FB ha
aperto i dati degli utenti agli sviluppatori, innescando il seguente paradosso:se nei SN posso più
facilmente cambiare la mia identità virtuale, è anche vero che, seguendo le tracce lasciate dalle
diverse identità virtuali, è facile per altri ricostruire la mia identità reale. Secondo un’indagine
italiana che fa seguito a studi americani, la maggior parte degli utenti dei nuovi media
(57%)considera la privacy non un diritto, ma una minaccia alla libera conoscenza ed è disposta a
divulgare dati personali senza troppi problemi. Tuttavia l’inserimento di nuovi dati, le foto,
costituiscono una memoria storica che non scompare neanche quando il soggetto lo vorrebbe. La
maggior parte dei SN dopo richiesta di cancellazione, non elimina totalmente il profilo, ma lo
disattiva soltanto… ciò si può fare solo manualmente rimuovendo tutti i contenuti presenti in un
profilo. Adesso anche FB ha attivato un processo di rimozione automatica e totale dal proprio SN.
19
5.4 l’eccesso di informazione
L’information overland si sviluppa quando si ha un eccesso di informazione ;se ricevo in mezz’ora
50 messaggi dal mio SN non posso leggerli tutti, quindi ciò non contribuisce a migliorare la qualità
della vita, ma la peggiora. Da un punto di vista psicologico due sono le conseguenze:da una parte
l’ansia da mancanza di informazione sufficiente, dovuta all’incapacità all’interno del flusso di
informazioni di trovare quelle significative (soggetto che controlla il proprio profilo ogni 10 minuti).
Dall’altra il disinteresse o rifiuto dell’informazione:se non posso trovare l’informazione che mi serve
è meglio che lascio perdere. Nel SN il concetto di informazione si lega sempre più a quello di
esperienza, non come a livello matematico dove con informazione si intende la differenza tra due o
più elementi (dati).
5.5. la dipendenza da SN
Se un uso moderato dei SN (circa due ore al giorno) può portare ad un miglioramento lavorativo,
superare questa soglia può voler dire nascondere un disturbo di dipendenza da Internet (Internet
Addiction Disorder) . Si tratta di un disturbo psicofisiologico caratterizzato da dipendenza, perdita di
relazioni interpersonali, modificazione d’umore, alterazione del vissuto temporale, attenzione
completamente orientata all’utilizzo compulsivo del mezzo. Vari studiosi hanno definito una serie di
criteri diagnostici e in presenza di quanti e quali si tratta di questo disturbo. Secondo altri studiosi
non è un disturbo specifico, ma una sindrome che include diverse tipologie di disturbi. Ad esempio
la dipendenza da relazioni on line, dipendenza dal sesso on line, gioco d’azzardo compulsivo on line.
Per questo è più corretto parlare di psicopatologia dei nuovi media.
20

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  • 1. 1 RIASSUNTO LIBRO I SOCIAL NETWORK DI G. RIVA Premessa Cosa fanno gli utenti su Internet? Un ruolo centrale è svolto dai social network (SN). Nel dicembre 2009 social network e blog sono diventati la destinazione più popolare sul web. Al mese ogni utente vi ha trascorso 5 ore e mezzo di media al mese. A marzo 2010 le visite alla homepage di face book hanno superato quelle a google. La crescente diffusione dei social network è un dato riguardante un processo di cambiamento che ha un impatto significativo sulla nostra esperienza. Da una parte si tratta di una introduzione di nuovi modelli di comunicazione, ma dall’altro i SN stanno trasformando il rapporto tra soggetto e nuove tecnologie. Internet si sta integrando progressivamente con gli altri media. Tuttavia lo studio de SN non è ancora un soggetto privilegiato della ricerca psicologica e sociale. La novità e la complessità dell’argomento ha condotto gli studiosi a privilegiare l’aspetto applicativo a quello teorico. E’ nata un’ampia letteratura ad es. su come creare una comunità virtuale efficace, come usare i SN per promuovere un prodotto…questo testo si propone di rispondere a due domande: -i SN sono una moda o qualcosa di duraturo? -se i SN sono un fenomeno duraturo, quali effetti possono avere sui processi di comunicazione, relazione e creazione dell’identità? Si collocheranno i SN all’interno di un quadro teorico più ampio in cui saranno presenti riflessioni provenienti dal mondo della psicologia, delle scienze cognitive, della sociologia, dell’informatica, dell’ergonomica, della antropologia, della filosofia, della linguistica, delle scienze dell’educazione e della comunicazione. A tal proposito è nata una nuova disciplina la scienza delle reti che ha lo scopo di comprendere le modalità delle aggregazioni sociali e di come esse si trasformano. Inoltre la ciberpsicologia, area di ricerca della psicologia, si occupa di analizzare i processi di cambiamento arrivati dai nuovi media, inclusi i SN. In particolare la psicologia dei nuovi media ha come obiettivo lo studio, la comprensione, la previsione e l’attivazione dei processi di cambiamento che hanno la loro principale origine nell’interazione con i nuovi media comunicativi. CAP.1 CHE COS’E’ UN SOCIAL NETWORK 1.1 POTENZIARE LA PROPRIA ESPERIENZA SOCIALE L’uomo è un essere sociale. E’ attraverso l’interazione sociale che arriviamo a condividere una cultura., un linguaggio, un modo di esprimersi. Cosa caratterizza l’esperienza sociale?secondo Lave e Wenger -2006 sono due le dimensioni: -l’identità sociale. Un soggetto è il risultato di una gerarchia di numerose appartenenze (posizioni) la cui identificazione cambia secondo la situazione in cui ci troviamo..Es sn padre quando porto mia figlia all’asilo, docente qnd faccio lezione agli studenti, amico quand mi incontro con loro. Ogni posizione si caratterizza per due dimensioni:la prima semantica se so riconoscermi come membro di una categoria; la seconda valoriale che riguarda l’investimento emozionale nei confronti della categoria -la rete sociale. L’insieme delle persone cui sono collegato da una qualsiasi relazione sociale;quindi a caratterizzare una rete sociale non è il tipo di relazione, ma la presenza di una relazione. La tipologia di relazione distingue invece tra i gruppi sociali presenti nella rete. Secondo gli studi di Dunbar, antropologo americano, la capacità di elaborazione della neocorteccia (la parte del cervello usata per elaborare il
  • 2. 2 linguaggio e il pensiero cosciente) limita la possibilità di gestione di una rete sociale a non più di 150 persone;superato questo limite diventa difficile ricordare le relazioni tra i membri della rete. La nascita e lo sviluppo di Internet ha consentito di allargare i confini delle proprie reti sociali, portando alla creazione di un nuovo spazio sociale, il cyberspazio, che unisce caratteristiche di reti sociali tradizionali (interazione, supporto, controllo), con le caratteristiche del web (multimedialità, creazione e condivisione di contenuti). Nascono gli amici virtuali. Inoltre si racconta il nostro vissuto non più o solo alle pagine di un diario chiuso in un cassetto, ma anche a tutti i visitatori della rete. E’ inoltre possibile verificare la posizione degli altri e confrontarla con la propria. Il sociale networking nasce come punto d’incontro di : uso di strumenti di supporto alla propria rete sociale (organizzazione ed espressione) , sia come strumento di espressione della propria identità sociale (descrizione e definizione) infine come strumento di analisi dell’identità sociale di altri membri (esplorazione e confronto). Oggi oltre dieci milioni di italiani sono utenti facebook. Esistono anche i SN professionali come linkedIn utilizzati per cercare lavoro o collaboratori. Ma sono davvero utili? La principale novità dei SN è stata quella di permettere l’unione dell’esperienza sociale della nostra vita reale con il cyberspazio, creando un nuovo spazio sociale “interrealtà”. Il virtuale è entrato nella nostra mente e viceversa. 1.2 COS’E’ UN SOCIAL NETWORK A caratterizzare un socia network ci sono tre elementi: -la presenza di una spazio virtuale (forum) in cui l’utente può esibire il proprio profilo, accessibile almeno in forma parziale a tutti gli utenti della rete. -la possibilità di creare un’altra lista di utenti con cui è possibile entrare in contatto -la possibilità di analizzare le caratteristiche della propria rete e le connessioni con altri utenti. Le relazioni possibili in un SN sono due, bidirezionali e a stella. La prima definita amicizia, consente ad entrambi gli utenti di accedere in maniera completa al profilo del nuovo amico e di contattarlo direttamente mediante e mail;poi a seconda del SN leggere e scrivere messaggi in bacheca esplorarne la rete sociale presenza di altri contatti interessanti ecc. questo crea una rete sociale chiusa al cui interno chi è totale sconosciuto non può avere accesso. La seconda rete a stella tipica di twitter distingue esplicitamente tra mittente e destinatario. L’utente ricevente può rispondere ai messaggi del mittente ma non contattare direttamente gli altri soggetti riceventi a meno che non venga autorizzato a farlo. La rete a stessa crea rete aperta in cui la maggior parte degli utenti riceventi (follower) non hanno altri contatti con l’emittente se non la rete sociale:gli emittenti cercano visibilità, i riceventi sono curiosi di conoscere la vita (di personaggi famosi) o le impressioni (di esperti sul tema scelto)degli emittenti scelti,. I SN permettono di decidere come presentarsi alle persone che compongono la rete ( impression management) attraverso due strumenti:individuali o di gruppo. Gli strumenti individuali sono numerosi;innanzi tutto il profilo: un utente si fa conoscere secondo i parametri impostati dal SN in modo pubblico, parzialmente pubblico, o accessibili a pagamento. Il secondo strumento è la possibilità di condividere contenuti multimediali come foto e video. I principali strumenti per definire descrivere la propria identità sociale sono tre: i gruppi, gli eventi e le applicazioni.il gruppo può essere pubblico, richiedere l’autorizzazione di un amministratore (privato) o su invito (gruppo segreto). I gruppi e gli eventi sono comuni nella maggioranza dei SN, in alcuni sono disponibili delle applicazioni che consentono di descrivere in ulteriore dettaglio le proprie caratteristiche.I FB abbiamo cause o viaggi.
  • 3. 3 1.3 LE OPPORTUNITA’ OFFERTE DAI SN Perché dovremmo usare i SN? Secondo gli psicologi americani Prochaska e DiClemente, i soggetti cambiano solo se sono costretti o se il cambiamento rappresenta un’opportunità significativa. (affondance) Ogni innovazione tecnologica secondo Rogers passa attraverso queste fasi: 1. Fase della consapevolezza (awarness) ad adottare l’innovazione solo gli innovators soggetti caratterizzati da una notevole capacità di affrontare l’incertezza. 2. Fase dell’interesse (interest) ad adottare la tecnologia sn i pionieri (early adopters) soggetti integrati nella rete sociale dove svolgono un ruolo di opinion leader, disposti ad accettare l’innovazione se ne vedono un vantaggio 3. Fase della valutazione (evalutation) ad adottare la tecnologia è la maggioranza anticipatrice (early majority)soggetti spesso in posizion di leadership che adottano una nuova linea solo dopo aver valutato con attenzione vantaggi e svantaggi 4. Fase della sperimentazione (trial) è la maggioranza ritardataria (late majority) soggetti tradizionalisti che si avvicinano all’innovazione per la pressione sociale dei pari 5. Fase dell’adozione (adoption) sono i ritardatari (laggards) individui isolati sospettosi con relazioni sociali ridotte In questo modello il concetto di opportunità è critico. Secondo Gibson l’opportunità e invece una specie di invito dell’ambiente ad essere usato in un certo modo. Come però affermano Mantovani e Norman il legame tra soggetto ed opportunità è il risultato di un processo di interpretazione legato ad un contesto e alla cultura di cui il soggetto fa parte, in pratica il soggetto sceglie le proprietà più utili del SN. Le opportunità però variano in riferimento ai bisogni. Maslow li dispone in una piramide: A caratterizzarli è questa proprietà fondamentale:per avere il desiderio di soddisfare quelli più alti nella scala il soggetto deve prima collocare quelli nei livelli più bassi. Quindi il livello di opportunità è strettamente legato alle caratteristiche del soggetto , in particolare al bisogni che lo spinge all’azione. I SN rispondono ai seguenti bisogni: di sicurezza: posso comunicare solo con amici e non estranei. Posso scegliere chi è un amico associativi con questi amici scambio opinioni, applicazioni… di autostima se tanti mi hanno scelto come amico allora valgo di autorealizzazione posso raccontare di me stesso , usare le mie competenze per aiutare qualcuno
  • 4. 4 Essi influiscono sulla scelta del sito e sul comportamento all’interno degli spaces. All’estremo della scal i SN sono usati come strumento professionale a scopo promozionale e persuasivo. I soggetti femminili li utilizzano prevalentemente per soddisfare bisogni associativi, invece i maschi per autostima ed autorealizzazione. I SN sn in grado di accompagnare l’utente nel proprio sviluppo personale. Prima magari uso il SN per restare in contatto con amici, poi per fare nuove amicizie. L’attrazione verso i SN nn si spiega solo con la capacità di offerta di nuove opportunità. Alcuni studiosi della cattolica hanno dimostrato che il SN è in grado di produrre Flussi o Flow in grado di fornire una ricompensa ai propri utenti. La gioia del compito diventa la principale ricompensa che spinge il soggetto a ripeterla. Questo spazio sociale ibrido o irrealtà permette di far entrare il virtuale nel mondo reale. Essi dunque sono strumento di supporto alla ns rete sociale ( organizzazione ed estensione), strumento di espressione della ns identità sociale (descrizione e definizione), strumento di analisi dell’identità sociale degli altri ( esplorazione e confronto). 1.4 I SN COME STRUMENTI DI MEDIAZIONE CULTURALE Cosè un medium, perché parliamo di nuovi media? 1.4.1 Il SN come medium Viene definito medium ogni strumento-artefatto in grado di permettere ai soggetti di superare i vincoli della comunicazione faccia a faccia. Secondo Riva essi sono strumenti di mediazione:da una parte facilitano il processo di comunicazione , ma ponendosi come in mezzo tra soggetti sostituiscono l’esperienza diretta dell’altro con una percezione indiretta (mediata), interagendo a tre livelli: fisico (attraverso le caratteristiche naturali del medium (mettere un avviso in bacheca è diverso dall’inviare una foto…), simbolico (ogni SN utilizza un proprio interfaccia che richiede una comprensione da parte dell’utente per poter essere utilizzata con efficacia) e pragmatico (attraverso i comportamenti con cui i soggetti utilizzano il SN legati alle opportunità e ai vincoli- posso accedere a FB se ho un cell con l’app. ed è un’opportunità, ma se nn c’è campo si crea un vincolo). L’introduzione della tastiera alfabetica sovrapposta a quella numerica dei cell (dimensione fisica) ha consentito alla società di creare nuove interfacce (dimensione simbolica) che hanno permesso agli utenti di accedere ai SN anche in situazione di mobilità (dimensione pragmatica). Il vincolo però dei 140 caratteri ha spinto i soggetti interagenti a creare nuovi simboli le tiny url. La corporeità degli utenti dei SN modifica le pratiche dell’interazione sociale e obbliga i soggetti ad adattarsi alla nuova situazione. Rimuove dall’interazione il corpo e i significati che questo porta con sé, rendendo autonomi i contenuti trasmessi. Ogni medium produce uno squilibrio una divisione tra utenti esperti e non esperti il digital divide. Qui però la possibilità che il messaggio ridotto a 150 caratteri possa venir mal interpretato non riguarda solo la capacità d’uso degli strumenti tecnologici, ma anche il dar senso a quanto avviene. La scoperta dei neuroni a specchio (bimodali e percettivi) attivi sia durante l’esecuzione di azioni correlate a oggetti, sia durante l’osservazione di un altro individuo che compie la stessa azione, suggerisce l’esistenza di un sistema simulativo basato sulle informazioni ricavate dagli atti motori. Tali processi simulativi sono alla base del processo di riconoscimento ed espressione emotiva (alfabetizzazione emotiva). Con l’introduzione di un medium il soggetto diventa disincantato (disembodied), per il suo interlocutore:la fisicità del corpo viene sostituita da quella del medium, corpo virtuale, composto da una serie di immagini parziali e contestualizzate. La prima consenguenza è che il soggetto non può più usare il corpo dell’altro per comprenderne le emozioni. Seconda conseguenza è che i soggetti riceventi possono costruire l’identità dell’altro sol in maniera indiretta (farsi un’idea sbagliata). Questo limite può trasformarsi in opportunità: nel SN io posso trasmettere di me un’immagine strategica (impression management). Ultima consenguenza è che il messaggio comunicativo si separa dal soggetto e acquisisce una propria autonomia e stabiltà. Nel SN il messaggio tende ad avere una vita propria.
  • 5. 5 1.4.2 i social network come nuovi media I nuovi media sono l’insieme dei mezzi di comunicazione che utilizzano il linguaggio digitale nella codifica delle informazioni. La digitalizzazione ha offerto molti vantaggi. La modularità è il primo. Una pagina di un SN include una serie di elementi discreti (moduli.testi bottoni immagini …) il menu applicazioni di FB si presenta come un insieme omogeneo. In realtà i singoli elementi che lo compongono, possono essere modificati autonomamente,ad es. posso tradurre in italiano il pulsante causes senza che questo cambiamento abbia impatto diretto sulla struttura generale del menu. La modularità consente di utilizzare lo stesso contenuto più volte. E’ possibile inserire lo stesso video del mio cantante preferito presente su you tube. La modularità mette in discussione la normativa sui diritti d’autore. Qui infatti l’autore perde una parte significativa della propria possibilità di controllo. Infatti davanti ad un contenuto immateriale l’utente è meno disposto a pagare. Da qui il tentativo da parte delle aziende di produzione di introdurre il Digital Rights Management (DRM) una serie di regole che definiscono i diritti di utilizzo del contenuto digitale. L’interattività: La narrazione nei media tradizionali è basata su una forma lineare, senza la possibilità di interazione. Nei SN l’utente è in parte o completamente libero di scegliere le modalità di fruizione dei contenuti. Quali sono le conseguenze del cambiamento che porta ad una perdita di relazione causa effetto tra un insieme di elementi scollegati tipica della struttura narrativa lineare? Innanzi tutto lo spettatore diventa anche attore. Diventa inoltre possibile strutturare le diverse esperienze per aumentare la capacità persuasiva del messaggio (captology=computer as persuasive technology). Fogg individua 7 tecniche con cui è possibile creare e modificare atteggiamenti e comportamenti all’interno dei SN:1 la semplificazione che aumenta la percezione di autoefficacia dell’utilizzatore; 2indirizzamento (tunneling technology) è possibile inserire all’interno della sequenza alcune operazioni non direttamente correlate al compito (ad es. l’iscrizione ad una serie di servizi) sfruttando il coinvolgimento dell’utente nel compito da svolgere; 3 la personalizzazione (tailoring technology) personalizzare il più possibile il contenuto in base alle caratteristiche dei possibili visitatori; 4 il suggerimento (tayloring technology) questa tecnica persuasiva consiste ad esempio nell’inserire all’interno di un gruppo che sta discutendo di vivisezione, un’info per cui è possibile donare con un Sms un euro ad una associazione che si occupa dei diritti degli animali: 5 l’automonitoraggio (self-monitoring technology) il SN può controllare e analizzare una determinata caratteristica dell’utente e trasmettere una serie di informazioni in grado di attivare un comportamento; 6 il controllo (surveillance technology) si tratta di monitoraggio del comportamento per indurre cambiamenti nella persona osservata:7 il condizionamento (conditioning technology) il medium utilizza i principi di condizionamento operante (ad es. viene fornito un rinforzo positivo quando il soggetto segue spontaneamente un dato cambiamento) in twitter alcuni utenti mandano ai loro follone messaggi di benvenuto quando si connettono per convincerli a mantenere il contatto. L’automazione Il contenuto del layout di una pagina di SN è lo stesso ma la pagina viene generata in modo autonomo per ogni utente adattando per esempio il tipo di contenuti. I SN stanno anche cercando di arrivare ad un’automazione ad alto livello il cui obiettivo è la realizzazione di agenti intelligenti (hot) in grado di filtrare i contenuti secondo le indicazioni dell’utente. Un esempio di agente intelligente è l’area suggerimenti che troviamo in FB. L’agente cerca di identificare nuovi amici interessanti da aggiune di capacità comunicative avanzate. gere alla rete sociale. Un’altra strategia utilizzata è quella di creare agenti conversazionali multimodali (che nn comunica solo attraverso il testo, ma anche con la voce, i gesti l’espressione facciale, lo sguardo...), dotati cioè di aspetto fisico.8 variabilità una funzione fondamentale di un media tradizionale è la staticità. Dopo che l’autore ha operato a vari livelli fissa il proprio lavoro in un oggetto fisico e lo rende immutabile. Al contrario il contenuto del SN è facilmente modificabile. La foto in bacheca può essere modificata da chi ne ha accesso. Inoltre è possibile accedere agli stessi contenuti attraverso interfacce e tecnologie differenti. Il
  • 6. 6 risultato è la completa separazione tra tecnologia e contenuti:non c’è bisogno di tecnologia speciale per accedere ad un dato contenuto. Cap. 2 LA STORIA DEL SN DAL CALCOLATORE AL WEB 2.0 2.1 Gli ingegneri IBM nel 1944 completarono l’Harvard Mark computer della lunghezza di oltre 15 m e del peso di 5 tonnellate;ora abbiamo un microprocessore del peso di qualche decina di grammi. Nel 1991 la rete che compone Internet è stata aperta allo sfruttamento commerciale. Dall’esperienza testuale delle e mail si è passati alla multimedialità del web 2.0, internet mezzo di comunicazione di massa. I SN non sono fenomeno transitorio e casuale, ma punto di arrivo attuale che sta caratterizzando il computer trasformatosi in pochi anni da calcolatore a medium. 2.1.1 dai numeri alle informazioni:la digitalizzazione L’Harvard Mark era un calcolatore e poteva manipolare solo numeri. A porre le basi per la trasformazione del computer da calcolatore a strumento di archiviazione e manipolazione dell’informazione è stato il processo di digitalizzazione:la conversione delle caratteristiche di un fenomeno da continue (es il movimento meccanico delle lancette di un orologio che segna il trascorrere del tempo) a discrete (es. l’orologio a cristalli liquidi in cui il display segna il trascorrere del tempo attraverso una successione di scatti). I computer elaborano solo informazioni di tipo discreto utilizzando il codice numerico binario:dunque ogni informazione per essere archiviata deve essere digitalizzata. Ciò accade in due passaggi: 1. il campionamento:Una fotocamera digitale con una risoluzione di 15 megapixel è in grado di suddividere l’immagine catturata in una serie di 15 milioni di pixel. 2. La quantificazione cioè l’assegnazione di un valore numerico a ciascun elemento. Utilizzando un byte è possibile memorizzare una lettera o un numero attraverso una tabella di conversione (Ascii) composta da 255 codici. L’elaborazione digitale dell’informazione presenta 4 vantaggi: 1. 2. 3. 4. Consente una più facile memorizzazione dell’informazione (es. il formato MP3) L’informazione digitale può essere memorizzata più facilmente. Consente una facile integrazione fra canali La trasmissione dell’informazione digitale è meno sensibile a disturbi. 2.1.2 manipolare le informazioni:l’interfaccia utente 1 ogni informazione elaborata da un computer sia di tipo testuale che altro è sempre una rappresentazione numerica 2 tutte le informazioni possono essere manipolate mediante algoritmi 3 l’accesso delle informazioni da parte dell’utente chiede sempre un processo di conversione dal formato digitale a quello originale L’interazione uomo computer richiede necessariamente l’interfaccia che ha come compito quello di specificare l’insieme ottimale di segni per l’interazione tra due entità, sia animate che inanimate. L’interfaccia è lo strumento utilizzato dall’utente per attuare le proprie intenzioni attraverso il computer usando qs funzioni: rappresentare la funzioni del computer attraverso un modello, rendere visibili e manipolabili gli oggetti digitali contenuto al suo interno, facilitarne l’archiviazione.
  • 7. 7 2.1.3 Scambiarsi le informazioni: Internet Grazie alla digitalizzazione e all’interfaccia i computer riescono ad archiviare e manipolare le informazioni. Per poterne scambiare però occorre la nascita di internet. Nasce alla fine degli anni 60 su commissione del ministero della difesa americano che fa creare una rete di computer che potessero continuare a comunicare tra di loro anche se una parte fosse stata danneggiata. La rete Arpanet aveva le seguenti caratteristiche: -ciascun computer della rete doveva essere in grado di inviare correttamente le informazioni in arrivo -nessuno di essi era indispensabile per consentire una corretta trasmissione dei dati Per raggiungere questo obiettivo si adottò un nuovo standard di comunicazione dei dati TEP/Internet protocol. La modalità di interazione adottata è quella denominata client (programma che costituisce l’interfaccia con l’utente) e server ( si occupa solo del mantenimento del reperimento e dell’invio dei dati al client che li ha richiesti). Il linguaggio comunie di comunicazione è il protocollo http per la trasmissione delle pagine web, Simple mail trasfert protocol (Smtp) per inviare messaggi di posta elettronica e il File trasfert protocol (Fpt) per il trasferimento dei file. 2.2 il computer come medium dal testo al web 2.0 La separazione tra hardware e software resa possibile dalla digitalizzazione e dallo sviluppo dell’interfaccia ha avuto un ruolo chiave nello sviluppo del computer come medium. Prima ogni medium era caratterizzato dalla propria tecnologia (es. tipografica per libri e giornali). In un medium l’interfaccia si fonde con la componente fisica (la cornetta del telefono). Ma nel computer l’interfaccia si separa dalla struttura fisica del medium acquisendo vita propria. In pratica l’interfaccia diventa un meta medium si pone in mezzo tra soggetto e oggetto. L’interfaccia non ha una sua dimensione fisica, ma utilizza quella del computer. Secondo Wright sono meta tecnologie l’emergere di nuove pratiche (modalità d’uso) in grado di imporsi a livello sociale modificando le pratiche esistenti. A portare al successo una tecnologia è il lash-up (coagulazione) non tutte le tecnologie portano ad una meta tecnologia. Non è poi necessariamente la tecnologia migliore a prevalere. 2.2.1 comunicazione testuale:dalla posta elettronica alla chat. La prima fase dell’evoluzione del computer come medium è caratterizzata dallo sviluppo di interfacce basate sul testo, i media elettronici testuali: in questa fase si assiste alla trasformazione degli strumenti da asincroni (e mail newsgroup) a sincroni (chat Mud) La posta elettronica Nel 1971 Tomlinson invia attraverso Arpanet il primo messaggio di posta elettronica. L’accesso alla propria casella è possibile grazie alla presenza sul proprio computer di un client specifico come eudora o out look. L’interfaccia testuale delle e mail sono tre : comunicare in modo poco costoso, ricevere indipendentemente dalla locazione fisica, comunicare velocemente. L’e mail però, non garantisce il ricevimento del messaggio, c’è controllo limitato sulla loro tipologia (spam e antispam), infine non consente una qualità comunicativa elevata,in tal senso si parla di rarefazione del processo interattivo, per segnalare elementi quali elementi meta comunicativi (stati affettivi, ironia, forza illocutoria)
  • 8. 8 Il newsgroup Una variante della posta elettronica è costituita dal newsgroup (bacheca elettronica) aprendo un newsgroup un utente può leggere i messaggi e inviare alla bacheca. Questi sn organizzati in maniera gerarchica:le nuove opportunità offerte dai ng sono due:consentono di ottenere informazioni specifiche, sn i nonni dei SN. Sono il primo esempio del cyberspazio. La chat La connessione in tempo reale è caratteristica della chat. Nasce nel 1988 ad opera del finlandese Oikarinen. Bisogna utilizzare un client e collegarsi ad un server, per poter entrare in una delle aree di conversazione aperte. Bisogna scegliere un soprannome nickname. In ogni gruppo è presente un channel operator (op) che svolge i compiti di svolgere il ruolo di moderatore e allontanare dal gruppo utenti indesiderati. La chat offre la sincronia, l’anonimato, l’esclusività. Un’altra esperienza resa possibile dalla chat è comunicare senza palesare la propria identità. Riproduce meccanismi relazionali più comuni della vita reale. Gli svantaggi della chat sono:non avere informazioni dirette sul proprio interlocutore. In chat è possibile mentire spudoratamente e acuire ulteriormente lo scambio comunicativo, trasformando il testo in un flusso continuo e molto rapido di parole. I mud (Multi User Dimension) E’ una variante della chat:forma di media testuale sincrono che permette ai diversi utenti l’accesso ad un ambiente condiviso, formato da stanze (il cuore del mud), uscite ed altri oggetti. L’utente interagisce con l’ambiente attraverso comandi predefiniti. Mud può essere considerato una realtà virtuale i cui partecipanti possono non solo parlare tra loro, ma anche visitare gli ambienti in cui si trovano ed interagire con gli oggetti. Possono anche esprimere i propri stati emozionali usando i comandi. In un mud ad esempio si può scegliere di essere un cavaliere senza che nessuno metta in discussione questa affermazione. 2.3 Comunicazione multimediale:l’emergere del web La trasformazione del computer in un medium comunicativo di massa nasce solo con il Word Wide Web;nato nel 1989 da Tim Berners-Lee creatore dell’HTML Hiper Text Mark Up Language in grado di presentare gli oggetti situati su un server. A completare il passaggio al web è stato lo sviluppo di un browser (navigatore9 di un programma capace di interpretare il codice html presente nelle pagine web. Il portale I più importanti tra i siti sono i portali, traslitterazione di portal site indica un insieme di siti che hanno come obiettivo quello di essere un punto privilegiato di accesso al web. Nascono come nucleo centrale di servizi (e. Libero e Tiscali) I siti di ricerca I primi furono Yahoo e Galaxy intesi come elenchi strutturati di siti (directory) organizzato mediante parole chiave. Il vantaggio di Yahoo è che la sua struttura di classificazione è basata sulla valutazione umana, ma con l’aumento vertiginoso del numero di nuovi siti è diventato impossibile per lo staff di yahoo riuscire a visitarli tutti. Per questo motivo sono nati i motori di ricerca il cui cuore è un particolare software chiamato robot che analizza in maniera automatica le principali caratteristiche delle pagine presenti sul web. A cambiare il panorama dei motori di ricerca è stata la creazione di Google che ha deciso di utilizzare indici esperienziali come principale criterio su cui basare i propri algoritmi e c ioè:
  • 9. 9 la permanenza degli utenti su un sito e la popolarità di un sito. Google sta testando all’interno del proprio laboratorio una serie di servizi che permettono agli utenti di estendere le loro possibilità di ricerca es google real time. Attraverso un profilo è possibile presentarsi agli altri utenti dei prodotto Google e attraverso il profilo di integrare i diversi contenuti web. La web mail E’ una applicazione basata sull’interfaccia del web che consente di gestire una casella di posta elettronica direttamente da un browser(ad es. hotmail, gmail, yahoo)presenta molti vantaggi ad es. archiviare sul server tutti i messaggi. Presenta però anche svantaggi primo fra tutti la necessità di collegarsi a Internet per accedere alla casella, poi c’è il problema della velocità di connessione. La web chat e le chat ipermediali L’interfaccia grafica web ha permesso di introdurre chat grafiche in cui i soggetti interagenti vengono rappresentati da un personaggio grafico stilizzato:si può scegliere abbigliamento, aspetto fisico creando un avatar che può muoversi e compiere azioni. Un’ulteriore forma di evoluzione è l’audio video chat,essa si differenzia da una videoconferenza perché può parlare un solo utente alla volta, coem nelle comunicazioni mediante ricetrasmittenti. Permette di ridurre la rarefazione della comunicazione che si verifica nella chat. La messaggistica istantanea Consente la conversazione sincrona; è un po’ la madre dei SN a differenza della e mail consente di scegliere i mittenti impedendo il fenomeno della spamming:è l’utente che inserisce la lista delle persone con cui vuole comunicare. Attraverso la contact list si può sapere se le persone che compongono la rete sono online. E’ possibile la criptazione e autenticazione tra utenti. 2.4 Espessione multimediale:il web 2.0 Grazie alla nuova interfaccia resa possibile dal web il computer è diventato un mass medium: anche l’utente comune di Internet può creare e condividere contenuti comunicativi. A livello tecnologico l’accesso all’applicazione avviene attraverso il web:il browser è sempre l’interfaccia di accesso. Cambia inoltre in linguaggio di descrizione dei contenuti si passa al linguaggio Ajax (Asynchronus JavaScript and XML).Poi permette di separare la descrizione degli oggetti (contenuto) dalla modalità con cui questi verranno visualizzati (forma). A livello psicosociale le applicazioni web 2.0 sono caratterizzate da: facilità d’uso dimensione espressiva dimensione comunicativa. Non solo mediante l’indicizzazione dei contenuti mediante parole chiave (Tag)permette d individuare più facilmente i contenuti rilevanti. Gli aggregatori Rss Per l’utente di internet è necessario individuare quali sono i contenuti veramente rilevanti (iperinformazioni). Per risolvere questo problema nel web si usa la folksonomia cioè la categorizzazione collaborativa di informazioni mediante l’utilizzo delle parole chiave (tag)scelti liberamente fra gli utenti. Ma le parole chiave possono suscitare fraintendimenti quindi Tim berners Lee propone il Semantic Web. Il cui cuore è il linguaggio XML, cioè l’insieme di regole che identificano come sia possibile definire dei tag. Il
  • 10. 10 concetto è quello di metadato cioè un’informazione che descrive le caratteristiche e le relazioni di altri dati. Una notizia fornita in formato Rss viene strutturata in parti e descritta. La prima applicazione pratica di questo è l’ aggregatore:un sito o un programma che analizza i siti e i blocchi di notizie (feed), organizzate in maniera automatica (es. google news) I blog Sono lo strumento che permette ai suoi utenti la creazione di contenuti. Blog è abbreviazione di weblog e log in inglese significa giornale di bordo invece to log significa registrare, tenere traccia di qualcosa. Ogni informazione può essere commentata con commenti liberi. A differenziarli dal newsgroup è la modalità di visualizzazione dei commenti. Nei newsgroup il posizionamento dei messaggi è legato a domande risposte, nei blog ogni testo pubblicato finisce in testa all’elenco e vi rimane fino a quando non ne viene pubblicato uno di nuovo. Ha queste opportunità: -la creazione di contenuti non richiede conoscenza specifica -il blog non richiede ai suoi utilizzatori il possesso di un dominio internet -il blog gestisce in maniera automatica e trasparente all’utente il trasferimento dei contenuti su internet La maggior parte dei blog utilizza per il content manager un’interfaccia grafica. Oggi sono utilizzati per mettere on line storie personali o descrivere le proprie emozioni con la scansione temporale tipica del diario. Commentando si possono costituire comunità virtuali. Altra applicazione riguarda il settore giornalistico: -notizie commentate dai lettori -proposte e pubblicazione di notizie specifiche dei lettori. In pratica un blog è come un quotidiano in cui la posta dei lettori occupa la prima pagina. Una tendenza emergente è quella dei tumblelog (tlog) blog compilativi in cui compito è quello di catalogare, senza nemmeno commentarli, contenuti multimediali di vario tipo. Il blog può inoltre divenire efficace strumento di marketing. I wiki Nel linguaggio delle isole Hawaii wiki wiki significa veloce. Un wiki è un sito blog i cui contenuti sono: -sviluppati in collaborazione da tutti coloro che hanno accesso -modificati dai suoi utilizzatori (vedi Wikipedia) E’ anche possibile creare un proprio wiki utilizzando una wiki farm. Servizi di condivisione di contenuti multimediali Flickr è il servizio più famoso di condivisione delle immagini una delle fonti preferite per le applicazioni web 2.0. Nell’ambito condivisione video il più famoso è you tube. 2.5 Nascita ed evoluzione dei SN Si distinguono tre fasi:
  • 11. 11 1)le origini= SN applicazioni web che integrano al loro interno la possibilità di creare ed esplorare reti sociali chiuse come nell’instant messaging. La maggior parte delle funzioni attuali de SN erano già disponibili separatamente. Il primo servizio on line ad includerle tutte è stato Sixdegrees.com. creava relazioni tra utenti distanti al massimo tre gradi di separazione: un amico dell’amico del mio amico. Questo SN era troppo avanti per i tempi;nel 2000 il numero di persone collegate ad internet era troppo basso per permettere di entrare in contatto con persone interessanti all’interno dei tre gradi di separazione. 2)fase della maturazione= espansione della possibilità di gestione della rete sociale (reti sociali da chiuse ad aperte). La seconda generazione nasce con la creazione di Ryze.com, pensato in ambito commerciale e professionale. Poi nacque Friendster . Maggior attenzione era dedicata alla tutela della privacy e alla sicurezza delle informazioni inserite. Il nuovo utente si iscrive al SN e invita i suoi amici a fare lo stesso. L’accettazione dell ‘amicizia permette di contattare direttamente l’amico e di esplorare la sua rete sociale si arrivava al quarto grado. Poi però venne inserita l’accezione più popolare e così molti utenti iniziarono a cottare le persone più popolari. Si perse quindi la sicurezza di rete garantita. 3)fase espressiva=i SN diventano vere e proprie applicazioni web 2.0 E’ l’era attuale di Facebook (nasce un anno dopo Myspace nel 2004 ad opera di Mark Zuckerberg, inizialmente come annuario degli studenti di Harvard da face volto book libro poi esteso a studenti di altre università; inserire un SN a supporto di una comunità chiusa attrasse molti investitori e da qui il successo planetario trasformandosi progressivamente in un vero e proprio aggregatore di informazione e servizi))Myspace (primo a consentire una personalizzazione del profilo attraverso l’inserimento di immagini, video, suoni.- inoltre consente la possibilità di inserire dei widget, estensione dell’interfaccia ), Twitter (è l’sms dei SN, nato nel 2006 da Jack Dorsey utilizzabile anche via cellulare, to tweet cinguettare;le comunicazioni nn possono superare i 140 caratteri in una rete comunicativa a stella. Quando un follone riceve un messagio che ritiene utili da divulgare aggiunge le lettere RT al mess originale. Twitter è divenuto una specie di termometro sociale riuscendo a fornire informazioni sugli umori degli utenti. Ora anche FB con che cosa fai in questo momento adempie alla medesima funzione. Ora come FB anche twitter sta cercando con il sistema @anywhere di far apparire la scheda profilo con un bottone che permette di diventare follower, creare un bottone per twitt simile a mi piace, attivare a fianco di un contenuto presente sul proprio sito un box contenente messaggi estratti in tempo reale). Oggi i SN sono strumento di supporto alla rete sociale (organizzazione ed estensione) strumento di analisi dell’identità sociale (esplorazione e confronto) e strumento ed espressione della propria identità sociale (descrizione e definizione) 2.6 Il futuro dei SN Le tendenze di sviluppo potrebbero essere: 1. Dal computer agli altri media cioè divenire cross mediali cioè integrare in altri media l’esperienza dei SN, utilizzando anche altri device come il telefono cell che ha modificato la sua struttura. (legge di Moore dal 1970 ad oggi le prestazioni dei processori e il numero dei transistor ad essi relativi sono raddoppiati ogni 24 mesi) ilpaso successivo è la conquista del televisore come già sta accadendo con i telecomandi ad es. di Sky 2. Dalla bacheca alla realtà virtuale costituendo stanze, avatar sul modello CyWord che è il primo tentativo di di fondere un SN con un Mmorpg (giochi di ruoli di massa svolti in ambiente virtuale).
  • 12. 12 2.7 Dall’amicizia alla vera amicizia Si è calcolato il valore monetario di un’amicizia in relazione al potenziale pubblicitario, ma non tutte le relazioni sono amicizie. Aristotele distingue tre tipi di amicizia: amicizia basata sull’utile amicizia basata sul piacere amicizia basata sulla virtù In tal senso allora possiamo aspettarci che i SN svilupperanno dei meccanismi per permettere ai propri utenti di valutare meglio le caratteristiche dei propri amici. Potrebbe essere possibile nei SN distinguere tra vari tipi di amicizie (in FB si sta provando tra tre livelli caratterizzata dalla condivisione dei contenuti). Al momento si può distinguere solo nei SN pensati ad uso professionale (es. Viadeo), ma qs situazione ha dato l’avvio ad un nuovo trend: creare un SN chiuso come strumento di supporto alla comunità reale. In conclusione la presenza di un interfaccia più usabile, la possibilità di avere garanzie sull’identità degli interlocutori e l’aumento dell’esperienza degli utenti permettono infatti di superare i limiti delle prime comunità virtuali:l’opacità e la rarefazione della comunicazione. Ma qule impatto ha ciò sulla nostra esperienza sociale? CAP 3 I SOCIAL NETWORK COME SPAZI SOCIALI IBRIDI 3.1 Non tutte le reti sono uguali L’identità di ciascuno è il risultato tra identità personale (caratteristiche della personalità9 e identità sociale intesa come la parte del concetto di sé risultante dalla coscienza di appartenere ad un gruppo sociale, nonché il valore e il significato emotivo legati alla sua appartenenza. L’esperienza sociale è mediata da tre fattori: una componente cognitiva, una componente valutativa, una componente emotiva. La tensione tra la dimensione individuale e quella sociale è alla base delle differenze che caratterizzano le diverse reti sociali. Si distinguono le comunità (reti sociali stabili costruite in base alla vicinanza fisica ed interessi- legami forti) e i gruppi (reti sociali dinamiche costruite in base alla condivisione di un obiettivo-legami deboli). In quest’ottica sono comunità gli abitanti di uno stesso condominio o i partecipanti allo stesso SN, sono invece gruppi l’insieme dei condomini che vuole impedire ai bambini di giocare in cortile o i membri di un SN che sostengono la causa animalista. La società si avvicina a questi ultimi. Il comportamento interattivo ha due estremi: il polo interindividuale (legami forti- comunità) e il polo intergruppi (legami deboli –società-gruppo). A spostare l’interazione da una parte e dall’altra è la nostra autostima che deriva dalla nostra identità sociale.:maggiore è l’autostima prodotta dalla consapevolezza di essere nel gruppo, maggiore è lo spostamento verso il polo intergruppi. Entrano in gioco qui i fattori di partecipazione (condivisione valori ed obiettivi), dinamici (storia del gruppo coi suoi successi ed insuccessi)ed ambientali (orari di accesso). 3.2 le reti sociali virtuali:il cyberspazio I SN sono luoghi digitali in grado di accogliere e supportare gruppi e comunità disperse. 3.2.1 effetti della povertà della comunicazione mediata da computer Secondo Sproull e Kiesler la CMC manca degli elementi metalinguistici propri della conversazione faccia a faccia, priva di segnali di feedback. Si crea dunque un vuoto sociale in cui l’identità personale tende a
  • 13. 13 sfumare fino a scomparire. Le conseguenze sono: soggetti più aperti, poiché isolati da regole sociali e questo le fa sentire al sicuro da controlli e critiche-violazione di norme sociali (insulti flaming). 3.2.2 identità e comunicazione Rheingold afferma invece che le interazioni tra soggetti via web siano comunque in grado di sviluppare relazioni interpersonali con altre persone e nascono nuove amicizie e forme di aiuto reciproco. Il modello SIDE tenta di spiegare le comunità virtuali sottolineando il ruolo giocato nei nuovi media dalle norme sociali, senza però chiarire come i soggetti possano utilizzare i ridotti indici sociali. 3.2.3 che cosa rende significativa una relazione interpersonale A ciò tenta di supplire il modello SIP: indipendentemente dal mezzo di comunicazione utilizzato i soggetti che vogliono sviluppare relazioni interpersonali tendono ad adattare le proprie strategie comunicative alle opportunità offerte dal medium. Devono sussistere qs condizioni: presenza a priori di un elemento di motivazione, capacità di costruirsi delle impressioni a partire dagli indizi disponibili, capacità di veicolare informazioni di tipo relazionale, disponibilità di tempo. 3.2.4 Quando una rete sociale è una comunità Levine e Moreland hanno indicato una serie di criteri che ci possono aiutare a riconoscere se una rete sociale sviluppata interno ad un SN è una vera comunità:-la presenza di interazioni frequenti – le interazioni devono essere orientate al perseguimento di uno scopo comune- la percezione di ciascuno di essere parte di una stessa unità- la definizione di una struttura orizzontale che identifichi la divisione dei compiti tra i vari membri , con la comparsa di ruoli differenziati-. Quando una rete sociale diventa comunità all’interno dei processi comunicativi vengono modificati:- il livello di formalità- il numero dei contatti e la durata dell’interazione- le caratteristiche delle informazioni trasmesse passando da contenuti di identità sociale a contenuti di identità personale. 3.3 la scienza delle reti la scienza delle reti ha come obiettivo comprendere le proprietà delle aggregazioni sociali e le modalità di come esse si trasformano. Per rete sociale si intende una connessione che riguarda gruppi di persone (nodi) 3.3.1 le reti come piccoli mondi Karinthy scrittore ungherese in un racconto del 1929 narra che ogni persona è collegata ad una qualsiasi altra da una catena di conoscenze con non più di 5 intermediari. Per sperimentare l’affermazione lo psicologo Milgram chiese ad un campione di cittadini di inviare il messaggio incluso ad un suo amico agente di cambio a Boston di cui nn conosceva l’indirizzo. Essi a loro volta lo dovevano inviare ad un loro amico che avrebbe potuto essere più vicino all’agente di cambio. In media si svilupparono 6 passaggi. Questo problema fu descritto da Milgram come “problema del piccolo mondo”.a livello matematico ciò è stato dimostrato 20 anni dopo:le reti avevano le proprietà di piccoli mondi. 3.3.2 il capitale sociale e la sua distribuzione
  • 14. 14 Ogni comunità ha al suo interno un proprio capitale sociale costituito dall’insieme di vantaggi e dalla struttura che li produce. La coesione sociale produce livelli di comprensione più elevati che migliorano la qualità all’interno della comunità. Questi vantaggi però sono distribuiti in maniera disuguale . innanzi tutto ciò dipende da differenze individuali. Lo status differente in una rete si attribuisce attraverso la valutazione consensuale (riconoscimento di status ad un membro del gruppo da parte di molti altri). Ciò dipende anche dal livello di disponibilità. I soggetti che sono riconosciuti come portatori di una status elevato hanno un elevato potere di attrazione sociale anche se a loro non viene chiesto un impegno specifico nella relazione. Nelle reti in cui esiste una simmetria tra deferenza e attenzione (in cui mi aspetto che il rispetto che porto per l’altro sia ricambiato con la sua attenzione) grandi differenze di status possono nascere da piccole differenze individuali se riconosciute e condivise dai membri della rete. Usare la rete per evidenziare le proprie capacità può portare ad un miglioramento significativo di status. Quasi tutti i nodi hanno poche relazioni , tenuti insieme da soggetti ponte altamente connessi. 3.3.3. l’importanza dei legami deboli Il legami forti hanno un impatto molto meno significativo sulla capacità di allargamento della rete sociale. Se gli amici dei miei amici sono anche miei amici non ho bisogni di passare attraverso i miei amici per contattarli. Il lavoro dello psicologo Granovetter sottolinea come i legami forti e quelli deboli abbiano un valore diverso. Se i legami forti rafforzano lì individuo, quelli deboli permettono di allargare la sua rete agendo da ponte verso nuovi soggetti e nuove esperienze. 3.3.4 la SN analysis La SN analysis ha come oggetto d’analisi l’insieme di relazioni espresse da un gruppo ( numero di scambi) .L’analisi viene effettuata applicando complessi algoritmi matematici ai dati relazionali, ottenendo risultati di tipo grafico attraverso il sociogramma e quantitativo attraverso indici che offrono rappresentazioni quantitative delle proprietà analizzate. 3.4 i SN:il punto d’incontro tra reti reali e reti virtuali nel mondo reale la possibilità di modificare la propria posizione o aumentare la propria relazione all’interno della rete sociale non è molto elevata. D’altra parte i legami deboli consentono di allargare la propria rete sociale. I ma viste le scarse risorse a disposizione tendiamo a focalizzarci più sui legami forti che su quelli deboli e ciò limita la possibilità di trovare nuove opportunità di relazione. I SN cambiano questa situazione in maniera radicale, facendo entrare il virtuale nel reale. Ciò accade perché i SN facilitano il processo,permettendo di decidere come presentarsi alle persone che compongono la rete (impression management). Lo stesso vale peer la possibilità di allargare relazioni. Da una parte i comportamenti del soggetto nel mondo reale ne influenzano l’identità e la rete sociale nel SN; dall’altra i comportamenti del soggetto nel SN ne influenzano l’identità e la rete sociale nel modo reale: nasce lo spazio sociale dell’irrealtà. Qui però si tratterà di come una rete sociale può diventare comunità. 3.4.1 SN e comunità Rispetto alle comunità reali i SN favoriscono i contatti. Le comunità costituite interno ai SN richiedono molto più tempo per creare legami stabili basati sulla fiducia reciproca, creando legami comunitari. Per risolvere questo problema si possono percorrere 2 strade: avere tempo e voglia sufficienti e sovrapporre una comunità virtuale ad una reale. A tal scopo un team di psicologi di Boston ha sottoposto un gruppo di quartiere a questo esperimento, dimostrando al termine del lavoro che è
  • 15. 15 possibile creare e rafforzare reti sociali attraverso la fusione di comunità reali e virtuali. Questo approccio viene utilizzato in due ambiti specifici: professionale attraverso i sistemi di supporto alla comunicazione di gruppo e didattico attraverso le comunità di apprendimento, che permettono la condivisione delle esperienze implicite. 3.5 studiare i SN La psicologia dei nuovi media utilizza un particolare metodo di ricerca denominato Cemda che si caratterizza per questo approccio: -vuole comprendere come l’uso strategico da parte dei soggetti delle opportunità offerte dai SN influenzi l’attuazione delle loro intenzioni -analizza l’esperienza dei SN integrando 3 livelli (il contesto, la situazione e l’esperienza dell’artefattto /tecnologia) che separatamente, ma contemporaneamente influenzano l’attività individuale e sociale dell’utente. -prevede l’integrazione di strumenti di analisi quantitativi e qualitativi diretti a comprendere sia l’interazione degli utenti con il SN sia l’interazione degli utenti mediante il SN Se le strategie dei diversi soggetti e gruppi coinvolti non convergono, l’utilizzo dello strumento tecnologico finisce per essere un problema o improduttivo. Infatti: -gli utenti devono essere in grado di cogliere l’opportunità offerta dall’artefatto:se non capisco il vantaggio di quel SN non lo userò -gli utenti devono essere in grado di capire come ottenere l’opportunità offerta dall’artefatto;se decido di usare il SN per promuovere il mio prodotto come devo fare concretamente? -gli utenti devono essere in grado di ottenere l’opportunità:è l’ultima fase quella più critica. Quando questo processo si compie il SN diventa trasparente per l’utente, altrimenti risulta opaco. CAP 4 LE OPPORTUNITA’ DEI SOCIAL NETWORK 4.1 empowerment e vero Sé Si è già sottolineato come la comunicazione nei SN sia disincarnata nel senso che rimuove dall’interazione il corpo e i significati che questo porta con sé.:il soggetto diventa per i propri interlocutori quello che comunica. I SN offrono la possibilità di creare dei sé possibili, e questa possibilità, se attivata correttamente può attivare il processo di self empowerment =potenziamento, responsabilizzazione. Secondo la psicologia sociale si intende il processo di ampliamento delle possibilità che il soggetto può praticare e rendere operative e tra le quali può scegliere. Obiettivo è quello di attivare e facilitare il processo di cambiamento, aiutando il soggetto ad uscire da una situazione di stallo. Si individuano le seguenti fasi: 1.fase dell’emergere e chiarirsi di una nuova interazione (il sogg ha un nuovo bisogno e necessita di amici con cui condividerlo) 2.fase di costruzione di una nuova pensabilità positiva (riuscire ad immaginarla realizzata e caratterizzata da vissuti positivi, possibilità di trovare gli amici con cui condividere) 3.fase della trasformazione da pensabilità a possibilità fase più critica (mobilitare gli elementi positivi ,attivarsi scrivendosi ad un gruppo, partecipo ad eventi- la sperimentazione è la verifica
  • 16. 16 concreta se ha successo il soggetto cambia, altrimenti il soggetto torna alla situazione di partenza con minor fiducia nelle proprie possibilità. Nella vita reale però nn si può cambiare radicalmente:se uno è basso resta così. Ma nel SN se io nn dichiaro esplicitamente la mia identità posso sperimentare nuovi modi di essere nuovi ruoli. La psicologia sociale sottolinea come una vita di successo richieda l’acquisizione della capacità di gestire numerosi ruoli. La psicol americana McKenna ha mostrato come nei SN le persone siano più disponibili a rivelare il proprio sé più di quanto lo siano nella vita reale, perché diminuisce il rischio di disapprovazione e sanzione sociale. 4.2 l’amore ai tempi del SN Nei Sn è possibile: -superare le barriere spaziali (flirto con una collega conosciuta a Sidney) senza problemi -la comunicazione iperpersonale con svelamento del proprio sé raggiungendo un più elevato grado di intimità -la somiglianza:le persone si incontrano e si scelgono perché simili attraverso i gruppi di cui fanno parte -un elevato livello di idealizzazione:il minor numero di informazioni ottenibili fa sì che vengano riempite con le proprie aspettative favorendo l’idealizzazione -il controllo del processo di presentazione:con la possibilità di controllare la propria identità sociale si riducono impressioni negative o la paura di essere giudicati negativamente Per superare il problema della fisicità nei siti vengono proposti video di presentazione. Inoltre tra i 10 comportamenti che generano attrazione nel partner, individuati dallo psicologo americano Buss, ben 5 si possono realizzare nel SN. Nei Sn è possibile anche usare le relazioni nel processo di seduzione:ottenere informazioni sulla persona desiderata passando dalla rete di amici; usare i SN per contattare una persona con cui si ha avuto una relazione anche per una sola notte. Il processo di seduzione può avere obiettivi diversi: il corteggiamento che ha come obiettivo finale l’incontro faccia a faccia, il mantenimento ;il cyberflirts limitando la relazione al SN senza incontrarsi faccia a faccia. 4.3 potenziare la creatività del gruppo il processo di innovazione nasce sempre da comunità creative con un leader carismatico e le persone che lo circondano favoriscono lo sviluppo e la diffusione delle idee. Rheingold a qs proposito parla di folle intelligenti ( smarts mobs), gruppi virtuali temporanei legati dalla possibilità di usare insieme i nuovi media per ottenere un proprio vantaggio personale. Poi dalla loro evoluzione nascono i COIN (Collaborative Innovation network). Per costituire una rete collaborativa va instaurata un’ottimale esperienza di gruppo nella quale l’interazione soggettiva diventa collettiva. Gli artefatti prodotti (idee, concetti…) non necessariamente escono dal gruppo. Per far sì che ciò accada sono necessarie delle interazioni significative tra membri del gruppo ed esterni, la creazione di narrative che leghino tra loro i membri del gruppo e permettano ai membri esterni di riconoscerli come proprie intenzioni potenziali (interiorizzazione). Dunque si sviluppa il potere moltiplicativo dei media. Le applicazioni peer to peer come e Mule consentendo una scambio di file tra computer avere un server che li raccolga e distribuisca, permettono questo sviluppo creativo. 4.4 SN e pubblicità
  • 17. 17 I SN possono rappresentare un’importante opportunità per i marchi che si rivolgono ad un pubblico giovane. L’80% si fida dei consigli degli amici on line e influenza perciò il settore. Vi sono due forme di raccomandazione sociale on line: segnalazione diretta:video, inserzioni ai propri amici segnalazione indiretta:a partire da quanto visto sul sito dei propri amici Varie ricerche sottolineano come i SN stiano trasformando il ruolo e le caratteristiche del consumatore. Si diventa prosumer che modifica i contenuti e per quanto concerne l’uso dei prodotti commentatore:ecco perché twitter e FB hanno i bottoni mi piace. La fusione tra ruolo attivo del consumatore e le potenzialità relazionali dei SN modificano le logiche dell’advertising (PUBBLICITà). Inoltre la reputazione di un’azienda ha forte influenza sui procesi di acquisto, essa è la risultante dell’elemento della fiducia e di quello del coinvolgimento emotivo. Se i commenti sono negativo bisogna trasformare questo problema in opportunità passare dal marketing al societing: una comunicazione che passi dal mercato a mettere al centro la società e i suoi membri. Fabris chiama consumatoRE: se offro un prodotto che corrisponde ai bisogni dell’utente non ho bisogno di usare la persuasione per indurlo all’acquisto. 4.5 il dono nei SN:verso un’economia della felicità Perché nei SN tante persone mettono a disposizione gratuitamente le loro competenze per aiutare gli amici? Secondo il paradosso di Easterlin in una società i ricchi tendono a essere più felici dei poveri, ma le società ricche tendono a non essere più felici di quelle povere. I membri di una società valutano se stessi in relazione agli altri (posizionamento) e no in maniera assoluta. Una volta raggiunto un certo livello di benessere socio economico, si verifica sempre un declino nel rapporto tra ricchezza e felicità. A questo punto bisogna distinguere i beni posizionali da quelli relazionali: beni posizionali=consumati per la posizione relativa alla scala sociale, indicatori di stauts beni relazionali=beni che nascono dai rapporti sociali nei quali l’identità e la motivazione dell’altro sono elementi essenziali nella creazione e nel valore del bene questi ultimi hanno la loro origine nel comportamento di dono:donare-ricevere-contraccambiare la forza del dono è quindi nella sua libertà e nella fiducia che presuppone io faccio un dono ma non ho l certezza di essere ricambiato. I Sn allargano l’esperienza di dono anche a persone con cui ho legami deboli. In tal senso Chiara Lubich parla di economia di comunione in cui la dimensione relazionale prevale su quella posizionale, in una intenzione collettiva: io do liberamente qualcosa affinchè tu possa a tua volta dare,secondo le tue capacità ad altri ed eventualmente a me. CAP.5 IL LATO OSCURO DEI SN 5.1 i comportamenti disfunzionali La natura ibrida del SN presenta 2 facce:1 positiva e una negativa. Ora internet è mainstream (di massa) e diventa più difficile valutare ciò che si è trovato. Il primo comport. Disfunzionale riguarda il cambiamento di identità. Non ci sono reali garanzie sull’identità dei soggetti interagenti. Si
  • 18. 18 riscontrano identità fittizie (cambio sesso) o identità di personaggi famosi. Il secondo i comportamenti aggressivi:i più comuni sono il troll, l’uso provocatorio paradossale o irritante del SN (es. la creazione del gruppo Falcone e Borsellino falsi eroi)con l’obiettivo di suscitare indignazione e attirare l’attenzione su di sé e i temi presentati e lo stalking uso dei SN per persecuzione. Il terzo aspetto riguarda la violazione o manipolazione dell’informazione:l’hacking (tentativo di penetrare nei profili altrui) lo spyware (applicazioni riguardanti l’attività di un utente, senza il suo consenso), il phishing (ottenere info private mediante utilizzo di comunicazioni fasulle che imitano siti istituzionali) il lurking (visitare profili altrui senza avere l’autorizzazione o senza che l’utente sia a conoscenza). Il quarto aspetto riguarda l’abuso e la distribuzione dell’informazione (scambio di materiale protetto da copyright). Ciò accade perché i SN si sono trasformati da reti chiuse in reti aperte. Tutti questi comportamenti si generano poiché i SN sono la piattaforma ideale per ampliare il desiderio di riconoscimento di ognuno di noi:il fattore celebrità. 5.2 l’identità fluida e l’analfabetismo emotivo Dunque i due problemi dei SN sono l’instabilità e la mancanza di sicurezza. Io posso cambiare facilmente la mia identità , ma anche l’intervento esterno la può modificare. Ad es. taggare le foto di un amico senza che lui lo decida, comporta che questa situazione appaia nel mio profilo. Noi possiamo essere informati quando qualcuno ci tagga, ma se mi dimentico di farlo o non sono consapevole appariranno foto o testi senza che io lo abbia deciso:il risultato finale è una identità fluida e ciò può essere un problema per un adolescente. Essere in un mondo in cui l’unione tra reale e virtuale porta alla moltiplicazione delle identità piuttosto che alla loro integrazione può rallentare il processo di costruzione identitaria. I nativi digitali sembrano sostituire la stabilità ed il futuro con un eterno presente, privo di certezze e di legami. Vivono l’analfabetismo emotivo, che si sviluppa a causa della sostituzione della fisicità del corpo con il medium( emotional illetteracy) , ed è: -mancanza di consapevolezza e controllo delle proprie emozioni e comportamenti -mancanza di consapevolezza del perché si provi una certa emozione -incapacità a relazionarsi con le emozioni altrui e con i comportamenti che da esse scaturiscono Ciò può portare a disinteresse emotivo o nel peggiore dei casi psicopatia. 5.3 la fine della privacy La maggior parte dei SN applica politiche di accesso ai dati personali piuttosto morbide. FB ha aperto i dati degli utenti agli sviluppatori, innescando il seguente paradosso:se nei SN posso più facilmente cambiare la mia identità virtuale, è anche vero che, seguendo le tracce lasciate dalle diverse identità virtuali, è facile per altri ricostruire la mia identità reale. Secondo un’indagine italiana che fa seguito a studi americani, la maggior parte degli utenti dei nuovi media (57%)considera la privacy non un diritto, ma una minaccia alla libera conoscenza ed è disposta a divulgare dati personali senza troppi problemi. Tuttavia l’inserimento di nuovi dati, le foto, costituiscono una memoria storica che non scompare neanche quando il soggetto lo vorrebbe. La maggior parte dei SN dopo richiesta di cancellazione, non elimina totalmente il profilo, ma lo disattiva soltanto… ciò si può fare solo manualmente rimuovendo tutti i contenuti presenti in un profilo. Adesso anche FB ha attivato un processo di rimozione automatica e totale dal proprio SN.
  • 19. 19 5.4 l’eccesso di informazione L’information overland si sviluppa quando si ha un eccesso di informazione ;se ricevo in mezz’ora 50 messaggi dal mio SN non posso leggerli tutti, quindi ciò non contribuisce a migliorare la qualità della vita, ma la peggiora. Da un punto di vista psicologico due sono le conseguenze:da una parte l’ansia da mancanza di informazione sufficiente, dovuta all’incapacità all’interno del flusso di informazioni di trovare quelle significative (soggetto che controlla il proprio profilo ogni 10 minuti). Dall’altra il disinteresse o rifiuto dell’informazione:se non posso trovare l’informazione che mi serve è meglio che lascio perdere. Nel SN il concetto di informazione si lega sempre più a quello di esperienza, non come a livello matematico dove con informazione si intende la differenza tra due o più elementi (dati). 5.5. la dipendenza da SN Se un uso moderato dei SN (circa due ore al giorno) può portare ad un miglioramento lavorativo, superare questa soglia può voler dire nascondere un disturbo di dipendenza da Internet (Internet Addiction Disorder) . Si tratta di un disturbo psicofisiologico caratterizzato da dipendenza, perdita di relazioni interpersonali, modificazione d’umore, alterazione del vissuto temporale, attenzione completamente orientata all’utilizzo compulsivo del mezzo. Vari studiosi hanno definito una serie di criteri diagnostici e in presenza di quanti e quali si tratta di questo disturbo. Secondo altri studiosi non è un disturbo specifico, ma una sindrome che include diverse tipologie di disturbi. Ad esempio la dipendenza da relazioni on line, dipendenza dal sesso on line, gioco d’azzardo compulsivo on line. Per questo è più corretto parlare di psicopatologia dei nuovi media.
  • 20. 20