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Innovazione e vaccini nell'era globale
1. Innovazione e vaccini nell’era globale
Un’opportunità per la salute,
una sfida per la mente
Lisa Vozza
Oilproject, 16 novembre 2009
sculture di Luke Jerram
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2. 1. Epidemie antiche e moderne
2. La lunga storia dei vaccini
3. A caccia di bersagli mobili
4. Vaccini nel guado
5. Vaccini cercansi per tre grandi killer
6. Virus imprevedibili: il caso dell’influenza
7. Vaccini per chi?
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3. Siena. Il più grande monumento esistente alla forza distruttiva delle malattie infettive.
1. Epidemie antiche e moderne foto di Giorgio Corsi
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4. L’HIV in Africa: un tragico esempio dei problemi
che possono procurare le infezioni anche ai giorni nostri.
1. Epidemie antiche e moderne
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5. Nel 1918 un’influenza conosciuta come «la Spagnola» uccide più di 40 milioni di
persone in meno di un anno, facendo più morti del conflitto mondiale appena concluso.
1. Epidemie antiche e moderne da Nature Medicine
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6. Il vaiolo non faceva distinzioni di classe: fra le vittime, più di un faraone.
1. Epidemie antiche e moderne immagini Luke Jerram; NOVA
6
7. Gli esseri umani però non sono proprio indifesi.
Se la popolazione sulla Terra si sta avvicinando a 7 miliardi,
è anche perché abbiamo imparato a difenderci dai microbi.
I vaccini sono forse la più grande storia di successo
nella lotta contro le malattie infettive: salvano miliardi di vite umane,
sono più efficaci delle migliori medicine, e hanno un’ottimo rapporto qualità-prezzo.
La loro lunga storia è stata raccontata molte volte, insieme alle biografie degli eroi
dello sviluppo dei vaccini, da Lady Montague a Edward Jenner, da Louis Pasteur
a Jonas Salk e Albert Sabin.
2. La lunga storia dei vaccini
7
8. «Chi detiene il brevetto su questo vaccino?»
«ll vaccino appartiene alla gente, non c’è nessun brevetto.
D’altronde si potrebbe brevettare il Sole?»
2. La lunga storia dei vaccini immagini da YouTube
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9. Dopo i test negli animali Sabin sperimenterà il vaccino antipolio su se stesso, sul
collega Alvarez e su un tecnico di nome Haydy. «Tre emarginati: un ebreo, un
messicano e un negro» commenterà Sabin stesso, a proposito di quelle prime tre
cavie umane, in un’intervista rilasciata anni dopo.
2. La lunga storia dei vaccini archivio Sclavo
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10. I vaccini sono di gran lunga più efficaci (e meno costosi) delle migliori medicine.
Riduzione dei tassi di mortalità per malattie prevenute con i vaccini o trattate con
farmaci.
2. La lunga storia dei vaccini
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11. Le vaccinazioni di massa hanno ridotto per più del 97% l’incidenza di 9 malattie e ne
hanno eliminate 2 completamente.
dati comunicati da Rino Rappuoli
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12. Negli anni Ottanta nuovi vaccini sono
un miraggio nel deserto delle idee, le
linee di produzione sono vuote e i
produttori sono sull’orlo della
bancarotta.
Il principio di Pasteur:
«Isola il germe, uccidilo, iniettalo»
ha funzionato con i germi stabili, che
si vestono sempre allo stesso modo
(polio, vaiolo, rosolia, morbillo,
varicella, pertosse, difterite ecc.);
ma non funziona più con microbi che
amano cambiarsi spesso d’abito
(influenza, meningococco ecc.).
3. A caccia di bersagli mobili
Worldwidefeatures
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13. A cavallo del nuovo secolo la genomica, cioè
la possibilità di leggere rapidamente tutti i
geni di un organismo vivente, e la
bioinformatica, cioè la capacità di analizzare,
ordinare, classificare grandi quantità di dati,
arrivano in soccorso dei vaccinologi.
Un microbo formidabile, il Men B, possiede
80 e passa varianti, un numero che aveva
scoraggiato generazioni di vaccinologi.
Costruire un vaccino contro il Men B diventa
di colpo possibile. Sarà un vaccino nuovo:
progettato pezzo per pezzo, come un
ingegnere della Ferrari costruirebbe una
macchina da corsa.
Grazie all’accelerazione impressa dalle
nuove tecnologie, i biologi hanno
l’impressione di passare dalla carrozza a
cavalli al jet.
3. A caccia di bersagli mobili
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14. vecchio nuovo
vaccino vaccino
Il metodo usato per il Men B è oggi diventato l’approccio di
routine per progettare i vaccini.
Permette di costruire preparati più efficaci e sicuri rispetto al
passato.
I tempi di sviluppo si sono ridotti da 15 anni a 1-2. E con i
tempi sono diminuiti anche i costi.
Ma soprattutto si possono fare vaccini contro malattie che
non erano prevenibili, come la meningite, l’influenza e tante
altre.
3. A caccia di bersagli mobili immagini Luke Jerram
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15. Nonostante le notizie positive, i
vaccini nel mondo occidentale
affrontano una crisi maggiore
quando la gente viene indotta a
credere che le vaccinazioni causino
l’autismo.
Dieci anni sono passati da questi
eventi fraudolenti. Centinaia di studi
autorevoli hanno scagionato i
vaccini, non trovando neppure una
singola prova del legame fra vaccini
e autismo.
Eppure il danno è ancora lì, non
ancora riparato del tutto. Come mai?
4. Vaccini nel guado
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16. 1. Misurare i rischi per il nostro cervello è difficile e va
spesso contro la nostra intuizione;
2. batteri e virus eludono i nostri sensi, mentre
l’iniezione di un vaccino è una procedura invasiva e
sgradevole per molte persone;
3. i vaccini sono prodotti da Big pharma e approvati
dai governi, due fra i proncipali personaggi di ogni
teoria della cospirazione;
4. i media affamati di audience diventano trafficanti di
scandali e paure;
5. la memoria delle morti, delle sofferenze e delle
disabilità causate dalle malattie infettive è
scomparsa;
6. le informazioni – affidabili o fuorvianti – su Internet
persistono più a lungo che sui media tradizionali;
7. vaccinarsi per contribuire alla immunità complessiva
della comunità non è un comportamento premiante
nella società contemporanea.
4. Vaccini nel guado
16
17. HIV,
malaria,
tubercolosi
tre patogeni
molto furbi
5. Vaccini cercansi per 3 grandi killer immagini Luke Jerram; Ivo Saglietti
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18. mutevole
giramondo
promiscuo
è il virus dell’influenza
variabile
imprevedibile
5. Virus imprevedibili: il caso dell’influenza
Luke Jerram
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19. Ricordate l’aviaria?
Tanta paura per nulla?
In realtà il panico a qualcosa
è servito.
Abbiamo fatto prove di
pandemia.
Preparativi che hanno
portato a sviluppare il
vaccino contro l’influenza A
in meno di 6 mesi e a
raddoppiare la capacità
produttiva.
6. Virus imprevedibili: il caso dell’influenza
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20. Come si produce il vaccino contro l’influenza / 1
L’OMS sorveglia...
... e isola i ceppi più capaci di diffondersi
e di infettare le persone.
Google Flu
Quindi l’OMS prepara il master seed,
la semina master, e la invia
ai produttori di vaccini.
I produttori appena ricevono il master seed
lo inoculano nelle uova e da quel momento
lavorano 24 ore al giorno, 7 giorni a settimana
per diversi mesi.
6. Virus imprevedibili: il caso dell’influenza Stronati
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21. Come si produce il vaccino contro l’influenza / 2
Dopo 48-72 ore di crescita si purifica il vaccino
in una ultracentrifuga.
Un tempo ci si fermava alla purificazione del virus
e alla sua uccisione. Oggi si va oltre:
nei cosiddetti vaccini split si usa un detergente
per rompere e separare le diverse parti del virus;
nei vaccini più avanzati, a subnità, si purificano gli
antigeni che devono essere inseriti nel vaccino e si
scarta il resto.
Infine si aggiunge l’adiuvante, una sostanza che
permette al vaccino di farsi notare meglio dal
sistema immunitario.
5. Virus imprevedibili: il caso dell’influenza Novartis Vaccines & Diagnostics
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22. Com’è il vaccino che si sta usando in Italia contro
l’influenza A H1N1?
Stessa tecnologia impiegata
per produrre i vaccini per
l’influenza stagionale,
utilizzati in 45 milioni di
persone negli ultimi 10 anni.
L’unica cosa che cambia è
l’antigene.
Testato su oltre 6000
persone, di cui 3000 bambini.
È l’unico vaccino approvato
dall’EMEA per l’uso a partire
dai 6 mesi d’età.
È nato e cresciuto a Siena, (una risorsa strategica
dove la ricerca sui vaccini per il nostro Paese,
gode di una tradizione dato che soltanto
secolare. 8 nazioni, oltre all'Italia,
producono vaccini
a questo livello e diverse
nazioni avanzate sono
costrette ad acquistare i
5. Virus imprevedibili: il caso dell’influenza
vaccini all’estero).
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23. Vaccini per chi?
vaccini per vecchi clienti
vaccini per chi non se li può permettere
l’ultimo miglio
Foto Les Cultures Onlus
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24. Rino Rappuoli è direttore della ricerca
della Novartis Vaccines & Diagnostics
e fra le massime autorità mondiali sui vaccini.
Membro della National Academy of Sciences
statunitense e di altre prestigiose società scientifiche,
nel 2009 ha ricevuto la Medaglia d’oro Sabin,
il massimo riconoscimento nel campo della vaccinologia,
attribuito per la prima volta a uno scienziato europeo.
Lisa Vozza, biologa e divulgatrice scientifica, è Scientific
Officer presso l’Associazione italiana per la ricerca sul
cancro (AIRC). Ha lavorato a lungo per Le Scienze e per
Scientific American e oggi collabora con numerosi editori
italiani. Per Zanichelli ha ideato e diretto la collana I Mestieri
della Scienza e scrive il blog Biologia e dintorni.
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