2. Sull’educazione delle donne sappiamo veramente poco e in generale abbiamo poche informazioni sulla donna greca la cui maggior virtù (se dobbiamo credere all’affermazione di Pericle, il famoso statista del V sec., era l’anonimato
3. Periodo precedente la "polis" Si può supporre che prima dell’avvento della “polis” esistesse un apprendistato alla vita simile a quello descritto per i maschi Saffo “ Le compagne di Saffo” dipinte alla fine dell’Ottocento da T. Zaccarie – Vienna, Museo di Arte e Archeologia
4. Nel “ thiasos ”, dove le fanciulle di nobile famiglia apprendevano l’arte della musica e della danza, l’amore transitorio tra donne adulte e giovani fanciulle destinate alle nozze, preparava queste ultime all’unione coniugale.
5. Successivamente alle mogli sarebbe stato assegnato il ruolo di riproduttrici, donne fattrici di eroi; per questo gli ateniesi pensarono bene di chiuderle in casa e di dedicarsi per le gioie del sesso e della vita conviviale con fanciulli e prostitute di basso ( porne ) o di alto rango ( etere ) Parigi, Museo del Louvre
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7. Moglie/madre di figli legittimi Figlia di ateniesi, a sua volta ateniese Cortigiana, schiava, ex schiava e/o straniera, esperta nell’arte dell’amare
9. Età ellenistica (III sec.) Testimonianza letteraria La città di Kyme , nell’Asia Minore, decreta ad Archippe , una donna benefattrice della sua città, onori funebri degni di un eroe
10. La segregazione delle donne, in una società guerriera come quella di Sparta, aveva caratteristiche meno punitive rispetto ad Atene. Oltre a godere di una certa libertà omosessuale (cfr. Plutarco , vita di Licurgo ) partecipavano alla vita attiva della comunità Le donne spartane
11. Si esercitava in palestra come gli uomini, anche essa nuda, per rinvigorire il fisico. Anche lei era destinata però alla riproduzione , ma la frequentazione dell’altro sesso smitizzava il rapporto tra i due sessi, facendoli vivere in una sorta di cameratismo
12. Licurgo (legislatore spartano - VI sec) Secondo la testimonianza di Senofonte, scrittore e storico del V-IV sec, Licurgo consigliava di ridurre al minimo la frequentazione intima tra coniugi perché : “ In simili condizioni gli sposi si desideravano più reciprocamente e … i bambini … sono più robusti di quelli nati da sposi sazi l’uno dell’altro ”
13. Scene da un matrimonio Plutarco (scrittore del III sec.) La sposa, nel fiore degli anni, doveva essere rapita dall’uomo e “preparata” da una pronuba che le rasava la testa, le faceva indossare una veste e calzari maschili, quindi la lasciava al buio su un pagliericcio. Lì la ragazza, travestita da uomo, veniva raggiunta dal marito che si univa a lei e subito dopo se ne tornava in buon ordine tra i compagni